Il Grande Sport n. 193 del 12 gennaio 2014

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pagine di pura passione

(anno X n. 1) diffusione gratuita periodico 12 gennaio 2014

n. 193

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Il Grande Sport si rinnova

Giornale uno e trino: carta, web, facebook Il Grande Sport con il nuovo anno si rinnova ampliando il suo raggio d’azione. Al periodico cartaceo, che uscirà dodici volte, si affiancheranno il già

Gioie e dolori del pallone

rodaggio da poco più di un mese, con notizie e info ogni giorno. Per un’informazione sempre più integrata.

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RICONOSCIMENTI

Alfiere d’argento Sarcina è il big nel paralimpico

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CICLISMO

La Beggin regala il primo titolo al Vc Breganze

Il Bassano vola sempre più alto Il Cittadella arranca Il San Fortunato abbandona il campo

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PUGILATO

Nicholas Marzari è il più bravo del triveneto

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VOLLEY

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Guerra e Malinov in maglia azzurra al Città di Roma

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12 gennaio 2014 - 2

sportivamente

R

B

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Luigi, il dono della corsa 17enne fu tra i migliori La prima volta che lo incontrai aveva la gamba destra ingessata. Era l’agosto del 1981, noi adolescenti ricominciavamo l’attività estiva verso l’autunno, lui avrebbe dovuto correre ai Campionati Europei Juniores a Utrecht. Purtroppo si era lacerato il tendine di Achille in un incontro internazionale con la squadra azzurra, in quello che doveva essere l’ultimo test verso l’obiettivo topico della stagione. Aveva male da tempo e durante l’ultimo raduno continuava a lamentarsi per il dolore crescente che sembrava sopportabile. Fu messo in condizioni di gareggiare, ma l’ultimo rettilineo risultò fatale. Arrivò al piccolo trotto per onor di maglia: la sua stagione era finita e la sua carriera minata. Migliorò poco negli anni successivi, sempre sperando che il meglio dovesse ancora venire, gestendo quella fragilità che faceva parte del suo talento. Questo è il primo ricordo dell’amico Luigi Parise, che ho accompagnato poi a lungo di corsa e ora incrocio spesso per le strade di Marostica. Mi è tornato in mente con le medaglie vicentine alle recenti Gymnasiadi a Brasilia: nel 1980 a Torino arrivò terzo negli 800 in scia a un fenomenale brasiliano che quattro anni dopo vinse le Olimpiadi a Los Angeles, lasciandosi alle spalle il primatista

del mondo Sebastian Coe. Luigi era fortissimo (48”5/1’51”6 su 400/800 metri a 17 anni), un mezzofondista bello come pochi altri, longilineo ed elastico, ma Joaquim Carvalho Cruz era già di un altro livello e poi eguagliò il record del mondo junior e sfiorò quello mondiale nei due giri di pista. Mi viene in mente anche una fortunata trasmissione radiofonica, “Destini Incrociati”, in cui sono raccontate storie di incontri fruttuosi: facile scriverle a posteriori, difficile intuirle in anticipo e guidarle con la pratica quotidiana. Due dei tre personaggi citati hanno lasciato segni pesanti nella storia dell’atletica e Seb sembra orientato verso la massima dirigenza mondiale dopo il successo delle ultime Olimpiadi a Londra come presidente del Comitato Organizzatore. Non so cosa faccia Joaquim, sicuramente rientrerà nella parata di campioni verde-oro in vetrina nel prossimo biennio verso le Olimpiadi di Rio. Luigi continua a soffiare il vetro e a portare avanti l’azienda di famiglia, corre ancora per diletto e per salute. Nel passo ora appesantito dal tempo si riconosce sempre l’impronta di un dono superiore che faceva sognare.   www.scuoladicorsa.it

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mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Genitore, tecnico, atleta ruoli da non mischiare Pensando alle statistiche, quanti Alberto Tomba, Josefa Idem, Valentina Vezzali, Pietro Mennea, Roberto Baggio ci sono? Uno dei problemi che possono insorgere quando un giovane viene avviato a una disciplina sportiva è quello delle pressioni che gli adulti, famigliari e allenatori, possono esercitare, a volte anche inconsapevolmente. Può capitare che il naturale bisogno di ragazzini e ragazzine di giocare e divertirsi anche con lo sport entri in contrasto con le ambizioni degli adulti che li circondano. I quali, inseguendo i propri sogni di gloria, possono spingerli ad un agonismo esasperato. Per un bambino iniziare e continuare a fare sport significa imparare ad apprendere regole condivise, perfezionare gesti motori sempre più complessi, migliorare la forza, la potenza, l’equilibrio, la velocità ma anche imparare a gestire dinamiche sociali e relazionali, a risolvere i conflitti, a definire obiettivi, ad elaborare strategie per il loro raggiungimento, a vincere, a perdere, ad accettare. La maggior parte degli apprendimenti nello sport esulano, dunque, dal semplice vincere o perdere e se il genitore sarà in grado di trasmettere ai propri figli anche questi insegnamenti “nascosti”, indipendentemente dal fatto che diventeranno o meno grandi campioni, lo sport sarà servito al gio-

vane per crescere e imparare ad affrontare con efficacia e in modo autonomo le difficoltà e le sfide di cui la vita in generale si compone. Le figure che ruotano intorno all’atleta sono molte: genitore, allenatore, dirigente, preparatore atletico, presidente ... I ruoli necessitano di una costante definizione e spesso i confini diventano così sottili che nel ragazzo, o nella ragazza, si crea una grande confusione correlata direttamente ad una perdita di rispetto delle regole e del rispetto dell’autorità della persona con cui ci si confronta. È importante che ognuno non si sostituisca all’altro. Non è compito del genitore giudicare e decidere le scelte tecniche e gli allenamenti così come, ad esempio, non è compito dell’allenatore decidere in merito alla scuola. Delimitare gli spazi e non invaderli permette al giovane di crescere con punti di riferimento chiari e regole che lo aiutano a distinguere e a decidere qual è la cosa più utile da fare nei rispettivi contesti (in famiglia, a scuola, in ambito sportivo ecc.). Il genitore può sostenere il proprio figlio-atleta collaborando con l’allenatore che diventa l’adulto di riferimento per il minore nel contesto sportivo. In realtà, tuttavia, accade spesso il contrario. L’allenatore viene accusato dei “cali di prestazione” del figlio o della figlia, di non farli giocare perchè gli stanno antipatici, di agire scelte

tecniche sbagliate durante gli allenamenti, le gare o le competizioni, spostando così la responsabilità all’esterno col rischio di far vedere al giovane una realtà immodificabile, che non dipende da lui, portandolo forse piano piano ad un senso di insoddisfazione e al ritiro dalla pratica sportiva. Dall’altra parte il tecnico può vedere il genitore come un ostacolo, un intruso e non una risorsa e un alleato per lo sviluppo complessivo dell’atleta. Lo sport può assumere una forma di realizzazione importante per un giovane che ne sia appassionato così come la musica o qualsiasi altra cosa in genere. In quest’ottica i genitori sono un fattore fondamentale per la realizzazione di sé e lo affermano e lo condividono anche molti atleti di livello assoluto. Il supporto della famiglia rientra, infatti, tra i fattori rilevanti per il successo insieme alla motivazione personale e al sostegno di allenatori eccellenti. E’ importante saper distinguere ciò che come genitori vorremmo diventassero i nostri figli in quella disciplina sportiva e ciò che invece i nostri figli amano nello sport: non sempre abbiamo le stesse aspettative, gli stessi sogni, gli stessi desideri... Ogni tanto fermiamoci e chiediamoci: “Se mio figlio agisse con me come io sto agendo nei suoi confronti come mi sentirei?” www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Gli utili supporti nutrizionali per immagazzinare energia Da quando l’uomo partecipa a competizioni sportive, la nutrizione è stata considerata una componente integrale della sua esecuzione. Un supporto nutrizionale o farmacologico, se migliora il rendimento tramite la produzione di energia, è detto ergogenico e se lo riduce ergolitico. I carboidrati sono la principale fonte di energia, insieme ai grassi e rappresentano il combustibile usato negli esercizi di breve durata ed elevata intensità: l’uso prima e durante la competizione negli esercizi di resistenza, evita la deplezione e ritarda l’affaticamento. L’allenamento di resistenza produce un “effetto risparmio” di carboidrati, diminuendo la loro ossidazione e aumentando quella dei lipidi. Gli Acidi Grassi Omega-3 sono polinsaturi, abbondano nel pesce e negli oli, formano la prostaglandina (PGE1) che può stimolare la liberazione dell’ormone della crescita e avere effetti anabolizzanti con incrementi di forza e rendimento. Il Gamma Orizanolo composto da due parti, una delle quali l’acido ferulico, aumenta i livelli di endorfine riducendo la percezione della fatica. Le proteine hanno fabbisogni raccomandati di 0,8 g/kg a partire dai 19 anni e 1,0 g/ kg tra gli 11 e 14 anni, mentre negli atleti con intenso allenamento fino a 2g/kg e in esercizi di resistenza circa 1,2- 1,4 g/kg/die. Negli esercizi prolungati la riduzione degli amminoacidi ramificati rispetto al triptofano libero porta ad un incremento nella sintesi di serotonina cerebrale e alla com-

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registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004

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parsa di affaticamento. Per la fosfocreatina la disponibilità è una limitazione importante negli esercizi brevi di elevata intensità, la sua deplezione riduce la risintesi di ATP, inoltre tampona i protoni intracellulari e diminuisce l’affaticamento muscolare. La caffeina invece stimola l’attività della ATPasi- Na/K della membrana cellulare e annulla gli effetti positivi della creatina negli esercizi di forza quando si somministrano insieme. La carnitina che si trova negli alimenti carnei, facilita il trasporto di acidi grassi a lunga catena all’interno della membrana mitocondriale per la loro ossidazione a fini energetici e la supplementazione stimola l’utilizzazione degli acidi grassi liberi con risparmio di carboidrati, utile negli sport di resistenza. Molti dei supplementi commercializzati tuttavia sono inattivi e possono produrre debolezza muscolare. Le carenze vitaminiche e di minerali possono ridurre il rendimento ma un apporto al di sopra dei fabbisogni giornalieri non lo migliorano, le vitamine antiossidanti C, E e Beta-carotene, Coenzima Q e Selenio, proteggono contro gli effetti dannosi dell’esercizio. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologia1.jimdo.com

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L’impresa del 2014 30 tornanti in salita, 30 in discesa. Il Magico Tempe verso un nuovo record

Grappa al contrario la sfida è marziana Il Magico Tempe in carriera è stato in equilibrio su oltre trecento salite. Da alcune di esse, come Stelvio, Manghen, Plan de Corones e lo Zoncolan è riuscito anche a scendere togliendo dalla bici ruota e forcella.

Quest’anno ha partecipato come apripista alla tappa finale del Giro del Trentino. Alla fine di maggio ha dato spettacolo alla tappa finale del Giro d’Italia e nei mesi successivi ha partecipato a 4 cronoscalate, a Predore in provincia dei Bergamo, a Recoaro Terme, a Gena

in provincia Belluno e a Bolzano. Una grande impresa è stata sicuramente quella del Plan de Corones dove è riuscito a salire e scendere da questa dura salita con la mountain bike senza ruota e forcella. Nella stessa

maniera ha conquistato il Brevetto del Grappa percorrendo tutti i dieci versanti da maggio a settembre, insomma più di 1400 chilometri percorsi nel 2013 con una sola ruota! Questa volta la sfida è ben diversa ma sempre comunque difficile. Simone Temperato (ricalcando

le orme del padre Fernando che più di 50 anni è riuscito con la sua graziella a pedalare all’indietro per vari chilometri, con il sedere sul manubrio e senza appoggiare i piedi a terra è tornato a pedalare in posizione normale) pochi giorni fa ha deciso di salire e scendere dal Monte Grappa proprio in questa maniera. A dire la verità l’idea è nata dopo aver visto un video di un famoso funambolo norvegese, Eskil Ronningsbakken, non nuovo a imprese estreme come questa. Quella di Simone sarà una sfida con la “S” maiuscola visto che di tornanti ne dovrà affrontare 30 in salita e 30 in discesa senza poi tener conto che dal versante che farà, quello di Semonzo, ci sono un’infinità di curve e di altre difficoltà da superare lungo i 19 chilometri di percorso.Ma la concentrazione adesso è sulla tappa del Giro d’Italia, la cronoscalata Bassano Monte Grappa. «Già nel 2010 scalai in impennata con la bici da corsa la salita “degli arditi” in occasione della tappa Ferrara–Asolo - ha raccontato Simone - è stata un’emozione enorme e mi piacerebbe ritentare l’impresa, magari puntando anche un nuovo record, spero che gli organizzatori del Giro e il comitato di tappa mi diano la possibilità di tentare questa impresa».

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Festa della sezione Aia Bassano

Il presidente Suelotto: «Tommasi ci insegna a non mollare mai»

Sopra da sinistra premio Ugo Moretto consegnato a Emanuele Lena e premio Guido Agnolin a Michele Collavo. A lato premio Selvaggi a Luigi Piazzolla mentre sotto il premio del Comitato locale Figc Livio Birti consegnato a Paolo Costa

La festa di inizio anno della sezione Aia di Bassano è stata l’occasione per consegnare molti riconoscimenti di rilievo. Il premio istituito alla memoria del compianto Almerigo Marini, osservatore della sezione bassanese, da sempre attento alla formazione associativa dei giovani, è andato al giovane Pierfrancesco Saugo che dall’organo tecnico provinciale è stato promosso al Cra Veneto; all’osservatore Paolo Costa il premio del Comitato locale Figc per essersi particolarmente distinto durante la scorsa stagione, mentre all’arbitro Potito Aliani è stato consegnato il premio “Comitato Provinciale”. Infine il 5° premio “Ugo Moretto”, per l’assistente che dal Cra Veneto è stato promosso alla Can D è andato all’assistente

Emanuele Lena; il 20° premio Guido Agnolin all’arbitro Michele Collavo che nella scorsa stagione dal Comitato Regionale Veneto è stato promosso alla Cai e il 46° premio “Numa Pompilio Selvaggi” all’arbitro fuori quadro Luigi Piazzolla, arbitro con più anzianità di tessera a scalare, nella sezione della città del Grappa. «Dino Tommasi con la sua promozione - ha affermato il presidente Stefano Suelotto - ci ha insegnato che non bisogna mai mollare e mai perdere di vista l’obiettivo». A dar lustro ci hanno pensato anche le promozioni di Francesca Campagnolo alla Can D, la promozione di Alberto Zampese in Can D come assistente e la promozione di Michele Zeggiato alla Cai come osservatore arbitrale.

Le nuove leve Una ventina i nuovi direttori di gara che la sezione Bassanesi ha sfornato con il nuovo corso arbitri di calcio: Luca Franceschini, Federico Nevoso, Gianluca Manzi, Alessandro Geremia, Leonardo Bizzotto, Matteo Simonetto, Riccardo Crivellaro, Isacco Bellò, Davide Lacara, Melania De Agnoi, Pietro Zannoni, Leonardo Gnoato, Nicola Perozzo, Marco Scomazzon, Alessandro Maroso, Andrea Bontorin, Miriana Toniazzo, Carlo Zen e Jauan Pablo Ivich Vasquez. NOVITA’ Ciclo Camera BRX COMFORT - freno magnetico - volano da 6 Kg - accesso facilitato - consolle con display LCD € 199,00 179,00

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S. Fortunato addio Prima

Capodanno amaro per il calcio San Fortunato che esce di scena dalla Prima categoria al termine del girone di andata. Si chiude nel peggiore dei modi dunque la stagione per la società del presidente Massimo Alessio, al centro delle polemiche dopo la rivolta dei giocatori che si sono rifiutati di scendere in campo per protestare contro la società. Ad accendere gli animi i mancati rimborsi promessi dal presidente Alessio, il quale, a detta del portavoce dei giocatori, sarebbe venuto meno a quanto aveva pattuito a inizio anno. La società ha inoltrato richiesta alla Federazione per ritirare la squadra dal campionato, andando incontro alle sanzioni previste, e ha chiesto di ripartire dal settore giovanile. Lo stesso Alessio ha confermato di aver ritirato la squadra, mantenendo in questo caso la promessa fatta prima di Natale, ossia che avrebbe rispedito tutti a casa. «Non ne voglio più sapere – ha commentato Alessio – meglio ripartire dalle giovanili e provare a ricreare un movimento calcistico più vicino alla realtà. Sono disgustato dalla situazione che si è venuta a creare ma a questo punto non me la sento neppure di fare ulteriori polemiche in merito. Già sono state fatte troppe chiacchiere, non ne voglio aggiungere delle altre». La conferma della richiesta di ritirare la squadra da parte del San Fortunato è arrivata anche dal consigliere Figc Patrick Pitton: «Abbiamo provato a trovare delle soluzioni con il presidente Alessio ma a un certo punto sono venute a mancare le condizioni di base per poter proseguire nella ricerca di alternative. Peccato, dispiace sempre quando accadono questi fatti, chi ne rimette è il calcio e la sua credibilità». Le scaramucce all’interno della società erano iniziate più di un mese fa, dopo la dipartita del tecnico Roberto Merlo che aveva lasciato la guida della squadra per problemi personali. Al suo posto era stato chiamato Moreno Campagnaro, ma ormai la situazione era già degenerata. I giocatori avevano fatto fronte comune per i mancati rimborsi promessi dalla società e la bomba era scoppiata alla vigilia della partita con il Torreselle e con lo sciopero di un gruppo di atleti che aveva preferito il bar al campo da gioco. La protesta aveva mandato su tutte le furie il presidente Alessio che di lì a breve avrebbe svincolato l’intera squadra mandando tutti a casa.

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calcio

Seconda Divisione Pro Bassano Virtus inarrestabile è la vera rivelazione del torneo

Petrone, asso pigliatutto

Bassano veleggia e spumeggia al largo, sta dando la paga a tutti quanti e a oggi non solo sarebbe promosso in pompa magna e con la fanfara nella C unica ma ci approderebbe pure da dominatore solitario del campionato. Esatto, avete letto bene, una squadra unanimemente battezzata ad agosto da decimo-dodicesimo posto e dunque al massimo buona per gli spareggi e mai per il balzo diretto tra le otto elette, comanda invece imperterrita la fila da prima della classe. Senza essere stata minimamente accreditata alla vigilia. E così se l’anno precedente una formazione costruita con tanta prosopopea e dispendio di mezzi ha fatto un mezzo buco nell’acqua (mezzo perchè ai playoff ci è arrivata, dopodichè si è sfracellata senza ritegno), questa, al contrario attrezzata tirando mostruosamente la cinghia su tutto e risparmiando sul centesimo, incluse le bottiglie di minerale per non sforare un budget più che dimezzato, sta dando la polvere a chicchessìa. E perciò bravo a Seeber che i giocatori li ha scelti col lanternino in regime di ristrettezze assolute, aguzzando idee e ingegno e ancora più bravo a Petrone che

Petrone-mania in città, ma ci siamo molto vicini perchè il tecnico ha conquistato e se per questo l’uomo anche di più. LA RIVELAZIONE: In effetti è sorpresa solo per quelli che non masticano calcio. Perchè Tommy Maistrello la stoffa del bucaniere ce l’ha eccome, a dispetto della giovane età. Doveva recitare da bomber di scorta, qualche spezzone o poco più. Ha finito col timbrare 5 gol a metà tracciato, quasi sempre uscendo dalla panchina. Due bersagli pesantissimi, l’inzuccata sui titoli di coda nella partitissima da titolo d’inverno col Santarcangelo e l’incornata del raid a Rimini che ha proiettato i petroniani persino a +2 in media inglese, numeri da fantascienza per chi appena la scorsa primavera magnificava un quinto posto come paradisiaco. Ma questo è il Bassano più lucente e splendente dell’ultimo ventennio, dai giorni lieti di Pillon in D. Solo che in onda al piano di sopra. Stessa spensieratezza, ma tante palle e aggressività in più. Senza di quelle in Lega Pro sei morto. E il Bassano di ieri era uno zombie. Vincenzo Pittureri

Un’azione di gioco del calcio Bassano e il tecnico Mario Petrone, guru del primato in classifica

questi giocatori li ha suggeriti e forgiati nell’acciaio nonostante si tratti di ventenni o poco più. E se dodici mesi fa c’era gente che troppo spesso si trascinava per il campo, adesso abbiamo tutti ragazzotti frementi e razzenti che mordono il freno e non stanno nella pelle. E di questo gruppo così diverso dal passato, formazione di monelli sfrontati e col sorriso sulle labbra si è innamorato il popolo giallorosso che a Rimini, alla prima trasferta dell’anno è calata in massa a celebrare il sacco virtussino in Romagna. L’ASSO: L’asso pigliatutto è indiscutibilmente Mario Petro-

ne, uno che ha conquistato la piazza innanzitutto con l’atteggiamento prima che coi risultati. Facendo sgobbare la comitiva e inculcando una mentalità da combattenti e indomiti lottatori che da queste parti non si era mai vista. Una fame atavica che contrasta con l’indole da milordini che nell’ultimo biennio ha purtroppo contraddistinto in negativo le stagioni del Soccer Team. Ma bollare il trainer come un semplice sergente di ferro sarebbe riduttivo e controproducente poichè Marione è anche tattico sofisticato ed evoluto, in grado di cambiare d’abito i suoi più volte nella stessa gara. I suoi

mutamenti in corso d’opera portano sovente punti in cassa e diverse reti sono giunte su schemi provati a lungo in allenamento e mai frutto di casualità. Come i gol in retta d’arrivo, non coincidenze bensì lo specchio della cifra agonistica di un undici che non allenta la morsa neppure sotto minaccia. Quindi mental coach, poichè nessuno motiva quanto lo skipper campano, inimitabile per come tiene tutti sulla corda ed esemplare ad allenare tutti quanti, società e proprietà compresa, coi messaggi che recapita ai vertici, nel senso di appartenenza e nei modi di agire. Non è ancora scoppiata la

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Serie B Il presidente traccia il bilancio del 2013 che nasconde qualche caduta di troppo

Gabrielli: «Ora ci servono punti»

Si è concluso il girone di andata che per il Cittadella è coinciso con un 2013 di chiari e scuri con tante concomitanze negative. «È stato l’anno della Festa per i 40 anni dalla fondazione commenta il presidente Andrea Gabrielli- ma evidentemente non c’è un nesso fra gli eventi societari e i risultati sul campo. Abbiamo però ottenuto la salvezza e questa è la cosa più importante. Nello scorso campionato abbiamo fatto bene all’andata (29 punti, mentre solo 20 nel 2013), adesso per restare ancora in serie B dovremo fare punti soprattutto nel ritorno». Attualmente il Cittadella si trova a quota 21 punti, di poco dentro la zona play out, mentre le ultime quattro partite, con il bottino di quattro punti, hanno evidenziato i soliti alti e bassi. Perdere a Palermo (3-1) ci può stare, ma in casa il sofferto pari (1-1) con il Bari e la sconfitta (2-1) con il Lanciano sono state forti delusioni. In mezzo è scoppiata dopo 10 partite di astinenza, la sorprendente vittoria sulla (ex) capolista Empoli (1-0) con la classica “gara perfetta” che ha fatto vedere il Cittadella che più spesso si vorrebbe. Una stridente discontinuità

Promozione

Nove, ci vuole il botto

che il presidente Gabrielli imputa in primis ai troppi infortuni capitati in questo campionato. Riferendosi ai tanti pali colpiti, ai gol annullati che sarebbero stati validi, alle troppe banalità difensive commesse e a qualche squalifica di troppo, il patron granata sostiene: «Non siamo nuovi a episodi sfortunati e concomitanze negative, ma abbiamo superati momenti di difficoltà ben più seri dell’attuale. Dobbiamo uscirne come abbiamo fatto in passato restando uniti e lottando convinti nel raggiungimento della salvezza». Sul mercato di gennaio: «Il recupero degli infortunati saranno i primi acquisti. Abbiamo

giocatori come Donnarumma e Montini che finora non hanno avuto modo di esprimersi, altri come Di Donato, Alborno e Colombo che si sono infortunati quando la squadra aveva trovato la giusta quadratura. Con i loro rientri il gruppo è competitivo, anche se il dg Stefano Marchetti sta sondando il mercato per qualche valido innesto. Noi saremo comunque coerenti con la nostra logica di mercato, per cui nomi dai trascorsi altisonanti non fanno per noi. La continuità del progetto senza voli pindarici è la nostra forza. Molti in Italia si stanno adeguando a questo modello e ci citano come esempio». Rino Piotto

Ripartenza del 2014: stando alle parole del presidente Sebastiano Trivellin ci vuole il botto per la prima squadra del Nove Stefani Consulting: «È vero, ci auguriamo che la fase di ritorno nel girone B del campionato di promozione abbia una sua esplosione positiva. È necessario trovare una continuità di risultati positivi – rammenta il massimo dirigente del team del paese della ceramica –. Siamo certi, nutriamo sincera fiducia, in tutte quelle capacità e qualità tecniche e agonistiche che sono insite nel nostro gruppo della prima squadra. Sono elementi che sinora sono rimasti stranamente celati». Il presidente Trivellin ricorda che la prima metà di questa stagione è già stata archiviata con un andamento altalenante, ma questo non è dovuto certo a una mancanza di equilibrio o affiatamento nel collettivo allenato da mister Maurizio Sandri, il presidente spiega: «Diciamo che questa strana situazione è dovuta a una parvenza di lassi-

smo dell’esistere in campo. È una parvenza che si concretizza in termini di resa finale. Non manca certo l’intesa tra reparti – sottolinea Trivellin – sarà necessario diventare più coriacei e cinici sul pallone, con la giusta dose di quella che comunemente si chiama cattiveria agonistica, dove si vuol far sentire la propria voce, farsi rispettare, fare il proprio gioco».

Maurizio Sandri


12 gennaio 2014 - 6 il grande Sport altri sport Riconoscimenti Marostica ha premiato i suoi sportivi dell’anno. La statuetta a Sarcina, nuotatore di spicco

Giacomo,alfiere paralimpico E’ stato assegnato a Giacomo Sarcina, atleta della Rari Nantes Nuoto Paralimpico, l’Alfiere d’Argento 2013, premio per lo sportivo dell’anno di Marostica. Questa la motivazione: “L’atleta ha un curriculum sportivo di grande rilievo che lo ha portato pur nella giovane età a ricoprire un ruolo importante nel panorama natatorio nazionale con una lunga serie di vittorie nazionali e internazionali, record italiani assoluti e di categoria ma soprattutto una storia di passione ed entusiasmo più forte di tutte le barriere. Passione e entusiasmo condivisi dalla famiglia che lo ha sempre sostenuto, supportato e incoraggiato in ogni momento. Un esempio di tenacia e forza di volontà che ha saputo dimostrare giorno dopo giorno come nello sport non sia difficile solo vincere ma mantenersi ad alti livelli con costanza di risultati”. Nel giorno dell’Epifania l’amministrazione ha premiato anche gli altri sportivi segnalatisi nel’anno appena chiuso. Sport amatoriale. Giovanni Crestani e Danilo Pozzan, Asd Panda Orientamento; Giuseppe Zam-

boni del Gruppo Rallysti. Sport scolastico. Per la corsa campestre, Marco De Leo e Federica Bossi, e la squadra Cadette (Francesca Crestani, Angelica Grando, Laura Marcon, Giulia Vaidanis) dell’istituto comprensivo. Promesse dello sport. Tommaso Mocellin, gruppo Bocciofilo B.P. Marostica, Francesca Crestani Atl.

Vimar e Rari Nantes, Massimo Rossi, Atl. Vimar, Squadra Allievi Usd Marosticense e Cat. Giovani / Giovanissimi Triathlon Rari Nantes. Esempi per lo sport. Associazione Marosticando; Antonio Sciessere, Usd Marsan; Damiano Cabrio, tecnico Atletica Vimar; Silvia Corradin, Rari Nantes. Agonisti. Claudia Zonta, Centro Ippico Scaligero; Andrea Lobba, Rari Nantes Nuoto; Francesco Baggio, Rari Nantes Sci fondo; Simone Bevilacqua, Veloce Club Marostica; Mirko Lazzaretto, Rari Nantes Triathlon; Paolo Minuzzo, Team Legend M. Gobbi; Filippo Vaidanis, Atl. Vicentina-Atl.Vimar; Elisa Marcon, Rari Nantes Triathlon. Foto: Sarcina premiato dal prefetto Soldà e dal sindaco Marica Dalla Valle.

Hockey pista A1

Bassano, la svolta è attesa al ritorno

(V.P.) - Pagellina di metà stagione per l’hockey. Sei pieno, via. Toh, sei più di incoraggiamento, ma il più è un atto di fiducia che dovrà essere meritato e legittimato a giugno. Perchè sei? Perchè questa squadra, roster alla mano, è certamente da quarto posto, ma senza Miguel Nicolas, di rientro dall’Argentina solamente a fine febbraio, è sicuramente da quinto. E difatti come ha chiuso l’andata? Quinta, o meglio quarta a pari merito col Valdagno ma indietro causa classifica avulsa, dunque quinta. Un piazzamento che nel tabellone di Coppa Italia la spingerà a un quarto di finale proprio coi cuginastri acerrimi nemici nella tregiorni di Giovinazzo tra quasi due mesi, sempre che le final eight tricolori si tengano ancora in Puglia ora che i baresi sono stati eliminati in extremis dalla contesa. Peccato poichè vincendo sotto Natale con Breganze il Bassano si sarebbe garantito il secondo posto e un abbinamento più morbido in Coppa con un cammino più semplice e meno tortuoso. Perciò la sufficienza è

logica in quanto la squadra è stata in linea con le aspettive di metà percorso ma nella seconda parte di torneo e col ritorno alla distanza di Miguel l’ingresso tra le quatto in regular season dovrà diventare il traguardo minimo. Non solo: una poltrona tra le primissime quattro il Sind dovrà abbrancarla anche ai playoff perchè questo quintetto non vede le semifinali scudetto da anni annorum e sarebbe anche il caso di ripristinare le buone abitudini. Spiacevole annotazione a margine: sinora i giallorossi non hanno strappato lo scalpo a nessuna big, insomma, non hanno vinto uno scontro diretto che sia uno, è anche logico e, come dire, conseguenziale che il voto sia tirato e magari pure un po’ risicato. Quanti punti hanno colpevolmente buttato al macero Gimenez e i suoi amici? Facciamo subito la conta: 3 secchi col Giovinazzo in casa e almeno uno col Breganze a stare tanto stretti che sommati ai 24 arpionati farebbero 28, cioè terzo posto solitario dietro Forte e Breganze. Quel podio che non è peregrino credere di poter inseguire perchè stando fra i primi tre si schiuderebbero poi le porte della Champions, ovvero l’Europa che conta, vale a dire il massimo proscenio che qua non si frequenta più da troppo tempo. (foto Bosca)


il grande Sport volley Donne Guerra e Malinov vestono l’azzurro al trofeo Mimmo Fusco

Bassano in nazionale

(S.C.) Il 2014 è iniziato alla grande in casa del Bruel Volley Bassano. La prima convocazione di Anastasia Guerra e di Ofelia Malinov con la Nazionale Juniores è stata davvero un doppio regalo sotto l’albero per le due stelle del Brunopremi.com e per tutto lo staff giallorosso, fiero delle sue campionesse e orgoglioso di un lavoro fatto in palestra che ha messo le due ragazze nella condizione di arrivare sin lì. E a completare il quadro c’è stato anche un terzo regalo di Natale per la società bassanese dal momento che Alexandra Botezat è stata chiamata per la se-

Anniversari Il sodalizio di Carlesso prepara la festa

Rosà compie 20 anni

Il presidente Diego Carlesso

Vent’anni di attività e non sentirli. Si potrebbe spiritosamente commentare in questo modo l’ingresso del Volley Rosà nel nuovo anno. Fondata nel 1994, l’associazione pallavolistica rosatese è cresciuta fino a diventare la più grande realtà sportiva del paese, militando per due stagioni nel campionato professionistico di serie B2. Negli ultimi anni le difficoltà economiche che hanno toccato l’intero mondo dello sport hanno reso necessario un ritorno ai campionati regionali e provinciali, ma la società del presidente Diego Carlesso è più in forma che mai. Nel corso dell’estate è stato rinnovato il contratto di collaborazione con la Pallavolo Rossano e il Volley Cassola, ma soprattutto i giallo-

neri sono entrati a far parte del network di squadre della Scuola di Pallavolo Anderlini di Modena, una delle società più lungimiranti e all’avanguardia per la tutela e la crescita del settore giovanile. Proprio l’attenzione per il vivaio è valso l’ottenimento, per la quinta stagione consecutiva, del Certificato di qualità Fipav per il settore giovanile, e, per la seconda volta, anche del titolo di Scuola federale di pallavolo. Ma i risultati non si fermano ai premi, perché anche sul campo è evidente il buon lavoro svolto, come testimonia la partenza a razzo dell’Under 16 di selezione, capace di ottenere dieci vittorie in altrettanti incontri senza lasciare la briciola di un set alle rivali.

conda volta consecutiva ad uno stage Nazionale prejuniores. Per quanto riguarda la coppia formata da Anastasia Guerra e Ofelia Malinov, che non meno di sei mesi fa sono state rispettivamente mvp e capitano azzurro ai campionati europei prejuniores, la prima esperienza con la Nazionale Juniores ha avuto luogo a Latina, dove hanno partecipato al “Torneo Memorial Mimmo Fusco”. La Nazionale U19 di Davide Mazzanti ha quindi chiuso al quarto posto il torneo dedicato al giornalista Rai scomparso nel 2005. Le azzurrine si sono confrontate prima con la neopromossa in serie A1 IHF Volley Frosinone e poi, nella finale per il terzo e quarto posto, con l’USC Münster che disputa la Bundesliga Tedesca. Per la cronaca la vittoria della manifestazione è andata alla formazione ciociara che nella finale si è imposta sulla selezione statunitense. Per le leonesse si è chiusa in maniera comunque positiva la prima esperienza con la nazionale juniores: per Anastasia e Ofelia è stato senza dubbio un inizio di 2014 indimenticabile. L’altra bella notizia di questa fine 2013 è che anche Alexandra Botezat si è confermata nel giro azzurro: la leonessa giallorossa infatti è stata nuovamente convocata per un stage Nazionale con il gruppo delle ragazze prejuniores. Lo stage, diretto dal tecnico Mencarelli, si è tenuto presso il Centro Pavesi Fipav di Milano. Anche per lei dunque un regalo di Natale a tinte azzurre sotto l’albero e una gioia da condividere con tutto il gruppo del Bruel Volley Bassano.

12 gennaio 2014 - 7 Polisportiva Santa Croce

La Psc sorride

Tempo di bilanci per la Poli- za nessuna sconfitta. Il settore giovanile maschile sportiva Santa Croce Psc. La stagione 2013-2014 si presenta poi ogni anno aumenta di numecome una delle più brillanti de- ri. Il progetto pluriennale creato gli ultimi 10 anni, sia dal punto da Marchetti da quest’anno offre di vista dei risultati che dal pun- i primi sostanziosi risultati, con to di vista dei numeri. La socie- due under 13 iscritte al campiotà del presidente Barbagiovan- nato, una under 14 attualmente ni, che ormai compie trent’anni, in ballo per le finali contro una è prima nel girone di prima di- squadra decisamente migliorata visione femminile con otto vit- e ben tre atleti di rappresentatitorie, da tre punti, su otto gare va; e una under 17 che sebbene giocate, staccando la seconda nei risultati abbia sofferto, va di quattro punti e candidandosi ricordato che nei suoi otto dodicesimi conta prepotenteragazzi che mente per il potrebbero passaggio del turno diretto. fare l’under Fiore all’oc15. chiello non è La Psc, solo la prima quindi, pensa squadra ma anche al futuro. anche le categorie giovanili Infine, ma che rendono certo non orgoglioso meno importante, va sottotutto il movimento: come lineato lo sfornon accadeva zo per creare da anni, infatun minivolley maschile, con ti, tanto al maschile quanto il brillante riStefano Zen al femminile sultato di avela Psc copre tutte le categorie re una squadra di 2004 maschi ben comportandosi nell’under iscritta al campionato 3×3. Un invito quindi a tutti i ma18, nell’under 16 allenate rispettivamente da Pan e Lunardi, schietti del bassanese che vounder 14 da Bertinazzo, l’under gliono provare a iniziare questo 13 da Pontarollo e l’under 12 da meraviglioso sport. Grande soddisfazione sono Marchetti. Ricco anche il minivolley arrivati dalla Federazione Naquest’anno sdoppiato fra mini zionale di Pallavolo per il ricovolley e baby volley. noscimento della CertificazioGrandi soddisfazioni sono ar- ne di qualità settore giovanile rivate anche dal settore maschi- Fipav 2014-2015 e anche per riconoscimento le: la prima divisione è in testa l’inaspettato alla classifica, dopo 11 gare tra del titolo di Scuola Federale di campionato e Vicenza Cup, sen- Pallavolo.

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il grande Sport altri sport Boxe Il sedicenne Marzari dà un titolo di prestigio al club castellano

Nicholas n.1 triveneto

Basket. Sbandata che non t’aspetti

Premio Veterani. Primon, maxi carriera

Melillo, portiere di belle speranze

Se la boxe ha anche un valore sociale, l’Asd Union Boxe Ring di Castelfranco lo sta attuando a tutto tondo. E aprendo la palestra a tutti è inevitabile che tra i tanti esca qualcuno che ai pugni “per scaricarsi” oppure “per dar sfogo alla propria aggressività” riservi uno spazio…per fare sport. E’ il caso di Nicholas Marzari, 16 anni di Resana, campione regionale nella categoria Junior 66 kg. Il giovanissimo pugile non ha avuto rivali nel campionato triveneto categorie school boy, junior, youth, svoltosi a Piove di Sacco organizzato dalla Boxe Cavarzere. Marzari seguito dal tecnico Marcel Pobwe, nome ormai storico della boxe castellana, si è sbarazzato in finale di Amedeo Rossi del Vicenza. Una vittoria convincente per il ragazzo castellano che è una delle punte di diamante della boxe giovanile triveneta e che vanta

già diciotto incontri, con due sole sconfitte. Il ragazzo è uno degli atleti di punta della neonata squadra veneta voluta dalla federazione e che ha quale capo tecnico il professor Paolo Bonifacio. “Questo è solo l’inizio-spiega il suo maestro Pobwe - e questo risultato è venuto solo col duro lavoro che facciamo in palestra ogni settimana con impegno e umiltà”. Per la Boxe Ring Castelfranco il successo di Marzari si somma a quello ottenuto tre anni fa da Gionata Cassol che vinse il titolo italiano junior negli 81 kg. Insomma, una società che è una delle realtà più floride del Triveneto nella boxe giovanile come è stato dimostrato anche con l’ottima riuscita del tradizionale “Santo Stefano pugilistico” organizzato con grande partecipazione di tifosi al palazzetto di Castelfranco. Gabriele Zanchin

Al ristorante Belvedere la sezione bassanese dei Veterani dello Sport, presieduta da Rino Piccoli, ha premiato il giovane sportivo emergente e quello che tanto ha dato allo sport. Fra i giovani l’encomio, unito ad una borsa di studio consegnata, come sempre, da Giampietro Calmonte per ricordare il papà Bruno, è andato allo studente Giancarlo Melillo che, al suo ultimo anno di liceo scientifico “Da Ponte”, gioca, come portiere di riserva, nella prima squadra del Sind Hockey Bassano. La scelta del direttivo dei Veterani è caduta sul suo nome perché lo studente è approdato in città dalla sua Salerno, chiamato a sostituire il portiere titolare della formazione giallorossa, Cunegatti. Lo sportivo eccellente, invece, risponde al nome di Aldo Primon. Corposo il suo curriculum relativo a una serie ampia di sport. Comincia con il calcio militando nel Bassano Virtus. Passa quindi all’Asiagoaltopiano calcio. Si interessa di tennis, di tiro a segno diventando direttore di tiro nel poligono di viale Asiago. Si diletta con lo sci di fondo,

12 gennaio 2014 - 8

consegue il brevetto per pilotare barche da diporto e, da buon alpino fa lunghe passeggiate in montagna. Ma è il karaté a plagiarlo. Targhe di riconoscenza sono andate alle signore Bonotto e Campagnolo, e al “veterano” per eccellenza, dottor Campi per il suo 90. compleanno. Foto: la premiazione del giovane; da sinistra Campi, Piccoli, Gottardi, Calmonte, Melillo.

Nuoto. Oltre 300 in gara da Aquapolis Bella riuscita del “Trofeo di Babbo Natale” organizzato dalal società Aquapolis di Bassano: 309 atleti concorrenti e 12 società partecipanti provenienti da tutta la Regione. Manifestazione a ritmo incalzante, e la squadra di casa allenata da Andrea Fassina, Francesca Bonollo e Anna Marcolin, ha ottenuto importanti risultati, superando le prestazioni di allenamento e dopo i podi di Campodarsego, a Bassano ha riconfermato le prestazioni.

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(V.P.) A metà del guado ci si arriva con un fegato grosso così. E ci si arriva con un fegato grosso così perchè sull’ultimo tornante al giro di boa il Bassano sbanda e deraglia inopinatamente, vittima dei suoi riprovevoli errori. In un colpo solo i giallorossi mollano il derby interno con Arzignano, la sfida tra le due massime realtà cestistiche della provincia, rinunciando allo sprint qualificazione alle finali di Coppa Italia a Rimini di marzo e, particolare più importante e inquietante, perdono il comando della classifica e il relativo titolo di campione d’inverno. E come sovrammercato salutano nel modo peggiore il novello main sponsor Orange 1, gruppo che fa a capo alla famiglia Donazzan di Pove, che debutta con sconfitta, mai una bella cosa, perdippiù dinanzi a una folta platea comparsa al PalAngarano per indossare la corona e invece orribilmente scornacchiata e non se lo meritava. G i à , perchè se c’è una prerogativa a Bassano, eccezion fatta quest’anno per il calcio, è che quando si presenta una sola e rara possibilità per godere di qualcosa tutti assieme, godono sempre gli altri, antica legge scolpita nel tempo. Ora del mancato pass alle finali di Coppa francamente importa poco, è un trofeo che il club ha brillantemente conquistato 7 anni fa in una memorabile serata nello storico PalaLido di Milano contro Pescara, in diretta tv nazionale e sotto gli occhi di Dan Peterson e stavolta non ce l’avrebbe mai fatta a ripetersi. Ma vivaddìo, il primo posto mai e poi mai andava sciupato. Già, perchè se qualcuno se lo fosse dimenticato, la prima della classe nella serie C italiana va dritta dritta in serie B, lasciando le otto che seguono alla tonnara dei playoff. Capito? In un torneo equilibrato come questo coi giallorossi che monchi del play titolare Mirko Camazzola, col secondo regista Pietrobon tuttora a mezzo servizio e il pivot Tosetto ammaccato sono rimasti lassù con le migliori, basterebbe un diverso grado di concentrazione e attenzione per guardare tutti dall’alto in basso. Invece troppo spesso mancano la fame, la rabbia, la garra di chi vuole sfondare. E allora basta una zonetta più o meno scolastica per mandare in cortocircuito Bassano. Foto: Camazzola e Pietrobon (by Michele Brunello)


12 gennaio 2014 - 9 il grande Sport ciclismo Dilettanti La storica formazione di Breganze è composta da 14 atleti e può contare su Finco in ammiraglia

Cyber Team ai blocchi di partenza esordienti. Mentre ritornerà con noi la padovana Marika Campagnaro, che sarà l’unica ragazza di secondo e ultimo anno. Dalla Giorgione Rosa arrivano Sofia Bertizzolo e Martina Marchetti, dalla Pink Bike di Vicenza saranno con noi Francesca Strozzo e Sara Pillon. Mentre dalla Scuola Ciclismo Vò abbiamo prelevato Sofia Beggin. Saranno sette complessivamente le junior con un’età media molto bassa». Il settore giovanile delle allieve sarà diretto da Adelmo Meneguzzo con la promettente Elisa Dalla Valle, altra presenza storica nelle formazioni di Breganze, che sarà affiancata da Chiara Broggian e Anita Milan Albertin, entrambe provenienti dall’Asd Monselice. A completare lo scacchiere la coppia di donne esordienti, affidate al tecnico Luca Zanin, costituito dalla riconfermata Carlotta Zanin e da Francesca Zattera, che sarà al debutto agonistico. E il 2014 inizia nel migliore dei modi per la formazione di Breganze. Nel giorno della Befana infatti la nuova arrivata Sofia Beggin, al suo esordio con la maglia vicentina, si è piazzata al primo posto tra le donne juniores e terza assoluta tra tutte le concorrenti donne open. Risultato che è di autentico buon auspicio e di carica energetica positiva per la stagione a venire. Carica energetica e grande ottimismo trasmesso da questa bellissima prova di carattere che ha coinvolto tutto l’organico. E tutto questo a meno di una settimana dai campionati Italiani Cross a Orvieto.

Granfondo

Team Baraldo lancia la sfida Il Team Beraldo scalda i motori. La compagine vicentina, forte del suo uomo di punta Roberto Cunico, ha chiuso un’annata ricca di successi e si sta preparando per un 2014 all’insegna dell’Europa, almeno per quel che riguarda le gare a lunga percorrenza. Dodici i successi assoluti inanellati nella stagione che si è appena clonclusa e quattordici podi di prestigio grazie alle prestazioni di Enrico Zen e Roberto Cunico. Lo scalatore bassanese si èp aggiudicato le granfondo La Spezia, Valli Monregalesi, Stelvio, Aprica, Alpen Challenge e Carnia Classic, mentre Cunico ha messo in bacheca i titoli dell’Oltrepo Marathon, la Nove Colli, la Sportful, la Charly Gaul e la Hoetztaler. La Highlander Marathon peraltro li ha visti vincere ex aequo. Da quest’anno Zen non potrà far parte del gruppo per

La formazione del Vc Breganze della passata stagione

e il trevigiano Mattia Mosole (1991) maturato in questi anni tra le fila della Uc Trevigiani. Ad infoltire il gruppo degli under 23 saranno poi Riccardo Michieletto (1993) ed Eros Botter (1992) in uscita dalla Selle Italia Ati Ursus a cui si aggiungeranno Marco Rigon, Siro Ronzani e Mirko Trolese che, dopo aver corso tra gli juniores con Postumia 73 e Gs Guadense, debutteranno nel mondo dilettantistico con la maglia del Vc

di ritrovarli protagonisti nelle gare più importanti della stagione”. L’organigramma. Presidenti Giancarlo Albanese e Roberto Rossi. Vice Presidenti Antonio Costacurta e Massimiliano Albanese. Segretario Angelo Duò. Team manager Nivo Azzolin. Direttori sportivi Carlo Finco e Mario Cappellotto. Accompagnatore Giovanni Bragion. Meccanico Giuseppe Bilato. Medico sociale Giorgio Munari.

Professionisti

Nasce il Fans club Battaglin

Il ristorante Faresin a Maragnole di Breganze ha tenuto a battesimo il primo fans club “Enrico Battaglin”. Già centocinquanta gli iscritti super-tifosi del giovane professionista di Molvena, capitano della Bardiani Csf di Reverberi. Battaglin, dopo aver archiviato un ottimo 2013 con la vittoria della quarta tappa del Giro d’Italia, il secondo posto nella frazione di Pescara e il terzo al Trofeo Matteotti, punta a un’altra vittoria alla prossima corsa rosa. Molti gli sportivi presenti. Fra tutti il compagno di squadra Marco Canola e il vicepresidente degli Azzurri d’Italia, Maurizio Vedovello. Il Battaglin fans club, presieduto da Matteo Mozzato, sarà a fianco del campione nelle principali corse, tra le quali la cronoscalata del Grappa al Giro d’Italia. Le iscrizioni al club sono sempre aperte: oltre al ristorante Faresin ci si può rivolgere alla “Casa del Caffè” a Marostica.

SA

Dopo un solo anno di assenza dalle scene del ciclismo femminile juniores nazionale la formazione vicentina Breganze Millenium si ripresenta ai nastri di partenza della prossima stagione con una formazione tutta nuova, a partire dall’affiliazione e dalla gestione. E anche con un parco atlete rinnovato. A dirigere il gruppo il neo presidente Federico Zattera con la stretta collaborazione del vice Luigino Segato. «Breganze Millenium – spiega Zattera – nasce dall’esperienza e dalla struttura di una società gloriosa che ha tracciato in profondità il ciclismo femminile juniores degli ultimi anni come il Ciclo Club 96 Breganze. Ripartiamo con una squadra quasi del tutto rinnovata per quanto riguarda la nuova avventura che ci attende tra le junior, portando avanti e valorizzando al tempo stesso il settore giovanile con le allieve e le esordienti». La conferma senza dubbio più interessante nella nuova squadra juniores femminile arriva dal settore tecnico, con il ritorno in casa Breganze dell’ex professionista Davide Casarotto, già prezioso condottiero del team nel 2012. Al fianco di Casarotto importanti collaboratori come Gino Lunardon, Alessio Bertoncello e Manuel Garbuio mentre della parte meccanica si occuperà Giorgio Pigato. «Ripartiremo con una squadra molto giovane – ha puntualizzato subito Casarotto – e in fatto di conferme faremo fare il salto di categoria alla nostra Maria Simeoni, già in maglia Breganze sin dalle

Breganze - Cyber Team. Una formazione composta da 14 elementi, quella che potrà contare anche sulla presenza di Andrea Carollo che, dopo aver raccolto risultati di prestigio nel triathlon ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alle due ruote: “Ci presentiamo al via della nuova stagione con un gruppo molto competitivo - ha sottolineato il team manager Nivo Azzolin -. Forner e Trovato saranno i nostri uomini di riferimento nelle volate di gruppo mentre Mosole, insieme a Cester e Botter, avranno il compito di restare con i migliori quando la strada inizierà a salire. Tutti gli altri sono dei ragazzi di valore nei quali abbiamo intravisto qualità e voglia fare: ad ognuno di loro lasceremo il tempo di crescere con gradualità, ma ci aspettiamo

I

Il Breganze riparte da Sofia

Il Vc Breganze - Cyber Team volta pagina e rilancia in vista della stagione 2014: la storica formazione vicentina presieduta da Giancarlo Albanese e Roberto Rossi, infatti, ha completato una campagna acquisti importante che ha rinverdito le fila della rosa a disposizione del ds Carlo Finco. Progetti e obiettivi decisamente ambiziosi quelli della dirigenza berica che ha riconfermato lo zoccolo duro composto da Diego Bevilacqua, Matteo Cester, Alessandro Dovigo, Mattia Ferraro e Michele Zanon; un gruppo di atleti affidabili e dalle ottime potenzialità all’interno del quale andranno ad innestarsi elementi di grande valore come il velocista Alessandro Forner (1991) in arrivo dalla General Store, il ragusano Andrea Trovato (1991), ingaggiato dalla Palazzago

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FITNESS sconti fino a -50% questioni di regolamento (che interessa gli ex professionisti) e quindi si butterà sulla mountain bike. Accanto a Cunico ci saranno Bernd Hornetz, miglior granfondista della Germania, l’ex professionista Alessandro Bertuola, Cristian Pinton, il vicentino Carlo Muraro, quest’anno a segno alla Granfondo delle Bregonze, alla mediofondo Avesani e in sei classifiche di categoria. A guidare la squadra sarà il direttore sportivo Roberto Milan.

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il grande Sport

12 gennaio 2014 - 10 Sci nordico La manifestazione sarà il 23 febbraio

sport invernali

Atletica & Ginnastica

Apre il nuovo palaindoor sarà un ménage a due Un ministro, Zanonato, e un’inaugurazione. A Padova, a dicembre, ha aperto i battenti il nuovo palaindoor per l’attività invernale dell’atletica leggera. E’ il secondo d’Italia con pista e pedana regolamentari, dopo quello di Ancona, e sarà utilissimo per i club del nord e centro Italia. L’attività al coperto in Italia si sviluppa, ma non ha palazzetti a valenza “europea”. Padova ci ha creduto e l’amministrazione comunale, anche con l’aiuto regionale, ha fatto questo importante investimento, sempre, va detto, pungolata dal presidente regionale della Fidal, il marosticense Paolo Valente . In tempi di vacche magrissime però non si poteva pretendere un risultato al 100 per cento. Infatti l’opera già è costata un pozzo, è giusta giusta e per motivi finanziari non ha quegli spazi aggiuntivi che possano permettere appieno il riscaldamento degli atleti. Difficilmente potrà ospitare kermesse tricolori, se non per gare a limitato numero di atleti (le prove multiple, ad esempio). Ma si tratta di una conquista epocale se pensiamo che l’Italietta stretta tra sport miliardari, zeppi di dollaroni e diritti tivù, si po-

teva permettere finora un unico impianto per la povera “regina degli sport”. Sempre per ragioni economiche ci si è dovuti stringere ulteriormente e ospitare al palaindoor anche la vivace società di ginnastica patavina, in piena crescita. I ginnasti a volte si allenano anche in duecento in uno spazio attrezzato di circa 50 metri per 20, su un’estremità della struttura. Diciamo che atletica e ginnastica dovranno andare d’accordo e “accontentarsi” di quel bendidio che è arrivato per loro, anche se sotto sotto imprecano perchè non potranno fare tutto ciò che desiderano. Ma per gli sport umili e senza arie va bene così. Foto: il palaindoor il giorno del “battesimo” e la partenza del giro di pista inaugurale tra i ragazzini delle società locali.

Tennis L’alfiere della St Bassano si ferma in finale

Salviato sfiora l’Open

Sui campi del Centro Sportivo 2000 a Padova è andata in scena la decima edizione del tradizionale open nazionale maschile e femminile di Natale, 6° memorial Alessia Brombin, con la vittoria della 2.6 Katy Agnelli nel femminile e del 2.4 Christian Perinti nel maschile. Centosettanta gli iscritti totali, tra cui 17 seconda categoria tra gli uomini e 4 nel femminile. In campo maschile si impone il giovane tennista toscano del Tc Poggibonsi Christian Perinti (2.4), che scon-

figge nell’ordine il 2.8 Demis Zito, il 2.4 Tommaso Gabrieli, il 2.4 Luca Serena per 75 75, al termine di una partita appassionante, e in finale il pari classifica ed età Francesco Salviato della St Bassano con il punteggio di 63 16 61. Una finale strana, in cui il toscano ha dominato il primo set, commettendo pochissimi errori gratuiti e portando l’avversario a non trovare il ritmo di gioco. Il secondo set è stato invece dominato dall’avversario Salviato, che ha innalzato il proprio livel-

Ecco la Marciabianca

La data è il 23 febbraio, sulla bianca distesa di neve della piana di Marcesina. La Marciabianca numero 42, dal 1973 la prima granfondo d’Italia sugli sci, sta scaldando i motori. Quest’anno la nuova amministrazione guidata dal sindaco Fosco Cappellari ha preferito rinunciare alle collaborazioni organizzative avviate dai predecessori e gestirà direttamente la manifestazione. Il comitato organizzatore infatti

è composto dall’Unione delle associazioni eneghesi e dal Comune. Sta anche per essere attivato uno specifico sito web riguardante la manifestazione, come spiega l’assessore allo sport Lara Galvan. Nel frattempo si può consultare il sito del comune di Enego (www.comune.enego.vi.it) dove sono già apparse le prime informazioni per le iscrizioni e il tracciato di gara. L’indirizzo mail dell’evento è il seguente: marciabianca.

enego@libero.it Tra i servizi aggiuntivi predisposti vi saranno: custodia indumenti, servizio scopa, sciolinatura (sabato 22 dalle 14 alle 18 in piazza San Marco a Enego, domenica dalle 8 alle 9 a Valmaron, in zona start), diploma personalizzato da scaricare dal sito. Percorsi da 25 a 50 chilometri. Partenze e arrivi al Rifugio Valmaron del Centro Fondo Enego. Ovviamente la Marciabianca è inserita nel calendario Fisi.

Pattinaggio su ghiaccio Sull’Ice Rink di Baselga di Pinè si sono svolti i Campionati Italiani Assoluti di pattinaggio di velocità pista lunga. La gara storicamente ha visto un dominio altopianese: nel passato si sono affermati qui sia Enrico Fabris (10 titoli), sia Luca Stefani (tre volte). Non è andata bene stavolta a

Tumellero bronzo tricolore

quest’ultimo che nei 1500 per un cambio di corsia errato è stato squalificato e non ha potuto così partecipare ai diecimila che

sono il suo pezzo forte. Hanno dato il meglio i due altopianesi della Sportivi Ghiaccio Roana, Nicola Tumellero e Andrea Stefani. Nicola Tumellero ha conquistato il bronzo alle spalle dei trentini Andrea Giovannini. Andrea Stefani quarto.

Corsa della Befana

Pedavena con i runner montani

lo di gioco diminuendo gli errori e mettendo a segno numerosi vincenti. Nel terzo set, Perinti scappa subito sul 4 a 1 rimanendo concentrato e determinato, e chiudendo il set e la partita per 6 a 1. Nel femminile vince secondo pronostico la toscana Katy Agnelli, 2.6 e testa di serie numero uno tesserata Nomentano, che sconfigge in finale Giulia Costa (2.8, Ct Piancastagnaio) per 64 63, dopo aver superato in semifinale la portacolori del circolo di casa 3.3 Alessia Stefani. Si alzano il livello di preparazione e il numero delle Befane podiste. Il 6 gennaio, dal municipio di Pedavena, è partita la 4.corsa della Befana, abbinata al 3.trofeo Nutella, gara podistica non competitiva organizzata dalla Pro Loco Pedavena in collaborazione con il Comune. Allo start erano presenti 521 iscritti, una decina in più rispetto al 2013. Tra questi i migliori campioni della corsa in montagna, che hanno notevolmente abbassato i tempi di percorrenza del percorso di 8 chilometri. Il vincitore della classifica maschile, Simone Gobbo, ha fermato i cronometri a 25’10”, Mirella Bergamo, prima della classifica femminile, a 30’55”. «Il maltempo durato fino alla serata di domenica ha fatto desistere un centinaio di concorrenti

provenienti da altre province, altrimenti avremmo aumentato ancora i partecipanti – ha spiegato il presidente della Pro Loco, Elvio Cecchet –. Ringrazio i volontari, lo sponsor rappresentato da Franco Buosi, l’amministrazione comunale e l’associazione Giro delle Mura. Il 19 gennaio, se ci sarà la neve, partirà dall’agriturismo Casere dei Boschi la 10. Ciaspalonga sul Monte Avena, 7. trofeo birra Dolomiti». Premiati anche i podisti con in migliori costumi, che hanno partecipato ad una divertente sfilata che ha fatto da cornice alla particolare manifestazione. «Abbiamo iniziato al meglio il 2014 con questa corsa – ha spiegato il sindaco Maria Teresa De Bortoli – il trofeo Nutella si abbina al nome di Pedavena, uno sponsor dolce per il nostro Co-

mune». Le classifiche. Maschile 8 km. 1. Simone Gobbo 25’10” 2. Luca Gagnati 25’23” 3. Gabriele Cossettini 26’36” 4. Dylan Titton 26’47” 5. Davide Dalla Palma 27’01”. Femminile 8 km. 1. Mirella Bergamo 30’55” 2. Deborah Pomarè 31’57” 3. Lara Comiotto 32’34” 4. Manuela Moro 32’51” 5. Ilaria Fantinel 33’33”. Maschile 3 km under 14. 1. Edoardo Benvegnù 2. Alessandro Belluco 3. Leonardo Rizzotto. Femminile 3 km under 14. 1. Margherita Mescolotto 2. Karin De Marco 3. Arianna D’Alberto. Gruppi più numerosi. 1. Birre Medie 51 iscritti 2. Gim Tonic 28 iscritti 3. San Giacomo 27 iscritti. Le befane più belle. 1. Claudia e il piccolo Riccardo nello zaino 2. Aurora e Anna 3. Cordelia.


12 gennaio 2014 - 11 il grande Sport sport invernali Cross Country Ski World Cup Asiago archivia la sprint iridata al Millepini e tira un sospiro di sollievo

Un meteo da batticuore mondiale Sci alpino

Matilde parte in quarta

Parte bene la stagione della compagine Giovani femminile dello Sci Club 2000, soprattutto per opera di Matilde Minotto che totalizza quattro podi (tre vittorie, un secondo posto) nelle ultime gare disputate. Bene anche Sara Peron e Camilla Agostini. Matilde Minotto, classe1996, raccoglie un bel bottino, con una vittoria e un secondo posto nella categoria Aspiranti (rispettivamente seconda e quarta assoluta) nei due Giganti Fis Njr disputati a San Vito di Cadore il 14 e 15 dicembre e organizzati dallo Sci Club Nottoli. Nelle stesse gare settimo e ottavo posto assoluti per Sara

Peron, classe 1994 e categoria Giovani. Si difende bene l’esordiente Camilla Agostini, classe 1997, con un ventiduesimo posto. Doppietta infine del 2000 nelle Fis Cittadini di Slalom organizzate a Passo San Pellegrino. Nella seconda giornata i primi due gradini del podio sono occupati rispettivamente da Matilde Minotto e da Sara Peron, con la Agostini al esto posto. La Minotto vince infine nella categoria Aspiranti (seconda assoluta) del Memorial Bassot, gara Fis Njr di slalom gigante organizzata dallo Sci Club Alleghe (nella foto il podio di giornata).

E’ andata bene, anche se qualche brivido il meteo lo ha fatto correre lungo la schiena degli organizzatori. Brivido non per il troppo freddo, che è mancato, ma per il rischio di non avere la neve a posto. Il percorso attrezzato al Millepini però è stato molto apprezzato e la Coppa del Mondo Sprint è andata a segno, dominata dai nordici. “Di certo le due giornate non bellissime ci hanno un po’ penalizzato, ma duemila persone ogni giorno sono state un numero molto interessante - spiega Sergio Rigoni dell’Usa Sci - . Se poi pensiamo che il giorno dopo le gare mondiali è venuto giù il diluvio cancellando ogni traccia di neve, possiamo dire che siamo stati anche fortunati. Peccato che lapista non sia stata utilizzata dai turisti natalizi”. Rigoni era corresponsabile organizzativo con il suo club insieme a Fabrizio Dalle Ave del Gsa Alpini. “Sono state rispettate le attese, purtroppo il caldo non c ha permesso di usare i cannoni sparaneve. Fis e Fisi comunque ci hanno fatto i complimenti sia per l’organizzazione, sia per la location, a 300 metri dal centro di Asiago, davvero spettacolare. La neve a quota mille sta diventando un problema e non solo per noi. Un anno fa per i mondiali master facemmo una statistica: negli ultimi trent’anni le precipitazioni maggiori si sono verificate sempre in febbraio.

Per noi dicembre è sempre un po’ a rischio”. “Il fatto è - aggiunge Rigoni che sarebbe senz’altro utile una location in quota più elevata per questi eventi. Ma non si tratta solo di andare dove la neve è più garantita: oltre al tracciato gara ci sono esigenze logistiche

enormi: linee Adsl, un mucchio di corrente, grandi spazi a parcheggio eccetera. Cioè bisogna fare grossi investimenti. Per il futuro potrebbe essere questo il messaggio alle amministrazioni altopianesi: trovare un punto d’accordo e lavorare per questo obiettivo davvero “mondiale”.

Cartoline dalla World Cup di Asiago. Dall’alto in senso orario: Sergio Rigoni e Fabrizio Dalla Ave, una gara donne, l’azzurro Rigoni, il podio team maschile, Pellegrino tra le fan, la Randall giocherellona tra gli amici asiaghesi (c’è anche il sindaco Gios)



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