il grande Sport
pagine di pura passione
(anno X n. 3) diffusione gratuita periodico 9 marzo 2014
n. 195
leggi anche il magazine web
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Nove e Marostica capitali del cross
Arriva il grande running
|||| pagine
2, 3, 4, 5
GIOCHI DI SOCHI
Giobatta dalla Marca all’Australia
Porcellato, punta di diamante alle Paralimpiadi
|||| a pagina 15
PATTINAGGIO
Nicola Tumolero sulle orme di Enrico Fabris
Il portiere Bianchini ingaggiato in serie A
|||| a pagina 15
CICLISMO
Breganze s’affida all’esperienza della Campagnaro
|||| pagina 13
|||| a pagina 8
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Dal tumore Basta il colore alla ripartenza piace anche storia di Mario al Papa
«Tremate, Mario è tornato». Sugli spalti del palaindoor di Ancona i tifosi innalzano lo striscione. In pista corre Mario Scapini, talento del mezzofondo. Ha vinto la sua gara più difficile, contro il cancro. Ma ora è di nuovo in pista, pensa agli Europei. Nel magazine web www.ilgrandesport.it
La campagna “basta il colore” del basket giallorosso contro l’omofobia e ogni genere di violenza piace anche a Papa Francesco. Che ha risposto alla lettera giunta da Bassano e ha anche fatto una mezza promessa: assistere a un match! Nel magazine web www.ilgrandesport.it
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il grande Sport
9 marzo 2014 - 2
sportivamente
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mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
Le campestri sono una palestra di vita Nel week end ci saranno i campionati italiani di corsa campestre a Nove, sui prati nell’alveo del Brenta sotto il ponte verso Cartigliano: sarà una grande festa del cross in cui per la prima volta sono radunate tutte le categorie dai cadetti ai senior per le classifiche individuali e di società, con l’aggiunta di un inedito prologo a staffetta. Di tutto di più. Si corre su prati giovani, ben drenati dalla ghiaia sottostante, che in caso di pioggia – per quanto persistente – non daranno certo luogo all’acquitrino di cinque anni fa a Campi Bisenzio (FI) dove il terreno argilloso fu martoriato dalle ondate di atleti scalpitanti e una parte del tracciato fu rimossa per le gare successive alla nostra. Impraticabile e pericolosa per i più giovani. Non è spesso così, ma capita, e basta avvitare i chiodi da crocifissione sulla piastra delle scarpe per sollevare ogni timore sulla tenuta degli appoggi. Poi è sufficiente scrostarsi a più riprese il fango di dosso per trasformare la tortura momentanea in valorosa memoria. Quasi tutti hanno un ricordo,
a volte un incubo, della corsa campestre scolastica in cui sono invitati gli alunni, alcuni intravedendo il vantaggio di perdere alcune ore in aula. Talvolta è la
scarsa preparazione a far perdere il gusto della fatica, che magari sarà affinato col tempo e riscoperto più avanti, o una classifica ingrata, che per un giorno mette in fila gli atleti in campo. Tanti grandi campioni hanno cominciato così, quelli che leg-
giamo negli annuari di atletica e nelle cronache recenti, dai fenomenali africani che sembrano correre liberi agli ipertecnologici statunitensi per cui la corsa campestre è comunque l’attività sportiva più praticata nei college: al ritorno sui banchi a fine agosto corrisponde anche l’inizio dell’allenamento per il fitto calendario di gare che in tre mesi li porta alle finali. Per i secchioni funzionano anche dei campus estivi che anticipano la preparazione di squadra. Il dilagare di corse su strada in ogni periodo dell’anno e a ogni latitudine ha tolto protagonisti e spettatori alla specialità che godeva del privilegio di un campionato del mondo annuale, ora biennale e meno prestigioso, assediato in particolare dalle maratone di primavera. Forse il reinserimento nel programma olimpico, meglio nell’edizione invernale, potrebbe far scintillare quelle medaglie che sono la meta di un lungo cammino a cui tutti, in qualche modo, siamo stati chiamati. Anche solo per un ritorno alla natura per i tanti runner schiavi di cardio e GPS.
Anche tu alla 14a edizione della
info@scuoladicorsa.it
TROFEO
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Domenica 16 marzo 2014 - ore 10.00 Partenza e arrivo in Viale Roma-Campo Marzo
Agonistica Km. 10 - Non agonistica km 2, km. 4.5 e Km. 10 www.stravicenza.it
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 Km of Namib Desert 2010
Per correre bisogna essere esperti internet Per molti podisti, i primi mesi dell’anno diventano un periodo di programmazione. Scegliere fra le numerose gare che il calendario offre, strada, trail, ultra e non solo. Alcune di queste corse, soprattutto trail e di lunghe distanze sono a numero chiuso, a causa proprio di problemi logistici e organizzativi. Così succede spesso che già molti mesi prima vengono chiuse le iscrizioni per raggiungimento del tetto massimo di atleti iscritti. E quindi via, iscrizioni on line, bonifici di pagamento, controllare la data oltre la quale aumenta il costo del pettorale, spedire il certificato medico e prenotare se necessario il pernottamento. Una volta fatto tutto ciò si è più tranquilli, avere un obiettivo ti dà modo ed entusiasmo di allenarti con più impegno perchè il tuo traguardo è già prefissato. Ma poi cominciano i dubbi: “e se in questi mesi non riesco ad allenarmi? e se mi ammalo o un infortunio mi compromette la preparazione? forse ho buttato via i soldi molti mesi prima”.
Però aspettare troppo ad iscriversi significa rischiare di trovare le porte chiuse. Nelle corse di lunga distanza non ci si può improvvisare e senza un adeguato allenamento, non si va da nessuna parte (magari per una corsa di 20 chilometri in qualche modo si
riesce ad arrivare al traguardo). Un altro tasto dolente è il costo dell’iscrizione che può variare da qualche decina a qualche centinaio di euro. La bellezza della gara, i paesaggi e i luoghi che si andranno a percorrere, insieme ad una sana passione, ripagano le nostre fatiche. Anche il pacco gara, spesso ben curato (ma non
MARCE E CORSE
si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it
Arrivano i trail
L’antico contrabbandiere l’8 giugno (col city trail) Scatta l’8 giugno la seconda edizione del Trail del Contrabbandiere, nel Canale del Brenta, tra il Massiccio del Grappa e l’Altopiano di Asiago. Su una antica via lunga più di trenta chilometri, creata a partire dalla seconda metà del ‘600 quando fu importata la coltivazione del tabacco, da Valstagna a Bassano. L’emozione è data dal correre all’interno della storia di una popolazione che ha dovuto rubare alla montagna a mani nude brandelli di terra per la coltivazione del tabacco. Il Trail del Contrabbandiere vuole con la collaborazione dell’Associazione Alta Via del Tabacco, del Cai di Marostica, dei Comuni di San Nazario, Valstagna, Campolongo e Bassano del Grappa, valorizzare questo territorio. Confermata
la presenza dei vincitori dello scorso anno più qualche new entry tra i campioni, quest’anno il main sponsor è Asics. L’Alta Via del Tabacco da Costa di Valstagna e porta gli atleti ad affrontare 37 km con un dislivello complessivo di 2500 metri per poi scendere in località Sarson e continuare su un percorso più dolce lungo la riva destra del Brenta fino all’arrivo in piazza Libertà a Bassano. Partenza alle 7, iscritti a numero chiuso: circa 400 alteti. La novità 2014 è il city trail per bambini fino a 10 anni con due distanze: 1000 metriper i più grandi (8-10 anni) con partenza dall’istituto Scalabrini di Bassano; 500 metri per i più piccoli (5-7 anni) con partenza dal Ponte degli Alpini. Info www.trailcontrabbandiere.com
Due Rocche il 25 aprile 48 km sui colli della Marca IVO A/ARR
ENZ PART
R in Viale
oma-Ca
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Preparati alla StrAVicenza con AV Run (www.avrun.it – FB Atletica Vicentina Run) Ritrovo per tutti ogni martedì ore 19:45 Stadio Menti (lato ingresso Tribuna Centrale)
sempre) da parte degli organizzatori ti dà delle soddisfazioni. Esistono poi le preiscrizioni, la più famosa il Tor des Geants, 330 km in Valle d’Aosta. Quest’anno 2300 persone hanno versato 5 euro di preiscrizione che non verranno più restituiti, ma ti danno diritto di entrare in una graduatoria. Per stipulare una classifica viene controllato l’orario in cui è stato fatto il bonifico in millesimi di secondo. Nei primi 10 minuti più di 1000 persone. E poi da regolamento parteciperanno alla gara una percentuale di italiani, una di stranieri e una parte di aventi diritto. Ormai bisogna essere degli esperti informatici per riuscire a stare al passo coi tempi. Ricordo le mie prime iscrizioni alle gare, fatte via posta e poi con conferma telefonica. I tempi sono cambiati, sicuramente in meglio. Le corse nascono in internet ancor prima che nel territorio. Non so se il sistema sia giusto, ogni organizzazione fa le regole che vuole. Sistemarle con un po’ di buon senso potrebbe essere una buona idea.
La Corsa Internazionale non competitiva Due Rocche è una delle gare più longeve del Veneto. Nell’ultima edizione ha segnato il record di 4017 iscrizioni. Un risultato frutto del lavoro di centinaia di volontari. Impegno e dedizione hanno dato vita alla nuova partnership con Scarpa, azienda leader nella produzione di calzature sportive professionali. Obiettivo comune il vero sport, fatto di valori e di emozioni, di fatiche e di soddi-
sfazioni. L’organizzazione invita tutti a vedere i risultati con i propri occhi alla prossima edizione della Duerocche, il 25 aprile 2014 a Cornuda (Treviso), con partenza alle 7. Trail di 48 chilometri, con iscrizioni a numero chiuso, da Cornuda per Maser, Asolo, Monfumo, Pederobba e ritorno a Cornuda. Altri percorsi di 6, 12, 21 chilometri e passeggiata storica. Info www.duerocche.com con iscrizioni agevolate online
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9 marzo 2014 - 3
primo piano
Campionati nazionali di corsa campestre 8 e 9 marzo con tutti i migliori runner
Nove e Marostica capitali italiane del cross country
Un gruppo di alcuni volontari all’opera per la preparazione del campo di gara
Il programma. Cerimonia in piazza Scacchi
Nell’area golenale del Brenta, preparata a dovere dai volontari novesi e dall’esperto staff dell’Atletica Vimar Marostica, vanno in scena i campionati italiani di corsa campestre. Due giorni intensi con protagonisti migliaia di atleti e migliaia di spettatori. «Siamo rimasti davvero colpiti dalla grande partecipazione del paese - spiega l’assessore di Nove Remo Zaminato - nel dare una mano all’organizzazione, nella serata in cui abbiamo invitato le associazioni c’erano 120 persone, tutti volontari pronti all’opera. Davvero una grande forza, con gli Alpini sempre presenti. E poi c’è il gruppo della Atletica Marostica che è una garanzia. Per Nove si tratta di una vetrina nazionale importante, ci sarà a contorno della manifestazione un grande stand con una
decina di artigiani e artisti che promoveranno la nostra storia ceramica e nei due giorni dell’evento l’entrata al civico museo della ceramica, con guida, sarà a soli due euro. Contiamo su un ritorno d’immagine per il nostro paese importante». Oltre al campo di gara, davvero unico per il paesaggio e l’ambiente e circondato da “tribune naturali”, vicino allo stadio un capannone di mille metri quadrati. «La cucina è irganizzata alla perfezione - continua Zaminato - intanto rispettando le esigenze e le tipologie degli atleti, per cui vicino al menù normale ci sarà quello vegetariano e quello destinati agli ospiti islamici. Per atleti e squadre che arrivano da tutt’Italia è possibile mangiare anche dopo la gara. Per chi parte perchè ha un lungo itinerario da
affrontare cestini viaggio, per chi vuole restare un confortevole pasto caldo. Per il territorio si tratta di un ritorno notevole, nel giro di 15/20 chilometri gli alberghi sono tutti occupati». Rai Sport arriva in forze con una troupe da Bologna. La gara sarà ripresa con telecamere piazzate in diversi punti, il che permetterà una trasmissione (probabilmente in differita) molto gustosa per rendere il grande impatto della manifestazione. Il regista, incontrandosi con l’organizzatore Luigi Segala, è rimasto impressionato dalla zonna di partenza: un fronte di 80 metri e un “imbuto” lungo 220. «Qui ci vuole un “cannone” per la ripresa di tutta la scena - ha osservato - non basta di sicuro una normale camera». La corsa è pronta.
La carica dei diecimila nell’area del Brenta per i titoli tricolori
«La collaborazione con Nove è proficua. Facciamo rete, così come collaboreremo con Breganze in giugno per le Europiadi. Un modo nuovo per affronatre gli eventi e promuovere al meglio il territorio. Attendiamo come ospite dipunta l’olimpionico Stefano baldini». Angela Bernardi, delegata dal sindaco di Marostica Dalla Valle come referente per lo sport, si aspetta una grande partecipazione anche della sua città e delel società sportive. Marostica ospita la cerimonia d’apertura, nella cornice di piazza degli Scacchi, con i suoi sbandieratori, ricordando così a tutti che a settembre ci sarà la nuova edizione della Partita. Per la cittadina scaligera, già una perla turistica di per sé, i campionati di cross aggiungono promozione. Il programma prevede sabato 8 marzo, dalle 14.30, le staffette maschili e femminili. Quindi a Marostica dalle 18.45 la grande cerimonia di apertura della Festa tricolore del Cross: sfilata delle rappresentative con uscita dal Castello, i saluti dei sindaci Marica Dalla Valle e Manuele Bozzetto, dei referenti Fidal Mauro Nasciuti e Paolo Valente, del coach della nazionale giovanile Stefano Baldini e
del presidente del Comitato Organizzatore Luigi Segala. Quindi la performance degli sbandieratori della Partita a Scacchi, l’accensione del tripode, l’alzabandiera con inno nazionale e la solenne promessa di atleti e giudici. Domenica 9 la grande giornata di gare. Dalle 10 in poi Under 16, 18, gare assolute uomini e donne alle 11.30 e alle 12.15, infine le competizioni per gli Juniores.
il grande Sport primo piano Campionati italiani cross Segala (Col): «2100 in gara». Valente (Fidal): «Futuro continentale»
Preludio all’europea
Si aspettano oltre diecimilapersone per i campionati italiani di cross a Nove e Marostica. Luigi Segala, presidente del comitato organizzatore, oltre che numero 1 dell’Atletica Marostica Vimar, è esperto del settore, avendo già organizzato nell’area del Brenta varie gare di cross regionale. «Abbiamo 2100 atleti iscritti di 250 società italiane - spiega - quindi una presenza massiccia con tutti i big del settore di ciascuna categoria, dalle giovanili alle assolute. Il campo di gara, subito a sud del ponte tra Nove e Cartigliano, è ideale. Il ponte e la provinciale verranno chiusi nelle due giornate, per cui diventeranno una tribuna naturale per gustare dall’alto le gare, su un tracciato di duemila metri. Sul lato ovest anche la strada arginale che conduce dentro al parco del Brenta rappresenterà per il pubblico un punto di osservazione privilegiato dall’alto su tutta la manifestazione. La troupe Rai che è venuta in sopralluogo è rimasta impressionata dal sito e dalle opportunità di ripresa». Aggiunge Segala che la macchina organizzativa può contare su quasi 200 volontari che arrivano dalle associazioni novesi, più un cospicuo gruppo da quelle marosticensi. «L’impegno economico per un evento così è notevole ma abbiamo trovato una buona risposta dagli spon-
IL COMITATO ORGANIZZATORE PRESIDENTE Luigi Segala VICEPRESIDENTI Angela Bernardi (amministrazione comunale di Marostica) e Remo Zaminato (amministrazione comunale di Nove) SEGRETARIO Giuseppe Falco
sor attenti a quanto accade sul territorio, a partire dai due Comuni anche a livello finanziario. Sui pettorali di gara ci saranno i sostenitori capofila, ovvero i due comuni, ovviamente la Vimar, la Banca di San Giorgio e Valle Agno, Aim Energy Vicenza, Clm di Molvena, oltre a
Energitismo. Ma i sostegni sono poi venuti da molte altre aziende. Il tracciato è stato realizzato da Mario Tres e da me, e verificato con i delegati della Fidal nazionale». Ci sarà anche un particolare sasso del Brenta a suggellare l’evento, in ceramica con il logo
CONSIGLIERI Michele Bernardi, Paolo Caron, Alessandro Marcon (Fidal Veneto), Mario Tres (aspetti tecnici tracciato), Samuele Zanardello (coordinamento tecnico manifestazione)
dei campionati. Lo si troverà in un gazebo apposito, come souvenir dei tricolori. E proprio quel gadget è stato presentato a Venezia (foto sotto) a palazzo Balbi, quando con l’assessore regionali Finozzi (“I campionati italiani di cross saranno l’occasione per
Podismo. In giugno tra Breganze e Marostica
Una delle slide dell’Europiade di giugno. A sinistra Francesco Enea, presidente della Fiasp di Vicenza
Arriva la seconda Europiade Tra Breganze e Marostica dal 19 al 22 giugno si svolge un’altra grande kermesse. Di scena stavolta il podismo, con partecipazioni internazionali e almeno 30/40 mila persone counvolte. L’Europiade, alla sua seconda edizione, è stata assegnata dalla Confederazione Europea degli Sport Popolari, a livello organizzativo, alla Fiasp vicentina guidata da Francesco Enea. «La scelta delle città di Marostica e Breganze è stata fatta per valorizzare questa parte del territorio vicentino, per la sua im-
portante dislocazione territoriale, a poca distanza da Vicenza, città del Palladio, nonché di grandi tradizioni in cultura, arte, gastronomia e sport - spiega Enea -. Poi il Veneto offre anche tante altre opportunità, dalla vicina Bassano a Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Verona. La prima edizione delle Europiadi si è svolta a Echernach (Lussemburgo) e Irrel (Germania) nel 2012, e il ricordo di quell’evento è ancora vivo per il Comitato Fiasp di Vicenza che vi ha partecipato. Da quella esperienza partecipativa possia-
mo trarre ottimismo e fiducia sul nostro evento, visti i valori conoscitivi dei piani organizzativi maturati in tanti anni di attività sportiva. Il nostro comitato e tutti i comitati Fiasp parteciperanno all’evento con i loro Gruppi, unitamente alle Delegazioni Europee
valorizzare l’area pedemontana”) sono intervenuti i due sindaci Bozzetto e Dalla Valle, il presidente regionale Fidal Paolo Valente, l’olimpionica Gabriella Dorio, madrina dell’evento. Secondo Valente la kermesse di Nove potrà perfino essere il preludio di un futuro campionato europeo. Di certo lo scenario, l’ospitalità e l’organizzazione sono già di valenza continentale.
e quelle di altri Continenti». Saranno giornate memorabili. La Fiasp nazionale nei giorni dell’Europiade vicentina ha interrotto ogni manifestazione per favore l’afflusso di tutti i suoi gruppi a Breganze e Marostica. Ma dall’estero, in particolare dalla Germania, sono attese migliaia
di amici. « L’ E u r o p i a d e incarnerà quello spirito sportivo che unisce tutti i podisti sotto un’unica “bandiera”: quella dell’amicizia, dove essere partecipi dell’evento vuol dire accrescere l’immagine della Fissp, della Confederazione Europea degli sport popolari IVV Europa per formare, “tutti insieme”, una grande festa di sport, cultura e socialità» conclude Francesco Enea.
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Strada Da Belluno a Feltre di corsa Ora anche su bike
A piedi, ma anche in bicicletta: nasce la BellunoFeltre Bike. Il 30 marzo, al fianco dell’ormai tradizionale prova podistica sui 30 km, si svolgerà un giro a carattere cicloturistico che percorrerà alcuni tratti delle piste ciclabili della Sinistra Piave. Il tragitto? Da Belluno a Feltre, come la gara a piedi, solo un po’ meno rettilineo. Tanto che alla fine la distanza della prova ciclistica risulterà di circa 40 chilometri. “Tra Belluno e Feltre vi è la possibilità di pedalare su alcune piste ciclabili che corrono lungo la Sinistra Piave – spiega il responsabile organizzativo della Belluno Feltre Run, Johnny Schievenin -. Ci siamo chiesti: perché non organizzare un giro in bici che colleghi i singoli tratti di queste piste? Il risultato è la Belluno Feltre Bike. Per partecipare basta una mountain bike o una city bike, avere almeno 15 anni ed essere mediamente allenati. Il percorso non è impegnativo: si sviluppa quasi interamente su asfalto, tranne qualche breve tratto di sterrato. Chiediamo l’uso del casco e il rispetto del codice stradale. Attiveremo anche un servizio di noleggio delle biciclette su prenotazione. La speranza è che la Belluno Feltre Bike diventi uno stimolo per le amministrazioni comunali della Valbelluna, in modo che le due città possano finalmente essere unite da un’unica, ininterrotta pista ciclabile”. La quota d’iscrizione - 8 euro - comprende il pasta party all’arrivo, ristori lungo il percorso e il trasporto delle biciclette da Feltre a Belluno prima della partenza. Iscrizioni sino al 27 marzo alle ore 18, andando sul sito www.bellunofeltrerun.it o recandosi alla segreteria del Gs La Piave, in piazza Papa Luciani 7 a Mel, dalle 16 alle 19 dei giorni feriali. Prosegue intanto la marcia di avvicinamento alla più classica BellunoFeltre Run. A meno di quattro settimane dal 30 marzo, si intensificano le iscrizioni per la prova in linea sui 30 km (aperta anche agli atleti diversamente abili), che sarà valida pure come campionato regionale assoluto e master; per le staffette 3x10 km e per le due prove dedicate al Nordic Walking (la 6 Ore a squadre e la prova trail). Mentre, a margine delle prova agonistiche, è confermatissima la prova a carattere non competitivo “con il cuore tra le mani”. A piedi o in bicicletta, alla Belluno-Feltre vale davvero la pena di esserci.
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running
StraVicenza il 16 marzo
Reportage Il racconto di una corsa estrema
50 km Alaska Ce l’ho fatta! lare è gelido, ti taglia la pelle. Comincio ad agitarmi e cerco di convincermi che andrà tutto bene; anche il vento era stato previsto, mentalmente mi ero allenata a queste difficoltà. La notte, naturalmente, non dormo. Finalmente il giorno della gara è arrivato e ... non c’è vento. La partenza è alle 11 (la luce arriva verso le 9.30 e se ne va alle 18 circa), ho così tutto il tempo per prepararmi e portarmi sulla linea di partenza. Mio marito mi accompagna in questa avventura. Lui, veterano delle lunghe distanze nei deserti, oggi è qui a -17° C a farmi compagnia. Si parte, siamo un centinaio chi a piedi, chi in bici, chi con gli sci da fondo. Tutti adrenalinici e pronti a dare il massimo di se stessi. E’ tutto molto bello: il freddo, lo sguardo che si perde in
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Novità, info e regolamenti: Belluno Feltre Run www.bellunofeltrerun.it
distese di ghiaccio e neve dove non si distingue la linea di stacco con il cielo coperto. Dopo un po’, mio marito guarda l’orologio; vorrebbe dirmi quanti chilometri abbiamo percorso e l’ora, ma sa che io non lo voglio sapere. Voglio godermi il tutto senza angoscia. Attraversiamo laghi e fiumi ghiacciati, saliscendi tra i boschi, ampie radure sferzate dal vento. Tutto è immobile ed immerso nel silenzio. Improvvisamente ecco l’unico ristoro previsto e di li a poco il cartello che indica la direzione per il paese di Nome, famosissima località dell’Alaska e arrivo della mitica Iditarod. E’ il 25. km, il giro di boa! Giusto il tempo per qualche foto e si ritorna, mentre comincia a nevicare. Lungo il percorso si incontrano altri partecipanti, naturalmente tutti locali, noi unici italiani e unici stranieri. Ci si dà ‘un cinque’ e loro ti rispondono con: “A good Job!”. E’ bello sentirsi parte di qualcosa. La stanchezza comincia a farsi sentire, l’acqua che beviamo dalle borracce è mescolata a pezzetti di ghiaccio,
Coi compagni di corsa batto il cinque “A good job” sembra una granatina. Percorrere 50 Km con i ramponcini ai piedi, su terreno instabile, non è facile, soprattutto se nell’attraversare i laghi ghiacciati non sempre riescono a fare presa. Devo rimanere concentrata, non posso cadere, non posso farmi male, qui non c’è il ‘118’, abbiamo solo un numero d’emergenza appoggiato alla carta di credito (!). La mia sfida nella sfida è anche voler arrivare prima del buio, senza accendere le pile frontali. La luce sta calando, ma so che mancano oramai pochi chilometri. Mio marito mi guarda e mi indica qualcosa in lontananza. Ho il nodo alla gola e non riesco a trattenere le lacrime: sono le due piccole luci dell’arrivo che risaltano all’orizzonte. E’ difficile descrivere cosa si prova in questi momenti. Ce l’ho fatta, sto bene e non ho acceso la frontale. “A good job, Mary”. Mariangela Sgarbossa
Domenica 16 marzo si svolge la 14. edizione della “StrAVicenza - Trofeo Centro Commerciale Palladio” che punta a confermare - e magari a superare - la straordinaria quota di 10.000 partecipanti raggiunta nel 2012. L’evento, ormai entrato nel cuore dei vicentini, su scala nazionale rappresenta la più qualificata competizione sulla distanza dei 10 km. Atletica Vicentina e Comune di Vicenza confermano il percorso varato nel 2010 che ha il punto di partenza e arrivo in Campo Marzo, con la novità che l’arco di partenza sarà posizionato su Viale Roma e quello di arrivo su Viale Dalmazia. L’iniziativa oltre ai patrocini di Comune e Provincia di Vicenza e Regione del Veneto avrà anche quello dell’Ulss 6 Vicenza che intende la StrAVicenza quale veicolo per promuovere la cultura della prevenzione legata all’attività motoria. Oltre al Centro Commerciale Palladio in prima fila tra i partner la Banca Popolare di Vicenza, Aim Energy, il Gruppo Frattin Auto e Wall
Street Institute. Sponsor tecnico Brooks grazie alla partnership con Puro Sport. Nella versione agonistica – la gara è inserita nel circuito Vicentia Running, è la prima tappa 2014 - si attendono i grandi nomi dell’atletica nazionale ed internazionale e molti appassionati con la voglia di sfidarsi in un percorso ricco di spunti tecnici e culturali. Oltre a Campo Marzo ci sarà il passaggio a Parco Querini e nei maggiori luoghi di interesse storico. Gli agonisti si misureranno sui 10km, per i non agonisti tre distanze: 2, 4,5 e 10 chilometri con la possibilità di scegliere la preferita anche durante la corsa. L’Associazione Vicenza Press e Atletica Vicentina saranno promotori di un’iniziativa benefica a favore della Fondazione San Bortolo Onlus di Vicenza che promuoverà una raccolta fondi per la ricerca medica grazie alle t-shirt della Stravicenza. Nel frattempo è stata girata la chiave per accendere anche i motori della Mezza Maratona, prima edizione il 21 settembre.
a Belluno Feltre Run 3o km CON LE DOLOMITI NEL CUORE
GARA NAZIONALE DI
30
PERCORSO OMOLOGATO FIDAL
2 0 1 4
CORSA SU STRADA 30 KM
MARZO
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Evviva, ci sono riuscita! Dopo la 100 km del Sahara come ‘camminatrice’ (walker), ecco la mia prima 50 chilometri ..in Alaska. Prima di questa avventura non avevo mai fatto nemmeno una maratona, ma sapevo di trovarmi nel mio ambiente: il freddo. Il freddo mi fa sentire viva, mi carica, mi dà energia. Finalmente, quindi, Alaska! Un viaggio desiderato da molto tempo, in più una sfida personale: la Susitna 50 km denominata LittleSU50K. La mattina prima della gara ricontrollo il materiale, il cibo, l’abbigliamento che indosserò; lo zaino è oramai preparato da tempo. Tutto pronto. Il classico dubbio dell’ultim’ora mi fa sostituire i pantaloni con quelli più pesanti, qui non si scherza. La sera arriva quello che più temevo: il vento. Il vento po-
Nella città del Palladio corsa tra storia e cultura
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sportivamente
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
Così mi parlo e agisco, fidiamoci di noi stessi Spesso la sfida maggiore avviene dentro e verso noi stessi. Quante volte ci ritroviamo a parlare con noi nella nostra testa? Ci parliamo costantemente e a volte non per gratificarci o sostenerci. Come ci parliamo può influire sulla nostra performance? Che cos’è il dialogo interiore? Si può gestire? A combatterli, questi “discorsetti” che ci facciamo, a lungo andare invece di aiutarci potrebbe rafforzarli in negativo, tuttavia possiamo imparare a riconoscerli quando si instaurano e prendono il sopravvento e a decidere che uso farne, a capire se possono essere utili o non utili nel nostro agire, a lasciarli andare così come arrivano. Essere consapevoli del processo che nutre i nostri pensieri ci può aiutare ad utilizzarli nel modo più funzionale per noi e per la nostra prestazione. Immaginiamo, ad esempio, che stiamo giocando a tennis e siamo totalmente concentrati su ciò che stiamo facendo. Tutta la nostra attenzione è fissata su quella pallina che ci sta venendo incontro. Quando siamo concentrati successivamente spesso si riporta “non pensavo a nulla”, “la mia testa era vuota di pensieri”, “ero lì e basta”. In quel momento non stiamo pensando alla pallina ma la stiamo semplicemente osservando. Ora, immaginiamo che mentre siamo in campo cominciamo a
pensare “spero che l’impugnatura sia corretta”, “adesso devo fare un buon tiro”, “spero di non sbagliare”, “devo colpirla bene” ecc. In questo caso torna all’opera il nostro sé pensante e spesso questi pensieri ci distraggono dal momento presente portando la nostra attenzione su loro, ci distacchiamo dal qui e ora e dall’azione, mettiamo in dubbio le nostre capacità allenate per quel momento, perdiamo la concentrazione e forse giochiamo meno bene di quanto in realtà potremmo. Finchè la “parte pensante”, che in base ai diversi approcci viene definita “Sè pensante”, “Sè 1” o altro, non lascia andare il suo controllo e riconosce le capacità e le potenzialità del nostro corpo difficilmente proveremo fiducia verso noi stessi e nella preparazione che abbiamo praticato fino a quel momento e per quel momento. È la sfiducia di una parte di noi che ci porta a sforzarci eccessivamente e a continuare a darci indicazioni su cosa fare o non fare, bloccando la naturale fluidità dei nostri movimenti. Attiveremo, come conseguenza, un elevato numero di muscoli, anche quelli non necessari all’attività motoria, e perderemo la concentrazione. La massima che ci dovrebbe accompagnare in gara dovrebbe essere “Fidati di te”, “Credi in te stesso”, non inteso come “pensie-
ro positivo”, oggi molto in auge, ma nel senso di credere nel nostro corpo, nella sua competenza, nel suo “cervello” e lasciarlo agire come sa, ossia lasciare a lui il suo compito, quello, nel caso del tennis, di muovere la racchetta. Non è facile imparare una nuova modalità di relazionarsi con noi stessi ma è possibile. Pensieri ed emozioni vanno e vengono, non abbiamo un gran potere di controllo nel produrli, o ne abbiamo meno di quanto crediamo, ma possiamo imparare a decidere che uso farne una volta che hanno popolato la nostra testa. Se pensieri ed emozioni negative ci ostacolano chiediamoci, ad esempio, se sono utili per noi. Nel “non ce la farò” spesso si può nascondere un mondo che abbiamo costruito: non sono all’altezza, non mi sento adeguato, non mi sono allenato abbastanza, mi sento inferiore agli avversari, ho paura di espormi, temo il giudizio... Dirci che non ce la faremo è come programmarci al non farcela, è agire a conferma di quanto ci stiamo dicendo. Se pensieri e emozioni negative ci saltano addosso possiamo imparare a conoscerli, riconoscerli, a capire il messaggio che ci vogliono dare, a chiederci se sono utili per noi, per la nostra prestazione e per il nostro obiettivo e quale uso possiamo farne. www.raffaellatoniolo.it
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Vita sana, dieta e sport contro l’osteoporosi L’osteoporosi è una malattia caratterizzata dalla perdita di massa ossea, che diventano meno compatte, più fragili e predispone a un maggiore rischio di fratture. Si presenta soprattutto nelle persone di età avanzata e la maggior incidenza e gravità si ha nelle donne dopo la menopausa. Le fratture più frequenti si localizzano a livello vertebrale, del polso, delle costole, del bacino e del femore. La massa ossea aumenta con la crescita dell’individuo, e la calcificazione continua fino ai 25 e i 30 anni di età e si mantiene costante fino ai 4550 anni. Dopo inizia la perdita di minerali in entrambi i sessi ma nella donna per 5-10 anni avviene in maniera più rapida, poi, diventa simile a quella dell’uomo. Con l’avanzare dell’età si ha una diminuzione dell’assorbimento di calcio alimentare, con aumenti di paratormone che provoca riassorbimento osseo e diminuzione del riassorbimento renale di calcio. La dieta deve fornire calcio, fosforo (prodotti lattei), magnesio ferro, vitamine A, C, B6, B12, K,
folati (frutta verdura, carne, pesce, uova) e vitamina D prodotta anche attraverso una minima esposizio-
ne solare. Sono sconsigliati eccessivi consumi di proteine, soprattutto di origine animale che causa acidità sierica e contribuisce alla decalcificazione ossea, un’elevata assunzione di sodio (sale da cucina) che aumenta l’escrezione urinaria di calcio.
Altri fattori da evitare sono il fumo e gli alcolici, invece sono raccomandati un adeguato apporto di sali minerali soprattutto durante l’adolescenza e nel periodo post-adolescenziale (frutta, verdura e cereali). L’inattività fisica è un fattore di rischio per l’osteoporosi mentre, l’esercizio fisico, soprattutto nella fase precoce della post-menopausa, migliora la ritenzione di massa ossea, o almeno l’attenuazione della sua perdita. Per la popolazione anziana si sconsiglia uno stile di vita sedentario, l’uso di mezzi meccanici ed elettrici, mentre sono auspicabili attività semplici e di intensità moderata (camminate, passeggiate, balli, salire le scale, nuoto, bicicletta su percorsi pianeggianti, esercizi eseguiti seduti su una sedia ecc.) con impegno cardiovascolare minimo-moderato e senza impegno di pressione. Le attività motorie devono essere gradevoli, rilassanti e divertenti, condotte in maniera regolare e costante. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com
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Signor: «Diremo no alla serie B» Bassano, stagione a luci e ombre
Approfittando anche delle disgrazie altrui, il Bassano Volley si mantiene al primo posto della classifica del campionato di serie C. I ragazzi di Poletto, infatti, nonostante la sconfitta subita nello scontro diretto contro il GB Light Carbonera, occupano il primo posto della graduatoria proprio in coabitazione con i trevigiani, che hanno lasciato anch’essi dei punti per strada. Del resto, è evidente che questo torneo di serie C è quanto mai combattuto e ad ogni turno le sorprese non mancano. Il Bassano Volley sembra dunque aver trovato il passo giusto, e tutto lascia presagire che quella giallorossa sarà una delle tre formazioni in grado di puntare al salto di categoria: la squadra che alla fine del torneo occuperà la prima posizione verrà subito promossa in serie B2, mentre la seconda e la terza andranno a giocarsi i play-off promozione. “L’obiettivo è di centrare al-
meno i play-off, se non la promozione diretta, altrimenti dovremo parlare di fallimento”, aveva dichiarato capitan Guarise, mettendo ben in chiaro il pensiero suo e dei suoi compagni sull’obiettivo stagionale. Ma… C’è sempre un “ma” a rendere le cose tutt’altro che semplici, per il Bassano Volley. Un problema che da anni è sempre lo stesso: quello economico. Dopo che lo sponsor Golden Game, che aveva fatto bella mostra di sé sulle maglie
del team giallorosso per ben due stagioni, è passato al volley femminile sostenendo il Bruno Premi.com, le casse giallorosse sono sempre in affanno. In poche parole, il rischio che il team guidato da Diego Poletto possa conquistare il salto di categoria in serie B2 e quindi sia costretto a rinunciarvi è tutt’altro che campato in aria. “Purtroppo è proprio così – ammette Fiorenzo Signor – e non c’è proprio da essere ottimisti. Dopo quanto accaduto negli ultimi mesi gli sponsor ci hanno abbandonato e quindi potrebbe accadere di dover rinunciare al salto di categoria qualora dovessimo conquistare la B2. Del resto, per allestire una formazione di buon livello in B2 bisognerebbe mettere mano al portafogli, anche perché i nostri giovani non sono ancora pronti ad affrontare un torneo così impegnativo. Ma se il portafogli è vuoto… meglio fare marcia indietro”. Stefano Cirillo
(V.P.) - Un mese atroce, il febbraio horribilis. Si perde male a Prato, si perde malissimo a Trissino, si perde lo stesso il derby a Valdagno e si perde comunque malaccio anche a Giovinazzo di nuovo col Valdagno, subito fuori dalla final eight di Coppa Italia. E chiaramente il successo striminzito contro Lodi al palazzo e la sofferta affermazione di Coppa Europa Cers in garauno con Noia non compensano nè possono surrogare tutta questa raffica di sberloni sui denti. Si dirà: sì, ma non c’era Miguel Nicolas e Ferderico Ambrosio era infortunato e con la schiena a pezzi. Tutto vero, ma si sapeva dall’estate che Miguel prima di marzo non sarebbe rientrato e si sapeva pure che un qualunque guaio fisico occorso a qualche altro, avrebbe azzerato di fatto le rotazioni e le alternative a disposizione di Giudice. È accaduto il primo mese di torneo a ottobre quando Gimenez si è fratturato una mano, si
è ripetuto ora con l’ematoma lombare di Ambrosio. Sarebbero serviti dei rincalzi di valore per far fronte all’emergenza, ma non c’erano i denari per provvedersi di un paio di pedine di complemento. E se da un lato è cara grazia che vi sia ancora un club e un gruppo dirigente ad andare in tasca di loro e consentire anche grazie agli sponsor di proporre una formazione ad alto livello qui su piazza; dall’altro è lecito domandarsi cosa serva firmare fuoriclasse autentici del calibro
di Garcia senza però approntare una degna cornice a un quadro pregiatissimo. Poi, per carità, l’imminente doppia sfida interna con Forte dei Marmi e Viareggio può rilanciare in grande stile oppure affossare i giallorossi che magari per una volta decolleranno ai playoff anche da quinti o sesti senza afflosciarsi irrimediabilmente al primo giro, tuttavia una mano di perplessità è giusto avercela in queste circostanze per un quintetto che sinora in Italia non ha vinto un big match che sia uno. Presumibilmente al completo il Sind è destinato a dare tutt’altro tipo di risposte, sta di fatto che altrove spesso smobilitano, ma prima di smantellare fanno man bassa di trofei (è avvenuto a Follonica e Prato, potrebbe capitare persino a Valdagno), mentre qua si resta a lungo ad alto livello, ma troppo spesso addentano gli altri e al vecchio ‘54 rimane soltanto l’aria in bocca.
9 marzo 2014 - 7 il grande Sport calcio Seconda Divisione La grande cavalcata del Bassano ha convinto il suo patron a investire anche per il futuro
Rosso torna sui suoi passi
Sulle prime a caldo e con ancora in corpo lo spirito del derby appena acchiappato all’ultimo respiro, Renzo Rosso, a precisa domanda del cronista (“E difficile lasciare una squadra che va così forte?”) era stato perentorio. “Nooo, restiamo!”, la sua risposta inequivocabile. E sulle seconde? Sulle seconde, a freddo, oltre ventiquattro ore più tardi la spinta del cuore ha lasciato spazio alle logiche della ragione con un’opportuna correzione in corso d’opera, riprendendo proprio il quesito postogli davanti ai taccuini la domenica. “In effetti è difficile lasciare una formazione e un club che stanno andando così bene - la puntualizzazione di R.R. - tuttavia sarebbe necessaria e auspicabile una maggiore partecipazione alla vita della società”. Messaggio chiaro quanto la volontà di restare espressa di pancia e ancora adrenalinico nell’euforia del dopo derby. La richiesta è la stessa formulata un anno fa, ovvero la famiglia Rosso non vuole andare avanti da sola alla guida del Soccer Team. E mica per mere questioni economiche, le potenzialità dell’impero industriale da loro creato dal nulla sono tali che domattina, se gli prendesse la voglia, potrebbero rilevare in pianta stabile e seduta stante diversi sodalizi di A e pure di fascia alta. La faccenda è un’altra: Mr. Diesel gradirebbe un’adesione da parte delle forze produttive e imprenditoriali del territorio che ancora non c’è. Non vuole insomma che passi il concetto che il calcio giallorosso dopo 18 anni di guida solitaria venga delegato unicamente al re del casual e ai suoi figli. Come dire, tanto ci sono i Rosso, noi ci godiamo lo spettacolo. Da qui l’intenzione di avere un supporto e una maggiore collaborazione che non deve essere soltanto delle realtà aziendali della zona, ma anche e soprattutto dell’Amministrazione comunale, ora in uscita ma che a tarda primavera si insedierà nuovamente. E a prescinde-
Renzo Rosso, con il figlio Stefano (presidente del Bassano) e il direttore Seeber, sugli spalti del Mercante. In basso Rosso festeggia con la squadra una delle tante vittorie di questa stagione
re dal colore che indosserà, è fondamentale che in via Piave avvertano la vicinanza della municipalità. Beninteso, non in termini finanziari, poichè il bene pubblico impone altre priorità e l’estenuante morsa della crisi non contempla sprechi, semmai sostenendo certi progetti sull’impiantistica sportiva o soltanto non ostacolando taluni interventi, oppure migliorando la situazione dei campi delle strutture di Quartiere Prè, la casa del settore giovanile virtussino che ha certamente vissuto giorni più edificanti. Il proprietario del Bassano vuole ricevere cioè una gratificazione dal tessuto connettivo della città e in questo senso anche il pensiero del presidente e figlio Stefano è eloquente. “Da parte nostra c’è tutto l’impegno nel dare continuità al progetto
intrapreso da anni e questo è fuori discussione - ha sottolineato il pres - tuttavia questo potrà avvenire non necessariamente attraverso il controllo del 100% del club”. Una porta spalancata verso sostegni esterni, a conferma delle parole del padre, ma anche molto più di uno spiraglio di permanenza in proiezione futura. Rispetto al “prossimo anno si chiude” dello scorso giugno una svolta significativa evidente. Del resto anche le puntualizzazioni in riferimento alla prima elettrizzante uscita sono giunte non tramite piccati comunicati stampa di smentita (non c’era poi nulla da smentire), bensì con poche frasi immediate e dirette, senza filtri nè ipocrisie, nello stile dei protagonisti. PROGRAMMAZIONE: E in ogni caso l’annuncio ufficiale
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agli organi di stampa del proseguimento dell’avventura di Rosso in sella alla Virtus è francamente questione di lana caprina. La ritualità del protocollo può attendere tranquillamente giugno. Piuttosto è molto più importante, anzi essenziale che tra le quattro mura della sede i capi e il management pianifichino già entro fine mese le linee progettuali per la prossima stagione, ai tifosi e ai vari soggetti coinvolti preme questo, poi sinceramente chiessenefrega di quando verrà ratificata con tutti i crismi la continuazione del film al Mercante. Come afferma Petrone, “A Bassano ci sono tutti i presupposti per aprire un ciclo duraturo ed esaltante, sarebbe un peccato non approfittarne”. Capitan Berrettoni si è peraltro subito accodato (“Guai a smantellare un gruppo di qualità e prospettiva come questo”), e proprio Renzo Rosso a Natale gongolava dinanzi a una formazione così scintillante (“E’ la squadra che ho sempre sognato ci confidava - con un allenatore che è l’emblema di ciò che piace a me, ovvero uomini che non si arrendono mai e lottano fino alla fine, non mi ero mai divertito così tanto”). Sicchè l’uomo che ha pilotato Bassano dall’Eccellenza alla C1, conquistando pure la Coppa Italia dell’intera Lega Pro e che adesso si appresta a trainare nuovamente la società nella vetrina della C unica riverniciata per l’occasione, domanda un segnale forte dalla città e dalle istituzioni per dare una sferzata di ulteriore energia ai suoi piani legati al pallone. E nonostante i venti di congiuntura soffino ormai da diverse stagioni, il pubblico allo stadio ha risposto con slancio e passione e non aspetta altro che abbracciare il ventennale della Diesel a braccetto del calcio di qui. Perchè, parafrasando il Liga, il meglio deve ancora venire e sarebbe imperdonabile azzardo lasciarselo scappare. Vincenzo Pittureri
Serie B Cittadella
Foscarini non si tocca
Mai il Cittadella ha attraversato nella sua storia di cadetteria un periodo così nero. Cinque sconfitte consecutive e la mancanza di una vittoria in casa che dura dal 13 ottobre 2013 (vittoria sul Padova con gol su rigore di Coralli) sono riscontri che non esistono in altri ambienti senza mettere in discussione la panchina. Invece a Cittadella Claudio Foscarini gode della piena fiducia, esempio raro per non dire unico, anzi è proprio questo il punto di forza della società di Andrea Gabrielli. Paradossali sono state le sconfitte al Tombolato con il Modena (1-0 al 95’ su rigore ingenuo e discutibile provocato da Piscitella), mentre a Latina l’errore madornale di aver lasciato libero Jonathas è costato il gol-partita. Pareggio invece a Castellammare di Stabia, ottenuto in extremis con un gol del neo
Gasparetto su Perticone con palla praticamente innocua e già sulla linea di fondo, mentre un fallo netto in area su Djuric lanciato a rete non è stato rilevato. «Quando ci sono in modo così netto –ha tuonato Marchetti- i rigori bisogna darli. Chiediamo soltanto rispetto». La risposta immediata è stata la sua espulsione. «Arbitraggio a senso unico contro di noi – ha protestato Gabrielli -. Da sportivo mi auguro che le retrocessioni non vengano decise fuori dal campo. Ma qualche sospetto ti viene quando vedi certi episodi, dobbiamo essere più forti anche di queste cose». Praticamente il 2-2 finale avrebbe dovuto essere un 3-1 per il Cittadella, che nel corso della partita ha dimostrato di meritare la vittoria. Questo risultato avreb-
acquisto Filippo Scaglia (primo gol in serie B, dopo aver centrato la traversa a Latina) e pareggio in extremis anche al Tombolato sul Novara (gol di Surraco al 94’). «Non sono casuali – precisa Foscarini - ma sono segni di forza e carattere della squadra che è unita». Ma proprio il risultato con il Novara ha provocato inusuali e pesanti esternazioni sia del presidente Andrea Gabrielli che del direttore generale Stefano Marchetti. Il bersaglio è stato l’arbitro Mariani di Aprilia che ha concesso un rigore “generoso” al Novara per un presunto fallo di
be ridotto da cinque a due punti il ritardo in classifica dei granata sullo stesso Novara, riaprendo il gioco per la salvezza. Invece la squadra di Foscarini dovrà lottare in condizioni ancora difficilissime, anche se le ultime due prestazioni hanno dato segnali positivi, soprattutto con l’esordio di Milan Djuric che potrebbe essere l’arma decisiva nella risalita verso la salvezza. Le prossime partite con Crotone, Carpi e Padova (tutte e tre vinte nel girone di andata) diranno molto per il futuro del Cittadella. Rino Piotto
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9 marzo 2014 - 8 il grande Sport altri sport Giro d’Italia Fervono i preparativi per l’evento del 30 maggio: una crono dai contenuti spettacolari
Fino a Cima Grappa tappa decisiva Donne junior Breganze Millenium
Casarotto: «Squadra completa»
Il 30 maggio Bassano e il Grappa saranno il centro del mondo. Si correrà infatti la crono del Giro, Bassano - Cima Grappa, da molti considerata frazione che potrà essere decisiva per le sorti della corsa rosa. Intanto sia a Bassano, sia a Crespano, rispettivamente sedi dei comitati tappa di partenza e arrivo, fervono i preparativi per accogliere l’evento nel migliore dei modi e per valorizzare e far conioscere le peculiarità e le bellezze del territorio. Tra le iniziative “d’immagine”, ecco il logo ufficiale delal tappa proiettato nella città del Grappa su porta delle Grazie , che si può vedere tutte le seredalle 17.45 alla mezzanotte, dalla domenica al giovedì, e fino alle 2 il venerdì e il sabato. «È un originale biglietto da visita, una delle modalità per richiamare l’attenzione verso questo
importante momento per la città e il territorio - ha spiegato Luca Maria Chenet, presidente del Comitato tappa di Bassano, che sta pedalando verso il traguardo mettendo a punto le iniziative di contorno della gara - Un altro sito di accesso in cui sarà evidenziato l’evento è quello della fontana di viale Diaz, che sarà trasformata in un simbolo del Giro». Il 30 maggio il via della tappa sarà dato in piazza Libertà; quindi i girini proseguiranno per piazza Garibaldi, via Barbieri, viale dei Martiri, Porta delle Grazie, viale Fosse e viale Venezia. Per poi indirizzarsi verso Romano e scalare il Grappa lungo la salita di Campo Croce. Tra le attrattive, il Magico Tempe, Simone Temperato, è deciso ad anticipare tutti e a scalare il Grappa sulla sua “solita” unica ruota. Per scaldare i tifosi.
Una squadra completa e grintosa. Così l’ex professionista Davide Casarotto, tornato a dirigere la nuova formazione femminile Breganze Millenium, definisce la rosa delle sette junior che il direttivo del team vicentino ha composto con esperienza e attenzione in vista delle sfide della prossima stagione su strada. Al lavoro da diverse settimane, caratterizzate da mini ritiri in coincidenza con i week end, le ragazze dirette da Casarotto stanno dimostrando grinta e carattere sin dalle pedalate di preparazione. «Sono molto soddisfatto per l’applicazione e la serietà che sto trovando in ciascuna delle sette atlete che compongono la squadra junior. C’è molta sintonia e altrettanta voglia di pedalare con serietà, sfruttando in pieno questo periodo di avvicinamento alle prime competizioni di primavera». Sulle atlete Casarotto ha come sempre idee chiare: «In avvio di stagione sarà logico e lecito attendersi segnali importanti da Marika Campagnaro, l’unica di secondo anno, dunque dotata di maggior esperienza e confidenza con la categoria. Ma credo non
Sopra la squadra del Breganze Millenium nel corso di un allenamento e a lato Marika Campagnaro, atleta di punta della formazione guidata dall’ex professionista Davide Casarotto
avranno problemi a inserirsi nel nuovo ambiente agonistico delle junior neppure le giovani Sofia Beggin e Sofia Bertizzolo, sempre vincenti nelle categorie minori». «La Beggin inoltre arriva da un inverno intenso dove nel ciclocross ha sfiorato letteralmente il titolo italiano. Gli impegni nel fuoristrada le
hanno lasciato una condizione davvero molto buona che potrà sfruttare sin dall’esordio in gara. Credo non passerà inosservata la partecipazione nelle gare delle nostre due ruote veloci Maria Simeoni, con noi praticamente da sempre, e del nuovo arrivo Martina Marchetti». «Tante corse per donne junior sono caratterizzate da tracciati pianeggianti ed epiloghi in volata e dunque le nostre due velociste avranno spazi ed occasioni per mettersi in bella mostra. A completare la squadra – prosegue Casarotto – un tandem di passiste solide come Sara Pillon e Francesca Strozzo, già insieme tra le allieve nella Pink Bike. Si conoscono molto bene, si sono inserite altrettanto bene da noi in Breganze Millenium e confido anche su di loro perché la squadra in corsa possa girare nel migliore dei modi». Fissata nel frattempo anche la data del debutto, previsto per domenica 30 marzo sulle strade varesine di Cittiglio nel Trofeo Da Moreno Memorial Ferrario, la piccola Coppa del Mondo, evento di contorno della World Cup intitolata ad Alfredo Binda e riservata alle sorelle maggiori Elite.
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Le final four a Bassano
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Certi amori non finiscono. L’Alter Ego Luparense torna a Bassano del Grappa ospitando e organizzando in collaborazione con la Figc Divisione Calcio a 5 le final four di Winter Cup. Un evento che sbarcherà al Pala Infoplus il 29 e 30 marzo, in quella che è stata la cornice di tante gioie e titoli per la formazione di San Martino di Lupari. Ma il binomio con la città del Grappa non poteva finire, nemmeno quando la società ha deciso ad inizio anno di tornare a giocare a Piombino Dese. Ora il gran ritorno a Bassano, con una finale intensa che si vivrà in due giorni con i 4 top team della serie a del calcio a 5 tricolore, Alter Ego Luparense, Asti, Acqua&Sapone e Real Rieti. Di certo questa final four arriva nel momento più bello per il mondo del calcio a 5, visto che la nazionale italiana guidata dal ct Menichelli, ha conquistato in Belgio poco meno di un mese fa i campionati europei. Il successo sulla Russia in finale ha avuto come protagonisti proprio loro, ovvero buona parte dei giocatori che saranno certamente in cattedra al Pala Infoplus: tra questi spiccano i 4 portacolori dell’Alter Ego, capitan Honorio, Ercolessi, Merlim, Putano. Senza dimenticare chi, ad Anversa ha alzato la coppa: quel Gabriel Lima capitano dell’Italia e forse della grande
favorita Asti. I riflettori si riaccenderanno su Bassano già giovedì 20 marzo, con la conferenza stampa di presentazione in municipio, dove saranno anche sorteggiati gli accoppiamenti delle semifinali. Chi può sorridere è il presidente della squadra più titolata d’Italia. «Abbiamo proposto alla Federazione di organizzare questa manifestazione nella tana che ci ha regalato tanti successi – afferma Stefano Zarattini –. Per noi è una grandissima gioia, e un motivo di soddisfazione e orgoglio portare qui la finale. A Bassano abbiamo conquistato scudetti, coppe, supercoppe, i ricordi sono tutti positivi». L’ingresso sarà gratuito. «L’importante è avere due giorni di grande sport, e di grande spettacolo, la città merita questa finale. Ci sarà la copertura totale di Rai Sport, che seguirà le partite in diretta tv. Ma ci auguriamo soprattutto grande calore dal pubblico. Faremo di tutto per organizzare al meglio il tutto sperando anche che la nostra Luparense si comporti bene sul campo». Si gioca in gara secca, la prima semifinale sarà in programma sabato 29 alle 18, la seconda semifinale sempre sabato alle 20. Il gran finale si vivrà domenica 30 marzo con la finalissima dove le vincenti della semifinale si giocheranno il titolo.
9 marzo 2014 - 9 il grande Sport ciclismo Granfondo La kermesse organizzata dallo Studio Rx scalda i muscoli affrontando la salita della Rosina
La fi’zi:k raddoppia con la crono
La fi’zi:k, dal 2010, è sinonimo di granfondo e dà il nome, insieme alla splendida città di Marostica che ospita l’evento, a una delle più belle e prestigiose gare per amatori. È la gara che si contraddistingue per la sede di partenza e arrivo, nella suggestiva Piazza degli Scacchi, e che propone due tracciati, un granfondo e un mediofondo, che per l’edizione 2014 verranno leggermente modificati rispetto al passato, diventando ancora più appetitosi per chi ama pedalare ed affrontare sfide “storiche”. Gli organizzatori dell’Asd B-Sport Cycling con lo Studio RX in cabina di regia, sono al lavoro per allestire l’evento in
programma il 27 aprile sulle strade vicentine, la definizione dei tracciati è prossima, ma intanto c’è una novità ghiotta per i “velocisti”. Sabato 15 marzo ci sarà un bell’antipasto, la gara Krono, che fa parte integrante della granfondo fi’zi:k e ha lo scopo di valorizzare e far divertire gli appassionati sulla mitica “Salita de la Rosina”, teatro d’allenamento di molti granfondisti e non solo vicentini. La gara contro il tempo, dalla partenza in Piazza degli Scacchi a Marostica fino al culmine in prossimità del ristorante La Rosina (partner dell’evento), è di 4,9 km con la salita vera e propria che si allunga fino a
Mountain bike
La Selle San Marco Trek è ai blocchi di partenza
La Selle San Marco Trek sviluppata dal progetto di Marco Trentin e del Team Manager Alessandro Saponaro, riparte con le conferme dei pilastri Johnny Cattaneo, Damiano Ferraro, Walter Costa e Daniele Valente, protagonisti nella stagione del debutto, in cui periodi sfortunati a parte, il bilancio può ritenersi buono, con un’apertura e soprattutto chiusura in bellezza. Oltre alle vittorie di Cattaneo e Ferraro e ai numerosi podi ottenuti da tutti, il team ha avuto l’onore di festeggiare la medaglia d’argento conquistata al Campionato Italiano Marathon dall’atleta trevigiano. «Bene per questi risultati, ma lo scorso anno ha dominato la sfortuna: tra innumerevoli forature e infortuni, si poteva ottenere di più - commenta Saponaro -. Vogliamo farlo quest’anno e so che con un po’ di cattiveria e malizia in più i ragazzi possono arrivare in alto». Il team nel frattempo si arricchisce di un uomo di punta per il cross-country, vale a dire lo spagnolo Ivan Alvarez Gutierrez, di una donna, Cristiana Tamburini, per essere presente anche nelle classifiche femminili e di un promettente giovane, Nadir Colledani, al debutto tra gli Under 23. «Accogliamo con entusiasmo i nuovi arrivi, che hanno già dimostrato di essere molto motivati e sentirsi coinvolti nel nostro progetto - spiega Trentin -. Ci spiace che tra loro non ci
sia un atleta su cui avevamo puntato per questa stagione, Enrico Zen, che ha rinunciato all’ultimo per dedicarsi a un’altra attività lavorativa che gli avrebbe impedito di potersi allenare con costanza e correre». Un mix di giovani promettenti e uomini d’esperienza, per essere competitivi ai massimi livelli, nelle gare più importanti del calendario italiano e internazionale, come ha illustrato il diesse Andrea Venegoni. Il team sarà schierato sia nelle marathon sia nelle XC, dove grazie all’inserimento di specialisti nel cross-country punta ad ambiziosi risultati. Cerchiato in rosso c’è il tricolore marathon, obiettivo apertamente dichiarato da Cattaneo, una delle punte del team, in cerca di riscatto. Dopo essere andato più volte a podio, Gutierrez ha invece nel mirino la vittoria di almeno una tappa degli Internazionali d’Italia e la maglia di campione spagnolo. Non sembra porsi limiti Ferraro, su cui la squadra fa affidamento per importanti traguardi e lui è pronto a un ruolo da leader. Curiosità e attesa per Valente tra gli Elite, mentre il riferimento per il gruppo resta Costa, sempre disponibile a sacrificarsi per aiutare i compagni. Grinta e determinazione non mancano al giovane del team Colledani e alla Tamburini, unica donna a vestire la maglia di questa squadra.
1,9 km e presenta un dislivello di 137 m. È la prima volta che la salita viene utilizzata per una “Krono”, salita resa famosa dal Giro d’Italia e dalle gesta di scalatori come Marco Pantani e che gode del patrocinio del Comune di Marostica. Gli organizzatori per la Krono “aprono” a 140 iscritti, altri 100 posti saranno “a chiamata” direttamente da parte del comitato e di fi’zi:k, il prestigioso marchio di selle e calzature da ciclismo. La partenza del primo concorrente è prevista per le ore 9.30, con start ogni 30”. La partecipazione è aperta ai tesserati FCI, ACSI ed Enti di Promozione Sportiva, maschi
e femmine, con età minima di 18 anni. I primi 100 classificati alla “Krono” avranno poi diritto di entrare nell’importante e nuova griglia “Regine” alla Granfondo di aprile, ma soprattutto la soddisfazione di essere protagonisti nella piazza che proprio quest’anno, a settembre, sarà teatro della storica Partita a Scacchi. Insomma quest’anno doppio lavoro per gli organizzatori della Granfondo fi’zi:k – Città di Marostica, che sarà tappa dei qualificati circuiti Alè Challenge, Nobili/SuperNobili e sarà inoltre gara valida per il Campionato Nazionale e Provinciale ACSI Vicenza.
9 marzo 2014 - 10 il grande Sport altri sport Hockey pista I piccoli campioni stanno dominando le categorie giovanili in svariati campionati
Breganze, giovanissimi da serie A Orienteering
L’Altopiano ospita i campionati del mondo
Oltre ai successi della serie A1, anche le squadre giovanili danno lustro alla società di Breganze. Ottimo il lavoro che svolgono gli allenatori, coadiuvati in pista dalla collaborazione di Tonchi DeOro in minihockey, Sergio Silva ed Erika Ghirardello con l’under 10, Mattia Ghirardello con l’under 13, Cacau con l’under 15 e Juan Oviedo con i portieri. Le squadre agoniste vedono Breganze primeggiare in tutte le categorie: l’under 13 allenata da Enrico Gonzo è capolista incontrastata del suo torneo, ancora imbattuta e con ampio margine sulla seconda classificata. Questo fa ben sperare per il play off che porterà alle Finali Nazionali
le prime due migliori, mentre la terza sarà qualificata per le finali di Coppa Italia. Un obiettivo raggiungibile dai giovanissimi atleti di Breganze. Anche l’under 15 primeggia nel proprio girone; la squadra allenata da Carlo Piccolo è un vero e proprio rullo compressore e ha avuto ragione di tutte le avversarie trovandosi al comando a punteggio pieno. Anche questi ragazzi saranno i sicuri protagonisti delle Finali Nazionali, dove cercheranno di bissare il successo ottenuto lo scorso anno con la conquista del Tricolore. L’under 17 allenata da Davide Mendo è a sua volta al vertice della classifica; la squadra ha
messo in riga tutti gli avversari e punta dritta alla Finale Nazionale. Il gruppo sta dando molteplici soddisfazioni per il livello raggiunto, tanto che alcuni componenti di questa squadra si allenano e vengono convocati anche con la serie A1: Marco Manzardo, Francesco Compagno e Bruno Sgaria hanno già avuto l’occasione di mettersi in mostra nel panorama nazionale di serie A. Discorso particolare per l’under 20 allenata da Simone Gonzo: i ragazzi non stanno brillando per risultati perchè la squadra si allena poco assieme, essendo alcuni di loro impegnati con la serie A. Filippo Compagno e Nicolas
Conte fanno parte dei dieci che compongono la prima squadra, Erika Ghirardello è stata impegnata con la femminile e con la Nazionale agli Europei di dicembre, e quindi è venuto a mancare quell’amalgama che porta punti e classifica. Ma gli atleti stanno comunque crescendo, essendo impegnati anche nel campionato di serie B. Anche dalle categorie non agoniste arrivano buoni segnali. L’under 10 allenata da Enrico Gonzo e Davide Aere, il Minihockey allenato da Alessandro Rizzato e l’avviamento seguito da Antonio Marolda ed Erika Pinarello sono il serbatoio per il futuro glorioso dei colori rossoneri.
I Campionati del Mondo di Orienteering (WOC) e Trail Orienteering (WTOC) sbarcano nel nostro paese. Dal 5 al 12 luglio prossimi i terreni di Venezia, degli altipiani di Asiago (VI), Lavarone e Luserna (TN), la città di Trento e la Valsugana accoglieranno a braccia aperte gli specialisti della corsa orientamento e Trail-O, e ad oggi le nazioni iscritte alle varie competizioni sono 37, con l’elenco in progressivo aggiornamento. Si va dalle Americhe con Argentina, Brasile, Canada e Stati Uniti, all’Oceania di Australia e Nuova Zelanda, dall’Asia con Cina, Corea del Nord, Giappone e Hong Kong, al Sud Africa passando ovviamente per i tanti stati europei di Austria, Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran
Appuntamenti agonistici 2014
L’Avvocup di calcio inizia a metà marzo e la Jus Sport Bassano tenterà, per la quarta volta, di raggiungere la finale; partecipano al torneo le formazioni di Bassano, Brescia, Reggio Emilia, Pordenone, Padova, Vicenza, Treviso, Venezia e Mantova. Nel ciclismo Nereo Merlo dovrà difendere il titolo italiano di categoria, mentre Francesco Bellin, al rientro dopo l’infortunio dell’anno scorso, darà la scalata al titolo assoluto, già conquistato per ben tre volte; tre le prove in programma: 25 maggio GF di Sansepolcro, 20 settembre cronometro individuale a San Patrignano, 21 settembre gara in linea a Rimini. Nella vela lo skipper Bellotti, dopo gli ottimi secondi posti degli ultimi anni, andrà alla caccia del titolo assoluto già conquistato nel 2010.
Si ringrazia
FACCIO MARCO www.pinta.it
AGENTE GENERALE MAROSTICA Via Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 471541
Ricco anche il calendario per la solidarietà: 4 maggio in campo per “Il Colore Viola - bambini liberi dall’epilessia”; 14 giugno a favore dell’Associazione Oncologica San Bassiano e il 25 ottobre la “Partita del Cuore” a favore della Città della Speranza.
Bretagna, Irlanda, Lituania, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Russia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Ungheria. L’Italia non mancherà all’appello e farà gli onori di casa con la gran voglia di saltare su qualche podio davanti al proprio pubblico.
il grande Sport
9 marzo 2014 - 11
altri sport
Tennis Il presidente del Comitato Regionale Fit presenta la stagione
Scotton: «Siamo diventati una regione guida» Con i primi tornei Rodeo dell’anno si apre una nuova e promettente stagione per il tennis, disciplina sportiva che, numeri alla mano, sta godendo di un’ottima salute. Uno stato di grazia sicuramente sostenuto anche dal gran numero di tornei Atp in chiaro che la tv Supertennis sta proponendo ai suoi appassionati. A descrivere la situazione le parole del presidente regionale Veneto Mariano Scotton, bassanese doc che da oltre dodici anni guida la il Comitato Regionale Fit. «In Veneto abbiamo circa 250 circoli che con il loro impegno e la loro costanza hanno consolidato un movimento che non smette di crescere. La realtà del Veneto, fra le prime in Italia per numero di iscritti e attività svolte, può contare infatti sulla forza di oltre 25.000 tesserati (dei quali 7.000 agonisti) e sulla organizzazione di quasi 400 tornei. E per quest’anno la crescita è assicurata: 91 i tornei giovanili a fronte dei 74 dello scorso anno, 16 gli Open, 13 quelli di 2. Categoria, 86 di Terza (nel 2013 erano 68), 99 di Quarta, 9
Il presidente del Comitato Regionale Veneto Mariano Scotton nel corso della presentazione delle Final Four dello scorso anno
Veterani e ben 54 tornei Rodeo (nel 2013 erano 35)». «Quest’anno peraltro in Veneto abbiamo in programma alcuni imperdibili appuntamenti con ben quattro Challenger da 50.000 dollari (Ssd 98 Vicenza, Cs Plebiscito Padova, Tc Mestre e Tc Cortina) che richiameranno nella nostra Regione atleti di altissimo livello. Oltre ovviamente all’intensa programmazione internazionale con i tornei da 25.000 dollari
(Quello che gioca solo sulla terra rossa) «Conosco il tuo avversario: insisti sul rovescio... usa la palla corta... spostalo più che puoi durante lo scambio... alterna una palla profonda a una più morbida...»
TENNISTI MODELLO
«Ho prenotato un’ora sul sintetico per sabato mattina, ci vediamo lì?» «Mi spiace, io gioco solo sulla terra rossa...»
della Canottieri Padova e del Tc Mestre e da 15.000 dollari del Tc Este. A livello giovanile registriamo un’eccezionale new entry con il torneo Eta di primo grado under 14 maschile all’Eurotennis Club Treviso, oltre alle già consolidate tappe del Tennis Europe al Cs Plebiscito (under 12) e al Tc Sporting Mestre (under 16)». «Il Comitato Regionale Veneto propone inoltre due nuove iniziative. Ad iniziare da quelli
di Terza e Quarta categoria che per la prima volta entreranno a far parte di un unico Circuito che conta 185 tornei. Attraverso l’attribuzione di punti i migliori 32 atleti (8 giocatori nel maschile e 8 nel femminile di terza categoria, 8 giocatori nel maschile e 8 nel femminile di quarta categoria) accederanno a un Master finale. L’altra iniziativa riguarda il Circuito giovanile Young Boys che attribuisce un certo numero di “stelle” a ogni manifestazione. Il numero di stelle è stato assegnato seguendo il criterio geografico, premiando quindi il maggior numero di partecipanti dello scorso anno. In questo modo ogni circolo è stimolato a promuovere il proprio torneo per farlo crescere dal punto di vista numerico e tecnico, per poter acquisire un maggior numero di stelle nella prossima stagione. I giovani atleti potranno entrare in una classifica regionale, anche in questo caso con il Master finale». «Anche per il 2014 ripeteremo la bella esperienza delle Final Four giovanili in un’unica sede, momento di grande condivisione e di sano spirito sportivo, come pure le finali di tutti i Campionati a squadre di serie D in una kermesse di due giorni di grande aggregazione. Riconosco il grande impegno profuso dai circoli, con i loro presidenti e dirigenti, maestri, giudici arbitri e atleti, e di questo li ringrazio. Senza di loro non saremmo arrivati così in alto».
Ciclismo dilettanti
La Piccola Sanremo diventa “social”
Sarà un’edizione decisamente “social” quella targata 2014 per la Piccola Sanremo che il prossimo 30 marzo spegnerà ben 48 candeline. Gli organizzatori della classicissima vicentina per elitè e under 23, infatti, hanno aperto le porte ai propri fans anche sulla rete inaugurando il nuovo portale internet dedicato alla Piccola Sanremo (www.piccolasanremo.it), la pagina ufficiale Facebook (www.facebook.com/ piccolasanremo) e il profilo Twitter (#piccolasanremo). Un dispiegamento di mezzi che permetterà alla competizione che continua a far sognare le giovani speranze del ciclismo italiano di essere collegata con il resto del mondo per 365 giorni all’anno rac-
contando sulle piazze virtuali più popolate del web tutte le notizie più curiose ed interessanti; per conoscere tutti i dettagli della Piccola Sanremo numero 48, però, bisognerà attendere fino a sabato 15 marzo quando, nell’incantevole scenario di Villa Bissari-Curti a Sovizzo, a partire dalle ore 9.30, patron Renato Finetti presenterà tutte le novità messe in cantiere dall’UC Sovizzo per l’appuntamento del prossimo 30 marzo. Sarà quella l’occasione nella quale, davanti alla consueta platea di autorità e grandi ospiti del mondo del pedale, il numero uno della società berica ufficializzerà tutti gli aspetti tecnici e organizzativi della Piccola Sanremo 2014.
TENNISTI MODELLO Alcuni manichini avvistati sui campi da gioco
(Il tuttologo) «L’ultima volta ho pagato io il campo, stavolta tocca a te...» R.Frigo - M. Zarpellon
(Quello che gioca a spese degli altri)
Riccardo Frigo Michele Zarpellon Per una copia del libro scrivi a:
tennistimodello@gmail.com
9 marzo 2014 - 13 il grande Sport personaggi Calcio a 5 Il giovane trevigiano ha lasciato la Marca per fare un’esperienza di un anno in Australia
Bianchini re del futsal tra i canguri
L’Australia del pallone non è solo Alex Del Piero. Da qualche settimana il pallone australiano sta scoprendo anche…Giobatta Bianchini. Lui è uno spilungone di quasi due metri per 90 kg, diciannove anni di Montebelluna, che da febbraio è in Australia, a Melbourne, dove gioca a futsal (calcio a 5) nel Pascoe Vale Futsal Club in serie A (Nike V-League). Con la sua squadra è secondo in classifica e ora si sta giocando i play-off. Lui nella terra dei canguri, gioca, allena e tiene stage per i portieri di futsal, oltre naturalmente a studiare perché vuole diplomarsi e andare all’università. Ma fino a qualche settimana
fa, Gibì faceva parte del roster della Marca Futsal, la società di calcio a 5 di Castelfranco Veneto che gioca in serie A1. E in qualità di riserva ha fatto parte dello squadrone che ha vinto il titolo italiano la stagione scorsa. Ora farà parte della squadra australiana più titolata. «Tutto è cominciato alcuni mesi fa dialogando via facebook - confida Giobatta - con Matteo Rocca, che giocava calcio a 5 a Milano e che da due anni si è trasferito a Melbourne proprio per giocare a futsal. Visto che il portiere brasiliano se ne era andato, mi ha fatto la proposta di andare a difendere la porta della sua squadra. Ho parlato via skype con il
Pallavolo
Busato, la forza umile dalla Russia con furore
(G.Z.) «Credeteci, se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti». Umiltà e determinazione, le doti dei grandi, le doti di Sergio Busato allenatore in seconda della nazionale russa di pallavolo medaglia d’oro alle olimpiadi di Londra. Busato, originario di San Marco di Resana, fa ora la spola da Mosca a Resana dove risiede la sua famiglia. «Mia moglie lavora con contratto indeterminato e al giorno d’oggi meglio tenerlo stretto» spiega alla platea del Panathlon di Castelfranco che ha seguito con interesse e soddisfazione la storia di questo tecnico più famoso e acclamato all’estero che a casa sua. Un uomo che ha letteralmente conquistato la platea con la sua spontaneità, sincerità, umiltà, competenza, un uomo che non nasconde le sue umili origini anzi, ne va fiero. «Sono figlio della terra, i miei sono contadini e ancora oggi quando torno aiuto i miei fratelli» dice, nonostante quella grossa medaglia d’oro sul petto e altre due d’argento conquistate con la nazionale italiana nel suo splendido palmarès. Addirittura quando nel 2000 lo hanno chiamato per far parte dello staff della nazionale russa non ci voleva andare: «Iniziava la stagione della mietitura e dovevo aiutare i miei fratelli e ho detto che non potevo…». Poi dalla Russia hanno insistito e a quel punto Busato è partito. Ha lavorato come artigiano, operaio, agricoltore iniziando in palestra nel suo paese con il mini-volley a Castelminio e nel 1992 faceva il torneo “Anspi”, poi ha allenato anche a Castello di Godego, esperienze che, a suo
dire, non ha mai dimenticato. Ora, da dieci anni, fa questo lavoro per professione ma Sergio Busato è talmente umile che non ha saputo resistere alla richiesta di aiuto da parte del volley Castelfranco in prima divisione. Come sempre la burocrazia presenta il conto: ha dovuto pagare 1600 euro alla federazione per rinnovare il suo patentino che in questi anni di lavoro all’estero non aveva rinnovato… «Ma va bene lo stesso - spiega lui - in fin dei conti do una mano a degli amici». Sul volley mondiale dice che: «L’Italia della pallavolo faceva scuola di tattica; ora non c’è più molta differenza con la Russia o il Brasile». Quando ascolta l’inno: «Ancora adesso mi vengono i brividi; anche quello russo perché mi hanno adottato». Poi sul suo ruolo di allenatore: «Il lavoro del tecnico è fatto di errori; se non si sbaglia non si impara. Il migliore è quello che sbaglia meno». Come è allenare in Russia? «Sono fortissimi fisicamente ma hanno sempre bisogno di motivazioni». Il più grande tecnico? «Non c’è dubbio Julio Velasco, unico». Cosa si prova a vincere l’oro olimpico? «Indescrivibile. Sul podio in pochi secondi mi è ripassata davanti la mia vita dall’Anspi a Castelminio alla palestra di Godego e via dicendo…» Cosa può dire ai giovani? «Che ci credano sempre. Io rappresento la speranza: se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti». Grande Sergio, che bella lezione di vita.
presidente della squadra, Peter Parthimos, e abbiamo subito preso accordi formulandomi con un contratto scritto di un anno. Gioco e alleno i portieri delle squadre giovanili. Per me è tutto un sogno che si sta avverando, anche se mi rendo conto che è dura aver lasciato la mia famiglia e i miei amici, oltre che le mie abitudini e la mia squadra. In questi mesi ho avuto altre offerte più o meno interessanti, ma questa era una da non lasciar perdere assolutamente: sono giovane e per questo sono più libero dal poter prendere certe decisioni. Mi sento di dover ringraziare la mia famiglia, mia mamma e mia sorella in particolare che sono parte della mia vita,
mio papà che, anche se spesso assente, comunque mi dà la forza di inseguire i miei sogni e mio nonno Franco, che è un pilastro nella mia vita». E così Gibi ha lasciato tutto ed è partito alla volta dell’Australia dove gioca e studia. «Mi sono iscritto al college qui in Australia, giusto per poter prendere il diploma. In seguito il mio sogno sarebbe quello di pendere un laurea in veterinaria, oltre che giocare a futsal. Il tutto rigorosamente all’estero, dato che in Italia non vedo assolutamente un mio possibile futuro. La lingua? Me la cavo: l’inglese l’ho studiato e poi ho fatto delle vacanze all’estero». Gabriele Zanchin
il grande Sport il grande sci Campionati Bassanesi 160 atleti in festa sulle nevi di Passo Brocon
Monopolio Scuccato
La neve di Passo Brocon ha ospitato la 41. edizione dei Campionati Bassanesi di Sci e Snowboard. Alla competizione hanno partecipato ben 160 atleti. La filosofia è da sempre quella di creare un clima di amicizia e divertimento, dove l’importante è partecipare. La gara si è aperta con la categoria Mini Baby, dove i piccolissimi (di soli 4-5 anni) si sono cimentati su un tracciato ridotto. La categoria era formata da ben 5 mini atleti: Elena Stevan, Peruzzo Noemi, Davide Bellin, Andrea Castagna e Alessandro De Marzo. A seguire è partito lo snowboard che ha visto Diego Pornaro vincitore, imponendosi per quest’anno sull’amico Dario Vidale. Per quanto riguarda la tanto attesa gara di sci alpino, quest’anno numerosissimi sono stati i bambini che si sono confrontati per la prima volta tra i paletti, molti dei quali appartenenti al gruppo del “Team in Rosa”. Proprio in queste categorie c’è stata una grande battaglia per i primi posti, conquistati rispettivamente da Lessio Petra e Tasca Filippo per la categoria Super Baby, e da Tasca Carlotta e Stevan Mattia per la categoria Baby. Da segnalare le giovani promesse dello sci Stevan Mattia, Lessio Sveva, Pace Andrea e Scuccato Marco, che nonostante la loro giovane età (il più piccolo di soli 9 anni) si sono avvicinati ai tempi dei grandi atleti punteggiati Fisi. Campione bassanese si riconferma per il secondo anno
consecutivo Tommaso Scuccato, che ha lasciato tutti stupiti con la sua ottima prova. Grande battaglia per i posti successivi, dove ha avuto la meglio il fratello Giacomo, seguito da Luca Bizzotto, Nicola Roviaro e Enrico Zen. Tra le donne invece riconquista il titolo la maestra del Team in Rosa Martina Scuccato, avendo la meglio sulle amiche Beatrice Parolin, Laura e Alessia Scuccato, Benedetta Sabba-
din e Giulia Orso. La sfida più appassionante ed emozionante è stata la tanto attesa classifica per famiglie (15 in gara). Troppo forte la famiglia di Luigi Scuccato, seguita da Luisa Sales, Mario Mechilli, Franco Cenere, Cinzia Scuccato, Sgarbossa Massimo, Guerrini Ruggero, Pezzana Marco, Stevan Alberto, Bellin Francesco, De Marzo Paolo, Pegoraro Pietro, Lavarda Claudio, Pauro Cristina, Castagna Matteo.
9 marzo 2014 - 14
Granfondo
Marciabianca Rigoni fa sua la 25
La 42. edizione della Marciabianca, nella piana di Marcesina, Enego, è “ripartita” dal volontariato del paese ed ha ottenuto un risultato interessante di partecipazione di pubblico e appassionati. Anche se i concorrenti - causa anche concomitanze con altre manifestazioni - sono stati meno di duecento. La bella manifestazione comunque, complice anche la bellissima giornata in una piana innevata come non mai, definita per la sua bellezza “la Finlandia italiana”, ha tenuto banco. L’assessore di Enego Lara Galvan è soddisfatta: “Certamente speravamo in qualche decina di partecipanti in più, ma quest’anno siamo partiti tardi e in modo molto artigianale, coinvolgendo tutte le forze vive del paese, che hanno risposto alla grande. In tempi di crisi il Comune non aveva risorse da impiegare e abbiamo dovuto gestire il tutto in modo semplice, ma efficace. La gara è stata molto bella ed entusiasmante, al 10. chilometro De Zolt ha rotto un bastoncino e ha dovuto dare forfait. Lo ha riscattato la moglie Simonetta Carbogno che è andata a vincere la 50 km femminile!».
Tra i maschi nella gara lunga si è imposto il cuneese Giovanni Cerbotto, mentre l’atleta altopianese Sergio Rigoni, Fiamme Oro, si è aggiudicato il percorso dei 25 chilometri, dove al femminile la prima è stata Isabel Maurei. La gara quest’anno non era nel circuito Master Tour, che comunque l’ha accolta nel suo sito pubblicandone i risultati. “Quest’anno come ho detto tutto è stato gestito in tempi brevi - conclude Lara Galvan ma abbiamo visto che possiamo contare su un’organizzazione molto puntuale ed affiatata. Ci organizziamo fin d’ora per gestire al meglio l’edizione 2015. La nostra granfondo è la prima d’Italia, è nella storia, e merita una grande attenzione”. Il Grande Sport, con le sue pagine speciali (il giornale è stato molto presente all’evento) e i servizi sul magazine web e sulla sempre più gettonata pagina facebook, anche grazie al “Consorzio Vicenza è” ha tenuto in primo piano la manifestazione, tra le più blasonate del territorio. Tutte le classifiche complete nel magazine online www.ilgrandesport.it
Snowboard Leoni dopo Sochi pensa al futuro
Il sorpasso dello zingaro
L’Olimpiade è passata e per Tommaso Leoni, talento breganzese con natali ad Asiago, non è stata molto fortunata: uscito nei quarti a causa di uno “sgambetto” che lo ha mandato tavola all’aria. Lui ha riconosciuto che l’esperienza è stata importante e che sarà preziosa per la sua carriera. Nella sua pagina facebook sempre curiose le sue foto, come quella qui sotto. Nella pagina del suo fan club invece ha riscosso successo la sequenza fotografica di un suo sorpasso volante negli ottavi, che riproponiamo qui a fianco.
il grande Sport
Paralimpiadi
Sochi, 34 gli azzurri Forza Francesca!
La rossa volante torna, per la nona volta, alle Paralimpiadi. Ci è già stata otto volte, conquistando undici medaglia. Francesca
Porcellato, trevigiana - vicentina, è una delle punte di diamante della spedizione azzurra a Sochi. Gareggia nello sci nordico, su tre distanze, 12 chilometri, 1 chilometro sprint, 5 chilometri. Sono 34 gli azzurri convocati. Ecco tutti i nomi.
9 marzo 2014 - 15
il grande sci
Sci alpino. Melania CORRADINI, Alessandro DALDOSS, Christian LANTHALER, Hansjorg LANTSCHNER, Nicolò Maria ORSINI, Ugo BREGANT, Andrea VALENTI, Marco ZANOTTI, LUCA NEGRINI (guida A. Daldoss) Snowboard. Giuseppe COMUNALE, Luca RIGHETTI, Fabio PISCITELLO, Veronica PLEBANI. Sci nordico. Francesca PORCELLATO, Pamela NOVAGLIO, Enzo MASIELLO, Roland RUEPP, Giordano TOMASONI. Ice sledge hockey. Gabriele ARAUDO, Santino STILLITANO, Giuseppe CONDELLO, Gianluigi ROSA, Bruno BALOSSETTI, Gianluca CAVALIERE, Roberto RADICE, Werner WINKLER, Rupert KANESTRIN, Florian PLANKER, Christoph DEPAOLI, Nils LARCH, Andrea CHIAROTTI, Gregory LEPERDI, Valerio CORVINO, Andrea MACRI’, Igor STELLA
Pattinaggio velocità Tumolero sulle orme di Enrico Fabris
Sarà l’erede? A Sochi non c’erano pattinatori altopianesi, e la mancanza si è sentita. D’altra parte in uno sport così difficile come il pattinaggio di velocità non è possibile che spunti un atleta da Olimpiadi ad ogni piè sospinto! Ma quella grande scuola che è la Sportivi Ghiaccio Roana può già gioire per un altro manipolo di atleti che fanno ben sperare, e che comunque tengono alti il morale e la tradizione. Infatti ora è Nicola Tumolero che fa palpitare gli appassionati altopianesi. Il giovane pattinatore si è infatti laureato campione italiano Junior A ed è seguito, come allenatore, anche dall’olimpionico Enrico Fabris. Insomma sulal scia del grande campione ecco fiorire nuove speranze. Agli italiani di Baselga di Pinè sono state due giornate intense con gare sempre interessanti e tirate al massimo. Nicola ha aperto la manifestazione con un ottimo 500 metri, stabilendo il suo personale in 38.80, gara
Sci alpino
Sci discesa
Minotto e Trulla leader di Coppa I team Aspiranti
I Topolini veneti in finale nazionale a Folgaria
Matilde Minotto e Mattia Trulla (nella foto) sono per ora i leader della Coppa Veneto Energia Pura 2013-2014, il circuito regionale dello sci alpino dedicato alla categoria Giovani. Dopo lo slalom e il gigante di Zoldo, entrambi guidano sia la graduatoria Aspiranti sia la graduatoria Giovani. Intanto, dopo le gare di Coppa Veneto a Passo Monte Croce Comelico, è stata ufficializzata la rappresentativa del comitato regionale per i Campionati italiani Aspiranti di sci alpino. Aspiranti donne: Asja Zenere, Martina Scussel, Chiara Pilotto, Camilla Agostini, Federica Vinelli, Carolina Bianchi, Matilde Minotto, Eleonora Candeo, Beatrice Ghedina. Aspiranti uomini: Luca Maino, Mattia Trulla, Francesco Calandri, Marco Enrico Cirillo, Matteo Crapisi, Michele Gallucci, Andrea Rossi, Riccardo Bosio, Fabio Gasparini, Alberto Cassandro, Riccardo Dalla Palma, Federico Lorenzi, Andrea Veronesi.
Sono stati ufficializzati i selezionati veneti per la fiale nazionale del Trofeo Topolino, a Folgaria. Ecco tutti i nomi. Ragazze: Sara Margherita Caronti (Val Fiorentina), Noemi Dalla Costa (S.t Altopiano di Asiago), Rachele Gandolfi (Sc 18), Ines Ampezzan (Patavium Sci), Anna Rech (S.t. Vallata Feltrina). Riserva: Veronica Borocci (Sc Ponte nelle Alpi). Ragazzi: Matteo Costa (Sc Arabba), Federico De Carli (Way sport ski), Giacomo Dalmasso (Ski College), Zeno Dimai (Sc Cortina), Matte Pizzato (Sc 18), Mattia Frison (Sc Gallio), Alessandro Zanotto (Gore-Tex Drago), Cristian Bonato (Sc Gallio), Nicolò Bez (Sc Ponte nelle Alpi), Edoardo Pellegrino (Patavium Sci). Riserva: Francesco Costa (Sc Arabba). Allieve: Sofia Pizzato (Sc 18), Alessia Peghin (Patavium Sci), Margherita Rigo 8 (Centro sci Vicenza), Sara Gaspari (Sc Cortina), Zoe Fattorel (Sc Ponte nelle Alpi). Riserva: Mariasole Zagnoni (Uoei Treviso). Allievi: Pietro Canzio (Ski College), Matteo Pradal (Ski College), Alessio Bonardi (Ski College), Gianmaria Savegnago (S.t. Altopiano di Asiago), Davide Filippi (Centro sci Vicenza), Fabio Piccolin (Sc Val Biois), Adriano Barilla (Sc Cortina), Davide Saviane (Sc Tambre), Luca Ezio Pattanaro (Centro sci Vicenza), Francesco Dall’Agnol (Sc 2000). Riserva Josef Zattarin (S.t. Altopiano di Asiago).
vinta da Luca Zanghellini e questo risultato ha posto le basi per il successo finale. Tumolero è stato poi terzo nei 3000 vinti dal perginese Malfatti con distacco minimo, e questo lo ha portato subito in testa alla classifica generale grazie alle differenze di tempo con gli altri concorrenti. Così ha dato tutto nei 1500, distanza a lui non molto congeniale, e ha mantenuto la testa, classificabndosi secondo dietro Alessio Trentini. Nicola Tumolero si è presentato per giorcarsela tutta ai 5000 finali, dove un vantaggio di soli 2,86 secondi non lo poneva del tutto al riparo dall’attacco del perginese Trentini. L’avversario più titolato, Malfatti, era però a 17 secondi di distacco, un tempo da amministrare. Il ghiaccio era pessimo, a causa dell’alta temperatura dell’aria e ha condizionato la gara costringendo gli atleti a traiettorie anomale se non impossibili per evitare il ghiaccio molle. Forse a causa di questo
Nicola Tumolero in gara a Baselga e con Enrico Fabris, l’olimpionico di Roana
Trentini ha sbagliato corsia ed è stato squalificato. La successiva e ultima batteria , dove correva Nicola, ha dovuto fare i conti con l’ulteriore degrado della pista ma il ragazzo ha saputo gestire a meraviglia la situazione e, non mollando di un metro il favorito della distanza Malfatti, è giunto al traguardo con soli 2
decimi di distacco il che gli ha permesso di aggiudicarsi il titolo di Campione Italiano All Round Categoria Junior A. Naturalmente è stata grand efesta alla Sportivi Ghiaccio Roana. Non va dimenticato anche l’ottimo sesto posto negli Junior D ottenuto da Matteo Ambrosini con la splendida rimonta grazie a due personali sui 500 e sui 1000 metri. Per Nicola Tumolero si sono aperte le porte azzurre, convocato a Bjugn in Norvegia ai Campionati Mondiali Junior. E sarà accompagnato niente meno che da Enrico Fabris, ora coach di grande prestigio. Non capita a tutti un allenatore così!
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