Il Grande Sport n. 196 del 6 aprile 2014

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il grande Sport

pagine di pura passione

(anno X n. 4) diffusione gratuita periodico 6 aprile 2014

n. 196

leggi anche il magazine web

www.ilgrandesport.it

Il Giro e... l’esercito scalano il Grappa

foto Enzo Casarotto

Grandi preparativi per la cronoscalata del 30 maggio

IL PERSONAGGIO

Glerean scrittore racconta il calcio che non c’è

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VOLLEY

Pagotto: “La B2 sarebbe il sogno che si avvera”

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NEL WEB

Giro del Friuli, appello ai tifosi: salvate la gara

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|||| su ilgrandesport.it

CAMPIONESSE ITALIANE Il ricavato sarà devoluto alla Casa di Riposo per anziani pescatori di Veli Lošinj

Pattini spettacolo New Skate tricolore

Imedia-BL 0437 32326

Con la divertente esibizione dal titolo “A lezione”, le ragazze allenate da Valeria Collanega hanno convinto la giuria e, dopo il quinto posto dei regionali di Caorle, hanno scalato la classifica fino a

conquistare il posto più altro del podio tricolore di Firenze. Per il New Skate Bassano un risultato che consente al di strappare il lasciapassare per i campionati europei

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1. tappa km 260 Bassano-Opatja 2. tappa km 120 Opatja-Veli Lošinj

Info e prenotazioni cell 335 6255034 tel e fax 0424 505423 in collaborazione con

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6 aprile 2014 - 2

sportivamente

R

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Quando le marce partivano allo sparo Nel gruppo facebook “sei di Marostica se …” è apparso il volantino di una podistica che si correva nel periodo delle ciliegie, degna prosecuzione della Marcia del Beato che si celebra tuttora un mese prima. Questa partiva dal Campo Marzio, passava per Borgo Giara, saliva per Costalunga e scendeva a Vallonara per Val d’Inverno, saltava a Valle S.Floriano per Costame e risaliva in Sedea per le colline di San Benedetto per scendere di nuovo in Borgo Giara: 14 km se non ricordo male. La 6 Ore Marostegana partiva dalla piazza e saliva a San Luca passando per via Oldelle e Sandri fino a Moscato poi scendeva in Val d’Inverno e più o meno ripeteva il finale della Marcia del Beato: 20km all’incirca. I GPS erano ancora nei libri di fantascienza e Google Maps nelle mappe militari. La foto è stata postata dalla ragazza con l’aura rossa che recita “sei di Marostica se … correvi la 6 Ore Marostegana” e, se lo scatto è dell’anno precedente, ci sono anch’io da qualche parte. Mi ricordo bene la fatica nella seconda metà della lunga salita

per aver affrontato troppo baldanzoso le prime rampe e poi l’agonia nel finale in pieno sole quasi estivo. Me lo ricordo perché venivo da una prestazione

sorprendente dalla Marcia del Beato, trentaseiesimo in totale e primo bambino sotto i dieci anni (devo avere la coppa da qualche parte). Già il fatto che ci fosse un premio di questa categoria sarebbe passibile di segnalazione al telefono azzurro, adesso,

ma allora eravamo tanto ruspanti da non farci problemi, anche se la prolunga da 14 a 20 km e il raddoppio del dislivello mi mise in crisi. E un mese prima avevo goduto del notevole vantaggio di aver perlustrato l’intero percorso con lo zio Gildo. “Passo corto e continuo in salita”, così mi salvai le gambe fino a Vallonara e mi sfogai su San Benedetto, dove arrivai in affanno nella prova più lunga. Impressionante la foto di partenza. Allora ci si avviava con lo sparo, non c’erano chip e all’arrivo veniva consegnato un biglietto con la posizione che serviva anche per i premi a sorteggio in modo che fosse festa per tutti. Ho sempre partecipato volentieri prima di essere iniziato all’attività su pista alle scuole medie. Poi venne la partenza libera e la folla si diluì in lunga fila per le ore di presidio al percorso. Domenica 13 aprile si rinnova la festa in centro a Marostica: la 6 Ore si è persa e la Marcia del Beato si è spostata in piazza degli Scacchi, gioioso preludio alla maratona delle Europiadi in prossimità al solstizio d’estate. info@scuoladicorsa.it

Sul Grappa il 28 settembre

Classico, Mezzo e Ultra: in versione triplicata il Trail degli Eroi 2014 Dopo il successo delle passate edizioni, ecco il Trail percorsi di gara. degli Eroi, quarta edizione. L’evento sarà il 28 setL’orario di partenza e i cancelli orari del Trail detembre 2014 e si attende la partecipazione di circa gli Eroi classico non subiranno modifiche: si partirà 750 runners provenienti da tutta Europa. Un panora- alle 6 di mattina e il tempo massimo di percorrenza ma mozzafiato spingerà gli atleti fino alla fine della sarà di 10 ore con 2 cancelli orari in Cima Grappa faticosa salita che culminerà nell’attraversamento (dopo 3.30 ore) e Campo Solagna (dopo 8.30 ore). Alle ore 3 di mattina invece partirà la prime edidell’Ossario, in rigoroso silenzio. Poi finalmente, la discesa verso valle. Caratteri- zione dell’Ultra Trail degli Eroi. Il tempo massimo di stica primaria un itinerario percorrenza sarà di 13 per quanto possibile su sterrato/single track con ore. Sappiamo che il tempo massimo può sembrare ampi spazi e splendidi paridotto, ma si sta cercando norami in cui immergersi. di avere un numero non Il tutto nel classico “spirito trail”, un vero e proprio troppo ampio di atleti al modo di vivere il contatto via visto che l’organizzazione vuole curare nei micon la natura e il territorio. Così come l’abbondannimi dettagli questa nuova versione del Trail. Anche te neve caduta sul Monte i cancelli orari saranno riGrappa ha mandato in letargo la fauna locale, anche stretti. Infine, alle 9, partirà il Comitato Organizzatore il Mezzo Trail degli Eroi del Trail degli Eroi si sta che avrà un unico cancello orario in cima Grappa risvegliando dal lungo ledopo 3.30 ore dal via. Il targo invernale. tempo massimo per questa Le iscrizioni si aprono l’8 aprile, mentre la macdistanza sarà di 7 ore. china organizzativa è già in Sempre per quanto rimodo per curare una gara guarda la cura dei dettagli ancor più importante rie la particolare attenzione per ognuno dei partecipanspetto alle scorse edizioni. Le novità sono molte. ti il numero massimo di Due frame del video del Trail 2013: lo si può Quest’anno ci saranno tre atleti sarà limitato e sarà vedere dalla home page dei siti versione del Trail: il Mezdi 250 atleti sul Mezzo ilgrandesport.it e ilgrandesport.net zo Trail degli Eroi sulla diTrail, 350 nel Classico e stanza di 30 Km con un dislivello di circa 1400 Mt 150 nell’Ultra. D+, il Trail degli Eroi classico sulla distanza di 46 Gli “eroici” che hanno partecipato alle prime tre Km con un dislivello di 2500 Mt D+ e infine l’Ultra edizioni e che concluderanno la prima edizione UlTrail degli Eroi lungo 82 Km con un dislivello di tra avranno un particolare riconoscimento che è un modo, per il Comitato Organizzatore, di ringraziare circa 4000 Mt. D+ Le distanze, le altimetrie e le tracce sono ancora coloro che hanno preso il via a tutte le edizioni e in fase di definizione visto che le abbondanti nevi- che hanno reso il Trail degli Eroi uno dei trail più cate hanno dato qualche difficoltà nel verificare i noti in Italia.

MARCE E CORSE

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 Km of Namib Desert 2010

Correre una 100 km non è impossibile Il Passatore giunge quest’anno alla sua 42esima edizione. 100 km da Firenze a Faenza lungo la strada statale 302 e passando a metà circa del percorso per il passo della Colla ( mt. 913). Una delle più belle e classiche nel mondo delle ultramaratone. Negli anni ‘70 proporre una 100 km era un azzardo perchè sembrava per un podista una cosa irraggiungibile, e destinata solo a super atleti. La preparazione in quegli anni era un po’ inventata. Si partiva per la 100 km, tuta da ginnastica e scarpette da tennis e poi quel che sarà sarà. Infatti la maggior parte delle persone la portava a termine in 15-18 ore, molto spesso trascinandosi al traguardo con vesciche, crampi e crisi varie. Ora allenamento e vestiario sono molto cambiati. Quasi tutti i partecipanti sono consapevoli di cosa significa correre una 100 km. Addirittura Giorgio Calcaterra, considerato il maestro delle ultramaratone, è riuscito a chiuderla in 6 ore e 25 minuti, vincendo tra l’altro il Passatore per ben 8 volte consecutive. Fondamentalmente chi è l’ultramaratoneta? E’ un innamorato della corsa lenta, uno che più

corre più si rilassa. Un soggetto predisposto mentalmente e fisicamente a sopportare grandi volumi di allenamento a velocità medio basse. Qualcuno spesso mi chiede: potrò mai correre una 100 km? O meglio ancora: io non correrò mai una 100km! In tutte e due le affermazioni c’è la voglia almeno per una volta di poterla fare. Nel dare dei consigli mi piace vedere di fronte

gliora la resistenza agli sforzi di lunga durata. Si abitua il fisico a trovare energia da altre fonti. Dal punto di vista psicologico è molto importante, perchè l’atleta prende fiducia dei propri mezzi. I lavori di qualità invece sono caratterizzati dalle ripetute, la corsa in progressione, curare la tecnica di corsa, i cambi di ritmo, la corsa in salita, il correre a digiuno per abituare l’organismo a bruciare i grassi. Questo ultimo aspetto è molto delicato perchè si rischia di tornare a casa in barella. Lavorare intensamente con il proprio corpo richiede una certa maturità. Gli allenamenti a digiuno rientrano nella categoria di lavori che non possono essere improvvisati, e magari in un altro articolo approfondiremo questo tema. L’arrivo Includo nella qualità al Passatore anche la mobilità artinegli anni ‘70 colare e lo stretching, altri due lavori da non a me prima di tutto una persona tralasciare. Con un po’ di pazienche ama la corsa. Alimentazione za e regole tutti possono affrontaed una vita sana rappresentano re una 100 km. il secondo aspetto. Per non fare Io anche quest’anno, con un tabelle esagerate, suddivido l’al- gruppo di amici, sarò al Passatolenamento in due categorie: di re, per correre, per vivere quelle qualità e di quantità. emozioni che da più di quaIl lavoro di quantità è rappre- rant’anni questa corsa ci offre. sentato dal lungo, dove si mi-

A San Giuseppe di Cassola il 9 maggio

Le “Scuole a staffetta” con la novità “easy bus”

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registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE VIA VERONA, 40, 36022 CASSOLA (VI) TELEFONO E FAX 0424 833717

www.ilgrandesport.it Ritorna allo stadio di San Giuseppe di Cassola, a cura della società di atletica leggera Gruppo Sportivo Marconi, con la collaborazione dell’Ufficio Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale e di Atletica Vicentina, con il patrocinio di Comune di Cassola, Coni e Fidal provinciali, la manifestazione “Scuole a staffetta Trofeo città di Cassola”, che giunge alla sua quinta edizione con il sostegno sostanziale di Banca di Romano e Santa Caterina, Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e Libreria La Bassanese. A fronteggiarsi in una giornata di sport e amicizia saranno squadre scolastiche di ogni ordine e grado, dalle primarie alle medie e alle superiori, in una formula consolidata di staffette “svedesi” con varianti, e con premi speciali in buoni libro. La novi-

tà di quest’anno è rappresentata dallla formula “easy bus”, ovvero dal sostegno alle scuole per il trasporto, grazie all’accordo stipulato da Gs Marconi con Ftv spa. Per le scuole partecipanti l’onere sarà irrisorio mentre l’organizzazione si accollerà la gran parte del costo su autobus a 53 posti. I piani viaggio e gli orari di ritiro delle squadre nelle sedi scolastiche saranno approntati dopo le adesioni, previste entro il 15 aprile, da inviare a info@atleticassola.com Sono previsti viaggi dalla zona bassanese, da Marosticense e Alto Vicentino, da zona Vicenza e altri che si rendessero necessari una volta visto il piano adesioni. Ogni informazione e il regolamento si trovano al sito www.atleticassola.com Nelle foto la manifestazione e le premiazioni speciali del 2013

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STAMPA Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi) Il Grande Sport è free diffuso in oltre 900 punti a:

Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!

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6 aprile 2014 - 3

primo piano

30 maggio 2014 Grandi preparativi La tappa del 30 maggio da Bassano alla Cima, gara a cronometro

19. Tappa a cronometro Il#Giro Girod’Italia scala30ilmaggio Grappa 2014 Bassano - Cima Grappa scortato dall’Esercito L’Esercito in cima Grappa. Ma questa volta non per questioni belliche ma per un avvenimento sportivo di primo piano: l’arrivo del Giro d’Italia professionisti. La tappa a cronometro, con partenza dal centro storico di Bassano del Grappa, è in programma il 30 maggio prossimo ma già si stanno predisponendo le misure per affrontare quello che sarà un vero e proprio evento storico. Nei prossimi giorni riunione operativo dal Prefetto per gli ultimi dettagli ma già qualche cosa sta trapelando. Come appunto l’impiego dell’Esercito in cima Grappa dove saranno dislocati un centinaio di uomini sui 350 volontari che offriranno la loro opera lungo la salita della strada “Giardino” da Borso del Grappa fino a cima Grappa. Nello specifico saranno 35 gli uomini della Protezione Civile della provincia di Treviso, mentre l’Avab di Crespano ne metterà a disposizione 45. L’Ana sezione Montegrappa avrà ben 45 volontari sul territorio mentre le altre associazioni della zona avranno una trentina di uomini. Per quanto riguarda invece le forze dell’ordine in tutto ci saranno 200 professionisti tra carabi-

nieri, polizia, vigili urbani, Guerdie Forestali ed Esercito appunto. Gli uomini dell’esercito, un centinaio, saranno quasi certamente dislocati nei pressi dell’arrivo della tappa a cronometro e cioè Cima Grappa. Impegnatissimo in questa nuova avventura il presidente della Protezione civile della Pedemontana-Avab Crespano, Fabrizio Xamin insieme al geometra Enrico Bissaro del comune di Borso del Grappa che spiega:” Saranno circa 350 le forze volontarie impiegate della provincia di Treviso in una ventina di chilometri, e 100 i militari dell’esercito da Belluno in supporto logistico/operativo. Sarà una grande sfida, diversa dalle solite, che ci vedrà impegnati alla chiusura totale della strada con presidi di tutti gli accessi pedonali e privati e nessun attraversamento a raso per oltre 8 ore. Quel giorno, su indicazioni del Prefetto, dovremmo comportarci come fosse una vera e propria emergenza per la popolazione con le stesse procedure, delimitando le cosi dette zone rosse e mantenendo le vie di accesso per i soccorsi di emergenza. Per questo avremo 4 punti di soccorso e quindi dovremo garantire una copertura totale in caso di incidente o di qualche malore, secondo il piano Sanitario del dottor Aurelio Tommasi”. Forze del volontariato saranno attive anche a Bassano, alla partenza, nel centro storico che diventerà per l’occasione il luogo per tifare e osservare da vicino i beniamini dei tifosi. Dopo la partenza nelle vie del centro i girini imboccheranno il viale Venezia fino a Romano d’Ezzelino per poi sconfinare nella Marca lungo la vecchia pedemontana e scalare il Grappa. Gabriele Zanchin glia: passano le più famose auto storiche del mondo sul Ponte Vecchio Sabato 17 maggio

Apre la seconda delle due mostre: alla sede Iat in largo Corona d’Italia “Bicicletle d’epoca”, un condensato di storia della bici, da fine ‘800 ad oggi.

Programma

Un mese di eventi Un mese intenso di eventi in attesa della tappa del Grappa. Ecco il programma approntato dal Comitato Tappa di Bassano. Venerdì 9 maggio

Presentazione ufficiale della 19.a Tappa Bassano del Grappa - Cima Grappa. Serata di presentazione a Bassano del Grappa presso al Teatro Remondini Sabato 10 maggio

Prima delle due rassegne “2 Mostre per 1 tappa” – Mostra fotografica. Apre la mostra alla Chiesetta dell’Angelo di due fotografi bassanesi Andrea Pozzobon e Edoardo Civiero che hanno seguito il Giro d’Italia 2013. Giovedì 15 maggio

“Aspettando il Giro”: Bassano del Grappa ospita la Mille Mi-

maggio

Venerdì 23

“Caserma reload”: il Giro passa anche per Cassola. Festa in “grande spolvero” alla Caserma San Zeno a San Giuseppe di Cassola”. Sabato 24 maggio

Monte Grappa Bike Day, manifestazione ciclistica non competitiva, la scalata del Monte Grappa, percorrendo la Strada “Gen. Giardino” e scendendo per la “Strada Gen. Cadorna” con blocco totale del traffico. Domenica 25 maggio

Tipi(bi)ci! Prodotti tipici per chi viene in bici. Evento dedicato alla promozione del binomio Corsa Rosa e prodotti tipici vicentini in un percorso enogastronomico che toccherà varie località nel territorio. Martedì 27 maggio

“La scalata d’altri tempi” organizzata dai “Ciclisti Storici Bassanesi”, si tratta di una scalata in “miniatura” in una delle salite più ripide in pieno centro storico a Bassano del Grappa, il percorso prevede anche il passaggio sul Ponte Vecchio. È una “passeggiata a coppie”.

Mercoledì 28 maggio

“Bassano da scoprire … in attesa del Giro!”. In collaborazione con la Confcommercio di Bassano, la città si “veste in pink-style” in attesa del grande giorno! Venerdì 30 maggio

19.a Tappa del 97° Giro d’Italia 2014 Bassano del Grappa Cima Grappa. È il D-Day! Dal centro storico di Bassano parte la crono, “una tappa che resterà nella storia del ciclismo moderno”. L’antipasto alla tappa sarà lo spettacolare passaggio del Magico Tempe (in attesa di definizione con Rcs) che percorrerà tutta la salita fino a Cima Grappa su una sola ruota. Sabato 31 maggio

Ascesa al Monte Grappa delle Nazionali Paralimpiche Austriaca e Italiana (manifestazione in fase di studio non ancora confermata). “Serata d’altri tempi” in attesa della “Ottavio Bottecchia”, la ciclostorica per la quale dalle prime ore del pomeriggio ci sarà la consegna dei numeri. Nel pomeriggio giro sulle colline, per gustare un fresco aperitivo “bassanese” di fronte alla palladiana Villa Bianchi Michiel. La serata si concluderà con la degustazione di Riso agli Asparagi bianchi di Bassano, accompagnato da Vespaiolo di Breganze.

Bartali e i nostri speciali sul giornale e nel magazine web Il Grande Sport nel prossimo numero, e il magazine web ilgrandesport.it seguiranno con precisione la tappa Bassano-Grappa. Nel prossimo numero del giornale servizi mirati sulle curiosità, i protagonisti, i retroscena, gli appuntamenti dell’evento rosa che coinvolgerà il territorio. Anche la pagina Facebook

Il Grande Sport, collegata a quella Twitter @IlGrandeSport, gestirà quotidianamente informazioni sul Giro. Tra le storie più interessanti, ricca di risvolti, quella legata al ricordo di Gino Bartali che esattamente ottant’anni fa, giovanissimo, vinceva da dilettante la Bassano-M. Grappa.

Sopra, volontari alpini sul Grappa al Giro del 2010. A sin. Simone Temperato: vuole anticipare i girini scalando il monte su una ruota

Pro Loco Pedavena Via Roma, 11 - Tel. e Fax 0439.301943 E-mail: prolocopedavena@libero.it www.prolocopedavena.it

Comune di Pedavena

16 festa di primavera a

25 aprile - 1 maggio 2014 - ore 10.00 Parco della Birreria Pedavena

MERCATINO di Piante e Fiori

Artigianato Locale Arte e Mestieri 25 aprile 2014

Ermanno Live music 1 maggio 2014

Beppe in duo

Domenica 1 giugno

Ciclostorica “Ottavio Bottecchia” sulle strade bianche dell’Alta Marca Trevigiana, da Colle Umberto a Semonzo.

BOLZANO

LIMENA (PD)

Lunedì 2 giugno

“Mangia e bevi” con i Ciclisti Storici Bassanesi, con conclusione sul celebre Ponte Vecchio.

Il giornale della provincia di Belluno Primiero e Valsugana Zona Industriale - 32030 RASAI di Seren del Grappa (BL) Tel. 0439.44111 - Fax 0439.394112 - www.occhioweb.com - E-mail: occhio@tipografiadbs.it

Agente di commercio

ELVIO CECCHET

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B

6 aprile 2014 - 4

sportivamente

mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Atleti professionisti, delicate scelte di vita Realizzare qualsiasi sogno richiede energia, risorse, impegno e tempo, e decidere di perseguirlo inciderà sulla nostra vita. Diventare atleta professionista significa decidere di praticare uno sport non più a livelli dilettantistici ma agonistici, intraprendendo una strada fatta di impegni e sacrifici a volte dura da sostenere. Significa decidere, ad un certo punto della propria vita, e solitamente in età molto giovane, di trasformare una passione in un lavoro. La carriera sportiva non si acquisisce con un percorso formativo che porta ad un titolo di studio, ma è composta dall’insieme di una serie di progressi conquistati “sul campo” e da una serie di ruoli sociali e sportivi che l’atleta progressivamente si ritrova a ricoprire. Non si tratta di una semplice inclinazione ma di un’iniziativa personale, scelta e voluta dall’atleta che organizza la propria vita in funzione di un valore e di uno scopo. Solitamente l’inizio avviene intorno ai 15-19 anni, quando, sulla base dei risultati conseguiti e delle conferme ottenute sia a livello personale che sociale, il giovane, consapevole delle proprie potenzialità e delle possibilità concrete di riuscita, decide di costruire nello sport il suo progetto di vita e la carriera procede con il riconoscimento del proprio saper fare e la scoperta di vantaggi che possono essere di natura economica, di status ecc.

Dall’andamento di questa fase dipenderà la stabilizzazione della carriera sportiva o l’interruzione della stessa. Nella fase di stabilità l’atleta mette momentaneamente da parte il pensiero del dopo-carriera, ponendosi nei confronti di questa eventualità in maniera più o meno distaccata e consapevole ma non sempre con idee chiare rispetto all’attività lavorativa futura. Quando e perchè si smette? Le motivazioni possono essere molteplici: da una questione anagrafica, all’infortunio, a questioni di salute, alla nausea d’agonismo, alla crisi motivazionale legata all’evoluzione valoriale del mondo sportivo, al senso di appagamento, a sopravvenute responsabilità familiari ecc. La fine della carriera, come qualsiasi momento di transizione o evento che ha in sé una conclusione, può far sorgere emozioni legate sia al senso di perdita di un “mondo conosciuto”, che può mettere in discussione anche la propria immagine e l’identità, sia al disorientamento vissuto di fronte ad una nuova dimensione da dover affrontare. Emozioni che possono variare dal senso di vuoto, al senso di liberazione, all’indifferenza e che possono far vivere all’atleta questa fase di passaggio come un facile adattamento o richiedere invece sforzi maggiori per riallinerasi a nuovi contesti. Al termine della carriera sportiva di alto livello pochi rimangono all’interno dello

stesso settore con altre vesti professionali quale allenatore, tecnico o dirigente. I più devono reinventarsi in una occupazione diversa in un’età, circa 35/40 anni, in cui nel mercato del lavoro i propri coetanei sono all’apice della carriera o un po’ “vecchi” per entrare. Diventa dunque opportuno, se non necessario, stilare periodicamente un proprio “bilancio” per avere un quadro d’insieme della propria situazione professionale/sportiva e/o di vita ed eventualmente ri-orientarne l’andamento progettuale. Definire e focalizzare l’obiettivo nella strutturazione di un nuovo progetto diventa particolarmente delicato e chiedere un confronto o un supporto può essere un passo, a volte sofferto, ma sano e utile per affrontare con maggiore consapevolezza la fase di transizione e capire quali abilità, capacità e competenze acquisite nel percorso sportivo possono essere spendibili in un “nuovo mercato” e come. Condividere un percorso che accompagni in questo processo può inoltre essere utile per la “ridefinizione” di ruoli personali e sociali che vanno modificandosi e che, a volte, affrontando il cambiamento in “solitudine”, si pensa di non essere in grado di sostenere. È un po’ come ritrovarsi a ricalibrare quella risposta che può sorgere spontaneamente nei momenti di transizione: “Chi sono?” www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Salvaguardare i reni a tavola e all’aperto I reni ogni giorno filtrano circa 180 litri di sangue, eliminano i prodotti finali del metabolismo, producono l’eritropoietina che stimola il midollo osseo a formare i globuli rossi, la vitamina D che regola l’assorbimento del calcio e la renina che regola la pressione arteriosa. Le principali malattie renali sono la calcolosi del tratto urinario, l’insufficienza renale, la sindrome nefrosica, la glomerulonefrite, l’ipertensione, le malattie ereditarie. L’insufficienza renale è caratterizzata dall’incapacità dei reni di espletare le proprie funzioni escretrice, secretrice ed endocrina; si divide in acuta, di pochi giorni, reversibile, e cronica che si sviluppa lentamente (mesi o anni) irreversibile e progressiva. Il controllo dell’alimentazione e dell’attività fisica sono importanti per assicurare un adeguato introito energetico e una nutrizione ottimale. Per evitare la malnutrizione, i carboidrati devono essere complessi e rappresentare la maggioranza delle calorie, gli acidi grassi saturi vanno ridotti e la quantità di colesterolo al massimo di 300 mg/giorno. Se l’ insufficienza è lieve le proteine da as-

sumere sono uguali a quelle della popolazione generale; quando la funzione renale è alterata, si rac-

comanda una restrizione proteica, il 60-70% delle proteine deve essere ad elevato valore biologico, ricche di amminoacidi essenziali con poco sodio e potassio. La capacità di eliminare quest’ultimo diminuisce negli stadi terminali della malattia: si consiglia di ridurre il potassio degli

alimenti con la cottura, l’ammollo, i risciacqui ecc. Gli alimenti raffinati, come il pane bianco, il riso, sono poveri di potassio ma ad alto contenuto di sodio. Quando la funzione renale è minima, vengono impiegati i sali di calcio che, oltre ad apportare calcio, legano il fosforo ed impediscono il suo assorbimento. E’ importante anche limitare l’ingestione di fosforo e assumere 20-30 grammi di fibra al giorno per migliorare la motilità intestinale, modificare il pH del colon e ridurre i livelli di ammonio prodotti dalla flora intestinale. Il consumo elevato di fibra favorisce l’eliminazione dei composti azotati. Svolgere attività fisica aerobica regolarmente non solo migliora la forma, ma permette ai pazienti con insufficienza renale cronica, o che hanno subito un trapianto di rene, di camminare più a lungo, normalizzare la pressione del sangue e la frequenza cardiaca, migliorare la qualità della vita e le caratteristiche nutrizionali. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com

Judo

In 500 al 18. trofeo memorial “Vigna”

www.europiade2014.org

Si è svolta al palazzetto dello Sport di Bassano la 18. edizione del Trofeo Memorial “Sandro Vigna” organizzato dal Judo Club Bu-Sen di Bassano. Più di cinquecento gli atleti che, appartenenti a 59 club di tutto il Veneto, hanno sportivamente gareggiato all’insegna di un sano agonismo. La classifica ha visto primeggiare il Judo Vittorio Veneto con 169 punti, seguito da Judo Mestre 2001 con 129 punti e Judo Treviso con 126 punti.

Anche in quest’occasione questo sport si è dimostrato un’attività che aiuta giovani e bambini a confrontarsi con lealtà e rispetto favorendo un sano sviluppo non solo fisico, ma anche della personalità. Il judo infatti è uno disciplina sportiva che contribuisce a rafforzare l’autostima, la sicurezza in se stessi e la capacità di porsi degli obiettivi da conquistare insegnando a gioire dei successi raggiunti gradualmente con impegno.

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6 aprile 2014 - 5

l’evento

Assegnati i bonus per lo sport al Remondini

Riconoscimento per il titolo tricolore della StB

Bassano premia chi crede nei giovani

Teatro Remondini gremito per la manifestazione “Bassano per lo Sport” e per l’assegnazione del “Premio Fair play” da parte del Panatahlon Bassano, con la consegna dei bonus sport e dei premi agli atleti e alle società che si sono distinti nel corso della stagione per meriti e risultati sportivi. Chiamati sul palco dalla conduttrice Annachiara Spigarolo, sono intervenuti il sindaco Stefano Cimatti, l’assessore allo sport Alessandro Fabris, il delegato provinciale del Coni Marco Franceschetto, il responsabile provinciale della scuola e dello sport del Coni regionale Isabella Pontalti, i rappresentanti del Panathlon Club Bassano, gli atleti e i dirigenti delle società sportive bassanesi. “In questi anni abbiamo lavorato sodo per lo sport – ha dichiarato l’assessore Fabris – sia a livello strutturale che associativo. Abbiamo ereditato dei grossi investimenti da parte dell’amministrazione precedente, come ad esempio il palaBassano due, e noi l’abbiamo attivato immediatamente ospitando i campionati mondiali giovanili di hockey e di pallavolo. Quindi il project finan-

cing della piscina, struttura che abbiamo portato a termine e reso un fiore all’occhiello della città, grazie anche al lavoro dei nostri uffici e del supporto dei privati. Grazie all’intervento della Regione poi abbiamo potuto sostenere molti lavori di manutenzione, come ad esempio sulla pista di atletica, omologata per eventi importanti, oppure gli impianti sportivi di via Col Fagheron, con la sistemazione della piscina. Nel 2010, con il calcio Bassano in Prima divisione, abbiamo messo a norma lo stadio con degli

interventi che ora ci permettono di giocare in categorie superiori. E ancora, la pista al Centro Giovanile, l’area Caneva, esempi ne abbiamo tanti. Sul piano del rapporto con le società sono state perfezionate varie convenzioni per la gestione dei palazzetti del Tennis Bassano, oltre alla riconversione del campo da calcio di San fortunato in struttura per il rugby. Non sono quindi mancati i contributi alle società sportive che hanno svolto e che svolgono attività giovanile, attraverso criteri trasparenti e i contributi per

Junior 2000, Judo Bassano, Gruppo Cosmos, Hockey Roller Bassano, Vc Bassano, Pallavolo Bassano, Bassano Volley, S.Lazzaro S.Croce, Circolo della Spada, Shinpo, Skate Team Bassano, Bassano Virtus, Gab, Gs Ca’ Baroncello, Basket Bassano 1975, S. Vito, S. Eusebio, S. Croce calcio, S. Croce pallavolo, Polisportiva S. Croce, Us Angarano, Marchesane, Bassano New Skate, Polisportiva Jonathan, St Bassano, Prometeo, Hockey Bassano, Shaolin Gong Fu. Atleti premiati: Bassano New Skate 1. campionato italiano Gruppi Spettacolo 2013 e con Fashion Gruppo – Jeunesse 2. campionato italiano 2013, 2. campionato europeo 2013. Fashion four – quartetto 1. campionato italiano 2013, con Giada Biasimi, Alessia Ferronato, Giulia Luisetto e Anna Portesan. Anna Zilio (Bassano

le manifestazioni”. Sul palco si sono poi avvicendati Maurizio Viscidi e il testimonial della serata Alessandro Birindelli, per l’occasione intervistato da Antonio Finco.

Tutti i premi New Skate) 1. al trofeo nazionale esordienti 2013. Filippo Ferronato (Vc Bassano). Hockey Bassano squadra femminile per coppa Italia 2012/2013, campionato femminile 2012/2013. Hockey Bassano per lo scudetto “Under 17”. Bassano Rally Racing per aver organizzato nel 2013 la 30. edizione del Rally Bassano. Junior 2000 con Mattia Gubiolo, Davide Pizzato, Chiara Agostinelli, Giorgia Cortese, Chiara Bresolin e Sofia Cremonese. 1. finale nazionale ritmica Oltremare squadra 5 cerchi con Giada Hart e Arianna Lunardon. Shaolin Gong Fu. Francesco D’Alessandro (Circolo della Spada) campione nazionale di fioretto categoria C

Birindelli è salito agli onori delle cronache per aver ritirato la sua squadra dal campo per un litigio di due genitori sugli spalti durante una sfida tra ragazzi esordienti. Il match era stato chiuso prima

e bronzo nazionale di spada 2013. Sara Bortoletto (Circolo della Spada) vice campionessa nazionale di fioretto categoria A e bronzo nazionale di spada 2013. Olimpia Guazzo per i numerosi risultati ottenuti nell’ippica a livello nazionale. Flora Bergamin (San Marco Basket) per le convocazioni nazionali nelle categorie Under 16 – Under 17 e Under 19. Gruppo Atletico Bassano per i numerosi risultati ottenuti dagli atleti Paolo Spezzati, Alberto Cecchetto, Ilaria Sonetto, Elisa Gerolimetto, Francesca Gottardo e Lucrezia Sartori. Rebecca Sartori (GAB) maglia azzurra e semifinalista nei 400 ostacoli ai campionati mondiali Under 18 di Donetsk – Ucraina. Davide Spigarolo (GAB) campione italiano Under 23 di salto in alto. Società tennis Bassano campione d’Italia 2013 serie A1.

del fischio finale tra gli applausi per il bel gesto. Non per la Federazione però che ha multato il club toscanoe ha inflitto la sconfitta a tavolino. Quindi la parola è passata al neo presidente del Panathlon Club Bassano Ivana Moresco che ha illustrato le motivazioni del premio Fair Play, chiamando poi sul palco il presidente internazionale Giacomo Santini, il governatore Flavio Zampieri, il consigliere del comitato internazionale del fair play Maurizio Monego, il presidente fair play per il Coni Giampi Zanata e il presidente della commissione fair play Gianfranco Gottardi per la consegna dei premi a Pietro Cappellari, Francesca Marin, Enrico Moro, Clara Calsamiglia e alla squadra di calcio giovanile del Santa Croce.

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il grande Sport calcio Calcio L’ex tecnico del Bassano pronto a pubblicare un libro

La ricetta di Glerean

“Il calcio? Per i bambini deve essere solo divertimento e passione; noi grandi, mettiamoci da parte”. Ezio Glerean 57 anni bassanese allenatore professionista da sempre, grandi stagioni a Sandonà, Cittadella e poi a Venezia, Padova, Palermo, Crotone, dal 2010, dal suo ultimo impegno professionale, è alla finistre ed osserva il mondo del calcio a 360°. Questo gli ha permesso di passare dal campo alla scrivania e scrivere un libro, che uscirà nelle prossime settimane dal titolo “Il calcio e l’isola che non c’è”. Ed è proprio questo quello che vuol dire Glerean e cioè invitare tutte le società a…costruirsi quest’isola fantastica, fatta di gioco e divertimento con la palla. E mentre Glerean assisteva al declino del calcio italico ha elaborato la sua ricetta rivolta soprattutto alle piccole società dilettantistiche dove il sociale è preponderante rispetto alla selezione. Con questo libro si vuole rivolgere proprio a questi dirigenti, allenatori, genitori ed invitarli a ripensare il calcio perché così com’è non funziona più.”Ma ci siamo mai chiesti cosa vogliono i bambini da noi?-ha chiesto Ezio Glerean“Ai bambini basta solo divertirsi, divertirsi

seriamente”. E per “divertirsi seriamente” i ragazzi d’oggi hanno tutto: strutture, dirigenti, materiali, genitori-accompagnatori tutto. Cosa manca? Manca forse il più e cioè che siano i ragazzi a scegliere come divertirsi e non i dirigenti, allenatori, genitori. “Bisogna cambiare mentalità, i ragazzi devono giocare ma non due ore la settimana molto molto di

più. Gli allenatori diventare maestri ed ogni allenamento deve diventare una giornata indimenticabile per il ragazzo. E poi, lasciateli fare le squadre come vogliono loro, responsabilizzateli, date obiettivi, date un sano agonismo, sbagliato non fare le classifiche nei più piccoli perché la meritocrazia è il sale della vita. Tutto questo produrrà nei ragazzini entusiasmo, passione e questo porterà anche risultato tecnico-agonistici inaspettati, ne sono certo”. E poi che dire dei campioncini? “Ma lasciateli stare al paese il più possibile, lasciateli giocare il più possibile e non fargli fare un’ora di pulmino…”. E poi ancora.” Serve una nuova cultura della sconfitta: All’Ajax fanno giocare i bambini di 10 anni contro quelli di 12 e non importa se perdono 10-0 va bene lo stesso e dalla sconfitta si deve imparare molto”. Infine Glerean dice:” Ricordatevi che sono i grandi, siamo noi che dobbiamo cambiare non i bambini e agli allenatori dico che non sono loro che devono divertirsi ma sono i ragazzi”. Ecco se viene messo in pratica tutto questo il calcio locale avrà trovato la …sua isola. Gabriele Zanchin

6 aprile 2014 - 6 Personaggi

Cavasin: «La crisi aguzza l’ingegno»

“Con le difficoltà si aguzza l’ingegno quindi si può ripartire”. Non è un economista che parla e non stiamo nemmeno parlando delle difficoltà socio-economiche del momento. Più semplicemente e umilmente stiamo parlando di calcio con Alberto Cavasin 58 anni il tecnico trevigiano con un grande passato da calciatore e un presente da allenatore che dopo l’esperienza con la Sampdoria è ora alla finestra o meglio, come dice lui: «Non sono disoccupato, sono uno studente perché c’è sempre da imparare». Per questo lui gira per i campi sportivi della zona, noi lo incontriamo a Cittadella, studia giocatori, tattiche e poi è sempre disponibile a parlare di calcio, il suo mondo. «Il calcio in Italia è in difficoltà anche per la crisi economica questo è chiaro. Ma sono convinto che noi in questi momenti riusciamo meglio di altri ad aguzzare l’ingegno e per questo dico che ne usciremo presto». Noi ne usciremo anche presto, intanto però in A il Chievo sta in pericolo, in B Cittadella e Padova sono da retrocessione e in prima divisione Vicenza e Venezia… non pervenute, e allora? «Allora il mondo va avanti nonostante questa situazione. Questo per dire che non dobbiamo fermarci a guardare questa situazione ma essere proiettati nel futuro. Il Chievo e il Verona sono in A come l’Udinese; il Chievo sta lottando ma comunque è un esempio di società

organizzata; in B abbiamo due squadre con un bilancio negativo. Ecco la vera cosa negativa potrebbe essere se una eventuale retrocessione facesse saltare queste società. No, le retrocessioni fanno parte del calcio e i dirigenti devono tenere duro e allestire squadre per ritornare il più presto possibile in B. Io spero tanto che una bella e sana società come il Cittadella continui a proporre questa idea di calcio che consiglio però anche ai dirigenti del Padova. In lega Pro a Venezia e Vicenza dico di continuare a insistere perché prima o poi quelle sono piazze che in B ritornano». E a proposito di insistere che ne dice Cavasin del Treviso calcio? Il suo Treviso calcio? «Beh il mio Treviso calcio non c’è più e non chiedermi di più… Treviso è una città che potrebbe fare tranquillamente la serie B o oscillare tra B e prima divisione. Quando ci giocavo io a 17 anni si andava dalla C2 alla C1 e con lo stadio Tenni sempre pieno di tifosi. Per conto mio Treviso potrebbe tranquillamente essere una realtà che propone calcio così come Udine. Non so proprio cosa sia e stia succedendo ma a me fa male a vedere anzi, non vedere il Treviso calcio». Tutto questo con la speranza che sia proprio questo momento di difficoltà a aguzzare l’ingegno, anche ai dirigenti del Treviso calcio. Gabriele Zanchin

Calcio a 5

Zarattini: «Peccato per gli episodi...»

Dopo l’uscita dalla semifinale di Winter Cup ai rigori contro l’Asti, in casa Alter Ego Luparense è tempo di voltare pagina, con la consapevolezza di aver lottato fino alla fine e di essere stati fortemente penalizzati da alcune decisioni arbitrali a sfavore che hanno condizionato l’andamento della partita. Andando in ordine cronologico: il mancato secondo giallo e conseguente espulsione di Wilhelm ad inizio ripresa. L’inesistente fallo di Ercolessi su Wilhelm che è costato al laterale padovano il cartellino giallo e ha concesso a Lima la punizione utile per il gol del 3 pari. La mancata ammonizione su Vampeta, autore del fallo che ha scaturito il rigore poi segnato da Merlim nei supplementari. E forse l’episodio più clamoroso, nel finale, durante i calci di rigore: ovvero l’uscita del portiere dell’Asti, Kiko Bernardi, ben oltre i termini consentiti, con il penalty di Caputo che non è stato fatto ripetere dai direttori di gara. La reazione del presidente dell’Alter Ego Luparense lascia spazio solo alla voglia di immediato riscatto. “A livello organizzativo c’è soddisfazione per la riuscita dell’evento: siamo riusciti a portare molta gente nel grande palasport di Bassano, ricevendo i complimenti dei massimi esponenti della Divisione Calcio a 5. Ci sono stati

purtroppo ancora diversi episodi che non sono girati per il verso giusto – analizza Stefano Zarattini -. Noi abbiamo certamente commesso degli errori, ma tutti abbiamo anche visto alcune sviste arbitrali clamorose. Volevamo vincere la Winter Cup, non lo nascondiamo, giocavamo in casa e ringraziamo tutto il pubblico che ci ha incoraggiati e sostenuti, ma ci siamo sentiti togliere quella Coppa che per il gioco espresso pensavamo di meritare. Nella ripresa dopo essere stati sotto di 2 reti, abbiamo reagito con carattere spettacolarizzando un match che a mio avviso, come amo sottolineare, è stato uno spot pubblicitario per questo sport. Sono convinto che senza quegli episodi parleremmo di un’altra partita”.


6 aprile 2014 - 7 il grande Sport calcio Seconda Divisione Dal chiudere bottega a dominare il campionato. Il Bassano Virtus ha sorpreso tutti quanti

Seeber-Petrone, asse vincente

Abbagliante e fosforescente come non era mai stato. Dovevano chiudere bottega e invece potrebbe essere l’alba di una nuova era. Curioso il pallone, che poi è la metafora riconosciuta della vita, per le traiettorie e le parabole che prende. Le discese ardite che diventano risalite, qui avevano già calato la serranda accatastando in vetrina i saldi di fine stagione e ora al contrario stanno ridisegnando collezione e guardaroba. La primavera giallorossa oltre a un’impressionante montagna di punti, alla promozione matematica scandita con un mese e mezzo di anticipo, il primo posto definitivo agganciato quattro puntate prima della fine e il record di punti di Glerean, 66, toccato nel 2008, che verrà presumibilmente frantumato a stretto giro di posta. Una cavalcata imperiosa mirabilmente sintetizzata da Tonino Asta, pilota del Monza che un anno fa uccise i sogni di gloria virtussini spazzando il Soccer Team fuori dalla giostra playoff. «Quello che ha compiuto il Bassano è qualcosa di straordinario e strameritato», il pensiero dominante suo e di chi sa di calcio. Già perchè quasi tutti dimenticano o snobbano le premesse: questa squadra era stata accreditata zero virgola zero ad agosto, collocata tra il decimo

Calcio serie B

Il Cittadella guarda avanti e punta su Azzi

e il dodicesimo posto, nella migliore delle ipotesi a galleggiare per un posto nel barrage salvezza. E al contrario, non solo ha scansato la retrocessione diretta, l’incubo della scorsa estate, schivando persino il trappolone dei playout, ma ha afferrato al primo colpo il treno promozione mettendosi perentoriamente alla guida del convoglio lanciato a ritmi insostenibili per tutti gli altri. Fatte le debite proporzioni è un po’ come se il Genoa o l’Udinese vincessero lo scudetto per rendere l’idea, la favola che esce dalle pagine della fantasia per diventare realtà. PROGRAMMAZIONE: Un’irrefrenabile galoppata che ha acceso di felicità come un bimbo Renzo Rosso che aspettava da sempre una formazione non solo così vincente, ma anche arrembante, spregiudicata e

L’esultanza del Calcio Bassano dopo la conquista matematica della promozione in 1. Divisione (foto Cirillo)

sfrontata nella mentalità, paradossalmente folle e spensierata, che poi sono da una vita i tratti distintivi della formidabile ascesa aziendale di Mr. Diesel, il quale in 36 anni ha costruito un impero e un simbolo mondiale dal nulla. Ha acceso molto il babbo e sulle prime forse un po’ meno il figlio presidente, uomo sempre molto pragmatico e in controllo che alla lunga però si è fatto

Il tifo che non ti aspetti

Ultras chiassosi a Cassola

La partita fra Eurocalcio e Treviso giocata domenica a San Giuseppe di Cassola è stata “movimentata” da un nutrito gruppo di ultras accorso a sostenere la squadra trevigiana. Una trentina di giovanotti, per la maggior parte vistosamente tatuati, quasi sempre con il bicchiere di birra a portata di mano, hanno inneggiato senza sosta il Treviso dal fischio d’inizio al triplice finale, e

magari anche dopo. Fin qui nulla di strano, se non qualche eccesso che li ha portati a spaccare i lucchetti dei portoni d’accesso al campo da gioco, a mettere a dura prova la resistenza delle reti di recinzione o a lanciare qualche bicchiere mezzo pieno sulla pista di atletica in segno di protesta. Qualcuno ha poi ben pensato di dare ulteriore spettacolo vomitando sugli spalti la birra bevuta

in eccesso o ancora chiedendo per sfida del fumo proibito alle forze dell’ordine presenti in massa per contenere eventuali derive. Quel che appare un controsenso è che si debbano pagare le forze armate per gesire una partita di Promozione, dove dovrebbero esserci le famiglie e i ragazzi, e dove i pochi soldi rimasti non dovrebbero essere utilizzati per i riparare i danni.

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trascinare anche lui dall’estasi più o meno contagiosa e che c’è ovviamente anche lui in prima fila nella pregevole opera di coinvolgimento della città e allargamento della base societaria. Una ventata di rinnovato entusiasmo che però impone ora una doverosa pianificazione: le fondamenta del nuovo corso o nuovo ciclo che dir si voglia sono naturalmente il trainer Mario Petrone e il general manager Werner Seeber. Sono i progettisti a cui bisogna affidare le chiavi del consolidamento di oggi e di domani, ma contestualmente è indispensabile conservare e trattenere tutti i principali protagonisti dell’annata-boom, perchè questa rosa anche al piano superiore è solamente da ritoccare per poter centrare il traguardo della salvezza. Quanti ritocchi? Indicamente uno per reparto, ma guai a smantellare l’impianto che ha ha infiammato di passione un’intera città. E anche se le sirene delle offerte stanno inevitabilmente toccando qualcuno, la proprietà dovrà fare il possibile e l’impossibile per non smontare il giocattolo. Poi, se come sostiene Seeber, “arrivano proposte dalla B, non potremo farci niente...”, ma sino a quel momento tenere duro è la parola d’ordine e l’unico comandamento. Vincenzo Pittureri

L’imprevedibilità del calcio non ha confini. Chi avrebbe scommesso che oggi il Padova è davanti al Cittadella, dopo essere stato asfaltato all’Euganeo per 4-0 due turni fa quando prima del fischio d’inizio avevano gli stessi punti? Si faranno quest’anno i play out in serie B? E lanci la prima pietra chi azzarda per l’anno prossimo un bel campionato di serie C (Prima Divisione) con derby a gogò fra Bassano, Vicenza, Padova e Cittadella. L’irrazionalità del calcio mette a soqquadro ogni pronostico. E la chiamano “il bello del calcio”, per questo la tecnologia in campo è messa al bando e vale unicamente il risultato in base ai gol che l’arbitro convalida. Che il calcio sia uno sport lo dicono tutti gli sportivi come noi, ma è altrettanto vero che è anche un intreccio di altri interessi, dove pesano altri fattori, non ultimo l’audience che una squadra richiama soprattutto in termini di contrattazione per i diritti televisivi. Questa è la realtà. Per la cronaca sportiva possiamo commentare gli ultimi risultati del Cittadella che a Crotone ha perso (2-0) malamente per ri-

sorgere con due vittorie contro Carpi e Padova. Al Tombolato contro la matricola emiliana la squadra di Foscarini è tornata alla vittoria (gol di Surraco con destro a girare nell’angolino basso alla sinistra del portiere) dopo oltre cinque mesi (13 ottobre 2013, vittoria con il Padova) sfatando un tabù assurdo per una squadra che deve fare punti in casa per mirare alla salvezza. La successiva sfida all’Euganeo si presentava dunque stellare con i biancoscudati che provenivano da una vittoria per 3-0 a Varese. E qui il Cittadella ha rotto un incantesimo vincendo per la prima volta in B in casa del Padova. E che vittoria: 4-0! Poi il buio è tornato ad invadere di nuovo i granata con la sconfitta al Tombolato (ennesima!) di fronte a un buon Brescia (risorto dopo cinque sconfitte consecutive) e una prova deludente ad Avellino con sconfitta per 1-0. Note positive? Il diciannovenne brasiliano Paulo Dentello Azzi e il recuperato Filippo Lora da un lungo infortunio. Saranno il futuro granata? Rino Piotto

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6 aprile 2014 - 10 il grande Sport altri sport Pattinaggio spettacolo Colpo grosso del New Skate a Firenze: oltre all’oro, anche un argento

Quinte in regione, prime in Italia Roller day

Treviso capitale dello “stile libero”

Una città sui pattini. Da mattina a sera. Di corsa e con la fantasia del freestyle. Roller Day a Treviso, è stato un grande successo. Quasi 300 partecipanti, tra maratona e mezza maratona, provenienti anche dall’estero, hanno confermato la tradizione di una provincia che sulle rotelle sforna fior di campioni, ma eccelle pure a livello organizzativo. Il veloce anello delle prove di corsa (5,2 km da Porta Carlo Alberto a Porta Calvi, con le mura a fare da tribuna naturale per il pubblico) ha incoronato, in apertura di giornata, Lorenzo Mosca, prevalso in volata nella mezza maratona. Alle sue spalle, staccati di pochi decimi, Filippo Bacchin e Jacopo Rocco Mazzocchitti. Anche se in realtà al terzo posto assoluto si è inserita una donna, Edda Paluzzi, che ha preceduto di poco Sabine Vettorazzo, portacolori della Polisportiva Casier, società organizzatrice dell’evento insieme allo Ska-

ting Club 90, e Chiara Gandolfo. Nella maratona netto successo di Riccardo Bugari con Lorenzo Cassioli e Andrea Amabili ad occupare gli altri due gradini del podio. Netta anche la vittoria di Marta Bugari, sorella di Riccardo, nella gara femminile, dove l’argento è andato a Brigida Novello e il bronzo a Irene Nadalini. Roller Day è stata la passerella dei campioni, ma anche la passione di tanta gente per la quale il pattinaggio resta un gioco prima che uno sport. Da qui, il successo della Family Roller, che con l’iridata dell’artistico inline Silvia Marangoni nei panni di testimonial, ha coinvolto circa 150 pattinatori, in maggioranza famiglie e scuole. Nel pomeriggio, archiviate le gare di velocità, spazio ai funamboli del freestyle: slalom, acrobazie, salti che, nel contesto dei Trofeo nazionale Uisp, hanno lasciato a bocca aperta il pubblico di Piazzale Burchiellati.

“E se uno sport diventa una passione, la tua vita, allora non c’è più niente da fare. Fa e farà parte di te per sempre. C’è chi non sa nemmeno cosa sia una passione, l’amore per uno sport. C’è chi non sa cosa voglia dire avere una seconda famiglia come lo siamo noi! In questi ultimi due anni ci siamo unite come non mai! Ci siamo impegnate, abbiamo pianto per la stanchezza, per la gioia.. Tornavamo da allenamento con le ginocchia nere o comunque con qualcosa che ci faceva male. Ma diciamo che ne è valsa la pena. Dopo i regionali ci siamo un po’ demoralizzate, abbiamo cominciato a pensare che in questa stagione non saremmo più riuscite ad avere buoni risultati ma... dopo tutti i discorsi, grazie alla nostra allenatrice che ha sempre creduto in noi, grazie ai genitori e al loro supporto, grazie alla frase detta prima di entrare in pista ( “Pattinate con il cuore e divertitevi perché tanto non avete nulla da perdere” )... ce l’abbiamo fatta! Da un quinto posto regionale siamo diventate Campionesse Italiane”. A descrivere quest’emozione, con un post su Facebook, è Federica, una delle 16 atlete che compongono il Gruppo Jeunesse “Fashion” della Bassano New Skate che qualche giorno fa si è laureato campione italiano nei Gruppi Spettacolo. Con la divertente esibizione dal titolo “A lezione”, le ragazze allenate da Valeria Collanega hanno convinto la giuria e, dopo il quinto posto dei regionali di Caorle, hanno scalato la classifica fino a conquistare il posto più altro del podio tricolore di Firenze. Un risultato che consente al gruppo bassanese di strappare il lasciapassare per i campionati europei che si disputeranno nelle prossime settimane ad Almere, in Olanda. Tecnica, ma anche grande capacità espressiva hanno permesso alle “monelle” del presidente Ferronato di sbaragliare l’agguerrita concorrenza e vincere la medaglia più ambita. Ma la spedizione

toscana delle ragazze bassanesi ha consentito di portare a casa anche un’altra medaglia tricolore: si tratta dell’argento conquistato dalle “Fashion Four” (Giorgia Artuso, Isabella Carraro, Giorgia Busatta ed Elisa Tonnellot-

to) con il loro “Ritratto d’Oriente”. Anche per loro, oltre alla soddisfazione del podio nazionale, la possibilità di vivere l’esperienza continentale ai Campionati Europei Gruppi Spettacolo in programma il 25 e 26 aprile prossimi. Queste le neocampionesse italiane: Sofia Pertile, Giada e Sofia Biasini, Anna Portesan, Elisa Tonnellotto, Giorgia Artuso, Giulia Zilio, Anna Zen, Federica Campana, Giorgia Busatta, Isabella Carraro, Giulia Luisetto, Lisa Carlesso, Alessia Tommasi, Lucia Scollo e Sabrina Fantinato. Barbara Todesco Nelle foto: in alto le ragazze dell’oro tricolore, sotto quelle d’argento

Mtb Organizzata dal Team Macro si correrà il 4 maggio

La Misquilbike scalpita

Manca più di un mese all’edizione n. 27 della storica gara di mountain bike (dal 2012 anche XC del Grappa) ma la società organizzatrice, l’MB Team Macro del presidente Luigi Fietta, comunica di avere quasi completamente definito tutti gli aspetti organizzativi dell’evento in programma il prossimo 4 maggio in quel di Borso del Grappa. Confermata la collaborazione con il Comune che ha messo a disposizione del Comitato Organizzatore gli impianti sportivi comunali: verrà quindi riproposta la stessa logistica di gara, già molto apprezzata nella passata edizione, che consentirà di avere letteralmente a un… colpo di pedale tutti i servizi richiesti: parcheggi, segreteria, zona partenza/ arrivo, ristoro finale, lavaggio bici, docce, pasta party e premiazioni. Confermate sia la collaborazione con la Ditta R-Alfieri di Castelfranco Veneto che offrirà il servizio di assistenza tecnica alla partenza, che la collaborazione con il Gruppo Alpini di Semonzo che curerà il pasta party finale; novità di quest’anno vi sarà la possibilità di degustare extra pasta party i “panini onti” preparati dal Comitato Genitori del locale Istituto Comprensivo. Rispetto allo scorso anno sono state apportate anche alcune modifiche al percorso di gara che non mancherà di mettere a dura

prova la preparazione e le gambe degli atleti, pur non presentandosi eccessivamente difficile dal punto di vista tecnico: sono circa 5 i chilometri (4,84 per l’esattezza) con 211 mt. dislivello (quasi tutti concentrati nella prima metà di gara) del circuito - da percorrere più volte a seconda della categoria di appartenenza - tracciato tutto intorno al centro storico del Comune. Le mappe della logistica e del percorso con l’altimetria sono già visionabili sul sito www. team-macro.it così come, traccia gps alla mano - anch’essa reperibile nel sito internet -, è possibi-

le provare il percorso ben prima della tracciatura ufficiale (che gli organizzatori contano di completare giovedì 1 maggio) considerato che si snoda (a eccezione del tratto di circa 300 metri che nel finale conduce da via Viei all’area dei campi da calcio) su strade, sterrati e carrabili di pubblico passaggio; sono comunque ancora allo studio alcune piccole variazioni. Gli organizzatori ricordano, infine, che la gara ha la qualifica di Top Class regionale ed è valida sia come 5. prova del circuito “Veneto Cup 2014” che come 2. prova del “Campionato provinciale di Vicenza” sempre di specialità cross country; l’appuntamento è quindi per domenica 4 maggio con ritrovo di gara previsto alla palestra comunale di Borso del Grappa dalle 6.30. Partenza dalle 9.


il grande Sport ciclismo Associazioni Su bici non più recenti dell’87 saranno il gruppo più numeroso

Ciclisti storici all’Eroica

I Ciclisti Storici Bassanesi nascono a Bassano, in modo del tutto casuale, sorseggiando una fresca birra lo scorso luglio da “Ai Buei”. Quattro i fondatori: Riccardo Piato, alias “Ricky dei Buei”, Andrea Pozzobon alias “Andy”, Edo Civiero alias “Edo”, Luca Maria Chenet alias “Press”. Tutto nasce quasi per scherzo, organizzando un passeggiata ciclo storica in centro storico. Il giorno del “debutto in società” è il 4 settembre 2013 quando i quattro, con l’aiuto di altri preziosi collaboratori, organizza “Criterium d’altri tempi”. Successo di pubblico incredibile, qualcuno si permette persino di riprendere i versi della canzone di Paolo Conte dedicata a Gino Bartali. «A seconda, dell’età ognuno di noi ha nel suo animo un’epoca legata ai grandi campioni. Luigi Ganna, Costante Girardengo, Alfredo Binda, Learco Guerra, Gino Bartali, Fausto Coppi, Fiorenzo Magni, Felice Gimondi, Francesco Moser, Giuseppe Saronni, e così via rimbalzano nei nostri pensieri immaginando imprese epiche che hanno fatto la storia del ciclismo, ma anche quella dell’Italia - spiega Chenet -. Non possiamo dimenticare un fatto come quello accaduto nel 1948, quando l’impresa di Bartali aiutò a distogliere l’attenzione dall’attentato di cui era stato vittima Palmiro Togliatti, avvenimento che aveva provocato una grande tensione politica e sociale in Italia, che rischiava di sfociare in una guerra civile. Si dice che siano stati Alcide De Gasperi e Giulio Andreotti a te-

lefonare allo stesso Bartali per incitarlo, chiedendogli un’impresa epica che potesse rasserenare gli animi. Noi ci siamo riuniti per valorizzare ilciclismo epico, Bassano è un tutt’uno con il ciclismo, vanta nomi di spicco nel panorama storico del ciclismo mondiale, Valentino Gasparella, Cipriano Chemello, giusto per citare i primi che mi vengono alla mente». I Ciclisti Storici adesso portano come un fiore all’occhiello la prossima partecipazione all’Eroica. La faranno in 39, ovvero tutti quelli che hanno chiestol’iscrizione, e probabilmente saranno il gruppo più numeroso. L’anno scorso all’Eroica tre 3 dei fondatori hanno partecipato

percorrendo il “Lungo”, 209 km con quasi 4000 metri di dislivello, e con biciclette non più recenti del 1987. L’entusiasmo al rientro è stato tale che, raccontando l’avventura, hanno trasmesso a tanti altri la voglia di partecipare all’edizione 2014. Così viene organizzato un gruppo di 39 “Eroici” che il 5 ottobre 2014 scenderanno a Gaiole in Chianti per macinare chilometri, sulle strade che circondano Siena, il tutto accompagnato da ribollita, finocchiona, pane toscano accompagnati da Chianti e Brunello. Le operazioni di avvicinamento al grande sono giorno sono iniziate, e adesso pedalare! Ecco i 39 pronti all’avventura: Luca Maria Chenet, Luca Al-

berton, Yuri Andolfatto, Giorgio Andreatta, Francesco Berton, Nicolò Camana, Francesco Candiago, Emidio Cardelli, Giacomo Cichellero, Simon Citton, Edoardo Civiero, Adriano Comin, Roberto Dissegna, Paolo Durante, Luca Fantinato, Riccardo Favero, Manuel Grigoletto, Nicola Lancerin, Niccolò Mattos, Alberto Pellizzari, Rodolfo Pelosin, Riccardo Piato, Luca Polo, Andrea Pozzobon, Giorgio Puppi, Michele Rigotto, Antonio Rizzi, Dario Scanavacca, Filippo Scremin, Carlo Alberto Simioni , Riccardo Torre, Demis Tosin, Remo Tottene, Luca Violetto, Fabio Xamin, Ivo Zen, Alberto Zilio, Riccardo Zilio, Giuseppe Zonta.

6 aprile 2014 - 11

Granfondo

Marostica, alla fi’zi:k stella lo scozzese Millar

Scatta il 27 aprile la 5. edizione della Granfondo fi’zi:k Città di Marostica, da Piazza Castello, nel cuore della Città degli Scacchi. Fino al 13 aprile c’è ancora tempo per approfittare della vantaggiosa quota d’iscrizione di 35 euro per gli uomini e di 30 euro per le donne, poi fino al 25 aprile la quota unica sarà di 40 euro. Per le iscrizioni dell’ultima ora (fino alla mattina della gara) si salirà a 50 euro. fi’zi:k oltre ad essere un brand fortemente legato al territorio vicentino, con l’intero processo produttivo che si sviluppa nella sede di Pozzoleone, è soprattutto un marchio di selle e componenti famoso in tutto il mondo ed è fornitore ufficiale di tante squadre che fanno parte del gotha del ciclismo professionistico mondiale. L’elenco di team sponsorizzati da fi’zi:k in questa stagione 2014 legge Team Sky, Movistar, Bmc, Garmin-Sharp, Cannondale, FDJ e Ag2R. Proprio uno degli elementi di spicco del Team Garmin Sharp, lo scozzese David Millar, sarà sicuramente in griglia di partenza nella prova di Marostica. Lo scozzese, già vincitore di tappe al Giro, al Tour ed alla Vuelta, è il tester d’eccezione per le scarpe fi’zi: k e quest’anno indosserà un paio di calzature dal design unico per ogni gara del suo calendario. Le scarpe saranno poi messe all’asta per sostenere l’associazione Small Steps: per saperne di più sul progetto il sito di riferimento è www.fizik.it/an_eloquence_of_movement/.

Il ricavato di tutte le scarpe indossate da Millar durante le varie gare servirà per aiutare quest’associazione che si occupa di fornire calzature e assistenza sanitaria ai bambini che vivono nelle zone più povere del pianeta. L’Asd B-Sport in collaborazione con lo Studio RX anche per il 2014 ha predisposto due tracciati di gara che si sviluppano fra i Colli e soprattutto sull’Altopiano di Asiago, con la new entry della salita della Verenetta a rendere la prova una vera granfondo di montagna. Il tracciato “lungo” misura 165 km e 3500 metri di dislivello, mentre il corto prevede una distanza di 110 km con 2000 metri di dislivello. Al bivio fra i due percorsi in località Santa Caterina di Lusiana sarà previsto un cancello orario che dopo le 13 immetterà tutti i partecipanti sul percorso medio. Al termine della prova ci sarà un gustoso pasta party con un menu speciale per celiaci. Al via della prova di domenica 27 aprile, nella griglia di partenza “regine”, sono richiamati all’appello anche tutti gli atleti che si sono guadagnati il posto partecipando alla 1.a “Krono-fi’zi:k la Rosina” del 15 marzo scorso. La gara di Marostica è anche terza tappa del rinnovato Alé Challenge, celebre circuito ciclofondistico nazionale. La GF fi’zi:k assegna punti anche per i circuiti Nobili/Supernobili e per il Campionato Nazionale e Provinciale ACSI Vicenza. Le informazioni nel sito www.granfondofizik.it

Juniores

Il novese Dalla Valle (Postumia) sprinter d’argento a Silvella Sapere di aver fatto tutto e dato il massimo, di aver lasciato sull’asfalto ogni goccia di energia e di aver colto il massimo risultato possibile. Questa la sensazione che si respira all’indomani della Domenica di corsa in casa Postumia 73 Dino Liviero, storica formazione dove si corre sempre per vincere, ma la vittoria non è certo tutto ciò che conta. Sulle strade del Gp Sportivi di Silvella, i ragazzi blu-giallo-fucsia hanno colto un secondo posto col talento di casa Nicolas Dalla Valle, figlio d’arte, di Nove, autore di un potente sprint sul rettilineo finale di Silvella al termine di una selettiva gara ad eliminazione. Il passista veloce classe 1997 ben lanciato dal compagni di squadra Ramaliu (8. al traguardo), si è visto superare negli ultimi 20 metri solo dall’esplosivo spunto di Pawel Wegierski (Industrial Forniture Moro). Più che una vittoria mancata, una prova di carattere e grinta per Dalla Valle, fino a pochi giorni fa ancora acciaccato dalle cadute patite nelle precedenti gare. “La squadra ha lavorato in modo egregio” - il commento del diesse Cristiano Citton, di Romano d’Ezzelino, subito dopo la corsa -. “Ci siamo resi protagonisti della corsa entrando in ogni azione degna di nota della giornata, riuscendo poi a giocarci la vittoria fino alla volata finale”. Un successo mancato per pochi metri, che non cancella di certo una prestazione maiuscola da parte di tutti i ragazzi del

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Postumia 73: “Nicolas Dalla Valle ha finalizzato il lavoro di tutti i propri compagni, sfiorando il proprio primo centro stagionale, ma raccogliendo comunque un ottimo secondo posto che arriva dopo le cadute della settimana scorsa. Questi piazzamenti ci fanno guardare alle prossime corse con grinta e fiducia”. Un Postumia 73 Dino Liviero d’assalto, quello visto all’opera al Gp Sportivi di Silvella sulle strade di Silvella di Cordignano, con una vera e propria squadra di commandos col coltello tra i denti. A Riccardo Lattanzio e Fausto Cortese è toccato il ruolo degli incursori, pronti ad infilarsi in contrattacco dentro ad ogni attacco nelle fasi iniziali e centrali della corsa, al fine di stoppare e tenere a bada da vicino ogni azione avversaria. A finalizzare il lavoro nella volata finale ci ha pensato il berretto verde Realdo Ramaliu (già vincitore al Gp Pasta Jolly), che ha lanciato sul rettifilo finale il missile Nicolas Dalla Valle. Nella foto Dalla Valle sul podio, primo a sinistra

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6 aprile 2014 - 13 il grande Sport motori Rally storico La manifestazione organizzata dal Club di Isola Vicentina taglia il traguardo dei dieci anni

Il “Campagnolo” svela le sue prove Simioni: «Gli sforzi valgono i risultati»

(gz) Rombano i motori nella pedemontana. Sono quelli di un nuovo gruppo di appassionati di motociclismo fuoristrada di Crespano del Grappa e cioè l’RRS Racing Team fornito dalla concessionaria KTM Botter Moto di Asolo. I motori sono ormai caldi e pronti a prendere il via nelle gare, sia regionali che nazionali, in cui le verdi divise dell’RRS Racing Team saranno impegnate, a partire da queste settimane di aprile 2014. Le discipline che vedranno tra i loro partecipanti i componenti del Team saranno l’enduro, il minienduro e il minicross; i ragazzi saranno impegnati nel Campionato Veneto e Triveneto e nel Campionato Italiano. Il gruppo di motociclisti trevigiani è molto vario, tanto da riunire baby fenomeni che frequentano ancora i banchi delle

scuole medie ed esperti enduristi ormai abituati al mondo delle due ruote. Per questa stagione le aspettative sono importanti e le speranze sono riposte soprattutto nelle due punte di diamante del Team, il giovanissimo Mattia Guadagnini (classe 2002) e il veterano Eric Rebellato, già secondo nell’ultima edizione della Coppa Italia Enduro. «Vedere questi ragazzi così appassionati a questo fantastico sport – dichiara Francesco Simioni, presidente dell’RRS Racing Team – è lo stimolo che ci porta a compiere i sacrifici che lo caratterizzano. Sono veramente felice che si sia concretizzata l’idea di formare questo Team e sono fiero di aver coinvolto imprenditori appassionati di due ruote come Mauro Toniolo della Toniolo Casearia: pane & formaggio sarà il nostro carburante aggiunto!».

Iscrizioni aperte alla decima edizione del Rally Storico Campagnolo e alla sesta del Campagnolo Historic Regolarità Sport, doppio atteso appuntamento che è diventato oramai un evento irrinunciabile per il numeroso pubblico e per gli equipaggi che avranno tempo sino alle 20 di giovedì 17 aprile per inviare la propria adesione. Oltre al programma reso noto da qualche giorno, lo staff organizzativo del Rally Club Isola Vicentina ha anche svelato il percorso di gara che per la prima volta rimane invariato rispetto all’anno precedente. Confermate quindi le cinque diverse prove speciali che si snodano nella zona nord occidentale della provincia di Vicenza col prologo lungo i 6,45 chilometri della “Torreselle” da corrersi venerdì 25 aprile alla luce dei fari supplementari; dopo il riordino notturno la sfida riprenderà lam mattina di sabato 26 con la insidiosa “Gambugliano” (Km. 11,52) seguita dalla “Recoaro 1000” (km. 10,48) e dal riordino nella località termale. Si scende poi nella Vallata del Chiampo per le ravvicinate “Nogarole” lunga 8,62 chilometri e l“Altissimo” di 9,50. Dopo il secondo passaggio sulla “Gambugliano” i concorrenti sosteranno al terzo riordino previsto al palasport di Isola Vicentina da dove muoveranno per affrontare gli ultimi tre impegni col cronometro terminati i quali arriveranno a Piazza Marconi di Isola Vicentina a partire dalle ore 19. Terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally Autostoriche, il 10° Rally Campa-

gnolo si fregia inoltre delle validità per il Trofeo A112 Abarth, il Challenge Rally Autostoriche, la Coppa Michelin – Porsche e il

Memory Fornaca; sarà inoltre la seconda sfida dell’atteso Campionato Triveneto che ritorna a far parlare di sè dopo un anno

di oblìo. Al via anche le vetture “classiche” del periodo J2 per una sfida a distanza con le “storiche”. Nondimeno attesa, è la sesta edizione del Campagnolo Historic di regolarità sport che vedrà al via i migliori specialisti della disciplina tra i quali i pretendenti al Trofeo Tre Regioni che sulle strade vicentine si sfideranno per la terza volta nella stagione. Le verifiche si terranno presso la Concessionaria Fergia Sport che si trova nelle immediate vicinanze del casello autostradale di Vicenza Ovest, la stessa che ospitò le fasi preliminari nel 2012: la mattinata riservata a quelle del rally mentre nel pomeriggio verificheranno i regolaristi. Ulteriori informazioni su www.rallyclubisola.it

Montegrappa Legend - Historic Event

Un percorso da “leggenda” Anche quest’anno la Jtc Racing è pronta per organizzare il “Montegrappa Legend - Historic Event”, manifestazione in programma il prossimo 17 maggio. Patrocinata da undici comuni vicentini, sotto il vigile controllo dell’Aci-Csai, è la seconda edizione di alto livello sportivo, soprattutto storico e culturale, di circa 170 chilometri. Sono ammesse al via al massimo 120 vetture selezionate, anni ‘50, ‘60, ‘70, ‘80 e primi ‘90 con club di rilievo. Confer-

mata anche la collaborazione con la “Città della Speranza”: anche quest’anno saranno parte della manifestazione i famosi “100 metri della Speranza”. «Quest’anno rivisiteremo il percorso che fece leggenda nel 1984 - ha dichiarato il responsabile organizzatore Gigi Barianbi - anno rimasto indelebile nel cuore di tutti gli sportivi locali, e non, grazie a un itinerario che identifica il nostro territorio tra i più evocativi e agonistici del settore automobilistico. Nota di rilievo la

partnership con i ragazzi della Bassano Delta Club ed il Club GTE Italia gestito in collaborazione con “Museo dell’auto Bonfanti - Vimar” che includeranno un notevole numero di autovetture selezionate che hanno aiuto il nostro locale, due volte Campione del Mondo Rally, Miki Biasion». Per conoscere i dettagli della manifestazione visitare il sito www.jtcracing.it alla sezione “Montegrappa Legend” dove sarà possibile accedere a tutti i contenuti riguardanti la corsa.

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Motociclismo


6 aprile 2014 - 14

il grande Sport altri sport Volley C Il libero del Bassano ricorda la sua esperienza ai piedi del Grappa

Pagotto: «Sogno la B2»

A volte ritornano. E Matteo Pagotto, il libero del Bassano Volley, è tornato per ben due volte a vestire la maglia giallorossa. Arrivato a Bassano nella stagione 2005-2006 dopo aver conquistato la serie A1 con Cagliari, il libero trevigiano era poi finito alla Monini Spoleto, per poi tornare in riva al Brenta nella stagione 2007-2008. Ed ora eccolo qui, ancora in giallorosso, ma in uno scenario totalmente cambiato. «Adesso l’obiettivo è divertirsi – attacca Pagotto – anche se giocare in una categoria superiore sarebbe più interessante, lo ammetto. Ma per ora va bene così, anche perché ho deciso che la mia vita sarà qui, tra Bassano e Rossano, dove abito con mia moglie. Qui mi sono sempre trovato a mio agio, e non solo per quanto riguarda la pallavolo, per cui dopo tanti anni mi sento quasi un bassanese». Finora però il campionato di serie C non è stato solo rose e fiori. Si aspettava queste difficoltà? «Beh, io non ero tra quelli che pensavano a un Bassano padrone assoluto del girone. Al giorno d’oggi la C è una serie di buon livello, con giocatori che provengono spesso dalla categoria superiore, per cui ogni partita va giocata fino in fondo. Noi adesso siamo impegnati nel testa a

Matteo Pagotto, libero del Bassano, è tornato per due volte a vestire la maglia giallorossa

testa con il GB Light Carbonera, un’ottima formazione che non a caso ci ha sconfitti nei due scontri diretti. Ma male che vada, giocheremo i play-off promozione, che mettono in palio un altro posto per andare in B2». Approdare in B2 potrebbe non bastare, perché la società potrebbe decidere, in mancanza di uno sponsor, di restare in serie C. Che ne pensa? «Certezze ce ne sono sempre meno, soprattutto nel mondo dello sport. Ma negli ultimi anni è sempre stato così, purtroppo.

Da qui a giugno, però, le cose potrebbero cambiare e quindi la serie B2 potrebbe diventare realtà. Anche perché sono sicuro che il pubblico bassanese meriterebbe ben più di una serie C. Spesso alle nostre partite gli spettatori sono davvero pochi…». Tutto il contrario dei bei tempi dell’A2, con il PalaInfoplus colmo di pubblico festante… «Il mio legame con il Palabassano non è facile da descrivere. In questo palazzetto – conclude Pagotto - ho giocato la gara più

importante della mia vita, quando con la maglia di Cagliari, ho conquistato la serie A1. E poi ho vissuto grandi emozioni con la squadra giallorossa, come la vittoria contro Verona, che ha costretto gli scaligeri a cedere il passo a Vibo Valentia per l’approdo diretto in A1. Ma soprattutto ricordo il grande pubblico del Palabassano, che mi ha regalato grandissime emozioni e che desidererei tanto rivedere così numeroso come un tempo». E come dargli torto? Stefano Cirillo

Basket C

Il Fiorese zoppica, stagione a rischio (V.P.) - Cinque sberloni nelle ultime sei e tanto basta. La squadra che avrebbe dovuto irrimediabilmente veleggiare stabilmente tra le prime quattro lottando sino all’ultimo tuffo per giocarsi l’accesso diretto alla B, è adesso invece all’ottavo posto (entrano ai playoff dalla seconda alla nona) e se non vince almeno una delle due gare che restano, rischia serissimamente di andare in vacanza già a Pasqua. Un roster certamente falcidiato da svariati infortuni, ma strutturato con un quintetto di partenza da categoria superiore che per metà campionato ha tenuto botta, eppoi si è inspiegabilmente e progressivamente squagliato. Nel preciso momento in cui è scemata la proverbiale aggressività difensiva che è il marchio di fabbrica di coach Campagnolo, sono affiorati i limiti di una formazione costruita con una cattiva chimica e con carenze offensive evidenti. Tra l’altro accentuate dai problemi in regia col prolungato doppio forfait dei due play titolari Mirko Camazzola e Pietrobon che hanno condizionato i giochi offensivi dell’Orange 1, sempre troppo macchinoso nell’attaccare il canestro, senza un tiratore di striscia, visto che dopo aver battezzato Bordignon nei panni di prima punta, poi gli avversari gli hanno

presto e bene preso le misure, mentre l’esubero dei lunghi ha spinto D’Incà più sul perimetro che da ala pura senza che potesse sprigionare per intero il suo potenziale che a queste latitutini è teoricamente devastante. Tuttavia adesso non ha più senso domandarsi il perchè di una sviluppo di pallacanestro che non c’è mai stato. I lusinghieri riscontri fuori dal campo e l’operazione simpatia condotta nei confronti della città con esiti eccellenti e un impegno nel sociale ammirevole non bastano a colorare con un segno positivo il bilancio stagionale. Chiaro, il feeling ritrovato con la gente, il PalAngarano nuovamente riempito e l’attenzione mediatica ottenuta con le iniziative antiomofobia e contro violenza e bullismo hanno illuminato di nuova luce il Bassano sottocanestro, ma ora è il momento di riconquistare la prima pagina con le vittoria. Subito la prima per staccare il biglietto per il tabellone promozione, perchè poi nella rumba playoff anche da settimi, ottavi o noni si riapre un altro mondo e per un mese o poco più chi sta meglio di testa e gambe può strabiliare, non necessariamente la favorita. E per i giallorossi magari è solo una questione di scintilla, nessuno li incrocia volentieri, fidatevi.

Hockey pista

Sind Bassano, la ripresa dopo la “strigliata”

(V.P.) - Due sospiri e respiri che danno appunto un po’ di ossigeno puro a una squadra che ne aveva enormemente bisogno visto che per un mese abbondante un po’ il mondo intero aveva abusato di lei. Però al momento il Sind è al quinto posto, indubbiamente tanta roba tenuto conto che a un certo punto si è temuto addirittura di scivolare ottavi, ma è sicuramente meno di quanto quest’organico lasciasse balenare in estate, ovvero un piazzamento tra le prime quattro e non il quinto attuale, peraltro in bilico e staccatissimo, fuori anzitempo dall’Europa e anche in Coppa Italia e perdippiù senza lo scalpo illustre di qualche big da custodire tra i trofei di caccia stagionali. Dopo il perentorio intervento del main sponsor Sind (che ha bloccato i pagamenti per frenare l’imbarazzante emorragia di sconfitte), i giallorossi si sono sollecitamente scossi infilando due vittorie di fila a Follonica e col Matera, la prima delle quali pesantissima ed esiziale. Ma la posizione di giocatori e staff tecnico resta sotto esame almeno sino a fine torneo, non fosse altro che in tanti, coach incluso vanno in scadenza a giugno. Ecco, la situazione è molto semplice: Sind è fermamente intenzionato a entrare con sempre maggiori poteri e un ruolo operativo, naturalmente determinato dal portafoglio, in società. E tra quelli a comandare nella stanza dei bottoni, è evidente che non mancherà di sicuro Maurizio Scuccato, perchè se è vero che a luglio si esaurisce il suo impegno triennale che si era prefissato di completare una volta insediatosi ai vertici del

club nel 2011, è altrettanto vero che la famiglia Scuccato (lui e i fratelli) sono visceralmente legati da sempre alle vicende dell’hockey cittadino e potranno forse allentare un minimo la presa rintracciando magari forze fresche o supporti mano a mano più robusti (come nel caso di Sind compagno di cordata), ma difficilmente molleranno di botto dall’oggi al domani, senza prima aver provveduto a reperire un acquirente o un nuovo proprietario solvibile ed affidabile.

È una questione di modus operandi e di serietà gestionale che ha sempre contraddistinto quei dirigenti. Dopodichè il destino di molti è vincolato ai risultati come è normale che sia, nelle rotelle come altrove. Ergo, se Bassano approda a quella semifinale scudetto che non agguanta dalla notte dei tempi, Giudice e diversi suoi prodi si guadagneranno sul campo la riconferma come giusto che sia. Diversamente Massimo potrebbe rimanere comunque, ma presumibilmente solo con l’incarico di responsabile del vivaio e niente più diesse o allenatore capo.

Rugby

Il Bassano trova casa anche a San Fortunato

Il Rugby Bassano, società presieduta da Filippucci, e ancor prima con la gestione di Mocellin, e la Junior Rugby Bassano presieduta da Bizzarri, ha da sempre espresso la necessità di poter usufruire di maggiori spazi in cui poter far allenare quasi trecento iscritti, una realtà in crescita che nel quartier generale di Cà Baroncello era quotidianamente alle prese con un unico campo in cui dover gestire oltre sei squadre del settore giovanile e la prima squadra, senza contare la necessità di dover manutenere il terreno di gioco, spesso messo a dura prova dalle condizioni meteo sempre più bizzarre. Innumerevoli appelli che sembravano non trovare risposte, ma ora finalmente arrivano le certezze. Grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale è stato infatti siglato un accordo per il prossimo quinquennio che attribuisce alla società giallorossa la gestione degli impianti di San Fortunato. Nel quartiere a ovest di Bas-

sano finalmente un campo in cui potersi allenare, mantenendo ovviamente il “De Danieli” sede principale per le competizioni. Nessun trasloco, dunque, il cuore del rugby cittadino non si tocca, ma la possibilità di avere una seconda ubicazione avrà una duplice risultato: permettere di effettuare i lavori di manutenzione in via Gaidon rimandati

per troppo tempo e riprendere l’attività di reclutamento attraverso il lavoro nelle scuole e altri progetti targati Rugby Bassano che a causa del sovraffollamento sono stati messi nel cassetto. A questo poi va aggiunto il poter accrescere un intero quartiere, quello di San Fortunato, già attivo con molte manifestazioni, con un’attività sportiva che si

sa distinguere dentro e fuori dal rettangolo di gioco. “Siamo grati all’amministrazione per l’appoggio che ci ha dimostrato da sempre - commenta Filippucci - la ricerca di uno spazio adatto ha richiesto tempo, ma gli sforzi sono stati ampiamente ripagati. Era per noi una priorità poter usufruire di un secondo campo e questo accordo ci permette di razionalizzare al meglio le nostre risorse. Non è stato difficile ambientarci nella nuova struttura e questi primi mesi ci hanno dato modo di pianificare i lavori che a breve effettueremo a Cà Baroncello. Daremo priorità alla risistemazione del manto erboso, decisamente sfruttato oltre i limiti in questi anni e questo richiederà il non utilizzo della superficie per dei mesi, si tratterà infatti di risanare in profondità.Il nostro impegno sarà ovviamente anche quello di valorizzare la struttura a San Fortunato e i primi feedback sono più che soddisfacenti”.


il grande Sport

6 aprile 2014 - 15

altri sport

Tennis giovanile

Alberton e Quagliozzi vincono allo Sporting

Il 4.2 Luca Alberton ha conquistato il torneo Rodeo allo Sporting Club Bassano battendo in finale il pari classifica Nicola Caron per 42 42. Semifinalisti il 4.3 Luca Marcella e il 4.1 Fabio Dalla Palma partito come prima testa di serie. A causa del cattivo tempo alle finali hanno presenziato solo i fedelissimi che comunque si sono divertiti proprio perché il livello tecnico dei giocatori è stato elevato e non si sono certo risparmiati

Sci

Gs Asiago sugli scudi Nonostante il forte cambiamento di temperature si è svolta a Campomulo la 29. edizione dei campi di Battaglia, gara a pattuglie di tre persone che si cimenta nei luoghi sacri della guerra del ‘15 e ‘18. Il tutto organizzato dall’impeccabile Gruppo Sportivo Asiago che da sempre è una delle società vicentine più caparbie nell’organizzare gare in montagna. E il successo alla fine ha arriso proprio a una pattuglia della società altopianese composta dall’inossidabile Marco Crestani, dal trentino Gianni Penasa e dal padovano Francesco Merlini. Il trio ha percorso i classici 25 km del tracciato in 1 ora 18’22” precedendo di soli 3”5 il terzetto dello Sci Club Montebelluna che per l’occasione metteva in pista il duo asiaghese Michele Vescovi e Attilio Baù e dal veronese Guido Masiero. Quarta la formazione di Enego (Matteo Dalla Palma, Alberto Duso, Matteo Ceola) a 3’01”, quinta l’Ana Vermiglio (Alessandro Mosconi, Sergio De Zulian, Matteo Radovan) a 3’16”. Al femminile successo dello Sci Cai Schio con il terzetto formato da Rosanna CostaLysanne Zago e Marta Zamboni.

nella potenza e nella profondità dei colpi. Lo stesso discorso è valso per l’incontro femminile con la 4.1 Claudia Quagliozzi precisa su quasi tutti i colpi che ha superato la 4.3 Sofia Ventura per 41 40. Semifinaliste Alessandra Mannucci ed Eleonora Scalabrin. Il presidente Michele Eger si è complimentato per la correttezza e la sportività dei partecipanti. Giudice arbitro della manifestazione Salvatore Frongia

Hockey ghiaccio Fino al 12 aprile protagoniste ad Asiago sei nazionali

Il mondiale delle donne

Fino al 12 aprile è mondiale in rosa ad Asiago, con la seconda divizione, gruppo A, della World Championship. Protagoniste saranno sei formazioni, ovvero Italia, Australia, Corea del sud, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Polonia. Il girone mondiale, all’Odegar, vede sempre l’Italia giocare alle 20.30, mentre le partite precedenti (si apre il 6 aprile, si chiude il 12) iniziano alle 13.15 e alle 16.45. L’8 aprile si riposa. Il presidente del comitato organizzatore, Mario Lievore, una dei factotum dell’hockey ghiaccio ad Asiago, si dice molto soddisfatto del nuovo appuntamento iridato. In dieci anni sei appuntamenti mondiali, e questa volta

Canoa

Il Ponte degli Alpini è teatro dei Mondiali

Il mondiale di canoa discesa in programma dal 10 al 15 giugno in Valtellina è sempre più vicino e gli specialisti azzurri proseguono la preparazione in vista dell’appuntamento iridato. Buone sensazioni sono giunte dal raduno appena concluso di Valstagna dove un nutrito gruppo di atleti si è misurato con le rapide del fiume Brenta, sia nel classico tratto di fiume dove solitamente vanno in scena le gare, sia nel suggestivo passaggio tra i piloni del Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa, la vera novità della due giorni di gare del 12-13 aprile. La canoa discesa entra dunque nel cuore delle città con una serie di passaggi spettacolari e impegnativi, specie in corrispondenza con lo storico ponte. Passaggi come detto provati dagli azzurri in raduno tra i quali si sono distintii giovani kayaker Stefano Scremin, Pierpaolo Bonato e Davide Maccagnan subito alle spalle del veterano Paolo Bifa-

no. Al femminile allenamento in acqua mossa per la specialista di velocità e maratona Susanna Cicali, mostratasi a proprio agio tra le acque del Brenta e messa a dura prova dalla concorrenza interna delle genovesi Viola Risso e Beatrice Grasso. “La squadra sta crescendo e si prepara al meglio all’appuntamento iridato - sottolinea il ct azzurro Robert Pontarollo - da qui al mondiale abbiamo una serie di raduni programmati che ci permetteranno di conoscere ancora meglio le insidie del fiume. A seconda del livello d’acqua, e d’accordo con il consigliere federale di riferimento Alessandro Rognone, abbiamo stabilito una serie di periodi indicativi durante i quali affinare la preparazione sull’Adda. Ora i ragazzi torneranno nelle rispettive società per poi ridarci appuntamento per le gare del 1213 aprile e, successivamente, per le selezioni in Valtellina in programma tra il 17 e il 18 maggio.

sono convolti anche gli studenti dell’istituto superiore asiaghese, che collaborano all’organizzazione. In particolare si occuperanno di diversi settori. Ogni squadra nazionale sarà seguita dai ragazzi della 3T Alberghiero e Accoglienza, negli altrettanti hotel in cui soggiorneranno i team. Gli altri studenti, invece, a parte un consistente gruppo della quarta Marketing e finanza che è stato dirottato nell’ambito Bilancio e statistiche, sono stati suddivisi in altre 5 aree di lavoro: social network, comunicati stampa e sala stampa, traduzione, foto video e brochure di presentazione. Ognuno di loro, dunque, ha così modo di apprendere conoscenze nuove e di conoscere più da vici-

Nella foto, la nazionale italiana. Su ilgrandesport.it il servizio sull’impegno degli studenti asiaghesi per l’organizzazione del mondiale

no l’esperienza lavorativa. Per l’Italia il roster delle atlete è ben fornito. Agli ordini del coach Marco Liberatore scenderanno su ghiaccio le atlete Rita Flor, Daniela Klotz, Giulia Mazzocchi, Giulia Varesco, Michela Angeloni, Elena Ballardini, Valentina Bettarini, Linda De Rocco, Emma Cossalter, Federica Galtieri, Lisa Gallmetzer, Michelle Masperi, Annike Katharina Orlandini, Valentina Ricca, Tahnee Wild, Nadine Zaccherini, Virginia Avanzi, Elisa Ballar-

dini, Giorgia Battisti, Eleonora Bonafini, Mia Campo Bagatin, Eugenia Casassa, Lena Covi, Diana Da Rugna, Eleonora Dal Prà, Anna De La Forest, Hanna Elliskasis, Valentina Galliana, Samantha Gius, Beatrix Larger, Tanja Larger, Cloe Rossi, Carola Saletta, Giovanna Speranza, Federica Zandegiacomo, Chelsea Marie Furlani. Per lo più militano a Bolzano, Feltre e Torino, alcune arrivano da oltre Atlantico, e qui sicuramente si evidenzia una lacuna di Asiago, che è così ben organizzato come “piazza” scudettata dell’hockey ma che sicuramente potrebbe sviluppare, come fiore all’occhiello, un settore femminile di grande peso.



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