Il grande Sport n. 205 dell'11 gennaio 2015

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CASSOLA

n. 205

«Ho prenotato un’ora sul sintetico per sabato mattina, ci vediamo lì?» «Mi spiace, io gioco solo sulla terra rossa...»

(Quello che gioca solo sulla terra rossa)

«Conosco il tuo avversario: insisti sul rovescio... usa la palla corta... spostalo più che puoi durante lo scambio... alterna una palla profonda a una più morbida...»

Festa provinciale dell’atletica sabato 17 gennaio all’Auditorium Vivaldi di San Giuseppe di Cassola. Musica con la band dei 16enni Dark Passengers, testimonial atleti di serie A e premiazioni dei migliori atleti giovanili. Tutti i nomi |||| pagina 6

MAROSTICA

L’Alfiere ai marciatori Il Comune di Marostica ha assegnato l’Alfiere d’Argento 2014 ai Marciatori Marosticensi, gruppo nato nel ‘74 e oggi con oltre 160 iscritti Fiasp. Lungo l’elenco degli atleti segnalati |||| servizio su ilgrandesport.it

Alcuni manichini avvistati sui campi da gioco

(Il tuttologo)

«L’ultima volta ho pagato io il campo, stavolta tocca a te...»

(Quello che gioca a spese degli altri)

leggi anche il magazine web

Riccardo Frigo Michele Zarpellon

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I calciatori... analcolici Genitori e ragazzi controcorrente a Nove

Atletica, festa provinciale

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il grande Sport (anno XI n. 1) diffusione gratuita periodico 11 gennaio 2015

R.Frigo - M. Zarpellon

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Alcuni manichini avvistati sui campi da gioco

pagine di pura passione

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BASKET DONNE

|||| a pagina 3 e nel magazine online ilgrandesport.it

La nuova “lupa” Aija mette le ali alla Luparense

|||| a pagina 9

CICLISMO

Torna il Giro e il Vicentino si prepara

|||| a pagina 8

L’IMPRESA su ilgrandesport.it

Roberto Bisa all’attacco della Terra del Fuoco

Mancano duecento giorni alla prossima impresa “Riding the skies 2015” che vedrà protagonista ancora una volta Roberto Bisa. L’imprenditore di Romano d’Ezzelino volerà in solitaria verso la Terra del Fuoco, in Argentina, con partenza dall’aviosuperficie di Cassola. Bisa coprirà l’incredibile distanza di 28.000 chilometri a bordo di un ultraleggero, e stavolta non avrà al suo fianco l’amico Antonio Forato, che al volo ha preferito impegnarsi nelle corse di rally. «Si tratta di una grande sfida - ha raccontato già emozionato Bisa - perchè il

chilometraggio aumenta di parecchio rispetto all’impresa di Sydney, quindi tutto si fa più impegnativo. Sono già al lavoro da parecchio tempo per prepararmi al meglio e sono convinto che anche questa volta sarà un grande successo. Seguitemi sul mio sito dove vi terrò costantemente aggiornati».

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mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Cittadella, maratonina boom: ecco perché Molti amici correvano la classica di fine anno a Cittadella e utilizzavano la corsa per smaltire i panettoni di Natale e prepararsi al veglione di Capodanno. Mi invitavano insistentemente, ma allora usavo le brevi vacanze per correre un po’ di più e meglio al sole in vista d e l l e successive corse campestri. Poi nel 2011 c’è stato l’anticipo a metà novembre, sulle strade di campagna per lo più sterrate, a zig zag nel quadrante nord-ovest del territorio comunale, compreso un bel pezzo di argine del Brenta sotto Santa Croce Bigolina. Ero ancora stanco, appena rientrato dalla maratona di New York, ma spillai volentieri il pettorale per la gara vicina di casa. Di sicuro il percorso era misurato con attenzione, ma conteneva ancora passaggi molto artistici, tanto da farmi venire il dubbio in alcuni punti di essere finito fuori corsia. Ci volle l’omologatore Fidal per convincere gli organizzatori a trovare un tracciato meglio replicabile, tutto asfaltato, dopo un’edizione 2012 tornata a fine anno su una linea limata soprattutto nelle sovrapposizioni con le

podistiche non competitive, ma ancora troppo campagnolo per i runner sofisticati, ora soddisfatti dalle chiodature del misuratore evidenziate per l’occasione (a terra con vernice e a fianco con tabelle).

L’impianto è ben collaudato nella città murata: partenza da via Roma, asse nord del centro, e uscita da porta Bassano, rientrando dopo +20km a est da porta Vicenza per fare un quarto di giro attorno alle mura e imboccare il rettilineo d’arrivo a sud da porta Padova in via Garibal-

di. La piazza davanti al Duomo è l’area di svincolo per tutti i podisti. Spogliatoi, deposito borse e docce calde nella palestra della scuola appena fuori porta Treviso, a est. La neve di sabato pomeriggio aveva seminato dubbi, più negli iscritti che negli organizzatori che avevano predisposto il servizio di pulizia in tutte le zone di passaggio. Impeccabile. Dei ristori, comunque obbligatori per regolamento, non ci sarebbe nemmeno bisogno se l’atleta avesse cura nell’idratazione pre gara, anche se il freddo fa cercare conforto nel the caldo. Tanta cura nella prestazione del concorrente, premiata dal ricco pacco gara all’arrivo, è il presupposto all’escalation dei partecipanti agonisti, passati dai quasi 200 del 2011 ai 1000 tondi del 2014. In soli tre anni dalle strade di campagna, visibili nella mappa e nella foto, a primo riferimento nel territorio per chi cerca l’ultima prestazione assoluta in mezza maratona prima di San Silvestro, in continua evoluzione.

Correre su per le scale dei grandi grattacieli Sempre più affascinanti sono le corse in salita di breve distanza sulle nostre montagne e sugli innumerevoli sentieri che ci sono. Vengono organizzate gare soprattutto a cronometro dove principalmente ci si confronta, oltre che con l’orologio, anche con il battito cardiaco sempre al massimo. Tendenzialmente sono molto corte, di pochi chilometri ma con un dislivello positivo anche di centinaia di metri. Le famose cronoscalate, chilometro verticale, in realtà sono alla portata di tutti perchè non necessariamente bisogna farle con il cuore in gola, ma con l’obiettivo di partecipare per arrivare al traguardo. Esiste invece un mondo parallelo, si chiama Vertical World Circuit. Salire a piedi, di corsa lungo le scalinate dei più grandi grattacieli del mondo. Al momento sono otto i giganti che fanno parte di questo circuito in-

info@scuoladicorsa.it

ternazionale. La stagione inizia a febbraio con l’Empire State Building di New York per proseguire con Taiwan, Parigi, Benidorm in Spagna, Pechino, S.Paolo del Brasile, Shangai e per finire con il più alto palazzo, ad Hong Kong, con i suoi 484 metri di altezza.

Più di 100.000 runners temerari ogni anno affrontano queste competizioni. Le più divertenti sono quelle che si corrono tutti assieme come succede all’Empire di New York (foto: la partenza) e qui tra spintoni e cadute, vani scala stretti e 1.576 gradini da affrontare si scatena una battaglia

all’ultimo sangue. Difficilmente quando uno prende la testa della corsa lascia passare gli altri e difende la sua supremazia con gli artigli. La regola del fair play viene lasciata in secondo piano. Ma alla fine tutti sono contenti, hanno fatto una cosa unica, arrivare là in alto significa toccare il cielo con un dito e potersi gustare il panorama bellissimo della città di New Yo r k . N o n le considero personalmente corse estreme, sebbene la fatica sia un buon ingrediente, ma è sicuramente un modo diverso di vedere questo sport. Adrenalina, potenza, agilità ed un po’ d’ironia sono gli ingredienti giusti per queste gare. E’ vero, purtroppo in Italia non abbiamo nessun palazzo che rientra in questo circuito, ma le nostre montagne sono i palazzi naturali che ci invidia tutto il mondo. emmerunning.weebly.com/blog

MARCE E CORSE

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

Sorpresa a Cittadella Faniel mette in fila Pertile, Boudalia e non solo

Eyob torna e batte tutti Allo scoop per i mille partecipanti tondi alla Maratonina di fine anno, Cittadella ha conosciuto una ventata di novità nella gara agonistica. Lui era già noto, ma una vittoria così forse nessuno se l’aspettava. Ma Eyob Ghebrehiwet Faniel ha messo in riga tutti, trionfando

sul traguanrdo cittadellese con il nuovo record personale di un’ora, 4 minuti e 43”, lasciando a ben 44 secondi niente meno che l’azzurro Ruggero Pertile (1h 5’27”) e a 46 il marocchino Mohamed Hajjy (1h 5’29”). Più dietro anche un altro protagonista delle “mezze” come Said Boudalia. Eyob Faniel è di origini eritree, ma da tanti anni vive a Cassola e si allena ai piedi del Grappa. Tesserato per il team friulano Brugnera Friulintagli, da tempo è assiduo allo stadio di San Giuseppe di Cassola, dove si allena con i “colleghi” del Gs Marconi e di Atletica Vicentina, seguito dal tecnico Marco Maddalon. Molto legato alle corse di resistenza su pista, già finalista a vari campionati italiani, Faniel va forte anche su strada. Stavolta è arrivato in perfetta forma all’appuntamento dopo essere tornato “a casa” per un mese, in Eritrea a 2.600 metri di altitudine, spesso allo stadio di Asmara, perfezionando in altura e al caldo la preparazione con altri atleti connazionali di punta e tecnici del posto. La gara femminile è stata dominata dalla padovana Giovanna Ricotta (Atl. Riviera del Brenta) in 1h17’14”, seguita dalla trevigiana Bernasconi e dall’inossidabile vicentina, runner e triathleta, Martina Dogana. CLASSIFICHE. Uomini: 1. Eyob Ghebrehiwet Faniel (Brugnera Friulintagli) 1h04’43”, 2. Ruggero Pertile (Assindustria Padova) 1h05’27”, 3. Mohamed Hajjy (Atl. Castenaso Celtic Druid) 1h05’29”, 4. Said Boudalia (Biotekna Marcon) 1h07’19”, 5. Ahmed Nasef (Gagno Ponzano) 1h07’19”, 6. Fabio Bernardi (Santarossa Brugnera) 1h08’58”. Donne: 1. Giovanna Ricotta (Atl. Riviera del Brenta) 1h17’14”, 2. Valentina Bernasconi (Atl. Mogliano) 1h18’38”, 3. Martina Dogana (Pol. Valdagno) 1h21’12”, 4. Rosa Alfieri (Atl. Reggio) 1h21’43”, 5. Daniela Ferraboschi (Pol. Rubiera) 1h22’24”, 6. Maurizia Cunico (Vicenza Marathon) 1h23’22”.

L’arrivo vittorioso alla Maratonina di Cittadella di Eyob Faniel il 28 dicembre scorso. A sinistra, il mezzofondista durante un allenamento allo stadio di Asmara, Eritrea, qualche settimana prima. L’atleta vive a Cassola, dove si allena seguito da Marco Maddalon

Vi aspettiamo anche il sabato pomeriggio nel nostro punto vendita di Marostica


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primo piano

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IMPERDIBILI OCCASIONI Il calendario I ragazzi di Nove

I giocatori che prendono a calci l’alcol

Due dei mesi del calendario dei Football Friends e, a fianco, momenti del backstage. L’occasione è stata anche quella di divertirsi e provare l’ebbrezza di fare i modelli

Leggi e sfoglia il calendario su

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tante che ci siano prese di coscienza e messaggi nuovi. Naturalmente il no all’alcol ai minori è sacrosanto, ma certo i ragazzi di Nove sanno che gli abusi si pagano anche “dopo”. C’era una volta un mega torneo sedicente sportivo che, in realtà, dopo i peana a birra e alcolici finiva con giovani prostrati dalle bevute. Quest’anno si parte invece con il calendario di Nove. E’ un buon inizio.

Point Beach Vincono Filippo Romani e Fabrizio Andreatta

Mussolente capitale italiana Si è chiusa con due finali spettacolari la seconda tappa maschile del Campionato Italiano di beach volley indoor: dopo il successo sportivo e organizzativo dell’appuntamento femminile a Mussolente si è fatto il bis con un’altra straordinaria due giorni sulla sabbia. Cala il sipario anche sulla seconda tappa maschile del Campionato Italiano di Beach Volley indoor, mentre sul palcoscenico del Point Beach di Mussolente vengono incoronati campioni di tappa Filippo Romani e Fabrizio Andreatta (foto) che risalendo dal tabellone perdenti in finale hanno battuto

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Sono sempre più rari i messagi positivi che arrivano dal mondo dello sport, per cui vale la pena di valorizzare quello che di buono si fa. E’ il caso del calendario dei Football Fiends, gruppo di Nove fatto da genitori e dai ragazzi, gli allievi dell’Ac Nove, che hanno deciso di chiudere il 2014 e aprire il 2015 con un calendario controcorrente. Dappertutto si esaltano la birra, gli aperitivi e i vari happy hour, loro invece prendono a pedate whisky, spritz e boccali traboccanti. E in ogni pagina c’è un segnale di divieto: “Minori di anni 18, no alcol”. Il problema dell’abuso di alcol in giovanissima età è sempre in aumento, dicono i promotori dell’iniziativa, e occorre far capire l’importanza di praticare uno sport per creare aggregazione, amicizie e sano tempo libero, provando emozioni e sensazioni forti senza bisogno di bere. I ragazzi sono stati coinvolti a 360 gradi nella realizzazione e nella diffusione del progetto e poi si sono impegnati a vendere il calendario (realizzato da Photopiù con l’appoggio del novese Costantin Cafè) a Natale e nel nuovo anno. Il ricavato verrà utilizzato in parte per finanziare un altro progetto anti alcol, in parte per autofinanziarsi la trasferta a un torneo da fare come squadra di calcio a Pasqua all’estero. Una iniziativa che merita di essere conosciuta perché dimostra che ci sono nicchie che non si adeguano ai comportamenti di massa, ma fanno funzionare il cervello. L’abuso di alcol e il doping, così come le droghe, sono piaghe che minano non solo lo sport e, oltre la scuola, è impor-

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i favoriti della vigilia ovvero Andrea Lupo e Francesco Vanni, iscritti come coppia n.1 del ranking della manifestazione. Il doppio 15-13 con cui la coppia Romani-Andreatta, iscritta al n. 6 del ranking, ha piegato LupoVanni, racconta di una finale combattuta e spettacolare che ha divertito i tanti appassionati presenti sugli spalti. In diretta tv è stata trasmessa anche l’altra emozionante finale, quella per il 3°-4° posto, giocata da Andrea Abbiati e Tiziano Andreatta contro Paolo Filiberto Goria e Oleksandr Siedykh, e terminata dopo un’autentica maratona.

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mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Parte dal cervello la performance Che cos’hanno in comune campioni storici e recenti di diverse discipline sportive come Adriano Panatta, Gelindo Bordin, Josefa Idem o Niccolò Campriani? Sono persone normali con talenti particolari che per il loro “lavoro” hanno utilizzato tutti gli strumenti a disposizione per migliorare la propria performance e mettere a frutto il massimo delle proprie potenzialità. Per le loro performance sportive questi “medagliati” hanno lasciato dialogare liberamente e in modo costruttivo corpo e mente occupandosi contemporaneamente degli aspetti fisici, tattici, strategici e mentali e facendosi accompagnare nel loro percorso di allenamento da professionisti per integrare efficacemente queste dimensioni. Soprattutto all’estero dove le tecniche di preparazione mentale sono da molti anni parte integrante della preparazione, gli atleti utilizzano strumenti con diverse denominazioni come visualizzazione attiva, ipnosi, imagery, immaginazione guidata, ego-strenghtening, particolari percorsi “ipnotici” applicati in modo specifico allo sport. Non si tratta solo di suggestioni mentali ma di un vero e proprio training psicofisico che modifica parametri fisiologici come battito cardiaco, pressione arteriosa, respirazione, consumo di ossigeno, attivazione muscolare ecc. Tramite Pet (tomografia a emissione di positroni), si è dimostrato, ad esempio, che pensare “in stato ipnotico” di correre attivava gli stessi percorsi neuronali di una corsa vera. Ma perchè le immagini dovrebbero funzionare per migliorare la mia prestazione? Il nostro cervello lavora per immagini, simboli e metafore e la mente non fa differenza tra una esperienza realmente vissuta e una immaginata in modo vivo e dettagliato. Capita ad esempio che nel sogno viviamo l’esperienza in un modo così forte, pur senza stimolazioni sensoriali, da non riuscire a capire se stiamo sognando o vivendo realmente quella situazione. La visualizzazione, o allenamento ideomotorio, parla un linguaggio facilmente comprensibile dal cervello e può dunque essere molto utile, con le sue ripetizioni mentali immaginate, per migliorare e perfezionare l’apprendimento di un gesto motorio quasi quanto la pratica stessa. Va ricordato tuttavia che allenarsi mentalmente a memorizzare ed eseguire un gesto molto complesso, senza averlo mai fatto in pratica, ha pochissima influenza sull’apprendimento dello stesso ma possiamo utilizzare abilità simili e già apprese trasferendole in nuovi schemi. Ripassare ed eseguire mentalmente il gesto più volte al giorno anche in momenti lontani dall’allenamento, ad esempio durante una pausa di lavoro, è allenante quasi quanto la pratica

stessa e i tracciati neuronali sottostanti si rafforzano via via che li utilizziamo. Ci sono tuttavia delle condizioni importanti da rispettare per rendere ottimale e produttivo l’allenamento ideomotorio: imparare a rilassarsi utilizzando tecniche specifiche come può essere il training au-

togeno; imparare a concentrarsi eliminando gli elementi disturbanti; avere una certa esperienza motoria; strutturare una visualizzazione ricca e dettagliata in tutte le sue sensazioni visive, muscolari, uditive ecc.; ripetizione costante e continuativa. Possiamo usare le visualizzazioni sia per correggere i difetti e perfezionare l’esecuzione del

gesto atletico sia per gestire una situazione più ampia e complessa (ad esempio una competizione importante, un incontro tecnico decisivo, la tensione che ci può creare il pubblico ecc.). In quest’ottica il mental training può esserci molto utile anche in altri campi della nostra vita (studio, lavoro, relazioni, futuro, definizione degli obiettivi, progettualità ecc.). Immaginare, c r e a r e s i n e rg i a nella nostra dimensione mentecorpo, realizzare scenari futuri, ambienti e situazioni che dobbiamo affrontare, può esserci utile per potenziare le nostre capacità di coping. Essere guidati e imparare a proiettarci in infinite possibilità di emancipazione e libertà di realizzazione che appartengono ad ognuno di noi, sportivi e non, ci può aiutare ad affrontare anche il quotidiano con più calma, lucidità e successo. www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Riportare la bilancia alla ragione: consigli Dopo le feste, salire sulla bilancia per constatare l’aumento del proprio peso corporeo è una esperienza comune. L’ aumento di peso è dovuto sia all’ accumulo di grasso (un chilo di grasso corrisponde a un’eccedenza di 7.000 calorie, aumentare in 2 settimane di 2-3 Kg di grasso vuol dire aver ingerito cibo per un eccesso di 14.000-21.000 calorie rispetto al normale fabbisogno giornaliero), sia all’ accumulo di acqua trattenuta nei muscoli e nella parte magra dell’organismo dovuta all’abbondanza di carboidrati ingeriti con i dolci e con i primi piatti, (un grammo di glucosio trattiene ben quattro molecole di acqua). Durante le feste gli eccessi diventano la regola e le merende e gli spuntini spesso sono a base di panettone, cioccolata, prodotti di pasticceria, che insieme ai secondi piatti consumati a pranzo o cena, ricchi di colesterolo, grassi e zucchero, prostrano il metabolismo, aumentano maniglie dell’amore, pancetta e cuscinetti adiposi difficili da smaltire. Si consiglia di fare cinque pasti al giorno: colazione, spuntino di mattina e pomeriggio, pranzo e cena. Assumere cibo ogni 34 ore per mantenere costante il valore della glicemia, controllato dall’insulina in grado di favorire l’accumulo di grasso e di aumentare la fame. La maggior parte delle calorie deve essere introdotta nella prima parte della giornata

perché il metabolismo cellulare è più attivo. Evitare lunghi digiuni per non eccedere con le calorie a pranzo e cena. Cereali integrali, riso parboiled, yogurt probiotico, verdura e frutta di stagione, proteine di carne magra e pesce, grana e legumi saziano, depurano, drenano e permettono di fare il pieno di micronutrienti indispensabili. A colazione assumere ogni giorno uno yogurt, bevendo un bicchiere di acqua ricca di bicar-

bonato per agevolare l’azione dei batteri lattici utili per la buona funzionalità dell’intestino. Lo spuntino della mattina è fatto con frutta fresca di stagione. Il pranzo si apre con piatto di verdura cruda, utilizzare erbe aromatiche e spezie naturali per arricchire il gusto dei piatti e limitare l’uso di olio (principalmente extravergine di oliva) e del sale che se in eccesso aumenta la ritenzione idrica e favorisce l’accumulo del grasso; quindi pasta, riso, legumi, patate, con condimento di

VOLLEY

Le ragazze di Rosà ok in Prima Dopo aver conquistato il titolo di vicecampione di Vicenza Cup la Prima Divisione femminile del Volley Rosà torna a concentrarsi sul campionato. La squadra allenata da Giovanni Passarini occupa il secondo posto in classifica, alle spalle della corazzata Sottoriva. L’obiettivo, a pochi turni dal giro di boa, è di conservare la posizione per poter disputare lo spareggio promozione contro la seconda classificata dell’altro girone. Il tecnico giallonero non nasconde il lavoro da fare: “Siamo una squadra composta da meno di sei mesi e dunque dobbiamo insistere sulla crescita del gruppo”. Nelle ultime settimane una serie di infortuni ha reso difficile dare continuità agli allenamenti settimanali, per questo la dirigenza sta vagliando l’ipotesi di far salire in prima squadra alcune atlete dell’Under 16. “In finale di coppa – ha aggiunto l’allenatore rosatese – ho portato in panchina due ragazze del settore giovanile, Ilaria Simonetto e Giorgia Campagnaro, riuscendo anche a far debuttare quest’ultima, con risultati decisamente positivi”. Sulla squadra arriva anche il plauso del presidente Diego Carlesso, che vede nel secondo gradino di coppa “un risultato di spessore che corona un’ottima prima parte di campionato e rilancia le ambizioni per il proseguo della stagione, da affrontare con ancora più determinazione”.

origine vegetale, seguito da una porzione di verdura cotta. Il pane integrale fornisce un numero più limitato di calorie rispetto al pane bianco comune. Evitare alcol. A metà pomeriggio scegliere frutta fresca di stagione, frullati di frutta, tè verde, yogurt, bere acqua o altri liquidi facendo attenzione ai succhi di frutta, pur non zuccherati, perché contengono discrete quantità di calorie. A cena consumare un minestrone di verdura a base di carote, bietole, zucchine, fagiolini, patate, cavolfiore, con orzo perlato (ricchi di fibre idrosolubili dotate di una azione di controllo dell’assorbimento intestinale del glucosio e del colesterolo). Inoltre le fibre non idrosolubili contenute negli alimenti di origine vegetale sono dotate di una azione regolatrice sul tempo di transito del cibo all’interno dell’intestino, una buona dose di fibra alimentare è capace di dare una appagante sazietà pur fornendo un numero limitato di calorie. Segue un secondo proteico: carne bianca, uova, formaggi, pesce, prosciutto crudo magro seguito da una porzione di verdura cruda e cotta a volontà senza alcuna pesatura. Si consiglia l’uso di sale iodato per garantire una corretta funzionalità tiroidea. Fare attività motoria giornaliera un’ora al giorno. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com

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11 gennaio 2015 - 5 il grande Sport le nostre big Serie C Unica Il Bassano blinda il contratto di Proietti fino al 2017 e lancia un segnale chiaro alla Lega Pro

Squadra che vince non si cambia

Il titolo d’inverno condiviso, come il duplex telefonico negli anni Cinquanta o l’ingressino in comune nel pianerottolo. Bassano e Alessandria a quota 37 al giro di boa, laddove per organico e ambizioni avrebbe dovuto esserci il Novara che invece procede due gradini più sotto, anche se la stessa Alessandria è costruita per balzare su al primo colpo. A luglio era semplicemente inimmaginabile. Ma dalla prossima settimana il mercato entrerà nel vivo, talune big si prepareranno alle grandi manovre e Bassano per il momento ha scelto invece di stare alla finestra. Perchè è vero che due opportuni rinforzi sarebbero estremamente funzionali alla bisogna, ma è altrettanto vero che il football non è mai scienza esatta e talvolta un paio di ingressi che all’apparenza possono sembrarti provvidenziali finiscono al contrario per incasinarti l’intero contesto o comunque per romperti o guastarti il cosiddetto giocattolo. E allora Seeber ha ribadito urbi et orbi che il Soccer Team si muoverà solo se strettamente necessario. Ovvero, vedrà di non perdere un solo petalo di quelli più pregiati e magari cercherà di sfruttare qualche occasione qualora si presentasse la chance di scritturare qualcuno in proiezione più o meno futuribile. Di sicuro benone ha fatto il digì a blindare Mattia Proietti: con l’estensione dell’accordo a giugno 2017, altri due anni e mezzo in giallorosso, il responsabile dell’area tecnica

di via Piave ha dato un segnale chiaro e forte ai naviganti della Lega Pro. Ovvero che il Bassano quelli buoni non solo se li tiene ma su di loro costruisce il suo futuro a medio e lungo termine. Poi è evidente che per un’infinità di motivi se da queste parti vogliono davvero tentare di accarezzare la B l’attimo da cogliere è proprio questo: certe atmosfere e una particolare chimica di squadra e spogliatoio non si ripetono ogni stagione e Bassano è da oltre un anno e mezzo che sta viven-

do la sua personalissima magia. Ecco perchè tanto vale tirare al numerissimo già adesso, senza alcun tipo di pressioni e col sorriso sulle labbra. In fin dei conti sono Novara, Alessandria e Pavia quelle tenute per dovere di rango e spinta della tifoseria a non poter fallire il decollo. Bassano da matricola già così gioca a strabiliare. Ergo la forza dei nervi distesi deve poter rasserenare una formazione che da matricola gode un mondo a recitar da guastafeste e da scavezzacollo del branco. Semmai

conforta e gratifica molto di più sapere che l’entrata di tre nuovi soci in questi giorni all’interno del club porta a 14 il numero degli imprenditori del territorio che hanno affiancato fattivamente con un ruolo nel consiglio della società la famiglia Rosso, senza contare la piattaforma garantita dagli sponsor registrati ormai in quantità sempre più crescente. Un solido sostegno da parte della realtà produttive della zona che ha enormemente galvanizzato la proprietà che rincorreva questo tipo di appoggio da parte della città per riaccendere rinnovati entusiasmi e riabbracciare a pieno regime la causa della Virtus. Una forza economica che non significherà affatto spese fuori controllo ma piuttosto l’esatto contrario, vale a dire oculatezza del budget e investimenti mirati. Perchè Bassano da un pezzo ha percorso la strada del basso profilo, più sfumato e defilato, largo ai prospetti di qualità e a qualche veterano in cerca di rilancio, le grandi firme si accomodino altrove. Una strategia che ormai da un biennio sta pagando cash per i boys Diesel che alla pancia piena di presunti assi di briscola venuti a raccattar gli ultimi denari hanno preferito da oltre un lustro alimentarsi ininterrottamente col fuoco sacro delle motivazioni. Che poi è la pietra filosofale dell’azienda di riferimento incarnata dietro a un pallone. E’ poi così che si fa. Vincenzo Pittureri

SERIE B

I numeri condannano un Cittadella in crisi Per il Cittadella i numeri del 2014 sono molto deludenti, sanciti dall’ultimo posto nella classifica della serie B. Adesso è aperto il mercato di riparazione e il direttore generale Stefano Marchetti dovrà rinforzare la rosa che è risultata inadeguata per raggiungere l’obiettivo societario della salvezza. Elencare gli infortuni o le squalifiche verificatisi nel girone di andata non serve, anche perché sono da mettere in preventivo. Non vale neppure elencare i tanti episodi negativi sia dovuti alla “sfortuna”, sia all’interpretazione arbitrale perché sono fattori che esulano dalla preparazione delle partite. C’è solo da lavorare per correre di più e con maggiore efficacia sapendo che la rosa necessita almeno di un difensore centrale con personalità per “tenere sveglio” il reparto, un paio di centrocampisti di qualità, di cui un forte esterno d’attacco, e magari una punta con il fiuto del gol, anche se Sgrigna e Coralli con sette gol ciascuno non sono male, soprattutto se messi veramente in condizione di fare gli attaccanti. Le ultime partite del girone di andata hanno confermato il Cittadella dai chiari e scuri con elevata propensione autolesionista. Buono il pari (0-0) ottenuto

con autorità a La Spezia , dove la difesa granata per la prima volta non ha preso gol. Beffarda la sconfitta al Tombolato con il Bari (1-0) con gol preso su dormita difensiva nei minuti di recupero. Meritato e fortunoso il pari (1-1) a Frosinone in casa della seconda in classifica. Ottimo il Cittadella ammirato per un’ora contro il Catania (vinceva 3-0) per rischiare poi nel finale (3-2) di fronte all’avversario ridotto in otto da tre espulsioni. Deludente il passo indietro nell’ultima trasferta a Perugia con netta sconfitta per 3-1. Sabato 17 gennaio riprenderà il campionato con la prima di ritorno al Tombolato ospitando il Modena. Tutti si augurano che l’anno nuovo faccia vedere un Cittadella diverso nei risultati perché finora è sempre mancato quel poco (determinante) che conta per la classifica. Rino Piotto


il grande Sport altri sport Volley B2 Il tecnico del Bassano analizza il girone di andata

Le scelte di Poletto

Mentre il campionato di B2 si è fermato per le festività natalizie, è già tempo per un primo bilancio in casa del Bassano Volley. Dopo dieci giornate giocate, i ragazzi di Poletto si trovano a occupare una tranquilla posizione di metà classifica con 17 punti all’attivo, frutto di quattro vittorie da tre punti (curiosamente tutte per 3-1), due successi al tie-break e una sconfitta al quinto set. Tre sono invece i match persi senza conquistare punti. Non è stato un cammino facile quello di Guarise e compagni, anche perché iniziato, alla prima di campionato, con una sconfitta nettissima ad opera della Polisportiva San Giorgio di Villafranca Veronese. Che si è rivelata poi essere la formazione favorita per il salto di categoria, visto che guida solitaria la classifica. I giallorossi hanno avuto però il merito di reagire subito a quella brutta battuta d’arresto, andando a imporsi a Cordenons contro il Piera Martellozzo e sconfiggendo tra le mura amiche del PalaBruel, seppure al tie-break, il Bibione Mare. Quando i giallorossi sembravano aver imboccato la retta via, ecco arrivare la sconfitta al quinto set contro il Povolaro fanalino di coda, che contro il Bassano ha conquistato l’unico successo in questo torneo. Il cammino dei bassanesi è proseguito poi con la vittoria al tie-break contro il Carbonera (che nello scorso torneo aveva conteso ai giallorossi l’accesso diretto alla serie B2) e il successo pieno contro l’Olympia Go-

rizia. Poi la sconfitta di Padova, il bel successo contro la Pasta Avesani di Isola della Scala, ancora una sconfitta a Trebaseleghe contro il Silvolley e ottima vittoria contro il Treviso Volley, terza forza del campionato. «Alla fine dei conti – commenta coach Diego Poletto – siamo nella posizione che meritiamo. Quello che colpisce è il fatto che abbiamo giocato una buona pallavolo e ottenuto risultati positivi contro le formazioni più titolate, mentre abbiamo lasciato punti alle squadre meno quotate. E questo, non lo nascondo, mi fa pensare a dove saremmo potuti essere in classi-

Il coach: «Meritiamo la classifica attuale ma abbiamo anche dimostrato di non temere nessuno»

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TENNISTI MODELLO Alcuni manichini avvistati sui campi da gioco

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11 gennaio 2015 -6

Atletica. Sabato 17 gennaio a Cassola

All’auditorium Vivaldi la festa provinciale: rock, filmati e tutti i giovani premiati

fica in questo momento se non avessimo lasciato quei punti per strada. La realtà è comunque questa, ci troviamo in una buona una posizione di metà classifica, ed è dove ci meritiamo di essere». Ma, soprattutto considerando il fatto che la zona play-off è distante solo quattro lunghezze, cosa c’è da aspettarsi da qui in avanti, nella seconda parte del campionato? Probabilmente i giallorossi offriranno un rendimento in crescendo, ma le formazioni che occupano la zona più nobile della graduatoria sembrano essere in questo momento irraggiungibili. Insomma, Guarise e compagni hanno dimostrato di avere le carte in regola per potersi giocare ogni partita ad armi pari contro qualsiasi avversario, ma solo a patto di trovare continuità di gioco e mantenere la concentrazione al massimo i ragazzi di Poletto potranno aspirare alle zone più nobili della graduatoria. Stefano Cirillo

Riparte la stagione dell’atletica con le gare indoor e le feste “riassuntive” dell’annata precedente. Quella provinciale si svolge sabato 17 gennaio all’auditorium Vivaldi di San Giuseppe di Cassola, organizzata dal club di casa, il GS Marconi (che nell’occasione festeggia anche il suo 15. anno) e dal Comitato Provinciale Fidal presieduto da Gigi Cerin, con il patrocinio del Comune di Cassola (attesi alla festa il sindaco Aldo Maroso e l’assessora allo sport Marta Orlando Favaro). Con inizio alle 17.30, sarà un momento di allegria con il rock giovanile del gruppo bassanese The Dark Passengers (prodotto genuino del progetto “Cantieri Giovani” di Bassano), con la proiezione di immagini e filmati. Sul palco i migliori Ecco l’elenco di tutti gli atleti del settore promozionale atleti premiati. di tutte le società della provin- Esordienti femmine. cia nel 2014, ovvero under 10 1. Zoe Tessarolo, Csi Fiamm Vicen7181 punti; 2. Annie Capitanio, (Esordienti), under 13 (Ragaz- za Csi Fiamm Vicenza 6946; 3. Vazi) e under 15 (Cadetti). nessa Fabris, Asi Atletica Breganze Come “testimonial” inter- 6705; 4. Giulia Barattini, Polisportiva verranno gli atleti “marconia- Valdagno 5995; 5. Sara Missiaggia Montecchio Precalcino 5943; ni” di casa che l’anno scorso Pol. 6. Maddalena Zanotto, Atl. Nevi; 7. hanno militato in serie A con Giulia Dalla Pria, Asi Atletica Brele squadre di AV Frattin Auto ganze 5366; 8. Giada Marin GiaMarconi Cassola 4744; 9. e AV Despar, sia a livello asso- da, GSGalvanin Csi Fiamm Vicenza luto (le tre donne quinte classi- Chiara 4594; 10. Emma Barattini Pol. Valficate d’Italia Fiorese - argento dagno 4409. olimpico giovanile a Nanchino Esordienti Maschi. Tommaso Moro, Pol.Montec-, Strati e Parolin), sia a livello 1. chio Precalcino 8267; 2. Davide under 18 (gli scudettati Bu- Triban, Csi Fiamm Vicenza 8146; snardo, Agyarko, Nichele e le 3. Samuele Pozza, Pol. Valdagno 4. Joao Henrique Da Costa, “bronzee” Fiorese, Bordignon, 7561; Polisportiva Valdagno 7237; 5. LuPontarollo, Ritossa, Ceccato): ciano Missiaggia, Asi Atletica Bregli atleti testimonieranno ai ganze 7165; 6. Lorenzo Balasso, colleghi più giovani l’oppor- Csi Fiamm Vicenza 6758; 7. Luca Atletica Nevi 6594; 8. Elia tunità che può dare l’atletica Bellato, Venco, GS Marconi Cassola 6473; coltivata con impegno, ovvero 9. Kristian Lazzaretto, Asi Atletica arrivare ai massimi vertici ita- Breganze 6054; 10. Luca Mardegan, Atletica Nevi 5220. liani. Ragazze: Lucrezia Sartori, G.A. Chiusura con un rinfresco Bassano, migliore Ragazza 2014 collettivo. Ragazzi: Liyu Scarlassara, Csi

TRIATHLON/1

TRIATHLON/2

Pesavento premiato dai Veterani dello Sport

La Rari Nantes Marostica chiude l’anno in bellezza

La sezione bassanese dell’Unione Veterani dello Sport, presieduta da Rino Piccoli, ha assegnato il premio Sport Bruno Calmonte al giovane Franco Pesavento, atleta di Triathlon iscritto con la Padovanuoto. Franco, nato ad Asiago nel 1997 e residente a Canove di Roana, è un ragazzo che si è avvicinato al triathlon recentemente ma fin da subito ha dimostrato grande attitudine alla multidisciplinarità che combina nuoto, ciclismo e corsa. Un mix di talento e tenacia che l’ha portato a essere selezionato per le rappresentative interregionali e nazionali, iniziando così un percorso di eccellenza che ha l’obiettivo di proiettarlo a livelli sicuramente molto alti. Franco studia a Bassano e si allena duramente a Rosà, ma tutto ciò non intacca la sua volontà e questo lo rende un esempio di

come sport, studio e relazioni umane possano essere conciliate e come, con grandi motivazioni, si riesca a superare ogni ostacolo e ottenere risultati importanti come il titolo italiano 2014 nel duathlon e il secondo nella classifica generale di Coppa Italia 2014. Con l’occasione i Veterani hanno premiato anche Giovanni Scremin, vicepresidente del Valbrenta Team, società che promuove lo sport della canoa discesa fluviale. Giovanni si occupa della gestione generale della società, organizza, promuove e accompagna gli atleti alle gare. Da sempre in prima linea in opere di volontariato, ligio al rispetto delle regole e a valori come l’onestà, la famiglia, l’integrità e il rispetto per gli altri, Giovanni è un vero esempio per tutti i giovani che si avvicinano al mondo dello sport.

Rari Nantes Marostica Triathlon sugli scudi. Guidata da tecnici federali di grande esperienza quali Eros Venezian e Roberto Merlo, e sotto la supervisione del plurititolato Ct della nazionale olimpica Sergio Contin, ha gettato le basi per un ritorno in grande stile. E le soddisfazioni non sono mancate. Basti pensare alla conquista dell Coppa Veneto di società nella categoria Giovanissimi e al secondo posto nella categoria Giovani, ai successi nei campionati italiani di duathlon di Francesca Crestani (vice campionessa nazionale nel triathlon), e nel triathlon sprint, olimpico ed acquathlon

Un gruppo di atleti marconiani di Cassola e, sotto, i Dark Passengers, band di musicisti sedicenni

Fiamm Vicenza, miglior Ragazzo 2014; sempre di Csi Fiamm, premiata per il record provinciale la staffetta 4x100 (50”2) con Giovanni Comparin, Vichet Schiavetto, Milan Zivojinovic, Federico Trevisan. Cadette. Gloria Gollin, GS Marconi Cassola, migliore Cadetta 2014, record provinciale 80hs in 11”5, seconda ai Campionati Italiani nel Penthatlon; Moillet Kouakou, Atl. Ovest Vicentino, record provinciali negli 80 mt in 9”99 e e nei 300 mt. in 40”33, quinta ai Campionati Italiani negli 80 piani; Francesca Crestani, Atl. Marostica Vimar, record prov. nei 2000 in 6’41”60, quinta agli Italiani nei 2000; Stella Zambolin, G.S. Marconi Cassola, record provinciale nei 1200 siepi in 4’01”12 e quinta agli Italiani nella stessa specialità; Emma Peron, Atl. Marostica Vimar, record provinciali nel getto del peso 12.81 e nel lancio del disco 35.65, seconda agli Italiani nel disco. Cadetti. Mattia Zagotto, Csi Fiamm Vicenza, miglior Cadetto 2014; record provinciale salto in lungo 7.11, campione italiano nel lungo; Andrea Marin, G.S. Marconi Cassola, record provinciale salto con l’asta mt. 4.00 e Campione Italiano nella stessa specialità; Amar Kasibovic, G.S. Marconi Cassola, record provinciale Penthatlon 3788 punti, Campione Italiano Penthatlon; Francesco Casson, Atl. Vimar Marostica, record provinciale nella marcia 5 km in 30’04”59; Francesco Barattini, Pol Valdagno, record prov. 1200 siepi in 3’36”67. Inoltre gli altri finalisti ai Campionati Italiani Cadetti: Nicolò Donadello, CSI Fiamm Vicenza, 4. posto nel lancio del disco; Riccardo Miglietta, G.S. Marconi Cassola, 6. posto nel salto in alto; Angela Brandstetter, Asi Breganze, 7. posto nel giavellotto; Francesca Cerato, Asi Breganze, 8. posto negli 80 hs; Luca Cocco, Pol. Valdagno, 8. posto nel Pentathlon.

di Elisa Marcon, qualcosa di più di una promessa. Non c’è un’età minima e una massima per poter sognare in grande: lo dimostra l’inossidabile Valter De Rossi, classe 1949, capace di mettere in bacheca ben 5 titoli regionali, il titolo italiano di Winter Triathlon e la Coppa Veneto nella passata stagione tra le differenti discipline e distanze. E che dire dell’ironlady Alessandra Boifava, vice campionessa italiana sulla distanza ironman (3.8 di nuoto 180 di bici e 42.195 km di corsa) al termine di una prova resa estrema anche dalle condizioni meteo. D’altronde, il triathlon è di casa a Marostica.


NEL COMUNICARE IL TRASFERIMENTO NELLA NUOVA SEDE DI VIA CAPITELVECCHIO 28 - BASSANO

augura alla sua comunità

Buon 2015


11 gennaio 2015 - 8 Corsa rosa Tre gli appuntamenti in provincia a partire dal 21 maggio

il grande Sport

ciclismo

GRANFONDO

Giro, si torna a Marostica

La salita della Rosina protagonista con fi’zi:k

Gennaio tempo di bici? Perché no, per lo meno nell’idea di segnare sul calendario fin d’ora gli eventi da non perdere per la prossima stagione. Sabato 14 marzo torna a grande richiesta la “Krono fi’zi:k – La Rosina” in quel di Marostica e lungo la mitica erta di 2 km di Valle San Floriano sono chiamati all’appello gli appassionati di sfide dal sapore leggendario, che possono già iscriversi prenotando uno dei tagliandi a prezzo davvero interessante. Tutte le informazioni sono rintracciabili sul rinnovato sito www.granfondofizik.it, il medesimo della nota gara in calendario il 26 aprile 2015 che si lega intrinsecamente alla prova di marzo. Gli organizzatori di entrambi gli eventi sono Asd BSport e Studio RX che con il patrocinio del Comune di Marostica si preparano a far vivere una calda primavera su due ruote a

tutti gli appassionati. La “Krono fi’zi:k – La Rosina” 2015 si rivolge agli amatori e assegna premi ai primi tre classificati maschi e femmine con un riconoscimento anche ai primi 100 assoluti, i quali ricevono l’accesso alla griglia ‘Regine’ della Granfondo fi’zi: k- Città di Marostica del mese successivo. Lo scorso marzo la “Krono” marosticense debuttò con decine di partecipanti entusiasti al via, Marostica e La Rosina vestite a festa e la vittoria andò a Carlo Muraro e Nuria Maccioni. Per quanto riguarda la Granfondo fi’zi:k di aprile, invece, sono confermati i tre percorsi ovvero Corto, Medio e Lungo con la possibilità di ricevere una tariffa agevolata e un comodo avanzamento in griglia di partenza per chi si iscrive al più presto.

Ancora freschi dell’esperienza del Giro d’Italia 2013, si ritorna con un triplo appuntamento targato Vicenza per la 98^ edizione della carovana in rosa. In tutto saranno 3.481,8 chilometri per una media giornaliera di 165,8 chilometri, 44 mila metri di dislivello in 21 giorni da Sanremo a Milano, con partenza ufficializzata per il 9 maggio con la San Lorenzo a Mare a San Remo. La carovana dovrà affrontare una tappa a cronometro individuale, una tappa a cronometro a squadre, sette tappe per velocisti, cinque tappe di media montagna, tre tappe di media montagna e quattro tappe di alta montagna, entrambe con arrivo in salita. Il territorio veneto, e soprattutto vicentino, verrà toccato con un arrivo di tappa a Vicenza il 21 maggio nello scenario di Monte Berico, mentre altre due partenze sono previste il 22 maggio da Montecchio Maggiore (con villaggio assistito nei pressi di piazza Duomo) e il 24 maggio da Marostica. Ancora, in Veneto, si avrà la tappa in memoria del ciclista trevisano degli anni ‘50 poi produttore di biciclette Giovanni “Nani” Pinarello, con una cronometro di 59 chilometri tra Treviso e Valdobbiadene, terra del prosecco. La dodicesima tappa, la Imola-Vicenza, e a strettissimo giro, la partenza di venerdì 22 maggio della Montecchio Maggiore - Lido di Jesolo, hanno già messo all’opera il comitato organizzatore presieduto quest’anno da

Matteo Marzotto e coordinato dall’ex ciclista e attuale manager sportivo Moreno Nicoletti, a sua volta affiancato Claudio Pasqualin, Alessandro Belluscio, nonché Lino Mosele, Stefano Tronca e Ruggero Cortese per quartiertappa e percorso. La raccolta fondi e la segreteria organizzativa è affidata invece a Gabriele Viale. «Non esiste in tutto il Veneto

aspettiamo l’arrivo di almeno 100 mila persone solo a Monte Berico e di 150 mila presenze lungo il percorso cittadino – ha aggiunto il sindaco -, dove abbiamo un’offerta di 800 posti letto, che diventano almeno 3.600 se consideriamo tutto l’hinterland, e prevediamo che andranno tutti esauriti, quindi con ripercussioni economiche e turistiche enormi

– ha dichiarato il sindaco di Vicenza Achille Variati – una squadra come questa, così innamorata del territorio, di Vicenza e di tutte le sue bellezze. E qui non c’entra nulla la politica, è solo passione che va oltre la voglia di organizzare una tappa; è soprattutto voglia di far parlare tutto il nostro territorio, con le sue tradizioni sportive e le sue bellezze artistiche e architettoniche. Sono sicuro che sarà una delle migliori tappe di tutto il Giro 2015. Ci

per il territorio». «Fu proprio il sindaco nel 2013 – ha raccontato l’assessore alla formazione Umberto Nicolai – a chiedermi, quasi provocatoriamente, ‘e perché no a Monte Berico?’. Da lì è partito tutto questo motore per l’organizzazione, in collaborazione con il comitato, per un vento che servirà soprattutto per promuovere l’attività sportiva fra i ragazzini, che dal punto di vista educativo è per noi la cosa più importante».

Claudio Pasqualin ha infine ricordato la candidatura di Vicenza per il mondiale di ciclismo del 2020. «È un progetto ambizioso, ma solido, che abbiamo presentato in Basilica Palladiana – ha detto - e l’evento è andato benissimo. Ora non ci resta che aspettare il 2017, forse basterà il 2016, per conoscerne l’esito, così, in caso di assegnazione, avremo più tempo per prepararci al meglio. Il 12 aprile 2015, inoltre, Vicenza sarà la nuova location, al posto di Valdagno, della Granfondo Liotto, che stimiamo attirerà in città almeno 2 mila appassionati clicloamatori». Tornando alla tappa berica del Giro, è stato Gabriele Viale ad illustrare i numeri che comporta l’evento, dalle numerose testate giornalistiche alle 180 emittenti televisive da tutto il mondo che racconteranno e riproporranno chilometro per chilometro l’edizione 2015, senza contare la ricaduta per il tessuto economico locale, stimata intorno ai 2 milioni di euro, tra pernottamenti in città, incremento dei consumi, promozione e valorizzazione del territorio, incremento della richiesta turistica e della richiesta di servizi (fornitori) e le prove del percorso da parte degli appassionati. Infine, Moreno Nicoletti ha illustrato il percorso della tappa con arrivo a Vicenza, lungo la salita che porta al Santuario di Monte Berico, dopo un’appassionante percorso lungo la dorsale berica, tra i paesi di Mossano, Crosara, Torri di Arcugnano, Fimon e Perarolo.

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Sofia Beggin dedica a Basso la vittoria del Master Cross Da sinistra le nuove arrivate Noemi Cecconello, Francesca Zattera e Giorgia Gazzola

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Una vittoria ottenuta con autorità e sicurezza quella di Sofia Beggin nella penultima prova del Master Cross Selle Smp all’altopiano del Monte Prat a Forgaria del Friuli. Un’altra perla per la padovana del Team Wilier Breganze, questa la nuova denominazione della squadra per il 2015, che va così ad arricchire ulteriormente il proprio palmares stagionale del ciclocross, dopo un’attività su strada culminata con l’oro ai Summer Youth Olympic Games di Nanchino. Sul podio friulano la Beggin e tutta la squadra hanno voluto regalare il successo al proprio dirigente Franco Basso, scomparso a fine dicembre, che ha lasciato un grande vuoto nella squadra e per il quale stanno nascendo nuove interessanti iniziative. Tornando alla giornata sui pedali tra le junior la Beggin ha vinto per distacco. Un segnale importante quello lanciato dalla Beggin al Monte Prat in quella che è stata l’ultima gara di rifinitura in vista della sfida tricolore in programma a Pezze di Greco, in Puglia l’11 gennaio. La

Beggin, argento di categoria ai campionati italiani di Orvieto del 2014, sarà una delle sorvegliate speciali dalle avversarie nel brindisino per una sola gara che però varrà la maglia tricolore. Mentre per il Master Cross Selle Smp la Beggin difenderà il primato nell’ultima gara della challenge in programma a Vittorio Veneto, nel trevigiano, domenica 18 gennaio. Buone notizie anche dal settore giovanile al Monte Prat. Tra le allieve Anita Milan Albertin ha conquistato la nona posizione mentre l’esordiente Francesca Zattera, oggi dodicesima, ha trovato buona compagnia in squadra in un nuovo tandem di debuttanti in maglia Team Wilier Breganze. Il sodalizio vicentino presieduto da Federico Zattera ha infatti dato il benvenuto direttamente sui campi di gara a Noemi Cecconello e Giorgia Gazzola, che non hanno tardato a dare segnali della loro presenza. La Cecconello è entrata subito nella top ten delle esordienti con il decimo posto. Alle sue spalle, in undicesima posizione, Giorgia Gazzola.


11 gennaio 2015 - 9

il grande Sport altri sport Basket A1 donne Il Fila ha conquistato un posto nelle Final di Coppa

Putnina, la “Bondgirl” L’As Fila San Martino al secondo anno consecutivo in A1 ha chiuso l’andata al 4. posto dietro le corazzate Ragusa (26), Schio (20) e Umbertide (18), alla pari con la Reyer Venezia (16), vincendo il derby al Taliercio che ha valso lo storico approdo alla “Final Four” di Coppa Italia di fine febbraio. Un bilancio eccellente per il team delcoach friulano classe ‘72 Gianluca “Larry” Abignente, che ha sorpreso molti addetti ai lavori e tifosi, con un ruolino di 8 vittorie e 5 sconfitte (netta solo con la capolista Ragusa e le altre tutte a fil di sirena) e le cestiste giallonere protagoniste anche nelle varie classifiche di “top-players” del girone d’andata. Il presidente Vittorio Giuriati, sostenuto dallo sponsor Fila della Famiglia Pettenon e sempre con la saggia presenza del presidente onorario Francesco Cordiano, ha in effetti allestito un “roster” di spicco con fuoriclasse come Angela Gianolla, atlete del giro azzurro come Silvia Favento e Marcella Filippi, un top-pivot europeo come Valentina Fabbri, le due formidabili Usa Jasmine Bailey e Tayasha Pye, la talentuosa play Monica Tonello, un gruppo di promettenti giovani, guidate dal capitano di Castelfranco Veneto Mary Sbrissa (forse oggi la migliore “universale” del torneo evidenziata per la Nazionale anche dal giornalista della Gazzetta Francesco Velluzzi). Il Fila riparte da La Spezia con il nuovo colpo a sorpresa di Aija Putnina, proveniente dal club ungherese Pinkk Pécsi 424. La cam-

pionessa lettone di Riga nata il 15 gennaio 1988 è un’ala-pivot di 191 cm con ottimo curriculum internazionale (negli States al College dell’Università del Colorado, Francia, Lituania, Spagna) e già con esperienza italiana all’Umbertide 2013/14, con elevati

numeri: 10.4 punti e 5.4 rimbalzi in oltre 27′ di media, confermati quest’anno in Ungheria, dove ai 12 punti e 7 rimbalzi del campionato ha aggiunto medie di 8 punti e 6 rimbalzi in Eurocup. Un prestigioso arrivo studiato con attenzione dallo staff dirigenziale-tecnico, per il perfetto meccanismo finora creato con successo, ma necessario, in virtù dei rinforzi degli altri team e per confermare la formidabile marcia nel girone di ritorno. Spiega il presidente Vittorio Giuriati: «Si è presentata questa opportunità, e dopo averla valutata bene abbiamo deciso di coglierla. La squadra finora ha fatto benissimo e siamo molto contenti del gruppo, ma crediamo che Putnina possa aiutarci a fare ancora meglio, e a dare più profondità e spessore al roster in vista di un girone di ritorno che si preannuncia ancora più difficile». Già definita la nuova “Bond-girl” delle Lupe per la splendida avvenenza e accolta con molta simpatia dalle compagne, tutte atlete formidabili e di incantevole fascino. Domenica 11 gennaio poi l’attesissimo derby contro la Reyer Venezia alle 18 al Palasport Comunale ove è atteso il pubblico delle grandi occasioni per sostenere le Lupe, molto diffuse nel territorio grazie anche a intense sinergie interdisciplinari coordinate da Pierluigi Basso con l’AS Cittadella (le atlete spesso presenti al Tombolato e il presidente Vittorio Giuriati ospite del presidente Andrea Gabrielli la vigilia di Natale col Catania), il Grande Ciclismo e vari eventi.

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Zarattini: «Ora sono tutti in discussione»

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STAZIONE

Dopo l’eliminazione dalla Winter Cup parla il presidente Stefano Zarattini, deluso per il terzo obiettivo stagionale fallito dalla prima squadra. «La sconfitta contro il Kaos mi porta a fare delle considerazioni: prima di tutto si tratta della terza competizione fallita. Prima di Natale avevo chiesto allo staff e alla squadra di dimostrare la mia stessa “fame” di successi. Questa è stata la risposta sul campo? Sono deluso, mi sento tradito e sono altresì pentito di molte riconferme peraltro caldeggiate dai miei collaboratori. Un mese fa potevo liberare molti atleti e magari tenerne altri: qualcuno in seno allo staff e alla squadra ha pagato a carissimo prezzo il mancato passaggio in Uefa Futsal Cup e la sconfitta maturata contro l’Acqua&Sapone in Supercoppa in maniera vergognosa. Prima della parentesi di mercato invernale avevo affermato che disponevamo dei migliori giocatori in rosa, ma mi son dovuto ricredere. Non so più se la squadra è composta da giocatori adeguati a vestire una maglia vincente e gloriosa come quella della Lu-

parense, squadra più titolata d’Italia che se qualcuno se lo è dimenticato porta lo scudetto cucito sul petto». Il numero uno del club mette tutti sotto esame. «Ora può succedere di tutto. Contro il Kaos specie nel secondo tempo siamo stati imbarazzanti. Può darsi che durante queste feste non abbiamo lavorato abbastanza. Sono passati 15 giorni dalla gara con l’Asti a quella con il Kaos. La squadra era giù di corda, anche fisicamente (vedi dichiarazioni del patron del Kaos Futsal “li abbiamo annichiliti”, ndr). Di chi è la colpa di questa debacle? Sicuramente anche mia, ma sono veramente deluso: tutti devono assumersi le proprie responsabilità, tutti sono in discussione. La Luparense deve competere, per vincere, con i top team. Speravo che il nuovo allenatore desse sin da subito una scossa all’ambiente che finora però non c’è stata, una sola vittoria, due pareggi e due decisive sconfitte è un bilancio provvisorio con saldo negativo. Non so quando tornerò al Palazzetto a vedere la prossima partita».

(V.P.) - Dieci punti al giro di boa sono una miseria, capiamoci subito. Sia chiaro, la formula strampalatissima e demenziale del torneo (le prime quattro ai playoff e tutte le altre in vacanza) ha già zavorrato in partenza qualunque ambizione di molte, tuttavia 10 punti per i giallorossi a metà del cammino rimangono un’eresia senza se e senza ma. Beninteso, nessuno pretendeva che Bassano fosse sul podio o anche solo nella quarta posizione utile a strappare il pass per il barrage promozione. Ci sono certamente due o tre formazioni nel mazzo più quotate e attrezzate dell’Orange ed è doveroso che siano loro ad occupare taluni piazzamenti privilegiati. Tuttavia questo Bassano è stato costruito con l’idea di poter lottare sino alla fine per un posto al sole, potenzialmente vale una posizione a ridosso dell’èlite e mai a 8 lunghezze dalla luce, praticamente una voragine, come si trova adesso. Per essere espliciti: se San Vendemiano, titolare della quarta e ultima piazza playoff è a 18, Bassano avrebbe dovuto trovarsi ragionevolmente a 16, tuttalpiù a 14 per essere in linea con gli obiettivi di partenza. E invece viaggia a 10 e anche un bimbo dell’asilo realizzerebbe che non ci siamo per niente. E l’aggra-

vante è vedere poi un quintetto che al Memorial Garbin dello scorso week-end al PalAngarano, nonostante pesanti defezioni (D’Incà influenzato, il tiratore Bonivento lungodegente Mirko Camazzola frenato da un ascesso e soprattutto la rottura di un tendine del dito di una mano per il leader Crosato, probabile intervento chirurgico e almeno 3 settimane di stop, in bocca al lupo) ha messo in riga Mestre in semifinale (63-60) e proprio San Vendemiano in finalissima (66-59), due club che in classifica lo sopravanzano e con i quali in campionato le aveva prese tra i denti. A dimostrazione che coach Campagnolo è alle prese con uno spogliatoio ondivago e umorale, nel quale la dimensione emotiva prevale di gran lunga rispetto ai valori tecnici. È un dato acclarato ad esempio che questo gruppo fatichi a reggere la pressione (quando è tenuto a vincere non lo fa mai, se gioca senza tensioni addosso invece è capace di suonarle al mondo intero). Sfoggia partitoni con le big e si squaglia con rivali alla portata. Però dietro scalpitano giovanotti intriganti (Luca Zonta, Statua, Pagnon) e allora d’ora in poi avanti i ragazzotti più frementi che qualcun altro ha già dato ed è palesemente a fine corsa.

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il grande Sport

11 gennaio 2015 - 11

altri sport

Pattinaggio di velocità Altopianesi ok. Luca e Andrea Stefani doppietta

La premiata ditta Pattini & C.

Da sinistra Luca Stefani e Andrea Stefani. Nel riquadro Nicola Tumolero e qui sopra, in una gara estiva, Davide Ghiotto

E’ lui il re: Luca Stefani è il neocampione italiano della categoria senior di pattinaggio di velocità All Round su pista lunga. Il teatro che ha offerto lo spettacolo è stato il “ring” di Collalbo. Già nella prima giornata ha messo tutti in riga: il ventisettenne altopianese Luca Stefani (Fiamme Oro Moena) si è imposto nei 500 metri (37”74) davanti a Francesco Tescari (SC Pergine) e Alessio Trentini (VG Pergine). Nella gara successiva, i 5000 metri, replica del portacolori delle Fiamme Oro Moena (6’54’’89) davanti ad un Andrea Stefani (Sg Roana) bravo ad abbassare il personale di oltre 5 secondi (6’59”66), lasciando il gradino più basso del podio ad un altro specialista delle medie lunghe distanze: Marco Cignini. L’assegnazione e la conclusione degli Assoluti è giunta ventiquattro ore dopo: 1500 e

L’All Round su pista lunga è un affare di famiglia 10000 metri. E’ stato duello in famiglia Stefani, in campo maschile, con Luca (1’53’’95) che ha avuto la meglio sul fratello Andrea (1’55’’42) e su Marco Cignini (1’56’’94). A conclusione della kermesse ecco la distanza più lunga: i diecimila. Cambia cosìla misura, ma non il risultato! Il solito Luca Stefani, fissando il crono a 14’18’’23, ha

chiuso in bellezza. Il canturino Fabio Francolini in 14’20’’32, alla sua “prima” sulla distanza più lunga, si è assicurato il secondo posto davanti a Marco Cignini in 14’33’’70. I fratelli Stefani, dunque, chiudono la graduatoria generale con il primo posto di Luca (160,123 punti) e Andrea (162,266) alle sue spalle, davanti a Marco Cignini (164,012). L’Altopiano coltiva le sue stelle, sulla scia di Enrico Fabris. E la doppietta, “affare di famiglia”, degli Stefani è senza precedenti per i 7 Comuni. Da considerare anche il quinto posto di Nicola Tumolero e il sesto di Davide Ghiotto, come dire che quattro dei primi sei d’Italia arrivano da Asiago e dintorni. Ad attendere gli azzurri dell’Altopiano, i fratelli Stefani e Nicola Tumolero, C’è l’attività internazionale. Per Ghiotto quella nazionale.

Sci Stagione condizionata dalla bianca signora. Preoccupazione per i grandi eventi

Forza neve! Senza di te che si fa?

La bianca signora si fa desiderare e ha fortemente condizionato sia le vacanze invernali, sia il via della stagione agonistica. Temperature anomale, inversioni termiche incomprensibili (giornate in cui faceva più freddo ad Asiago che a Campomulo), hanno lasciato la gran parte delle piste a secco, specie sull’Altopiano dove la discesa ha visto “funzionare” ben poche piste. Idem per il fondo, con il Centro Fondo Gallio molto penalizzato. In ogni caso il circo bianco si è mosso e tra le notizie delle ultime settimane ci sono sempre belle novità sull’eneghese Asja Zenere, in forza alla Forestale, che tra i paletti sta facendo collezione di podi Fis. Bene anche Matilde Minotto (foto) che a Passo Monte Croce Comelico, nello slalom valido per la Coppa Veneto, ha fatto il bis dopo il successo di Padola e si è imposta su Elena Graffi Brunoro e sull’asiaghese Stefania Carli. Un’altra notizia interessante è l’affacciarsi nel biathlon di atleti altopianesi. E’ stato l’Usa Sci a portare suoi atleti ad una competizione di biathlon in Val Ridanna e pare che sia una prima volta, questa new entry.

Poche piste aperte, attività agonistica locale ferma. Asja Zenere, nuovi successi sui podi Fis. Matilde Minotto fa doppietta tra i paletti in chiave Coppa Veneto. Usa Sci, esordio nel biathlon! Gli eventi di febbraio: tricolori di nordico Ana ad Asiago, Marciabianca a Marcesina Tornando alla neve, le preoccupazioni riguardano alcune manifestazioni come i campionati italiani di sci difondo Ana, che vede nell’organizzazione il Gs

numero 43, problemi ancora più vasti, ma per febbraio c’è tempo e si spera. Sull’Altopiano, a Campomulo, sono anche fissate le selezioni per i nuovi maestri di sci di fondo nei giorni 10 e 11 marzo.

Alpini Asiago, e la Marciabianca a Marcesina di Enego. La mancanza di neve mette a rischio le due manifestazioni. Per i campionati Ana si è pensato alla pista Millepini, in centro ad Asiago, ma finora le alte temperature hanno reso inutile l’uso dei cannoni. Si pensa all’arrivo di condizioni meteo ideali verso il 20 gennaio, ma sicuramente tutti gli appassionati e gli organizzatori sono molto preoccupati. Di certo poi lo asforzo organizzativi e il volontariato faranno il miracolo, ma c’è bisogno anche della materia prima, la neve. Per la Marciabianca, edizione-

BOXE

Pierluigi Basso premiato con il “Guantino d’oro” Da destra il vicesindaco Stefano Marcon, Francesco De Piccoli, Pierluigi Basso e Paolo Toniolo col “Guantino d’Oro”

L’Union Boxe Ring di Castelfranco Veneto, in collaborazione con il Comune, ha organizzato il classico appuntamento con la Grande Boxe di Santo Stefano, imperniata nell’incontro internazionale per dilettanti con la Slovenia e in alcuni top match professionistici, col coordinamento di Gino Santi da oltre trent’anni sulla breccia quale insegnante locale della “noble-art”. Nello spettacolare scenario dello storico palasport d i C a s t e l f r a n c o Ve n e t o (l’avveniristico “fungo” che negli anni 60/70 con capienza di 2.500 spettatori ospitò celebri eventi sportivi ed oggi autorizzato a 400 posti) è stato premiato Pierluigi Basso che ha ricevuto il “Guantino d’Oro” da Paolo Toniolo, il vicesindaco e assessore allo sport di Castelfranco Stefano Marcon e l’ospite d’onore Francesco De Piccoli, leggendario oro olimpico di Roma ‘60 nei Pesi Massimi. Basso, dirigente e organizzatore sportivo, ha un’intensa attività anche nel pugilato (soprattutto nel periodo della presidenza regionale dell’imprenditore e dirigente rodigino Paolo Toniolo - 92/95 - 2002/2005) con alcune rilevanti manifestazioni che hanno visto combattere sul ring campioni come Parisi, Sanavia, Vidoz e varie serate di gala e di premiazioni, due spettacolari eventi sulla Grande Boxe presentati al Panathlon Club di Cittadella con ospiti prestigiosi boxeur, dirigenti, giornalisti. Nel 1999 Basso riportò nell’alta padovana proprio la Gran-

de Boxe (dopo 30 anni di assenza dall’epico match Benvenuti-Sarti nel Circo esaurito di piazza Sagrato a Cittadella) organizzando il titolo tricolore di Sanavia nel palatenda Extend-Tosetto allestito a Onara di Tombolo. In questo periodo ci sono stati vari riconoscimenti pugilistici al

merito, tra cui le Medaglie d’oro per la prova pre-olimpica di Atene 2004 Selezione Italia-Grecia a Camisano Vicentino e nelle celebrazioni del Centenario 2006 della nascita del mitico friulano di Sequals campione mondiale dei pesi massimi Primo Carnera. Da segnalare la Medaglia ricevuta dal Comitato Regionale Veneto per la partecipazione organizzativa a Caorle del 1° Torneo Italia Internazionale di Boxe Femminile nel marzo 2003 a Caorle (prima riunione femminile italiana oggi al vertice mondiale con varie campionesse).

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