Il Grande Sport n. 207 dell'8 marzo 2015

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il grande Sport pagine di pura passione

(anno XI n. 3) diffusione gratuita periodico 8 marzo 2015

n. 207

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Marco, De Zan e quei misteri in una carriera discussa |||| a pagina 3

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il grande Sport

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8 marzo 2015 - 2

sportivamente

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Quando i top runner fanno i globetrotter Zane Robertson è stato l’ultimo a staccarsi dal gruppo di fenomenali africani alla BoClassic, gara di 10 km in centro a Bolzano a S.Silvestro. Ci sta che un neozelandese cerchi le migliori opportunità per gareggiare in giro per il mondo, anche circondato da cime innevate quando a casa sua c’è una splendida estate. A dire il vero da 8 anni ha spostato la dimora dalla medie latitudini dell’emisfero australe appena sopra l’equatore africano, fra Etiopia e Kenya, quando con il gemello Jake ha cercato il miglior ambiente per allenarsi. Subito non mi ero accorto e questo mi è saltato all’occhio quando Zane ha sfondato l’ora nella mezza maratona a Marugame in Giappone, terzo viso pallido a riuscirci. È stato battuto dal kenyano Paul Mutero Kuira, da 9 anni residente in Giappone, che a 16 anni infilava 3’46”/13’50”/28’24” sui 1’500/5’000/10’000, poi cresciuto nel ricco circuito di gare del sol levante, senza riuscire a farsi selezionare dal paese di origine per i campionati globali. Zane e Paul esordienti in mezza col botto.

A questo punto per chiudere il triangolo running mi mancava un giapponese emigrante in Nuova Zelanda e mi sono ricordato dei pellegrinaggi di Kiyoshi Nakamura e i suoi discepoli nella terra

natale di Arthur Lydiard, che nell’isola aveva lanciato il jogging e gettato le basi del moderno sistema di allenamento, dimostrandone la validità a suon di medaglie alle Olimpiadi di Roma 1960. In una di queste scorribande giapponesi nell’emisfero australe To-

shihiko Seko ottenne i record del mondo dei 25-30’000m su pista (22/03/1981, Christchurch). Poteva finire così, ma in tutto questo girovagare mi sono accorto di un giapponese molto casalingo, che mal sopporta di assentarsi dal lavoro – 8 ore regolari lunedì/venerdì – e gareggia molto nell’isola di Honshu, soprattutto nei dintorni di Saitama, nell’area metropolitana di Tokyo. Yuki Kawauchi sta battendo tutti i record di quantitàqualità in maratona. Giorgio Calcaterra nel 2000 ne ha concluse 16 sotto 2h20’ (una sotto 2h15’), mentre nel 2014 l’instancabile Yuki è arrivato a 13 sotto 2h17’ (2 sotto 2h10’), dopo un 2013 con 11 maratone di cui 4 sotto 2h10’ (2h08’14” il personale a Seul). Ancora un mese fa ne ha piazzate due in 2h15’ in domeniche successive. Dopo questo turbinio di numeri, non resta che concludere: a ciascuno la propria strada. Sembra una banalità, ma le soluzioni per correre sono attorno a noi, lontane tanto investiamo per spostarci, vicine quanto abbiamo voglia di cercare. info@scuoladicorsa.it

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Marco, il “vecchietto” che non si ferma mai Quando l’età non conta. Nel 2006 alla partenza dell’ultra trail du Mont Blanc una giornalista di Sky disse: “E dove volete che vada quel vecchietto”. Di fronte a lei c’era Marco Olmo, allora 58enne. Ebbene quel vecchietto arrivò primo al traguardo di Chamonix dopo oltre 160 chilometri di gara. Per lo sport italiano Olmo è una specie di leggenda. Oltre la soglia dei quarant’anni ha cominciato ad affrontare e a vincere le corse estreme più dure al mondo. Lui dice: “Nelle vite precedenti ho fatto il contadino, il camionista e l’operaio”. Ora alla soglia dei 67 anni non smette di correre, un’ora e mezza tutti i giorni ed ogni tanto qualche lungo di 4-5 ore. Non ha mai usato nessuna tabella di allenamento, tantomeno il cardiofrequenzimetro. Il suo carattere è particolare, chi lo conosce o chi si è avvicinato a lui per scoprire l’atleta ha sempre trovato un uomo semplice. Il giorno del suo

compleanno nell’ottobre scorso è andato a correre dicendo: “E’ meglio spegnere chilometri che candeline”. Vegetariano dall’età di 36 anni, inizialmente per una scelta di salute, facendola poi diventare in

seguito una filosofia di vita: “Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente, e con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della fame nel mondo”. Mangia tendenzialmente patate, pasta, pane, polenta, castagne, formaggio. Non assume

integratori e quando ha qualche acciacco lascia che l’organismo recuperi naturalmente. “In corsa si mangia e si beve, talvolta si cammina, ma chi si ferma è perduto. Per andare forte bisogna correre tanto. Non sono un professionista, quando facevo l’operaio ero un professionista. Non tengo mai conto dei chilometri percorsi e durante la corsa penso a molte cose, queste mi danno motivazione”. U Un giornalista gli ha chiesto: “Per quanto continuerai a correre?”. La sua risposta è stata: ”Gli animali continuano a correre fino all’ultimo, figuriamoci se intendo smettere io”. Questo è Marco Olmo, considerato da me e da molti un mito. Ho voluto parlare di lui con il massimo rispetto verso questa persona, forse controcorrente, un po’ burbero ma simpatico, timido ma pieno di energia. Su di lui sono stati scritti libri , film, ed è famoso in tutto il mondo per le sue imprese . Io lo definisco un professionista della vita. emmerunning.weebly.com/blog

MARCE E CORSE

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

Volley B2 La squadra di Poletto vendica la sconfitta col Povolaro

Giallorossi alla riscossa

(S.C.) - C’era un conto in sospeso tra il Bassano Volley e il Povolaro. All’andata, nel match giocato il 9 novembre dell’anno scorso, i padroni di casa del Povolaro si imposero per tre a due dopo essere stati in vantaggio per due set a zero. È questa l’unica vittoria ottenuta dal team vicentino, che annovera tra le proprie fila una vecchia conoscenza del volley bassanese, l’opposto Michele Borsatto. I tifosi ricorderanno Borsatto vestire la maglia giallorossa per molti anni in serie A2, protagonista al Palasport di via Ca’ Dolfin per un buon periodo in cui sostituì l’infortunato Stefano Moro. Nel match di andata, dicevamo, Borsatto fece valere la “legge dell’ex”, mettendo a segno un’infinità di punti che condannarono i giallorossi alla sconfitta. Da allora, si diceva, i ragazzi di Poletto coltivavano una certa voglia di rivincita, che è puntualmente emersa nel match di ritorno, disputato al PalaBruel. Questa volta la partita non ha avuto quasi storia, perché Guarise e compagni si sono imposti con un secco tre a zero e i parziali sono stati quanto mai eloquenti: 25-19, 25-17 e 25-17. Insomma, il Bassano ha consumato la sua piccola vendetta, mentre il Povolaro è rimasto all’ultimo posto della graduatoria con una sola vittoria all’attivo,

quella ottenuta appunto contro i giallorossi all’andata. Lontano dalla zona play-off (che dista otto lunghezze) così come dalla zona retrocessione (dieci punti) il Bassano Volley può raggiungere a breve l’obiettivo fissato a inizio stagione, vale a dire quello di una

tranquilla salvezza. Poi i ragazzi di Poletto potranno giocare in piena tranquillità, puntando a scendere sul parquet senza alcun patema d’animo e a togliersi ancora qualche soddisfazione, anche con le formazioni di alta classifica.

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registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Verona 40, 36022 Cassola (Vi) TELEFONO E FAX 0424 833717

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Direttore responsabile MICHELE ZARPELLON Consulenza editoriale CLAUDIO STRATI Collaboratori: Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto, Rino Piotto, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin Editrice Littera srl Officina Editoriale Stampa Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi)

Il Grande Sport è free ed è diffuso in oltre 900 punti a:

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La storia De Zan alla Bassanese riapre le carte

Pantani, anatomia di un caso Un ragazzo simpatico, un romagnolo verace, un po’ guascone ma di grande sensibilità. Davide De Zan, giornalista delle reti Mediaset che, sulla scia del padre, si occupa di ciclismo, ha dipinto così Marco Pantani, suo amico e tra i miti rimasti nei cuori dei tifosi. Nella serata di Incontri senza Censura della libreria La Bassanese di Marco Bernardi, di fronte a una platea foltissima e moderato da Eros Maccioni ha illustrato le tesi che ha condensato nel suo libro, “Pantani è tornato”. E tratteggiando Pantani, ha raccontato il carattere che lui ha conosciuto: “Era un fuoriclasse, ma davanti a certe situazioni contavano certi valori. Al Tour quando il gruppo si fermò per protestare contro i mdetodi della polizia, che faceva il suo lavoro dell’antidoping ma con modalità mediatiche contestate, lui in maglia gialla si tolse il numero dalla maglia per essere parte della protesta. Una mossa che poteva costargli cara, lui poteva fregarsene delle proteste, era in testa e con quella vicenda rischiava la squalifica”. De Zan ha ricordato altri episodi, il viaggio improvviso di Marco che molla una gara i Spagna per essere al funerale di Adriano De Zan, il papà. Ma il clou della serata sta nelle “indagini” di De Zan, pubblicate nel suo lavoro, grazie alle quali spera venga riaperto il libro della storia di Pantani. Dargli un po’ di giustizia, perchè negli anni del doping si può solo concentrarsi su episodi. Quello clamoroso del 5 giugno del ‘99, con Marco scortato dai carabinieri che se ne va attonito dall’albergo di Madonna di Campiglio, a un giorno dalla vittoria nel Giro, e quella morte piena di misteri in una pensioncina di Rimini, il 14 febbraio del 2004, un giallo che grida un bisogno di verità. In sala campeggia un cimelio,

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Davide De Zan durante la serata di Incontri senza Censura. La copertina del suo libro denuncia e la bici del Tour del ‘97, la Wilier Triestina made in Rossano Veneto

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Tennis La St Bassano è pronta per un’altra stagione da big

Il futuro della racchetta

Leggi l’approfondimento sul magazine web www.ilgrandesport.it

la bici Wilier Triestina con cui Pantani corse il Tour del 1997. E in prima fila ci sono i Gastaldello, padre e figlio, proprietari dell’azienda di Rossano Veneto che realizzò quel gioiello e che l’hanno portato per ricordare Marco. “Mi sembra di vederlo in sella a pedalare” esclama De Zan. “Su Rimini non so, su Campiglio qualcosa sapremo” ripete De Zan, che si sente sicuro di qualche novità in arrivo. In estrema sintesi, la misurazione dell’ema-

tocrito del ‘99 “fu una porcata”: per il giornalista un complotto, taroccarono i dati, non si sa chi e si presume come, per “farlo fuori” in omaggio a disegni criminali. Mentre a Rimini la storia del suicidio per overdose non regge. De Zan è certo, fu omicidio e scrive “delitto” in copertina. Due momenti cruciali. A Campiglio finì la vita di Pantani, in sostanza lo uccisero, sostiene De Zan. A Rimini lo ammazzarono davvero. Ma lui si sente certo che un magistrato riaprirà il primo caso, non sa se accadrà sul secondo. *** Approndimento su www.ilgrandesport.it

Il tempo dello scudetto conquistato nel massimo campionato di serie A1 a squadre sta ormai diventando un ricordo e alla St Bassano si guarda avanti, soprattutto puntando sulle forze del proprio vivaio. Dando uno sguardo alle operazioni che stanno svolgendo i maggiori Club d’Italia (Genova in primis), si intuisce che lottare per fare il bis è quasi impossibile. Se dall’altra parte ci sono avversai come Fognini, Bolelli, Seppi... diventa quasi utopico allestire una squadra che possa solo minimamente competere. In ogni modo la StB sta facendo le sue scelte e nel frattempo si gode non solo una squadra in serie A ma anche due

squadre in serie B (una maschile e una femminile) che possono ben comportarsi nei rispettivi

campionati. Alla vigilia poi degli impegni a squadre la società di via Col Fagheron vanta praticamente un team per ogni categoria, dall’under 10 agli over 40, sintomo di un movimento di base che regge alla crisi che e risponde alla grande. A questo aggiungiamo che il sodalizio giallorosso ha portato a casa ancora una volta il Campionato Italiano per giocatori su sedie a rotelle, vanto per il sodalizio del presidente Giacomo Alban (nella foto). A breve ci saranno pure le elezioni del direttivo e quanto prima conosceremo la nuova squadra che guiderà il prossimo biennio, di sicuro verso traguardi di prestigio.


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sportivamente

mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Il riscaldamento va fatto anche per la mente Il riscaldamento motorio prima di una gara, più noto come warm-up, anche se sarebbe più corretto definirlo “attività pregara”, considerato che diverse ricerche hanno dimostrato che gli effetti positivi non sono legati esclusivamente all’aumento della temperatura corporea, è composto da una serie di esercizi fisici che vengono eseguiti prima della performance, in modo da consentire al corpo di riuscire ad affrontare la vera e propria attività nelle migliori condizioni possibili, preparandolo al compito, migliorandone la prestazione e riducendo il rischio di infortuni. In realtà l’utilità del riscaldamento motorio è stata molto dibattuta e solo negli ultimi anni sembra ampliarsi l’accordo sull’efficacia atletica dei soggetti che lo praticano. Il pre-esercizio e l’attività pre-gara hanno alcuni obiettivi specifici per il corpo dell’atleta: quando ben praticato e impostato, determinano un’attivazione quasi immediata del sistema fisiologico e l’esecuzione altrettanto veloce e precisa dei movimenti di gara; è una pratica utile anche per chi pratica attività fisica non agonistica perché permette di utilizzare i propri muscoli con maggiore efficacia e in economia energetica, ottenendo in questo modo risultati migliori nella prestazione; è un mezzo fondamentale per ridurre gli infortuni e i traumi da sport. Praticare queste attività pregara è un po’ come scaldare il motore nell’attesa che il semaforo scatti e la vettura si immerga nella corsa in tutta la sua potenza. E se di motori da scaldare ce ne fossero più di uno? Se ci fossero più parti da preparare? Se si “riscaldasse” anche la mente? Preparare anche la testa prima di entrare in gara aiuta a indirizzare e a focalizzare le energie verso quelle attività e quei compiti che risultano essere più importanti per l’atleta in quella situazione, aiuta in qualche modo a connettere corpo e mente nei suoi processi di pensiero, emotivi, motivazionali e di azione. Quando si attiva solo il fisico il rischio potrebbe essere quello che non ci si senta sufficiente presenti e motivati a svolgere quell’attività oppure non in grado di affrontarla con efficacia. Ma come si fa a “riscaldare la mente”? Il riscaldamento mentale, individuale ma anche di squadra, è un processo che viene praticato e allenato prima della gara su una base schematica e regolare e ci permette di creare il giusto atteggiamento e concentrarci su ciò che conta realmente in quel dato momento, valutando la situazione e scegliendo l’approccio e la strategia migliori per noi e per il compito da affrontare. Cosa mi serve, cosa mi conviene attivare, come posso fare per cambiare un atteggiamento che mi ostacola? Calma, tranquillità, aggressività, forza, grinta, ri-

lassamento? Allenare, riscaldare e attivare semplicemente l’atteggiamento più consono e che ci supporti nel raggiungimento del nostro obiettivo e a dare il meglio in quella determinata prestazione. Nel rugby possiamo trovare un esempio di come il riscaldamento mentale viene utilizzato

in modo strutturato e secondo canoni specifici: la Haka degli All-Blacks, la danza che viene riproposta prima di ogni gara ufficiale dalla squadra Neozelandese, è un esempio di riscaldamento che coinvolge la parte

mentale ed è di enorme potenza e carica emotiva. Riscaldare corpo e cervello, muscoli e mente è un po’ come riscaldare tutto il motore intero prima del via. In gara ci serve fare ciò che sappiamo fare bene, fidarci delle nostre capacità, sfruttare al meglio i punti di forza e mettere in campo tutto il nostro potenziale. Lasciare una capacità potenziale inespressa è come non averla e focalizzarci in gara sui punti deboli, che ci sono e che tutti abbiamo, è come autorizzarli ad agire su quel compito compromettendo così la nostra prestazione. In gara usiamo ciò che sappiamo fare meglio, ciò che ci serve e i difetti, da continuare a smussare, lasciamoli fuori dal campo per riprenderli in allenamento dove potremo migliorarli e portarli con noi quando dovessero servirci. www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Gli alimenti funzionali per combattere il cancro Con il termine di alimenti funzionali si intende alimenti ricchi di biomolecole con proprietà protettive che, se inseriti in un regime alimentare equilibrato, svolgono un’azione preventiva e curativa sulla salute. Diceva Ippocrate “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo’’. L’azione degli alimenti era nota già ai tempi dei Greci, Sumeri, Cinesi, Egiziani e Indiani, cardine della loro medicina tradizionale. I cibi possono potenziare e riequilibrare l’organismo, rinforzare il sistema immunitario, ostacolare l’ossidazione dei tessuti, ritardare i processi di invecchiamento cellulare. Sono note tre tipologie di alimenti funzionali: il cibo naturale, il cibo arricchito e gli integratori alimentari. Vediamo alcune tra le molecole più importanti contenuti negli alimenti: broccoli, cavoli e cavolfiori (brassicacee) contengono indolo 3 carbinolo, valido aiuto nel cancro al seno. I broccoli, hanno il sulforano, un alleato per la prevenzione del cancro al colonretto e la glucorafanina che aiuta a inibire la crescita di tumori.

Le carote, ricche di Beta-carotene e di falcarinolo, sono utili per la prevenzione di tumori ai polmoni, bocca, gola, stomaco, intestino, vescica, prostata e mammella. I funghi contengono il lentinano, che rallenta la moltiplicazione delle cellule cancerose; le alghe sono ricche di minerali come potassio, calcio, magnesio, ferro e iodio, vitamina B12, fibre, clorofilla e acidi gras-

si che possono aiutare contro il cancro al seno. Gli avocadi hanno potassio e beta-carotene, sono ricchi di glutatione, antiossidante che neutralizza i radicali liberi, utile nel trattamento di epatite virale. Il peperoncino contiene la capsaicina che neutralizza alcuni carcinogeni. I fichi sono efficaci nel ridurre il rischio di tumori, ricchi di vitamine A e C, calcio, magnesio e potassio, riducono l’appetito e aiutano la perdita di peso. I pompelmi e gli agrumi, contengono vitamina C, beta-carotene, acido folico e monoterpeni, sostanze che aiutano nella prevenzione del cancro al seno rimuovendo agenti cancerogeni. L’uva, ricca di resveratrolo e acido ellagico, blocca gli enzimi indispensabili alle cellule tumorali, rallentandole. Le arance e limoni hanno il limonene, che inattiva i carcinogeni. La papaia è ricca di vitamina C e folacina, che riduce la displasia cervicale e alcuni tumori. I lamponi han-

no vitamine e antociani, e quelli neri possono aiutare contro il cancro al colon e all’esofago. I pomodori ricchi di vitamina C e licopene, un antiossidante con capacità di ridurre il rischio di cancro alla prostata nell’uomo. Il pesce azzurro, la frutta secca e il lino, sono ricchi di omega 3 e acidi grassi che aiutano a prevenire il cancro al colon e malattie cardiache, inoltre il lignano del lino è un antiossidante capace di rallentare o inibire la carcinogenesi. Le noci contengono quercetina che rallenta la crescita dei tumori e quella del Brasile è ricca di selenio, utile per la prevenzione del cancro alla prostata. L’aglio contiene allicina che riduce le malattie cardiovascolari, ha azione antiossidante e antipertensiva, ha effetti antibatterici contro l’helicobacter Pylori, parassita dello stomaco che può causare cancro. Il rosmarino contiene carnosol, inibitore dello sviluppo di tumori alla mammella e alla pelle. La tapioca aiuta contro i melanomi. Il curcuma e lo zenzero inibiscono l’enzima ciclo ossigenasi coinvolto in malattie infiammatorie e tumori. Il vino rosso ha i polifenoli, se assunto in dosi adeguate aiuta a proteggere da diversi tipi di cancro. La soia, ricca di fitoestrogeni, previene malattie al seno e alla prostata, rallenta la carcinogenesi e abbassa i livelli di colesterolo cattivo. Il tè nero e soprattutto il verde, contengono antiossidanti-polifenoli, (catechine) che possono proteggere contro il cancro allo stomaco, al polmone, al colon, al retto, al fegato e al pancreas. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com

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Vipers e Diavoli a caccia di un posto ai playoff

I Vipers di Asiago si sono imposti in trasferta contro il Polet e conquistano tre punti molto importanti. Con tre giornate dal termine, la squadra veneta balza in quarta posizione e scavalca i Ghosts Padova e raggiunge i Diavoli di Vicenza. Sicuramente con il risultato del recupero, sarà tutta da vivere la corsa al quarto posto visto che significa vantaggio della pista nei quarti di finale playoff. Tornando alla gara l’Asiago, in formazione rimaneggiata, e privo di Luca Tessari, Nicola Tessari (spalla lussata), Berthod (squalifica-

to), Petrone (indisponibile) e del tecnico Sartori, impegnato ad Asiago con la nazionale U20, parte bene e realizza subito due gol. I Kwins ritornano in partita con la rete di Fabietti ma rimarrà l’unico acuto dei triestini che devono subire un’ altra marcatura da parte dei veneti prima della fine del tempo. Nella ripresa i Vipers allungano con Lievore (al secondo gol della serata) e l’Asiago porta a casa il match. Da segnalare il ritorno in Argentina di Marcolongo, uno dei pezzi pregiati dei Vipers.


8 marzo 2015 - 5 il grande Sport le nostre big Serie C Unica I giallorossi pagano un girone di andata giocato ad alta velocità e adesso perdono terreno dalle big

Il Bassano rallenta

Prima o poi doveva arrivare. Il primo momento di flessione per la truppa di Asta, dopo mesi in cui ha recitato il ruolo da protagonista, ha coinciso con l’inizio del girone di ritorno. Insomma, dopo un lungo periodo vissuto sugli scudi, sono tempi di vacche magre per il Bassano Virtus, che molto probabilmente sta pagando gli sforzi profusi nella prima parte della stagione. A sancire la piccola crisi giallorossa è stato il match di alta quota contro il Novara. In un “Mercante” in stile grandi (ma non grandissime) occasioni, i ragazzi di Asta, pur mettendo sul campo ogni energia, hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte ad un avversario dimostratosi più solido e concreto. E che, meritatamente, ha preso il volo. Del resto, vale la pena ricordare un concetto più volte ribadito. Ci sono squadre, a cominciare proprio dal Novara, ma senza dimenticare Pavia, Alessandria e Como, che sono state costruite con l’obiettivo di puntare dritto dritto ai play-off promozione, se non al salto di categoria di-

retto. E, obiettivamente, anche a giudicare dalle ultime partite giocate, si tratta di formazioni che hanno un qual cosina in più rispetto ai giallorossi. Senza dimenticare che nel corso del mercato invernale si sono ulte-

stato il cammino della truppa di Asta per rendersi conto di come i risultati stanno condannando i giallorossi ad un ruolo non di primissimo piano. Basti innanzitutto un dato. Nel girone di andata il Bassano ha conquistato,

riormente rinforzate, dimostrando ancora una volta di puntare sicure all’approdo in serie B. Il Bassano invece, com’è noto, ha apportato solo lievi modifiche al proprio organico, fedele al principio di salvaguardare equilibri da tempo trovati ma anche il bilancio. Basta anche vedere qual è

in media, 1,947 punti a partita, ma negli otto match finora giocati nel girone di ritorno la media scende sonoramente a 1,25. Tra gennaio e febbraio, il Bassano Virtus ha giocato, dicevamo, otto partite, vincendone solo due, pareggiandone tre e perdendone altrettante. In particolare bruciano le sconfitte subi-

te con le dirette concorrenti per il primato. A Pavia, in un match trasmesso in diretta da Rai Sport, Pietribiasi e compagni hanno ceduto le armi, seppur di misura, dopo un match giocato alla pari. Un po’ come accaduto all’andata. Sei punti lasciati nelle tasche degli uomini di Maspero pesano un po’ troppo nel bilancio giallorosso. La sconfitta casalinga subita col Novara, poi, ha scavato (definitivamente?) il solco dalla vetta della graduatoria, occupata da Alessandria, Novara e Pavia, in rigoroso ordine alfabetico visto che si trovano tutte a pari punti. Ma cosa c’è da aspettarsi da qua alla fine del campionato? E’ quello che si chiedono i tifosi giallorossi, che ogni domenica non mancano di incitare alla grande la propria squadra e di applaudirla anche quando il risultato è diverso dalla vittoria. Certo è che alla fine del torneo ci sono ancora molti punti in palio, e, in un campionato equilibrato come questo, ad essere ottimisti tutto può ancora accadere… Stefano Cirillo

CALCIO SERIE B

CALCIO SERIE B

Il Cittadella cresce e si fa sempre più affidabile

Il bomber Sambo: «Chi batterà il mio record?»

Il Cittadella continua nel girone di ritorno su una tabella di marcia che punta decisamente alla salvezza diretta senza passare per i play out. La classifica in questa fase di campionato è talmente corta che con tre punti in più il Cittadella sarebbe nella parte sinistra del televideo, mentre con tre punti in meno sarebbe in piena zona retrocessione. Questa situazione di estremo equilibrio piace a Foscarini, tecnico abituato a lottare e soffrire per salvarsi e tali sono l’immagine e il carisma della squadra da lui plasmata. Quel che maggiormente ispira fiducia è una rosa ora completata dai nuovi acquisti (Kupisz, Stanco, Bazzoffia, Camigliano, Vaccarecci) che garantiscono copertura in ogni reparto anche in situazioni di emergenza (nel girone di andata c’erano sovente tre-quattro Primavera che completavano la lista dei convocati). Importanti anche i recupe-

ri degli infortunati Paolucci e Schenetti, nonché la riscoperta in porta del sempiterno Andrea Pierobon (46 anni a luglio) che sta dando sicurezza alla difesa e sprone all’intera squadra. I risultati di conseguenza arrivano, e spesso stanno stretti. A Pescara la vittoria è sfumata a tempo scaduto (1-1) ed è stata centrata (1-0 gol di Stanco) a Vercelli in uno scontro che vale molto in ottica futura. Al Tombolato la squadra di Foscarini ha perso (1-0) a testa alta con il Bologna con un secondo tempo che avrebbe meritato non solo il pari. Ancora pareggio (2-2 con gol di Sgrigna e Stanco) a Lanciano in attesa dei due matchspareggio con Varese e Entella. Insomma un Cittadella affidabile nonostante in particolare nell’ultimo mese sia stato bersagliato dall’influenza (Sgrigna, De Leidi e Kupisz messi a letto il giorno della sfida con il Bologna. Rino Piotto

INella graduatoria dei bomber del Cittadella di tutti i tempi il leader è attualmente Enrico Sambo con 49 gol messi a segno dal 1987/88 al 1990/91, seguito da Riccardo Meggiorini (40), Claudio Coralli e Joachim De Gasperi (37), Alessandro Sgrigna (33), Marco Scarpa (32), Nunzio Di Roberto (29), Stefano Ghirardello (25), Federico Piovaccari (23) e Matteo Ardemagni (22). «Ogni record è fatto per essere migliorato – osserva Sambo -, per cui faccio il tifo affinchè qualcuno raggiunga i 50 gol. Ogni giocatore ha le sue peculiarità e fra gli attaccanti attuali del Cittadella mi vedo simile a Coralli per generosità e opportunismo e a Gerardi nella fase aerea». Sulla squadra di Foscarini, continua: «Si salverà puntando sulla forza del gruppo e sulla serietà della struttura societaria. Sono i principi del suo fondatore Angelo Gabrielli, un presidente eccezionale di cui mi sento onorato per averlo conosciuto di persona». Oltre al calcio, Sambo ha praticato anche l’atletica leggera: «Era la mia passione da ragazzo, ma poi il calcio mi ha assorbito completamente. Conclusa la carriera di calciatore mi sono tesserato con la Road Salf

Altopadovana vincendo anche due medaglie alle Nazionali Csi di Jesolo nel 2005». Attualmente è presidente onorario del Salf Granata Club: «Ho riscontrato nella Salf quei principi che avevo apprezzato in Angelo Gabrielli, il quale metteva sempre la persona prima del risultato senza dimenticarsi dei meno fortunati. Con il Salf Granata Club ho portato avanti il “Progetto Sport Solidarietà” patrocinato dal Comune di Fontaniva, continuando la tradizione pluridecennale della Salf a sostegno delle missioni in Africa e nell’America Latina». Una sensibilità che Enrico Sambo vive in famiglia: «Con mia moglie Elena abbiamo adottato due ragazzi della Colombia, Nelson e Germàn, che si sono ben inseriti a Cittadella nelle giovanili del Pozzetto e del Santa Maria». Dopo gli impegni di lavoro come direttore della Banca Padovana agenzia di San Giorgio in Bosco, Sambo coltiva la vecchia passione: «Mi diverto ancora a fare gol tra gli amatori. Recentemente nel “Primo torneo di calcio a 5” a San Giorgio in Bosco per la ricerca contro le cardiopatie ci siamo classificati al primo posto con la squadra della banca». Rino Piotto

Cccg granata

Il coordinamento rinnova le cariche

Il “Ristorante da Godi” ha accolto, assieme al patron Silvano Birollo (presidente “Salf Granata Club da Godi-Fontaniva Presente”) l’incontro mensile del Centro Coordinamento Club Granata-Cccg (a rotazione nelle sedi dei Club affiliati e riunioni speciali in sala-stampa del Tombolato) con la presenza delle delegazioni di tutti i gruppi affiliati (10 Club e 3 Sezioni) e dei referenti As Cittadella Silvio Bizzotto e Federico Cerantola (marketing). Dapprima è stato confermato all’unanimità il massimo sostegno alla società guidata dal presidente Andrea Gabrielli con la sua stimata famiglia, alla competenza del dg Stefano Marchetti, alla capacità tecnico-morale dell’amato mister Foscari, coadiuvati da tutta la dirigenza e staff di addetti-collaboratori (sempre dimostrato dal Cccg soprattutto nei momenti impegnativi), con completa fiducia nell’obiettivo-salvezza al 7° straordinario campionato consecutivo di serie B, quindi si è verificata l’attività sociale dei singoli club ed analizzato il calendario casalingo-esterno delle partite, con la preparazione anche coreografica del prossimo big-match al Tombolato col Bologna del 21 febbraio e l’organizzazione delle trasferte. Relazionati quindi gli ottimi coi mass-media (stampa e web) e le intense pubbliche relazioni con istituzioni ed autorità. Quindi al quinto anno dalla

fondazione del 25 settembre 2010 è stata illustrata la rinnovata segreteria Cccg con la nomina del binomio composto da Rino Piotto-(Salf Granata Fontaniva) e Lamberto Tellatin (Galliera Granata), con Francesco Rebellato (che ha lasciato per improrogabili impegni e ringraziato con un caloroso applauso per l’encomiabile supporto) disponibile come collaboratore esterno. Confermati i ruoli di Pierluigi Basso (addetto stampa-pubbliche relazioni) e di tesoriere Giuseppe Callegari (Jack Foscarini-Riese Pio X). Inoltre è stata confermata con successo la sinergia interdisciplinare con varie associazioni. Sono quindi intervenuti i referenti dell’As Cittadella Bizzotto e Cerantola e di vari delegati dei Club, tra cui Roberto Zanon (Granata Cittadellese), Paolo Pan (Angelo Gabrielli), Renzo Brunoro (San Giorgio in Bosco), Giuseppe Ferronato (I Love Citta), Fulvio Miotti (Granata Al Sole), Alberto Zonta (Belve Granata), Renato De Luchi (Riese Pio X). Francesco Rebellato si è incontrato coi fratelli Roberto e Sandro Buscato della “Sezione Granata Jesolo” per definire la spettacolare inaugurazione primaverile (rinviata lo scorso 12 ottobre per la notturna a Varese) e le speciali convenzioni per la società e tifosi granata nelle due sedi Pizzeria da Mario e Hotel Lorenz.

PROMOZIONE

Zanon saluta l’Eurocalcio

Nessuno se l’aspettava, tanto meno la società. Le dimissioni di Paolo Zanon dalla guida dell’Eurocalcio ha lasciato tutti a bocca aperta, in primis il presidente Stelio Carletto che ha subito precisato: «Fosse stato per noi non l’avremmo mai esonerato. Paolo ha tuttora la nostra fiducia ma evidentemente ha pensato di dare

uno scossone all’ambiente per vedere se il motivo di questa stagione tribulata era lui. Noi siamo convinti che la linea intrapresa sia quella giusta, quindi lo aspettiamo a braccia aperte e nel frattempo abbiamo affidato le redini della squadra al vice allenatore Denis Peruzzo e al preparatore atletico Giovanni Gasparin.


8 marzo 2015 - 6 Basket A1 L’atleta del Fila San Martino sostiene anche il Cittadella

il grande Sport

altri sport

BASKET C

L’Orange 1 pensa al futuro e dà spazio ai suoi giovani

(S.C.) Tra successi prestigiosi, rimonte da sogno e qualche pesante sconfitta, prosegue la marcia del Bassano Orange 1 nel torneo di serie C di basket. Il successo più prestigioso conquistato dagli imprevedibili rossogialli è stato senza dubbio quello colto ai danni del Corno di Rosazzo, formazione che contende il primato al Vicenza, a testimonianza che Gallea e compagni possono giocarsela alla pari contro qualsiasi avversario. Purtroppo però, i troppi punti lasciati per strada hanno relegato i rossogialli in una posizione di centro classifica, che, meglio parlare chiaro, non permette di cullare sogni promozione. Solo un miracolo potrebbe permettere infatti ai ragazzi di coach Campagnolo di raggiungere un posto nei play-off che valgono il salto di categoria. E così la società ha giustamente deciso di puntare sui giovani del vivaio, per costruire una solida base per gli anni che verranno. «La scelta è stata quella

di portare in ogni partita tre giovani fissi – ha dichiarato coach Campagnolo – con uno dei veterani che a turno starà fuori, una scelta che prendo assieme allo staff tecnico, ma di cui mi assumo la responsabilità. È toccato a Vian, a Guisse (proprio nel match contro la capolista Corno di Rosazzo, ndr) e a D’Incà lasciare spazio ai vari Salvato, Pagnon, Statua e Zonta. Le indicazioni che stanno arrivando dai vari under sono buone, perchè stanno lottando per minuti importanti e questo non può che essere positivo in vista della prossima stagione». Ed è davvero così, come ha confermato anche Luca Zonta, classe ’97, nella partita vinta contro il Caorle dopo una bella rimonta. Oltre a lasciare spazio ai giovani del vivaio, il Bassano Orange 1 punta anche a regalare nuove soddisfazioni ai tifosi che seguono la squadra con tanto calore. «Meritano tutto il nostro impegno – conclude coach Campagnolo – e faremo di tutto per non deluderli».

Fabbri, la pivot doc

Dopo la storica Final Four di Coppa Italia il Fila San Martino ha ripreso contro Lucca la trionfale marcia nel campionato di Serie A1 femminile mantenendo lo straordinario terzo posto. Con le sfide proibitive contro le corazzate Passalacqua Ragusa (in Sicilia domenica 8 marzo) e Famila Schio (infrasettimanale mercoledì 25 marzo al Palasport di San Martino di Lupari ore 20.30 ove è atteso il tutto esaurito), coi playoff già conquistati per blindare lo splendido podio dall’assalto soprattutto di Reyer Venezia e Umbertide servirebbe vincere le altre tre partite con Battipaglia (in casa 15 marzo con la speciale e festosa Serata Vip con le premiazioni di stampo Usa “Very Important Player” di tutte le categorie societarie), Vigarano (22 marzo) e la chiusura della Regular Season a Parma il 29 marzo. Tra le punta di diamante del roster giallonero c’è Valentina Fabbri, che, dopo avere disputato il pre-campionato col Famila Schio, è stato lo sfavillante colpo a sorpresa di inizio torneo del presidente Vittorio Giuriati, che guida la società, succeduto al mitico presidente onorario Francesco Cordiano. Fabbri, classe 1985, riminese 197 cm, è tra i più forti e alti pivot europei. Inizia la brillante carriera a Cervia e gioca in A1 con le maglie di Napoli Vomero (vince lo scudetto 2006/2007), Comense, Priolo e in A2 a Chieti, Alghero, Alcamo. Nel 2009 un periodo nel campionato polacco, vantando 32 presenze in nazionale e una prestigiosa esperienza in Eurolega, marcando anche “stelle mondiali” come Lisa Leslie e Maria Stepanova. Nell’ultimo biennio è stata costretta a rimanere ferma in attesa che si risolvesse un lungo caso burocratico con la sua exsocietà, rientrando sul palquet con tanta voglia di giocare. Giocatrice di indubbia classe, è una formidabile lunga con movenze e agilità da ala, elevata capacità di palleggio, molto forte nell’uno contro uno e in plancia, con ottime doti realizzative e autrice di frequenti “gancio cielo” stile Nba.

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Valentina Fabbri con Francesco Guidolin e il portiere dell’Udinese Simone Scuffet (foto Dino Juliani). A fianco in maglia azzurra e da appassionata del Cittadella

Grande sportiva, appena gli impegni glielo consentono, partecipa con entusiasmo agli eventi territoriali. Tra questi è stata la “madrina” all’autunnale “Gala di Premiazione” del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata al municipio di Tombolo, quindi lo scorso novembre ammirata ospite al celebre Premio “Radicchio d’Oro” all’hotel Fior di Castelfranco Veneto. Molto applaudita la sua presenza col capitano Mary Sbrissa allo

stadio Tombolato di Cittadella e in alcune sedi sociali dei Club del Coordinamento Granata con firme e dediche nei suoi sgargianti poster. Inoltre spiccano varie foto di sostegno verso la salvezza in serie B al gemellato Cittadella in sgargiante abbigliamento e gadget granata con ampio risalto mediatico, che hanno fatto della campionessa e affascinante n. 19 giallonera una delle giocatrici più seguite e considerate.

NUOTO

Il Centro Rosà va all’attacco dei Campionati Italiani giovanili

La stagione agonistica sta arrivando al suo momento clou. I ragazzi della squadra agonistica del Centro Nuoto Rosà hanno da poco affrontato la prima delle due giornate dei Campionati Regionali Veneti, valide per assegnare i titoli regionali e ultime due prove per qualificarsi ai Campionati Italiani Giovanili. I Giovanili si terranno come di consueto a Riccione dal 19 al 23 marzo e la squadra del Centro Nuoto Rosà vanta già 24 atleti qualificati, con l’obiettivo di aumentare la presenza. Su tutti si giocheranno medaglie e piazzamenti importanti Manuel Frigo, Gabriele Alberto Carli, Mattia Dal Farra, Leyre Casarin, Eleonora Marin e le giovanissime Carlotta Tassotti e Ludovica Zarpellon. I Campionati Italiani Giovanili e Assoluti, che mettono a confronto tutti i migliori nuotatori italiani, confermano da ben 12 stagioni la supremazia del Team Veneto, società che riunisce il settore agonistico di alto livello di un gruppo di impianti tra le province di Vicenza, Padova e Venezia, tra i quali il Centro Nuoto Rosà eccelle. Questa posizione di vertice tra le oltre 300 società italiane ammesse ai Campionati della Federazione Nuoto, conferma la qualità tecnica di una scuola che avvia al nuoto secondo metodologie e mo-

dalità innovative e di collaudato successo. Non a caso per il sesto anno consecutivo il Centro Nuoto Rosà può vantare la convocazione in “Azzurro” di uno dei suoi atleti. L’eccellenza tecnica è ormai affermata. Da questa stagione inoltre il Centro Nuoto Rosà è entrata a far parte del circuito master con una squadra di 15 atleti tesserati e oltre 30 atleti che aderiscono all’attività. La squadra master ha partecipato ai recenti Campionati Regionali Veneti (Lignano 14-15 febbraio) conquistando ben 15 podi individuali e 3 podi con le staffette, su tutte l’oro nella 4x100 stile libero (Zulian, Prai, Peretti, Lago) categoria 120-159. Doppio oro per Simone Zulian (100

misti e 50 delfino), oro per Stefania Baron (100 delfino). «Ad oggi - afferma il presidente Paolo Trevisan - la squadra agonistica si può dire essere al suo massimo sviluppo. Basti contare gli oltre 130 tesserati tra le attività agonistiche e il settore di propaganda. Un risultato di tutto rispetto considerando l’attuale e sempre più difficile situazione di crisi economica. Tra la scelta di molte società di ridimensionare il settore agonistico e quella di mantenere inalterato il nostro settore giovanile che da anni ci pone ai vertici nazionali, abbiamo scelto di non venire meno al nostro impegno di dare le migliori opportunità di affermarsi a tutti i nostri giovani atleti».



il grande Sport

8 marzo 2015 - 8

altri sport

Boxe Parla l’olimpionico dei massimi di Roma 1960 Franco De Piccoli

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Quando si parla di Roma 1960 gli brillano gli occhi, se si accenna a Roma 2024 diventa raggiante. E non potrebbe essere diversamente per Francesco De Piccoli, conosciuto come Franco, 74 anni portati alla grande ma soprattutto “ottavo re di Roma” dopo quella sua strepitosa medaglia d’oro conquistata nell’olimpiade romana nel 1960 nella boxe categoria pesi massimi. Rimane l’unica medaglia d’oro italiana conquistata all’Olimpiade nella massima categoria pugilistica. De Piccoli è veneziano ed è uno splendido signore in pensione, con un fisico impeccabile e monumentale e due mani grandissime. Lo si trova quasi sempre quando c’è qualche avvenimento di boxe, riunione, cena, incontri e lui non manca mai. E poi, mai come in questi periodi De Piccoli è al centro dell’attenzione, da quando cioè è stata lanciata la candidatura di Roma 2024 proprio lui, considerato, dopo la sua strepitosa medaglia d’oro all’olimpiade nel 1960, l’ottavo re di Roma. “La prima cosa che mi viene in mente - spiega De Piccoli in maniera calma, pacata, di una gentilezza antica - è che mi piacerebbe esserci ma non sarà facile…”. Ripensa all’età avanzata ed ecco un velo di tristezza nei suoi occhi che dura un istante e poi tornano a brillare pensando a questa candidatura: “Una candidatura olimpica è il più bel regalo che si possa fare ad un Paese - spiega - basti guardare quanto bene ha fatto quell’Olimpiade nel 1960 per l’Italia. Per questo dico che questa candidatura è un’opportunità per la nostra Italia ed anche, se permettete la considero un piccolo regalo per il sottoscritto. Roma 2024 potrebbe dare sicuramente valore al prodotto Italia e per questo bisogna lavorare bene e

da subito”. Ma il pensiero di De Piccoli va indietro al 1960. “Fu una cosa incredibile per me. Per seguire i miei incontri si fermava il Paese, la gente si riuniva nei bar per vedere questo spettacolo ed ancora adesso tanta gente si ricorda, mi ferma, mi parla. Sarebbe bello riproporre tutto questo attraverso un’altra Olimpiade dove spero tanto che la boxe, che è il mio sport, ripeta certi successi ottenuti”. Già, la boxe è stata ed è la vita di De Piccoli. Lui si è ritirato a 28 anni dopo 41 incontri, 37 vinti e 4 persi. “Non ho particolari

Francesco, per tutti Franco, De Piccoli. Nelle altre foto il trionfo olimpico di Roma 1960 e una sua immagine di quegli anni

rimpianti, forse potevo allungare di più la carriera ma va bene lo stesso. Rimango però sempre molto vicino alla boxe che considero uno sport bellissimo. Uno sport di grandissimi sacrifici e non dite che è violenta. E’ e rimane una nobile arte dove chi sale sul ring deve essere preparato e poi sfido chiunque a trovare un altro sport dove i protagonisti si affrontano sempre con grande fair play.” Gabriele Zanchin

Motori La scuderia campione d’Italia in carica riparte dal rally di Arezzo

Team Bassano al via

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Anche per gli equipaggi della Scuderia Campione d’Italia in carica del team Bassano è arrivato il momento di rimettere in moto le vetture per puntare a obiettivi di grande prestigio. Saranno ben tredici gli equipaggi impegnati al 5° Rally delle Vallate Aretine, gara di apertura del Campionato Italiano Rally Autostoriche e del Trofeo A112 Abarth 2015, che si correrà sabato 7 marzo ad Arezzo. Oltre ai sette in lizza nel monomarca Autobianchi, per i quali è stato emesso il comunicato dedicato, con l’ovale azzurro sulle fiancate delle vetture si schiereranno Giorgio Costenaro e Sergio Marchi che iniziano la stagione non a bordo della nota Lancia Stratos, bensì con la Lancia Rally 037 Gruppo B con la quale punteranno al successo nel 4° Raggruppamento; nel 3° le speranze di ben figurare sono affidate alla Porsche 911 SC Gruppo 4 di

Pietro Tirone e Luca Oberti e alla Fiat 131 Abarth di Giulio Pedretti che sarà in coppia come nel 2014 con Stefano Cirillo. Sempre nel 3° Raggruppamento, da seguire la sfida in classe “1600” del Gruppo 2 tra la Volkswagen Golf Gti di Massimo Giudicelli e Francesco Sammicheli e l’Alfa Romeo Alfasud TI di Fausto Fantei e Matteo Franconi. Alla Fiat 125 Special Gruppo 1 di Pietro Turchi e Carlo Lazzerini, l’onere di difendere i colori del Team Bassano nel 1° Raggruppamento. Intanto nella Ronde Valtiberina, Mariano Longo e Marco Mazzocco si sono piazzati al secondo posto di classe A8 con la BMW M3 Gruppo A mentre a Biella, Massimiliano e Giuseppe Girardo, fermi ad una prova dal termine a causa di noie meccaniche alla loro Fiat 131 Abarth, dopo esser stati a lungo al comando.

VOLLEY B

Brunopremi cade e ora rischia grosso

Il Brunopremi.com cade a testa alta davanti al suo pubblico nel match contro l’Atomat Udine, squadra che si presenta al PalaBruel come quintultima forza del torneo e che con questa vittoria per 3-1 si allontana con ogni probabilità definitivamente dalle secche della zona retrocessione staccando di 12 lunghezze la squadra di Malinov terzultima e prima delle virtualmente retrocesse. Nonostante la sconfitta, sul parquet del PalaBruel si è visto un buon Bassano, soprattutto nella fase centrale del match, ovvero nel 2° e nel 3° set,

mentre nel 1° parziale e soprattutto nel 4° le leonesse hanno concesso troppo alle avversarie finendo per arrendersi nettamente 16-25 e 18-25. Dopo la preziosissima vittoria di Jesolo che aveva riportato il quartultimo posto ad appena due lunghezze di distanza, il Brunopremi.com si trova ora nuovamente a -5 dalla zona salvezza, complice la contemporanea vittoria del Le Ali Padova in casa del San Donà, un risultato che rende ancor più difficile la rincorsa delle leonesse quando ormai al termine del campionato mancano 8 giornate.


8 marzo 2015 - 9 il grande Sport ciclismo Corsa rosa Le tappe di Vicenza e Montecchio Maggiore presentate in Fiera davanti a un parterre stellare

Giro, vetrina per il territorio

Parterre stellare di campioni, autorità politiche e imprenditori in Fiera a Vicenza per la presentazione del palinsesto delle tappe di Vicenza e Montecchio Maggiore del 98° Giro Ciclistico d’Italia. A fare gli onori di casa il presidente della Fiera Matteo Marzotto, che è anche il numero uno del comitato tappa Vicenza & Montecchio Maggiore, le due località che faranno da arrivo e partenza rispettivamente alla 12^ e 13^ giornata della corsa rosa, il 21 e il 22 maggio. Al tavolo dei relatori anche il Commissario Tecnico della Nazionale professionisti, Davide Cassani. Matteo Marzotto: «Il Giro d’Italia è un’istituzione, è l’evento sportivo che rappresenta al meglio il nostro paese in tutto e per tutto. Vicenza è un cuore pulsante del ciclismo mondiale e possiede un tessuto imprenditoriale ai vertici nazionali. Il Giro ci aprirà una finestra sul mondo, con un ritorno turistico e un indotto economico straordinari». Lo testimoniano i numeri: 300 mila appassionati attesi sul territorio, 3 milioni di telespettatori italiani, 174 emittenti collegate in mondovisione, più di mille testate giornalistiche accreditate. Testimonial della presentazione sono stati Francesco Moser, Giovanni Battaglin, Marino Basso, l’ex professionista Massimiliano Lelli. In sala anche il presidente del comitato promo-

I campioni e gli organizzatori delle tappe vicentine. In basso il campione Moser assieme al presidente della Fiera Matteo Marzotto

tore dei campionati del mondo ciclismo su strada 2020 nel Veneto, avv. Claudio Pasqualin, e tutto il comitato tappa: oltre al presidente Matteo Marzotto, il vice-presidente Alessandro Belluscio, il project leader Moreno Nicoletti, l’event director Gabriele Viale, l’assessore comunale vicentino Nicolai, il sindaco di Montecchio (sede di partenza della 13^ tappa) Milena Cecchetto e il vice Gianluca Peripoli e gli assessori regionali Marino Finozzi e Roberto Ciambetti. Moreno Nicoletti, project leader di tappa, ha illustrato

le caratteristiche del percorso: «Nel 2013 abbiamo realizzato una tappa abbastanza dura, quest’anno RCS mi ha chiesto una tappa pirotecnica! I passaggi fondamentali saranno tre: la prima salita che sarà via Monti a Mossano, che si prenderà dopo 160 chilometri di corsa, sarà di 3 chilometri e mezzo a una media costante del 15% con punte al 23%. Siamo quindi a 24 chilometri dall’arrivo, si scollina per sei chilometri, seguiranno otto chilometri di pianura per affrontare un’altra salita, media del 9% per due chilometri e mezzo (la salita del Raposso) che porta sino a Perarolo, poi, si fa tutta la dorsale con direzione Vicenza e grande arrivo al Santuario di Monte Berico con un chilometro secco al 9%”. Tra la notte del 21 e la giornata del 22 maggio pernotteranno a Vicenza e provincia 2.500 persone aspettando la grande partenza di Montecchio». Il testimone è passato al giornalista ed ex direttore del Giro, Angelo Zomegnan: «Il Giro d’Italia è l’evento nazionalpopolare più importante che possediamo e garantisce un coefficiente moltiplicatore di 7. Cosa vuol dire? Semplice, uno mette un milione sul tavolo e ha un ritorno di almeno 7 milioni. Al di là dei numeri, il Giro d’Italia si porta appresso un sentimento che nessuno potrà mai dimenticare. Il primo regalo importante che si fa a un bambino è la bicicletta e nel momento in cui ver-

ranno tolte le rotelline si regala quel senso di libertà che non si dimenticherà mai». Davide Cassani: “Io ho partecipato a 12 giri e ne ho commentati 16, so cosa vuol dire correre, vincere, e arrivare ultimo. Il Giro d’Italia è una grande giornata di sport, di festa, come è stato per Vicenza due anni fa, ma è anche un evento che ha un enorme ritorno d’immagine». Entusiasmo anche nelle parole dell’assessore comunale di Vicenza Umberto Nicolai: “Stiamo cercando in tutti i modi di lanciare Vicenza sotto il profilo culturale, ma altrettanto stiamo facendo con lo sport, e il Giro d’Italia rappresenta un’occasione imperdibile. Ringrazio il presidente Matteo Marzotto che ha messo, per la prima volta nella storia, l’anima della fiera al fianco dello sport». Milena Cecchetto, primo cittadino di Montecchio Maggiore Città Europea dello sport 2015, ha parlato di un sogno che sta diventando realtà in grado di toccare il cuore anche delle persone più semplici. In sala anche gli ex professionisti Bruno Cenghialta e Angelo Furlan, e la prima campionessa del mondo del ciclismo femminile, Alessandra Cappellotto. Protagoniste silenziose della serata anche le biciclette originali di Gino Bartali e Alfredo Martini, esposte in Fiera grazie alla disponibilità di un collezionista locale.

Il summit Le tappe vicentine in Prefettura

Al primo posto c’è la sicurezza

La macchina della sicurezza delle tappe vicentine del Giro si è messa in moto. Il Giro d’Italia è la più grande festa popolare perché il suo teatro sono le strade e questo richiede un’imponente concentrazione di forze da parte delle autorità e degli organizzatori per tutelate al massimo l’incolumità degli atleti, del pubblico e degli addetti ai lavori. Gli uffici della Prefettura di Vicenza sono stati la sede di un incontro tecnico dedicato alla sicurezza per il doppio appuntamento con il Giro d’Italia, il 21 e il 22 maggio in territorio vicentino. Con il coordinamento del vice-prefetto vicario Massimo Marchesiello, sono stati esaminati nel dettaglio i percorsi nei vari comuni interessati dal passaggio del Giro. Grazie al contributo dei rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, dei referenti della polizia locale, dei tecnici della viabilità e della sicurezza, si è fatto il punto sulle criticità di vario tipo che potrebbero insorgere in occasione del passaggio della carovana rosa. Lino Mosele, Stefano Tronca e Andrea Cazzola, appartenenti al Comitato Tappa, forti dell’esperienza della Tappa 2013, hanno fornito una serie di preziosi sugge-

rimenti ai referenti dei comuni di Vicenza, Montecchio, Altavilla, Arcugnano, Mossano, soprattutto per quanto attiene alla gestione della viabilità. In Prefettura si è vista in azione una macchina organizzativa rodata e affiatata, che ha già svolto i primi sopralluoghi e lavora a stretto contatto con RCS (società

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8 marzo 2015 - 10 il grande Sport altri sport Granfondo L’evento inserito fra le celebrazioni della Grande Guerra si snoderà su due percorsi di 97 e 140 km

Sono già in 1200 per la Gf di Asiago

L’Altopiano di Asiago è ancora ricoperto di neve ma quest’estate boschi e pascoli della montagna vicentina faranno da sfondo alla nuova Granfondo Asiago. Domenica 28 giugno, infatti, si disputerà la prima edizione di questa gara su strada che accompagnerà gli atleti alla scoperta delle zone più suggestive dell’Altopiano, in luoghi dall’indiscusso fascino storico e naturalistico. Il nuovo evento fa parte di uno dei circuiti più celebri d’Italia, l’Alé Challenge, e sta riscuotendo notevole interesse da parte degli appassionati: oltre 1200 granfondisti, infatti,

si sono già prenotati per la gara di domenica 28 giugno e nelle prossime settimane le cifre sono destinate ad aumentare. I due itinerari proposti dagli organizzatori sono certamente stuzzicanti e attraversano in lungo e in largo l’Altopiano più vasto d’Italia: il “granfondo” sarà una gara da veri scalatori, con un percorso di 140 km e un dislivello di 2800 metri caratterizzati dall’impegnativa salita al Rifugio Barricata, mentre il “mediofondo” di 97 km sarà più soft perché il dislivello complessivo si attesta intorno ai 1580 metri.

Entrambi i percorsi avranno partenza e arrivo ad Asiago, con la spettacolare finish line allestita presso il Sacrario militare del Colle Leiten. Le iscrizioni alla granfondo sono in piena corsa e per tutti i dettagli basta accedere al sito ufficiale della manifestazione, dove si trovano anche le informazioni su percorsi, regolamento e i links turistici per pianificare il proprio soggiorno alla scoperta dell’Altopiano di Asiago 7 Comuni, un territorio che offre infinite opportunità di svago per gli amanti di sport, natura e gastronomia. La Granfondo

Asiago fa parte delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra e viene organizzata dall’Asd Racing 2015 di Piero Casalatina che può contare anche sul sostegno dei comuni di Asiago, Enego, Conco e Gallio. La Granfondo Asiago di domenica 28 giugno è la quinta delle otto tappe dell’Alé Challenge: la serie prenderà il via domenica 12 aprile a Vicenza con la Granfondo Liotto e terrà impegnati gli appassionati sino a settembre in alcune delle granfondo più apprezzate del Veneto e del Trentino-Alto Adige, Asiago inclusa.

DILETTANTI

La 17. Granfondo Liotto scopre le bellezze beriche Gli amanti delle due ruote attendono con ansia l’arrivo della primavera quando diventa un piacere pedalare e partecipare alle granfondo. Uno degli appuntamenti più attesi del 2015 è rappresentato senza dubbio dalla Granfondo Liotto, che domenica 12 aprile sarà di scena nella nuova cornice di Vicenza e dei Colli Berici. L’opportunità, quindi, sarà ghiotta per trascorrere un week end fra le meraviglie palladiane della città riconosciuta come patrimonio Unesco dell’umanità e scoprire le divertenti salite dei Colli Berici, dove tutti i granfondisti potranno trovare pane per i propri denti. Le iscrizioni alla GF Liotto sono in piena corsa inoltre, in questi giorni, sul sito ufficiale della manifestazione è possibile consultare un elenco di hotel che mettono a disposizione pacchetti ad “hoc”, tariffe scontate e servizi dedicati ai granfondisti durante il fine settimana dell’evento. Vicenza e dintorni, infatti, offrono ad appassionati e familiari al seguito un’infinità di attrattive

turistiche, prime fra tutte quelle architetture palladiane. Sfruttando il week end della granfondo sarà possibile quindi visitare monumenti come la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati e i tanti edifici progettati da Andrea Palladio che rendono il centro storico di Vicenza unico al mondo. Per chi ama pedalare, invece, un soggiorno a Vicenza e dintorni garantirà più tempo per assaporare i nuovi percorsi della Granfondo Liotto sulle strade che il 21 maggio prossimo si tingeranno di rosa per il passaggio della 12.a tappa del Giro d’Italia, la Imola-Vicenza. I due itinerari della GF Liotto di domenica 12 aprile, il “granfondo” di 132 km ed il “mediofondo” da 95 km, avranno partenza e arrivo nel centro storico di Vicenza e si snoderanno fra le salite brevi ma intense dei Colli Berici come l’ascesa di Perarolo, dove le pendenze raggiungono il 20% e si trovano tratti in ciottolato che regaleranno un’atmosfera degna di una vera classica di primavera.

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La Rosina si prepara a ospitare la crono fi’zi:k

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Sabato 14 marzo torna a grande richiesta la “Krono fi’zi:k – La Rosina” in quel di Marostica e lungo la mitica erta di 2 km di Valle San Floriano sono chiamati all’appello gli appassionati di sfide dal sapore leggendario, che da oggi possono iscriversi prenotando uno dei tagliandi a prezzo davvero interessante. Tutte le informazioni sono rintracciabili sul rinnovato sito www.granfondofizik.it, il medesimo della nota gara in calendario il 26 aprile 2015 che si lega intrinsecamente alla prova di marzo. Gli organizzatori di entrambi gli eventi sono Asd B-Sport e Studio RX che con il patrocinio del Comune di Marostica si preparano a far vivere una calda primavera su due ruote a tutti gli appassionati. La “Krono fi’zi:k – La Rosina” 2015 si rivolge agli amatori e assegna premi ai primi tre classificati maschi e femmine con un

riconoscimento anche ai primi 100 assoluti, i quali ricevono l’accesso alla griglia ‘Regine’ della Granfondo fi’zi:k- Città di Marostica del mese successivo. Lo scorso marzo la “Krono” marosticense debuttò con decine di partecipanti entusiasti al via, Marostica e La Rosina vestite a festa e la vittoria andò a Carlo Muraro e Nuria Maccioni. Nel 2015 si torna a rivivere in sella la mitica Rosina, e con il Natale ormai alle porte regalare o regalarsi un tagliando di partecipazione alla gara del 14 marzo diventa originale e senza dubbio unico. Per quanto riguarda la Granfondo fi’zi:k di aprile, invece, sono confermati i tre percorsi ovvero Corto, Medio e Lungo con la possibilità di ricevere una tariffa agevolata e un comodo avanzamento in griglia di partenza per chi si iscrive entro fine anno.


informazione promozionale

CICLISMO Appuntamento il prossimo 5 luglio con partenza in Viale De Gasperi su tre percorsi e quartier generale al Centro Giovanile

L’Astorica si candida a Gf del Centenario Da sempre grande appassionato di ciclismo, anche se il suo rapporto con la bicicletta non è mai stato idilliaco, Alessandro Rossi si è gettato a capofitto nell’organizzazione della 1. edizione della granfondo Astorica. Vicepresidente del Velodromo Rino Mercante, con una famiglia alle spalle di grande tradizione ciclistica, Alessandro ha ben chiaro in mente che Bassano è terra di ciclisti e grandi campioni. «Da parecchio tempo Rino Piccoli cullava questo sogno, e ora si sta realizzando. Grazie anche all’aiuto dell’ex campione del mondo su pista, Cipriano Chemello, stiamo per proporre una manifestazione

unica nel suo genere». Quando è previsto l’appuntamento? «Domenica cinque luglio andrà in scena la prima Granfondo ciclistica Città di Bassano, che traduce nel dialettale “Astorica” il nome italiano di “La storica”». Perchè questa scelta? «Perchè è l’anno in cui ricordiamo il secolo trascorso dall’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria-Ungheria». Quali le caratteristiche? «I ciclisti potranno scegliere fra tre percorsi, uno corto di 117 chilometri, uno medio di 160 e uno lungo di 235, ripercorrendo in bici le strade che testimoniarono il passaggio

Il presidente Rino Piccoli e il vice presidente Alessandro Rossi si stringono la mano davanti alla sede de Il Grande Sport

dell’esercito italiano chiamato a difendere la Patria». Cosa vi aspettate? «Una grande partecipazione. Andiamo in concomitanza con la Gf delle Dolomiti, che solitamente lascia fuori parecchi iscritti, quindi vogliamo raccogliere qui a Bassano tutte le persone che rimarranno fuori da quella gara. Va detto che la scelta della data è stata comunque vincolata, quindi non avevamo poi molte altre alternative». Come pensate di vivacizzare la corsa? «A parte il fatto che già i tre percorsi rappresentano una proposta molto interessante, stiamo lavorando per avere in

gara i grandi campioni di un tempo, magari proprio con le maglie di allora». Sul piano delle collaborazioni? «Abbiamo il patrocinio del Comune di Bassano e la gara è sostenuta dalla GSG di Simone Fraccaro. Quindi il forte appoggio del Gs Velodromo Rino Mercante, dei Veterani dello sport e degli alpini della sezione Ana Montegrappa che si muoveranno in massa per sostenere la manifestazione». Le iscrizioni sono già aperte e le notizie legate a questa prima edizione della Granfondo ciclistica si possono leggere su www.astoricagsg.it

PERCORSO EASY (117 km)

PERCORSO MEDIUM (160 km)

di Simone Fraccaro

PERCORSO LONG (235 km)

I tre percorsi previsti dagli organizzatori sono una vera e propria novità nel panorama delle Granfondo che solitamente si suddividono in due tronconi. Il comitato organizzatore ha scelto questa strategia proprio per celebrare al meglio i luoghi del territorio che hanno vissuto la tragica esperienza della Grande Guerra. «Abbiamo voluto porre la massima attenzione a questo aspetto - ha dichiarato Rino Piccoli, regista di tante “Sei giorni”, presidente dei Veterani dello sport, coordinatore del settore pista per il Veneto e anima del Gs Velodromo Rino Mercante - perchè la nostra finalità è proprio quella di celebrare i 100 anni. E con questa proposta siamo riusciti a disegnare dei percorsi che rispecchiano perfettamente il nostro intento».


il grande Sport

atletica

8 marzo 2015 - 12

Da Cassola a Praga Meritata convocazione in nazionale assoluta per la Strati dopo il titolo tricolore di Padova

Laura in azzurro agli Europei

Colpo grosso a Padova per Laura Strati. L’atleta di AV Frattin Auto, del bacino Marconi Cassola, allenata nell’impianto cassolese da Daniele Chiurato con la supervisione dell’allenatore nazionale Paolo Camossi, ha conquistato il titolo italiano indoor assoluto nel salto in lungo (è il suo secondo) con una gara stratosferica nella quale non ha mai saltato meno di 6,40. Alla fine il miglior salto, nuovissimo personale e quinta prestazione in sala di tutti i tempi in Italia, è stato di 6,53. L’atleta ventiquattrenne aveva già esordito in gennaio con la migliore misura stagionale italiana di 6,42 e si era dimostrata molto in forma conseguendo il personale anche nella velocità, 7”53 nei 60 piani. Ai campionati italiani la gara molto determinata e tutta d’attacco le ha anche regalato la prima maglia azzurra nella nazionale assoluta, per gli europei di Praga. Sicuramente un traguardo meritato per l’impegno e la determinazione di tenere duro degli ultimi anni. Il minimo era lontano 7 centimetri ma lo staff tecnico si era tenuto la possibilità di convocare per gli Europei atleti nati nel ‘90 e dopo che dimostrassero di essere in crescita. Ed è stato il caso di Laura. La finale di Padova è stata di alto livello e ha segnato un record: delle otto finaliste, quattro venivano dal Vicentino. Oltre a Laura, un’altra marconiana, la giovane compagna di squadra Beatrice Fiorese, neodiciottenne, argento olimpico giovanile l’anno scorso, che si è classificata settima con 6,01. E poi la scledense Giada Palezza, quinta, e Ottavia Cestonaro di Vicenza, sesta. I campionati italiani indoor di Padova, che hanno collaudato il palaindoor per questa manifestazione top (ottima la pista, un po’ col fiatone la struttura alla quale mancano alcuni spazi, ma ricordiamoci che è il secondo impianto d’Italia del genere) hanno visto un grande predominio degli atleti veneti, capaci di portarsi a casa un terzo delle medaglie. Si sono messi in luce i due ostacolisti breganzesi di lunga esperienza, Stefano Tedesco delle Fiamme Gialle, secondo nei 60 hs in 7”90, e la conterranea della Polizia Giulia Tessaro, terza invece nella finalissima femminile. Nei campionati giovanili ci sono state anche buone performance degli atleti del territorio. Ancora a Padova, nelle prove multiple juniores, medaglia d’argento per la sempre eclettica Fiorese, mentre ad Ancona ai campionati Promesse (under 23) titolo italiano per Davide Spigarolo del Gab, salito a 2,14 nel salto in alto. Non c’è stato solo l’indoor nella stagione, ma anche si sono mossi i lanciatori per le competizioni all’aperto invernali. Nelle finali tricolori di Lucca il botto più presioso è stato quello di Filippo Vaidanis, marosticense dell’Atletica Vicentina Despar, che nel disco giovanile ha conquistato la medaglia d’argento, scagliando l’attrezzo a 50,15 metri.

CORSA CAMPESTRE. CAMPIONATI REGIONALI

Nove autentica “capitale” del cross

Laura Strati dopo il titolo tricolore agli assoluti di Padova nel lungo; a fianco e qui sotto gli ostacolisti di Breganze Stefano Tedesco, argento, e Giulia Tessaro, bronzo. Sotto a sin. Davide Spigarolo, ha vinto il titolo U23 di alto ai giovanili di Ancona

L’area golenale del Brenta si è confermata un teatro quasi unico per il cross. I campionati regionali di corsa campestre, per l’organizzazione della Vimar Marostica con il Comune di Nove e Fidal, presente il presidente nazionale Alfio Giomi, sono stati una giornata (dopo i tricolori del 2014) ancora molto azzeccata, con un migliaio di atleti di ogni età. Breve carrellata riassuntiva guardando ai vincitori dei titoli regionali. Nell’assoluto en plein di sorella e fratello Zanatta: al femminile negli 8 km Michela, della Biotekna Marcon, al maschile nei 10 km Paolo, Fiamme Oro, mentre l’italo marocchino Said Boudalia è riuscito a reggere il suo passo solo per la prima parte. Il bellunese Osvaldo Zanella (Dolomiti) e la trevigiana Elisabetta Colbertaldo (Silca Conegliano) hanno primeggiato tra le promesse. Quindi tre veronesi, cioè Alessandro Dal Ben (Insieme New Foods Vr) e Suaila Sa’ (Bentegodi), tra gli juniores, e Francesca Tommasi (Insieme New Foods), tra le allieve. Tra i giovani, doppietta di Marca con Behailu Roveri (Mogliano) tra i ragazzi e Lorenzo Botter (Gagno Ponzano) a livello cadetti. Mentre a tener alto l’onore del territorio locale la misquilese Stella Zambolin (Gs Marconi Cassola) che ha vinto il duello con l’altra forte atleta Francesca Crestani (Marostica Vimar) tra le cadette, mentre la veneziana Diletta Moressa (Coin Venezia 1949) ha trionfato tra le ragazze. Tra le società da segnalare la doppietta di Atletica Vicentina nei due campionati regionali assoluti (maschile e femminile). RISULTATI. UOMINI. Campionato regionale assoluto. Seniores/promesse (10 km): 1. Paolo Zanatta (FF.OO.) 28’47”, 2. Said Boudalia 29’27”, 3. Leonardo Bidogia (Atl. Mogliano) 29’41”, 5. Osvaldo Zanella (Dolomiti Bl) 30’34” (miglior promessa). Campionato di società (finale): 1. Atl. Mogliano 754. Juniores (8

La partenza della gara Cadette e l’arrivo solitario di Stella Zambolin. Sotto una fase della gara maschile assoluta: Zanatta seguito da Boudalia

km): 1. Alessandro Dal Ben (Insieme New Foods Vr) 25’08”, 2. Vitaliy Maslovatyy (Città di Padova) 25’08”, 3. Valentino De Nardin (Dolomiti) 25’27”. Campionato di società (finale: 1. Insieme New Foods 530. Allievi (5 km): 1. Alberto Dal Sasso (Ana Feltre) 15’03”, 2. Massimo Guerra (Vicentina) 15’04”, 3. Nicolò Ragazzo (Vis Abano) 15’12”. Campionato di società (finale): 1. Vicentina 1001. Campionato di società (allievi-juniores-promesse/seniores): 1. Vicentina 1.184, 2. Atl. Mogliano 1.151, 3. Ana Atl. Feltre 1.101. Campionato regionale promozionale. Cadetti (2,5 km): 1. Lorenzo Botter (Gagno Ponzano) 7’40”, 2. Julian Sambo (Pol. Caprioli) 7’45”, 3. Marco Bonan (Ana Feltre) 7’45”. Campionato di società (finale): 1. Gagno Ponzano 751. Ragazzi (1,5 km): 1. Behailu Roveri (Atl. Mogliano) 4’40”, 2. Massimiliano Bezzon (Atl. Città di Padova) 4’42”, 3. Lothar Antonio Bezzon (Atl. Città di Padova) 4’43”. Campionato di società (finale): 1. Atl. Mogliano 771. Campionato regionale master. M35 (6 km): 1. Giuliano Virgis (Atl. Città di Padova) 18’27”. M40 (6 km): 1. Matteo Gobbo (Due Torri Sporting Noale)18’45”. M45 (6 km): 1. Guido Migliorini (Atl. Riviera del Brenta) 19’34”. M50 (6 km): 1. Giovanni Battista Bidese (Gs Alpini Vicenza) 19’25”. M55 (6 km): 1. Giorgio Centofante (Atl. Riviera del Brenta) 19’45”. M60 (4 km): 1. Silvano Rigoni (Terzo Tempo) 14’39”. M65 (4 km): 1. Antonio Maccagnan (Idealdoor Lib. San Biagio) 15’07”. M70 (4 km): 1. Roberto Orlandin (Salcus) 15’57”. M75 (4 km): 1. Francesco Stella (Sernaglia) 23’18”. M80 (4 km): 1. Benvenuto Pasqualini (Idealdoor Lib. S. Biagio) 18’41”. Campionato di società (finale): 1. Idealdoor Lib. S. Biagio 548. DONNE. Campionato regionale assoluto. Seniores/promesse (8 km): 1. Michela Zanatta (Biotekna Marcon) 26’18”, 2. Gloria Tessaro (Vicentina) 26’50”, 3. Valentina Bernasconi (Atl. Mogliano) 27’29”, 8. Elisabetta Colbertaldo (Silca Conegliano) 28’46” (miglior promessa). Campionato di società (finale): 1. Atl. Città di Padova 267. Juniores (6 km): 1. Suaila Sa’ (Bentegodi) 21’35”, 2. Erica Lapaine (Silca Conegliano) 21’37”, 3. Rebecca Lonedo (Vicentina) 22’06”. Campionato di società (finale): 1. Atl. Mogliano 224. Allieve (4 km): 1. Francesca Tommasi (Insieme New Foods Vr) 12’59”, 2. Ilaria Fantinel (Ana Feltre) 13’40”, 3. Valentina Marchi (Insieme New Foods Vr) 14’06”. Campionato di società (finale): 1. Insieme New Foods 212. Campionato di società (allieve-juniores-promesse/seniores): 1. Vicentina 354, 2. Atl. Mogliano 345, 3. Insieme New Foods Vr 341. Campionato regionale promozionale. Cadette (2 km): 1. Stella Zambolin (Gs Marconi Cassola) 6’42”, 2. Francesca Crestani (Marostica Vimar) 6’54”, 3. Sara Mazzucco (Gs Quantin –Tratt. I Novembre) 6’55”. Campionato di società (finale): 1. Vimar Marostica 639. Campionato di società (cadetti+cadette): 1. Pol. Caprioli San Vito 1075. Ragazze (1 km): 1. Diletta Moressa (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 3’18”, 2. Chiara Facchin (Gs La Piave 2000 Bl) 3’20”, 3. Sara Luise (Audace Noale) 3’20”. Campionato di società (finale): 1. Audace Noale 781. Campionato di società (ragazzi+ragazze): 1. Novatletica Città di Schio 1.063. Campionato di società (ragazzi+ragazze+cadetti +cadette): 1. Fiamme Oro 1.572, 2. Novatletica Schio 1.531, 3. Marostica Vimar 1.259. Campionato regionale master. F35 (4 km): 1. Jessica Doria (Generali Runners) 14’31”. F40 (4 km): 1. Sara Trevisan (Lib. Piombino Dese) 14’16”. F45 (4 km): 1. Yolanda Clant (Pol. Caprioli) 15’20”. F50 (4 km): 1. Elsa Mardegan (Idealdoor Lib. S. Biagio) 16’16”. F55 (4 km): 1. Margherita Pasin (Gs Alpini Vicenza) 16’37”. F60 (4 km): 1. Luigina Salvagno (Gs Quantin – Tratt. I Novembre) 18’07”. F70 (4 km): 1. Maria Grazia De Colle (Gs Quantin – Tratt. I Novembre) 20’40”. Campionato di società (finale): 1. Idealdoor Lib. S. Biagio 194.


8 marzo 2015 - 13

il grande Sport altri sport Hockey pista Lo storico trionfo breganzese PATTINAGGIO DI VELOCITA’

E dopo 40 anni la Coppa Italia torna rossonera

Il Faizanè Lanaro Breganze ha fatto tris. Battendo in finale, a Follonica, il Viareggio per 4 a 3, con un golden gol di Cacau, il club rossonero ha conquistato la terza Coppa Italia della sua storia (la prima l’aveva vinta nel 1968, la seconda nel 1975). Un trofeo a lungo sospirato. Ma dopo 40 anni la società presieduta da Antonello Turle torna a mettere in bacheca (dove ci sono anche due titoli di campione d’Italia conseguiti nel ’76 e nel ’79) un trofeo nazionale.

In finale la squadra allenata dallo spagnolo Cabestany era arrivata dopo aver superato ai quarti i padroni di casa del Follonica (4-1) ed aver regolato in semifinale i “cugini” del Trissino. Contro la squadra della Versilia, che era giunta alla sfida per la coccarda tricolore dopo aver eliminato Bassano e Forte dei Marmi, è stata una sfida fino all’ultimo secondo. Per due volte in vantaggio il Breganze s’è fatto recuperare e poi addirittura superare. Poi ci ha pensato Cacau con il golden gol che valeva

la Coppa. E’ stata una manifestazione che ha sottolineato il buono stato di salute dell’hockey vicentino. Infatti anche la Coppa Italia di A2 è andata a una squadra delal provincia, ovvero il Thiene (due passi da Breganze...): la la Safond Martini Thiene, sempre a Follonica, ha piegato nella finale il Monza per 6 a 5. A firmare la vittoria della squadra allenata da Casarotto la tripletta di Brendolin e le reti di Piroli, Sperotto e Pilati. Una vittoria più netta di quanto dica il risultato finale.

La Sg Roana vola in Europa grazie a Nicola Tumolero Ancora un traguardo di prersigio per la Sportivi Ghiaccio Roana, la società gioiello che da decenni forgia tra i più forti pattinatori d’Italia e non solo. Il club presieduto da Rinaldo Lunardi, coadiuvato dal vice Valerio Fabris e dal segretario Eric Finco, può contare tra l’altro, su un ottimo vivaio ben gestito dai tecnici Matteo Rigoni, Maurizio Carnino e Valentina Mosele. E fra i giovani emergenti del pattinaggio veloce su ghiaccio, che si divino poi fra “long” e “short”, conosciamo già molto bene i fratelli Luca e Andrea Stefani che, con un oro e un argento agli ultimi Campionati Italiani “all round” di Collalbo, hanno dimostrato l’ottimo lavoro del sodalizio di Roana. Se poi aggiungiamo pure i piazzamenti di Nicola Tumolero e di Davide Ghiotto, allora è facile intuire che c’è di che rallegrarsi nel mondo delle lame. Luca ora veste i colori delle Fiamme Oro mentre Andrea rimane atleta di punta del team di Lunardi assieme ad Alessia Tumolero, Marco Zovi, Matilde Rigoni, Matteo Ambrosini, Sofia Sella, Aurora Resmini, Marco Lunardi, Matteo Finco, Sofia Mosele, Jacopo Apolloni e Jenny Zovi. Al 3. Gran Premio a Baselga di Pinè hanno gareggiato Ambrosini, Tumolero, Stefani e Ghiotto, quindi toccherà alla 3. prova di Coppa Italia a Bolzano con gli

atleti più giovani, infine il campionato interregionale a Pontebba. “Un tour de force marzolino finalizzato al grande appuntamento di fine mese con i Campionati Italiani di categoria a Bormio - spiega il presidente - che chiuderanno di fatto la stagione 2014-2015. Siamo una piccola realtà ma nel nostro piccolo stiamo ottenendo dei risultati straordinari”. Nicola E a proposito Tumodi traguardi im- lero in portanti il pros- azione e fianco simo 20 marzo acon Nicola Tumo- l’olimlero scenderà pionico in pista a Ober- di Roana stdorf in Ger- Enrico mania per la fi- Fabris nale di Europa Cup, una bella soddisfazione per la compagine di Roana che continua a calcare i palcoscenici internazionali.

Hockey ghiaccio Maxi svista arbitrale nel match Asiago-Appiano

(Quello che gioca solo sulla terra rossa) «Conosco il tuo avversario: insisti sul rovescio... usa la palla corta... spostalo più che puoi durante lo scambio... alterna una palla profonda a una più morbida...»

TENNISTI MODELLO Alcuni manichini avvistati sui campi da gioco

(Il tuttologo) «L’ultima volta ho pagato io il campo, stavolta tocca a te...» (Quello che gioca chler, coadiuvati dai giudicia spese di linea I due giocatori proseguono il contrasto altri) Christian Cristeli e Matthias Cristeli, nondegli senza accorgersi che una stecca ha colhanno voluto sentire ragioni, costringen- pito Vallini in maniera del tutto accidendo Iori a lasciare il campo di gioco e met- tale. tendo l’Asiago, a circa 7’30 dal termine Insomma una moviola in tutta regola, della partita, nelle condizioni di giocare che non risolve però il mistero della botin inferiorità numerica per cinque minuti, tas. Risolve invece quello di Iori che eravanificando le speranze di rimonta. totalmente estraneo all’azione galeotta: Poi è però spuntato un video che evi- ai fischietti serviva infatti maggiore condenzia l’errore arbitrale, dove si vede centrazione e magari un paio di occhiali chiaramente che Iori al momento del a lunga gittata. fallo era lontano dal portiere Vallini. Si Nella foto il momento topico del filmavede invece che davanti al goalie sudti- to girato dagli spalti. I due duellanti stanrolese ci sono due giocatori: un difenso- no scappando dietro la porta e un attimo re dell’Appiano, che non si riconosce, e prima la mazza, probabilmente quella di Layne Ulmer. I due si contrastano con le Ulmer, ha toccato involontariamente il rispettive stecche per un paio di secondi. portiere, che si accascia sulla sua destra. Nella lotta si girano verso Vallini, van- In quel momento si vede chiaramente no verso la sua sinistra e a un certo punto Iori stazionare ben lontano dalla porta. si vedono le due stecche che si incrocia- Era intento a seguire l’azione a vista. Gli no (una solleva l’altra) e una delle due arbitri hanno preso un abbaglio. colpisce il portiere che si accascia.

R.Frigo - M. Zarpellon

Quarti di finale play off pieni di insidie per l’Asiago Hockey 1935 al quale non è riuscito l’allungo nel quarto confronto con l’Appiano. Una partita che ha avuto uno strascico giallo. Gli stellati hanno incassato un pesante 5 a 1 contro una formazione che si è dimostrata squadra difficilissima da affrontare, tatticamente ineccepibile e che ha saputo mettere a segno la vittoria più netta e con maggior divario nel risultato di questa equilibrata serie dei quarti di finale, ora destinata a chiudersi non prima di gara 6. Mentre la serie degli scontri continua, quando andiamo in stampa ci soffermiamo sull’episodio contestato nel match con Appiano. Un errore arbitrale infatti ha condizionato il martch. Nel corso del terzo drittel dell’incontro disputato allo stadio di Appiano, gli arbitri hanno infatti contestato a Diego Iori un colpo di bastone con ferita ai danni del portiere dell’Appiano, infliggendo una penalità di 5 minuti + 20 minuti. E sono state inutili le proteste dell’Asiago che ha tentato di far capire ai direttori di gara che Iori era assolutamente estraneo ai fatti in quanto non si trovava, al momento dell’evento, vicino al portiere avversario, ma piuttosto lontano. Gli arbitri Thomas Gasser e Karl Pi-

«Ho prenotato un’ora sul sintetico per sabato mattina, ci vediamo lì?» «Mi spiace, io gioco solo sulla terra rossa...»

TENNISTI MODELLO

La moviola beffa gli arbitri

Riccardo Frigo Michele Zarpellon

Per una copia del libro scrivi a tennistimodello@gmail.com


8 marzo 2015 -14 il grande Sport sport invernali Sci nordico L’atleta lombardo di Sondrio fa l’en plein conquistando sia i campinati Ana sia la 50 km

L’Altopiano è tutto di... Rossi

Francesco Rossi, lombardo di Sondrio, fa l’en plein. Si aggiudica la classifica generale dei campionati di fondo dell’Ana (cosa già successa anche nelle edizioni passate), al centro fondo Campolongo dopo le cerimonie di apertura ad Asiago, e sette giorni dopo domina anche la 50 chilometri della Marciabianca a Marcesina di Enego e Grigno. Insomma otto giorni d’oro per l’atleta alpino, in mezzo a scenari di fiaba. Ecco i risultati delle gare tricolori degli alpini, come sempre partecipatissime e ben riuscite. Campionati italiani Ana Classifica assoluta 1. Rossi Fran-

cesco in 52,13; 2. Bonaldi Alessandro; 3. Gaiardo Marco; 4. Corradin Marco; 5. Benamati Michele; 6. Zanotti Mirko; 7. Zanotti Nico; 8. Pedranzini Matteo; 9. Gabrielli Roberto; 10. Bau’ Antonio Attilio; 11. Melesi Andrea; 12. Fontanive Damiano; 13. Rampazzo Federico; 14. De Stales Marco; 15. Zampatti Fabio; 16. Gatti Alberto; 17. Muller Marco; 18. Valmaggia Guglielmo; 19. De Col Eudio; 20. Bedogne’ Bruno; 21. Scanzi Massimo; 22. Da Roit Marzio; 23. Gualtieri Massimiliano; 24. Dezulian Mirco; 25. Grisi Francesco; 26. Fantinel Luca; 27. Pesenti Martino; 28. Sangiovanni Ivan; 29. De Menech Massimo; 30. Rota Carlo; 31. Bigoni Massimo; 32. Cortese Matteo; 33. Rambaldini Insen; 34. Panzi Matteo; 35. Fabrello Giantonio; 36. Rocca Maurilio; 37. Paternoster Paolo; 38. Morisi Daniele; 39. Gianantonio Gianpiero; 40. Cortese Alessio; 41. Finco Pino; 42. Lazzarotto Cristian; 43. Rizzato Alberto; 44. Pigallio Andrea; 45. Ipino Stefano; 46. Einaudi Cesare; 47. Dalla Valle Loris; 48. Cristellon Stefano; 49. Primus Marco; 50. Mocellin Alessandro; 51. Ielitro Massimo; 52. Querenghi Mauro; 53. Melzani Luca; 54. Traini Ezio Francesco; 55. Borzi’ Giuseppe; 56. Sartori Michele; 57. Negrini Vito; 58. Giacomelli Rudy; 59. Slongo Carlo Stefano; 60. Tagliapietra Mauro; 61. Parolini Giulio; 62. Tavelli Michele; 63. Belleri Alessandro; 64. Gaiga Daniele; 65. Brusa Roberto; 66. Forcellini Marco; 67. Tagliapietra Claudio; 68. Dell’eva Stefano; 69. Miotto Matteo; 70. Rocca Aldo; 71. Zatta Luca; 72. Brazzelli Davide; 73. Marinoni Stefano; 74. Zanotto Luciano; 75. Impalmi Umberto; 76. Martinelli Juan; 77. Cantoni Federico; 78. Berto Dario; 79. Moro Enrico; 80. Maggiori Marco; 81. Rivetta Mario.

Nelle foto la sfilata iniziale ad Asiago (foto P. Basso) e Francesco Rossi alle premiazioni, oltre che in una foto d’archivio

LA MARCIABIANCA A MARCESINA

Le due formule, di 25 e 50 chilometri Piron e Benetti primi nella distanza breve Marciabianca Enego Valmaron Classifiche

Un passaggio della prima Granfondo d’Italia quest’anno giunta all’edizione n. 43

25 Km - Femminile 1. Piron Roberta 1.54.03,6; 2. Maurer Isabell A 20,3; 3. Bertocco Annalisa A 37,0; 4. Pesavento Sandra A 22.12; 5. Ludwig Klaudia A 46.36,2. 25 Km - Maschile 1. Benetti Francesco 1.25.30,6; 2. Vescovi Michele A 4,8; 3. Baù Attilio Antonio A 2.52,4; 4. Argani Luca Prakash A 3.52,2; 5. Monaco Giuseppe A 7.44,7; 6. Festa Luca A 8.10,7; 7. Bolzan Alessandro A 8.34,3; 8. Secco Giuliano A 9.16,6; 9. Panozzo Matteo A 9.57,5; 10. Piva Franco A 12.25,1; 11. Bettini Lodovico 12.30,4; 12. Bastianello Claudio A 14.00,0; 13. Pedroni Fiorenzo A 14.05,7; 14. Martello Stefano 14.16,4; 15. Duso Mario 14.24,7; 16. Rupil Giacomino 14.47,8; 17. Viel Andrea A 16.23,0; 18. Visintini Giovanni A 16.25,3; 19. Lazzarotto Claudio A 17.39,0; 20. Guzzo Natalino A 18.13,5; 21. Cancian Renzo A 18.14,8; 22. Ferrazzi Aldo A 19.18,5; 23. Costa Morgan A 21.08,0; 24. Martini Stefano A 21.41,8; 25. Milan Andrea 24.38,8; 26. Calestani Davide A 25.10,4; 27. Sarvis Riccardo A 26.34,8; 28. Bertolo Andrea A 27.05,8; 29. Carli Sergio A 27.46,8; 30. De Mari Gianbattista A 28.32,0; 31. Guidetti Vincenzo A 28.37,4; 32. Berlanda Giorgio A

29.46,4; 33. Perin Guido A 29.54,2; 34. Ceccato Stefano A 30.38,8; 35. Cavicchio Tiberio A 30.55,0; 36. Crotti Federico A 32.00,1; 37. Pegorer Roberto A 32.06,0; 38. Bortolini Severino 32.40,9; 39. Corazza Zeno A 37.20,3; 40. Caleri Federico A 37.32,0; 41. Marcuzzi Michele A 37.38,3; 42. Marin Giorgio A 37.50,2; 43. Ranieri Leonardo A 38.26,4; 44. Scomazzon Luca A 38.36,2; 45. Bergamaschi Giancarlo A 38.45,6; 46. Turrin Luca A 40.02,9; 47. Lipparini Attilio Nicola A 40.04,1; 48. Malvestio Massimo A 40.59,7, 49. Malvestio Emanuele A 41.00,1; 50. Raffaelli Ilario A 42.59,0; 51. Turolla Simone A 43.57,8; 52. Neiss Helmuth A 44.04,6; 53. Valsecchi Alberto A 46.04,2; 54. Ardigò Luca Paolo 46.35,2; 55. Stefani Dimitri A 48.10,4; 56. Grumelle Claudio A

49.07,6; 57. Gander Paolo A 52.31,6; 58. Malpaga Lorenzo A 58.03,8; 59. Roveta Claudio A 58.43,7; 60. Tormen Luigi A 1.01.37,9; 61. Savi Ivo A 1.01.58,3; 62. Paoletto Riccardo A 1.02.41,7; 63. Mutinelli Italo A 1.02.43,1; 64. Burellini Luciano A 1.08.44,1; 65. Contri Massimo A 1.12.06,5; 66. Mecenero Raffaele A 1.14.54,2; 67. Ludwig A 1.19.24,1; 68. Vitali Giuseppe A 1.23.46,8; 69. Tondelli Davide A 1.32.46,9; 70. Pardini Giovanni A 1.43.46,6; 71. Artoni Paolo A 1.56.43,0. 50 Km - Maschile 1. Rossi Francesco 2.29.34,9; 2. Pellegrino Matteo A 16.34,6; 3. Rupnil Marko A 17.15,2; 4. Benetti Marco A 18.06,2; 5. Lauentstein Stefan A 20.01,8; 6. Barp Toni A 21.14,6; 7. Ceccato Gino A 35.04,5; 8. Carrara Elio A 36.58,8; 9. Faccin Luca A 37.50,4; 10. Rupnil Beno A 42.10,2; 11. De Pellegrin Marco A 50.35,7; 12. Oro Alex A 55.08,9; 13. Zanardi Alessandro A 59.45,0; 14. Piazza Luca A 1.03.34,3; 15. Cavagna Diego A 1.06.57,8; 16. Gabrieli Luca A 1.14.40,3; 17. Micheletti Luciano A 1.25.14,4.

COPPA ITALIA FONDO

Sergio Rigoni alla Golf Arena difende il primato in classifica Ad Asiago si è svolta la prima giornata di gare della Coppa Italia Sportful, del Campionato Regionale Giovani/Senior e della 4a Finale Regionale Ragazzi/ Allievi. Gare avvincenti, sotto una debole nevicata e con piste tirate a lucido alla Golf Arena. Fulvio Scola si è avvicinato al leader del circuito, l’asiaghese Sergio Rigoni (Fiamme Oro), che rimane comunque al vertice della graduatoria di Coppa. Sara Pellegrini conferma invece con la vittoria il suo ruolo di leader di Coppa. In campo regionale la veronese Francesca Corbellari ha la meglio sulle avversarie. La categoria giovani ha visto l ’ a f fermazione di Antonio Facchin (Sovramonte), in campo Senior è stato l’atleta dell’Enal Villaga, Gabriele Caretta, ad avere la meglio. Oltre 80 gli atleti iscritti al campionato regionale Giovani e Senior, un centinaio erano gli atleti delle categorie Ragazzi ed Allievi. CLASSIFICHE Giovani / Seniores (Femminile) 1. Corbellari Francesca In 14’59.3; 2. Prigol Eleonora; 3. Bolzan Lisa; 4. Piccoli Martina; 5. Bolzan Anna; 6. Padovan Martina; 7. Rosa Deborah; 8. Reato Ilaria; 9. Cherubin Maria; 10. De Lorenzo Silvia. Giovani (Maschile) - 7,5 Km (3 Giri Da 2,5 Km). 1. Facchin Antonio In

20’21.9; 2. Carlet Alessandro; 3. De Bettin Michele; 4. Busin Lorenzo; 5. D’agostini Nicola; 6. Campara Pietro; 7. Traina Marco; 8. Solagna Jacopo; 9. Grisotto Jacopo; 10. Massella Nicola. Seniores (Maschile) - 10 Km (4 Giri Da 2,5 Km). 1. Caretta Gabriele In 28’28.0; 2. De Martin Pinter Stefano; 3. Corradin Marco; 4. Vescovi Michele; 5. Bau’ Antonio Attilio; 6. Carraro Lorenzo; 7. Masiero Guido; 8. Armellin Denis; 9. Roncari Mauro; 10. Munari Paolo. Giovani / Seniores (Maschile) - 10 Km (4 Giri Da 2,5 Km). 1. Pasini Fabio In 25’12.0; 2. Kostner Florian; 3. Orlandi Luca; 4. Scola Fulvio; 5. Pellegrin Sebastiano; 6. Fanton Paolo; 7. Ronc Cella; 8. Perotti Manuel; 9. Brigadoi Mauro; 10. Rigoni Sergio. Giovani / Seniores (Femminile) - 5 Km (2 Giri Da 2,5 Km. 1. Pellegrini Sara In 14’08.5; 2. Di Sopra Francesca; 3. Vignaroli Martina; 4. Roncari Debora; 5. Antoniol Erica; 6. Canclini Alice; 7. Da Ros Alessandra. U14 Ragazzi (Femminile) - 3 Km (1 Giro). 1. Ottaviani Debora In 10’18.0; 2. Rech Eleonora; 3. Rimoldi Giulia; 4. De Candido Piera; 5. Bernardi Isabella; 6. Ronzani Laura; 7. Bau’ Silvia; 8. Dallago Antonella; 9. Alvera’ Giulia; 10. Faefh Vagretti Gioia. U14 Ragazzi (Maschile) - 4 Km (2 Giri Da 2 Km). 1. Masiero Riccardo Lorenzo In 12’18.4; 2. Zovi Thomas; 3. Dallasega Matteo; 4. Carli Stefano; 5. Grossule Matteo; 6. Pomari Pietro; 7. Costantin Davide; 8. Sartori Filippo; 9. Carli Gabriele; 10. Doro Leonardo U16 Allievi (Femminile) - 4 Km (2 Giri Da 2 Km). 1. De Zolt Ponte Alessia In 12’22.7 0,00; 2. Buzzo Contin Anna; 3. Bergagnin Rebecca; 4. Pante Giada; 5. Alvera’ Angelica; 6. Rigoni Giorgia; 7. Reato Martina; 8. Facen Giulia; 9. De Grandi Verena; 10. Massella Lara. U16 Allievi (Maschile) - 5 Km (2 Giri Da 2,5 Km). 1. Ottaviani Keven In 14’26.3; 2. De Biasi Leonardo; 3. Frison Alessandro; 4. Zaccaria Samuele; 5. Celon Augusto; 6. Roncari Nicholas; 7. Mosele Federico; 8. Tanara Mattia; 9. Marin Jari; 10. Simonetto Mattia.


il grande Sport sport invernali Campionati italiani Juniores Zenere domina libera e super gigante

Asja fa doppietta

Coppa Europa e molti sono pronti a scommettere, magari già entro la fine della stagione, in una sua comparsata in Coppa del Mondo. Una previsione forse esagerata, d’altra parte si sa che

la nazionale azzurra ha bisogno di nuovi innesti, viste le ultime performance non esaltanti. Intanto il tredicesimo posto conquistato in Coppa a Davos nel super G fa ben sperare per questa

atleta che ha mollato ogni altro impegno e da tempo si allena in Alto Adige con Hansjörg Plankensteiner. Eccentrica, con un carattere tutto pepe, Asja ha un potenziale enorme da scoprire e da sfruttare, tant’è che da molti è considerata l’erede di Giulia Gianesini, altra veneta dell’Altopiano che tante emozioni ha regalato ai suoi tifosi. Dopo un’annata piuttosto sfortunata, che l’ha vista per mesi a mezzo servizio a causa di qualche problemino di salute poi ampiamente superato, Asja è tornata alla ribalta con un quarto posto di tutto rispetto nella gara Junior Championships di slalom gigante di Pila, con un buon 1’07” nella seconda discesa, tempo simile a quello del primo gradino del podio conquistato da Laura Pirovano e Jole Galli. Insomma il Grande Sport ha fatto bene a dedicarle la prima pagina nello scorso numero. Le ha portato, evidentemente, un po’ di fortuna...

Sport e turismo All’Arena di Asiago un progetto di struttura polivalente

Golf e sci, il futuro è qui Una struttura in grado di rispondere alle esigenze di fruizione turistica di un’area sulla quale Asiago e l’intero Altopiano puntano per implementare la propria offerta sia d’estate che d’inverno. Sono queste le finalità del centro polifunzionale che sorgerà al Golf Club di Asiago, in località Meltar, al servizio in particolare della pratica golfistica e dello sci da fondo, ma che potrà ospitare anche altri eventi e discipline sportive che si stanno sempre più affermando nel contesto ambientale e paesaggistico dell’Altopiano. Il progetto di massima dell’opera, si presume operativa tra 2016 e 2017, è stato presentato a Venezia, nella sede della Giunta veneta, dall’assessore regionale al turismo, Marino Finozzi, dal sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, dalla presidente del Golf Club Asiago, Irene Gemmo e dal presidente del Gruppo Sportivo Alpini Asiago, Fabrizio Dalle Ave. “L’iniziativa ha

CAMPIONATI ITALIANI FONDO

Ecco Allieve e Allievi qualificati per la sfida dei tricolori

Pronta per i mondiali juniores in Norvegia!

Ai Campionati italiani Giovani di Pila si è distinta ancora una volta la eneghese della Forestale, Asja Zenere. In uno scenario da cartolina di Natale, su un tracciato di 43 porte disegnato da Giuseppe Budelli, il gradino più alto del podio è spettato proprio alla diciottenne di Enego che ha chiuso in 1’28”99 nella discesa libera, precedendo di un decimo l’altoatesina di Selva di Val Gardena, portacolori delle Fiamme Gialle, Nicole Delago (1’28”99), con terza l’aspirante di Bardonecchia, Alessia Timon (1’30”04), al rientro nella stagione agonistica dopo un brutto infortunio. E il giorno bis nel super Gigante. Due titoli che legittimano di fatto la convocazione della giovanissima altopianese di Enego ai mondiali Juniores si sci alpino a Hafjell in Norvegia. Si fa dunque sempre più interessante la stagione per la neo campionessa italiana Asja Zenere, atleta aggregata al Corpo Forestale, che si destreggia benissimo sia in libera che in super G, dove peraltro ha conseguito punteggi Fis molto interessanti. Di recente il suo approdo alla

8 marzo 2015 - 15

molti aspetti di virtuosità – ha sottolineato Finozzi –, in primis perché è frutto di una compartecipazione pubblico-privata, che mette insieme risorse regionali, pari a 1 milione e 125 mila euro, a cui si aggiungono quelle

del Golf Club, superiori al 20% dello stanziamento pubblico, per completare un’opera che sarà di proprietà del Comune di Asiago, che cura gli aspetti amministrativi e tecnici della realizzazione. Tre sono gli obiettivi che ci prefiggiamo: rilanciare ulteriormente la montagna asiaghese attraverso gli sport che l’hanno resa famosa, fornire attrezzature e impianti moderni in grado di calamitare una clientela turistica più ampia”. “A questo obiettivo stiamo lavorando da circa un decennio – ha sottolineato il sindaco Rigoni Stern – e ora finalmente potremo dotare il nostro territorio di una struttura che ci consentirà di fare un salto di qualità in termini di proposta turistica ma anche di offerta sportiva, facendo leva su un binomio di grande fascino: golf e sci nordico. A beneficiar-

ne la nostra economia, ma anche la comunità e le società sportive del territorio”. La presidente Gemmo ha illustrato le caratteristiche dell’intervento, “che si colloca in una più vasta operazione di restyling e potenziamento dei servizi del campo. E’ una struttura indispensabile per il futuro sviluppo del nostro club, consentirà di svolgere l’attività tutto l’anno, grazie a un simulatore di gioco che garantisce una preparazione a livello professionale. Ma sarà anche un edificio che, richiamando lo stile della malga, impreziosirà il contesto”. A nome delle società sportive asiaghesi dello sci nordico, Dalle Ave ha ringraziato tutti i protagonisti dell’iniziativa, “che rappresenta una svolta – ha detto – anche nell’organizzazione di eventi che saranno il fiore all’occhiello dello sport d’Altopiano”. Foto: Gemmo, Finozzi e Rigoni Stern e un rendering della struttura progettata.

Questi sono gli atleti qualificati del Comitato Veneto Fisi per i Campionati italiani di sci di fondo per la categoria Allievi (nati negli anni 1999 e 2000) che si svolgeranno a Sappada e Forni Avoltri dal 13 al 15 marzo. Allieve. Alessia De Zolt Ponte, Anna Buzzo Contin, Rebecca Bergagnin e Lara De Bon (Valpadola); Giulia Facen, Giada Pante e Martina Reato (Polisportiva Sovramonte); Giorgia Rigoni (Valmagnaboschi); Angelica Alverà (Cortina); Verena De Grandi (Sci nordico Marmolada); Camilla Cona e Lara Massella (Bosco); Alba Mortagna (Enal sport Giorgia Rigoni, Valmagnaboschi Villaga). Allievi. Leonardo De Biasi (Ski College Veneto Falcade); Keven Ottaviani e Jacopo Lorenzi (Cortina); Samuele Zaccaria e Andrea Francesco Osta (Valpadola); Augusto Celon, Mattia Tanara, Nicholas Roncari e Riccardo Saccardi (Bosco); Alessandro Frison (Enego Lisser); Federico Mosele (Us Asiago Sci); Jari Marin e Mattia Simonetto (Enal sport Villaga); Simone Polito (Valzoldana); Stefano Dal Magro (Castionese); Andrea Mason (Orsago).

BIATHLON GIOVANI

Prosegue l’attività di Usa Sci 55 mini atleti fanno le prove Cresce il biathlon in Veneto e in questa stagione sono state più di una le occasioni che permettono di guardare con ottimismo a un interessante sviluppo futuro. Dopo i Campionati italiani giovanili in Val di Zoldo a fine gennaio, un altro evento di rilievo è statala giornata che l’Unione sportiva Asiago sci ha proposto lo scorso 23 febbraio. Protagonisti 55 atleti delle categorie Baby, Cuccioli, Ragazzi e Allievi, maschili e femminili, tutti provenienti dai comuni dell’Altopiano di Asiago. Si è trattato di un’iniziativa promozionale che ha coinvolto tanti giovanissimi che mai si erano confrontati prima con il poligono e che aveva l’obiettivo di far crescere una disciplina emergente in Italia e nel mondo.


������������ Via Salute, 48 ROSSANO V.TO (VI) Tel. 0424 84.80.92

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