il grande Sport pagine di pura passione
(anno XI n. 4) diffusione gratuita periodico 5 aprile 2015
n. 208
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dal 25 aprile al 3 maggio CITTA’ NEL PALLONE
Cosa succede se il Bassano va in serie B? |||| pagina 5
DESERT DAY
SUL MAGAZINE WEB
Cinque giorni con i più grandi ultramaratoneti
800 km senza soste L’altra atletica è ... oltralpe Per i nostri lettori abbiamo seguito gli Euroindoor in diretta su facebook, minuto per minuto. Da Praga si può fare un bilancio: da noi il Nordest fa scuola, intanto. Ma soprattutto in Europa paiono anni luce avanti: per strutture, spirito, passione. |||| su www.ilgrandesport.it
VOLO LIBERO
|||| pagina 13
CICLISMO
Cavalera: «Siamo pronti per una stagione da big»
Il trevigiano De Osti tenta l’impresa, andata e ritorno Adriatico-Tirreno tutta d’un fiato
|||| a pagina 10
MOTORI
Campagnolo, via a Vicenza come negli anni ‘70
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LA CLASSICA
I migliori Misquilbike sul Grappa si cambia
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Torna il più grande evento italiano dedicato al volo libero e sarà ospitato nel parco delle Piscine Conca Verde di Borso del Grappa. |||| a pagina 8
La Misquil bike cambia la collocazione geografica (sia il comune che la provincia) ma non il tipo di logistica, già molto apprezzata nelle scorse edizioni. |||| a pagina 11
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il grande Sport
5 aprile 2015 - 3
primo piano
Il personaggio La trevigiana Porcellato lancia una nuova sfida sulla handbike e punta anche ai Mondiali
Sogno a 5 cerchi per Francesca che punta su Rio Il sogno si chiama Rio, la nona Paralimpiade di una carriera straordinaria. Magari con l’obiettivo di una medaglia: che sarebbe la dodicesima della serie, la prima in una disciplina per lei inedita come il paraciclismo. Francesca Porcellato, al via dell’Unesco Cities Marathon, il grande appuntamento friulano che per i disabili è anche valido come tappa - organizzata dalla società “Basket e non solo” - del campionato italiano handbike. Per la “rossa volante” - originaria di Riese Pio X, nel Trevigiano, ma da diversi anni residente a Valeggio sul Mincio, nel Veronese - è la terza maratona con una handbike. «Ho iniziato l’anno scorso a Berlino, quasi per gioco – spiega -. Mi sono subito appassionata. La Treviso Marathon, il 1 marzo, è stato l’inizio ufficiale della mia nuova avventura e spero che l’Unesco Cities Marathon rappresenti un progresso. Mi dicono che il percorso è veloce, giusto quello che ci vuole. Ho bisogno di fare esperienza nella disciplina e di acquistare brillantezza dopo i grandi carichi invernali. Posso farlo soltanto gareggiando. Ora l’obiettivo è migliorare il tempo di Treviso (1h24’25”, ndr)”. Francesca Porcellato è una leggenda del movimento para-
limpico italiano. Ha partecipato a otto edizioni della rassegna a cinque cerchi, sei nell’atletica e due nello sci nordico, vincendo 11 medaglie, tre delle quali d’oro (due nell’atletica su pista, l’ultima nello sci nordico a Vancouver 2010). È stata portabandiera italiana
a Pechino 2008. Ha vissuto la Paralimpiade anche in veste di giornalista, come commentatrice per Sky. Ha corso e vinto, con la carrozzina olimpica, nelle più importanti maratone al mondo, da New York a Londra, a Berlino. Ora la nuova avventura. «Rispetto alla carrozzina olimpica cambia tutto: lì serve la potenza, qui la resistenza. Lì parti a tutta e cerchi di arrivare ancora più veloce, qui è come nel ciclismo: un gioco di tattiche. Soprattutto, nella handbike, c’è un novità assoluta per le mie abitudini: l’uso del cambio. Tra la necessità di seguire l’andamento della gara e i cambi di rapporto, arrivo al traguardo con il mal di testa…». «L’obiettivo è acquisire una sempre maggiore competitività a livello internazionale e inserirmi nel giro azzurro. Rio è un
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grande obiettivo, un immenso stimolo. Sono reduce da una gara, vinta, negli Emirati Arabi su una distanza più breve della maratona. Ma il vero traguardo stagionale sono i Mondiali che si terranno a fine luglio in Svizzera. La qualificazione olimpica passa di lì”.
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5 aprile 2015 - 4
sportivamente
mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
Mo Farah in Etiopia prepara i nuovi scoop Ha vinto quasi tutto nel mezzofondo prolungato in pista negli ultimi 4 anni, dai Campionati Europei di Barcellona 2010 a quelli di Zurigo 2014, passando per i Mondiali di Daegu 2011 e quelli di Mosca 2013, massima soddisfazione alle Olimpiadi di Londra 2012 giocate in casa sempre doppiando 5 e 10mila (chi ricorda l’unico argento?). Gli interessi si sono spostati sempre di più nelle gare su strada e anche Mo Farah ha tentato la maratona un anno fa nella sua Londra, correndo bene, ma al di sotto delle aspettative che lo vogliono in lotta per il podio, non ottavo a 4’ dal primo nonostante l’esordio in 2h08’21”. La preparazione della gara più lunga forse gli ha sballato la stagione in pista, complici anche un’infezione ai denti e uno strano ricovero per dolori addominali. Tanto che ha dovuto saltare i Giochi del Commonwealth a Glasgow – decisione sofferta per un suddito di sua maestà britannica – presentandosi agli europei in condizioni ignote, ma sufficienti per la doppietta ai campionati continentali. Poi si è concesso qualche passerella in pista, limando uno storico record nazionale sulle 2 miglia, firmato Steve Ovett 36 anni prima.
Risultati ottimi senza la continuità a cui aveva abituato i suoi tifosi e il milione di follower su twitter che lo seguono ovunque, tanto lui è generoso e candido. Così a inizio anno è partito per l’Etiopia, al posto del solito Kenya – lasciando a Portland la famiglia, l’allenatore e tutti i fan-
tastici macchinari di casa Nike – e per 7 settimane si è allenato nei dintorni di Addis Abeba, usufruendo della pista in gomma voluta dal suo rivale e compagno di sponsor Kenenisa Bekele. Il distacco fra i due è notevole all’aperto (12’53”-26’46” su 5-10mila per il britannico, 12’37”-26’17” per l’etiope 10
anni fa – entrambi attuali record del mondo), ma Farah aveva nel mirino la miglior prestazione indoor sulle 2 miglia, sempre dell’etiope, in programma ancora a Birmingham sabato 21 febbraio. Mo aveva twittato commenti soddisfatti dall’altura, tanti sorrisi con i compagni di allenamento in mezzo alla campagna più che crono favolosi, sensazioni positive senza la certezza di saper girare veloce sulle curve strette in 16 giri. Eppure ce l’ha fatta, con un fenomenale negative split (4’03″9 + 3’59″5) che ha seminato lepri e avversari. Non siamo molto avvezzi alle misure inglesi, ma nella seconda metà ha corso sotto i 4’ che è già un bell’andare anche nella prova singola, come ricorda Sir Roger Bannister. Sembra aver spianato la via alle vittorie verso i prossimi Mondiali di Pechino e le Olimpiadi di Rio: nel prossimo anno e mezzo può entrare nell’Olimpo dei più grandi di sempre. info@scuoladicorsa.it
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010
Quando l’agonismo fa diventare “cattivi” Quando si affronta una gara c’è sempre un po’ di agonismo in ognuno di noi. Sia negli atleti più forti che negli amatori c’è sempre la voglia di mettersi in gioco. Esistono, secondo me, due tipi di agonismo, quello sano, quello che ti fa andare più forte, ti dà motivazione, che ti dà la giusta grinta e la cattiveria per affrontare al meglio una sfida con se stessi o con gli altri. Questa situazione crea una forte adrenalina, la vedo soprattutto nei campioni. Prima di partire sono tutti tranquilli e sereni , o perlomeno lo sembrano, indistintamente uomini o donne, ma durante la corsa sembrano capaci di mordere una caviglia all’avversario. Tutto questo avviene però sempre con pieno rispetto degli altri. C’è poi l’agonismo scorretto, quello che fa male allo sport e d è brutto quando qualche episodio si verifica. Voglio riportare un aneddoto che ha scritto Stefano Ruzza, uno dei nostri migliori atleti italiani delle lunghe distanze: “Poco tempo fa ho partecipato alla Transgrancanaria, una corsa di 125 km nell’isola spagnola. Per un tratto ho corso a fianco di Emilie Leconte, fortissima ragazza francese vincitrice del Tor de Geant 2014. Non la conoscevo,
mi sembrava tranquilla, invece è accaduto questo. La passo verso la fine della prima salita, poi iniziamo la discesa, il sentiero è molto stretto e sono costretto a rallentare rimanendo dietro a un ragazzo. Da dietro ci sentiamo urlare “please please please”, ci
Questo è uno dei tanti comportamenti sbagliati che si verificano in molte competizioni. Vorrei comunque spezzare una lancia nei confronti del fair play dei migliaia di podisti che vedendo qualcuno in difficoltà hanno l’accortezza di fermarsi, oppure di
passa tutti e due. Pochi secondi e scivola, pochi altri secondi a un tornante sbaglia e va dritta, cadendo ancora. A un certo punto mi sento strattonare il braccio. È lei che con poca eleganza mi strattona urlando ancora “please please please”. Più avanti ancora una sua caduta e un ripetersi di please. Per fortuna sono riuscito a staccarla. Solo dopo, purtroppo ci siamo ritirati tutti e due, ha detto un semplice “sorry”.
dire un semplice come stai? Hai bisogno di qualcosa? A volte basta anche dire forza e coraggio. Secondo me si può essere agonisti perchè è una forza che migliora le persone. I veri campioni sanno oltretutto essere umili, solo così si può vincere ed essere apprezzati dalla gente.
MARCE E CORSE
si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it
emmerunning.weebly.com/blog
5 aprile 2015 - 5 il grande Sport le nostre big Serie C Unica Il tecnico ha chiesto ai Bassano di giocare l’ultima parte della stagione come fosse un minitorneo
Asta: «Crediamoci!»
Da che mondo è mondo esistono grandi cadute e flessioni che non sono imputabili ad altro che alle leggi dello sport. Per il Bassano Virtus questo periodo di crisi è coinciso con l’inizio del nuovo anno, con i mesi di gennaio e febbraio. Ma sono bastate poi quattro vittorie consecutive, di cui ben tre colte in trasferta, per rilanciare i giallorossi in chiave promozione. Dopo la sconfitta casalinga contro il Novara, in molti consideravano i ragazzi di Asta cotti e stracotti, destinati a sprofondare nelle tranquille posizioni di metà classifica. Invece i raid a ripetizione di Lumezzane, Mantova e Sassari, uniti alla vittoria casalinga a spese della Pro Patria, hanno rilanciato le ambizioni della truppa di Asta, che assieme a Pavia, Novara e Alessandria si giocherà l’accesso diretto alla serie B e ai playoff promozione. «Noi vogliamo sfruttare il nostro momento positivo – ha affermato mister Tonino Asta – e ce la giocheremo dall’inizio alla fine. Ho detto ai ragazzi che dovevamo pensare alle gare
restanti come a un mini torneo, cercando di fare più punti possibili. Soprattutto fino alle ultime quattro giornate dove ci giocheremo il tutto per tutto, ora è importante muovere sempre la
anche la città si sta attrezzando per l’eventuale approdo della squadra nella serie cadetta. Qualche settimana fa c’è stato, allo stadio Mercante, un primo sopralluogo per capire se la
classifica. Quello che stiamo facendo è inaspettato, ma vogliamo provarci per conquistare il primo posto». Insomma, Iocolano e compagni sono più vivi che mai, pronti a giocarsi ogni chance di promozione in serie B. E, non a caso,
struttura sia idonea a ospitare la serie B in caso di passaggio di categoria da parte della società giallorossa. Erano presenti, in rappresentanza dell’amministrazione comunale bassanese, il vicesindaco e assessore alla Cura Urbana, Roberto Cam-
pagnolo, e il tecnico comunale Diego Pozza, il dg del Bassano Virtus, Werner Seeber, e il segretario generale Renato Schena, oltreché un tecnico esterno incaricato dal Comune, Alessandro Bressa. Particolarmente importante, inoltre, la presenza di Carlo Longhi, ex arbitro internazionale e oggi ispettore della Lega Calcio per la verifica degli stadi idonei a ospitare campionato e partite di serie A e B. Si sono quindi verificate le buone condizioni della struttura e ipotizzati alcuni interventi che ne renderebbero più agevole l’utilizzo. In particolare l’attenzione si è concentrata sulla disponibilità dei posti a sedere e sull’impianto di illuminazione dello stadio. «Iniziamo a lavorare fin da ora per farci trovare pronti – ha concluso il sindaco Poletto - in modo che, quando giungerà la bella notizia che tutti attendiamo, la nostra città e il nostro stadio possano accoglierla senza nessuna preoccupazione». La palla passa a Proietti e compagni… Stefano Cirillo
CALCIO SERIE B
BASKET SERIE C
Il Cittadella finalmente respira aria di salvezza
Campagnolo: «Onoriamo il torneo fino all’ultimo»
Il Cittadella ha continuato la tradizione favorevole con il Livorno con una vittoria (1-0) su rigore di Alessandro Sgrigna (nella foto). Tre punti come il 21 aprile 2012, subito dopo la morte di Morosini, quando Thomas Job Armando il cuore oltre l’ostacolo Picchi(ò) il pallone in rete per un miracoloso 2-1. Allora sulla panchina labronica era appena arrivato Perotti con Ezio Gelain vice allenatore. Questa volta, invece, il fontanivese Gelain aveva lasciato (da titolare) la panchina del Livorno ancora calda quattro giorni prima. Per questo oltre che una vittoria, quella del Cittadella è stata una grande lezione di etica sportiva. Il lunedì precedente l’attesa sfida, dopo l’intervista a Foscarini per il Gazzettino, avevo augurato al tecnico granata di vincere a Livorno, seppur con il rammarico che sarebbe potuta essere fatale per l’esonero di Ezio Gelain, mio ex alunno alla scuola media di Fontaniva. Avevo comunque incoraggiato Foscarini a tirar dritto per la sua strada, anche se avesse condannato il buon Ezio al suo destino. Un destino che si è rivelato già scritto e anticipato a metà settimana dal presidente del Livorno, Aldo Spinelli, che ha licenziato Gelain e chiamato Christian Panucci alla sua prima esperienza da allenato-
re. Il suo blasone di campione del Milan, Inter, Real Madrid e nazionale azzurra (Panucci) evidentemente conta per Spinelli molto più del lavoro di un onesto brentarolo (Gelain). E non conta il rischio che Panucci possa fare la magra figura di Gattuso lo scorso anno con il Palermo, oppure prima di Seedorf e adesso di Inzaghi al Milan. Per Spinelli è un gioco assumere il 22° allenatore della sua gestione labronica. Gli piace giocare sul lavoro delle persone senza pudore e senza scrupoli. Evidentemente è un’altra scuola rispetto al Cittadella, dove un allenatore può perdere anche cinque partite di fila e nessuno lo mette in discussione. Questione di valori, per questo la vittoria del Cittadella è una grande lezione di etica sportiva. Adesso a quota 38 punti si respira aria di salvezza dopo aver galleggiato ai bordi della zona turbolenta di una classifica cortissima. La squadra di Foscarini, infatti, aveva vinto (3-0) sul Varese, perso a Chiavari (1-0) giocando meglio dell’Entella, pareggiato (0-0) al Tombolato con il Crotone dell’ex Cordaz. Le prossime saranno due sfide-spareggio con Ternana e Latina, poi al Tombolato arriverà la capolista Carpi. Rino Piotto
(S.C.) - È già alle battute finali il campionato di serie C di basket, almeno per il Bassano Orange 1. Lasciata da parte ogni velleità di poter giocare i play off promozione, i rossogialli sono chiamati a concludere nel migliore dei modi un torneo purtroppo avaro di soddisfazioni. «Dovremo essere bravi a mantenere alta la concentrazione – ha affermato coach Pippo Campagnolo - perché, come ho spiegato ai ragazzi, voglio che la squadra onori al massimo il campionato fino alla fine. Dobbiamo molto a una società che ci ha permesso di scendere in campo in questa serie, e in più vogliamo dare un senso a questo finale puntando alla posizione più alta possibile». Ma non è un compito facile, quello che attende Gallea e compagni, chiamati a giocare una serie di big-match in questo finale di stagione in gran parte lontano dal Palangarano. «Vogliamo cambiare il trend di questo girone di ritorno
– prosegue il coach rossogiallo - in cui abbiamo sì vinto in casa, ma trovato pochissimi punti in trasferta. Dobbiamo toglierci questo blocco lontano dal PalaAngarano, è un aspetto puramente mentale perché sappiamo giocare ed in casa lo abbiamo dimostrato, come con Corno di Rosazzo». Altro obiettivo, in questo finale di torneo, è quello di lanciare i virgulti del vivaio. «L’idea è quella di far giocare i giovani – conclude Campagnolo - ma con la clausola che si allenino con la prima squadra durante la settimana. Per essere convocati bisogna conoscere i meccanismi e il sistema della nostra prima squadra, inutile buttare un ragazzo nella mischia se non è pronto a giocare con gli altri, anche per il rispetto del gruppo e per non bruciare l’atleta in partenza. Lo scopo è che siano pronti per la prossima stagione, per cui meglio iniziare, ma con calma, in questa stagione».
CALCIO TERZA CATEGORIA
L’Us Fontanivese S.Giorgio decolla La stagione sportiva 2014/15 è quella buona per l’Us Fontanivese San Giorgio, società di calcio che sta dominando la Terza Categoria girone A e mira a rinverdire i gloriosi fasti di alcuni decenni fa. È guidata dal neo presidente Odone Zorzo, uno sportivo polivalente che oltre a una promettente carriera di calciatore ha vinto negli anni ’70 anche un titolo Regionale Fidal nel getto del peso, mentre il segretario Marcello Filippin cura una efficiente segreteria sulle orme dell’indimenticato Paolo Visonà. È però l’intero ambiente che sta marciando compatto puntando non solo sulla prima squadra, ma soprattutto sul settore giovanile e un ruolo nell’alta padovana. Fondata nel 1962, la Fontanivese da alcuni anni ha optato per la fusione con l’AS San Giorgio in Brenta dando vita a un progetto che è sostenuto
sportive dello stadio comunale Fabio Pasinato. Grazie alla fusione con l’AS San Giorgio in Brenta, alcune squadre giovanili disputano i loro campionati sul campo sportivo “Gino Zanon” in fattiva sinergia con la frazione». Qualificare l’Us Fontanivese San Giorgio è l’obiettivo prioritario del presidente: «C’era una emorragia di giovani promettenti - riprende Zorzo - che lasciavano il nostro ambiente. Adesso, grazie a buoni collegamenti instaurati con le società limitrofe, questo fenomeno è superato. La nostra società è diventata un punto di riferimento anche per il Comitato di Bassano che il 3 marzo scorso ha scelto Fontaniva per un incontro della Rappresentativa Giovanissimi. Siamo orgogliosi anche per due fontanivesi, Enrico Trento del Bassano e Matteo Bevilacqua del Giorgione, che
anche dall’Amministrazione Comunale. «Abbiamo iniziato bene questa stagione - spiega Odone Zorzo - valorizzando al meglio l’esistente e incrementando con trenta nuovi iscritti le adesioni alla società. Adesso contiamo su 180 giocatori e una trentina fra dirigenti e collaboratori, tutti impegnati su un progetto impostato su basi sane e animati da tanto entusiasmo. Oltre alla prima squadra ci sono gli Juniores, gli Allievi, i Giovanissimi, gli Esordienti 2002 e quelli del 2003, i Pulcini A e B e i Primi Calci. La prima squadra, che è allenata da Lorenzo Torresan, è lanciata verso la Seconda Categoria, ma noi siamo orgogliosi soprattutto per le squadre giovanili, in particolare quelle Esordienti allenate da due bandiere locali come Luciano Tombolato e Ezio Birollo. La squadra Juniores, inoltre, è in corsa per il primo posto nella Coppa Disciplina». L’assessore allo sport di Fontaniva, Riccardo De Franceschi, ne è orgoglioso: «In un momento in cui i veri valori sono sempre più rari, i comportamenti umani in campo e fuori sono il valore aggiunto su cui puntiamo. In quest’ottica il Comune di Fontaniva farà degli investimenti sulle strutture
sono stati chiamati a Coverciano per uno stage. È dagli anni ‘70 che da Fontaniva non si sono più messi in luce giovani promesse». Allora il “gruppo” allevato dall’indimenticabile Bruno Cavicchiolo fece faville con nomi che risuonano ancor oggi nel calcio che conta. Sono Stefano Marchetti (diggì del Cittadella), Ezio Gelain (allenatore del Livorno), Emilio Vendramin, Odone Zorzo, Fabio Lago, Enrico Mendo, Aronne Poletto e Matteo Pan. Erano anni pionieristici per il calcio paesano issato in alto da persone autenticamente innamorate del calcio, come ricorda Odone Zorzo: “Oltre a Cavicchiolo, non posso dimenticare l’estrosità di Vasco Perin che sapeva fiutare giovani di talento, oppure Antonio Brunetta e Gastone Bizzotto che davano l’anima per il pallone. Ma sarebbero tante le persone da citare con impagabile riconoscenza. Grazie anche al loro esempio mi auguro che il calcio a Fontaniva possa ritrovare l’ardore e l’impegno per un nuovo ciclo di fulgore”. Rino Piotto (nella foto Odone Zorzo con l’assessore allo sport Riccardo De Franceschi durante l’ultima Festa dello Sport a Fontaniva)
il grande Sport
5 aprile 2015 - 6
sportivamente
B
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Incrociamo le dita e tocchiamo ferro Incrociamo le dita, tocchiamo ferro, facciamo le corna. Scaramanzia, talismani, amuleti portafortuna. Quanto ci possono aiutare nella vita e nello sport? Il mondo sportivo è un laboratorio privilegiato per quanto riguarda l’esistenza di rituali scaramantici che possono influire sulla performance e sul risultato. Giocatori che entrano sempre con il piede sinistro in campo, atleti che indossano sempre lo stesso indumento sotto la divisa, sportivi che non mettono mai il proprio casco per terra, altri che ascoltano sempre la stessa musica prima della competizione... Cosa c’è dietro un rituale o un gesto scaramantico? Quando aiutano e quando invece rischiano di diventare ossessione? Sembra che un pizzico di scaramanzia non faccia per niente male alla performance, lo afferma una ricerca scientifica pubblicata su Psychological Science e condotta dall’Università di Colonia secondo cui si evidenzia come la superstizione possa in effetti migliorare la prestazione sportiva. Le superstizioni in generale sono credenze che possono variare da popolo a popolo e sommare tra loro diverse tradizioni culturali che arrivano da origini lontane, spesso religiose. Se ci soffermiamo sulla quantità di rituali esistenti, sulla molteplicità e sulla contraddittorietà di queste credenze (in alcuni Paesi venerdì 17 porta sfortuna, in altri fortuna, in alcuni luoghi si tocca ferro, in altri legno e così via) forse qualche dubbio sull’efficacia di questi meccanismi propiziatori potrebbe sorgerci. Questi esempi ci segnalano concretamente come le superstizioni abbiano un valore limitato, ossia come valgano esclusivamente nella cultura nella quale si sono strutturate. Ecco che anche i nostri gesti scaramantici potrebbero valere solo per noi e non avere valore per altri. Ma in che cosa consiste questo valore? La ricerca precedentemente accennata ha rilevato come gli atleti che possedevano un proprio amuleto portafortuna o attivavano gesti scaramantici alla fine abbiano avuto prestazioni migliori e questo risultato si legava al fatto che i rituali o i talismani aiutavano ad accedere più facilmente alle proprie risorse, ai propri punti di forza, alla concentrazione e alla sicurezza in se stessi spegnendo l’ansia che poteva interferire con il compito e sciogliendo la paura della prestazione. Ma quando stiamo esagerando? Un segnale e campanello dall’allarme potrebbe essere il pensarci troppo. Se, ad esempio, quando ci accorgiamo di aver dimenticato il nostro portafortuna ci preoccupiamo in modo eccessivo e facciamo di tutto per recuperarlo, se diventa una sorta di pensiero ossessivo, cioè senza quello siamo perduti, ci
blocchiamo, ci immobilizziamo, allora forse si sta oltrepassando il confine tra funzionalità di un comportamento e disfunzionalità dello stesso nel nostro agire. In sintesi è una questione di quante energie e risorse spendiamo e dedichiamo al “nostro amuleto” o “gesto scaramantico”. Quando è diventato troppo
importante e abbiamo superato la dimensione che sta tra il gioco e l’idea che in questo modo io controllo il mondo ci dobbiamo fermare. Dietro ogni scaramanzia, ogni superstizione si nasconde un bi-
sogno di controllare ciò che in realtà non è controllabile, come il futuro, il risultato o l’altro. Considerata la straordinaria varietà di gesti e oggetti che possono venire investiti di questo tipo di potere, probabilmente, se sono così tanti, ciascuno di essi non funziona poi così bene. Possiamo comunque tenerli con noi consapevoli che forse il miglior portafortuna è una preparazione attenta, un allenamento adeguato, un buon riscaldamento e scoprire che, imparando a credere un po’ più in noi stessi piuttosto che nell’amuleto, forse “funzioniamo” bene lo stesso. Rinunciare al “portafortuna” significa in fondo capire che il merito di aver fatto una certa cosa dipende in una buona misura da noi, dall’impegno messo, da quanto abbiamo ascoltato i suggerimenti degli esperti, dei tecnici, di chi è passato prima di noi e da quanto abbiamo imparato ad affrontare quella situazione anche attraverso gli errori. www.raffaellatoniolo.it
Diete per l’aumento della massa muscolare Diversi sportivi, soprattutto quelli che fanno body building, sono interessati, e a volte ossessionati, dall’aumento della massa muscolare. Lo sport può essere ideale per scolpire un fisico asciutto e muscoloso, ma spesso da solo non basta, bisogna anche seguire un’alimentazione adatta per avere un fisico imponente nel tempo. L’aumento di massa muscolare dipende da fattori genetici, dall’allenamento e dall’alimentazione. L’allenamento di forza, a causa dell’incremento nella sintesi di proteine muscolari, ne eleva i fabbisogni. Bisogna però evidenziare che esiste un massimo nell’efficacia della dieta proteica per stimolare la biosintesi muscolare (1,7-1,8 g/kg di proteine al giorno) e che quantità superiori ai 2 g di proteina per kg/die non presentano alcun beneficio e spesso possono creare problemi di salute soprattutto nel lungo periodo. L’effetto anabolico, associato all’allenamento di forza, sebbene appaia in entrambi i sessi, è più accentuato nell’uomo che nella donna a causa del diverso profilo degli ormoni
PARTECIPA AI NUOVI CORSI DI FORMAZIONE PER OVER 60 Corso sulle nuove tecnologie Impara a usare pc, tablet e smartphone 7 lezioni dal 14 aprile al 26 maggio Al martedì dalle 18 alle 20 all’Istituto Graziani di Bassano del Grappa
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Dall’antipasto al dolce tutto a base di pizza 6 lezioni dal 21 aprile al 26 maggio Al martedì dalle 9,30 alle 11,30 in Villa San Giuseppe a Bassano del Grappa
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Per info: 340 9756821 - 346 1824236
anabolici maschili. Per guadagnare peso/muscolo la dieta deve fornire 22-24 % di grassi, il 16-18 % di proteine e il 60 % di carboidrati. Si consiglia di fare almeno 6 pasti/die, ogni
3-4 ore e di bere 1 litro di liquido ogni 1.000 kcal consumate (1 mL/kcal). La giusta alimentazione ha i seguenti scopi: ottenere un massimo di riserve epatiche e muscolari di glicogeno dopo il digiuno notturno, mantenere stabile la glicemia e una sensazione minima di sazietà. L’ideale è assumere il pasto principale 2-4 ore prima dell’allenamento. In questo modo vi è il tempo necessario per uno svuotamento sufficiente dello stomaco permettendo che i livelli glicemici e di insulina si normalizzino. Inoltre, si recuperano i livelli epatici di glicogeno. Il momento del pasto prima della competizione/allenamento e la quantità di alimenti dipendono da ogni persona, anche se gli studi raccomandano di assumere 200-300 g di carboidrati nelle 4 ore che precedono l’esercizio. Se ci si allena alla sera, la raccomandazione è cibarsi a interval-
li di 3 ore durante il giorno con l’ultimo pasto 2-4 ore prima della competizione/ allenamento. Il pasto antecedente alla competizione (almeno 2 ore prima della prova) deve basarsi su carboidrati a basso indice glicemico, su uno scarso contenuto di grassi e proteine, non contenere quasi fibra, non essere abbondante e non provocare eccessiva sazietà, non essere molto salato né speziato, e soprattutto essere facile da digerire. Ricordare che si può diminuire l’indice glicemico di un pasto aggiungendo proteine. Se l’allenamento dura per più di 60 minuti i carboidrati “extra” aiutano a ritardare la comparsa dell’affaticamento e a mantenere il rendimento soprattutto nelle ultime fasi. Dopo la competizione l’obiettivo immediato è ripristinare le riserve di glicogeno, le perdite di liquido e fornire le proteine necessarie per la riparazione e crescita muscolare. Utilizzare alimenti ricchi di amminoacidi ramificati, carboidrati con indice glicemico moderato-alto, e consumare il pasto entro circa 2 ore dall’allenamento. I supplementi contenenti amminoacidi o concentrati proteici non devono sostituire mai una dieta equilibrata e se ne raccomanda l’assunzione solo in situazione eccezionali, quando vi è una carenza proteica certa e su consiglio e supervisione del medico o nutrizionista. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com
NUOTO
Il Centro Rosà piazza gli esordienti in Veneto
Con il meeting regionale di Treviso si è giunti a metà della stagione agonistica. Dopo molti successi ottenuti nelle giornate zonali svoltesi tra novembre e febbraio, le ragazze del Centro Nuoto Rosà hanno ottenuto il successo più prestigioso. Aggio Daisy, Emma Orian, Sara Marchiori, Anna Dal Farra si sono infatti aggiudicate il titolo di campionesse regionali, con l’oro nella staffetta 4x100 MX. Si sono poi classificate terze conquistando il bronzo
nella 4x100 SL. “Due ottimi risultati - dice l’allenatrice Erika Milanato - per continuare con
la stessa determinazione e impegno, in vista dei Campionati Regionali Estivi di luglio”.
5 aprile 2015 - 8 Volley I giallorossi di coach Poletto hanno perso il loro smalto
il grande Sport
altri sport
VOLLEY DONNE
La Brunopremi mette paura alla vice capolista In un inedito turno in casa il Brunopremi.com gioca una grande partita davanti al suo pubblico e va vicino a un colpaccio che avrebbe avuto del clamoroso, spaventando non poco l’Isuzu Enermia Cerea, squadra che si è presentata al PalaBruel con i ranghi di seconda forza del campionato. Se le bassanesi sono terzultime con 13 punti, le veronesi con 44 sono in piena zona play off e non hanno certo abbandonato l’idea di andarsi a prendersi un primo posto distante appena 4 lunghezze, per cui il divario tra le due squadre è evidente e il pronostico della vigilia non sembra dare scampo alla squadra di Malinov. Ma
nello sport non vale sempre la legge del più forte e il Brunopremi.com per quasi un’ora mette in scacco i meccanismi di gioco del Cerea giocando una grande pallavolo e strappando applausi
a scena aperta. Peccato poi che Davide non sia riuscito ad abbattere Golia perché dopo 2 set straordinari in casa Malinov si spegne la luce e l’indiscutibile superiorità del sestetto ospite emerge.
Qui non si vince più
(S.C.) - Non è certo un bel periodo quello che sta attraversando di questi tempi il Bassano Volley. Tra sconfitte inattese, rendimento altalenante e qualche squalifica di troppo, i ragazzi di Poletto sembrano aver perso un po’ di smalto rispetto a qualche tempo fa. I giallorossi hanno collezionato tre battute d’arresto di seguito, che, a voler guardare il bicchiere mezzo pieno, hanno comunque fruttato un punto. Nella trasferta di Carbonera, infatti, i ragazzi di Poletto sono stati sconfitti solo al tie-break, dopo essere stati in vantaggio per due set a uno. Purtroppo Osellame e compagni non sono riusciti a bissare il successo pieno dell’andata, ma sono comunque riusciti a muovere la classifica. Nella trasferta di Gorizia, poi, Guarise e i suoi hanno ceduto nettamente
le armi, ribaltando il pronostico che li vedeva favoriti. In più, hanno pagato a caro prezzo il proprio nervosismo, culminato
successivamente nelle squalifiche di Ioppi, Guarise e Rampin. Ma ciò che ha più stupito, e in maniera negativa, è stata la
sconfitta subita dal Bassano tra le mura amiche del PalaBruel contro il KioEne Padova, penultimo in classifica. Certo, le squalifiche di tre atleti tra i più rappresentativi si sono fatte sentire, ma forse non bastano per giustificare una prestazione senza dubbio sotto tono. Di positivo, in tutto ciò, c’è almeno il fatto che, grazie ai punti messi in saccoccia in precedenza, la squadra giallorossa si trova ancora in una tranquilla posizione di classifica, ben lontana dalla zona retrocessione. Coach Diego Poletto, però, non vuol giustamente accettare ulteriori cali di tensione. «Il passato è oramai alle spalle – ha dichiarato il tecnico giallorosso – ma da adesso in poi dovremo dare il massimo in ogni partita, per tornare a fare punti e raggiungere quanto prima la salvezza matematica».
VOLO LIBERO
Al Trofeo Montegrappa i più forti del mondo
Torna il più grande evento italiano dedicato al volo libero! E quest’anno sarà ospitato nel meraviglioso parco delle Piscine Conca Verde di Borso del Grappa, immerso nella natura, vicino alla zona di volo di Semonzo e in posizione strategica ai piedi del Massiccio del Grappa. Dal 2 al 6 aprile 2015 si terranno le cinque manche di gara del Trofeo Montegrappa, unica competizione al mondo di livello FAI2 a prevedere in contemporanea una gara di deltaplano e una di parapendio. 280 i piloti iscritti (160 parapendio e 120 deltaplano) che si daranno battaglia sui cieli di Borso del Grappa e di tutta la Pedemontana con ‘tappe’ di oltre 100 km. Il livello delle competizioni è come di consueto straordinario: presenti per entrambe le categorie i più forti piloti al mondo tra cui il campione mondiale di parapendio Honorin Hamard, la campionessa mondiale di parapendio Seiko Fukuoka e gli ormai celebri Nicole Fedele e Aaron Durogati in rappresentanza dell’Italia! Durante il weekend sarà presente anche una gara di abilità dedicata alla specialità del paramotore con atterraggi di precisione e prove di destrezza dirette dal pluri-iridato Michel Carnet, campione del mondo di paramotore nel 2009. Non poteva mancare l’ampio padiglione espositivo che ospita la principale fiera del settore in Italia, con i migliori marchi intenti a presentare al mercato le ultime novità. Moltissime le attività correlate organizzate per rendere a tutti gli effetti questa festa del volo una vera e propria festa dello sport e della montagna. Voli in parapendio biposto con piloti esperti, prove di parapendio a terra per bambini e adulti, campo scuola di mountain bike con maestri, arrampicata su parete artificiale aperta a tutti con guida alpina dedicata, orienteering e “caccia all’uovo”, nordic walking, prove di canoa in piscina, trail running, dimostrazioni di tanti altri sport! Artigianato locale, degustazioni
di prodotti tipici e molto altro attende i visitatori dal 4 al 6 aprile 2015! Oltre al Trofeo altre due gare arricchiscono la parte agonistica dell’evento: sabato si terrà la gara inaugurale del circuito regionale Veneto Cup Kids per i giovani atleti della Mountain bike. Lunedì di pasquetta invece ecco il ‘Vertical del Grappa’ ascesa da Valle Santa Felicita al 13° tornante della SP Giardino in via ‘direttissima’ dedicata agli amanti del Trail Running.
5 aprile 2015 - 9 il grande Sport ciclismo Esordienti e allieve Il direttore sportivo del Team Wilier Breganze illustra le atlete di punta della stagione
Meneguzzo: «Annata giusta»
Si va rifinendo al meglio la preparazione delle due squadre giovanili del Team Wilier Breganze in vista del debutto stagionale. Il vivaio della squadra femminile vicentina che fa capo a Federico Zattera quest’anno si è decisamente rinforzato. A confermarlo Adelmo Meneguzzo, tecnico delle due categorie, che segue da vicino tutte le ragazze. «Non è solo una questione di numeri rispetto al 2014 – spiega il direttore sportivo vicentino – ma anche di qualità. Sono state inserite delle atlete che già in queste settimane di preparazione hanno saputo mettere in evidenza un buon colpo di pedale, definendo sempre più le rispettive caratteristiche tecniche». Scendendo nel dettaglio, quella delle allieve sarà una compagine votata per lo più agli sprint affollati in vista della linea d’arrivo. «La ruota veloce dovrebbe essere quella della nostra Carlotta Zanin – prosegue Meneguzzo – già nelle esordienti molto brava a destreggiarsi nelle volate di gruppo e nei tipi pista estivi. Beneficerà della vicinanza di Anita Milan Albertin, che a sua volta cercherà di ritagliarsi spazi propri
Dilettanti Il team di Rui sempre a segno da inizio anno
La Zalf parte a razzo
perché ha qualità e carattere giusti. Ma cercheremo di correre con il pensiero soprattutto alle volate, senza disdegnare le fughe». Discorso in parte differente allargando gli orizzonti alle esordienti del pianeta del Team Wilier Breganze. «Specie tra le ragazze più giovani di primo anno è ancora molto difficile definire delle vere caratteristiche tecniche – precisa Meneguzzo – anche se sono già emerse nelle pedalate di gruppo alcune ragazze più portate in salita ed altre più sicure sul passo. Sto notando con piacere tra le esordienti tanta grinta ed altrettanta determinazione: ingredienti fondamentali per correre da protagonisti».
Sempre in tema di squadre giovanili, la formazione delle esordienti del Team Wilier Breganze si allarga ancora di più con l’inserimento dell’ultim’ora della polesana Anna Dainese, proveniente dal vivaio dei Giovanissimi del Monselice Bosaro. Non resta allora che attendere il debutto stagionale su strada, che per entrambe le categorie giovanili del Team Wilier Breganze sarà nel giorno di Pasquetta, lunedì 6 aprile nel Memorial Trovò a Schiavonia d’Este, nel padovano. Proprio in quell’occasione nel 2014 le ragazze di Federico Zattera colsero il primo podio con Elisa Dalla Valle nelle allieve.
Nelle prime quattro settimane di gare della stagione 2015 la Zalf Euromobil Désirée Fior ha conquistato quattro successi con altrettanti atleti diversi. Marco Gaggia, Nicola Toffali, Gianmarco Begnoni e Nicola Bagioli sono già andati a segno. «Grazie al lavoro svolto dai nostri atleti nei mesi invernali sotto la direzione di Gianni Faresin ora possiamo contare su una squadra in ottima forma ha dichiarato Luciano Rui -. Hanno vinto Gaggia, Toffali, Begnoni e Bagioli ma non vanno dimenticati nemmeno i secondi posti di Andrea Borso, Marco Maronese, Gianluca Milani, Gianni Moscon, Simone Velasco e Andrea Toniatti». Quindi si è chiusa con un’inebriante doppietta una delle giornate più difficili di questo avvio di 2015 per i ragazzi della Zalf Euromobil Désirée Fior impegnati nel 55° Gp San Giuseppe di Montecassiano (Mc). Un clima invernale ha accompagnato la marcia del gruppo dal primo all’ultimo chilometro decretando la selezione che ha assottigliato il folto plotone comprendente tutti i migliori atleti del panorama dilettantistico e continental italiano. E sui saliscendi marchigiani sono stati proprio Filippo Rocchetti, Andrea Vendrame, Nicola Bagioli, Gianni Moscon, Andrea Toniatti e Simone Velasco ad imporre il proprio ritmo nei tratti in salita. «Volevo questa vittoria perchè è dalla FirenzeEmpoli che sento di stare bene. Non era una gior-
nata facile. Ho sofferto un pò nei primi giri poi quando abbiamo accellerato con Toniatti ho capito che poteva essere il mio giorno - ha commentato dopo il traguardo Gianni Moscon. Questa vittoria la voglio dedicare a tutta la squadra. Abbiamo dimostrato una volta di più che siamo un grande gruppo e che possiamo giocarci le nostre carte su tutti i terreni senza alcun timore reverenziale. Ora spero di
arrivare in buona forma per gli appuntamenti del fine settimana di Pasqua”. Festa grande, dunque, per la formazione trevigiana nell’unica gara in programma sulle strade italiane. In precedenza Marco Maronese aveva chiuso al secondo posto sul traguardo di Perignano, seguito da Marco Gaggia e Gianmarco Begnon.
il grande Sport
5 aprile 2015 - 10
ciclismo
Club centenario Cavalera eletto presidente
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Vc Bassano 1892 fra giovani leve e Monte Grappa Il Veloce Club Bassano 1892 è pronto per affrontare una nuova stagione sportiva. E lo fa con la carica e la determinazione che da sempre lo contraddistinguono e lo rendono uno dei sodalizi più solidi e blasonati della città. Si riparte dunque da un nuovo direttivo che a inizio anno ha rinnovato le cariche affidando la presidenza a Michele Cavalera, grande appassionato di ciclismo e da sempre vicino al sodalizio giallorosso. «Al mio fianco ho voluto tre vice presidenti - ha subito chiarito Cavalera - non tanto per moltiplicare le cariche, bensì perchè sono estremamente convinto che la diffusione della responsabilità sia una cosa molto importante e faccia solo del bene alla società». La presentazione ufficiale è stata fatta nelle sale del Municipo di Bassano, alla presenza dell’assessore allo sport Oscar Mazzocchin (il quale ha voluto ribadire che il velodromo non si tocca anche nel caso in cui il Bassano venga promosso
in serie B), accompaganto dal consigliere delegato Alessandro Faccio. Al loro fianco il presidente regionale Raffaele Carlesso e il presidente provinciale Luigi Comacchio che ancora una volta hanno speso parole d’elogio
per i risultati ottenuti in questi anni dal Vc Bassano. In primis il titolo italiano a squadre conquistato dalla formazione degli allievi, fiore all’occhiello di una stagione unica e irripetibile. Quindi la Santa Messa celebrata a San Francesco per beDall’alto il presidente del Vc Bassano 1892 Michele Cavalera che è stato eletto succedendo a Massimo Fantin. Sotto le compagini giovanili che quest’anno affronteranno la nuova stagione sportiva e che sono state presentate ufficialmente in Municipio
nedire atleti, dirigenti e mezzi, e poi la cena conclusiva al Belvedere, dove è stato dato il là ufficiale all’annata. «Non sarà semplice bissare quanto ottenuto nel 2014 - ha spiegato Cavalera - perchè gli atleti più vincenti sono passati alla categoria juniores e quindi sono usciti dalla nostra società. Siamo invece pronti a ripartire con i più giovani e a lavorare sodo per il futuro. Senza dimenticare la Bassano-Montegrappa, manifestazione che abbiamo in calendario il prossimo 26 luglio e che ci impegnerà non poche energie e risorse. Sappiamo che è una gara speciale e che avremo moltissime adesioni. Faremo del nostro meglio perchè sia l’ennesimo successo». Michele Zarpellon
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La società rinnova le cariche e riparte
Organigramma societario: Michele Cavalera (presidente), Felics Zanata (presidente onorario), Federico De Lorenzi (vicepresidente), Michele Perin (vicepresidente), Angelo Lino Vettorazzi (vicepresidente), Riccardo Costenaro (segretario), Federico Campagnolo, Riccardo Danieli, Massimo Fantin, Flavio Ferronato, Simone Moretto, Diego Pozza e Marco Vianello (consiglieri), Mirco Fachinat e Fabio Rebesco (direttori sportivi allievi), Riccardo Turcato e Nicola Dall’Olio (direttori sportivi esordienti), Luca Cremasco e Andrea Dissegna (direttori sportivi giovanissimi). GIOVANISSIMI. Categoria G1: Davide Bellin, Leonardo Cappellari, Filippo Cecchin e Michele Favero. Categoria G3: Giovanni Cremasco. Categoria G4: Andrea Benacchio, Irene Cavalli, Veronica Grisotto, Renato Favero, Giacomo Lazzarotto, Matteo Perin ed Edoardo Sartore. Categoria G5: Luca Nardi, Andrea Settin ed Erik Zanon. Categoria G6: Giulio Alberton, Stefano Cavalli, Clara Calsamiglia, Gioele Cecchin, Fabio Del Miglio, Mirco Del Miglio, Mattia De Polli, Marianna Grisotto, Andrea Toaldo e Beatrice Trento. ESORDIENTI: Alessandro Favero, Riccardo Santinon, Gabriele Tasinazzo, Simone Turcato. ALLIEVI: Kevin Bonaldo, Davide Bordignon, Andrea Busellato, Angelo Cavalli, Mattia Faccio, Marco Frigo, Andrea Giacometti, Luca Gnesotto, Edoardo Manfrè, Matteo Rizzo ed Enrico Schirato.
5 aprile 2015 - 11 il grande Sport ciclismo Mtb La 28. edizione, organizzata dal team Macro di Mussolente, andrà in scena il prossimo 24 maggio
La Misquil bike torna a casa
Nel 2012, con l’organizzazione di una gara di specialità cross-country decisa anche per festeggiare l’importante traguardo del quarto di secolo di vita, venne coniato il motto “la storia si ripete”; con l’edizione di quest’anno si completa quindi il percorso con il ritorno dove la storia ha avuto inizio: nel comune di Mussolente, dove l’amministrazione comunale ha fortemente voluto riportare la manifestazione. Ma facciamo un passo indietro e proviamo a raccontare un po’ di storia. Di MisquilBike si sente parlare per la prima volta nel 1988, quando l’allora presidente della Proloco, Fulvio Donanzan, viene interpellato dal Comitato della Federazione Ciclistica di Vicenza per organizzare una gara di mountain bike a causa di un’improvvisa cancellazione di un’altra gara in programma. L’anno dopo nasce il Misquil Bike Club: un gruppo di appassionati delle “ruote grasse” che prosegue l’impegno nell’organizzazione della gara. Nelle tappe successive arriva la fusione con lo storico sodalizio Uc Mussolente e la graduale trasformazione da gruppo di semplici appassionati a squadra di praticanti tesserati nelle categorie amatoriali. Nel 1998 il ricambio della dirigenza porta alla nascita del Gc Team Macro Mussolente che nel 2000 decide di cimentarsi nella specialità granfondo con l’organizzazione della “Grappissima” (e non poteva essere altrimenti vista la collocazione geografica). Nel 2007 (fino al 2010) lo sdoppiamento della gara nei due percorsi “classic” e “marathon” per venire incontro alle richieste di tutti i granfondisti; nel 2009 il passaggio in Comune di Borso del Grappa; nel 2011 per esigenze di bilancio l’organizzazione del solo percorso “classic”; dal 2012 il ritorno al “cross-country”. La storia, poi, ricorre anche nella data: si celebra infatti il 100° anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale per l’Italia
(nella notte tra il 23 e 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria Ungheria e sferrò il primo attacco con la cannonata dal Forte Verena dell’Altopiano di Asiago). Tornando invece al presente cambia la collocazione geografica (sia il Comune che la Provincia) ma non il tipo di logistica, già molto apprezzata nelle scorse edizioni, con numerosi parcheggi collocati a breve distanza e segreteria, zona partenza/arrivo, ristoro
finale, lavaggio bici, docce, pasta-party e premiazioni tutto a un… colpo di pedale. Ancora in (avanzata) fase di progettazione il percorso di gara; sviluppato tra il centro del paese e la “collina dee rorate” (zona Albergo Ristorante Volpara “Malga Verde”) tra i Comuni di Mussolente e di San Zenone degli Ezzelini si differenzierà sostanzialmente da quello delle ultime due edizioni presentandosi più duro e più tecnico. Gli organizzatori stanno lavorando soprat-
tutto per cercare di trovare il giusto compromesso tra le esigenze della gara e quelle dei privati proprietari dei terreni attraverso i quali passerà la corsa; l’intenzione è quella di svelarlo lunedì 6 aprile (Pasquetta) con l’organizzazione di una prova ufficiale aperta a tutti gli appassionati guidata da Fabio Zampese, misquilese doc nonché campione italiano (2010-2012) e del mondo (2012-2013) master sulla cui preziosa collaborazione ed esperienza di atleta gli organizzatori contano per proporre un percorso ad alto gradimento. Chi poi volesse unire le esigenze sportive con quelle familiari della tradizionale gita fuori porta, potrà proseguire la giornata nel confinante Comune di Borso del Grappa dove, in località Semonzo, è in programma il “Gustagiro”, tradizionale e ormai rinomato appuntamento ludo-enogastronomico giunto alla 16. edizione. Ma l’attività del team Macro nel fine settimana di Pasqua non si esaurisce qui: è infatti in programma sabato 4 aprile la “Veneto Cup Kids Promo” per i campioni di domani: nell’ambito dell’Expo del Grappa 2015 all’interno delle piscine Conca Verde di Borso del Grappa verranno organizzate una prova short track riservata ai piccoli atleti delle categorie “Giovanissimi”; iscrizione obbligatoria attraverso il sistema informatico federale fattore k (id gara 77887); ritrovo dalle ore 13.30 e partenze divise per categoria dalle ore 15.00. A seguire si svolgerà la mini misquil-bike, manifestazione tipo gioco ciclismo riservata ai bambini delle scuole materne e primarie; iscrizioni in loco a partire dalle ore 15. Per tutti i partecipanti rinfresco finale e utile omaggio; per le prime 5 società ciclistiche classificate sono previsti invece premi in natura. Per info, notizie e curiosità: 333 5781187 – 360 351732 – www.team-macro. it – misquilbike@tiscali.it.
MOSTRE
CRONOROSINA
Tutte le foto Maccioni di Guerra e Cunico big
In occasione della festa patronale a Zanè è stata inaugurata una mostra fotografica che racconta l’attività sportiva di Michele Guerra, da oltre 50 anni apprezzato sostenitore dello sport in generale e in particolare del ciclismo. Sono più di cento le foto (da quella con Pantani a Ballerini, da Paola Pezzo a Felice Gimondi…) che lo ritraggono in compagnia dei tanti sportivi che nella sua attività di ciclista (ha iniziato da esordiente con Vc Schio) proseguita come direttore sportivo, organizzatore, speaker hanno condiviso con lui la passione per lo sport.
La città di Marostica dà scacco matto al ciclismo e accende la stagione con una gara a cronometro, la “Krono fi’zi:k - La Rosina”, prima tappa del Campionato provinciale ACSI di cronoscalate. Hanno vinto Roberto Cunico e Nuria Maccioni, che ha fatto un bel bis. Tempi da “urlo” quelli dei due vincitori, 9’21” alla rispettabile media di 31,47 km/h per Cunico e 11’37” con una media di 25,32 km/h per la dominatrice femminile. Cunico si è messo dietro Ruggero Minisini, Nuria Maccioni invece Miriam Agosti e Matilde Molo.
Granfondo In calendario il prossimo 26 aprile
La fi’zi:k incalza aspettando il Giro Inizia il conto alla rovescia per la Granfondo fi’zi:k - Città di Marostica che rappresenta sicuramente uno degli appuntamenti più attesi di inizio stagione. Domenica 26 aprile accompagnerà migliaia di appassionati a pedalare fra le mura della città medievale vicentina e le salite dell’Altopiano di Asiago. La grande novità 2015 è costituita dal tris di percorsi, con l’itinerario di 55 km che si affianca ai tradizionali “granfondo” e “mediofondo” da 165 e 110 km. L’inedito “corto” sta già riscuotendo attenzioni e curiosità da parte di tanti appassionati ed il tracciato, disegnato da un granfondista come Roberto Cunico, consente di vivere pienamente l’esperienza della Granfondo fi’zi:k senza affrontare salite come Castelletto di Rotzo, Verenetta o Monte Corno e con un dislivello di 1340 metri alla portata di tutti gli appassionati. Gli organizzatori di Studio RX e dell’Asd B-Sport sono al lavoro in vista dell’appuntamento di aprile e per rendere ancora più emozionante la partenza dalla scacchiera di Piazza Castello che, a un mese di distanza dalla granfondo, ospiterà anche lo start della 15.a tappa del Giro d’Italia 2015, la Marostica-Madonna di Campiglio, in calendario domenica 24 maggio. Le novità 2015 non si limitano al nuovo itinerario corto: gli organizzatori hanno siglato un accordo con il Gruppo Ristoratori Bassanesi della Confcommercio di Bassa-
no del Grappa e sono previste iniziative nel segno del gusto. Per iscriversi basta accedere al sito www.granfondofizik.it dove sono presenti tutte le informazioni e i dettagli sugli eventi di Marostica. fi’zi:k, si sa, è uno dei brand di componenti ciclistici più famosi al mondo e anche quest’anno c’è da scommettere che diversi “pro” delle squadre sponsorizzate
CONTINUANO GLI SCONTI!!!
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>>> AREA FITNESS E TEMPO LIBERO dalla multinazionale vicentina saranno al fianco di appassionati e cicloamatori. La Granfondo fi’zi:k 2015 fa parte dei circuiti Alé Challenge, Maglia Nera by Pinarello e Campionato Nazionale e Provinciale ACSI ed ha siglato un “gemellaggio” con la Granfondo Città di Asolo del 24 maggio, con gli iscritti alla gara di Marostica che potranno prendere parte all’evento trevigiano a prezzo agevolato. La GF fi’zi:k è anche su Facebook e per rimanere costantemente aggiornati sulla gara del 26 aprile basta seguire l’evento “Granfondo fi’zi:k Città di Marostica”.
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5 aprile 2015 -12 il grande Sport ciclismo Ultramarathon Il 31enne di Follina sarà tra i protagonisti della Race Across: 800 km e 11mila metri di dislivello
De Osti, dall’Adriatico al Tirreno Dall’Adriatico al Tirreno, e ritorno. Senza pause. Sempre in bici. Cercando di vincere la fatica e il sonno. Pedalando giorno e notte per provare a raggiungere un obiettivo per il quale si sta preparando da mesi. È la nuova sfida di Roberto De Osti, trentunenne trevigiano di Follina, da quest’anno tesserato per l’Asd Nova Virtus, società specializzata nell’organizzazione di corse estreme, rigorosamente in bicicletta, come l’Ultracycling Dolomitica del prossimo settembre. Roberto un po’ ci scherza: «È come la Tirreno-Adriatico dei professionisti: chilometraggio e dislivello sono suppergiù gli stessi, solo che noi la facciamo in un’unica soluzione: l’obiettivo è concluderla in 35 ore». Il traguardo che attende De Osti è la Race Across Italy, un’ultramaratona in bicicletta lunga 800 chilometri, con un dislivello di 11 mila metri. Si parte l’11 aprile da Silvia Marina, sulla costa abruzzese. Si attraversa l’Italia sino a giungere al mar Tirreno e da lì, con giro di boa a Nettuno, sulla costa laziale, si fa ritorno al punto di partenza, nuovamente sull’altra sponda dello Stivale. La Race Across Italy è la tappa
inaugurale del primo, vero campionato italiano di Ultracycling, sotto l’egida dell’Acsi, che a settembre si concluderà sulle montagne del Triveneto con la Dolomitica.
Fidanzato con Eleonora, Roberto, che nella vita di tutti i giorni fa il rappresentante per un distributore di pneumatici, non è esattamente un superman del pedale. Ha scoperto la bicicletta, quasi per caso, a 25 anni. «Avevo litigato con un cliente – spiega De Osti - sono entrato in un grande magazzino e ne sono uscito con una fiammante mountain bike rossa. È stata
come una folgorazione. Da antistress, la bicicletta si è ben presto trasformata in una passione e poi in una ragione di vita». Determinazione, coraggio e un pizzico di sana pazzia accompagnano De Osti nelle sue maratone in bicicletta. «Niente musica nelle orecchie, neppure in allenamento, meglio il suono delle ruote che scorrono veloci, il vento nelle orecchie, il respiro e il battito del cuore. E poi ci sono i pensieri. Le sfide estreme ti mettono a nudo, escono tutte le paure che nella vita normale si nascondono agli altri e a se stessi». Alla 24h di Stevenà, nel 2014, ha mollato dopo 18 ore, il fisico stava bene, ma la testa non c’era più. L’estremo è un modo per toccare con mano i propri limiti, conoscerli e cercare di superarli. «Le gambe sono pronte. La vera difficoltà, però, non è nei muscoli: è nella mente. Sto cercando di allenare anche quella. È la sfida più grande». Una sfida che Roberto De Osti vuole vincere a tutti i costi. Con il tifo di Eleonora e degli amici dell’Asd Nova Virtus.
TENNISTI MODELLO
TENNISTI MODELLO Alcuni manichini avvistati sui campi da gioco
GRANFONDO
Il team Beraldo si scopre
Il QL Cafè di Thiene ha ospitato la presentazione ufficiale del Team Beraldo Green Paper Biomin, la formazione ciclistica che nelle passate due stagioni ha letteralmente sbancato il settore delle granfondo, affermandosi praticamente in tutte le più importanti competizioni di livello nazionale e internazionale. Con i successi che hanno decretato la bontà del lavoro svolto dall’organico della squadra veneta, presieduta da Maurizio Dal Santo e diretta dal team manager Mario Beraldo, sono molte le conferme anche per la stagione 2015. Praticamente invariato il roster, con la sola eccezione della partenza di Alessandro Bertuola, trasferito presso altra squadra: la formazione per la stagione 2015 potrà quindi contare su Roberto “il Falco” Cunico, Enrico “la Gazzella” Zen, Bernd “il Labrador” Hornetz, Carlo
“la Lepre” Muraro e Christian “l’Albatros” Pinton. E intanto è partito forte il Team Beraldo centrando immediatamente il successo nella prima gara ufficiale: Roberto Cunico infatti si è imposto, sabato 14 marzo, nella cronoscalata “Krono Fi’zi:k La Rosina Marostica”. “Il Falco” ha infatti realizzato il miglior tempo nella prova vicentina, ricoprendo i 4,9 chilometri previsti in 9 minuti 20 secondi e 60 centesimi, alla media di 31,46 km/h. Prestigiosa la vittoria del porta-
colori del Team Beraldo Green Paper Biomin, in una gara combattuta che ha visto oltre cento iscritti e i primi 5 classificati racchiusi in soli 20 secondi. Sul podio della cronoscalata anche Cristian “l’Albatros” Pinton, terzo con il tempo di 9 minuti 37 secondi e 8 centesimi. Non poteva quindi iniziare in modo migliore l’annata agonistica della formazione veneta, con i suoi atleti già in grande spolvero.
Granfondo Grandi novità con cambio data e percorso
La Montegrappa Cycling scalpita
Tante novità caratterizzeranno la seconda edizione della Monte Grappa Cycling, dallo spostamento della gara nel mese di luglio al percorso disegnato da Stefano Di Santo, cartografo del Giro d’Italia, senza tralasciare le promozioni speciali messe a punto dal Comitato Organizzatore forte dell’esperienza acquisita con la Dolomiti Classic di Arabba. L’edizione 2015 della Monte Grappa Cycling andrà in scena domenica 26 luglio, quando la stagione delle granfondo entra nel vivo. Una data ideale sia per i partecipanti che per i loro accompagnatori grazie alle numerose proposte outdoor, tra natura e storia, cultura e gastronomia, che i paesi limitrofi al Monte Grappa offrono durante il periodo estivo. Alla Salita degli Eroi, molto apprezzata per l’elevato spessore tecnico e l’assoluto fascino paesaggistico, si aggiunge un’altra salita inedita, mai
affrontata fino ad ora da nessuna gara ciclistica, che verrà proposta sia nel tracciato lungo che in quello corto. Si tratta della strada che porta dall’abitato di Cismon del Grappa in località Menaor, all’incrocio con la Provinciale 148 “Cadorna”, due chilometri prima del Rifugio Forcelletto. Una salita fresca e ombreggiata che si snoda principlamente all’interno del bosco, tra faggi e abeti, con due tratti sterrati di circa 400 metri l’uno e una bella finestra sulla Valsugana e sull’Altopiano di Asiago in prossimità della parte finale. Pendenza massima del 18%. La quota di iscrizione resta bloccata a 40 € come nella prima edizione e include assistenza medica e meccanica, libero accesso ai punti ristoro lungo il percorso, pranzo completo al Palagusto dopo l’arrivo, pacco gara e splendidi gadget messi a disposizione dagli sponsor della manifestazione.
R.Frigo - M. Zarpellon
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Riccardo Frigo Michele Zarpellon
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il grande Sport
running
La StraVicenza n. 15 Straordinaria gara maschile; la promessa di casa entusiasma
Nel segno di Federica Federica del Buono (GS Forestale - Atletica Vicentina Frattin Auto) e Rachid Taleb (Enteprise Sport Service) hanno firmato gli acuti della StrAVicenza Trofeo Centro Commerciale Palladio nr. 15. 29’37” il crono record del vincitore sui 10 km di gara su percorso ricavato nel centro storico della città del Palladio e 33’04” il tempo dell’azzurra vicentina che firmano i record maschili e femminili dalla rivisitazione del percorso avvenuta nel 2014. La pioggia non ha impedito a tre atleti di origine africana di infrangere o eguagliare la barriera dei 30 minuti. Applausi quindi a Yassine Rachik (Cento Torri Pavia), secondo, con 29’42” e per il giovanissimo Eyob Faniel Ghebrehiwet (atleta di origine eritrea che risiede e si allena a Cassola - Atletica Brugnera), terzo, che ha chiuso in 30’00”. Per la Del Buono doveva trattarsi di una passerella nella sua città dopo il bronzo all’Euroindoor di Praga sui 1500 metri in un periodo a bassa intensità tencnico-agonistica. Una “passeggiata” sotto i 3’20” al km che l’ha portata a chiudere con relativa facilità il nuovo record della manifestazione, con 25” di vantaggio su Sara Galimberti (Bracco Atletica Milano) e ben oltre due minuti su Martina Merlo (Aeronautica Militare) che ha chiuso in 34’13”. Una Del Buono che stupisce sempre e comunque per la sua versatilità nell’interpretare a ottimi livelli cross, indoor e strada nell’arco di poche settimane e che si è aggiudicata anche il trofeo Fulvio Costa indetto dagli Amici dell’Atletica Vicentina assieme al primo vicentino della gara maschile Michael Casolin. Pioggia e temperature non hanno limitato la partecipazione degli agonisti (starter l’assessore Antonio Dalla Pozza) con 1072 partecipanti sui 1.200 iscritti (ben 300 in più dello scorso anno) con la stratosferica cifra di 350 iscritti portacolori di Atletica Vicentina Run organizzatrice dell’evento, di cui 314 al traguardo. Tra i runners non ha mancato di mettere la firma nel registro dei presenti anche Gelindo Bordin tornato anch’egli a correre nelle strade della sua città. L’evento ha avuto in prima fila anche i partner Banca Popolare di Vicenza, Diadora, Bisson Auto, Askoll che ha presentato i nuovi mezzi elettrici a due ruote e Puro Sport. La non competitiva, sulle distanze di 2, 4,5 e 10 km, ha visto al via 6.000 oltre “aspiranti runners” trascinata dalla carica delle Scuole che si sono presentate grazie al nuovo progetto di incentivi per la cancelleria e didattica legato alle partecipazioni più numerose grazie alla sinergia tra Atletica Vicentina Run e l’Assessorato Regionale all’Istruzione Formazione (era presente l’assessore Elena Donazzan): alle scuole premi speciali per coreografia e numeri presenti con vittoria indiscussa della Scuola primaria di Torri di Quartesolo, seconda la Pertini e terza la Gonzati. Tra i gruppi Sportivi amatoriali e Palestre vittoria schiacciante del Circolo Dipendenti Banca Popolare di Vicenza con 240 tagliandini, secondo il CSI Fiamm Vicenza a quota 131 e terza l’Associazione Amici dell’Atletica a 107. La solidarietà ha corso con Vicenza Press per la Fondazione San Bortolo. Tra le iniziative a sfondo sociale collegate all’evento va segnalata quella patrocinata da “Vicenza Press” a favore dell’Associazione Fondazione San Bortolo Onlus di Vicenza, tramite la vendita delle t-shirt e la possibilità di aderire per gli agonisti con quota maggiorata. Un sostegno alla sanità berica che la Fondazione, capitanata da Giancarlo
5 aprile 2015 - 13 AVVENTURA
“Desert day” cinque giorni con i big dell’estremo
LA CLASSIFICA COMPLETA DEI 1.072 ARRIVATI SU
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Ferretto, ha favorito. Molte le realtà del mondo dell’associazionismo e del volontariato presenti negli stand tra cui la Croce Verde che ha garantito l’assistenza sanitaria che con la pioggia ha richiesto un maggior numero di interventi. Significativa la presenza di 200 iscritti del Team For Children anch’essi legati all’Ulss Berica. A Sabrina Castello, la mamma volante, il primo dei tre premi offerti dalla Farmacia Campedello alle prime tre mamme al traguardo per la campagna di sensibilizzazione sull’allattamento materno. Ora Vicenza dà appuntamento al 20 settembre con la Mezza Maratona. I primi 30 arrivati (nell’ordine: classifica M e F; tem-
po; cognome e nome; M o F; nazionalità; club).
1 0:29:37 Taleb Brahim M 1981 Mar Asd Enterprise Sport & Service; 2 0:29:42 Rachik Yassine M 1993 Ita Atl. Cento Torri Pavia; 3 0:30:00 Ghebrehiwet Faniel Eyob M 1992 Eri Atletica Brugnera Friulintagli; 4 0:30:16 Tagnese Andrea M 1991 Ita C.U.S. Torino; 5 0:30:26 Zanatta Paolo M 1982 Ita G.S. Fiamme Oro Padova; 6 0:30:37 Lanziner Peter M 1982 Ita U.S. Quercia Trentingrana; 7 0:30:44 Guidotti Icardi
Stefano M 1988 Ita C.U.S. Torino; 8 0:30:44 Pellecchia Liberato M 1982 Ita C.S. Aeronautica Militare; 9 0:31:32 Bidogia Leonardo M 1992 Ita Atletica Mogliano; 10 0:31:44 Del Buono Luigi M 1979 Ita S.E.F. Stamura Ancona A.S.D.; 11 0:32:16 Casolin Michael M 1987 Ita G.S. Gabbi; 12 0:32:24 Buffa Nicola M 1984 Ita A.Atl.Dolomiti Belluno; 13 0:32:33 Donè Riccardo M 1995 Ita Atletica Mogliano; 14 0:32:47 Ghenda Stefano M 1993 Ita Atletica Mogliano; 15 0:32:48 Confessa Edgardo M 1978 Ita Vicenza Marathon; 16 0:32:49 De Bortoli Riccardo M 1984 Ita A.A.A.Malo; 17 0:32:52 Beninca’ Stefano M 1968 Ita Runners Team Zane’; 18 0:33:02 Rech Alberto M 1996 Ita Silca Ultralite Vittorio V.To; 19 0:33:04 Filippi Marco M 1989 Ita Atl. Vicentina; 1 0:33:04 Del Buono Federica F 1994 Ita G.S. Forestale; 20 0:33:05 Olivo Nicolo’ M 1994 Ita Atl. Insieme New Foods Vr; 21 0:33:07 Cenedese Cristian M 1973 Ita A.S.D. Atletica San Rocco; 22 0:33:08 Turco Daniel M 1998 Ita Fondazione M. Bentegodi; 23 0:33:25 Guerra Massimo M 1998 Ita Atl.Vicentina; 2 0:33:29 Galimberti Sara F 1991 Ita Bracco Atletica; 24 0:33:35 Grigoletto Emanuele M 1963 Ita A.A.A.Malo; 25 0:33:40 Franco Michele M 1980 Ita Atl.Vicentina; 26 0:33:41 Blandina Francesco M 1976 Ita Runners Team Zane’; 27 0:33:44 Guerra Luca M 1988 Ita G.S.Alpini Vicenza; 28 0:33:59 Cappelletti Massimo M 1977 Ita Vicenza Marathon; 29 0:34:03 Poletto Roberto M 1972 Ita Runners Team Zane’; 30 0:34:09 Lazzaretto Mirko M 1998 Ita Atl.Vicentina;
Il “Desert day 2015” a Bassano del Grappa. L’ultrarunner e organizzatore Lorenzo Doris, non nuovo a iniziative di questo tipo, lo definisce “meeting sulle corse d’avventura, in montagna e nei deserti del mondo. Non uno, ma cinque giorni dal 2 al 6 aprile, giusto a cavallo di Pasqua. Saranno presenti, dice Doris, i referenti di Zitoway, Racing The Planet, Run The World, XCorsi, World Running Accademy, Freedom&Emotion, insomma la crème del settore. Il Grande Sport, nel suo umile “piccolo” ruolo di autore di informazione locale ma non solo, sarà presente in una serata, quella con Katia Figini. Per gli appassionati, da segnalare la proiezione (unica data in Italia) dell’”International trail in motion film festival” e un workshop sulla preparazione fisica, mentale e tecnica di una gara di Endurance tenuto da Paolo Barghini ed Elisabetta Bernardini. Il programma. Le serate incontro si svolgono in sala congressi Alpstation/Montura a Bassano. GIOVEDI’ 2 APRILE 2015 Ore 20 LISA BORZANI, tra le 30 atlete del Top Rank International SkyRunning 2014, con un incontro intervista che ‘accenderà le luci’ sul DesertDay e darà avvio alla proiezione del TRAILS IN MOTION Ore 20 TRAILS IN MOTION Film Festival Internazionale - I migliori video sul Trail Running (corsa in natura) - Per condividere arte visiva, running ed emozioni! Biglietti in vendita in entrata VENERDI’ 3 APRILE 2015 Ore 15.30 Taglio del nastro; apertura EXPO MEETING delle Gare d’Avventura, nei Deserti ed in Montagna; apertura esposizione fotografica di FABIO MENINO Ore 17 Due Ore di Workshop con la WORLD RUNNING ACADEMY, per avere un’assaggio di come preparare, atleticamente con Paolo Barghini e mentalmente con Elisabetta Bernardini una gara nel deserto e/o di endurance. Ore 20.30 incontro con l’Ultramaratoneta KATIA FIGINI per condividere con lei le difficoltà e le emozioni derivanti dal gareggiare in gare nel deserto, ‘dal punto di vista femminile’. L’occasione servirà anche per condividere il suo messaggio ‘Contro la Violenza sulle Donne’. Tra gli intervistatori anche Enrico Vivian, runner, blogger e collaboratOre de Il grande Sport. SABATO 4 APRILE 2015 Ore 7.30 Corsetta ‘auotgestita’ per conoscere Bassano e le rive del Brenta. Ore 10 Incontro con l’autore e atleta multidisciplinare NICO VALSESIA, ultratrailer che spazia dalla corsa al ciclismo, esperto di endurance in luoghi ‘estremi’. Ore 14.30 WOMEN IN RUN con JENNIFER. WIR è un progetto fortemente voluto e desiderato da Jennifer, che si concretizza in una serie di allenamenti di gruppo al femminile, con il fine anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza sulle donne. Ore 17 CINZIA BERTASA, la runner col sorriso, tra le 10 atlete italiane più apprezzate nell’ultimo ‘voto popolare’ del sondaggio di SpiritoTrail Ore 17 TRAILS IN MOTION Film Festival Internazionale - I migliori video sul Trail Running. Ore 20.30 Chiusura dell’EXPO MEETING con serata conviviale DOMENICA 5 APRILE 2015 Spazio Esterno Expo dello Sport Piscine Conca Verde Borso del Grappa Ore 9 Apertura padiglione espositivo MULTISPORT ed inizio attività (Mountain Bike, Bici da strada, Trail, Trekking, Nordic Walking, Rafting, Canoa, Arrampicata, Orienteering, Speleologia e Volo Libero). LUNEDI’ 6 APRILE 2015 Ristorante alla Mena Valle Santa Felicita Romano d’Ezzelino. Ore 9 VERTICAL GRAPPA gara su distanza di 1/2 Vertical categoria Maschile e Femminile. Ore 9 Esposizione di tutte le gare di TRAIL RUNNING organizzate nel comprensorio del Monte Grappa Ore 15.30 Incontro con NURIA PICAS (non confermato) atleta spagnola di Trail Running & Endurance. Ore 20.30 Incontro con RORY BOSIO (non confermato) atleta californiana di Trail Running & Endurance. N.B.: il programma completo e le modalità (location, entrate a pagamento e libere, date, eventuali cambiamenti di orario o evento) nel sito www.desertday.it.
5 aprile 2015 - 14 il grande Sport motori Storico Partenza da Vicenza e percorso completamente rivisto per un’edizione che si preannuncia spettacolare
Il “Campagnolo” riparte da undici sport. Il programma ufficiale prevede l’apertura delle iscrizioni domenica 29 marzo e la chiusura delle stesse alle 24 di lunedì 27 aprile; distribuzione radar presso la sede del Rally Club ad Isola Vicentina, e ricognizioni autorizzate nella giornata di sabato 25 aprile. Sarà nuovamente la Concessionaria Fergia nelle vicinanze del casello autostradale di Vicenza Ovest ad ospitare le operazioni di verifica che si svolgeranno venerdì 1 maggio con inizio alle 9; dopo la pubblicazione dell’orario di partenza prevista per le 15.30 gli equipaggi dovranno
condurre le vetture nel parco partenza che per la prima volta dopo dieci edizioni sarà situato a Vicenza come avvenne per le edizioni degli anni ’70 del Rally Campagnolo: una novità fortemente voluta da Renzo De Tomasi, la quale oltre a rafforzare una volta di più il legame col passato della gara, riporterà in città lo spettacolo del rally aumentandone di conseguenza anche la visibilità mediatica. Alle 19.30 la prima vettura lascerà il palco di Via Roma per dirigersi verso Isola Vicentina dove sarà previsto un controllo orario, dopodichè si inizierà a far
sul serio con la disputa dell’oramai tradizionale “Torreselle” che però varierà nel percorso e nella lunghezza rispetto alle precedenti edizioni. Alle 21 la prima vettura farà ingresso nel parco riordino notturno previsto sempre al Palasport di Isola Vicentina da dove alle 8 di sabato 2 maggio muoverà per andare ad affrontare le quattro prove speciali in programma, tre delle quali completamente nuove e una già utilizzata qualche anno fa. Prevista la ripetizione delle prove e saranno tre i riordini nella giornata di sabato: a Recoaro Terme, nuovamente a Isola Vicentina e l’ultimo, novità pure questa, in centro a Schio. L’arrivo della prima vettura è previsto per le 18.50 in Piazza Marconi a Isola Vicentina dopo aver disputato 101,130 chilometri cronometrati sui 350 totali del percorso.
DICO B URI A GI
SE ANE SS
CIRCOL O
Dopo i numeri da record dello scorso anno, quando si contarono ben centoventuno iscritti nel solo rally, il Rally Club Team svela le novità dell’edizione numero 11 del Rally Storico Campagnolo e della numero 7 per l’annessa regolarità sport Campagnolo Historic. Tante le novità in programma per la gara vicentina che dall’ultimo fine settimana di aprile, per esigenze di calendario, è slittata quest’anno nelle giornate dell’uno e due maggio. Oltre alla confermata validità per il Campionato Italiano Rally Autostoriche del quale sarà il terzo appuntamento, il Campagnolo sarà la seconda gara del Trofeo A112 Abarth e della Michelin Historic Rally Cup, oltre che del Campionato Triveneto. Il 7° Campagnolo Historic Regolarità Sport sarà invece valevole quale terza delle otto gare del Trofeo Tre Regioni di regolarità
Città di Bassano del Grappa
JUS SPORT BASSANO
Associazione Sportiva Dilettantistica - riconosciuta dal
2015
RALLY/1
Bosca e Aresca mattatori al sesto Ronde del Grifo
Sono gli astigiani Alessandro Bosca e Roberto Aresca a vincere la 6° Ronde il Grifo, con la Ford Fiesta WRC che hanno dovuto rimontare la classifica a causa di una partenza anticipata che li aveva penalizzati già al secondo passaggio. Chiudono a soli 2,5 secondi dopo i quattro passaggi sulla prova “Crespadoro 1” di 13,51 km, Paolo Porro e Anna Tomasi con la Ford Focus WRC, anche loro presenti al Grifo per preparare il campionato italiano WRC che inizierà al prossimo Rally 1000 miglia. Sul terzo gradino del podio Andrea Dal Ponte e Enrico Tessaro con la Peugeot 207 Super 2000. «È stata una vittoria un po’
inattesa, ma direi molto bella – ha affermato Bosca all’arrivo . Ci siamo complicati la gara con una partenza anticipata, però non ci siamo mai arresi. L’ultimo passaggio è stato elettrizzante, che dire siamo contenti del risultato e della vettura anche in prospettiva della stagione che ci vedrà impegnati in gare tricolori». Il primo a fare i complimenti a Bosca è stato Porro, che ha aggiunto: «Volevamo testare la vettura in prospettiva campionato Wrc e sotto questo aspetto siamo comunque contenti. Per come è iniziata la gara ci credevamo nel successo, ci abbiamo provato fino all’ultimo, alla fine siamo secondi, va bene».
RALLY/2
MAGGIO - SETTEMBRE 2015
CAMPIONATO ITALIANO CICLISMO FORENSE
10 MAGGIO 2015
Ciocco sfortunato per Basso su Fiesta
INCONTRO DI CALCIO COLORE VIOLA”
A favore di “IL
JUS SPORT BASSANO / SAN BASSIANO FOOTBALL
GIUGNO 2015
AVVOCUP 2015 FINALI 13 GIUGNO 2015
INCONTRO DI CALCIO JUS SPORT BASSANO / SAN BASSIANO FOOTBALL
associazione oncologica sanbassiano
GIUGNO LUGLIO 2015
7° TROFEO JURIS CUP DI VELA 19 SETTEMBRE 2015
Pedalata ciclopista del Brenta 24 OTTOBRE 2015
GIORNATA DI SOLIDARIETÀ A favore della “CITTÀ DELLA SPERANZA”
FACCIO MARCO www.pinta.it
AGENTE GENERALE MAROSTICA Via Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 471541
Una piccola distrazione e una leggera toccata nella parte posteriore dell’autovettura sono stati fatali a Giandomenico Basso e alla Fiesta alimentata a GPL al Rally del Ciocco. Il portacolori della BRC Gas Equipment, dopo aver dominato la prima tappa, ha dovuto abbandonare i sogni di gloria e terminare anticipatamente la gara con un inatteso ritiro nella prima prova speciale della domenica “Coreglia 1”. La sfortuna ha accompagnato anche la prova della Suzuki Swift. La piccola giapponese, condotta da Giorgio Cogni e Alessandro Rappoldi, è stata costretta al ritiro per una lieve toccata all’anteriore sinistro. Ora bisogna attendere il secondo appuntamento con il C.I.R. il
prossimo 11 aprile in occasione del 57° Rally di Sanremo. Classifica finale 38° Rally il Ciocco e Valle del Serchio: 1. Perico - Turati (Peugeot T16 R5) in 1h54’32.3; 2. Michelini - Perna (Citroen DS3 R5) a 35”5; 3. Farnocchia (Ford Fiesta R5) a 45”; 4. Albertini - Fappani (Peugeot 208 R5) a 56”9; 5. Andreucci - Andreussi (Peugeot T16 R5) a 2’25”8; 6. Baccega - Ottaviani (Ford Fiesta R5) a 3’59”9; 7. Testa - Inglesi (Peugeot 208 R2) a 9’06”1; 8. Scattolon - Grimaldi (Renault Clio R3) a 9’06”7; 9. Ciava - Ciucci (Ford Fiesta R5) a 9’48”4; 10. Tassone - Michi (Peugeot 208 R2) a 9’53”4. Classifica CIR Assoluto: 1. Perico 15; 2. Caldani 12; 3. Albertini 10; 4. Andreucci 8; 5. Baccega 6; 6. Ciava 5; 7. Tassone 4.
5 aprile 2015 - 15 il grande Sport sci Campionati bassanesi La tradizionale kermesse La società In grande spolvero le giovani promesse
Una gara per tutte Gab Ski, molti atleti le generazioni: da tre in luce a livello veneto a 79 anni tra i paletti! E arriva un argento
Doppio impegno per lo Sci Club Bassanesi al Passo Brocon, con l’organizzazione della gara regionale Fie in memoria di Italo Scuccato e la 42. edizione dei Campionati Bassanesi di sci e snowboard, competizione aperta a tutti gli atleti di Bassano e paesi limitrofi di tutte le età e di tutti i livelli che ha come obiettivo il piacere dello stare insieme. Con l’intento, pienamente riuscito, di trasmettere la passione per lo sci e per lo sport in generale, inteso come momento di amicizia e di aggregazione, dove ciascuno è indistintamente protagonista della manifestazione. Proprio per questo vengono sempre premiati tutti i partecipanti. Durante la premiazione l’assessore allo sport Oscar Mazzocchin ha ricordato Italo Scuccato, sottolineando la sua attenzione per i giovani d’oggi e la sua disponibilità nell’aiutare chi era impegnato nel sociale. Italo era un grande sostenitore dei Campionati Bassanesi, che aveva ideato, ne condivideva lo spirito sportivo e di amicizia. Alla competizione, patrocinata dal Comune di Bassano del Grappa, hanno partecipato circa 150 atleti provenienti dal Bassanese e dintorni. Tutti con grande entusiasmo in pista: dagli agonisti allenati e preparati, agli eroici sciatori alla loro prima gara, dai piccolissimi di 3-4 anni per le categorie Mini-baby (i più giovani partecipanti di soli tre anni Giulia Bellin ed Elia Bordignon) agli immancabili “pionieri” (il meno giovane di ben 79 anni). La gara si è aperta con la categoria snowboard che ha visto come nuovo campione Riccardo Milani, che per pochi decimi ha staccato gli amici Dario Vidale ed Ermanno Cognonato. Per quanto riguarda lo sci alpino si è trattato di una vera battaglia al centesimo; grande sorpresa quest’anno con la vittoria in campo femminile di Bettina Biasion, giovane promessa dello sci della categoria allievi, che per un solo centesimo ha soffiato il posto alla campionessa in carica Martina Scuccato. A poca distanza Elisabetta Mion, Elena Marzola, e Giulia Reginato. Anche in campo maschile grande bagarre. Riconferma il titolo di campione bassanese Tommaso Scuccato, che distacca per pochi centesimi altri esperti sciatori quali Giacomo Scuccato, Luca Bizzotto ed Enrico Zen. Ma la sfida più appassionante ed emozionante è la tanto attesa classifica per famiglie che ha visto ben 14 gruppi in gara, occasione che vede “giocare” insieme genitori e figli; infatti si tiene conto dei tempi di tre componenti dello stesso nucleo familiare di cui almeno uno deve essere un genitore. Nulla da fare
Qui sopra una foto di gruppo recente del Gab (Gruppo Agonisti Bassanesi) Ski Group, con il presidente Maurizio Zonta, il vice Paolo Zen, la segretaria Michela Fantin, gli allenatori coordinati da Luca Zonta, Stefano Bordignon e Matteo Zen e tutti gli atleti. La stagione ha visto numerosi sciatori del Gab Ski proiettati a livello regionale, e non è mancato un podio di prestigio, ai regionali del LatteBusche, con il secondo posto Baby di Filippo Tasca (foto a fianco). Il club ha portato alle finali regionali un bel nucleo di atleti: Bettina Biasion, Giulia Reginato, Francesco Zonta, Beatrice Vianello per Ragazzi e Allievi, e Mattia Stevan, Matteo Pace, Cesare Mechilli, Filippo Tasca per Baby e Cuccioli. “Durante la scorsa estate - spiega il vicepresidente Paolo Zen - la squadra si è preparata con un programma di uscite in ghiacciaio, 30 giorni da giugno a settembre, seguite da uscite nei fine settimana f0ino a dicembre. Quest’anno ci siamo al-
contro la famiglia di Luigi Scuccato che nuovamente si riconferma la più veloce. Poi le famiglie di Michela Fantin Marzola, Luisa Sales-Scuccato, Pietro Pegoraro, Cinzia Scuccato Milani, Gino Ferretti, Alessandro Bor-
dignon, Francesco Bellin, Ilaria Carini Ferraro, Livia De Sandre Merici, Matteo Refosco, Claudio Lavarda, Paolo De Marzo, Loris Dal Lago. Un servizio e tutte le foto su www.ilgrandesport.it
ASPIRANTI
Discesa libera, Mattia Trulla vince i campionati italiani Una medaglia tricolore per la Fisi Veneto e la firma è quella del vicentino Mattia Trulla, atleta in forza alla Gore Tex Drago, che al San Pellegrino ha conquistato il bronzo nella discesa libera dei Campionati italiani Aspiranti. Oltre al podio di Trulla son arrivati poi anche importanti piazzamenti per Bosio, Pradal, Bonardi e Canzio. «Partito con il numero uno, Mattia ha saputo sfruttare le condizioni della pista e salire sul podio nonostante una partenza problematica – ha commentato Andrea Schena, allenatore della squadra del comitato -. Si tratta di una medaglia pesante, in una classifica vera che vede nelle prime posizioni coloro che meglio hanno fatto nel corso della stagione. Peccato per gli altri ragazzi che avevano fatto benissimo in prova e che sono stati un
po’ penalizzati dalle condizioni della neve». Bene anche la squadra femminile che ha piazzato due atlete nella top ten: 6. posizione per Sofia Pizzato e 7. per Elena Dolmen. Un po’ di rammarico, Sofia ed Elena avevano il primo e secondo tempo in prova, ma resta una prestazione importante.
lenati agli impianti del Monte Verena, dove siamo stati accolti con entusiasmo e la disponibilità più totale. Dobbiamo davvero ringraziare la gestione degli impianti e i ollaboratori. Molto riuscite anche le sedute di presciistica, con partecipazione di atleti e adulti. Il nostro sci club comprende Baby/ Cuccioli, Ragazzi/Allievi e sei Giovani. Proprio di questi sei quest’anno hanno passato la selezione maestri in Trentino ben due atleti, ovvero Luca Bizzotto e Giacomo Scuccato: meritano davvero i complimenti!”.
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