Il grande Sport n. 209 del 3 maggio 2015

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il grande Sport pagine di pura passione

(anno XI n. 5) diffusione gratuita periodico 3 maggio 2015

n. 209

leggi anche il magazine web

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Virtus Bassano, stagione irripetibile

LA CORSA ROSA

I tre giorni vicentini del Giro: Monte Berico Montecchio e Marostica

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BASKET A1

Marcella Filippi l’aquila reale delle Lupe Fila

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CICLISMO

Ferronato porta in alto i colori bassanesi |||| a pagina 13

BILIARDO

Thomas Primon sfida l’Europa coi Veterani Imedia-BL 0437 32326

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3 maggio 2015 - 3

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Tre tappe in casa nostra Arrivo a Monte Berico, partenze da Marostica e Montecchio

La corsa rosa strizza l’occhio al Vicentino Tre giorni topici, dal 21 al 24 maggio: il Giro approda nel Vicentino e saranno occasioni molto interessanti per gli appassionati che ancora hanno negli occhi e nel cuore la mitica tappa del Grappa dello scorso anno. Vicenza, Montecchio Maggiore e Marostica sono i punti focali nella provincia. Spettacolo a Monte Berico La corsa rosa arriva il 21 a Vicenza, con spettacolare arrivo a Monte Berico, probabilmente il pezzo più forte del programma 2015 dalle nostre parti. La 12. tappa proviene da Imola, 190 chilometri di pianura con lo strappo berico finale. La prima parte di corsa è tutta pianeggiante, 130 km senza difficoltà altimetriche che superano il Polesine per arrivare ai piedi dei Colli Euganei. Poi la prima salitella, Castelnuovo, ma il momento caldo della tappa saranno gli ultimi 30 km. A Nanto si salirà a Crosara, la salita più dura della tappa. I primi 4 km sono all’8% con punte del 12%, poi il finale è un po’ più morbido. E’ una salita su cui ci potranno essere degli attacchi per fare selezione. Al Gpm mancheranno 27 km, prima la discesa verso Torri di Arcugnano e poi a

Fimon l’ultima salitella. Si salirà a Perarolo, strappo di quasi 3 km al 7%, con 4 tornantoni in cima mancheranno ancora 13 km per andare al traguardo pedalando verso Vicenza. Il via nel nome di Giulietta Poi ci sono due partenze di tappa. La prima, il 22, da Montecchio Maggiore, con la tappa n. 13, per poi percorrere 147 chilometri fino a Jesolo. Sembra,

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sulla carta, un percorso più semplice e senza troppe insidie che permetterà ai velocisti di fare la differenza. La tappa attraversa la pianura veneta dal Vicentino alla laguna di Venezia con 150 km di pianura e, prima di crono e montagne, ci saranno poche chance per le fughe da lontano. Probabile che il gruppo resti compatto fino alla fine, con punte di adrenalina nella volata finale.

Scacchi in primo piano Quindi un intermezzo, sempre veneto, per la tappa da Treviso a Valdobbiadene. E il giorno dopo, il 24, esattamente a 100 anni dall’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, il Giro si ritrova a Marostica, nella splendida piazza Castello, da dove prende il via la 14. frazione, il tappone da Marostica a Madonna di Campiglio, di 165 chilometri. Via dalal città degli Scacchi per poi abbordare l’Altopiano, ma nel suo profilo sud, un omaggio in ogni caso alla storia della Grande Guerra, e poi risalire verso il Trentino. Tra gli strappi più importanti la salita de La Fricca e quella del Passo Daone per poi affrontare la lunga scalata verso Madonna di Campiglio, la stessa conquistata nel 1999 da Marco Pantani, prima della sua fine sportiva, quando il Pirata il giorno seguente la vittoria venne escluso a seguito di valori ematici sopra la norma.

Il Giro tappa per tappa: maggio in rosa

Giro d’Italia, ma senza il Sud

La “Corsa più dura del Mondo nel Paese più bello del Mondo” lo definisce in un comunicato la Rcs, e ha ragione. Ma il plan del Giro 2015, che prende il via sabato 9 maggio con la spettacolare e “unica” cronosquadre sulla pista ciclabile della Riviera dei Fiori, da San Lorenzo a Mare a Sanremo, per concludersi domenica 31 maggio a Milano, durante l’Expo 2015, è un po’ monco. Mancano il Sud e le isole. La corsa rosa punta tutto sul resto d’Italia, e sul Nordest dove la accolgono tutti a braccia aperte. Saranno 22 le formazioni al via, composte da nove corridori ciascuna, che si sfideranno lungo i 3.489 km della corsa rosa con un percorso ricco di insidie fin dalla partenza. E i pronostici? Molte le soluzioni possibili. I corridori più accreditati alla vittoria finale, annunciati con la prima lista degli iscritti, sono lo spagnolo Alberto Contador, l’australiano Richie

Porte, il colombiano Rigoberto Urán, l’italiano Fabio Aru e il belga Jurgen Van den Broeck. Tra i cacciatori di tappe, finisseur e velocisti, sono presenti molti nomi autorevoli del panorama internazionale: i belgi Tom Boonen (alla sua prima partecipazione al Giro) e Philippe Gilbert; gli australiani Simon Gerrans, Michael Matthews (vincitore nel 2014 della tappa di Montecassino e leader della Corsa Rosa per sei giorni), Michael Rogers (vincitore lo scorso anno di due tappe, incluso il mitico Zoncolan) e il campione nazionale Heinrich Haussler; gli spagnoli Jon Izaguirre, Beñat Intxausti, Juan José Lobato, Mikel Landa e Mikel Nieve; i colombiani Carlos Betancur e Darwin Atapuma; i cechi Roman Kreuziger e Leopold König; il francese Sylvain Chavanel; il russo Aleksandr Porsev (campione nazionale in linea); i tedeschi André Greipel e Simon Geschke;

l’olandese Maarten Tjallingii; gli sloveni Grega Bole e Luka Mezgec (vincitore in volata dell’ultima tappa dello scorso anno a Trieste) e gli italiani Domenico Pozzovivo, Giovanni Visconti, Luca Paolini, Diego Ulissi, Fabio Felline, Oscar Gatto, Elia Viviani, Sasha Modolo, Alessandro Petacchi, Giacomo Nizzolo, Matteo Pelucchi ed Enrico Battaglin (vincitore della tappa di Oropa nel 2014). Saranno quattro i vincitori di precedenti edizioni del Giro, al via: Damiano Cunego (2004), Ivan Basso (2006 e 2010), Alberto Contador (2008) e Ryder Hesjedal (2012). LE SQUADRE AL VIA E I PRINCIPALI PROTAGONISTI AG2R LA MONDIALE (FRA): Pozzovivo, Betancur ANDRONI GIOCATTOLI (ITA): Pellizotti, Gatto ASTANA PRO TEAM (KAZ): Aru, Landa BARDIANI CSF (ITA): Battaglin, Colbrelli BMC RACING TEAM (USA): Gilbert,

Caruso CCC SPRANDI POLKOWICE (POL): Bole, Paterski ETIXX QUICK STEP (BEL): Uran, Boonen FDJ (FRA): Roux, Veikkanen IAM CYCLING (SUI): Chavanel, Haussler LAMPRE MERIDA (ITA): Ulissi, Modolo LOTTO SOUDAL (BEL): Van den Broeck, Greipel MOVISTAR TEAM (ESP): Izaguirre, Intxausti NIPPO VINI FANTINI (ITA): Cunego, Colli ORICA GREENEDGE (AUS): Gerrans, Matthews SOUTHEAST PRO CYCLING TEAM (ITA): Petacchi, Belletti TEAM CANNONDALE – GARMIN (USA): Hesjedal, Formolo TEAM GIANT ALPECIN (GER): Geschke, Mezgec TEAM KATUSHA (RUS): Paolini, Porsev TEAM LOTTO NL JUMBO (NED): Tjallingii, Kruijswijk TEAM SKY (GBR): Porte, Viviani TINKOFF SAXO (RUS): Contador, Basso TREK FACTORY RACING (USA): Felline, Nizzolo


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sportivamente

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Katia e Nico, autori di gioiose sofferenze Avevo letto qualcosa di Katia Figini e Nico Valsesia, più di riflesso che per approfondimento diretto in quel mondo che ragiona di resilienza (capacità di organizzarsi positivamente di fronte alle difficoltà) – vocabolo diffuso in Italia da Pietro Trabucchi – avendo tutti e tre un amico in comune, quel Giovanni Storti che li ha portati in vetrina nei mass media generalisti, quando con Aldo e Giacomo non forma il trio più comico d’Italia. Katia e Nico sono passati per Bassano e ho colto l’occasione di vederli in azione, almeno a parole: sono stati gentili nel far sentire a proprio agio anche chi, come me, non si mette in gara per tempi così lunghi. La fatica non esiste, recita paradossalmente il libro di Nico, quasi per scongiurarla, di sicuro ci vuole tanto coraggio per infilarsi in bici dentro un tornado nella Race Across America, 5.000 km diretti coast to coast negli Usa, dopo che il team di supporto ha votato per fermarsi. Katia invece ha rischiato di più nei deserti di ghiaccio, nella vallata dello Yukon in Alaska, quando stava per farsi prendere dal sonno, letale a quelle temperature. Entrambi collaudano tutto il possibile prima di partire,

materiali e condizioni di gara, soprattutto gli stati di stanchezza in cui è difficile prendere decisioni, che a posteriori sembrano semplici, quanto vincenti, o insensate, quanto devastanti. C’è di tutto nei loro siti KatiaFigini.it e NicoValsesia.com o il cartaceo per Nico: un bel rac-

sollievo e forza che mai avevamo immaginato di possedere”. Finché reggono muscoli e nervi, aggiungo io, con il pilota saldo al comando. Pronto a rinunciare se necessita, come successo ancora nelle scorse settimane a Simone Moro, all’attacco del suo ultimo 8.000 invernale, il Manaslu,

conto dove cogliere suggerimenti per la proprie attività, che magari non sembrano così vicine. Dopo averlo letto mi sento molto più normale in alcune scorribande notturne con la pila frontale, già alimentate da un pensiero di Scott Jurek, altro fenomeno dell’ultra trail: “Al di là dell’ultimo confine di stanchezza e sofferenza possiamo trovare dosi di

scansato con le valanghe come il Nanga Parbat un anno fa: meglio regalarsi un’altra occasione. Se le imprese dell’alpinista fra Himalaya e Karakorum sono per lui e pochissimi altri, è possibile sfidare Nico e (forse) Katia vicino a casa loro, al Tor des Geants, il giro in quota della Val d’Aosta (330 km D+24’000 m arrotondati per difetto). (Foto: Katia Figini e Nico Valsesia in sala Alp Station relatori ad eventi del primo Desert Day a Bassano) info@scuoladicorsa.it

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Budu, col carretto di corsa a Capo Nord Si possono definire runner, ultramaratoneti oppure semplicemente avventurieri e viaggiatori. Per alcune persone sono solamente dei pazzi. Uno dei più famosi è stato George Meegan, britannico di origine che in sette anni attraversò l’intero continente americano dalla Patagonia all’Alaska percorrendo a piedi oltre 30.000 km. Della sua impresa scrisse poi un libro di grande successo dal titolo “La grande camminata”. Molti altri in passato hanno compiuto imprese importanti, il francese Serge Girard ha corso da Lima in Cile fino alla spiaggia di Rio de Janeiro in Brasile, 5235 km in 73 giorni, attraversando la cordigliera delle Ande. In media due maratone al giorno. Lo stesso Girard è anche detentore del record del mondo di chilometri percorsi in un anno, 2701, di corsa partendo da Parigi attraverso 25 paesi. L’ultimo avventuriero è un ragazzo di casa nostra, Andrea Toniolo detto Budu 25 anni di Galliera Veneta. La sua impresa, da Galliera a Capo Nord, è fatta da 4500 km a piedi, con compagno di viaggio un carretto agganciato dietro di lui che traina lungo tutto il percorso con tenda e generi di prima necessità. Andrea è partito domenica 19 aprile, prevede di arrivare a Capo Nord nel mese di

agosto. Non ci sono record da battere ma soltanto una grande sfida, prima di tutto con se stesso, una sfida contro un grave infortunio dovuto ad un incidente in moto e uno stop di parecchi mesi. Da qui nasce l’idea di una rivincita. Allenamento, determinazione ed una grande carica di entusiasmo. Ci sono paesi e Stati da

attraversare, paesaggi da ammirare, incontrerà persone, qualcu-

MARCE E CORSE

no sarà gentile con lui e qualcun altro lo prenderà per pazzo. Le difficoltà non mancheranno, la stanchezza o il brutto tempo gli renderanno la vita difficile ma ad un ragazzo così niente può far paura. Tutti i ricordi positivi e negativi saranno il suo bagaglio e rimarranno impressi nel suo cuore e nella sua mente. La corsa

può essere un pretesto o una scusa. La corsa è quel filo sottile che regala colore. Andrea lo sta ora accarezzando ed imparerà attraverso la sua lunga corsa ad amare la vita come non mai . In bocca al lupo, Budu.

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

emmerunning.weebly.com/blog


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le nostre big

Calcio Lega Pro Il team giallorosso è a un passo dalla promozione in serie B ma il tecnico non fa proclami

Asta: «Si respira buona aria, ma è ancora presto» “Serie B! Serie B! Serie B!”. Con questo coro, che al “Mercante” si è sentito per la prima volta nella storia, i tifosi giallorossi hanno salutato la propria squadra dopo il successo, sofferto ma meritato, contro il Renate. Quello che sembra ancora essere un sogno si sta di ora in ora trasformando in dolce realtà. E tutti sembrano essere contagiati dall’entusiasmo giallorosso. «È bella l’atmosfera che si respira intorno a noi – ha affermato il condottiero Tonino Asta - ma non abbiamo ancora fatto nulla, dobbiamo rimanere con i piedi ben ancorati a terra e concentrati. La storia deve essere ancora scritta. La città è partecipe e ci fa molto piacere vedere l’iniziativa che è stata presa per addobbare il centro storico con i poster della nostra squadra. È un bel ringraziamento per quanto hanno fatto i ragazzi fino ad ora. Dobbiamo prendere questo entusiasmo e tramutarlo in una

sensazione positiva, scendendo in campo sereni e senza pressioni». In città, infatti, ogni esercizio commerciale del centro storico espone fino alla fine della stagione sportiva del Bassano Virtus un poster della squadra accompagnato da un fiocco giallorosso: un’iniziativa realizzata dal Comune di Bassano del Grappa e dell’Unione dei Commercianti del centro storico per testimoniare la propria vicinanza alla squadra capitanata da Simone Iocolano. «Il Bassano Virtus è un’espressione eccellente della città – ha dichiarato il sindaco Poletto – e colorando il centro storico di giallorosso abbiamo voluto esprimere una sorta di abbraccio ideale di tutti i cittadini che si stringono attorno alla squadra in questo momento topico, ringraziandola per i risultati ottenuti finora». Insomma, tutta Bassano si sta stringendo attorno alla sua squadra che è davvero vicina a

CALCIO SERIE B

Cittadella col cromosoma della sofferenza nel dna

Il Cittadella nell’ultimo periodo è passato dalla zona salvezza alla retrocessione diretta in repentina successione. La squadra di Foscarini deve avere il cromosoma della sofferenza nel suo dna perché, dopo l’ultimo posto alla fine del girone di andata, era riuscito a risalire nelle prime partite del girone di ritorno fin sopra i pericolanti play out, ma alla sfiorata vittoria al Tombolato con la Ternana ha fatto seguire tre sconfitte a Latina (3-2) e in casa con la capolista Carpi (10) e il rampante Vicenza (1-0) che lo hanno fatto precipitare in classifica. Rocambolesca è stata la sconfitta a Latina, dopo aver dominato per un’ora la partita, quando uno sfortunato autogol del rientrante Signorini ha messo le ali ai laziali facendo andare in stato confusionale i granata, che in pochi minuti sono andati sotto per 2-1. I granata però si sono ripresi pareggiando 2-2, ma l’ennesima distrazione ha fatto loro perdere la gara. Nella partita successiva al Tombolato un miracoloso Gabriel e un palo hanno salvato la capolista Carpi, che ha trovato un gol fortunoso

per vincere il match. Brutto secondo tempo, invece, contro il Vicenza, che ha fatto un passo importante verso la serie A meritando il successo su rigore di Di Gennaro al 91° (il portiere Pierobon espulso). A Brescia con Pierobon, Barreca e Camigliano squalificati (più Scaglia, Schenetti e Gerardi infortunati) il Cittadella ha pareggiato (0-0) guadagnando un punto sul Crotone e lasciando invariata la situazione di trilling, che è tutta da giocare nelle ultime cinque sfide. Immediato il match infrasettimanale con lo Spezia potendo contare sui rientranti Pierobon, Barreca e Camigliano, mentre saranno squalificati Cappelletti e Donazzan. Questa stagione era stata impostata con una rosa di maggiore qualità per non soffrire come negli anni scorsi, invece il Cittadella conferma l’innato senso del brivido e di una salvezza ogni anno più “impresa”. Un anno fa era dato per spacciato con il miraggio dei play out quale rosea prospettiva. Invece con un finale che nessuno avrebbe immaginato ha raggiunto la salvezza. Rino Piotto

regalare un sogno. Mister Asta, però, tende giustamente a gettare acqua sul fuoco, nonostante la sua squadra, pur non brillando particolarmente, sia riuscita a rialzarsi subito dopo la sconfitta subita tra le mura amiche del Mercante contro il Venezia, andando prima ad espugnare il

“Menti” sconfiggendo il Real Vicenza e poi sfatando il tabù contro il Renate, che aveva vinto tutti i match giocati finora. «Sapevamo che contro il Renate sarebbe stata una gara avvincente e combattuta – ha affermato Asta - perchè entrambe le squadre si giocavano molto ed

era una partita che si poteva decidere sugli episodi. Sono contento per la doppietta di Furlan, è stata una gioia immensa per lui e per noi tutti. Dispiace per il gol che abbiamo preso ingenuamente nei minuti di recupero del primo tempo. Continueremo a dare l’anima, non abbiamo an-

cora fatto nulla e non passiamo sbagliare. Dobbiamo continuare a pensare ad ogni partita mantenendo i piedi ben ancorati a terra». È proprio il caso di dirlo e ribadirlo: comunque andrà sarà un successo! Stefano Cirillo


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sportivamente

B

mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Gestire le emozioni, ammansire la rabbia Dagli studi iniziati negli anni ‘60 sul linguaggio del corpo e le micro espressioni facciali emerge che la rabbia è un’emozione con caratteristiche proprie e ben riconoscibili, ed è tra le 7 emozioni fondamentali di base, con tutte le loro sfumature, che caratterizzano il nostro essere umani: felicità, tristezza, disprezzo, disgusto, paura, sorpresa e, appunto, rabbia. Le emozioni sono dei meccanismi di cui siamo dotati fin dalla nascita e si possono definire come particolari stati mentali e fisiologici che si associano a delle modificazioni, del nostro corpo e della nostra mente, naturali o apprese da stimoli esterni o interni. Le emozioni, rabbia compresa, sembrano avere una funzione evolutiva e di sopravvivenza, una funzione di relazione e una funzione autoregolatoria nella loro comprensione e nella conoscenza di noi stessi. In particolar modo l’espressione comportamentale della rabbia può non emergere in tutta la sua interezza appena la proviamo, ma potrebbe essere vissuta inizialmente come un piccolo fastidio che se ne va via subito, oppure svilupparsi su livelli differenti di aggressività via via più intensi che, se non gestiti, possono autoalimentarsi rendendone così sempre più difficile il controllo. Tutte le emozioni hanno una loro utilità e una loro motivazione di fondo indipendentemente dal fatto che le giudichiamo positive o negative. Ma se lasciamo che le emozioni legate alla sofferenza agiscano in noi per troppo tempo queste, come rivelano diversi studi in merito, possono diventare un fattore di grave rischio per la salute del nostro corpo e della nostra mente e una minaccia alla qualità della nostra vita in generale. La rabbia è energia propulsiva e va distinta dall’aggressione che può essere una sua manifestazione e che si esprime in comportamenti distruttivi, auto o etero lesivi. Lo sport in fase educativa può diventare uno strumento importante di prevenzione del disagio, consentendo una educazione della pulsione aggressiva. L’adolescente, sportivamente educato, impara a direzionare la propria energia, a non disperderla e ad impiegarla con perseveranza e metodo nel raggiungimento dei propri obiettivi. Anche se siamo già adulti, lo sport, l’attività fisica e motoria possono venirci incontro nella gestione della rabbia e dell’aggressività che accumuliamo. Alcuni strumenti che ci possono aiutare ad esprimere e sfogare aggressività e rabbia in modo sano ed equilibrato per noi e per gli altri sono: prendersi il tempo di un respiro per capire il motivo sottostante la nostra rabbia (che cosa ha fatto scatenare la nostra collera? Il nostro interlocutore ci ha danneggiati volutamente o non era intenzionale? Abbiamo considerato delle alternative per gestire la situazio-

ne? Che risultato ci aspettiamo dalla nostra rabbia?); chiarirci le idee ed esprimere ciò che ci ha disturbato parlando in prima persona, usando cioè “io” per far capire che cosa non abbiamo gradito o ci ha ferito (questo ci

rende responsabili della nostra parte di ridefinizione della relazione); accettare la presenza della rabbia e permettere a noi stessi di entrare in contatto completamente con lei, creando un posto sicuro dove poterla esprimere, da soli, con un amico di

cui ci fidiamo o con un esperto, anche solo per urlare o piangere; fare sport ed esercizio fisico (corsa, camminata, kick boxing o quello che riteniamo più utile per noi come strumento per liberare la mente ed allentare le tensioni); la musica; il disegno; praticare meditazione e tecniche di rilassamento; la parola (avere un luogo o una persona con cui parlare del proprio sentire senza vergogna e senza giudizio esaminando i propri impulsi in modo costruttivo). La rabbia, si dice, “fa cattivo sangue”. Se la reprimiamo o non la sfoghiamo in modo sano può far ammalare noi e le nostre relazioni. Conosciamone il meccanismo, come funziona in noi, impariamo a riconoscerlo e scegliamo come esprimerci una volta che si è attivato. Le emozioni ci appartengono, facciamo attenzione al contrario. www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Prostata, la prevenzione inizia dalla tavola “L’ipertrofia prostatica benigna (Ipb) rappresenta una delle patologie a frequenza maggiore nell’uomo adulto: si tratta di una patologia contraddistinta dall’aumento delle dimensioni della ghiandola prostatica e può essere dovuta a diversi fattori, tra cui lo stimolo degli ormoni steroidei androgeni (diidrotestosterone) e degli estrogeni”. Può iniziare come modificazione strutturale della ghiandola già intorno ai 30-35 anni con manifestazioni cliniche dopo i 40 anni. Sembra che “l’Ipb non possa degenerare in neoplasia prostatica ma spesso i due fattori coesistono, per cui i controlli per Ipb si associano sempre ai controlli per tumore prostatico. All’inizio si manifestano con una difficoltà a urinare che coincide con uno svuotamento problematico della vescica, con stimoli impellenti e l’aumento diurno e notturno del desiderio urgente, improvviso, spesso irrefrenabile di urinare. Con la fase

ostruttiva c’è la riduzione, la difficoltà a iniziare la minzione e lo svuotamento incompleto della vescica. Si consiglia di mantenere un peso corporeo accettabile, evitare la stipsi cronica e la diarrea perché possono creare

irritazioni, bere almeno 1.5-2 litri di acqua al giorno contenente bicarbonati e pH > 6, a piccoli sorsi e frequentemente nell’arco delle 24 ore, evitare o ridurre l’assunzione di liquidi almeno una o due ore prima di dormire. Praticare attività fisica regolarmente e non intensa, evitare di praticare sport potenzialmente traumatici per la prostata (bicicletta, equitazione), e preferibilmente passeggiare o praticare attività sportive rilassanti (camminare, nuoto, corsa moderata, ginnastica a corpo libero). Inoltre occorre consumare alimenti freschi, vegetali soprattutto crudi, e limitare gli alimenti animali. Ridurre i grassi saturi (latte intero e derivati, carne rossa, salumi, formaggi grassi). Preferire carni bianche magre, latte magro, yogurt magri, formaggi magri. Ingerire 23 porzioni di frutta fresca di stagione e 2-3 porzioni al giorno di verdura a foglia verde e ortaggi soprattutto con colore rosso giallo, condire con olio extra vergine di oliva, ricco di vitamina E, e

polifenoli, consumare alimenti ricchi di carotenoidi, come pomodoro, carote, radicchio verde, spinaci, papaia, mango, cicoria, peperoni rossi, rucola, lattuga a cappuccio, lattuga, broccoletti di rape, cavoli di Bruxelles, melone. E poi assumere alimenti ricchi di vitamina E, come olio extravergine d’oliva, olio di germe di grano, germe di grano, uova, asparagi, consumare alimenti ricchi di selenio come pollo, tonno, frutti di mare, cereali integrali, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, germe di grano, e alimenti ricchi di licopene (carotenoidi) con colore dal giallo-arancione-rosso: pomodori piccoli e cotti, salsa di pomodoro cotta, pompelmo rosa, melone, soia e derivati, fragola, uva rossa, albicocca, papaya, basilico essiccato, ciliegie, melograni, peperoni rossi, pomodori e ribes ricchi di licopene e acido ellagico, e consumare alimenti ricchi di fitoestrogeni che comprendono isoflavoni e lignani: tra gli alimenti ricchi di isoflavoni ricordiamo i cereali integrali (grano, orzo, riso, segale, avena), i legumi (lenticchie fagioli, fave dall’occhio di lima, ceci, soia e derivati come fagioli di soia, salsa di soia, macinato di soia , farina di soia , tofu, latte di soia). I lignani sono contenuti nelle prugne, in pere, drupe, semi di lino, semi di girasole, lenticchie, carote, cipolla, aglio, asparago, patate dolci, oli di semi, olio di oliva. Evitare o ridurre alimenti che possono causare o contribuire a creare uno stato infiammatorio: peperoncino, birra, insaccati, spezie, pepe, grassi saturi (che provengono da carni rosse soprattutto cotte alla griglia, formaggi grassi e fritti), superalcolici, caffè e crostacei, Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com

CANOA

Ceccon (Valstagna) big ai mondiali junior

Dopo l’argento conquistato dal vicentino Paolo Ceccon, è arrivata un’altra soddisfazione per l’Italia della canoa slalom impegnata a Foz do Iguacu, in Brasile, per i campionati del mondo junior e under 23. Nella prova a squadre gli azzurri Roberto Colazingari (Subiaco-Forestale), Raffaello Ivaldi (CC Verona) e Paolo Ceccon (CCK Valstagna) hanno conquistato la meda-

glia d’oro nel C1 under 23 con il tempo di 106.91, con un vantaggio di appena dieci decimi di secondo dalla Gran Bretagna che chiude al secondo posto. Bronzo alla Repubblica Ceca, staccata di 3.78 dall’Italia campione del mondo.



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altri sport

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ai campionati senior di serie B e promozione, oltre ai prioritari valori etico-morali che trasformano questa sodalizio in un

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autentico nucleo familiare di profondi affetti e legami. In questa stagione Marcella Filippi si è consacrata tra le migliori giocatrici italiane e top-ali europee, meritando così la convocazione in Nazionale del ct Roberto Ricchini al ritiro per i Campionati Europei (11/28 giugno in Ungheria-Romania) con la compagna Valentina Fabbri, segno della brillante annata delle Lupe e del prezioso lavoro dell’allenatore friulano classe ‘72 Gianluca “Larry” Abignente, anche lui assistant-coach azzurro. Marcella Filippi, bergamasca classe ‘85 - ala di 186 cm, dopo le giovanili nell’Albino, sospendendo anche una stagione e dedicandosi al volley

e tornando alla amata palla a spicchi, ha iniziato la carriera di vertice nel biennio 2005/2007 in A2 a Carugate, quindi un triennio a Udine (2007/2009 e 2010/2011) proprio con l’attuale tecnico Abignente che le ha dato piena fiducia realizzandola come “stella del firmamento del basket femminile” grazie a una innata forza di volontà e spirito di sacrificio in intensi e lunghi allenamenti, anche personali, a fari spenti in palestra, e rivolendola con sè a San Martino di Lupari la scorsa estate dopo avere giocato in serie A1 a Faenza e La Spezia. Giocatrice eclettica di temperamento e carisma, di grande versatilità e duttilità tattica, ha nel tiro il suo punto di forza (spesso perforando con micidiali “bombe da tre” e doppia cifra a referto), dotata di innate qualità in un fisico da ruolo universale con pregevoli fondamentali e una corsa elegante nel palleggio e di ampia visione di gioco. Appassionata sportiva e partecipe agli eventi territoriali, è spesso allo stadio Tombolato di Cittadella e “Madrina” del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata 2015. Col suo fascino di splendida... miss basket per incantevole avvenenza col caratteristico ondeggiare della sua mora criniera sempre raccolta nella lunga coda di cavallo o nella sgargiante fascetta e con la sua aerea elevazione e spettacolare tiro in sospensione che ne fanno... la magnifica “aquila reale delle Lupe”.

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Primon è pronto Shinpo e Veterani, per sfidare l’Europa nuovo connubio

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Il bassanese Thomas Primon, fresco campione Italiano di biliardo, è chiamato a difendere i colori nazionali a Brandeburgo in Germania dove sono in corso i campionati Europei di specialità.

Da poco iscritto ai Veterani dello Sport, Thomas ha nel carattere e nel controllo emotivo i sui punti di forza che, in una competizione così lunga e logorante, possono risultare determinanti.

I Veterani dello Sport di Bassano hanno supportato gli atleti della Shinpo Studio Arti Orientali, sotto la direzione tecnica del maestro Maurizio Mantesso, nelle trasferte di Como e nella due giorni dedicata alle Arti Marziali in Slovenia. Mantesso, recentemente entrato a far parte dei Veterani dello Sport, meglio non poteva festeggiare l’appartenenza al sodalizio cittadino. Ba-

sti pensare che a Como, lo scorso 15 febbraio, ha portato sul podio ben 29 atleti su 45 agonisti partiti da Bassano. Stessa grandissima soddisfazione a Lubiana, dove il 14 e 15 marzo si sono svolti i Campionati Sloveni Makotokai e quasi tutti gli atleti dello Shinpo hanno assaporato il podio. Il presidente dei Veterani Rino Piccoli ha fatto i complimenti a Mantesso e a tutti gli atleti.


3 maggio 2015 - 9 il grande Sport ciclismo L’evento Il 14 maggio in villa Razzolini Loredan è in programma una cena con tutti i protagonisti della kermesse iridata

ma edizione dell’Astorica cade proprio nel 2015, trent’anni esatti dopo i Campionati del Mondo su pista che si corsero al velodromo Mercante di Bassano nel 1985. Altro anniversario che Piccoli non può dimenticare, essendo stato uno degli organizzatori protagonisti della kermesse iridata. E per celebrare il trentesimo è stata messa in programma una cena in villa Razzolini Loredan il prossimo 14 maggio dove saranno presenti molti degli artefici del mondiale. Trent’anni fa Agostino Omini era presidente nazionale Fci, Renato Di Rocco segretario,

DICO B URI A GI

SE ANE SS

L’Astorica-Gsg, granfondo in programma il prossimo 5 luglio, non è solo una corsa. Alle spalle dell’evento ci sono le celebrazioni del centenario della Grande Guerra, motivo principale per cui il presidente Rino Piccoli ha accettato, di buon grado, la sfida lanciatagli da Simone Fraccaro, di allestire una gara così impegnativa con un orizzonte quadriennale di crescita e di sviluppo. E Piccolo, da bravo intenditore dei meccanismi territoriali, ha messo in moto una macchina organizzativa di prim’ordine, pronta ad affrontare qualsiasi tipo di avversità. Nella

CIRCOL O

Campionati del mondo, 30 anni dopo Città di Bassano del Grappa

Associazione Culturale Pediatri J. Da Ponte

Comune di Tezze sul Brenta

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AVVOCATI, MEDICI e ASS. NAZIONALE ALPINI insieme per foto potete vedere da sinistra Aldo Primon, Cipriano Chemello, Alessandro Rossi, Rino Piccoli, Giuseppe Saretta, Diego Pozza, Alberto Scremin, Loris Pasquale, Riccardo Bano e Silvano Cobalchini, schierati al velodromo Mercante, che rappresenta un po’ la loro casa. Al loro fianco ci saranno anche Carmine Abate, Luciano Zamperin, Gianfranco Gnoato, Barbara Carlesso, Stefano Ceccon, Rinaldo Sestilio e Giovanni Zonta. Tutti già a testa bassa per offrire al Bassanese uno spettacolo degno di rappresentare la città del Grappa. E come per una magica alchimia la pri-

Aldo Tognana presidente della Finanziaria, Remo Mosole amministratore delegato, Luigi D’Agrò asessore allo sport, Rino Piccoli consigliere e responsabile tecnico del velodromo, Giacomo Santini addetto stampa... Ci saranno tutti, assieme ai 25 sindaci dei comuni attraversati dalla Granfondo Astorica. E a fine serata il coro dell’Ana Montegrappa proporrà i canti celebrativi in ricordo della Grande Guerra. La sfida di Mosole, D’Agrò, Piccoli e Fraccaro è lanciata, adesso è divieto assoluto di tirarsi indietro. Michele Zarpellon

UN CALCIO ALL’EPILESSIA QUADRANGOLARE DI CALCIO

Stadio S. Giovanni Bosco Belvedere di Tezze sul Brenta

10 maggio 2015 ore 14.30

Nella gara Parata di stelle del passato su 100 km

Il festival degli ex

L’Astorica-Gsg sarà molto più di una granfondo. Domenica 5 luglio, lungo le strade del pedemonte trevigiano, si assisterà a una parata di stelle unica nel suo genere. Simone Fraccaro ha chiamato e i campioni hanno risposto: Roger De Vlaeminck, Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Moreno Argentin, Gianni Motta, Michele Dancelli, Marino Basso, Franco Bitossi, Knud Knudsen, Giovanni Battaglin, G.B. Barochelli, Roberto Visentini, Guido Bontempi sono alcuni dei professionisti degli anni ’70 e ’80 che daranno vita a uno spettacolo agonistico inedito lungo il tracciato più breve fra i tre disegnati per i concorrenti della granfondo. Non sarà una semplice rimpatriata, ma gara vera. Roba da leccarsi in baffi per le migliaia di appassionati che assisteranno ad Astorica-Gsg lungo i 100 chilometri con partenza e arrivo a Bassano del Grappa e il giro di boa sul Montello. Le glorie del passato indosseranno le maglie-replica di una delle squadre con le quali hanno gareggiato all’apice della loro carriera. Capitani e gregari si ritroveranno per rinverdire i vecchi tempi e c’è da scommettere che, quando ci si giocherà la vittoria, nessuno si tirerà indietro. Fra loro ci sarà anche Simone Fraccaro (due tappe vinte al Giro d’Italia), sponsor e organizzatore dell’evento: «Da anni meditavo di organizzare una granfondo e

ora, grazie all’intesa con Rino Piccoli e con gli alpini di Bassano, si è presentata l’occasione per farlo. Ho pensato di inserire nel programma un’altra idea che mi frullava per la testa da tempo, cioè riunire un gruppo di corridori della mia epoca. Ho iniziato a fare qualche telefonata, non sapevo quanti mi avrebbero detto di sì e devo dire che mi ha sorpreso la disponibilità dei vecchi colleghi. Domenica 5 luglio vedremo in azione una quarantina di ex professionisti – spiega Fraccaro -, e quando dico azione non intendo solo una pedalata fra amici. Avremo il numero sulla schiena e, considerato che i partecipanti sono quasi tutti ben allenati, sono certo che ci si darà battaglia, proprio come ai vecchi tempi». Il gruppo degli ex professionisti comprende una qualificata rappresentanza di stranieri. Sarà della partita anche l’iridata del 1997 Alessandra Cappellotto. Il percorso sul quale si cimenteranno le stelle del passato prevede l’attraversamento di più centri del Trevigiano, da Vallà a Pagnano, a La Valle, a Onigo fino Ciano del Montello, per proseguire con la salita più impegnativa dell’intero percorso a Santa Maria della Vittoria. Si tornerà verso Crocetta del Montello, Maser, Asolo, Pagnano, Fonte per poi rientrare nel Vicentino a Mussolente e tornare quindi al traguardo di viale De Gasperi a Bassano.

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3 maggio 2015 - 10 il grande Sport ciclismo MTB In calendario il prossimo 24 maggio, la gara organizzata dal Team Macro Mussolente svela il percorso

La Misquilbike scopre le carte

In calendario il 24 maggio a Mussolente, la 28. edizione della Misquilbike, valida come seconda prova del Campionato Provinciale Cross Country e 6. Prova del Circuito Veneto Cup 2015, comincia ad assumere la sua fisionomia definitiva. Risolti gli ultimi dubbi legati al percorso (il Comitato Organizzatore ringrazia tutti i privati proprietari che hanno concesso il permesso per transitare sui propri terreni), duro ma nel contempo bello e veloce e che rispecchia la morfologia del territorio, propone una giornata all’insegna del divertimento. Si parte per il “lancio” da via Borgo Faveri in corrispondenza dei campi sportivi e dell’asilo, 1,2 km di asfalto fino al circuito di gara, in corrispondenza della trattoria “Al Mandriano”; i concorrenti si troveranno ad affrontare ancora un breve tratto in asfalto e svoltando a sinistra una strada bianca che porta ver-

so il sentiero del Rù; lì il suggestivo attraversamento di uno stretto ponte in legno, seguito immediatamente da 6/7 ripidi scalini da affrontare in stile ciclocross. Qui inizia la prima impegnativa salita di circa 400 metri con pendenze del 20/22 % che porta nella zona del ristorante “Volpara – Malga Verde”; segue un breve tratto in asfalto in pianura per poi immettersi nello sterrato fino alla famosa discesa del “materasso” che porta in località Liedolo (San Zenone). All’uscita si svolta a sinistra e si attacca una salita di circa 500 metri che porta in cima alla collina ribattezzata “le Rorate”

dai residenti e “piccolo mortirolo” dai bikers che la conoscono. Motivo? Semplice: pendenza media del 24/25% con punte al 30/32%. Di grande interesse storico - a un centinaio di metri dal percorso - le gallerie e le trincee costruite nel corso della 1. Guerra Mondiale dal VI Corpo d’Armata; opere che dovevano fungere da seconda linea di

difesa, qualora fosse caduto il Grappa, recuperate e mantenute grazie all’opera del locale Gruppo Alpini. Una volta arrivati in cima, leggero falsopiano in discesa e poi discesa molto impegnativa in quanto dissestata, umida e caratterizzata da pietraie naturali, da affrontare con molta attenzione, per arrivare nella proprietà Cremasco (di nuovo in Comune di Mussolente) dove si attraversa un prato in piano per poi entrare in una strada bianca in leggera salita ed affrontare, al termine, l’ultima salita sulla Collina del Mandriano-Cador: ascesa a tornanti in mezzo alle vigne, pen-

denza media del 20% con punte al 30% e ripida discesa finale nel prato che taglia la collina per attraversare l’ampio parcheggio della Trattoria “Al Mandriano” (dove verrà posizionata l’area tecnica) e a seguire l’arrivo (circuito da percorrere più volte a seconda della categoria). Distanza (escluso il giro di lancio) 5,5 km con dislivello complessivo di 260 metri. Per le categorie giovanili niente giro di lancio (partenza dalla Trattoria) e percorso decurtato dell’ultima salita per un totale di 4,6 km e dislivello di 200 metri. Sistemato il percorso, l’attenzione degli organizzatori (come sempre nelle manifestazioni “targate” Team Macro) si è focalizzata sulla predisposizione di un pacco gara in grado di gratificare tutti gli iscritti. Logistica imperniata sull’Oratorio “San Michele Arcangelo” con segreteria di gara allestita al-

l’interno della Sala – Teatro. L’appuntamento dalle 7 del mattino per verifica tessere e ritiro numeri e pacchi gara fino ad un’ora prima delle partenze; identica location per le premiazioni finali in programma una volta stilate le classifiche definitive. Negli adiacenti campi sportivi parrocchiali saranno allestiti l’ammassamento prima della partenza e il pasta-party finale; a qualche decina di metri ecco gli spogliatoi con servizi igienici e docce; disponibile come sempre il servizio di assistenza meccanica garantito da R-Alfier di Castelfranco Veneto; novità di quest’anno anche la disponibilità di servizio massaggi pre e post gara. Cartina percorso, altimetria e traccia gps sul sito www.team-macro.it; info e richieste a misquilbike@tiscali.it oppure ai numeri 333 5781187 e, nei giorni precedenti la gara, 360 351732.

APPUNTAMENTI

Monte Grappa bike day, sui pedali il 30 maggio

Monte Grappa Bike Day è una manifestazione non competitiva, libera e gratuita dedicata a tutti gli appassionati della bicicletta. Offre la possibilità di raggiungere la leggendaria Cima Grappa (1775 m) percorrendo strade che saranno chiuse al traffico veicolare sia in salita che in discesa. La cima sarà raggiunta dopo circa 25 km di salita, lungo la strada “Gen. Cadorna” (per Campo Solagna), impegnativa ma alla portata di tutti se presa con la necessaria tranquillità, la stessa percorsa dalla celebre corsa per Elite “Bassano-Montegrappa”, vinta in passato da campioni del calibro di Gino Bartali, Gianni Bugno e molti altri e spesso scalata anche dal Giro d’Italia. La discesa impegnerà per la prima parte la strada “Gen. Giardino”, svolterà per la strada delle Malghe (o di “Arroccamento”) e scenderà infine per il “Salto dea Cavra” (o “strada della Vedetta”) a Crespano del Grappa che sarà a sua volta chiusa al traffico. Il ritorno a Bassano avverrà a strade normalmente aperte al traffico. Monte Grappa Bike Day si ispira a manifestazioni proposte con grande successo di partecipazione già da qualche anno al passo dello Stelvio (Stelvio Bike) e ai quattro

passi intorno al gruppo del Sella (Sella Ronda). La seconda edizione si terrà sabato 30 maggio 2015, con ritrovo dalle 7.30, si concluderà alle 15.00; si snoderà nei comuni di: Bassano del Grappa, Romano d’Ezzelino, Pove del Grappa, Solagna, San Nazario, Borso del Grappa e Crespano del Grappa, tutti comuni che, nell’edizione scorsa, hanno fornito il loro patrocinio e un convinto sostegno al lavoro degli organizzatori. «Ci hanno supportato a vario titolo - aggiungono gli organizzatori - Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Provincia di Treviso e Provincia di Belluno, oltre ad una serie di aziende private che hanno da subito dato fiducia all’evento. La partecipazione sarà completamente gratuita. Non vi saranno premiazioni, graduatorie o classifiche. Il fine è quello di promuovere una fruizione turistica sostenibile della nostra meravigliosa montagna e di tutto il territorio contermine e promuovere anche, e soprattutto, la mobilità in bicicletta come mezzo di trasporto intelligente, oltre che strumento di gioco, di socializzazione e di benessere per chi l’utilizza e per l’ambiente».



3 maggio 2015 -12 il grande Sport ciclismo Gran prix Città Murata Il tour dei dilettanti entra nel vivo con la gara dell’Altapadovana in programma il 16 maggio

Scatta l’Indianapolis ciclistica Lunedì 4 maggio si è svolta in Villa Rina a Cittadellala presentazione del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata, giunto alla 14^ edizione 2015, e della classica Alta Padovana Tour di sabato 16 maggio. Fregiano l’evento importanti patrocini istituzionali e sportivi (Regione Veneto, Province di Padova-Vicenza-Treviso, molte Municipalità, Coni, Fci, Unioni e Consorzi Turistici, Lions, Panathlon, Rotary Club), tra cui quelli prestigiosi della “Presidenza del Consiglio dei Ministri” e della “Polizia di Stato”, accolti con onore da tutto il gruppo del Veloce Club Tombolo nei prioritari valori etico-morali. Confermato anche il gemellaggio con l’Associazione Ricerche Cardiopatie AritmicheArca dell’Università di Padova, nota per l’attività a livello mondiale nella ricerca contro le morti improvvise di forte impatto anche per gli studi condotte sulle drammatiche morti avvenute in campo di alcuni atleti e campioni sportivi. Momento centrale della serata la presentazione del Grand Prix promosso dal Vc Tombolo e diretto da Pierluigi Basso, composto dalle tradizionali cinque gare: Gp Longa di Schiavon-Memorial Gerry Gasparotto disputata l’11 aprile; Giro del Medio Brenta 12 luglio; Gp Poggiana di Riese Pio

9 agosto; Trofeo Bianchin a Paderno di Ponzano Veneto 20 settembre e quindi dalla specifica illustrazione della spettacolare “Alta Padovana Tour” di sabato 16 maggio. La gara, definita una “Indianapolis ciclistica” per il veloce e compatto “ovale” del tracciato, è diretta in corsa da Cipriano Chemello e prevede

il ritrovo-raduno mattutino allo stadio Tombolato del gemellato Cittadella Calcio (con ingresso libero per tutti gli appassionati), partenza alle 13.30 dalla Cinta Murata e una spettacolare kermesse lungo un circuito da ripetere 15 volte per totali 141.5 km con l’arrivo a Tombolo nella centrale via Vittorio Veneto nel ricordo del glorioso 40° societario. Fondamentale il sostegno delle sedi di partenza e arrivo coi sindaci Giuseppe Pan e Cristian Andretta, con la preziosa

collaborazione dell’assessore allo sport Francesco Pozzato, consigliere comunale Luigi Sabatino e Ginaldo Quattoni della Consulta Sport con molte associazioni e volontari, assieme alle Forze dell’Ordine territoriali e dei vari Comuni patrocinanti il Trofeo. «Col 40° di fondazione - afferma il presidente del Vc Tombolo Amedeo Pilotto - abbiamo desiderato riportare a Tombolo una gara di Grande Ciclismo, col Grand Prix che da anni promuoviamo, fortificando amicizie e relazioni anche coinvolgendo associazioni di tutti gli sport e ringraziando tutti i dirigenti e preziosi collaboratori che operano per pura passione». «I riconoscimenti conseguiti sono motivo di gioia, sempre con molta vicinanza alle istituzioni e Forze dell’Ordine nei nostri profondi ideali - conclude Pierluigi Basso - ed è rilevante la sinergia e la reciproca diffusione creata con tante discipline, in particolare con l’As Cittadella e la stupenda partenza della gara dallo stadio Tombolato, con l’auspicio che tutto il Trofeo Grand Prix si svolga col consueto successo nelle varie rinomate gare». Di spicco anche il gemellaggio col “Fila San Martino di Lupari - Lupa Basket” di serie A1 con la splendida fuoriclasse azzurra Marcella Filippi.

Bellin e Merlo difendono il tricolore

Domenica 10 maggio gli avvocati ciclisti Francesco Bellin e Nereo Merlo difenderanno le maglie tricolori a Ischia nella Granfondo di 100 chilometri valida come prima prova del Campionato Italiano di ciclismo forense riservato ad avvocati, magistrati e notai. Le altre due gare si disputeranno ad Avola il 5 settembre con la cronometro individuale e il 6 settembre con la gara in linea.

MOTORI

Arrivano le Mitiche Sport a Bassano

La 21. edizione de “Le Mitiche Sport a Bassano” sta arrivando, alla scoperta di nuovi percorsi sui più bei passi delle nostre Alpi. Archiviati i festeggiamenti per l’importante traguardo dei vent’anni de “Le Mitiche Sport a Bassano”, si stanno già scaldando i motori. Un appuntamento unico e irrinunciabile per tutti i possessori di vetture Sport-Barchetta, che si svolgerà dal 18 al 21 giugno 2015 su un percorso totalmente nuovo. Dopo la parentesi dello scorso anno, infatti, le Mitiche torneranno sulle più belle montagne del

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«Ho prenotato un’ora sul sintetico per sabato mattina, ci vediamo lì?» «Mi spiace, io gioco solo sulla terra rossa...»

CICLISMO FORENSE

Veneto, Trentino, Alto Adige e Lombardia, su passi e strade mai percorsi nelle precedenti edizioni con una grande “Prima Assoluta”: il mitico Passo dello Stelvio. Inalterata la partenza da Bassano del Grappa e naturalmente inalterato lo spirito della manifestazione che unisce passione, amicizia e gusto per le belle cose in un mix assolutamente vincente e che avrà anche quest’anno come main sponsor Eberhard Orologi. Il Circolo Veneto Automoto d’Epoca “Giannino Marzotto” è già al lavoro.

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(Il tuttologo)

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5 aprile 2015 - 13 il grande Sport ciclismo Granfondo Sul percorso lungo si impongono Tommaso Elettrico ed Emma Delbono. Marostica e Asiago invasi

Record di atleti alla fi’zi:k La Granfondo fi’zi:k - Città di Marostica archivia la sesta edizione con il record di iscritti: 2240 atleti. Il lucano Tommaso Elettrico e la bresciana Emma Delbono hanno trionfato sul percorso “granfondo” di 165 km e 3200 metri di dislivello, mentre sul mediofondo di 110 km si sono imposti il bergamasco Antonio Camozzi e la tedesca, ma altoatesina d’adozione, Astrid Schartmüller. La gara proponeva anche un nuovo percorso di 55 km, dove si sono imposti il trentino Daniele Bergamo e la veronese Erika Bettinazzi. Il lungo serpentone di corridori si è dato appuntamento nella bella cornice di Piazza degli Scacchi, dove il sole ha accolto tutti i granfondisti per una partenza emozionante e spettacolare fra figuranti medievali, fumogeni ed il rullo di tamburi che ha accompagnato lo start della gara, dato dal sindaco di

Marostica Marica Dalla Valle. In prima fila non sono mancati gli ospiti vip come i pro Daniel Oss e Bernhard Eisel e il DS Luca Scinto, che hanno aperto la parata di granfondisti sotto il Castello Inferiore. L’evento fi’zi:k ha anche proposto tante iniziative, come lo show cooking a base di risotto agli asparagi allestito dal Gruppo Ristoratori Bassanesi della Confcommercio e guidato dal patron del Ristorante La Rosina Gaetano Lunardon, senza dimenticare l’expo con gli stand di Piazza degli Scacchi affollati da curiosi e appassionati. L’evento orchestrato da Studio Rx e dall’Asd B-Sport era la prova inaugurale del circuito Maglia Nera By Pinarello ed era valida per l’Alè Challenge ed il Campionato Nazionale e Provinciale ACSI. Al via anche il presidente ACSI Emiliano Borgna che ha chiuso la gara mediofondo dopo 4h48’59”.

VELODROMO MERCANTE

Scatta il Giro delle Piste in attesa del Tricolore

Venerdì 15 maggio il velodromo Rino Mercante riaccende i riflettori per ospitare la prima tappa del Giro delle Piste. In gara sono attesi settanta atleti delle categorie esordienti, allievi, juniores e under 23. Gara di apertura che scalderà i muscoli ai giovani soprattutto in vista dell’appuntamento successivo,

sempre al Mercante, venerdì 29 maggio, quando verranno assegnate le maglie tricolori. «Stiamo lavorando per aprire la stagione nel migliore dei modi - ha dichiarato Rino Piccoli, responsabile della pista bassanese - e ormai siamo pronti, basta solo che il bel tempo ci sostenga».

CLASSIFICHE

Partenza super con 2240 biker Granfondo Maschile: 1. Elettrico Tommaso Legend Factory Miche 05:04:07; 2. Zen Enrico Team Beraldo Greenpaper Biomin 05:04:07; 3. Cunico Roberto Team Beraldo Greenpaper Biomin 05:04:08; 4. Lombardi Tiziano Legend Factory - Miche 05:04:10; 5. Fraternali Mattia Royal Team Asd 05:06:46; 6. Bertuola Alessandro Asd Cicli Copparo-Ancona 05:06:46; 7. Poeta Emanuele Ponte Cycling Team 05:06:47; 8. Tarchini Luigi Team Isolmant 05:09:46; 9. Caravona Sandro Team Isolmant 05:09:46; 10. Nanni Alessandro As Team Forlì 05:09:47. Granfondo Femminile: 1. Delbono Emma Cycling Team T&P 05:42:03; 2. Ilmer Marina Somec-Mg.K Vis-Lgl 05:50:01; 3. Giacometti Federica Somec-Mg.K Vis-Lgl 05:59:49; 4. Neri Florinda Royal Team Asd 06:04:25. Medio Maschile: 1. Camozzi Antonio Team Isolmant 03:09:10; 2. Pontalto Andrea Team Ale’ Cipollini Galassia 03:09:15; 3. Avanzo Francesco Bren Team Trento 03:10:18; 4. Viglione Leonardo Asd Team Ucsa 03:12:13; 5. Tecchio Andrea Team Ale’ Cipollini Galassia 03:12:14; 6. Giovannini Matteo Bren Team Trento 03:12:14; 7. Bedetti Daniele Rock Racing 03:12:14; 8. Carraro Matteo Asd Colli Berici 03:12:16; 9. Bianchin Alessandro Prosecco & Friends Asd 03:12:21; 10. Tasca Antonio A.S.D. Bike Pro Action 03:13:40. Medio Femminile: 1. Schartmueller Astrid Asd Pedale Feltrino 03:26:03; 2. Gazzini Serena Carraro Team Trentino Ale’ 03:26:03; 3. Sonzogni Manuela Team Isolmant 03:26:06; 4. Furlan Enrica Spezzotto Bike Team 03:36:35; 5. Bertolin Odette Somec-Mg.K Vis-Lgl 03:39:15; 6. Molo Matilde G.S.Alpilatte Br Pneumatici Zanè 03:47:00; 7. Coato Marisa Happy Bikers 03:48:53; 8. Bee Gloria Asd Pedale Feltrino 03:49:43; 9. Novello Bertilla Hot Wheels Team Asd 03:52:09; 10. Passuti Sonia Stemax Team 03:57:11. Corto Maschile: 1. Bergamo Daniele Bergner Bräu 01:50:14; 2. Ferrari Davide Ferrari Velobike Asd 01:54:45; 3. Dal Bianco Mauro Asd Cicli De Rossi Zuccato 01:56:03; 4. Zini Daniel G.S. Schio Bike A.S.D. 01:59:29; 5. Mocellin Michele Uc Romano 01:59:42; 6. Partel Enzo Bren Team Trento 02:01:19; 7. Filippi Antonio Asd Team Granfondo Liotto 02:03:26; 8. Marin Franco Mb Team Macro 02:05:50; 9. Zampese Ross G.C.Altopiano Di Asiago 02:05:50; 10. Boschetti Matteo Veloce Club Torrebelvicino 1980 02:05:51. Corto Femminile: 1. Bettinazzi Erika Somec-Mg.K VisLgl 02:31:06; 2. Riva Laura Team Zapp 02 02:37:28; 3. Mysliwiec Zaneta A.S.D. Galliera Veneta Amici In Fuga 02:47:24; 4. Riva Eleonora Miane Bike Team 02:52:35; 5. Arco Caterina A.S.D. Team Lombardo Corsa 03:05:59; 6. Parmeggiani Viviana A.S.D. Cooperatori 03:12:42; 7. Lamparelli Tiziana Asd Cassinis Cycling Team 03:14:32; 8. Nukhomhom Jate Individuale 03:14:42; 9. Ceola Nicoletta A.S.D.Zerolite 03:28:51.

Juniores A Busa di Rovigo si impone il bassanese

Ferronato detta legge nello sprint rodigino

Nuovo successo organizzativo per la Villadose Angelo Gomme, divenuta quest’anno la colonna portante, insieme al Postumia 73, del Team Pasta Sgambaro; la società del presidente Roberto Dolcetto ha festeggiato con ben 161 partenti la 36^ edizione del Gran Premio Banca Annia andata in scena sul circuito piatto di Buso di Rovigo. Una sfida emozionante e sempre vivace quella che ha visto protagonisti i migliori juniores del panorama nazionale; ad accendere le micce ci ha pensato dopo pochi chilometri Matteo Zurlo (Team Pasta Sgambaro) che, in compagnia di Samuele Battistella (Team Event Soullimit) è andato all’attacco guadagnando più di un minuto sul resto del gruppo. Questa coppia ha fatto poi da testa di ponte per il rientro di diversi inseguitori che, poco dopo metà corsa, sono andati a comporre un drappello forte di una quarantina di unità; il braccio di ferro tra i fuggitivi e il grosso del gruppo ha visto prevalere proprio i coraggiosi di giornata che, prima del suono della campana, hanno costretto alla resa gli inseguitori. Con la lotta per

la vittoria ormai ristretta ai 40 battistrada, è stato proprio il vicentino di Bassano del Grappa, Filippo Ferronato a tentare l’allungo solitario. Un’accelerazione violentissima, quella del portacolori della Work Service a cui ha resistito solo l’emiliano Mattia Melloni (Ss Sancarlese): la coppia ha proseguito di comune accordo sin sul rettifilo d’arrivo non concedendo nulla alla rimonta degli avversari e andandosi a giocare il successo in un appassionante sprint a due che ha visto prevalere nettamente Ferronato.

RITROVO-RADUNO Cittadella Stadio Tombolato dalle ore 10 PARTENZA dentro le Mura - Porta Treviso ore 13.30 ARRIVO Tombolo Via Vittorio Veneto - Municipio Spettacolare Circuito di 16 giri per totali km. 141.5


3 maggio 2015 - 14 il grande Sport altri sport Raduno di auto storiche La manifestazione scatterà sabato 16 maggio e attende una sessantina di vetture

Il “Legend” pensa al territorio

Tutto pronto per la 3. edizione del “Montegrappa Legend - Historic Event” in concomitanza con il centenario dall’inizio della Grande Guerra. Edizione che sarà totalmente dedicata al Massiccio del Grappa: leitmotiv “Monte Grappa tu sei la mia patria”. Appuntamento in calendario per sabato 16 maggio 2015. Il “Montegrappa Legend - Historic Event” è un evento sportivo e culturale itinerante, non agonistico, atto a rievocare e promuovere il territorio, aperto a vetture anni ‘50 fino ai primi ‘90 e dall’alto interesse storico. «Per quanto riguarda la gestione, ma soprattutto la sicurezza - spiegano gli organizzatori - ci teniamo a sottolineare che il corteo sarà anticipato da 3 vetture addette alla sicurezza (sia di transito che di avviso alla popolazione con cartelli mobili e presidi) e chiuso da altrettante per la pulizia e rimozione della segnaletica specifica utilizzata. Saranno impiegati circa 15 commissari di percorso per gestire l’evento che lavoreranno abbinati alle varie forze dell’ordine, alpini, volontari e protezione civile che hanno già dato adesione nei 14 comuni di transito. Prevediamo il passaggio di circa 60/70 vetture: quest’ultime tran-

siteranno tassativamente munite di assicurazione propria Rca e rispettando i limiti di velocità imposti dal codice della strada. Inoltre sarà staccata anche una polizza assicurativa globale della manifestazione stessa. Come le scorse edizioni, confermiamo

che stiamo già lavorando per avvisare tutti i comuni, autorità e proprietari delle strade che saranno percorse: la serietà di lavoro delle scorse edizioni ci sta dando molte soddisfazioni nel riproporci ai vari comuni con cui abbiamo già lavorato ed i nuovi conoscono già l’ottimo operato». Presenti anche quest’anno, lungo tutto il percorso, varie tappe nei luoghi di maggiore interesse storico e culturale per il territorio e non mancheranno anche i “100 metri della Speranza”, presenti sin dalla prima edizione, quale impegno da parte dell’organizzazione ad aiutare il centro di ricerca oncologico infantile di Padova.

RADUNI

VOLLEY/1

Tutti con la mitica “500” Bassano, stagione ok

Tutto pronto per l’ottava edizione del “Raduno della Mitica Fiat 500”, evento iniziato per gioco che sta diventando un appuntamento annuale imperdibile grazie a tutti i partecipanti. Un vero e proprio omaggio alla nostra cara, simpatica, rumorosa, inarrestabile e inconfondibile Fiat 500, che fa parte del costume della nostra Italia a partire dagli anni cinquanta. Quest’anno il corteo delle colorate e allegre Fiat 500 e derivate si ritroverà a Fontaniva in Piazza Umberto I dalle 8 seguito alle 9.30 dalla partenza per il giro turistico fino a Gazzo Padovano, con pausa ristoratrice al Bar Italia e visita alla Latteria Sociale Coop. ‘Centro’. Alle 11.30 si riparte per giro panoramico e si rientra a Gazzo Padovano per il pranzo alla Festa delle Rose. Pranzo, lotteria e premiazioni, tutti insieme appassionatamente! Chi ha partecipato

negli anni scorsi sa che non può mancare. La quota di partecipazione è di € 15 per iscrizione vettura e gadget, più € 15 pranzo (a persona). La prenotazione del pranzo è obbligatoria entro il 20 maggio perchè i posti sono limitati. Iscrizioni e prenotazioni a E-Vent 392 2711969 o 049 5940876, info@e-vent.biz oppure messaggio pvt su pagina Facebook https://www.facebook. com/Eventlovisetto. Il raduno verrà ripreso dalle telecamere del Programma “O Bianco O Nero” in onda lunedì 15 giugno alle 20 su Canale Italia 159 e in più troverete uno speciale Raduno su People Mag.

(S.C.) Obiettivo raggiunto! Il Bassano Volley ha conquistato matematicamente la salvezza, e quindi anche nella prossima stagione sarà al via del campionato di serie B2. La certezza della permanenza nella categoria si è avuta dopo il successo ottenuto nel derby contro l’Olimpia Zanè, che ha visto i ragazzi di Poletto conquistare l’intera posta in palio. Non era certo un match dall’esito scontato, quello che ha regalato la salvezza. All’imprevedibilità di ogni derby si aggiungeva anche il momento poco brillante che la truppa giallorossa stava vivendo, come dimostravano i risultati, non certo brillanti, ottenuti negli ultimi incontri. D’altra parte lo Zanè, formazione in piena lotta per la salvezza, ha venduto cara la pelle, riuscendo anche ad aggiudicarsi, in rimonta, il secondo parziale. Ma il Bassano, spinto dall’ex Ioppi e da capitan Guarise, oltre che da un Osellame particolar-

mente ispirato in regia, non ha più concesso alcunchè ai pur volonterosi avversari. Alla fine tutto è andato per il meglio per Guarise e compagni, che ora potranno affrontare il finale di stagione in tutta tranquillità e senza eccessi-

vi timori. «Sono senza dubbio soddisfatto per aver raggiunto il traguardo della salvezza – ha dichiarato il fac-totum del volley bassanese, Fiorenzo Signor – anche se non pensavo di dover soffrire così. Tra infortuni e squalifiche la strada è stata spesso in salita, ma siamo riusciti a superare i momenti difficili e adesso, finalmente, possiamo gioire per aver raggiunto il traguardo della permanenza nella categoria con due giornate di anticipo sulla fine del torneo. Adesso tiriamo un po’ il fiato dopo un’annata sofferta, poi penseremo alla prossima stagione agonistica, che con ogni probabilità ci vedrà ancora ai nastri di partenza del torneo di B2».

VOLLEY/2

Marostica promossa in serie D

Si conclude con una promozione in serie D il cammino della Pallavolo Marostica targata Icio&Paola. Coach Marchetti al primo allenamento dello scorso 26 agosto, annunciò che l’obiettivo era la promozione e da quel giorno tutte le ragazze hanno lavorato sodo per raggiungerlo. Il campionato è stato molto combattuto e reso certamente esaltante per la presenza di una compagine altrettanto forte e che aveva programmato la promozione per questa stagione: la Fulgor Thiene. «Il fatto che ci siamo divisi equamente il bottino degli scontri diretti - ammettono i dirigenti - e che abbiamo finito il campionato rispettivamente con una sola sconfitta e due per il Thiene, danno l’idea del livello di gioco raggiunto dalle squadre e dello stress settimanale di ogni gara, entrambe costrette sempre a vin-

cere e a non perdere set per non concedere un minimo vantaggio all’avversario. Terminiamo la stagione con soli 12 set persi, un ruolino di 13 vittorie per 3-0 che la dice lunga sulla maturità di questo gruppo». Ma la cosa che più gratifica è la crescita e il progetto societario, come spiega coach Marchetti: «Sono orgoglioso e felice perché questa promozione è il risultato (parziale) di un progetto nato 3 anni fa grazie alla pazienza e alla lungimiranza dei dirigenti e del presidente Scettro. Abbiamo preso questa squadra in seconda divisione e in tre anni, con le nostre forze, puntando sui nostri atleti, l’abbiamo portata in serie D. Abbiamo lavorato per due anni come una serie B con 4 allenamenti alla settimana e quatto sedute di pesi, abbiamo preso ragazzine under 18 e le abbiamo fatte diventare titolari, abbiamo cambiato i ruo-

li a metà squadra e investito sul nostro lavoro. Vedere cosa ne è uscito dà soddisfazione, offre una spinta incredibile per continuare il progetto verso altri traguardi e ci auguriamo risvegli l’animo dei pochi che possono economicamente dare un contributo affinché un progetto serio e affidabile sul territorio possa continuare a crescere. Queste atlete, prima di essere vincenti, hanno perso, sudato, fallito, si sono risollevate e hanno continuato a lavorare e a lottare. Prima di essere atlete sono delle ragazze più sicure di loro stesse, più pronte alla vita e alle difficoltà». Ma questa promozione è “solo” la punta di un iceberg che racconta anche della promozione in 2 divisione del gruppo under 16 di Marchetti, dei primi posti nei gironi della under 12, 13 e 14 e delle 52 bimbe tra minivolley e babyvolley.


3 maggio 2015 - 15 il grande Sport altri sport Basket La compagine rossogialla sta lavorando per confermare il main sponsor e per ringiovanire il gruppo

L’Orange One riparte da Pippo

(S.C.) È già tempo di vacanze per l’Orange One Bassano di basket. La squadra di coach Pippo Campagnolo ha concluso il campionato di serie C al settimo posto, e, come noto già da tempo, non giocherà quindi i play-off. Ma andiamo con ordine. A Montebelluna, in quella che è stata l’ultima partita della stagione, la squadra di coach Pippo Campagnolo ha dovuto alzare bandiera bianca dopo aver combattuto con il coltello tra i denti e reso la vita difficile ai trevigiani. I padroni di casa del Montebelluna sono infatti riusciti a imporsi solo al termine di un tempo supplementare, dopo aver spesso rincorso Gallea e compagni. Insomma, come accaduto più volte in questa stagione, la squadra rossogialla è rincasata a mani vuote anche dalla trasferta di Montebelluna, mentre al Palangarano ha spesso fatto valere la propria legge. Tirando le somme, i ragazzi di coach Campagno-

lo hanno vinto dieci delle ventiquattro partite giocate. Passato agli archivi questo campionato di serie C, la squadra del presidente Aladino Pasetti sta dunque già pensando a pianificare la prossima stagione agonistica, e punta innanzitutto a mantenere lo sponsor Orange One, partner preziosissimo per poter portare avanti l’avventura rossogialla. Data per scontata la conferma di coach Pippo Campagnolo, si punterà a ringiovanire la rosa degli atleti, lasciando spazio ai giovani del vivaio. Già in questo finale di stagione hanno avuto modo di mettersi in mostra i vari Zonta, Statua, Bortoli e Salvato, gettati nella mischia da coach Campagnolo proprio con l’obiettivo di farli maturare in vista di un loro impiego più costante nel corso della prossima stagione agonistica, che potrebbe vedere il team rosso giallo tornare ai vertici del campionato di serie C.

SPADA PARALIMPICA

Bortoletto è d’argento

Roma ha ospitato la quarta Prova Nazionale Paralimpica di scherma. Sara Bortoletto del Circolo della Spada Bassano ha conquistato l’argento nella prova di spada categoria A. Dopo un’estenuante girone a 8, Sara ha battuto in semifinale la brava Letizia Baria di Pistoia per 15 a 6. In finale ha incontrato l’intramontabile Marcella Librizzi di Palermo. Dopo una fase di studio e di incertezza, la grande esperienza di Marcella ha avuto ragione sull’atleta di casa che, ancora una volta, deve accontentarsi del secondo posto. Nella prova di fioretto e dopo un buon girone iniziale Bortoletto si è ritrovata in semifinale ancora contro Marcella. Nonostante la buona volontà e la determinazione Sara ha dovuto accontentarsi del bronzo. Bellissime medaglie che forse permetteranno alla Bortoletto di accedere alla Prova di Coppa del Mondo di Pisa. Felicissimo

il Presidente Giovanni Sponza: «Sara, o Soava come mi piacerebbe chiamarla vista la serenità che infonde e la voglia di migliorarsi, è quasi pronta per gli appuntamenti internazionali di fine maggio. Sarei felice se il suo modo di approcciare la scherma paralimpica coinvolgesse altri atleti diversamente abili: infatti Sara a breve andrà all’università, come spesso accade per gli atleti dei circoli di

provincia, e così la perderemo, ma la sua esperienza servirà ad altre scuole di scherma. Sarebbe bello se avessimo altri atleti in carrozzina per imparare da Sara!» Nello stesso weekend si sono svolte a Padova le selezioni regionali per Coppa Italia spada normodotati dove hanno partecipato Riccardo e suo padre Andrea Tessarin. Riccardo dopo un bellissimo girone (5 vittorie e una sola sconfitta per una stoccata) è salito al 7° posto del tabellone delle dirette. Riccardo ha vinto tutte le eliminatorie entrando nei 16 e classificandosi 12° su 69 atleti del Veneto. Tale piazzamento più che onorevole gli consente di andare ai Nazionali di Ancona in maggio. Andrea Tessarin, un papà che non molla e si allena con costanza, nonostante una grande vittoria con il più forte del girone non è riuscito a qualificarsi.

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L’ingegnere Simbolo dello sport per l’Altapadovana

Velo, l’uomo dei brevetti

“Buongiorno, ingegnere!”. Per chi lo conosce Gianfranco Velo Dalbrenta è per antonomasia l’ingegnere. Industriale titolare della “Comm. Angelo Velo” di Fontaniva, il suo ingegno lo ha portato a inventare e registrare un’infinità di brevetti. “Sono circa duecento – precisa - in gran parte su edifici prefabbricati, cisterne, travi a y, ma anche altri su settori diversi”. Fin da giovane Gianfranco Velo Dalbrenta è stato uno sportivo praticante. Faceva parte del gruppo di Azione Cattolica quando il cappellano don Federico Evarelli divenne l’anima ispiratrice e sostenitrice di una squadra di calcio che per diversi anni si cimentò in tornei locali, di cui uno restò memorabile fra i gruppi del Vicariato di Fontaniva. Era la mitica “Folgore” in anni pionieristici per il calcio a Fontaniva, paese adagiato sul Brenta, dove non c’era ancora un campo da calcio comunale. Le magliette rosso granata furono offerte dalla ditta Velo. Racconta l’ingegnere: “La Folgore la considero una mia creatura e il suo nome l’ho coniato assieme a mio padre Angelo per definire un’esperienza calcistica vissuta nei primi anni ’50. Eravamo un gruppo di giovanotti sui 15-18 anni che si divertiva a giocare con il pallone. Nacque una squadra, la Folgore appunto, di cui io ero il capitano e il portiere. Giocavamo nel piano caricatore fra sassi e cespugli, dove sui carri ferroviari venivano spediti gli elementi prefabbricati su ordinazione dello Stato Italiano e in particolare dell’Esercito. Folgore aveva qualcosa di militaresco e dava una particolare carica alla nostra pratica sportiva che divenne ufficiale con l’iscrizione a un campionato, che abbiamo vinto. Nel 1954 però con la morte prematura di mio padre, personalmente ho dovuto ridurre questa passione calcistica per im-

pegni sia di studio che di lavoro. Calando l’entusiasmo l’esperienza si esaurì in breve tempo, ma alcuni giocatori continuarono l’attività in società di calcio del Cittadellese. Mi ricordo che, fra gli altri, facevano parte di questo gruppo Marcello Piotto, Luigino Velo e Mario Monegato che giocava ala sinistra”. Gianfranco Velo Dalbrenta, uomo di sport con la passione sportiva che ancor oggi lo avvolge e lo eleva verso i più nobili ideali, ritornò nel mondo del calcio locale sostenendo la Fontanivese, fondata nel 1962. Negli anni ’80 fu il primo sponsor della Salf, nata come società di atletica leggera e diventata in breve tempo polisportiva. Verso gli anni 2000 la Salf con il sostegno della Road, divenne anche sovracomunale coinvolgendo diverse realtà dell’alta padovana con numerose sinergie e gemellaggi sportivi. “Questo senso aperto dello sport – riprende Velo Dalbrenta - mi trova perfettamente in linea perché mette al primo posto il fair play e la cultura sportiva in sinergia con altre realtà del territorio. Attualmente sono socio del Rotary e varie associazioni, fra cui anche il Salf Granata Club, che ha sede a Fontaniva al ristorante Da Godi e opera in coordinamento con i club del Cittadella Calcio continuando la tradizione salfina per educare, oltre allo sport, a una maggiore sensibilità sociale e di solidarietà nella nostra comunità”. Foto: la Folgore negli anni ’50. Da sinistra in alto: Mario Ceretta, Mario Monegato, Marcello Piotto, Mario Giacchin, Ivone Perin, Pierantonio Carmignoto, Luigino Velo, Giovanni Sarto (allenatore); accosciati da sinistra Gianfranco Velo, Gianfranco Cerchiaro, Luigino Lago e Vasco Perin. Rino Piotto


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