il grande Sport pagine di pura passione
(anno XI n. 7) diffusione gratuita periodico 5 luglio 2015
n. 211
leggi anche il magazine web
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TRANSALP
Quattro del JT all’eurofaticata su ruote grasse
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VOLLEY
Paola schiaccia nel giro del Club Italia
Ripescaggi sogno di mezza estate La “banda” Diesel e il Citta appesi alle speranze di salire in B (dopo il marcio di Catania)
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TENNIS
Mazzei impera agli italiani della StB
PRO foto Zanolla LOCO PEDAVENA
IL BOMBER
LE CLASSICHE
LE MITICHE
Toni highlander Strade e salite 90 barchette «Macchè finito per i campioni per palati molto fini io mi diverto» di domani
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13a Edizione
AMICI di PEDAVENA
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PRO LOCO PEDAVENA
5 AGOSTO
sul
Gara non competitiva
3° Trofeo SPORTFUL 10° Trofeo Carlo De Boni 6° Trofeo Romeo Dilli
1° Monte Avena Nordic Walking
P
i
PARTENZA
ARRIVO
RISTORO
Giro delle Malghe e Agriturismi
CONTROLLO RISTORO
Mercoledì 5 Agosto 2015
Domenica
2 Agosto 2015
Serata danzante con degustazione di SARDE ALLA GRIGLIA
Ore 22.00 Estrazione biglietti della LOTTERIA presso Albergo Croce d’Aune
Ore 8.30 Ritrovo per informazioni e iscrizioni alla partenza loc. Chalet alle Buse
Imedia-BL 0437 32326
“Piùvolte mi davano per finito e io invece mi sono sempre rialzato”. Capocannoniere della A, 38 anni suonati, campione del mondo, ospite nella Marca racconta che ancora per lui il calcio è un mondo tutto da scoprire. |||| a pagina 6
Mesi caldi per i dilettanto di tutta Italia, e non solo, sulle salite e sulle strade di casa nostra. Tutte le novità della 73. Bassano Montegrappa e del 40. Gp Sportivi Poggiana, tradizionali fucine dei campioni di domani. |||| a pagina 12
Grande successo per Le mitiche sport che ancora una volta hanno fatto sfilare sulle nostre strade di montagna le più belle auto storiche provenienti da tutti i continenti. |||| a pagina 8
Dobbiamo rinnovarci... dal 7 febbraio 2015...
Ore 10.00 Partenza gara 10 km - 4 km Quota iscrizione € 5,00 comprende 2 (Bambini gratis sotto i dodici anni)
ristori
Ore 10.05 Partenza gara Nordic Walking 10 km Ore 12.30 Premiazioni presso Chalet Le Buse PREMI: km 10 uomini/donne: primi 10 km 4 ragazzi/ragazze: primi 5 UNDER 14 Gruppi più numerosi
FACCIAMO
1a tappa Circuito Premi Nordic Walking uomini/donne: primi 7 velocità uomini/donne: primi 7 tecnica
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Pacchetto Dolomiti, cena più pernottamento con colazione: 53,00 € a persona. Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi: www.dolomitiprealpi.it
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Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per incidenti che possono verificarsi prima, durante o dopo la gara, a persone e cose. Il ritrovamento del presente opuscolo, distribuito a mano dagli interessati e gruppi sportivi, esposto in località e siti non autorizzati, è da ritenersi fuori dalla responsabilità degli organizzatori
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Passo Croce d’Aune - PEDAVENA (BL) Tel. 0439.977000 - Fax 0439.978007 E-mail: albergocrocedaune@virgilio.it - www.crocedaune.it
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il grande Sport
5 luglio 2015 - 2
sportivamente
R
mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
Kenenisa Bekele, figlio dell’imperatore Di Kenenisa ce n’è uno, ma ho faticato a convincermi che fosse Bekele: lui c’era in quella maratona, gli sponsor corrispondevano e ancora mi stupiva la trasfigurazione della fatica prima del ritiro a Dubai, alla ricerca dell’immediato riscatto dopo l’opaca prova a Chicago. Queste immagini non escono nelle comunicazioni ufficiali, dove gli atleti hanno imparato a sorridere sul traguardo. “Celebrate! Don’t stop the watch!” ho sentito ripetere più volte ai top runner alla maratona di New York, ma c’era poco da esultare sul Golfo Persico. Non come gli era riuscito nell’autunno 2013 sul Mare del Nord, davanti a Newcastle, quando ha domato in volata Mo Farah, quasi imbattibile negli ultimi 5 anni. Bekele rientrava da una lunga assenza ad alti livelli e sembrava aver recuperato del tutto il doppio infortunio sullo stesso muscolo del polpaccio, ormai allergico alle piste troppo elastiche, e su strada provava a costruire la sua nuova carriera, battezzata con un 2h 05’ vincente alla maratona di Parigi nella primavera 2014, deludendo chi all’esordio si aspettava un nuovo record del mondo. Sono passati 10 anni dagli insuperati 12’37”-26’17” su 510.000 metri, dove Farah sta risultando ugualmente vincente su pista pur con personali più lenti
di 16 e 29 secondi. Bekele aveva una programmazione tradizionale – cross d’inverno (poche indoor) e lunga stagione in pista (poco asfalto nel mezzo) – e ha funzionato alla grande per 7 anni, dalle 5 doppiette nel Cross Mondiale fra Corto 4 km e Lungo 12 km iniziate nel 2002 fino ai
medaglia di legno. Un ultimo tentativo in pista nell’estate 2013 e l’immediata conversione su strada, poi in maratona a Parigi e Chicago fino a Dubai. L’icona era incastrata nel profilo di Giancarlo Colombo, orgoglio italiano nel mondo della
5-10.000 metri di Berlino 2009, vittorioso come alle Olimpiadi di Pechino 2008. Un dominio che ha convinto l’imperatore Haile Gebrselassie a spostarsi definitivamente in maratona e la Federazione di Atletica a restringere il programma di campestre alla sola prova lunga. Poi il doppio infortunio nel 2010 e la difficile ripresa nel 2011, quasi in tempo per i Mondiali di Daegu, ancora balbettante alle Olimpiadi di Londra 2012,
fotografia, che ha congelato le perle di sudore e il disagio cresciuto fino alla resa di lì a poco: grip alle cosce salito dai tendini in difficoltà da un paio di mesi. Renato Canova, l’allenatore prestato al Corno d’Africa, è convinto del margine di recupero per uno dei più grandi fenomeni dell’atletica su pista e del prossimo riscatto anche in maratona verso Rio 2016. info@scuoladicorsa.it
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010
Federica Boifava, una donna batte tutti Quando mai succede, e soprattutto nello sport, che una donna riesca a battere tutti e ad arrivare prima assoluta a una gara, lasciando alle sue spalle atleti maschi anche di alto livello? C’è riuscita, e per la prima volta in una gara di corsa in montagna, Federica Boifava. Alla Dolomiti extreme trail, 53 km in val di Zoldo, Federica non ha avuto rivali. Il colpaccio l’ha rischiato anche la settimana prima, al trail del Contrabbandiere a Bassano, se non fosse stato per un bivio sbagliato. Anche in quel momento era davanti a tutti, e nonostante un grande recupero è arrivata al traguardo al quarto posto. Lei ha trentaquattro anni, è vicentina e mamma di una bambina. Non è sempre facile e soprattutto per una donna far coincidere tutti gli impegni, ci vorrebbero 30 ore in un giorno. Arriva dall’alpinismo per poi intraprendere, come dice lei, qualcosa di più tranquillo e meno rischioso che è la corsa in montagna. In un suo post di qualche giorno fa non si definisce un’atleta, perchè un atleta programma gli allenamenti, prepara le gare e si pone degli obiettivi, calcolando i recuperi del proprio corpo e senza strafare.
I suoi allenamenti sono di mattina presto e qualche uscita anche di notte, perchè di notte dice che le montagne hanno un fascino particolare. La sua corsa è agile, dovuta anche a un fisico leggero, sicura e veloce in discesa. La differenza in molte gare viene fatta principalmente in discesa. A vederla
di impegni importanti, comprese gare di campionato europeo e mondiale. La più dura forse sarà la Dolomiti sky run, 136 km con 11.800 metri di dislivello, l’anno scorso è arrivata terza assoluta. Ora è difficile ripetersi, perchè bisogna sempre dimostrare qualcosa in più, prezzo da pagare per chi è forte. Federica continuerà a
correre non appaiono segni di stanchezza, o perlomeno non lo dà a vedere. A volte sembra che stia andando al risparmio senza dare il massimo. Significa allora che ha ancora margini di miglioramento? Tra luglio e agosto il calendario di Federica è ricco
correre sempre con il sorriso e la simpatia che la contraddistinguono, correrà perchè ama la montagna e questo sport. Potrà vincere, potrà perdere, potrà ritirarsi, perché un’atleta lo deve ancora diventare. emmerunning.weebly.com/blog
MARCE E CORSE
si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it
Il convegno A Lignano un meeting sul futuro delle giovani generazioni con i giochi mondiali dello sport
Nasce la “cittadinanza sportiva”
Cittadinanza sportiva, ovvero dare la possibilità ai minori di 18 anni che non hanno cittadinanza italiana, ma che risiedono in territorio italiano almeno dal compimento del decimo
anno, di essere tesserati regolarmente presso le società sportive della federazione o enti associati. Di questo interessante e importante argomento se ne è
discusso a Lignano Sabbiadoro nel corso dei giochi mondiali dello sport per tutti (Csit world sports games 2015) organizzati dall’Aics con la partecipazione di quattromila
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atleti, mille tecnici e accompagnatori, 33 paesi partecipanti e 49 unioni sportive. In questo splendido contesto sportivo si sono svolte anche due conferenze internazionali e quattro workshop internazionali, e uno di questi è stato proprio dedicato a “Sport per tutti: sport di cittadinanza in Italia e scenario internazionale…”. A parlare proprio l’onorevole Bruno Molea che è presidente nazionale Aics e vice presidente del Csit ma soprattutto relatore della proposta di legge recentemente approvata in parlamento proprio sulla cittadinanza sportiva. «Il nostro obiettivo è di permettere ai ragazzini stranieri che hanno i requisiti sopra indicati, di essere comparati a livello di tesseramento sportivo ai loro coetanei italiani - ha spiegato Molea -. Si tratta di un provvedimento dovuto, ma in ogni caso un risultato importante sul quale sono orgoglioso di aver messo la mia firma, che consente ai giovani stranieri di seguire amici e coetanei nell’attività sportiva senza discriminazioni. E soprattutto è un’immensa soddisfazione per chi, come
me, crede nei valori positivi ed educativi dello sport che rappresenta un terreno d’incontro ideale per culture differenti come sicuramente testimoniano le delegazioni dei 30 Paesi partecipanti agli Csit
World Sports Games. Migliaia di atleti che si incontrano, che fanno scambi culturali, riflessioni, socializzazioni, competizioni sane e leali all’insegna dello stare insieme». Gabriele Zanchin
il grande Sport
registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004
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Direttore responsabile MICHELE ZARPELLON Consulenza editoriale CLAUDIO STRATI Collaboratori: Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto, Rino Piotto, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin Editrice Littera srl Officina Editoriale Stampa Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi)
Il Grande Sport è free ed è diffuso in oltre 900 punti a:
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5 luglio 2015 - 3 il grande Sport primo piano Trent’anni dopo La città colpita si ritrova a San Vito e coinvolge giovani e non giovani nel ricordo
Heysel, la memoria resti viva LE RICOSTRUZIONI
Quel particolare persosi negli anni
Nel trentennale della tragedia dell’Heysel, lo stadio di Bruxelles dove si consumò il 29 maggio del 1985 la spaventosa pagina dell’assalto degli hooligan prima della finale Juve Liverpool, con 39 morti, di cui due bassanesi, Mario Ronchi e Amedeo Spolaore, ci sono stati tanti ricordi e tante manifestazioni, con anche la pubblicazione del libro “1985 Heysel, 2015 per non dimenticare”, scritto dai giornalisti Lazzarotto e Pozza e dall’ex arbitro Agnolin. Noi, come abbiamo già scritto nel numero scorso, abbiamo cercato di ricostruire un piccolo frammento di storia, ovvero riportare in primo piano il fatto (di cronaca) che nei decenni si è un po’ perso. E che cioè la mattanza allo stadio, ormai attribuita nella vulgata comune al fatto che i caduti dell’Heysel sono morti nella calca provocata dall’assalto scriteriato degli hooligans, in realtà non fu solo dovuta a quello. Infatti, particolare che si ritrova negli articoli del tempo ma che poi via via è andato perduto, contro i (pochi) tifosi britannici finiti sotto processo, e quindi condannati a (pochi) anni di carcere e a pene poco dure, l’indagine fu possibile solo perchè nelle immagini riprese dalle telecamere della polizia locale gli inquirenti videro esattamente, nell’inizio dell’attacco al settore Z, almeno un omicidio, quello di Mario Ronchi. E l’estradizione fu concessa dalle autorità britanniche dopo l’esame dei giudici inglesi di quelle immagini. Il giornalista Francesco Caremani, di Arezzo (città che come Bassano ebbe due vittime) autore di “Heysel, le verità di una strage annunciata”, unico libro riconosciuto ufficialmente dall’associazione famigliari delle vittime, ospite in città ha spiegato che dalle autopsie si trovarono diversi corpi anche colpiti da armi da taglio. C’è chi dice che anche lo sfortunato impren-
ditore bassanese lo fu, magari colpito con una bottiglia rotta alla gola. Nelle testimonianze riportate nei libri però non se ne parla, non c’è traccia e non è per gusto del macabro se sottolineiamo questi particolari. Ma se non si deve dimenticare, è giusto che la memoria non sia solo di una tragedia folle causata da una massa di persone che hanno “spaventato” gli inermi tifosi italiani, ma che ci sono stati almeno un omicidio accertato e la voglia di uccidere. In rete si trovano molti materiali. Terry Wilson, intervistato anni fa, uno degli hooligans poi condannati, oggi bagnino e pentito, relatore in corsi contro la violenza, in un filmato britannico dice: “Vennero da me i poliziotti e mi dissero che dovevo seguirli per l’omicidio di Mario Ronci (dice proprio così, all’inglese, ndr). Io restai incredulo, risi, io avevo dato solo qualche pugno e avevo difeso i fan inglesi... Abbiamo sempre ribattuto alle accuse dicendo che noi non volevamo guai, che eravamo intervenuti per aver visto un bambino inglese importunato dagli italiani...”. Ma Wilson dice anche “ero tra loro” e che non ha saputo astenersi alla legge del gruppo. C’era poco da ridere, però, e il pentimento postumo di Terry la dice lunga. Sfogliando i libri, soprattutto i due citati, in particolare quello di Caremani, le fotografie parlano in modo terribile. Confrontando i vari scatti, si notano i corpi dei due amici bassanesi, caduti a pochi metri di distanza. Il maglioncino a quadri di Ronchi è quello che ha fatto individuare nei video il suo caso, e ancora oggi nelle foto risalta in modo chiaro. Mani pietose gli coprirono il viso proprio tirandogli su quel pullover, su cui si vede del sangue. Un destino tragico, ma anche al centro della (poca) giustizia che si fece. Claudio Strati
Si è svolta in quartiere San Vito a Bassano del Grappa, agli impianti sportivi di via Col Moschin, la manifestazione intitolata “Per non dimenticare Heysel” a ricordo dei tragici eventi che si sono verificati prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool il 29 maggio1985, allo stadio Heysel di Bruxelles. L’evento è stato organizzato dai supporter juventini del “Nucleo 85” e dall’Asd San Vito Bassano con la partecipazione della Juventus Fc. Sedici le società che hanno aderito al torneo con i propri atleti classe 2006 che hanno gareggiato nell’impianto bassanese opportunamente suddiviso in quattro campetti. SicuFoto, dall’alto: i ragazzi a San Vito, mano sul cuore, durante lo scoprimento della targa intitolata a Ronchi e Spolaore. La vedova Spolaore, ospite degli organizzatori. Il sindaco Riccardo Poletto con Giancarlo Tombolato durante la breve cerimonia. Qui a fianco, il tavolo dei relatori al convegno al Mercante: da sinistra Tommasi, Mazzocchin, Pitton, Caremani. Nel box azzurro a sinistra: in alto Terry Wilson durante l’intervista di alcuni anni fa e nella foto ritratto dalle telecamere della polizia belga all’Heysel, poco prima dell’assalto hooligan. Quindi la targa allo stadio di Liverpool e una foto prima del tragico match: tra tifosi “per bene” era solo festa
ramente lo spettacolo non è venuto meno: le gare, svoltesi nell’arco dell’intera giornata con gironi di qualificazione all’italiana e successive semifinali e finali, hanno dato luogo ad incontri combattuti intrattenendo l’appassionato pubblico. La manifestazione è stata preceduta dalla posa di una targa commemorativa a nome di Mario Ronchi e Amedeo Spolaore, vittime bassanesi dei quei tragici fatti del 1985. La cerimonia ha visto la presenza del sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Po-
letto, dell’assessore allo Sport Oscar Mazzocchin e del Gruppo Alpini di San Vito che, dopo il dovuto rito religioso, al canto dell’inno nazionale ha effettuato l’alzabandiera nel parco adiacente all’impianto sportivo. Alla cerimonia è seguita la premiazione di 50 alunni vincitori del concorso a tema che ha visto la partecipazione delle classi terze, quarte e quinte delle scuole elementari di Bassano. Nei giorni del torneo è stata inaugurata la mostra fotografica curata dal fotografo ufficiale della Juventus Salvatore Giglio con immagini del tragico evento: a queste sono stati aggiunti i 50 miglior disegni scelti fra le centinaia giunti da tutte le scuole elementari di Bassano che con entusiasmo hanno partecipato al concorso indetto per la manifestazione. La kermesse si è conclusa domenica 7 giugno con il torneo a sedici squadre che ha visto la partecipazione dei “Pulcini 2006” di Juventus, Bassano Virtus, Ca’ Baroncello, Canarini rosatesi, Cittadella, Este, Eurocalcio, Football Valbrenta, Mussolente, Real Vicenza, Romano, Sacile calcio, San Vito Bassano, Treviso, Vicenza Calcio, Virtus Romano. Molto significativo, nel contesto delle manifestazioni, l’incontro svoltosi allo stadio Mercante con il presidente dell’Aic Damiano Tommasi e il giornalista Francesco Caremani, autore del libro “Heysel, le tante verità”, libro riconosciuto ufficialmente dall’associazione dei familiari delle vittime dell’Heysel: l’incontro, aperto al pubbico, è stato organizzato per far partecipare soprattutto ragazzi delle formazioni giovanili delle squadre del territorio. Ha introdotto l’assessore Oscar Mazzocchin e hanno preso la parola anche Patrick Pitton, della Lega Calcio, e Giancarlo Tombolato del Calcio San Vito.
il grande Sport
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5 luglio 2015 - 4
sportivamente
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
Quando testa e talento fanno la differenza Quante volte si sente dire: “per vincere bisogna avere anche testa”? I grandi sportivi sono consapevoli del fatto che le performance eccellenti dipendono dalla condizione fisica così come dalla condizione mentale, ossia dalla capacità di concentrarsi e gestire le proprie emozioni. Ogni prestazione è il risultato che l’atleta ottiene dalla propria preparazione tecnico-atletico-strategica sommata alla propria capacità di accedere a quello “stato mentale” che è il più adeguato per una performance ottimale. Durante la competizione gli atleti sperimentano un insieme di pensieri, sensazioni, emozioni e reazioni fisiologiche che sono ben intrecciate tra loro e questo intreccio può essere vissuto come piacevole o spiacevole, indipendentemente dal fatto che favorisca o meno la prestazione. Le sensazioni fisiche stimolano stati mentali e, viceversa, gli stati mentali stimolano determinate sensazioni fisiche. L’atleta che impara a riconoscere gli stati psicofisici vissuti in gara, la loro intensità e le loro variazioni può allenarsi a gestirli e a renderli vantaggiosi nelle proprie prestazioni future. Una forma di apprendimento di questo tipo può essere costruita e sviluppata nei percorsi di coaching sportivo e mental training. Cos’è il coaching sportivo? Si tratta di un percorso attraverso il quale il coach, ossia una figura professionale formata ed esperta in processi mentali e comportamentali come può essere lo psicologo dello sport, aiuta un singolo atleta o una squadra a raggiungere il massimo livello delle proprie performance e ha come scopo il miglioramento delle performance attraverso la programmazione di specifici obiettivi e l’utilizzo di determinati strumenti. Che cosa significa il massimo livello della propria performance? È un po’ come la parabola dei talenti dove venivano dati da gestire ad alcuni servitori un numero diverso, per ognuno, di talenti che equivalevano a delle somme ingenti. Chi ne aveva 5, chi 2, chi 1 e ognuno sulla base delle proprie capacità avrebbe dovuto prendersene cura e farli fruttare al massimo. Ognuno di noi può dare il 100%, ossia il proprio massimo, valorizzando e investendo su ciò che è e ciò che ha e il proprio 100% corrisponde a un livello e a un risultato diverso e unico per sé. Ecco che padroneggiare o portare a frutto i propri talenti ci permette di raggiungere il nostro personale top. Se lasciamo inespressi i nostri talenti, se non mettiamo a frutto le nostre potenzialità, è come non averli. Per un atleta apprendere un metodo pratico e avere prescrizioni da svolgere in modo autonomo in determinate situazioni,
come può essere una gara, può portare a uno stato di ri-equilibrio utile al raggiungimento dei propri obiettivi e all’ottimizzazione del proprio potenziale permettendogli di focalizzare l’attenzione sull’attività in cor-
so e raggiungere la sua “zona di massima prestazione”. Alcuni obiettivi del coaching sportivo e dell’allenamento mentale sono: Programmazione e focalizzazione degli obiettivi; Concentrazione; Gestione delle emozioni durante le perfor-
mance; Gestione dello stress; Gestione dell’ansia pre-gara; La leadership; Sviluppo dello spirito di squadra; Comunicazione e rapporti all’interno dello staff; Motivazione; Gestione della sconfitta e gestione della vittoria. Se si presuppone che l’individuo si pone sempre come obiettivo quello di far corrispondere la prestazione potenziale alla prestazione reale, integrare strumenti tecnici, tattici, strategici e mentali significa collaborare all’assunzione di responsabilità da parte dell’individuo nella costruzione della sua realtà e nella strutturazione dei propri meccanismi mentali. Nello sport e nella vita la differenza tra successo e insuccesso sta nella capacità di saper affrontare e gestire le difficoltà e trasformarle in possibilità di crescita valorizzando e facendo fruttare i propri talenti. E per ognuno i suoi. www.raffaellatoniolo.it
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Estate, l’alimentazione migliora l’abbronzatura Il sole è indispensabile per l’organismo, favorisce la produzione di vitamina D, aumenta l’assorbimento del calcio e del fosforo, previene l’osteoporosi e l’osteopenia, ha implicazioni positive sull’umore, sul ritmo sonno-veglia e sulla secrezione di vari ormoni. Tuttavia i raggi solari, soprattutto se intensi e assorbiti per molto tempo e senza adeguata protezione, in base al fototipo, possono contribuire alla formazione dei radicali liberi, molecole instabili, che causano uno stress ossidativo e danneggiano le cellule e le molecole biologiche compreso il Dna e nell’epidermide (parte superiore della pelle) può condurre a un invecchiamento, rilassamento dei tessuti e formazione di rughe. L’abbronzatura della pelle (melanogenesi) è una sorta di meccanismo naturale di difesa che la cute mette in atto nei confronti dei raggi solari e delle lampade abbronzanti mediante
la produzione di un pigmento scuro, la melanina, da parte di alcune cellule specializzate i melanociti. Per ottenere un’abbronzatura intensa, uniforme e senza rischi, è buona regola esporsi al sole
con gradualità, limitandone il tempo, evitando le ore più calde, le superfici riflettenti e utilizzando filtri solari, soprattutto nei primi giorni, con indice di protezione adeguato al fototipo. Gli antiossidanti sono in grado di proteggere la pelle dall’invecchiamento cutaneo e dagli effetti dannosi dei raggi UV. Queste sostanze, tra cui la vitamine A, C, E, il selenio e il coenzima Q-10, sono presenti in alimenti soprattutto di origine vegetale. Si consiglia alimenti ricchi in acqua, sali minerali e vitamine della frutta e verdura, e che contengano gli altri nutrienti nelle giuste proporzioni. L’acqua è importante per mantenere la cute idratata e reintegrare le grosse perdite di liquidi causate dalla sudorazione. Il beta carotene (precursore della Vitamina A) è il
nutriente più importante per la formazione di melanina, ha potere antiossidante, capacità di rafforzare il sistema immunitario e di proteggere il sistema cardiovascolare. Tra gli alimenti a maggior contenuto di carotenoidi ricordiamo le carote, i vegetali gialli, arancioni e verdi: pesche, albicocche, angurie, broccoli, rucola e meloni, e le verdure consumate preferibilmente crude o cotte al vapore. Tra i condimenti preferire l’olio extravergine di oliva perché aumenta l’assorbimento del betacarotene, consumare cereali integrali ricchi di antiossidanti e che ostacolano i radicali liberi che si formano soprattutto nei tessuti grassi. Il germe di grano possiede anche buone quantità di vitamina B, che ha un ruolo importante nel mantenimento della pelle, i legumi ricchi di polifenoli e di saponine, molecole che aiutano a conferire più turgore alla pelle. Le verdure e gli ortaggi devono avere diversi colori, l’olio extravergine d’oliva bisogna consumarlo a crudo (ricchissimo di polifenoli). Buone quantità di antiossidanti sono presenti anche in spezie ed erbe aromatiche come timo, salvia, cumino, pepe nero, rosmarino e origano. Il pesce è da preferire alla carne, in particolare quello ricco di vitamina D e di omega 3 (sardine, sgombri, aringhe, tonno e salmone). Ricchi di antiossidanti sono anche alcune bevande come il tè verde e il vino rosso. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com
HOCKEY GHIACCIO
Asiago si assicura la tappa Continental
È stata assegnata all’Asiago Hockey 1935 l’organizzazione di uno dei due gironi di semifinale di Continental Cup. Dal 20 al 22 novembre prossimi, l’Odegar di Asiago ospiterà il girone D di semifinale. Già note due delle tre avversarie che i campioni d’Italia affronteranno: i danesi dell’Herning Blue Fox e i kazaki del Yertis Pavlodar, la quarta squadra sarà la vin-
cente del gruppo B dei quarti di finale fra Mogo Riga, Acroni Jesenice, Miskolci Jegesmedvek e Jaca. In contemporanea al girone di Asiago si giocherà anche a Rouen per l’altro girone di semifinale. Si qualificheranno per la Super Final di Continental Cup (in programma dal 8 al 10 gennaio 2016) le prime due squadre di ciascun girone.
5 luglio 2015 - 5 il grande Sport calcio Lega Pro La società giallorossa si rimbocca le maniche, chiama in panchina mister Sottili e guarda al futuro
Bassano, dopo la delusione si riparte
La festa c’è stata, comunque. E anche se non era la festa per la promozione in serie B, si è gioito alla grande per una stagione che sarà ricordata a lungo. È vero, è mancata la ciliegina sulla torta del salto di categoria, ma resta comunque un’annata da incorniciare, quella giocata dalla truppa di Asta. Una stagione cominciata bene, con i successi in Coppa Italia contro Vicenza e Livorno e l’affascinante match giocato all’Olimpico contro la Lazio, proseguita meglio in campionato e conclusa con le grandi emozioni dei play off. Poco conta porsi domande alla fin fine superflue (dove abbiamo lasciato la promozione in B? Nella sconfitta casalinga contro il Venezia? Nel pareggio a Monza? A Como?), ma vale la pena voltare pagina dopo aver festeggiato, come ha fatto la società giallorossa, che ha subito provveduto a ingaggiare il tecnico che guiderà il Bassano nella prossima stagione. Tonino Asta infatti, richiestissimo
sia in Lega Pro che in serie B, aveva deciso da tempo di lasciare Bassano. E così la società di via Piave ha scelto Stefano Sottili come tecnico per la prossima stagione. Ex mister di Varese e Pistoiese, Stefano Sottili (classe 1969) vanta anche una discreta carriera da calciatore: ha totalizzato complessivamente 2 presenze in Nazionale Under-21, 6 in Serie A e 60 in Serie B. Come tecnico ha allenato, tra l’altro, il Carpi, la Carrarese, l’Unione Venezia, il Varese e la Pistoiese. Sottili guiderà un Bassano che punterà a essere ancora protagonista in Lega Pro, anche se più di qualcuno a Bassano ha fatto un pensierino all’ipotesi di ripescaggio
RETROCESSIONE IN LEGA PRO
Cittadella conferma Marchetti ma intanto spera ancora in un ripescaggio in serie B Il Cittadella riparte per la nuova stagione 2015/16 dalla riconferma del direttore generale Stefano Marchetti. Era questa la priorità alla quale il presidente Andrea Gabrielli ci teneva, anche se non è stata nè semplice né scontata, visto l’interessamento del Carpi per il dirigente granata. Le prime decisioni per Marchetti sono state le scadenze delle comproprietà, concluse con l’acquisizione della metà del cartellino di Filippo Scaglia dal Torino, mentre Riccardo Martignago e Leonardo Perez sono rimasti rispettivamente al Catanzaro e all’Ascoli. La rosa del Cittadella potrà comunque contare sulla confermata disponibilità di elementi chiave, come Sgrigna, Coralli, Gerardi, Paolucci, Cappelletti, in quanto c’è la ferma volontà di risalire in B. A giorni sarà scelto l’allenatore. Per il posto lasciato da Claudio Foscarini gli indizi portano a Ezio Gelain, fontanivese con trascorsi nelle giovanili dell’Empoli, nella Dinamo Bucarest e nel Livorno. Sono accreditati anche Roberto Venturato con esperienze al Pizzighettone, Cremonese, Pergolettese e Piacenza, mentre il tecnico della Primavera Giulio Giacomin, che conosce a fondo l’ambiente granata, rappresenta la soluzione interna. A ruota sarà definita la rosa dei giocatori, anche in relazione a un eventuale ripescaggio in B, nonostante il Cittadella sia sfavorito dalla riconferma da parte di Tavecchio dei criteri dello scorso anno. Il presidente Andrea Gabrielli aveva chiesto di tener conto in via priori-
taria della gestione economica, fiscale e contributiva delle società per evitare le situazioni di fallimento che colpiscono ogni anno alcune società. L’introduzione di una tassa di ammissione al ripescaggio rischia, invece, di aggravare l’indebitamento delle società poco solide sotto il profilo gestionale, aumentando il rischio di fallimento. TIFOSI. Il Centro di Coordinamento dei Club Granata (CCCG) si è riunito presso il Ristorante “Da Godi” a Fontaniva, sede del “Salf Granata ClubFontaniva Presente” per la riunione mensile di giugno ribadendo il ringraziamento e la vera stima al presidente Andrea e alla Famiglia Gabrielli per i sette splendidi campionati di serie B caratterizzati da emozionanti salvezze e un’annata favolosa sfiorando la serie A. Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Claudio Foscarini per i dieci anni alla guida tecnica, a Stefano Marchetti e a Giancarlo Pavin per l’impegno che continuano a profondere alla causa granata. Tutti i dieci club affiliati, con le tre sezioni aggregate, hanno rinnovato il pieno appoggio alla società e alla squadra, pronti a continuare con immutato vigore indipendentemente da quale sarà la categoria per la prossima stagione 2015/16. Fra le iniziative promosse sarà confermata la “Festa del Tifoso” a Lavarone durante il ritiro della squadra in luglio, mentre Silvio Bizzotto e Federico Cerantola hanno informato sugli impegni della società, in particolare sui lavori per la copertura della tribuna est che stanno procedendo bene. Rino Piotto
giallorosso al piano di sopra. I problemi di Parma, Catania e Teramo sono noti, e a queste potrebbero aggiungersi altre società che vedrebbero compromesso il loro diritto di giocare nella serie ca-
detta. Insomma, le possibilità che il Bassano venga ripescato in serie B, pur essendo esigue, non sono proprio pari allo zero, e l’estate dirà quale sarà il destino del 55 Soccer Team. Nel frattempo la società giallorossa ha programmato le date del ritiro del prossimo mese: lunedì 13 luglio infatti, inizierà ufficialmente la stagione
2015/2016 con i virtussini che si raduneranno a Bassano lunedì 13 e martedì 14 per le consuete visite mediche. Da mercoledì 15 sono previsti i primi test atletici allo stadio Mercante, che proseguiranno poi nelle giornate di giovedì 16 e venerdì 17. Sabato 18 è prevista la partenza per il ritiro di Asiago dove la comitiva si tratterrà fino a giovedì 30 luglio. Il Bassano Virtus ha scelto nuovamente la città dell’Altopiano come base per il proprio ritiro, soggiornando quindi al Linta Park Hotel e allenandosi nelle strutture sportive di via Zotti, messe a disposizione dall’Asiago Calcio Altopiano. Sono in corso di definizione le amichevoli di preparazione in vista del primo impegno ufficiale della nuova stagione sportiva che avverrà domenica 2 agosto, quando il Bassano Virtus scenderà in campo per il Primo Turno eliminatorio di Tim Cup. Stefano Cirillo
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Ore 8.30 Ritrovo per informazioni e iscrizioni alla partenza loc. Chalet alle Buse Ore 10.00 Partenza gara 10 km - 4 km Quota iscrizione € 5,00 comprende 2 (Bambini gratis sotto i dodici anni)
ristori
Ore 10.05 Partenza gara Nordic Walking 10 km Ore 12.30 Premiazioni presso Chalet Le Buse Premi Nordic Walking PREMI: km 10 uomini/donne: primi 10 uomini/donne: primi 7 velocità km 4 ragazzi/ragazze: primi 5 UNDER 14 uomini/donne: primi 7 tecnica Gruppi più numerosi
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Toni, bomber da 300 gol
Toni alti. Quelli usati a Montebelluna per festeggiare nientemeno che Luca Toni, il bomber del campionato italiano che a 38 anni ha raggiunto i 300 gol in carriera e si è confermato capocannoniere del campionato. Per questo è stato festeggiato a Montebelluna dal suo sponsor storico e cioè la Lotto che gli fornisce le scarpe da una decina d’anni e poi dai Bambini di “Dote in Movimento”, l’iniziativa che mette insieme i contributi regionali con quelli di alcuni imprenditori locali per offrire ai bambini la possibilità di fare sport con un buono da 150 euro a testa. Presenti tanti campioni ed ex campioni dello sport come Di Centa, Compagnoni, Bernardi e Pittis, ma al centro dell’attenzione generale senza dubbio lui, Luca Toni, bomber scoperto dal Treviso calcio, campione del mondo nel 2006 e ora punto fisso del Verona di Mandorlini, artefice di due grandi stagioni in serie A. E Luca Toni a deciso di dedicare una mezza giornata proprio al suo sponsor ma soprattutto a quasi seicento ragazzi che l’hanno atteso pazientemente e con grande entusiasmo. «Perché sono qui? Ma perché ai bambini va spiegato per bene che forse è meglio una partita di calcio all’aria aperta piuttosto che smanettare sul computer - ha spiegato il bomber, non nuovo comunque a questo tipo di manifestazioni sociali - perché mi piace fare anche qualcosa di buono per chi ne ha bisogno
i professionisti». E dopo il professionismo qual è il futuro di Luca Toni? «Stare un po’ tranquillo e rimanere in questo mondo, ma non penso come allenatore. Mi pacerebbe lavorare con i giovani oppure fare il dirigente». Gabriele Zanchin
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e abbinarlo a qualcosa di buono che magari combino su un campo da calcio», ha ribadito scanzonato. E sul campo anche quest’anno si è fatto valere fino a conquistare il titolo di capocannoniere conteso fino all’ultimo dall’interista Icardi: «È stato molto bello e appassionante. Quando ho saputo che ce l’avevo fatta ho brindato con gli amici. Mi hanno chiamato anche il presidente del consiglio Matteo Renzi e il presidente del Coni, Malagò. Penso che queste soddisfazioni me le sono meritate perché sono partito dal basso e non scordo mai quell’anno al Treviso fino ad arrivare alla vittoria nel campionato del mondo. Tante volte mi hanno detto che ero finito, ma quelle parole mi hanno galvanizzato al punto tale che ora mi trovo a questo punto e mi sto divertendo molto». A differenza del Treviso calcio, ad esempio, che milita in Eccellenza. «Mi tiene sempre aggiornato Beghetto e me ne dispiace molto. Penso che una piazza come Treviso possa stare stabilmente tra
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Eurocalcio e Marosticense uniscono le forze e dopo i tentativi della società scaligera di apparentarsi con le compagini di Nove prima e di Pianezze poi (mai andati in porto), fanno nascere l’Euromarosticense. Fra le dirigenze delle due realtà c’è una salda amicizia che lega i presidenti Stelio Carletto e Ubaldo Parolin, i quali stanno lavorando per gettare solide basi per il futuro di una nuova e promettente realtà. E dalla condivisione degli intenti ne guadagnano tutti: la Marosticense rinforza la propria presenza in Eccellenza, l’Eurocalcio, che è appena retrocesso in Prima categoria, sale di uno scalino e piazza i suoi cavalli di razza nel nuovo gruppo allenato da Guido Belardinelli. La presidenza rimane a Ubaldo Parolin mentre d’altra parte l’Eurocalcio potrebbe ripartire dalla Seconda categoria, sempre con Carletto presidente, e con tutto un lavoro di condivisione del settore giovanile che ha inglobato nel frattempo tutte le
squadre dell’Ac Romano. Si giocherà sul campo della Marosticense, sia all’andata che al ritorno, e sfuma dunque l’ipotesi di fare un girone per parte, l’andata a Marostica e il ritorno a Cassola. “Sono molto soddisfatto – ammette Stelio Carletto - perché unire le forze ci dà la possibilità di crescere e anche di contenere i costi. Ne ho parlato con i miei collaboratori e ho trovato l’appoggio per portare a termine la trattativa. Dall’altra parte ho trovato persone molto disponibili e serie, sono convinto che riusciremo a far nascere una bella realtà. Le basi sono gettate, non ci resta che partire e cercare di fare un bel campionato in Eccellenza, dove adesso verrà schierata una squadra decisamente competitiva”. Intanto Carletto non ha perso tempo e ha affidato le redini della sua squadra a Roberto Merlo che verrà aiutato da Gianni Gasparin. Preparatore dei portieri sarà Matteo Bizzotto.
Il Karate Club Bassano festeggia il titolo italiano assoluto conquistato da Maria Corrà ai recenti campionati che si sono svolti a Parma, prestigioso evento che ha visto impegnati almeno 500 atleti, arbitri e presidenti di giuria provenienti da tutte le regioni d’Italia. Quest’anno la manifestazione ha fatto ritorno a Salsomaggiore Terme grazie al contributo dell’Akr (Associazione Karate Reggiano), della Fikta (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Affini) e dell’associazione sportiva salsese Isshin-Kai. Il sodalizio bassanese, il più longevo della città in questa disciplina, si è presentato al via con una squadra di sette ragazzi dai 16 ai 19 anni, dimostrando di voler puntare tutto sulle forze giovani. Accompagnati dal direttore tecnico Stefano Mezzalira e dall’istruttore Carlo Corrà, i magnifici sette si sono ben distinti evidenziando una crescita molto interessante sia a livello individuale che di squadra. Il gruppo era composto da Maria Corrà, Carlotta Gianesin, Flaminia Borsci, Elisabetta
Vanzetto, Davide Marcon, Jacopo Visentin ed Enrico Tadiello. A tenere alti i colori di casa ci ha pensato proprio Maria Corrà che ha vinto il tricolore nella categoria cadette -55 kg mentre Carlotta Gianesin ha conquistato un ottimo bronzo nella categoria Speranze -55 kg. «Siamo molto soddisfatti di questa edizione – ha dichiarato Mezzalira dopo il week end – sia per i risultati ottenuti e sia per lo spirito con cui abbiamo partecipato. Maria si era già classificata terza lo scorso anno mentre Carlotta quest’anno aveva già conquistato il titolo regionale, quindi nulla arriva per caso. Ringrazio tutti i ragazzi per la correttezza e per l’impegno che hanno messo in questa bella avventura». Ora il Karate Club Bassano, che si allena nella palestra del Centro Giovanile, si gode un titolo che mancava dalla bacheca da qualche anno e prepara già il prossimo appuntamento di agosto quando ci sarà una gara internazionale. A dicembre poi è in programma la Coppa Shotokan a Bassano.
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������������������������� ����������������������������� ����������������������������� ������������������������� INCONTRO DI CALCIO Tempo di vela per lo Jus Sport Bassano. Dopo i successi già ottenuti nel ciclismo e nel calcio, la compagine giallorossa dello JSB conquista una splendida vittoria nella 7^ edizione della Juris Cup di vela. La manifestazione velica si è disputata domenica 28 giugno a Lignano, con il patrocinio dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati e organizzata dalla Compagnia del Vento di Pordenone e dallo Yacht Club Lignano. Dodici gli equipaggi al via in rappresen-
tanza dei fori del triveneto. Lo Jus Sport Bassano, che l’anno scorso aveva partecipato con “Città di Grisolera”, si è presenta con l’imbarcazione “Splash” dell’armatore Fabrizio Pigatto, e condotta dallo skipper avvocato Alessandro Bellotti. Alla prima boa “Splash” ha virato per prima; le due ore di gara sono state avvincenti e molto combattute e una buona brezza ha accompagnato la formazione degli Avvocati Bassanesi alla vittoria finale, consentendo loro di bissare il successo già ottenuto nel 2010.
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Qui sopra l’equipaggio dello Jus Sport Bassano che ha vinto la 7. edizione della Juris Cup sul mare di Lignano. Sotto invece la premiazione con l’avvocato Nereo Merlo, presidente dello Jus Sport Bassano, che ritira l’ambito premio
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5 luglio 2015 -8 il grande Sport motori Historic La gara valida per il Campionato Triveneto ha visto il marosticense salire sul podio con la sua Porsche
Basso è imprendibile al Dolomitic Si è conclusa positivamente la trasferta al Rally Dolomiti Historic, valevole per il Campionato Triveneto, al quale il Team Bassano ha partecipato con ben tredici equipaggi conquistando i due gradini più bassi del podio, ma soprattutto l’ennesima vittoria nella classifica dedicata alle Scuderie! Con una condotta di gara incisiva ed efficace, Giampaolo Basso e Beppe Borgo hanno conquistato una buona seconda posizione assoluta aggiudicandosi la classifica di 2° Raggruppamento con la Porsche 911 RSR Gruppo 4, mettendosi in evidenza col successo parziale nella terza prova speciale. Subito dietro la vettura gemella di Agostino Iccolti e Giuseppe Ferrarelli che non hanno preso rischi eccessivi sulle prove condizionate dalle continue variazioni della situazione meteo:
per loro un soddisfacente terzo gradino del podio assoluto ed il secondo di Raggruppamento e
dio al Campagnolo, Jacopo Rocchetto nuovamente alla guida della Porsche 911 SC Gruppo 4,
di classe “Oltre 2000” che viene interamente monopolizzata dall’ovale azzurro grazie al terzo posto ottenuto da Antonio Orsolin e Denis Azzolin anch’essi su Porsche 911 RS. In evidenza dopo il buon esor-
il quale ben navigato da Simone Istel ha duellato a lungo per la supremazia in 3° Raggruppamento e solo un “dritto” sulla settima speciale lo ha privato di una vittoria: si consola con la seconda posizione ed un buon
quinto nell’assoluta. Gara positiva anche per la Fiat 131 Abarth di Silvio e Laura Andrighetti che agguantano la terza piazza nel 3° Raggruppamento realizzando l’ottava prestazione assoluta. Impegnati in un’avvincente sfida di classe nella prima parte di gara, Damiano Zandonà e Tania Haianes Bertasini, scivolano di qualche posizione per un problema meccanico alla loro Renault 5 GT Turbo, nel corso dell’ottava speciale ma riescono a concludere e ad aggiudicarsi comunque la classe “A2000” e la seconda posizione di Raggruppamento. Gara sofferta, ma conclusa positivamente, anche per Gianluigi Baghin ed Elisa Cavasin penalizzati da un temporaneo problema al cambio della loro Alfa Romeo Alfetta GT con la quale riescono comunque ad aggiudicarsi la classe.
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LE STORICHE
Le Mitiche Sport incantano Bassano
Neanche la neve incontrata sul Passo dello Stelvio ha fermato Le Mitiche. Un’edizione da record, conclusasi al Castello Superiore di Marostica tra l’entusiasmo dei partecipanti con un arrivederci al 2016. È stata l’edizione numero 21 per “Le Mitiche Sport a Bassano”, manifestazione motoristica che ha visto la partecipazione di circa 90 autovetture Barchetta - tutte Sport Competizione costruite fino al 1959 –, in rappresentanza di 28 marche automobilistiche e 12 Paesi del mondo. Un nuovo grande risultato per il Circolo Veneto Automoto d’Epoca “Giannino Marzotto”, organizzatore dell’evento. La cavalcata delle Mitiche è iniziata il 19 giugno da Ca’ Cornaro a Romano d’Ezzelino. Prima tappa con il Passo Manghen, Cavalese, il Passo Lavazè e arrivo nella centralissima Piazza Walther di Bolzano. Il 20 giugno il tappone con Passo Mendola, Passo delle Palade, Merano, il mitico Stelvio (una prima assoluta per la manifestazione), il più alto valico automobilistico italiano ed il secondo in Europa a quota 2758 metri, Bormio, il Passo Gavia, Ponte di Legno e Passo Tonale per poi giungere a Trento. Gran finale quindi da Trento con le vetture che sono salite al Passo Vezzena, hanno sfilato ad Asiago e sono scese prima a Bassano, per il saluto alla città in un’affollata piazza Libertà, e poi al Castello Superiore di Marostica per la grande festa di arrivederci e le premia-
zioni della parte agonistica delle Mitiche, ossia la gara di regolarità in cui si sono sfidati i partecipanti. Classifica finale generale: 1. Osvaldo Peli/Nicola Donà con una Fiat 508 S Coppa d’Oro del 1934; 2. Alberto Riboldi/Riccardo Riboldi con una Fiat 508 S Siata del 1933; 3. Philippe Jolly/ Salvatore Guerreri con una Amilcar CG SS del 1927. Trofeo Calmonte: 1. Flavio Gandolfi/Dino Brunori con una Siata Daina GS del 1952; 2. Alberto Riboldi/Riccardo Riboldi con una Fiat 508 S Siata del 1933; 3. Osvaldo Peli/Nicola Donà con una Fiat 508 S Coppa d’Oro del 1934. Classifica Scuderie: 1. Brescia Corse; 2. Piloti Sul Serio; 3. CVAE. Classifica femminile: 1. Iria Fernandez/Marta Gispert con una Allard J2X del 1952. L’organizzazione ha assegnato una borsa di studio alla Facoltà di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, ritirata dallo studente Alberto Zampieri, per il progetto di costruzione di una vettura da corsa da parte del gruppo di studenti “Race Up Team”, seguiti dal professor Giovanni Meneghetti. Premi speciali sono stati assegnati al concorrente più giovane, Nathaniel Weaver, al concorrente meno giovane, Amato Olivieri, a Manoel Jolly con la sua Spirit of Ivette, ad Edward McGuire che ogni anno guida i partecipanti del Regno Unito con le loro Bentley.
5 luglio 2015 - 9 il grande Sport volley e tennis Nuove scelte La società giallorossa lascia fuori rosa i veterani Guarise, Ravagnin e Osellame per fare spazio ai giovani
Signor: «Una stagione senza senior» Largo ai giovani! È da tempo il motto del Bassano Volley, rinnovato ancora una volta in vista della prossima stagione agonistica. Terminato il campionato di B2 con la conquista della salvezza senza attendere l’ultima giornata, il club giallorosso sta già ponendo le basi per la prossima stagione, con l’obiettivo di lanciare sul parquet un nugolo di ragazzi provenienti dal settore giovanile. «Nell’ultimo campionato – afferma Fiorenzo Signor, fac-totum del volley bassanese – abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati, vale a dire schierare una formazione giovane e raggiungere la salvezza senza troppi patemi. Forse potevamo fare anche qualcosa in più, ma non è il caso di fare troppo i difficili. E non dimentichiamo che siamo una delle formazioni, assieme al Padova, con il budget più ridotto a disposizione». State già programmando la prossima stagione?
«Sì, e non cambieremo il nostro principio di fondo. Lasceremo ancora spazio ai giovani, per cui non vedremo più in campo sia capitan Guarise che Ravagnin, e anche Giacomo Osellame. Pun-
teremo quindi sui palleggiatori Zurlo e Ceccato, e su altri giovani quali Bordignon, Bizzotto, Rampin e Comacchio. Confermato è lo schiacciatore Ioppi, e confermatissimo il tecnico Diego Poletto. Infine, ci stiamo guardando intorno per portare in giallorosso uno schiacciatore di
Il Team Volley conquista la B2 (Quello che gioca solo sulla terra rossa) «Conosco il tuo avversario: insisti sul rovescio... usa la palla corta... spostalo più che puoi durante lo scambio... alterna una palla profonda a una più morbida...»
A lato l’esultanza della squadra dopo la promozione. Sotto la stella nascente Paola Egonu che è già entrata nel giro del volley che conta militando nelle file del Club Italia
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PROMOZIONI «Ho prenotato un’ora sul sintetico per sabato mattina, ci vediamo lì?» «Mi spiace, io gioco solo sulla terra rossa...»
banda e un opposto». Che campionato si aspetta di vedere dal prossimo autunno? «Schierando una formazione molto giovane rischieremo un po’ di più rispetto all’ultimo torneo, ma speriamo che l’entusiasmo di questi ragazzi sopperisca alla loro mancanza di esperienza. Noi crediamo in questi giocatori, su cui lavoriamo da tempo, ed è ora di cominciare a raccogliere qualche frutto dopo aver seminato in questi anni». Il panorama del volley maschile non è certo esaltante, non trova? «Purtroppo la pallavolo maschile è in grande sofferenza – conclude Signor - e non solo nel bassanese. Ed è chiaro che senza sponsor disposti a investire è sempre più difficile sopravvivere. Proprio per questo abbiamo deciso di puntare molto sul nostro settore giovanile, nonostante siano ancora pochi i ragazzi che scelgono questo sport”. Stefano Cirillo
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La StB assegna i titoli tricolori
Fabian Mazzei si riconferma campione italiano su sedia a rotelle sui campi della Società tennis Bassano dopo aver superato in finale un coriaceo Luca Arca per 61 61. Ma attenzione, il punteggio non deve trarre in inganno dal momento che il giovane Arca ha impegnato a fondo il campionissimo, dimostrando di avere tutte le capacità e le possibilità di diventare un giorno il suo erede. Per il momento però Mazzei non ha alcuna intenzione di abdicare e a dimostrazione del suo temperamento è andato a vincere anche il titolo di doppio in coppia con Silviu Culea, facendo lievitare ulteriormente il numero dei titoli tricolori vinti in carriera. I due hanno battuto in finale Cippo e Arca col punteggio di 36 61 10/5. Ecco dunque che lo zampino di Arca
compare anche nel doppio e se non fosse stato per un po’ di braccino nel super tiebreak, può darsi che il titolo avesse anche propeso per un’altra parte. Ma la vera sorpresa è arrivata nel singolare femminile, dove, dopo anni di supremazia assoluta, Marianna Lauro ha dovuto alzare bandiera bianca contro una mai doma Stefania Galletti, la quale si è imposta per 62 16 63 al termine di una gara altalenante e in bilico fino alla fine. Le due protagoniste del singolare si sono poi tolte la soddisfazione di vincere il titolo nel doppio battendo in finale la coppia composta da Bertola e Morotti per 61 61. Nella categoria quad si è imposto Marco Innocenti su Gianluca Giovagnoli per 60 62 mentre nel tabellone di consolazione riflettori accesi su Ivan Lion.
TENNISTI MODELLO Alcuni manichini avvistati sui campi da gioco
(Il tuttologo)
R.Frigo - M. Zarpellon
Importante risultato per la pallavolo femmi- pari a 3.36, nile dell’Alta Padovana con il Team Volley, tuttora tessestorica realtà che opera a Galliera Veneta e rata col Team Cittadella, che ha centrato la promozione in Volley 2007 è dai serie B2. volta hoè stato pagato io osservata Il«L’ultima Campionato 2014/2015 condotto massimi club sempre viaggiando stavolta nei primi posti della serie italiani che seguono questa vera fuoriclasse, il campo, tocca a te...» C - girone F con la splendida cavalcata con- ancora 16enne, avendo già partecipato con la clusa con 60 punti al secondo posto alle spalle Nazionale Juniores a numerose partite per le del Volley Dolo, e conquistando poi il succes- qualificazioni ai mondiali ed essendo già stata (Quello che gioca so nella emozionante serie di scontri play-off convocata dal ct Marco Bonitta con la Naziocontro Union Lido, Rossano Veneto e Paese, nale Seniores al recente Torneo di Montreux a spese degli altri) ma soprattutto con una gioiosa e gremita fe- chiuso al sesto posto. sta societaria di fine anno al Palasport di Viale Ora è aggregata alla Nazionale al raduno Venezia. ad Abano Terme in preparazione al World Un sodalizio che spazia con un ampio e Grand Prix 2015 di luglio verso le Olimpiadi florido settore giovanile con l’appassionato di Rio de Janeiro, accanto alle “stelle” azzurre presidente di Tombolo Andrea Pivato, già at- al vertice internazionale. tivo per allestire una formazione competitiva Questa la composizione della squadra promossa in B2. 7. Zoggia Susanna (capitano), nella nuova categoria. Punta di diamante della società padovana 11. Bosco Stefania, 9. De Boni Eleonora, 1. è la grande promessa azzurra Paola Egonu, Donà Marta, 14. Forner Monica, 10. Gobbo formidabile atleta da un biennio inserita nella Ilaria, 4. Lafisca Anna, 6. Paternoster Marrosa della squadra del “Club Italia” in cui ha tina, 16. Piotto Beatrice, 12. Toniato Anna giocato imponendosi in questa stagione di se- Chiara, 5. Zaupa Tiziana. Primo allenatore Viale Giorgio, secondo rie A2 quale migliore realizzatrice e la prossima stagione tra le protagoniste della massima allenatore Manuri Massimo, team manager categoria A1 sempre nel “Club Italia”. Petrin Marco, dirigente accompagnatore Fior Nata a Cittadella il 18 dicembre 1998 e re- Massimo, preparatore fisico Settin Alberto, sidente a Galliera Veneta è una, schiacciatrice fisioterapista Bertoncello Elena, segnapunti di 189 cm con una elevazione notevolissima Toniolo Maria Teresa.
Riccardo Frigo Michele Zarpellon Per una copia del libro scrivi a tennistimodello@gmail.com
5 luglio 2015 -10 il grande Sport atletica Podismo Il 6 settembre si corre su un nuovo percorso con l’aggiunta della 10 km e della staffetta
La Mezza del Brenta compie 10 anni
Bottiglie in fresca pronte ad esser stappate per celebrare la decima edizione della Mezza del Brenta di Bassano del Grappa. Domenica 6 settembre, nel salotto buono della Città del Brenta, si correrà per la decima volta la prova podistica su strada sul percorso di 21097 metri. Sarà un’edizione tutta speciale con un bel carico di novità proposte da Studio RX, asd BSport ed Atletica Bassano Running Store con il supporto dell’Amministrazione comunale. Prima tra tutte il nuovo percorso della gara podistica omologata Fidal sulla distanza della mezza maratona, interamente ridisegnato sul territorio bassanese con passaggio a metà prova in piazza Libertà (a disegnare così un “8”), occasione per applaudire il transito dei partecipanti. Se il primo anello è rivolto ad ovest, il secondo si spingerà a sud in zona Santa Croce e S. Lazzaro con tradizionale arrivo posto in piazza Libertà. 21 km che saranno un vero e proprio biglietto da visita per Bassano e le sue bellezze: il Ponte degli Alpini, il centro storico, il lungo Brenta, la villa Palladiana, la campagna e le verdi colline. Nell’anno del centenario dello scoppio della Grande Guerra, si passerà per due luoghi simbolo: il Ponte degli Alpini ed il Tempio Ossario con le spoglie di 5405 caduti nel primo conflitto mondiale. Accanto al nuovo percorso delle Mezza, per quanti non
avranno nella condizione i 21097 metri, è proposta una 10 chilometri sempre Fidal (ovvero il primo anello della Mezza) e per le “quote rosa” la stessa potrà esser percorsa in chiave di solidarietà con la maglietta rosa. Ma non è tutto. Tutta da scoprire è infatti la staffetta mista “Lei&Lui” con il gentil sesso a percorrere i primi 10 km e
ma per soddisfare tutti i palati arricchita da musica, varie iniziative e collaborazioni come quella con l’Ana e gli Alpini (con premiazione del primo alpino al traguardo), con il Panathlon Bassano (con il premio che andrà al primo bassanese e prima bassanese sulla finishline) e Telefono Amico. La Mezza del Brenta di quest’anno, accanto al confermato
dopo il passaggio del testimone (tecnicamente il chip di cronometraggio Sdam) gli uomini a chiudere la prova con i successivi 11. A rendere colorata la festa per i 10 anni (“Ne facciamo di tutti i colori” è infatti lo slogan che spicca in grande nel materiale promozionale realizzato per l’occasione) ci sono poi le prove di nordic walking organizzate dal Nordic Walking Montegrappa e la Marcia del Brenta giunta alla sesta edizione e le sue non competitive sulla distanza di 6, 12 e 20 km inserite nel calendario Fiasp. Una festa del podismo insom-
circuito interamente di prove podistiche vicentine “Vicentia Running” è parte del circuito di mezze del Nord Italia “LeMezze.it”, un proposta che coinvolge i principali eventi sulla distanza e che premia non i singoli ma le società con primo premio fissato in 2 mila euro. Quanto mai allettanti anche le condizioni di partecipazione con promozione sino al 9 agosto di soli 12 euro per la mezza maratona e 8 euro per la 10 km. 20 euro invece il costo per la staffetta. Per i non tesserati Fidal o agli Enti di promozione, è previsto il tesseramento con l’Aics.
PROMESSE
Fiorese, ennesimo en plein tricolore Prove multiple, quattro nell’élite
Buone notizie dall’atletica dell’area bassanese “allargata”. I giovani atleti di casa nostra dimostrano sempre ottimo spessore e anche in questo scorso pre estivo conquistano un oro tricolore. Merito di Beatrice Fiorese, di AV Frattin Auto, del gruppo Marconi di Cassola, che a Rieti ha conquistato l’ennesimo oro, ai campionati italiani juniores, nel salto in lungo a m. 6,04. Quest’anno la Fiorese ha racimolato già due minimi per gli Europei di categoria in Svezia nelle discipline della velocità, i 100 e i 200, nel lungo le mancano 6 centimetri per raggiungere il 6,10 ma nel 2014, annata anche della medaglia d’argento olimpica giovanile di Nanchino, ha raggiunto i 6,29.
Con la maglia di AV belle prove anche ai campionati italiani allievi di prove multiple a Roma. La breganzese Angela Brandstetter (AV Frattin Auto) si è classificata quinta d’Italia, settima invece la compagna di squadra cassolese Gloria Gollin. Al maschile, con AV Despar, sesto d’Italia Amar Kasibovic, sempre del gruppo di Cassola, e dodicesimo il valdagnese Luca Cocco. I quattro giovani atleti sono tutti al primo anno nella categoria, per cui per il prossimo futuro promettono cose egregie. Nelle foto, qui a fianco Beatrice Fiorese. In alto, da sinistra, Cocco, Gollin, Brandstetter e Kasibovic con, ai fianchi, i tecnici Lazzaro e Lazzaretto.
il grande Sport
5 luglio 2015 -12
ciclismo
La classica/1 La 73. edizione in calendario il 26 luglio La classica/2 Poggiana il 9 agosto. Testata da Ballan
Niente Ponte per la Bassano Monte Grappa
La Bassano Monte Grappa tocca quota 73. Tante infatti sono le edizioni raggiunte da questa classica che da sempre appassiona non solo gli specialisti della salita ma tutti i grandi campioni delle due ruote. Vincere la Bassano Monte Grappa infatti è sinonimo di maturità, di grande qualità e di scenari futuri spesse volte molto rosei. Ecco dunque che la gara organizzata dal Vc Bassano per domenica 26 luglio molto probabilmente verrà presa d’assalto dalle squadre dilettantistiche, tutte pronte a darsi battaglia sulle rampe che da Romano d’Ezzelino portano a Cima Grappa, al termine di una sgroppata faticosa e insidiosa, dove solo i puledri di razza riescono a tenere il ritmo adatto alla vittoria. Prima però ci sarà spazio ai passisti veloci, a chi in pianura piace viaggiare ad alta velocità. Lo start verrà dato come sempre da viale De Gasperi intorno alle 10, prima però tutti in piazza Libertà per la presentazione delle squadre (che presumibilmente saranno circa 25), senza il consueto passaggio sul Ponte de-
gli Alpini. L’accesso alle vetture è interdetto e anche la Bassano Monte Grappa per questa volta dovrà inchinarsi alle forze maggiori. I quaranta giovani del Vc Bassano ci saranno comunque ad aprire le danze e poi i riflettori si accenderanno sui dilettanti che saranno fin da subito impegnati su dieci giri cittadini di 7,7 km l’uno con il classico tragiardo volante in Viale delle Fosse. Poco meno di un’ottantina di chilometri e poi la parola passerà alle pendenze del Grappa, dove sicuramente ci sarà un’immediata selezione. L’arrivo è previsto verso
l’una a Cima Grappa dove verranno anche svolte le premiazioni finali e dove gli organizzatori si attendono il pubblico delle grandi occasioni. «Stiamo lavorando sodo per fare in modo che sul traguardo ci sia più gente possibile ad assistere alla conclusione della gara - ha dichiarato il presidente del Vc Bassano, Michele Cavalera - ma anche lungo il percorso ci auguriamo che i tifosi rispondano presente. La qualità dei partecipanti è come sempre assicurata poichè la Bassano Monte Grappa è una corsa molto appetitosa, dove tutti vogliono fare bella figura. E a questo punto, che vinca il migliore!».
Qui sopra l’arrivo di Fabio Aru nella 69. edizione. A lato i giovani ciclisti del Vc Bassano sfilano sul Ponte Vecchio prima della presentazione e del via ufficiale della gara
La Gp Sportivi col “timbro” dell’iridato
40 anni ma non li dimostra. E’ il Gp Sportivi di Poggiana “Stars Combat”, gara ciclistica internazionale per under 23 organizzata dall’Uc Asolo Bike Poggiana di patron Gianpietro Bonin che quest’anno festeggia questo importante traguardo di vita agonistica. Il 9 agosto prossimo le strade della Castellana e della Pedemontana saranno illuminate dalle tante stelle del ciclismo mondiale under 23 che arriveranno a Poggiana per conquistare questo ambito tragardo che ha sempre ma sempre consacrato campioni. Ma fino al 9 agosto l’attesa è scadenzata da altri appuntamenti “salottieri” che Bonin e la sua squadra (anche questa vincente e composta da stelle nell’organizzazione) hanno preparato per onorare sponsor e collaboratori oltre che sportivi, che si impegnano per la buona riuscita della manifestazione. Il primo appuntamento a Ca’ del Poggio, tempio del ciclismo trevigiano ed internazonale, ospiti di Alberto Stocco proprietario del locale ma con solide radici castellane. Uno scenario unico per presentare la corsa delle stelle quale anticipo, antipasto della più completa ed esaustiva presentazione del 10 luglio al rustico di via Masaccio a Loria. In entrambi gli appuntamenti comunque, Gianpietro Bonin, spalleggiato dai fidi “gregari” Civiero, Porcellato, Tombolato e Milani, portano a conoscenza i dettagli ufficiali della corsa del 9 agosto a partire dal percorso. Quest’anno una grande novità. “Abbiamo affidato il test ufficiale ad un campione del mondo quale Alessandro Ballan - ha spiegato Bonin -. Infatti Ballan e gli organizzatori ha fatto un giro di studio del percorso di gara traendone spunti interessanti: “Si tratta di un percorso che si avvicina molto a una gara per professionisti - spiega l’ex campione del mondo a Varese 2008 - la seconda ascesa del Mostacin sarà dura e poi la salita “Gorghesan” a Crespignaga farà selezione. Io però partirei dalla salita di Asolo”. Asolo centro storico infatti è stata inserita nel tracciato e grazie alla collaborazione con il
gruppo “Osti e Tabarri in Asolo” è stato fatto un traguardo volante. Questo ci da modo di parlare
Giampietro Bonin. Sotto, la partenza del sopralluogo con Ballan, l’arrivo di Power un anno fa e il podio 2014
anche di montepremi e patron Bonin non ha remore: “Il montepremi è di 7640 euro; al primo 2400 euro mentre al vincitore del Gpm mille euro e poi via a scalare”. Ma chi saranno gli attori protagonisti, le stelle della strada di questa 40 edizione? “164 iscritti - snocciola Bonin , quattro nazionali, Australia con il vinitore dello scorso anno Robert Power, Kazakhstan, Giappone, Argentina, 33 società delle quali 12 straniere; ogni squadra
con sei atleti; maglie per i primi tre e da quest’anno anche la maglia “elettrica” per il più combattente”. Presidente di giuria sarà una donna, la ceca Simona Davidkova, con direttori di corsa Claudio Rigo e Giorgio Dal Bo. Insomma vista la vitalità e le sorprese il Gp Sportivi di Poggiana non dimostra certamente i suoi 40 anni, perché Bonin e la sua squadra corrono tra tradizione ed innovazione. Gabriele Zanchin
5 luglio 2015 -14 il grande Sport ciclismo Granfondo La prima edizione, valida per il circuito Alè Challenge, ha contato al via 1200 partenti su due percorsi
Minuzzo e Delbono big ad Asiago
Il marosticense Paolo Minuzzo e la bresciana Emma Delbono sono i primi vincitori della Granfondo Asiago. 1200 i cicloamatori al via nella quinta tappa del circuito Alé Challenge e Minuzzo si è imposto nell’itinerario “granfondo” di 140 km e 2800 metri di dislivello, regolando allo sprint Emanuele Poeta e Alberto De Carli. Emma Delbono, invece, ha trionfato in solitaria nella prova femminile, con il podio completato da Valentina Gallo e Gloria Bee. L’itinerario “mediofondo” di 97 km e 1580 metri di dislivello è stato appannaggio dei trentini Silvano Janes e Daniele Bergamo, primi a pari merito, e della trevigiana Elisa Benedet. Gara molto veloce sin dalle fasi iniziali e dopo 13 km c’è stata una caduta che ha creato scompiglio in testa al plotone. Poco dopo si è accesa la bagarre con il primo attacco dell’esperto trentino Silvano Janes, sulle cui ruote si sono poi riportati Carlo Muraro ed Emanuele Poeta. La fuga ha preso il largo e sulla salita di Monte Cogolin il drappello aveva già 1’ di vantaggio sul gruppo degli immediati inseguitori dove c’erano gli altri protagonisti dell’Alé Challenge come i vari Paolo Minuzzo, Andrea Pontalto, Daniele Bergamo o Andrea Tecchio. Al bivio posto in località Dori, Poeta e Muraro hanno proseguito verso Enego e Primolano per giocarsi la vittoria nella “granfondo”, mentre Janes continuava sulla via del “medio” affrontando le rampe di Monte Lisser con un vantaggio di 30’’ su Pontalto e Bergamo, i quali nel frattempo si erano avvantaggiati nei
confronti del gruppo. Janes ha deciso di attendere gli inseguitori, ma nel corso della salita Pontalto perdeva terreno a causa di un problema alla catena. Janes e Bergamo, compagni di squadra nell’Asd Brao Caffé Unterthurner, hanno così proseguito di comune accordo verso il traguardo di Asiago e, nella scenografica cornice del Sacrario Militare, i due tren-
tini hanno concluso in parata aggiudicandosi la vittoria a pari merito, mentre il veronese Marco Trevisan conquistava il terzo posto regolando in volata il gruppo dei più immediati inseguitori formato da una decina di corridori, con Pontalto messo fuori gioco anche da una caduta nei chilometri conclusivi. Il mediofondo femminile sembrava essere terreno di caccia per Serena Gazzini, ma la forte trentina ha dovuto fare i conti con una brutta caduta in discesa che la costringeva al ritiro mentre era al
comando in solitaria. La gara così è stata vinta dalla trevigiana di Cordignano Elisa Benedet che ha dominato in solitaria con 58’’ di vantaggio sulla scledense Matilde Molo seguita da Denise Rita Rigo, alla sua seconda gara in carriera. Mentre ad Asiago si celebravano i vincitori del mediofondo, gli stakanovisti del “lungo” entravano in Trentino per affrontare la salita regina del granfondo verso il Rifugio Barricata. Lungo i tornanti nel bosco e fra le rocce sporgenti la corsa esplodeva letteralmente: Muraro è andato in crisi a metà dell’ascesa lasciando Poeta solo al comando, mentre alle loro spalle un gruppetto con Paolo Minuzzo, Alberto De Carli e Marco Manzardo riusciva a raggiungere Muraro che ben presto alzava bandiera bianca. Nella discesa verso Foza i tre sono riusciti a recuperare terreno su Poeta, raggiunto poi nei pressi di Gallio quando all’arrivo mancavano 10 km. La volata è stata incerta e combattuta e, grazie ad un colpo di reni vincente, il marosticense Paolo Minuzzo è riuscito ad aggiudicarsi la gara in 3h52’55’’. Copione opposto nella prova femminile, dove la bresciana Emma Delbono ha conquistato in solitaria la terza vittoria nell’Alé Challenge dopo i successi alla GF fi’zi:k-Città di Marostica e alla GF Eddy Merckx nel Veronese. La Delbono ha rifilato oltre 13’ di distacco alla padovana, ma bresciana d’adozione Valentina Gallo, che ha superato in volata la feltrina Gloria Bee dopo che le due si erano scambiate spesso le posizioni lungo i 140 km di percorso. concessionario ufficiale
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In quattro alla Transalp 625 chilometri di fatiche dalla Germania al Garda
Il J Team ci ha preso gusto. La scuderia bassanese, nota per le sue auto da rally, si è “convertita” anche alle ruote grasse e, dopo la bella esperienza di un anno fa, quando schierò due atleti alla Kraft Bike Transalp, la massacrante gara a tappe che supera le Alpi sui pedali delle Mtb, ha deciso di raddoppiare. “Quest’anno ci saranno quattro nostri atleti - spiega il team manager Giuseppe Battaglia -, una vera squadra sotto le nostre insegne. Abbiamo pure ottenuto l’affiliazione alla federazione ciclistica, per cui siamo ufficialmente un club anche sui pedali, con atleti tesserati! Il settore ci interessa per cui credo che potremo solo crescere d’ora in poi in atleti e attività. Il J Team si è dotato di un furgone di appoggio alla squadra: si parte per l’avventura”. Quattro gli atleti schierati, i due vicentini Riccardo Favero, 40 anni, già alla Transalp un anno fa, tecnico del settore distributori automatici, e il collega di professione Alessandro Scremin, 32 anni, e i due trevigiani, Gabriele Fab-
bian, 35 anni, libero professionista, e Luca Reginato, impiegato cinquantenne. Tutti e quattro delle categorie master, si sono allenati a “fare la gamba” e affrontano l’avventura con passione. Quest’anno la Transalp, dal 17 al 25 luglio, è una sfida durissima in sette tappe, per complessivi 625 chilometri e quasi ventimila metri di dislivello, rigorosamente su tracciati montani con pochissime concessioni a piccoli trasferimenti sull’asfalto. Si parte da Ruhpolding, nella bassa Baviera, non lontano dalla austriaca Salisburgo, quindi si pedala e si fatica tra vallate e boschi austriaci per Mittersil e la bellissima Lienz e Sillian nel Tirolo Orientale, entrando in Italia per piombare su Cortina. Quindi Alleghe, San Martino di Castrozza, il superamento delle vallate dei Lagorai e l’approdo in Valsugana, per Borgo e Levico, prendendo poi la consueta strada dell’arrivo a Riva del Garda. Una faticaccia, ripagata però dalle bellezze e dalla celebrità dei luoghi attraversati.
RUGBY
Zanon e Ferraro le nuove promesse
I giovani del Bassano Rugby fanno strada. Dopo le convocazioni per l’Accademia di Rugby di Mogliano di Edoardo Ferraro, Enjel Maqellara e il giovane Daniel Orso, ora si aggiunge anche quella di Nicola Zanon. E il protagonista di quest’avventura è proprio Nicola, classe 1996, bassanese di nome e di fatto che è cresciuto al De Daniele nelle giovanili, fino all’approdo nell’under sedici. Il suo grande potenziale ha convinto la Benetton Treviso a portarlo con sé nel campionato under 18, peraltro vinto dal sodalizio trevigiano. Agli inizi di quest’anno è arrivata la proposta del Mogliano, ed ecco che il bassanese si è trasferito di nuovo, ma la notizia che più fa piacere è la recente convocazione all’Academy di rugby in Nuova Zelanda. Su duecento richieste, già scremate poiché il numero di contendenti era molto più elevato, i posti disponibili per accedere erano solamente tre. E il nome di Nicola Za-
non, dopo aver superato la prima selezione, compare proprio nella “top tre”. “Sono contento – ha dichiarato Zanon ma non è una convocazione caduta dal cielo, ho lavorato sodo e mi sono impegnato moltissimo per riuscire nel mio intento. Forse è questa la cosa più appagante”. Tre mesi in Nuova Zelanda saranno utilissimi a Zanon che potrà assorbire la cultura del rugby e al tempo stesso esercitarsi nella lingua. Edoardo Ferraro, classe 1996, è stato confermato dal responsabile tecnico Troncon e convocato come titolare nella nazionale italiana under 20.
il grande Sport ciclismo Tappa del Gran Prix Città Murata La gara è in programma il 12 luglio
Il Medio Brenta fa 30
Tutto è pronto per il Giro del Medio Brenta di domenica 12 luglio, classicissima estiva internazionale élite-under 23 classe 1.2 presentata all’Albergo-Ristorante-Pizzeria “Al Leone” di Villa del Conte con una speciale celebrazione del Trentennale, condotta da Mario Guerretta di Telechiara-Teleciclismo. Presenti alla parata le autorità, molte personalità, campioni, ospiti sportivi e una splendida madrina d’eccezione, la campionessa-capitano del “Fila San Martino di Lupari-Lupe Basket” di serie A1 Maria Luisa “Mary” Sbrissa. La gara padovano-vicentina, organizzata dal Veloce Club Villa del Conte presieduto dall’ingegnere Michele Michielon, prevede anche quest’anno l’ascesa e il passaggio lungo molteplici versanti dell’Altopiano e la vertiginosa discesa in pianura, fino alla grande novità di questa edizione con lo spettacolare circuitofinale sull’Altopiano di Asiago con 3 GPM e lo splendido traguardo a Gallio. Il “Medio Brenta” ha un ricco Albo d’Oro, tra cui alla prima edizione 1986 Giorgio Furlan (tricolore, Giro di Svizzera, Milano-San Remo, Freccia Vallone), Gilberto Simoni (92) e Damiano Cunego (2002) vincitori del Giro d’Italia, Moreno Moser ed Enrico Battaglin col podio azzurro 2011, ed è la 3. prova del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata diretto da Pierluigi Basso (Longa di Schiavon 11 aprile; Alta Padovana Tour 16 maggio; Poggiana di Riese Pio X 9 agosto; Paderno di Ponzano Veneto 20 settembre). La corsa si fregia di importanti patrocini istituzionali e sportivi, con la “Zalf Fior” al comando della classifica che cerca la “stella” del decimo successo in 14 edizioni. Questo il programma di domenica 12 luglio: ritrovo-raduno h.8.30-12.45 ad Abbazia Pisani con ingresso libero nel piazzale “Ballan Serrande”, dove si possono ammirare gli sgargianti auto-moto-veicoli delle squadre e del seguito-ufficiale e tutto il prologo di preparazione. Quindi il trasferimento e la partenza ufficiale alle 13 dal centro di Villa del Conte con un circuito iniziale di tre giri (Pieve di Curtarolo-Campo San Martino-San Giorgio in Bosco). La carovana si dirigerà lungo la Sp-ss 47 Valsugana a Cittadella (lungo la Cinta Murata ed otto anni traguardo) e Bassano del Grappa (Ponte Nuovo - San Michele), dove inizierà a scalare l’Altopiano di Asiago. La carovana salirà lungo la Sp 72 della Fratellanza: Pradipaldo, Tortima, Fontanelle, Conco, Bocchetta Galgi, svolta-bivio per Sasso e Stoccaredo, Campanella, traguardo Gallio e percorrendo altri due giri di 25 km (Rotonda Turcio, Sasso, Stoccaredo, Campanella, traguardo Gallio) con triplice GPM-Gran Premio della Montagna alla Chiesa di Stoccaredo e totali 177 km di gara. La zona-arrivo (16.45-17.30 a seconda della media e condizioni-meteo) è organizzata in via IV Novembre col quartiere gara all’Ufficio Turistico grazie ai rapporti con il sindaco Emanuele Munari e il consigliere allo Sport-Turismo Denis Lunardi del Comune di Gallio, ben curati dal coordinatore-tecnico Flavio Miozzo (ex-professionista e titolato direttore sportivo), il quale ha disegnato un circuito di alto profilo agonistico-scenografico, già di vasta eco tra tantissimi appassionati, che saliranno in Altopiano sia lungo il tragitto che all’arrivo. Importante il ruolo delle Forze dell’Ordine, associazioni, volontari, sponsor, tra cui lo storico sostegno della Ballan di Abbazia Pisani di Villa del Conte, col direttore generale Emilio Ballan tra i fondatori della corsa e spesso partecipe direttamente alle gare dalla ammiraglia e col pluriennale raduno mattutino del Medio Brenta nella avveniristica sede di 9000 mq. Marchio del Grande Ciclismo, con la squadra di amatori creata nel 1980, poi nel settore dilettanti e dal 1991 nel giro professionistico con top-team e prestigiosi risultati (tra cui varie classiche, vittorie al Giro d’Italia, podi al Tour de France), la Ballan partecipa anche in altre importanti realtà come il calcio (Cittadella), basket femminile (Fila San Martino), volley, hockey su ghiaccio nei valori dello sport.
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