il grande Sport pagine di pura passione
(anno XI n. 10) diffusione gratuita periodico 4 ottobre 2015
n. 214
leggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it
NUOTO
La Rari Nantes vince l’oro con Andrea
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PATTINAGGIO
Anna regala il tricolore alla New Skate
I numeri danno ragione al Rally
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BASKET A1
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Il 26 e 27 settembre 2015 sul Massiccio del Grappa si è svolta la 5. edizione
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Grazie! a: Lo staff dei volontari per l’organizzazione logistica: Balisatori, Lepri e Scope delle 4 gare I Gruppi Alpini di Semonzo, Sant’Eulalia, Seren, Romano d’Ezzelino MGQ Montegrappa Quad Montegrappa Off Road Club Ricerca e soccorso Astri Soccorso Alpino NCS Onlus - SUEM AVAB Crespano Protezione Civile Cassola I Comuni di Borso del Grappa Crespano del Grappa Romano d’Ezzelino Seren del Grappa Cassola Alano di Piave Paderno del Grappa Possagno San Nazario Solagna Cismon del Grappa Le Province di Vicenza, Treviso, Belluno La Regione Veneto
Viene dall’Est Florina, regina alla Luparense
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sportivamente
mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010
Mezzo&mezzo al via, fra la strada e il trail Gli specialisti troveranno forse maggior soddisfazione nelle prove dedicate, come la Mezza del Brenta, per chi cerca il crono sui 21,1km asfaltati, o le varie distanze (e dislivelli) del Trail degli Eroi sul Grappa, tanto per citare i due maggiori eventi del panorama locale. Qui si prova ad assaggiare un mix che potrebbe anche piacere. Partendo dall’area dell’ospedale San Bassiano si giunge a San Eusebio, sfiorando il centro e affiancando il Brenta, per addentrarsi poi fra le colline ai piedi dell’Altopiano, affrontando Castellaro e Caluga, scendendo a Val Rovina e San Michele, risalendo il Silan e tagliando la costa fino a Privà, in picchiata a San Eusebio e ritorno sui passi dell’andata: una decina di chilometri più o meno piani, un’altra decina decisamente ondulati. Tutti d’un fiato. Al di là di quello che registrano i gps, una prova da avvicinare con il cuore leggero, considerato anche lo scopo promozionale dell’Associazione Oncologica per la “cultura del movimento” e non della prestazione, comunque difficilmente ponderabile su un percorso del genere. Tanto vale affrontarlo con cautela, soprattutto per chi, come me, gareggia per lo più su asfalto o preferisce godersi il panorama,
i passaggi artistici e la compagnia. Quella che non è mancata durante il sopralluogo completo a cui si riferiscono le immagini, tanto per capire dove mettere i piedi, soprattutto in discesa, e
Corse pazze, ora servono più regole
prevedere quanto patire di Continuo con questo articolo ad sfazione di arrivare al traguardo ro. Altri iscritti al Tor non hanno corsa in salita, prima di pas- affrontare il filone delle gare ul- di Chamonix. Per partecipare al preparazione sebbene da regolatra. La regina di queste rimane Tor non serve un punteggio o un mento bisogna sottoscrivere di sare alla camminata. Tutto abbordabile da chi il Tor des Geants, 330 km nella curriculum, quindi se fai la prei- essere coscienzenti della difficolnormalmente frequenta le Valle d’Aosta. scrizione e vieni sorteggiato puoi tà della gara. Ritengo che sia un marce non competitive e grosso problema perchè, come Si è conclusa da poco l’ultima iscriverti. Qualcuno di questi non è con- ho detto, spesso gli atleti che si stavolta si attacca un petto- edizione, caratterizzata dal brutto rale e parte insieme agli altri tempo, dalla sospensione della sapevole di cosa sia una corsa in cimentano nelle lunghe distanze concorrenti: tanta assistenza gara per ben due volte e alla fine lungo il tracciato e nessun annullata definitivamente. Un sacco di polemiche hanno timore di perdersi, facendo un minimo di attenzione agli accompagnato questa decisione e incroci. sicuramente non è stata cosa faciNessun problema nella le. Da parte mia condivido questa parte iniziale e finale, basta scelta perchè è inutile rischiare la ricordarsi di attraversare il salute delle persone. ponte Nuovo e non quello deSolamente una sessantina di gli Alpini, prima di prendere atleti hanno raggiunto il traguardo finale, il resto, circa 600 atleti, il sentiero del Brenta [01]. Bere un sorso di acqua è stato recuperato nei vari posti Alla Corte e prepararsi al- di controllo. Era improponibile l’ascesa Castellaro e Caluga continuare a detta degli organiz[02], tutta su sentiero, men- zatori, alcune persone avevano segni di ipotermia, il tempo per tre la discesa a Val Rovina due giorni è andato sempre in (2° ristoro) è mista asfalto e ciottolato, scivoloso in caso montagna e tantomeno di cosa sono sempre più in aumento ma peggioramento. di pioggia. Dall’altra parte tutto il resto di sono 330 km con 24000 metri di è altrettanto vero che sempre più Poi ancor giù fino a San considerazioni. Il presidente della dislivello. Ho letto un post di una persone incoscienti si iscrivono Michele (3° ristoro), dove si Regione propone per il prossimo ragazza iscritta al Tor, giovane a competizioni estreme senza un attraversa l’angolo romanti- anno di anticipare la gara di un ma un po’ in sovrappeso. Le han- minimo di preparazione ed especo del Silan [03] per risalire mese per trovare temperature mi- no chiesto: “perchè vuoi parteci- rienza. Le federazioni vorrebbero verso Privà [04] senza le pen- gliori. Qualcuno ha fatto presente pare se hai fatto appena 2 mezze mettere delle regole sul trail run*+,+-./012+&03.40.2.&3+2205 ora il tempo era maratone?”, la sua risposta: “Lo nig e ultratrail, sia da 4%E>"$-C denze precedenti. E si rientra che dopo qualche parte di chi (<=#%>"<?>@-1/*)/-3A-231(B),/-C6AD migliorato, quindi si poteva pro- faccio per dimagrire”. Una rispo- organizza, sia per gli atleti che a San Eusebio (4° ristoro) 8.9:0 5+,+&,0&;0181 per scorrere col Brenta fino a 567.,-. Se ne parla spesso, orseguire. sta:.44+ così mi ha sbalordito perchè corrono. Gli atleti per iscriversi hanno forse non si rende conto che non mai il momento è arrivato. Santa Croce e all’Ospedale. ()*(+,+-./00)1-234,)/-3&1&5& .$EE<-F<??G?<9<F>H<?-:1 :)3-235+003-5)-,/;(3J-10(-7-234,)/ emmerunning.weebly.com/blog Ecco di nuovo riassunto il pagato 500 euro senza la soddi- arriverà neanche al primo ristomezzo&mezzo in un poker di ca.$EE<-F<??G?<5G"H>#-I>E? :)3-5/,-I30./J-C-7-(*/23 3&1&5&-/-*)(*/3.):3-./00)1-(,;9-(*/23 )05++* poversi e di immagini da leggere MARCE E CORSE dall’alto verso il basso. si.$EE<-F<??G?<trovano sul9<F>H<?-IE$"KLweb: :)3-(+,-I34B/*+0J-CM-7-931130+-5/,-4*3''3
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registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Verona 40, 36022 Cassola (Vi) TELEFONO E FAX 0424 833717
www.ilgrandesport.it ilgrandesport@libero.it Detto fatto. La Società tennis Bassano è pronta ad affrontare il campionato di serie A1 senza i classici big, come promesso dalla dirigenza dopo aver messo al petto il tricolore. La politica adottata dalla società del presidente Alban è chiara: salvarsi il prima possibile, magari senza dover ricorrere ai playout, ma soprattutto appellandosi alle proprie forze.
E non poteva essere diversamente visto che i grandi sono stati lasciati andare da tempo. L’anno scorso la StB si è salvata senza patemi, quest’anno il girone sembra molto più duro. Questi i giocatori che prenderanno parte al campionato e che sono stati preparati dai maestri Marco Fioravanzo, Marco Moretto e Tommaso Moretto: Marco Bortolotti, Mattia Bedolo, Luigi Zitarosa,
Matteo Baldi, Tommaso Gabrieli e Francesco Salviato. Alla serie A1 maschile prendono parte 16 squadre divise in quattro gironi da quattro squadre, con incontri di andata e ritorno. Le prime classificate di ogni girone partecipano a un tabellone di playoff a quattro squadre, con incontri di andata e ritorno al primo turno. La finale, a gara unica, è disputata in sede da stabilirsi. Le squa-
dre seconde classificate nei gironi mantengono il diritto alla partecipazione alla Serie A1 nel 2016. Le squadre terze e quarte classificate partecipano a un tabellone di playout a otto squadre. Il calendario di gara è il seguente: fase a gironi: 1118-25 ottobre, 1-8-15 novembre. Playoff: semifinale: 22 novembre, 29 novembre; Finale: 5-6 dicembre. Playout: 22-29 novembre.
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Direttore responsabile MICHELE ZARPELLON Consulenza editoriale CLAUDIO STRATI Collaboratori: Stefano Cirillo, Rino Piotto, Gabriele Zanchin Editrice Littera srl Officina Editoriale Stampa Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi)
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Asiago Asolo Bassano Borso Breganze Campolongo Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon Cittadella Conco Crespano Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze Possagno Pove Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna...
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Leoni a razzo, poi zoppicanti in Campionato
che hanno ravvisato prima del goal un’infrazione per parte che hanno fatto sì che il gioco si interrompesse. Nel secondo tempo inizia a farsi vedere un po’ di
più la squadra di Collalbo che al 3’38 realizza la rete che sblocca la situazione: a segno Spinell Markus, assistito da Van Guilder e Borgatello.
L’Asiago subisce il colpo e per alcuni minuti è il Renon a fare il gioco mentre i giallorossi faticano a impostare. Al 9’50 però ci pensa Bentivoglio a pareggiare i conti, servito da Nigro l’attaccante numero 19 ha un’autostrada per la porta avversaria, gran slapshot e punteggio in parità. Nell’ultimo drittel torna a fare la partita l’Asiago. Ci vuole poco per sbloccare il risultato, infatti dopo 3’25 Iori se ne va sulla destra e, una volta arrivato nei pressi della gabbia difesa da Engelage, serve Nigro che realizza il sorpasso a porta praticamente sguarnita. Suona la sirena, l’Odegar esplode e l’Asiago può aggiungere un altro trofeo alla sua bacheca. Purtroppo il via nel campionato di serie A non è stato dei migliori, due sconfitte e una vittoria il bilancio. Ma c’è tutto il tempo per recuperare.
I rossoneri più duri del Forte dei Marmi La stagione 2015-2016 dell’hockey su pista italiano inizia con una grande sorpresa: la vittoria dell’Hockey Breganze sulla pista dei campioni d’Italia del Forte dei Marmi che vale alla formazione rossonera la conquista della Supercoppa. Il successo dei rossoneri porta la firma del neoacquisto ed ex della partita Alvaro Gimenez, autore del gol della vittoria vicentina a 8” dalla fine quando la partita sembrava ormai avviata ai supplementari. Il Forte dei Marmi ha dovuto fare a meno dello squalificato Pedro Gil e del secondo portiere Mattia Verona, impegnato ai mondiali under 20 con la nazionale. In azzurro anche il gioiellino del Breganze Giulio Cocco, unica assenza in casa rossonera. Che non sarebbe stato banale vincere la partita, il Forte dei Marmi lo ha capito fin dai primi minuti, quando il Breganze si è portato in vantaggio proprio con Gimenez. La squadra di Bresciani non si è scomposta più di tanto e ha iniziato a macinare gioco. Sprecato un rigore con Orlandi, il pareggio è arrivato per mezzo di una bordata da lontano di Motaran e, prima dell’intervallo, il Forte dei Marmi si è portato in vantaggio con
Torner. In apertura di ripresa, quando Cancela ha messo in gol l’assist di Pagnini per il gol del 3-1, la partita sembrava incanalata sui binari previsti da tutti i pronostici. Invece il Breganze ci ha
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creduto fino in fondo, anche dopo che Teixidò ha sbagliato il rigore del possibile 3-2. In cattedra è salito Gaston De Oro che ha accorciato poco prima di metà ripresa e ha riportato in equilibrio la gara tra-
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Hockey L’Asiago primeggia sul ghiaccio e il Breganze sulle rotelle
La Supercoppa è dell’Asiago. I giallorossi hanno battuto i Rittner Buam per 2-1, conquistando così la terza Supercoppa nella storia della società. Un Asiago che si presenta sul ghiaccio senza capitan Borrelli, Stevan, Casetti e Marchetti. Il Renon è quasi al completo, non sono della partita Thomas Spinell, Waldner e Eisath. Parte subito bene l’Asiago che costringe gli altoatesini a liberare più volte la zona senza avere la possibilità di costruire azioni. Carrozzi, alla prima partita con la maglia stellata, rimane inoperoso fino a 4 minuti dal termine del primo tempo, quando, con Bentivoglio in panca dei puniti, il Renon si fa vedere dalle sue parti. Il goalie dei campioni d’Italia risponde bene a un paio di conclusioni ravvicinate ma capitola sul tiro di Cole. Il goal non viene convalidato dai direttori di gara
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sformando un rigore concesso dagli arbitri a 4’ dalla fine del match. All’ultimo assalto prima dei supplementari, Gimenez ha chiuso il match causando la prima sconfitta della sua ex squadra.
NUOTO
Pioggia di medaglie per la Rari Nantes
Per i risultati conseguiti dai suoi atleti, la stagione estiva appena conclusa sarà ricordata a lungo alla Rari Nantes Marostica. I portacolori della società marosticense si sono infatti distinti ai massimi livelli nazionali e internazionali dal triathlon, al nuoto paralimpico, dalla disciplina dell’aquathlon al nuoto master: un titolo italiano di squadra e un secondo posto (nel triathlon), un oro europeo (nel nuoto paralimpico) e tante medaglie individuali (sia nel nuoto di fondo in acque libere, sia nella nuova disciplina dell’aquathlon), vanno a impreziosire il palmarès di una realtà sportiva sempre più impegnata a coltivare i suoi talenti. Il primo importante successo è arrivato in una torrida domenica di luglio a Revine Lago, dai ragazzi della squadra giovanile di triathlon (Francesca Crestani, Marta Merlo, Edoardo Toneatti, Mirko Lazzaretto), laureatisi campioni d’Italia di categoria dopo un testa a testa combattutissimo con gli atleti del triathlon Minerva Roma. Mirko Lazzaretto ha anche strappato il pass per la nazionale continuando a dimostrare il suo valore in Spagna, nel Campionato europeo youth di triathlon, contribuendo a trascinare la squadra azzurra a un prestigioso quinto posto. Come Lazzaretto, anche Andrea Lobba ed Elisa Marcon hanno dato lustro all’Italia. Nei Campionati europei giovanili paralimpici svolti a Varasdin in Croazia, Lobba ha ottenuto tre argenti e una medaglia d’oro nei 100 farfalla (l’unica della rappresentativa nazionale in gara), meritandosi il plauso speciale del presidente del Comitato Paralimpico Nazionale, Luca Pancalli. Elisa Marcon invece è stata medaglia di bronzo a Pescara, alla prima edizione dei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, gareggiando per la nazionale azzurra nell’aquathlon. Alla Rari Nantes Marostica però non si applaude solo per
le performance degli atleti più giovani. La squadra di nuoto master ha partecipato in varie prove in mare aperto nuotando per un totale complessivo di 92 km. Al “Circuito Alto Adriatico 2015” ha ottenuto tre bronzi e un oro individuali; al 26° trofeo lago di Caldonazzo, Lorena Grigoletto è arrivata prima, percorrendo in 1h e 57’ i 4 km che prevedeva la competizione trentina, mentre Jacopo Sartori ha ottenuto il secondo posto di categoria chiudendo il suo sforzo in meno di 1h. Sartori si è distinto inoltre nella 34° Coppa Byron a La Spezia: negli 8 km da Portovenere a Lerici è riuscito ad agguantare un prestigioso terzo posto. A stagione ormai agli sgoccioli i master scaligeri si piazzano alla 69° posizione
su un totale di 271 squadre partecipanti. Nella gara di Coppa Italia a cronometro individuale svoltasi a Cremona, Francesca Crestani è salita sul gradino più alto del podio, mentre le due squadre (maschile e femminile) sono diventate vice campionesse italiane. Infine, a Bressanone si è concluso il circuito Nord Est Cup riservato alle categorie giovani (Youth A/B Junior) e Giovanissimi (Cuccioli esordienti ragazzi). La Rari Nantes Marostica si è classificata al terzo posto assoluto, mancando per soli 10 punti il secondo posto. Nelle classifiche individuali, Francesca Crestani e Marta Merlo hanno vinto la loro categoria. In questa occasione è arrivata anche la ciliegina sulla torta con l’importante riconoscimento di atleta rivelazione dell’anno 2015 dato alla giovanissima Chiara Lobba.
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sportivamente
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
Prendere una decisione comporta dei rischi... “Gazzetta dello Sport: Sampdoria, la decisione su Zenga tra 7 giorni. Expo, Basso e il futuro: domani altro controllo, a settembre decido che fare. Livetennis, Flavia Pennetta: la mia decisione di ritirarmi? Non credo di ripensarci, ma lascio un 2% di possibilità”. Che cosa rende facile o difficile prendere una decisione? Che cosa ci porta a ripensarci? Le scelte che facciamo sono sempre quelle giuste? In campo o fuori dal campo, atleti, dirigenti, genitori e persone di ogni tipo e grado si ritrovano a dover prendere quotidianamente delle decisioni, alcune importanti (quale lavoro fare, in quale scuola iscrivere il proprio figlio, restare o meno in una relazione...) alcune meno. Solo negli ultimi anni la neuroscienza si è dedicata ad approfondire il funzionamento e le basi neurologiche del processo decisionale portandoci a conoscenze spesso non così scontate. Ogni manifestazione della nostra mente, decisioni comprese, sono frutto di un’attività più o meno complessa del nostro cervello e ogni attività crea dei legami neurologici, delle connessioni, a volte permanenti, che ci portano ad agire in determinati modi. Senza entrare nei dettagli fisiologici, possiamo dire che il processo di assunzione di una decisione può avvenire automaticamente, ossia senza che venga esplicitamente evidenziato che esiste l’opportunità di prendere una decisione e consapevolmente, sentendoci quindi pienamente coinvolti in modo cosciente nella scelta. L’etimologia della parola ci riporta al significato di tagliare, eliminare ossia escludere delle alternative possibili per perseguirne solo una. La decisione è pertanto un rischio e una perdita. Ciò che complica questa azione è che non abbiamo mai, nel momento in cui dobbiamo agirla, tutte le informazioni che ci servirebbero, non abbiamo nemmeno mai la concreta conoscenza di tutte le reali conseguenze che potrebbe avere la nostra decisione e spesso non abbiamo nemmeno il tempo per ipotizzarle. Incertezza, tempo, stress, ansia, uno stato emozionale disfunzionale sono fattori che possono inficiare la bontà delle nostre decisioni. Questo processo inoltre, molto spesso, è permeato dalla paura, paura di sbagliare, paura del giudizio, paure delle conseguenze o di non essere all’altezza, o anche paura di vincere e del successo. In questo caso un antidoto potrebbe essere quello di conoscerla e affrontarla nel momento in cui si presenta, quando è ancora gestibile per noi prima che sia lei a gestirci. Conoscere il nostro modo di funzionare di fronte alle situazioni può esserci molto utile per
cominciare a capire che cosa ci spinge in una direzione piuttosto che in un’altra, che cosa ci porta a pensare “ce la posso fare” oppure “non ce la farò mai” o che cosa ci spinge “contro la nostra volontà” a fare sempre le stesse scelte.
Conoscerci ci permette di procedere con le nostre decisioni in modo più consapevole e meno sabotante rispetto all’obiettivo che vogliamo raggiungere e alla direzione che vogliamo dare alla nostra vita provando poi quel senso di sollievo che alla fine la presa di decisione porta con sè. Che cosa sta dunque alla base di una decisione?
Un pensiero e un’emozione, ossia il nostro modo di funzionare e di valutarci e più lo conosciamo, più lo accettiamo in noi e più saremo in grado di gestirlo e, a volte, di smussarlo e saremo più consapevoli di cosa può farci bene o meno, cosa può essere utile o meno, quali decisioni prendere, quali cambiare e quali sostenere per andare verso la meta che desideriamo sapendo che, molto spesso, la parte più impegnativa non sta nel prendere quella decisione una volta per tutte ma nel sostenerla una volta presa. Conoscere il nostro funzionamento ci aiuta inoltre a liberarci da sensi di colpa per l’eventuale esito di una decisione del passato portandoci alla consapevolezza che in quel momento, con quelle informazioni, come eravamo e con le risorse che avevamo molto probabilmente non avremmo potuto agire in modo differente. www.raffaellatoniolo.it
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Tutte le proprietà dei fermenti lattici I fermenti lattici sono dei batteri (Streptococcus termophilus e Lactobacillus bulgaricus) che trasformano il lattosio in acido lattico (fermentazione lattica) generando così lo yogurt. La sua origine ha radici storiche che si perdono nella notte dei tempi, (almeno dai 4000 ai 6000 anni fa). All’inizio del secolo scorso la longevità dei contadini bulgari fu collegata all’elevato consumo di tali fermentati. I batteri dello yogurt una volta ingeriti non sono più vitali, invece i fermenti probiotici sopravvivono. Il termine “probiotico” vuol dire ‘a favore della vita’ e per essere considerato tale i suoi batteri devono essere presenti nel nostro intestino, sicuri per
uomo, non antibiotico-resistenze; attivi e vitali a livello intestinale; essere in grado di persistere e moltiplicarsi nell’intestino e di conferire un beneficio. La colonizzazione intestinale
perché producono le batteriocine, l’acido lattico e il perossido di idrogeno, che ostacolano la crescita dei batteri patogeni, mentre il Lactobacillus rhamnosus GG in grado di ridurre la
da parte dei probiotici termina alcuni giorni dopo la sospensione della loro assunzione. I preparati commerciali si dividono in fermenti lattici (yogurt), e fermenti lattici probiotici i cui ceppi batterici più importanti sono i ‘Lactobacillus e i Bifidobacterium’. I probiotici sono disponibili in alimenti o liofilizzati, in integratori alimentari o prodotti farmaceutici da banco. Ceppi comuni di probiotici sono i Lactobacillus johnsonii (LC1 di Nestlè), i Lactobacillus casei Shirota (Yakult), Lactobacillus casei (Actimel di Danone), Bifidobacterium lactis (Activia di Danone), Lactobacillus rhamnosus GG (Yomo), mentre negli integratori alimentari sono il Lactobacillus rhamnosus GG (Dicoflor di Dicofarm), il Saccharomyces boulardii (Codex), il Bacillus clausii (Enterogermina), i Bifidobacterium (BB-12), Lactobacillus paracasei (Neolactoflorene)... I batteri probiotici come quelli dello yogurt contengono l’enzima beta-galattosidasi, capace di ‘rompere’ il lattosio in glucosio e galattosio per cui sono particolarmente utili per chi soffre di intolleranza al lattosio, anche se il suo contenuto residuo può variare. Il trattamento con probiotici (Saccharomyces boulardii, e il Lactobacillus acidophilus) può ridurre incidenza e severità della diarrea associata ad antibiotici
durata della diarrea infettiva da rotavirus. Risultano efficaci nel ridurre la sindrome dell’intestino irritabile e il gonfiore addominale (Lactobacillus GG, bifidobatteri), sono considerati utili nel trattamento delle infezioni da Helicobacter pylori (Lactobacillus johnsonii, bifidobatteri), nel ridurre il rischio di obesità, e determinano un miglioramento della frequenza della defecazione, (prevenzione della stipsi). I lattobacilli probiotici riducono la proliferazione di batteri nocivi, migliorano le infezioni del tratto urinario e le vaginosi batteriche, a livello intestinale degradano sostanze mutagene e sostanze carcinogenetiche, prima che queste siano assorbite. (L. Casei, L. Acidophilus e Bifidobacterium Bifidus). I lactobacillus acidophilus riducono il colesterolo, L. Casei e L. Acidophilus, sono in grado di stimolare risposte immunitarie e di migliorare la barriera intestinale. L. Acidophilus e il Bifidus, hanno la capacità prevenire le malattie autoimmunitarie, il Lactobacillus GG e Bifidobacterium riducono fenomeni di sensibilizzazione, reazioni allergiche e infiammatorie, e i bifidobatteri prevengono le atopie nei bambini, mentre i L. acidophilus ha effetti positivi sull’asma di bambini atopici. Anche alcune patologie della pelle (acne giovanile, dermatite atopica, psoriasi) rispondono positivamente all’utilizzo di probiotici (Lactobacillus GG, Bifidobacterium Bifidus, Lactobacillus Planctarum). Si consiglia di non abusarne e di chiedere consigli al mendico curante prima del loro utilizzo perché ad esempio nella sindrome da contaminazione batterica l’assunzione di fermenti lattici o probiotici potrebbe peggiore la sintomatologia. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com
4 ottobre 2015 - 5 il grande Sport calcio Lega Pro Il Bassano Virtus è ancora lì in cima alla classifica, come accade ormai da parecchio tempo
Partenza sprint dei giallorossi Cambiano i fattori, ma in casa giallorossa il prodotto non cambia. Il Bassano Virtus è ancora lì, in cima alla classifica, come accade oramai da lungo tempo. Anche in questo inizio di stagione la truppa targata Diesel è partita in quarta, senza timore di soffrire da vertigini da alta quota, ma dimostrando anzi di essere una compagine oramai abituata a frequentare le zone più nobili della graduatoria. Certo, questo nuovo campionato è solo all’inizio e non è proprio il caso di trarre conclusioni affrettate, ma i motivi per essere ottimisti sembrano proprio non mancare. PARTENZA SPRINT Nelle prime quattro partite di campionato i giallorossi hanno conquistato ben 10 punti. Solo al debutto, contro la Cremonese, i ragazzi guidati da Stefano Sottili non sono riusciti a conquistare l’intera posta in palio, pur andandoci molto vicini. Sono seguite poi le vittorie colte con il Feralpisalò in Lombardia, l’Albinoleffe tra le mura amiche e il Sud Tirol in terra altoatesina. Insomma, che si giochi al “Mercante” o in trasferta il Bassano Virtus gioca sempre per vincere, evidenziando oltre che un gioco concreto anche la giusta mentalità vincente. NUOVI ACQUISTI Inutile nascondere che dopo le partenze di qualche “pezzo da novanta” (Furlan e Nolè su tutti) c’era qualche timore che il Bassano potesse recitare in questo campionato un ruolo di secondo piano. E invece pare che ancora una volta il direttore generale Werner Seeber abbia azzeccato le mosse giuste. Martinelli è andato a puntellare a dovere la difesa, Candido e Misuraca hanno ampiamente dimostrato di sapere il fatto loro a centrocampo, mentre in attacco Germinale non ha fatto rimpiangere l’infortunato Pietribiasi. Insomma, la rosa a disposizione di Sottili pare essere anche quest’anno all’altezza della situazione. IL MISTER Tra i volti nuovi non ci si può scordare di mister Stefano Sottili, chiamato a sostituire un personaggio del calibro di Tonino Asta. Ebbene, il tecnico toscano è subito entrato in sintonia sia con i suoi giocatori che con tutto l’ambiente giallorosso. «Voglio fare un elogio a tutti i ragazzi che sono stati chiamati in causa finora e che si sono sempre fatti trovare pronti – ha dichiarato Sottili - sia quelli che sono stati schierati dal primo minuto, sia quelli che sono subentrati a gara in corso. È un grande merito di questo gruppo, chi entra è sempre stato determinante tanto quanto chi era in campo, se non addirittura di più». I TIFOSI Attorno al team continua ad aumentare l’entusiasmo,
PRIMA CATEGORIA
Virtus Cassola e Virtus Romano ok, Rossano e Pianezze già in ritardo
I giocatori del Bassano Virtus in piazza a Bassano, il gol di Iocolano su calcio di rigore e il presidente Stefano Rosso
come si è potuto vedere nel corso della presentazione ufficiale della squadra nel centro storico cittadino. La campagna abbonamenti ha fatto registrare un buon successo, con oltre trecento tessere vendute, e sugli spalti del “Mercante” si registra sempre una buona affluenza. Segno che grazie ai successi maturati negli ultimi anni il team giallorosso è finalmente entrato nel cuore dei tifosi. Stefano Cirillo
Nel girone di Prima categoria inizio di stagione promettente per la Virtus Cassola che quest-anno ha veramente tutte le carte in regola per puntare alla categoria superiore. Gli innesti operati dal presidente Pegoraro stanno dando i loro frutti e le tre vittorie in quattro gare sono il segno tangibile di un gruppo che sembr aver già una fisionomia precisa. Bene anche la Virtus Romano che, partita un po’ in sordina e con il solito obiettivo di agguantare quanto prima la salvezza, si è già inserita nelle zone di alta classifica. Partenza un po’ più a ri- Alcune azioni di gioco del Rossano Veneto contro il Salvalento per il Rossano Veneto tronda e il tecnico Della Valentina (foto Zanolla) di mister Della Valentina che nonostante un gruppo di buona qualità fa fatica a trovare equilibrio. L’ultima gara ha regalato i tre punti ai rossanesi e una buona iniezione di fiducia per cercare di non attardarsi troppo in classifica. Perdere terreno adesso significa dover soffrire in futuro, quindi è opportuno rimettersi a correre. Falsa partenza anche per il Pianezze che in casa non ha ancora regalato gioie ai suoi tifosi. Una gara da recuperare potrebbe essere la chiave di svolta per non attardarsi troppo in graduatoria.
4 ottobre 2015 -7 il grande Sport calcio Lega Pro Inaugurata la copertura della tribuna est e devoluto il ricavato della prima gara alluvionati del Veneto
Cittadella: «Riconquistare i tifosi» L’inaugurazione ufficiale della co- nate ha lasciato l’amaro in bocca la sezione “Jesolo Lido-Bar Da pertura della tribuna est, avvenuta per almeno sei-sette occasioni da Mario-Hotel Lotenz” del titolare prima della partita Cittadella-Pro gol non finalizzate. La buona pre- Roberto Buscato, collegata con il Piacenza di domenica 27 settem- stazione tuttavia alimenta la fidu- club “Angelo Gabrielli Granata bre 2015 con il ricavato devoluto cia per le successive partite con per sempre”. in beneficenza agli alluvionati del Pro Piacenza, Pavia, Padova e… A Jesolo era presente la società Veneto e del piacentino, è un salto recupero con la Pro Patria. con in testa Margherita Gabrielli di qualità che la società del presiTIFOSI. Nonostante la retro- seguita da Silvio Bizzotto e Fedente Andrea Gabrielli ha portato cessione in Lega Pro i club granata derico Cerantola, mentre la squacontinuano con rinnovata passio- dra era rappresentata dal tecnico a termine in questo periodo. Roberto Venturato e Intanto il campiol’intero staff con il nato di Lega Pro è vice Edoardo Gorini, iniziato con la vitil preparatore atletitoria del Cittadella nella partita d’esorco Andrea Redigolo, quello dei portieri dio al Tombolato Andrea Pierobon e il con il Cuneo. Due a collaboratore Roberuno il risultato, che avrebbe potuto esto Musso. sere più rotondo (gol Notevole la rapdi Bizzotto e Jallow) presentanza dei tisfruttando le numefosi con numerosi presidenti dei club rose palle-gol create. granata e il centro di Resta da recuperare la partita della coordinamento. seconda giornata con Oltre alla delela Pro Patria, squagazione del Cittadra che si è iscritta della erano presenti in extremis e non era Andrea Pierobon, mitico portiere del Cittadella, ora pre- il sindaco di Jesolo pronta nelle prime paratore dei portieri, all’inaugurazione del club granata di Valerio Zoggia con Jesolo fra il titolare del “bar Pizzeria da Mario” Roberto l’assessore allo sport gare. Buscato e signora Ennio Valiante e Nel frattempo la rosa del Cittadella sportivi locali. è stata ritoccata con il difensore ne a seguire il Cittadella, anche se Fra le idee scaturite durante la centrale Michele Pellizzer passato qualche defezione è ovvia, come serata c’è anche un triangolare fra in serie B con l’Entella, mentre in si evince dal numero di abbonati lo Jesolo, il Cittadella e il Palerattacco è arrivato il brasiliano Lu- calato rispetto ai 1573 in serie B. mo, considerato che il direttore La volontà di risalire in cadet- sportivo della società di Zamparicas Chiaretti Cossenzo. Nella terza di campionato a teria è forte, come emerso anche ni, Manuel Gerolin, è jesolano. Meda il pareggio (0-0) con il Re- nella recente inaugurazione delRino Piotto
ATLETICA
Salf, tredici medaglie ai nazionali Nel recente Campionato Nazionale Csi di Grosseto l’atletica Salf Altopadovana ha vinto tredici medaglie (di cui quattro primi posti) continuando così una storia gloriosa. Flavio Silvello, presidente della Salf Fontaniva nel periodo aureo dal 1999 al 2012, sostiene: «L’apice è stato raggiunto nel 2012 nei campionati nazionali Csi a Castelnovo ne’ Monti con trentaquattro medaglie, di cui ben ventuno d’oro. I risultati, però, non sono mai stati nella Salf la cosa prioritaria, ma la conseguenza di una sinergia territoriale, perché gli aspetti formativo e culturale sono più importanti. Il coinvolgimento dei referenti dei Comuni dell’alta padovana ha consentito durante la mia presidenza un coordinamento ottimale». «Ho fondato la Salf nel 1975 – racconta invece Rino Piotto - garantendo di persona le affiliazioni e i programmi nei primi anni. Poi la collaborazione di persone sensibili ha permesso una crescita costante dell’attività sia in quantità che in qualità. In particolare la sinergia dell’atletica con il calcio, tramite la Road facente capo al vicepresidente del Cittadella Giancarlo Pavin, ha favorito una notevole attività sociale e sportiva anche con iniziative di sport-solidarietà a favore di alcuni missionari che operano nel terzo mondo». Da alcuni anni queste iniziative sono portate avanti dal Salf Granata Club. Il presidente Silvano Birollo, che in questo periodo ha aperto
Silvano Birollo, presidente del Salf Granata Club, con il nuovo gadget, un cappellino fiammante che rinnova il look del club
il tesseramento 2015/16 con l’omaggio di un cappellino, spiega: «I nostri programmi non si limitano solo a seguire il campionato del Cittadella perché nelle trasferte che organizziamo in pullman curiamo anche l’aspetto storico e culturale. Quest’anno puntiamo a organizzare due trasferte fra: Mantova con lo splendore dei Gonzaga, Salò con il lago di Garda e Pavia con la storia dei Longobardi. Inoltre promuoviamo ogni anno la “Festa della Fratellanza, giunta alla 15. edizione, sul significato della bandiera olimpica. Facciamo parte del Centro di coordinamento dei club granata e collaboriamo con le realtà del territorio sia a livello sportivo che sociale».
4 ottobre 2015 -8 Trail degli Eroi Oltre 700 trailrunner alla quinta edizione
il grande Sport
sport & avventura
L’angolo della prevenzione
Sul Grappa Tennis Elbow, patologia del tennista spirito trail ma non solo e voglia Q di vita a cura del dottor Gianluca Gnoato osteopata e fisioterapista
esperto nei disequilibri del movimento articolare e muscolare, di fitoterapia e alimentazione nel sistema scheletrico
Con l’inizio della nuova stagione sportiva, di fronte ad un così ampio panorama di discipline bassanesi, si apre per la prima volta su Il grande Sport una rassegna dedicata alla salute dello sportivo, da un punto di vista tutto nuovo: quello della prevenzione. Lo spazio autogestito dal dott. Gianluca Gnoato vuol essere un servizio per tutti gli sportivi, dai professionisti agli amatoriali, che offre descrizioni scientifiche aggiornate dei vari sintomi, e soluzioni basate sulla causa del disturbo.
el fas�dio al gomito e all’avambraccio, senza una ragione chiara, che compare dopo un’a�vità fisica normale oppure dopo uno sforzo insolito, qualunque sia il mo�vo, rappresenta un sintomo sempre più frequente nella società moderna e colpisce sogge� spor�vi, sedentari, o che pra�cano a�vità lavora�ve intense.
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ennis Elbow”, “Gomito del tennista” Epicondilo o “Epicondilite”! Tu� termini che indicano lo stesso dolore valutare se tu�a la catena muscolaterale al gomito, che lare dell’arto superiore (da colonna si irradia, a volte, lungo l’avama spalla, gomito, polso) esprime braccio fino alla mano, o lungo il una forza equilibrata. Se uno degli braccio fino alla spalla. Compare anelli muscolari è debole, gli altri spesso improvvisamente, senza dovranno compensare e andranno chiaro mo�vo, dopo una par�ta incontro a tensione, sovraccarico (tennis, basket, volley, kayak, ecc.)
720 iscritti, ben oltre 600 arrivati alla quinta edizione del Trail degli Eroi. La manifestazione, non oceanica per scelta, ma di nicchia “felice”, quest’anno ha fatto quattro proposte per conoscere il territorio del Grappa: il Trail classico di 46 chilometri, l’Ultra di 80 e lo Sky di 30. Partecipanti anche da molto lontano, compresi gli Usa. In più, ha aggiunto il vertical il sabato prima dei trail, una salita in direttissima dalla Madonna del Covolo a Cima Grappa che ha visto aderire una sessantina di partecipanti. Non sono mancati i consueti qui pro quo da parte di qualche
atleta “delal domenica” che voleva a tutti i costi fare la salita o la gara senza rispettare gli equipaggiamenti obbligatori richiesti dalle norme, ma la montagna - dicono gli organizzatori - non è una cosa da prendere alla leggera e lo spirito trail va bene se accoppiato al buon senso e alla sicurezza. In alto, nella notte, c’erano 4 gradi e questo dice tutto. Quelli dell’Ultra hanno preso il via alle 3 del mattino, tra freddo e pioggia che li ha angistiati per un paio d’ore. Alle sei il via del classico, alle 8 dello Sky. Il vertical è stata la sopresa del sabato, con partecipanti
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sami come Risonanza ed Ecografia quasi sempre non rilevano patologie o infiammazioni. La ricerca scien�fica ha dimostrato con certezza come le terapie an�nfiammatorie che coprono i sintomi (farmaci, laserterapie, ultrasuonoterapie, fasce�e di compressione, ecc.) non sono risolu�ve, ma migliorano solo temporaneamente. Ai le�ori chiedo quindi lo sforzo di andare oltre il sintomo, ed iniziare a cercarne la causa.
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e dolore. a valutazione osteopa�ca analizza specificatamente la dinamica del gesto spor�vo-lavora�vo e individua con test scien�fici manuali i deficit del controllo del movimento (pun� deboli della catena muscolare) spiegando quindi la causa delle tensioni eccessive. In base all’esito di tale screening approfondito, viene impostato il programma terapeu�co adeguato, che punta al tra�amento manuale per ridurre le zone di tensione (dalla regione cervicale al polso), e alla rieducazione con esercizi per ripris�nare forza e controllo del “meccanismo scapolaspalla-braccio”.
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Risonanza ed ecografia quasi sempre non rilevano patologie e i farmaci non risolvono
ragionevole pensare che uno sforzo intenso sviluppi una tensione a livello dei tendini dell’avambraccio. Ma la domanda da porsi è: “Perché quello stesso sforzo, che nella maggior parte dei sogge� non porta disturbi, in altri genera dolore?” È indispensabile
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uando il corpo soffre è indispensabile informarsi per capire l’origine del problema. La consapevolezza vi dà la possibilità di scegliere lo specialista più aggiornato, la terapia più indicata e vi garan�sce la prevenzione. Scoprirete o�mi risulta� nella guarigione, ma sopra�u�o diminuiranno i rischi di ricaduta.
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a bellezza del curare un organismo è studiare nel profondo i suoi meccanismi funzionali, per arrivare a cogliere i suoi problemi disfunzionali.
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in un silenzio surreale, là dove la Storia la fa da padrona. Fantascientifico il tempo dell’Ultra Trail, 80 chilometri con 4mila metri di dislivello positivo corsi in 8 ore, 54’ e 39 secondi dal vincitore Stefano Fantuz, seguito da Gabriele Gallo e Ivan Cao. Prima delle donne Cristiana Follador, seconda Ita Emanuela Marzotto. Nel Trail degli Eroi classico di 46 chilometri vittoria di Giulio Piana, poi Nicola Giovanelli e Samuele Toscan. Al femminile, vittoria di Anna Pedevilla seguita da Silvia Bertolin e Alessandra Olivi. Nello Sky degli Eroi, vitto-
TUTTI I TRAILRUNNER ARRIVATI da wedosport.net ULTRA TRAIL DEGLI EROI (80 KM)
oppure dopo un’a�vità lavora�va come alzare dei pesi, tagliare una siepe, dipingere una parete, u�lizzare il mouse, e così via. Nei giorni successivi il dolore compare anche solamente nel versare l’acqua, girare la maniglia di una porta, cambiare la marcia dell’auto, lavarsi i den� ..., e nasce dai tendini dei muscoli estensori del polso-dita, nel loro punto di inserzione su una zona del gomito de�a Epicondilo.
determinati e grandi storie da raccontare. Tra le quali quella di Valerio, trapiantato di reni, il più anziano in gara, e quella di Milena, in chemioterapia ma assolutamente decisa a tentare l’avventura. Entrambi hanno deciso la sera prima di esserci, un inno allo sport e alla voglia di vivere, il loro, assolutamente da sottolineare. Gli atleti si sono confidati con gli organizzatori. In genere hanno spiegato che a muoverli è stata la passione o lo spirito trail, oltre alal bellezza di un paesaggio fantastico. Molti hanno detto di aver provato i brividi nel passaggio attraverso l’ossario,
1 Fantuz Stefano 8:54:39 1986; 2 Gallo Gabriele 9:29:24 1979; 3 Cao Ivan 9:38:17 1972; 4 Follador Cristiana 9:46:12 1977; 5 Brigo Roberto 9:58:50 1965; 6 Alba Luca 10:13:26 1986; 7 Giordano Ivan 10:33:39 1983; 8 Cappelletto Maurizio 10:33:40 1971; 9 Vanzo Elia 10:41:43 1984; 10 Ballan Nicola 10:56:39 1985; 11 Tonin Andrea 10:57:10 1980; 12 Todesco Demis 11:04:50 1974; 13 Pazzaglia Roberto 11:07:35 1973; 14 Scarpelli Gian Luca 11:09:58 1965; 15 Zanini Riccardo 11:16:00 1965; 16 Scalco Mariano 11:16:49 1974; 17 Battaglia Emanuele 11:16:50 1969; 18 Pietrobon Stefano 11:19:16 1975; 19 Granzotto Andrea 11:31:43 1986; 20 Bergamin Luca 11:33:42 1976; 21 Brombin Matteo 11:37:27 1979; 22 Chieregati Francesco 11:40:34 1958; 23 Melchiorri Marco 11:46:04 1963; 24 Leone Alfonso Martino 11:50:46 1975; 25 Locatelli Alessandro 11:50:50 1980; 26 Mamprin Eddy 11:50:59 1980; 27 Damiani Francesco 11:51:26 1979; 28 Mognol Edy 11:52:37 1967; 29 Pezzuolo Stefano 11:56:38 1970; 30 Nacci Mauro 11:59:43 1962; 31 Grigolon Andrea 12:05:12 1974; 32 Marzotto Ita Emanuela 12:06:14 1963; 33 Cavatorta Gabriele 12:13:54 1975; 34 Maggi Marco 12:17:45 1981; 35 Petris Luigi 12:23:12 1968; 36 Sara Massimo 12:34:17 1967; 37 Bissacco Federico 13:07:35 1976; 38 Grimandi Fabrizio 13:18:10 1965; 39 Bassan Simone 13:32:35 1965; 40 Miron Mihail 13:52:27 1967; 41 Gregis Andrea 14:09:45 1982; 42 Barbiero Gianluca 14:12:41 1985; 43 Agostinelli Roberto 14:26:51 1968.
TRAIL DEGLI EROI (46 KM)
1 Piana Giulio 4:29:44 1981; 2 Giovanelli Nicola 4:33:24 1985; 3 Toscan Samuele 4:36:59 1983; 4 Ferraro Alessandro 4:43:10 1985; 5 Orsingher Giovanni 4:59:40 1969; 6 Andolfato Massimo 5:00:59 1983; 7 Zanatta Andrea 5:12:09 1973; 8 Zarpellon Nicola 5:12:22 1992; 9 Marsetti Lorenzo 5:21:47 1969; 10 Miotto Mirko 5:23:21 1987; 11 Pedevilla Anna 5:23:21 1973; 12 De Conti Danilo 5:23:47 1960; 13 Dalla Palma Matteo 5:26:42 1987; 14 Colla Roberto 5:31:38 1978; 15 Zambon Alessio 5:31:44 1992; 16 Ferrari Nicola 5:31:52 1990; 17 Modanese Marco 5:31:58 1981; 18 Giovanelli Matteo 5:35:36 1983; 19 Mastrotto Roberto 5:35:51 1987; 20 Costabiei Patrick 5:36:51 1973; 21 Bertoldo Nicola 5:37:21 1994; 22 Lorenzi Thomas 5:37:58 1979; 23 Musazzi Simone 5:38:02 1969; 24 Locori Nicolas 5:38:56 1982; 25 Barzon Simone 5:40:24 1984; 26 Munaretto Gianni 5:40:47 1972; 27 Torresan Andrea 5:42:23 1988; 28 Saccardo Carlo 5:42:27 1972; 29 Venier Marco 5:43:16 1972; 30 Dalla Torre Guido 5:43:48 1966; 31 Piovesana Alex 5:44:50 1978; 32 Frisoni Emanuele 5:45:41 1989; 33 Rispetto Alberto 5:45:42 1973; 34 Morellato Valerio 5:46:40 1963; 35 Carrarini Mauro 5:47:23 1980; 36 Cappellari Daniele 5:50:30 1965; 37 Cecchetto Guido 5:50:31 1968; 38 Alberton Marco 5:52:17 1982; 39 Valagussa Alessandro 5:57:39 1979; 40 Azzolini Ivan 5:58:29 1969; 41 Moro Andrea 5:59:10 1974; 42 Catalani Simone 6:01:30 1975; 43 Deavi Paolo 6:01:40 1972; 44 Mion Alessandro 6:03:14 1978; 45 Alessandrini Paolo 6:04:40 1983; 46 Job Stephane 6:04:48 1975; 47 Grespan Davide 6:06:03 1981; 48 Antonello Gianberto 6:06:05 1963; 49 Barcella Sergio 6:06:34 1976; 50 Ferloni Roberto 6:06:45 1967; 51 Torrenti Alessandro 6:07:33 1985; 52 Fietta Stefano Franco 6:08:05 1975; 53 Battocchio Thomas 6:08:58 1979; 54 Galuppa Matteo 6:09:19 1985; 55 Sturla Paolo 6:12:05 1978; 56 Zecchin Gianmarco 6:12:16 1989; 57 Trevisan Alessandro 6:13:47 1980; 58 Benso Andrea 6:13:52 1975; 59 Turra Pierfrancesco 6:14:50 1967; 60 Checchin Ermenegildo 6:15:43 1972; 61 Guerra Filippo 6:15:57 1977; 62 Scalabrin Luca 6:16:48 1966; 63 Carazzato Dario 6:17:07 1964; 64 Toniolo Silvio 6:17:28 1974; 65 Bergamin Massino 6:20:11 1958; 66 Furlan Lino 6:21:46 1969; 67 Pianca Fabio 6:21:54 1964; 68 Giacomuzzi Giuseppe 6:22:01 1966; 69 Consolaro Ivan Alberto 6:22:29 1976; 70 Manolli Paolo 6:23:00 1974; 71 Pizzolato Alessandro 6:23:18 1977; 72 Nieto Raùl Alberto 6:23:36 1964; 73 Bertolin Silvia 6:23:48 1979; 74 Valagussa Valerio 6:24:55 1988; 75 Anselmi Giuseppe 6:26:01 1969; 76 Panzera Fabiano 6:26:26 1974; 77 Lufino Andrea 6:26:35 1976; 78 Trentin Simone 6:27:09 1973; 79 Parrini Pierluigi 6:27:13 1966; 80 Maraldo Juri 6:27:47 1971; 81 Masiero Marco 6:27:59 1980; 82 Loss Lorenzo 6:30:19 1976; 83 Cerantola Gerri 6:31:32 1971; 84 Zaltron Diego 6:32:37 1985; 85 Olivi Alessandra 6:33:23 1991; 86 Benetti Fabio 6:35:04 1972; 87 Righetti Mia 6:35:19 1975; 88 Carturan Mirko 6:35:25 1980; 89 Bettega Ernesto 6:36:58 1962; 90 Guazzelli Antonio 6:36:59 1974; 91 De Boni Fabio 6:37:47 1973; 92 Franco Paolo 6:38:20 1984; 93 Bassa Tommaso 6:38:25 1992; 94 Miotto Enrico 6:40:58 1972; 95 Vedova Gabriele 6:41:57 1973; 96 Baraldo Vanni 6:42:54 1964; 97 Marelli stefano 6:43:28 1982; 98 Zanella Luca 6:43:40 1984; 99 Ghersinich Lorenza 6:43:46 1971; 100 Piombin Giovanni 6:44:05 1979; 101 Lenotti Cristian 6:44:10 1974; 102 Perin Gianmaria 6:45:53 1974; 103 Corona Giorgio 6:46:32 1992; 104 Crivellari Barbara 6:47:17 1971; 105 Fortuna Damiano 6:48:13 1970; 106 Galiotto Dario 6:50:55 1971; 107 Bizzaro Gastone 6:51:48 1963; 108 Canocchi Elisa 6:51:52 1979; 109 Frigo Stefano 6:52:23 1972; 110 Scaroni Mauro 6:54:15 1965; 111 Castegnati Angiolino 6:54:15 1966; 112 Sorio Francesco 6:56:05 1965; 113 Duò Michele 6:57:04 1978; 114 Zaborra Yari 6:57:20 1977; 115 Fioraso Davide 7:00:44 1979; 116 Dal Monego Gabriele 7:01:01 1978; 117 Gradassi Mauro 7:01:11 1959; 118 Papotti Cristiano 7:02:06 1970; 119 Costa Nicola 7:02:08 1972; 120 De Poi Orietta 7:03:02 1972; 121 Berardi Domenico 7:04:37 1972; 122 Canuto Alessandro 7:07:32 1984; 123 Giugni Giovanni 7:08:08 1981; 124 Costanzo Fabrizio 7:08:09 1967; 125 Cattaruzza Alfio 7:09:15 1976; 126 Simioni Alcide 7:09:27 1971; 127 Loncar Denis 7:09:28 1957; 128 Dorigatti Franco 7:10:28 1958; 129 Noris Tommaso 7:10:51 1964; 130 Pieri Luca 7:12:00 1965; 131 Furlan Fabrice 7:12:02 1965; 132 Rubrini Michele 7:12:05 1978; 133 Ruffoni Andrea 7:12:06 1970; 134 De Munari Andrea 7:12:11 1985; 135 Bergamin Fabio 7:13:06 1978; 136 Paci Stefano 7:13:27 1967;
137 Groppazzi Edoardo 7:14:00 1968; 138 Sartor Maurizio 7:14:56 1962; 139 Ciccarelli Gianluca 7:15:01 1970; 140 Manganoni Flavio 7:15:19 1977; 141 Bedon Doriano 7:15:42 1972; 142 Pavan Riccardo 7:16:16 1981; 143 Mondin Angelo Pio 7:17:33 1977; 144 Remor Michele 7:17:35 1979; 145 Cavallini Dario 7:18:12 1976; 146 Menegozzo Maria Cristina 7:18:17 1965; 147 De Rossi Michele 7:19:49 1962; 148 Zanolini Michele 7:20:56 1975; 149 Dal Bello Cristina 7:21:13 1980; 150 Vicenzi Alberto 7:21:20 1984; 151 Cavallin Massimo 7:22:48 1971; 152 Didonè Luca 7:24:22 1968; 153 Monteleone Leonardo 7:24:38 1974; 154 Signori Sabrina 7:24:48 1971; 155 Bolzan Andrea 7:25:58 1975; 156 Fierro Luigi 7:26:15 1966; 157 Dovesi Mauro 7:27:11 1976; 158 Cappellaro Andrea 7:27:44 1963; 159 Giambattistoni Nicola 7:28:06 1973; 160 Trivellato Andrea 7:29:19 1965; 161 Tonello Marco 7:29:22 1985; 162 Fortuna Graziella 7:29:27 1973; 163 Gambasin Raffaele 7:29:28 1959; 164 Belia Michele 7:30:00 1966; 165 Casagrande Valter 7:30:31 1961; 166 De Nardi Viviana 7:31:12 1976; 167 Stocco Simone 7:31:39 1972; 168 Benetti Massimo 7:31:49 1975; 169 Poli Matteo 7:31:54 1986; 170 Giambattistoni Luca 7:33:08 1970; 171 Carraro Ermanno 7:33:55 1964; 172 Zanini Daniele 7:34:41 1974; 173 Baccin Francesco 7:34:55 1970; 174 Grosso Roberto 7:35:03 1964; 175 Chiappin Carlo 7:36:05 1975; 176 Matteazzi Massimo 7:36:46 1959; 177 Scarsini Michele 7:37:56 1977; 178 Masiero Domenico 7:38:26 1966; 179 Niero Simone 7:38:27 1971; 180 Zavarise Franco 7:39:53 1960; 181 Sergola Maria Rita 7:40:06 1960; 182 Romano Elvis 7:40:39 1973; 183 Grion Alessandro 7:40:41 1972; 184 Miotti Omar 7:40:43 1972; 185 Ferrisi Simone 7:40:59 1968; 186 Furlanetto Antonio 7:43:05 1974; 187 Grandin Giorgio 7:43:28 1965; 188 Chemello Corrado 7:44:26 1968; 189 Pinton Flavio 7:44:31 1962; 190 Favaro Mattia 7:44:37 1981; 191 Nicolini Andrea 7:47:16 1983; 192 Bosa Daniela Maria 7:47:44 1954; 193 Anastasio Diego 7:47:48 1972; 194 Carraro Silvano 7:47:53 1969; 195 Pucci Giulia 7:48:26 1992; 196 Zanella Stefano 7:48:44 1974; 197 Favotto Luca 7:48:44 1974; 198 Macorig Nereo 7:50:19 1965; 199 Brunoro Alberto 7:51:48 1983; 200 Bais Gianni 7:52:05 1969; 01 Bisca Stefano 7:52:45 1965; 202 Fanton Antonella 7:54:06 1966; 203 Carraro Viviana 7:54:09 1983; 204 Stocco Ivano 7:54:35 1973; 205 Roccon Laura 7:56:27 1972; 206 Zancaner Alessandro 7:56:29 1997; 207 Bernard Elia 7:56:32 1976; 208 Bazzoni Emanuele 7:56:48 1976; 209 Dainese Claudio 7:56:51 1970; 210 Sala Marco 7:57:55 1972; 211 Cenedese Andrea 7:57:57 1972; 212 Rossi Giordano 7:59:26 1967; 213 Marchetti Anna 7:59:54 1961; 214 Callegari Bruno 8:04:10 1966; 215 Lazzari Gianluca 8:04:12 1969; 216 Forin Stefania 8:05:13 1967; 217 Stancabiano Salvatore 8:05:46 1972; 218 Amadio Giorgio 8:05:48 1963; 219 Candiotto Lucia 8:05:48 1967; 220 Bertoli Elena 8:06:35 1978; 221 Imperio Luca 8:09:10 1967; 222 Posocco Ezio 8:09:13 1959; 223 De Stefani Christian 8:09:54 1972; 224 Corrocher Stefano 8:09:56 1977; 225 Dijust Mauro 8:12:38 1962; 226 Piotto Francesco 8:13:35 1973; 227 Vezzani Marco 8:16:32 1975; 228 Benigno Giuseppe 8:17:30 1973; 229 Trombetta Denis 8:19:01 1973; 230 Doati Ugo Antonio 8:19:53 1951; 231 Segalina Antonio 8:23:49 1948; 232 Zuin Loris 8:25:35 1977; 233 Vivian Luca 8:26:04 1972; 234 Rispo Gianni 8:26:09 1970; 235 Benozzi Gabriele 8:31:12 1979; 236 Basso Riccardo 8:32:32 1971; 237 Ruoso Hallen 8:38:25 1973; 238 Rizzo Bruno 8:38:53 1959; 239 Barbon Alberto 8:39:04 1978; 240 Zainotto Ivan 8:43:53 1972; 241 Contri Stefano 8:45:50 1963; 242 Marta Achille 8:58:15 1969; 243 Galetti Monica 8:58:39 1967; 244 Uggè Laura Marzia 9:00:17 1971; 245 Piazzola Giorgio 9:02:39 1974; 246 Broglia Andrea 9:02:45 1967; 247 Bagarolo Flavio 9:04:18 1970; 248 Corte Alberto 9:06:32 1983; 249 Frizzarin Luca 9:14:58 1981; 250 Michieletto Mario 9:17:37 1953; 251 Piccioni Fabio 9:19:06 1973; 252 Shefer Alon 9:31:02 1971; 253 Carraro Loris 9:41:38 1964; 254 Fantini Paolo 9:49:07 1960; 255 Vitali Gilberto 9:50:05 1966; 256 Ballan Valter 9:50:19 1969; 257 Toniolo Francesco 9:56:02 1968; 258 Bonato Stefano 9:57:02 1961; 259 Zanon Gianfranco 10:01:46 1941.
SKY TRAIL DEGLI EROI (30 KM)
1 Meneghel Luciano 3:24:26 1969; 2 Raimondi Giovanni 3:28:07 1969; 3 Salvati Nazzareno 3:28:26 1978; 4 Lekeuche Andrea 3:38:06 1977; 5 Tebaldi Roberto 3:40:24 1983; 6 Bertolin Francesco 3:45:42 1982; 7 Menel Stéphane 3:46:49 1976; 8 Lilli Andrea 3:47:07 1980; 9 Fedele Giorgio 3:49:57 1968; 10 Greselin Luca 3:51:52 1971; 11 De Zen Davide 3:57:41 1994; 12 Coden Danilo 3:58:23 1961; 13 De Francesch Nada 4:02:16 1971; 14 Fazio Francesco 4:06:28 1977; 15 Babetto Davide 4:08:03 1970; 16 Campigotto Michela 4:08:20 1971; 17 Melli Nicola 4:09:00 1988; 18 Perozeni Francesco 4:11:23 1967; 19 Martini Graziano 4:11:33 1964; 20 Pajaro Paolo 4:12:45 1958; 21 Crivellari Alberto 4:15:06 1982; 22 Masiero Michele 4:16:17 1988; 23 Valerio Marco 4:17:45 1974; 24 Scalco Maico 4:18:25 1960; 25 Chilese Marco 4:20:03 1981; 26 Boggian Massimiliano 4:21:25 1964; 27 Valentini Mauro 4:21:46 1975; 28 Righi Marco 4:21:47 1971; 29 Trento Luca 4:21:49 1968; 30 Dal Ferro Laura 4:22:56 1981; 31 Bacchin Matteo 4:23:07 1987; 32 Lora Diego 4:24:01 1970; 33 Giraldo Gabriele 4:24:22 1974; 34 Brusegan Leonardo 4:24:58 1984; 35 Rossetto Graziano 4:25:18 1970; 36 Masutti Benedetto 4:25:40 1965; 37 Borgato Emanuele 4:25:56 1973; 38 Dalle Fratte Paolo 4:26:21 1977; 39 Morfeo Leonardo 4:27:10 1956; 40 Masiero Marco 4:27:13 1983; 41 Scorziello Denis 4:27:35 1985; 42 Fagherazzi Fabrizio 4:27:37 1968; 43 Perez Viquez Adrian 4:27:46 1976; 44 Vialardi Massimo 4:28:43 1973; 45 Rigolone GianMarco 4:28:43 1970; 46 Pegolo Francesca 4:29:14 1983; 47 Poier Marco 4:29:20 1980; 48 De Pin Mattia 4:29:56 1988; 49 Battistella Carlo 4:29:58 1956; 50 Cesca Manuel 4:30:05 1987; 51 Da Broi Nicola 4:30:22 1979; 52 Dompieri Paolo 4:33:09 1967; 53 Dal Grande Nicola 4:33:53 1976; 54 Finco Pino 4:34:35 1971; 55 Covolan Damasco 4:34:53 1974; 56 Marinello Massimo 4:37:44 1982; 57 Bernardello Claudio 4:38:29 1979;
il grande Sport
sport e avventura Qui a fianco un momento del vertical e, sotto, del trail. A destra addetti al servizio Scope e l’arrivo del classico di 46 chilometri. Nella pagina a sinistra il vincotore del Trail classico, Giulio Piana, con Nicola Giovanelli, secondo, già primo arrivati in una edizione precedente.
ria di Luciano Meneghel, seguito da Giovanni Raimondi e Nazzareno Salvati. Le prime tre classificate sono Nada De Francesch, Michela Campigotto, Laura Dal Ferro. Al Vertical degli Eroi i primni tre sono stati Daniele Meneghel, Doris Dereani e Davide Gabardo; il più giovane Davide Caverzan, primo over 40 Marco Bresolin e primo over 60 Valerio Sani Al femminile, ecco le prime tre: Francesca Rossi, Sara Della Coletta, Pamela Peretti. Prima over 60 Milena Della Piazza.
58 Borgo Mirco 4:38:30 1956; 59 Salvalaggio Alessandro 4:39:04 1987; 60 Zonta Dario 4:40:03 1973; 61 Scotton Nicola 4:40:21 1977; 62 Zoccolan Claudio 4:41:17 1985; 63 Stefani Mariano 4:41:48 1965; 64 Stefani Alberto 4:41:48 1966; 65 Segatta Nicola 4:42:03 1977; 66 Ciaparrone Francesco 4:42:27 1968; 67 Culpo Paolo 4:43:17 1981; 68 Galiani Enrico 4:43:17 1982; 69 Serafini Daniele 4:43:18 1988; 70 Munaron Ennio 4:44:01 1983; 71 Santacatterina Fabio 4:46:04 1969; 72 Guasina Maria Cristina 4:48:20 1964; 73 Comero Paolo 4:48:43 1978; 74 Scacco Stefano 4:48:55 1981; 75 Albiero Gianluca 4:49:04 1976; 76 Pana Andrea 4:49:05 1979; 77 Costa Morgan 4:49:12 1968; 78 Casagrande Renzo 4:49:18 1963; 79 Crose Roberto 4:49:23 1980; 80 Baldan Diego 4:49:56 1967; 81 Volpato Alessandro 4:50:32 1983; 82 Gottardi Franco 4:50:35 1986; 83 Ribolzi Mauro 4:50:37 1972; 84 Mattana Maria Elena 4:51:27 1971; 85 Carli Matteo 4:52:08 1990; 86 Frigo Marco 4:52:08 1993; 87 Masiero Ivano 4:52:11 1964; 88 Golfetto Nicola 4:52:51 1968; 89 Toniolo Stefano 4:53:22 1969; 90 Irolsini Luca 4:58:25 1975; 91 Fiorio Luca 4:59:05 1970; 92 Ugolini Sara 5:00:47 1979; 93 Bellotto Denny 5:01:07 1987; 94 Belluzzi Nicola 5:02:29 1981; 95 Zuecco Andrea 5:02:29 1983; 96 Frizzo Luca 5:02:30 1979; 97 Roman Patrik 5:02:34 1989; 98 Mazzocco Nicola 5:02:36 1987; 99 Bellotto Erik 5:03:27 1961; 100
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Nelle foto a fianco diversi momenti delle premiazioni, con l’opportunità di vedere in faccio gli “eroi”... Dal basso verso l’alto: le due dell’Ultra, i tre del classico, i tre dello Sky, le tre del classico, i primi tre dell’Ultra, le prime tre dello Sky e il podio dei primi tre dell’Ultra
Mazzarolo Fabio 5:03:28 1975; 101 Deon Michele 5:03:32 1965; 102 Volpin Nicola 5:03:49 1960; 103 Nicoletti Norris 5:04:52 1968; 104 De Paoli Elisa 5:05:43 1980; 105 Xodo Marco 5:05:54 1976; 106 Salvatico Adriano 5:06:23 1961; 107 Beltrame Mirco 5:06:56 1973; 108 Tonetto Annalisa 5:07:36 1983; 109 Rubin Mirco 5:07:37 1984; 110 Mocellin Giovanni Pietro 5:08:23 1958; 111 Rimondi Paolo 5:09:35 1969; 112 Lotto Cristiano 5:09:38 1980; 113 Dal Vecchio Andrea 5:09:45 1995; 114 Dal Vecchio Carlo 5:09:46 1966; 115 Menegatti Alberto 5:11:15 1981; 116 Fiorentini Francesco 5:12:49 1964; 117 Trevellin Alberto 5:12:49 1988; 118 Bernardello Erika 5:12:57 1977; 119 Zanrosso Ivano 5:13:13 1972; 120 Verlato Diego 5:14:08 1967; 121 Giacomuzzi Michela 5:14:09 1975; 122 Boschetto Mariangela 5:15:03 1986; 123 Perin Cristina 5:16:21 1974; 124 Tronca Antonello 5:17:24 1972; 125 Randon Nicoletta 5:18:27 1981; 126 Franzin Federico 5:18:56 1971; 127 Canella Francesco 5:19:38 1981; 128 Sperotto Adriano Luis 5:22:16 1977; 129 Pettinà Alberto 5:22:25 1977; 130 Bertola Barbara 5:22:34 1969; 131 Pistolato Roberto 5:23:11 1970; 132 Catelan Nicola 5:23:36 1970; 133 Demurtas Gian Marco 5:24:13 1976; 134 Mosco Fabio 5:25:02 1961; 135 Ceron Alessandro 5:26:21 1980; 136 Mossolin Michele 5:27:09 1969; 137 De Bacco Cristina 5:27:51 1987; 138 Baroni Daniele 5:27:58 1963; 139 Spigolon Gian Luigi 5:28:03 1970; 140 Coppe Fabio 5:28:10 1970; 141 Concato Giorgio 5:28:45 1969; 142 Frasson Luca 5:28:49 1985; 143 Simonetto Andrea 5:29:05 1983; 144 Bagattin Andrea Rocco 5:29:21 1973; 145 Storti Ilaria 5:29:42 1973; 146 Schiavo Romano 5:31:20 1995; 147 Cecchinato Alberto 5:31:32 1974; 148 Londero Daniel 5:32:02 1981; 149 Paolini Francesca 5:32:03 1976; 150 Martellato Marianna 5:32:03 1974; 151 Boca Razvan 5:32:44 1974; 152 Bergamini Davide 5:33:13 1973; 153 Campagnolo Loris 5:33:32 1961; 154 Spillare Luca 5:33:41 1973; 155 Poloni Mirco 5:34:11 1969; 156 Bogatai Lorenza 5:34:17 1970; 157 Fornaro Riccardo 5:35:45 1967; 158 Annovi Agnese 5:36:05 1989; 159 Norbiato Alex 5:36:08 1980; 160 Negretti Cesare 5:36:12 1969; 161 Reppele Luca 5:36:32 1973; 162 Ceccarelli Pierluigi 5:36:44 1973; 163 Cattani Marco 5:36:46 1985; 164 Fiori Monica 5:37:38 1975; 165 Busetto Piergiuseppe 5:38:34 1967; 166 Ardigò Mattia Carlo 5:38:38 1976; 167 Baccara Matteo 5:39:15 1979; 168 Boscagin Francesco 5:40:41 1975; 169 Strapparava Mauro 5:40:41 1988; 170 Morlupo Debora 5:40:52 1975; 171 Frare Claudio 5:42:26 1955; 172 Brunazzo Andrea 5:42:39 1968; 173 Morichi Danilo 5:42:43 1965; 174 Carraro Domenico 5:42:58 1969; 175 Fochesato Margherita 5:43:10 1984; 176 Gasparin Nicola 5:43:15 1978; 177 Ghiotto Sandro 5:45:05 1969; 178 Pinton Fabio 5:45:07 1982; 179 Pinzerato Giovanni 5:45:09 1969; 180 Ranzato Stefano 5:46:28 1979; 181 Rizzo Luca 5:46:29 1979; 182 Trento Massimiliano 5:47:41 1969; 183 Colato Elena 5:49:45 1979; 184 Cusinato Paride 5:50:22 1973; 185 Franzetti Tiziana 5:51:18 1974; 186 Nappa Diego 5:51:30 1981; 187 Rigo Renato 5:51:39 1967; 188 Guzzonato Liana 5:51:39 1981; 189 Fontana Matteo 5:51:48 1975; 190 Failla Laura 5:51:52 1987; 191 Laghetto Sandro 5:52:16 1972; 192 Feracin Roberto 5:52:20 1967; 193 Parise Bruno 5:55:16 1953; 194 Trovato Alfredo 5:56:24 1972; 195 Taddei Denis 5:59:02 1974; 196 Micheletto Davide 5:59:45 1986; 197 Zecchino Andrea 6:00:43 1981; 198 Chillon Fiorenzo 6:00:59 1962; 199 Rigodanzo Patrik 6:01:47 1977; 200 Da Rin Chiara 6:02:33 1983; 201 Merelli Glauco 6:02:42 1983; 202 Bonelli Mario 6:03:10 1967; 203 Godani Daniela 6:03:20 1964; 204 Vanin Alessandra 6:11:59 1973; 205 Lotto Veronica 6:14:39 1988; 206 Cadel Andrea 6:15:04 1972; 207 Nodaro Gianmarco 6:15:16 1969; 208 Scheda Piergiovanni 6:15:29 1965; 209 Francescato Andrea 6:15:36 1963; 210 Pasini Lorenzo 6:15:41 1963; 211 Pertile Simone 6:17:04 1971; 212 Zabeo Lorella 6:18:52 1969; 213 Seccamani Giuseppe 6:19:01 1966; 214 Emanuela Polini 6:19:03 1969; 215 Righetti Maurizio 6:24:06 1963; 216 Gherardi Ivano 6:27:17 1955; 217 Miozzo Marzia 6:28:09 1972; 218 Benetti Fabrizio 6:28:10 1966; 219 Beltrami Luciano 6:28:32 1968; 220 Lavarini Sandro 6:29:16 1975; 221 Calabria Ermanno 6:29:33 1975; 222 Pasqualini Andrea Matteo 6:29:33 1973; 223 Prati Andrea 6:29:35 1973; 224 Lanza Oscar Lido 6:29:53 1955; 225 Edwards David 6:32:08 1966; 226 Boldrin Alessandro 6:32:14 1965; 227 Bendoni Maurizio 6:33:36 1963; 228 Zin Alessandro 6:34:22 1967; 229 Bonetti Stefano 6:34:35 1974; 230 Caffaratti Ronny 6:36:42 1978; 231 Sajoro Diego 6:36:42 1978; 232 Sandonà Pierluciano 6:39:22 1962; 233 Zavagnin Beniamina 6:40:48 1963; 234 Giacomuzzi Sandra 6:40:48 1968; 235 Allegro Simone 6:41:03 1972; 236 Ceola Nicoletta 6:42:37 1972; 237 Scarso Riccardo 6:42:40 1970; 238 Rondi Valentina 6:43:21 1971; 239 Decandia Caterina 6:45:22 1977; 240 Ventre Carmelo 6:46:36 1966; 241 Tecchio Giuliano 6:51:32 1980; 242 Cavazzan Maela 6:53:57 1986; 243 Neri Caterina 6:54:00 1985; 244 Loriotti Luca 6:54:36 1970; 245 Lorenzon Fulvio 6:58:35 1979; 246 Fabris Davide 6:59:51 1975; 247 Turra Giuliana 7:05:42 1980; 248 Vianello Fabio 7:06:02 1972; 249 Bernardi Monica 7:12:02 1964; 250 Visentin Paolo 7:13:09 1975; 251 Martignago Daniele 7:21:38 1988; 252 Santi Sandra 7:21:43 1972; 253 De Faveri Fernanda 7:51:32 1951; 254 Valzan Arianna 7:54:45 1979; 255 Baù Ilaria 7:54:46 1977; 256 Villan Cinzia 8:00:25 1962; 257 Dal Bo Zanon Carlo 8:00:26 1969.
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il grande Sport
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basket
Serie A1 donne La rumena Pascalau è il colpo di mercato messo a segno dalla società di San Martino di Lupari
Florina, la principessa dell’est
Il Fila San Martino-Lupe Basket riparte nel terzo campionato consecutivo di serie A1 femminile (dopo lo scorso straordinario terzo posto e le Final Four di Coppa Italia) con una temibile doppia trasferta a Napoli all’Opening Day del 3 e 4 ottobre contro le padrone di casa, mentre domenica 11 va al Taliercio di Mestre nel derby con la Reyer Venezia. Esordio al Palasport di San Martino di Lupari domenica 18 contro Orvieto. La squadra dell’appassionato presidente Vittorio Giuriati e dello storico presidente onorario Francesco Cordiano, affiancati dallo sponsor Fila della famiglia Pettenon e un solido gruppo di partners, diretta dall’allenatore friulano di Palmanova Gianluca “Larry” Abignente (assistantcoach azzurro), ha inserito nello scacchiere tre nuove pedine: la giovane ala di 183 cm Martina Fassina, classe ‘99 di Castelfranco Veneto (rientrata dal prestito Reyer dove ha vinto lo scudetto Under 17, recente bronzo con l’Italia ai Campionati Europei in Portogallo); la forte guardia Usa Jori Davis, classe ‘89, 177 cm, e il pivot Maria Florina Pascalau. Proprio la fuoriclasse rumena è stata un “colpo di mercato” a effetto che il presidente Giuriati ha messo sul piatto del campionato per tentare di replicare una annata al vertice. Florina Pascalau, nata a ClujNapoca, classe ‘82, centro di 194 cm, dopo gli inizi nelle giovanili e prima squadra locale (‘96/’97) e un quinquennio al Municipal Targoviste (‘97/2002) si trasferisce in Sicilia al blasonato Priolo (2002/2011) per una decennale esperienza italiana compresa l’annata tricolore a Taranto (2001/2012 - purtroppo fermata da un grave infortunio al ginocchio sinistro), imponendosi come una delle più forti giocatrici internazionali e pluriennale titolare e perno della Nazionale Rumena. Rientrata in patria, ristabili-
tasi dallo sfortunato incidente, gioca sempre con notevoli performances i campionati al Municipal Targoviste, Cluj Napoca e Sfantu Gheorghe, disputando un eccellente Europeo (media-punti 12.5 e prestazioni di rilievo) in Ungheria-Romania lo scorso giugno, riscontrando le attenzioni del “Fila San Martino” che la
riporta in Italia come autentica “stella” della società dell’alta padovana e del campionato, considerando la prestigiosa esperienza americana nella Wnba (la Nba femminile) ai “Seattle Storm” nel 2008 e le formidabili qualità generali che la pongono nella nobile élite del firmamento mondiale del basket femminile.
Seppure di notevoli doti fisiche, oltre a essere fra le top-one sotto le plance (sia in difesa che in attacco) possiede eccellente velocità con rapidi scatti nei capovolgimenti di fronte, unite a capacità tecniche sopraffine e splendido palleggio con fraseggi di alta scuola cestistica e spiccato estro e abilità nel contrasto
e confronto diretto, uno contro uno, e nelle sue entusiasmanti “chiusure cliniche” a canestro, di indubbio spessore Wnba. Giocatrice tutto-campo con elevate percentuali di finalizzazioni dalla media e lunga distanza, “bucando” la retina spesso anche da tre e di solida concretezza nel tiro-libero, con costante doppia cifra negli scorer a referto. Atleta agonisticamente spettacolare, ma soprattutto persona esemplare per intense qualità morali, di profonda stima e rispetto, dai modi di proporsi fini e
sobri, dal carattere carismatico e di forte personalità e impatto nel dialogo, considerata dai coach e colleghe autentica leader in campo e nello spogliatoio è molto affascinante per la sua incantevole ed elegante bellezza, con uno “charme” tutto speciale di garbo e raffinatezza, grazie agli smaglianti e caratteristici occhi castani e la chioma bionda, spesso racchiusa nella coda di cavallo, che ne fanno ancora a 33 anni la splendida “principessa dell’est” del basket e la nuova meravigliosa stella giallo-nera delle Lupe.
SERIE C UOMINI
Orange One, partenza in salita
C’era grande attesa per il debutto dell’Orange One nel torneo di serie C edizione 2015-2016. Non solo perché una nuova stagione ha preso il via, ma soprattutto per verificare sul campo gli esiti della cosiddetta “rivoluzione” rossogialla. La ventata di cambiamento che nel corso dell’estate ha caratterizzato la società bassanese, è passata finalmente dalla teoria alla pratica. Purtroppo però l’esordio stagionale non ha arriso alla squadra di coach Matteo Mattioli, uscita sconfitta dal parquet della Fluid System 80 Tarcento. La compagine friulana, neopromossa nella categoria e che presenta un gruppo grossomodo confermato rispetto all’anno scorso, ha fatto valere sia il fattore casalingo che l’entusiasmo per il debutto in serie C. Dopo un buon inizio, i rossogialli hanno subito l’impeto dei padroni di casa, e non sono riusciti a ribaltare le sorti del match. Alla fine il tabellone ha segnato 79-66 per i
friulani. Insomma, non è riuscito il blitz esterno ai ragazzi di Mattioli, che sono rincasati sì con una sconfitta, ma con diversi motivi per essere fiduciosi nel prosieguo di torneo. Innanzitutto, in terra friulana i giovani bassanesi hanno tenuto il campo egregiamente contro giocatori dai trascorsi in categorie superiori. Una formazione giovanissima come quella del Bassano, che sta cercando il proprio equilibrio, non ha certo sfigurato contro avversari più esperti. Inoltre, anche in questo campionato ogni partita sarà una battaglia e nessuno regalerà alcunché: e l’Orange One potrà disporre sempre di forze fresche. In fine, tra i singoli, da sottolineare il 20 punti messi a referto dal figliol prodigo Andrea Bordignon ed i 10 di Stefano Gallea, due senatori da cui ci si attende molto in questo torneo e che hanno dimostrato di essere già in forma. Stefano Cirillo
ESPERIMENTI SPORTIVI
Karate e pallacanestro si allenano all’unisono È stato un allenamento decisamente fuori dall’ordinario, quello che ha visto protagonisti i ragazzi dell’Ap Castelfranco e quelli dell’Asd Germinal Karate Castelfranco. Le due società castellane hanno unito le forze per una sera, permettendo ai giocatori dell’Io Master di sperimentare nuove tecniche di allenamento insieme a campioni del calibro di Mattia Busato, 22enne medaglia d’argento ai recenti Giochi Olimpici Europei di Baku, in Azerbaijan. «Ci sono tanti punti in comune tra karate e pallacanestro, dal punto di vista coordinativo, cognitivo e condizionale - spiega Niki Mardegan, presidente dell’Asd Germinal Karate Castelfranco -. Ci siamo divertiti, è sta-
to un esperimento coinvolgente e positivo, interpretato con serietà e impegno da entrambe le parti». Tra i promotori dell’iniziativa, il coach dell’Io Master Fabio Ussaggi: «Abbiamo voluto proporre
alla squadra questa esperienza per aiutarla a crescere dal punto di vista della concentrazione, e della reazione immediata a ciò che può succedere in campo. Sono soddisfatto di come i ragazzi l’hanno affrontata, li ho visti molto presi e penso che si siano anche divertiti».
il grande Sport
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altri sport
Fair play A Fontaniva la tradizionale manifestazione tra Forze dell’ordine
Carabinieri a man bassa
È stato un successo superiore alle precedenti edizioni il “6. torneo Fair Play” di calcio organizzato allo stadio Fabio Pasinato di Fontaniva dalla vulcanica Franca Lovisetto, titolare dell’agenzia E-vent. Hanno partecipato le squadre rappresentative di ben sei Forze dell’Ordine: Carabinieri con capitano Giuseppe Saccomanno, Polizia di Stato (Michele Formaggio), Guardia di Finanza (Giuseppe Taverna), Vigili del Fuoco (Mauro Bacelle), Polizia Locale (Gledis Sambugaro), Cavalieri di Malta (Damiano Tommasi). Molte le autorità locali e sportive presenti, fra cui il sindaco di Fontaniva Lorenzo Piotto con il vice Marcello Mezzasalma e gli assessori Mary Basso e Antonia Trento, mentre per il comune di Cittadella erano presenti gli assessori Chiara Lago e Paolo Vallotto. Presenti anche rappresentanze nazionali dell’associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche (Anioc), del Panathlon e del Rotary, dell’Anfi, dell’Anps, dei Cavalieri Crociati di Malta, inoltre il presidente dell’Us Fontanivese San Gior-
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gio Odone Zorzo, del Circolo Tennistico Cittadellese Maria Marchetti e la Sos Altopadovana. La manifestazione, oltre a ringraziare le Forze dell’Ordine per il loro operato di protezione e sicurezza, ha avuto uno scopo benefico a favore dell’Associazione “Ragazzi del Sole” presieduta da Lucia Pierobon. Il torneo è stato preceduto da
EVENTI GIOVANILI
una spettacolare esibizione di aereo modellismo da parte del campione del mondo Luca Pescante e da una gruppo di danzatrici, poi il passaggio dell’aereo che ha lanciato una colorata scia tricolore mentre risuonavano le note dell’Inno Mameli con la benedizione di don Ettore. Il succedersi delle partite eliminatorie e finali si è protratto fino alle 14 con la vittoria dei
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Carabinieri sui Cavalieri di Malta. Terzi i Vigili del Fuoco sulla Guardia di Finanza, mentre la Polizia locale ha prevalso sulla Polizia di Stato. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questa riuscitissima manifestazione è stato rivolto da Franca Lovisetto con un arrivederci alla terza domenica di settembre 2016.
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PATTINAGGIO TRICOLORE
Città dello sport in prato Anna Zilio è la più brava oltre duemila i ragazzi fra 100 atlete italiane La Città dello Sport ha tagliato il traguardo delle dieci edizioni con una grande festa che ha visto la partecipazione di ben 51 società sportive. Un vero record per l’iniziativa ideata dall’allora assessore allo sport Gianni Menegon e portata avanti negli anni da chi l’ha succeduto nelle varie Amministrazioni. È toccato ora all’assessore allo sport Oscar Mazzocchin l’onere e l’onore di rappresentare la città attraverso una manifestazione che per l’occasione ha cambiato pure location. L’epicentro dello sport si è spostato nel parco Ragazzi ‘99, dove i ragazzi hanno avuto tante opportunità per giocare, mettersi alla prova e sperimentare nuove pratiche sportive con rugby, calcio, equitazione, pattinaggio, baseball, skate and bike, vela, pallavolo, mountain bike, sommozzatori, danza, arti marziali,
golf, agility dog, arrampicata, speleologia, nordic walking, scherma, basket, hockey, tennis, arti marziali, ginnastica, atletica, ciclismo e sci. E alla fine sono stati oltre duemila i bambini che hanno partecipato alla manifestazione e tutti i partecipanti hanno simbolicamente donato un euro che verrà devoluto alla Città della Speranza, impegnata da quasi vent’anni nell’assistenza e nella ricerca scientifica sulle malattie neoplastiche infantili. «Venire in parco ci ha permesso di offrire maggiori occasioni ai ragazzi - ha commentato l’assessore Oscar Mazzocchin - molto più comodo che essere in centro città. Questo è un luogo ideale per ospitare iniziative sportive, che poi è il vero spirito con cui è stata pensata la città dello sport».
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ROTTAMIAMO Dopo il successo ottenuto lo scorso anno al 5. trofeo nazionale di pattinaggio artistico al Centro Giovanile, la Bassano New Skate torna sugli scudi, questa volta a Caldera di Reno a Bologna, ai campionati tricolori. Le atlete della società bassanese che hanno partecipato alla manifestazione sono state Alice Parise, Giulia Moccelin e Veronica Baggio per la categoria esordienti regionali, mentre per la categoria allievi regionali è scesa in pista Anna Zilio. Le quattro pattinatrici hanno conquistando tutte la semifinale qualificandosi per la finale dove, nella categoria esordienti, hanno ottenuto buoni piazzamenti e nella categoria allievi Anna Zilio è salita sul gradino più alto del podio superando le altre 100 atlete provenienti da tutta Italia. Anna ha ottenuto il secondo
posto nella semifinale e ha saputo conquistare il primo posto con un punteggio nettamente superiore alla seconda classificata Alessia Perugini di Livorno. Il successo di quest’anno è frutto di impegno, allenamento, sacrificio e costanza e non meno di passione e amore che Anna ha per questo bellissimo sport dall’età di 5 anni. Non è la prima volta che la Bassano New Skate ottiene il primo posto in questa gara nazionale. Lo scorso anno, nella stessa categoria, è arrivata prima Sara Belló mentre nel 2013, a Mantova, per la categoria esordienti ancora una volta è salita al primo posto Anna Zilio. Le atlete sono state allenate da Cecilia Gasparini e Katiuscia Bizzotto, con la collaborazione di Giulia Negrello e Valeria Collanega.
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il grande Sport
4 ottobre 2015 -12
motori
campionato italiano wrc 2015
Motori Nonostante svariati intoppi la manifestazione ha superato abbondantemente il test col pienone
Rally Bassano oltre l’ostacolo
Giacomo Costenaro e Justin Bardini si aggiudicano la 32. edizione del Rally Città di Bassano su Peugeot 208 di classe R5 con merito e determinazione. Sin dal primo tratto cronometrato hanno dimostrato di avere le carte in regola per tentare il “colpaccio” ma hanno dovuto fare i conti con un altrettanto agguerrito Andrea Dal Ponte che, con Manuela Bizzarini a chiamargli le note e al volante di una Ford Fiesta S2000, sebbene si sia aggiudicato cinque degli otto tratti in programma, non è riuscito nell’intento di conquistare la vittoria. Solo per un pelo visto che il distacco tra i due equipaggi dopo cento chilometri di tratti cronometrati è di soli 2’8”. Una bella lotta che ha visto nelle battute iniziali inserirsi tra i contendenti i vari Sciessere, Oriella, Spagolla, Tolfo, poi fermati però da noie meccaniche. Regolare e accorto ecco allora che il bassanese Michele Piccolotto, coadiuvato da Jessica Perli, ha portato la sua Ford Fiesta S2000 sul gradino più basso del podio. Alle spalle dei tre equipag-
L’esultanza di Costenaro e Bardini al termine della gara in piazza Libertà. A fianco il podio con i primi tre equipaggi e le miss che hanno premiato i vincitori in piazza a Bassano
gi locali tre equipaggi tedeschi, protagonisti della Mitropa Cup, con la coppia Koesler-Hofmann ad occupare la quarta piazza davanti a Gassner Senior e Junior che proprio sull’ultimo impegno cronometrato hanno superato Ezio Soppa e Silvia Rocchi, che comunque conquistano la vittoria di classe N4. Buona la gara anche degli ungheresi Janos Puskadi e Godor
Barnabas su Skoda Fabia S2000. Vittoria di classe A7 e nono posto nell’assoluta per Alessandro Mazzonelli e Massimo Furlini, che precedono un sorprendente Paolo Benvenuti, Michela Merlo sul sedile di destra, decimo assoluto con la piccola Renault Twingo. A conferma della selettività della gara, dei 137 equipaggi iscritti sono 80 quelli che sono
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saliti sul palco d’arrivo di Piazza Libertà a Bassano. E anche questa edizione del rally di Bassano va in archivio; lo staff del Bassano Rally Racing ancora una volta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato di essere una vera “macchina da guerra”, capace di concepire una gara dagli alti contenuti agonistici ma soprattutto di saper gestire il vero “esercito” di concorrenti, addetti ai lavori e appassionati che gravitano sulle
prove speciale sempre nel segno della massima sicurezza e del rispetto dell’ambiente e della popolazione. Primo successo in carriera in un rally storico invece per Ago-
stino Iccolti e Giuseppe Ferrarelli che si sono aggiudicati con la Porsche 911 RS Gruppo 4 iscritta coi colori del Team Bassano, la decima edizione del Rally Storico Città di Bassano! Il duo bassanese precede le vetture gemelle dei friulani Paolo Pasutti e Giovanni Campeis e dei padovani Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro. Va comunque detto che i vincitori morali sono Dino Tolfo e Alberto Bordin che sono stati rallentati nel corso della prima speciale da un problema di pescaggio benzina alla loro Porsche 911 SCRS Gruppo B; aggiudicandosi, poi, le restanti sette prove sono stati autori di un’avvincente rimonta che li ha premiati con la 5. posizione nell’ipotetica classifica assoluta piazzandosi comunque secondo di 4° Raggruppamento.
IL VINCITORE DELLA 32. EDIZIONE
Costenaro cresciuto all’estero
Giacomo Costenaro, al debutto sulla Peugeot 208 R5, sale sul gradino più alto del podio della 32. edizione del Città di Bassano. Nella prima prova Giacomo prende le misure della potente vettura cedendo solo 3,5 secondi a Dal Ponte, subito recuperati nel primo passaggio sulla Valstagna. Si ripete Dal Ponte nella salita del Grappa lasciando a 1,6 secondi Costenaro che se li riprende subito nella successiva. Termina il primo giro con il pilota del Rally Team in vantaggio di 1,9 secondi. La zampata decisiva la effettua nel secondo passaggio della Valstagna, portando il distacco a 6,3 secondi per poi gestire il vantaggio nelle ultime due prove e aggiudicarsi la gara con solo 2,8 secondi sul veloce Dal Ponte e 1’20’’ sul bassanese Piccolotto. Costenaro dimostra che l’esperienza all’estero ha portato grossi benefici alla sua guida veloce, precisa e priva di errori. Il rientrante Daniel
Mores dopo un anno di stop prova l’ebrezza del cambio sequenziale nella sua Evo IX R4. Scelta coraggiosa ma premiata con un quattordicesimo posto assoluto. In classe R2B Arno Pellizzer termina la gara con un buon passo, prendendo sempre più confidenza con la Peugeot 208. Il suo risultato porta il Rally Team alla conquista della coppa scuderie. In classe R2B troviamo anche Follador che termina al 12 posto. In R5 da segnalare l’uscita di strada di uno dei favoriti: Davide Pellizzari. Purtroppo scivola sull’olio lasciato in strada da Spagolla dopo pochi metri dalla partenza della prima prova. In classe N2 da segnalare il buon settimo posto per Giaron-Rameni. Stessa posizione in A7 per Baù-Berton. Ritiro per problemi al motore per De Menego-Camazzola, Alessio-Menegon un po’ sfortunati in questa stagione e per il rientrante Crozzoli.
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L’ORGANIZZATORE
Paolo Grandesso: «Una delle edizioni più belle del rally» Prima la mancata concessione della piazza in centro a Bassano per far partire la manifestazione; poi la frana sulla strada di Marostica con relativo spostamento dello shakedown... Tutto sembrava congiurare
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motori
contro la Bassano Rally Racing che invece ha risposto alla grande inanellando un record di iscritti pazzesco. «Nel corso della gara - ha dichiarato Grandesso - ci sono stati tanti inconvenienti alle vetture che hanno co-
LA NOVITA’ DI QUEST’ANNO
Ma quale dramma, per il rally il via da Frattin è stato meglio Pareva un dramma il fatto di non far partire il rally dal centro di Bassano. Subito tutti a lamentarsi per aver perso qualcosa, con corollario di lamentele politiche e polemiche con la città del Grappa. In realtà poi la partenza dalla sede centrale di Frattin Auto a Cassola, con la lunga passerella fino a San Zeno da Gigi Coppette e l’arrivo alla zona di riunione dei piloti in quel di Bassano, è parsa una soluzione innovativa e perfino migliore del solito. E’ arrivato il mondo, a vedere le macchine del rally, e magari gli appassionati hanno trovato anche più facile avvicinarsi e parcheggiare. Pensare di fare tutto e di più in centro a Bassano è un’idea ormai vetusta, da mandare in archivio: la cornice è bella, ma è anche impossibile metterci dentro qualsiasi cosa.
Per limiti “fisici” e di vivibilità. Perfino la Città dello Sport è emigrata in prato Santa Caterina, magari con più posti auto a disposizione e migliori spazi per provare le discipline: e non risulta che i bambini si siano lamentati. Anzi. Il salotto del centro ha accolto l’arrivo delle auto, a rally finito, ed è stata la consueta festa. La partenza da un’altra parte ha reso la vita meno difficile ai tifosi che avrebbero dovuto fare i salti mortali per avvicinarsi alle piazze. In definitiva il successo di pubblico c’è stato, uguale, e la manifestazione ha “tirato” come sempre. Meglio così. In più, il territorio della manifestazione si è allargato e ha coinvolto altre realtà comunali e aziendali. Il Bassanese non è solo Bassano, of course.
stretto molti piloti al ritiro. Ma questo fa parte dei rally, è tutto abbastanza normale. Penso invece che la partecipazione che abbiamo avuto e la bellezza del tracciato siano state le risposte migliori a quanti in queste settimane hanno sollevato dubbi sulla manifestazione». Interessante anche il nuovo sistema Rds di comunicazione. «Abbiamo avuto la gara sotto controllo in ogni prova del rally, un esperimento più che riuscito che ci ha permesso di intervenire con tempestività assoluta in
ogni situazione di stallo. A Valstagna ad esempio siamo riusciti a completare la ps grazie proprio a questo nuovo sistema di comunicazione che viene utilizzato anche nel mondiale». Sui rapporti con l’Amministrazione Comunale? «Alle premiazioni è venuto il delegato Alessandro Faccio. Ho visto buone intenzioni e interessanti aperture, penso che fra qualche settimana ci siederemo già intorno a un tavolo a discutere dell’edizione del prossimo anno, perchè vogliamo coinvolgere la città».
oanscsoolcoi g i c a anzci o n e g 14i c S o o l o a s s oscai n a zbiao snsei a n o o n c o lsoa g incb aa s s i a Rally San Martino, AVg iconferma la A oncolo ca il grande port
4 ottobre 2015 Atletica Doppio sesto posto degli orange alla finale Oro
altri sport
Motori L’equipaggio Jteam rivince il campionato Wrc
so c i a z i o n e Forato e Gasparotto saasn bassiano ������������������������� concedono il s bis a n b aosnscioal n o goi c a L’obiettivo era la salvezza, ovvero non scendere sotto l’ottavo posto: in realtà è andata anche meglio, con un duplice sesto posto sia per AV Despar (uomini), sia per AV Frattin Auto (donne) alla finale Oro dell’atletica assoluta, la serie A che a Jesolo ha assegnato gli scudetti, vinti dalle milanesi Riccardi e Bracco. Atletica Vicentina aveva dei timori alla vigilia, mancando nelle due formazioni titolari di peso come la Del Buono e la Marotti, o il velocista Tumi. Ma si è riconfermata nella due giorni jesolana tra le otto migliori squadre del panorama nazionale. La prima giornata era finita leccandosi le ferite, la seconda ha portato punti preziosi che hanno permesso ad AV Frattin Auto e AV Despar di classificarsi al sesto posto complessivo, guadagnando di diritto, unico club veneto, la doppia partecipazione alla finale oro del prossimo anno. Le donne un anno fa erano state quinte, salvandosi per la prima volta nella storia di una società vicentina. Il segreto è il vivaio di dieci società “gemelle” giovanili della provincia, prova ne è la recente vittoria in Coppa Campioni U20 nel gruppo B in Portogallo. In pista a Jesolo anche la veterana Aida Valente nei 400 hs, che ha voluto esserci per sostenere ancora una volta le sue compagne. Uno striscione in tribuna per salutarla e tanta emozione a bordo campo con la figlioletta Allison vestita di arancione, per la sua ultima gara con cui ha dato l’addio a una carriera lunga e
�������������������� ����������������������������� ������������������������� s a n b a s s i a n o ����������������������� ������������������������� ����������������������������� Bis al San Martino di Castrozza nel campionato italiano Wrc. Forato e Gasparotto s’impongono per la seconda volta consecutiva nel prestigioso rally, nella classe S1600. Il pilota castellano Antonio Forato, navigato dal bassanese Ivan Gasparotto, ha centrato il titolo nel concedendo un fatastico bis. Nonostante una foratura sulla seconda prova speciale, costata un minuto, distacco difficile da recuperare in una gara di campionato dove gli avversari sono molto agguerriti, l’equipaggio della scuderia bassanese Jteam, a bordo della france-
����������������������������� ������������������������� INCONTRO DI CALCIO
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� � � � � � � � � � � � � � � � � NCONTRO � �� � � � � ��� �� �DI �� ��CALCIO � ���� �� � ��� arrembante, quasi 20 anni. Nelle formazioni schierate a Jesolo numerosi anche gli atleti dell’area bassanese e altovicentina. Per i marconiani di Cassola, importanti i punti strappati dall’oro dell’azzurra Laura Strati nel lungo, ottimo rientro con 6,43 ventoso e un 6,37 regolare, l’azzurrina Beatrice Fiorese nella velocità e nella staffetta con la stessa Strati, e significativi gli esordi dei giovani Serena Bordignon nel disco e Andrea Marin nell’alto: quest’ultimo, classe 99!, si migliora nell’asta, sale a 4,50 e si classifica al quinto posto! Bene
la breganzese Angela Brandstetter negli ostacoli e il marosticense Filippo Vaidanis nel disco. Il gruppo orange ha messo poi in evidenza big e promesse, dal doppio oro dell’azzurro Matteo Galvan alla velocità istintiva del giovanissimo Michele Rancan della vallata dell’Agno. Appena chiuso un campionato eccone un altro, la finale Oro per lo scudetto degli Under 18. Anche a Orvieto due le formazioni AV in gara, imbottite di atleti delle nostre parti. Se ne riparla nel prossimo numero.
� � � �INCONTRO � � � � � � � �DI � �CALCIO ��� sina di casa Renault by Munaretto, con tenacia degna di giovani ventenni ha risalito la classifica fino al secondo posto di classe. Questo li ha definitivamente incoronati campioni italiani con una gara di anticipo, nonché con
4 gare vinte su 4 disputate, vincitori della Michelin Rally Cup 2015, trofeo riservato ai piloti che hanno scelto di correre per tutto il campionato con le gomme dell’omonima casa francese.
� � � � � � � � � � � � � � � � � CAMPIONATO ITALIANO DI CICLISMO FORENSE Bellin e Merlo conquistano la maglia tricolore
J S B JUS SPORT
US delPORT Nelle tre prove campionato (gran fondo, cronometro e gara in linea) i due avvocati bassanesi, portacolori dell’Uc Romano, si aggiudicano i titoli italiani di categoria, con Bellin secondo assoluto ASSANO
B
ISCHIA GF 100 KM ISOLA VERDE ASSANO La prima prova si è disputata a Ischia il 10 maggio. Alla partenza anche il presidente della Fci Renato di Rocco. La gara prevedeUSmeravigliosa PORT va due giri della isola, per l’occasione perfettamente chiusa al traffico, con una salita ASSANO di 10 km per giro, con punte al 14%. Bellin ha tenuto testa ai migliori giungendo secondo nella PORT categoria M4 e terzo assoluto. Anche Merlo US ha conquistato un ottimo secondo posto di categoria battendo in volata l’avversario ASSANO di categoria Bonomi.
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JUSGrappa SPORT BASSANO SAN BASSIAN Bassano del Stadio S. Michel JUS SPORT BASSANO SAN BASSIANO FOOTBALL Bassano del Grappa Stadio S. Michele JUS SPORT BASSANO SAN BASSIANO FOOTBALL 14 giugno 2014 ore 15.30 14 giugno 2014 ore 15.30 Bassano del Grappa - Stadio S ssano del Grappa - Stadio S. Michele Bassano del Grappa - Stadio S. Michele 14 giugno 2014 ore 15.30 14 giugno 2014 ore 15. 14 giugno 2014 ore 15.30 SIRACUSA – CRONOMETRO INDIVIDUALE La cronometro individuale si è disputata a Solarino lo scorso 5 settembre, in un torrido pomeriggio con termometro sopra i 40° e con un forte, quanto fastidioso, vento contrario. Bellin ha vinto la maglia tricolore di specialità della categoria M4, classificandosi terzo assoluto, con una media di 42 Km/h sugli 11,5 km del movimentato percorso. Merlo, con un ottimo tempo di categoria, ha conquistato la maglia tricolore di specialità categoria M6.
SOLARINO – GARA IN LINEA Sul circuito di 12 km, da ripetersi 5 volte, con oltre 500 metri di dislivello, grande impresa di Bellin che ha vinto in volata a braccia alzate: primo assoluto! E maglia di specialità. Anche Merlo si è aggiudicato la maglia tricolore di specialità categoria M6, controllando e precedendo i diretti rivali.
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4 ottobre 2015 -15 il grande Sport ciclismo Dilettanti Spettacolare serata al galà del Grand Prix Città Murata che premia il team castellano
La stella d’argento va alla Zalf Fior ALLIEVI
Lira (Postumia) in solitaria al 31. Martiri del Grappa Sul traguardo di Bassano è arrivata la cinquina di Stefano Lira (Postumia 73) che ha centrato un’altra bella vittoria alla 31. edizione della Coppa Martiri del Grappa. La gara è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Velodromo Rino Mercante e l’Unione Veterani dello Sport per commemorare appunto Martiri del Grappa. La corsa fu ideata dal compianto Germano Vialetto, allora presidente del Vc Bassano 1892, con l’obiettivo di essere da monito alle nuove generazioni, perché non accadano più eventi come quello. «A livello organizzativo tutto si è svolto nel migliore dei modi - ha dichiarato Rino Piccoli -. La scelta del percorso è stata ideale avendo adattato il precedente tracciato alle esigenze dello Scalatore d’Oro”. Ordine d’arrivo: 1. Stefano Lira (Postumia 73 Dino Liviero) 84 km in 2h02’00” alla media di 41,311 km/h; 2. Marco Frigo (Vc Bassano 1892) a 6”; 3. Mattia Saccon (Postumia 73 Dino Liviero) a 20”; 4. Luca Paladin (Sprint Vidor La Vallata); 5. Kevin Bonaldo (Vc Bassano 1892); 6. Samuel Fongaro (Sc Palladio Liotto Vicenza); 7. Alex Tolio (Guadense Rotogal); 8. Andrea Pietrobon (Girelli Cicli Dalla Rosa); 9. Thomas Bizzotto (Bicisport); 10. Nicola Garbin (Sc Palladio Liotto Vicenza). Partiti: 91, arrivati: 49
I primi tre classificati insieme al presidente provinciale Luigi Comacchio, al presidente dell’Asd Velodromo Rino Mercante Rino Piccoli e alla vicepresidente Lampi, signora Razzetti
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CONTINUANO I SALDI!!!
2015 CICLISMO, CORSA, MTB - SCONTI FINO AL 50%
Il trofeo internazionale Grand Prix Città Murata è stato vinto dalla Zalf Euromobil Désirée Fior col blasonato team euro-mondiale di Castelfranco Veneto al 10. successo in 14 edizioni. Un successo che consegna la “Stella d’argento” del Grand Prix nel consueto galà di premiazione al municipio di Tombolo (verso la fine di ottobre), alla presenza di autorità, personalità, enti patrocinanti, numerosi ospiti, che interverranno a questo evento con valenza anche socio-culturale, aperto al pubblico con entrata libera. La serata è organizzata dal Veloce Club Tombolo presieduto da Amedeo Pilotto, coadiuvato dallo storico vice Sergio Pivato con la direzione organizzativa di Pierluigi Basso. Presente inoltre la delegazione della “Zalf Fior” presieduta dagli storici patron fratelli Lucchetta ed Egidio Fior, dominatori dell’albo d’oro che comprende anche Uc Trevigiani (20042006), Colpack (2012) e Russia (2003). Madrine dell’evento le splendide campionesse del “Fila San Martino-Lupe Basket” di serie A1 guidate dal presidente Vittorio Giuriati, nell’ottica delle sinergie interdisciplinari con molte associazioni e i campioni sportivi, diffondendo così le reciproche attività come da tempo sorto col gemellato Cittadella Calcio. Altro momento clou sarà la consegna degli annuali premi Grand Prix “Sport-Cultura” e “Dirigente sportivo dell’anno” assegnati a personalità o enti distintisi per valori etico-morali nelle proprie carriere e attività, all’insegna della lealtà e correttezza, collegate al mondo dello sport con ruoli sociali, educativi, istituzionali, dirigenziali. Il Grand Prix 2015 ha confermato le storiche 5 gare élite-under 23 di Longa-Schiavon, Alta Padovana Tour, Medio Brenta, Poggiana-Riese Pio X e Paderno-Ponzano Veneto. Un avvincente filmato, a cura di Franco Damuzzo e Mario Guerretta di Telecicli-
smo, riassumerà la 14. edizione del trofeo, al vertice federale per le rilevanti corse e per i patrocini istituzionali e sportivi, tra cui la presidenza del Consiglio dei Ministri. «È stata un’altra entusiasmante edizione - spiegano il presidente Amedeo Pilotto e il direttore di corsa internazionale Pierluigi Basso – con splendide corse di notevole successo, che evidenzia uno straordinario gruppo di valore e di valori, a cui hanno collaborato istituzioni, enti, municipalità, forze dell’ordine, sponsor, e che ha diffuso i significati e gli ideali autentici e spettacolari dello sport. Attendiamo tutti gli sportivi al grande appuntamento della serata di fine ottobre». Con tutti i patrocinanti, un riscontro per la corsa territoriale Alta Padovana Tour va al comune di Cittadella, sede centrale del trofeo Grand Prix presieduto dall’avvocato Enzo Conte, col coordinamento dell’assessore allo sport Francesco Pozzato e al comune di Tombolo, anche per la grande serata di fine ottobre, con il sindaco Cristian Andretta nove anni allenatore nelle giovanili del Cittadella. (nella foto il patron Fior che ha vinto il Grand Prix e che riceverà la Stella, assieme al direttore del Gp Pierluigi Basso)
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Sguardo dritto sulla striscia d’arrivo, braccia al cielo e la mano che indica il numero due. Due, sono le vittorie per il corridore vicentino, promessa nostrana, che ha conquistato in questa stagione. Annata che sembra essere la più fortunata da quando ha iniziato a praticare il ciclismo. Davide racconta così la vittoria: «Il percorso di gara prevedeva quattro giri pianeggianti di circa 15/20 km e altri sei giri di circa 5 km con una salita di 1,5 km. Io e altri dieci atleti eravamo nella fuga iniziale ma, a ogni passaggio sulla salita del circuito
finale, altri corridori si aggiungevano. A circa 3 km dall’arrivo, il mio compagno di squadra Alberto Zanoni ha tentato di sorprendere i compagni di fuga, anticipandoli. Io sono rimasto passivo nell’attesa che l’azione andasse a buon fine. Quando gli avversari hanno ripreso Alberto, sono scattato di prepotenza e ho pedalato per 600 metri vincendo la mia seconda corsa dopo quella di Treviso, rischiando, inoltre, di uscire di strada a causa di una curva pericolosa e uno spartitraffico che quasi andavo a colpire».
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