Il Grande Sport n. 216 del 6 dicembre 2015

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CALCIO

Il Tempe si fa in quattro: impresa da marziano

Il Cittadella si pregusta la promozione |||| pagina 5

SPORT & SALUTE

Club in rivolta per il trasloco delle visite Asl

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CICLISMO

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Granfondo, Minuzzo big nel Challenge

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SPORT & BELLEZZE

campagna di PicNic

Si vede che è buono.

Lucila De Luca Mary e Alice miss del volley a Castelfranco Tra le atlete del Volley Tombolo una speciale eco mediatica l’ha avuta l’italo-argentina Lucila De Luca per la sua partecipazione alle semifinali nazionali di Miss Italia. |||| a pagina 12

Il capitano del “Fila San Martino-Lupe Basket” Maria Luisa “Mary” Sbrissa con Miss Italia 2015 Alice Sabatini al Premio del Radicchio d’oro a Castelfranco Veneto. |||| a pagina 8

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il grande Sport

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sportivamente

R

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Correre come bambini si può e si deve fare

zione per non averli troppo in movimento fra i banchi. Bambini, chi li ferma? Poi crescono e presto passano dai salti di stanza in stanza al divano e dintorni. E l’attività spesso si riduce a quella agonistica, per chi ha la fortuna di praticarla. Tanto per rimanere in famiglia, genitori che accompagnano figli (Camilla 2004 a nuoto, Tommaso 2008 a calcio) e figli che vengono a vedermi in gara. A dire il vero il piccolo mi segue in allenamento, in bici

quando corro per la campagna o andiamo in palestra, che trasforma nel suo parco giochi unito alla pista – di solito vuote nelle ore di nostra frequentazione – e si inventa gli esercizi che non posso avergli mostrato. Intanto stiamo insieme, ci raccontiamo tante cose e impariamo a muoverci nel nostro piccolo mondo. A marzo soffrivo un’infiam-

mazione alla caviglia destra dopo la campestre regionale di Nove e si avvicinava la StraVicenza, 10 km agonistica per 1.000 col pettorale/chip e a passo libero per i quasi 10.000 col cartellino. Il mio crono era perso in partenza così ho pensato di accodarmi ai competitivi con Tommaso. Ma ce l’avrebbe fatta per 10km? Test una settimana prima: circa 6 km in campagna, camminando quanto serve, e verifica del ritmo sulle tracce misurate per calibrare lo sforzo da Campo

Marzo a Parco Querini e ritorno (vedi foto). I bambini tendono a esagerare, o meglio, a dare tutto per poi fermarsi se non hanno la dimensione dell’impegno. Infatti è stato uno spasso fino a metà, poi una sofferenza nel finale, complici vento e pioggia, e tanto orgoglio per seguire anche i meandri dell’ultimo chilometro. Poi felice al ristoro. Non ci sono altre occasioni simili, miste ludico-agonistiche, ma ci siamo divertiti in gruppo nella marcia del Beato a Marostica in aprile (per le colline fino a S. Luca e giù in Val d’Inverno), in quella degli Asparagi a S. Zeno in maggio (nella campagna di Cassola e Rosà, anche con Camilla) e a settembre da Valle S. Floriano per le colline di S. Benedetto e S. Michele. Ogni volta 5-6-7 km gagliardi, poi sofferti e infine combattuti per vedere dove vanno a finire 12-13 km. Poi felice al ristoro. Forse è questa la distanza giusta per i bambini, 5-6 km a passo libero, e possiamo provarla (meteo permettendo) martedì 8 dicembre alle 10 dal Campo di S. Croce al centro di Bassano e ritorno: saranno loro a dirci come correrla insieme. P.S. Chi non ha figli in età scolastica di qualsiasi ordine e grado, adotti un nipote o un vicino di casa per un paio d’ore.

Il 21 novembre di quest’anno è nata la prima edizione della Filippide run, ovvero il completamento di una storia o di una leggenda da cui è nata la maratona moderna, Atene - Sparta - Atene, una corsa di 492 chilometri. Le origini della maratona sono legate alla storia quando nel 490 avanti Cristo l’esercito persiano sbarcò in Grecia per far guerra ad Atene. Per chiedere aiuto a Sparta l’esercito ateniese manda un giovane soldato di nome Filippide. A piedi e di corsa Filippide percorre in un paio di giorni circa 235 chilometri. Dopo di che Filippide rientra ad Atene velocemente per avvisare i suoi comandanti che nel frattempo il suo

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BELLUNO

esercito aveva vinto. Stremato dalla fatica le sue ultime parole prima di morire furono “abbiamo vinto” oppure semplicemente “nike”, vittoria. Anche da questo nome poi nacque una grande azienda. Nel 1896 la prima maratona olimpica, il percorso inizialmente misurava circa 40 chilometri dalla città di Maratona fino all’antico stadio di Atene. In quell’occasione corsero solamente 17 uomini. Per ricordare le gesta di quel soldato, pochi giorni fa, 29 atleti si sono cimentati in questa impresa. Con il tempo di 78 ore, 48 minuti e 9 secondi ha vinto l’italiano Marco Bonfiglio, classe 1977

di Milano, distaccando il secondo classificato di circa 7 ore. Già vincitore della Nove Colli, della 100 Miglia di Berlino e della 100 Miglia di Graveyard negli Stati Uniti, Marco si è rivelato un grande campione. Come sempre queste imprese passano inosservate alla maggior parte dei media se non nei pochi giornali di settore. Se ne parla poco perchè forse non sono cose da imitare? O perchè può nuocere alla salute? Semplicemente non ci sono interessi per queste cose. Comunque da parte di tutti i runners e da parte mia complimenti Marco, sei il mito di Atene. emmerunning.weebly.com/blog

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si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

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Spesso mi arriva la domanda “a che età possono cominciare a correre i ragazzi?” e parte la risposta “non dovrebbero mai smettere di correre i bambini!”. Ascolto esperienze comuni a molti genitori “bisognerebbe trovare il pulsante per spegnerli” almeno quando arriva l’ora di riposarsi. E ho visto insegnanti di italiano improvvisare gare di corsa in cortile durante la ricrea-

Bonfiglio mito di Atene alla prima Filippide Run

il grande Sport registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Verona 40, 36022 Cassola (Vi) TELEFONO E FAX 0424 833717

www.ilgrandesport.it ilgrandesport@libero.it Direttore responsabile MICHELE ZARPELLON Consulenza editoriale CLAUDIO STRATI Collaboratori: Stefano Cirillo, Rino Piotto, Gabriele Zanchin Editrice Littera srl Officina Editoriale Stampa Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi)

Il Grande Sport è free ed è diffuso in oltre 900 punti a:

Asiago Asolo Bassano Borso Breganze Campolongo Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon Cittadella Conco Crespano Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze Possagno Pove Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna...

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primo piano

TENNIS

La St Bassano si salva e rimane in serie A1 Impresa straordinaria per la Società tennis Bassano che nella gara di ritorno dei play out batte il Ct Rovereto per 5 a 1 e conquista la permanenza in serie A1. Igor Sijsling ha sconfitto Giacomo Oradini per 63 62 mentre Marco Bortolotti si è imposto su Thomas Holzer per 62 63. L’unico punto per il Rovereto è arrivato da Johannes Ager che ha sconfitto Francesco Salvia-

to per 63 62 mentre nel quarto singolare Tommaso Gabrieli ha regolato Luca Stoppini col punteggio di 64 60. Entrambi i doppi sono stati a favore del Bassano: Igor Sijsling/Marco Bortolotti hanno superato Thomas Holzer/ Johannes Ager per 63 63 mentre Francesco Salviato/Tommaso Gabrieli si sono imposti su Giacomo Oradini/Luca Stoppini per 63 62. Ed è festa!

Il personaggio Il funambolo bassanese affronterà il Grappa con quattro bici differenti in costante equilibrio

Tempe e l’impresa dell’anno

sta nel fatto che saranno 4 le bici che userà lungo il tragitto, due mountain bike e due bici da corsa, e 9 saranno i pezzi in totale tolti dalla bici, compreso la sella e il manubrio. Ma andiamo per gradi per capire bene di cosa si tratta. Il

tragitto sarà diviso in 4 settori della lunghezza di circa 6.5 km e ognuno di questi verrà percorso con una bici diversa. Il primo settore, uno dei più difficili, sarà da Romano d’Ezzelino fino a località Costalunga con una mountain bike sen-

IL PERSONAGGIO

Simone Morosin abbatte ogni barriera (G.Z.) Il consiglio comunale di Castello di Godego ha premiato l’atleta disabile Simone Morosin L’amministrazione godigese ha deciso di istituire un riconoscimento per la sua caparbietà nell’abbattere le barriere della disabilità e attraverso lo sport, in questo caso il tennis tavolo, raggiungere anche ottimi risultati. «Ho cominciato l’attività sportiva (tennistavolo) nel settembre 2006 con la società sportiva Asd Sport Life di Montebelluna cercandola nelle pagine gialle, da solo. In questa società mi sono allenato per 6 anni, prima a Trevignano, poi a Biadene per una o due volte alla settimana. Dal settembre 2012 mi alleno con la società sportiva Spin Club di Bessica di Loria. Ci tengo a precisare che questa società è nata anche per la mia assidua partecipazione con Domenico Campagnolo tutt’ora presidente, il quale ha creduto insieme a me in questo sport

e oltre alla passione e il tempo dedicato ci ha messo anche il contributo economico. All’inizio ci trovavamo molte volte da soli per fare allenamento nella palestra delle scuole elementari di Bessica. Oggi ci troviamo in 25 iscritti appassionati per fare allenamento due o tre volte alla settimana, par-

tecipando a gare e tornei sia Fitet (Federazione italiana tennistavolo) che Csi». E questa voglia di giocare e impegnarsi ha fruttato a Simone diverse soddisfazioni anche a livello di affermazioni: ha vinto il campionato italiano di tennistavolo nel 2007 passando l’anno

successivo dal settore promozionale al settore agonistico e paralimpico. Nel 2010 e 2011 è stato inserito nella lista di atleti di interesse nazionale e nel 2013 è giunto secondo ai campionati italiani di Lignano Sabbiadoro. Il 14 maggio del 2014 è stato anche tedoforo in occasione degli Special Olimpics. Quest’anno è giunto terzo al torneo nazionale paralimpico di Montecchio Maggiore e terzo ai campionati italiani Csi di Lignano. Infine il 4 ottobre scorso è giunto secondo al torneo nazionale paralimpico che qualifica ai campionati italiani paralimpici in programma il prossimo anno di Lignano Sabbiadoro. «I miei genitori - conclude Simone - mi seguono e mi portano in tutti i tornei dove è possibile andarci per la distanza, per il tempo e per il costo, per questo devo molto ringraziarli».

tempo dove sarà indispensabile tener alta la concentrazione. Al seguito avrà un’ammiraglia di sostegno e un furgone che provvederà a preparare in posizione le bici durante il cambio. Insomma questa volta il Magico Tempe ha voluto proprio esagerare, sicuramente

nel primo e nell’ultimo settore, quelli più difficili e a nostro avviso i più spettacolari, dovrà stare molto attento, del resto da uno come lui ci si può aspettare davvero di tutto, sarà uno spettacolo e un’ulteriore prova che l’impossibile non esiste ancora!

IL TUO OUTLET

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Le quattro biciclette che userà per scalare il Grappa

za ruota, forcella e sella, quindi sarà seduto sul tubo sterzo del telaio con il manubrio dietro la schiena! Al primo “pit stop” ci sarà un cambio veloce del mezzo e passerà a una bici da corsa senza ruota anteriore, qui dovrà dare il massimo sfruttando le sue doti di scalatore per portarsi il più velocemente possibile fino al secondo pit stop in località Camposolagna. La terza bici sarà una mountain bike senza ruota e forcella, con questa dovrà sfrecciare lungo il falsopiano fino a Ponte San Lorenzo e salire poi fino a bivio di Malga Pat dove averrà l’ultimo cambio, quello più difficile in assoluto, una bici da corsa priva di ruota anteriore, forcella e questa volta anche del manubrio, una novità anche per lui. Gli ultimi chilometri dunque saranno i più difficili oltre che decisivi per chiudere al meglio questa incredibile “crociata” ciclistica. Per complicare ancor più la prova Simone ha deciso che il tempo massimo a disposizione per percorrere tutto il tragitto di poco più di 26 km sarà di 2h e 30minuti, una lotta contro il

CAROLLO

Il Magico Tempe svela in anteprima l’impresa del 2016. Si chiama “Monte Grappa 4.9” l’ultima follia di Simone Temperato. Quattro bici diverse, nove pezzi compreso manubrio e sella tolti, così scalerà il Monte Grappa per entrare nella storia! Se finora avevamo sentito parlare delle sue incredibili imprese in impennata sulle più famose e dure salite delle Alpi e Dolomiti, adesso il Magico Tempe ne sta preparando una davvero incredibile e singolare. Sarà un connubio di diversi modi di andare in bici che l’hanno visto protagonista in importanti e spettacolari sue imprese ciclistiche fatte in questi 12 anni di attività. Un rompicapo di modi di pedalare che ha come comun denominatore, equilibrio, difficoltà e una buona dose di fantasia. Sarà la statale Cadorna a mettere a dura prova il funambolo bassanese che si cimenterà in una prova unica nel suo genere. Ma perché chiamarla “Monte Grappa 4.9”? La vera chiave di lettura di questi due numeri

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sportivamente

mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

L’attività fisica va bene a qualsiasi età della vita Con un po’ di ottimismo si può constatare che dopo i 30 anni le prestazioni calano, dai 40 inizia un fisiologico decadimento, dopo i 60 ogni stimolo potrebbe diventare una sollecitazione eccessiva. Che fare se, sedentari incalliti, si sono superati gli anta, o ci stiamo avvicinando, e comincia a solleticarci l’idea di cercare l’elisir di lunga vita o semplicemente di migliorare la forma con un po’ di attività fisica? Fortunatamente, o sfortunatamente, l’essere umano non è stato programmato per l’inattività ma, fin nell’utero materno, si muove e si sviluppa, nasce e vive in movimento. Quando parliamo di attività fisica molto spesso la si confonde con il termine sport e usiamo queste due parole in modo interscambiabile ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci dà una mano a definirla più nel dettaglio indicandola come “qualsiasi movimento corporeo prodotto dal nostro sistema muscolare e scheletrico che richiede dispendio di energia eccedente rispetto alla condizione di riposo”. Quindi non solo attività sportive ma anche lavoro manuale, movimenti della vita quotidiana o dei nostri hobbies, come camminare, fare giardinaggio, andare in bicicletta o andare a ballare. Con questa definizione cade ogni scusa che abbiamo costruito per evitare un sano movimento e ci possiamo concedere di ripensarlo e magari trasformare le nostre attività quotidiane in esercizio, ossia una pianificazione della nostra attività motoria, strutturandola e rendendola ripetitiva per migliorare o mantenere il nostro stato di salute, forma e benessere. E perchè no, volendo, possiamo anche transitare alla pratica sportiva vera e propria dove sono condivise regole, valori e obiettivi. Negli adulti e negli anziani, dove l’attività motoria e sportiva non hanno più una valenza educativa come per i bambini e i ragazzi, l’esercizio fisico, escludendo l’attività agonistica, può essere svolto in diverse modalità. I benefici dell’esercizio fisico, pur con le specificità relative all’età, sono generalmente riconosciuti e tutti possiamo ottenerli. Muoversi quotidianamente stimola e consolida effetti positivi sulla salute fisica e psichica delle persone e si ammonisce sempre più spesso come la scarsa attività motoria e stili di vita poco equilibrati possano essere concausa dell’insorgenza di alcuni tra i disturbi e le malattie oggi più diffuse: diabete, infarto, ictus, insufficienza cardiaca, tumori... Tutti possiamo praticare attività motoria tenendo in considerazione la nostra condizione medica e fisica e possiamo facilmente trasformare anche una semplice passeggiata, una camminata, un lavoro domestico o il lavare la macchina in un allenamento salutare. Anche per gli anziani l’eserci-

zio fisico può essere particolarmente utile. Il movimento quotidiano previene l’osteoporosi e i disturbi muscolo-scheletrici come il mal di schiena, ritarda l’invecchiamento, diminuisce il rischio di obesità, contribuisce a prevenire la depressione e la riduzione delle facoltà mentali, favorisce il benessere psicologico e facilita la gestione di ansia e stress. Previene inoltre il rischio di cadute migliorando la coordinazione e l’equilibrio.

In sintesi, qualsiasi sia la nostra età, non abbiamo più nessuna scusa per evitare il movimento e mantenere il nostro benessere psico-fisico a un buon livello per tutto l’arco della vita; bastano un consiglio, un confronto, un parere, una visita medica, scegliere l’attività o la disciplina migliore per noi e la nostra situazione fisica, iniziare a praticarla e praticarla con regolarità. www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Le anemie nutrizionali tornano sotto la lente Le anemie nutrizionali fino a tempi recenti erano trascurate e non venivano diagnosticate. Come indicato dal nome stesso sono causate da carenza di nutrienti necessari per la sintesi dei globuli rossi: ferro, rame, zinco e magnesio, vitamina C, B12, B6, l’acido folico, Vitamina A, e da mancanza adeguata di proteine. Le categorie a rischio sono i bambini e adolescenti, donne in gravidanza o con perdite emorragiche, persone con malassorbimento intestinale e i vegani. Tra le principali cause abbiamo la carenza di ferro, buone fonti sono i prodotti di origine animale (ferro-eme) come fegato, carne rossa e preparati a partire dal sangue (sanguinaccio, ecc.) e fonti vegetali (ferro non-eme) come alcuni semi, verdure con fogliame verde, il miglio, frutta secca... Il ferro di origine vegetale si assorbe meno di quello animale. L’assorbimento è favorito da vitamina C, fruttosio, acido citrico e proteine, mentre è reso difficile da un consumo eccessivo di acido ossalico e fitati (fibre), tannini (tè, caffè), carbonati, fosfati, eccesso di zinco e piombo.

Il grande successo delle “diete miracolose” che non hanno alcun fondamento scientifico, tendono a sopprimere gruppi di alimenti contenenti ferro come la carne, il pesce o i legumi. Nel caso dei vegani il rischio di anemia è ancora maggiore perché la vitamina B12 si trova soprattutto negli alimenti di origine animale, le proteine vegetali devono essere correttamente combinate per avere un valore equivalente a quello delle carni, del pesce o dell’uovo. In altre anemie come le megaloblastiche (carenza di vitamina B12 o acido folico), si raccomanda di assumere alimenti ricchi di folato come gli ortaggi, i vegetali a foglia verde, il fegato... Il medico può rin-

forzare la dieta con un supplemento, almeno per un periodo sufficiente al ristabilirsi dei corretti livelli. Si consiglia di seguire una dieta equilibrata sana e variata e che contempli una grande varietà di alimenti quale forma per assicurare l’apporto adeguato di macronutrienti e di tutte le vitamine e minerali, assicurare l’energia e i nutrienti necessari per una corretta crescita, sviluppo e mantenimento. Le calorie apportate dalle proteine, dai carboidrati e dai grassi devono rappresentare rispettivamente il 10-15%, il 50-55% ed il 30-35% del totale dell’energia consumata quotidianamente, non saltare i pasti. Rinforzare la colazione per mantenere un’attività fisica e intellettuale ottimale durante la mattinata, evitare l’abuso di snack salati e dolci, dei “fastfood”, svolgere attività fisica (aerobica) regolare. Aumentare il consumo di legumi (circa 2-3 volte a settimana), di carne, uova o pesce, consumare anche il fegato (almeno 2-3 volte al mese). Preferire agrumi e prodotti lattei (migliorano l’assorbimento di ferro e di acido folico abbondante negli ortaggi, nei vegetali a foglia verde, nel lievito e Fegato e ricordare che con la cottura il folato si può inattivare). Ridurre il consumo di alcol (diminuisce l’assorbimento di acido folico), tè, caffè (diminuisce l’assorbimento di ferro). Consumare i cereali integrali alternandoli a quelli normali senza abusarne perché contengono più ferro, vitamina B12 e acido folico di quelli raffinati ma il loro contenuto in fitati diminuiscono il loro assorbimento.

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Rosà, 60 mini atleti fra gioco e sport Sono stati oltre 60 i miniatleti che si sono impegnati nel “Gioco Karate nella palestra Balbi di Rosà. La manifestazione, con il patrocinio del Comune di Rosà e la presenza a bordo tatami dell’assessore allo sport Mauro Frighetto e del presidente provinciale della Federazione Fijlkam Bertoncello Giuseppe, è stata organizzata per gli atleti del sodalizio Centro Sportivo Sakura Karate

di Rosà, Nove e S. Anna. Obiettivo della giornata far competere tra di loro i ragazzi in modo giocoso e divertente senza tralasciare lo spirito del Karate: rispetto e impegno. Molto apprezzata, specialmente per i ragazzi, è stato anche la parte finale, dove i genitori si sono confrontati con i loro figli in un percorso di destrezza. Un pomeriggio ben riuscito!


6 dicembre 2015 - 5 il grande Sport calcio Lega Pro Novembre da dimenticare per il Bassano che non riesce più a vincere. E la vetta si allontana

Sottili: «Serve furore agonistico»

Forse il Bassano Virtus ci ha abituati troppo bene. O forse ci sono solo periodi più o meno felici, e questo fa parte della seconda categoria. Di sicuro, il mese di novembre è stato avaro di soddisfazioni per Iocolano e i suoi: nessuna vittoria, come non si registrava da tempo, qualche pareggio e alcune sconfitte (tra cui la prima al Mercante contro il Mantova) costituiscono il bilancio della truppa di Sottili. E così il Cittadella sembra già lontano, le sorprese Alessandria e Feralpi Salò (che da quando ha Diana in panchina ha compiuto una rimonta clamorosa) paiono avere una marcia in più, mentre Pavia e Cremonese sono sempre pronte a mettere i bastoni tra le ruote. Insomma, i giallorossi hanno passato senza dubbio tempi migliori, ma d’altra parte gioca a loro favore la classifica corta che rende tutti i giochi ancora aperti. «Questo è un campionato di qualità elevata – non nasconde mister Stefano Sottili – per cui occorre affrontare ogni gara con la consapevolezza che se non si dà il massimo si fatica a ottenere punti. Noi dobbiamo guardare di partita in partita, con obiettivi immediati, e se pensiamo ad obiettivi a lunga gittata sbagliamo. Periodo che gira male? Non voglio giustificazioni, né alibi, per cui testa bassa e continuiamo a lavorare. Dobbiamo essere noi bravi a invertire questo periodo, non dobbiamo commettere l’errore di aspettare che giri da solo, perché piangersi addosso non porta a nulla. Dobbiamo dimostrare che abbiamo voglia di stupire ancora e voglia di metterci in discussione». Il tecnico giallorosso, comunque, punto tutto sulla forza del collettivo. «Questo è un gruppo di grandi professionisti – prosegue il mister giallorosso - che si applica molto negli allenamenti settimanali, mettendosi a disposizione. Doti morali e grande spirito di sacrificio rappresentano l’anima e le certezze sulle quali il gruppo si basa per voler continuare a recitare un ruolo da protagonista anche in questo campionato. Come espresso anche da altri addetti ai lavori questo girone è molto più simile alla serie B che alla Lega Pro, c’è grande equilibrio e lo dimostrano i risultati di ogni domenica e credo sarà così fino alla fine. Sarà importante far sentire tutti importanti, perchè anche i giocatori che in questo momento magari stanno trovando meno spazio saranno fondamentali per la seconda parte di stagione». La ricetta per tornare protagonisti di primissimo piano? È presto detta. «Dobbiamo sempre abbinare cattiveria agonistica alla qualità, solo uno dei due elementi non è sufficiente per ottenere risultati positivi – conclude Sottili - dove non arrivi con le qualità devi arrivare con il furore agonistico. Dobbiamo mettere in campo voglia, determinazione, cattiveria agoni-

LEGA PRO

Cittadella è già da piani alti

Il Bassano impegnato contro la Pro Patria. A lato una trattenuta su Iocolano (foto Cirillo)

stica il tutto in binomio con il gioco. Sappiamo che dobbiamo dare il 110% in ogni gara, ormai le squadre ci conoscono, non siamo più una sorpresa come lo eravamo lo scorso anno e tutti cercano delle con-

tromosse per non farci fare il nostro gioco. La classifica? Il primo obiettivo dev’essere centrare i 40 punti, poi vedremo quello che verrà e alla fine tireremo le somme». Stefano Cirillo

Cambiano le inseguitrici, ma il Cittadella in questo ultimo mese resta al comando della classifica aumentando il vantaggio. Dopo la sofferta vittoria (2-1) sull’Alessandria dalla maglia grigia, nell’ultimo turno la stessa sorte è capitata alla Reggiana (pure gli emiliani sono scesi al Tombolato in maglia grigia) con una rete da vero bomber di Litteri (stop di petto e cannonata che trafigge il portiere ospite Perilli) con raddoppio nel primo tempo di capitan Iori di testa (per lui una prodezza inusuale). Poi tanta sofferenza con la Reggiana che si è confermata squadra che lotterà fino in fondo per la vetta, nonostante gli ultimi risultati le siano stati decisamente sfavorevoli. Il Cittadella si è dimostrato squadra di carattere che sa cavar fuori il meglio anche in situazioni difficili, così come era stato nel turno precedente al Mercante con il Bassano, che nel secondo tempo ha dominato i granata. Nell’occasione il portiere Alfonso si è erto a baluardo, mentre il centrale difensivo Manuel Pascali ha insaccato di testa così come aveva fatto nel derby con il Padova. Tornando alla vittoria sulla Reggiana, il Cittadella ha rotto la serie di ben tre pareggi (gli altri due con Mantova per 0-0 e con il Lumezzane per 1-1) dimostrando una continuità che non hanno avuto le inseguitrici di un mese fa (Reggiana, Pavia, Bassano), mentre adesso la squadra di Roberto Venturato guida la classifica con 26 punti seguita dalle emergenti Alessandria (24), Feralpisalò (24), Pavia (22), Bassano (21), Cremonese (21), Sudtirol (20), Reggiana (20) e Pordenone (19). Sono tutte squadre potenzialmente in corsa per il primato in un girone molto equilibrato al vertice. Il Cittadella giocherà a Pordenone contro una delle squadre più in forma del momento (capace di segnare 4 gol in casa della Reggiana), quindi al Tombolato affronterà il Bassano per gli ottavi di Coppa Italia, poi in casa ospiterà il Feralpisalò,

andrà in trasferta a Cremona e chiuderà il girone di andata al Tombolato con il Sudtirol. Come dire che i granata affronteranno tutte quadre di vertice, il che è uno stimolo e un buon auspicio, visto che l’unica sconfitta è capitata con l’Albinoleffe e i punti “persi” riguardano Pro Piacenza e Renate. TIFOSI. Il primato in classifica piace ai tifosi che hanno inaugurato il nuovo club granata “Le Mura” con presidente Emanuela Signoretto, mentre il club “I Love Citta” ha presentato il calendario granata a scopo benefico alla pizzeria “Marechiaro”, il Salf Granata Club ha festeggiato “Da Godi” a Fontaniva (se te vinsi te godi, se te perdi te godi lo stesso), il “Dino Pettenuzzo” nella festa sociale presso l’agriturismo Sartor ha presentato il “2. torneo indoor” (12 e 13 dicembre al palasport di San Giorgio in Bosco) il cui ricavato va all’Arca dell’università di Padova per la ricerca contro la aritmie cardiache. Rino Piotto

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6 dicembre 2015 -6 il grande Sport altri sport Nuoto Finale d’anno con risultati pirotecnici per la società di Marostica che eccelle con i suoi giovani

La Rari Nantes sogna in grande

Si è aperta una nuova stagione agonistica per i giovani nuotatori della Rari Nantes Marostica. Gli atleti che fanno capo alla società marosticense, oltre che nel consueto circuito regionale, hanno partecipato a importanti meeting giovanili. Sabato 17 e domenica 18 ottobre, a Torino, ventidue tra le più giovani leve della Rari Nantes hanno gareggiato con successo alla manifestazione “Coppa Avvenire”, gara nazionale di Pentathlon, che ha visto schierati più di 250 atleti dalla categoria Cuccioli agli Assoluti. Considerando che per molti di loro si trattava della prima prova in una competizione di livello nazionale, il week end di gare torinesi ha rappresentato non solo un “battesimo” agonistico, ma soprattutto una bella esperienza formativa. Giada Giuriato, Marta Nava e Valentina Guglielmini, che insieme compongono il team di allenatrici tutto al femminile quest’anno in forza alle piscine di Marostica, non nascondono la loro soddisfazione. «Gli scopi del nuoto agonistico che ricerchiamo a Marostica - afferma Giada Giuriato, head coach – sono, certamente, i miglioramenti delle prestazioni atletiche, ma altrettanto importante è lo sviluppo di valori sportivi quali sono lo spirito di squadra, cosa affatto non scontata per uno sport individuale, il rispetto dell’altro, il senso della dedizione e dell’impegno quotidiano al fine di raggiungere un obiettivo». L’allenamento che ogni giorno impegna una quarantina di ragazzi delle categorie giovanili ha mostrato le sue potenzialità anche all’11. Meeting di Halloween, “Trofeo Città di Rosà”, svoltosi sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre. La squadra di nuoto, grazie alla somma dei piazzamenti dei suoi atleti, ha conquistato il 17. posto su più di quaranta società partecipanti. Entusiasmanti le prestazioni di Riccardo Zannoni e Marco Menta. Zannoni ha raggiunto il secondo gradino del podio di categoria con un prodigioso 56”16 nei 100 stile libero, tempo che gli fa conquistare di diritto la partecipazione ai campionati italiani giovanili di Riccione il prossimo aprile. L’atleta marosticense ha staccato il biglietto per gli Italiani anche nei 50 stile libero con un ottimo 25”45. Solo per poco Marco Menta non è riuscito a conseguire il tempo limite per Riccione, ma la terza posizione nei 100 rana con 1’12”35 e il secondo posto nei 50 rana con 32”89, oltre al quinto posto nei 50 farfalla con 29”73, sono più che un buon viatico per centrare, come Zannoni, l’obiettivo dei prossimi campionati nazionali. Nella trasferta rosatese si sono distinti con ottimi risultati personali Josè Lancerini e Mirco Gigante i quali hanno gareggiato nei 50 farfalla toccando la piastra d’arrivo con i tempi di 31”95 e 33”10. Lancerini inoltre, con il tempo di 29”75 è sceso sotto il muro dei 30” nei 50 stile libero. Nei 100 farfalla, il giovane della Rari Nantes ha fermato il crono-

metro a 1’11”73 e, nella stessa gara, Gigante ha fatto suo un buon 1’15”59. Incoraggianti i risultati anche in campo femminile, dove Vanessa Fabris e Sofia Gasparotto hanno conquistato il loro nuovo

Marco Menta. Silvia Battistini ha ritoccato il suo primato nei 100 stile libero concludendo la gara con il tempo di 1’01”7. Josè Lancerini e Mirco Gigante confermano il loro valore nei 50 farfalla maschi con il tempo di

I ragazzi che hanno partecipato alla trasferta di Torino, a fianco il giovane Riccardo Zannoni e sotto Sofia De Mozzi che ha conquistato il podio

primato personale nei 50 stile con 31”14 e 33”33. Vanessa Fabris, nei 50 farfalla, ha ottenuto un buon 35”28 mentre Sofia Gasparotto nei 100 stile libero ha siglato un apprezzabile 1’13”43. Record personale per Silvia Battistini che, nella categoria juniores, ha stoppato la lancetta del cronometro dei 50 stile libero a 28”73, dei 50 farfalla a 32”02 e dei 100 stile libero a 1’02”22. Questi risultati conseguiti a Rosà sono stati confermati all’avvio delle prime giornate delle attività Interzona organizzate dal Comitato Veneto della Federazione italiana nuoto. Il 15 novembre, a Campodarsego, tra 43 atleti, Sofia De Mozzi, è salita sul secondo gradino più alto del podio nei 50 Stile Libero della categoria Esordienti B Femminile, con il tempo di 36”1, a un solo decimo dalla prima classificata. Domenica 22 novembre a Cittadella, Riccardo Zannoni si è piazzato 16. nella categoria Assoluti. Zannoni, classe 2002, ha chiuso la gara in 57”8, primo tra i suoi pari età. Ancora per i 100 stile libero, sono da menzionare l’ottimo 1’06”4 di Mirco Gigante e il più che buono 1’01”3 di

31”2 e 33”6 e, nella gara femminile, Silvia Battistini con 31”3. Significativa la gara di Menta nei 200 rana che con 2’37”1, è anch’egli primo nei pari età. Gli atleti della Rari Nantes si fanno notare nondimeno nelle distanze più lunghe: Zannoni nei 400 stile libero ha chiuso la gara in 4’26”, mentre Lancerini e Laura Marcon hanno terminato la loro fatica negli 800 stile libero rispettivamente con i tempi di 9’52”8 e 10’59”4. «Questo inizio di stagione - chiosa Giuriato - ci lascia pienamente soddisfatti, perché sappiamo che i ragazzi hanno tutti ampi margini di miglioramento. Insomma, per citare un’espressione utilizzata qualche anno fa da un grande allenatore come Julio Velasco, potremmo dire che anche noi non saremo il dream team ma, senza dubbio, siamo una squadra che non lesina di immaginare future eccellenti prestazioni». Se sognare in grande è il primo passo per ottenere ciò che si desidera più ardentemente, i risultati fino ad ora conseguiti dicono d’altra parte che per i nuotatori scaligeri qualche sogno è già diventato realtà.

CELEBRAZIONI

La festa della Fratellanza rilancia la bandiera olimpica

La “15. festa della Fratellanza” al ristorante da Godi a Fontaniva ha rilanciato il significato della Bandiera Olimpica unendo il mondo dello sport a quello del volontariato che opera nel sociale. C’erano il Cittadella con il presidente Andrea Gabrielli, il diggì Stefano Marchetti nativo da Fontaniva, dirigenti, giocatori (Lucas Chiaretti, Lamin Jallow e Yusupha Bobb originari dall’America Latina e dall’Africa) e molti tifosi dei club granata, l’Us Fontanivese San Giorgio guidata da Odone Zorzo, sportivi e cittadini con il Gruppo Missionario di Fontaniva e l’Auser di Cittadella, che promuove il Punto d’Ascolto e molteplici iniziative di solidarietà, l’arciprete di Fontaniva don Gianni Damini, il presidente onorario del Salf Granata Club Fontaniva Presente Enrico Sambo, An-

tonia Trento e Sofia Spiga in rappresentanza del Comune di Fontaniva e soprattutto la cooperativa Fratres, che aiuta i ragazzi diversamente abili, presenti con operatori e genitori. La serata è stata animata da Rino Piotto e Pierluigi Basso con numerosi interventi e testimonianze sui valori dello sport e della solidarietà per una cultura sportiva che contrasti le degenerazioni e i rischi dello sport nella società attuale. Ottima l’organizzazione del Salf Granata Club del presidente Silvano Birollo, al suo terzo compleanno, che continua le storiche “feste dello sport” della tradizione salfina nell’aula magna delle Medie di Fontaniva e gli insegnamenti del presidentissimo Angelo

Gabrielli, fondatore del Cittadella, società plurivincitrice del trofeo Fair Play e della Coppa Disciplina.

Nella foto Rino Piotto e Lamberto Tellatin consegnano un quadro a Francesco Rebellato, segretario-fondatore del Centro di Coordinamento dei Club Granata. Sotto le rappresentanze del mondo sportivo e di quello del volontariato solidale.

VOLLEY SERIE C

Il Bassano punta dritto alla B

(S.C.) Una piacevole sorpresa. L’inizio di campionato del Bassano Volley non poteva essere più dolce, visto che la truppa di Poletto viaggia nelle primissime posizioni di classifica, nonostante la “linea verde” adottata dalla società facesse mettere in preventivo qualche difficoltà in più. E invece il team giallorosso ha saputo fare di necessità virtù, mettendo in mostra buon gioco e freschezza atletica. «Stiamo raccogliendo i frutti di quanto seminato negli anni precedenti – attacca Fiorenzo Signor, il fac-totum del volley giallorosso – puntando tutto sui giovani del nostro vivaio, che ci stanno regalando delle belle soddisfazioni. Dopo l’addio a Eros Guarise, vera e propria pietra miliare della pallavolo bassanese, ci siamo detti che ognuno di noi doveva dare qualcosa in più per la causa comune, e così è stato. In squadra ci sono i ‘senatori’ Ioppi e Roman, a cui si aggiungono molti giovani di belle

speranze che sanno il fatto loro. E, per fortuna, i risultati ci stanno dando ragione». Insomma, l’obiettivo stagionale della salvezza sembra proprio essere alla portata della squadra di Poletto. «Puntiamo a concludere il campionato tra le prime nove – prosegue Signor - in modo tale da poter entrare a far parte della nuova serie B, che sarà unica e non più suddivisa in B1 e B2. Sarebbe proprio un successo conquistare la serie B grazie ai nostri giovani». Certo è che il campionato è ancora agli inizi e i punti in palio sono tanti. «È vero – conclude Signor – ma gli stimoli non mancano. Il movimento della pallavolo bassanese è in salute e puntiamo anche a riportare al PalaBruel i nostri tifosi, che negli ultimi tempi non erano certo numerosissimi ma che ora stanno ritrovando entusiasmo. Grazie anche ai giovani che stanno facendo la differenza».



il grande Sport

6 dicembre 2015 -8

altri sport

Calcio a 5 donne Protagoniste nel massimo campionato con Breganze

L’angolo della Prevenzione

Attenti alle Lupe

a cura del Dottor Gianluca Gnoato osteopata e fisioterapista

Specialista nei disequilibri del movimento ar�colare e muscolare. Esperto in fitoterapia e alimentazione nel sistema scheletrico

Che dolore alla spalla quando elevo il braccio!

N

ello scorso numero abbiamo affrontato il problema del dolore alla spalla durante il gesto spor�vo del lancio, del �ro o della schiacciata, che compare ad un certo grado di elevazione del braccio. Si spiegava come tale sintomo derivi da una disfunzione (cioè alterazione) del corre�o movimento della spalla, che genera un confli�o meccanico e un conseguente sovraccarico nell’ar�colazione.

patologia, bensì una Disfunzione di movimento. In le�eratura (Bjordal JM et al.) è ben descri�a l’inefficacia dei rimedi an�nfiammatori, mentre è chiaro come la cura sia risolvere la causa che determina questa alterazione del movimento.

D

urante la Valutazione Osteopa�ca Posturale e lo Studio Dinamico della spalla, si effe�uano test manuali e riprese video sia in laboratorio

N

ello specifico si descriveva come un a�eggiamento di cifosi della colonna dorsale non perme�a una adeguata estensione del busto ed una corre�a retroposizione della spalla. Per riuscire ad elevare il braccio ed esprimere una buona forza, l’atleta deve concentrare tu�o il caricamento sulla spalla, con conseguenza lo stress ai tessu� e il dolore. (foto 1)

Capitan Mary con Miss Italia

Lunedì 19 novembre il capitano del “Fila San Martino-Lupe Basket” Maria Luisa “Mary” Sbrissa ha partecipato al celebre Premio “Radicchio d’Oro” all’Hotel Fior di Castelfranco Veneto. Con “madrina” Miss Italia 2015 Alice Sabatini, i premiati sono stati nel settore sport l’attaccante del Verona e bomber-mundial Luca Toni, l’allenatore del Sassuolo Eusebio Di Francesco, la pluri-titolata pattinatrice Silvia Marangoni, con un gremito parterre di oltre 400 presenze.

HOCKEY INLINE

Storica Supercoppa a Cittadella

Q

uesto mese descriviamo un’altra disfunzione del movimento della spalla, frequente sia negli sia in campo di allenamento spor�vi che nei sedentari: la per analizzare con Discinesia Scapoprecisione le disfunlare, che significa alterazione (dis) zioni del movimento del movimento scapolare (foto4). In (cinesia) della La disfunzione seguito si imposta un raffinato programma scapola. La scapola di tra�amento mirato è un osso libero, e della scapola alla rieducazione so�o il controllo di dipende dalla dello schema corre�o muscoli precisi si di movimento della muove contempo- debolezza scapola . raneamente ed in del dentato corre�a sincronia con il braccio hiedo sempre anteriore durante l’elevazioai le�ori di ragionare sul ne dell’arto; più il conce�o cardine alla base di un braccio necessita di alzarsi, più sincero e scien�fico intervento la scapola ruota per accompasanitario: “Cosa mi ha generato gnarlo e sostenerlo (foto 2). il dolore?”. Avete la possibilità olto spesso, senza cause trauma�che, il muscolo Dentato Anteriore, che garan�sce questa rotazione scapolare che segue il braccio, non si a�va; ne consegue che, mentre il braccio sale, la scapola resta ferma e ad un certo angolo di di poter decidere le vostre movimento si crea un confli�o cure, i vostri professionis�: informatevi bene! La conomeccanico, un pizzicamento tendineo, originando quella scenza vi garan�sce la libertà di che viene chiamata Sindrome scelta della Prevenzione; solo da Impingement �po II. (foto 3) in questo modo eviterete la progressione della disfunzione nel futuro. pesso viene diagnos�cata Periartrite o Tendinite, ma si capisce che non c’è una

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SPORT & BELLEZZA

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Il Cittadella hockey inline è una società che dal 2011 partecipa al quinto campionato consecutivo nella Serie A1, dopo aver militato per le precedenti cinque stagioni in A2. L’Hockey Pattinaggio Cittadella inizia l’attività nel 1995 in associazione al Bassano hockey, quindi nasce nel 2000 come associazione dilettantistica e dopo un periodo impostato sulla passione e il divertimento, sviluppa l’aspetto agonistico iscrivendosi al campionato federale di hockey in-line. Trascorsa una fase nei campionati cadetti, la squadra conquista la promozione disputando il primo Campionato 2006/2007 di Serie A2 e poi dal 2011/2012 in serie A1, giocando alcuni tornei nei palazzetti delle città più vicine. Infatti nella stagione 2008/2009 il Comune di Cittadella inaugura (a lato dello stadio Pier Cesare Tombolato) il “PalaHockey”: impianto adibito all’hockey inline e pattinaggio, dotato di due tribune con posti a sedere e fondo di gioco in Stilmat (utilizzato per i campionati del mondo), gestito completamente dagli atleti per allenamenti e partite delle varie squadre. Già alla seconda stagione in A1 12/13 è finalista in Coppa Italia e nel 13/14 conclude al 4. posto partecipando ai playoff scudetto; inoltre è finalista in Supercoppa Italiana, quindi nel 14/15 bissa i playoff con il 2. posto in Campionato e la finale in Coppa Italia e con importanti convocazioni in Nazionale dei giocatori biancoblu-granata.

Nell’attuale torneo 2015/2016 il team del presidente e coach Mauro Pierobon ha ottenuto il primo storico trofeo con la Supercoppa Italiana, vincendo 8 a 5 la spettacolare finalissima in “partita secca” sulla pista del Milano Quanta, con entusiasmo per lo sport cittadellese e il Comune che ha salutato il successo nei display-luminosi, oltre a sgargianti foto-striscioni affissi in città.

L’organigramma è composto dal vice Antonio Tombolan; diesse Marco Pontarolo; dirigenti Isabella Pizzato, Diego Palliotto, Giampaolo Ferronato, Leonardo Tombolan, Andrea Bertuzzo; comunicazione: Paolo Bertuzzo. Roster-giocatori: Enrico Turetta, Michele Tombolan, Tobia Vendrame, Alessandro Paliotto, Luca Covolo, Paolo Pontarolo, Marco Grigoletto, Kelly G. Spain (Usa), Roberto Merlo, Alberto Virzi, Marco Tonnellotto, Alessandro Costa, Giovanni Brugnolaro, Daniele Facchinetti, Giacomo Tonin, Filippo Marin, Enrico Chelodi, Marco Stella, Denis Sommadossi e Riccardo Tombolato.

La società nasce nell’estate 2004 da una idea della allora presidente Chiara Squarise (ora direttore sportivo) con l’intento di affiancare una squadra femminile alla blasonata compagine maschile Luparense C5. Con la guida tecnica di Mario Lovo le ragazze conquistano una sequenza di importanti successi e risultati (Coppa Veneto 04/05, 06/07, 07/08, 08/09, 09/10; Supercoppa del Veneto 05/06, 07/08, 08/09, 09/10; due volte la finale di Coppa Italia 07/08, 10/11 classificandosi al 2. posto). Nel 2009 si concretizza la gestione autonoma della squadra e il cambio al vertice con la la carica di presidente e vicepresidente al geometra Alberto Lorenzin di San Giorgio delle Pertiche e al locale imprenditore Alessandro Zanini con una efficace programmazione generale, coadiuvati dal dirigente-accompagnatore Roberto Demo e dal prezioso lavoro dell’addetto-stampa Genny Trojetto. Dalla stagione 2011/2012 anche il Calcio a 5 femminile ha il proprio Campionato Nazionale di Serie A con le Lupe protagoniste di spicco al vertice nazionale, conquistando la final-eight di Pesaro e il sesto posto finale, come nel 2012/2013 con le Lupe squadra Campione d’inverno e alla final-eight di Pescara a marzo 2013. Dopo lo scorso torneo 2014/2015 concluso al 4. posto, che è valso l’accesso nella nuova “categoria regina” della serie AElite (dove gioca anche il Futsal Breganze mentre nella serie ANazionale c’è l’altra padovana Rambla Curtarolo), quest’anno le Lupe hanno primeggiato nel girone di andata scivolando al 2. posto proprio all’ultimo turno nello scontro-diretto con le tricolori della Ternana e con il Ritorno che inizierà (dopo la pausa per i Mondiali in Guatemala) il 6 dicembre in trasferta a Firenze e il rientro al Palasport di San Martino di Lupari, sede degli spettacolari incontri, domenica 13 contro Ichnusa Sinnai. Il forte roster (tra cui varie nazionali azzurre e straniere) è composto da Chiara Salinetti, Adelaide Famà, Paola Canaglia (indomito capitano nativa di Sandrigo classe ‘82), Lorena Turetta (vice-capitano), Laura Baù, il forte duo spagnolo Maria Perez Pereira e Rebeca Hermida Montoro (formidabile capocannoniere), Maria Elisabetta Pinto, Giorgia Benetti, Sofia Vajente, Chiara Pernazza, Krisztina Ujvari (Ungheria), diretto dallo staff-tecnico composto nei vari ruoli da Mario Lovo, Francesca Gecchele, Roberto Lunardon, Marco Franceschini, Irene Amoruso. Oltre alla prima squadra Elite sussiste una collaborazione con il Dream Five 5C di Dueville con mister Omar Dal Maso e gioca con un team amatoriale nel campionato Csein, con una idea anche di un prossimo settore giovanile, per ampliare e diffondere questa rilevante realtà territoriale. Un festoso appuntamento è previsto venerdì 11 dicembre alle ore 20 alla Sala Benedettina della Parrocchia di Abbazia Pisani di Villa del Conte con la cena societaria aperta a tutti, assieme alle giocatrici.


6 dicembre 2015 -9 il grande Sport sport invernali Sci Gli impianti sopra Gallio restano al palo per il momento ma sul tavolo ci sono vari progetti

Rebus Melette

Per gli impianti andati in decadenza c’è attesa per progetti di recupero più volte annunciati

come aveva promesso. In ballo c’erano anche dei partner con affari in Asia. E tanti progetti oltre alle Melette: anche Sisemol, Valbella, Ekar, Busafonda, Marcesina, Monte Fior. Una serie di località storiche e di grande suggestione. Intanto si resta in attesa per sapere cosa accadrà delle Melette, location sicuramente moto affascinante per la loro storia e il ruolo ricoperto per lunghi decenni nello sci veneto, a un’ora d’auto dalla pianura.

ettiamo anche te.

Il ritrovamento di questo volantino in luoghi pubblici è da ritenersi puramente casuale e non attribuibile agli organizzatori dell’evento.

rispondere. Sono tanti i fattori in gioco da considerare, ma voglio dire che se si deve sacrificare una stagione non è un dramma purchè si riesca a portare a buon fine gli investimenti”. Come noto l’accordo di acquisizione della Melette 2000 da parte della famiglia Finotto (gruppo 8effe), con la cessione della famiglia Marchesi, era stato annunciato qualche mese fa. C’era stato anche il particolare curioso che Ciano, l’acquirente, non si era tagliato la barba per tutto il periodo della trattativa,

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La finale 2016 della Continental Cup, in programma dall’8 al 10 gennaio prossimi, si giocherà a Rouen, in Francia. La città della Normandia ha dunque vinto la concorrenza delle altre tre candidate, tra le quali anche Asiago, riuscendo a portare sul proprio ghiaccio l’appuntamento conclusivo della competizione internazionale alla quale, lo ricordiamo, il Brazzale Asiago Hockey si è qualificato al termine del girone di qualificazione giocato e chiuso al secondo posto con Herning Blue Fox, Yertis Pavlodar e Mogo Riga. Dall’8 al 10 gennaio a Rouen, i Dragoni padroni di casa sfideranno quindi i campioni d’Italia del Brazzale Asiago Hockey, i danesi dell’Herningsponsor Blue Fox ei tecnico polacchi del Gks Tychy per provare a portare a casa il trofeo.

Il ritrovamento di questo volantino in luoghi pubblici è da ritenersi puramente casuale e non attribuibile agli organizzatori dell’evento.

Asiago deluso, le final four si giocano in Francia

È già la quarta volta che l’Ihf assegna a Rouen l’organizzazione della finale, dopo le edizioni del 2009, 2012 e 2014. Nel 2012 furono proprio i

ettiamo anche te.

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chè pensavamo fossero maturi i tempi per la designazione di Asiago - spiega il presidente del Brazzale Asiago Hockey Piercarlo Mantovani, a commento

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dell’assegnazione alla città francese capace di spuntarla anche su Asiago, che aveva presentato la candidatura per organizzare la tre giorni di finale - ci auguriamo ovviamente che sia fatto tutto al meglio sul fronte sicurezza e che comunque sia una tre giorni di grande sport. Dal punto di vista agonistico ci daremo da fare per essere presenti e pronti a dare il massimo. Ci spiace tantissimo per non aver potuto regalare ai nostri tifosi una finale ad Asiago. Abbiamo fatto quello che potevamo, ci abbiamo creduto ma non è bastato. L’obiettivo comunque è quello di far meglio rispetto al passato. Il nostro miglior risultato in Continental è stato fin qui un terzo posto. Vogliamo continuamente migliorarci e cercheremo di farlo anche in questo caso».

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Dragoni a vincere davanti al proprio pubblico mentre lo scorso anno a imporsi furono i bielorussi del Neman Grodno. “C’è un po’di delusione per-

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Probabilmente questo inverno non sarà ancora la volta buona

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Solo una trentina di anni fa era il polo privilegiato dello sci locale e dell’alta pianura veneta. Poi sono cresciuti gli altri, il turismo sciistico si è sviluppato e le Melette sono un po’ rimaste al palo. E anche adesso che sembravano pronte al rilancio, mantengono molti dubbi. Da una parte si sta facendo la progettazione Official sponsor definitiva dei nuovi impianti, con l’impegno dell’amministrazione di Asiago, in accordo con quella di Gallio. Otto ingegneri all’opera e si parla di gare d’appalto per dieci milioni di euro in prospettiva, con affiodamento dei lavori a marzo del 2016. Ma per allora, ha dichiarato il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern, occorre che la proprietà rimuova la vecchia seggiovia per lasciare il poponsor sto a quella nuova a sei posti ad agganciamento automatico. E qui viene il nodo, perché la vendita dei beni di proprietà della famiglia Marchesi al gruppo di Luciano Finotto con il quale la società Melette 2000 aveva sottoscritto un accordo d’acquisto preliminare, al momento appare ferma per qualche problema di salute che riguarda l’acquirente. “Quello che per Media partners noi amministratori è in primo piano – ha spiegato al Gazzettino di recente il primo cittadino di Gallio, Emanuele Munari, augurando a Finotto di potersi ristabilire presto - è il progetto Con il patrocinio di che stiadi ammodernamento mo tutti seguendo con grande attenzione. In molti si chiedono e mi chiedono se le Melette quest’inverno saranno aperte. E’ artners una domanda alla quale non so

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La CiaspDoloMitica, evento sportivo e turistico nelle Dolomiti, è aperta a tutti gli appassionati, top runners, podisti, maratoneti, escursionisti, amanti della natura, famiglie, gruppi di amici e associazioni. Omaggi a tutti i partecipanti e numerosi premi ad estrazione! E SABATO SERA 9 gennaio il coinvolgente CIASPconcerto musicale “IERI, OGGI E SEMPRE” di RADIO BIRIKINA con I , GIANPIERETTI e I DEFENDERS

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il grande Sport

6 dicembre 2015 -10

altri sport

RONDE

sul campione Manuel Sossella (su Fiesta addobbata col tricolore per festeggiare il titolo), attaccando fin dalle prime fasi di gara, sfruttando tutti i cavalli della sua Wrc e vincendo appunto le prime tre prove in programma. Probabilmente il suo antagonista Sossella era un po’ pago della vittoria in campionato e forse perché è stato anche l’unico a correre con le nuove gomme “da mondiale”. Sossella nel finale ha anche perso la seconda piazza grazie a una super rimonta di Andrea Dal Ponte. Quest’ultimo, vincitore nel 2014 al Palladio, si è detto molto felice della piaz-

Al Palladio la spunta Signor sulla Focus Marco Signor e Patrick Bernardi vincono il 6° Ronde Città del Palladio 2015 precedendo all’arrivo gli equipaggi Dal Ponte-Bizzarrini e SossellaFalzone al termine di una stagione trascorsa a sfidarsi lungo i tracciati del Campionato Italiano Wrc. La gara vicentina è piace parecchio al driver trevigiano, che porta a due le vittorie assolute in questo rally.

La precedente nel 2013 a bordo della Skoda Fabia S2000. L’equipaggio della Sama Racing ha dominato dalla prima all’ultima prova speciale, segnando tempi di rilievo e portando il distacco finale a 13” dal secondo. Gara impeccabile anche grazie alla Focus Wrc preparata dalla Dp Autosport e alle gomme Pirelli. Signor si è così preso una piccola rivincita

za d’onore conquistata contro due protagonisti del Tricolore Wrc. Alle spalle dei tre, buona quarta piazza finale per Alessandro Battaglin, vincitore in categoria Super 2000, dopo un bel duello nelle prime fasi con Lovisetto, poi ritiratosi per noie tecniche. A chiudere la top five Alessandro Tolfo, primo tra gli Under 25. Nelle altre categorie, bella vittoria in Gruppo A per Matteo Festini, primo tra le due ruote motrici e sesto assoluto. Tobia Gheno si è invece imposto in Gruppo R, mentre al veneziano Carraro è andato il perentorio successo in Gruppo N.

LA GUIDA DI FAVRIN

SPORT & SALUTE

HOCKEY PISTA GIOVANILE

Col “fondatore” della Mtb a spasso sulle Prealpi

Medicina sportiva, trasloco a Marostica Club infuriati

Il movimento vicentino è il più attivo in Italia

Con il web che impera, qualcuno resta attaccato alla buona, vecchia carta. A crederci sono l’editore De Bastiani e l’autore Dario Favrin, non nuovo a imprese editoriali del genere. Lo sportivo pensionato di Mussolente va verso i 73 anni ma non demorde. Socio del Cai da 50 anni, è stato si può dire tra i fondatori della passione per la mountain bike in Italia, visto che lui andava per montagne, mulattiere e viottoli già con le bici da strada e i copertoni dei bei tempi. “Erano già allora troppo pericolose le strade e bisognava trovare delle alternative naturalistiche” dice Favrin. Nel 1985, quando fondò il club Lo Scoiattolo, era il settimo sodalizio d’Italia. E con l’uscita delle prime Mtb, allora i famosi rampichini, Dario Favrin e i suoi organizzarono le prime gare della disciplina, facendo scuola anche ad austriaci e tedeschi. Memorabili il primo campionato italiano a Bassano nell’88 e poi la prima gara di Coppa del Mondo. “Arrivarono qui molti big, era di casa anche Paola Pezzo che ebbi il modo di conoscere”.

Insomma dall’alto della sua grande esperienza ora il buon Dario ha dato alle stampe “Tra i monti della Grande Guerra ... e non solo. Dal Pasubio al Grappa”, una guida per tutti (ciclisti, camminatori, nordic walker, ciaspolatori e sciescursionisti, ma anche con indicazioni di accessibilità per disabili, passeggiate a cavallo, sci di fondo, skiroll, sci di discesa) perfettamente illustrata con foto e mappe. Proposte e opportunità tra 12 discipline diverse. La guida (12 euro) è il primo di tre libri, polivalenti, per 12 discipline sportive e ricreative, con itinerari e stori a tra le Prealpi Venete. Una guida tutta da scoprire. La ciliegina sulla grande torta, però, lo dice anche Favrin, è l’Alta Via della Grande Guerra di 670 chilometri tra monti e valli, più della metà su sterrato. Qui torna fuori l’amore dell’autore per la Mtb: “Bisogna fare escursioni non più solo da mattina a sera, ma di 3, 4 o 5 giorni: allora sì arrivano le grandi soddisfazioni - dice Favrin - e la gente deve imparare a scoprire queste ricchezze a portata di mano”.

“A seguito di una riorganizzazione dell’attività dei Poliambulatori dell’Azienda, si comunica che a far data 14.12.2015, tutte le visite di medicina dello sport verranno eseguite c/o il distretto Unico sede Prospero Alpini in via Panica 17 a Marostica, al piano secondo. Pertanto si richiede la Vs collaborazione per avvisare i vostri iscritti, già in possesso di prenotazione a partire dal 14.12.2015, che la visita verrà effettuata a Marostica c/o la sede sopra riportata”. Firmato Paola Baccin, degli uffici amministrativi dell’Ulss bassanese. La comunicazione che sconvolge i parametri di un servizio che funziona in un certo modo da anni è arrivata a molte società sportive via mail ed è subito scoppiato un mezzo trambusto. E nei giorni successivi, ripresisi dalla sorpresa, i diversi club hanno cominciato a incavolarsi. Come noto il servizio di Medicina Sportiva dell’Ulss svolge una funzione molto importante: fa le visite agonistiche obbligatorie agli atleti minorenni delle società sportive dilettantistiche del territorio. Analisi, visita medica, prova sotto sforzo, controlli cardiaci e visivi e l’acquisizione dell’anamnesi sono alcuni dei passi fondamentali. La visita e il relativo certificato sono obbligatori per l’iscrizione e il tesseramento a un club che faccia sport e agonismo, quindi praticamente tutti, da una certa età in poi secondo le fasce anagrafiche defi-

nite dalle federazioni. La Medicina Sportiva dell’Ulss fa circa tremila visite all’anno e neanche bastano. Infatti negli anni una grande quota delle visite si è diretta verso alcuni ambulatori privati. Ma ora, spostando tutto (visite, prenotazioni, ritiro certificati) in quel di Marostica è ovvio che l’area bassanese, sicuramente la più fornita di giovani atleti, viene penalizzata per i trasferimenti sia delle famiglie (il minore deve presentarsi alla visita con un genitore), sia degli addetti dei club che devono iniziare a fare i pendolari con parecchi chilometri in più nel motore. Bassano, città capofila, ma anche i centri più grossi dell’Ulss come Romano, Cassola, Rossano, Cassola, Tezze con cartigliano, più tutta la Valbrenta, sono di certo più vicini alla sede attuale in via Monsignor Negrin nella città del Grappa. Favoriti diventano Marostica e i piccoli centri scaligeri con Nove. L’ordine di servizio arrivato all’improvviso riguarda una riorganizzazione che non sembra tagliata su misura sulle esigenze delle società sportive. Molte potranno decidere di restare in loco affidandosi ancora di più ai privati. I quali fanno business con le visite dei piccoli e anche quelle dei Master, snobbati invece dall’Ulss: ma non potrebbe invece fare cassa? Una visita a un over 18 può costare sui 50/60 euro, a un over 35 sui 70/80 euro.

I campionati giovanili di hockey su pista sono iniziati da qualche mese con un’ennesima conferma che il vivaio vicentino è il più attivo d’Italia. Sono 40 le squadre al via dei campionati dai 10 ai 20 anni, all’incirca un movimento di oltre 300 atleti. A farla da padrone è l’Hockey Breganze con ben 6 squadre al via, mentre sono ben 8 le squadre schierate dai due team di Trissino, 6 per il bassanese e per il valdagnese, 4

punti, seguito dal Bassano e Valdagno 1938 a 13. Roller Bassano, invece, svetta nell’Under 17 con 19 punti, a seguire Trissino 18, Valdagno 16. Nel campionato più difficile d’Italia, quello Under 20, con ben 11 squadre al via è in testa il Trissino con 16 punti, in vantaggio di una lunghezza sul Valdagno 1938 e 2 sul Bassano. Nei campionati dei più giovani sotto gli 11 anni, c’è stata una

per Thiene e Montecchio Precalcino, 2 per Montebello e Sandrigo, 1 per Pordenone e Recoaro. Un movimento che però nelle ultime finali svoltesi proprio a Bassano ha raccolto solo uno scudetto (da parte del Breganze Under 17) contro il classico dominio provinciale ai titoli italiani, a favore degli antagonisti toscani (2 su 4). Dopo le prime sei gare del campionato regionale Veneto, in Under 13 comanda già con 5 punti di vantaggio il Trissino con 18 punti su Skating Piccole Dolomiti 13 punti e da un trittico a 12 Bassano, Thiene e Breganze A. Nel Campionato Under 15 in testa c’è il Breganze A con 15

corposa riforma a livello internazionale con una divisione netta delle età e sullo sviluppo ludico del gioco con pattini e bastone. Inoltre è entrata in vigore la riforma più grande fino a oggi in Italia da oltre 20 anni, cioè l’eliminazione definitiva di griglia e visiera mentre il casco rimane facoltativo per tutti. Intanto è già iniziato il campionato Under 11, mentre per l’Under 9 e under 7 l’avvio è programmato per la metà di gennaio. Le squadre non agonistiche sono oltre 30 in tutta la provincia, un vivaio quindi ancora corposo nelle classiche sedi rotellistiche. Stefano Zamperin

BASKET

All Star Game Veneto a Castelfranco

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Il 27 dicembre 2015 si raduneranno i migliori cestisti delle categorie venete (Serie C Regionale e Serie D) per il tradizionale evento targato EDSport organizzato in collaborazione con il comitato regionale FIP Veneto, che coinvolge tutti i principali attori del basket nostrano: l’All Star Game Veneto, edizione 2015. Quest’anno si tornerà nello storico palasport di Castelfranco Veneto dopo il successo delle ultime edizioni, dove le selezioni messe in campo (2 squadre da 12 atleti ciascuna) sono state come di consueto scelte da dirigenti, allenatori e dai tifosi, tramite delle apposite schede di votazione, e grazie anche alle preferenze del “pubblico” sul portale playbasket.it. Tutte le società riceveranno le schede e sono gentilmente invitate a provvedere da subito alle votazioni che termineranno lunedì 14 dicembre. Confermate anche le sfide singole con lo spettacolo garantito dalla gara del tiro da 3 punti (three points shootout) e dalla gara delle schiacciate (slam dunk contest). Nel 2014 si imposero

Paolo Bizzotto come Mvp, Omar Visentin come miglior tiratore da linea da 3 punti, e Gianluca Enzo miglior schiacciatore. Nella foto i vincitori dell’All Star Game Veneto 2014, i ragazzi del team Derby Sport allenati da coach Marco Romanin (Litorale Nord) ed Enrico Cogo (Raptors Mestrino).


Foto Domenico Vidale

"Immaginare, pensare, elaborare, capire, provare e riuscire. Se puoi sognarlo, puoi farlo!" (Simone Temperato)


il grande Sport

6 dicembre 2015 - 12

altri sport

Premio Panathlon L’atleta paralimpico, studente al Brocchi, eccelle nel nuoto. Nelle medie ex aequo Lobba-Lunardon

Bracciata vincente di Lobba

Si è svolta come di consueto a fine novembre al teatro Remondini, la cerimonia di consegna del premio “Profitto e sport” alla quale hanno aderito 16 Istituti bassanesi con la segnalazione di 125 studenti. Ad Andrea Lobba del Liceo Brocchi è stata assegnata la 35. edizione del premio. Ex aequo alle Medie tra Chiara Lobba del Comprensivo di Marostica e Zoe Lunardon del Comprensivo 3 di Bassano. Queste le classifiche delle scuole Superiori: 1. Andrea Lobba (profitto scolastico 9,40 - nuoto paralimpico - Brocchi Classico); 2. Davide Guidolin (8,90 - nuoto - Brocchi Scienze Applicate); 3. Emma Peron (8,20 - lancio peso/disco - Brocchi Scienze Umane); 4. Mirko Lazzaretto (9,27 triathlon – Parolini Agrario); 5. Edoardo Francesco Faresin (8,42 - ciclismo su strada - Brocchi Classico); 6. Ivan Manley (7,40 - hockey su ghiaccio - Brocchi Classico); 7. Gianfranco Biasion (7,45 - ciclismo – J. Da Ponte); 8. Leonardo Lini (6,8 - danze latino americane – Remondini);

Il sindaco Poletto e il presidente della commissione Giampi Zanata premiano Andrea Lobba, vincitore della 35. edizione del Premio Panathlon

9. Lisa Signori (6,53 - canoa slalom - New Cambridge); 10. Gloria Gollin (8,18 - prove multiple/lungo – Remondini); 11. Laura Faccio (8,07 - danza moderna – Remondini); 12. Lisa De Martini (7,18 - arrampicata sportiva – J. Da Ponte); 13. Siria Cacco (6,70 - danza moderna - J. Da Ponte); 14. Giacomo Tumelero (7 - hockey su pista – Scotton); 15. Amar Kasibovic (8,70 atletica giavellotto - Brocchi Scienze Applicate); 16. Alberto Perli (9,11 - canoa da discesa – Fermi); 17. David Mandia (7,50 K1 slalom – Fermi); 18. Morgan Farronato (6,70 - nuoto - Brocchi Scientifico). Le classifiche delle scuole Medie: 1. ex aequo Chiara Lobba (profitto scolastico 10 - triathlon - Marostica) e Zoe Lunardon (9 - Arti Marziali Karate – Makotokai – Ic3 Bassano); 3. Ludovica Zarpellon (10 e lode – nuoto – Ic1 Bassano); 4. Lorenzo Spagnolo (10 e lode – triathlon – Marostica); 5. Edoardo Paccagnella (9 – karate – Ic1 Bassano); 6. Mariachiara Pintus (9 – judo – Valsatgna).

VOLLEY B2

Il Tombolo vola con miss De Luca

IL PERSONAGGIO

Polloni cammina per 24 ore sul Grappa Impresa sportiva a ricordo dei caduti della grande guerra: quasi 24 ore a piedi nella pedemontana. L’impresa è stata portata a termine dal dott. Flavio Polloni di Caerano San Marco che ha camminato in “Nordic walking” per quasi 24 ore percorrendo un circuito da lui scelto, studiato e provato anche per ricordare i morti della grande guerra tra i quali anche i nonni. Teatro dell’impresa i comuni di Maser e Caerano San Marco che hanno anche patrocinato l’iniziativa. La prova sportiva si è svolta su un tracciato collinare di km

«Dopo un’inte14,500 a giro, con un dislivello di 820 ra giornata di gara metri, sono state ho stabilito il mio toccate le Cime record personale del Monte Collalnel Nordic walking to, Monte Calmo- ha spiegato Polreggio, Colle San loni - per me è Giorgio e Colle una grande gioia e Argenta soddisfazione anche per aver reso Su questo tracomaggio ai caduti ciato Polloni ha della grande guerpercorso sette giri in solitaria in 23 ra». Ad attenderlo alore 15 minuti per Polloni con il sindaco di Maser l’arrivo il sindaco del Comune di un totale di 105,500 km con un Maser Daniele De Zen e l’assessodislivello di 6470 metri.

re Alida Vettoruzzo, il consigliere comunale e provinciale Aldo Serena, l’assessore allo Sport di Caerano Paola Martinello. «Ringrazio sentitamente - ha concluso Polloni - tutto lo staff partecipante, in particolare le autorità comunali delle due comunità, il responsabile di servizio del controllo di passaggi e vidimazione il dott. Sandro Pandolfo di Caerano e tutte le persone che hanno contribuito al buon esito della manifestazione e al suo successo». Gabriele Zanchin

L’attuale “Volley Ball Extend Tombolo” è nato nell’ottobre 1983 da un gruppo di appassionati. Tutto è iniziato coi primi Campionati Provinciali Under nel 1984 sviluppando soprattutto il settore giovanile e conquistando il primo titolo di campione provinciale under 18 nel ‘94. La Prima squadra ha militato nelle categorie provinciali fino alla 1. Divisione femminile, conquistando nel ‘96 la promozione nella categoria regionale di serie D e nel ‘99 in categoria regionale serie C per varie stagioni. Nella scorsa stagione hanno disputato un campionato notevole con la società che ha conquistato l’importante traguardo della promozione in serie B2. Inoltre c’è stata anche una brillante promozione in serie D, ma dovendo disputare l’impegnativa B2 è stata scambiata con la Prima Divisione. La società ora opera con le seguenti formazioni di Minivolley (collabora con volley Comitense di Villa del Conte), Under 11, 12, 13 e 16; Prima Divisione provinciale e serie B2 Nazionale.

Il roster della prima squadra B2 è composto da Sofia Fantinato, Giada Loreggian, Irene Rossi, Cinzia Zaninello, Lucile De Luca, Perla Salmaso, Francesca Curtarello, Ilaria Gobbo, Francesca Moro, Mila Rizzo, Isotta Rigoni, Elena Bandiera con l’organigramma composto dal presidente e segretario Amelio Bizzotto; vice Emilio Tosetto; consiglieri Angelo Rubin, Andrea Maran, Alessia Bertollo, Laura Bertollo, Vanda Marchetti, Enzo Andretta, Eddy Veronese, Simone Rossetto, Federica Gallo, Sandra Vedelago; staff tecnico col diesse Mattia Maggiore, fisioterapista, massaggiatore e trainer Antonio Canesso; allenatori Christian Magro, Massimo Marchetto, Eddy Veronese, Alessia Bertollo e Filippo Biasibetti. Tra le atlete una speciale eco mediatica ha avuto l’italo-argentina Lucila De Luca per la sua partecipazione quale semifinalista-nazionale a Miss Italia. Le partite si disputano nella palestra degli impianti sportivi comunali di Tombolo al sabato alle 20.30.


6 dicembre 2015 -13

il grande Sport altri sport Ciclismo Pasqualin ha candidato la città berica alla prova iridata del 2020

Mondiali a Vicenza? Nicoletti: «Ho scelto il tracciato pensando al futuro» Claudio Pasqualin e Moreno Nicoletti non potevano sperare in un esito migliore dalla tappa del Giro d’Italia a Vicenza. Il percorso vicentino infatti, che si candida a ospitare i campionati mondiali di ciclismo del 2020, ha ricevuto la benedizione di un campione di classe cristallina qual è quella di Philippe Gilbert. Un corridore che un mondiale l’ha già vinto e che ha impreziosito il suo palmarès con numerose grandi classiche. Il finale della tappa ImolaVicenza del 98° Giro d’Italia, benché condizionato dalla pioggia, ha rivelato l’alto spessore tecnico del tracciato disegnato da Moreno Nicoletti sulle stesse strade che potrebbero quindi assegnare le maglie iridate fra cinque anni. La scelta degli organizzatori ha ricevuto molti consensi da stampa, atleti e addetti ai lavori. Per l’avvocato Claudio Pasqualin, presidente del comitadestro, quando ho dato il benvenuto a Vicenza al presidente dell’Uci Brian Cookson, per considerarla un segno del destino – afferma Pasqualin -. Il presidente Cookson ha sempre palesato il suo apprezzamento per la

de del finale di tappa ho tenuto conto delle esigenze del Giro d’Italia, ma in prospettiva mondiale – spiega Moreno Nicoletti, vice-presidente del comitato per Mondiali 2020 nel Veneto -. Il tracciato ha ricevuto molti apprezzamenti e il Giro ha confermato che il nostro territorio ha le carte in regola per ambire a un campionato del mondo». Vicenza fa da capofila al progetto Mondiali 2020, ma il Veneto intero ne è coinvol-

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La premiazione di Gilbert alla tappa di Vicenza del Giro d’Italia e a lato l’avvocato Claudio Pasqualin, presidente del Comitato

passione e l’entusiasmo con cui ci siamo proposti e ci ha consigliato di completare al meglio il nostro dossier. Abbiamo avuto la conferma che i mondiali del 2020 saranno

assegnati nel 2017 durante il congresso Uci di Bergen, in Norvegia». Piena soddisfazione anche per il disegnatore del percorso: «Quando ho scelto le stra-

VOLLEY DONNE. Rivoluzione in Casa Bruel

Silurati i Malinov, arriva Martinez

La società Bruel Volley Bassano, a causa di alcune divergenze d’opinione, ha esonerato Atanas Malinov e con lui il secondo allenatore Kamelia Arsenov. A partire da domani, mercoledì 2 dicembre, lo staff tecnico guidato dall’allenatore bulgaro, grande protagonista delle prime quattro stagioni di vita del sodalizio giallorosso, non sarà più alla guida della prima squadra impegnata nel campionato di serie B1 nazionale, né delle altre squadre, ovvero della serie C e delle tre squadre giovanili Under 14, Under 16 e Under 18. Al suo posto arriva l’argentino Mario Martinez che assumerà quindi la guida di tutto il gruppo di atlete giallorosse. Al suo fianco come vice siederà Cristina Folle, che torna in Bruel dopo la parentesi alla guida dell’Under 14 nella stagione 2011-2012. Mario Regulo Martinez è nato il 30 dicembre 1962 a Santa Fé in Argentina e si è formato tecnicamente nella squadra femminile di El Trébol. Il passo successivo come allenatore lo ha visto alla guida della Nazionale Argentina femminile juniores e pre-juniores, un’esperienza lunga e costruttiva di ben otto anni. Nelle tre stagioni successive Martinez è stato impegnato anche in campo maschile: è infatti stato allenatore del Bolivar, una delle formazioni più importanti del campionato argentino. La sua esperienza in Italia ha

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to. Il percorso della prova in linea dei professionisti prevede la partenza da Venezia e l’arrivo in circuito sui Colli Berici. In primo piano anche Padova, Verona e le Dolomiti. Per le prove a cronometro è previsto lo start da Prato della Valle a Padova.

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avuto inizio nel marzo 2006, quando chiamato dalla Zoppas Conegliano in Serie A2 ha ottenuto la promozione in serie A1 al termine del campionato 2007/2008. Alla prima stagione nella massima serie, ha visto Martinez e il suo team a un passo dall’ingresso nei play off mancati per un solo punto. Il suo rapporto con Conegliano si interrompe nel gennaio del 2010 e l’8 febbraio dello stesso anno inizia la sua nuova esperienza con il Cariparma Si Grande Volley. Nel 2011/2012

il tecnico argentino sceglie di non allenare nessun club nel campionato italiano per dedicarsi alla Nazionale Finlandese. Poi il ritorno in Italia nella stagione agonistica 2012/2013 alla guida dell’IHF Frosinone in serie A2: al termine della stagione la squadra arriva alla semifinale play off per poi essere ripescata nella massima serie nella stagione 2013-204 conclusa con il penultimo posto in campionato ma soprattutto con la cessione del titolo da parte della società frusinate a Scandicci.

Il Bassano New Skate non smette di stupire e torna a casa dalla trasferta spagnola di Lleida con tre podi dopo essere stato protagonista assoluto nella Coppa delle Nazioni riservata ai Gruppi Spettacolo. Nella competizione che ha visto in gara oltre 400 pattinatori in arrivo da 40 società e in rappresentanza di 8 nazioni, la società di Maria Bisinella può ritenersi decisamente soddisfatta visto che le sue atlete sono salite sul podio in tutte e tre le competizioni come da programma. Vittoria sfiorata per il Grande Gruppo con “Al di là dei sogni”, e per il Gruppo Jeunesse con “Vanità”, entrambi secondi dietro agli spagnoli del Reus. Medaglia di bronzo, invece, per il Quartetto che ha portato in scena “Riflesso”.

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il grande Sport

6 dicembre 2015 -14

ciclismo

Amarcord Serata di festa alla Rosina con patron Brusi che consegna la bici GRANFONDO

La mtb iridata torna a Hubert Pallhuber

Il ristorante La Rosina, a pochi chilometri dalla piazza degli scacchi di Marostica (sede ti partenza di una tappa del Giro 2015) è stata la location designata da Claudio Brusi, titolare di Freewheeling, per la consegna della mountain bike originale usata dal suo corridore, Hubert Pallhuber, per vincere la rassegna iridata a Chateau d’Oex nel 1997. Alla serata hanno partecipato coloro che, insieme a Brusi, facevano parte dell’entourage del campione altoatesino. Presenti i fratelli Fabio e Renzo Minella (Team Manager della Dbr), Domenico Marangoni (padre di Alan, professionista nella Cannondale e all’epoca massaggiatore di Hubert), Antonio Rossetto (in rappresentanza di Sidi, le scarpe del mondiale), Johnny Moletta (designer e grafico delle maglie e delle bici), Laura Manfrin (addetta stampa Freewheeling), Stefano e Daniel Bettini (quest’ultimo meccanico di Pallhuber ed entrambi titolari della Cicli Bettini). Non mancavano ovviamente i vertici aziendali di Selle San Marco, sella ufficiale della Dbr. Durante la cena è stata consegnata la Dbr Axis in titanio utilizzata da Pallhuber, allora vittorioso davanti a Henryk Djernis e a Luca Bra-

mati. Molto emozionanti le fasi della consegna e delle fotografie con bici e maglia iridate, rigorosamente originali. «È incredibile e bellissimo ritrovare gli uomini che mi hanno permesso di vincere il titolo mondiale – ha raccontato Claudio Brusi -. È stato un periodo fantastico della mia vita che porterò per sempre nel cuore. La vittoria del mondiale rappresenta l’emozione più grande della mia vita sportiva. Quella maglia rappresenta la forza di un gruppo che oggi festeggia con me, a

quasi vent’anni di distanza. Sto lentamente uscendo dal settore ciclistico e quella bicicletta mi era rimasta in azienda, mi sembrava giusto omaggiare il mio campione del mondo con il mezzo ufficiale. Hubi è un uomo tutto d’un pezzo, una persona la cui stretta di mano è più importante di qualsiasi contratto». Dal canto suo Hubert Pallhuber, attuale ct della nazionale italiana Mtb, ha affermato: «Claudio mi ha fatto un regalo straordinario. Voglio ringraziare lui e voglio ringraziare tutti i presenti. È una

Il marosticense Minuzzo domina l’Alè Challenge In alto il patron del team Dbr Free wheeling Claudio Brusi con il cittì Hubert Pallhuber. A fianco il gruppo dei partecipanti alla serata alla Rosina

persona stupenda che mi ha aiutato tantissimo nella mia carriera, così come stupende sono le persone che componevano quel gruppo indimenticabile. Oggi ho una moglie e tre figli a casa. Molto spesso riguardiamo il vhs di quella gara e ogni volta i brividi sono gli stessi, ma da oggi potrò mostrare loro anche la mia bicicletta». Una bicicletta che l’iridato 1997 ha definito come “una signorina, rigida e assorbente, precisa e affidabile, sicuramente il più bel mezzo usato in carriera”.

Nella splendida cornice del Palazzo della Gran Guardia in piazza Brà a Verona, alla presenza di numerosi ex campioni del ciclismo nostrano, oltre a personaggi illustri del mondo dello sport e delle istituzioni, si sono svolte venerdì 13 novembre le premiazioni della 6. edizione dell’Alè Challenge, il circuito che raccoglie le migliori gare granfondo del territorio. L’atleta marosticense Paolo Minuzzo, classe 1986, del Team Granfondo Liotto, si riconferma vincitore della competizione Alè

Challenge. Il circuito è il più importante a livello italiano e comprende prestigiose Granfondo venete e trentine. Tra le ottime prestazioni di quest’anno da ricordare la bella vittoria assoluta sul percorso lungo della Granfondo di Asiago. Un bel riconoscimento anche per la famiglia Liotto che ha rinnovato la fiducia nell’atleta per la stagione 2016, ma soprattutto una grande soddisfazione per il giovane di Marostica, che da sempre si allena con passione e determinazione.


6 dicembre 2015 -15 il grande Sport ciclismo Vc Breganze Cyberteam Il team di Nivo Azzolin si comporta bene con i giovani ma deve crescere ancora

Juniores ok, dilettanti così così DILETTANTI

Inizia l’avventura della nuova Zalf con diciannove atleti in lizza

Diciannove elementi per comporre una squadra e due mesi a disposizione per forgiare un gruppo vincente in grado di conquistare nuovi traguardi. La Zalf Euromobil Désirée Fior è tornata a radunarsi nel quartier generale di Castelfranco Veneto per dare il via a quella che sarà una nuova e appassionante avventura. La stagione 2016, vista con gli occhi degli undici atleti riconfermati e degli otto nuovi innesti ha il sapore di una sfida tutta da conquistare sulla strada già a partire dalle prime settimane di allenamenti programmati sotto la direzione dell’ex professionista e campione d’Italia, Gianni Faresin alla decima stagione sull’ammiraglia della Zalf Euromobil Désirée Fior. «Partiremo con l’attività in palestra per proseguire poi la preparazione su strada come consuetudine, fino alla fine di dicembre, quando faremo il primo punto della situazione rilevando i dati biometrici che ci consentiranno di programmare in maniera personalizzata il 2016 di ogni ragazzo - ha spiegato Gianni Faresin che rivolgendosi ai propri ragazzi ha aggiunto - io sono al vostro fianco giorno dopo giorno, salgo in sella con voi e metto a vostra disposizione la mia esperienza. Sono certo che insieme

potremo raggiungere traguardi prestigiosi». Nel corso del primo meeting stagionali è stato il medico di squadra, il dottor Loris Confortin, ad aggiornare gli atleti della Zalf Euromobil Désirée Fior sulla

normativa relativa alla tutela della salute e a prendere il primo contatto con i materiali forniti dai partner tecnici del team. Nelle ultime stagioni sono arrivati risultati e vittorie di prestigio culminate con la vittoria in Coppa delle Nazioni e il quarto posto ai Campionati del Mondo di Richmond conquistati da Gianni Moscon per il team capitanato dai fratelli Antonio, Fiorenzo, Gaspare e Giancarlo Lucchetta e da Egidio Fior ma «Il compito più difficile - come ha ricordato il team manager Luciano Rui ai propri

ragazzi - sarà riuscire a riconfermarsi mantenendo fede a quei valori che da oltre trent’anni caratterizzano la nostra attività. La nuova formazione è cambiata quasi per il 50% rispetto alla stagione appena conclusa e questo ci obbligherà a lavorare ancora una volta sul gruppo per ricreare quello spirito vincente che ci ha portato a conquistare traguardi importanti. A noi, però, piacciono le sfide e, anche in vista del 2016, siamo sicur i di poter contare su di una rosa composta da ragazzi che hanno le qualità umane per emergere e fare la differenza su qualsiasi terreno». Queste le premesse alla nuova annata agonistica che scatterà con la tradizionale Coppa San Geo: la Zalf Euromobil Désirée Fior ha acceso i motori, la corsa verso la nuova sfida è iniziata e si annuncia ricca di novità. La rosa 2016. Confermati: Pietro Andreoletti, Nicola Bagioli, Gianmarco Begnoni, Andrea Borso, Marco Gaggia, Marco Maronese, Gianluca Milani, Filippo Rocchetti, Nicolò Rocchi, Andrea Vendrame e Giacomo Zilio. Nuovi: Michael Bresciani, Filippo Calderaro, Nicola Conci, Nicola Da Dalt, Davide Gabburo, Riccardo Lucca, Francesco Rosa e Michele Toffaletti. concessionario ufficiale

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La stagione agonistica è andata in archivio. È stato sicuramente l’anno zero degli juniores, un progetto pilota nato dalla voglia di dare un’impronta del Vc Breganze Cyberteam già dal giovanile, in modo da portare poi tra i dilettanti un gruppo già rodato. Il primo dato che balza agli occhi sono i 42 piazzamenti nei primi 10 sulle 44 gare disputate. Un numero significativo che si traduce in una squadra che è entrata in gruppo da “matricola” e che si è subito fatta spazio. «Abbiamo esordito nel calendario gare consapevoli di avere un buon gruppo - spiega il team manager Nivo Azzolin - ma sapevamo anche che non era facile essere protagonisti in una categoria che è sempre più competitiva e, invece, da scommessa qual è stata, posso dire di averla vinta. Abbiamo sicuramente messo le basi per un progetto che continuerà anche negli anni venturi». Non era facile amalgamare un gruppo che veniva da realtà diverse ma il lavoro dei diesse Carlo Merenti e Giuseppe Parolisi ha fatto sì che quegli 8 elementi diventassero un team preparato e pronto a dar battaglia. Lo testimoniano le due vittorie, i tre secondi posto e gli altrettanti terzi posto “conditi” dagli svariati piazzamenti nella top ten. «Forse potevamo portare a casa qualche in vittoria più, questo è vero - continua Nivo Azzolin - spesso ci siamo arrivati vicini sia con Fabrello che con i fratelli Battistella ma alle volte è stata anche la sfortuna a metterci del suo. Nell’insieme guardo con orgoglio alla convocazione al Giro della Lunigiana di Battistella che forse poteva non essere

l’unico portacolori al via dell’ambita corsa a tappe ma, è andata così. La società è contenta di quanto fatto e ha voglia di continuare in questo percorso». Per la stagione 2016, il Vc Breganze Cyberteam si presenterà al via con un gruppo di 12-13 elementi, “per il momento - spiega Azzolin - posso solo dire che ripartiremo da tre conferme che sono Samuele Battistella, Michael Moro e Davide Telatin”. Diversa la stagione dei dilettanti: «Sarei ipocrita nel dire che è andato tutto bene - prosegue Azzolin -. Per le aspettative riposte nel gruppo di 14 corridori che si presentavano al via, abbiamo raccolto poco. È stata una stagione avara di risultati e sottotono rispetto alla prestazione di alcuni atleti». In numeri: 24 piazzamenti nei primi dieci su 60 gare disputate di cui due secondi e tre terzi posto. «In alcune occasioni la sfortuna c’ha messo lo zampino, questo è innegabile, ma in altre - spiega il Team manager - è mancato il gruppo». In vista dell’anno venturo, la società berica conferma quattro atleti: Sebastiano Frassetto, Michele Dal Molin, Manuel Masiero e Michele Zanon che saranno ancora una volta diretti dal confermato diesse Carlo Finco. Gli altri elementi verranno definiti a breve ma la squadra che si presenterà al via sarà sicuramente ricca di under. «Partiamo da una politica diversa - conclude Azzolin - per riscattare l’anno opaco appena trascorso».

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Sorride il Team Wilier Breganze sugli sterrati trevigiani di Salvarotonda di Godega di Sant’Urbano, dove all’interno del Trofeo Triveneto sono stati assegnati i titoli regionali veneti del ciclocross. La prova ha sorriso finalmente a Nicole D’Agostin. La trevigiana di Sernaglia della Battaglia,

dopo ben sei piazzamenti nell’attività ciclocrossistica in corso e il bronzo conquistato a Bolzano, è riuscita a salire sul gradino più alto del podio aggiudicandosi pienamente la prova riservata alla categoria femminile junior, facendo al tempo stesso suo il titolo regionale veneto.


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