il grande Sport pagine di pura passione
(anno XII n. 2) diffusione gratuita periodico 14 febbraio 2016
Angelica Moratelli trentina di 21 anni in forza alla Stb ha vinto il torneo Itf a Hammamet
n. 218
leggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it
CALCIO
Zitto zitto il Cittadella vola verso la serie B||||
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CICLISMO
Tra Rossano e Asolo cresce il polo delle selle ||||
Angelica ora può sognare |||| pagina 3
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il grande Sport
14 febbraio 2016 - 2
sportivamente
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mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010
Fai come... Bolt: in gara assembla il tuo bagaglio Forse viene più facile pensare a un velocista e meglio al più grande della storia, che abbiamo la fortuna di ammirare in diretta, anche nelle sue divagazioni artistiche. Tutto sembra facile quando Usain Bolt scende in pista e vince, stracciando i suoi avversari che con i crono odierni avrebbero battuto il divino Carl Lewis e lo stracarico Ben Johnson. Farmaci a parte, siamo andati oltre negli ultimi tempi. Ora c’è più forza in partenza, frequenza in
propria ricetta, o si convince di averla trovata fino a quando non scopre nuove soluzioni. Porto spesso l’esempio di Jeeg Robot, il manga giapponese in cui Hiroshi si trasforma per combinare nel gigantesco robot i componenti che gli sono lanciati. Allena le componenti e combinale in gara: ecco l’insegnamento da un cartone animato come dall’atletica di vertice. Per chi si ricorda l’inserzione sul metabolimetro nel numero
lavoro lungo e spesso ingrato, mai sicuro, indispensabile quando si allungano le distanze. Prendo l’esempio nella foto che proponiamo (di Giancarlo Colombo), scorrendo dagli ultimi mondiali alle prossime olimpiadi: auguro a Daniele Meucci di sviluppare la resistenza specifica di Ruggero Pertile in maratona, perché quanto a potenza non è da meno del miglior Stefano Baldini. info@scuoladicorsa.it
Pensare correndo, sì ma soltanto in positivo A che cosa potrà mai pensare un runner durante la corsa? Ognuno di noi ha la sua strategia e le sue sensazioni per affrontare allenamenti e gare. Ci si prepara, vestiti, scarpe, borsa, cambio, borracce e zainetto se serve, si controlla che sia tutto a posto ma il più delle volte si pensa di aver dimenticato qualcosa. Qualcuno affronta questi preliminari in maniera molto serena, qualcun altro in modo ansioso soprattutto quando si è in ritardo.
il grande Sport registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Verona 40, 36022 Cassola (Vi) TELEFONO E FAX 0424 833717
accelerazione, ampiezza nella fase centrale e tenuta in quella finale e il giamaicano combina al meglio tutte queste componenti in quella statura longilinea quasi stretta sui 100 metri, ben più distesa sui 200 dove aggiunge una resistenza degna della distanza doppia. Perché quando noi spettatori guardiamo la finale, il corpo dell’atleta si ricorda la fatica dei turni precedenti, sperando che la mente sia libera dai dubbi e focalizzata sulle certezze da applicare al momento. Al runner di strada e di sentiero tutto questo può apparire fantascienza, lontana dalla quotidianità, eppure funziona alla stessa maniera quando costruisce una prestazione e prova a raccogliere in gara quanto seminato in allenamento. Ognuno trova la
Informazione promozionale
PNF: NON SOLO STRETCHING MA ALLENAMENTO DELLA FORZA
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on il termine stretching non è facile mai facile giungere a verità assolute , poiché tante sono le teorie e troppi i dati scientifici ancora in via sperimentale. l metodo PNF (facilitazione propriocettiva neuromuscolare) è un metodo di stretching concepito e sviluppato negli anni ’40 e ’50 per essere utilizzato nella rieducazione di soggetti affetti da paralisi rivelandosi estremamente efficace. Negli anni ‘80 i terapisti che si occupavano di sport hanno iniziato a utilizzare i concetti del PNF con atleti sani
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Il Grande Sport è free ed è diffuso in oltre 900 punti a:
Asiago Asolo Bassano Borso Breganze Campolongo Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon Cittadella Conco Crespano Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze Possagno Pove Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna...
...movimento
scorso del Grande Sport, posso aggiungere che un elevato va- Direttore responsabile lore del consumo di ossigeno è MICHELE ZARPELLON solo una buona partenza per una buona prestazione. Poi dipende da quanta per- Consulenza editoriale centuale si riesce a utilizzare CLAUDIO STRATI per quanto tempo, cercando di Dott. Federico Bisson arrivare a esaurimento un metro Collaboratori: Stefano Cirillo, Chinesiologo Studioil Rieducazione Al Tanto dipende Rino Piotto, Gabriele Zanchin dopo traguardo. Movimento A.s.d. dello sport di dalla benzina nei serbatoielemondo da Viale Asiago 113 endurance in particolar Bassano del Grappa (VI) come viene utilizzata, scoprendo modo, si Editrice sente Littera sempre srl Officina Editoriale s.r.movimento@gmail.com magari risorse che non si pensa www.srmovimento.com parlare di VO2 max ma Stampa Centro Servizi Editoriali di www.facebook.com/ avere a disposizione. E dipen- cos’è ? A cosa esattamente srmovimento Grisignano di Zocco (Vi) serve? Il V02max rappresenta deDott. anche dall’economia di corsa, Bisson Federico quantità massima di ossigeno (Chinesiologo) spesso associata a la un gesto lifornita dal sangue e utilizzata Cell: 329/9086238 PER LA PUBBLICITA’ 338 2022152 neare e con ridotte dispersioni. Dott. Barbisan dai muscoli. Francesco oppure Limare, limare, limare … un E’ un importante indicatore di litteramarketing@libero.it
Metabolimetro. Importante indicatore di successo per un atleta e non solo !
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(Chinesiologo) Cell: 348/8550769
Non c’è una ricetta, è solo questione di carattere. Poi si parte, si inizia a correre, molti podisti usano gli auricolari con la musica. Ci sono studi che dimostrano che ascoltare musica porta ad un incremento della propria performance. Alla maratona di New York è vietato l’auricolare, dapprima questa regola è stata giustificata per motivi di sicurezza (in ogni caso attenzione ad estraniarsi troppo dal mondo quando si corre in zone di traffico automobilistico), ma poi è stato chiarito che non si voleva dare un vantaggio competitivo. Queste teorie dicono che ascoltare musica aiuta il rilassamento e quindi si riduce il consumo di calorie. Si trovano in commercio delle compilation create apposta per il runner e che riescono a dare il giusto ritmo alla tua corsa. Di pensiero opposto invece altri studi dicono che la musica ti distrae dal percorso, dalla velocità e dalle sensazioni che il tuo corpo sta rilasciando. Correre in compagnia può essere divertente, trovando ovviamente le persone giuste,
successo per un atleta, ma non è il solo e non necessariamente MARCE E CORSE il più importante determinatore della performance. A cosa serve? Calcolando esattamente la VO2 max si trovano sul web: si ottiene conseguentemente la FC max si (massima da ilgrandesport.it accede ai calendari veneti frequenza cardiaca) ee nazionali tramite questi parametri è sui siti: calendariopodismo.it �������������������������������������������������� calendariopodismoveneto.blogspot.it Correlata al V02 vi è la Soglia Anaerobica (SA) che è ������������������������������������������������������� la concentrazione massima stabile di lattato ematico ��������������������������������������������������� per incrementare la permette un’ulteriouna condizioni diridurre steady state prolungato (oltre questo flessibilità, re allungamento del punto il lattato tende ad aumentare). muscolo. L’obiettii rischi d’infortunio ���������� ��� �������� vo è di ingannare il e, in definitiva, per ������� ����������� ��������� avere a disposizione un parametro molto importante riflesso di contramigliore il livello di per programmare gli allenamenti. zione che impediperformance. ������������������������������������������������������� stato attuale sce l’allungamento Sogliallo Anaerobica è quello della misurazione dei gas Valentina Grasselli delle conoscenmuscolare. Oltre ad espirati effettuato con l’ausilio di un gas analizzatore Istruttore Certificato ze lo stretching ingannare tale ri(metabolimetro). Tecnica Pilates PNF èil Metabolimetro considerato flesso permette di Inoltre trova ulteriore spazio nel campo 349 4245845 aumentare la forza la dimagrimento tecnica migliore del in quanto fornisce in pochi minuti il per incrementare nella posizione di dispendio energetico ala riposo (Kcal/giorno) ed è quindi to trattato con- allungamento. flessibilità lo strumento di staticoelite per quanto riguarda la misura mento per del provocare in matrae la12muuesto tipo di stretching passiva, ovvero la capacità di niera ������������ �������� ���� ��������� ���� ����������� test viene effettuato sulisometricamente soggetto a digiuno da ore, decisa il Ilriflesso mioscolatura allungata contro la di piani ditatico gestione del cioè viene molto usato in assumere posizioni statiche in posizione supina, sveglio in stato di rilassamento inverso il riflesso resistenza fornita dall’operapeso basatimuscolare sulla bilancia ���������������� seguito a incidenti e indi allungamento e mantenerindispensabile per tore della durata di 20 seconenergetica in entrata ������� ����������� ���������� ��������� ��� ������������� fortuni e non solo, è adatto a le grazie al proprio peso, ad (calorie ridurre le contrazioni delle di. che Dopoconsente una pausa alcuni il chi cerca maggiore mobilità meno caloriefibre in uscita) e la indiretta, metodica di di valutare un aiuto esterno o alla provolontarie. secondi, si esegue un nuovo preparazione dii realizza consigli con dispendio energetico attraverso la misurazione delle e stabilità come chi pratica pria muscolatura agonista, una prima alimentari personalizzati. allungamento passivoedianidride circa sport da combattimento, corconcentrazione di ossigeno soprattutto nei casi in cui la fase in cui ilvariazioni soggettodiasil valore del carbonica nei gas15-30 respiratori e di calcolare inoltre sa, trail running ,ciclismo, secondi. muscolatura è moltoConoscendo rigida. sume una posizione di almetabolismo basale, si l’ossidazione dei substrati energetici (glucidi, lipidi, calcio ecc… va eseguito uno a contrazione muscolaQuesto metodo di stretching lungamento muscolare grazie ������� �� ����������� protidi). In questo modoreè isometrica possibile sapere non solo o due volte a settimana dopo a muscolo si articola in un ciclo���� di ala una forza esterna che gedel fabbisogno calorico quante calorie bruciamo ma ancheinduce se bruciamo più allungato uno stilungamento-contrazione/riun accurato riscaldamento neralmente è data dal peso quotidiano minimo richiesto dal proprio organismo, in facilmente le proteine, i carboidrati o i grassi.mentre molo molto intenso, lassamento-allungamento corporeo di un’altra persona. è lo strumento per una più accurata oppure dopo la sessione di stato di veglia e di riposo. Il metabolismo basale viene Il metabolimetro il successivo allungamento allenamento; è importante sfruttando contrazione del Nella seconda fase il soggetmisurato con la il metabolimetro. misurazione dei parametri provocaindividuali. un rilassamento che
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FEDERICO BISSON DOTTORE CHINESIOLOGO
STUDIO RIEDUCAZIONE AL MOVIMENTO
RIEDUCAZIONE • PREVENZIONE • RIATLETIZZAZIONE E MOVIMENTO • PREPARAZIONE ATLETICA PERSONALIZZATA
essere ben caldi in quanto è una metodica di allenamento della forza alla massima escursione articolare. enite a provarlo presso studio di rieducazione al Movimento
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che condividono non solo il ritmo di corsa ma anche il dialogo e la gioia di quei momenti, se le andature sono tranquille ed il nostro fiato ce lo permette. Non necessariamente c’è sempre bisogno di affrontare argomenti relativi a corsa, ritmi e tabelle di allenamento. Una persona serena ed una ansiosa che corrono insieme non è proprio il massimo e personalmente penso che è meglio correre da soli. Quando invece le cose si fanno serie e ci si mette in modalità gara allora si comincia a pensare al tempo, al record personale, ai chilometri, a battere il mio compagno di squadra, al far vedere che sono bravo. Si entra in un mondo parallelo che può essere pericoloso e ci distrae dal vero divertimento che è la corsa. La nostra mente e i nostri pensieri hanno un ruolo fondamentale per la corsa di resistenza. La corsa è fatica, ma più si pensa alla fatica che stiamo facendo e più è faticosa. E’ un gioco di parole ma è così. Se si comincia a pensare: “Sono stanco, non ce la faccio più, mi fanno male le gambe”, ci si ritrova a camminare dopo un minuto. Al contrario i pensieri positivi ci fanno correre meglio, però bisogna averli, questi pensieri. Se tutto va male, lavoro, famiglia, amici eccetera sarà ben difficile avere pensieri positivi. Se al contrario siamo sereni allora il nostro allenamento e la nostra gara, in qualunque modo vadano, saranno un successo. Non faccio sport per forza, ma lo faccio perchè sono felice di farlo, non lo faccio per vincere perché ho già vinto nella vita. emmerunning.weebly.com/blog
Dott. Dott. Federico Federico Bisson Bisson Chinesiologo Chinesiologo Studio Rieducazione Al Studio Rieducazione Movimento A.s.d. Al Movimento Viale AsiagoA.s.d. 113 Bassano del Grappa Viale Asiago 113 (VI) s.r.movimento@gmail.com Bassano del Grappa (VI) www.srmovimento.com s.r.movimento@gmail.com www.facebook.com/ www.srmovimento.com srmovimento www.facebook.com/ Dott. Bisson Federico srmovimento (Chinesiologo) Cell:Bisson 329/9086238 Dott. Federico Dott. Barbisan (Chinesiologo) Cell:Francesco 329/9086238 (Chinesiologo) Dott. Barbisan Cell: 348/8550769
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il grande Sport
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primo piano
Il personaggio Scoop della 21enne tennista trentina in forza alla Stb che in Tunisia sbanca un Itf
Angelica trionfa al 10mila dollari
La Società tennis Bassano aggiunge un altro prestigioso trofeo al suo già ricchissimo palmares. Dopo l’ultimo grande exploit con lo scudetto tricolore a squadre di serie A1, ecco la perla nel singolare femminile: si tratta del torneo Futures da 10.000 dollari ad Hammamet in Tunisia vinto dalla giallorossa Angelica Moratelli, classe 1994, attuale numero 840 al mondo. Angelica, bionda tennista trentina, è approdata ai piedi del Grappa alla fine dello scorso anno e alla corte dei maestri Moretto e Fioravanzo ha ritrovato non solo la forma fisica ma anche un’ottima condizione psicologica. Dopo aver sofferto a lungo per dei problemi alla spalla, Angelica è tornata a divertirsi, ma soprattutto a vincere. “Conosco i maestri di Bassano da una vita – ha dichiarato – e un breve periodo con loro in via Col Fagheron mi è bastato per capire che ero arrivata nel posto giusto. Ho trovato un team preparato e moti-
vato che mi hanno fatto stare benissimo. Questa vittoria vale più del torneo vinto in sè: chi è stato con me in questi anni conosce le sofferenze, le difficoltà e le delusioni che ci sono state. Oggi penso a loro, che mi sono stati vicini e che mi hanno incoraggiata nelle mie decisioni più difficili. Penso allo splendido staff, che mi sta accompagnando in questo lungo e ripido percorso, che ogni giorno con il sorriso mi regala emozioni e soprattutto che tutti i giorni mi sopporta. Il mio sogno? Tornare al Foro Italico e magari entrare un giorno nelle top 100. Traguardi che fanno sognare”. “Dopo tanto impegno e tanti sacrifici iniziamo a raccogliere i primi importanti frutti – ha commentato il maestro Marco Moretto -. Angelica ha vinto il 10.000 dollari mentre Bortolotti è arrivato in semifinale, e Bedolo ha conquistato il suo primo punto Atp. Siamo sulla strada giusta”.
CANOA Molmenti “australiano” verso Rio nonostante i serpenti velenosi... E’ partita la rincorsa a Rio dell’olimpionico Daniele Molmenti (e dei suoi colleghi), uno che ha vinto tutto con la pagaia. L’Italia è stata nuovamente protagonista in Australia, dove il lungo raduno azzurro è costellato di gare importanti. La tornata di finali a Penrith è stata caratterizzata dall’argento messo al collo da Daniele Molmenti, il campione olimpico di Londra 2012 che fa capire già da questo Australian Open che la sua voglia di lottare e vincere non si è affatto esaurita. A fine gennaio Molmenti ha fatto parlare di sè più che per un episodio agonistico, per un brutto incontro in acqua mentre si allenava. Ha incontrato un serpente velenoso, che la Gazzetta ha definito il secondo serpente più velenoso della terra e il responsabile del maggior numero di decessi in Australia. L’olimpionico ha rischiato perfino la vita, ha scritto la rosea, vista la pericolosità del brown snake. Ha dovuto interrompere l’allenamento e poi il team ha fatto sloggiare il rettile fino alle acque calme del lago, liberando il campo d’allemamento. Insomma, pericolo scampato. Il campione della Forestale, friulano ma di casa nella Valle del Brenta, centro propulsore dei canoisti forestali, e terra di tanti medagliati internazionali tra cui il campione olimpionico Pierpa Ferrazzi, si è qualificato in finale a Penrith grazie al nono tempo ottenuto in semifinale, con un ritardo di 1.38 dal russo Eigel, per poi accelerare in maniera decisa nella sfida conclusiva. In finale anche Giovanni de Gennaro, compagno di squadra di Molmenti, sesto in semifinale a 1.10 dal leader. Nella notte per le medaglie sfida a dieci e tutti atleti di altissimo livello. Vit Prindis, ceco e figlio d’arte con il padre Pavel che gareggiò a giochi olimpici di Barcellona
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20 MARZO 2016 Partenza ore 9:30 - Campo Marzo
1992 e mise al collo il bronzo mondiale a squadre nel K1 per ben due volte (Tacen 1991 e Mezzana 1993), chiude con l’oro confermandosi nuovamente tra i migliori. Alle spalle del vicecampione europeo 2014 che ferma il cronometro sull‘89.65 si inserisce il nostro Daniele Molmenti che al primo intertempo ha un vantaggio di 13 centesimi su Prindis, incrementati a 93 al secondo rilevamento cronometrico. Nell’ultima parte però tocca al ceco chiudere con maggior rapidità e costringere Molmenti a salire sul secondo gradino del podio con un ritardo di appena 44 centesimi dall’oro. Terzo posto per Peter Kauzer, sloveno due volte campione del mondo e grande rivale di Molmenti che si ferma a 54 centesimi dalla prima posizione. A seguire l’americano Smolen, il tedesco Grimm, l’australiano Delfour e il bresciano della Forestale Giovanni de Gennaro. Insomma due azzurri in finale nel K1 e un Australian Open che riserva dunque all’Italia due podi; all’argento conquistato da Daniele Molmenti si aggiunge la medaglia, anche in questo caso d’argento, conquistata dal C2 Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari ad un solo centesimo dall’oro.
Agonistica 10 km Non competitiva 2, 4, 5 e 10 km con iniziative speciali Scuole e Gruppi Scopri la Running School di AV Run per iniziare a correre: www.avrun.it
Atletica Vicentina Run
il grande Sport
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sportivamente
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
Jeremy, da atleta top a imprenditore Nelle pagine di Entrepreneur Jeremy Bloom racconta l’importanza di aver imparato, come atleta professionista, a lasciar andare i pensieri distruttivi e a liberarsene. Una abilità che ha continuato ad allenare e che ha trasportato successivamente nella sua attività imprenditoriale. Jeremy Bloom era il favorito per l’oro olimpico nella disciplina del freestyle alle Olimpiadi invernali di Torino del 2006. Il ventitreenne, in quella che doveva essere la sua gara, cominciò inspiegabilmente a traballare, un movimento impercettibile ad un’occhio inesperto, un movimento che gli costò il podio e lo relegò al sesto posto. Devastato, Bloom ricorda i pensieri ossessivi di quel giorno e ricorda come si ritrovò a sguazzare nel suo fallimento e in quel “cuore spezzato” finché decise di scrollarsi di dosso quelle sensazioni devastanti e andare avanti. Da quell’esperienza Bloom ha imparato a immaginare i suoi pensieri come un fiume in continuo movimento. In una visualizzazione di questo tipo i pensieri si ritrovano a scorrere rapidamente, a fluire, a non bloccarsi mai. “E’ molto comune negli atleti olimpionici di sci, e in realtà in qualsiasi altro sport, avere pensieri di auto-svalutazione come ‘questo salto non lo reggerò’, oppure ‘questo salto non andrà bene’ ma – racconta Bloom nel corso di un’intervista del 2015 alla conferenza Imprenditore 360 a New York – se permetti a questi pensieri di avere il sopravvento avranno davvero nella realtà un forte impatto sulle prestazioni”. Bloom nella sua carriera sportiva dopo aver vinto due medaglie olimpiche e 11 medaglie in Coppa del Mondo ha cambiato disciplina passando a giocare nella National Football League. Dopo il ritiro definitivo ha cofondato nel 2010 la startup Integrate e successivamente una nuova realtà imprenditoriale che attualmente conta 95 dipendenti con un fatturato annuo a otto cifre. Bloom ha portato con sè dall’esperienza sportiva quella abilità che chiama “la sua memoria corta” traslandola efficacemente nel mondo degli affari. Questo non significa che Bloom dimentica immediatamente ciò che fa non imparando dai propri errori. Egli afferma, al contrario, che è assolutamente necessario concedersi il tempo per riflettere su ciò che è accaduto ma che la chiave per il successo sta nel lasciarlo andare il prima possibile. Una volta estrapolate le cose importanti e gli insegnamenti che ne conseguono è necessario sbarazzarsi di tutta la spazzatura in cui ci siamo immersi, sbarazzarsi di tutto il peso che si sente su se stessi per quello che non ha funzionato e procedere, andare avanti, ripartire a cento all’ora nella direzione corretta. L’aspetto essenziale che ha appreso dalla carriera sportiva
e che ritiene rilevante è che sia come atleta professionista sia come imprenditore si incontrano vittorie e sconfitte e che la chiave per resistere e per sviluppare quella capacità nota come resilienza è non permettere a queste esperienze di arrivare “alla testa”, ossia non permettere né
all’esaltazione della vittoria né alla devastazione del fallimento di intaccare i propri pensieri, il proprio valore, il proprio credo. L’esperienza di Bloom ci riporta con chiarezza come possono esserci dei paralleli interessanti tra il mondo sportivo e il mon-
do del lavoro, pur mantenendo le loro differenti peculiarità, e che le abitudini di disciplina, impegno, mentalità che si sviluppano come atleta possono aiutare e agevolare anche una carriera imprenditoriale di successo. “Che tu sia Steve Jobs che viene licenziato dalla stessa società che ha avviato o che tu sia Michael Jordan che viene escluso dalla squadra di basket del liceo, inevitabilmente, e davvero non importa chi tu sia, ci saranno sempre alti e bassi nella carriera e anche dei punti di rottura – dice Bloom – e imparare a “non personalizzare troppo” queste oscillazioni, imparare a non identificarsi con esse, a non fondersi con le esperienze né di vittoria né di sconfitta è la chiave per riuscire ad andare avanti nel proprio viaggio con convinzione”. www.raffaellatoniolo.it
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Uno slalom tra i cibi stoppa la candidosi La candida (C.Albicans) è un organismo unicellulare appartenente alla famiglia dei miceti (funghi), ed è responsabile di un insieme di patologie che prendono il nome di candidosi. Spesso causa infezione vaginale o del cavo orale (mughetto) o della pelle, ecc. Il micete può essere presente normalmente nell’intestino sotto forma di spora: una dieta non equilibrata dà origine a disbiosi intestinale e l’utilizzo di farmaci immunosoppressivi, immunodepressivi, e così via, determina la trasformazione dalla forma di spora a quella vegetativa, con colonizzazione della mucosa intestinale e delle mucose degli organi vicini (vagina, vescica, uretra) e con disturbi a livello psichico, intolleranze alimentari, rallentamento della digestione, meteorismo, prurito, infiammazioni, ecc. Tutte le candidosi (vagina, vescica, uretra, ecc.) esistono in concomitanza di una candidosi intestinale. Si consiglia di ridurre o evitare almeno nella fase acuta e sempre sotto il controllo del medico o del nutrizionista i seguenti alimenti: zucchero e cibi che contengono zuccheri (cioccolata, miele, sciroppi, gelati, pasticceria, marzapane,
biscotti, torte, bibite zuccherate e bibite senza zucchero, glassa, dessert, yogurt alla frutta o zuccherati, frutta matura. Non mangiare frutta a inizio o fine pasto (devono passare 2-3 ore) o dolcificanti: nutrono direttamente la Candida (evitare tutti i prodotti “sugar free/senza zucchero” poiché molto probabilmente contengono dolcificanti artificiali). Da escludere poi cibi che contengono lievito (pane, pane pangrattato, pizza, focacce, crakers, prodotti da forno, preparati per pizza, dado, glutammato monopodico e gli integratori vitaminici che non hanno la dicitura yeast free/senza lieviti). Quindi cereali raffinati (riso, pasta, farina, preparati per budino o altri tipo di miscele che non portino la dicitura “integrale”); prodotti fatti con farina di frumento raffinata (pane, pizza, crackers, torte, biscotti ecc.); cibi fermentati (salsa di soia, latte di soia, aceto e cibi che lo contengano come le salse da insalata, il ketchup, i sottoaceti), mentre l’alcol deve essere evitato, come la birra ed i formaggi con le muffe tipo gorgonzola. Prodotti caseari che contengono latte vaccino (formaggi, formaggi stagionati, parmigiano, emmenthal asiago, burro, panna, latte di mucca. ecc.). Tra le altre con-
troindicazioni funghi e tartufi, the e caffè, la cioccolata, cibi affumicati, bevande gassate, fritti, insaccati, e spezie piccanti (spezie troppo piccanti e il curry, dolci e cibi conservati). E anche tutti quei cibi industriali, confezionati ed artificialmente saporiti. Cibi che contengono conservanti industriali. Succhi di frutta in scatola o in lattina, legumi in genere. Frutta zuccherina: banane, fichi, kaki, datteri, uva (zibibbo, pizzutella). Frutta essiccata (fichi, uvetta, mele, pere, prugne, pesche, albicocche...) Cibi da preferire seguendo una alimentazione equilibrata: frutta fresca non zuccherina, agrumi, mele e pere, prugne, ecc. in quantità moderate, muesli, farro, avena, cereali integrali, formaggi freschi con moderazione (mozzarella, ricotta, fiocchi di latte), latte di soia senza zucchero, yogurt probiotici (Lactobacillus acidophilus, Bifidus); insalate e verdure fresche; olio di oliva, di girasole, di semi di lino, di sesamo; tutto il pesce è consentito ma soprattutto salmone, sgombro, aringa e sardine. Legumi con moderazione (fagioli, lenticchie, piselli). Spezie non piccanti (chiodi di garofano, zafferano, noce moscata, cannella, cumino, zenzero, cinnamomo, aglio ed altre erbe aromatiche) sono fungicide ed aiutano la digestione. Bevande senza caffeina. Tisane, caffè d’orzo, succhi di pomodoro e centrifugati freschi. Da preferire la frutta secca solo appena sgusciata altrimenti potrebbe contenere delle muffe. Infine pasta e riso integrali, gallette di riso o soia, patate. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com
MUSEO AUTOMOBILE
Il Bonfanti festeggia i suoi primi 25 anni Il Museo “Bonfanti-VIMAR” festeggia quest’anno i 25 anni di attività. Al suo attivo annovera oltre 40 mostre tematiche che si sono susseguite destando l’interesse di migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, dalle microcar, alle auto giocattolo, agli imponenti mezzi militari protagonisti della grande guerra, toccando temi di design con lo stile di Zagato e Pininfarina, celebrando case costruttrici prestigiose. Presentati inoltre miti quali “Nuvolari” o la “Leggenda dei rally”, esponendo modelli unici di vetture da sogno quali Ferrari, Lamborghini, Maserati, Formula 1. Sono state esposte auto che sono state protagoniste nei film, nei manifesti, riferimenti iconici oramai parte della storia. Da cinque anni il Museo presenta con la
“Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto - Giannino Marzotto”, una rassegna esclusiva di primati, motori, auto, piloti, artigiani, scienziati, record che solo il Veneto può vantare. Il Veneto diviene così, attraverso il Bonfanti-Vimar, l’unica regione d’Europa con una propria vetrina dell’ingegno e delle eccellenze nei settori pertinenti. Una galleria dalle potenzialità strepitose che la Pubblica Amministrazione della Città di Bassano del Grappa ha saputo cogliere confermando recentemente il prosieguo del cantiere dedicato al futuro Polo Museale Culturale Santa Chiara, che vedrà il “Bonfanti-Vimar” come fulcro di interesse tecnologico in dialogo con un moderno e stimolante Museo di storia naturale.
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il grande Sport calcio Lega Pro/1 La squadra guidata da Venturato si fa un baffo dei criticoni
Criticato e imperfetto, ma il Citta vola verso la B
Non convince del tutto eppure vola. Il Cittadella alla quarta giornata del girone di ritorno ha 44 punti ed è in fuga con un vantaggio di sette lunghezze su Feralpisalò e Pordenone (37 punti), seguono Alessandria e Bassano (36), Pavia e Reggiana (33). Ma mister Roberto Venturato è leader imperfetto per qualche tifoso che vorrebbe la perfezione, per cui il tecnico granata sta attrezzandosi per raggiungerla, anche se l’obiettivo umanamente è irraggiungibile. Sarà comunque fondamentale mantenere la vetta puntando alla promozione diretta in serie B. Profeta. Dopo l’amara sconfitta al Tombolato con il Sudtirol (ultima giornata del girone di andata), il vice presidente Giancarlo Pavin aveva fatto notare che in passato situazioni simili avevano fatto scattare una reazione nella squadra e nell’ambiente con la conseguenza di un filotto di risultati positivi. Le quattro ultime vittorie (a Cuneo, al Tombolato con Pro Patria e Renate e l’ultima al Garilli di Piacenza) trovano corrispondenza con gli auspici del vicepresidente.
Filippo Lora (foto Piran da ascittadella.it)
Leader imperfetto. Il presidente Andrea Gabrielli finché si vince (seppur con qualche sofferenza) se la ride in quanto le partite sono più entusiasmanti e le vittorie più saporite. Stiamo parlando dei “cali di tensione” che la squadra di Venturato ha manifestato nel finale di partita con la Pro Patria, quando dal tranquillo 2-0 si è passati al 21 con i granata andati in panico. Stessa cosa è successa con il Re-
nate fra il finale del primo tempo e l’inizio del secondo, quando dal comodo 2-0 il risultato è scivolato sul 2-2 con una parte dei tifosi (quelli di poca fede!) andati in tilt temendo il peggio. Invece il Cittadella dimostrando carattere e personalità ha chiuso sul 4-2 trascinata da un Litteri stratosferico. Meglio è andata a Piacenza, dove il Cittadella ha rimontato il gol subìto (nell’unica incertezza della gara) grazie
ai gol di Jallow e Cappelletti. Il rientro di Manuel Pascali può dare maggiore sicurezza ad una capolista che comunque finora ha fatto bene, anche se lo stesso Venturato afferma che si deve sempre migliorare. In vista il posticipo al Tombolato col Pavia, mentre domenica 21 (ore 15) all’Euganeo ci sarà il derby con il Padova. Mercato. I segnali sono chiari da parte dell’Alessandria, che si è rinforzata (Iocolano dal Bassano in primis), anche se i primi risultati sono deludenti, ma la squadra brillante in Tim Cup è da temere in particolare quando si concentrerà solo sul campionato (in Coppa Italia Lega Pro l’Alessandria deve vedersela con la Cremonese, poi la vincente giocherà al Tombolato con il Cittadella). Arrivi. Bene i neo arrivati in casa granata con Valerio Nava (quattro vittorie dal suo arrivo!) seguito dal ventenne Mattia Zaccagni, centrocampista ex Verona, mentre Emiliano Bonazzoli è atteso a far valere la sua stazza e la sua esperienza. Rino Piotto
LEGA PRO/2 I Rosso non hanno resistito all’offerta
Bassano senza Ioco, duro colpo e primo tonfo: “Ma il gruppo c’è” Inutile girarci tanto attorno. La cessione all’Alessandria di Simone Iocolano, il capitano, il giocatore più rappresentativo del Bassano Virtus, l’attaccante che spesso ha tolto le castagne dal fuoco per la sua squadra, è stato un duro colpo da digerire, poi acuito dalla caduta a Salò. Il caso “Ioco”. Tifosi, appassionati, compagni di squadra, dirigenti, si sono sentiti orfani di un leader, un condottiero, una guida. Inoltre, per molti la cessione di “Ioco” ha rappresentato una sorta di resa del Bassano Virtus nella corsa verso la serie B. “Abbiamo provato fino all’ultimo a trattenerlo ed a prolungare il nostro rapporto con lui – ha precisato al riguardo il presidente Stefano Rosso - tuttavia è arrivata un’offerta che non si vede spesso in queste categorie o almeno nei miei sei anni di presidenza non mi era mai capitato di vedere. Nonostante avessimo trovato l’accordo con l’Alessandria abbiamo comunque provato a chiedergli di rimanere, ma era un’opportunità che lui ha valutato favorevolmente per il proprio futuro, anche perché è stata effettivamente un’offerta che ha messo un po’ tutti in difficoltà. Come società abbiamo tracciato la nostra strada, vogliamo raggiungere i nostri obiettivi mantenendo però un equilibrio economico e finanziario. Quindi anche se il cuore ha fatto male per qualche giorno, ab-
biamo usato la testa. Abbiamo perso un ottimo elemento, sia come uomo che come atleta, ma siamo consapevoli che la forza di questa squadra è sempre stata il gruppo. Puntiamo sul collettivo che è competitivo, perché si tratta di giocatori
che giocano gli uni per gli altri ed ora ne usciranno ancor più responsabilizzati. Gli attori principali possono cambiare, ma sono sicuro che faremo sempre bene”. Gli attori. E infatti gli attori sono cambiati. Dopo la parten-
za di Iocolano, è arrivato in giallorosso il nuovo attaccante, classe ‘87, Matteo Momentè. Ma non solo. Prestato il difensore Bortot al Campodarsego, ecco lo scambio con la Robur Siena: Giuseppe Fella in Toscana e il difensore Dario D’Ambrosio in giallorosso. Dall’Altovicentino è arrivato l’esterno d’attacco classe ‘90 Gianluca Laurenti, mentre dal Genoa ecco Marco Soprano, difensore veneziano classe ‘96, che in questa prima parte di stagione ha vestito la maglia del Cosenza Calcio. La serie B. Nel frattempo però il Cittadella ha preso il largo, distanziando tutte le immediate inseguitrici, Bassano compreso, e mettendo una seria ipoteca sulla vittoria finale. “Noi la classifica fino a marzo non la guarderemo – dichiara mister Stefano Sottili - ma occorrerà dar battaglia ad ogni partita dal primo all’ultimo minuto. Questa squadra possiede grandi qualità morali, e l’unità d’intenti del gruppo permette sia ai singoli, che al collettivo stesso di superare ogni difficoltà. Anche i ragazzi che hanno giocato meno in questo ultimo periodo, hanno dimostrato di come tutti siano indispensabili. Ora ci aspettano altre battaglie, ma noi siamo pronti”. Stefano Cirillo
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il grande Sport altri sport Triathlon La Rari Nantes è diventata ormai la squadra da battere
Fabian dà l’esempio Non esistono montagne impossibili da scalare, ma uomini incapaci di scalarle, diceva il grande esploratore Walter Bonatti. Ormai è questo il motto della squadra Age Group del Triathlon Rari Nantes Marostica giunta al 25. anno consecutivo di attività. Allenati dai tecnici di caratura nazionale come Sergio Contin ed Eros Venezian, negli ultimi anni, gli atleti tesserati con la società Rari Nantes, oltre a gareggiare nelle consuete distante della triplice disciplina, stanno tracciando una nuova via in Italia nel campo l’Adventure Race. I “vecchietti terribili”, capitanati da Andrea Masiero, hanno preso il via a manifestazioni di endurance in cui insieme all’allenamento fisico è necessaria, tanta esperienza e perché no, anche una buona dose di coraggio. Tirando le fila, in generale, i più titolati del 2015 sono risultati Valter De Rossi e Alessandra Boifava, atleta quest’ultima ai vertici delle corse trail. Tra le competizioni messe in bacheca dai triatleti marosticensi nell’anno da poco concluso, oltre alle consuete distanze della triplice disciplina, Sprint, Olimpico, Iroman e Iroman 70.3 (Zurigo, Barcellona, Arona, Zell Am See, Ledro, Lavarone, Bardolino sono solo alcune partecipazioni nel lungo elenco di presenze), il nocciolo duro della squadra ha timbrato il cartellino pure in prove non convenzionali come il Nirvana Raid, l’X Gardaman, il Winter Triathlon, l’Aquatic Runner, e la temibile La Petite Trotte à Léon du Mont Blanc 2015, una tra le gare ultra trail più dure al mondo. Il 2016 si è aperto quindi lo scorso 10 gennaio con il primo stage. In questa occasione la formazione dei “senior” si è allenata per la prima volta con i triatleti “junior” della Rari Nantes. Nell’allenamento allargato ai più
giovani, il confronto tra le due squadre ha unito tutti. La storia più che ventennale del triathlon scaligero - tra i più longevi in tutto il panorama nazionale - è dunque ben lontana dall’esaurirsi. Tanto più se
vrà già essere un anno di grandi conferme: “Dopo il meraviglioso 2015 che ci ha regalato il titolo di campioni italiani a squadre”, racconta Roberto Merlo, allenatore che giornalmente segue, con Venezian, i ragazzi alle piscine
Marta Merlo è stata convocata in nazionale giovanile. Sotto lo stage fra veterani e nuove leve, e la squadra Age Group
si pensa alla nuova linfa proveniente proprio dalle giovani leve, sempre più promettenti, che stanno crescendo alla Rari Nantes Marostica. Per loro, il 2016 do-
di via Ravenne, “quest’anno, senz’altro, abbiamo tutti grandi aspettative. Mancano ancora molte settimane alle prime prove importanti, ma già adesso siamo
fiduciosi, anche perché i ragazzi hanno continuato ad allenarsi duramente. In più, alcuni di loro hanno avuto un surplus di preparazione, in quanto, durante le vacanze natalizie, sono stati convocati a Roma per alcuni giorni di stage con la nazionale giovanile. Ormai, a livello italiano, non siamo più una sorpresa e, quando arriverà il momento, saremo sicuramente marcati a vista dagli avversari più forti”. A vedere come sono andate le cose nella seconda prova provinciale Csi di corsa campestre, svoltasi domenica 24 gennaio al Parco dell’Amicizia di Tezze sul Brenta, dove hanno dominato in quasi tutte le categorie (vittorie di Chiara Lobba, Lorenzo Spagnolo, Marta Merlo e Mirco Lazzaretto, piazzamenti sul podio di Giacomo Merlo e Nicola Cristofori), i ragazzi di coach Merlo sembrano già in gran forma. Non resta dunque che aspettare i grandi eventi. Il primo appuntamento importante sarà il prossimo mese di aprile quando i migliori atleti di tutta Italia si sfideranno a Cremona al Campionato italiano di Duathlon. Nel frattempo, sempre presso gli impianti sportivi marosticensi, l’olimpionico Alessandro Fabian, portacolori del gruppo sportivo dei Carabinieri, continua la sua preparazione verso Rio 2016 sotto l’attenta supervisione di Sergio Contin. Ormai da vari anni, l’atleta padovano ha adottato il marosticense come base operativa per il proprio allenamento. Fabian è divenuto così un punto di riferimento di eccellenza per tutto il movimento della triplice disciplina che gravita intorno alle piscine della Rari Nantes. Con lui, e con la squadra giovanile ed Age Group, il triathlon a Marostica è sempre di più uno sport vissuto a 360° per 365 giorni l’anno.
14 febbraio 2016 -6 PATTINAGGIO
Cocco nuova anima del San Liberale
Nuova vita per il Pattinaggio San Liberale, la storica società di pattinaggio, la prima in zona della città di Castelfranco. Nuovo direttivo e anche nuova conduzione tecnica con il coinvolgimento di un nome che è una garanzia a Castelfranco, nella Castellana ma anche in Italia: Anna Cocco. Lei, che ha iniziato a pattinare proprio nel 1980 quando è nata la San Liberale, ora si trova nella condizione di rilanciare la gloriosa società da un punto di vista tecnico. “Il cuore è sempre rimasto qui in città - spiega Anna Cocco - e quando Gianluca (il nuovo presidente della San Liberale, ndr) mi ha chiamato per propormi quest’incarico, ho accettato con entusiasmo, perchè mi piacciono le sfide ed è giunta l’occasione di “ritornare a casa” portando la mia esperienza”. Nuova vita, dicevamo, infatti è completamente cambiato anche il direttivo della società ora affidata a Gianluca Trento nella veste di presidente. “Siamo stati eletti come nuovi membri del consiglio direttivo, in un momento delicato - ci dice orgoglioso il neo presidente - e abbiamo dovuto far fronte a tutta una serie di difficoltà, gestionali, tecniche, organizzative e, non ultime, economiche, di non poco conto. Sono stati momenti duri e certamente non ce l’avrei fatta senza il sostegno di Alessandra Crosetta e degli altri membri del mio direttivo. L’arrivo di Anna vuole essere innanzitutto una risposta a tutti coloro, in primis, le famiglie dei nostri atleti che, ben consci delle difficoltà che stavamo attraversando, hanno voluto darci fiducia”. Anna Cocco quindi torna in pista a Castelfranco tra soddisfazione e orgoglio. “La San Liberale è una società storica, presente a Castelfranco da prima del 1980, anno in cui ho iniziato a pattinare. Poi il percorso agonistico mi ha imposto delle scelte e mi ha portato lontano da Castelfranco; il cuore però è sempre rimasto qui in città. Il primo mese è stato molto intenso: ho voluto conoscere le ragazze per farmi un’idea più precisa della loro preparazione. La San Liberale ha ambiziosi progetti, primo fra tutti il riuscire a realizzare una “scuola di pattinaggio” che offra la possibilità di apprendere le basi di questo sport, ma anche di specializzarsi ad alto livello”. “Abbiamo la necessità di rafforzare la crescita della società - ha aggiunto il presidente - e stiamo valutando la possibilità di portare avanti il Progetto “Spettacolo” rivolto al pattinaggio di gruppo per mettere in risalto l’aspetto più squisitamente artistico del pattinaggio e per mostrare che quello su ruote può essere non meno emozionante e affascinante del pattinaggio su ghiaccio”.
GEMELLAGGIO
Basket e calcio a confronto Gemellaggio di intensi valori verso i reciproci traguardi sul parquet a fine match tra il Fila San Martino-Vigarano di serie A1 tra un gruppo del Centro Coordinamento Cub Granata-CCCG del Cittadella (tra cui Francesco Rebellato, Renzo Bru-
noro, Giampaolo Boldrin, Odone Lorenzon, Alessio Berti) e le Lupe Basket. Nella foto di Carlo Silvestri l’incontro e l’omaggio con la squadra giallo-nera. Presente anche l’avvocato Enzo Conte, noto dirigente sportivo federale nazionale.
il grande Sport
Arbitri Il presidente Suelotto snocciola i numeri della sua sezione Aia
L’angolo della Prevenzione
«La foresta cresce»
a cura del Dottor Gianluca Gnoato osteopata e fisioterapista
Specialista nei disequilibri del movimento ar�colare e muscolare. Esperto in fitoterapia e alimentazione nel sistema scheletrico
Che mal di schiena... mi sarà “uscita un’ernia!”
C
he mal di schiena, ho preso il “colpo della strega”, mi è venuta la “scia�ca”, mi è andata “fuori l’ernia”. Convinzioni di questo �po, per lo più popolari, descrivono quel dolore alla schiena, e a volte alla gamba, che compare dopo uno sforzo fisico, ma spesso in modo casuale. Ormai la bibliografia scien�fica raccoglie un casis�ca di circa il 90% di popolazione che almeno una volta nella vita ha sofferto di un episodio di dolore lombare; il comune mal di schiena colpisce quasi come l’influenza! (foto 1) Anche negli spor�vi frequentemente si riscontra tale condizione.
emozionali). Quindi è richiesta un’indagine minuziosa da parte di specialis� sanitari della rieducazione lombare (fisioterapista-osteopa�), per capire il tessuto fonte del dolore; il paziente lombalgico non potrà mai essere considerato come un altro paziente lombalgico, ma vivrà di una storia sua, di disfunzioni meccaniche ar�colari proprie, di alterazioni viscerali, di condizioni emozionali sogge�ve.
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L
a lombalgia è una situazione che vediamo con�nuamente nei nostri studi. I pazien� arrivano spesso sicuri di sapere la fonte del loro problema, ma dopo una a�enta valutazione osteopa�ca da parte di esper� sanitari, capiscono che la causa è tu�’altra, e apprendono qual è la sede anatomica di origine del sintomo. Ogni giorni vediamo pazien� convin� che il loro dolore lombare derivi da un’ernia del disco, oppure di soffrire di una scia�ca. Ma ai test funzionali sono molto flessibili, non presentano rigidità, non hanno compressioni del nervo scia�co, al test di un salto forzato non lamentano alcun dolore, non presentano alterazioni della sensibilità o formicolii a livello degli ar� inferiori, non presentano mancanza di forza ai test neurologici. Spesso arrivano con diagnosi mediche di lombalgia aspecifica (che significa dolore lombare senza causa specifica!) o di lombalgia da ernia discale evidenziata da risonanza magne�ca (quando però i test funzionali non evidenziano nessuna correlazione con l’ernia!). Allora come inquadrare ques� sogge�?
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a presa in carico del paziente con dolore lombare deve spingersi molto oltre il solo esito di una risonanza magne�ca, ma deve considerare, più che la lombalgia, la persona con la lombalgia. Sono stupefacen� i miglioramen� di questo sintomo con tra�amen� di mobilità ar�colare, con tra�amen� di rilasciamento muscolo-fasciale degli ar� inferiori, con tra�amen� viscerali e rieducazione alimentare, con recupero della forza di stabilizzazione di muscoli spinali, con rilascio delle tensioni emozionali, con consigli di implemento di a�vità fisico-aerobica so�o controllo fisioterapico.
Il 60 per cento di soggetti con ernia discale alla risonanza non ha mai avuto lombalgie
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14 febbraio 2016 -8
altri sport
icordo che nel 2001 la ricerca scien�fica condo�a da Kendrick ha dimostrato inconfutabilmente che nel 40% dei sogge� so�o i 30 anni c’è una degenerazione dei dischi lombari; ma ancora più incredibile come questa sia presente nel 90% dei sogge� sopra i 50 anni. Un altro studio ha analizzato un campione di sogge� sani tra 20 e 50 anni, riscontrando il 60% di protrusione/ernia discale. (foto 2). Capite cosa vuol dire? Che sogge� che non avevano mai avuto un episodio di dolore lombare nella loro vita, presentavano una conclamata ernia lombare! Questo implica che spesso pazien� con dolore lombare, seppur con risonanza che evidenzia un’ernia, trovino l’origine del loro sintomo in altre sedi anatomiche (muscolari, ar�colari, nervose, viscerali e, non per ul�mo,
U
n inciso lo rivolgo ai pazien� con dolore lombare che tardano a rivolgersi agli specialis� sanitari; spesso patologie lombari vengono seguite ed interpretate in contes� extra-para sanitari, con movimen�, esercizi, posture consiglia� come pacche�o standard di a�vità posturale, ma con una cultura e bibliografia risalente al 1980-1990, che poco si avvicina ad aggiornate conoscenze mediche di biomeccanica o patologia della colonna lombare. Un esempio frequente è a�ribuire il problema lombare ad una alterazione della postura, oppure a muscoli contra�; per cui viene proposta tu�a una serie di modifiche posturali e di allungamen� (stretching), senza tener conto che quella postura o quelle tensioni muscolari sono mantenute nel paziente come risposta ad uno s�molo irrita�vo. Quindi lo stretching di un muscolo contra�o, che si sta difendendo, risulta spesso più dannoso che benefico! (foto 3). Nei prossimi numeri analizzeremo, dal punto di vista osteopa�co, le varie cause del dolore lombare e i corrispe�vi, aggiorna� e scien�fici, tra�amen� sanitari. Non perdeteli !
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“Al centro della nostra attività c’è sempre la figura dell’arbitro e intorno ci sono molti ragazzi appassionati che arbitri lo vogliono diventare. Nostro compito principale è aiutarli a raggiungere questo traguardo, aiutandoli a crescere non solo dal punto di vista sportivo ma anche sotto l’aspetto professionale, culturale e umano”. Questo il senso del messaggio che Rosario D’Anna, dirigente nazionale dell’Aia, ha lanciato ai numerosi arbitri bassanesi e agli ospiti che hanno partecipato all’annuale cena della sezione Aia Bassano in villa Giustinian di Cittadella, dove erano presenti oltre duecento persone. L’organizzazione guidata dal presidente dell’Aia Bassano Stefano Suelotto ha avuto anche come graditi ospiti, gli assessori comunali allo sport di Bassano e Rosà, Mazzocchin e Frighetto, Luigi D’Agrò, l’europarlamentare Mara Bizzotto e i rappresentanti dei comitati Figc di Bassano e Vicenza, Luciano De Gasperi e Andrea Tasca, assieme al consigliere regionale Patrick Pitton. Suelotto ha tracciato un bilancio più che positivo del lavoro svolto. “Bassano in questo momento è come una foresta che cresce, silenziosa; fa sicuramente meno rumore di quando un albero cade (in riferimento alla dismissione di Dino Tommasi) ma è continua e inesorabile”. Elogi alla sezione e ai suoi associati sono venuti anche dal consigliere regionale Figc Patrick Pitton, che si è complimentato in particolare con Carlo Rinaldi che ha diretto in modo esemplare la finale di Coppa Italia Eccellenza. “Ero in tribuna e ho provato una grande emozione nel sentire una spontanea dimostrazione di stima e d’affetto da parte del
pubblico presente nei confronti degli arbitri. I vostri colleghi sono stati applauditi, a fine gara, mentre rientravano negli spogliatoi”. Quindi si è svolta la cerimonia di premiazione di arbitri, assistenti e dirigenti che si sono distinti nella scorsa stagione. Il premio “Neo Promossi” è stato assegnato ad Andrea Bordin e Marco Cecchin, transitati dal Cra alla Cai. Il 22. premio “Guido Agnolin”, riservato al miglior arbitro promosso dalla Regione alla Cai, è andato ad Alessandro Munerati della Sezione di Rovigo. Il 48. premio “Numa Pompilio Selvaggi” è stato assegnato a Girolamo Berti, associato più anziano a scalare. Il Premio “Ugo Moretto”, riservato al miglior assistente arbitrale del Cra transitato alla Can D, è andato invece a Marco Ceolin della Sezione di Treviso. Premio “Comitato Locale” per l’Osservatore arbitrale particolarmente distintosi a Michele Peruzzo di Bassano mentre il “Comitato Provinciale” per l’arbitro non selezionabile ha visto vincitore Andrea Soster. Il “Consiglio Direttivo” ha visto ricevere il riconoscimento il collega Simone Toso, arbitro effettivo di calcio a 5. L’“Almerigo Marini” riservato al collega promosso al Cra con la miglior media è andato a Filippo Maria Rubbo. Il primo premio, intitolato alla memoria di Diego De Leo recentemente scomparso, è stato assegnato a Natalino Tagliapietra come dirigente distintosi nella sua carriera dietro la scrivania. Tagliapietra, che fa parte del progetto “Mentor&Talent”, nell’occasione ha voluto conferire a titolo personale un premio speciale a Paolo Fiorese, talent bassanese da lui seguito nelle passate stagioni.
CALCIO A 5 DONNE
L’Inebrya Lupe azzanna la vetta L’Inebrya Lupe Calcio a 5 San Martino di Lupari ha concluso da capolista la “regular season” del campionato di Serie A1 Elite - Girone A con l’approdo alla fase finale del “Gold Round”, oltrechè alla Final Eight di Coppa Italia, suscitando notevole entusiasmo in tutta la società del presidente Alberto Lorenzin e del vice Alessandro Zanini. La classifica recita: Lupe in vetta con 28 punti, Kickoff San Donato Milanese 27, Isolotto Firenze e Ternana 26 per un risultato impensabile a inizio stagione, con una squadra fortemente rinnovata con nove nuovi innesti su una rosa di dodici atlete. Indubbio merito di questo primo traguardo va allo staff tecnico composto nei vari ruoli dall’head-coach Mario Lovo, Francesca Gecchele, Roberto Lunardon, Marco Franceschini, Irene Amoruso; che hanno amalgamato e cresciuto un gruppo che fin dal primo allenamento ha trovato il massimo affiatamento
di campo e spogliatoio. Una rosa comunque di alto spessore, anche con alcune nazionali, con l’approdo di due campionesse come il formidabile duo spagnolo Maria Perez Pereira e Rebeca Hermida Montoro “Rebe” (fuoriclasse protagonista anche al Mondiale in Guatemala), il ritorno di Giorgia Benetti, l’arrivo di forti giocatrici come Maria Elisabetta Pinto, Laura Baù, il portiere Chia-
ra Salinetti, inoltre le giovani esordienti Sofia Vajente, Chiara Pernazza, Adelaide Famà, la riconferma del capitano di Sandrigo Paola Canaglia, quindi la vice Lorena Turetta, la magiara Krisztina Ujvari (poi tornata in terra natia). Ora la disputa del Gold Round (già conquistato con una giornata d’anticipo dopo il pirotecnico 5-5 nel derby a Breganze e definitivo titolo di campionesse
del girone espugnando 1-2 all’ultima giornata domenica 31 gennaio il campo della tricolore Ternana), con la formula di sola andata fra otto squadre (le prime quattro dei due Gironi A e B). Le squadre qualificate del Girone B sono Montesilvano (42 punti a punteggio pieno e bigmatch con la “corazzata” abruzzese a San Martino di Lupari domenica 21 febbraio al Palasport di via Leonardo da Vinci), Lazio c5 Femminile, Italcave Real Statte, SS Lazio (affrontata dalle Lupe in trasferta nel primo turno). Preziosi infine i ruoli del direttore sportivo Chiara Squarise, dirigente-accompagnatore Roberto Demo, addetto-stampa Genny Trojetto, ricordando che la data delle Final Eight di Coppa Italia è stata fissata nel weekend della prima settimana di marzo a Pescara, per una stagione in ogni caso da incorniciare per il sodalizio dell’alta padovana.
il grande Sport
14 febbraio 2016 - 9
altri sport
Volley C La squadra torna a fare punti e al PalaBruel si rivedono spalti più nutriti. Coach Poletto è soddisfatto
I giallorossi ritrovano il pubblico
E’ un bel periodo, quello che sta attraversando il Bassano Volley. La formazione allenata da Diego Poletto viaggia stabilmente nelle zone più nobili della graduatoria, sbaragliando così ogni più rosea previsione fatta ad inizio stagione. I giovani del vivaio stanno dunque rispondendo alla grande a quanto chiesto loro dalla società giallorossa, e l’accesso alla serie B unica sembra oramai assodata. Ma non è solo il campionato a regalare soddisfazioni al team giallorosso. Il Bassano Volley è stato infatti chiamato a disputare la fase finale della Coppa Italia di serie B2, in seguito alla rinuncia di Trieste. Nei quarti di finale i ragazzi di Poletto si sono trovati ad affrontare l’Arno Volley 1967 di Pisa, mettendo in mostra, nel match di andata, un bel gioco che non ha lasciato scampo alla formazione toscana. Ma non è stato solo il rotondo tre a zero rifilato alla formazione toscana a far gioire l’ambiente giallorosso. Finalmente, al PalaBruel si è rivisto un pubblico caldo e numeroso, capace di spingere i propri ragazzi verso la vittoria. “Era da tempo che non si vedeva un pubblico così ad una nostra partita – commenta coach Diego Poletto – e forse questo ci deve far riflettere su giorni ed orari in cui far disputare i nostri match. Abbiamo avuto la prova concreta che giocare il sabato pomeriggio alle 18.30 por-
BASKET ORANGE 1
“Bomba” da venti metri e prima vittoria esterna
ta più pubblico al volley, e quindi già dall’anno prossimo qualcosa cambierà. Dal punto di vista tecnico, invece, abbiamo sicuramente affrontato una buona squadra, ma siamo riusciti fin dall’inizio a prendere le giuste misure e a non concedere nulla ai nostri avversari. Certo, la nostra attenzione è rivolta per lo più al campionato, ma anche la Coppa Italia può permetterci di toglierci delle belle soddisfazioni. Insomma, finalmente tutto sembra andare per il verso giusto”. Stefano Cirillo
(Sc) Capitan Stefano Gallea, fermo ai box per un piccolo guaio fisico, aveva suonato la carica. “La politica della nostra società – aveva detto “Gallo” prima della trasferta di Gorizia - si è rivolta in investimenti verso giovani giocatori che pure stanno dando un contributo sostanziale. Siamo noi senior che possiamo e dobbiamo dare di più. Non rimane che continuare a lavorare in palestra con più determinazione, l’unico modo che conosco per uscire dai periodi difficili”. Ma non se l’è certo presa, il capitano giallorosso, quando a smentirlo ci ha pensato il giovane Maiello. Grazie ad un tiro da centrocampo sulla sirena l’ Orange 1 ha infatti sfatato il tabù trasferta, centrando il primo blitz stagionale. Contro una Gorizia incerottata a causa di svariate assenze, Bassano è stato spesso costretto ad inseguire. I secondi finali sono tutti da rivivere. Mancano 17”, ultimo attacco nelle mani di Marcetic (e di chi, se no?), che porta
a spasso la difesa e a 2” alza una palombella che si insacca regalando ai suoi il +2 che sembra chiudere il match a favore dei padroni di casa. Gorizia esulta, ma sulla rimessa Maiello si fa il regalo
di compleanno (19 anni per lui) e lo fa a tutti i bassanesi: siluro da 20 metri e vittoria tra le più incredibili che si ricordino. Sfatato il tabù del successo in trasferta, resta ora un dato da invertire immediatamente: quello che inchioda Gallea e compagni come la peggior difesa del campionato. Infatti, è evidente che la salvezza in casa Orange1 passa inevitabilmente dai miglioramenti che la squadra riuscirà ad ottenere.
14 febbraio 2016 -10 il grande Sport ciclismo Tra Rossano e Asolo Selle Italia accorpa la San Marco. E poi presenta il robot che fa la bici si misura
E’ qui il super polo delle selle
Dalle selle alla bici robotizzata, un filo collega Rossano Veneto e Asolo, e i due centri con il mondo. Si tratta di un filo che si dipana dalle biciclette e dalla componentistica per scalare i mercati. Nelle ultime settimane ha fatto molto parlare di sè l’iperattivismo dei Bigolin, quelli di Selle Italia, radici a Rossano e da alcuni anni quartier generale ad Asolo. Prima hanno concluso un’alleanza a cui si lavorava da tempo, quella con Selle San Marco, altro marchio storico rossanese. Insieme ora il nuovo “polo” fa oltre il 50 per cento del mercato mondiale delle selle di alta gamma. Giuseppe Bigolin, Beppino, patron di Selle Italia, ha spiegato bene l’acquisizione: “Abbiamo noi oltre il 50 per cento della società Selle San Marco, un passo e un progetto a cui si stava lavorando da tempo con i Girardi e ora arriviamo a circa 30 milioni di giro d’affari. Come Selle Italia siamo a circa 23. Mettendo in campo tutti i nostri know how e i brevetti potremo sicuramente fare meglio”. Un accordo sicuramente di portata storica, che vede ora tra Rossano e Asolouna cinquantina di “teste pensanti” sul prodotto e sul commerciale, mentre la produzione è controllata ma decentrata in un comparto di aziende dell’indotto molto specializzate. Il vertice di Selle Italia (nel cda presidente Giuseppe Bigolin, vice il figlio Riccardo che sta prendendo in mano le redini e la moglie Roberta Boratto), in sintonia con Selle San Marco, è molto motivato. Industriali tutta famiglia, controllo al 100% dell’azienda, Giusepep Bigolin presidente del cda con due vice, il figlio Riccardo Bigolin, sempre più nella stanza dei bottoni, e la moglie Roberta Boratto. Quella dei sellai è tra le pochissime opzioni rimaste all’Italia nella componentistica per bici, tutto il resto o quasi essendo finito nell’estremo Oriente. Ora Selle San Marco diventa un tutt’uno con Selle Italia. Nel cda della San Marco la presidente sarà un’im-
prenditrice molto giovane, la figlia di Beppino, Giuliana Bigolin, 38 anni e due figli, laurea in storia dell’arte e master in business administration, finora sempre occupata nell’area amministrativa di Selle Italia con la mamma; con lei Dario Bortolini, consulente dei Bigolin, e Luca Girardi, nipote del fondatore commendator Luigi Girardi e figlio di Antonio, scomparso prematuramente. Qualche settimana dopo l’annuncio Bigolin ha confermato la sua attenzione alle nuove frontiere tecnologiche. A Treviso, nel bike shop Pinarello, ha presentato un software che sviluppa l’analisi biomeccanica del pedalatore, rivelando quali sono le misure ideali per la bici di ciascuno. Una bicicletta come un abito tecnologico, dunque, è la sfida prossima
ventura. Moltissimi i ciclisti intervenuti alla presentazione e, tra i primi tester, anche Mauro Benetton. Il sistema computerizzato si chiama Idmatch ed è il primo al mondo - sostengono le due Giuseppe Bigolin aziende e la presentazione del presenta“robot” della pedalata trici - di analisi biomeccanica per ciclismo completamente automatizzato che lavora senza l’ausilio di marker o sorgenti luminose. C’è un robot a gestire in completa autonomia l’analisi antropometrica e biomeccanica restituendo una serie di informazioni dai dati analizzati. Il sistema è composto da un software dedicato (idmatch Analysis System) progettato e sviluppato nei laboratori di Ergoview, da un hardware composto da una telecamera 3D e da un simulatore elettronico di assetto controllato dal pc (idmatch Smart Bike). Quattro motori con tolleranza micrometrica regolano la posizione della sella e del manubrio. Inoltre il software consente la regolazione automatica del setup in funzione degli angoli di pedalata acquisiti con la 3D K camera. Al termine della valutazione il sistema restituisce le coordinate della posizione migliore e la taglia dei componenti ideali compreso il telaio, scegliendo da un data base di migliaia di prodotti. Un robot come “sarto” della bici di ciascuno, una proposta al mercato di alta gamma. concessionario ufficiale
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Bevilacqua, il nuovo alfiere sui pedali
E’ stato assegnato a Simone Bevilacqua l’Alfiere d’Argento 2015, il massimo riconoscimento che la Città di Marostica riserva a chi si è distinto in campo sportivo. Promessa del ciclismo, l’atleta marosticense, classe 1997, appartenente nella stagione 2015 alla società Work Service Brenta e attualmente in forza al Team Colpack, è stato nella sua categoria, “campione italiano a cronometro, campione veneto a cronometro e nell’inseguimento individuale, secondo al campionato italiano in linea, secondo al campionato italiano inseguimento a squadre e a cronometro a squadre, vincitore del 19 Gran premio dell’Arno e del 4 Giro di Primavera, maglia azzurra al campionato europeo su strada e in pista. Atleta umile e disponibile con i compagni ma determinato nel raggiungere i propri obiettivi” recita la motivazione “a giudizio di tutti, dirigenti, tecnici e appassionati, corridore di grandi speranze tanto da meritarsi nella prossima stagione il passaggio nella categoria dilettanti in una delle squadre più importanti del circuito ciclistico”. “Lo sport trasmette importanti valori di vita, ne migliora la qualità ed è sinonimo di vitalità - ha dichiarato il sindaco Marica Dalla Valle -. Nel caso di Marostica questa vitalità è espressa dalla varietà degli indirizzi, con 40 associazioni sportive che coprono molte discipline e che ha radici fin dal 1900 con la fondazione dell’Us Marosticense, e la quantità e qualità delle manifestazioni sportive, una fra tutte, nel 2015, la partenza della 15^ tappa del Giro d’Italia Marostica – Madonna di Campiglio del 24 maggio, durante al quale la città si è presentata magnificamente”. La cerimonia è stata l’occasione per ricordare anche un campione della storia sportiva marosticense, il ciclista su strada e pista Alfredo Dinale (Vallonara, 11 marzo 1900 – Vicenza, 3 dicembre 1976) al quale, a sorpresa, è stata intitolata per voce del sindaco Marica Dalla Valle la pista ciclabile Marostica-Vallonara. La figura del ciclista è stata quindi ricordata, alla presenza della figlia Olimpia Dinale, da Bortolo Brogliato e da una rappresentazione teatrale della telecronaca della vittoria della medaglia d’oro olimpica nel 1924 a Parigi, tratta dal libro “La perla del Brenta” di Loris Giuriatti, che racconta le vicende di un uomo che in bicicletta ha attraversato le
due guerre. Professionista dal 1924 al 1937, Alfredo Dinale fu medaglia d’oro olimpica nel 1924 nell’inseguimento a squadre. Specialista sia della strada che della pista, ebbe un’ottima carriera da dilettante, culminata con la medaglia d’oro ai Giochi della VIII Olimpiade di Parigi 1924 nell’inseguimento a squadre, insieme ad Angelo De Martino, Aurelio Menegazzi e Francesco Zucchetti. Nel 1924 ottenne il diritto a partecipare a corse professionistiche e si impose nella Coppa Bernocchi. Nel settembre dello stesso anno passò professionista con la Gloria e si impose nella Coppa Crespi. Negli anni successivi corse per la Legnano, l’Olympia e la Wolsit, ottenendo come principali risultati su strada due vittorie di tappa al Giro d’Italia 1929, alla Spezia e Milano. Partecipò complessivamente a 5 edizioni della corsa rosa, tra il 1925 ed il 1930.Parallelamente all’attività su strada, che abbandonò nel 1930, ebbe una buona carriera su pista, vincendo le sei giorni di Dortmund nel 1929, di Parigi e di Francoforte nel 1931. Si ritirò definitivamente alla fine del 1934. Gli altri premiati. Attività sportiva amatoriale: Joker Dart Team Marostica (freccette) Attività sportiva scolastica: Alessandra Menegotto (corsa scuola primaria), Matteo Marcon (corsa scuola primaria), Francesca Lazzarotto e Salima El Arjouni (corsa scuola secondaria di primo grado). Promesse dello sport: Emma Peron (getto del peso e lancio del disco), Aurora Gaio (ciclismo), Mirko Lazzaretto (triathlon), Nicole Zentilini (ginnastica artistica), Squadra giovanile triathlon Rari Nantes Marostica (Triathlon e Duathlon). Settore agonistico: Massimo Rossi (getto del peso), Tullia Costacurta (sci alpino), Filippo Vaidanis (lancio del disco), Andrea Lobba (nuoto), Giacomo Costenaro (rally), Gastone Barichello (corsa), Pallavolo Marostica ASD (pallavolo). Paolo Minuzzo (ciclismo). Esempi per lo sport: Luca Merlo (Atletica-Allenatore settore lanci), Giorgio Pigatto (Caretera de Marostega), Carlo Micheli (scacchi), Atletica Marostica Vimar 1975-2015 (atletica) e per il Gruppo Bocciofilo Banca Popolare di Marostica Umberto Bertollo, Mariano Santini, Roberto Cuman, Franco Tasca, Giancarlo Tasca (bocce).
il grande Sport
14 febbraio 2016 -11
ciclismo
Dilettanti Il campione italiano è il faro della squadra di Gianni Faresin ATLETICA
Milani, big della Zalf
E’ iniziata la stagione agonistica per la squadra ciclistica della Zalf Euromobil Fior. La squadra si è ritrovata nel quartier generale di Castelfranco presso l’Hotel Fior di ritorno dal ritiro fatto in Toscana ed è stata accolta dai patron Gaspare Lucchetta ed Egidio Fior. Il debutto in gara è previsto per il 27 febbraio prossimo dopo la presentazione ufficiale. Colori sociali confermati, e non potrebbe essere altrimenti, per la squadra trevigiana che ha fatto del proprio stile bianco-rosso-verde un vessillo unico, inconfondibile ed apprezzato in tutto il mondo; nella versione 2016 della tradizionale maglia della Zalf Euromobil Désirée Fior i grafici del maglificio MsTina hanno aggiunto un pizzico di blu e alcuni inserti in rosso che danno maggior vivacità al kit che è diventato un must irrinunciabile anche per i tantissimi tifosi del team sparsi in tutto il mondo. Tra i 19 atleti della rosa 2016, spicca la maglia tricolore del campione italiano elitè Gianluca Milani: un uomo d’esperienza, ormai pronto al grande salto verso il professionismo, che insieme agli elementi più maturi del gruppo sarà chiamato a fare da punto di riferimento in corsa per i tanti talenti emergenti che compongono il gruppo forgiato nei mesi invernali grazie al sapiente lavoro dello staff tecnico.
“Manca meno di un mese al via ufficiale della stagione e possiamo dire che ci sentiamo pronti per affrontarla con il consueto en-
tusiasmo - ha commentato il team manager Luciano Rui -. Anche quest’anno, grazie ai nostri partner tecnici, da Pinarello a MsTi-
na, senza dimenticare Sidi, Rudy Project ed Elite, avremo a disposizione i migliori materiali presenti sul mercato. I colori della Zalf Euromobil Désirée Fior non cambiano, come non sono cambiati in oltre 30 anni i valori di questa grande famiglia che ha fatto della crescita delle giovani speranze del ciclismo italiano la propria mission: ripartiamo con un gruppo di ragazzi ricchi di talento, che già nel corso del collegiale di Riotorto hanno dimostrato di aver trovato il giusto feeling per affrontare le tante difficoltà che, come ogni anno, incontreremo lungo il nostro cammino”. Sempre presente, al fianco dei propri atleti, il ds Gianni Faresin che anche in toscana ha pedalato insieme al gruppo senza lesinare consigli e insegnamenti: “Arriviamo da una settimana molto intensa nella quale abbiamo lavorato insieme sulla distanza e su quei meccanismi che fanno la differenza in corsa. Tutti i ragazzi stanno molto bene e hanno risposto egregiamente ai test effettuati: nei prossimi giorni riprenderemo gli allenamenti di gruppo sulle strade di casa con dei mini-ritiri che ci permetteranno di affinare la preparazione in vista del debutto. Abbiamo 19 capitani ciascuno dei quali è consapevole del proprio valore e ha ben chiari i propri obiettivi: ognuno”.
La prima volta di Ricky tricolore
E’ il suo primo titolo italiano. Aveva già dimostrato di essere un multiplista cotto a puntino l’anno scorso, dominando le classifiche individuali ai campionati italiani a squadre di decathlon under 18. Ma lì si gareggiava per il titolo a squadre, lo scudetto, che peraltro è arrivato con il trio di Atletica Vicentina Despar, tutto made in Marconi Cassola, Miglietta Busnardo Kasibovic. Ma stavolta a Padova, agli italiani indoor di categoria, c’era in palio il titolo individuale e Riccardo Miglietta, sedicenne di Mussolente, ha fatto centro
finendo perfino per superarsi nei mille metri finali. Ottimi i suoi personali nell’alto, negli ostacoli e nel lungo le gare di velocità. Ha dominato il pentathlon e ha vintoil titolo tricolore di categoria. La sua collega di squadra a Cassola, Gloria Gollin, anche lei misquilese ma di Casoni, lo ha invece sfiorato per pochi punti vincendo un bell’argento. Infine a medaglia anche Amar Kasibovic, di Romano, una conferma tra i multiplisti: lui tra l’altro intanto un titolo italiano lo ha già vinto, nel 2014.
HOCKEY GHIACCIO
GRANFONDO
Sorprese alla fi’zi:k Va a ruba la maglia di Strazzabosco
La Granfondo fi’zi:k - Città di Marostica propone agli arditi pedalatori spettacolari scenari e percorsi mozzafiato, fra la “Città degli Scacchi” e i colli circostanti. Due percorsi animeranno la prossima edizione, i tracciati “Medio” e “Lungo” regaleranno agli appassionati un’intensa giornata di passione e condivisione, con partenza ed arrivo nel centro storico della città medievale vicentina. Le iscrizioni per partecipare alla Granfondo fi’zi:k del 24 aprile proseguono a spron battuto, la tabella di marcia fa segnare un netto balzo in avanti rispetto al medesimo periodo della scorsa stagione. Per quanto riguarda i costi di adesione, siamo giunti alle tariffe “Base” che fino al 5 aprile, ovvero quasi a ridosso della gara, proporranno 37 euro per gli uomini e 29 euro per le donne. La Granfondo fi’zi:k - Città di Marostica garantirà, inoltre, la collaborazione con alcune granfondo austriache riunite in un unico brillante circuito, l’Austria Top Tour 2016, in grado di accaparrarsi migliaia di adesioni ogni anno. Partecipandovi, i ciclisti italiani potranno associare alla perfezione il connubio fra sport, benessere e relax turistico, alla scoperta di un territorio in grado di riservare numerose sorprese. Gli appassionati potranno scegliere fra sette diverse granfondo, dal 1° maggio al 9 luglio nelle zone austriache di Tirolo, Carinzia, Salzkammergut, Bassa Austria e Burgenland. La cultura germanica troverà ampio spazio anche in occasione della Granfondo fi’zi:k. A tutti i partecipanti austriaci, nella giornata di sabato 23 che anticiperà il via della competizione ufficiale, sarà concessa
una visita completamente gratuita al Castello di Marostica, con una guida che illustrerà loro in lingua tedesca tutte le vicende storico-culturali che hanno interessato i castelli, di costruzione scaligera, Superiore e Inferiore. Uno “scambio culturale” che dimostra la propensione della gara organizzata da Studio RX ad aprirsi all’internazionalità e a culture ed organizzazioni differenti, ottenendo sempre ottimi riscontri partecipativi. Come consuetudine, la “Krono fi’zi:k-La Rosina” del 12 marzo anticiperà l’evento principa-
le del 24 aprile valevole per il Campionato Nazionale e Provinciale Acsi, e per gli ambiti circuiti Alé Challenge e Maglia Nera By Pinarello. La cronoscalata farà percorrere quasi 5 km da Piazza Castello sino alla salita de “La Rosina”, e ai primi 100 più veloci sarà concessa la prima griglia della Granfondo fi’zi:k – Città di Marostica. Quest’anno la “Krono fi’zi:kLa Rosina” non sarà solamente avvincente preludio, bensì “test match” che si ripresenterà anche nella gara ufficiale.
L’Asiago non smette di far parlare di sé e approfittando di qualche giorno di riposo per gli impegni della nazionale italiana a Cortina nel torneo di qualificazione preolimpica (ricordiamo che in azzurro ci sono andati anche gli asiaghesi Stefano Marchetti e Paul Zanette) ha messo a segno un altro importante successo durante la sfida giocata contro il Valpellice. Una serata importante e ben riuscita, con Michele Strazzabosco emozionatissimo e felice di autografare e consegnare a ciascun tifoso giallorosso la maglia 96, realizzata in “Special Edition” dall’Asiago Hockey 1935 e acquistata dai numerosi supporter presenti all’Odegar. Una maglia, la 96 di Michele Strazzabosco, l’uomo dei cinque scudetti, che è solo la prima di una lunga serie di divise storiche e importanti che l’Asiago metterà a disposizione dei vecchi e nuovi tifosi che sono giunti anche da fuori provincia e che hanno potuto scambiare due chiacchiere con Michele Strazzabosco, ritirare la maglia, fare un brindisi e festeggiare in maniera speciale il quarantesimo compleanno del campione che tante emozioni ha regalato all’Asiago Hockey e a tutto il movimento hockeistico italiano. Intanto la dirigenza dell’Altopiano ha annunciato che a questa serata ne seguiranno altre in compagnia di alcuni tra i più grandi giocatori che hanno vestito la maglia dell’Asiago.
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