il grande Sport pagine di pura passione
(anno X n. 8) diffusione gratuita periodico 3 agosto 2014
n. 200
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www.ilgrandesport.it
L’IMPRESA
CALCIO
Scala il Pordoi sulla sua bici senza la ruota davanti
Asta speranzoso E il Citta riparte dalla tifoseria
Eravamo abuituati alle sue ascese pedalando su una ruota sola in impennata. Stavolta, per fugare ogni dubbio, la ruota davanti l’ha perfino tolta e si è arrampicato sul Pordoi con la forcella “nuda”. Con il suo tempo record di 36 minuti e 41 secondi il bassanese di Campese Simone Temperato ha messo la ciliegina sulla torta alla bellissima cronoscalata Arabba – Passo Pordoi, classica per gli amanti delle sfide in salita. E’ riuscito a scalare i 33 tornanti del famoso passo dolomitico con la bici da corsa priva di ruota anteriore, dando del filo da torcere a molti concorrenti che invece la salita l’hanno affrontata con le due “tradizionali” ruote! Il Magico Tempe partito con il numero zero ha fin da subito impartito un gran ritmo che gli ha consentito di raggiungere la vetta del Pordoi con una media di 15.54 chilometri orari classificandosi al 52. posto assoluto. Lo spettacolo è stato seguito in diretta dai moltissimi turisti lungo il percorso di gara.ù Ma nonostante il meteo ballerino di quest’anno, Temperato vuole stupire in questa estate e sta programmando un altro evento: tenterà di scalare il Monte Grappa da Semonzo pedalando al contrario, impresa mai provata prima su quella che è stata la salita del Giro di quest’anno. Questa volta, con due ruote a terra, cercherà di pedalare seduto sul manubrio fino al Rifugio Bassano percorrendo i 19 duri chilometri e mettendo a dura prova i muscoli delle gambe che dovranno resistere a sforzi fisici ben diversi dalla normalità. Ma la difficoltà maggiore sarà quella di mantenere l’equilibrio senza vedere la traiettoria da percorrere: dovrà infatti fare riferimento solamente alla linea bianca della carreggiata! “Un’impresa del genere è il massimo, ho preso spunto da mio padre Fernando che più di 50 anni fa riusciva con la sua Graziella a pedalare all’indietro per vari chilometri”. Seguite le gesta del Magico Tempe su ilgrandesport.it ma anche su Facebook Il grande Sport e Twitter @IlGrandeSport
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HOCKEY PISTA
Fusione fredda, per ora non si fa Due boys azzurri
Sofia gioia europea Bertizzolo, il talento dei sedici anni
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VOLLEY
I tedeschi al Gp Sportivi Poggiana Il sogno giallo Slongo-Nibali Ballan: ma io voglio tornare Pista, miracolo al Mercante
Bruel, Malinov tesse la trama con la serie A
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INTERVISTA
PSICOLOGIA
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Allenatori Attenti a eccessi siano educatori di sport Parla il neo assessore di Bassano Oscar Mazzochin. Per lo sport risorse al lumicino. Ma un progetto c’è. |||| a pagina 3
Lo sport può diventare mania, ossessione, e dare dipendenza. Ecco come recuperare vita e benessere.
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il grande Sport
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sportivamente
R
mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010
Le alternative estive alla “solita” corsa Che strana estate! Non mi era mai capitato di uscire fino a tutto luglio all’ora di pranzo. Corro poco, più di mezz’ora, meno di un’ora anche sotto il sole meridiano quando sarebbe meglio all’alba o al tramonto, visto che le giornate si sono già molto accorciate. Comunque la stagione suggerisce attività alternative per soffrire meno il caldo che finora si è fatto sentire decisamente poco e a sprazzi. Quella più semplice per molti è la bici e fin dalla primavera vedo ingrossarsi i gruppi lungo le strade, specie nel week end. Per me rimane un formidabile mezzo di trasporto per tutte le stagioni, e terapeutico per il terzo anno da quando mi sono distrutto la cartilagine del ginocchio sulla testa del femore sinistro. A chi mi vorrebbe in versione agonistica su due ruote rispondo che non so guidare, sono scarso da solo e pericoloso in gruppo.
Poi un’altra caduta mi scasserebbe ancor di più e allora rinuncio pure agli attacchi sui pedali. Anche il nuoto è una valida alternativa, d’estate per motivi opposti all’inverno nell’ambiente a temperatura costante che è
la piscina. Con la bella stagione si aprono i mari e i laghi, affrontabili con la muta se rimangono freddi, come fanno spesso i triathleti che mettono in fila tre specialità fino a distanze normalmente affrontate da sole. Senza arrivare all’Ironman (3,8 km in acqua, 180 km in bici e 42,2 km a piedi) ci sono gare promozionali supersprint (400 m in acqua, 10 km in bici e 2,5 km a piedi) per verificare se piace la strin-
gente sequenza. Poi dalle nostre parti ci sarebbero altre possibili attività aerobiche all’aperto, come la canoa. L’occhio profano ci vede tanto lavoro di busto e quasi niente di gambe, eppure ho visto un ottimo pagaiatore trasformarsi in ottimo maratoneta e ultra trailer. Così come dei giovani tennisti, cresciuti negli anni di Agassi e Sampras, si sono scoperti fra i migliori ultra maratoneti italiani. Insomma, c’è sempre un’alternativa: l’importante è usare la cautela del caso, soprattutto ai primi approcci, ricordandosi che la corsa non allena agli spostamenti laterali e agli scontri (massima attenzione al calcetto!), come la bici e il nuoto non allenano la componente eccentrica del movimento, quella che ci fa rimanere in piedi su questa terra, una continua lotta con la forza di gravità. info@scuoladicorsa.it
di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 Km of Namib Desert 2010
Il runner perfetto: tanti km, poca benzina L’obiettivo principale per chi cor- solo nel suo modo di correre: barre le lunghe distanze è saper di- ba, capelli lunghi, fisico perfetto stribuire le proprie energie duran- e inoltre molto disponibile con te tutta la gara, che può durare da tutti i suoi fans. Sempre minimapoche ore come la maratona, fino lista nell’abbigliamento e nelle ad arrivare a decine di ore di cor- calzature. Se si vuole analizzare sa come possono essere le ultra. la sua corsa nel dettaglio: busto L’allenamento ci prepara a questi carichi di lavoro e ci dovrebbe far capire fino a che punto possiamo spingere il nostro fisico. Lo stile di corsa, abbinato sicuramente ad un buon motore, è fondamentale. Ho visto persone correre in centinaia di modi diversi. Qualcuno di loro anche correndo malissimo ha ottenuto risultati di prestigio. Quando parlo di ultra mi vengono in mente distanze che superano anche i 100 chilometri e se voglio parlare di stile di corsa, economia della corsa e grandi Anton Krupicka, la corsa naturale risultati mi viene in mente un nome su tutti: Anton Krupicka, campione americano diritto, un buon utilizzo della classe 1983. parte superiore del corpo, pochisIl suo modo di correre è parti- sima oscillazione delle spalle. I colare: lo stile è economico e vi- piedi appoggiano quasi paralleli sto dall’esterno traspare pochissi- al terreno e con un buon effetto ma fatica. Lui è affascinante non elastico.
L’EVENTO. IL 7 SETTEMBRE
La Mezza del Brenta, anello tra 5 Comuni
E’ scattato il conto alla rovescia per la Mezza Maratona del Brenta edizione 2014 che dalla centralissima Piazza Libertà a Bassano del Grappa legherà domenica 7 settembre per la nona volta in un anello i comuni di Marostica, Nove, Cartigliano e Rosà. Tante le conferme per un evento che è entrato nel Dna del territorio. Tra queste l’inserimento della Mezza del Brenta nel Vicentia Running, circuito che riunisce alcune delle più note prove podistiche ufficiali Fidal su strada della provincia di Vicenza nelle mezze distanze (dai 10 km. alla Mezza Maratona). Superato il mese di giugno, sono in archivio quattro delle sette prove del calendario: Vicenza, Zanè, Rosà ed Asiago ed ora la chiamata è per l’appuntamento del 27 agosto sera a Villaverla. Per la Mezza del Brenta, le iscrizioni per l’evento agonistico inserito nel calendario della Fi-
si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it
21 settembre Mezza di Vicenza Il n.1 è Bordin
E’ l’olimpionico della maratona Gelindo Bordin a “lanciare” la prima edizione della Mezza di Vicenza, a cura di AV e AV Run, in programma nella città berica il prossimo 21 settembre. Bordin, che correrà la Mezza con il numero 1 di pettorale, è intervenuto all’annuncio dell’evento insieme agli atleti azzurri vicentini Michael Tumi e Ottavia Cestonaro. La gara si svolgerà con qualsiasi condizione meteo. Il percorso – non omologato – si snoderà nel centro di Vicenza (probabile l’istituzione della giornata ecologica con blocco del traffico) e in alcuni quartieri. Informazioni: www.mezzadivicenza.it
8km. Marcesina in una domenica di sospirato bel sole si è dimostrata luogo adatto per chi ha la passione della corsa e per chi adora le passeggiate in montagna, immersi nella piena natura aquota1.400metri.Irunnerami-
cidi “One shot”, come già alla Mezza del Brenta un anno fa, hanno trasportato con loro di corsa, grazie alla speciale carrozzina, anche Lele Marcon, impossibilitato a correre causa Sla (foto). Gli organizzatori ringraziano Comune e Pro loco e gli sponsor tra i quali Nico Magazzini, formaggio L’Enego e Cassa Rurale Valsugana.
Alla Enego Marcesina in 420 sulla piana MARCE E CORSE
La novità
dal proseguono e c’è tempo sino al 24 agosto per sfruttare il vantaggio del prezzo agevolato ma soprattutto la possibilità di avere la t-shirt ed il pettorale personalizzati. Agevolazioni sono poi state riservate a tutti i fedelissimi che hanno partecipato a tutte le prove e che potranno gareggiare con solo 1 euro. Iscrizioni alla mano la partecipazione alla Mezza del Brenta potrà essere presentata sino a venerdì 5 settembre, con la possibilità però per i ritardatari di potersi comunque iscrivere nel week end di gara (domenica mattina compresa) ma con un sovrapprezzo. Sabato pomeriggio 6 settembre dalle 15.30 apertura della segreteria nella Loggetta del Municipio: si potranno anche acquistare i cartellini per la prova non competitiva in programma la domenica mattina ed inserita nel calendario della Fiasp Vicenza. Tutte le info dell’evento sono disponibili sul rinnovato spazio web www.mezzadelbrenta.it
LA PRIMA VOLTA
247 runner e 173 walker (nordic walking) per la prima edizione della 10 miglia della Enego-Marcesina con start dal Centro Fondo Enego a Valmaron. Alla gara competitiva era abbinata la passeggiata coi bastoncini su un tracciato di
Apertura ampia del piede dietro al corpo e più corto il passo in avanti. In poche parole, come una macchina, mette il suo motore in sesta marcia e con poca benzina percorre centinaia di chilometri. Un atleta capace di percorrere più di 10.000 km all’anno. Normalmente si allena in montagna, ma almeno 23 volte la settimana corre in pianura, scalzo, sull’erba, per rinforzare piedi e muscolatura. La sua vita è molto semplice e frugale, la montagna è al centro di ogni cosa e quando gli chiedono il perchè risponde così: “Per me la cosa più importante non è correre in montagna o vincere le gare, ma le montagne stesse, i paesaggi. Corro per le montagne, ma sono sicuro che se anche non corressi passerei la maggior parte del tempo su di esse. La mia ispirazione viene dalla mia passione per la montagna”. Molte passioni non si imparano ma vengono dal cuore, la corsa si ama, si coltiva e la si può migliorare.
3 agosto 2014 - 3 il grande Sport primo piano Il personaggio Il nuovo assessore allo sport di Bassano elenca i suoi obiettivi e pensa alla formazione degli allenatori
Mazzocchin: «Punto sull’educazione»
Tra i volti nuovi della politica bassanese, spicca senza dubbio quello di Oscar Mazzocchin, personaggio molto noto in città nel mondo del sociale, fresco di nomina quale assessore a Politiche Giovanili, Istruzione e Sport. «Abbiamo voluto riunire questi tre ambiti in un unico assessorato – attacca Mazzocchin – per dare un segnale. Per noi lo sport è soprattutto un fattore educativo, che quindi ben si interseca con l’istruzione e le politiche giovanili. L’obiettivo è di porre grande attenzione alle fasce più deboli della popolazione, per permettere loro di partecipare attivamente al mondo sportivo della città». Sport e istruzione come binomio inscindibile, dunque? «Senza dubbio. Ho incontrato i tre dirigenti scolastici, proponendo loro di continuare ad investire nello sport a scuola, che non significa necessariamente creare più eventi, ma offrire più possibilità di giocare. Sono convinto che lo sviluppo psicofisico dei ragazzi passi anche dallo sport a scuola. E, lo ribadisco, a tutti deve essere data la possibilità di fare sport e di divertirsi, di ritrovarsi in modo sano». Che impressione si è fatto della realtà sportiva locale? «Premetto che finora ho cercato di conoscere quante più società mi è stato possibile, proprio per poter avere un quadro della situazione, ma devo ancora completarlo, visto che in città sono presenti ben 96 società sportive. L’impressione che ho avuto finora è di avere a che fare con persone appassionate e oneste, con cui sarà un piacere collaborare». Come si muoverà nei confronti di queste 96 società? «Per promuovere lo sport bassanese cercherò la concertazione con tutti, e se ci sono delle difficoltà proveremo a superarle tutti assieme, magari chiedendo l’aiuto delle forze imprenditoriali del bassanese, che non sono poche. Inoltre, guarderemo con un occhio di riguardo verso quel-
IL CASO
Hockey ghiaccio giro di vite sugli stranieri
96 società sportive e soltano 26 mila euro a disposizione Da rivedere le convenzioni degli impianti, a partire da Mercante e Pala le società, magari piccole, ma che offriranno anche dei progetti educativi». Quali problemi ha riscontrato in queste prime settimane di lavoro? «Innanzitutto, i soldi a disposizione per i contributi alle società sono limitatissimi, parliamo di un totale di 26.000 euro, tra l’altro già assegnati dalla precedente amministrazione. Poi, credo sia necessario rivedere le convenzioni già in essere per l’uso degli impianti comunali, e puntiamo a fare questo entro la fine dell’anno. Infine c’è la questione della manutenzione degli impianti, a cominciare dallo stadio “Mercante” e dal PalaInfoplus». Quali obiettivi si è posto nel suo mandato?
«Parto da un dato: il 30% dei nostri ragazzi non pratica uno sport, e questo ha delle conseguenze anche importanti. Ecco, io vorrei riuscire a fare in modo che vi possa essere un 10% in più di ragazzi che hanno la possibilità di accedere allo sport. Lo so, è un obiettivo ambizioso, ma io ci credo fermamente. Inoltre, vorrei pensare a dei temi traversali per le varie società, che non puntino alla competizione ma al benessere. Insomma, qualche coppa in meno e qualche doccia calda a disposizione in più. E poi…» E poi? «Vorrei puntare alla formazione degli allenatori, che sono spesso dei giovani molto bravi e con grandi competenze, ma privi di un approccio educativo. Per ottenere questo stiamo pensando di organizzare un corso ad hoc, che ha già ricevuto una prima approvazione dalle persone con cui ne ho parlato». E dall’autunno la vedremo in tutti i campi di gara? «Assistere agli incontri mi piace – conclude Mazzochin – ma, sinceramente, mi vedo più attorno ad un tavolo per ragionare su cosa si può migliorare nel mondo sportivo bassanese…». Stefano Cirillo
Saranno 12 le squadre del campionato di Elite A di hockey ghiaccio. Oltre alle riconferme di tutti i team della scorsa edizione della Elite A Ritten Sport, ovvero Val Pusteria, Cortina, Asiago, Valpellice, Vipiteno, Milano Rossoblu e Fassa, si aggiungono Appiano, Caldaro, Egna e Gherdeina. «Siamo molto contenti di questo nuovo inizio dell’hockey ghiaccio italiano - ha detto il responsabile di settore Tommaso Teofoli -. Ora le società, potendo contare su regole certe e chiare, potranno programmare il loro futuro per meglio gestire le risorse e pianificare con più certezze anche il lungo periodo. potranno costruire dei budget con uno sguardo al futuro e non alla singola stagione». Poste nuove limitazioni all’ingaggio di atleti stranieri. «Ciò potrà incidere sul maggior utilizzo dei giovani che rappresentano il bene più prezioso del nostro sport - ha aggiunto Teofol. i -. In questo modo e con questo campionato i giovani avranno la possibilità di essere più impiegati e quindi valorizzati». Probabile via al torneo il 20 settembre.
Calcio giovani
Cosmos, Pugliese alla scuola calcio Inizia in anticipo la nuova stagione per il gruppo Cosmos di Bassano, società di puro settore giovanile che utilizza gli impianti sportivi del Centro Giovanile. Molte le novità nello staff tecnico a partrire dalla scuola calcio che sotto la guida del guru Giorgio Lorenzato si sta preparando ad affrontare la nuova stagione: il nuovo responsabile è Michele Pugliese, istruttore Isef, mentre la categoria esordienti verrà guidata da Maurizio Strazzabosco. Ai giovanissimi confermato Ivan Jozic, gli allievi saranno guidati da Roberto Merlo, che non necessita di presentazioni vista la sua statura sportiva. Tutti saranno coadiuvati dal preparatore dei portieri Roberto Lunardi e dal preparatore atletico Pugliese. Confermati infine i collaboratori dell’anno precedente. Il primo appuntamento è per gli allievi il 21 agosto. Mercoledì 27 scatta la categoria giovanissimi e il 1. settembre tutte le altre. Informazioni allo 0424 182896 oppure nel web al sito www.gruppocosmos.org
Basket, l’Orange 1 saluta Tosetto e Pietrobon
(Vp) - Doveva salutare uno soltanto e invece se ne vanno in due. L’Orange 1 Bassano (a proposito, il main sponsor rimane ed è la notizia migliore di tutte che un marchio di indubbio prestigio si affianchi ancora alle canotte giallorosse) congeda due pezzi del mosaico. Il primo è il pivottone Nicola Tosetto, che varcati i 37 anni ha scelto di tornare nella sua Cittadella al piano inferiore e chiudere lì la sua lunga e onorata carriera. Un addio annunciato e previsto che non muta i piani del club. Il secondo invece è il play di scorta Davide Pietrobon che a sorpresa lascia la compagnia e rientra a Castelfranco. Una partenza inaspettata che però il sodalizio cittadino non ha intenzione di coprire. Già, poichè il riconfermato coach Pippo Campagnolo (nella foto) ha ridisegnato l’assetto della squadra modellato su quattro esterni (Nicola e Mirko Camazzola, Alberto D’Incà e Andrea Bordignon), tre lunghi (Stefano Gallea, Enrico Crosato e il centro che sostituirà Tosetto), più i giovani emergenti Coppo, Spagnolo e un altro ingresso dal vivaio. L’idea è chiara: quintetto da corsa, difesa, aggressività e tanto contropiede in campo aperto, senza stagnazione della palla o circolazione perimetrale. Nel frattempo è stato reso noto il girone della serie C Nazionale in cui è stato inserito il Bassano assieme al Vicenza. Ecco le partecipanti: Bassano, Gorizia, San Vendemmiano, Oderzo, Montebelluna, Virtus Padova, Bolzano, Mestre, Monfalcone, Vicenza, Caorle, Petrarca Padova, Corno di Rosazzo e Spilimbergo. Quattordici in tutto e, salvo cambiamenti in extremis, stessa formula dello scorso torneo.
il grande Sport
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sportivamente
mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport
Dipendenza da sport, i danni dell’eccedere
ossia un abuso quantitativo di attiL’attività sportiva è oggi sinonimo praticare il mio sport? Qual è il di salute, cura del proprio corpo, vero significato che do allo sport? vità sportiva, ma anche qualitativa vitalità, promozione di valori sani. La dipendenza da sport, cioè un con la conseguente degenerazione La pratica equilibrata dell’eser- non rapportarsi allo sport in ma- di aspetti importanti della propria cizio fisico costituisce una forma niera equilibrata, porta in una vita e la presenza di sintomi fisiodi benessere logici e psicofisico e menlogici simili a quelli che aptale e aiuta a prevenire partengono ad patologie lealtre forme di dipendenza. gate ad una vita sedentaLavoro, alria e ad una col, sostanze, alimentazioshopping, rene ricca di lazioni, sport, calorie che qualsiasi sia minaccia la “l’oggetto salute già d’amore” che ci dall’infanrende schiavi, zia. diventando così Migliora totalizzante da l’umore ed interferire con gli altri aspetti è un ottimo della vita e ristrumento ducendo la noper fronteggiare lo stra capacità di stress. Nel viverla pienaLe esagerazioni nella sfida sportiva verso se stessi possono quadro più mente, dovrebbe portare a forme di dipendenza che ci modificano la vita: far scattare un ampio della allora è il momento di recuperare l’armonia allarme. nostra vita può assumere diverse connotazioni: dimensione in cui l’attività fisica Rivolgersi a chi di competenza lavoro, hobby, semplice attività assume una funzione esclusiva per un confronto e riportare una motoria, attenzione per la nostra regolatoria dell’umore e ad uno buona armonia fra corpo, autostisalute, cura della propria immagi- squilibrio interno in cui essa fi- ma, sport, alimentazione, relazione, divertimento, svago, socializ- nisce per dominare in modo cre- ni e sè ci aiuterà a tornare a vivere l’esercizio fisico in modo sano ed zazione. Tuttavia, a volte, il modo scente l’intera vita. di vivere lo sport può trasformarLa persona equilibrata pratica equilibrato e a godere liberamente sport con entusiasmo, ma non ne si, in maniera subdola, in una vera dei benefici che comporta. e propria dipendenza. è schiava. Non è solo una questioSe da una parte lo sport può ne quantitativamente misurabile, www.raffaellatoniolo.it promuovere un grande valore educativo, psicologico e sociale, apportando effetti fisiologici e psicologici positivi, dall’altra non si possono sottovalutare i rischi legati al concepire e al vivere lo sport in modi estremi. Qualcosa nell’equilibrio si rompe quando l’attività che pratichiamo comincia a diventare un vero e proprio obbligo, un interesse esclusivo, un’attività che se non pratichiamo produce malessere, come se fossimo in astinenza, e organizziamo il nostro tempo e il nostro quotidiano in funzione ad essa togliendo spazio e rinunciando ad altri aspetti importanti, comprese le relazioni. La dipendenza da sport, più propriamente nota come sport addiction, è una vera e propria patologia che colpisce sportivi non professionisti che hanno come unica passione un determinato sport. Solo recentemente si è cominciato a studiare questo particolare meccanismo che si muove tra l’entusiasmo di praticare uno sport e la schiavitù da esso, con la conseguente compromissione dei ritmi di allenamento, delle abitudini alimentari, di aspetti corporei, lavorativi e relazionali. Alcune ricerche hanno messo in evidenza alcune caratteristiche allarmanti. Se l’attività fisica costituisce l’unico interesse della persona, assorbendo una eccessiva quantità di tempo e risorse, tutti i pensieri sono focalizzati su essa quasi in modo ossessivo e diventa l’unica fonte di piacere. A causa dell’eccessiva attività fisica si può assistere alla compromissione di aree importanti della vita della persona (sociale, familiare, lavorativo, fisico ecc.), si vivono sintomi di astinenza vera e propria, si cominciano a riscontrare problematiche alimentari e un progressivo isolamento. La dipendenza da esercizio fisico ha caratteristiche simili alle altre dipendenze comportamentali. Il primo passo per capire il problema è considerare le motivazioni che spingono la persona ad una pratica sportiva eccessiva. Che cosa mi spinge davvero a
di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione
Purificarsi ogni giorno contro gli inestetismi La cellulite è una degenerazione mirtillo, il meliloto, la centella, due litri di acqua al giorno aiuta del tessuto connettivo con ral- il pungitopo e l’ippocastano la depurazione e l’eliminazione lentato del drenaggio dei liquidi sono i rimedi di derivazione fi- di tossine: in generale aumentare toterapica con maggiore effetto le dosi quando il colore delle interstiziali e ritenzione idrica. urine è troppo scuro e/o di La sua formazione è dovuta protettivo sul microcircolo. alla presenza di molti fattori tra Prugne, carciofo, finocchio, cattivo odore (per esempio nel periodo estivo o più in cui l’accumulo di tessuto genere quando si fa sport adiposo, tossine, cattiva e si suda molto). microcircolazione, disfunzioni ormonali. Questo Limitare bevande alcoliinestetismo è molto diffuso che e bibite zuccherate, utie ogni donna ne farebbe a lizzare acque oligominerali bevendo frequentemente meno: non esiste una dieta e a piccoli sorsi. Ridurre magica in grado di far sparire in un attimo il problema, o evitare il sale (e alimenti tuttavia un piano alimentaconservati sotto sale) poire adeguato con un regolare ché interferisce nel corretto programma di attività fisica scambio di liquidi tra cellue massaggi mirati sono di le ed il loro esterno, provocando ritenzione idrica. aiuto. La dieta dovrà concentrarsi sull’eliminazione Ridurre zuccheri semplidel tessuto adiposo in ecci (saccarosio, miele, marcesso e sulla depurazione mellata, frutta zuccherata e dell’organismo. dolci), grassi animali (burParticolari alimenti, asro, panna, pancetta: usare invece olio extravergine di sociati a trattamenti estetici oliva ricco di antiossidanti), e all’attività fisica, andranOssessione delle donne, e non solo, la no invece ad agire sul mibevande zuccherate, snack cellulite si può affrontare facendo crocircolo rivitalizzandolo. salati e dolci, cibi dei “fast sport e alimentandosi bene Si consiglia il consumo di food”. frutta e verdura ricca di antios- indivia, cicoria, cetrioli, meAbbinare ad una attività fisica sidanti e acido ascorbico per lone, anguria, pesche e frago- anaerobica, utile per l’aumento protegge i capillari sanguigni e le sono indicati per le loro di massa muscolare (palestra, migliorare il microcircolo, come proprietà diuretiche. Tè verde, sollevamento pesi ecc.), un’attigli agrumi, il pompelmo rosa, caffè, guaranà, cacao amaro, vità fisica aerobica adeguata che l’ananas, kiwi, fragole, ciliegie, mate, yohimbe, arancio ama- aiuti a smaltire l’acido lattico alcune verdure fresche (lattuga, ro, fucus e garcinia cambogia, prodotto, il quale favorisce la radicchi, spinaci, broccoletti), grazie alla loro azione termo- formazione della cellulite. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana alcuni ortaggi freschi (brocco- gena, facilitano il dimagrimenli, cavoli, cavolfiori, pomodo- to e indirettamente la riduzione dietologianutrizione@libero.it ri, peperoni). I frutti di bosco, il della cellulite. Il consumo di dietologia1.jimdo.com
Triathlon
Scatta da Mussolente la prima gara nel Bassanese Il triathlon è uno sport che unisce tre discipline insieme senza soluzione di continuila tà: il nuoto, la bici e la corsa. triathlon Sarà forse que31 agosto 2014 sta varietà che, scacciando via la monotonia, attira sempre più sportivi. Le gare infatti sono sempre sold out a partire dai supersprint fino ad arrivare agli ironman. L’atro fascino del triathlon è dato dalle location e dal contatto con la natura; ma forse l’aspetto più intrigante è la sfida di mettersi alla prova in tre sport molto diversi l’uno dall’altro. Bassano del Grappa ha da tre anni la sua squadra di triatlon, si chiama Tribù, è formata da una quarantina di atleti e il 31 agosto prossimo, organizza la prima gara di triathlon nel territorio Bassanese. Le distanze saranno promozionali, cioè abbordabili da chiunque (o quasi) trattandosi di 400 metri a nuoto, 17 in bici e 4 a piedi. La partenza prevista per le ore 10 dell’ultima domenica di agosto avverrà presso gli impianti comunali di Casoni di Mussolente dotati di vasca da 50 metri; il percorso bici interamente chiuso al traffico, avverrà nelle strade limitrofe e così pure la corsa. La manifestazione, l’unica e prima in tutto il Bassanese, è patrocinata dal comune di Mussolente che ha da subito offerto la massima collaborazione alla buona riuscita dell’evento grazie all’entusiasmo del sindaco. Molte aziende della zona hanno accolto con piacere l’iniziativa sostenendola e promuovendola. Partecipare alla gara è semplicissimo: basta avere il certificato di sana e robusta costituzione e compilare il modulo che può essere richiesto anche via mail oppure è reperibile in piscina a Casoni, al negozio Emme Running di San Giuseppe oppure ai negozi PuroSport di Zanè e Vicenza. Il carattere della gara è totalmente promozionale e volto a conoscere il territorio di Mussolente: oltre a percorrere le vie di questo grazioso comune il pasta parti si svolgerà in collaborazione con la sagra paesana che proprio il 31 agosto aprirà i battenti. Ogni informazione su www.triathlontribu.com oppure contattando gli organizzatori al 328 7675966, 347 3671030.
Tribale
gara promozionale di
complesso sportivo di Casoni di Mussolente
un evento TRIBU’
con il patrocinio del Comune di Mussolente Assessorato allo Sport
il grande Sport
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calcio
Serie C Unica Bassano ancora troppo scarno, il mercato non decolla e l’inizio del campionato si avvicina
Asta: «Possiamo dire la nostra»
Prime settimane a sgobbare per capire e per farsi un’idea. Sì ma che Bassano è, ma soprattutto che Bassano sarà? Nel momento in cui andiamo in stampa è una squadra ampiamente sguarnita e incompleta, una squadra monca di troppi elementi, specie dalla cintola in su per essere giudicata o anche valutata solo un attimo. Asta lo sa benissimo e in maniera discreta l’ha fatto capire anche alla società. D’accordo procedere coi piedi di piombo poiché il budget è rigoroso e contingentato e sbagliare una mossa potrebbe avere conseguenze nefaste, poi però le altre stanno marciando speditissime nella cosiddetta campagna-acquisti e forse sarebbe il caso, come dire, di accelerare un po’ i tempi. Mica per una questione di vetrina o di immagine, macchè, ma proprio per non approdare a ridosso del campionato che scatta il 31 agosto con troppe caselle vuote, visto che non è più la situazione di totale emergenza dell’estate scorsa, col ricorso ad alcuni svincolati (di successo, come Semenzato e Pelagatti), agguantati alla vigilia del torneo, Pelagatti persino dopo. Poi, è ovvio, il portiere Grandi, il difensore Priola e il centrocampista Tonon non sono ingressi illustri ma tipi funzionali alla categoria e alle esigenze virtussine. La netta impressione è che con le addizioni che servono un
trainer reputato e di enorme dimensione temperamentale come Tonino Asta farà lievitare l’intero contesto verso il traguardo salvezza. «Ma noi non ci poniamo limiti – ammette il nocchiero ex Monza – che non è un atto di presunzione, bensì di consapevolezza. Perché io voglio un atteggiamento aggressivo e propositivo sempre, andare dentro per tirare a vincere ogni partita, con umiltà, spirito di sacrificio, ma costantemente pro-
tesi a un calcio offensivo in cui verticalizzare il prima possibile e raggiungere la porta avversaria. Se aspettiamo e ci limitiamo a difendere poiché il traguardo è la salvezza sbaglieremmo in partenza. Poi lo so anch’io che sarà un’annata tremendamente complicata e difficile, tra l’altro una stagione più lunga con quattro gare in più in calendario e perciò più logorante. Ma non per questo stravolgerà la preparazione: i miei ragazzi dovranno correre alla prima giornata come
all’ultima – avverte Asta – senza picchi di rendimento e ricadute, ma con continuità. Sapendo che in ogni caso un calo fisiologico nell’arco dell’anno va messo in preventivo». Nel lavoro in pianura come in quota il timoniere del Soccer Team ha subito inserito il pallone nel menù. «A parte il fatto che l’utilizzo rapido del principale strumento per la nostra attività spezza il ritmo cadenzato solo dal programma atletico e il giocatore lo gradisce di più – spiega – ma per la concezione che ho io degli allenamenti di luglio e agosto, il pallone deve esserci sistematicamente, tanto il mattino che il pomeriggio, senza per questo intaccare i piani di fatica prevalentemente fisica». Asta in mezzo al campo è già un martello pneumatico: indica, suggerisce, comanda ad alta voce, cura nel dettaglio e in modo maniacale ogni particolare tattico, mima lui stesso i movimenti da mandare a memoria in pista, si sbraccia in continuazione. «Ho trovato un gruppo con un’attitudine e un etica del lavoro davvero ammirevole – riconosce – non sempre è un passaggio automatico. Io vedo i presupposti per poter dire la nostra…». In che modo? Da guastatori, da rompiscatole della Lega Pro Unica il Bassano di Asta potrà divertirsi un mondo. Vincenzo Pittureri
La Marosticense resiste e onora l’Eccellenza
Promozione, Eurocalcio riparte da Dalla Gasperina
La Marosticense è ai blocchi di partenza nel campionato di Eccellenza dopo un’estate tribolata. Il gruppo comunque rimane compatto alla guida di Guido Belardinelli che spende parole d’elogio per i ragazzi e per la società. «Ripartiamo da uno zoccolo duro - ammette Belardinelli - con i portieri Alessandro Crestan e Alessandro Stella, i difensori Roberto Costenaro, Diego Toniolo, Marco Cervellin e Stefano Seganfredo, i centrocampisti Andrea Loro, Luca Peruzzo, Daniele Peruzzo e Riccardo Maroso, gli attaccanti Manuel Parise, Marco Bresolin ed Edoardo Bellon». A questi la società ha aggiunto per ora un paio di giocatori, ossia la punta Federico Marchesan prelevato dal Giorgione e il centrocampista Mattia Guidolin preso dal Mussolente. «Ci manca ora un difensore centrale e forse qualche ragazzo dal Bassano - aggiunge il tecnico - e la squadra è praticamente fatta. Sarebbe stato un vero peccato perdere la categoria, per questo ringrazio i dirigenti e prometto sia a loro che ai nostri tifosi che lotteremo a dentri stretti per la salvezza».
L’Eurocalcio Cassola non sta a guardare e dopo l’ennesima stagione da protagonista è al lavoro da tempo per allestire un gruppo competitivo nel campionato di Promozione. Numerose le uscite di scena, a partire da Alessandro Pontarollo e Jacopo Pupi che hanno trovato maglia alla Junior Valbrenta, praticamente a un passo da casa. Lasciano i colori rossoblu anche Giody Cogo, accasato al Vallonara, Mirco Bizzotto, Vittorio Sasso e Steve Frigo, che questi ultimi due che rientrano in casa Bassano Virtus. Smette di giocare invece Andrea Cantele al quale la società ha riservato un incarico dirigenziale. «A fronte di queste uscite abbiamo già due nuovi innesti - attacca il presidente Stelio Carletto - ossia Stefano Berto e Nicolò Dalla Gasperina. Berto è un esterno di centrocampo che arriva dal Rosà mentre Dalla Gasperina non ha bisogno di tante presentazione, è un giocatore che ha militato in molte squadre locale, arriva dal Loreggia e può giocare sia come centrocampista che trequartista a ridosso delle punte».
Prima categoria Virtus Cassola, il nuovo tecnico non si nasconde e punta a conquistare la Promozione
Visentin vuol decollare
In casa Virtus Cassola si fa sul serio. Il presidente Antonio Pegoraro ha cambiato volto alla squadra, chiamando a raccolta diversi nomi in arrivo da categorie superiori, a partire dal nuovo allenatore Moreno Visentin, ex Rossano e Cittadella. «Ci troviamo con una squadra rinnovata e ambiziosa - spiega Pegoraro - perché al termine dell’ultimo campionato abbiamo deciso di mettere fine ad un ciclo per iniziarne uno nuovo, che ci veda protagonisti». Tra i pali il Cassola scommette sul neo acquisto Grillo, reduce da un’ottima stagione con la Virtus Romano: per questo motivo lo storico portiere Chemello ha dato l’addio, e si attende l’arrivo di un valido portiere di riserva. In difesa, insieme confermati Favero, Bizzotto e Fabris, arrivano Perizzolo dal Mussolente, Memedovski dal Graticolato, Dametto dalla Godigese e Pivato dal Giorgione. A centrocampo spiccano Malaguti, ex Rossano e Mussolente, Balis, preso dallo Junior Valbrenta, insieme a Sartori, Buondonno, Bresolin e ad un’ultima grande pedina, ancora top secret, di cui si darà l’annuncio a breve. Grande rinnovamento anche in attacco, con i nuovi arrivi Milani dal Bessica, Morandelli sempre dal Valbrenta, Baggio Steven dal Beretti Bassano e il brasiliano Da Silva. «Sono molto soddisfatto di questa rosa - commenta il tecnico Visentin - perché composta da giocatori affidabili, ragazzi seri che hanno passione e determinazione. Sarebbe da ipocriti na-
La presentazione della squadra. Strette di mano tra il presidente Pegoraro, nuovi arrivi e il nuovo allenatore Moreno Visentin
scondere il nostro obiettivo: far tornare la società nella categoria da cui è scesa due anni fa. Dopo che il presidente mi ha accontentato con tutti i giocatori desi-
derati, tenendone qualcuno che già c’era, ora voglio dimostrare la capacità di vincere qualcosa, e non solo di lottare per la salvezza».
Virtus Romano
Dissegna: «Pensiamo alla salvezza»
La Virtus Romano si riaffaccia al campionato di prima categoria con l’ambizione di ripetere gli ottimi risultati dell’ultima annata. E per farlo riparte dalle riconferme dell’allenatore Antonio Pierobon e di un gruppo di ragazzi già collaudato e affiatato. «Qui mi sono sempre trovato bene - spiega il mister - con una società che non mi ha mai dato forti pressioni e dei ragazzi che meritano fiducia. Il nostro intento resta quello di valorizzare i giovani esprimendo possibilmente un bel calcio, giocato con palla a terra, per una salvezza tranquilla». La squadra gialloverde l’anno scorso ha convinto i tifosi in particolare nel girone di ritorno, arrivando terza nella classifica iniziale, dopo qualche difficoltà nelle prime battute dello scorso autunno. «Avendo la stessa squadra con qualche rinforzo è normale sperare di ripetersi e magari a qualcosa in più - continua Pierobon - ma per fare questo serve restare umili, dinamici, e anche un pò fortunati. Le condizioni per farlo ci sono, avendo creato un gruppo di persone che stanno bene insieme». La società ezzelina rilancia la rincorsa verso la salvezza con cinque nuovi arrivi: i portieri Elia Favaro e Alessandro Carraro, il centrocampista Luca Baggio, gli attaccanti Edoardo Fiorese e Marco Rizzitelli. A loro si affiancheranno quasi tutti i protagonisti dello scorso campionato: il portiere Steven
Il gruppo della Virtus Romano presentato da Norge, i nuovi arrivi e la stretta di mano del presidente Gilberto Dissegna con il tecnico Antonio Pierobon
Grappiglia, i difensori Johnny Picone, Marco Tona, Michele Zanandrea e Marco Ziliotto, i centrocampisti Alberto Farina, Daniele Martini, Nicola Polo, Ronny Reschiglian, Giacomo Santinon, Michele Tosin e Paolo Zanella, e il reparto offensivo coperto da Stefano Bellon, Denis Frattin, Kenan Kasibovic e Alessandro Zen. «Si riparte con grande entusiasmo - conclude il presidente Gilberto Dissegna - e con un gruppo giovanissimo».
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3 agosto 2014 - 7 il grande Sport calcio hockey volley Serie B Tra i cadetti, sparito il Padova, la squadra di Gabrielli si prepara: rosa, per ora, 100% italiana
Il Citta parte forte, coi tifosi
Dopo il tonfo societario del Padova, è il Cittadella a tenere alta la bandiera della serie B. Ed è un Cittadella che promette bene quello presentato allo stadio Tombolato di fronte ad oltre un migliaio di tifosi: una partecipazione più numerosa e speranzosa rispetto ad un anno fa in occasione della “Festa dei 40 anni dalla fondazione”. Mai come quest’anno il dg Stefano Marchetti si è mosso nel mercato estivo in tempi così brevi mettendo insieme un mix di giocatori di qualità giovanile e motivata esperienza. Il tecnico Claudio Foscarini con il suo staff (vice Edoardo Gorini, preparatore atletico Andrea Redigolo e dei portieri Piero Gennari) dal 20 luglio al 2 agosto ha lavorato la rosa per amalgamarla e “fare gruppo”. Le prime indicazioni nelle amichevoli sono positive (eclatante 3-1 sul Latina dell’ex Di Gennaro!), anche se bisognerà aspettare i primi responsi in Coppa Italia e campionato per dare un giudizio. Questo il nuovo Cittadella: portieri Alex Valentini (dallo Spezia) e Andrea Pierobon (45 anni il 19 luglio, record di anzianità fra i calciatori professionisti in attività), difensori Michele Pellizzer, Filippo Scaglia, Simone Pecorini (confermati), Antonio Barrreca (1995 dal Torino), Daniel Cappelletti (1991 dal Sudtirol), Andrea Signorini (1990 dal Benevento) e Nicola Donazzan (bassanese del 1985 dal Mantova). Centrocampisti: Massimiliano Busellato, Alessandro
Calcio a 5 serie A
La Luparense ricomincia da Musti
La festa del tifoso a Lavarone. A sinistra Andrea Pierobon, portiere, 45 anni: è il “matusa” dei granata, record di età avanzata tra i prof attivi
De Leidi, Filippo Lora, Andrea Paolucci e Nicola Rigoni (confermati), Alessio Benedetti (1990 dal Catanzaro), Andrea Schenetti (1990 dal Como) e Antonio Palma (1994 dall’Atalanta). Attaccanti: Claudio Coralli e Mattia Minesso (confermati), Federico Gerardi (1987 dalla Reggina), Leonardo Mancuso (1992 dalla Carrarese), Alessandro Sgrigna (1980 dal Carpi). La rosa (finora tutti giocatori italiani) potrebbe essere già a posto, Gerardi e Sgrigna sono
due graditi ritorni di sicuro affidamento, che con Coralli già fanno sognare i tifosi al motto del “Co-Ge-Sgri”. E anche al ritiro di Lavarone, dove i granata vanno da dieci anni consecutivi, c’è stata l’occasione per fare il punto e prepararsi alla nuova stagione. La quarta Festa del Tifoso Granata si è svolta in un clima di grande prospettiva: è stato stabilito il nuovo record di presenze (526) tanto che il presidente Andrea Gabrielli ha ipotizzato un ampliamento delle strutture coperte in collaborazione con il Comune di Lavarone dello sportivissimo sindaco Mauro Lenzini. Fra le novità l’ospitalità a Lavarone alle tifoserie di Cesena, Modena e Cremonese nell’ambito delle sinergie e delle collaborazioni tra club. Rino Piotto
Alessio Musti è il nuovo allenatore della Luparense Calcio a 5. Il tecnico romano ha firmato un accordo che lo legherà per la prossima stagione al club campione d’Italia in carica. La società dopo aver formalizzato l’iscrizione alla prossima Serie A ha affidato la panchina a un allenatore che negli ultimi due anni si è affermato alla Cogianco Genzano e al Real Rieti ottenendo grandi risultati come la finale di Coppa Italia nel 2013, dove affrontò proprio la Luparense uscita vincitrice, la finale di Winter Cup nel 2014 a Bassano, e due storici piazzamenti in entrambi i casi con squadre che non avevano mai partecipato alla fase finale del campionato. Confermati nello staff tecnico al fianco di Musti il vice allenatore Valter Ferraro e la preparatrice atletica Pamela Battistella. Queste le prime parole di Alessio Musti al suo arrivo a San Martino di Lupari. “È la panchina più importante che mi potesse capitare, e sono estremamente soddisfatto per l’opportunità che mi è stata concessa. Dopo aver diretto due squadre emergenti, devo ammettere che il lavoro e i risultati hanno pagato
ed ora arrivo in una squadra di primissima fascia che ha puntato su di me. Sono orgoglioso e allo stesso tempo garantisco che darò tutto me stesso in questa esperienza dove le aspettative sono alte viste le competizioni che ci accingiamo a disputare. Questa per me è una sfida enorme e la reputo importantissima per mettermi alla prova in grandi palcoscenici». Un Musti biancazzurro, dopo tante battaglie sportive con i Lupi. «La Luparense è stata mia
avversaria per anni e anni, sia da giocatore, che da allenatore. Spesso e volentieri ci ho perso, ma quello che si ricorderanno i tifosi è che le mie squadre hanno sempre avuto la peculiarità di combattere fino alla fine, ed è la caratteristica che vorrei avesse la Luparense che verrà. Qui tutti sono abituati a lottare per vincere, e la scelta è quella che tutti avrebbero fatto al posto mio: arrivare alla Luparense vuol dire entrare a far parte del club più titolato d’Italia».
Hockey pista Manovre di avvicinamento abortite fra la compagine giallorossa di Fincati e il pianeta Roller
Fusioni? Fumata nera (per ora) Volley donne B1
Il Bruel riparte da Malinov e tesse contatti con la serie A
Chiusa la stagione 2013-2014, con le finali nazionali giovanili che hanno portato in dote un 2° e un 4° posto (rispettivamente in under 18 e under 16), in casa Bruel Volley Bassano è tempo di parlare di futuro, ovvero della stagione 20142015, la quarta di vita per il giovane sodalizio giallorosso. La prima conferma riguarda le iscrizioni ai campionati che saranno le stesse identiche della passata stagione: oltre ai campionati giovanili e alla serie C, la notizia è dunque che, dopo la straordinaria salvezza ottenuta sul campo in serie B1, il Brunopremi.com si presenterà nuovamente ai nastri di partenza del terzo campionato nazionale per un’altra stagione di emozioni e spettacolo da regalare al pubblico del PalaBruel. Bassano avrà dunque la sua serie B1 per il terzo anno consecutivo. Altra conferma fondamentale è quella dello staff tecnico con Atanas Malinov e Kamelia Arsenov chiamati di nuovo a guidare tutto il gruppo delle leonesse che si divideranno tra i
campionati di under 14, 16, 18, C e B1, ben supportati dal riconfermato Mario Pianese, allenatore in terza. Decisamente più difficile è parlare delle riconferme nell’organico perché, dopo aver registrato la partenza di Anastasia Guerra, la situazione è in continua evoluzione: di sicuro rimarranno Ludovica Scapati e il capitano Ofelia Malinov, fresca di convocazione nella nazionale maggiore di Bonitta. La più grande novità della stagione è però l’accordo con il Pomì Volley Casalmaggiore, società della provincia di Crema la cui prima squadra milita in serie A1: l’accordo consentirà di fatto al Bruel Volley Bassano di avere un trampolino di lancio per la massima serie.
(V.P.) L’ondalunga del titolo europeo, una favola bella e dolce perchè inattesa, con un pessimo epilogo (l’arresto inverecondo di Tataranni) su cui è meglio sorvolare perchè le autorità spagnole ci hanno fatto una figura indecorosa per cui le scuse ufficiali sono il minimo pretendibile. Tuttavia è un successo da sfruttare in termini di immagine e popolarità della disciplina che la copertura della Rai ha contribuito a diffondere anche in quelle aree d’Italia in cui questo sport che meriterebbe molta più attenzione è meno conosciuto. Anche se poi proprio i vertici della disciplina sono impegnati in una lotta senza quartiere e molto avvilente che pone di fronte Fihp e Lega in cui da perdere ha solo la credibilità della specialità: si spiccino a trovare un accordo, è il momento di remare tutti dalla stessa parte cavalcando la scia del trionfo continentale, non traccheggiare dinanzi a diatribe di bottega. Dipendesse da noi proporremmo un campionato d’elite, 10-12 squadre al massimo (e non le 14 attuali), ma tutte di livello e di qualità con un playoff lungo e sulle cinque partite sin dai quarti di finale per aumentare gli standard spettacolari e di pathos. Partite esclusivamente di sabato e una sola Coppa Europea ma di spessore: una Champions allargata e l’abolizione dell’inutile Cers. Confermato il format della Coppa Italia a 8, l’idea più brillante della scorsa stagione. Aspettando un’improcra-
stinabile svolta dalla stanza dei bottoni, a Bassano nel frattempo tengono banco un mucchio di cose: innazitutto la scelta apprezzabile dello sponsor principale Sind, nella persona di Enrico Fincati e del suo socio Nicola Franzoso, di tirare avanti da proprietario unico nonostante l’uscita più o meno repentina dell’ex partner Maurizio Scuccato di Infoplus. Budget fatalmente ridotto o quantomeno ottimizzato e ricerca di nuove risorse. Che potrebbero arrivare anche attraverso una fusione con la Roller, altra realtà cittadina in serie A2. Un’unione osteggiata da gran parte dell’anima biancorossa dell’Area Caneva (l’uso dell’impianto di Ca’ Baroncello è il vero oggetto del contendere), ma che sottotraccia potrebbe concretizzarsi già prima di settembre visto che i contatti tra le due società, al di là delle smentite di facciata, sono comunque in corso seppur in forma riservata. E forse, abbandonando per una volta le sterili logiche di campanile, potrebbe essere la soluzione più idonea e indicata.
Intanto Bombieri è il presidente Due boys U17 in nazionale
La Sind Hockey rinnova il vertice. Nel nuovo direttivo (foto sotto, da sinistra) ecco un presidente “inedito”, ovvero Ottorino Bombieri, già sindaco di San Nazario, insieme a Nicola Franzoso e al vicepresidente Bertuzzo. Intanto buone notizie nella società giallorossa in arrivo dal vivaio. Due i boys convocati nel raduno azzurro in vista dei Campionati Europei Under 17 che si terranno in Francia a fine agosto. Si tratta del bomber Giacomo Tumelero (sopra, a sinistra) e del portiere Davide Merlo. I due ragazzi hanno recentemente partecipato con Mattia Milani alle finali del torneo delle regioni svoltosi a Correggio con la rappresentativa del Veneto, giunta terza. In chiave locale altri due atleti, dell’hockey Breganze, convocati al raduno nazionale: sono Bruno Sgaria e Francesco Compagno.
il grande Sport
3 agosto 2014 - 8
altri sport
Autostoriche Sessanta le vetture in gara all’Historic Event
Montegrappa Legend una gara che diventa già una tradizione
Sono trascorsi solo alcuni mesi dalla seconda edizione del Montegrappa Legend, raduno per autostoriche organizzato dalla Jtc Racing Technology di Gigi Bariani, ma il ricordo di quella splendida giornata è ancora vivo nei cuori degli appassionati, soprattutto di quelli che hanno vissuto in prima persona l’emozione di quella giornata. La giornata, baciata dal sole, è iniziata con il suono della tromba e il segnale d’adunata. Tutti in piedi con la mano nel petto ad ascoltare l’inno alla Patria. Una sessantina le vetture al via con varie Fulvia, Kadett GT/E, Giulietta, Porsche, Maggioloni, 128, 127, 124, 125, Alpine... a formare un elenco di concorrenti anni ‘77 - ‘80 difficile da dimenticare. «Abbiamo attraversato le nostre zone - ha spiegato Gigi Bariani - ossia Valstagna, Foza, Stoccareddo, Rubbio, l’Altopiano di Asiaso, Lusiana, Marostica. Una passerella silenziosa e rispettosa in mezzo a tanta gente a Bassano del Grappa, a Romano d’Ezzelino al famoso “Museo dell’Auto Bonfanti - Vimar”, per finire alla Conca degli Ulivi: Pove del Grappa, ufficialmente casa del Montegrappa Legend - Historic Event». Una giornata in cui tutto ha
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Alcune immagini significative della giornata trascorsa insieme al 2. Montegrappa Legend
funzionato a meraviglia. «Non potevamo domandare di più: un servizio di sicurezza eccelso gestito da Roberto Briotto e i commissari di percorso della “Montegrappa A.U.G.”. Un plauso anche al supporto dei ragazzi della “Bassano Delta Club” capitanati da Piero Pernechele, veramente bravi e di-
sponibili. E poi ancora Giuba e i suoi grandi Alpini. Complimenti poi alla professionalità di Giorgio de Negri (Motoring) che ha saputo trasmettere il significato sportivo-culturale della nostra manifestazione evidenziando la bellezza dei nostri territori e la passione per i motori». Il prossimo appuntamento è
per l’annuale meeting JTC Racing Technology di fine anno dove verrà presentata la terza edizione del Montegrappa Legend: l’organizzazione onorerà il centenario della Prima Guerra Mondiale con un percorso altamente suggestivo ma dall’alto contenuto sportivo.
Nuoto. Vicecampionesse venete
Le esordienti di Rosà al vertice regionale
Al campionato regionale esordienti, all’ottava stagione consecutiva il Centro Nuoto Rosà si riconferma ai vertici della classifica veneta, segnando il proprio nome al secondo gradino del podio. La staffetta 4x100 stile libero femminile, categoria esordienti A, si è infatti aggiudicata, a Monastier, il titolo di vicecampione regionale. Le atlete Anna Dal Farra, Giulia Cecchin, Benedetta Benacchio e Beatrice Zaminato (nella foto con la loro istruttrice) hanno lottato dalla prima frazione, fino all’ultima bracciata, andandosi ad aggiudicare la preziosa medaglia. «E’ stato un importante risultato per il Centro Nuoto Rosà - spiega la coach Erika Milanato -, frutto di un grande lavoro che parte dalla scuola nuoto ed arriva ai vertici
della squadra agonistica, e annualmente trova in ogni gruppo conferma della sua efficacia. Sono numerosissimi i risultati che gli atleti rosatesi conquistano di manifestazione in ma-
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nifestazione; dal campionato regionale a quello assoluto, passando per i campionati italiani fino alle numerose convocazioni dei propri atleti in Nazionale». E a Monastier, nella manifestazione più importante riservata agli atleti della categoria esordienti, il Centro Nuoto Rosà si è confermato nuovamente ai vertici veneti.
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Al 12 banconi la spuntano quelli del Mistral
Il “Mistral”trionfa nella settima edizione del 12 Banconi, manifestazione targata Rugby Bassano. Nonostante l’agguerrita concorrenza, il “Mistral” ha avuto la meglio sulla formazione de “IloveBdG”. Medaglia di bronzo per “Trattoria Chantal”. I detentori del titolo del “Bar da Gigi”, accreditati a bissare il successo dello scorso anno, sono stati a sorpresa eliminati. Sicuramente la goliardia è stata il filo conduttore, ma partecipazioni di tutto rispetto non sono mancate, diversi i giocatori del campionato di Eccellenza e molti i volti noti nel mondo ovale giallorosso e non solo. Il tutto condito dalla fantasia dei partecipanti che hanno allestito i loro gazebi nel puro stile Terzo Tempo. Cena e premiazioni come da programma si sono svolte a Villa Pigalle, dove ha preso la parola il presidente Filippucci, ringraziando quanti si sono adoperati
per l’ottima riuscita del torneo: «Abbiamo fatto un salto di qualità. Va riconosciuto agli organizzatori grande competenza, non solo a livello logistico, ma anche promozionale. La manifestazione mette in vetrina tutto il movimento rugbistico cittadino, se non altro
nell’aspetto più goliardico della voglia di stare assieme. Doveroso è il ringraziamento agli sponsor sempre più numerosi ed emotivamente coinvolti. Da spettatore non posso che sottolineare la bravura dello staff, la numerosa e meravigliosa partecipazione... l’appuntamento alla prossima edizione». Anche quest’anno spazio alle donne, oltre che nel torneo vero e proprio, hanno partecipato al premio PDF che ha visto salire nel gradino più alto la formazione in rosa del “Room”, seguita dal “Mistral” e la medaglia di bronzo è andata a “Hombreria dalla Muta”.
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lità della nostra organizzazione - ha commentato orgoglioso Giampietro Bonin - e questo deve essere un ulteriore stimolo per noi per fare ancora meglio da qui in avanti. Questo sarà possibile grazie alla nostra impeccabile macchina organizzativa ed ai nostri tanti e generosi sponsor”. Nel 2013 il Gp Poggiana regalò spettacolo ed emozioni compiendo un ulteriore salto di qualità verso la corona di regina delle classiche. Al fine di
andrà la maglia a pois Pasta Zara, al 2. classificato la ciclamino Wi lier Triestina, al 3° l’azzurra Mario Battagin impianti elettrici. Divisa gialla Gsg in palio per il miglior scalatore di giornata, mentre il più combattivo in corsa si vestirà della maglia arancione Artuso Legnami. Gabriele Zanchin R
CIRCUITO Km 14,500 DA RIPETERSI PER 4 VOLTE CIRCUIT KM 14,500 Á RÉPÉTER PAR 4 FOIS CIRCUIT KM 14,500 BE REPEATED 4 TIMES
382 - F.LLA MOSTACIN
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LORIA
62 - POGGIANA 178,400
176,300
173,600 174,800
169,000
RIESE PIO X - ROTATORIA VIA DE GASPERI
RIESE PIO X - VIA CASTELLANA
62 - POGGIANA
80 - S. VITO DI ALTIVOLE 79 - S. VITO DI ALTIVOLE - VIA DEGLI ALPINI
RIESE PIO X - ROTATORIA VIA MONTEGRAPPA RIESE PIO X - ROTATORIA VIA CALLALTA (cimitero)
RAMON
166,300 167,500
164,200
162,000
159,900 160,500
157,500 158,500
241 - SALITA VIA GORGHESANA
221 - ASOLO - BIVIO FORESTO VECCHIO
104 - CASELLA D’ASOLO - SP248
125 - CRESPIGNAGA
ARRIVO
TV
153,600
152,100
147 - MASER
251 - BOCCA DI SERRA
GPM
150,300
94,600
91,800 92,100
90,400
86,700
84,300
80,100 80,800
197 - MONFUMO
GPM
147 - LA VALLE
AD OGNI GIRO À CHAQUE TOUR AT EVERY TURN
147 - LA VALLE 189 - VIA LONGON VIA CHIESA
147 - MASER
77,000
221 - ASOLO CENTRO
106 - BIVIO VIA S. ANNA
104 - CASELLA D’ASOLO - SP 248 100 - ROTATORIA PER VIA STRADA MUSON
elevare ancora di più la propria pregiata caratura, il 39. Gp Poggiana porterà diverse novità. La prima riguarda il percorso, come di consueto selettivo e di “Marca”, che vedrà il gruppo darsi battaglia sui colli Asolani, con prima asperità proprio la scalata fino al suggestivo centro storico di Asolo percorrendo la ripida via Sant’Anna. Altra novità sono ben 5 maglie messe in palio per accrescere ancor di più la bagarre tra le stelle U23 al via di Poggiana: al vincitore
73,900
68,000 69,100
65,600
63,900
61,500 62,100
79 - S.VITO DI ALTIVOLE - VIA DEGLI ALPINI 80 - S.VITO DI ALTIVOLE - SP6 56,700 57,700
LORIA
RAMON
62 - POGGIANA
RIESE PIO X - ROTATORIA VIA DE GASPERI
RIESE PIO X - ROTATORIA VIA CALLALTA (cimitero) RIESE PIO X - ROTATORIA VIA MONTEGRAPPA 54,700 55,300
51,100
49,600
RIESE PIO X - MUNICIPIO RIESE PIO X - ROTATORIA VIA CASTELLANA 7,300
12,100
8,500
TV
(48,400)
10,000
RAMON
LORIA 2,700
1,200
62 - POGGIANA
PARTENZA
100- CASELLA D’ASOLO - BIVIO ANDREA PALLADIO 125 - CRESPIGNAGA
CIRCUIT KM 12,100 Á RÉPÉTER PAR 4 FOIS CIRCUIT KM 12,100 BE REPEATED 4 TIMES
141,200
382 - F.LLA MOSTACIN
CIRCUITO Km 12,100 DA RIPETERSI PER 4 VOLTE
E Ballan promette: “Tornerò”
GPM
287 - CASTELLI 180 - CASTELLI - INCROCIO VIA FAGARÉ 297 - CASTELLI - INCROCIO VIA CA’ BALBI
GPM
Dopo la squalifica
Al 2° e 3° PASSAGGIO À la 2 ème et 3 ème ÉTAPE To 2° and 3° passage
149,100
Profil altimétrique � Altimetry
144,300
ALTIMETRIA
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Più che una gara, un combattimento stellare. “Stars combat” è infatti lo slogan del 39. Gp Sportivi di Poggiana, 4. Gp Pasta Zara svelato “Al Rustico” di Loria dal patron Gianpietro Bonin di AsoloBikePoggiana. La novità dell’ultima ora è che tra i partecipanti ci sarà anche, per la prima volta, la squadra nazionale tedesca, insieme alle confermate nazionali di Argentina, Venezuela, Kazakistan, Russia, Australia, Giappone e quindi 34 società , 18 italiane e 16 straniere. Saranno 200 i ciclisti che si contenderanno il 39. trofeo Bonin costruzioni ed il 4. Gp Pasta Zara di 178 km e le cinque maglie (altra novità) realizzate grazie alla collaborazione con la Gsg di Simone Fraccaro, e infine 7640 euro di montepremi. Patron Bonin ha spiegato che la gara è inserita anche quest’anno nel “Trofeo Internazionale Gran Prix Città Murata” alla presenza dei sindaci di Riese, Matteo Guidolin, di Loria Silvano Marchiori, dell’assessore provinciale Gianluigi Contarin, del presidente provinciale Fci Ivano Corbanese, e dei rappresentanti di Rcs Natalino Ferrari e Angelo Morlin che non hanno voluto mancare a quello che è stato definito l’evento sportivo più importante dell’anno. “L’oscar Tuttobici vinto lo scorso inverno certifica la qua-
Alessandro Ballan. A sinistra l’altimetria del Gp Sportivi di Poggiana. In basso il podio dell’ultima edizione dello scorso anno (in alto l’arrivo). Qui sotto il prestigioso albo d’oro della corsa
STUDIO TECNICO BONIN GEOM. NICOLA
Palmarés
1975
1° Trevellin Luigi 2° Baldoni Giancarlo 3° Martini Gastone
U.C. Riese Navobi Romagna Nuova Ravenna U.C. Riese Navobi
1995
1° Finesso Stefano 2° Figueras Giuliano 3° Prada Luca
G.S. Ecoidrojet G.S. Zalf - Euromobili - Fior M.G. Doni Dorigo
1976
1° Bonan Natalino 2° Gobbi Ivo 3° Passuello Giuseppe
G.S. Despar S.C. Padovani S.C. Castello Chima (FI)
1996
1° Kokorine Vitaly 2° Cavagnis Oscar 3° Romio Alessandro
G.S. Lugano Vigorplant G.S. Vigorplant Vellutex G.S. Euromop - Giomo Caneva
1977
1° Fraccaro Mario 2° Trevellin Luigi 3° Cervato Silvano
U.C. Riese Navobi U.C. Riese Navobi G.S Ferrauto Rovigo
1997
1° Belohvscike Raivis 2° Giordani Leonardo 3° Martini Massimiliano
G.S. Vellutex - Saeco G.S. Vellutex - Saeco G.S. Vellutex - Saeco
1978
1° Sigurotti Paolo 2° Flavio Martini 3° Pianegonda Corrado
G.S. Inoxpran Brescia G.S. Lanterna G.S. F.lli Quarella
1998
1° Tiralongo Paolo 2° Barrow Jamie 3° Lunghi Denis
G.S. Vellutex Casa selezione G.S. Vellutex Casa selezione Team Colpack Polti
1979
1° Giacomini Gianni 2° Trevellin Luigi 3° Renosto Giovanni
G.S. Serrande De Nardi G.S. Lambrusco Giacobazzi S.C. Nuova Baggio
1999
1° Paolini Luca 2° Bulgarelli Fabio 3° Bernucci Lorenzo
Nazionale Italiana Nazionale Italiana Vellutex Colnago
1980
1° Pavanello Giuliano 2° Trevellin Luigi 3° Forasacco Lucio
G.S. Serrande De Nardi G.S. Lambrusco Giacobazzi G.S. F.lli Quarella
2000
1° Popoviych Jaroslav 2° Bianchi Ramon 3° Caruso Giampaolo
Zoccorinese Vellutex MG BOY’S Aqua Team Casini Vellutex
1981
1° Tonon Carlo 2° Bada Giancarlo 3° Trevellin Luigi
G.S. La Tiesse Spinazzé G.S. La Tiesse Spinazzé G.S. Lambrusco Giacobazzi
2001
1° Kolobnev Alexander 2° Bernucci Lorenzo 3° Mori Manuele
Sanpellegrino Bottoli Vellutex Record Cucine Casprini
1982
1° Civran Maurizio 2° Bedin Roberto 3° Condolo Mario
G.S. Supermercati da Ugo S.C. Padovani G.S. Stefanutti
2002
1° Moletta Andrea 2° Davis Scott 3° Ravaioli Ivan
Zalf Désirée Fior Permac Rdz Bibanese Zalf Désirée Fior
1983
1° Mazzocco Ivan 2° Zanella Giacomo 3° De Rossi Luca
U.C. Riese Fraccaro Sport U.C. Riese Fraccaro Sport G.S. Mantovani Esoform
2003
1° Mori Manuele 2° Arekeev Alexander 3° Gussev Vladimir
Grassi Mapei Nazionale Russia Nazionale Russia
1984
1° Furlan Luigi 2° Mastellotto Luciano 3° De Rossi Luca
G.S. La Tiesse Spinazze U.C. Trevigiani G.S. Diadora
2004
1° Allegrini Mirko 2° Efimkin Vladimir 3° Gasparotto Enrico
Zalf Désirée Fior Feralpi Basso Piave
1985
1° Dagli Orti Diego 2° Furlan Luigi 3° Faresin Gianni
G.S. Bonlube Gulf G.S. La Tiesse Spinazze G.S. Glem Gas Fior Zalf
2005
1° Priamo Matteo 2° Bandiera Marco 3° Bindi Emanuele
G.S. 93 Promosport G.S. Zalf Fior G.S. Grassi M.Pantani
1986
1° Fondriest Maurizio 2° Longo Federico 3° Brugnani Gianluca
G.S. Glem Gas Fior Zalf U.C. Trevigiani Fracor Modolo
2006
1° Parravicini Mattia 2° Battistella Davide 3° Bicelli Marco
G.S. Unidelta Garda C.T. Oleodinamica Panni G.S. Unidelta Garda
1987
1° Furlan Giorgio 2° Strazzer Giovanni 3° Savoia Tiberio
Arredo House Opel Vighini Zalf Eurorobil Fior
2007
1° Girardi Edoardo 2° Selvaggi Mirko 3° Kochetkov Pavel
Filmop-Ramonda-Parolin G.S. Mastromarco Vangi Nazionale Russia
1988
1° Simeon Luigi 2° Convalle Fabrizio 3° Dazzani William
M.G. Boys Diadora Mobiexport Serravalle Remac
2008
1° Sulzberger Wesley 2° Oss Daniel 3° Kochetkov Pavel
Nazionale Australia Zalf Désirée Fior Nazionale Russia
1989
1° Zini Walter 2° Bottaro Dario 3° Bolzan Fabio
Brescia Plast Ballan Arneg U.C. Trevigiani
2009
1° Cattaneo Mattia 2° Koren Kristijan 3° Alberio Tomas
Nordelettrica Bottoli Ramonda Bottoli Nordelettrica Ramonda Bottoli Nordelettrica Ramonda
1990
1° Ferrigato Andrea 2° Trepin Diego 3° Frattolin Stefano
Car Supermercati Arredo House U.C. Trevigiani
2010
1° Rowe Luke 2° Alberio Tomas 3° Battaglin Enrico
Nazionale Gran Bretagna U.C. Trevigiani Bottoli Zalf Désirée Fior
1991
1° Lanfranchi Paolo 2° Pantani Marco 3° Grava Ennio
Zalf - Euromobili - Fior G.S. Lambrusco Giacobazzi Maglificio M.G. - Doni
2011
1° Cattaneo Mattia 2° Novikau Siarhei 3° Bedin Mattia Costantino
U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli Team Palazzago Generali Ballan
1992
Non disputata
2012
1993
1° Zoccarato Roberto 2° Cobalchini Carlo 3° Checchin Stefano
G.S.C. Prodet Piovesana Eco Idrojet Zalf - Euromobili - Fior
1° Phelan Adam 2° Zilioli Gianfranco 3° Sbaragli Kristian
Australian National Team Team Colpack Hopplà Vega Truck Italia
2013
1994
1° Frigo Dario 2° Faverio Riccardo 3° Zanette Denis
Cosmos Mercatone Uno Cosmos Mercatone Uno MG Doni Dorigo
1° Zordan Andrea 2° Villella Davide 3° Dall'Oste Daniele
Zalf - Euromobil Désirée Fior Team Colpack U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli
“Tornerò a correre”. Sceglie la presentazione del 39. Gp Sportivi di Poggiana, gara ciclistica internazionale dilettanti che si svolge il 10 agosto, l’ex campione del mondo Alessandro Ballan per svelare i suoi piani futuri “post squalifica” decretata dal tribunale antidoping del Coni. Attorniato dall’affetto degli amici, dei suoi tifosi e dei quasi duecento presenti alla serata ottimamente organizzata da Gianpietro Bonin presidente dell’AsoloBikePoggiana nella storica sede de “Il rustico” di Loria, Ballan parla della sua situazione ma non solo. “Il 23 settembre prossimo ci sarà l’udienza davanti al tribunale a Losanna, spero in una riduzione, questo è logico, altrimenti il mio stop scadrà nel gennaio 2016. Speriamo bene. Comunque la volontà di ritornare c’è e mi sto già allenando anche abbastanza bene”. Volontà che aumenta proprio grazie anche all’affetto dei tifosi ed una serata speciale come quella di Loria: in quella giornata, vittoria al Tour di Trentin, Nibali maglia gialla e Oscar Gatto a far doppietta in Austria. “Sì, giornata proprio speciale, specie per Trentin, un giovane bravo che si sta ritagliando uno spazio sempre più suo. Questa vittoria al Tour aumenterà la sua considerazione e sono certo che troverà altro spazio perché se lo merita”. Come si meritano elogi ed applausi gli organizzatori del Gp Sportivi di Poggiana: “Io ci sarò il 10 agosto prossimo a questa gara che ho corso tre volte ma senza risultati. Una gara che facevo in casa con tanta pressione e tanti amici sulle strade, e questo mi bloccava e non riuscivo a dare il massimo, forse anche perché non era adatta alle mie caratteristiche. Ricordo che una volta l’ho corsa anche con un braccio rotto e sono arrivato dodicesimo; in quell’edizione vinse Paolini”. Insomma Alessandro Ballan è riuscito a vincere un mondiale professionistico ma non il Gp Poggiana, tanto per dire la durezza della gara del patron Gianpietro Bonin: “Una gara
dura e che si è evoluta ed è cambiata anche negli anni”. Nei prossimi mesi invece avrà la sua evoluzione la carriera agonistica di Ale Ballan che, dopo la grande delusione, si è rimesso in sella con l’obiettivo di ritornare. Intanto è ritornato in gruppo anche se è quello dei tifosi e dirigenti di una delle manifestazioni dilettantistiche più importanti del panorama internazionale. Gz
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il grande Sport
3 agosto 2014 - 10
il Grande ciclismo
Pista, quasi incredibile: soldi per il Mercante In occasione dei campionati italiani di ciclismo su pista giovanili a Bassano (30 luglio-2 agosto), il glorioso Velodromo Mercante ha visto dei lavori di sistemazione che da tempo erano sconosciuti. La nuova amministrazione del sindaco Riccardo Poletto ha impegnato 20 mila euro per rifare la prima parte dell’anello, quello maggiormente utilizzato dai ciclisti. Un evento, perchè il Mercante (l’impianto che ospitò i mondiali 1985, una grande manifestazione internazionale con il famoso logo dell’alpino col fiasco di vino che fece un po’ scalpore per lo stereotipo negativo) fa parte di quelle strutture dimenticate da Dio e dagli uomini. In Italia ormai sono rare, eppure la pista ha un pedigree storico di grandissimo valore per lo sport italiano, proprio a partire dal Mercante che vide sfrecciare i più grandi campioni dagli anni Trenta in poi. Merito dunque a chi intende risollevare questa disciplina dimenticata, come l’Uc 2000 del presidente Nicola Argesi, organizzatore della kermesse, ripartendo dai giovani. Al Mercante 450 atleti e duemila persone in sette giorni di gare e eventi. Sobbarcatosi l’onere dell’organizzazione, Argesi non ha mancato di mettere il dito sulla piaga di uno sport, e non solo il ciclismo, che piange per la mancanza di fondi e risorse ma che vede sempre i soldi andare in direzioni note. «Mi piacerebbe che si iniziasse a valutare le società sportive per il lavoro che fanno e per i risultati che ottengono - ha detto Argesi durante la presentazione dell’evento in municipio a Bassano -, non si possono infatti erogare fondi indistintamente a tutti, prima vengono le professionalità e i meriti e poi tutto il resto». Diciamo che il piccolo restyling del Mercante è una prima briciola di una possibile inversione di tendenza. Sarà vero? Foto: Nicola Argesi e Alessandra Gazzola, coppia di organizzatori
La coppia Il trevigiano preparatore atletico del re del Tour e il sogno avverato
Profondo giallo: la premiata ditta Slongo & Nibali Giallo trevigiano, da Poggiana a Parigi. Senza scomodare la letteratura, il giallo in questione è solo sportivo e arriva dal Tour de France. E non è solo quello di Vincenzo Nibali, protagonista assoluto della corsa a tappe francese, ma soprattutto del suo fidato preparatore atletico, il trevigianissimo Paolo Slongo. Può essere considerato lui uno degli artefici dell’exploit del ciclista messinese che prima del giallo aveva già indossato la maglia rosa al Giro e quella “amarillo” alla Vuelta: anche per questo si capisce perché Nibali abbia vincolato il suo passaggio all’Astana con la presenza proprio del suo preparatore Paolo Slongo. Un personaggio che nel suo campo è un vero fuoriclasse Paolo Slongo, la cui umiltà e spontaneità sono pari al suo valore professionale. Prima di diventare preparatore atletico della maglia gialla, Slongo ha corso come ciclista fino ai dilettanti quindi è diventato direttore sportivo per squadre locali quali Spercenigo, Marchiol ed altre sempre in zona. Quindi ha raggiunto la nazionale femminile allargando così i suoi orizzonti. Dal 2008 alla Liquigas ha cominciato ad occuparsi di tutto, preparazione, ritiri, alimentazione, psicologia ed è stata una vera rivoluzione: prima di allora i ciclisti si affidavano a personaggi esterni. “Noi siamo stati i primi a formare una struttura interna grazie alla lungimiranza dei proprietari - spiega Paolo
Slongo durante una pausa del Tour del France - e questo ci ha permesso di far uscire gente come Basso, Sagan, Viviani, Nibali, Aru tanto per citarne solo alcuni. Poi nel cambio della squadra Nibali mi ha chiesto di seguirlo ed ora eccoci qui all’Astana”. E all’Astana la figura di Paolo Slongo è emersa ancora di più con questa maglia gialla. “Ma quella dell’allenatore sarà una figura che sarà sempre più presente nelle squadre del futuro perché questo vuole l’Uci; penso che nel ciclismo si siano fatti anche degli errori nel passato ma ora si sta imboccando la strada buona. Il sistema è cambiato in meglio e Nibali ne è un esempio”. Già, Vincenzo Nibali, l’uomo della svolta, la speranza per rilanciare il ciclismo naziona-
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Simone Andreetta ha fatto bis sul Grappa, ma a fare notizia è sicuramente Antonio Nibali. Il fratellino del più noto Vincenzo, nel giorno in cui quest’ultimo trionfa in giallo sugli Champs Elysées, infila un terzo posto nella classicissima Bassano Monte Grappa, la gara dei tanti “diventati grandi”, evento gioiellino del Vc Bassano, che scala la strada Cadorna. «Mi ha già promesso un leoncino» ha spiegato Antonio che, rispetto al re di Parigi, di strada deve ancora farne e molta. Ma il terzo posto sul Grappa dice che il ragazzo, cresciuto alla Mastromarco come il vincitore del Tour de France, da questa stagione con la maglia Continental della Marchiol, dei buoni numeri li ha. «Ci assomigliamo, abbiamo caratteristiche simili» ha detto Antonio, che sogna di ripercorrere le orme del fratello otto anni più grande. Intanto sul Grappa è stata la giornata di Simone Andreetta della Zalf Euromobil Desirée Fior. Il trevigiano si è imposto sul traguardo staccando negli ultimi metri Michele Gazzara (Coppi Gazzera) a 3” e Antonio Nibali (Marchiol) a 8”. La classicissima si è dimostrata anche stavolta il fiore all’occhiello del Vc Bassano 1892. Altre notizie nel magazine web ilgrandesport.it A sinistra Il trevigiano Paolo Slongo, qui dall’alto Nibali senior e junior e il trionfo di Andreetta
I miniciclisti di Loria settimi d’Italia! (Gz) Piccoli Nibali crescono! Sono i miniciclisti dell’UC Loria, dodici per la precisione che accompagnati dal presi-
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E il fratellino Antonio si fa le ossa scalando il Grappa
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le; ma quanto conta l’uomo e quanto la preparazione? “L’uomo conta il 90% ma a questi livelli anche l’1% fa la differenza ed è fondamentale fare il massimo nel preparare i mezzi tecnici e fisici”. Finito il periodo buio del ciclismo? “Io penso di sì perché si è anche capito che chi barava era solo una meteora. Ora se un atleta è ben preparato e rispetta le regole sicuramente si allunga la carriera. Nibali ed Aru sono due grandi atleti e fanno la differenza: a loro piace andare in bicicletta e così sopportano anche i sacrifici”. E quanti bisogna farne per vincere un Tour? “Tanti e poi serve tanta umiltà. Dopo i primi giorni di maglia gialla di Nibali gli sponsor avevano già portato pantaloncini gialli, bici gialle ed altro. Noi abbiamo detto no, fino a Parigi, testa bassa e pedalare e basta. Poi bisogna stare attenti ai dettagli, soprattutto la dieta. Nibali mangia solo italiano e preparato da un nostro cuoco”. Per Paolo Slongo cosa significa questo giallo? “Semplicemente un sogno che diventa realtà. Il ripagare tanti sacrifici fatti con la mia famiglia”. Gabriele Zanchin
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dentissimo Leandro Fabris, da allenatori e dirigenti hanno partecipato con successo al raduno nazionale “giovanissimi” (7-12 anni) svoltosi a Montecatini. E tra le decine e decine di società italiane presenti, l’Uc Loria si è classificata al settimo posto per la grande soddisfazione dei dirigenti castellani. Un successo festeggiato a Loria come si deve e ripetuto anche il 27 luglio in occasione del 44° Gp Sportivi di Loria, gara ciclistica nazionale juniores, valevole quale 44. medaglia d’oro Sportivi di Loria organizzata insieme all’Uc Giorgione Aliseo.
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il grande Sport Campionessa europea Bertizzolo dopo il titolo continentale juniores
Sofia, grinta e passione sui pedali Adesso molti saranno lì a fare pronostici. E’ l’erede della Guderzo? Porterà all’Italia tante medaglie? Risolleverà le sorti del ciclismo? Alt. Sofia Bertizzolo è una ragazzina sicuramente talentuosa, appassionata della bici, capace di fare grandi sacrifici e fatiche. Una ragazzina che fa sport, studia e ha il problema (vedere box a fianco) di conciliare le due cose, tanto più che a scuola magari, a lei come ad altri studenti atleti, non viene riconosciuto quel qualcosa in più che invece in molti Paesi esteri evoluti è la cosa più scontata del mondo. Oltre a tutto ciò, Sofia Bertizzolo, 16 anni, di Borso del Grappa, studentessa liceale a Bassano. è campionessa europea di ciclismo su strada, categoria juniores. Un talento innato, che potrà anche fare faville ma intanto lasciamola divertisri, in pace, gustarsi questi bei momenti, e per il domani chissà, vedrà lei, con la sua passione, come procedere in piena tranquillità. La storia di Sofia è molto gradevole. Si mette a fare biciclertta perchè vede le prime garette del fratello più piccolo. Imbocca una strada a lei congeniale, perchè ha le qualità atletiche ma anche la
3 agosto 2014 - 11
il Grande ciclismo
capacità di Sofia Bertizzolo sul “leggere” il podio europeo. A l’urlo dello suo sport e fianco sprint trionfale le sue gare con l’istinto giusto. Infila un titolo italiano su pista l’anno scorso (inseguimento), vince il campionato italiano su strada quest’anno, e poi con la maglia azzurra cosa ti combina? All’Europeo di Nyon, in Svizzera, come racconta il suo coach Davide Casarotto della Breganze Millennium, si infila nella fuga finale giusta con la collega di squadra Katia Ragusa. Sono due su cinque, le azzurre, e sanno già cosa fare: se si arriva in volata la più forte, da aiutare, è Katia. Se invece si dà uno scrollone c’è quel camoscetto della Sofia che può lasciare di sasso tutte quante. «L’arrivo era in leggera salita - spiega Casa-
La sua testimonianza: sport & scuola
«Si fa tanta fatica, ma i professori spesso non sanno apprezzare!»
Sofia si racconta. Ecco un brano di quanto ha scritto per Il grande Sport. La versione integrale la trovate sul magazine online www.ilgrandesport.it Il ciclismo è uno sport che impegna molto e spesso faccio fatica a conciliare i tempi allenamento/studio... I mesi di novembre e dicembre li passo in palestra, tre volte a settimana per circa due ore. Con Natale in genere iniziano le uscite in bicicletta che per i mesi di gennaio-febbraio-marzo occupano cinque giorni a settimana dalle 2 alle 3 ore di allenamento.
rotto - ideale per la Bertizzolo che già in quel circuito aveva trovato i saliscendi a lei cari, strappetti che assomigliano alle strade della Pedemontana che fa spesso. Così al momento giusto ci ha provato a strappare, è andata via, poi lo sprint e vittoria perfino facile». Insomma ha ingranato la marcia veloce e ciao, per la svizzera e la russa che hanno tentato di resistere non c’è stata storia.
Con la prima settimana di aprile iniziano le gare che occupano tutta la domenica se non anche il sabato per le trasferte quando la sede della gara è distante (60% delle volte) da casa, e questo ovviamente porta via tempo soprattutto per studiare che diventa davvero difficile. Da aprile in poi, dicevo gli allenamenti diventano 3/4 a settimana (più la gara) ma si allungano e spesso sforano di gran lunga le tre ore... Il mese di maggio in queste condizioni è un incubo se si pensa alla scuola spesso torniamo a casa tardi dalle tasferte ad un orario come le undici o mezzanotte, stanche morte dopo 80 chilometri di gara sotto il sole, o peggio, la pioggia, e l’indomani alle 6 suona di nuovo la sveglia: zaino in spalla e via a scuola dove spesso trovi professori che si fanno un baffo di tutto ciò e non sanno apprezzare, a parità di risul-
tati scolastici (soprattutto a fine anno), un alunno che ha corso tutto l’anno su e giu per l’Italia portandosi i libri sotto braccio, da uno che si spiaggiava palesemente sul divano al pomeriggio e faceva festa i sabati sera. Ci sono, certo, molti meriti allo sport, ma vengono riconosciuti molto spesso fuori dall’ambiente scolastico, ma non ne vedo il motivo visto che gli sportivi sono tali dal primo gennaio al 31 dicembre e si allenano costantemente undici mesi l’anno (con uno di riposo per il fisico) e quindi la scuola ricade esattamente in questo periodo. Poi c’è da dire che si sono sport che non impegnano così tanto, ma io personalmente non riuscirei a fare nessun altra attività oltre al ciclismo perchè mi coinvolge a 360 gradi. Sofia Bertizzolo
«Il livello della gara era Approfondimenti su alto, c’era- www.ilgrandesport.it no le russe al completo che sono considerate le più forti. in fretta i consigli tattici che le Quando si va a queste competi- do, e poi ha tanta grinta. Di rezioni internazionali non sai mai cente in una gara assoluta è stata - aggiunge Casarotto - com’è il quarta, ha battuto big come la confronto tra le tue atlete e le al- Guderzo. Deve avere pazienza, e tre. Stavolta eravamo superiori! aspettare il proprio momento. La Sofia il talento ce l’ha, apprende cosa giusta è che le nostre ragaz-
ze si allenano spesso in gruppo, non in solitaria. Certo gli impegni crescono. Fino all’anno scorso, al Giorgione, sono stati bravi a non esasperare gli allenamenti, faceva 6 ore la settimana. Adesso si allena 5 volte la settimana. Sono ragazze molto monitorate dal Coni, è una categoria molto sana. Leggono i giornali, a volte ci restano male su certe pagine del ciclismo. Ma hanno acquisito la mentalità giusta secondo cui lo sport è trovare i propri limiti e basta». «Sofia è una che si sa gestire - spiega il papà Steno -, ha un carattere autonomo e forte, chiede poco e si arrangia. Il titolo europeo? Non era atteso. Sapevamo che aveva potenzialità ma vincere... Ora deve prenderla con calma. A settembre ha i mondiali». Claudio Strati
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