Prima della lettura
Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi.
Episodio 9
Q
uando siamo scese Christian era in cucina. “Dove eravate?” ha chiesto. “In solaio” ha risposto la nonna. Christian è sbiancato e ha chiesto: “In solaio? Perché hai portato Ginevra in soffitta, nonna?” La nonna ha spiegato e io ho fatto vedere a Christian gli oggetti che ho preso. Ma non la statuetta. Quella l’ho messa nella tasca della giacca e appena sono andata in camera l’ho nascosta nella borsa da viaggio. Siamo tornati a Milano nel primo pomeriggio. Christian mi ha invitato a mangiare qualcosa da lui, ma io ho rifiutato. “Ho da fare per il giornale” gli ho detto. “Devo tornare a casa a scrivere.” Ma ho mentito1. Non sono tornata a casa. Sono andata fino al Lago di Como, all’albergo dove siamo stati quella sera. 1) ho mentito: ho detto bugie.
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Ho parlato con il personale e quando sono uscita, non mi sono rimessa subito in macchina. Ho spento il cellulare e ho fatto una passeggiata su per i colli dietro Varenna. I sentieri erano deserti. Era maggio e c’erano pochi turisti nella zona. Alla fine del giro ho preso una decisione, anzi più di una decisione. Senza pianti e senza drammi. Il giorno dopo ho visto Christian all’uscita dall’azienda. Gli ho chiesto di fare una passeggiata nel parco Sempione, che si trova in centro città, dietro al Castello Sforzesco. C’era tanta gente, c’è sempre tanta gente in questo parco, l’ho scelto per questo. Ci siamo seduti su una panchina. “Che bello è diventato questo parco!” ha esclamato Christian. “Sai che negli anni Novanta era ancora…” Lo interrompo: “Christian, hai ucciso tu Federico?” “Cosa?” “Hai sentito benissimo: hai ucciso tu Federico?” “No, perché dici questo?” “La statuetta, ho trovato la statuetta nel solaio.” “Quale statuetta?” ha domandato lui. “La statuetta che hai usato per uccidere Federico.” “Quindi tu mi hai chiesto se ho ucciso Federico, ma tu sei già sicura che l’assassino sono proprio io. Mi dici cosa ho fatto per meritare questo?” Io ero nervosissima, ma cercavo di controllare il mio tono di voce e il tremore delle mani. “Perché ho trovato la statuetta nella soffitta della tua casa in
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campagna. Poi sono andata all’albergo. Lì mi hanno confermato che quella statuetta era parte dell’arredamento di alcune stanze.” Lui scuote la testa. “Tu hai fatto questo…” “Sì, io… Io so che non hai progettato di ucciderlo, non potevi sapere del colpo che Andrea ha dato a Federico. In realtà tu sei andato in camera tua che era accanto a quella di Federico, lo hai visto per terra. Hai subito pensato al modo per liberarti di lui e lo hai colpito con la statuetta. Quello che non capisco è perché hai tenuto la statuetta.” “Ma brava… ti sei costruita tutta una bella storia!” E poi ha aggiunto: “Cosa vuoi sapere da me?” “Se hai ucciso Federico.” “Lo sai già, no?” “Voglio sentirlo da te.” Lui si è alzato di scatto dalla panchina e ha detto: “Adesso me ne vado.” “No Christian, per favore.” “Me ne vado, Ginevra. Mi dispiace. Tu non ti fidi di me, mi consideri una persona orribile, un assassino, e io ovviamente non posso fidarmi di te. Tra noi è finita.” Si è alzato e mi ha lasciato lì sulla panchina del parco. È tornato dopo pochi secondi. Ho pensato: “Adesso mi dice: ‘Ti amo, non posso lasciarti così’ ” invece ha chiesto: “Hai intenzione di denunciarmi?” Ci avevo pensato tanto: era una decisione che avevo già preso e la risposta è stata decisa e sicura: “Sì, domani vado alla polizia.”
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Gli ho visto una luce negli occhi in quel momento, una luce spaventosa. Istintivamente mi sono guardata intorno. C’era tanta gente, lì Christian non poteva fare niente. “E adesso hai anche paura di me” ha detto e se n’è andato. Io sono rimasta su quella panchina per almeno venti minuti con la mente vuota di pensieri e con una grande angoscia addosso, come un peso sulle spalle. Non solo perché ho perso un grande amore, ma anche perché e soprattutto perché ho scoperto il vero volto2 di quel grande amore. 2) il vero volto: la verità.
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attività
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Comprensione Scegli la risposta giusta. 1. Ginevra e Christian sono tornati in città. Ginevra va subito a alla polizia. b a casa di Christian. c all’albergo sul lago. 2. Ginevra dà appuntamento a Christian a in un bar. b in un parco. c a casa sua. 3. Ginevra è andata all’albergo sul lago per chiedere informazioni a sulla statuetta. b sull’omicidio. c su Federico. 4. Ginevra accusa Christian. Lui a confessa di essere l’assassino. b confessa di aver colpito Federico, ma non di averlo ucciso. c non confessa di essere l’assassino. 5. Alla fine della conversazione a Christian lascia Ginevra. b Ginevra dice a Christian che è finita. c Christian va alla polizia. 6. Dopo l’incontro con Christian, Ginevra va a alla casa di campagna della nonna. b all’albergo sul lago. c alla polizia.
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