Conclusioni di Gisella Langé e Letizia Cinganotto
Il progetto “e-clil per una didattica innovativa”, promosso dalla Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici del miur, ha inteso accompagnare l’introduzione della metodologia clil nelle scuole secondarie di secondo grado attraverso un’iniziativa di Ricerca-Azione, finalizzata a guidare e a supportare i docenti nella progettazione e realizzazione di moduli clil sullo sfondo dei più recenti sviluppi in ambito di innovazione didattica e tecnologica. Il progetto, iniziato nel 2011, conteneva alcuni aspetti “pionieristici” in quanto poneva docenti e studenti di fronte a un’importante innovazione, rappresentata dalla metodologia clil, ancor prima della entrata in vigore della legge di Riforma degli ordinamenti scolastici. A distanza di alcuni anni dalla conclusione del progetto, i contributi e gli spunti di riflessione offerti dagli esperti del Gruppo di lavoro e dai docenti protagonisti delle attività insieme ai loro studenti, risultano a tutt’oggi molto validi e coerenti, non solo nella cornice tracciata dalla Riforma, ormai pienamente entrata in vigore, ma anche alla luce del più recente documento programmatico del sistema educativo italiano La Buona Scuola (settembre 2014)1, che recita: Esiste una metodologia sperimentata con successo si chiama CLIL. […] Il CLIL, già obbligatorio per il quinto anno dei licei e degli Istituti tecnici […] va esteso significativamente anche nella scuola primaria e nella scuola secondaria (La Buona Scuola, p. 94).
Sullo sfondo di questi più recenti sviluppi del nostro sistema di istruzione e formazione e alla luce dei risultati estremamente incoraggianti delle sperimentazioni condotte nell’ambito del progetto “E-clil”, desideriamo rivolgere la nostra più sincera gratitudine ai docenti e agli studenti che hanno accettato di mettersi in gioco con entusiasmo e passione, affrontando numerosi ostacoli o difficoltà in alcuni casi di ordine logistico e organizzativo, in altri
1. http://labuonascuola.gov.it/.
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