IL PERIODICO DELLA COMUNITÀ ITALIANA DI OTTAWA
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ANNO XL N. 1900 Lunedì 7 febbraio 2011
VIOLENZA IN EGITTO IL MONDO ARABO IN TUMULTO
A
ncora giornate di altissima tensione in Egitto. Al Cairo proseguiti gli scontri tra i manifestanti che si oppongono a Mubarak e quelli che lo sostengono. Il ministero della Salute ha riportato tredici morti accertati e oltre 1.200 feriti in due giorni di mobilitazione. Il presidente Mubarak ha dichiarato in un'intervista all'emittente Abc: "Mi dimetterei se potessi, ma temo il caos". Caccia ai giornalisti. Caccia all'uomo nei confronti dei giornalisti
stranieri. Per le vie c o n t r o s p i o n a g g i o della capitale egiziana militare", fa sapere chiunque abbia in mano il ministero degli tre una telecamera o una Esteri. Anche macchina fotografica giornalisti della tv è nel mirino non solo pubblica polacca sono dei sostenitori del stati interrogati dalla presidente ma anche polizia. Ma la lista dei dei suoi oppositori. giornalisti minacciati, "Non sappiamo se percossi, derubati è resteremo o andremo lunga: gli inviati di alal-Arabiya, via, e può essere che Jazeera, sia quello che vuole Ac news, Cn, Fance il regime", dicono 2, Fance 24, Rdioalcuni giornalisti. Due Canada, le Soir e CNN giornalisti del canale hanno raccontato di russo Zvezda, arrestati aver subìto violenze. per non aver rispettato il Anche la stampa locale violenze coprifuoco, "sono stati denuncia intimidazioni, ritrovati da diplomatici e russi negli uffici del mentre i militari si Segue a pag. 16 ...VIOLENZA
♥ BIMBI BELLI ♥
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15 febbraio 2011
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ACCESSO INTERNET: Ottawa contesta la decisione del CRTC servizio de L'Ora di Ottawa
A
Tony Clemente, ministro dell Industria
ccendete il computer, e aprite l’Internet. Vi guardate un paio di video su YouTube, dieci minuti del vostro programma italiano preferito, poi usate Skype Video Call per due chiacchiere con un parente all’estero per un totale di 2 gigabyte (GB) al mese. Un giovane che fa il log-in, scarica un film (2 GB ciascuno), poi un nuovo video-gioco (500 MB), alcune canzoni da Itunes (circa 5 MB per canzone), e dopo aggiorna i suoi Podcast (magari, si spera, hanno a che fare con i suoi compiti) e chatta con gli amici. Suona familiare? Allora la vostra famiglia è una famiglia tipica canadese, il cui uso di Internet è salito alle stelle negli ultimi anni. Molte persone non si accorgono neanche di quanto consumino in GB e si stupiscono quando ricevono la bolletta mensile con i costi aggiuntivi per aver superato i limiti del contratto base. L’utilizzatore medio di Bell, per esempio, consuma circa 16 GB al mese, come a dire che anche i non “tech savvy” potrebbero superare i limiti facilmente. Quindi la necessità di regolamentazione in questo campo è di grande attualità e sia i provider di Internet sia i regolatori
del governo, si trovano presentemente a dover affrontare i problemi legati al consumo in continuo aumento della banda larga. E proprio in questi ultimi giorni le varie parti si stanno confrontando sull’argomento. L’agenzia canadese responsabile per i servizi di televisione, radio e internet (il CRTC: Canadian Radio-Television & Te l e c o m u n i c a t i o n s Commission), ha preso una decisione il 25 gennaio scorso, che ha scatenato una reazione publica e politica negativa. Di fatto, la decisione del CRTC impone un modello di pagamento per gli utenti di internet basato sulla quantità, in GB, usata. Questo sarebbe diverso della situazione attuale dove alcune ditte hanno la possibilità di vendere accesso illimitato all’internet, o con limiti molto ampi. La delibera del CRTC obbliga queste compagnie ad aumentare il prezzo al dettaglio per i consumatori, soprattutto a quelli che utilizzano molto l’internet; una decisione criticata nei giorni passati da un gran numero di cittadini, inclusi i quasi 300.000 che hanno firmato la petizione 'online' sul sito www.openmedia.ca, per contestare e criticare
la decisione, domandando che venga rivista e cambiata. Sembrerebbe ragionevole interpretare il risultato di tale presa di posizione dell’agenzia, come una punizione ai consumatori della banda larga. Decisione ancora più discutibile perchè fatta in un periodo che vede un aumento progressivo nell'uso, grazie in parte al download di video su internet, come cominciato dall’ultima servizio sul mercato: Netflix. L’intensa e immediata reazione negativa del publico canadese, ha spinto il governo e i partiti dell’opposizione a entrare nel dibattito e prendere posizione. Il ministro dell’industria, Tony Clemente, ha fatto dei commenti criticando la decisione presa dal CRTC, come pure il primo ministro, Stephen Harper, che ha dichiarato la decisione del CRTC e il suo impatto sul consumatore, “preoccupante”. Mercoledì, 2 febbraio, il governo ha annunciato che la CRTC dovrà rescindere la decisione, e il signor Finkelstein, presidente del CRTC, ha dichiarato giovedi scorso, 3 febbraio, che la decisione verrà riveduta entro due mesi. Se non verrà fatto, il governo lo farà. ❐