IL PERIODICO DELLA COMUNITÀ ITALIANA DI OTTAWA
ANNO XL N. 1906 Lunedì 21 marzo 2011
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17 Marzo, la data dei festeggiamenti per i primi 150 anni della nostra Unità nazionale, è venuto ed è passato. Avremmo preferito che anche a Ottawa come in buona parte del mondo, nella nostra comunità, supportata e incoraggiata dagli organismi locali con incarichi istituzionali, questa storica data fosse stata celebrata a dovere. Ciò non è accaduto.
Ebbene, L'Ora di Ottawa, modesto giornale comunitario che vanta ben 34 anni di vita, si assume con onore tale compito (Servizio di Elio Coppola) Ottawa - L’anniversario è caduto in un momento drammatico, con la tragedia in Giappone e con e grandi rivoluzioni (speriamo democratiche) nel Medio Oriente e il Nord Africa, che continuano a spuntare e a propagarsi a macchia d'olio (e certamente non si è vista ancora la fine). Nel frattempo l’Europa diventa sempre più nazionalista, dimenticando i principi di unità e di spirito che avevano spinto alla firma
del Trattato di Roma del 1957. Insomma, nell’anno in cui l’Italia dovrebbe riscoprire, anche sotto il profilo culturale, il valore della sua unità, il mondo è sempre più diviso e, naturalmente, il nostro Paese non fa eccezione. Per la verità la spinta a sentirsi abitanti di una sola città, di una sola regione non è obbiettivamente mai stato tanto forte. E ad alimentare tali forze negative, in prima fila troviamo la Lega di Bossi
Quadro del 1500 Anniversario dell'Unità d'Italia ideato e costruito dal nostro imprenditore italo - canadese, Bruno Giammaria ATTENZIONE
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con le sue smanie di indipendenza. E il Nord preferisce farsi scudo dei suoi meriti, della sua capacità produttiva, dimenticando che proprio il tanto vituperato Mezzogiorno, in primis con la sua forza lavoro a basso costo e con le tante risorse drenate, nel passato ha consentito quella crescita che oggi viene sbandierata come vessillo di autonomia e di altra piccola Italia. Nel frattempo il Meridione giace intrappolato, senza incoraggiamento a guardare avanti, in attesa che da qualche parte intervengano forze rivolte alla modernizzazione, coadiuvato magari da un profondo revisionismo storico, e principalmente capace con rinnovate energie, a risanare da piaghe secolari, capace di scuotersi di dosso i parassiti che si è trovato sulla pelle: corruzione politica a tutti i livelli, crimine organizzato e quant'altro. Eppure l’Italia resiste, e nel mondo, nonostante tutto, funziona ancora con il suo Made in Italy, con la sua arte, con la storia, con il gusto, con le canzoni, TROVA:
Pag.3: G. Labocetta e B. Giordano Pag. 4: Eventi Comunitari Pag 6: Necrologi Pag.10 : Dante Pag 12 : Sport Pag 13: Oroscopo Pag. 14: Gusti e Sapori
Il 17 marzo di fronte alla redazione di L'Ora di Ottawa si sono riuniti alcuni collaboratori e amici per fare un brindisi al nostro Paese e cantare insieme l'Inno Nazionale per festeggiare l'occorrenza del 150o Anniversario dell'Unità. Nella foto sa sinistra a destra: Albino Pescatore, Anna Di Bello, Paolo Siraco, Bruno Giammaria, Elio Coppola, Maddalena Iannitti, Claudio Pagani, AnnaMaria Morrone e Giuseppe Pasian.
che ancora testimoniano al nostro posto quanto questo Paese esista, quanto la sua grandezza sia fatta dall’eccezionale capacità di noi Italiani
di saper mettere insieme le straordinarie diversità che ci caratterizzano. Sì, è vero, vi sono gli alti e i bassi nella politica, nel SEGUE A PAG. 2
costume, nello stile di vita. Sì, è vero, che di volta in volta per dovere di cronaca, si parla dei grossi problemi attuali,
150 ANNI DI UNITÀ ...
Sciagure e Guerre
la crisi del Giappone: una tragedia senza fine A Fukushima 50 eroici samurai Dopo l'apocalittica tragedia del terremoto di venerdì 11 marzo col sisma di magnitudine di 8,9 presso Sendai, Giappone, si sono susseguite due altre sciagure naturali, lo tsunami risultato direttamente dal terremoto causando la distruzione di interi villaggi e la rottura di centrali atomiche che hanno portato tutto il Paese del Giappone e il mondo al colmo della disperazione. L'ultima è la dichiarazione del presidente dell'autorità americana che regola l'attività nucleare in Usa, Gregory Jaczko, il quale ha dichiarato che il serbatoio di stoccaggio del reattore 4
della centrale nucleare di Fukushima non contiene più acqua, il che potrebbe causare livelli 'estremamente elevati' di radiazioni. Il team francese di soccorritori ha lasciato Sendai per ritirarsi 350 km a Nord per il rischio radiazioni. La Francia ha messo a disposizione due aerei di Stato per il rimpatrio dei suoi connazionali. Molti altri cittadini esteri stanno lasciando il paese temendo l'effetto della radiazione emanante dalle centrali danneggiate. C'è anche una storia di coraggio ed eroismo fra le macerie del Giappone. L'ultimo baluardo contro l'olocausto Segue a Pag 16.... Giappone: