Coen Brothers USCENDO DI STRADA Il Design Tipografico Nei Titoli Di Testa Del Film Fargo La Tecnica Del Montaggio Campo-Controcampo Nei Dialoghi L’Importanza Della Strada Nello Spazio Filmico Dei Fratelli Coen
Indice
Intro
1
I titoli di testa di Fargo
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Lo stile del campo-controcampo
23
Uscendo di strada
49
Intro
uesto libro è un’indagine sul linguaggio cinematografico di Joel e Ethan Coen. In queste pagine vengono affrontati più temi stilistici. Il primo capitolo riguarda gli aspetti formali e gli elementi grafici, simbolici e metaforici dei credits di apertura del film Fargo (1996). Vengono poi analizzate le forme e le tecniche di montaggio delle scene di dialogo nei film dei due registi, prestando attenzione alla posizione della macchina da presa, alla scelta di un obiettivo grandangolare e alle peculiarità nell’utilizzo della tecnica di campo-controcampo. Infine viene trattato il tema della strada nella cinematografia coeniana, considerando il rapporto tra angolazioni, ambienti, personaggi e componente emotiva e psicologica nei film.
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Dal Film “Fargo” di Joel & Ethan Coen, Stati Uniti D’America, 1996 Sequenza Ideata da Randall Balsmeyer & Mimi Everett, Studio Balsmeyer & Everett, Inc. (Big Film Design)
I Titoli
L
di
Testa
di
Fargo
a storia presentata in Fargo è completamente fittizia, eppure i titoli di testa si aprono con uno scritto in bianco su sfondo nero che avverte lo spettatore che sta per assistere a fatti realmente accaduti.
1
Disclaimer iniziale - 2,3Primi titoli
1
2
l disclaimer, simile ad un rapporto di polizia, serve esclusivamente per conferire autenticità al realismo sociale e documentaristico che il film vuole trasmettere. Mostrandosi attraverso una semplice dissolvenza, dopo qualche secondo scompare rivelando la prima inquadratura del film. La sequenza iniziale stabilisce il tono dell’intero film.
I
4
La prima immagine emerge dalla nebbia
3
’inquadratura è su una strada innevata e deserta del Nord Dakota, lo spettatore riesce a malapena a distinguere il cielo dalla terra coperta di neve. La rigidità del clima invernale fa sì che il colore principale presente sia il bianco, colore che, costante in tutto il lungometraggio, diviene un elemento opprimente e minaccioso, utilizzato dai Coen per comunicare le stesse sensazioni che normalmente vengono associate al buio e all’oscurità. La funzione dei credits, come in altri film, è quella di ridurre la narrazione del film ad una forte metafora visiva.
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4
Presentazione del cast
5,6,7,8,9
6
5
roprio nei titoli di testa si vanno spesso ad introdurre elementi grafico-simbolici che a volte in un modo, a volte in un altro, riassumono in pochi attimi i concetti principali di cui la pellicola si fa por tatrice. Il carattere impiegato è Interstate (fonderia Font Bureau): un sans serif privo di decorazioni, utilizzato in nero sullo sfondo chiaro della scena. Vista l’importanza del tema geografico, la principale modifica tipografica che è stata apportata riguarda la spaziatura delle lettere.
p
Prima inquadrtura ecce ccccsdbfiudkbf
11
8
7
9
olutamente estesa ed esasperata, va a rafforzare il senso di solitudine e di isolamento e a sottolineare l’impor tanza che luoghi isolati e inter minabili strade rivestono nel film. I titoli si presentano al centro nella parte bassa dell’inquadratura tramite delle lente dissolvenze e le “lacune” tra i caratteri sono indice sia dell’ambientazione deserta che del vuoto interiore e psicologico che aff ligge i personaggi del film.
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Sequenza dell’auto che si avvicina
10,11
10
11
’inquadratura è fissa e dal fondo della strada comincia lentamente ad avvicinarsi una macchina. La musica (composta da Carter Burwell, assiduo collaboratore dei due registi) segue inizialmente un ritmo tranquillo, accostandosi perfettamente con l’immagine della strada innevata, ma si fa più forte e incisiva man mano che il veicolo emerge dalla tormenta, raggiungendo il culmine al passaggio dell’auto in primo piano. Una sequenza “sepolcrale” che annuncia l’atmosfera di inquietante calma e il paesaggio “desertico”, spoglio di dettagli, vuoto e monotono del film.
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Titolo del film - 13Dissolvenza
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argo è il nome di una città, ma solamente una sequenza è ambientata in quel posto, tutto il resto del film è un viaggio continuo dei personaggi da un luogo ad un altro. La for te caratterizzazione grafico-tipografica dovuta all’allontanamento dei caratteri, unica ma sostanziale modifica for male, fa sì che il titolo rimanga impresso come una chiara immagine nella mente degli spettatori, richiamando visivamente le tematiche di separazione, assenza e lontananza presenti nel lungometraggio.
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Sequenza conclusiva - 18Conclusione e indicazione del luogo
14,15,16,17
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a sequenza infine si chiude con l’inquadratura sul tratto di strada opposto a quello iniziale. L’auto, trainando un rimorchio, percorre il tratto allontanandosi di nuovo nella nebbia fino a scomparire. L’immagine si fa scura e compare l’indicazione del luogo dove è ambientata la prima scena: Fargo, North Dakota.
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A partire dal Video Essay “Joel & Ethan Coen - Shot/Reverse Shot” di Tony Zhou & Taylor Ramos Link: https://vimeo.com/156455111
Lo Stile
del
Campo-Controcampo
l campo-controcampo è una tecnica utilizzata solitamente durante la fase di montaggio di una scena di dialogo, e consiste nel mostrare alter nativamente il primo e il secondo soggetto mentre parlano. Questa tecnica, spesso sottovalutata da alcuni registi, è diventata un segno stilistico dei fratelli Coen e Tony Zhou (autore del video) è andato a ricercarne le caratteristiche peculiari nel cinema coeniano.
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TrueGrit (2010)
1,2
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O Brother, Where Art Thou? (2000) - 5The Hudsucker Proxy (1994)
3,4
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5
Coen amano filmare i dialoghi dall’interno dello spazio della conversazione utilizzando un’inquadratura separata per ogni soggetto. Altri registi, invece, posizionano la macchina da presa alle spalle di uno dei due personaggi (come si può vedere nelle pagine successive) rimanendo perciò più esterni alla conversazione, come se lo spettatore spiasse ciò che viene detto.
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The Big Lebowski (1998) - 7,8The Bourne Supremacy (2004) - 9,10The Interview (2014)
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A Serious Man (2009) - 12Barton Fink (1991) - 13Fargo (1996) - 14Burn After Reading (2008)
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olti dei loro film raccontano storie di personaggi singolari e inconsueti, e questo tipo di ripresa crea una grammatica visiva che accentua la presenza scenica di ognuno dei loro soggetti e permette allo spettatore di sentirsi molto piĂš parte della vicenda, rimanendo come “intrappolatoâ€? assieme ai protagonisti nelle loro vicende.
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Miller’s Crossing (1990)
15,16
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e scene sono filmate attraverso un obiettivo grandangolare (27-32mm) che, sconsigliato per una ripresa di soggetti in primo piano, va a defor mare parti del viso. L’uso che ne fanno i Coen però è voluto, è una scelta stilistica che contribuisce a creare un senso di disagio e li aiuta a rendere i loro personaggi più curiosi e divertenti.
L
Prima inquadrtura ecce ccccsdbfiudkbf
Fargo (1996)
17,18
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l grandangolo permette anche di fornire allo spettatore una veloce lettura di un personaggio, perché fa rientrare nell’inquadratura anche gran parte dell’ambiente scenico, dove sono presenti oggetti, abiti ed altri suppellettili utili alla comprensione del contesto. Spesso nei film dei due registi vengono fortemente caratterizzati anche i personaggi secondari, come ad esempio la signora nella scena di “Non è un paese per vecchi” (pagina successiva).
I
No Country for Old Men (2007)
19,20
19
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The Hudsucker Proxy (1994)
21,22
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aratteristica fondamentale dei dialoghi coeniani è il ritmo incalzante, perfettamente bilanciato, creato attraverso il montaggio. Il botta e risposta tra i personaggi è progettato non solo nella scrittura della sceneggiatura, ma anche visivamente attraverso l’alternarsi delle inquadrature.
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The Big Lebowski (1998)
23,24
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lla battuta di uno dei personaggi spesso segue una risposta dell’altro (verbale o solamente gestuale) che, il piÚ delle volte, risulta bizzarra e stranamente divertente per lo spettatore.
Barton Fink (1991)
25,26
26
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Prima inquadrtura ecce ccccsdbfiudkbf
Filmografia
“Blood Simple” (1984) “Raising Arizona” (1987) “Miller’s Crossing” (1990) “Barton Fink” (1991) “The Hudsucker Proxy” (1994) “Fargo” (1996) “The Big Lebowski” (1998) “O Brother, Where Art Thou?” (2000) “The Man Who Wasn’t There” (2001) “Intolerable Cruelty” (2003) “The Ladykillers” (2004) “No Country for Old Men” (2007) “Burn After Reading” (2008) “A Serious Man” (2009) “True Grit” (2010) “Inside Llewyn Davis” (2013) “The Bourne Supremacy” (2004) - Paul Greengrass “Cinematographer Style” (2006) - Job Fauer “Gmabit” (2012) - Michael Hoffmann “The Interview (2014) - Seth Rogen & Evan Goldberg
A partire dal Video Essay “The Coen Brothers: Waltz on the Road” DI Rick Perales Link: https://vimeo.com/274760055
Uscendo
di
Strada
ella filmografia dei fratelli Coen la strada riveste una grande impor tanza sia come elemento chiave della narrazione visiva sia come fattore utile ad esplorare l’evoluzione emotiva dei loro personaggi.
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1
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Fargo (1996) - 2,4No Country for Old Men - 3O Brother, Where Art Thou? (2000) - 5Miller’s Crossing (1990) - 6A Serious Man (2009)
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O Brother, Where Art Thou? (2000) - 8No Country for Old Men (2007) 8
7
n questo video essay Rick Perales permette di confrontare, attraverso il montaggio, alcuni tipi di utilizzo, da parte dei due registi, di sguardo, inquadrature e riprese aventi come soggetto principale strade e veicoli. Molte scelte registiche si ripetono da film a film e si va a determinare un pattern costante di scene che si richiamano fra loro, visto l’utilizzo di soggetti e inquadrature simili.
I
9
No Country for Old Men (2007) - 10Fargo (1996) - 11Burn After Reading (2008) - 12A Serious Man (2009) - 13The Man Who Wasn’t There (2001)
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l punto di vista frontale sul personaggio alla guida è uno dei piĂš usati. Ăˆ interessante notare come, ad un’inquadratura costante, corrisponda come risultato un sentimento molto differente, dovuto alla forte differenziazione fisica e psicologica di ognuno dei personaggi.
I
Raising Arizona (1987) - 15No Country for Old Men (2007) - 16O Brother, Where Art Thou? (2000) - 17A Serious Man (2009)
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a ripresa interna all’auto è il più delle volte un momento di introspezione emotiva del personaggio. In molte riprese non c’è dialogo ed è il viso del protagonista a raccontare il dramma della narrazione, tragicamente ironica e “accanita” contro i protagonisti.
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The Big Lebowski (1998) - 19A Serious Man (2009) - 20Burn After Reading (2008)
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ngoscia e inquietudine trasudano da tutti i lungometraggi dei Coen. La macchina da presa filma pedinamenti, inseguimenti e auto avvistate attraverso lo specchietto retrovisore. I personaggi sono in fuga, sfrecciano per le strade nottur ne o corrono a piedi sull’asfalto e alcuni di loro finiscono per essere uccisi.
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No Country for Old Men (2007) - 28Raising Arizona (1987) - 30The Man Who Wasn’t There (2001)
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e inquadrature ester ne alle vetture filmano delle strade desolate o poco frequentate. Una sola macchina percorre il tratto di strada e i paesaggi attor no sono spogli. Anche il punto di vista che rasenta l’asfalto, adottato piÚ volte, racconta una strada percorsa in solitudine.
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A Serious Man (2009) - 25No Country for Old Men (2007) - 26The Big Lebowski (1998)
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The Big Lebowski (1998) - 28The Man Who Wasn’t There (2001) - 29Fargo (1996) - 30A Serious Man - 31,33No Country for Old Men (2007) - 34Burn After Reading (2008)
27,32
27
omento ricor rente affrontato nel video di ricerca è la violenza, il disastro sia materiale che figurato del personaggio e dell’auto in corsa. I veicoli sbandano, inchiodano, colpiscono altri veicoli e oggetti in incidenti alcune volte catastrofici.
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No Country for Old Men (2007) - 36The Big Lebowski (1998) - 37Raising Arizona (1987) - 38O Brother, Where Art Thou? (2000)
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The Big Lebowski (1998) - 40,44Fargo (1996) - 41No Country for Old Men (2007) - 42Blood Simple (1984) - 43Raising Arizona (1987)
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a distruzione voluta o accidentale delle auto accompagna registicamente la distruzione emotiva, mentale e spirituale dei protagonisti. E a tutto questo segue un momento di quiete, durante il quale l’ordine viene ristabilito. La storia continua e alcune auto riprendono il loro percorso solitario, scomparendo all’orizzonte.
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No Country for Old Men (2007) - 46,47Fargo (1996)
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Filmografia
“Blood Simple” (1984) “Raising Arizona” (1987) “Miller’s Crossing” (1990) “Barton Fink” (1991) “Fargo” (1996) “The Big Lebowski” (1998) “O Brother, Where Art Thou?” (2000) “The Man Who Wasn’t There” (2001) “No Country for Old Men” (2007) “Burn After Reading” (2008) “A Serious Man” (2009) “Hail, Caesar!” (2016)
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Fonti Generali
bigfilmdesign.com vimeo.com
wikipedia.org
www.artofthetitle.com/title/fargo
www.imdb.com Di Marino B., Il segno mobile, Bietti, 2016 Luhr W., The Coen Brothers’ Fargo, Cambridge University Press, 2004
Tesina di Linguaggi Audiovisivi Politecnico di Milano - Scuola del Design Corso di Laurea in Design della Comunicazione A.A. 2018/2019 Corso di Storia dell’Arte Contemporanea e Linguaggi della Comunicazione Visiva prof. Paolo Castelli - prof. Sergio Giusti Lorenzo Maffei - m.867849
Testi, Rilegatura e Progetto Grafico di Lorenzo Maffei