Estate 2011 - # 13
Stampato in proprio - Luglio 2011
EDITORIALE
MORS TUA, VITA MEA
C
e lo ricordiamo tutti affaticato, eppure indomito. Coerente fino all’ultimo. Per questo ci infastidisce non poco che dei laicisti prendano a pretesto le presunte ultime volontà del beato Giovanni Paolo II («Lasciatemi andare alla casa del Padre») per sostenere l’eutanasia, una pratica sempre aborrita dalla Chiesa e dal Papa in questione. Ultimamente certa scienza vuole indurci a considerare l’uomo e il suo corpo un mero strumento per ottenere fama, potere e persino la salvezza (obbligata) di un altro. Come nel caso dei fratelli gemelli fatti nascere solamente per funzionare da cavia allo scopo di aiutare l’altro gemello. Capisco che si tratti di casi pietosi, ma qui si apre il varco ad una subumanità costruita appositamente in vista di un’altra “superiore”! Sembra di essere tornati al latino MORS TUA VITA MEA. Per questo noi di Cuore d’Europa, affidandoci ad un pool di esperti, abbiamo deciso di trattare, secondo le nostre capacità, lo scottante tema del fine vita, avendo sotto gli occhi una legge arenatasi in Parlamento tra veti e contro-veti, emendamenti e contro-emendamenti. Lo ripetiamo: non siamo avvocati e neppure medici, ma ragazzi che intendono riflettere sulla società che li circonda senza chiudere gli occhi davanti a certe sue magagne. E per questo ci affidiamo anche all’assistenza di Santi patroni, che impareremo a conoscere nei
prossimi numeri. Cominciamo col sunnominato Karol Wojtyła, che noi giovani abbiamo già adottato come nostro nuovo protettore ed occupa nel cuore della redazione un posto non indifferente. Siano davvero nostri fratelli maggiori nella Fede, custodi delle nostre vite e delle nostre scelte in questi mesi che ci separano dalla Giornata mondiale della gioventù e dall’inizio del nuovo anno scolastico. Nelle loro biografie si respira già un non so che di Spagna... Il Direttore