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ENADA, una fiera dai risultati inaspettati
Dopo alcune edizioni in tono minore, quanto meno per il settore dell’Amusement, l’edizione 2022 della ENADA ha sorpreso per il numero di visitatori e in generale per l’interesse verso questo settore.
Testo: Maurizio Crisanti
Nonostante i pochi apparecchi omologati dagli enti certificatori, finalmente il settore delle ticket redemption ha fatto registrare agli espositori nuovi contratti, a seguito della regolarizzazione in atto.
Dopo anni in cui questo settore è stato penalizzato dalla mancanza di regole per il loro esercizio, si intravede un nuovo interesse per questi apparecchi.
Anche sul piano dei giochi presenti anche nello spettacolo viaggiante, meccanici o elettromeccanici come calcio balilla, soggetti a dondolo e giochi
“si vince sempre” e realtà virtuale, si è percepito un grande interesse dei visitatori. Nel corso delle tre giornate tra i padiglioni si sono visti corridoi e stand piuttosto affollati, a conferma del fatto che il settore del gioco automatico per famiglie è vivo, anche se i gestori sono stati travolti sotto alcuni aspetti, dalle novità di carattere normativo.
Tanti esercenti dello spettacolo viaggiante si sono affacciati allo stand dell’ANESV, quest’anno realizzato in collaborazione con ANBI e New ASGI, associazioni di titolari e gestori di sale giochi e bowling, al cui interno sono spesso presenti giochi dello spettacolo viaggiante. Con questa scelta si è voluto mostrare pubblicamente una unità di intenti con esercenti di attività rivolte a famiglie e bambini, accomunate dalla volontà di offrire puro divertimento. È stata una bella esperienza, che ha fatto nascere nuove forme di collaborazione, con l’obiettivo di attivarsi verso l’Agenzia delle Dogane e Monopoli per rivendicare la volontà di regolarizzare in modo semplificato i giochi già in esercizio, senza necessariamente dover effettuare nuovi acquisti di apparecchi, visto che quelli gestiti sono del tutto innocui e non recano problemi di carattere sociale.
I temi sul tavolo degli esercenti Tante le problematiche che devono trovare soluzione. Tra queste il destino dei giochi dello spettacolo viaggiante, che attendono l’emanazione di uno specifico provvedimento agenziale. In queste settimane ci sarà da lavorare per rivendicare le specificità del settore, non soggetto all’ISI.
Anche gli apparecchi meccanici ed elettromeccanici, tra i quali, calcio balilla, microguide, distributori “si vince sempre”, attendono una semplificazione delle procedure previste da ADM, tra le quali l’esonero dall’obbligo di omologare giochi che in altri paesi europei sono di fatto liberalizzati. Sembra che ci sia da cambiare la legge, ma su questo l’attività propositiva di ADM e delle associazioni di categoria sarà determinante.
Quanto alle Ticket Redemption, è assolutamente necessario che gli apparecchi più diffusi superino la procedura di omologazione, ad evitare di dover rottamare giochi molto apprezzati, a funzionamento elettromeccanico, quindi di abilità, la cui vincita in termini di punti è determinata dalla capacità del giocatore. Dunque nessuna “fortuna” determinata da software programmati per consentire un numero di vincite in funzione di un ampio ciclo di tentativi, come le AWP.
La ricerca dell’Università Roma Tre
Si è conclusa la terza e ultima fase del progetto di ricerca Family Amusement, finanziato da Consorzio FEE, Sapar e New ASGI Italia, che ha visto coinvolto un gruppo interdisciplinare di esperti dei Dipartimenti di Economia Aziendale e di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre. A valle delle prime due fasi del progetto, di natura esplorativa (rassegna sistematica della letteratura nazionale e internazionale e indagine qualitativa con interviste in profondità e focus group) è stato realizzato un sondaggio con questionario che ha visto coinvolti 1.000 individui tra i 18 e i 30 anni; il campione è rappresentativo di tutto il territorio nazionale. Obiettivo della ricerca è stato quello di esplorare le abitudini e i comportamenti di gioco nelle sale Amusement, le preferenze verso i ticket e la propensione verso i giochi con e senza vincita di denaro. Il sondaggio è stato somministrato in modalità mista sia web che face to face ed è stato garantito l’anonimato dei rispondenti.
I risultati delle interviste sono stati analizzati da esperti metodologi di diverse discipline: manage-
Mondogiochi
ment e marketing, psicologia di ricerca sociale e statistica.
Cosa è emerso dal sondaggio? Il campione oggetto di rilevazione è composto per il 51% da femmine e per il 46% da maschi. Le età (18-30 anni) sono così distribuite: 18-20 anni: 176 persone; 21-25 anni: 423; 26-30 anni: 420. Il titolo di studio maggiormente ricorrente è il diploma di scuola superiore (56%), seguito dalla laurea (27%). Le aree geografiche con il maggior numero di rispondenti sono Sud (24%) e Nord Est (23%).
Il 53% dichiara di non frequentare o aver frequentato le sale Amusement, mentre il 47% afferma di frequentarle/averle frequentate. Di questi, il 62% dichiara di non collezionare/aver collezionato mai i ticket, mentre il 38% li colleziona con diversi livelli di intensità. In particolare:
Special Game
Cogan
Memopark
PTS Replay
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