Lo Spettacolo Viaggiante n. 11\12 2012

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n. 11-12

nov. dic.

2012 anno L

www.anesv.it

L’Anesv rinnova le cariche Evelina Christillin alla Presidenza Couponing, nuova frontiera del marketing Meeting dei parchi avventura



ANESV-AGIS Presidenza Nazionale

Via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma Tel 0688473-273 o 274 Fax 0645481356 www.anesv.it • info@anesv.it

Sezioni Territoriali

Sezione Piemonte, Valle d’Aosta Via dei Mille, 9 • 10123 Torino Tel. 0118127637 / Fax 0118127632 Sezione Lombardia, Liguria P.zza Luigi di Savoia, 24 • 20124 Milano Tel. 0267397843 / Fax 026690410 Sezione Tre Venezie P.zza Insurrezione, 10 • 35039 Padova Tel. 0498750851 / Fax 0498751440 Sezione Emilia Romagna, Marche, Umbria Via Amendola, 11 • 40121 Bologna Tel. 051254582 / Fax 051255942 Sezione Toscana Via Fiume, 20 • 50123 Firenze Tel. 055216969 / Fax 055214015 Sezione Lazio, Abruzzo e Molise Via di Villa Patrizi, 8 • 00161 Roma Tel. 0688473274 / Fax 064403612 Sezione Campania, Calabria P.zza del Gesù Nuovo, 33 • 80134 Napoli Tel. 0815523222 / Fax 0815521326 Sezione Puglia, Basilicata Via Melo, 185 • 70121 Bari Tel. 0805219404 / Fax 0805237584 Sezione Sicilia, Sardegna Via Leonardo da Vinci 468 • 90135 Palermo Tel. / Fax 091223941

ANESV e anche:

Editoriale

I

ntanto un grazie sincero: l’Assemblea generale ha inteso confermarmi alla Presidenza dell’ANESV per un secondo mandato, e ne sono onorata. Quando, due anni fa, accolsi la proposta di presiedere l’Associazione, lo feci per il rapporto di simpatia che si era creato di Evelina Christillin con i dirigenti della Sezione piemonPresidente dell’ANESV tese. In questo biennio ho imparato a conoscere la bellezza, e le difficoltà, del gestire le attività che rappresentiamo. Ci siamo occupati di questioni importanti, ed ho quindi accolto la richiesta di confermare il mio impegno perché è cresciuto in me l’interesse per questa categoria, i cui esercenti stanno affrontando un periodo storico complesso, che non consente di improvvisarsi imprenditori. Apriamo questo numero della rivista con una notizia che, se confermata dall’iter parlamentare, porterà un prelievo sui giochi automatici che erogano buoni. Il problema era noto da tempo, così come l’ipotesi di regolarizzarne l’esercizio a fronte di una somma “una tantum”, una sorta di condono che abbiamo tentato di limitare negli importi richiesti. Ne riparleremo nel prossimo numero. Sul piano della normativa per la registrazione delle attrazioni è attesa la fine dell’anno la emanazione del decreto modificativo del provvedimento del 2007, che introdurrà una semplificazione della procedura per la registrazione delle Piccole attrazioni ed una riapertura dei termini. Su questi elementi invito i lettori a contattare le Sezioni e consultare il sito associativo, che sarà aggiornato con le ultime novità. Il testo del provvedimento, già presentato all’Associazione dai dirigenti del Ministero dell’interno, affronta le problematiche più evidenti nell’applicazione del decreto 18 maggio 2007. Altre restano aperte, ma non mancheremo di segnalare le difficoltà e proporre soluzioni a coloro che, con il loro impegno, hanno consentito che le modifiche fossero emanate. Il mese di dicembre sarà importante per l’associazione e presenta un appuntamento storico: l’Udienza che il Santo Padre riserverà allo spettacolo viaggiante e circense. L’immagine di una grande giostra a cavalli sotto il colonnato del Bernini farà il giro del mondo ed indica, emblematicamente, l’attenzione che la Santa Sede ha ritenuto di riservare all’evento. Abbiamo anche in calendario, per la metà di dicembre, un’ assemblea dei parchi di divertimento, per affrontare con l’Associazione le nuove sfide che questo tempo presenta: in Associazione siamo tutti convinti che solo dalla collaborazione tra imprenditori all’interno di un’organizzazione di categoria possano derivare nuove soluzioni ai problemi del settore. Infine colgo l’occasione per rivolgere, a nome di tutta l’Associazione, sinceri auguri di un sereno Natale e di un 2013 che veda, finalmente, una ripresa per il Paese ed opportunità di successo per le attività che rappresentiamo.



Sommario Anesv Informa n. 11-12

nov. dic.

2012 anno L

www.anesv.it

L’Anesv rinnova le cariche Evelina Christillin alla Presidenza Couponing, nuova frontiera del marketing Meeting dei parchi avventura

6 Evelina Christillin Presidente per il triennio 2012/2015

8 Nuove tasse per le ticket redemption? 12 Gli ambulanti vincono sulla Bolkestein

grazie alla Conferenza Unificata

15 Prevenzione incendi: le nuove modalità

di presentazione delle istanze

18 Ma come definire i “Parchi di

divertimento”? Una Pronuncia del Ministero dell’interno

Mondo dei parchi #11-12 novembre dicembre 2012 anno L Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga

20 Couponing, nuova frontiera

del marketing

24 Il parco sul cellulare attraverso le apps 30 II Laser game all’Enada, con l’ANESV Parchi acquatici

32 La Norma UNI EN 106902 (2a parte)

Vicedirettore Maurizio Crisanti Dalle sezioni Amedeo Zanetti, Adriano Rossi, Angelo Catellani, Franco Moruzzi, Fabio Mannello, Ciro Guida, Cosimo Amato, Salvatore Speciale Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356 info@anesv.it www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it Grafica Massimiliano D’Affronto mdaffronto@gmail.com Stampa Arti Grafiche Agostini S.r.l.

Eventi

40 ENADA, sono 40 anni e tanti visitatori 44 Berlin EAS. Una fiera inaspettata Parchi avventura

46 Ancora meeting dei parchi avventura

italiani e assemblea dei soci

Fuoricampo

50 52 54 55

Il National Carousel Day Pompelmo, il circo e don Luciano Incontriamo la famiglia Ferrajolo Videosorveglianza sul lavoro? Basta il consenso dei dipendenti

Approfondimenti Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».

56 L’accesso al Fondo di Garanzia

per le imprese del settore

60 ASD, attenzione al rispetto dei vincoli

statuari


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Evelina Christillin Presidente per il triennio 2012\2015

C

on la riconferma di Evelina Christillin alla Presidenza dell’ANESV si è conclusa l’Assemblea dei delegati, convocata il 18 ottobre scorso per il rinnovo dei vertici associativi. Fabio Mannello e Salvatore Speciale sono stati eletti vicepresidenti insieme a Massimo Piccaluga, confermato nel ruolo di Vicepresidente vicario. Diego Guida è il nuovo Tesoriere economo, mentre la presidente Christillin ha nominato Cosimo Amato Consigliere delegato e confermato Maurizio Crisanti Segretario nazionale. La riunione si è aperta con il saluto della Presidente, che ha salutato i nuovi componenti dell’ Assemblea Generale ed ha riepilogato le principali iniziative che hanno contrassegnato i 23 mesi di presidenza. Tra gli aspetti evidenziati le proroghe relative alla registrazione delle attrazioni, il rinnovo degli accordi SIAE, i ripetuti contatti con l’autorità per l’energia per contenere i costi energetici delle abitazioni mobili, l’aggiornamento dell’elenco delle attrazioni e gli incontri istituzionali, alcuni dei quali con Ministri e dirigenti degli uffici ministeriali. Si è quindi insediato il seggio elettorale e dato seguito alle operazioni di voto, il cui esito ha visto la ri6

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conferma della Presidente Christillin. Nel corso della riunione è stato anche eletto il Collegio dei Revisori dei Conti, composto da Amedeo Zanetti, Licio Cavaliere, Franco Moruzzi, Piergiuseppe D’Introno ed Ermes Fornaciari, ed il Collegio dei Probiviri, composto da Ciro Guida, Angelo Catellani e Cesare Moretti. Nel corso della riunione sono poi stati determinati gli importi delle quote associative per il 2013, rimaste inalterate a seguito di una difficile politica di contenimento dei costi, ed approvato il bilancio preventivo 2012.


Cariche associative per il triennio 2012-2015 Presidente Vicepresidenti Consigliere Delegato Segretario Nazionale Tesoriere economo Revisori dei conti Collegio dei Probiviri

Evelina Christillin Massimo Piccaluga (vicario) Fabio Mannello Salvatore Speciale Cosimo Amato Maurizio Crisanti Diego Guida Amedeo Zanetti Licio Cavaliere Franco Moruzzi Piergiuseppe D’Introno Ermes Fornaciari Ciro Guida Angelo Catellani Cesare Moretti

Componenti dell’Assemblea Generale dei Delegati Presidenti delle Sezioni territoriali Massimo Piccaluga Amedeo Zanetti Adriano Rossi Angelo Catellani Valter Panizza Ciro Guida Cosimo Amato Salvatore Speciale

(Piemonte Valle d’Aosta) (Lombardia Liguria) (Tre Venezie) (Emilia Romagna, Marche, Umbria) (Lazio, Abruzzo e Molise) (Campania Calabria) (Puglia Basilicata) (Sicilia Sardegna)

Delegati: Dario Bosio Diego Bossi Rudy Bossi Gioele Busato Luca Patrizio Catter Nazareno Ciotti Mario Colletti Lorenzo Maurizio Corsini Marco Della Ferrera Pasquale Di Sabato Piergiuseppe D’introno Giancarlo Falorni Ermes Fornaciari Francesco Giganti Diego Guida

Pasquale Iussi Ugo Livero Roberto Lupetti Fabio Mannello Sauro Martini David Melandri Omar Morandi Elio Moruzzi Romeo Orlando Valter Panizza Luigi Pietati Daniele Tofaro Pierluigi Turconi Mauro Zena Alessio Zucaro

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Nuove tasse per le ticket redemption?

A

l momento di andare in stampa è giunta la notizia che, nell’ ambito dell’iter parlamentare della legge di stabilità, verrebbe introdotta una nuova tassazione degli apparecchi a premio con meccanismo a ticket. L’On.le Giorgetti, da sempre vicino al mondo dell’automatico, nonché presidente della Commissione Bilancio della Camera, ha infatti presentato l’emendamento che riportiamo. In sostanza, si vuole regolarizzare l’esercizio di apparecchi che consentono la vincita di premi di modico valore, consentendo l’accumulo dei punti mediante ticket o sistemi similari. Il testo dell’emendamento introduce due nuove tipologie di giochi,

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i 7c-bis e 7c-ter, e prevede un versamento una tantum di 500 euro per ogni apparecchio a ticket, relativo all’anno 2012. Sarà poi individuato un meccanismo di contingentamento, ovvero il calcolo del numero di apparecchi autorizzabili nella medesima gestione, ed un imponibile annuale.


l’Associazione sta lavorando per evidenziare le specificità dello spettacolo viaggiante, che il provvedimento non tiene in considerazione. (M.C.)

Dopo l’articolo 8, aggiungere il seguente: ART. 8-bis (Apparecchi da divertimento ed intrattenimento senza vincita in denaro). 1. All’articolo 110, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni ed integrazioni, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 7, dopo la lettera c) sono aggiunte le seguenti: c-bis) quelli, meccanici ed elettromeccanici differenti dagli apparecchi di cui alle lettere a) e c) del presente comma, attivabili con moneta, gettone ovvero con altri strumenti elettronici di pagamento e che possono distribuire tagliandi direttamente e immediatamente dopo la conclusione della partita; c-ter) quelli, meccanici ed elettromeccanici per i quali l’accesso al gioco è regolato senza introduzione di denaro ma con utilizzo a tempo o a scopo; b) dopo il comma 7-bis sono inseriti i seguenti: 7-ter. Con provvedimento del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le regole tecniche per la produzione degli apparecchi di cui all’articolo 110 comma 7, e la regolamentazione amministrativa dei medesimi ivi compresi i parametri numerici e quantitativi di apparecchi installabili nei punti di offerta, tali da garantire un’effettiva diversificazione di offerta del gioco tramite apparecchi, nonché per la determinazione della base imponibile forfettaria dell’imposta sugli intrattenimenti di cui all’articolo 14-bis, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640 e successive modificazioni ed integrazioni. 7-quater. Gli apparecchi di cui al comma 7 non sono www.anesv.it 9


Anesv Informa utilizzabili per manifestazioni a premio di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 2001, n. 430; i premi ammissibili sono soltanto oggetti di modico valore ovvero tagliandi, le cui regole tecniche sono definite con decreto direttoriale di cui al comma 7-ter, utilizzabili esclusivamente, anche in forma cumulata, per l’acquisizione di premi non convertibili in alcun modo in denaro, o per nuove partecipazioni al gioco all’interno del medesimo punto vendita.

c) al comma 9, dopo la lettera f), sono aggiunte le seguenti: f-bis) chiunque, sul territorio nazionale, distribuisce od installa apparecchi e congegni di cui al presente articolo o comunque ne consente l’uso in luoghi pubblici od aperti al pubblico od in circoli ed associazioni di qualunque specie non muniti delle prescritte autorizzazioni, ove previste, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro per ciascun apparecchio;

7-quinquies. Gli apparecchi di cui al comma 7, utilizzati nel corso dell’anno 2012 come veicoli di manifestazioni a premio, sono regolarizzabili con modalità definite con provvedimento del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, dietro pagamento di una somma una tantum di euro 500, ovvero di euro 400 nel caso di comprovato utilizzo stagionale, oltre al pagamento a titolo di imposta sugli intrattenimenti di cui all’articolo 14-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640 e successive modificazioni ed integrazioni;

f-ter) chiunque, sul territorio nazionale, distribuisce od installa o comunque consente l’uso in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli ed associazioni di qualunque specie di apparecchi videoterminali non rispondenti alle caratteristiche ed alle prescrizioni indicate nel comma 6, lettera b), e nelle disposizioni di legge ed amministrative attuative di detta disposizione, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro per ciascun apparecchio videoterminale.

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Gli ambulanti vincono sulla Bolkestein grazie alla Conferenza Unificata

“B

olkestein: vincono gli ambulanti” Con titoli di questa portata le Associazioni del commercio su aree pubbliche hanno commentato l’intesa di attuazione della “Direttiva servizi” siglata lo scorso 6 luglio dai rappresentanti di Stato, Regioni e Anci in Conferenza Unificata. L’accordo era atteso dai circa 180.000 commercianti ambulanti, titolari di più di 700.000 posteggi nei mercati , poiché la rigida applicazione dei princìpi della cosiddetta “Direttiva Bolkestein” avrebbe comportato l’impossibilità per gli operatori di svolgere ordinariamente la propria attività e una consistente perdita di valore delle rispettive aziende, in applicazione del divieto di rinnovo automati-

co delle concessioni decennali di posteggio. L’accordo introduce, in sostanza, un regime transitorio prorogando le concessioni fino al maggio 2017. Ma c’è di più: vengono introdotti sull’intero territorio italiano criteri di priorità per l’assegnazione degli spazi, fondati essenzialmente su un concetto che lo spettacolo viaggiante itinerante rispetta da un secolo: quello dell’anzianità di frequenza. Alcuni aspetti dell’Accordo sono veramente interessanti, sia per la valenza a carattere nazionale, sia per gli elementi sui quali viene fondato il diritto di priorità. Li riportiamo, perché uno strumento del genere, con le necessarie modifiche ed integrazioni, consentirebbe allo spettacolo viaggiante di poter costruire regolamenti comunali su criteri simili in tutti i comuni italiani e, soprattutto, di rivendicare l’applicazione del criterio dell’anzianità nelle migliaia di Comuni che ancora non hanno adottato il regolamento per l’assegnazione delle aree, previsto dall’articolo 9 della legge 337\68. Una categoria, quella dello spettacolo viaggiante, i cui esercenti sono spesso alle prese con amministratori comunali competenti, ma anche, a volte, con enti locali poco competenti e dotati di meccanismi poco trasparenti. Da tempo l’Associazione sta collaborando con il Ministero per lo sviluppo economico per superare le difficoltà prospettate alla Categoria dalla letterale applicazione della Direttiva Servizi, ed alcune ipotesi di soluzione sono state formulate. Tuttavia un provvedimento del genere consentirebbe agli esercenti di evitare il pericolo di perdere i diritti acquisiti in decenni di partecipazione ai luna park, ma anche di creare un moderno sistema di regole, sulle quali fondare il futuro della propria attività. (M.C.)

Dall’Intesa assunta dalla Conferenza Unificata il 6 luglio 2012. 2. Al fine di determinate le regole delle procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi su area pubblica, sono individuati i seguenti criteri di priorità, da applicare nel caso di pluralità di domande concorrenti: 12 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

a) maggiore professionalità acquisita, anche in modo discontinuo, nel1’esercizio del commercio sulle aree pubbliche; la professionalità valutabile è riferita all’anzianità di esercizio dell’impresa, ivi compresa quella


acquisita nel posteggio al quale si riferisce la selezione, che in sede di prima applicazione può avere specifica valutazione nel limite del 40% del punteggio complessivo; l’anzianità di impresa è comprovata dall’iscrizione quale impresa attiva nel Registro delle imprese, riferita nel suo complesso al soggetto titolare dell’impresa al momento della partecipazione alla selezione, cumulata con quella del titolare al quale e eventualmente subentrato nella titolarità del posteggio medesimo; b) nel caso di procedure di selezione per la concessione di posteggi dislocati nei centri storici o in aree aventi valore storico, archeologico, artistico e ambientale, o presso edifici aventi tale valore, oltre ai criteri di cui alla lettera a), da considerare comunque prioritari, anche l’assunzi0ne dell’impegno da parte del soggetto candidato a rendere compatibile il servizio commerciale con la funzione e la tutela territoriale e, pertanto, a rispettare le eventuali condizioni particolari, ivi comprese quelle correlate alla tipologia dei prodotti offerti in vendita ed alle caratteristiche della struttura utilizzata, stabilite dall’autorità competente ai fini della salvaguardia delle aree predette; 3. Nel caso delle fiere i cui posteggi sono assegnati mediante procedure di selezione a cadenza prestabilita per il periodo corrispondente alla durata della manifestazione, tenuto conto delle specifiche caratteristiche di dette manifestazioni e delle modalità con le quali sono svolte, nonché della circostanza che prevalentemente, essendo correlate a specifiche tradizioni, sono caratterizzate dall’offerta di peculiari merceologie di prodotto, il criterio di priorità dell’esperienza connessa al maggior numero di presenze pregresse nella medesima fiera resta applicabile limitatamente ad un numero di volte tale che per ciascun concessionario non sia superato il periodo di ammortamento degli investimenti di cui al punto 1. Decorso detto periodo, alle procedure di selezione per la concessione del posteggio in questione si applicano comunque i criteri prioritari stabiliti al punto 2, ai fini della decorrenza per il soggetto selezionato di un nuovo limitato periodo di priorità collegato al numero delle presenze pregresse. 4. Nel caso di procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi su area pubblica nei www.anesv.it 13


Anesv Informa mercati o nelle fiere di nuova istituzione, le Regioni e le Province Autonome, sentite le organizzazioni di categoria regionali maggiormente rappresentative del settore e presenti nel CNEL, stabiliscono criteri correlati alla qualità dell’offerta o della tipologia del servizio fornito anche sulla base della presentazione di specifici progetti innovativi, i quali possono riguardare anche le caratteristiche di compatibilità architettonica. 5. Nel caso di prestatore proveniente da uno Stato appartenente a1l’Unione Europea che partecipi alle procedure di selezione, il possesso dei requisiti di priorità di cui alla presente intesa è comprovato mediante la documentazione acquisita in base alla disciplina vigente nello Stato membro e avente la medesima finalità. 6. Ai fini dell1’assegnazione transitoria dei posteggi temporaneamente non occupati dal titolare della concessione nel mercato o nella fiera, resta ferma l’applicazione del criterio del maggior numero di presenze, per tali inten-

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dendo le volte che il soggetto ha partecipato alle spunte, indipendentemente dall‘effettivo utilizzo del posteggio temporaneamente non occupato. Il numero delle presenze maturate è comprovato dalla documentazione acquisita presso ii Comune competente. 7. Ai fini della tutela della concorrenza attraverso la pluralità e la differenziazione dell’offerta e al fine di evitare la costituzione di posizioni di tendenziale oligopolio, è stabilito un limite al numero dei posteggi complessivamente assegnabili ad un medesimo soggetto giuridico nell’ambito della medesima area mercatale. A tal fine, fatto salvo un congruo periodo transitorio relativamente ad eventuali situazioni già in atto, un medesimo soggetto giuridico non può essere titolare di più di due concessioni del medesimo settore merceologico alimentare e non alimentare nel caso di aree mercatali con un numero complessivo di posteggi inferiore a 100, o tre concessioni nel caso di aree mercatali con numero di posteggi superiore a 100.


Prevenzione incendi: le nuove modalità di presentazione delle istanze

U

n provvedimento firmato in agosto riporta le disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare. Il 7 agosto 2012 il Ministro dell’Interno ha firmato il Decreto recante “Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell’articolo 2, comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151”. Infatti l’articolo 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 151/2011 - decreto concernente la semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi - prevede la disciplina, con decreto

del ministro dell’Interno, delle modalità di presentazione delle istanze oggetto del decreto 151/2011 per garantire l’uniformità delle procedure, nonché la trasparenza e la speditezza dell’attività amministrativa. Il decreto del ministro dell’Interno, che è tuttora in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il novantesimo giorno dalla data di pubblicazione, abroga e sostituisce il decreto del ministro dell’Interno 4 maggio 1998, recante “Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l’avvio di procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco”, fatto salvo quanto previsto tuttavia al comma 3 dell’articolo 11 del decreto del 7 agosto: Fino all’adozione del decreto di cui all’articolo 2, comma 8, del decreto del Presiwww.anesv.it 15


Anesv Informa dente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, continuano ad applicarsi i commi 2 e 3 dell’articolo 7 e la tabella di cui all’Allegato 6 del decreto del Ministro dell’interno 4 maggio 1998, al fine di determinare l’importo dei corrispettivi dovuti. il decreto disciplina dunque le modalità di presentazione, anche attraverso il SUAP ( Sportello Unico per le Attività Produttive), delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e la relativa documentazione da allegare. Nello specifico, l’articolo 4, relativo alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività, indica che la segnalazione, fatto salvo quanto previsto ai comma 4 e 5 (depositi di gas di petrolio liquefatto in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 5 m3 , non a servizio di attività soggette), deve contenere: “generalità e domicilio del richiedente o, nel caso di ente o società, del suo legale rappresentante; specificazione della attività soggetta principale e delle eventuali attività soggette secondarie, oggetto della segnalazione; dichiarazione di impegno all’osservanza degli obblighi connessi con l’esercizio dell’attività previsti dalla vigente normativa”. E “nel caso di utilizzo dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, la segnalazione di cui al comma 1 è integrata da una dichiarazione, a firma del responsabile dell’attività, in merito all’attuazione del SGSA” (sistema di gestione della sicurezza antincendio di cui all’articolo 6 del decreto del Ministero dell’interno 9 maggio 2007). Alla segnalazione, ad eccezione di quanto previsto ai commi 4 e 5 e oltre all’attestato del versamento effettuato a favore della Tesoreria provinciale dello Stato (art. 23 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139), è allegata l’asseverazione, “a firma di tecnico abilitato, attestante la conformità dell’attività ai requisiti di prevenzione incendi e di sicurezza antincendio”. Con l’asseverazione devono essere inoltre presentati: “certificazioni e dichiarazioni, secondo quanto specificato nell’Allegato II al presente decreto, atte a comprovare che gli elementi costruttivi, i prodotti, i materiali, le attrezzature, i dispositivi e gli impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendi, sono stati realizzati, installati o posti in opera secondo la regola dell’arte, 16 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

in conformità alla vigente normativa in materia di sicurezza antincendio; per le attività soggette di categoria A, relazione tecnica ed elaborati grafici, a firma di tecnico abilitato, conformi a quanto specificato nell’Allegato I, lettera B, al presente decreto”. Riprendiamo a titolo esemplificativo alcune indicazioni tratte dall’Allegato I relativo alla documentazione tecnica allegata all’istanza di valutazione dei progetti, documentazione tecnica che comprende: relazione tecnica; elaborati grafici. In caso di documentazione relativa ad attività non regolate da specifiche disposizioni antincendio (lettera A) la relazione tecnica “evidenzia l’osservanza dei criteri generali di sicurezza antincendio, tramite l’individuazione dei pericoli di incendio, la valutazione dei rischi connessi e la descrizione delle misure di prevenzione e protezione antincendio da attuare per ridurre i rischi”: la prima parte della relazione contiene “l’indicazione di elementi che permettono di individuare i pericoli presenti nell’attività, quali ad esempio: destinazione d’uso (generale e particolare); sostanze pericolose e loro modalità di stoccaggio; carico di incendio nei vari compartimenti; impianti di processo; lavorazioni; macchine, apparecchiature ed attrezzi; movimentazioni interne; impianti tecnologici


di servizio; aree a rischio specifico”; la seconda parte della relazione contiene “la descrizione delle condizioni ambientali nelle quali i pericoli sono inseriti, al fine di consentire la valutazione del rischio incendio connesso ai pericoli individuati”; la terza parte contiene la “valutazione qualitativa del livello di rischio incendio, l’indicazione degli obiettivi di sicurezza assunti e l’indicazione delle azioni messe in atto per perseguirli”; la quarta parte contiene “la descrizione dei provvedimenti da adottare nei confronti dei pericoli di incendio, delle condizioni ambientali, e la descrizione delle misure preventive e protettive assunte, con particolare riguardo al comportamento al fuoco delle strutture e dei materiali ed ai presidi antincendio, evidenziando le norme tecniche di prodotto e di impianto prese a riferimento. Relativamente agli impianti di protezione attiva la documentazione indica le norme di progettazione seguite, le prestazioni dell’impianto, le sue caratteristiche dimensionali, (quali ad esempio, portate specifiche, pressioni operative, caratteristica e durata dell’alimentazione dell’agente estinguente, ecc..) e quelle dei componenti da impiegare nella sua realizzazione, nonché l’idoneità dell’impianto in relazione al rischio di incendio presente nell’attività”; l’ultima parte della relazione riporta, in via generale, “gli elementi strategici della pianificazione dell’emergenza che dimostrino la perseguibilità dell’obiettivo della mitigazione del rischio residuo attraverso una efficiente organizzazione e gestione aziendale”. Gli elaborati grafici comprendono: “planimetria generale in scala (da 1:2000 a 1:200), a seconda delle dimensioni dell’insediamento, dalla quale risultino: l’ubicazione delle attività; le condizioni di accessibilità all’area e di viabilità al contorno, gli accessi pedonali e carrabili; le distanze di sicurezza esterne; le risorse idriche della zona (idranti esterni, corsi d’acqua, acquedotti e riserve idriche); gli impianti tecnologici esterni (cabine elettriche, elettrodotti, rete gas, impianti di distribuzione gas tecnici); l’ubicazione degli elementi e dei dispositivi caratteristici del funzionamento degli impianti di protezione antincendio e degli organi di manovra in emergenza degli impianti tecnologici; quanto altro ritenuto utile

per una descrizione complessiva dell’attività ai fini antincendio, del contesto territoriale in cui l’attività si inserisce ed ogni altro utile riferimento per le squadre di soccorso in caso di intervento; piante in scala da 1:50 a 1:200, a seconda della dimensione dell’edificio o locale dell’attività, relative a ciascun piano, recanti l’indicazione degli elementi caratterizzanti il rischio di incendio e le misure di sicurezza e protezione riportate nella relazione tecnica quali, in particolare: la destinazione d’uso ai fini antincendio di ogni locale con indicazione delle sostanze pericolose presenti, dei macchinari ed impianti esistenti e rilevanti ai fini antincendio; l’indicazione dei percorsi di esodo, con il verso di apertura delle porte, i corridoi, i vani scala, gli ascensori, nonché le relative dimensioni; le attrezzature mobili di estinzione e gli impianti di protezione antincendio, se previsti; l’illuminazione di sicurezza; sezioni ed eventuali prospetti degli edifici, in scala adeguata”. La lettera B dell’allegato I è invece riservata alla documentazione relativa ad attività regolate da specifiche disposizioni antincendi. In questo caso: “la relazione tecnica può limitarsi a dimostrare l’osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi”; gli elaborati grafici comprendono i medesimi elementi richiesti per la lettera A dell’allegato. (fonte:Puntosicuro.it)

Prevenzione incendi: nuova modulistica in vigore dal 27 novembre Con decreto del 31/10/2012, è stata definita la nuova modulistica relativa alla presentazione delle istanze, delle segnalazioni e delle dichiarazioni concernenti i procedimenti di prevenzione incendi. Si dovranno utilizzare in nuovi modelli a decorrere dal 27 novembre 2012 e, da questa data, tutta la modulistica attualmente in uso non sarà più utilizzabile. I file dei modelli sono disponibili nell’apposita sezione dedicata alla modulistica del sito dei Vigili del Fuoco, all’indirizzo http://www.vigilfuoco.it/aspx/Page. aspx?IdPage=6413.

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Ma come definire i “parchi di divertimento”?

Una pronuncia del Ministero dell’interno

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a tempo l’Associazione sta operando affinché sia meglio definita la nozione di “parco di divertimento” in senso tecnico, per specificarne le differenze rispetto alla installazione di gruppi di attrazioni, in forma temporanea o permanente. Questo chiarimento è quanto mai necessario, per applicare correttamente gli articoli del TULPS che riguardano le attività che rappresentiamo. Infatti con l’art. 69 TULPS è autorizzato l’esercizio delle singole attrazioni, mentre gli articoli 68 ed 80 TULPS riguardano e l’autorizzazione del parco di divertimento - ovvero del contenitore al cui interno le attrazioni operano - e gli aspetti di sicurezza, demandati al rilascio dell’agibilità dopo il parere della Commis-

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sione di vigilanza. Lo scorso Maggio l’ANESV ha inoltrato una articolata richiesta in questo senso al Ministero dell’interno, richiedendo un parere sulle considerazioni che riportiamo. “ Quanto alle installazioni di attrazioni qualificate tra le “Piccole” nell’elenco di cui all’art. 4 della l. 337\1968, soprattutto se a gettone o moneta e prive di operatore, si invita a ritenerle non assoggettate all’art. 80 TULPS, evidenziando tuttavia il rispetto di quanto disposto dal DM 18 maggio 2007 e la necessità che sia rilasciata la licenza di esercizio di cui all’art. 69 TULPS, previo collaudo annuale e certificazione degli aspetti connessi all’utilizzo di energia elettrica. Relativamente alle attrazioni installate all’aperto, in forma temporanea o permanente, si ritiene che un modesto complesso, composto da “Piccole” o “Medie” attrazioni, nell’elenco di cui all’art. 4 del-


la l. 337\1968, installato in spazi privi di recinzione integrale e controllo accessi – che impedisca il libero flusso e deflusso delle persone - non sia soggetto alla licenza di agibilità di cui all’art. 80 TULPS, ed al parere della Commissione di Vigilanza. Quanto a installazioni consistenti in complessi di attrazioni tra le quali siano presenti anche “Grandi” attrazioni – elemento che caratterizza le manifestazioni di maggiore richiamo e le attrezzature più complesse – si ritiene che tali complessi siano da assoggettare alla licenza di agibilità ed al parere della Commissione di Vigilanza. Relativamente alle installazioni di attrazioni, all’aperto o in locali, in aree dotate di recinzione integrale e controllo accessi che impedisca la libera circolazione delle persone, esse sono da considerarsi soggette all’art. 80 TULPS ed alle verifiche della Commissione di Vigilanza.” Agli uffici del Ministero dell’interno sono pervenuti numerosi quesiti sul medesimo tema, riguardo alla corretta individuazione di un “parco di divertimento” rispetto ad installazioni di gruppi di attrazioni. L’orientamento autorevole ed univoco, in quanto proveniente sia dal Gabinetto del Ministro, che dalla D. G. della Polizia Amministrativa e Sociale, in un recente parere reso all’amministrazione di un capoluogo dell’Italia centrale dalla D. G. della Polizia Amministrativa e Sociale, evidenzia che la nostra interpretazione delle norme non era errata. I complessi di attrazioni con accesso libero e capienza limitata continuano ad essere autorizzati con la licenza di cui all’art. 69 TULPS. (M.C.)

Ministero dell’interno Gabinetto del Ministro Prot. 17082/114 Gab/Uff. III del 21 agosto 2012

Si fa riferimento al quesito posto da codesta Prefettura in merito d alcuni profili applicativi delle disposizioni di cui all’art. 80 del TULPS, nonché agli artt. 141bis e 142 del relativo regolamento di esecuzione, con particolare riguardo alle verifiche di competenza delle Commissioni di vigilanza sui luoghi di pubblico spettacolo sui “parchi di divertimento” costituti da piccoli gruppi di attrazioni, allestiti in aree pubbliche il cui accesso è libero e non soggetto da alcun pagamento.

Al riguardo, poiché sull’argomento in questione sono pervenuti quesiti di altre Prefetture, amministrazioni locali ed associazioni di categoria, che hanno denunciato perduranti e diffuse incertezze interpretative sui punti significativi della disciplina vigente, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile hanno avviato d’intesa, ognuno per i profili di rispettiva competenza, un esame approfondito e complessivo della problematica, a fine di fornire indicazioni utili alla definizione di un orientamento univoco. Sarà cura di questo Gabinetto riferire prontamente in merito agli esiti del citato approfondimento, tuttora in corso. Ciò premesso, per quanto concerne la specifica questione posta, all’attenzione da codesta Prefettura, i citati Dipartimenti ritengono che i gruppi di poche attrazioni installate in giardini comunali e in spazi aperti non delimitati (con recinzione permanente o anche con transenne e sistemi analoghi) ed accessibili a tutti, con capienza limitata a poche decine di utenti, nonché, senza alcuna organizzazione di servizi comuni, non possano essere ricompresi nella figura del “parco di divertimento”. Tali modesti gruppi di attrazioni, dunque, come affermato da codesta Prefettura, con cui i citati Dipartimenti concordano, sono soggetti al regime autorizzatorio previsto per le singole attrazioni dello spettacolo viaggiante (licenza di cui all’art. 69 TULPS, ora rilasciata a quelle registrate e munite del codice identificativo ai sensi del D.M. 18 maggio 2007. IL VICE CAPO DI GABINETTO VICARIO

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Parchi di divertimento

Couponing, nuova frontiera del marketing Maurizio Crisanti

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’è crisi… e anche gli italiani cercano sul web l’offerta migliore per cene al ristorante o sbiancamento di denti. In questa caccia al tesoro i servizi turistici e gli spettacoli sono tra i più richiesti attraverso i motori di ricerca. A questo mondo variegato si affacciano da qualche tempo anche i parchi di divertimento ed i luna park. Sono vari i meccanismi attraverso gli utenti possono ricercare coupon e buoni sconto. C’è il mondo del social commerce, quello – per intenderci – nel quale Groupon è leader, con oltre 7 milioni di utenti italiani, mentre si arriva ad oltre 15 milioni di iscritti sommando i contatti di un’altra quindicina 20 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

di suoi competitori tra i quali, nell’ordine, Groupalia e LetsBonus superano il 1,5milioni di contatti. Il meccanismo è semplice: i siti propongono agli iscritti promozioni di beni e servizi con vendita di voucher prepagati, trattenendo però una percentuale che varia dal 50% al 35% di quanto incassato. I dati che riportiamo non ci sono stati confermati dagli uffici stampa, in quanto “le società quotate in borsa non amano comunicare i dati locali”, tuttavia sono desumibili attraverso i contatti con il servizio commerciale. Ma conviene utilizzare il meccanismo dei social deals? Abbiamo notizia di un parco acquatico che nella stagione appena conclusa ha ceduto 2.000 biglietti, venduti da una importante impresa del settore ad 8 euro, dei quali il gestore ha ricevuto la metà, e solo dei coupon presentati alla cassa; infatti, in caso di inutilizzo, molti di questi siti si trattengono l’intera somma versata dall’utente. C’è comunque un be-


neficio per il parco che utilizzi questi meccanismi: questa forma di marketing sfrutta la visibilità offerta da un sito con milioni di utenti il cui costo, se si fossero utilizzati canali web a pagamento, come i servizi di Google, sarebbe stato di diverse migliaia di euro. Ne abbiamo già trattato su questa rivista (Lo SV n. 3\4 2012): questo strumento non sembra garantire che l’utilizzatore si avvarrà nuovamente del servizio offerto, ma a prezzo intero. Tuttavia in questo, come in altri settori del marketing, non è semplice capire quale sia il canale più efficace, e per avere risultati è bene percorrerli tutti, dalle affissioni, ai volantini, ai media, a tutte le possibilità offerte dal web in termini di SEM (acronimo di search engine marketing, ovvero i servizi a pagamento offerti dai motori di ricerca, come Google Adwords) di couponing, di implementazione della presenza sui social network, di realizzazione di specifiche applicazioni per dispositivi mobili ecc… Ma c’è anche un’altra modalità di far circolare i propri buoni sconto: l’extreme couponing, ovvero il marketing attraverso semplici buoni sconto, e non voucher di gruppo. Quelli – per intenderci – che esistono nel commercio da qualche decennio e su quali alcune forme di spettacolo, come il circo, continuano a basare buona parte degli incassi. Negli Stati Uniti questa forma di raccolta di buoni promozionali ha dimensioni preoccupanti, e si è trasformata in una vera e propria patologia per alcuni aspetti, con il pericolo di generare una distorsione del mercato Alcuni soggetti fanno infatti razzia di buoni nei negozi e supermercati, impedendone una diffusione corretta. Se pensiamo, per fare un caso italiano e relativo al settore dello spettacolo, che abbiamo notizia di biglietti per l’evento “Italia Loves Emilia, a beneficio dei terremotati, venduti in promozione ad 1 euro e ceduti poi sul web ad oltre 150 euro, è facile capire come questa modalità di promozione necessiti di un’attenta individuazione dei canali distributivi. Ma perché fare couponing senza utilizzare i siti di social commerce? Innanzi tutto per una differenza sostanziale: mentre Groupon ed i suoi competitori inviano le promozioni ai propri contatti, nell’extreme couponing sono le persone a ricercare le promozioni sui motori di ricerca. Dunque questa formula raggiunge potenziali nuovi utenti, rispetto a quelli presenti nelle banche dati dei siti di social deals. Il fatto che ricerchino promozioni li fa ritenere www.anesv.it 21


Parchi di divertimento piuttosto motivati ed interessati al prodotto o servizio che ricercano. Poi, ovviamente, il costo, assolutamente non paragonabile. Mentre nel social marketing si perde circa la metà dei prezzo di vendita del voucher prepagato, nell’extreme couponing si paga solo la presenza del proprio coupon sui siti dedicati, nei quali il buono si scarica – a seconda dei siti - gratuitamente o ad un costo di non più di 0,50 euro. Perché ospitare l’offerta su siti esterni anziché sul proprio sito? Perché alcuni siti specializzati hanno ottenuto negli anni un posizionamento su parole chiave quali “promozioni, buoni sconto” ecc. che li fa vedere sempre nella prima pagina dei risultati di Google, il più utilizzato motore di ricerca; il sito di un parco di divertimenti o di un luna park non riuscirebbe a raggiungere tale risultato, se non a pagamento, con costosi servizi SEM.Inoltre c’è da valutare se sia conveniente presentare forti promozioni direttamente sul proprio sito, perché si va ad incidere sulla percezione del prezzo da parte degli utenti. In altre parole un parco con biglietto ordinario a 30 euro, dal cui stesso sito si apprenda di una promozione a 17 euro, può generare nell’utilizzatore la percezione che il servizio

offerto valga in effetti 17 euro, e non più 30, retrocedendo così nel posizionamento del brand; del resto, nessun marchio di abbigliamento posizionerebbe il proprio “outlet” accanto al negozio tradizionale. Le attività che rappresentiamo - gestori di attrazioni itineranti, organizzatori di luna park, parchi di divertimento di ogni dimensione, parchi avventura, kartodromi, laserdromi, teatri di burattini ecc. – possono trarre beneficio da questa forma di distribuzione di buoni sconto: il luna park adotta il meccanismo dei buoni da almeno sessant’anni ma affronta, in genere, costi tipografici e di distribuzione (in questo senso c’è un’esperienza interessante, ne parliamo nel box a lato). I parchi di divertimento distribuiscono migliaia di volantini e buoni sconto cartacei nelle località turistiche, alcuni parchi gioco nelle città effettuano promozioni , magari privilegiando le feste per bambini, i parchi avventura gestiscono sconti in alcuni momenti della stagione. Per tutte queste tipologie di imprese, l’utilizzo di sistemi di couponing a basso costo, nei quali appunto è il cliente a ricercare la promozione attraverso il web, può diventare una intelligente modalità di promozione della propria struttura.

Alcune possibilità, in collaborazione con l’ANESV Extreme couponing, l’esperienza del network Happy

piemontese, Marco Della Ferrera, per effettuare un esperimento di distribuzione di buoni sconto del luna park sul web. Gli abbiamo rivolto alcune domande:

Happy è un network di oltre 800 siti, che dal 1996 gestisce portali tematici, e comunità commerciali. E’ posizionato ottimamente su Google, Bing e Yahoo (basta richiedere parole come “Happy”, o “visibilità web” “promozioni divertimento” per verificare che su circa 3 milioni di risultati, i siti del network sono sempre in ottime posizioni della prima pagina. Un’altra caratteristica del progetto Happy.it sono i coupons promozionali personalizzati sia singoli che collettivi denominati “clicca, stampa, e ... divertiti risparmiando” che i navigatori internauti possono stampare gratuitamente dal computer per visitare l’attrazione desiderata, ottenendo il benefit pubblicato. A questo network si è rivolto un esercente

Come è nata questa esperienza di couponing sul web? L’esperienza è nata lo scorso Carnevale 2012. Cercando degli orari ,richiestimi da mia cognata, del circo, sono capitato su di un sito promozionale,della città di Torino e lì mi è nata l’idea. Ho proposto la cosa ai colleghi, ed interpellati uno ad uno ,tutti hanno dato la propria adesione. I coupon con i buoni sconto è stato messo online, con ben 5.000 visualizzazioni, e numerosissime stampe dei buoni. Non è stato possibile contare i buoni ritiranti, perché nel luna park siamo più di 100 partecipanti, ma la maggior parte dei colleghi ha apprezzato molto l’iniziativa. Lo stesso esperimento è stato fatto a Settimo Torinese e lì ,io con il mio trenino per bambini, in 15 giorni lavoro, ho ritirato ben 120 coupon,

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che valuto un ottimo risultato, se si pensa che il ritiro dei gratuiti distribuiti, è stato di 140. Pensa che questo sistema offra maggiori prospettive rispetto alla tradizionale distribuzione di buoni nelle scuole? Sicuramente, tale sistema raggiunge un maggior numero di potenziali clienti. L’importante è informare la clientela ,attraverso manifesti o altro materiale, come è stato fatto ,con ottimi risultati, dai colleghi del Parco di Pavia, del giugno 2012. Consiglierebbe ad un collega di avvalersi di questo strumento? Sicuramente. Innanzi tutto è un nuovo modo di proporsi, chi li scarica li utilizzerà certamente, e ne guadagna l’immagine dell’attività, perché si mostra capacità di iniziativa ed aggiornamento professionale, e soprattutto è meno dispendioso e molto più redditizio. Con il portale Happy è stato fatto un accordo associativo, a condizioni economiche particolarmente interessanti. Si tratta di costi minimi rispetto alla visibilità che si può ottenere, segnalando il link attraverso le proprie pubblicità tradizionali (manifesti, volantini, inserzioni su giornali locali ecc.) I Soci possono richiedere informazioni alla email soci@anesv.it.

& Mobile ) Commerce con oltre 1,4 milioni di iscritti. Glamoo basa il proprio funzionamento sul principio della geolocalizzazione, che permette di identificare con precisione dove si trova l’utente e di inviargli offerte e sconti personalizzati sui suoi gusti e sui luoghi di suo interesse. Oltre alla piattaforma web - www.glamoo.com -, Glamoo può contare anche su un’app, scaricabile gratuitamente da app store, che geolocalizza l’utente e gli consente di ricevere direttamente sul proprio smartphone offerte e sconti su prodotti e servizi proposti dagli esercizi commerciali presenti nell’area in cui si trova e gli permette di condividere gli acquisti fatti con i propri amici Facebook. Glamoo rappresenta quindi uno strumento utile tanto per le grandi che per le piccole strutture di divertimento. L’offerta di Glamoo si struttura infatti su due tipi di formule: – Glamoo 24 le cui offerte sono caratterizzate da un forte sconto e da una durata specifica nel tempo. Questa formula risponde ad un bisogno esperienziale del cliente che compie l’acquisto (con pagamento anticipato) in virtù del forte sconto applicato; si adatta quindi particolarmente bene alle strutture più grandi in grado di sostenere un tipo di scontistica maggiore. – Glamoo 360° le cui offerte sono caratterizzate da sconti più bassi il cui incentivo all’acquisto risiede nella prossimità rispetto all’utente. I coupon sono gratuiti o hanno un costo minimo che va da un euro in su. Questa formula si adatta bene invece alle strutture più piccole che possono contare sulla prossimità come leva per stimolare l’utente all’acquisto. A differenza di altri siti di couponing o dei più noti gruppi d’acquisto, le condizioni offerte a coloro che pubblicizzano le proprie promozioni su Glamoo sono molto competitive. Ai Soci ANESV sono riservate condizioni particolari, che i soci possono conoscere scrivendo alla casella soci@anesv.it

Glamoo, una possibilità nell’ambito dei social deals Seat Paginegialle è in partnership con Glamoo, società di SoLoMo (Social Local www.anesv.it 23


Parchi di divertimento

Il parco sul cellulare attraverso le apps di M.Cristina Cesa

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econdo una ricerca condotta dall’Osservatorio Mobile Internet, Content&Apps, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, la diffusione esponenziale di smartpho-

ne e tablet ha fatto letteralmente raddoppiare le app scaricate dagli utenti nel 2011 (per un valore di 75 milioni di euro) rispetto all’anno precedente, mentre il mobile internet, ossia il volume di spesa degli utenti in connettività da cellulari e smartphone è a quota 800 milioni (+52% sul 2011).

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Le previsioni per il 2012 parlando di una crescita pressoché sugli stessi livelli, il che significa che, oggi, avere uno smart phone non è più un lusso o uno sfizio, ma sta diventando un must, e anche se la maggior parte delle app scaricate è rappresentata dai giochi, sta cambiando la mentalità degli utenti che si fa sempre più tecnologica. Oggi, anche solo se si guarda un video o si condivide materiale, ci si aspetta comunque sempre “quel qualcosa in più”, di più interattivo, di più partecipato. In che modo questo fenomeno può essere sfruttato dai parchi divertimento e da tutte le strutture come giardini zoologici e musei che hanno nel pubblico la propria risorsa principale, è pre-


sto detto. Bisogna trovare il modo di completare l’offerta attraverso app, codici QR, download di informazioni aggiuntive. Nei musei la audioguide possono essere sostitute da codici QR che scaricano immediatamente sullo smartphone del visitatore tutte le informazioni sull’opera. Ma uno stesso sistema può essere adottato nei piccoli parchi zoologici, che non possono permettersi personale aggiuntivo che dia informazioni sugli animali e il loro habitat. Il vantaggio delle applicazioni è quello di poter avere le informazioni che desideri nel momento stesso in cui le cerchi: nei parchi divertimento, con applicazioni ad hoc, puoi localizzare te stesso all’interno del parco, ma anche individuare eventuali amici presenti per unirti a loro. Oppure comunicare istantaneamente quello che stai facendo attraverso i social network, che sembra essere una delle attività principali dei giovani. Quello che va tenuto presente è che oggi la gente si aspetta dalla tecnologia una sempre maggiore interazione e lo smartphone è ormai pane quotidiano non solo come indispensabile strumento anche di lavoro, ma anche come mezzo di divertimento. Ma come individuare le app da progettare? Semplice: chiedendo ai propri utenti, iniziando un dialogo con loro, accogliendone i suggerimenti. Oppure liberare la fantasia, come hanno fatto in America dove, si è già tentato di trasformare in attrazione le possibilità interattive. Al Tate modern Museum, lo scorso marzo, è stato inaugurato il “The Hello Cube” una installazione interattiva digitale in cui il display reagisce ad attività fisiche ed a tweet. In poche parole, l’utente interagisce con il cubo che cambierà colore (ad esempio) o manderà effetti speciali, subito seguiti da una foto (una twit-pic) che l’utente può condividere sui social network o salvarsi sul proprio telefono. Ma le applicazioni del futuro potrebbero essere le più disparate: sempre in America, ad esempio, si sta pensando anche ad un rilevatore di cardiofrequenze per ogni utente delle montagne russe, sempre nell’ottica della condivisione, ma che potrebbe diventare anche un utile monitoraggio della propria salute. Tuttavia… prudenza. Perché se è vero tutto quanto detto sopra, non bisogna mai dimenticare che soprattutto nel caso di parchi divertimento o giardini natuwww.anesv.it 25


Parchi di divertimento

ralistici e zoologici, l’esperienza umana resta comunque l’aspetto principale da salvaguardare. La cosa più triste sarebbe trovarsi di fronte ad un pubblico che all’interno del parco passa il tempo con gli occhi fissi sul display del proprio telefono senza guardarsi intorno. La tecnologia, come sempre, va usata in maniera intelligente, come complemento all’esperienza reale e non può e non deve sostituirsi mai ad essa, soprattutto in un settore come il nostro. Bisogna trovare il modo di aumentarne l’interesse a la fruizione, ma senza sconfinare nel dannoso rovescio della medaglia. Anche sul discorso costi bisogna essere razionali. Bisogna quindi sapersi muovere nel modo giusto: dopo aver studiato il mercato come detto sopra e individuato le possibilità che potrebbero realizzarsi, bisogna passare alla realizzazione. Progettare e offrire app può essere costoso: se da una parte le app sono molto popolari è anche vero che esiste una miriade di piattaforme (Apple, Android, Blackberry, Windows) con cui devono poi essere compatibili. Una alternativa potrebbe essere quella di puntare su un sito internet mobile, che offre la possibilità di accesso tramite un qualsiasi telefono. Ma anche qui attenzione: ad adattare semplicemente un sito ad uno schermo piccolo, senza ripen26 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

sarlo nella struttura, si rischia di fare un buco nell’acqua. Bisogna sempre tenere presente le esigenze di un utente “mobile” quindi l’imperativo è: razionalizzare i contenuti, la navigazione e la grafica. Se la navigazione non è efficiente e se non si trova subito quello che si cerca, l’utente la abbandona subito. Se invece si decide per sviluppare delle app dedicate, anche in questo caso la prima domanda da porsi è cosa vuole l’utente e in che modo l’applicazione può migliorarne l’esperienza. Una volta realizzato, il consiglio che gli esperti americani danno è di renderla fruibile gratuitamente (negli Stati Uniti era gratuito il 96% delle app scaricate nel 2011). La monetizzazione va ricercata in un secondo momento e in maniera meno diretta: aumentando i clic sulla pagina, direzionando il traffico in determinate aree del sito, facendo pubblicità a prodotti e aumentando l’interesse degli sponsor. Questi sono solo piccoli suggerimenti e un primo approccio del nostro settore alle possibilità delle app e della navigazione da cellulare, ma tanto ancora ci sarebbe da dire e da approfondire, tanto che alla prossima fiera IAAPA, si terrà su questo tema un seminario che forse vale la pena segnarsi in agenda (15 novembre ore 10.15).



Parchi di divertimento

Le applicazioni più interessanti Nel mercato delle app domina Apple l’85% è nelle sue mani - e i giochi guidano la classifica delle 50 applicazioni più redditizie. È questa la fotografia del settore Secondo il report, il mercato a pagamento delle app in mobilità nel 2011 è stato condizionato da due dinamiche contrapposte: da un lato, un calo dei contenuti più tra28 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

dizionali (loghi e suonerie, sms informativi in abbonamento); dall’altro un forte boom della vendita di app scaricate dagli store (+89%) e di contenuti veicolati tramite Internet in mobilità con gli smartphone (+200% circa). A guidare la classifica delle 50 applicazioni più redditizie sia su App Store che su Google Play sono i giochi, con un peso di oltre il 50%. Sono poche (intorno al 10%) le realtà italiane che riescono a entrare nella classifica delle app Top 50 più redditizie, ma tra queste ci sono anche “giovani sviluppatori indipendenti e start-up - spiega la ricerca - che hanno compreso bene come sfruttare al meglio gli store”. Infatti, secondo un’indagine condotta su quasi 200 sviluppatori italiani di app, se è vero che circa la metà ha guadagnato meno di 1.000 euro nell’ultimo anno, un 7% ne ha guadagnati più di 50.000. Oltre ai giochi, crescono con tassi interessanti anche la musica (+39%) e i video (+30%), pur continuando ad avere un peso ancora limitato sul mercato complessivo. Relativamente al modello di ricavo, su entrambi i negozi virtuali è cresciuta in maniera molto significativa la componente di app free con il sistema ‘in-app billing’ (‘prova e acquistà) arrivata, ad esempio, a pesare sull’App Store il 49% a maggio 2012 rispetto al 17% di dodici mesi prima. E anche la pubblicità ha registrato una crescita nel 2011 (+50%), raggiungendo quota 56 milioni di euro, un valore che ci si attende raddoppi nei prossimi due anni arrivando a pesare quasi il 10% del totale mercato della pubblicità su Internet. Altri dati interessanti, infine, riguardano il comportamento del consumatore nei confronti delle app in mobilità. Da una indagine condotta in collaborazione con Doxa, emerge che il 31% degli utenti che usano applicazioni ne ha meno di 5, il 34% tra 6 e 20 e il 35% oltre 21. In particolare, gli utenti Apple hanno mediamente 52 applicazioni contro le 30 degli utenti Android. Gli utilizzatori sono per la maggioranza uomini (60%) e hanno prevalentemente tra i 25 e 44 anni (62%).



Parchi di divertimento

II Laser game all’Enada, con l’ANESV

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a qualche tempo l’Associazione si è interessata ad una forma di divertimento che è da poco stata inserita tra le attività di spettacolo viaggiante: si tratta del laser game, un gioco che si pratica nei laserdromi, o arene, presenti in Italia in oltre 70 strutture. Dopo aver sviluppato alcuni contatti con gestori e fornitori delle attrezzature, si è tenuta il 17 ottobre scorso, nel corso di ENADA una riunione, alla quale hanno partecipato oltre 30 persone, tra rappresentanti dei marchi più noti tra i fornitori di phaser e corpetti, e gestori, provenienti da molte regioni italiane. Nel corso della riunione sono stati affrontati alcuni aspetti gestionali, ovvero la possibilità di gestire queste attività come associazioni ovvero con soggetti commerciali, nell’ambito dello spettacolo viaggiante. Si è quindi discusso sulla opportunità di creare un soggetto associativo che possa rappresentare i soggetti che operano in questa tipologia di strutture, nel

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quale il gioco è spesso legato ad attività di somministrazione e sala giochi. A seguito della delibera assunta il giorno successivo dall’Assemblea dell’ANESV, si è avviato il percorso per la creazione di una sezione di laserdromi all’interno dell’ANESV. Dal 2013 sarà attiva LaserGameItalia, una sezione che si occuperà specificamente di questa attività. Per informazioni è possibile scrivere a info@lasergameitalia.it



Parchi acquatici

La Norma UNI EN a 106902 (2 parte) In questo articolo continua l’analisi della norma UNI EN 1069-1 che tratta della costruzione degli acquascivoli. Di Rossana Prola (Professioneacqua.it)

Sezione 7 Requisiti di sicurezza

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ella parte della sezione 7 riguardante lo “scivolo vero e proprio” si prendono in esame le caratteristiche che deve possedere lo scivolo al fine di evitare cadute, sia accidentalmente sia intenzionalmente. Si prevede quindi che in nessun momento l’utilizzatore possa raggiungere o toccare 32 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

le parti esterne dello scivolo. Vengono poi indicati dei limiti sulla accellerazione di gravità che può subire una persona, che devono avere un “g” minore o uguale a 4 per meno di 0,1 sec e minore uguale a 2,6 per meno di 0,1 sec. Nel caso in cui lo scivolo sia dotato di una funzione che comporta rischio di disorientamento o panico, quale ad esempio una sezione completamente buia e/o coperta, una doccia o altro, l’utilizzatore deve essere avvertito prima di iniziare la discesa. La parte terminale dello scivolo va progettata in modo da consentire un arrivo sicuro per l’utilizzatore. Può essere rea-


lizzata in tre modi: una unità di arresto/ rallentamento, l’arrivo in una piscina speciale e quello in una piscina normale. Se è prevista una zona di arrivo dedicata questa può essere realizzata in due modi: una unità di arresto oppure di rallentamento. L’unità di arresto può essere utilizzata per tutti i tipi di scivolo, tranne il tipo 10, ma DEVE essere utilizzata per gli scivoli che raggiungono una velocità maggiore di 10 m/s. L’unità di rallentamento puà essere utilizzata per tutti i tipi di scivolo, eccetto il tipo 10. Deve essere realizzata in modo da consentire lo spostamento laterale dell’utilizztore, fuori dal percorso di quelli seguenti. Una volta cambiato percorso, l’utilizzatore deve potersi arrestare in sicurezza e deve poter uscire rapidamente. L’area di ammaraggio può essere utilizzata per tutti i tipi di scivolo, compreso il 10, sempre che la velocità sia inferiore a 10 m/s. Se l’ammaraggio avviene in una comune piscina, utilizzata per altri scopi, va prestata la massima attenzione al favorire una uscita rapida e sicura degli utilizzatori dello scivolo. Si suggerisce l’utilizzo di un flusso d’acqua forzato per allontanare gli utilizzatori dallo scivolo in modo rapido. Viene dedicato un articolo ai dispositivi utilizzati per lo scivolo, quali ad esempio i gommoni. Oltre alla necessità di essere realizzati in materiale tale da non provocare danni, da essere facilmente recuperabili se persi, di galleggiare se l’ammaraggio è in una piscina, essi devono essere marcati in modo visibile con l’indicazione della posizione specifica del corpo, del peso e dell’altezza per i quali sono progettati; in alternativa tali informazioni devono essere chiaramente riportate nel punto di prelievo del dispositivo. Una apposita indicazione viene fornita per la progettazione delle coperture, dei tubi e dei rialzi, che devono essere realizzati seguendo particolari inclinazioni ed altezze. L’argomento successivo è quello che riguarda la portata dell’acqua sullo scivolo, che deve essere opportunamente progettata, considerando anche l’acqua apportata da giochi od effetti particolari. Va infine considerata l’interferenza tra gli utilizzatori, impedendo che si verifichi la situazione di diverse velocità di discesa, e quella possibile tra utilizzatori ed estranei, che va impedita. www.anesv.it 33




Parchi acquatici

Sezione 8 Requisiti di sicurezza supplementari per i tipi da 1 a 10 In questa sezione vengono fornite le sezioni per ogni tipologia di scivolo, con le dimensioni minime e massime e le inclinazioni, per ogni tipo di scivolo dal’1 al 10. Si definiscono le misure minime e massime della sezione trasversale e l’angolazione delle sponde rispetto alla superficie di scivolamento, nonchè le dimensioni e le misure delle diverse zone di ammaraggio, della portata d’acqua e delle zone di rispetto. Riferire tutte queste disposizioni è praticamente impossibile se non riportando integralmente la norma ed i disegni e le tabelle relativi, cosa assolutamente vietata dal severo copyright a protezione delle norme tecniche UNI. Per le zone di ammaraggio di definiscono le misure minime e massime rispetto a fondo della piscina, parte finale dell’am-

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maraggio, differenza di altezza tra la parte finale ed il fondo della vasca, profondità dell’acqua. Le portate d’acqua devono esseere le seguenti: almeno 3 l/min per il tipo 1.2; almeno 40 l/min per il tipo 2.2; almeno 1500 l/min per i tipi 3,4 e 5; almeno 500 l/min per metro di larghezza della corsia, per ogni corsia del tipo 6;


almeno 300 l/min per metro di larghezza per il tipo 7. La portata d’acqua non è richiesta per i tipi 1.1 e 2.1, mentre per i tipi 8,9 e 10 deve esseere determinata dal fabbricante e riportata nel manuale dello scivolo. Per le zone di rispetto vengono fornite indicazioni di massima e le misure relativamente ai tubi, per quanto riguarda le distanze minime tra le parti del corpo dell’utilizzatore e le pareti interne.

Sezione 9 Controllo e prove Il controllo dello scivolo deve essere fatto da un tecnico indipendente con le necessarie conoscenze tecniche e del funzionamento ed esperienza nel settore degli acquascivoli. Molti punti della norma prevedono l’esecuzione di una prova pratica, che deve essere realizzata da uno o più collaudatori e fa parte della messa in servizio dello scivolo stesso. Il collaudatore deve essere una persona esperta del settore ed, in più, deve: avere una conformazione fisica normale; avere un peso compreso tra 70 e 110 kg;

avere una altezza minima di 1700 mm; esseere un nuotatore esperto; avere conoscenze teoriche sui metodi di prova utilizzati e sulla loro valutazione; avere esperienza pratica su come raggiungere situazioni di scivolamento estreme. Si rimarca la preferenza per un collaudatore che sia indipendente dal gestore e/o il fabbricante. Sono poi elencati ben diciotto punti che devono esseere esplicitati nel resoconto di prova che il collaudatore deve redigere.

Sezione 10 Designazione e marcatura In questa ultima sezione si prevede che gli acquascivoli debbano essere adeguatamente designati e marcati. La designazione prevede una sezione descrittiva del prodotto e una sezione identificativa composta dal numero della norma europea e dall’identificazione del singolo elemento. La marcatura invece deve essere realizzata in modo visibile e durevole, apposta possibilmente www.anesv.it 37


Parchi acquatici all’ingresso degli utilizzatori, e deve riportare il nome e/o il logo e l’indirizzo del fabbricante, fornitore, importatore o installatore; la designazione;l’anno di installazione. La norma si conclude con tre appendici: Appendice A: Aree di ammaraggio (che descrive caratteristiche costruttive con relativi disegni tecnici); Appendice B: Utilizzo di acciaio inossidabile per gli acquascivoli (con le raccomandazioni da seguire nel caso si utilizzi questo materiale); Appendice C: Carichi di progettazione degli accessi e delle piattaforme (che contiene i calcoli ad uso degli strutturisti); Appendice D: Misurazioni della accellerazione e della velocità (che descrive i metodi di prova).

Considerazioni Come tutte le norme UNI che costituiscono un recepimento europeo, che si dis-

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tinguono da quelle italiane per l’aggiunta del suffisso EN, le caratteristiche tecniche vengono descritte con estrema precisione, anche per scoraggiare eventuali problemi legati alla traduzione nelle diverse lingue. Ne deriva che la struttura della norma appare piuttosto complessa e quasi pedante nella minuziosa descrizione dei singoli requisiti da rispettare. Ciò da anche poco margine alla possibilità di adottare situazioni alternative non previste nel testo, con la conseguenza possibile che molti acquascivoli già operanti in Italia potrebbero risultare non a norma. È evidente quanto ciò possa diventare penalizzante in caso di incidente. Ma la norma UNI EN 1069 non finisce qui. O meglio, la prima parte, quella dedicata alle caratteristiche costruttive degli acquascivoli, termina qui, ma l’analisi continuerà sul prossimo numero con la parte 2 che tratterà un argomento molto più importante e “pesante” per i gestori e cioè, appunto, le modalità di gestione degli acquascivoli.



Eventi

enada, sono 40 anni e tanti visitatori

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Enada conferma se stessa anche quest’anno. Nonostante l’incertezza che regna sulle probabili modifiche da apportare alle slot machine, nonostante la crisi finanziaria che attanaglia tutti i settori, nonostante gli immancabili pessimisti che la vorrebbero finita, la fiera organizzata da Sapar è giunta a testa alta alla sua quarantesima edizione. A testa alta perché, e questo più di tutto va sottolineato, dalle porte sono entrati 15.896 visitatori, l’8% in più rispetto allo scorso anno, un numero record degli ultimi anni che dimostra che nonostante tutto l’Enada ha ancora molto da dare. Certo, chi ricorda i primi anni, quella lontanissima del 1972 o le edizioni dell’epoca d’oro degli Anni Ottanta, ha storto il naso di fronte ad un evento in cui su 3 padiglioni (circa 30.000 mq di superficie) ben due erano occupati quasi totalmente da Concessionari di rete (solo Lottomatica aveva 13.000 mq) e da servizi complementari. Ma chi è venuto a vistarla sa bene il panorama è cambiato e il grande pregio dell’E-

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nada e dei suoi organizzatori è stato quello di adattarla ai tanti cambiamenti che il settore ha vissuto. Parlando con gli espositori grandi sorprese non se ne hanno: i produttori di slot machine sono in attesa di conoscere gli eventuali sviluppi del decreto che apporterà una modifica radicale, a livello tecnico, di tutti gli apparecchi attualmente installati. Va da sé, quindi, che attualmente ci sia poco da proporre poco da comprare. Ma è un fuoco sotto la cenere, non appena le nebbie dell’incertezza si saranno diradate, è certo che i produttori daranno fondo alla loro inventiva e i prodotti nuovi arriveranno. Il settore del gioco di puro amusement, quello che discende dai videogiochi a gettone degli anni Ottanta ha, di contro, altri problemi: burocrazie farraginose e tempi lunghissimi per importare macchi-

ne e modelli che in Giappone o in America spopolano e che da noi, invece, faticano proprio ad arrivare fisicamente. Infine, chi produce o distribuisce calciobalilla e apparecchi per il vending non si lamenta e porta a casa i propri contatti e i propri ordini. Numericamente parlando mancano, molto più che nelle passate edizioni, i “nostri” espositori, quelli delle giostrine e dei kiddie rides, dei gonfiabili e dei playground (unica eccezione Play Casoria). E a noi, che solo una settimana prima abbiamo visitato la EAS di Berlino, viene da fare una considerazione. All’Enada, sia nell’edizione romana che in quella riminese (di solito comunque prediletta per via dell’imminente stagione estiva) i nostri produttori scarseggiano in presenza, mentre abbondano alle fiere dei parchi. L’ultima EAS è stata un successo, espositori e visitatowww.anesv.it 41


Eventi

ri contenti e, soprattutto, meravigliati di trovare tanti italiani dall’una e dall’altra parte. Ora, se non è una novità che i nostri produttori lavorano molto all’estero, di fronte ad una Enada come questa lascia l’amaro in bocca vedere che in Italia non si riesca a far decollare il mercato del divertimento accanto a quello a vincita. È come trovarsi di fronte a due dimensioni parallele di uno stesso fenomeno dove il risultato è che l’Enada è la fiera per l’Italia, mentre la EAS è la fiera dell’Italia.

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E questo deve far riflettere e ricordare che il settore del gioco in Italia sta diventando quasi totale appannaggio del gioco a vincita, che sia con le slot o con altri giochi statali, non è certo perchè il settore produttivo italiano del divertimento pure non sia ben vivo e vegeto. Lo è eccome, solo rivolto ormai altrove. E questo, sotto una chiave di lettura diversa, è emerso anche dal Convegno che la Sapar ha organizzato giovedì 18, sempre nell’ambito di Enada, dove si è parlato di ludopatia. L’associazione dei gestori e produttori di slot ha fortemente voluto questo appuntamento per approfondire la tematica da un punto di vista dei numeri (quanti ludopatici ci sono effettivamente in Italia?) ma anche per far emergere che, nonostante la feroce campagna stampa contraria alle slot machine, non sono questi apparecchi la prima scelta dei giocatori problematici. Prima delle slot vengono Gratta e Vinci, Scommesse sportive, SuperEnalotto e altri. Un dato “triste” se si pensa a quanto di sano e positivo, invece, il settore del divertimento avrebbe da dare e che, purtroppo, non viene aiutato a crescere dalle scelte dei vari Governi e della politica in genere. Di conseguenza, i nostri produttori si rivolgono all’estero – con grandi soddi-


sfazioni, peraltro – a tutto discapito del made in Italy e a vantaggio della produzione asiatica. Senza contare che, quando nel 2010 la EAS e l’ENADA si sono svolte in contemporanea alla Fiera di Roma, il beneficio lo hanno sentito tutto, soprattutto chi ne aveva più bisogno come, per l’appunto, i produttori di giochi e meccanici che continuano ad esporre all’Enada in numero sempre minore. In poche parole possiamo dire di aver visto, nell’arco di 15 giorni, due Italie: una produttiva, creativa, di successo, un’altra un po’ più spenta che pur mantenendosi a galla potrebbe raccogliere di più. Una

rivolta all’estero e una dedicata al mercato di casa propria. E viene da chiedersi: cosa significa? Qual è la chiave di lettura di questo dato di fatto? Al momento forse non abbiamo la risposta, ma riteniamo sia qualcosa su cui bisognerebbe riflettere e non solo sulle pagine di una rivista, né a livello di organizzatori di fiere. Il tema andrebbe approfondito ai livelli più alti della politica, delle associazioni di industriali che dovrebbero andare a fondo per trovare la chiave di volta che possa davvero cambiare il destino di un settore.

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Eventi

Berlin eas Una fiera inaspettata

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na fiera inaspettata. Questo il commento di molti italiani, abbastanza numerosi tra gli oltre 8.000 visitatori che hanno raggiunto la il centro congressi di Berlino per Euro Attractions Show 2012, dal 9 all’11 ottobre. Inaspettata – questa bella rassegna - in quanto la difficile situazione economica europea ed il mercato nazionale in grande contrazione non facevano attendere un evento così ampio e partecipato. Negli oltre 9.000 mq di esposizione, un record per la manifestazione, hanno esposto circa 370 imprese. Veramente un bel colpo d’occhio, anche se ci si

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è abituati a rassegne nelle quali gigantografie e dépliant hanno sostituito la esposizione dei prodotti. Molto seguito anche il ciclo di seminari organizzati da IAAPA Europe, con oltre 1.200 partecipanti. Girando tra gli stand abbiamo notato la presenza dei più grandi player europei, ai quali si accompagnavano imprese meno note, ma altamente specializzate. Tra i tanti espositori, decine di aziende italiane. Abbiamo dialogato con tutti i titolari, commentato le opportunità di un mercato che ha un trend positivo per gli ordini dall’estero, e trascurabile per il mercato italiano. La titolare di una impresa emiliana ci ha dichiarato

che da quattro anni non ha clienti nel nostro Paese. Una situazione molto grave, che da una parte induce a provare ammirazione per imprenditori che, a differenza di quanto avvenuto in altri comparti della meccanica, non lasciano l’Italia e sopportano i maggiori costi energetici d’Europa e i problemi del lavoro. Per la prima volta Dall’altra è la preoccupante rappresentazione di un Paese nel quale, con rare eccezioni, le imprese evitano di investire. A Berlino abbiamo visto stand molto frequentati, molti contatti e una generale soddisfazione degli espositori, sia pure con la consapevolezza che il contesto generale impone capacità di innovazione, per distinguersi sul mercato, ed attenzione ai mercati emergenti. Tra le cose che hanno colpito l’attenzione, una buona presenza di costruttori di attrezzature per parchi avventura, pareti di arrampicata e teleferiche su carrello, a dimostrazione che l’Europa considera questi divertimenti del tutto assimilabili alle attrazioni. Nel corso della manifestazione è stato annunciato che Euro Attractions Show 2013 si terrà dal 18 al 20 settembre a Parigi, al Porte de Versailles Convention Center.

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Parchi avventura

Ancora meeting per i parchi avventura italiani e assemblea dei Soci di Maurizio Crisanti

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Bergamo, nel corso di una fiera sugli sport di montagna, Parchi Avventura Italiani ha organizzato un meeting dell’intero settore, preceduto da un’assemblea di soci. Un evento su due giorni, il 13 e 14 ottobre, che ha premesso di approfondire tematiche professionali ed instaurare relazioni tra gestori, produttori e fornitori. Ne raccontiamo alcuni aspetti:

L’Assemblea dei Soci Da anni la nostra organizzazione realizza eventi nei quali viene coinvolto l’intero settore, ma era sentita ormai l’esigenza di

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un incontro tra associati. Alla presenza di rappresentanti di 25 strutture, Franco Di Carlo ha presentato i dati emersi dall’elaborazione dei questionari, inviati a tutte le strutture italiane. L’elemento di maggiore evidenza è dato dalla differenza tra il numero dei percorsi dell’anno di apertura e di quelli operanti nel 2012. Negli oltre venti questionari pervenuti è evidente lo sviluppo degli impianti, caratterizzati anche dalla recente installazione di un numero rilevante di teleferiche. Anche il dato sulla lunghezza delle zip-line è significativo, confermando la tendenza a dotare il parco di questo tipo di installazioni, realizzate in genere alla fine dei percorsi. Nel corso della riunione sono stati valutati, tra l’altro, gli aspetti assicurativi e quelli derivanti dagli obblighi connessi alla certificazione delle strutture. Tra i progetti presentati da Franco Di Carlo quello di una revisione del sito internet, dell’inserimento del calendario dei corsi di formazione sul web, della possibilità di realizzare un “open day” a livello nazionale, per far conoscere l’attività. Si è parlato inoltre della cartellonistica stradale uniformata e della possibilità di avere una consulenza legale gratuita. In serata


si è svolto un momento conviviale, al quale hanno preso parte numerosi associati. Una occasione, quella di Bergamo, nella quale è stato possibile condividere esperienze e fare conoscenza con persone contattate solo telefonicamente o con email. Erano presenti Soci provenienti da 14 regioni italiane, dall’Alto Adige alla Sicilia.

La fiera Alta Quota è una rassegna riservata ad un mercato di consumatori, e l’ingresso gratuito ha coinvolto l’intera città. La presenza di gestori e costruttori di parchi avventura ha consentito di creare un’esposizione di prodotti specificamente destinati a questo mercato professionale. CAMP, Bornak, Indiana Park, Singpark e Cambium, hanno presentato prodotti che hanno suscitato l’interesse di tutti. Tra le tante cose esposte, due tipologie di moschettoni intelligenti, un innovativo prodotto per linee di vita continua, alcune carrucole per il recupero o l’evacuazione dei percorsi, e caschi e imbragature progettati per lo specifico utilizzo nei parchi. Belle anche le case e le tende sospese sugli alberi.

Il Meeting Per la quarta volta Parchi Avventura Italiani ha organizzato un meeting di settore. I temi scelti per la prima sessione sono state le ispezioni e le modifiche alla norma En 15567, elaborate dal gruppo di lavoro internazionale al quale partecipa anche un rappresentante della nostra associazione. Francois Bonnardot, esponente di Vertic Alps, organismo francese che ha certificato centinaia di strutture in tutto il mondo, ha svolto un’interessante relazione sulla norma europea, soffermandosi su alcuni aspetti tecnici, quali il fattore di caduta. Nonostante alcune difficoltà nella traduzione dell’intervento, piuttosto tecnico, la presentazione elaborata dal relatore è stata molto interessante. L’intervento si è concluso con la presentazione di alcune modifiche approvate dal Gruppo di lavoro, che saranno ufficialmente rese note tra qualche mese, relative alla “supervisione”, ovvero alla parte della norma che individua i livelli di vigilanza sugli utilizzatori, svolti dagli ispettori del parco sono tenuti a svolgere. Su questo tema – che ha un impatto diretto anche sui costi

di gestione - sono state presentate importanti novità. Sono state quindi rivolte domande, alle quali Bonnardot ha risposto con particolare competenza. La seconda parte del meeting è stata impegnata dal tema della manutenzione delle alberature. Questo argomento non era mai stato trattato nelle precedenti riunioni, ma è diventato di particolare interesse, in quanto una parte delle strutture italiane opera da alcuni anni, ed è necessario www.anesv.it 47


Parchi avventura

valutare lo stato degli alberi, sottoposti da tempo alle sollecitazioni delle piattaforme e dei cavi. Emiliano Vespasiani, agronomo e consigliere dell’associazione, ha illustrato gli aspetti della norma europea che prevedono le verifiche sulle alberature e l’intervento di professionisti del verde, evidenziando che la norma coinvolge queste figure sia all’atto della ispezione

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dell’inaugurazione, che nel corso delle verifiche annuali, effettuate da un organismo di ispezione appartenente ad una delle tre categorie di soggetti abilitati (A, B o C). Alcuni aspetti dell’intervento hanno suscitato un dibattito tra i presenti, in quanto le previsioni della norma su questo tema vengono da alcuni interpretate riguardo alle competenze dell’organismo e non alla presenza di un professionista in arboricoltura. Su questi temi l’associazione farà un approfondimento. Luigi Sani, agronomo ed esponente della Società Italiana di Arboricoltura ha quindi presentato una relazione mostrando esempi di esami strumentali, da effettuare sulle piante nelle quali si rilevi la necessità di un approfondimento sullo stato di salute. Il tema della compattazione dei suoli dei parchi avventura, e le conseguenze sulle radici, ha interessato molto i presenti, che hanno chiesto indicazioni sulle tecniche di intervento per limitare i danni arrecati da questo inevitabile fenomeno sulle piante. Oltre quaranta gestori e costruttori di percorsi hanno partecipato al meeting, che la necessità di organizzarlo di domenica – nel corso di una anomalo periodo di grande caldo, ha probabilmente condizionato al partecipazione di alcuni: se ne terrà conto per le prossime edizioni (M.C.)



Fuoricampo

Una giostra a cavalli Dentzel del 1921.

Il National Carousel Day Il 25 luglio negli Stati Uniti si è celebrato le giostre a cavalli

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ento quarantuno anni fa Willhelm Schneider ottiene il primo brevetto per una giostra e il carosello diventa una mania degli americani. Negli Stati Uniti è addirittura conosciuta come la Giornata nazionale della giostra (National Carousel Day), e tutti, grandi e piccini, cercano una fiera o una festa in piazza dove trovare un cavallino laccato su cui fare un giro. Tutto que-

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sto per celebrare il 25 luglio 1871, giorno in cui Willhelm Schneider di Davenport, in Iowa, ottenne il primo brevetto per una giostra. Ovviamente quella brevettata da Schneider non è la prima in assoluto tra le giostre, la cui origine risale addirittura all’ Impero bizantino, intorno al 1100 d. C. Allora però non era un divertimento da bambini, bensì un gioco militare: una sorta di allenamento nel quale si metteva alla prova l’abilità dei cavalieri che, giran-


do in cerchio, si lanciavano a vicenda fragili palle di creta piene di profumo. Una specie di gavettone odoroso che andava a colpire il cavaliere meno abile, quello incapace di agguantare la palla al volo. Anche nelle cronache dei crociati di ritorno dalla Guerra Santa trovano spazio i racconti di caroselli tra soldati saraceni a cavallo; e nel medioevo gli spettacoli militari erano molto diffusi anche in Europa, dalla Bulgaria alla Spagna, all’ Italia. Nella Firenze dei Medici, poi, intere giornate erano dedicate a sfide e tornei di vario genere. E anche se il termine giostra, riferito a quel tempo, viene usato soprattutto per descrivere gli scontri tra due cavalieri - che cavalcando lancia in resta l’uno contro l’altro cercano di disarcionarsi a vicenda - non bisogna farsi ingannare. Tra le varie sfide previste in queste giornate vi era, infatti, anche quella nella quale i cavalieri dovevano infilare con la propria lancia un anello posto su un cavallo di legno. Questo era sospeso in aria, sorretto da un’asta incastonata su un perno, dal quale si dipartivano, come tanti raggi, altre aste con altrettanti cavalli. La rotazione del perno (opera di uomini o muli) faceva girare gli animali, rendendo più difficile il compito dei cavalieri, e più divertente lo spettacolo per chi accorreva ad assistere. Sono stati poi i francesi a trasformare le giostre in un divertimento alla portata di tutti, tanto che Luigi XIV dedicò a questa attrazione una piazza, nel 1662: Place du Carrousel a Parigi. Le giostre francesi erano praticamente uguali a quelle che conosciamo tutti: piattaforme rotanti sulle quali cavallucci di legno erano montati da bambini (e spesso anche da adulti) a suon di musica. Dopo la Rivoluzione Industriale e l’addio alla propulsione umana o animale, le giostre conquistarono anche la Gran Bretagna: il primo carosello a vapore di cui si ha traccia è stato costruita da Thomas Hurst a Bolton

nel Lancashire (Inghilterra), nel 1861. Tuttavia fu solo con lo sbarco in America che i cavallucci di legno conobbero un vero successo, e gran parte del merito va a Gustav Dentzel. Figlio del famoso giostraio Michael Dentzel, spedito dal padre negli States, Gustav aprì, verso la metà degli anni ‘60 dell’800, una giostra nel quartiere di Germantown a Philadelphia per mettere alla prova il mercato statunitense. La risposta del pubblico fu tale che da allora la sua famiglia non ha mai smesso di realizzare giostre, trasformandosi in un vero e proprio impero. È in quel periodo che le giostre cominciarono a spuntare come funghi nelle fiere degli Stati Uniti, dalla Pennsylvania al New Jersey, dalla California all’ Iowa. Qui entrò in gioco Schneider che, grazie al suo brevetto, riuscì a renderle ancora più remunerative e divertenti: inventò un sistema in grado di supportare due cerchi concentrici di cavallucci di legno, su due piani diversi. Lo stesso modello venne usato anche per la prima giostra di Coney Island, il primo Luna Park del mondo, e anche per tutte quelle che seguirono. Che sono state molte: per lo meno 7000 nei soli Stati Uniti, di cui oggi però ne restano solo 200 funzionanti. Caterina Visco (wired.it)

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Fuoricampo

Pompelmo, il circo e don Luciano Gente del viaggio, gente di Dio di Maurizio Crisanti

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ompelmo, il circo e don Luciano: un libro che contiene il racconto di una vita, quella di Luciano Cantini, sacerdote e pastore tra la gente di circhi e luna park. Il libro, di piacevole lettura, è organizzato in capitoli, i primi dei

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quali raccontano gli anni della prima confidenza con le famiglie di complessi circensi di grande dimensione, ma anche con circhi gestiti da una sola famiglia. La cosa che colpisce dalla lettura dei primi capitoli è la capacità dell’autore di far ammirare il mondo del circo e del luna park da dietro le quinte, dall’interno delle abitazioni mobili, i suoni, i colori, il sapore della cucina familiare, la vita vissuta da famiglie che – come tutte le altre – vivono le loro gioie, i momenti difficili, gli eventi importanti che ne segnano la storia. L’opera consente di entrare in punta di piedi, con discrezione e rispetto, secondo lo stile di don Luciano – tra le famiglie, nella quotidianità della vita itinerante, attraverso la lettura di episodi gustosi, che raccontano della creazione di Pompelmo, un clown impersonato dall’autore, che si è esibito spesso sulla pista, riscuotendo il successo che merita: un modo sicuramente eccellente per entrare in relazione con questo microcosmo, nel quale il momento dello spettacolo è l’evento della giornata. Sono tanti gli aneddoti raccontati nel volume, tra gabbie di leoni, matrimoni complicati, spettacolo in pista o lavoro al tiro a segno. Tutti raccontano il desiderio dell’autore di farsi uno con il mondo del viaggio ed entrare in relazione con le persone che ne fanno parte, condividendone la vita, il cammino interiore, la loro personale bellezza. Relazione con la gente e la comunità ecclesiale, che don Luciano analizza nella verità della sua esperienza, ove si incontrano comunità locali aper-


Chi è Luciano Cantini Nato a Livorno nel 1948 è stato parroco per trent’anni in due parrocchie della diocesi. Segue la pastorale del mondo circense dal 1978. E’ stato direttore dell’ufficio nazionale per la pastorale dei fieranti e circensi della Fondazione Migrantes (CEI), ha diretto Il Cammino, rivista di pastorale del settore. Rientrato in diocesi, attualmente è direttore diocesano Migrantes e cappellano dell’Apostolato del mare.

te all’accoglienza di questa gente in movimento, ma anche situazioni nelle quali il pregiudizio e la disabitudine ad uscire dal sagrato impediscono una vera comunione. Il libro presenta anche esperienze di consacrati e laici vicini alla gente del viaggio, storie belle di persone che hanno teso la mano alle famiglie, facendo esperienza dell’accoglienza e

della capacità di entrare in relazione con la gente del viaggio, in un rapporto prima simpatico ma superficiale, dovuto al vivere sempre in luoghi diversi, poi più intenso ed affettuoso. Il racconto di oltre trent’anni di esperienze nel mondo dello spettacolo itinerante consente di ripercorrere con l’autore le difficoltà nelle comunicazioni, superate dall’arrivo del telefono cellulare, nella scolarizzazione dei ragazzi, alle prese con decine di spostamenti, nella predisposizione dei documenti per il matrimonio. Il libro non è solo una cronaca di esperienze, perché in alcuni capitoli l’autore ha voluto tracciare, con abile penna, alcuni aspetti del vivere nello spettacolo itinerante, in genere poco conosciuti dai “gaggi”, ovvero da chi non proviene da questo settore: il rapporto con la scuola, il frequentare la messa e la catechesi, la vita in carovana, il rapporto con gli animali. Capitoli che rappresentano piccole monografie sul vivere itinerante che incuriosiranno certamente il lettore, perché offrono una rara fotografia di un mondo che, nelle parole dell’autore :”sembra lontano dal nostro tempo ipertecnologico e ci riporta a stili di vita e a forme di ricreazione innocenti, schiette, che disarmano per il messaggio di candore, di freschezza che sanno ancora trasmettere: un rito di liberazione collettiva dalle tensioni, dalle frustrazioni e dalle angosce profonde dell’essere e da quelle accumulate nel tran tran quotidiano. Il circo e il luna park rappresenta un’espressione di costume e di civiltà legata a un quadro sociale e intellettuale e a un modo di vita che appaiono sempre meno in sintonia con la nostra mentalità e con un tempo, come quello attuale, dominato da tante altre forme alternative di divertimento, e proprio per questo assumono una rilevanza culturale ancora maggiore.” Il libro è ordinabile nelle comuni librerie o su quelle online, tra le quali Amazon e IBS Bookshop.

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Fuoricampo

Incontriamo la famiglia Ferrajolo

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driano Ferraiolo, uno dei Soci ANESV sezione Campania e Calabria può essere ritenuto un eccellenza nel settore del Teatro dei Burattini, la sua opera non solo rallegra i cuori degli spettatori composti da un pubblico di Bambini, Giovani Adulti ed Anziani , in giro per l’Italia, ma sta diventando un’]opera di cultura scolastica con rappresentazioni in molti istituti Italiani. L’ANESV ha saputo dare ed avere fiducia in questo settore e che Il Sig. Adriano Ferraiolo sia oggi uno dei più rappresentativi operatori del Teatro di Burattini. ADRIANO FERRAJOLO

Nasce a Caserta il 13 maggio 1944, da Francesco e Maria Compagnucci. Nel 1969 si sposa con Carla Amoroso, dalla quale ha due figli Fabio e Simone. Proviene da un’antica tradizione burattinaia, risalente agli inizi del novecento, quando il nonno, Pasquale Ferrajolo, attore-autore napoletano, nel 1904 partecipa al festival di Napoli e al famoso Carnevale di Caserta, riscuotendo grande successo con i suoi burattini. Afama si estese in tutta l’Italia meridionale e all’esposizione etnografica di Roma del 1911, ebbe l’onore di avere tra il pubblico la Regina Margherita con i nipotini. Il figlio Francesco, continua a portare avanti la tradizione artistica dei burattini, fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, durante la quale non si potevano effettuare spettacoli in piazza. Finita la guerra, la famiglia Ferrajolo, riprese a girare l’Italia allietando con i suoi spettacoli, i difficili anni del dopoguerra. Nel 1949, Francesco, con i suoi figli: Pasquale, Vittorio ed il giovanissimo Adriano, formarono tre Compagnie denominate “I Fratelli Ferrajolo” rimanendo legati nei progetti e nell’organizzazione, ma dividendosi le piazze d’Italia. I giovani fratelli Ferrajolo hanno continuato a mietere successi ovunque. Attualmente, la tradizione viene continuata da Adriano e dai suoi figli Fabio e Simone. Numerosi per-

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sonaggi appartenenti al mondo della politica, della cultura e dello spettacolo, hanno assistito alle rappresentazioni teatrali dei burattini, in particolare quella nel 1973 del Presidente della Repubblica Giovanni Leone e l’anno successivo dal Ministro On.le Giulio Andreotti. Il principale personaggio dei teatro di Adriano Ferrajolo è rappresentato da Pulcinella. Lo spettacolo itinerante del teatro dei burattini è non solo per i più piccoli ma anche per i grandi un appuntamento immancabile nelle maggiori piazze d’Italia. In particolare, bisogna porre in rilievo le rappresentazioni che vengono effettuate nelle scuole. Nasce, così, un vero e proprio “progetto scuola” che oltre alla rappresentazione teatrale, prevede di illustrare agli alunni le diverse tecniche per la messa in scena dei burattini ed offrendo la possibilità di fare domande agli artisti. Numerose sono state le attestazioni di stima ricevute da Adriano, in particolare quella del Presidente della Camera di Commercio di Salerno, del Sindaco di Battipaglia, Lerici, e di Crotone, di Dirigenti d’istituti scolastici. Adriano e stato insignito della cittadinanza onoraria dai Comuni di Battipaglia, Crotone e Calvanico.


Videosorveglianza sul lavoro? Basta il consenso dei dipendenti Per la Cassazione non occorre il previo accordo con le RSU, ma è sufficiente la sola firma del lavoratore.

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elle imprese che rappresentiamo, soprattutto se si tratta di installazioni fisse, sono presenti sistemi di telecamere, utilizzate per videosorveglianza notturna, oltre che per monitorare aree e comportamenti. Lo Statuto dei lavoratori vieta in astratto la sorveglianza dei dipendenti con apparecchiature per controllo a distanza. È quindi particolarmente significativa una recente sentenza. La Corte di Cassazione (sent. n. 22611 dell’ 11 giugno 2012) , ha infatti assolto per insussistenza del fatto la legale rappresentante di un’azienda pisana che era stata giudicata responsabile, in grado di merito, della violazione dell’articolo 4 L.300/1970 (c.d. Statuto dei lavoratori). L’imprenditrice, infatti, aveva fatto installare nella propria sede di lavoro, previa sottoscrizione di un’autorizzazione, quattro telecamere volte a realizzare la videosorveglianza aziendale, due delle quali inquadravano direttamente alcune postazioni di lavoro fisse occupate dai dipendenti. Sul punto, occorre ricordare che l’art. 4, nel secondo comma, precisa che impianti di controllo in ambito lavorativo possono es-

sere installati soltanto ”previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste con la commissione interna”. La sentenza impugnata dinanzi alla Corte è risultata censurabile “per non avere interpretato correttamente la norma sotto il profilo oggettivo ed analoga censura può essere mossa anche sotto il profilo psichico”: i lavoratori erano consapevoli della presenza delle telecamere e tale consapevolezza è stata provata non solo dal documento da loro sottoscritto, ed anche dal fatto che nei locali aziendali erano stati affissi dei cartelli che segnalavano la presenza del sistema di video sorveglianza.” Dunque per i magistrati è lecito sorvegliare aree dove operano collaboratori, previo consenso scritto degli stessi, anche senza acquisire quello dei sindacati che li rappresentano.

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Approfondimenti

L’accesso al Fondo di Garanzia per le imprese del settore

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bbiamo dato notizia sullo scorso numero di questa rivista dell’importante risultato ottenuto dall’AGIS lo scorso Agosto a beneficio delle imprese di tutti i settori dello spettacolo, tra le quali quelle di “spettacolo viaggiante” e parchi di divertimento. Che abbiano meno di 10 dipendenti, dunque Micro imprese – o meno di 250 persone, ovvero Medie imprese, la maggior parte delle aziende del settore può finalmente avvalersi del Fondo centrale di garanzia, gestito dal Ministero per lo sviluppo economico, e recentemente rifinanziato. La garanzia opera sui finanziamenti concessi dagli istituti bancari, evitando agli imprenditori di dover prestare garanzie aggiuntive. Nella scheda che pubblichiamo, a cura della Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali del MISE, sono riassunte le procedure che consentono l’accesso alle garanzie.

Cos’è la garanzia pubblica e cosa fare per ottenerla Il Fondo Centrale di Garanzia sostiene lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese Italiane concedendo una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle Banche, anche per investimenti all’estero. L’impresa che necessiti di un finanzia56 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

mento finalizzato all’attività di impresa può chiedere alla banca di garantire l’operazione con la garanzia pubblica. L’attivazione di questa garanzia è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato. In alternativa, l’impresa può attivare la cosiddetta “Controgaranzia” rivolgendosi ad un Consorzio fidi o ad altro fondo di garanzia che provvederà ad inviare la domanda di con-


trogaranzia al Fondo. Rivolgendosi al Fondo centrale di Garanzia l’impresa quindi non ha un contributo in denaro ma ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che interviene, secondo i casi, fino al 50, al 60, al 70 o all’80% del finanziamento richiesto, fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro o, nel solo caso delle Riserve PON e POI, di 2,5 milioni di euro. Il Fondo centrale di garanzia non interviene nel rapporto Banca/Impresa e quindi tassi di interesse, condizioni di rimborso, eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla parte non coperta dal Fondo ecc., sono stabiliti attraverso la libera contrattazione tra banche e imprese. La normativa relativa all’intervento del Fondo non detta, infatti, alcuna indicazione in proposito. Anche Le operazioni di leasing rientrano tra le operazioni di finanziamento e pertanto possono accedere alla garanzia del Fondo.

Cosa fare per richiedere la garanzia L’accesso alla garanzia è semplice. I passi da compiere sono: L’impresa deve contattare la banca e richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia del Fondo in luogo di altre garanzie, oppure, in alternativa, l’impresa si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione e che potrà a sua volta rivolgersi al Fondo di Garanzia per ottenere la controgaranzia. Ricevuta la richiesta di finanziamento, la banca svolge la propria istruttoria per la concessione dell’importo richiesto

Acquisiti i dati richiesti la banca predispone la domanda di ammissione alla garanzia su appositi modelli disponibili sul sito dedicato al Fondo di Garanzia, inserendo i dati degli ultimi due bilanci approvati o della dichiarazione fiscale e una situazione contabile aggiornata La banca invia la domanda al Gestore del Fondo tramite fax o via web utilizzando una piattaforma informatica appositamente creata per la presentazione on line delle domande di garanzia e disponibile sul sito. La Banca può inoltrare la richiesta di ammissione a garanzia entro i termini previsti Alla domanda di ammissione viene assegnato un numero di posizione, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione. Con l’invio telematico è possibile avere immediatamente la comunicazione della ricezione della domanda con data, numero di protocollo e il nominativo del responsabile del procedimento.

La fase successiva all’invio della domanda 1. In tempi rapidi il Gestore esamina la richiesta e procede alla verifica della sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Il Gestore può richiedere alla banca eventuali informazioni integrative ritenute necessarie per il completamento dell’esame. Nella maggior parte dei casi, si tratta di integrazioni documentali utili per supportare eventuali richieste di approfondimenti da parte del Comitato. 2. Conclusa l’istruttoria, il Gestore sottopone l’operazione all’approvazione del Comitato e comunica via fax al soggetto richiedente (la Banca) ed all’impresa beneficiaria la delibera del Comitato (concessione o rigetto della garanzia), indicando l’importo del finanziamento garantito ed anche la relativa intensità agevolativa – ESL – che l’impresa dovrà dichiarare in occasione di successive richieste di agevolazioni pubbliche anche per il calcolo del de minimis. 3. Nel caso di domande di controgaranzia tutte le comunicazioni saranno inviate al Confidi richiedente 4. Una volta ottenuto l’esito positivo del Comitato del Fondo centrale di Garanzia, il finanziamento è assistito dalla garanzia pubblica www.anesv.it 57


Approfondimenti

Quali importi garantisce, cosa garantisce e chi può beneficiare della garanzia pubblica Ciascuna impresa può beneficiare complessivamente di un importo massimo garantito pari a 1,5 milioni di euro, o a 2,5 milioni nel caso delle Riserve PON ( per attività di ricerca) e POI(per investimenti in energie rinnovabili. Questa cifra si riferisce all’esposizione in essere alla data di presentazione della domanda, tenuto conto delle quote di capitale già rimborsate. Ciò significa che, p. es., se un’impresa è stata garantita per un milione di euro, ma ne ha già rimborsato 400 mila, può ottenere un’altra garanzia fino ad un massimo di 900 mila euro. Per le sole imprese di trasporto merci su strada per conto terzi (codice 60.25 della classificazione ISTAT 1991) l’importo massimo garantito è di 750 mila euro.

Cosa garantisce Le imprese possono beneficiare dell’intervento del Fondo per ogni tipo di esigenza finanziaria. Può essere garantita qualsiasi tipologia di operazione, purché direttamente finalizzata all’attività d’impresa: operazioni di leasing, finanziamenti a medio-lungo termine, acquisizione di partecipazioni, prestiti partecipativi e altre operazioni quali, p.es., finanziamenti a breve termine, consolidamento, fideiussioni, finanziamenti a medio-lungo termine per liquidità.

Chi può accedere alla garanzia pubblica Possono accedere alla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia le PMI, comprese quelle artigiane, ubicate sul territorio nazionale (anche per investimenti all’estero).

Requisiti dimensionali, settoriali e territoriali Le PMI devono essere in possesso dei parametri dimensionali previsti dalla discipli58 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

na comunitaria in vigore. Sono ammissibili le Pmi appartenenti a qualsiasi settore ad eccezione, ad oggi, dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, dell’industria automobilistica, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dell’industria carboniera e della siderurgia (i cosiddetti settori “sensibili” esclusi dall’Unione Europea). Da un punto di vista territoriale possono accedere alla garanzia le Pmi situate sul territorio nazionale. Le imprese che hanno sede legale o unità locale in Toscana e Lazio possono beneficiare esclusivamente della controgaranzia.

Valutazione dei dati economico finanziari dell’impresa Accertati i requisiti occorre verificare un’ulteriore condizione: il Fondo di Garanzia per le PMI è destinato infatti alle imprese valutate “economicamente e finanziariamente sane” sulla base di criteri di valutazione che variano a seconda del settore di attività e del regime contabile dell’impresa beneficiaria. La valutazione del merito di credito ha generalmente ad oggetto i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Per le operazioni di consolidamento delle passività a breve e nel caso di acquisizione di partecipazione il Fondo acquisisce ulteriori informazioni relative alle singole operazioni di finanziamento. I dati vengono inseriti in modelli standardizzati di calcolo (scoring) che permettono di misurare i principali indicatori economico-finanziari e il relativo scostamento dai “valori ottimali”. In base ai risultati l’impresa è inserita in una delle tre fasce di valutazione: Fascia 1: proposta positiva al Comitato (previa valutazione del rapporto tra ammontare del finanziamento e cash flow dell’impresa); Fascia 2: la fascia due prevede sempre la necessità di valutare l’ammissione caso per caso sulla base, ad es., oltre che del cash flow dell’impresa, di una situazione di bilancio aggiornata, di un bilancio previsionale redatto secondo un modello specifico disponibile sul sito (Allegato 7) di eventuali progetti di investimento, delle prospettive di mercato e di crescita dell’impresa, ecc...; Fascia 3: proposta negativa al Comitato.



Approfondimenti

ASD, attenzione al rispetto dei vincoli statutari

Lo ribadisce la Commissione tributaria di Pisa

P

er poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste per le associazioni sportive dilettantistiche non è sufficiente che le stesse appartengono alla categoria specifica di riferimento e che lo statuto sia redatto nel rispetto delle norme stabilite per il riconoscimento di detta qualifica. È necessario che quanto sopra non sia soltanto una mera formalità ma che sia effettivamente rispettato. L’attività deve essere svolta nel rispetto dello statuto e gli organi ivi previsti devono esistere e funzionare effettivamente. In caso di disconoscimento da parte dell’agenzia delle entrate le condizioni di fruibilità devono essere accertate dal giudice di meri-

60 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

to sulla base delle prove fornite dall’associazione. La commissione tributaria provinciale di Pisa ha ritenuto che la mera appartenenza dell’associazione sportiva alla categoria (nel caso specifico FISE CONI) e la conformità dello statuto alle norme di legge non legittimi la stessa alla fruizione delle agevolazioni fiscali specifiche essendo necessaria una effettiva vita associativa nel rispetto delle norme statutarie in linea con le disposizioni normative. L’attività sportiva dilettantistica Le attività sportive dilettantistiche possono essere esercitate sia sotto forma di


per approfondire Nel caso concreto nessuna prova convincente è stata fornita in sede contenziosa dalla quale emergesse che “… vi fosse stata una effettiva vita associativa, con parità di opportunità decisionale degli associati, mentre resta assai incerta la dimostrazione, che è anch’essa onere della parte, di aver posto in essere procedure associative di carattere oggettivo, tali da non rendere la compagine dei soci regolabile a discrezione dei fondatori.” Anzi, dagli atti prodotti dall’ufficio, risulta che uno dei soci fondatori ha dichiarato “…che nessuna assemblea era stata svolta, vi era stata una riunione informale il 28/12/08, senza redazione di processo verbale.”

associazioni sportive dilettantistiche che sotto forma di società sportiva dilettantistica (società di capitali o cooperativa senza scopo di lucro). Mentre quest’ultime devono essere costituite necessariamente per atto pubblico le associazioni possono costituirsi anche con scrittura a firme autenticate o con scrittura privata registrata. Ne consegue che in ogni caso per la costituzione dei soggetti che esercitato attività sportive dilettantistiche è prevista la forma scritta e quindi la certezza dell’atto costitutivo e dello statuto. Affinché le associazioni o le società sportive dilettantistiche possano accedere alle agevolazioni fiscali che le norme riservano alle medesime lo statuto deve recepire: la denominazione; l’oggetto sociale con riferimento all’organizzazione di attività sportive dilettantistiche, compresa l’attività didattica; l’attribuzione della rappresentanza legale; l’assenza di fine di lucro e la previsione che i proventi dell’attività medesima non possano essere divisi, in nessun caso, tra gli associati neppure in forma indiretta; le norme sull’ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell’elettività delle cariche sociali, fatte salve le società sportive dilettantistiche che assumono di società di capitali o cooperative per le quali valgono le regole del codice civile; l’obbligo di rendiconti economico-finan-

ziari, nonché le modalità di approvazione degli stessi da parte degli organi statutari; le modalità di scioglimento dell’associazione o della società; l’obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di scioglimento delle società o delle associazioni. Nel caso di società di capitali è, inoltre, previsto: a) - che gli amministratori non possono assumere la carica in altre società o associazioni che operano nell’ambito della medesima federazione sportiva o disciplina associata se riconosciuta dal CONI ovvero nell’ambito della medesima disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva; b) - l’obbligo di rispettare le disposizioni del CONI e i regolamenti emanati dalla federazioni nazionali o dagli enti di promozione sportiva di affiliazione.. Le agevolazioni fiscali Le associazioni sportive dilettantistiche, ove non optino per il regime fiscale agevolato di cui alla legge 398/1991, sono soggette alle norme degli enti non commerciali. Al regime speciale, che riguarda sia la semplificazione degli adempimenti contabili sia la quantificazione delle imposte e dell’iva, si accede per opzione (con vincolo quinquennale) se nel periodo d’imposta precedente non sono stati conseguiti proventi dall’attività commerciale superiori a 250.000 euro (importo da ragguagliare ad anno nel caso d’inizio dell’attività). I soggetti che beneficiano del regime agevolato: sono esonerati dalla tenuta delle scritture contabili; sono esonerati dagli obblighi di fatturazione e registrazione (escluso le sponsorizzazioni, cessioni di diritti pubblicitari); sono esonerati dalla redazione dell’inventario; determinano l’iva con un sistema forfettario; determina il reddito imponibile in base a coefficienti di redditività. L’articolo 148, comma 3 del TUIR dispone che non sono considerati commerciali, www.anesv.it 61


Approfondimenti quindi non concorrono alla determinazione del limite di 250.000 euro le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, di altre associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale, dei rispettivi associati o partecipanti e dei tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali, nonché le cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni cedute prevalentemente agli associati. La mancanza dei requisiti Il comma 8 dell’articolo 148 del TUIR precisa in maniera chiara che le attività svolte dall’associazione non sono considerate di natura commerciale quando sono rispettate tutte le condizioni elencate che devono essere contenute negli atti costitutivi o statuti redatti nella forma di atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata. In mancanza di ciò le predette attività sono considerate di natura commerciali con la conseguenza che concorrono a formare materia imponibile ai fini delle imposte dirette e soggette all’imposta sul valore aggiunto. Il caso A seguito di un controllo effettuato presso un’associazione sportiva dilettantistica (ippica) è stato rilevato che non esisteva una effettiva vita associativa che consentisse a tutti gli associati una pari opportunità decisionale ma, una al contrario, le decisioni venivano prese esclusivamente dai soci fondatori senza del resto lasciare alcuna traccia con la conseguente violazione delle condizioni necessarie previste dall’articolo 148, comma 8, lettera c) e d) ed inoltre che l’attività sociale (esclusa quella strettamente ippica) era rivolta sia agli associati che a terzi previo pagamento di un corrispettivo. Su tali presupposti l’agenzia delle entrate, disconoscendo all’associazione il regime fiscale speciale, ha notificato alla stessa avviso di accertamento ai fini iva ed irap ed ai soci fondatori avvisi di accertamento ai fini irpef per la quota di reddito quantificato in capo all’associazione ed imputato per trasparenza ai medesimi. Tutti i soggetti, per quanto di competenza, han62 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2012

no proposto rituale ricorso alla competete commissione tributaria che li ha riuniti. La decisione dei giudici pisani La commissione tributaria provinciale di Pisa con unica sentenza, dopo aver richiamato l’insegnamento della Suprema Corte in base al quale per aver diritto alle agevolazioni previste per le associazioni sportive dilettantistiche non è affatto sufficiente né la mera appartenenza dell’ente alla categoria delle associazioni in questione né la conformità dello statuto alle norme stabilite per il riconoscimento della relativa qualifica ma spetta al giudice di merito accertare che l’attività dell’associazione sia svolta in concreto nel rispetto delle prescrizioni di legge (cfr. Cass. n. 11456 del 12/5/10), ha respinto i ricorsi radicati dagli interessati avverso gli atti notificati. Per i giudici pisani non vi sono dubbi che nel caso in cui l’amministrazione finanziaria disconosca l’esistenza dei requisiti di legge per beneficiare del regime fiscale agevolato spetta all’associazione dimostrare il contrario. Nel caso concreto nessuna prova convincente è stata fornita in sede contenziosa dalla quale emergesse che “… vi fosse stata una effettiva vita associativa, con parità di opportunità decisionale degli associati, mentre resta assai incerta la dimostrazione, che è anch’essa onere della parte, di aver posto in essere procedure associative di carattere oggettivo, tali da non rendere la compagine dei soci regolabile a discrezione dei fondatori.” Anzi, dagli atti prodotti dall’ufficio, risulta che uno dei soci fondatori ha dichiarato “…che nessuna assemblea era stata svolta, vi era stata una riunione informale il 28/12/08, senza redazione di processo verbale.” Secondo la commissione la mancata dimostrazione da parte dell’associazione del rispetto dei requisiti di legge non consente di fruire del particolare regime speciale e legittima quindi la ricostruzione degli introiti e la conseguente quantificazione del reddito effettuata dall’agenzia delle entrate. Enzo Sollini Dottore commercialista S. Croce S/A (fonte: diritto.it)


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NECROLOGI La Sig.ra FRESCHI Angela, già nostra associata storica, si è spenta improvvisamente a Torino lasciando nel dolore i figli BORNENGO Beppe, Giovanni e Renato con parenti e nipoti che ne hanno dato il triste annunzio e ringraziano tutti i colleghi del “VIAGGIO” che hanno partecipato alle esequie. Della Sig.ra FRESCHI Angela ha un buon ricordo il segretario dell’ ANESV di Torino DONATO DI MURO “Ricordo la grinta e la tenacia espressi nella salvaguardia del proprio posto di lavoro nei Luna Park della città di Torino… era incredibile la sua forza espressiva e la perseveranza nel raggiungere i propri obiettivi nel bene di tutta la categoria...si ho proprio un buon ricordo di Angela”.

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n.1-2

n. 3-4

gen. feb.

2012 anno L

mar. apr.

2012 anno L

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Nuovo forfait per le abitazioni mobili Il personale dei parchi di divertimento Convenzione assicurativa per i parchi avventura

Proroga per la registrazione delle attrazioni Torna il forfait sulle abitazioni mobili Studiare la Fisica degli ottovolanti

Numero 1-2 gennaio febbraio 2012

Anesv Informa

Numero 2-4 marzo aprile 2012 Anesv Informa

8

6

12 Registrazione delle attrazioni. Proroga

12 ENEL ci informa 14 Liberalizzazioni. E i regolamenti

Dal 9 febbraio è tornato il forfait per le carovane-abitazione

per concludere i procedimenti in atto

14 Mezzi pesanti. Emanato il Calendario

con i divieti alla circolazione

17 Diffusioni musicali. Accordi SIAE per

le singole attrazioni

18 Porte antincendio. Prorogata la

sostituzione al novembre 2012

Mondo dei parchi

22 Passato, presente e futuro dei parchi

di divertimento. Convegno a Lazise

26 Social dealing, un fenomeno

44 Divertirsi insegnando la fisica

su un ottovolante. L’esperienza di Mirabilandia

Parchi acquatici

48 Parchi acquatici. La situazione

normativa in Italia

Parchi avventura

54 Meeting Internazionale Erca

Conference 2012 (30/01 – 01/02)

Eventi

58 Enel premia le giostre… 59 Il Natale alla Casa di Riposo Fuoricampo

60 Teo Teocoli, figlio (e nipote) d’arte 63 Contributi Inps 2012

3-4/2012 64 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2011

per la gestione di aree ludiche

Mondo dei parchi

40 Nuove prospettive per gli snack

nelle strutture del divertimento

Risponde l’Agenzia del territorio

22 Il compleanno al parco. Un software

Campania e Calabria

20 Parchi di divertimento e Catasto.

25 Parksmania Awards 2011 36 Un’agenzia per il lavoro in un

parco divertimenti. L’esperienza di Magicland

comunali che sorte avranno?

18 Assemblea generale dei soci ANESV

Un nuovo forfait per le abitazioni mobili

in crescita

30 Ai parchi di divertimento

convengono i social deals?

36 il Personale dei parchi di divertimento

44 Matabilandia. In un libro l’esperienza dell’insegnare matematica e fisica in un parco di divertimento

Parchi acquatici

46 Parchi acquatici. Il Responsabile della

piscina e l’Addetto alla manutenzione

Parchi avventura

52 Protocollo d’intesa con il Collegio

Nazionale delle Guide Alpine

ai Soci

53 Convenzione assicurativa riservata Eventi

58 All’arrembaggio di ENADA? Fuoricampo

62 Il fisco mette le briglie alle finte

associazioni sportive

64 Alla scoperta del Museo della Giostra


n. 5-6

n. 7-8

mag. giu.

2012 anno L

lug. ago.

2012 anno L

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Aggiornato l’elenco delle attrazioni Parchi acquatici e gestione dell'acqua

Pesche verticali: attenzione al valore dei premi

In arrivo la regolarizzazione dei lavoratori stranieri

Locali pubblici e privati alle prese con il CPI Parchi avventura in arrivo le modifiche alla norma europea

Numero 5-6 maggio giugno 2012 Anesv Informa

6 8

Via la TARSI, arriva il TARES Locali pubblici e privati alle prese con il CPI

12 Ex ENPALS, i requisiti per la pensione 14 Pesche verticali. Il valore dei premi

non deve superare le 20 volte quello della giocata

Mondo dei parchi

16 I tornelli possono essere considerati

uscite di emergenza?

18 Viaggi d’istruzione nei parchi, tra

cultura e divertimento

33 Mirabilandia: inaugurato il Divertical 36 La Disneyland francese compie

vent’anni

42 Disney Universal Studios in competizione Parchi acquatici

44 L’analisi del livello dei rischi attraverso

i comportamenti degli ospit

Parchi avventura

48 In arrivo le modifiche alla norma

EN15567-1 sui percorsi acrobatici

Eventi

52 I parchi avventura a Rimini Wellness 54 In Campidoglio per la XXX edizione

del Premio Collalti

Approfondimenti

56 Verifiche nei luna park

Numero 7-8 luglio agosto 2012 Anesv Informa

6 12 14 18 20

Aggiornato l’elenco delle attrazioni Regolarizzazione di lavoratori stranieri Buoni lavoro con vouchers Dipendenti e collaboratori in regola? Verso l’udienza del Papa con il mondo dello spettacolo viaggiante

22 Solidarità per gli amici colpiti

dal terremoto

23 Nuovo calendario dei divieti di

circolazione per i mezzi pesanti

24 Errori nelle banche dati. Lo strano

caso dei bolli per i trattori stradali

29 Domande ai comuni e Suap. L’ANESV

realizza la modulistica

Mondo dei parchi

30 Inaugurata a Disney California

Adventure l’area Cars Land

38 50 anni di attività per Dotto Trains 40 Perdersi in un parco giochi Parchi acquatici

44 La gestione dell’acqua Parchi avventura

50 Formazione degli addetti. Il punto

di vista di un docente

55 Un parco acquatico si apre

all’avventura Approfondimenti

58 Che… Waterballs! I comuni alle prese

con le autorizzazioni

60 Commissioni di vigilanza 62 Incidenti sulle attrazioni

www.anesv.it 65


n. 9-10

n. 11-12

set. ott.

2012 anno L

nov. dic.

2012 anno L

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www.anesv.it

L’Anesv rinnova le cariche Evelina Christillin alla Presidenza

Il settore tra le PMI Nuova delibera per l’energia elettrica

Couponing, nuova frontiera del marketing

Pre s

EN EA enti a AD S d A

Parchi: gli esiti della stagione 2012

Meeting dei parchi avventura

Numero 9-10 settembre ottobre 2012

Anesv Informa

6 Gestisci attrazioni? Sei una PMI 8 Nuovo forfait per le abitazioni mobili 10 Energia elettrica. Niente scorciatoie

per ridurre i costi

12 Regolarizzazione extracomunitari 14 Bolli sui trattori stradali. Chiarimenti

dell’Agenzia delle Entrate

Mondo dei parchi

18 Indagine sull’andamento della

stagione 2012

24 2012: la crisi colpisce anche i parchi

di divertimento

40 In America il lavoro è a punti 44 Ristorazione di qualità, ma veloce

e flessibile

Parchi acquatici

48 Scivoli acquatici. Le novità delle norma

UNI EN 1069:2010

Parchi avventura

52 Meeting dei parchi avventura italiani

e assemblea dei soci

Parco Avventura Skypark di Perticara

53 Orme ne parco in Finlandia 54 Esercitazione del Soccorso Alpino al

Fuoricampo

56 I Laserdromi tra le attrazioni 64 Alla scoperta del Museo della Giostra

Numero 11-12 novembre dicembre 2012 Anesv Informa

6 Evelina Christillin Presidente per il triennio 2012/2015

8 Nuove tasse per le ticket redemption? 12 Gli ambulanti vincono sulla Bolkestein

grazie alla Conferenza Unificata

15 Prevenzione incendi: le nuove modalità

di presentazione delle istanze

18 Ma come definire i “Parchi di

divertimento”? Una Pronuncia del Ministero dell’interno

Mondo dei parchi

20 Couponing, nuova frontiera

del marketing

24 Il parco sul cellulare attraverso le apps 30 II Laser game all’Enada, con l’ANESV Parchi acquatici

32 La Norma UNI EN 106902 (2a parte) Eventi

40 ENADA, sono 40 anni e tanti visitatori 44 Berlin EAS. Una fiera inaspettata Parchi avventura

46 Ancora meeting dei parchi avventura

italiani e assemblea dei soci

Fuoricampo

50 52 54 55

Il National Carousel Day Pompelmo, il circo e don Luciano Incontriamo la famiglia Ferrajolo Videosorveglianza sul lavoro? Basta il consenso dei dipendenti

Approfondimenti

56 L’accesso al Fondo di Garanzia

per le imprese del settore

60 ASD, attenzione al rispetto dei vincoli statuari 66 Lo spettacolo viaggiante 11-12/2011



n. 11-12

nov. dic.

2012 anno L

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L’Anesv rinnova le cariche Evelina Christillin alla Presidenza Couponing, nuova frontiera del marketing Meeting dei parchi avventura


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