n. 9-10
set. ott.
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Il settore tra le PMI Nuova delibera per l’energia elettrica Parchi: gli esiti della stagione 2012
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2012
ANESV-AGIS Presidenza Nazionale
Via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma Tel 0688473-273 o 274 Fax 0645481356 www.anesv.it • info@anesv.it
Sezioni Territoriali
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ANESV e anche:
Editoriale
A
nche gli esercenti dello spettacolo viaggiante e dei parchi di divertimento sono imprese a tutti gli effetti. È questo il risultato di un’azione dell’AGIS, che ha ottenuto “la qualifica di micro, piccola e media impresa” – sedi Evelina Christillin condo il testo della legge emanata in Presidente dell’ANESV agosto – a favore di tutte le imprese di spettacolo. Viene da chiedersi se qualcuno avesse dubbi a riguardo eppure, sul piano strettamente normativo, le aziende dello spettacolo non erano considerate tali fino ad oggi. Questa inclusione consente al settore di accedere ai fondi di garanzia, ai finanziamenti per le PMI ed agli ammortizzatori sociali, favorendo la competizione con altri settori in un contesto di medesime opportunità. Un buon risultato, sul piano associativo, i cui benefici valuteremo nel tempo. Sulle problematiche degli esercenti il lavoro dell’Associazione è continuo: nell’ultimo periodo alcune delle richieste inoltrate all’Autorità per l’Energia sono state accolte, semplificando le procedure ed alleggerendo certi aspetti economici che preoccupavano gli esercenti itineranti. Riguardo all’applicazione della Direttiva Bolkestein, ci sono stati nuovi contatti con il Ministero per lo Sviluppo Economico nel mese di agosto e altri ne seguiranno. Del resto, gli esercenti del commercio su aree pubbliche hanno ottenuto importanti risultati sulla tutela delle concessioni, e se ne dovrà certamente tenere conto. Abbiamo operato in questi mesi anche a favore delle strutture con maggior numero di dipendenti, quali i parchi di divertimento, segnalando al Ministro del Lavoro le specificità del settore in termini contrattualistici. Alcuni aspetti delle recenti modifiche alla normativa mostrano che l’intervento è stato efficace rispetto al quadro precedente. Il momento economico, non facile per tutte le imprese associate, ci ha spinti a realizzare un rapporto sull’esito della stagione dei parchi permanenti – più strutturati per rispondere ad indagini di mercato – i cui risultati destano qualche preoccupazione. La ricerca ha consentito di presentare agli interlocutori istituzionali il quadro di un settore che necessita, in questo particolare momento, di attenzione. Abbiamo formulato proposte al Governo sulla semplificazione di alcuni adempimenti, che vanno dalla cessione dei biglietti a specifiche previsioni sulle rendite catastali, e mi auguro che esse vengano valutate e recepite positivamente. Nell’occasione abbiamo sottolineato che, se al calo dei consumi si sommano i costi indotti da regole che impediscono lo sviluppo del mercato, le imprese non potranno per migliorare i risultati. Desidero infine ringraziare da queste pagine, nel periodo in cui ci si accinge al rinnovo delle cariche sociali, coloro che hanno condotto con me l’Associazione nell’ultimo triennio, e formulare auguri di buon lavoro ai Soci che in Settembre sono stati eletti nei Consigli delle nostre Sezioni territoriali. L’ANESV è stata costituita sessantacinque anni fa per tutelare le imprese del settore, e per un’azione efficace c’è quanto mai bisogno di competenza e dedizione, nell’interesse di tutti.
Sommario Anesv Informa n. 9-10
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Il settore tra le PMI Nuova delibera per l’energia elettrica Parchi: gli esiti della stagione 2012
6 Gestisci attrazioni? Sei una PMI 8 Nuovo forfait per le abitazioni mobili 10 Energia elettrica. Niente scorciatoie
per ridurre i costi
12 Regolarizzazione extracomunitari 14 Bolli sui trattori stradali. Chiarimenti
dell’Agenzia delle Entrate
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Mondo dei parchi
#9-10 settembre ottobre 2012 anno L Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga Vicedirettore Maurizio Crisanti Dalle sezioni Amedeo Zanetti, Adriano Rossi, Angelo Catellani, Franco Moruzzi, Fabio Mannello, Ciro Guida, Cosimo Amato, Salvatore Speciale Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356 info@anesv.it
18 Indagine sull’andamento della
24 2012: la crisi colpisce anche i parchi
Stampa Arti Grafiche Agostini S.r.l.
Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».
di divertimento
40 In America il lavoro è a punti 44 Ristorazione di qualità, ma veloce
e flessibile
Parchi acquatici
48 Scivoli acquatici. Le novità delle norma
UNI EN 1069:2010
Parchi avventura
52 Meeting dei parchi avventura italiani
e assemblea dei soci 53 Orme ne parco in Finlandia 54 Esercitazione del Soccorso Alpino al Parco Avventura Skypark di Perticara
www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it Grafica Massimiliano D’Affronto mdaffronto@gmail.com
stagione 2012
Fuoricampo
56 I Laserdromi tra le attrazioni 64 Alla scoperta del Museo della Giostra
Occasioni
66 Giostre, Camper, Roulotte e tante altre
occasioni
Anesv Informa
Gestisci attrazioni? Sei una PMI Tutte le attività di spettacolo viaggiante e parchi di divertimento tra le piccole e medie imprese. Maurizio Crisanti
U
n obiettivo perseguito da tempo dall’AGIS è stato raggiunto nel corso dell’Estate: tutte le attività di spettacolo, comprese quelle di spettacolo viaggiante sono considerate imprese, ad ogni effetto. Quali le conseguenze? Ad esse sono estese le agevolazioni previste a favore delle PMI dall’Unione Europea, attraverso bandi comunitari e fondi strutturali. Anche le Regioni consentiranno così l’accesso a fondi
di garanzia su investimenti e bandi, per il cui finanziamento sono stati resi disponibili oltre 2 miliardi di euro, un terzo dei quali ancora disponibili. Anche le Camere di Commercio prevedono contributi e emanano bandi a favore delle PMI. Novità anche sul tema del lavoro: alle imprese del nostro settore è estesa la disciplina degli ammortizzatori sociali, fino ad ora non applicabile ai dipendenti dello spettacolo viaggiante e parchi di divertimento (ASPI, mini ASPI, fondi di solidarietà bilaterali ecc.). È un risultato estremamente importante per tutte le imprese del settore.
Legge 7 Agosto 2012, n. 134 Art. 51 bis Misure per lo sviluppo delle imprese culturali dello spettacolo 1. Agli organismi dello spettacolo, nelle diverse articolazioni di genere e di settori di attivita’ cinematografiche, teatrali, musicali, di danza, di circhi e di spettacoli viaggianti, costituiti in forma di impresa, e’ riconosciuta la qualifica di micro, piccola e media impresa ai sensi della disciplina dell’Unione europea vigente in materia. 2. Le imprese di cui al comma 1 usufruiscono delle agevolazioni nazionali e dell’Unione europea previste dalla normativa vigente per le piccole e medie imprese, in attuazione del decreto del Ministro delle attivita’ produttive 18 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 12 ottobre 2005. Unione Europea a favore delle PMI Sono varie le modalità di intervento. Le principali sono: Finanziamenti diretti alle PMI: I finanziamenti accessibili direttamente dalle PMI sono tematici e si prefiggono obiettivi specifici in settori diversi come la cultura, l’ambiente, l’attività di ricerca, l’istruzione. Le aziende posso presentare direttamente domanda attraver6
Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
so la presentazione di progetti che devono avere necessariamente alcune caratteristiche come la sostenibilità, la transnazionalità e devono apportare valore aggiunto significativo. Generalmente questi finanziamenti coprono il 50% dei costi del progetto. Fondi Strutturali I fondi strutturali sono uno degli strumenti finanziari con cui l’Unione europea persegue la coesione e lo sviluppo economico e sociale in tutte le sue regioni attraverso programmi e iniziative relativi ad agricoltura, politica regionale, occupazione e questioni sociali. Strumenti Finanziari Attraverso gli strumenti finanziari le aziende non ricevono direttamente aiuti ma si appoggiano a intermediari finanziari e possono consistere in interventi sul capitale di rischio, fornitura di garanzie ad istituzioni finanziarie che concedono crediti alle PMI. Obiettivo di questi programmi è aumentare il credito a disposizione delle PMI e incoraggiare le banche a concedere prestiti e finanziamenti alle piccole e medie imprese.
Anesv Informa
Nuovo forfait per le abitazioni mobili
Ecco le “Connessioni temporanee destinate ad usi di abitazione”
C
on email del 7 agosto l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha comunicato la pubblicazione della deliberazione 294\2012. Le principali novità, in accoglimento delle richieste dell’ANESV, consistono nella: Introduzione delle “connessioni temporanee destinate ad usi di abitazione” con eliminazione del gruppo di misura (contatore) e conferma – in via transitoria – del forfait calcolato sulla base della potenza richiesta e di una durata di utilizzo pari a 6 ore/giorno; Equiparazione degli importi del contributo di allacciamento tra le forniture temporanee destinate alle attrazioni ed alle forniture destinate ad usi di abitazione delle carovane, a prescindere dalla contestuale installazione delle attrazioni. In sostanza, le carovane abitazione degli esercenti con attrazioni non istallate corrisponderanno il medesimo contributo di allacciamento. Elevazione da 30 KW a 40 KW del limite di fornitura, entro il quale è possibile effettuare l’allacciamento evitando la pre-
ventivazione ed avvalendosi del contributo di allacciamento su base forfetaria. Con questa richiesta dell’ANESV, che l’Autorità ha condiviso, molti esercenti con forniture rilevanti otterranno benefici economici e tempi più ristretti per ottenere la connessione. Su richiesta dell’ANESV, il tempo di 20 giorni per la fornitura di energia è stato portato, per lo spettacolo viaggiante, a 5 giorni per forniture entro i 40 kW e distanza massima di 20 metri dagli impianti di rete permanenti esistenti ed a 10 giorni per forniture in BT – 30 per forniture in MT – oltre i 40 kW e/o distanza massima superiore a 20 metri dagli impianti di rete permanenti esistenti. Il tempo massimo per la preventivazione delle forniture oltre 40 KW è fissato in 10 giorni. Infine, c’è l’interesse di tutti i soggetti istituzionali coinvolti per la approvazione di una tariffa speciale, destinata alle abitazioni, e nei prossimi mesi l’Associazione farà la propria parte per ottenere questo importante obiettivo.
DELIBERAZIONE 19 LUGLIO 2012 – 294/2012/R/EEL
Disposizioni urgenti in materia di regolazione delle connessioni temporanee alle reti di distribuzione dell’energia elettrica in media e bassa tensione. l’autorità per l’energia elettrica e il gas Nella riunione del 19 luglio 2012 VISTI: la direttiva 2009/72/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 luglio 2009, re8
Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
lativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica e che abroga la direttiva 2003/54/CE; la legge 14 novembre 1995, n. 481; · il decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 (di seguito: decreto 1444); il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79; la legge 27 ottobre 2003, n. 290; la legge 23 agosto 2004, n. 239; il decreto legislativo 1 giugno 2011, n. 93; il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di
concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, delle Politiche per la Famiglia e della Solidarietà sociale 28 dicembre 2007, recante “Determinazione dei criteri per la definizione delle compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica per i clienti economicamente svantaggiati e per i clienti in gravi condizioni di salute”; il decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in legge con modificazioni dall’articolo 1 della legge 28 gennaio 2009, n. 2; l’Allegato A alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (di seguito: Autorità) 27 giugno 2007, n. 156/07, come successivamente modificato e integrato (di seguito: TIV); la deliberazione dell’Autorità 29 dicembre 2007, n. 348/07 (di seguito: deliberazione 348/07); l’Allegato B alla deliberazione 348/07, recante disposizioni economiche per l’erogazione del servizio di connessione, come successivamente modificato e integrato (di seguito: TIC 2008- 2011); la deliberazione dell’Autorità 6 agosto 2008, ARG/elt 117/08, come successivamente modificata e integrata; la deliberazione dell’Autorità 6 luglio 2009, ARG/gas 88/09, come successivamente modificata e integrata; la deliberazione dell’Autorità 7 maggio 2010, ARG/elt 67/10, come successivamente modificata e integrata (di seguito: deliberazione ARG/elt 67/10); l’Allegato A alla deliberazione dell’Autorità 29 dicembre 2011, ARG/elt 198/11, come successivamente modificato e integrato (di seguito: TIQE); l’Allegato C alla deliberazione dell’Autorità 29 dicembre 2011, ARG/elt 199/11 (di seguito: TIC); la determinazione del Direttore della Direzione Tariffe dell’Autorità, del 25 novembre 2010, n. 8/10 (di seguito: determinazione 8/10); il documento per la consultazione 9 febbraio 2012, 37/2012/R/EEL (di seguito: documento per la consultazione 37/2012/R/EEL); la deliberazione dell’Autorità del 9 febbraio 2012, 38/2012/R/EEL (di seguito: deliberazione 38/2012/R/EEL).
Contributi MIBAC per l’acquisto di attrazioni. Termine al 31 ottobre Segnaliamo che entro fine ottobre deve essere presentata la istanza online per i contributi in conto capitale sull’acquisto di attrazioni, e spedita obbligatoriamente la documentazione. Maggiori informazioni presso le sedi dell’ANEV.
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Anesv Informa CONSIDERATO CHE: con la deliberazione ARG/elt 67/10, l’Autorità ha modificato le disposizioni di cui al TIC 2008-2011, prevedendo, in particolare, in relazione alla misura dei consumi e alla limitazione della potenza, l’applicazione alle connessioni temporanee delle disposizioni previste per la generalità dell’utenza, secondo cui i consumi di energia elettrica devono essere misurati; con la determinazione 8/10, l’Autorità ha disposto che, per le richieste di connessione temporanea, da eseguirsi mediante la realizzazione di impianti di rete per la connessione di tipo transitorio, è possibile l’effettuazione della connessione, senza posa del gruppo di misura, nei seguenti casi: – richieste di connessioni temporanee, di potenza non superiore a 30 kW e relative a
spettacoli viaggianti, manifestazioni e feste patronali, popolari, politiche, religiose, sportive, teatrali, riprese cinematografiche, televisive e simili, qualora situate in centri storici individuati in base al decreto 1444; – richieste di connessioni temporanee relative a luminarie. · in riferimento alle disposizioni, introdotte con la deliberazione ARG/elt 67/10, sono pervenute segnalazioni di criticità sia da parte di associazioni di spettacoli viaggianti, sia da parte di associazioni di minoranze sinti, rom e camminanti ulteriori rispetto a quelle trasmesse in occasione del processo di consultazione finalizzato alla deliberazione ARG/elt 67/10; · in particolare, le segnalazioni da parte di associazioni di minoranze sinti, rom e cam-
Energia elettrica Niente scorciatoie per ridurre i costi C’è crisi… ed ogni giorno i giornali riportano notizie relative a furti di energia (record il 16 aprile scorso, con 65 com- Fonte: «La Sicilia», 10 agosto 2012. mercianti denunciati). Non sono pochi gli imprenditori di tutte le categorie che adottano sistemi fraudolenti per ridurre i costi di approvvigionamento dell’energia elettrica. Del resto, basta scrivere “calamita enel” sul più diffuso motore di ricerca internet per trovare prodotti, consigli, video, e tutto ciò che può “indurre in tentazione” i disonesti , mostrando come manomettere la lettura del contatore. L’Associazione su questi episodi ha una posizione di condanna, molto ferma, perché essere imprenditore vuol dire trarre profitto dalla propria azienda, e l’obiettivo di ridurre i costi energetici – dei quali l’Italia detiene un amaro record europeo - non può essere perseguita con modi illeciti. In ogni caso le voci circolano, i cattivi consiglieri sono all’azione, e vediamo dunque quali conseguenze può dare la manomissione di un misuratore. L’adozione di strumenti per manomettere il contatore configura il reato di furto aggravato dal mezzo fraudolento, ai sensi dell’art. 625 secondo comma c.p., che prevede la pena della reclusione da 1 a 6 anni e una multa da 103,00 € a 1032,00 €. L’aver posto strumenti per manomettere la lettura configura sempre, secondo la Cassazione, la flagranza del reato, dunque è previsto l’arresto. Non serve neanche sostenere di non essere a conoscenza del fatto perché, dice sempre la Cassazione, “Né occorre la prova che l’artificioso allacciamento sia stato realizzato dallo stesso imputato, atteso che la condotta di chi, senza aver partecipato alla fraudolenta manomissione, continui ad attingere abusivamente energia elettrica avvalendosi consapevolmente dell’allacciamento da altri realizzato, integra senz’altro un contegno punibile ex art. 624 – 625 cp n. 2, la cui consumazione deve ritenersi in atto per tutto il tempo della abusiva sottrazione di tale “cosa mobile” ex art. 624 codice penale.” (M.C.)
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minanti hanno evidenziato forti criticità connesse all’elevato impatto economico derivante dall’attuazione delle disposizioni in materia di misura dei consumi per le utenze alimentate mediante connessioni temporanee destinate ad usi di abitazione; · i consumi di energia elettrica per usi di abitazione, nei casi di connessioni temporanee, possono essere molto elevati, in quanto il fabbisogno energetico di tali abitazioni è soddisfatto prevalentemente attraverso la fornitura di energia elettrica; · l’individuazione di eventuali soluzioni alternative per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, in condizioni di sicurezza, richiede un certo tempo di attuazione e comporta costi anche rilevanti; secondo quanto riferito dalle associazioni di minoranze sinti, rom e camminanti, le nuove modalità di gestione dei contratti di fornitura con la misura dei consumi ha fatto insorgere situazioni di criticità, anche in relazione al rischio di distacco della fornitura e alle conseguenti situazioni di grave disagio connesse alle condizioni climatiche;
con il documento per la consultazione 37/2012 /R/EEL, l’Autorità ha proposto alcune modifiche alla regolazione delle connessioni temporanee volte al superamento delle criticità segnalate; con la deliberazione 38/2012/R/EEL, l’Autorità ha disposto che, fino a successivo provvedimento, per i punti di prelievo alimentati a mezzo di connessioni temporanee destinate ad usi di abitazione, i quantitativi di energia elettrica consumata sono determinati a forfait, ai fini della regolazione delle condizioni economiche e delle tariffe relative ai servizi di trasmissione, distribuzione e vendita dell’energia elettrica, sulla base della potenza richiesta e di una durata di utilizzo pari a 6 ore/giorno; la deliberazione 38/2012/R/EEL, al punto 2, ha mantenuto in ogni caso in vigore gli obblighi di misura dei consumi, che vengono rilevati e resi disponibili ai clienti finali; nel documento per la consultazione 37/2012 /R/EEL, l’Autorità ha proposto, con riferimento Segue a pagina 60
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Regolarizzazione extracomunitari Domande dal 15 settembre al 15 ottobre 2012
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l Decreto Legislativo 16 luglio 2012, n. 109, recante “Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”, prevede la possibilità di sanare situazioni derivanti dall’impiego di lavoratori extracomunitari irregolarmente presenti sul territorio italiano da almeno tre mesi. Di seguito le indicazioni ministeriali: 1.– Quando si può presentare la domanda di emersione? La dichiarazione di emersione potrà essere presentata dalle ore 8,00 del 15 settembre alle ore 24,00 del 15 ottobre 2012. Le domande possono essere presentate esclusivamente mediante procedura informatica che sarà accessibile dal sito internet del Ministero dell’Interno (www.interno.it). Accedendo al sistema sarà disponibili un’area di supporto agli utenti, con funzioni di help desk. Successivamente all’invio della dichiarazione di emersione si potrà stampare la ricevuta con l’indicazione della data di invio telematico. Copia della stessa ricevuta dovrà essere consegnata, a cura del datore di lavoro, al lavoratore ai fini dell’attestazione dell’avvenuta presentazione della domanda di emersione. A differenza di quanto accade in occasione del decreto flussi, non è necessario inviare le domande con urgenza, in quanto non vi è un limite massimo di domande accoglibili. 2.– Chi può presentare domanda di emersione? La domanda di emersione può essere presentata dai datori di lavoro che, alla data del 9 agosto 2012, occupavano irregolarmente da almeno tre mesi (ovvero almeno 12 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
dal 9 maggio 2012) e continuano ad occupare alla data di presentazione della domanda, lavoratori stranieri. In particolare possono presentare la domanda: datori di lavoro italiani; datori di lavoro comunitari; datori di lavoro extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. datori di lavoro extracomunitari titolari di carta di soggiorno in quanto familiari di cittadino comunitario o titolari della carta di soggiorno permanente per familiare di cittadino comunitario, ai sensi del d.lgs. n.30/2007; datori di lavoro extracomunitari che hanno presentato richiesta di rilascio/rinnovo di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o di carta di soggiorno per familiare di cittadino comunitario. 3.– Chi non può presentare domanda di emersione? Non possono accedere alla procedura di emersione i datori di lavoro condannati (anche con sentenza non definitiva o patteggiata ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale), negli ultimi cinque anni per reati connessi all’occupazione illegale di stranieri (articolo 22, comma 12 del D.lgs. n. 286/1998), all’intermediazione illecita ed allo sfruttamento lavorativo (articolo 603 bis codice penale), al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite. La procedura è altresì preclusa ai quei datori di lavoro che in passato hanno avviato procedure di emersione o hanno fatto richiesta di assunzione dall’estero di cittadini stranieri senza successivamente procedere alla sottoscrizione del contratto di soggiorno o alla successiva assunzione del lavoratore straniero (sal-
vo cause di forza maggiore non imputabili al datore di lavoro). 4.– Può presentare domanda di emersione un datore di lavoro che ha in corso un procedimento penale o amministrativo per aver assunto un lavoratore privo del permesso di soggiorno o per aver violato la vigente normativa di carattere finanziario, fiscale, previdenziale ed assistenziale sul lavoro? Si, può presentare domanda di emersione anche un datore di lavoro che abbia già in corso un procedimento penale o amministrativo per violazione della suddetta normativa sul lavoro. In tal caso, dal 9 agosto 2012 e fino alla conclusione del procedimento di emersione tali procedimenti resteranno sospesi (ad esclusione di quelli relativi alla violazione delle disposizioni sull’immigrazione clandestina di cui all’articolo 12 del D.lgs. n. 286/1998). Tale sospensione cessa nel caso in cui la dichiarazione di emersione non venga presentata nei termini previsti, ovvero venga archiviata o rigettata. 5.– Chi può essere regolarizzato? La domanda di emersione può essere presentata solo nei confronti di lavoratori stranieri presenti in Italia almeno dal 31 dicembre 2011. Il lavoratore dovrà esibire quando verrà convocato dallo Sportello Unico per l’immigrazione la documentazione proveniente da organismi pubblici da cui risulti la sua presenza ininterrota in Italia almeno dalla data del 31 dicembre 2011. 6.– Chi non può essere regolarizzato? La procedura di emersione non può essere avviata nei confronti di lavoratori stranieri che: risultano espulsi per motivi di ordine pubblico o di sicurezza (articolo 13, comma 1 e 2 lett.c) del D.gs. n. 286/1998) o per motivi di prevenzione del terrorismo; risultano segnalati anche a livello internazionale come non ammissibile in Italia; a prescindere da un provvedimento di espulsione, sono comunque considerati una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato italiano o di altro Stato dell’area Schengen. La regolarizzazione preclusa, infine, anche nei confronti degli stranieri condannati (anche con sentenza non definitiva o patteggiata ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale), per uno dei reati per i quali l’articolo 380 del codice di procedura penale prevede l’arresto obbligatorio in flagranza. 7.– È possibile regolarizzare un cittadino comunitario? www.anesv.it 13
Anesv Informa No, la procedura di emersione può essere avviata esclusivamente nei confronti di cittadini extracomunitari. 8.– È possibile procedere all’emersione nei confronti di uno straniero colpito da un provvedimento di espulsione o nei cui confronti è stato già avviato un procedimento per violazione delle norme sull’ingresso o il soggiorno? Si, è possibile regolarizzare anche stranieri colpiti da un provvedimento di espulsione per violazione delle norme sull’ingresso ed il soggiorno. Sono, invece, esclusi dalla regolarizzazione gli stranieri espulsi per motivi di ordine e sicurezza dello Stato o espulsi perché appartenenti ad una delle categorie indicate nell’art.13, c. 2, lett c) del D.gs. n. 286/1998. In tal caso a partire dal 9 agosto 2012 e fino alla conclusione del procedimento di emersione restano, inoltre, sospesi i procedimenti penali ed amministrativi già in corso nei confronti del lavoratore per violazione delle norme relative all’ingresso ed al soggiorno in Italia. Tale sospensione cessa nel caso in cui la dichiarazione di emersione non venga presentata nei termini previsti, ovvero venga archiviata o rigettata. 9.– È possibile procedere all’emersione nei confronti di un cittadino extraco-
Bolli sui trattori stradali
Chiarimenti dall’ Agenzia delle Entrate Nello scorso numero della rivista abbiamo pubblicato un articolo sulla questione della tassa di circolazione ei trattori stradali. Finalmente l’Agenzia delle entrate ha confermato che i trattori ad uso speciale corrispondono la tassa di circolazione sulla base della Tariffa I, ed i rimorchi relativi la tassa in misura fissa. L’Agenzia ha infatti comunicato che: “Ad ogni modo, in considerazione della normativa vigente e dei chiarimenti forniti con la Circolare dell’Agenzia delle entrate del 15 gennaio 2001, n. 2, si rappresenta quanto segue: – I trattori stradali atti al trasporto di cose con peso complessivo a pieno carico inferiore a 12 tonnellate, ai sensi della Tariffa F del Testo Unico 5 febbraio 1953, n. 39, sono tassati in base alla portata in quintali; – i trattori stradali atti al trasporto di cose con peso complessivo a pieno carico pari o superiore a 12 tonnellate, ai sensi della tabella allegata al decreto del Ministro delle Finanze 27 dicembre 1999, sono tassati in base al numero di assi e alla presenza della sospensione pneumatica equivalente. La tassazione dei relativi rimorchi, ai sensi dell’articolo 6, comma 22 bis, legge 23 dicembre 1999, n. 488, avviene in base alla massa rimorchiabile della motrice secondo quanto indicato nella tabella 2-bis della legge in parola; – I trattori stradali ad uso speciale non atti al trasporto di cose, ai sensi della Tariffa I del Testo Unico 5 febbraio 1953, n. 39, sono tassati in base alla potenza del motore. La tariffa indicata prevede per i relativi rimorchi la tassazione in misura fissa. 14 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
munitario regolarmente soggiornante sul territorio nazionale? La domanda di emersione può essere presentata dai datori di lavoro che occupano lavoratori stranieri comunque presenti sul territorio nazionale. Di conseguenza, tale istanza può essere presentata anche in favore di stranieri che, pur regolarmente presenti sul territorio nazionale, non potevano essere assunti in quanto privi del titolo di soggiorno che li abilitasse allo svolgimento di un’attività lavorativa (turismo, cure mediche, studio, motivi religiosi, etc.). Tale ipotesi comprende anche il caso di straniero con permesso di soggiorno scaduto da oltre 60 giorni e per il quale non sia stato richiesto nei termini il rinnovo. 10.– Quali rapporti di lavoro possono essere regolarizzati? Possono essere regolarizzati solo i rapporti di lavoro a tempo pieno, ad eccezione del settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona dove è possibile regolarizzare anche rapporti di lavoro a tempo ridotto, purché non inferiore alle 20 ore settimanali, con la retribuzione prevista dal CCNL e, comunque, non inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale. 11.– Quale è il reddito minimo che il datore di lavoro deve possedere per poter regolarizzare un lavoratore straniero? Il decreto interministeriale del 29 agosto ha precisato le soglie di reddito necessarie per poter regolarizzare un lavoratore. In generale il reddito imponibile o il fatturato del datore di lavoro non deve essere inferiore a 30.000 euro annui. La prova di tale reddito dovrà risultare dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente. Nel caso di dichiarazione di emersione di un lavoratore straniero addetto al lavoro domestico con funzione di sostegno al bisogno familiare, il reddito imponibile del datore di lavoro non può essere inferiore a 20.000 euro annui se il nucleo familiare è composto da un solo soggetto percettore di reddito, ovvero non inferiore a 27.000 euro annui in caso di nucleo familiare, inteso come famiglia anagrafica composta da più soggetti conviventi. Il coniuge ed i parenti entro il 2° grado possono concorrere alla determinazione del reddito anche se non conviventi. La verifica di congruità del reddito e delle condizioni contrattuali applicate viene effettuata dalla Direzione Territoriale del Lavoro. Qualora venga presentata una dichiarazione di emersione da un medesimo dato-
re di lavoro per più lavoratori, la congruità della capacità economica del datore di lavoro, rapportata al numero di richieste, è rimessa alla valutazione, sotto il profilo della sussistenza del requisito reddituale, della Direzione Territoriale del Lavoro. Non si procede all’accertamento del reddito nell’ipotesi di datore di lavoro affetto da patologie o handicap che ne limitano l’autosufficienza che effettua la dichiarazione di emersione per un lavoratore addetto alla sua assistenza. In tale ipotesi il datore di lavoro deve però essere già in possesso di certificazione di struttura sanitaria pubblica o medico convenzionato con il SSN che attesti la limitazione dell’autosufficienza prima della presentazione dell’istanza. 12.– Quale è l’importo da versare per poter accedere alla procedura di emersione? La dichiarazione di emersione dovrà essere presentata previo pagamento di un contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore regolarizzato. Il versamento dovrà essere effettuato utilizzando esclusivamente il modello di pagamento “F24 Versamenti con elementi identificativi”, che sarà possibile reperire presso gli sportelli bancari e gli uffici postali o scaricare dai siti internet del Ministero dell’Interno, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate. Il versamento potrà essere effettuato a partire dal 7 settembre 2012. Negli stessi siti sono reperibili i correlati codici tributo per il versamento (‘REDO’ per il lavoro domestico e ‘RESU’ per il lavoro subordinato) e le istruzioni per la compilazione del modello che dovrà contenere, oltre ai dati del datore di lavoro, anche il numero del passaporto, o di altro documento equipollente, del lavoratore. Le somme versate a titolo forfetario non saranno restituire in caso di archiviazione o rigetto della dichiarazione di emersione, ovvero di mancata presentazione della stessa. 13.– Oltre al contributo forfettario di 1.000 euro è necessario procedere ad altri pagamenti? Al contributo forfettario deve aggiungersi il pagamento delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi. Nel caso di rapporti di lavoro instaurati da più di sei mesi dovranno essere regolarizzate le somme dovute per l’intero periodo. La circolare congiunta del 6 settembre 2012 ha specificato che la regolarizzazione delle somme dowww.anesv.it 15
Anesv Informa vute al lavoratore a titolo retributivo in base al CCNL riferibile all’attività svolta, deve essere oggetto di attestazione congiunta del datore di lavoro e del lavoratore da presentarsi all’atto della stipula del contratto di soggiorno. Tali somme arretrate devono corrispondere alle retribuzioni minime giornaliere fissate annualmente dall’INPS ai sensi della Legge n. 389 del 7 dicembre 1989. Sempre all’atto della convocazione presso lo Sportello Unico, il datore di lavoro deve, altresì, dimostrare di aver adempiuto, nel rispetto delle disposizioni vigenti, a tutti gli obblighi in materia contributiva maturati a decorrere dalla data di inizio del rapporto di lavoro irregolare fino alla data di stipula del contratto di soggiorno e, comunque, per un periodo non inferiore a sei mesi. Il datore di lavoro dovrà, infine, attestare, anche mediante apposita autocertificazione, la regolarizzazione, ai fini fiscali, delle somme dovute sulle retribuzioni corrisposte al lavoratore per la durata del rapporto di lavoro o, comunque, per un periodo non inferiore a sei mesi. Si tratta delle ritenute, da versare entro il 16 novembre 2012, operate ai sensi della normativa di settore. 14.– Cosa succede successivamente alla presentazione della domanda di emersione? Lo Sportello Unico per l’immigrazione, verificata l’ammissibilità della dichiarazione e acquisito il parere della questura sull’insussistenza di motivi ostativi all’accesso alle procedure ovvero al rilascio del permesso di soggiorno, nonché il parere della competente Direzione territoriale del lavoro in ordine alla capacità economica del datore di lavoro e alla congruità delle condizioni di
lavoro applicate, convoca le parti per la stipula del contratto di soggiorno e per la presentazione della richiesta del permesso di soggiorno per lavoro subordinato. All’atto della convocazione lo Sportello Unico procede tra l’altro alla verifica: dell’avvenuto versamento del contributo forfetario di 1000 euro, mediante esibizione della ricevuta da parte del datore di lavoro; della documentazione attestante la presenza del lavoratore straniero sul territorio nazionale almeno alla data del 31 dicembre 2011, proveniente da organismi pubblici; della regolarizzazione delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale. Con la sottoscrizione del contratto di soggiorno il datore di lavoro assolve anche agli obblighi di comunicazione obbligatoria di assunzione del lavoratore al Centro per l’Impiego, Direzioni Territoriali e Inps per quanto riguarda il lavoro domestico. La sussistenza di meri errori materiali non costituisce di per sé causa di inammissibilità della dichiarazione di emersione. Nell’ipotesi di mancata presentazione della documentazione, di documentazione insufficiente, sarà richiesta, eventualmente, un’integrazione, fissando una nuova data di convocazione. Nel caso di assenza della documentazione integrativa richiesta, si procederà al rigetto dell’istanza. La mancata presentazione delle parti senza giustificato motivo comporta l’archiviazione del procedimento. 15.– Può essere espulso uno straniero nei cui confronti è stata presentata una dichiarazione di emersione? No, in attesa della definizione del proce-
INFO ANESV
Sezione Piemonte
Nella foto il nuovo Consiglio della Sezione Piemonte Valle d’Aosta, insediatosi il 24 settembre scorso. È composto: 2a Fila : BUSATO Gioele,PICCALUGA Felice, DELLA FERRERA Marco,OSSOLA Ronny, MORETTI Daniele, BOSIO Dario e ALBERICCI Giuseppe. 1a Fila : IUSSI Pasquale, MASSA Loris, MORETTI Cesare, PICCALUGA Massimo, CUCINI Roberto e BOSSI Rudi.
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dimento di emersione lo straniero non può essere espulso, ad eccezione dei casi di espulsione per motivi di ordine pubblico o di sicurezza (articolo 13, comma 1 e 2 lett.c) del D.gs. n. 286/1998) o per motivi di prevenzione del terrorismo. 16.– Se la dichiarazione di emersione è accolta, si è comunque perseguibili per gli illeciti commessi? No, l’esito positivo del procedimento di emersione comporta per il datore di lavoro e per il lavoratore, l’estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi relativi alle violazioni commesse. In ogni caso, anche in caso di esito negativo del procedimento di emersione, verranno archiviati i procedimenti penali e amministrativi a carico del datore di lavoro nel caso in cui l’esito negativo derivi da motivo indipendente dalla volontà o dal comportamento del datore di lavoro. Da segnalare che il provvedimento prevede, tra l’altro, l’aumento delle pene per particolari ipotesi di sfruttamento lavorativo, la concessione di permessi di soggiorno ai lavoratori che denunciano il proprio datore di lavoro/sfruttatore e una nuova sanatoria per coloro che sono occupati da alme-
no tre mesi e sono sul territorio italiano dal 31 dicembre 2011. Inoltre si evidenzia che il nuovo decreto legislativo aumenta le pene per il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato (che ai sensi dell’art. 22, comma 12, D.Lgs. n.286/98 è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5000 euro per ogni lavoratore impiegato) da un terzo alla metà: a) se i lavoratori occupati sono in numero superiore a tre; b) se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa; c) se i lavoratori occupati sono sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento di cui al terzo comma dell’articolo 603-bis c.p. È inoltre previsto che con la sentenza di condanna il giudice applica la sanzione amministrativa accessoria del pagamento del costo medio di rimpatrio del lavoratore straniero assunto illegalmente.
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Parchi di divertimento
Indagine sull’andamento della stagione 2012 di Maurizio Crisanti
I
parchi di divertimento italiani – quasi 200 strutture tra parchi tematici o meccanici, acquatici e faunistici – sono visitati annualmente da 13 milioni di visitatori (dati SIAE 2011). Obiettivo della ricerca è stato la verificare dell’andamento del settore nella stagione 2012.
L’indagine ha coinvolto trenta strutture del divertimento, tra parchi tematici, parchi acquatici e parchi faunistici. Nello specifico l’indagine ha riguardato il numero di visitatori, il fatturato complessivo, quello della ristorazione ed il dato relativo agli esercizi commerciali interni, con riferimento al 31 agosto 2012, in rapporto agli esiti della stagione 2011. L’esito della ricerca ha evidenziato che la stagione 2012 dei parchi di divertimento si presenta sostanzialmente con segno negativo per le strutture a carattere tematico\meccanico, in sostanziale tenuta, seppure con segnali negativi, per i parchi acquatici e con andamento fortemente negativo per i parchi faunistici. 18 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
L’andamento dei parchi di divertimento è fortemente condizionato dalle condizioni metereologiche, che hanno penalizzato fortemente le giornate festive della Primavera ed il mese di Luglio in alcune aree del Paese, densamente popolate. Anche il dato sulle presenze di turisti, che ha registrato un calo significativo nelle aree più vocate, quali la Riviera Romagnola, ha inciso negativamente sul risultato della stagione 2012. I dati delle principali organizzazioni di categoria del settore ricettivo e balneare, incrociati con quelli delle associazioni di consumatori, fanno infatti registrare un calo di presenze nelle aree turistiche che in alcuni casi presenta numeri a due cifre. Inoltre i dati sui consumi delle famiglie evidenziano che la propensione alla spesa è in forte calo, con dati che le associazioni del commercio hanno definito come i peggiori dal Dopoguerra ad oggi. In tale contesto anche un settore che fino allo scorso anno aveva registrato una tenuta sostanziale dei visitatori, ed andamento in calo moderato del fatturato, a causa della riduzione della spesa dei visitatori per consumi interni al parco, ha risentito della situazione economica generale.
Parchi di divertimento Nel dettaglio alcuni elementi relativi alle diverse tipologie analizzate: A) Parchi tematici\meccanici: Numero di visitatori
Il fatturato complessivo della stagione 2012 nei parchi tematici presenta una significativa flessione, che coinvolge quasi l’80% delle strutture. Anche in questo caso il dato di segno positivo è in parte condizionato dalla presenza di nuovi operatori. La tendenza è preoccupante, in quanto fino al 2009, la maggior parte delle strutture presentava un fatturato stabile o con segno positivo. Il calo degli incassi della stagione 2012 è dovuto alla flessione nel numero di visitatori, e condizionato dall’andamento della spesa pro capite per ristorazione e merchandising all’interno del parco. Statisticamente, in molte strutture la spesa pro capite per f&b e merchandising incide infatti per una percentuale del 45% sugli incassi complessivi. Spesa per ristorazione
Riguardo al numero di visitatori, le grandi strutture del divertimento si avviano a concludere la stagione 2012 con il segno negativo, che connota le prestazioni di oltre il 64% delle strutture, con un calo di oltre il 10 per cento in circa il 42% dei casi. Le performance di segno positivo sono legate anche alla presenza di nuovi soggetti, che lo scorso anno avevano appena avviato l’attività. Notizie giornalistiche evidenziano una situazione di forte criticità per una struttura storica del Riminese, e un generale calo di oltre il 15% per altre strutture della Riviera romagnola. Fatturato 2012
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I parchi hanno tutti elaborato una strategia intelligente riguardo al food&beverage, presentando proposte che, per qualità e prezzo, hanno tentato di intercettare la minore propensione alla spesa da parte dei visitatori. In ogni caso i risultati presentano un andamento negativo, con il 50% delle imprese che segnalano una flessione. Le scelte commerciali hanno comunque limitato le perdite. Nella stagione 2012 è stata infatti rafforzata la presenza di prodotti che presentano una forte marginalità, quali le granite, e si è avviato l’inserimento di elementi tipici della ristorazione veloce da sala cinematografica, come il pop corn fresco. L’ottimizzazione dei costi è stata perseguita anche attraverso la presentazione di panini, focacce e prodotti da fast food da frigo, rigenerabili al momento.
Esercizi commerciali interni
Il 40% dei parchi tematici ha registrato un calo del fatturato degli esercizi commerciali interni. Un’attenta politica dei prezzi ha limitato le perdite, che incidono tuttavia fortemente, per alcune decine di punti percentuali, sul fatturato complessivo delle imprese. Il dato conferma la scarsa propensione del pubblico ad effettuare acquisti all’interno del parco. A) Parchi acquatici: Numero di visitatori
I parchi acquatici, in termini statistici, hanno registrato una sostanziale tenuta rispetto alla stagione 2011. Oltre il 50% delle imprese registra infatti una conferma dei dati 2011 – elemento che in questo contesto deve essere ritenuto positivo – ovvero un aumento dei visitatori. I dati del sondaggio confermano tuttavia che il 46% delle strutture – presenti in un www.anesv.it 21
Parchi di divertimento numero di oltre 80 sul territorio nazionale – registra dati negativi, il 45% delle quali con una flessione superiore al 10%. Il dato va rapportato alle condizioni metereologiche della stagione estiva, che hanno fatto registrare temperature elevate, con un mese di Luglio che ha penalizzato fortemente solo alcune aree.
Fatturato complessivo I dati sul fatturato sono in linea con quelli relativi al numero di visitatori. Circa il 50% del campione registra una sostanziale tenuta o un moderato aumento, mentre le flessioni incidono per non più del 15% rispetto alla stagione 2011.
Spesa per ristorazione Anche i parchi acquatici confermano il dato registrato nei parchi tematici, segnalando un segno negativo nel 50% dei casi. Nel settore è stata adottata una nuova stra22 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
tegia, già evidenziata con riferimento ai parchi tematici, inserendo nel F&B l’offerta di prodotti ad elevata marginalità. Esercizi commerciali interni
Il dato, negativo per il 50% delle imprese, conferma la scarsa propensione alla spesa da parte del pubblico. Nei parchi acquatici l’incidenza degli esercizi commerciali sul fatturato complessivo è comunque inferiore a quella dei parchi tematici e faunistici. Parchi faunistici
Il dato sui visitatori nei parchi faunistici per la stagione 2012 è particolarmente negativo. Le più grandi imprese del settore – non più di 10 sul territorio nazionale – hanno registrato un calo di presenze superiore al 15%, confermando questa aliquota anche con riferimento al fatturato complessivo ed alla vendita di F&B e merchandising. Le elevate temperature della stagione hanno infatti distolto i visitatori da questa tipologia di strutture.
Parchi di divertimento
2012: la crisi colpisce anche i parchi di divertimento A cura di Roberto Canovi
Parksmania.it – Amusement Project
P
er i parchi acquatici si è praticamente esaurita la stagione 2012. Diverse strutture hanno chiuso i battenti tra il primo e il secondo weekend di settembre, mentre Caneva Acquapark - l’acquatico che vanta da sempre il periodo d’apertura più lungo - svuoterà le piscine la sera del 16 settembre. Per tutti gli altri, dai meccanici ai faunistici, dai tematici ai didattici, la stagione continuerà fino ad Halloween, con Gardaland 24 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
e Rainbow MagicLand che effettueranno poi anche l’apertura natalizia. È però opportuno sottolineare che statisticamente quest’ultimo periodo autunnale non incide più di tanto sul fatturato globale e non consente dunque eventuali “recuperi” di presenze al fotofinish di significativa importanza. Già oggi è dunque possibile stilare un primo bilancio, a libro mastro ancora aperto, di quella che è stata una stagione particolarmente anomala sotto diversi punti di vista. Innanzitutto le condizioni climatiche: pessime ad inizio stagione, con numerosi weekend di pioggia nel periodo primaverile, seguiti da un’estate spaventosamente calda. Se per gli acquatici il caldo eccessivo può risultare sicuramente un vantag-
gio, inducendo un maggiore numero di persone a cercare refrigerio nelle piscine, nel caso delle altre tipologie di parchi si evidenzia l’effetto contrario. Una giornata trascorsa trascinandosi con oltre 35 gradi all’ombra da un’attrazione all’altra, spossati e intristiti all’interno di lunghe e maleodoranti code, richiede infatti una notevole dose di masochismo. E fisiologicamente meno persone sono quindi disposte ad affrontare questa negativa esperienza. Quindi, premesso come sempre che ogni struttura possiede caratteristiche, storia, target e dimensioni diverse e di conseguenza possono verificarsi anche casi anomali in positivo o negativo rispetto alla tendenza generale, risulta dunque perfettamente spiegabile il fatto che, come vedremo, i parchi acquatici abbiano registrato performance nettamente migliori rispetto agli “asciutti”. Le condizioni climatiche rappresentano però, mai come quest’anno, solo uno degli aspetti da esaminare per effettuare un’analisi il più possibile corretta. La crisi, sia a livello economico che - par-
ticolare di non trascurabile importanza psicologico, si è pesantemente abbattuta sulle famiglie italiane e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. In ogni settore e non solo quello dei parchi di divertimento. Federalberghi ha denunciato un calo del 10% sul fatturato dei primi 8 mesi dell’anno, con un calo di presenze dell’ordine del 2,6% e particolare significativo, tutto a carico del mercato italiano. Gli stranieri, infatti, in alcuni periodi hanno addirittura influito con una percentuale positiva, come riportato dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che ha così presentato i dati mensili: “L’andamento del turismo alberghiero italiano a luglio ed agosto di quest’anno fa segnare un risultato a due velocità: luglio ha mostrato una flessione complessiva delle presenze alberghiere pari al 5%, caratterizzata da un -8,9% di italiani ed un +0,2% di stranieri. Agosto, per la prima volta nella storia del turismo italiano, invece, ha registrato un -1,1% di presenze complessive, composte da un -3% di italiani ed un +2,1% di stranieri”. Come è facile comprendere, le attività del
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turismo sono strettamente legate al settore dei parchi, che storicamente beneficiano non solo della presenza di pubblico nelle isocrone di riferimento più vicine, ma anche - e in alcuni casi soprattutto - dei flussi turistici stagionali legati al territorio in cui sono collocati. Minori presenze stagionali sul territorio, è matematico, rendono più difficili buoni risultati in termini di ingressi. Anche in questo caso, però, stiamo evidenziando solo uno dei tanti tasselli che alla fine andranno a comporre il mosaico che illustrerà più compiutamente la stagione 2012. Conseguenza della crisi è anche la minore capacità di spesa degli italiani - altro fattore importante da tenere in considerazione - che risulta essere ulteriormente calata negli ultimi mesi. Questo si registra maggiormente se si confronta con quella degli stranieri che giungono in Italia, ancora generalmente propensi a spendere all’interno dei parchi; olandesi, russi e tedeschi in testa, ma in taluni casi anche francesi, inglesi e più in generale i residenti nei paesi dell’Est Europa. Dopo tutte queste premesse, giungiamo dunque ai dati concreti e cioè alle presenze di pubblico e ai fatturati registrati dai parchi italiani fino ad ora. Come sempre riteniamo sia corretto, in assenza di dati ufficiali - che i parchi non forniscono praticamente mai - indicare un range entro il quale più o meno tutte le strutture sono comprese. E il dato non è confortante dal momento che ci si assesta da un positivo ma praticamente unico +18% ad un devastante -25% - per fortuna altrettanto raro per quanto riguarda gli ingressi. Ad essere colpiti pesantemente sono stati, per le ragioni che abbiamo elencato 26 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
all’inizio, soprattutto i parchi “asciutti” che, nonostante l’incredibile numero di promozioni a prezzi scontati attivate per tentare di arginare i primi preoccupanti cali della parte iniziale della stagione, non sono mai riusciti a recuperare. Anzi, in alcuni casi hanno addirittura peggiorato le loro percentuali anche nei mesi successivi. Per quanto riguarda gli acquatici, ove si siano verificate perdite sugli ingressi, queste sono state generalmente contenute tra il -3% e il - 12% con, di contro, l’incredibile performance registrata da Aqualandia (Jesolo Lido), che quest’anno ha totalizzato il record assoluto di presenze della sua ultraventennale storia: 220.000 persone (+ 18%). Cercheremo di capire in seguito il perchè. La percentuale di parchi acquatici in Italia, per ragioni storiche, culturali, economiche e soprattutto climatiche, è probabilmente la più alta d’Europa insieme alla Spagna e di conseguenza l’incidenza sull’intero comparto dell’amusement nazionale è notevole. Ciò non toglie che all’atto pratico, in termini di volumi d’affari e numero di presenze siano altrettanto importanti le meno numerose ma in media più grandi strutture delle altre categorie. E dunque, parafrasando con annessa licenza poetica, si può affermare che “Se Atene non ride, Sparta piange a dirotto”, perchè per l’altra metà dei gestori dell’italico divertimento è proprio il caso di sottolineare che si tratta di un vero e proprio “pianto greco”. In questo caso, infatti, si registrano in massima parte tutti segni negativi in percentuale. Oltretutto, più spesso a due cifre anzichè una. Traslare queste percentuali in numeri
Parchi di divertimento
concreti può forse meglio rendere l’idea della portata del problema: se un -5% di un piccolo parco che totalizza annualmente 120.000 ospiti - ma esistono realtà anche molto più ridotte - significa una perdita di circa 6.000 unità, un calo del 20% su un parco che ne totalizza 1.000.000 è pari a 200.000 biglietti staccati in meno. Un disastro comunque in entrambi i casi, perchè tutto è sempre da leggersi in proporzione, sia sui costi che sui ricavi. Per un medio parco da 300.000 ingressi, infatti, anche solo 15.000 ingressi in meno - cioè il 5% - equivalgono ad un mancato ricavo, tra biglietto, parcheggio, ristora-
Ottovolante Indoor in Romania IEPark ha realizzato nel Cotroceni Park di Bucarest un family coaster indoor che attraversa la galleria commerciale. Posizionato nella parte ovest della città, tra il centro ed il distretto residenziale di Bucarest il Mall ospita 300 negozi, un Cinema 3D, 20 Schermi Cinema, 30 Fast Food e Ristoranti, un ipermercato, una pista di pattinaggio su ghiaccio, cascate e fontane, parete da arrampicata, giochi ed intrattenimenti vari. L’attrazione è particolarmente spettacolare e qualifica il grande centro commerciale. A quando in Italia?
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zione e servizi vari, di 350.000 euro come minimo. E al -10% o -15% la cifra raddoppia o triplica. Se poi si ragiona in termini di fatturato, le cose peggiorano ancora perchè, sempre a causa delle promozioni sull’ingresso effettuate dai parchi e della minore propensione alla spesa al loro interno da parte degli ospiti, il ricavo reale procapite si è abbassato in certi casi limite anche del 20%. Per intenderci, un calo che può variare dai 2 agli 8 euro a persona. Non va dimenticato infatti che ormai è prassi comune per diverse strutture offrire non più solo sconti particolarmente aggressivi o il secondo giorno con ingresso gratis, ma anche ulteriori benefit su alloggio e ristorazione. In definitiva, per ottenere un quadro il più possibile indicativo della stagione vissuta, sarà necessario focalizzarsi sui fatturati piuttosto che sul numero degli ingressi, che mai come quest’anno possono trarre in inganno nonostante il già evidente calo denunciato. Questi dati, pur volutamente generici, possono comunque stimolare alcune brevi riflessioni che sarebbe auspicabile venissero poi sviluppate maggiormente magari in occasione dell’annuale Incontro-Seminario del settore amusement che si svolgerà in occasione dei Parksmania Awards nel mese di dicembre. La prima riflessione riguarda Aqualandia, che pur non essendo il solo parco acquatico ad avere registrato quest’anno un trend molto positivo, possiede alcune caratteristiche, applicabili poi in parte ad altre strutture, che lo rendono adatto ad una analisi di case-history più approfondita. Innanzitutto gli ospiti, che appartengono in maggioranza ad un pubblico di prossimità costituito non tanto dai residenti, ma dai turisti presenti sul territorio per la classica settimana di vavanza. Questa tipologia di pubblico che varca i cancelli del parco rappresenta oltretutto un target mediamente abbastanza elevato sia come educazione che come capacità di spesa. E, particolare decisamente importante negli ultimi anni, gli stranieri sono presenti con una percentuale superiore alla media degli altri parchi. Nel parco di Jesolo si registrano infatti anche punte del 50%. Fondamentale quindi l’estrema vicinanza degli ospiti alla struttura, dunque, e questo permette di non accollarsi la ormai folle spesa per il carburante e i pedag-
gi autostradali. Nel caso di Aqualandia è evidente che i vacanzieri hanno comunque sostenuto la spesa per raggiungere la località di villeggiatura, ma il parco acquatico in questo caso non è l’obiettivo del viaggio come può essere ad esempio Gardaland per un abitante di Torino o Firenze. O Mirabilandia per un abitante delle Marche o della Campania. Questo fattore - il pubblico di prossimità - ha dunque influito positivamente praticamente in tutte le strutture prese in esame. Per migliorare la performance o anche solo per limitare i danni. La selezione della clientela, che nel caso del parco di Jesolo è data dall’effettivo alto costo sia dell’ingresso - peraltro abbassato con alcune promozioni però non particolarmente aggressive - che di tutti i servizi presenti all’interno, è un altro fattore da non sottovalutare. Al contrario, parchi che si rivolgono ad un target più popolare sono stati fortemente penalizzati sia dal fatto di dovere appunto proporre la propria struttura a prezzi stracciati - per assurdo dequalificando anche ulteriormente il proprio prodotto agli occhi del
pubblico - sia dallo scarso o addirittura nullo ritorno in termini di spesa per ristorazione e merchandise da parte di queste stesse persone. Che evidentemente non volevano - o potevano - spendere ulteriore denaro all’interno del parco. In generale, dunque, si è assistito a un calo della spesa procapite all’interno di tutti i parchi e a risentirne maggiormente è stato il merchandise inteso come negozi e punti foto. E’ lapalissiano anche come la diversa tipologia di fruizione della struttura da parte degli ospiti abbia ancora una volta penalizzato maggiormente i parchi “asciutti”. Gli ospiti degli acquatici, essendo in costume da bagno, hanno da sempre maggiori difficoltà ad accedere frequentemente al portamonete e dunque sono comunque storicamente meno soggetti a quella che è la “spesa d’impulso” tipica dei parchi tematici. Luciano Pareschi, direttore di Aqualandia, sottolinea a tale proposito un particolare di non trascurabile importanza: “Quest’anno abbiamo introdotto nel parco un sistema di pagamento elettronico con bracciale che elimina definitiva-
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Parchi di divertimento mente il problema della non accessibilità al portamonete, ma non abbiamo avuto, contrariamente alle nostre speranze, alcun aumento di spesa all’interno del parco. Osservando però come sono andate le cose negli altri parchi della nostra categoria sul fronte della spesa interna, la conclusione è che con questo sistema abbiamo comunque almeno evitato il calo”. La conferma ci arriva dal parco acquatico Le Vele, il cui direttore Ezio Stagnoli, raggiante per il +8% registrato sugli ingressi - 230.000 presenze, record della stagione 2009 eguagliato - sottolinea come a fronte di un sostanziale pareggio sulla ristorazione, a soffrire molto sia stato proprio il merchandise. Per inciso, nei parchi acquatici il merchandise incide in percentuale risibile sul bilancio generale, ma è comunque sintomatico della situazione che stanno vivendo gli ospiti: ingresso si, ma spese non strettamente necessarie ridotte al minimo o azzerate. Nei parchi in cui, al contrario, il merchandise riveste una porzione importante del fatturato globale, i forti cali registrati - tra il -5% e il -20% - hanno chiaramente avuto effetti particolarmente devastanti.
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Anche sul fronte della ristorazione, altra voce fondamentale di bilancio, le sofferenze non sono mancate. Come ci conferma a tale proposito Francesco Russello, direttore di Etnaland, “Anche sul food & beverage, pur avendo il nostro parco probabilmente i prezzi più bassi in assoluto e avendo investito moltissimo sulla comunicazione dei piatti combinati, non riusciamo a crescere come fatturato. Un numero spropositato di famiglie continua ad entrare con le borse frigo e, addirittura, abbiamo avuto anche un ospite che tentava di entrare portandosi appresso una voluminosa macchina per fare il caffè con le cialde”. Episodio di colore ovviamente da riportarsi all’interno di un futuro libro dedicato alle stranezze e assurdità degli ospiti, anche perchè la macchina in questione necessitava oltretutto della presa di corrente elettrica, accessorio di cui notoriamente non sono dotati ombrelloni e lettini. Si tratta comunque di un episodio sintomatico di un’abitudine che fino ad ora è stata più marcata al Sud, ma che si sta in alcuni casi diffondendo anche al Nord, fosse anche solo il panino nello zaino al posto
Parchi di divertimento
della ben più ingombrante attrezzatura da pic-nic. Questo fenomeno resisterà almeno fino a quando la crisi in atto non allenterà la sua morsa. Etnaland ha segnato oltretutto quest’anno un calo di presenze all’ingresso intorno al -5% e, particolare piuttosto interessante, come evidenzia all’interno della sua analisi Russello, “Per la prima volta tutti i dati storici e le conseguenti previsioni sugli accessi giornalieri si sono rivelati inutili. Abbiamo avuto infatti degli sbalzi anche importanti in positivo o in negativo nelle singole giornate, senza apparente motivo, e questo ci ha condizionato molto nella gestione quotidiana della struttura, rendendoci tutto più difficile. Dovremo ef32 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
fettuare opportune analisi per capire meglio le ragioni di questa anomalia”. Anomalia registrata anche da Milena Marino, direttore di Acquapark Odissea 2000 di Rossano Calabro: “Non abbiamo avuto variazioni sulle presenze quest’anno, che sono state confermate rispetto al 2011, ma allo stesso tempo queste si sono distribuite senza seguire i canoni classici cui eravamo abituati. Abbiamo infatti registrato una tutto sommato logica maggiore affluenza nelle giornate in cui il prezzo d’ingresso era più basso, ma allo stesso tempo sulla non coerenza degli afflussi rispetto ai dati storici ha inciso molto probabilmente anche una decisione per così dire last minute da parte di tante famiglie. Se consideriamo che il nostro principale bacino di utenti non è costituito da residenti della zona ma da ospiti che vengono dall’intera Calabria e dalla Puglia, che devono di conseguenza sobbarcarsi un viaggio anche di due ore, questo fenomeno si spiega abbastanza bene. Come dato negativo e probabilmente indice della crisi, c’è però da sottolineare come, e non solo da quest’anno, si nota un calo molto forte dei consumi non tanto presso i bar, che hanno tenuto, ma presso il self-service, che quest’anno ha registrato un 20% abbondante in meno di fatturato. Anche questo rende molto chiara la situazione attuale: non si rinuncia allo snack, ma c’è il crollo dei pranzi”. Segno negativo - circa -8% - sia sulla spesa procapite che sugli ingressi, per Aqualand del Vasto, parco acquatico abruzzese che ha cercato di differenziare la sua offerta - dopo avere per il momento abbandonato i concerti e la discoteca serale - con una fattoria didattica dedicata ai bambini. Come afferma Luciano De Nardellis, direttore del parco, “La fattoria ci ha dato notevoli soddisfazioni, ma quest’anno si è sofferto comunque molto, proprio a causa della crisi”. Alla medesima latitudine, ma passando dal Mare Adriatico al Tirreno, si registrano le stesse percentuali negative anche ad Aquafelix, parco acquatico di Civitavecchia, che segna un calo del -5/-10% sia su ingressi che fatturato globale, che ristorazione, mentre per quanto riguarda il merchandise si sfiora addirittura il -15%. Il calo di ingressi ha investito anche Minitalia Leolandia, parco per famiglie con bambini di Bergamo, che per la prima volta negli ultimi 4 anni vede invertirsi
un trend particolarmente entusiasmante - dell’ordine di un +20% annuo - e sostanzialmente allinea le criticità dei parchi di “destinazione” a quelli cosiddetti di “prossimità”. Pur trovandosi all’interno dell’enorme bacino degli utenti lombardi, anche a fronte di un buon rapporto qualità/prezzo, significa che tante famiglie quest’anno non possono permettersi nemmeno lo “svago a chilometro zero”. Il direttore Massimiliano Freddi precisa che “Questa stagione il comportamento dei nostri visitatori è sfuggito a tutte le logiche più classiche. Solo il mese di agosto ci ha rassicurato, portando un risultato vicino al record storico di affluenza. Certo, da solo non aiuta a recuperare i numeri persi, ma è un segnale che il parco continua a piacere al proprio pubblico. Il calo registrato sugli ingressi sfiora attualmente il 10%, mentre food e merchandise mantengono le stesse spese medie del 2011”. Anche sul Lago di Garda un segno meno. Secondo quanto riportato da Fabio Amicabile, direttore di Canevaworld Resort, infatti: “La stagione non è ancora finita per noi, ma al momento l’intero Resort registra un globale - 5% sulle presenze e un -8% sul fatturato. Se però ci focalizziamo sulle singole strutture, risulta evidente che a un incremento degli ingressi per quanto riguarda Caneva Aquapark, fa da contraltare la performance in negativo sia del parco tematico Movieland che dei 3 locali a tema - di cui due ristoranti, n.d.r. - che in questo modo hanno causato l’abbassamento della percentuale globale”. Sempre sul lago di Garda, nemmeno il colosso Gardaland può quest’anno vantare numeri da record. Nulla di ufficiale, dal momento che non è stato ancora possibile avere dati direttamente dal parco, ma l’incredibile serie di promozioni effettuate, tra cui le apprezzabili “giornate scacciacrisi” del mercoledi e della domenica, hanno reso evidente come anche nella casa di Prezzemolo sia entrata la crisi. Ci stupiremmo peraltro del contrario, dal momento che il trend negativo non sta risparmiando soprattutto i parchi maggiori. Non si tratta quindi di errori di strategia di cui qualcuno si debba vergognare, ma semplicemente di una situazione che colpisce indistintamente tutti i settori dell’economia italiana e non solo. Concretamente, anche per quanto riguarwww.anesv.it 33
Parchi di divertimento da il parco di Merlin Entertainment, l’impressione dall’esterno è che si sia raggiunta una percentuale in negativo a due cifre, sia sul numero di ingressi, sia sulla spesa procapite all’interno. Il mese di settembre, in verità iniziato veramente bene con un paio di weekend da oltre 30.000 ingressi giornalieri, l’imminente Halloween e forse il Natale - quest’ultimo però storicamente mai foriero di particolari exploit - potranno forse consentire un piccolo recupero, ma resta assolutamente evidente il fatto che se l’edilizia, l’industria, l’agricoltura, l’artigianato e il turismo sono tutti in crisi, sarebbe utopico pensare al parco più importante d’Italia come alla sola isola felice in questo devastato e al momento devastante panorama. Dal Garda alla Riviera Romagnola il tragitto è breve, ma anche in questo caso è il segno meno a caratterizzare quasi tutte le strutture amusement dell’area. Fiabilandia, come riportato abbondantemente dai giornali locali nei giorni scorsi, sta vivendo la situazione più tragica, con dichiarazioni ufficiali che parlano di drastica riduzione dei mesi di apertura per il prossimo anno e forti tagli al personale, mentre al successo di Aquafan, che ha registrato un significativo segno + grazie, ma non solo, al successo degli “Schiuma Party” serali, fa da contraltare la perdurante crisi di Oltremare, struttura appartenente alla medesima società del parco di Riccione e ad esso confinante. In quest’ultimo caso, la crisi che ha investito i parchi tematici si somma alla ormai storica scarsa appetibilità del prodotto di Oltremare per il pubblico. Ancora oggi, nonostante si siano spese cifre molto importanti, non sono state trovate soluzioni adeguate per il rilancio - crisi permettendo - di una struttura che avrebbe in ogni caso meritato sicuramente sorte migliore. Italia in Miniatura, icona storica della Riviera, denuncia un calo di oltre il 15% su tutte le voci e allo stato attuale le prospettive di un parziale recupero nei mesi autunnali non risultano propriamente incoraggianti. Pietro Lanciotti, direttore commerciale di Mirabilandia, fa il punto della situazione: “Il 2012 è stato un anno difficile per l’Italia e per tutta l’Europa. Il settore del turismo e dell’intrattenimento ha sofferto innanzitutto per la riduzione delle vacanze degli italiani dovuta alla minore disponibilità di spesa delle famiglie, il maltem36 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
po primaverile ed infine per il sisma che ha colpito l’Emilia proprio alla vigilia della stagione estiva. Le prime stime indicano per la Riviera una contrazione del movimento tra il -10 e il -15%, con flessioni di fatturato ancora superiori. In questo scenario, una pur tutto sommato contenuta diminuzione anche dei nostri visitatori, una riduzione del 5% della ristorazione interna e del 15% del merchandising, con ancora una parte molto importante di stagione da affrontare, possono considerarsi accettabili. Per ottenere questi risultati, la scelta di rendere indipendente Mirabeach - che alla fine ha ottenuto lo stesso numero di visitatori del 2011 - è stata determinante. Possiamo definire fondamentale, inoltre, la politica anti-crisi attuata a favore delle famiglie con bambini, sia con la promozione Bimbi gratis fino a 10 anni, che con le numerose offerte promozionali proposte dal nostro Tour Operator Mirabilandia Vacanze. Ma tutto questo sarebbe stato, probabilmente, inutile senza il grande impatto mediatico provocato dall’inaugurazione della novità 2012: Divertical. Questa nuova attrazione ci ha infatti consentito di attirare al parco un maggior numero di persone. Siamo comunque molto sereni e fiduciosi per il finale di stagione: ci aspettano un settembre e un ottobre che potrebbero riservare sorprese in positivo ed un lungo ponte di Halloween che fino ad ora ci ha dato sempre grosse soddisfazioni”. Per quanto riguarda Rainbow MagicLand, che dopo l’affrettata e problematica apertura dello scorso anno ha per la prima volta affrontato una stagione regolare, i numeri relativi agli ingressi sono logicamente in aumento. Anche perchè era onestamente difficile peggiorare la situazione verificatasi nel 2011. Il parco dovrebbe a fine stagione sfiorare o addirittura raggiungere il milione di visitatori, ma le frequenti e particolarmente aggressive promozioni effettuate durante tutta la stagione non consentiranno di incidere nella stessa proporzione per quanto riguarda il fatturato. Pur aumentando anch’esso, infatti, risentirà comunque della minore spesa per ristorazione e, soprattutto, merchandise. Alla luce di tutto quanto riportato fino ad ora, scaturiscono alcune considerazioni finali, che speriamo possano essere ribaltate il più possibile a breve. Il calo di pubblico e fatturato del 2012, unito alla
già scarsissima recente propensione delle banche a sostenere lo sviluppo delle strutture medio piccole, inibirà probabilmente molti degli investimenti futuri in nuove attrazioni. La qualità generale del prodotto è quindi destinata a ridursi, anche e soprattutto a causa delle forti scontistiche applicate negli ultimi tempi - peraltro non da tutti che ormai stanno dequalificando il prodotto agli occhi del pubblico, assimilando i parchi divertimento alle compagnie aeree “low cost”. Se consideriamo infatti che una giornata sulla neve (sei ore), un concerto (due ore) o una cena a base di pesce (tre ore) costano molto di più di un singolo biglietto d’ingresso che permette di trascorrere come minimo otto ore all’interno di un parco, è devastante constatare come oggi, ad esempio, nell’immaginario collettivo la giornata a Mirabilandia sia da prendersi in considerazione solo a fronte di un biglietto d’ingresso valido due giorni e comprensivo di notte in Hotel. Per i parchi che non troveranno il modo di
ricavare denaro dai cosiddetti “extra”, che al momento, dati alla mano, sono quelli che presentano le maggiori sofferenze, sarà molto dura attraversare la crisi, dato che per qualche tempo nessuno avrà il coraggio di abbandonare le promozioni in stile 3x2 o addirittura 2x1, disponibili senza limiti di calendario e con il minimo sforzo di acquisto di un prodotto di largo consumo. Se l’unico fattore determinante diventa il prezzo, i servizi perdono inevitabilmente di qualità. Non è eresia affermare che un prodotto dequalificato agli occhi del pubblico è più difficile da vendere nel lungo periodo e che, soprattutto, un abbassamento della qualità dello stesso è quanto di peggio si possa offrire all’interno di una struttura che deve offrire un’esperienza positiva e soprattutto il più possibile “magica”. Anche se ci auguriamo il contrario, sarà molto duro e lento risalire la china e solo i parchi di dimensioni maggiori possono invertire questa rotta utilizzando logiche di pricing più consone ai leader di mercato. Sempre a proposito di “extra” legati alla
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Parchi di divertimento necessità di fare cassa con sistemi alternativi, non si può però sorvolare sull’utilizzo in alcuni casi distorto di una pratica ormai comune a tutti i parchi tematici europei di grandi dimensioni e cioè l’introduzione del cosiddetto “fast pass”, reso popolare negli anni da Disney e Universal. A differenza di queste due grandi realtà, che offrono gratuitamente il servizio, negli altri parchi - Gardaland, Mirabilandia e Rainbow MagicLand compresi - il prezzo per accedere rapidamente alle attrazioni saltando la normale coda, è non solo molto elevato, ma contribuisce ad aumentare notevolmente i tempi di attesa degli altri ospiti nel momento in cui e accade troppo spesso - non ci si limita a metterne in vendita una percentuale matematicamente - nonchè eticamente - corretta. In alcuni casi si rasenta l’assurdo, con conseguenti lunghi tempi di attesa anche all’interno di quella che dovrebbe essere la “corsia saltacode”. Il risultato è la mancanza di un effettivo servizio per chi ha pagato un supplemento anche di 10 o 15 euro e l’ulteriore frustrazione per chi non ha potuto permetterselo, che vede raddoppiati, come minimo, i propri tempi di attesa. La percezione del valore di un prodotto - in questo caso l’esperienza globale nel parco - cala negli ospiti dunque anche quando si utilizzano questi strattagemmi per mitigare l’impatto delle promozioni troppo aggressive. Questo dovrebbe essere un fattore di cui tenere conto se non si vuole navigare solo a vista, perchè poi negli anni a venire, a prescindere dalla crisi, l’ospite insoddisfatto molto più difficilmente vorrà tornare al parco. Nella sciagurata corsa per arginare questo trend, prevediamo che sarà dunque inevitabile applicare ulteriori tagli al personale - peraltro già in atto da alcuni anni in alcuni parchi - insieme all’utilizzo di formule di assunzione che amaramente potremmo definire più “al passo con i tempi” come i contratti a chiamata, che aiutano a contenere i pesanti costi del personale, ma che creano inevitabilmente una minore fidelizzazione dello staff e purtroppo allineano sempre più il mondo dei parchi a quello della grande distribuzione. Si assisterà inoltre, è questo è positivo, ad un ulteriore incremento delle vendite di biglietti online. Già oggi alcune strutture 38 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
hanno raggiunto la quota del 15% sul totale delle vendite, con piena soddisfazione sia sul fronte dell’incasso immediato, che della gestione diretta delle promozioni, di un risparmio di personale e un miglioramento dell’esperienza dell’ospite prima della visita. Devastanti, almeno a parere di chi scrive, le offerte ultrascontate e mai chiare fino in fondo, gestite da alcuni grandi gruppi specializzati in internet, che tanti commenti negativi, figli di esperienze evidentemente insoddisfacenti, suscitano sui social network da parte degli acquirenti. Senza contare che in questo modo si abitua il cliente all’acquisto di servizi perennemente scontati: da canali alternativi si stanno in breve tempo consolidando come i veri canali di intermediazione del terzo millennio. Crisi senza via d’uscita se non quella della perdita di qualità, dunque? La storia, non a caso maestra di vita, insegna che per poi cavalcare immediatamente un’auspicabile futura ripresa è necessario ragionare in anticipo in termini anticiclici ed è per questo che l’esempio di strutture come Aqualandia o Etnaland, che ogni anno investono pesantemente per aumentare la qualità delle strutture e dei servizi senza svilire la propria immagine, dovrebbe essere osservato con maggiore attenzione. E, appena poco fuori dai nostri confini, abbiamo l’esempio di Europa Park che continua a crescere nei numeri e nel fatturato in barba alla crisi che - non ce ne voglia la signora Merkel - colpisce anche una parte delle famiglie tedesche, grazie ad investimenti poderosi e forse al limite dell’incoscienza per chi ragiona, e qualcuno c’è, con la sola fredda logica del guadagno immediato a prescindere. Infine, una considerazione sull’unico fattore veramente imprevedibile, che non a caso abbiamo citato all’inizio di questo articolo: il Meteo. Se quest’anno, almeno per una parte degli acquatici, si è rivelato un notevole aiuto, per la prossima stagione non è possibile avere garanzie. Un 2013 molto piovoso aggraverebbe ulteriormente la situazione, ma in questo caso di tutti i parchi indistintamente. E nel caso, facendo i debiti scongiuri, sarebbe proprio il caso di affermare che “Piove sul bagnato”.
Parchi di divertimento
In america il lavoro è “a punti” di M.Cristina Cesa
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opo la patente, arriverà anche il lavoro a punti? Non è una battuta, perché un sistema di valutazione del personale, che prevede l’assegnazione di un punteggio numerico negli Stati Uniti è già realtà in alcuni parchi divertimento. L’idea è nata su consiglio di esperti di rapporti di lavoro, il sistema è stato appli-
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cato e pare anche con un discreto successo, sicuramente maggiore delle “faccine” che l’ex ministro Brunetta aveva cercato di introdurre per la valutazione (da parte dell’utenza) degli impiegati statali. Il sistema americano è molto semplice e si è rivelato efficace soprattutto con i lavoratori stagionali. Partiamo dal problema: i gestori di parchi di divertimento, grandi o piccoli che siano, hanno rilevato a loro spese che gli impiegati stagionali si dimostrano spesso poco propensi a rispettare le regole che vengono imposte e che possono andare dall’orario di lavoro a precisi det-
tami di abbigliamento. Da qui una serie di sanzioni disciplinari che vanno dal richiamo verbale, a quello scritto, al licenziamento vero e proprio nei casi più gravi e reiterati. Dato il problema, bisogna considerare il presupposto che un licenziamento, sebbene sia la misura più risolutiva e sicuramente ad effetto più immediato rispetto al redimere – ad esempio – un ritardatario cronico, non è mai la soluzione migliore, neanche per il datore di lavoro. Bisogna invece studiare una soluzione che risolva il problema anche in previsione futura. Ecco quindi che alcuni dei principali parchi indoor americani hanno applicato il sistema a punti. Si parte, ovviamente e come sempre, da una attenta preparazione del personale, con una dettagliata informazione di quelli che sono gli obblighi formali e i comportamenti richiesti ad ognuno. Dopodiché ogni dipendente verrà informato del “punteggio negativo”” corrispondente ad ogni infrazione. Dopo 12 punti, ci sono le basi per il licenziamento. Prima che qualcuno possa alzarsi per denunciare una eccessiva severità va specificato che, ogni 90 giorni, il punteggio viene azzerato. In questo modo si salva chi, alla lunga distanza, finirebbe per essere penalizzato dal crudele gioco dei numeri: pensiamo ai dipendenti fissi o comunque al fatto che si hanno durate di contratto diverse. Novanta giorni appare come un buon compromesso, ma, ovviamente, parliamo di proposte, sarà poi ogni parco a definire i propri parametri. Questo sistema, tra l’altro, prevede anche un lavoro di screening che la direzione deve fare su quelle che sono le mancanze disciplinari più diffuse e sul grado di gravità da assegnare ad ognuna di esse. Si potrebbe obiettare che qualcuno potrebbe farsi i propri calcoli e riuscire a infrangere il regolamento per un numero di volte “contato” e comunque sotto il limite ed uscirne “pulito” ogni 90 giorni. Questo potrebbe essere vero, ma tali casi di malafede sarebbero visibili anche in altre maniere ed è ovvio che il punteggio massimo non sarà l’unica motivazione del licenziamento o di un richiamo verbale. Non solo, va considerata anche la gravità dell’infrazione reiterata. Un comportamento scorretto nei confronti di un ospite del parco è sicuramente più grave di un ritardo di un quarto d’ora... Così come sottrarre soldi dalla cassa potrebbe “valere” direttamente il punteggio massimo. Ad ogni modo chi, in America, ha applicato questo sistema ha avuto riscontri positivi www.anesv.it 41
Parchi di divertimento tradotti in un buon calo percentuale delle infrazioni al regolamento. Che sia tutto merito del sistema non è facile a dirsi. Molte cose stanno cambiando, anche nell’atteggiamento dei dipendenti. Gli stessi manager sono dell’idea che la crisi ci abbia messo del suo. È stato infatti osservato che la maggior parte dei problemi si registravano quando c’era abbondanza di lavoro (per lo meno in America) e quindi chi veniva licenziato per motivi disciplinari sapeva bene che di posti simili ne avrebbe trovati a iosa. Oggi che non è più così neanche in America, chi trova un lavoro se lo tiene ben stretto e dimostra maggiore disciplina. Ma al di là dei numeri e dell’entità delle infrazioni, a nostro giudizio la cosa che appare più interessante di questo sistema di gestione è la totale trasparenza. Tutte le norme disciplinari, comportamentali e di
abbigliamento (ivi compresi piercing, tatuaggi, capigliature) vengono chiaramente indicate nel manuale che viene consegnato al momento dell’assunzione, così come il punteggio assegnato ad ogni mancanza. Ogni dipendente sa quando ha sbagliato e, dall’altro lato, sa che si sta comportando bene. Tenere d’occhio la propria situazione numerica dà un senso di controllo e anche di gratificazione, in un certo senso, quando diventa così leggibile il “buon comportamento” sul lavoro. I parchi e i datori di lavoro avranno così del personale preparato e informato. Nella pratica, sono i supervisori che hanno l’incarico di comunicare la mancanza, perché sono loro quasi sempre i testimoni. L’intervento immediato e l’evidenziare il problema a tutto lo staff e non solo a chi ha sbagliato, nel 90% dei casi si presenta come la forma più efficace di prevenzione.
L’opinione di mirabilandia
le Mirabilandia». Quindi, di fatto, includiamo anche queste tematiche
L’idea del lavoro “a punti” ci sembra interessante, abbiamo quindi contattato Daniele Marotta, Direttore del Personale del Parco di Mirabilandia, al quale abbiamo chiesto una sua opinione sull’applicabilità del sistema in Italia. Quali sono, se ci sono, gli “obblighi” dei lavoratori del vostro parco? Abbiamo un regolamento interno, consegnato e firmato per ricevuta da tutto il personale, all’interno del quale sono contenute le regole di “grooming”: ordine e pulizia della divisa, aspetto (capelli, piercing, ecc.). Per quanto riguarda gli orari, utilizziamo un sistema di rilevazione delle presenze tramite badge, mediante il quale verifichiamo presenze ed eventuali ritardi/ore in più in tempo reale. Relativamente a questo, ovviamente facciamo riferimento a quanto contenuto nel CCNL (contratto collettivo nazionale) del Turismo ed alla normativa vigente in merito all’orario di lavoro. Avete problemi a farli rispettare? Devo dire che non è un grande problema, anche perché lavoriamo profondamente su attività di formazione comportamentale finalizzate a creare e rafforzare lo «sti42 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
Alcuni manager di parchi americani hanno notato che con la crisi i dipendenti appaiono più disciplinati e propensi a seguire i dettami “imposti” dal datore di lavoro. È così anche da noi? In Italia dal punto di vista contrattuale, esiste il diritto di precedenza per chi ha svolto un lavoro stagionale sulla riassunzione per la stagione successiva. Sinceramente non ho notato differenze; la vera differenza la fa la selezione delle persone realmente motivate ed il loro coinvolgimento negli obiettivi da raggiungere in termini di soddisfazione del cliente. Ritenete che un sistema a punti come quello americano potrebbe funzionare a Mirabilandia? Il sistema punitivo fine a se stesso, a mio parere, non da risultati di lungo periodo. E, in ogni caso, vista la normativa del lavoro in termini di procedure disciplinari, non ne permetterebbe l’applicazione. Neanche per i dipendenti stagionali? Per noi i fissi fanno lavori diversi , principalmente di ufficio; quindi su queste tematiche non sono paragonabili.
Parchi di divertimento
Ristorazione di qualità, ma veloce e flessibile Questo è l’obiettivo di coloro che si occupano del food nei parchi di divertimento di ogni dimensione.
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ccanto alla “ristorazione fun”, composta da pop corn, zucchero filato, granite ed altri prodotti ad altissima marginalità, quello dei panini – un prodotto molto apprezzato dagli Italiani, che un autostrada ne consumano 45 milioni l’anno – sta vivendo una rinnovata giovinezza. Al termine di una stagione nella quale i parchi hanno dovuto fare i conti con un significativo calo dei consumi interni da parte del pubblico, il poter offrire una ristorazione veloce e di qualità a costi contenuti può contribuire a ridurre le spese di gestione ed incentivare la spesa. Con questi obiettivi si è affacciato nel mondo dei parchi un marchio molto noto, Montana Alimentari (Gruppo Cremonini), con il suo brand Spanino, è presente a Mirabilandia, Oltremare, Zoomarine ed Odissea2000 solo per citarne alcuni. Per capire di più su questo prodotto, abbiamo posto alcune domande a Gabriele Orlandi, responsabile marketing:
Innanzi tutto, come è andata l’esperienza di questa estate nei parchi di divertimento? L’estate del 2012 verrà ricordata probabilmente per l’apice della crisi economica che ha colpito in maniera molto pesante 44 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
anche l’industria del divertimento italiana e internazionale. In questo clima sfavorevole si è aggiunto l’ormai consueto aumento del prezzo dei carburanti che ha ulteriormente limitato il flusso di turisti nelle località di vacanza che sono prossime alle sedi dei parchi che serviamo da anni. In questo situazione la nostra divisione vuole comunque crescere soprattutto per affermare sempre di più la qualità e il servizio che contraddistinguono da sempre i prodotti Spanino. Mi piacerebbe focalizzare l’attenzione proprio sul concetto di servizio perché i nostri panini sono particolarmente adatti per la vendita all’interno dei parchi di divertimento o in qualsiasi struttura che abbia la necessità di servire un numero elevato di consumatori in fasce orarie specifiche riducendo il tempo medio di somministrazione. Un panino a lunga conservazione. Perché un responsabile F&B dovrebbe scegliere questa soluzione, rispetto a prodotti freschi? Per una serie di motivi: certamente conviene, perchè Il responsabile acquisti F&B di un parco divertimenti dovrebbe considerare il tempo che ci metterebbe a reperire e selezionare le materie prime oltre agli scarti che inevitabilmente dovrebbe
buttare per ogni ingrediente pensando allo spazio ed al tempo che verrebbe sprecato per la lavorazione. Poi c’è una gamma di prodotti molto varia. Il prodotto è progettato secondo i più alti standard qualitativi. Controlliamo all’entrata tutte le materie prime attraverso analisi chimiche, microbiologiche e sensoriali. Inoltre, tutti i prodotti vengono lavorati in stabilimenti all’avanguardia nel trattamento degli alimenti dove tutto è monitorato per mantenere rigidi requisiti igienico-sanitari. È facile da preparare, perché non è necessaria nessuna strana attrezzatura: si conserva in frigorifero e si può scegliere se scaldarlo sul fornetto o sulla piastra. Bastano pochi minuti. Poi Spanino ha una buona penetrazione sul mercato, e siamo in grado di offrire supporto alla vendita per comunicare al meglio l’offerta e rendere la propria struttura sempre più Spanino! Ci sono elementi, quali la mancanza di prodotto fresco invenduto, e la necessità di piccoli spazi di vendita, che rendono attraente questa soluzione: ma come percepisce il pubblico l’adozione di un prodotto confezionato? Il consumatore, seppur evoluto e informato, difficilmente è in grado di valutare se ciò che sta mangiando è fresco o confezionato perché vede un brand e una gamma di prodotti che varia da punto vendita a punto vendita. Da un paio d’anni, abbiamo ripensato al packaging dei nostri panini in termini di freschezza, artigianalità ed eleganza con forti richiami alla carta pane utilizzata nelle fornerie con etichette sui toni del nero per dare a nostri clienti un prodotto non solo buono da mangiare ma bello da esporre. Inoltre, per chi volesse comunicare ulteriormente il concetto di preparazione “home-made” è possibile esporre i nostri panini senza confezione – in una semplice vetrina refrigerata – cercando di consumarli entro la fine della giornata. Per rimarcare il concetto di artigianalità ci sforziamo continuamente di lanciare nuovi prodotti ma soprattutto di ricercare
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Parchi di divertimento La linea di prodotti è attualmente composta da sei referenze: i best seller della ristorazione veloce (hot dog, cheeseburger e baconburger) insieme a due pizzotti (nelle varianti pomodoro/mozzarella e cotto/ mozzarella) oltre ad una gustosissima tortilla farcita al kebab. Si tratta di prodotti moderni, caratterizzati da una lunga shelf life che andranno a presidiare il segmento di mercato maggiormente in evoluzione (cioè quello dell’away from home) per fidelizzare la fascia di clienti più giovane e dinamica con la qualità garantita Montana.
nuove tipologie di pane in grado di diversificare l’offerta non solo sulle farciture. Spanino è anche tramezzini e prodotti da fast-food, sempre preconfezionati. Qual è la risposta di questi prodotti? La divisione Snack di Montana Alimentari nasce praticamente con il mondo dei tramezzini che hanno da sempre una tradizione anglosassone alla quale cerchiamo di avvicinarci il più possibile mantenendo il concetto italiano. Nella nostra gamma di oltre 40 referenze ci sono diverse tipologie che spaziano dal pane bianco senza crosta (con la nuova e brevettata “ricettazione italiana” senza alcool, né strutto né conservanti) al sandwich con l’originale pane brown con crosta inglese. Un’offerta che parte dal tramezzino singolo da 100g, al tramezzino e sandwich Maxi da 120g (ideale per i parchi di divertimento) fino al tramezzino doppio gusto da 140g. Per i veri intenditori proponiamo due linee di prodotto top quality a marchio Montana Gourmet: sandwiches inglesi con pane brown e materie prime di primissima eccellenza e i gobbi, il vero tramezzino veneziano, con una ricettazione ricca (90% del peso totale del tramezzino) di assoluto appeal gourmet. La propensione all’innovazione di prodotto che caratterizza tutto l’operato di Montana Alimentari, ha portato lo scorso anno allo sviluppo di una nuova gamma di prodotti: Montana Snack Grill. Panini microondabili in meno di un minuto (40 secondi!), grazie alla selezione delle materie prime, un packaging specifico ed una nuova tecnologia inserita all’interno del pack stesso. 46 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
di quali spazi ed attrezzature c’è bisogno per vendere i vostri prodotti? Sicuramente uno dei più importanti plus dei nostri snack è la praticità. Infatti, per l’operatore del punto vendita – ultimo e fondamentale anello prima del consumatore – non è necessario nessun tipo di attrezzatura particolare. I prodotti Spanino si conservano in frigorifero ad una temperatura tra 0° e 4° C e si può scegliere se scaldarlo nel fornetto o sulla piastra. La modalità di conservazione del tramezzino è analoga e il prodotto essendo readyto-eat non necessita di alcuna attrezzatura. Un discorso a parte merita la gamma Snack Grill Vending: infatti, grazie alla partnership con FAS (principale produttore di macchine vending in Italia) abbiamo realizzato un progetto innovativo: la prima macchina vending, dotata di forno a microonde, che serve panini caldi in 40 secondi. All’interno della confezione del prodotto è stato posizionato un cartoncino alluminato riflettente, frutto di una nuova tecnologia, che rende il prodotto caldo e funge inoltre da “presina” per il consumo veloce. qualche indicazione sulla marginalità offerta da questi prodotti. Questi prodotti hanno assolutamente una buona marginalità per l’esercente e la dimensione del locale non è fondamentale per i risultati. Con Spanino è possibile risolvere molti problemi non ultimo quello del prodotto invenduto che è completamente assente soprattutto perché i nostri prodotti sono confezionati uno ad uno e hanno un tempo medio di conservazione di 45 giorni. Scegliendo i nostri prodotti i risultati sono praticamente immediati.
INFO ANESV
Dal Santo padre il 1° Dicembre Si terrà il 1° dicembre p.v. in Vaticano, nell’Aula Paolo VI, una udienza che Benedetto XVI ha inteso riservare allo spettacolo viaggiante e parchi di divertimento, al mondo del circo, dell’arte di strada e delle bande musicali. Questo il programma: Venerdì 30 novembre 2012 Ore 17,00 S. Messa nella Basilica di San Pietro, presiede S. Em. il Card. Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti Ore 20,30 Piazza del Popolo: festa, spettacolo e musica Sabato 1 dicembre 2012 Ore 8,00 Raduno davanti a Castel Sant’Angelo Ore 9,00 Corteo da Castel Sant’Angelo a Piazza San Pietro Ore 11,00 Aula Paolo VI: Udienza Pontificia È possibile registrarsi ed effettuare la prenotazione alberghiera dal sito www.migrantes.it
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Parchi acquatici
Scivoli acquatici Le novità della norma UNI EN 1069:2010 Di Rossana Prola (Professioneacqua.it)
È
stata recentemente pubblicata la versione bilingue della Norma UNI EN 1069, parti 1 e 2, emanata nel 2010 solamente in lingua inglese. Tale norma, dal titolo “Acquascivoli”, sostituisce la precedente norma del 2000. Si tratta di una norma tecnica europea, redatta quindi dagli organismi tecnici di tutta Europa, che ogni Stato membro è tenuto a recepire La norma è divisa in due parti: la UNI EN 48 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
1069-1 si intitola “Acquascivoli – Requisiti di sicurezza e motodi di prova”, mentre la UNI EN 1069-2 si intitola “ AcquascivoliIstruzioni”. Nella prima parte della normativa tecnica vengno esaminati i requisiti degli scivoli in quanto tali, che riguardano principalmente i progettisti ed i costruttori, mentre la seconda parte riepiloga le condizioni di utilizzo che il gestore deve osservare ed i controlli da effettuare periodicamente. Una analisi punto per punto dell’intera normativa richiederebbe molto tempo e molto spazio. Si riepilogheranno quindi gli aspetti principali, cercando di evidenziare i più importanti. Nella premessa della norma UNI EN 106912, che per brevità da ora in poi definire-
mo semplicemente “Norma”, si dice chiaramente che essa è applicabile a tutti gli scivoli presenti in una struttura pubblica. Come per tutte le norme UNI le definizioni hanno una importanza fondamentale. Si definisce quindi acquascivolo: “Attrezzatura o impianto dotata di una superficie di scivolamento sulla quale l’utilizzatore scivola con acqua come mezzo di riduzione dell’attrito; l’utilizzatore scivola liberamente o utilizzando dispositivi per facilitare la scivolata”, inoltre si definisce uso pubblico: “Uso di un impianto aperto a tutti o a un gruppo non definito di utenti, non progettato esclusivamente per la famiglia o gli ospiti del proprietario/titolare/opeTipo 1
Tipo 1.1
Tipo 1.2 Tipo 2
Tipo 2.1 Tipo 2.2
Tipo 3
Tipo 4
Tipo 5
Tipo 6
Tipo 6.1
Tipo 6.2
Tipo 7
Tipo 8
Tipo 9
Tipo 10
ratore, indipendentemente dal pagamento di una tariffa di ingresso”. È evidente quanto sia raro trovare uno scivolo in una piscina privata. Si può quindi affermare che la Norma vale per la quasi totalità degli acquascivoli presenti sul territorio nazionale, anche se resta qualche dubbio sulle strutture collocate nei condomini e nei residence per vacanze.
Sezione 4 – Classificazione Nelle classificazioni vengono indicati 10 tipologie di acquascivoli, riepilogate nella tabella sottostante:
Scivoli dritti per bambini di altezza non maggiore di 1,0 m dalla sezione di partenza al livello dell’acqua e con una inclinazione media <= 70%, possono essere progettati come scivoli singoli o acquascivoli (più di un utilizzatore contemporaneamente) Scivolo singolo diritto per bambini con inclinazione media <= 70% e di altezza 1000 mm <h <=3000 mm dalla sezione di partenza al livello dell’acqua Scivolo singolo curvo per bambini con inclinazione media <=70% e di altezza <=3000 mm dalla sezione di partenza al livello dell’acqua Scivolo singolo elicoidale per bambini con inclinazione media <=70% e di altezza <=3000 mm dalla sezione di partenza al livello dell’acqua, dove il raggio dello scivolo è costante e nella stessa direzione Scivolo singolo, con inclinazione media massima del 13%, eclusa la parte finale. L’utilizzatore può raggiungere una velocità media <= 5 m/s e una velocità massima <= 8 m/s Scivolo singolo veloce, con inclinazione media compresa tra il 13% e il 20%, eclusa la parte finale. La velocità media degli utilizzatori deve essere <= 10 m/s. La velocità massima degli utilizzatori deve essere <= 14 m/s Scivolo singolo ad alta velocità, con inclinazione media di almeno il 20% eclusa la parte finale. L’utilizzatore può raggiungere una velocità maggiore di 14 m/s Scivolo multicorsia con corsie parallele separate (diritte o curve), con inclinazione media compresa tra il 13%, una accanto all’altra per l’intera lunghezza. La velocità media degli utilizzatori deve essere <= 5 m/s. La velocità massima degli utilizzatori deve essere <= 8 m/s. Scivolo multicorsia con corsie parallele separate (diritte o curve), con inclinazione media massima del 13% e il 20%, esclusa la parte finale. La velocità media degli utilizzatori deve essere <= 10 m/s. La velocità massima degli utilizzatori deve essere <= 14 m/s. Scivolo ampio diritto con inclinazione massima del 35% , di altezza non maggiore di 8 m sopra il livello dell’acqua e di 7,7 sul terreno. La velocità massima degli utilizzatori deve essere <= 8 m/s. Scivolo singolo con pendenze longitudinali in discesa e salita dove l’utilizzatore scivola anche verso l’alto, qualche volta aiutato da un getto d’acqua o da un dispositivo specifico. Scivolo singolo ampio diritto con una corsia di scivolamento liberamente oscillante trasversalmente mentre si scivola verso l’estremità dello scivolo. La velocità massima degli utilizzatori deve essere <= 14 m/s. Scivolo combinato dove l’utilizzatore esce da uno scivoo di atro tipo in una vasca circolare e scende in una corsia a spirale, prima di cadere liberamente attraverso un foro alla base nell’area di ammaraggio o di entrare in un altro scivolo.
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Parchi acquatici Viene espressa qualche perplessità sull’utilizzo dell’acciaio inossidabile sollecitato, che potrebbe essere soggetto a tensocorrosione a meno che non venga periodicamente ispezionato e pulito. Viene fatta una citazione esplicita sulla esperienza che deve possedere la ditta costruttrice e quella a cui vengono affidati eventuali lavori di manutenzione. Non esiste un Albo dei costruttori di acquascivoli o di piscine, la Norma quindi si limita a richiedere che gli inetrventi siano eseguiti da “persone competenti” e che i saldatori siano adegatamente qualificati e approvati secondo la EN 287-1.
Sezione 6 Progettazione
Sezione 5 Materiali e costruzione In questa sezione vengono esaminati i materiali utilizzabili per la costruzione degli scivoli, sui quali non vengono poste limitazioni a patto che essi siano: a) idonei all’uso selezionato, le rispettiva aree circostanti e condizioni (n.d.r. così citato nella Norma, probabile cattiva traduzione dalla versione inglese); b) in conformità alle relative norme/ regolamentazioni; c) in grado di resistere a condizioni di elevata umidità con saturazione occasionale e/o corrosività; d) non favorire la crescita dei batteri.
per approfondire
Cosa sono e che valore hanno le norme UNI? UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – è un’associazione privata senza fine di lucro fondata nel 1921 e riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea, che studia, elabora, approva e pubblica le norme tecniche volontarie - le cosiddette “norme UNI” - in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario (tranne in quelli elettrico ed elettrotecnico). I soci UNI sono imprese, professionisti, associazioni, enti pubblici, centri di ricerca e istituti scolastici. Ci si associa all’UNI tramite il versamento della quota associativa. UNI rappresenta l’Italia presso le organizzazioni di normazione europea (CEN) e mondiale (ISO). Le Norme UNI vengono redatte dagli esperti dei vari settori reclutati tra gli associati. Si trat-
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Per quanto riguarda la progettazione degli acquascivoli, tra altre raccomandazioni si pone particolare attenzione alla stesura di un documento preliminare di analisi dei rischi, in considerazione della particolarità della attrezzatura rispetto al normale utilizzo di una piscina. Acuni fattori di rischio da tenere in considerazione sono: il tipo di acquascivolo; gli utilizzatori previsti; l’utilizzo di una scivolo in una nuova piscina o l’integrazione dello scivolo in un impianto esistente; il controllo della distanza (per esempio l’interferenza tra gi utilizzatori); il controllo dell’accesso (per esempio l’inter-
ta quindi principalmente dei tecnici rappresentanti delle aziende e/o delle associazioni inviati in rappresentanza dei soci. Le norme tecniche in Italia non hanno valore giuridico, ma solo di “buona prassi”. Va detto che, anche grazie alla credibilità che UNI si è costruita nel tempo, esse vengono utilizzate sempre più spesso come riferimento soprattutto nelle controversie e nei tribunali. Le norme UNI sono norme emanate dall’organo tecnico itaiano, mentre le norme UNI EN vengono redatte dall’organismo europeo, formato da esperti che fanno parte a loro volta degli organismi dei singoli stati membri, che sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
ferenza tra gli utilizzatri e i non utilizzatori); i pericoli relativi allo scivolo vero e proprio, inclusi quelli derivanti da possibili atti di vandalismo, specialmente per le parti liberamente accessibili; i pericoli relativi all’arrivo; i comportamenti rischiosi degli utilizzatori; area circostante; il traffico verso e dallo scivolo; l’influenza dell’utilizzo dell’acquascivolo sul regolare funzionamento dell’intero impianto. Da parte sua il costruttore deve consegnare, insieme allo scivolo, i seguenti documenti (per i tipi da 3 a 10): il tipo di acquascivolo; la dichiarazione di conformità della costruzione alla presente norma europea; i disegni completi di progettazione e costruzione; la dichiarazione dell’uso previsto; la dichiarazione del metodo di costruzione; l’analsi globale delle sollecitazioni e della stabilità, come richiesto dagli Eurocodici; la descrizione delle caratteristiche speciali dell’acquascivolo; la descrizione e le dimensioni per le zone di rispetto; le specifiche di tutti i materiali; le specifiche dell’impianto elettrico; eventuali limitazioni relative agli utilizzatori.
Una citazione importante riguarda gli accessi agli acquascivoli, che devono avvenire solo tramite scale adeguatamente dimensionate e dotate di corrimano, con gradini nominalmente piani con una eventuale pendenza per lo scopo dell’acqua pari al massimo al 2,5%. Non sono ammesse scale a pioli. L’accesso alla sezione di partenza degli scivoli deve essere adeguatamente impedito durante i periodi di chiusura. La sezione continua con una descrizione dettagliata delle scale (numero di gradini, inclinazione, alzata e pedata, corrimano) e delle rampe di accesso, nonché della piattaforma di arrivo, obbligatoria, e delle corrispondenti protezioni. Viene analizzata anche la sezione di partenza, per la quale si specifica la necessità di impedire che un utente possa essere spinto sullo scivolo da dietro, attraverso ad esempio un cambio di quota tra la sezione di partenza e lo scivolo vero e proprio. Inoltre deve essere installata una barra trasversale in prossimità della partenza dello scivolo. Continua con i requisiti di sicurezza dello scivolo vero e proprio
Un ingegnere strutturale qualificato deve eseguire una analisi ed una certificazione della progettazione. Segue una sezione che riguarda in modo specifico la progettazione dei dimensionamenti, dei carichi e delle strutture.
Sezione 7 Requisiti di sicurezza La sezione successiva si occupa dei requisiti di sicurezza della costruzione dell’acquascivolo, entrando nei dettagli riguardo i materiali ed i componenti da utilizzare. Viene ribadita l’applicabilità della norma UNI EN 13451-1 per le parti riguardanti gli intrappolamenti, Le superfici dovranno rispettare i requisiti di sicurezza e le giunzioni dello scivolo potranno presentare piccole variazioni di livello solo se in direzione opposta a quella dello scivolamento. www.anesv.it 51
Parchi avventura
Meeting dei parchi avventura italiani e assemblea dei soci
A
nche quest’anno l’Associazione terrà il V° Meeting dei parchi avventura italiani, presso la fiera di Bergamo, nel corso della rassegna ALTA QUOTA2012. Il programma delle giornate prevede: Sabato 13 ottobre 2012. – Ore 15/17,30: Assemblea dei Soci di parchi Avventura Italiani (con ingresso riservato agli aderenti). – Ore 20,30, cena sociale. Domenica 14 ottobre 2012. – Ore 10,30. Le ispezioni annuali previste dalla norma EN15567-1. Francois Bonnardot (Vertic Alps). Segue dibattito, al quale sono stati invitati tecnici di organismi di ispezione, quali SIV e TUV Italia. – Ore 12,30. La verifica degli alberi e le problematiche riscontrate nel settore. Emiliano Vespasiani (agronomo, consigliere di Parchi Avventura Italiani) An52 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
drea Pellegatta (Società Italiana di Arboricoltura) Luigi Sani (Società Italiana di Arboricoltura). Segue dibattito. L’evento che si terrà a Bergamo presenta alcuni elementi innovativi rispetto alle passate edizioni: viene svolto nel corso di
una fiera, ed alcuni espositori del settore dei parchi avventura hanno accolto l’invito a partecipare, rendendo più interessante la manifestazione. Inoltre, per la prima volta, è stata convocata l’Assemblea dei Soci, per valutare insieme ciò che si è fatto e le cose da fare. È vitale per un’organizzazione di categoria ricevere stimoli ed indicazioni dalla base associativa, e questo momento sarà particolarmente interessante. Infine, nel corso del meeting saranno trattati due temi che non avevano trovato spazio nelle precedenti edizioni:
le ispezioni previste dalla norma europea e gestione delle alberature, con relatori molto qualificati. Norma EN 15567-1 Queste le previsioni della Segreteria DIN del Gruppo di lavoro che sta curando la revisione della norma EN15567-1: Rilascio del primo testo ufficiale fine 2012\inizio 2013 Pubblicazione della norma, circa un anno dopo
Orme nel parco in Finlandia Continua il progetto Robinwood che vede Orme nel Parco protagonista in Europa. Dopo l’esperienza in Romania nel maggio scorso, l’impresa calabrese è stata ospite della delegazione finlandese ad Ukkohalla, nel nord della Finlandia, dal 6 al 10 agosto, a pochi chilometri dal confine con il Circolo Polare Artico. Il progetto, che vede coinvolti la Provincia di Cosenza in qualità di capofila, Metsahallitus Natural Heritage Services (Finlandia), il comune di Dealu (Romania), il Comune di Reggio Calabria e il Parco Nazionale dell’Aspromonte è partito lo scorso anno ed è volto a promuovere lo sviluppo socio-economico delle aree rurali, attraverso una pianificazione forestale partecipata e una gestione sostenibile delle foreste. Orme nel Parco è l’unico stakeholder chiamato a rappresentare la Calabria in questo progetto, con l’intento di puntare allo scambio di buone pratiche di impresa, raccontando il territorio e le unicità in esso presenti come, per esempio, il più grande parco avventura del Sud Italia di Zagarise ma anche il primo Borgo Avventura d’Italia inaugurato da qualche settimana a Sellia. “Non avrei mai immaginato – afferma Massimiliano Capalbo, Amministratore di Orme nel Parco – che un giorno saremmo partiti dalla Calabria per andare in Finlandia a raccontare, a questi nostri partner, come si può fare turismo in montagna, in particolare come noi abbiamo interpretato il turismo nella nostra montagna. Orme nel Parco non è più solo un’impresa turistica, ha coniato da tempo un nuovo concetto di turismo e un nuovo concetto di montagna e ha cominciato a diffondere questa filosofia, nata dalla nostra esperienza in Calabria, anche in Europa già dal 2010 quando, per un progetto simile, siamo stati ospitati in Bulgaria.” Il progetto Robinwood vedrà, nel meeting che si terrà ad ottobre a Reggio Calabria, l’incontro conclusivo tra tutti i partner del progetto.
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Parchi avventura
Esercitazione del Soccorso Alpino al Parco Avventura Skypark di Perticara Il 19 agosto si è tenuta presso il parco avventura Skypark a Perticara di Novefeltria un’esercitazione del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna (SAER) per far conoscere al grande pubblico la Stazione Montefalco che opera anche in Valmarecchia. La gestione del parco Skypark è sempre molto attenta alla sicurezza di chi si avvicina alle attività di montagna e sensibile alla divulgazione e conoscenza di comportamenti corretti per il sereno svolgimento delle attività outdoor, pertanto è la struttura ideale per dimostrazioni sul giusto modo di comportarsi quando si frequenta l’ambiente montano. Il SAER è l’articolazione territoriale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, un’associazione di volontariato senza fini di lucro. (www. cnsas.it). A seguito dell’annessione nella regione Emilia Romagna dei territori dei sette Comuni Marchigiani dell’Alta Val Marecchia a partire dal 15 agosto del 2009 la stazione Monte Falco ha acquisito nel proprio territorio di competenza l’area dell’Appennino riminese che include le Valli del Fiume Marecchia e del torrente Conca, con numerosi rupi in cui viene praticata l’arrampicata sportiva e con una
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parte del Monte Carpegna. La missione del SAER è quella di contribuire alla vigilanza ed alla prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività connesse all’ambiente montano e delle attività speleologiche, soccorrere in tale ambito gli infortunati, i pericolanti ed i dispersi e recuperare i caduti, anche in collaborazione con Organizzazioni esterne. Inoltre concorre al soccorso in caso di calamità, anche in cooperazione con le strutture della Protezione Civile, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali. Oggi la Stazione Monte Falco conta 61 Volontari, che si muovono sul territorio di competenza con tre automezzi fuoristrada adeguatamente attrezzati per il soccorso in montagna ed un pulmino 4x4 attrezzato quale base mobile per ricerca persone disperse.
Fuoricampo
I Laserdromi tra le attrazioni Le opportunità per un settore non rappresentato a livello associativo di Maurizio Crisanti
I
l settore dei laserdromi annovera in Italia oltre 70 strutture e sta vivendo una fase di sviluppo. Le nuove aperture sono frequenti, e la risposta degli imprenditori è interessante. Da tempo l’ANESV segue l’evolversi di questo settore, perché è interessata alle più apprezzate forme di divertimento. A seguito di alcuni contatti nel settore, e dopo un’attenta analisi, la scorsa Estate, con le modifiche all’elenco delle attrazioni, que56 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
sta bella forma di divertimento, presente in Italia da oltre vent’anni, è entrata nello spettacolo viaggiante. A seguito di questa modifica, con decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 14 giugno 2012, i laserdromi sono stati inclusi, su iniziativa dell’ANESV, tra le attrazioni dello “spettacolo viaggiante”, ovvero tra le tipologie di trattenimento ricomprese nell’ elenco emanato ai sensi dell’ art. 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337. La nuova definizione del “Telearmi: Tiro con carabina a raggi luminosi a circuito chiuso. Può consistere in un gioco con singolo apparecchio o dotato di più fucili, consentendo così un gioco di squadra” corrisponde,
in effetti, al gioco proposto nei laserdromi. È quindi possibile estendere a questa tipologia di strutture i regime fiscale e le specificità ottenute dall’ ANESV in decenni di attività a tutela del settore dello spettacolo viaggiante e parchi di divertimento, tra i quali: l’ aliquota iva al 10% sui proventi derivanti dagli ingressi, come per altre forme di spettacolo. l’esonero dalla certificazione dei corrispettivi (scontrino fiscale). L’articolo 2, comma 1, del D.P.R. 696/96, lett. tt) dispone la esenzione dall’ obbligo di certificazione dei corrispettivi relativamente a “tt) le attrazioni e gli intrattenimenti indicati nella sezione I, limitatamente alle piccole e medie attrazioni e alla sezione III dell’ elenco delle attività di cui all’articolo 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337, escluse le attrazioni installate nei parchi permanenti da divertimento di cui all’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1994, n. 394, qualora realizzino un volume di affari annuo superiore a 50.000 euro (così modificato dall’art. 2 della l. 350\2003)”. la riduzione del 50% della imposta sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni. l’abbattimento della tariffa per la occupazione del suolo pubblico – se corrisposta – calcolata con abbattimento dell’ 80% della tariffa oltre a quello sulla superficie, calcolata nella misura del 50 per cento sino a 100 mq, del 25 per cento per la parte eccedenti 100 mq e fino a 1000 mq, del 10 per cento per la parte eccedente 1000 mq. la possibilità, per i titolari di licenza di spettacolo viaggiante da almeno un triennio, di accedere ai contributi in conto capitale erogati dal Fondo Unico Spettacolo per l’ acquisto di nuove attrezzature e beni strumentali. Certamente questo nuovo inquadramento connota questi spazi al chiuso come “locali di spettacolo”, dunque soggetti alla disciplina che riguarda gli aspetti di sicurezza e prevenzione incendi, e come “attrazioni”, quindi assoggettate alla procedura di registrazione di cui al DM 18 maggio 2007. Finalmente le imprese di questo settore – e non i soggetti associativi, senza fini di lucro, che gestiscowww.anesv.it 57
Fuoricampo no alcuni laserdromi – possono fruire di un regime fiscale semplice e interessante, a fronte di una attenzione agli aspetti che riguardano la sicurezza del locale. Questo numero della rivista è stato inviato a tutti i gestori italiani che l’associazione ha potuto censire – oltre 70 - ed ai fornitori di queste attrezzature. Gli standard ed i marchi sono infatti diversi - anche se si contano sulle dita di una mano - e questo ha comportato una certa concorrenzialità nel settore, tra le ditte fornitrici di attrezzature. I gestori sono, invece, piuttosto uniti e collaborativi, organizzano tornei a livello
Riunione con gestori e produttori di laserdromi Da qualche tempo l’ANESV guarda con interesse il settore del lasergame. Si terrà a Roma il 17 ottobre p.v., nel corso di ENADA, un primo incontro con gestori e produttori di impianti per laserdromi. A prescindere dalle diverse tipologie di attrezzatura e di forma giuridica – associazione o impresa - nel corso del quale valutare le problematiche del settore e la opportunità di darsi una forma associativa. Per informazioni si può contattare gli uffici o scrivere alla email laser@anesv.it
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nazionale, nei quali le squadre girano l’Italia sfidandosi, ma costruendo anche belle amicizie e collaborazioni tra esercenti. Per questo la nostra organizzazione ha ritenuto di dedicare attenzione, perché è proprio in un’associazione di categoria che gli aspetti di concorrenzialità tra i singoli possono essere superati in virtù degli obiettivi comuni, che riguardano lo sviluppo del settore. Noi crediamo a questo, perciò abbiamo invitato i gestori a chiederci maggiori informazioni, contattando l’Associazione ad un incontro che si terrà in ottobre. Se riusciremo a fare gioco di squadra, questo settore non potrà che trovare beneficio.
Il Laserdromo È un gioco interessante, quello dei laserdromi. Creato per ragazzi ed adulti sta subendo, come tutte le attrazioni, un fenomeno noto nel settore. L’età dei fruitori - la domanda - si sta spostando verso il basso, e luoghi che fino a qualche anno fa erano frequentati dalla maggiore età in su – anche perché quasi sempre abbinati ad altre attività quali bowling, birrerie, pizzerie e sale giochi, sono ora aperti nel pomeriggio, per ospitare orde di minorenni, che festeggiano in un modo inusuale il loro compleanno. A 25 anni dalla creazione di questo gioco a squadre,
il pubblico sta in parte cambiando, ma ci sono ampie fasce di giovani che non hanno mai provato una sfida con i phaser e il corpetto. Chi ha giocato qualche volta sa bene quanto faticosa e stimolante sia la sfida. In circa mezz’ora ci si deve nascondere tra le barriere, si suda, si cerca di raggiungere un buon punteggio, ci si accanisce contro l’avversario meno capace, si viene a propria volta colpiti dai più abili. Il gioco a squadre, la fisicità ed il coinvolgimento emotivo costituiscono veramente il punto di forza di questo divertimento, che può essere utilizzato anche per sfide a coppie di giocatori, come il paintball. A qualcuno potrà non piacere l’idea che bambini e ragazzi riescano a divertirsi in un gioco che simula una battaglia, ma credo che gli aspetti di socializzazione e di gioco in team, di capacità di concentrazione, di abilità e divertimento che costringono a spegnere il computer per uscire di casa ed entrare in relazione con altre persone – esattamente come in uno sport a squadre – prevalga su qualche perplessità. Del resto i ragazzi che giocano da soli davanti al computer o con al console, a qualche gioco del tipo “spara-spara”, nel quale uccidono virtualmente centinaia di soldati, riprodotti però nel mondo irreale dei videogames, dovrebbe creare assai più pensieri.
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Anesv Informa Segue da pagina 6 alle forniture di energia elettrica per le abitazioni alimentate mediante connessioni temporanee, l’introduzione di un periodo transitorio, con scadenza al 31 dicembre 2012, durante il quale venga applicata la determinazione a forfait dei consumi, pur mantenendo l’obbligo di limitazione e misura, al fine di consentire ai clienti interessati di adottare i dispositivi necessari a minimizzare i propri consumi; nelle risposte al documento per la consultazione 37/2012/R/EEL, sono state evidenziate, da parte di alcuni distributori, criticità nell’applicazione della deliberazione 38/2012/R/EEL, derivanti dal mantenimento di un obbligo di misura dei consumi in presenza di una determinazione dei consumi di energia su base forfetaria; · in particolare, anche in ragione di problematiche di natura fiscale, consistenti nel fatto che in presenza di dati di consumo rilevati da apparecchiature di misura, ancorché non utilizzati ai fini tariffari, le accise in ogni caso vengono definite sulla base dei valori rilevati e non sulla base di quelli stimati a forfait, l’applicazione della deliberazione 38/2012/R/EEL ha richiesto onerose gestioni manuali ovvero implicherebbe la necessità di interventi sui sistemi informativi, la cui implementazione potrebbe richiedere diversi mesi e il cui utilizzo sarebbe limitato al periodo transitorio di applicazione della deliberazione, con l’effetto di causare un aumento del costo del servizio; l’Autorità, sempre con riferimento alle forniture di energia elettrica per le abitazioni alimentate mediante connessioni temporanee, ha valutato nel documento per la consultazione 37/2012/R/ EEL l’ipotesi di applicare le tariffe previste per usi domestici alle abitazioni connesse temporaneamente alla rete; dalla consultazione è emerso che l’applicazione delle tariffe per usi domestici, in luogo delle tariffe per usi diversi da abitazione, risulterebbe penalizzante per le utenze alimentate da connessioni temporanee, generalmente caratterizzate da consumi elevati, superiori a 5.0006.000 kWh/anno; l’Autorità sta effettuando le necessarie analisi e valutazioni al fine di presentare, come anticipato nel documento per la consultazione 37/2012/R/EEL, una segnalazione al Parlamento e al Governo in materia di estensione dei meccanismi di tutela previsti per le famiglie in stato di disagio economico a beneficio delle utenze per usi domestici con connessioni temporanee, con particolare riferimento a quelle utenze che per ragioni di natura storica e culturale vivono in installazioni mobili e precarie; · l’Autorità, in particolare, sta valutando l’ipotesi di formulare osservazioni e proposte volte alla 60 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
definizione di un meccanismo di sostegno economico per le utenze di cui al precedente alinea, alternativo rispetto ai meccanismi di compensazione della spesa attualmente previsti, come l’introduzione di una tariffa di fornitura agevolata, alla luce delle difficoltà operative connesse ad una mera estensione di questi meccanismi a beneficio di tali tipologie di utenza e della sostanziale inefficacia degli stessi come strumento di tutela a loro favore; nella definizione del meccanismo di sostegno per le utenze per usi domestici con connessioni temporanee, un elemento di criticità consiste nella determinazione delle condizioni di accesso, al fine di alleviare la spesa energetica per i soggetti effettivamente in condizioni di disagio e di non incentivare comportamenti opportunistici. CONSIDERATO CHE: nel documento per la consultazione 37/2012/R/ EEL, l’Autorità ha proposto, con riferimento alla connessione alla rete di abitazioni alimentate mediante connessioni temporanee, l’estensione delle disposizioni di cui all’articolo 18 del TIC, relative alle richieste di realizzazione degli impianti di rete di tipo permanente destinati ad alimentare connessioni temporanee, alle aree attrezzate destinate a ospitare minoranze sinti, rom e camminanti e l’estensione della disposizioni di cui all’articolo 3, della deliberazione ARG/elt 67/10, che prevedono agevolazioni transitorie per l’applicazione di contributi alle connessioni temporanee relative a spettacoli viaggianti e simili, anche al caso di connessioni temporanee destinate ad usi domestici; nella consultazione non sono emerse particolari criticità connesse all’estensione dell’articolo 18 del TIC, mentre alcuni soggetti hanno evidenziato delle criticità connesse all’estensione dell’articolo 3 della deliberazione ARG/elt 67/10 al caso di connessioni per usi domestici, in ragione dei presunti maggiori costi relativi a tali connessioni rispetto a quelli relativi alle connessioni che sono già oggetto del regime semplificato per le determinazione degli oneri di allacciamento; l’Autorità, sempre con riferimento alla connessione alla rete di abitazioni alimentate mediante connessioni temporanee, ha proposto nel documento per la consultazione 37/2012/R/EEL l’equiparazione dei casi di trasformazione di connessioni temporanee in connessioni permanenti al caso di mera attivazione disciplinato dall’articolo 19, del TIC; nella consultazione sono state evidenziate da parte di alcuni distributori rilevanti criticità derivanti da tale equiparazione, in ragione della presunta necessità di interventi di modifica degli impianti di rete esistenti in caso di trasforma-
zione di connessioni temporanee in connessioni permanenti; nel documento per la consultazione 37/2012/R/ EEL, l’Autorità ha proposto, con riferimento alle connessioni temporanee nei casi diversi da quelli disciplinati dagli articolo 18 e 19, del TIC, l’introduzione di uno specifico prezziario, la cui applicazione risulti obbligatoria da parte delle imprese distributrici; nel corso della consultazione sono emerse alcune criticità inerenti all’introduzione di un prezziario nel breve termine, in ragione della presunta complessità tecnica relativa alle realizzazioni di connessioni temporanee, che renderebbe difficile la copertura delle casistiche connesse con tali realizzazioni e la definizione dei rispettivi livelli di costo. CONSIDERATO CHE: nel documento per la consultazione 37/2012/ R/EEL, l’Autorità ha proposto la definizione di un tetto massimo per l’ammontare del deposito cauzionale nel caso di connessioni temporanee, differenziato per utenti domestici e non domestici; nel corso della consultazione, gli operatori hanno evidenziato il maggior rischio di credito connesso alle forniture di carattere temporaneo, mentre i soggetti rappresentanti degli utenti del servizio hanno valutato come eccessivi ed ingiustificati gli attuali importi dei depositi cauzionali applicati dagli esercenti del servizio di vendita che, secondo quanto disposto dal TIV, non devono eccedere la miglior stima dei corrispettivi dovuti per un periodo di fatturazione; l’Autoritàha, inoltre, proposto, nel documento per la consultazione 37/2012/R/EEL, la definizione di tempistiche obbligatorie per le disattivazioni delle forniture su richiesta del cliente finale e per l’emissione delle fatture di conguaglio, al fine di ridurre l’esposizione finanziaria dei clienti finali; nel corso della consultazione, i distributori hanno evidenziato che lo standard attuale per le disattivazioni, pari a 5 giorni lavorativi per i clienti finali in bassa tensione, risulterebbe già adeguato e non ulteriormente riducibile, mentre i soggetti rappresentanti gli utenti del servizio si sono espressi favorevolmente rispetto alla proposta di riduzione dello standard in caso di connessioni temporanee; la maggior parte dei soggetti che hanno partecipato alla consultazione ha espresso parere favorevole rispetto all’introduzione di una tempistica obbligatoria per l’emissione delle fatture di conguaglio, sebbene alcuni distributori abbiano evidenziato un presunto disallineamento tra le tempistiche di messa a disposizione del dato
di misura da parte delle imprese distributrici ai venditori e quelle proposte nel documento per l’emissione delle fatture di conguaglio. CONSIDERATO CHE: il TIQE ha introdotto, a partire dal 1 gennaio 2013, il preventivo rapido per alcune prestazioni di energizzazione della fornitura e di aumento o diminuzione della potenza disponibile, sia con riferimento a forniture ordinarie che temporanee; il TIQE, in particolare, fissa pari a 33 kW il limite superiore di potenza disponibile prima e dopo l’attivazione per l’applicazione del preventivo rapido in caso di energizzazione di un punto di consegna trifase precedentemente disattivo, con variazione di potenza e il limite superiore di potenza disponibile prima e dopo la variazione in caso di aumento o diminuzione di potenza per una singola fornitura trifase; nel documento per la consultazione 37/2012 /R/ EEL, l’Autorità ha proposto l’applicazione del preventivo rapido introdotto dal TIQE per l’energizzazione delle connessioni temporanee o per la realizzazione delle stesse per potenze fino a 30 kW e distanza massima di 20 metri dagli impianti di rete di distribuzione permanenti esistenti; l’Autorità ha proposto la definizione, nel caso di preventivo rapido relativo a connessioni temporanee, di uno standard applicabile ai distributori corrispondente a quello di una attivazione della fornitura, pari a 5 giorni lavorativi; la maggior parte dei soggetti che hanno partecipato alla consultazione si è espressa a favore dell’estensione dell’applicazione del preventivo rapido al caso delle connessioni temporanee per potenze fino a 30 kW, sebbene alcuni distributori abbiano evidenziato una presunta impossibilità da parte del venditore di accertare il sussistere delle condizioni alla base della sua applicazione; alcuni soggetti che hanno partecipato alla consultazione hanno proposto di aumentare da 30 kW a 40 kW il limite di potenza per l’applicazione del preventivo rapido, in modo tale da estendere il suo ambito di utilizzo alle connessioni relative alla maggior parte delle attrazioni dello spettacolo viaggiante; nel documento per la consultazione 37/2012 /R/ EEL, l’Autorità ha, altresì, proposto la definizione di uno standard di preventivazione e di uno standard di esecuzione delle connessioni temporanee per potenze oltre i 30 kW, entrambi pari a 10 giorni lavorativi; nel corso della consultazione, è emersa una generale condivisione della proposta da parte dei soggetti rappresentanti gli utenti del servizio, alcuni dei quali hanno richiesto standard più stringenti rispetto a quelli proposti, nell’ordine di 5 giorni lavorativi tanto per la preventivazione che www.anesv.it 61
Anesv Informa per l’esecuzione delle connessioni temporanee, in ragione delle particolari esigenze delle utenze esercenti le attrazioni dello spettacolo viaggiante. RITENUTO CHE: il superamento delle criticità per la gestione commerciale e della fatturazione derivanti dalle disposizioni contenute nel punto 2 della deliberazione 38/2012/R/EEL implicherebbe la revisione dei sistemi di fatturazione, con aumento del costo del servizio per l’applicazione di norme aventi natura transitoria; a regime, la misura dei consumi dell’energia elettrica anche per le utenze con connessioni temporanee appare imprescindibile nell’ottica di favorire un utilizzo efficiente delle risorse e, di conseguenza, qualsiasi disposizione volta a sospendere l’obbligo di misura vada in ogni caso interpretata come transitoria; l’applicazione delle tariffe per usi diversi da abitazione in luogo delle tariffe per usi domestici alle utenze connesse temporaneamente alla rete risulterebbe eccessivamente penalizzante, in ragione dei consumi particolarmente elevati che le caratterizzano, specialmente durante la stagione invernale. RITENUTO CHE: · le disposizioni di cui all’articolo 18, del TIC, relative alle richieste di realizzazione di impianti di rete di tipo permanente destinati ad alimentare connessioni temporanee, trovino già applicazione anche con riferimento alle aree attrezzate destinate ad ospitare minoranze sinti, rom e camminanti; in caso di richieste di connessione temporanea, che comportino un intervento di mera attivazione, il livello di potenza richiesta, di cui al comma 1, dell’articolo 19, del TIC debba risultare non superiore a quello con riferimento al quale sono stati applicati i corrispettivi previsti dal comma 2, dell’articolo 18, del TIC; non sussistano particolari criticità che ostacolino l’estensione della disposizione transitoria di cui all’articolo 3, della deliberazione ARG/elt 67/10 alle connessioni temporanee destinate ad usi domestici; possano, invece, sussistere rilevanti criticità derivanti dall’equiparazione dei casi di trasformazione di connessioni temporanee in connessioni permanenti al caso di mera attivazione disciplinato dall’articolo 19, del TIC, riservandosi l’Autorità di condurre i necessari approfondimenti sul tema; anche ai fini dell’introduzione di un prezziario da applicare con riferimento alle connessioni temporanee, nei casi diversi da quelli disciplinati dagli articoli 18 e 19, del TIC, si rendano necessari ulteriori approfondimenti e valutazioni; 62 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
l’eventuale adozione di provvedimenti in materia di definizione dell’ammontare e di gestione del deposito cauzionale, così come in materia di standard per le disattivazioni, richieda ulteriori approfondimenti e valutazioni da parte dell’Autorità; l’applicazione del preventivo rapido per l’energizzazione e l’aumento o diminuzione di potenza delle connessioni temporanee esistenti per potenze disponibili prima e dopo l’attivazione o la variazione di potenza fino a 40 kW garantirebbe tempi per l’attivazione delle forniture e per la variazione di potenza sufficientemente brevi e certi, compatibili anche con le esigenze delle utenze con connessioni funzionali alla maggior parte delle attrazioni dello spettacolo viaggiante; in ragione delle particolari esigenze delle utenze con connessioni temporanee, risulti necessario introdurre uno tempo massimo di preventivazione per l’esecuzione di lavori sulla rete BT per le connessioni temporanee, inferiore rispetto ai 20 giorni lavorativi attualmente previsti per la generalità delle utenze; in ragione delle particolari esigenze delle utenze con connessioni temporanee, risulti altresì necessario introdurre un tempo massimo di esecuzione di lavori semplici per connessioni temporanee con potenza disponibile prima e dopo l’attivazione fino a 40 kW e distanza massima di 20 metri dagli impianti di rete esistenti e un tempo massimo di esecuzione di lavori semplici per le altre connessioni temporanee per clienti finali in bassa tensione, entrambi inferiori rispetto ai 15 giorni lavorativi attualmente previsti per la generalità delle utenze in bassa tensione; risulti necessario elevare da 30 kW a 40 kW il limite di potenza rilevante ai fini dell’applicazione della regolazione su base forfetaria delle richieste di connessione temporanee che richiedano la realizzazione di impianti di rete per la connessione temporanea di tipo transitorio, di cui all’articolo 20, del TIC, al fine di garantire costi certi per la connessione per la maggior parte delle attrazioni dello spettacolo viaggiante. RITENUTO OPPORTUNO: confermare transitoriamente la determinazione a forfait dei quantitativi di energia elettrica consumata per i punti di prelievo alimentati a mezzo di connessioni temporanee destinate ad usi di abitazione; sospendere l’applicazione del punto 2, della deliberazione 38/2012/R/EEL, in materia di obblighi di misura dei consumi, per le motivazioni in precedenza richiamate. RITENUTO OPPORTUNO: estendere il regime agevolato per gli oneri di connessione, introdotto dalla deliberazione ARG/
elt 67/10, attualmente a favore dei soggetti richiedenti connessioni temporanee relative a spettacoli viaggianti, manifestazioni e feste patronali, popolari, politiche, religiose, sportive, teatrali, riprese cinematografiche, televisive e simili, ai soggetti richiedenti connessioni temporanee destinate ad usi domestici; prevedere l’applicazione del preventivo rapido, di cui all’articolo 83, del TIQE per l’energizzazione e l’aumento o diminuzione di potenza delle connessioni temporanee esistenti per potenze disponibili prima e dopo l’attivazione o la variazione di potenza fino a 40 kW, con uno standard pari a quello di una attivazione della fornitura; introdurre uno tempo massimo di preventivazione per l’esecuzione di lavori sulla rete BT per le connessioni temporanee pari a 10 giorni lavorativi, in ragione del livello relativamente elevato di standardizzazione che caratterizza tale attività con riferimento alle connessioni temporanee e che giustifica tempistiche ridotte rispetto a quelle attualmente previste per la generalità dei clienti finali in bassa tensione; introdurre un tempo massimo di esecuzione di lavori semplici per le connessioni temporanee con potenza disponibile prima e dopo l’attivazione fino a 40 kW e distanza massima di 20 metri dagli impianti di rete esistenti pari a 5 giorni lavorativi, in ragione dell’esistenza di una prassi di realizzazione delle connessioni temporanee relativamente consolidata che giustifica tempistiche ridotte rispetto a quelle attualmente previste per la generalità dei clienti finali in bassa tensione; introdurre un tempo massimo di esecuzione di lavori semplici per le altre connessioni temporanee per clienti finali in bassa tensione pari a 10 giorni lavorativi, sempre in relazione alle peculiarità sopra evidenziate; prevedere l’attivazione di uno specifico monitoraggio delle tempistiche relative alle attività di preventivazione ed esecuzione di lavori semplici per le connessioni temporanee, anche in relazione alla possibilità di rivedere gli standard fissati; elevare da 30 kW a 40 kW il limite di potenza rilevante ai fini dell’applicazione della regolazione su base forfetaria delle richieste di connessione temporanee che richiedano la realizzazione di impianti di rete per la connessione temporanea di tipo transitorio, di cui all’articolo 20, del TIC.
DELIBERA 1. il punto 2 della deliberazione 38/2012/R/EEL è sospeso; 2. la deliberazione ARG/elt 67/10 è modificata come segue: al comma 1 dell’articolo 3 dopo le parole “ai sog-
getti richiedenti connessioni temporanee relative a spettacoli viaggianti, manifestazioni e feste patronali, popolari, politiche, religiose, sportive, teatrali, riprese cinematografiche, televisive e simili” sono aggiunte le seguenti parole “comprese le richieste inerenti a connessioni temporanee destinate ad usi domestici ad essi pertinenti”; 3. le seguenti tabelle del TIQE sono modificate come nella versione allegata (Allegato A): tabella 12, recante prestazioni per forniture in bassa tensione soggette a preventivo rapido a cura del venditore; tabella 13, recante livelli specifici di qualità commerciale; tabella 15, recante livelli specifici di qualità commerciale e rimborsi riferiti a clienti BT domestici e produttori BT; tabella 16, recante livelli specifici di qualità commerciale e rimborsi riferiti a clienti BT non domestici; tabella 17, recante livelli specifici di qualità commerciale e rimborsi riferiti a clienti MT e produttori MT; 4. il TIC è modificato come segue: al comma 1 dell’articolo 20, le parole “fino a 30 kW” sono sostituite dalle parole “fino a 40 kW”; al comma 3 dell’articolo 20, le parole “fino a 30 kW” sono sostituite dalle parole “fino a 40 kW”; il comma 1 dell’articolo 21, è sostituito dal seguente: “21.1 Per le richieste di connessione temporanea in bassa tensione fino a 40 kW con distanza oltre 20 metri dagli impianti di rete di distribuzione permanenti esistenti nei pressi del luogo per il quale è richiesta la connessione che non comportino la realizzazione di una cabina provvisoria di trasformazione MT/BT, per le richieste di connessione temporanea in bassa tensione fino a 40 kW che comportino la realizzazione di una cabina provvisoria di trasformazione MT/BT, per le richieste di connessione temporanea in bassa tensione oltre 40 kW e per le richieste di connessione temporanea in media tensione, il corrispettivo per la connessione è determinato sulla base della spesa relativa.” la tabella 5 è modificata come nella versione allegata (Allegato B); 5. di pubblicare il presente provvedimento, nonché la deliberazione 38/2012/R/EEL, la deliberazione ARG/elt 67/10, il TIQE e il TIC, come risultanti dalle modifiche e integrazioni apportate dalla presente deliberazione, sul sito internet dell’Autorità www.autorita.energia.it. 19 luglio 2012
IL PRESIDENTE Guido Bortoni
Seguono allegati A e B
www.anesv.it 63
Approfondimenti Allegato A
64 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
Allegato B
www.anesv.it 65
Occasioni oc282
oc281
Vendo
MINIAVIO DRAGHETTO
Vendo
Notizie LIETE Il 28 giugno è nato Airon, nipote del ns. presidente della Sicilia Salvatore Speciale. Felicitazioni ai genitori Tania e Angelo Corradino, ad Airon benvenuto nella grande famiglia dello spettacolo viaggiante.
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NECROLOGI È mancato il 12 Agosto nella sua carovana a Lido degli Estensi, amorevolmente assistito dai familiari, dopo lunga malattia, Remigio “Kiko” Da Ronche, di 47 anni. Kiko era figlio di Giamberto, insignito con la medaglia d’oro dell’ANESV, ed Adriana Di Loreto. Alla moglie, ai figli, ai genitori, ai fratelli ed ai parenti tutti la Sezione ANESV Emilia Romagna, Marche ed Umbria e il personale dell’AGIS esprime sinceri sentimenti di cordoglio. Così lo ricordano le cugine: A Kiko. Noi eravamo pronte a salutarti per sempre, anche se eravamo consapevoli che questo momento sarebbe arrivato, non riusciamo comunque ad accettarlo. Da quando te ne sei andato non c’è giorno in cui non pensiamo a te e a tutti i momenti belli passati insieme. Abbiamo nostalgia delle nostre estati al lido, delle vacanze in montagna, perfino dei tuoi scherzi, ma soprattutto del tuo sorriso strafottente che hai mantenuto fino all’ultimo. Ci manchi, ed è doloroso pensare che non ci rivedremo mai più ma ci consola sapere che comunque continuerai ad accompagnarci in ogni istante, hai fatto e farai sempre parte della nostra vita e dei nostri ricordi più belli e non smetteremo mai di volerti bene. Ciao Kiko. Baby, Stefy, Eva All’età di 81 anni si è spento a S. Agata di Militello (ME) Antonio ROSSI. Le figlie lo hanno voluto ricordare con queste frasi: «HA VISSUTO DANDO ONORE ALLA RAZZA SINTA A CUI APPARTENEVA. NOI SIAMO FIERI DI ESSERE I SUOI DISCENDENTI - i figli -Alma - Ciola e Cila. Lo spettacolo viaggiante siciliano esprime profondo cordoglio. Mario FORNACIARI, fondatore della ditta Automatic Toys Modena, e vice presidente ANCASVI è deceduto il 21 luglio scorso all’età di 69 anni, vinto da una lunga malattia strenuamente combattuta. Mario era molto conosciuto, stimato ed apprezzato per la sue qualità di persona proba, spirito forte, tenace, con incredibili capacità tecniche e professionali nonché ,e soprattutto, grandi qualità umane. L’ANESV esprime sentite condoglianze alla moglie, Sig.ra Angela, alla figlia Serena ed al nipote Emanuele. Noto imprenditore modenese, Fornaciari ha fondato nel 1973 l’ATM, molto nota nel settore dei soggetti a dondolo. La malattia che l’ha accompagnato negli ultimi anni non l’ha mai allontanato dalla sua attività, svolta sempre con passione, intelligenza e grande onestà.
3-4/2012 66 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2012
n. 9-10
set. ott.
www.anesv.it
Il settore tra le PMI Nuova delibera per lâ&#x20AC;&#x2122;energia elettrica Parchi: gli esiti della stagione 2012
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