Lo Spettacolo Viaggiante n. 9/10 - 2013

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n. 9-10 settembre ottobre 2013 • anno L1

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Aggiornato l’elenco delle attrazioni Sfere galleggianti e Tiro turaccioli Attrazioni e norme di sicurezza Benvenuti all’ENADA




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ANESV e anche:

Editoriale

C

’è una buona notizia: dopo anni complicati, la politica ha finalmente ripreso ad occuparsi dei temi che riguardano la gestione dei beni culturali e l’esercizio delle attività di spettacolo. Il decreto “Valore Cultura”, promosso dal Ministro Bray e recentemente convertito in legge, di Evelina Christillin ha infatti raccolto consensi nei vari Presidente dell’ANESV settori coordinati dal MIBACT. Alle attività che rappresentiamo non è stato, questa volta, riservato molto spazio, e anche l’iter parlamentare – che ha visto l’Associazione impegnata con proposte emendative – non si è concluso come sperato. E’ stata comunque un’esperienza positiva, dalla quale trarremo nuovi spunti per iniziative di carattere legislativo. In questo periodo sono stati effettuati incontri con parlamentari europei, a Varese e Bari, per evidenziare le difficoltà poste agli esercenti itineranti dall’applicazione della “Direttiva Bolkestein” ai regolamenti comunali. C’è il reale pericolo che l’attuale assetto delle concessioni, fondato da sempre sull’anzianità di frequenza, sia completamente riformato, con effetti gravissimi per il settore. Da più parti è stata confermata la difficoltà di pervenire ad una modifica della Direttiva in sede europea, per le implicazioni nei confronti di altri settori imprenditoriali. Sarà necessario percorrere altre strade, a livello nazionale, per evidenziare l’atipicità delle concessioni dello spettacolo viaggiante. Tra le notizie presenti in questo numero, riportiamo alcune modifiche all’Elenco delle attrazioni. Si tratta di novità che interessano numerosi esercenti, i quali hanno acquistato attrazioni non ancora inserite in elenco, con le difficoltà di gestire giochi che ancora non erano compresi tra le attrazioni da parco divertimenti. Anche i titolari di Tiri a segno le leggeranno con interesse. Per finire, un’ampia nota – che ritengo preziosa - nella quale Giulio De Palma, autorevole dirigente del Corpo dei Vigili del Fuoco, riassume sulla rivista “Antincendio” le norme di sicurezza per lo spettacolo viaggiante itinerante e le strutture permanenti. Il testo sarà apprezzato anche dai componenti delle commissioni di vigilanza, chiamati ad effettuare le verifiche nel nostro settore e dagli esercenti. Ringrazio l’autore, e l’Editore, per questa opportunità, che consente alla nostra rivista di confermarsi come strumento di informazione per gli esercenti. Buona lettura.


Sommario

n. 9-10 settembre ottobre 2013 • anno L1

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In COPERTINA 6 14 33

Aggiornato l’elenco delle attrazioni Sfere galleggianti e Tiro turaccioli

Aggiornato l’elenco delle attrazioni. Entrano le Sfere galleggianti Il punto della situazione sulle disposizioni di sicurezza che disciplinano i parchi giochi Benvenuti all’ENADA

Attrazioni e norme di sicurezza Benvenuti all’ENADA

Anesv Informa 8 10 12

Carlo Fontana nuovo presidente AGIS Il DL “Valore cultura” è legge: ce n’è per tutto lo spettacolo, ma non per lo spettacolo viaggiante ed i parchi di divertimento Flavio Zanonato, un Ministro attento al settoreI

Eventi 30 EAS 2013, successo parigino Parchi di divertimento 36 Arriva GEEWHEZ. Un software ERP per la gestione dei parchi di divertimento 40 TripAdvisor. Luci ed ombre del sito di recensioni, ma anche interessanti opportunità 45 Eva e le sue sorelle. La nuova giovinezza delle donne giganti Parchi acquatici 50 Attenti alle cloroammine, poco amate dagli ospiti delle piscine Parchi avventura 54 Parchi avventura crescono. Le nuove sfide imprenditoriali dei gestori

#9-10 settembre ottobre 2013 anno LI Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga Vicedirettore Maurizio Crisanti Dalle sezioni Amedeo Zanetti, Adriano Rossi, Angelo Catellani, Franco Moruzzi, Fabio Mannello, Ciro Guida, Cosimo Amato, Salvatore Speciale Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356 info@anesv.it www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it Grafica Massimiliano D’Affronto mdaffronto@gmail.com

Fuoricampo 58 60 62 65

Paintball la cessione di pallini è attività commerciale Giochi a premio in Olanda: l’erba del vicino è sempre più verde Go kart, da sempre “spettacolo viaggiante” Promuovere un’attività di divertimento con Vine. Se lo fa la Disney...

Occasioni 66 Giostre, camper, Roulotte e tanto altro

Stampa 8x8 S.r.l.

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».


Aggiornato l’elenco delle attrazioni

Entrano le Sfere galleggianti he Waterballs”, avevamo titolato su questa rivista, segnalando le quotidiane richieste di esercenti e funzionari comunali, che richiedevano informazioni su questa nuova attrazione, non ancora inserita in elenco. La domanda di inserimento aveva subito alcune vicissitudini, ed il parere di una Commissione comunale era giunto solo ad ottobre dello scorso anno. Ebbene, pubblichiamo il decreto che ha inserito questa novità nell’elenco ministeriale. Ma il decreto introduce anche la modifica del Tiro turaccioli, i cui esercenti possono ora avvalersi di pallini “di gomma o di plastica”, e delle “Arene ginnastiche”, non più obbligate ad una “gestione familiare”, secondo l’antistorica descrizione.

Ecco il testo del decreto

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITà CULTURALI E DEL TURISMO. Decreto 3 settembre 2013 Aggiornamento dell’elenco delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, di cui all’articolo 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337. (13A07672) (GU Serie Generale n.223 del 23-9-2013). IL DIRETTORE GENERALE per lo spettacolo dal vivo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di concerto con IL CAPO DELLA POLIZIA direttore generale della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno. Vista la legge 18 marzo 1968, n. 337 che reca disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante; Visto l’art. 4 della predetta legge che prevede l’istituzione dell’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni dello spettaco-

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lo viaggiante, con l’indicazione delle particolarità tecnico costruttive, delle caratteristiche funzionali e della denominazione delle medesime; Visto il decreto interministeriale 23 aprile 1969 con cui è stato istituito l’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni ai sensi del citato art. 4; Visto l’art. 1, comma 2 della legge 24 giugno 2013, n. 71, recante il trasferimento delle funzioni in materia di turismo al Ministero per i beni e le attività culturali; Visto l’art. 8 del decreto ministeriale 20 novembre 2007, recante disciplina relativa alla tenuta ed all’aggiornamento del predetto elenco; Visti i decreti interministeriali 22 luglio 1981, 10 gennaio 1985, 1° giugno 1989, 10 novembre 1990, 10 aprile 1991, 9 aprile 1993, 23 luglio 1997, 8 maggio 2001, 7 gennaio 2002, 20 marzo 2003, 29 ottobre 2003, 28 febbraio 2005, 10 marzo 2006, 7 novembre 2007, 11 maggio 2009, 21 giugno 2010 e 14 giugno 2012 con i quali si è provveduto ad aggiornamenti del predetto elenco; Viste le istanze presentate da ditte costruttrici di attrazioni dello spettacolo viaggiante e da associazioni di categoria intese ad ottenere l’inserimento di nuove attrazioni, la modifica e l’integrazione della denominazione e della descrizione delle caratteristiche tecnico funzionali di attrazioni già presenti in elenco; Visto l’art. 4, comma 2 del decreto legislativo 8 gennaio 1998, n. 3; Visto il verbale dell’8 ottobre 2012 della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo del comune di Figline Valdarno (Firenze), relativo al parere sull’attrazione «Sfere galleggianti»; Sentito il parere conforme espresso nelle sedute del 21 dicembre 2012, del 6 marzo e 26 giugno 2013 dalla Commissione consultiva per le attività circensi e lo spettacolo viaggiante di cui all’art. 1, commi 59 e 60 del decreto legge 23 ottobre 1996, n. 545 convertito con legge 23 dicembre 1996, n. 650 e successive modificazioni; Ritenuto di procedere all’aggiornamento dell’elenco sopracitato; Decreta Art. 1. L’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni di cui all’art. 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337 è integrato con l’inserimento della sottoelencata nuova attrazione: Sezione I – MEDIE ATTRAZIONI Sfere galleggianti. L’attrazione è costituita da un bacino riempito con massimo 30 cm di acqua, in cui si muovono www.anesv.it

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1968, n. 337 è aggiornato con le integrazioni e le modifiche della denominazione e della descrizione delle caratteristiche tecnico funzionali delle seguenti attrazioni come di seguito specificato: Sezione I – PICCOLE ATTRAZIONI Tiro turaccioli. Arma ad aria compressa che spara turaccioli o pallini, di gomma o di plastica, con possibilità di colpire un bersaglio. Sezione IV – Arene ginnastiche Trattasi di piccoli complessi muniti di una modesta attrezzatura, ma privi di tendone di copertura. Roma, 3 settembre 2013

Il direttore generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero dei beni

gonfiabili trasparenti di forma sferica o di altra forma di dimen- e delle attività culturali e del turismo. sioni adeguate a contenere una persona in posizione eretta.

Nastasi

Il vice direttore generale preposto all’attività di coordinamento e Art. 2. L’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimen- pianificazione Forze di Polizia del Ministero dell’interno

Piantedosi

ti e delle attrazioni di cui all’art. 4 della legge 18 marzo

Carlo Fontana nuovo presidente AGIS Carlo Fontana è il nuovo presidente dell’Agis per il periodo 2013-2016. L’assemblea ha inoltre eletto, su proposta del nuovo presidente, il vicepresidente Lionello Cerri (Anec) e gli altri componenti dell’ufficio di presidenza: Francesca Bernabini (Federdanza), Alessandro Bisail (Federmusica), Antonio Buccioni (Enc), Domenico Dinoia (in rappresentanza delle Unioni territoriali), Carmelo Grassi (Anart), Vincenzo Spera (Assomusica). Tesoriere è stato confermato Massimo Gemini. Carlo Fontana, milanese, è amministratore esecutivo del Teatro Regio di Parma. E’ stato sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano dal 1990 al 2005 e del Teatro Comunale di Bologna dal 1984 al 1990. Presentando all’assemblea il suo programma, Fontana ha dichiarato che “l’Agis deve tornare ad avere un rapporto dialettico e dialogante con le istituzioni e non di subalternità. Deve recuperare il suo ruolo di soggetto politico che affermi la propria presenza propositiva”. Su più temi l’Agis dovrà essere presente da subito: finanziamenti, interlocuzione con il MiBAC e altri ministeri di riferimento, nonché rapporto con gli artisti. “Non abbandoniamo – ha detto il presidente Fontana - la difesa del Fondo unico per lo spettacolo istituito da un’ottima legge, ormai disattesa, ma dob8

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biamo trovare forme di finanziamento alternative e liberarci di balzelli e lacci burocratici”. Per il nuovo presidente dell’Agis è fondamentale che il mondo dello spettacolo sia unito.“Intendo essere – ha detto - non un presidente,ma voglio essere una presidenza e per questo mi auguro la collaborazione e la grande partecipazione di tutta l’Associazione, che deve ritrovare uno spirito unitario”. Fontana vuole aprire l’Agis anche alle realtà dello spettacolo che non ne fanno parte, iniziando dal coinvolgimento nel proprio gruppo di lavoro di personalità, definite ‘saggi’, anche non iscritte all’Associazione. Ha inoltre annunciato la sua prima iniziativa: l’organizzazione di una giornata di incontro con gli artisti. “Noi siamo gli organizzatori di quella cultura che gli artisti propongono al pubblico. Apriamo l’Agis agli artisti”. “La cultura – ha concluso Fontana - ha bisogno di un’Agis forte e propositiva perché demandata a operare nell’interesse, non soltanto degli associati, ma dell’intero Paese. Di questo dobbiamo essere sempre consapevoli”.



Il DL “Valore cultura” è legge: ce n’è per tutto lo spettacolo, ma non per lo spettacolo viaggiante ed i parchi di divertimento di Maurizio Crisanti

Superata la veloce crisi di Governo, mentre scriviamo, la Camera ha approvato la conversione in legge del decreto legge “Valore Cultura” emanato in Agosto. Con il provvedimento il Governo ha finalmente mostrato nuovo interesse per le attività di spettacolo. Il Dl “valore cultura”, attende la conversione in legge dopo il parere favorevole della Camera dei Deputati, previsto – crisi permettendo, nella prima decade di ottobre. In Senato l’ANESV ha presentato alcuni emendamenti, due dei quali particolarmente significativi per il settore e riguardanti, nello specifico, la previsione di requisiti tecnico professionali per esercitare l’attività – ottenibili, come nel commercio alimentare, attraverso praticantato o corsi di formazione – e il riconoscimento dei parchi di divertimento tra le imprese turistiche. L’ANESV, infatti, continua a svolgere quotidianamente il compito di rappresentare gli interessi generale del settore. Il primo emendamento, quello sui requisiti di professionalità, ha registrato, purtroppo, il parere contrario del Ministro Bray. Peccato, una previsione che va nella direzione della maggiore professionalizzazione degli esercenti e della sicurezza dei cittadini, a costo zero per lo Stato, avrebbe meritato diversa attenzione. Quanto ai parchi di divertimento, l’emendamento è stato tecnicamente “accantonato” in previsione, immaginiamo, di un Dl Turismo, annunciato dal Ministro, che vedrà la luce solo se la crisi di Governo sarà superata. Registriamo tuttavia che nessuna previsione riguardante il nostro settore è stata inserita nel provvedimento. Sarà perché che la nostra categoria riceve solo lo 0,75% del Fondo Unico Spettacolo, o perché al MIBACT – la T non è un refuso, ma riguarda il nuovo acronimo del Ministero, al quale si sono aggiunte le competenze in materia di turismo – l’ufficio che si occupa delle nostre attività è stato accorpato ad altri. In ogni caso, l’Associazione continuerà a rivendicare attenzione per un settore che fa divertire ogni anno decine di milioni di persone e non grava, a differenza di altri, sui conti pubblici. 10 Lo spettacolo viaggiante

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SCIA per eventi di un giorno? Il provvedimento prevede che. Al Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza, di cui al R.D. 18 giugno 1931, n. 773, apportare le seguenti modificazioni: b) all’articolo 69, primo comma, è aggiunto in fine il seguente periodo: ‘’Per eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti e che si sviluppano entro le ore 24 del giorno di inizio, la licenza è sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 19 della legge n. 241 del 1990, e successive modificazioni e integrazioni, presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive o ufficio analogo.” Si tratta quindi di eventi che si concludono entro le 24 ore, quindi di una giornata? Per questi eventi è prevista la SCIA. Non si sa tuttavia come questo si armonizzi con le questioni legate all’agibilità, e ci auguriamo che il Ministero si pronunci su questo tema.



Flavio Zanonato,

un Ministro attento al settore lavio Zanonato, attuale Ministro per lo Sviluppo economico, si è distinto negli ultimi mesi per la vicinanza ai settori che rappresentiamo. Lo scorso 20 luglio il Ministro, parlamentare e già sindaco di Padova, ha visitato il Distretto della giostra nel Rodigino, una realtà composta di 120 aziende, 1300 lavoratori ed un fatturato di 300milioni di euro, visitando le aziende Technical Park di Melara e Fabbri Group a Calto, su invito della CNA Produttori. Il Ministro si è recato anche al Museo nazionale della giostra di Bergantino, soffermandosi sull’attività di produttori ed esercenti. Al termine della visita il titolare del dicastero dello sviluppo economico ha dichiarato “È stata una visita entusiasmante, ed un ottimo esempio delle due “i” che possono rendono competitivo il made in Italy: innovazione ed internazionalizzazione. In un momento in cui il Pil registra una flessione dell’1,8% e la disoccupazione raggiunge livelli così alti, si tratta di un esempio da tenere in considerazione. Perché spesso ci si limita a fare un elencazione dei sintomi della crisi e non si arriva né a fare una diagnosi, né tanto meno a proporre una terapia. La terapia che vogliamo offrire alle imprese in questo momento di crisi, è quella di rendere le loro condizioni produttive simili a quelle delle altre imprese europee, riducendo i costi di produzione, in particolare quelli energetici, quelli della burocrazia, della tassazione e del cuneo fiscale”. Nel colloquio con Zanonato, Fabio Martini, titolare della Technical park - nella foto insieme al Ministro ed alla figlia Clarissa – ha sottolineato come “In Italia facciamo davvero fatica a lavorare, nell’ultimo anno abbiamo ricevuto solamente una commessa da un cliente italiano e si trattava di una riparazione, noi abbiamo i nostri mercati in Turchia e in Brasile e ci dobbiamo difendere dalla concorrenza di Germania, Olanda e Svizzera”.

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Pochi ordini dalle migliaia di esercenti italiani, che gestiscono piccole e grandi realtà nell’ambito dello spettacolo viaggiante e dei parchi di divertimento. Se infatti apprendere che un settore della produzione meccanica italiana è in ottima salute, preoccupa il fatto che queste industrie siano così fortemente esposte nei confronti dei mercati esteri, senza invece analogo mercato nel loro paese d’origine. L’ANESV lo ha segnalato al Ministro in una nota, evidenziando come se non si interviene affrontando seriamente alcune problematiche, come la Direttiva Bolkestein, i costi esorbitanti dell’energia o i legacci della normativa fiscale, il mercato interno non avrà possibilità di ripresa. Altrettanto singolare la foto, scattata il 25 agosto scorso nell’Agordino, che ritrae il Ministro – grande appassionato degli sport di montagna ed accanito frequentatore di ferrate e vette dolomitiche – alle prese con una zipline. Anche questo evento è significativo e l’associazione ha subito rappresentato al Ministro le difficoltà di un settore che, non ancora annoverato – purtroppo - tra le attività di spettacolo viaggiante, è costretto ancora a scontrarsi con le problematiche derivanti dalla mancata obbligatorietà del rispetto della normativa europea, con la difficoltà di ottenere le autorizzazioni dai Comuni e subendo peraltro un assetto fiscale penalizzante rispetto alle altre realtà del divertimento. Veramente apprezzabile, in ogni caso, che un rappresentante del Governo si occupi anche del nostro settore.

Contributi per l’acquisto di attrazioni: confermato il termine del 31 ottobre Il lavoro di revisione dei decreti per i contributi FUS non è stato ancora concluso dal ministero, pertanto anche quest’anno il termine per l’inoltro delle domande di contributo per acquisto di attrazioni è confermato al 31 ottobre. Come noto, la procedura prevede anche la spedizione della raccomandata con i documenti cartacei entro il medesimo termine. www.anesv.it 13


Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autore e dell’editore, l’articolo pubblicato sul numero di Agosto della rivista Antincendio, un articolo dell’ing. Giulio De Palma, dirigente superiore del Corpo dei Vigili del Fuoco, che riassume ed analizza la normativa sulla sicurezza delle attrazioni.

Dalla rivista «antincendio» (agosto 2013)

Il punto della situazione sulle disposizioni di sicurezza che disciplinano i parchi giochi di Giulio De Palma

lavoro offre un quadro commentato delle norme che disciplinano la sicurezza dei parchi di divertimento. Le novità vengono segnalate partendo dai procedimenti autorizzativi o abilitativi all’esercizio dei parchi o dei loro componenti. Segue la presentazione delle regole tecniche cogenti e delle norme tecniche, soprattutto nell’ambito dello spettacolo viaggiante, con precisazioni sul campo di applicazione, sulla cogenza/volontarietà delle stesse e sul loro rapporto con la regola dell’arte tramite la mediazione del tecnico progettista. Da ultimo sono annunciate due importanti novità nell’ambito della normativa internazionale; si tratta ancora di progetti ma il cui portato di buona tecnica è già applicato da molti produttori, gestori dei parchi e altri operatori del settore. Sono la revisione della EN 13814 Fairground and amusement park machinery and structures – Safety (2004) e la ISO CD 17842 Safety of Amusement Rides and Amusement Devices e le novità sottolineate riguardano la metodologia di valutazione del rischio, ora in linea con la più recente EN ISO 12100:2010, e la accessibilità alle attrazioni alle persone diversamente abili, tema di grande spessore scientifico e umano, sul quale il nostro Paese sta fornendo un contributo essenziale.

I PARCHI GIOCHI I cosiddetti parchi giochi, o di divertimento, sono una realtà nota, apprezzata e in conAntincendio tinua evoluzione verso una offerta turistica sempre più differenziata. La rivista Antincendio è, al 1949 Molti i parchi sul territorio, anche di recente apertura, ma con impostazione diversa. la rivista italiana della prevenzio- Si va infatti dai tradizionali parchi di tipo tematico o meccanico, caratterizzati dalle atne incendi e della protezione civi- trazioni dello spettacolo viaggiante a quelli acquatici, avventura, faunistici o zoologici ai parchi con finalità anche ricreative, ludico-sportive, educative. le. Per informazioni www.edp.it 14 Lo spettacolo viaggiante

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Dopo la abrogazione dell’autorizzazione ministeriale avvenuta nel 1998, la definizione di parco di divertimento non è più stata riproposta se non all’interno, e per gli scopi, del DM 18/5/2007, sulla sicurezza dello spettacolo viaggiante: “complesso di attrazioni, trattenimenti ed attrezzature dello spettacolo viaggiante rispondente alle tipologie previste nell’elenco di cui all’art. 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337, destinato allo svago, alle attività ricreative e ludiche, insistente su una medesima area e per il quale è prevista una organizzazione, comunque costituita, di servizi comuni”. Al di là della difficile classificazione la quasi totalità dei parchi resta costituita da grandi spazi recintati, in genere con ingresso a pagamento, che offrono al pubblico, in aree ricche di vegetazione, giochi per bambini, attrazioni per varie fascie di età, spettacoli, trattenimenti, aree ristoro, ambienti commerciali e aree espositive, percorsi culturali interattivi, attrezzature ludico sportive, trenini panoramici, gabbie di animali di ogni specie e altro. La sicurezza dei parchi dunque, rispetto al profilo antincendio, è determinata, in prevalenza, dalla sicurezza delle sue singole componenti. Nel suo insieme invece, i parchi hanno caratteristiche assimilabili ai “giardini pubblici” di cui alla UNI 11230:2004 “Guida alla progettazione dei parchi e delle aree di gioco all’aperto”. Ora, prima di entrare nel merito normativo, apriamo una finestra sui principali profili autorizzativi. Nel nostro ordinamento infatti l’obiettivo “sicurezza” non è affidato solo al responsabile obbligo dei privati di rispettare le disposizioni vigenti ma anche al valore aggiunto del controllo governativo al quale sono subordinati, in relazione alla loro discrezionalità o rilevanza in termini di pubblica sicurezza, i vari provvedimenti autorizzativi o abilitativi alla costruzione e/o all’esercizio dei parchi e delle loro molteplici infrastrutture.

PROVVEDIMENTI AUTORIZZATIVI O ABILITATIVI In relazione ai suddetti provvedimenti troviamo, in primo piano, la autorizzazione comunale dei parchi, in quanto luogo di pubblico spettacolo e/o trattenimento, ai sensi degli articoli 68 e 80 del TULPS, previa verifica della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Diversa la situazione dei tradizionali luna park temporanei o della installazione di una significativa pluralità di attrazioni, anche di tipo medio e/o grande, permanente o temporanea, ma non riconducibile ad una gestione unitaria. In tale ambito si segnala il chiaro indirizzo assunto dal Diwww.anesv.it 15


partimento di P.S. del Ministero dell’interno, d’intesa con il Dipartimento dei VVF, S.P. e D.C., sulla assoggettabilità della “manifestazione” o della “area giochi” alla Commissione di vigilanza (vedi LC M.I. n. 3788 del 21/3/2013). Per le singole attività dello spettacolo viaggiante, sia nuove che usate, permane l’obbligo di licenza comunale ex art. 69 T.U.L.P.S. subordinata, ai sensi e nelle forme previste del DM 18/5/2007 e s.m.i., alla registrazione e ottenimento del codice identificativo da parte del Comune interpellato. Tutto il resto, a partire dai giochi e dalle attrezzature, sia fisse che mobili, come gli apparecchi automatici e semi-automatici da trattenimento, le aree gioco per bambini, le pareti da arrampicata, le tribune, le piscine, ecc. sono comunque da controllare ma non ai sensi del citato DM del 2007. Non a caso ai sensi dell’art. 141-bis, comma 5, del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S., la Commissione chiamata a giudicare la sicurezza complessiva del parco, in presenza di attrezzature da trattenimento, attrazioni o giochi meccanici, elettromeccanici o elettronici, deve comunque acquisire una relazione tecnica di un tecnico esperto, dalla quale risulti la rispondenza dell’impianto alle regole tecniche di sicurezza e, limitatamente agli apparecchi di cui all’art. 110, comma 7, del T.U.L.P.S., alle prescrizioni tecniche ed amministrative vigenti. In merito alla discussa validità delle Commissioni di vigilanza previste dall’art. 141 bis e art. 142 del Regolamento TULPS, e ferma restando la incertezza sulla permanenza delle comunali rispetto a quelle provinciali, si segnala, per quelle provinciali, l’autorevole parere del Consiglio di Stato che, in relazione a quanto disposto dal DPCM 13.10.2011, pubblicato sulla G.U. del 29.11.2011 (parere del 24 aprile u.s.), ha confermato la operativà delle stesse per due anni dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto. In tale data comunque non si avrà una modifica del sistema di controllo ma un semplice trasferimento delle attività svolte dalle CPV ai competenti uffici delle amministrazioni (Comuni) nell’ambito delle quali operano. 16 Lo spettacolo viaggiante

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Nello specifico della prevenzione incendi, come è noto, le attività soggette, gli atti abilitativi o autorizzativi e i relativi procedimenti di controllo sono stati innovati dal DPR 151/2011, e correlato DM 7/8/2012. Anche i gestori dei parchi quindi, in base alle nuove regole introdotte dal citato provvedimento dovevano, in sintesi, — ridefinire le singole attività soggette a controllo in base al nuovo elenco di cui all’allegato I del DPR 151/2011 (vedi tabella); — stralciare le attività non più soggette e prendere nota invece di quelle nuove eventuali; — regolarizzare, ove ancora non provveduto, la posizione tecnico amministrativa del parco nei confronti della prevenzione incendi (p.e. in caso di mancanza del CPI in corso di validità o non aggiornato rispetto alle ultime modifiche); — implementare nel proprio sistema di gestione delle modifiche quanto disposto dal DPR in questione per le diverse varianti significative rispetto ai procedimenti di prevenzione incendi (modiche con aggravio del rischio, modifiche senza aggravio e modifiche non sostanziali).

REGOLE TECNICE E NORME TECNICHE Le norme che presidiano la sicurezza sono, come noto, in continuo aggiornamento, ma prima di ricordare le novità più importanti, è bene qualche precisazione sul campo di applicazione del DM 19/8/96. Il parco, nel suo insieme, si classifica fra i “luoghi all’aperto, ovvero luoghi ubicati in delimitati spazi all’aperto attrezzati con impianti appositamente destinati a spettacoli o intrattenimenti e con strutture apposite per lo stazionamento del pubblico” di cui all’art. 1 lett. l del DM 19/8/1996 e deve rispettare le disposizioni del titolo VII “Circhi, parchi di divertimento e spettacoli viaggianti” che definisce obblighi e limitazioni sulla ubicazione, distribuzione dei tendoni e delle attrazioni, scuderie, depositi e laboratori, misure di prevenzione incendi, impianti antincendio. Questo riferimento può sembrare limitativo ma è chiaro che tali requisiti sono stati pensati per le “attività dello spettacolo viaggiante” propriamente intese, come i circhi, i teatri tenda, le esibizioni moto auto acrobatiche o un insieme omogeneo di attrazioni come nel caso dei luna park o di determinate aree dei parchi giochi. Come ulteriore conferma leggiamo, nelle definizioni del Titolo I, che per “spettacoli viaggianti e parchi di divertimenti” devono intendersi i “luoghi destinati ad attività spettacolari, trattenimenti o attrazioni, allestiti mediante attrezzature mobili, all’aperto, ovvero in parchi permanenti”. In pratica, salvo casi particolari, si applica al parco, ai fini del-


la sicurezza in caso di incendio, il richiamato Titolo VII del DM 19/8/1996 mentre per le varie componenti si applicano le regole, le norme o i criteri richiesti dal caso di specie: — per le singole attività dello spettacolo viaggiante di cui all’art. 4 della legge 337/68 (p.e. piccole, medie o grandi attrazioni, circhi, teatri tenda, teatrini di burattini, spettacolo di strada), il DM 18/5/2007 che obbliga alla presenza della registrazione e dal codice della attività di cui all’art. 4 del medesimo decreto; — per gli effettivi locali di pubblico spettacolo (p.e. cinema, teatri, auditori) eventualmente presenti all’interno del parco, le disposizioni del citato DM del 1996, comprese quelle più generali di cui ai titoli XII e sgg, riferite alle “aree ed impianti a rischio specifico”, agli “impianti elettrici”, ai “sistemi di allarme”, ai “mezzi ed impianti di estinzione degli incendi” , agli “impianti di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi”, alla “segnaletica di sicurezza”, alla “gestione della sicurezza”; — per gli altri ambienti/luoghi a disposizione del pubblico (aree commerciali, espositive o di ristorazione, sale giochi, mostre faunistiche, ecc.) nonché per le infrastrutture di sevizio (palchi e pedane per artisti in aree non accessibili al pubblico, impianti di climatizzazione, produzione ener-

gia, depositi, aree di officina, ecc.), le specifiche disposizioni di prevenzione incendi. Oltre alle nominate disposizioni cogenti è chiaro poi che la sicurezza di un parco, per la varietà e complessità della sua articolazione, chiede anche il contributo delle misure integrative derivate dalla analisi e valutazione dei rischi incendio specifici, fissate nel progetto antincendio e, come le precedenti, inserite nel sistema di gestione della sicurezza antincendio. Fissato il quadro di sintesi si riportano, nella tabella in margine, le principali novità normative, sia in ambito cogente che volontario. Per le prime giova ricordare che le condizioni di applicabilità alle attività esistenti sono precisate negli stessi provvedimenti. Il DM 20/12/2012, in materia di impianti di protezione attiva, precisa, p.e., che “ Le disposizioni del presente decreto si applicano agli impianti di cui all’articolo 1 di nuova costruzione ed a quelli esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, nel caso essi siano oggetto di interventi comportanti la loro modifica sostanziale, così come definita nella regola tecnica di cui al successivo articolo 5” (art. 2 comma 1).

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Ma l’esempio è utile per un ulteriore chiarimento. Al p.to 4.1, si afferma che, “ove la rete idranti sia richiesta dalle regolamentazioni ivi richiamate, si applica la norma UNI 10779, ed i parametri di cui sopra sono individuati come di seguito specificato.” La relativa tabella, per i circhi e i parchi di divertimento e gli spettacoli viaggianti, chiede, come requisito di base, la “protezione esterna” e quindi, in apparenza, una “rete esterna” conforme ai requisiti della citata UNI 10779 con la sola eccezione che sussistano, in relazione all’ubicazione della attività, eccezionali impedimenti alla sua realizzazione. Ricordiamo però che il p.to 7.6 del DM 19/8/1996 chiede che “le aree destinate a parchi di divertimento permanenti” siano “fornite di una rete di idranti DN 70 distribuiti a distanza reciproca non superiore a 60 m” e quindi che tale rete non rientra fra le tipologie previste (rete interna o rete esterna) dalla UNI 10779. Non a caso lo stesso Ente di normazione ha avviato un tavolo di lavoro per definire i requisiti di “reti” similari come quelle a protezione delle aree adibite a campeggi, manifestazioni fieristiche e simili. Sempre in ambito cogente ecco poi l’atteso DM 13/12/2012 “Modifiche e integrazioni al decreto 18 maggio 2007 recante le norme di sicurezza per le attività di spettacolo viaggiante” e della successiva Circolare M.I. di chiarimenti e indirizzi applicativi prot. n. 17082 del 11 giugno u.s. È la stessa circolare a puntualizzare il senso e l’importanza del nuovo provvedimento legislativo: armonizzare il decreto del 2007 al nuovo contesto normativo nazionale ed internazionale, sia sui prodotti che sugli organismi di certificazione e semplificare il procedimento di registrazione d alcune tipologie di attività di spettacolo viaggiante. Due i nuovi procedimenti di semplificazione introdotti. Il primo relativo alle piccole attrazioni, ai balli a palchetto (o balere), alle arene ginnastiche e ai teatrini di burattini (o marionette) ovvero ad attività di modesta entità e/o limitata complessità, per le quali il parere della Commissione di vigilanza è stato sostituito da una asseverazione del tecnico abilitato o da certificazione dell’organismo di certificazione. Il secondo relativo ai circhi, ai teatri tenda e alle esibizioni moto-auto acrobatiche che, oltre a costituire attività dello spettacolo viaggiante, rientrano, in esercizio, fra i locali di 18 Lo spettacolo viaggiante

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pubblico spettacolo soggetti, dopo ogni nuova installazione, anche al controllo della Commissione di vigilanza. Per queste attività il parere della commissione comunale o provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, ai fini della registrazione e assegnazione del codice, è sostituito da una asseverazione, redatta da tecnico abilitato, o da una certificazione di un organismo di certificazione, dalla quale risulti la corrispondenza della documentazione allegata all’istanza di registrazione ai requisiti previsti (per la stessa documentazione) dal decreto 2007. In merito alle norme volontarie, così come, per alcuni versi, per le Guide Tecniche elaborate dal Ministero dell’interno (vedi p.e. quelle sugli impianti fotovoltaici, sulle facciate degli edifici civili di grande altezza o sulla vulnerabilità sismica dell’impiantistica antincendio), è chiaro che la loro applicazione non è cogente ma le loro indicazioni diventano vincolanti quando sono liberamente scelte per raggiungere gli obiettivi di sicurezza della strategia adottata. Tali standard entrano dunque nel progetto antincendio e, dopo il visto di conformità dal Comando provinciale dei VVF, diventano misure essenziali per raggiungere un adeguato livello di sicurezza o meglio, secondo la terminologia comunitaria, per garantire la assenza di rischi incendio inaccettabili. È chiaro che, a parità di obiettivi, si possono scegliere misure equivalenti ma occorre passare da un nuovo progetto antincendio. Sulla qualità delle misure invece garantiscono le norme tecniche assunte a riferimento, se osservate in modo integrale oppure, come nel caso degli impianti di protezione attiva, la conformità alla regola dell’arte responsabilmente garantita dal progetto redatto, caso per caso, da tecnico abilitato nel pieno rispetto disposizioni legislative e regolamentari applicabili ma non necessariamente delle richiamate norme tecniche. Questo è un passaggio importante perché in ogni settore, compreso quello delle attività dello spettacolo viaggiante o delle attrezzature ludico sportive a disposizione del pubblico, seppure con termini non sempre analoghi, è chiesta la “regola dell’arte” ovvero, come opportunamente puntualizzato nel decreto impianti antincendio (DM 20/12/2012), che progettazione, costruzione, installazione, esercizio e manutenzione di ogni impianto siano in linea con lo “stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento storico dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi o servizi, basato su comprovati risultati scientifici, tecnologici o sperimentali”, fermo restando la cogenza delle disposizioni legislative e regolamentari applicabili e la riconosciuta presunzione di regola dell’arte alle norme emanate da Enti di normazione nazionali, europei o internazionali. Anche gli atti certificativi garantiscono la conformità alla regola dell’arte, non il puntuale rispetto della norma tecnica. Qui si capisce anche perchè l’attuale strategia di controllo dei Comandi e delle Commissioni, nei rispettivi ambiti di



competenza, non prevede la verifica di tale conformità se non a livello di completezza formale della documentazione certificativa. E anche per tale verifica formale sarebbe utile una Guida tecnica nazionale costantemente aggiornata. Diversa la prassi in caso di incidenti o evidenze di pericolo dove l’organo di controllo, agendo in forma ispettiva, può sempre attivare, se necessario, ogni efficace forma di controllo specialistico anche tramite esperti esterni. Utili, al riguardo, le chiare indicazioni fornite, in materia di spettacolo viaggiante, dalle Circolari del 2009 e del 2013: la Commissione di vigilanza, senza entrare nel merito “tecnico” della documentazione tecnica illustrativa e certificativa prodotta dal richiedente e fatta salva la facoltà di disporre o eseguire, in sede di espressione del parere, ulteriori motivati approfondimenti, non ha compiti di controllo, o di approvazione o di certificazione sulla progettazione, sulla costruzione e sul collaudo delle attività dello spettacolo viaggiante. Le stesse infatti sono “prodotti” e, in quanto tali, regolamentate autonomamente, ai fini della sicurezza, in termini di responsabilità, riferimenti tecnici e modalità di controllo e certificazione. L’attuale sistema di controllo trae dalla salvaguardia della pubblica incolumità la giustificazione della sua ridondanza rispetto ai compiti e alle responsabilità del titolare e del tecnico incaricato, ma non per questo può andare oltre il controllo sulla presenza dei prodotti e della relativa documentazione certificativa, ove prevista. Solo la conoscenza e il rispetto di questa giusta ripartizione dei compiti, scelta per evidenti motivi di ragion pratica, può aiutare tutti gli operatori di settore e chi ha responsabilità di controllo, a far crescere l’intero sistema nel segno della legalità e della ragionevolezza, evitando occasionali ma onerosi appesantimenti burocratici.

PROGETTI DI NORMA E STATO DELL’ARTE

per volontà di EAASI (Associazione Europea dei Costruttori di Attrazioni) e di IAAPA (Associazione mondiale dei Parchi di Divertimento) e a cui hanno aderito i migliori esperti dei vari paesi che sono anche membri dei vari comitati tecnici internazionali di normazione: CEN/TC 152, ASTM F24, ISO/TC 254. Nell’ambito del proprio mandato costitutivo - armonizzazione delle norme tecniche di settore esistenti a livello internazionale – sin dal 2008 il GSHG, è stato particolarmente impegnato nel lavoro di revisione preliminare della norma tecnica europea EN 13814 Fairground and amusement park machinery and structures – Safety, ormai datata (edizione 2004) e, più di recente, sempre ai fini della armonizzazione internazionale degli standard, del progetto di norma ISO/CD 17842 sulla Safety of Amusement Rides and Amusement Devices (il Committee Draft del Comitato Tecnico ISO/TC 254 è del 24/1 u.s.). Fra gli aspetti più innovativi, da tempo discussi e confrontati fra gli addetti del settore, troviamo quelli della valutazione del rischio e dei limiti di accessibilità alle attrazioni. Nel primo ambito la nuova EN 13814, ferma restando la appendice G per i rischi potenziali specifici, richiama ora, per la individuazione di quelli generali, la EN ISO 12100:2010 Sicurezza del macchinario Principi generali di progettazione. Valutazione del rischio e riduzione del rischio. Tale norma internazionale infatti, evoluzione della “pionieristica” EN 1050, presenta principi e metodi in quasi totale sintonia con quelli maturati nel settore delle attrazioni soprattutto in relazione alla particolare rilevanza della interazione uomo-macchina. Fra questi quello che l’analisi dei rischi deve essere applicata in due fasi distinte ma complementari, — il Design Risk Assessment (DRA) ovvero la valutazione dei rischi in fase di progettazione e — l’Operation & Use Risk Assessment (OURA) ovvero la valutazione in fase di predisposizione e di utilizzo della attrazione.

Fra le novità di rilievo in relazione alle attività dello spettacolo viaggiante, e quindi anche dei parchi, non si possono dimenticare, anche per l’essenziale contributo italiano, alcuni fondamentali progetti di norma a livello internazionale. Protagonista di questi lavori è il GSHG (Global Standard Harmonization Group), un gruppo di lavoro volontario nato

La DRA e l’OURA, quali documenti essenziali per mantenere il controllo della sicurezza, devono essere poi periodicamente revisionate e tenere conto di ogni significativa variazione nel progetto o nelle condizioni di utilizzo della attrazione. L’ultimo Draft del prEN 13814 è del gennaio 2013 ma tale

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innovativa impostazione della valutazione del rischio, quale “stato dell’arte”, e già applicata, volontariamente, da molti fabbricanti di settore. Il secondo aspetto innovativo è quello relativo alla interfaccia attrazione-operatori-ospiti. Una attrazione progettata, realizzata e certificata secondo buona tecnica, è certamente definibile “funzionalmente sicura” ma, su questa solida base, si inserisce il fattore umano: variabile indipendente e difficilmente controllabile. I comportamenti infatti, anche di sicurezza, possono essere notevolmente diversi, in base alla fascia di età, al sesso, all’ambiente, alla cultura, alla educazione, e altro ancora. Di fronte a questa elevata molteplicità, accantonato il velleitario il tentativo di incasellarli in un quadro generale, si è scelta, da alcuni anni, la strada di una diretta ricognizione degli effettivi comportamenti dei miliardi di ospiti che, in tutto il mondo, frequentano ogni anno i parchi di divertimento. Da questi studi di base nasce il nuovo Annex K della EN 13814 Passenger Behaviour, e il parallelo Annex F Guest Behaviour della ISO che affrontano le problematiche del comportamento degli ospiti. Questo allegato, si legge, è un tentativo di fornire un documento di riferimento per alcuni dei più comuni tipi di comportamento degli ospiti al fine di agevolare la difficile analisi quantitativa del rischio associato ai comportamenti degli ospiti sulle attrazioni. Si è ritenuto che queste tipologie comportamentali di riferimento potessero essere considerate per le seguenti categorie di persone: bambini, adolescenti, adulti persone con disabilità fisiche, persone con ridotte capacità mentali. E questa è la anche la prima volta che, nelle norme tecniche di settore, si affronta, in modo specifico la problematica dei comportamenti ragionevolmente prevedibili da parte delle persone diversamente abili. È uno dei frutti della crescente sensibilità sull’argomento, della maggiore circolazione di studi ed esperienze, della evoluzione tecnologica del settore e, non ultimo, dei principi affermati dal Codice del Turismo (vedi testo in margine), in attuazione dell’art. 30 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006). Il “Codice del Turismo” (D. Lgs. n. 79 del 23 maggio 2011, pubblicato in GURI n. 129 del 6 giugno, suppl. ord. n. 139) all’Allegato I, Titolo I, Capo I, art. 3, in attuazione dell’art. 30 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva dall’Italia con L. n. 18 del 3 marzo 2009, prescrive che “lo Stato assicura che le persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive www.anesv.it 21


possano fruire dell’offerta turistica in modo completo e in autonomia, ricevendo servizi al medesimo livello di qualità degli altri fruitori senza aggravi del prezzo. Tali garanzie sono estese agli ospiti delle strutture ricettive che soffrono di temporanea mobilità ridotta. […] È considerato atto discriminatorio impedire alle persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive, di fruire, in modo completo ed in autonomia, dell’offerta turistica, esclusivamente per motivi comunque connessi o riferibili alla loro disabilità”. Sarebbe bello che ogni persona che entra in un parco di divertimento potesse provare tutte le emozioni che questi grandi complessi ricreativi, tramite le attrazioni, gli spettacoli, le mostre, l’arredo, i giardini, e così via, possono riservare ai loro ospiti. Questo purtroppo non è possibile in quanto, soprattutto per le attrazioni, le limitazioni o i divieti di utilizzo legati alla età, alla altezza, alle patologie cardiache, allo stato di gravidanza, e altro, costituiscono inderogabili cautele di sicurezza. Fra tali misure però si trova, a volte, un generico divieto di accesso nei confronti delle persone “disabili”. La finalità del divieto è chiara ma l’applicazione di questa indicazione, estremamente sommaria, se non mediata, genera,

RIFERIMENTI UTILI [1] Norme di prevenzione incendi emanate dal Ministero dell’interno [2] Catalogo norme UNI in www.uni.com [3] Giulio De Palma, Gianni Chiari “Attrazioni dello spettacolo viaggiante - Il ruolo essenziale dell’analisi comportamentale per la progettazione e la gestione della sicurezza”. Atti del Convegno Scientifico Nazionale ”Sicurezza nei Sistemi Complessi“ Bari, 14–16 ottobre 2009 [4] Giulio De Palma, Gianni Chiari “Attrazioni per parchi di divertimento. Analisi e valutazione dei rischi derivanti dai comportamenti e delle abilità prevedibili dei passeggeri”. Atti del Convegno Scientifico Nazionale ”Sicurezza nei Sistemi Complessi“ Bari, 18–20 ottobre 2011 [5] Circolare M.I. n. 4 del 1° marzo 2002. Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili. [6] Lettera-circolare M.I. prot. n. P880/4101 del 18 agosto 2006. La sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili: strumento di verifica e controllo (check-list). [7] C-LEX NEWS 2/2012, con interventi di Gianni Chiari, avv. Giorgio Caramori e altri, dedicato ai parchi di divertimento e al settore dell’amusement, con alcune riflessioni, dal punto di vista legale e tecnico, sulle problematiche coinvolte nella gestione di attrazioni e luna park. 22 Lo spettacolo viaggiante

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come abbiamo visto anche di recente, umilianti e indebiti casi di discriminazione. È chiaro che le attrazioni, e soprattutto quelle più adrenaliniche (vedi p.e. la torre a salita accelerata, l’evolution o il loop) o dove il passeggero svolge un ruolo attivo per la propria sicurezza (vedasi p.e., gli ottovolanti acquatici, le gabbie volanti o il mixtreme) non consentiranno mai la libera e sicura fruibilità a chiunque. Si tratta dunque di una situazione particolarmente delicata che sta sfidando gli operatori del settore. Non esiste una modalità di affronto valida per tutti i casi perché esistono, come sopra accennato, situazioni molteplici ed estremamente diversificate e, fra queste, quelle legate alle disabilità psichiche. Chi ne soffre, in forma più o meno grave, può avere reazioni difficilmente prevedibili, come panico o stati d’ansia, e venirsi quindi a trovare in situazioni particolarmente a rischio. In questa positiva effervescenza si collocano due iniziative che meritano, a parere dello scrivente, una menzione specifica. A livello normativo ISO, l’Annex (informativo) FF Limited accessibility to amusement devices che, partendo dalla constatazione oggettiva che, per ragioni di sicurezza, alcune attrazioni hanno limitazioni di accesso, fornisce ai parchi autorevoli suggerimenti diretti ad allargare le maglie dei vari divieti di accesso. Parole chiave dell’approccio proposto sono “accessibilità”, “informazione”, e “assistenza”. Si legge p.e., fra le indicazioni di carattere generale, che il parco dovrebbe fornire chiare informazioni facilmente comprensibili da parte degli ospiti adulti o degli accompagnatori per permettere loro valutare in modo completo la possibile fruizione. In caso di persone con accompagnatori questi dovrebbero: — conoscere le capacità e le limitazioni delle persone che accompagnano; — osservare la attrazione in esercizio prima di entrare in modo da essere sicuri che la persona possa salirci; — leggere le informazioni e i cartelli che illustrano le limitazioni di accessibilità; — prendere in considerazione le possibili situazioni di emergenza compresa la eventuale procedura di evacuazione; — accompagnare fisicamente la persona assistita sulla attrazione. Il parco si riserva comunque la possibilità di negare l’accesso ove esista un rischio significativo, per l’ospite, di farsi male o di far male ad altri ospiti. E anche qui la buona tecnica ha preceduto la standardizzazione con numerose iniziative a cura di vari parchi. Cito


solo, per conoscenza diretta dello strumento e del virtuoso percorso di generazione dello stesso, la nuova brossure informativa di Minitalia-Leolandia, “Leomappa accessibilità” (facilmente scaricabile dal web) con la catalogazione delle giostre in base alle disabilità fisiche. La seconda iniziativa è il progetto scientifico di ricerca “Una giostra per tutti. Accessibilità delle persone diversamente abili alle attrazioni dei parchi di divertimento” promosso da ANCASVI (Associazione Nazionale Costruttori Attrezzature Spettacoli Viaggianti) con il coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità e di un board giuridico-legale costituito da esperti del settore. All’interno di tale Progetto, l’11 giugno u.s., si sono svolti a Bergamo alcuni test sulle attrazioni con persone affette dalla Sindrome di Down ed altre persone con disabilità fisiche, anche gravi. Il giorno seguente, presso il Polo didattico dei VVF di Dalmine, si è tenuto un ricco e vivace seminario che, oltre alla qualificata rappresentanza degli enti che hanno aderito al progetto, ha visto la partecipazione dei migliori esperti internazionali del settore provenienti da Canada, USA, Francia, Germania, Olanda, Belgio Regno Unito. Anche il Corpo nazionale dei VVF, da sempre centrato sulla persona e quindi particolarmente sensibile e attivo rispetto alle pro-

blematiche della disabilità ha fornito un contributo importante ed apprezzato.

CONCLUSIONI Il lavoro presentato, necessariamente sintetico, ha inteso fornire un quadro d’insieme delle principali novità normative in materia di sicurezza dei parchi di divertimento. Parlando dei procedimenti finalizzati alla autorizzazione o alla abilitazione del parco e dei suoi componenti, si è visto come la chiarezza sugli obblighi e le responsabilità di ciascuno è l’unica via attuale per ottenere, nonostante la ridondanza della normativa tecnica e procedurale, la effettiva semplificazione e lo snellimento dei procedimenti essenziali. Chiudiamo ricordando ancora una volta l’importanza decisiva del sistema di mantenimento delle condizioni di sicurezza e delle procedure di gestione delle emergenze e l’esigenza, e rilanciando, in sintonia con tanti operatori del settore, la proposta di un Osservatorio nazionale dei parchi e dello spettacolo viaggiante, anche con funzioni puramente consultive, che veda la presenza di operatori qualificati di ogni Ministero o Direzione competente, delle principali Associazioni di categoria e degli operatori di settore. >>

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Elenco delle possibili attività singolarmente soggette al controllo dei VVF nell’ambito dei parchi di divertimento Rif. preced. elenco ex DM 16/2/82

Attività

83

Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico.

69

87

Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all’ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie lorda superiore a 400 m2 comprensiAttività secondaria va dei servizi e depositi. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico.

42

53

Laboratori per la realizzazione di attrezzerie e scenografie, compresi i relativi depositi, di superficie complessiva superiore a 200 mq

70

88

Locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a 1000 m2 con quantitativi di merci e materiali combustibili superiori complessivamen- Attività secondaria te a 5.000 kg

34

43

Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per la cernita della carta usata, di stracci Attività secondaria di cascami e di fibre tessili per l’industria della carta, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg

74

91

Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW

49

64

Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed impianti di cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25 kW.

4

4

Depositi di gas infiammabili in serbatoi fissi: […] b) disciolti o liquefatti Attività secondaria per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,3 m3

3

3

Impianti di riempimento, depositi, rivendite di gas infiammabili in recipienti mobili: […] b) disciolti o liquefatti per quantitativi in massa complessivi superiori o uguali a 75 kg:

Rif. DPR 151/2011

65

Note Attività principale N.B. Costituiscono new entry le palestre con superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2

Attività secondaria

Attività secondaria Attività secondaria N.B. Precisata la assoggettabilità degli impianti di cogenerazione

Attività secondaria

Disposizioni procedurali e regole tecniche di prevenzione incendi (novità di maggiore rilievo a decorrere dal 1/1/2010) DPR 1/8/2011 n. 151 Decreto 5/8/2011 Decreto 7/8/2012

Decreto 27/7/2010 Lettera-circolare M.I. prot. n. 515B del 26/3/2010 Lettera-circolare M.I. prot. n. 3185 del 9/3/2011 Decreto 6/12/2011 Lettera-circolare M.I. prot. n. 1324 del 7/2/2012 Lettera-circolare M.I. prot. n. 4980 del 4/4/2012 Lettera-circolare M.I. prot. n. 6334 del 4/5/2012 Decreto 20/12/2012

DISPOSIZIONI PROCEDURALI Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4 -quater, del D.L. n. 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122/2010 Procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, del DPR 151/2011 REGOLE TECNICHE Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici Impianti termici a gas realizzati con diffusori radianti ad incandescenza di “tipo A” conformi alla UNI EN 419-1, installati nei luoghi soggetti ad affollamento di persone, di potenzialità superiore a 116 kW. Linee di indirizzo per la valutazione del rischio Modifica al decreto 3 novembre 2004 concernente l’installazione e la manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d’incendio Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici - Edizione 2012 Pubblicazione della guida tecnica “Linee di indirizzo per la riduzione della vulnerabilità sismica dell’impiantistica antincendio” Chiarimenti alla nota prot DCPREV 1324 del /2/2012 “Guida per I’installazione degli impianti fotovoltaici - Edizione 2012” Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi

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Norme cogenti relative ai locali di pubblico spettacolo e alle attività dello spettacolo viaggiante (novità di maggiore rilievo a decorrere dal 1/1/2010) LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO Lettera-circolare M.I. prot. n. 4958/4109/29 del 15/10/2010

Decreto Ministeriale 18 maggio 2007 recante “Norme di sicurezza per le attività dello spettacolo viaggiante” e Circolare prot. n. 17082 del 1 dicembre 2009 – Monitoraggio e indirizzi procedurali

Lettera-circolare M.I. prot. n. 1689 del 1 aprile 2011

Locali di pubblico spettacolo di tipo temporaneo o permanente. Verifica della solidità e sicurezza dei carichi sospesi

Lettera-circolare prot. n. 4962 del 4/4/2012

Uso delle vie e uscite di emergenza in presenza di sistemi di controllo degli accessi mediante “tornelli”

Lettera-circolare prot. n. 4963 del 4/4/2012

Uso delle vie e uscite di emergenza in presenza di porte scorrevoli orizzontalmente munite di “dispositivi di apertura automatici ridondanti”

Decreto 18 dicembre 2012

Modifica al decreto 19 agosto 1996, concernente l’approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo ATTIVITà DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE

Decreto MIBAC 21/6/2010

Aggiornamento dell’elenco delle attrazioni dello spettacolo viaggiante di cui all’art. 4 della legge 18 marzo 1968

Decreto MIBAC 14 giugno 2012

Aggiornamento dell’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, di cui all’articolo 4 della legge n. 337 del 18 marzo 1968

Lettera-circolare M.I. prot. n. 10147 del 3/8/2012

Trasmissione note in materia di pubblico spettacolo (carichi sospesi e attività di intrattenimento e svago danzante negli stabilimenti balneari in orario serale e notturno)

Decreto M.I. 31 gennaio 2013

Modifica al DM 16/6/2008 concernente l’approvazione del programma e delle modalità di svolgimento dei corsi di formazione teorico-pratica, rivolti ai gestori delle attività di spettacolo viaggiante, ai sensi dell’art. 6, comma 3 del DM 18/5/2007

Lettera-circolare prot. n. 3788 del 21/3/2013

Trasmissione note in materia di pubblico spettacolo (locali con capienza inferiore a 200 persone e manifestazioni aperte al pubblico con allestimenti di attrazioni dello spettacolo viaggiante)

Lettera-circolare prot. n. 17082 del 11/6/2013

DM 19 agosto 1996, concernente l’approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. Chiarimenti e indirizzi applicativi.

Norme tecniche correlate ai locali o luoghi di spettacolo e/o trattenimento (novità di maggiore rilievo a decorrere dal 1/1/2004) UNI

11123

2004

Guida alla progettazione dei parchi e delle aree di gioco all’aperto

UNI EN

13814

2005

Macchine e strutture per fiere e parchi di divertimento – Sicurezza

UNI EN

14960

2007

Attrezzature da gioco gonfiabili – Requisiti di sicurezza e metodi di prova

UNI EN

1176-1

2008

Attrezzature per aree da gioco – Requisiti generali di sicurezza e metodi di prova

UNI EN

1176-2

2008

Attrezzature per aree da gioco – Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per le altalene

UNI EN

1176-3

2008

Attrezzature per aree da gioco – Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per gli scivoli

UNI EN

1176-4

2008

Attrezzature per aree da gioco – Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per le funivie

UNI EN

1176-5

2008

Attrezzature per aree da gioco – Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per le giostre.

UNI EN

1176-6

2008

Attrezzature per aree da gioco – Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per le attrezzature oscillanti

UNI EN

1176-7

2008

Attrezzature per aree da gioco – Guida all’installazione, ispezione, manutenzione e utilizzo.

UNI EN

1176-8

2008

Attrezzature per aree da gioco - Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza per attrezzature da gioco completamente chiuse.

26 Lo spettacolo viaggiante

settembre ottobre 2013


UNI EN

1176-11

2008

Attrezzature per aree da gioco - Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza per reti di arrampicata tridimensionale.

UNI EN

1177

2008

Rivestimenti di superfici di aree da gioco per l’attenuazione dell’impatto – Determinazione dell’altezza di caduta critica.

UNI EN

12572-2

2009

Strutture artificiali per scalate

UNI EN

1069-1

2010

Acquascivoli – Parte 1: Requisiti di sicurezza e metodi di prova

UNI EN

1069-2

2010

Acquascivoli – Parte 2: Istruzioni

UNI EN

71-8

2012

Sicurezza dei giocattoli - Giocattoli di attività per uso domestico (Sono escluse le attrezzature da gioco destinate all’uso pubblico, trattate nella UNI EN 1176, i giocattoli a dondolo, coperti da requisiti specifici della UNI EN 71-1, le piscine giocattolo con una profondità massima dell’acqua oltre i 400 mm e i trampolini giocattolo)

UNI EN

13200-1

2012

Installazioni per gli spettatori – Parte 1: Criteri di disposizione degli spazi di osservazione per spettatori

UNI EN

13200-2

2006

Installazioni per gli spettatori - Parte 2: Caratteristiche e situazioni nazionali

UNI EN

13200-3

2006

Installazioni per gli spettatori - Parte 3: Elementi di separazione - Requisiti

UNI EN

13200-4

2007

Installazioni per gli spettatori - Parte 4: Sedute - Caratteristiche di prodotto

UNI EN

13200-5

2007

Installazioni per gli spettatori - Parte 5: Tribune telescopiche (Sono escluse le tribune dei luna park e dei parchi divertimento)

UNI EN

13200-6

2013

Installazioni per spettatori – Parte 6: Tribune smontabili (temporanee) (Sono escluse le tribune dei luna park e dei parchi divertimento)

UNI EN

15312

2010

Attrezzature sportive di libero accesso – Requisiti, inclusa la sicurezza, e metodi di prova

UNI EN

13782

2006

Strutture temporanee - Tende – Sicurezza (La norma specifica i requisiti di sicurezza che è alterazioni necessario osservare nella progettazione, nel calcolo, nella costruzione, nell’installazione, nella manutenzione, nella gestione, nelle verifiche e nelle prove di tende installate in maniera itinerante, temporanea con superficie coperta maggiore di 50 m2. Il campo di applicazione della norma copra tutte le tipologie di strutture temporanee di copertura)

UNI EN

15649 (serie)

2012

Articoli galleggianti per il tempo libero per l’utilizzo su e in acqua

UNI EN

15567-1

2008

Strutture sportive e ricreative – Percorsi acrobatici – Parte 1: Costruzione e requisiti di sicurezza

UNI EN

15567-2

2008

Strutture sportive e ricreative – Percorsi acrobatici – Parte 1: Requisiti di gestione

UNI EN

15288-1

2010

Piscine – Parte 1: Requisiti di sicurezza per la progettazione

UNI EN

15288-2

2010

Piscine – Parte 1: Requisiti di sicurezza per la gestione

DM Ministero Trasporti 15/3/2007 n. 55

Norme relative all’individuazione dei criteri di assimilazione ai fini della circolazione e della guida ed all’accertamento dei requisiti tecnici di idoneità dei trenini turistici

Circolare M.I. Dip. P.S. prot. n. 557/B.10089.G del 22/2/2002

Normativa concernente la detenzione di animali pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica da parte di circhi e mostre faunistiche permanenti e viaggianti. Leggi n. 150/1992 e n. 426/1998. Disposizioni applicative

DM Economia e Finanze 8/11/2005

Regole tecniche di produzione e metodologie di verifica tecnica degli apparecchi da divertimento ed intrattenimento, di cui all’articolo 110, comma 7, del testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza (T.U.L.P.S.)

D.L.vo 21 marzo 2005 n. 73

Attuazione della direttiva 1999/22/CE relativa alla custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici

EN

60335-1

2008

Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare - Sicurezza Parte 1: Norme generali (La norma, che costituisce la parte generale della famiglia di norme EN 60335 relative alla sicurezza elettrica degli apparecchi di uso domestico e similare, è allineata al livello di protezione internazionalmente accettato contro i rischi elettrici, meccanici, termici, di incendio e di radiazione che si hanno nell’uso normale di tali apparecchi)

EN

60204-1

2006

Sicurezza del macchinario – Equipaggiamento elettrico delle macchine. Parte I: Regole generali

(La norma fornisce le prescrizioni e le raccomandazioni all’equipaggiamento elettrico delle macchine in modo da perseguire la sicurezza delle persone e dei beni, la congruenza della risposta ai comandi e la facilità della manutenzione. .. L’equipaggiamento considerato inizia dal punto di connessione dell’alimentazione all’equipaggiamento elettrico della macchina. La presente Norma si applica agli e.e. o a parti di e.e. alimentati con tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata o 1500 V in c.c. e con frequenze nominali non superiori a 200 Hz. Essa non copre tutte le prescrizioni (p.e. protezioni, interblocchi o comandi) necessarie o richieste da altre norme o regolamenti al fine di proteggere le persone da pericoli diversi da quelli elettrici).

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EAS 2013,

successo parigino Euro Attractions show a Parigi. La Ville Lumiere ha ospitato, dal 18 al 20 ottobre, la decima edizione della fiera europea di attrezzature per parchi di divertimento. Una rassegna, quella parigina, particolarmente ricca di espositori, circa 400, più di 80 dei quali alla prima partecipazione.

olto numerosa, e qualificata, la presenza dei produttori italiani in un contesto dove hanno esposto tutti i leader del settore per le attrazioni più spettacolari, ai produttori di attrazioni per bambini, giochi Ticket redemption – nuova la partecipazione di Elmac e Mondogiochi - ed attrezzature per parchi acquatici e bowling. La localizzazione era particolarmente favorevole, in un’area non troppo periferica rispetto al centro città, facilmente raggiungibile e dotata di servizi. È stato possibile visitare gli stand dei più noti produttori di roller coaster e ruote panoramiche, presenti in fiera con i marchi più blasonati. Numerosi anche i Cinema a più dimensioni – un produttore ce ne ha descritto uno a 7D – adatti a qualsiasi collocazione, dal modello a 4 posti fino al grande impianto per parco permanente. Tra gli stand, modellini di attrazioni interattive con presenza di realtà virtuale, dei produttori europei ed americani. Dagli Stati Uniti, particolarmente interessanti, gli stand di proposte per food & beverage, con le immancabili granite inserite in bicchieri personalizzati, zuc30 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


cheri e caramelle da miscelare a piacimento negli appositi contenitori trasparenti, e la presenza italiana di crepes preconfezionate, da scaldare e farcire al momento – del tutto simili a quelle cotte al momento - e tante altre opportunità, per allestire corner destinati alla ristorazione ad alta marginalità. Nuova per la fiera la partecipazione numerosa - ma in Francia era prevedibile – di costruttori e fornitori di parchi avventura e pareti d’arrampicata mobili, con carrucola automatica. Produttori francesi, tedeschi e dell’Europa dell’est hanno realizzato stand accattivanti, con attrezzature da installare nei boschi, ma anche in centri commerciali o padiglioni coperti. Numerosi i giochi su carrello, che permettono di installare temporaneamente teleferiche e pareti d’arrampicata utilizzandole per eventi e fiere. Bella anche una sorta di “caccia al tesoro” da installare nel bosco, nella quale il bambino ha un braccialetto o un peluche che contiene un tag da avvicinare ai vari obiettivi, raggiunti attraverso le indicazioni ottenute rispondendo a domande o effettuando prove fisiche.

sistemi completamente automatizzati – dall’attivazione del briefing alla classifica finale – impianti mobili per interni, sistemi laser tag per giochi outdoor, impianti per bambini, con phaser che integra anche il ricevitore e ostacoli gonfiabili, per gioco all’aperto, fino ad un piccolo carrarmato semovente con motoAnche le attrezzature per laser game, generalmente re elettrico – molto spettacolare – con cannone da inglesi ed americane, erano ben rappresentate, con interfacciare al sistema laser tag. Fucili colorati per

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bambini, o con led cambiacolore, personalizzabile in base al desiderio dei giocatori, software in grado di gestire partite e classifiche per un gioco che sta vivendo un momento di grande sviluppo in Europa. Particolarmente significativa, a lato dell’esposizione, la proposta di seminari per gestori di parchi di divertimento organizzati da IAAPA Europe, con relatori – nessuno italiano, purtroppo - provenienti dai maggiori parchi europei. A lato della fiera, gli esperti europei ed americani che stanno elaborando la norma ISO sulla sicurezza delle attrazioni si sono incontrati, trattando il tema dell’accessibilità delle attrazioni per persone diversamente abili.

In sostanza, una buona presenza di ditte italiane, molte delle quali esportano oltre il 95% della produzione all’estero. Un’ottima notizia per l’economia italiana, ma ogni medaglia ha il suo rovescio: questo dato conferma il crollo verticale del mercato italiano. Va riconosciuto il merito dei costruttori italiani, che nel 2013 hanno creato nuovi posti di lavoro e confermano una crescita del settore con percentuale a due cifre rispetto al 2012, ma la politica deve fare il proprio dovere, affrontando i problemi dell’esercizio di questa bella attività, le cui imprese non sono nelle condizioni di effettuare investimenti. L’edizione 2014 si svolgerà, per la seconda volta, ad Amsterdam dal 23 al 25 settembre. Non si prevede, purtroppo, almeno nei prossimi due anni, una edizione in Italia. Nonostante in IAAPA Europe i rappresentanti dei costruttori italiani stiano presentando con vigore una candidatura italiana, le localizzazioni proposte non sembrano convincere gli americani. Troppo vicini all’Africa? (M.C.)

32 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


Benvenuti all’ENADA Sarà un’Enada un po’ più piccola, forse, ma altamente specializzata quella che si terrà a Roma dal 16 al 18 ottobre 2013. influire maggiormente sulla minore metratura è stata sicuramente la defezione dei concessionari di rete, ad eccezione di BPlus, ma di positivo c’è che le principali aziende strettamente di settore saranno presenti, come sempre, a tenere alta la bandiera di una fiera che dal 1972 rappresenta il settore del gioco e dell’intrattenimento a moneta. Dal 1972, anno di svolgimento della prima edizione dell´Enada a Roma, molte cose sono cambiate nel nostro lavoro” ha spiegato Raffaele Curcio, presidente di Sapar che organizza le due edizioni di Enada insieme a Rimini Fiera “ nuove leggi, nuove normative, nuovi sistemi di controllo e, soprattutto, nuovi apparecchi. Sapar ed Enada sono un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano nel mondo dei giochi, con la fiera che rappresenta il principale canale esterno di comunicazione e pubblicità, elemento da non sottovalutare in un momento in cui alcune tipologie di apparecchi sono messe sotto esame”. Il settore del gioco è infatti nel mirino della stampa da diversi mesi, a causa del crescente problema della ludopatia, una realtà che la Sapar ha sempre affrontato con impegno e responsabilità. La cerimonia inaugurale è prevista per mercoledì 16 ottobre alle ore 11, seguita dalla conferenza d’apertura che sarà teatro di confronto sulle principali problematiche del settore. La fiera durerà fino a venerdì 18 con orario 10-18. www.anesv.it 33




Arriva GEEWHEZ

Un software ERP per la gestione dei parchi di divertimento di Maurizio Crisanti

Un software gestionale integrato, per gestire i parchi di divertimento, conoscere le presenze, monitorare le code, la sicurezza ed i dati economici. Ci ha pensato Zoomarine, realizzando un ERP ed una applicazione mobile, grazie ad un progetto europeo di ricerca e sviluppo denominato GEEWHEZ (www.geewehz.eu), che vede il parco romano come coordinatore. progetto è stato finanziato dal VII programma quadro dell’Unione Europea, attraverso la Research Executive Agency. Le società e gli enti che partecipano al progetto GEEWHEZ provengono da vari paesi europei e coprono diverse aree disciplinari, con competenze strettamente tecniche, informatiche o ancora più specifiche, come ad esempio quella del monitoraggio delle acque o la gestione di parchi di divertimento. La release della applicazione, e dell’ERP che la gestisce, è avvenuta lo scorso 4 settembre, all’interno di Zoomarine, promuovendo il download attraverso totem autoportanti e volantini informativi con QR code, annunci in diffusione per le vie del parco di divertimento e all’interno delle arene per gli spettacoli. Tramite l’applicazione, oltre 4.000 visitatori hanno avuto la possibilità di muoversi all’interno della struttura fruendo della mappa interattiva, scoprire curiosità sugli animali ospitati nelle aree zoologiche ed ottenere informazioni. Le attrazioni del parco, le promozioni del giorno e gli orari degli spettacoli hanno raggiunto i visitatori sul 36 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


tablet o lo smartphone, consentendo anche di interagire con gli altri ospiti attraverso giochi di gruppo, gestiti dal cellulare. Ma quali sono le caratteristiche di GEEWHEZ? E’ il risultato del progetto “Management and Leisure Middleware for Theme Parks and Zoos”, che ha lo scopo di realizzare un ERP – acronimo di enterprise resource planning, o software di gestione di un’azienda - attraverso una piattaforma polifunzionale che integra gli aspetti gestionali del parco con l’engagement dei visitatori. Coinvolgere gli ospiti attraverso informazioni e servizi offerti dalle applicazioni è infatti uno dei punti di forza del progetto. Il software è dunque ampiamente personalizzabile, e gestisce tutti gli aspetti economico-gestionali del parco di divertimento. È infatti composto da moduli che integrano il controllo dei parametri fisici e chimici delle acque, sistemi di monitoraggio dei comportamenti dei visitatori e degli animali, gestione delle file, dei magazzini e dei negozi e della ristorazione. Una particolare attenzione è stata infatti riservata al controllo degli aspetti finanziari e della gestione di biglietterie e punti vendita. L’ERP consente inoltre di gestire giacenze di magazzino, punti vendita, POS, risorse umane ecc. La banca dati è facilmente interrogabile e permette di analizzare i risultati e gestire la pianificazione e la reportistica, automatica o su richiesta. Il sistema integra infatti i dati provenienti dai vari moduli, rendendoli disponibili tramite autenticazione. Le acque sono monitorate dal sistema nei vari parametri, consentendo il controllo automatico della sanificazione attraverso la clorazione e sistemi con lampade UV. Il sistema è in grado di inviare alert tramite SMS o email e permette un monitoraggio dei parametri in tempo reale. Attraverso GEEWHEZ il parco è costantemente sorvegliato attraverso una rete di telecamere ed un software che permette l’analisi automatica delle immagini. In sostanza è possibile di convertire in dati numerici le immagini relative all’accesso del pubblico in determinate aree, contribuendo ad analizzare preferenze, tempo trascorso nelle diverse zone e, soprattutto, in numero di visitatori nelle file. Attraverso la videosorveglianza è possibile controllare gli accessi non autorizzati in aree con animali, negli uffici o nei depositi in determinate ore del giorno. Il sistema consente ovviamente di monitorare atti di vandalismo, comportamenti scorretti del pubblico o degli addetti. Molto evoluta è anche la parte dell’applicazione fruibile www.anesv.it 37


dai visitatori attraverso una app. La mappa del parco è georeferenziata e permette agli ospiti di verificare la loro posizione e di muoversi all’interno del parco con navigazione GPS. Inoltre essa consente di informare i visitatori sulle promozioni del giorno e gli orari degli spettacoli e delle attrazioni. Essi potranno prenotare foto o merchandise, ritirandoli poi all’uscita, e consultare i tempi di attesa sulle attrazioni e nei punti ristoro. GEEWHEZ offre tre diversi livelli di fruizione: un primo livello, con informazioni che riguardano il giorno della visita – con orari, promozioni ecc. - un secondo che permette di visionare contenuti quando si è davanti ad una determinata attrazione, o a particolari specie animali. C’è poi un terzo livello che collega i visitatori al sito del parco attraverso un QR code collocato su apposite tabelle, per fornire più ampi contenuti.

Abbiamo chiesto a Claudio Di Capua, direttore esecutivo del parco, di raccontarci qualcosa di più su GEEWHEZ: Come è nata l’idea di un software integrato? L’idea nasce dall’esigenza di avere una piattaforma dove tutti i software necessari alla gestione di un Parco di divertimento o Zoo sono integrati tra loro. In tal modo la potenzialità in termini di analisi di dati e di funzionalità aumenta esponenzialmente. Ad esempio attraverso la videosorveglianza si può attivare un controllo mirato in caso di intrusione oppure si possono realizzare analisi sulle relazioni intercorrenti tra tempi di attesa ad un’attrazione o permanenza di visitatori in una data area con volume delle vendite dei POS in prossimità. Per quanto riguarda l’ERP, inoltre, averne uno ritagliato esattamente sulle esigenze di un Parco permette di ottimizzare le funzionalità più importanti per un business come il nostro, quale per esempio la comunicazione tra POS e server centrale. È stato difficile coordinare partner italiani, spagnoli e tedeschi? Il lavoro di coordinamento è sicuramente stato molto impegnativo ma allo stesso tempo ha rappresentato una parentesi molto interessante sotto il punto di vista del diversity management. Per me è stata un’ottima opportunità per conoscere stili di gestione diversi, sia di operatori del mio stesso settore sia di partner tecnologici. Il lavoro è stato scadenzato da diversi meeting in giro per l’Europa e da moltissime conference call. Il 38 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013

project management è stato molto serrato anche perché ci veniva richiesto dalla Research Executive Agency di rispettare le scadenze con la consegna di tutti i deliverables previsti, sia documentali sia dimostrativi. Quali sono i punti di forza di GEEWHEZ rispetto ai software che utilizzavate fino ad oggi? Il punto di forza di Geewhez è sicuramente l’integrazione tra i software e la possibilità di continuare ad aggiungere applicazioni diverse sempre sulla stessa piattaforma. Fino ad oggi abbiamo utilizzato nel Parco un software per ogni esigenza (ERP, Gestione DB scuole, Gestione analisi delle acque, etc.). L’obiettivo è stato appunto quello di migrare tutto su un’unica piattaforma che permettesse l’integrazione e l’interazione tra i diversi moduli. Sono previsto sviluppi ed implementazioni? La piattaforma è sicuramente in una fase di test per le funzionalità iniziali previste e, tra tutti i Parchi coinvolti, Zoomarine sarà quello che avrà l’opportunità di testare tutti moduli realizzati, andando quindi a svilupparli ulteriormente sulla base di quanto emergerà dal loro utilizzo. L’obiettivo è di arrivare alla commercializzazione di un prodotto con una configurazione iniziale di base solida e modificabile/sviluppabile sulla base delle particolari esigenze del Parco interessato.



TripAdvisor

Luci ed ombre del sito di recensioni, ma anche interessanti opportunità

di Maurizio Crisanti

La rete sta rivoluzionando le scelte dei consumatori, che si affidano sempre più spesso a recensioni e commenti di altri utenti prima di acquistare un prodotto o servizio. È la logica del web 2.0, nel quale sono proprio gli utenti a generare contenuti che tutti riteniamo, per definizione, affidabili. el settore dell’ospitalità e, più in generale, delle destinazioni turistiche, l’utente si documenta, vuole conoscere l’opinione di chi prima di lui ha usufruito della struttura. Anche i parchi di divertimento sono interessati da questo fenomeno. Ma dove reperire i feedback dei visitatori? Esistono siti specializzati, il più noto dei quali è il portale Tripadvisor, che vanta oltre 200 milioni di visitatori unici ogni mese e oltre 100 milioni di recensioni e opinioni. I siti operano in 30 Paesi, inclusa la Cina, In sostanza, un servizio fondato su un modello di business che promuove contenuti ospitati dalla piattaforma di commenti. Con oltre 200 milioni di visitatori unici ogni mese (2,7 milioni quelli della versione italiana del sito, che registra una crescita annua del 34%), il portale è leader mondiale del settore. Il servizio è gratuito, ma sono previsti diversi livelli di coinvolgimento delle imprese turistiche, alcuni dei quali a pagamento e con la formula del pay per click. TripAdvisor è dunque un servizio capace di valorizzare una struttura o servizio, ma anche di 40 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


metterlo in difficoltà, danneggiandone la reputazione. Non a caso il sito è spesso sul banco degli imputati, attaccato da associazioni di imprese turistiche. La ragione è che molti diffidano dei commenti ospitati. Due sono le critiche più fondate: i commenti sono anonimi e non c’è un sistema per valutare se siano attendibili, scritti cioè da persone che hanno veramente frutto di tali servizi. Esistono infatti siti specializzati – sono decine ma basta consultare, ad esempio, www.tripadvisorsuccess.com - che offrono servizi di ottimizzazione, che si estendono anche a facilitare l’inserimento di commenti da parte dei clienti. Sembra solo servizio di consulenza, ed in parte lo è, Tuttavia consente di avere commenti positivi, ed è facile immaginare che si attivi per questo, visto che per avvalersene bisogna spendere non meno di 500 dollari al mese. Ma un fatto grave è che basta scorrere siti di annunci come Ebay annunci o Bakeca.it per trovare questi servizi. Su ambiti più strutturati nel Pay per Post, soprattutto in lingua inglese – è questo il termine con cui si definiscono i recensori di professione – è possibile avvalersi di centinaia di giovani in grado di scrivere milioni di recensioni a pagamento. In Italia i fornitori si sono organizzati: un paio di associazioni locali di albergatori, il Liguria e Romagna, hanno segnalato l’abitudine di piccole aziende fornitrici degli hotel di offrire in omaggio pareri positivi su Tripadvisor. Questo fenomeno è il rovescio della medaglia del considerare internet come un luogo dove ognuno inserisce liberamente contenuti. In alcuni paesi europei, dove la legislazione lo consente, il portale TripAdvisor è stato

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è corretto: facendo transazioni, ovvero vendendo soggiorni, trasferimenti, pacchetti - è logico che abbiano i dati degli utenti che acquistano servizi da loro. Noi non vendiamo nulla ma raccogliamo opinioni”. Tuttavia, il settore turistico pare non poter fare a meno di Tripadvisor. Il portale, infatti, non deve essere visto solo come una minaccia, ma costituisce una eccezionale opportunità per la promozione dei propri servizi. Federturismo, ad esempio, ha avviato iniziative congiunte con il portale di commenti, realizzando anche momenti formativi dei responsabili delle strutture alberghiere, per monitorare al meglio la reputazione ed delle strutture, intervenendo nei casi in cui sia evidente la inaffidabilità dei commenti. multato per l’inaffidabilità di alcuni commenti ed ha rimosso alcune recensioni. Il problema riguarda anche i parchi di divertimento. Tre delle più grandi strutture italiane presenti su Tripadvisor hanno fino a 2.000 recensioni, ed i commenti registrano da un 10% fino ad un 24% di classificazione come “pessimo”. I commenti saranno attendibili, o si tratta di recensioni a pagamento? Molte ricerche sono state svolte negli Stati Uniti, e si è tentato di applicare algoritmi per scoprire le recensioni inaffidabili. L’elemento che è emerso dalle ricerche è che, quasi sempre, una falsa recensione usa aggettivi di grado superlativo, e non offre elementi – indicazione di situazioni e contesti particolari, di dettagli sugli aspetti criticati - che confermino che l’estensore abbia realmente fruito del servizio. E’ opinione comune che sia molto difficile convincere un cliente soddisfatto a scrivere un suo commento, ed è invece più probabile che a farlo sia qualcuno che vuole render nota la sua insoddisfazione. Secondo Valentina Quattro, responsabile delle relazioni esterne di TripAdvisor, tuttavia, “i numeri del sito dicono il contrario: il voto medio delle strutture ricettive in Italia è pari a 4.2 su 5 quindi la grandissima parte delle recensioni sono positive”. In ogni caso, il fatto che esistano servizi a pagamento, in grado di modificare le valutazioni di questi siti, e portali che non hanno interesse a verificare la qualità dei contenuti che ospitano, rende oggettivamente difficile valutare l’affidabilità delle recensioni degli utenti. Alcune Associazioni di albergatori hanno portato ad esempio il portale Booking.com, nel quale sono gli stessi clienti del portale, dopo essersi loggati, ad inserire le proprie valutazioni. La responsabile delle relazioni esterne sottolinea tuttavia che Booking.com è una realtà diversa da TripAdvisor e quindi “il paragone non 42 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013

L’INTERVISTA Abbiamo posto alcune domande a Valentina Quattro, responsabile delle relazioni esterne di Tripadvisor: Le valutazioni di TripAdvisor sono spesso contestate dai gestori delle strutture, in quanto non esiste un controllo sulla affidabilità delle recensioni. Cosa risponde la vostra società a chi apprezzerebbe che le recensioni fossero attribuibili ad un utente? Il controllo esiste eccome: i nostri team investigativi e informatici sono estremamente efficaci nell’identificare tentativi multipli e diffusi di manipolare il sistema. Questo perché l’autenticità delle nostre recensioni è la nostra priorità numero 1 e abbiamo metodi e sistemi di prim’ordine per esaminare ogni singolo contenuto postato. Dopo aver monitorato centinaia di migliaia di recensioni postate negli ultimi 10 anni, TripAdvisor è in grado di identificare gli schemi di attività del recensore attraverso l’impiego di filtri sofisticati e modelli comportamentali per esaminare le recensioni. Monitoriamo e valutiamo centinaia di attributi legati alla corrispondenza elettronica, come gli indirizzi IP, il tipo di browser utilizzato e persino la risoluzione dello schermo del dispositivo utilizzato dal recensore. Le attività sospette vengono poi segnalate al team investigativo, che utilizza una serie di metodi confidenziali aggiuntivi studiati per identificare le eventuali frodi. In casi eccezionali, in cui abbiamo le prove che una struttura abbia tentato di postare recensioni fraudolente, o abbia lavorato con società terze per ottenere recensioni false, viene penalizzata. Abbiamo in atto misure per penalizzare le imprese che tentano di aggirare il sistema, che comprendono la compromissione del loro indice di gradimento sul sito e


la pubblicazione di un alert sul loro profilo che segnala il tentativo di aver manipolato il proprio rating. Valutiamo queste situazioni caso per caso. Abbiamo previsto alcune sanzioni, che possiamo imporre: innanzitutto la struttura non potrà più essere inclusa nei TripAdvisor’s Travellers Choice Awards, nelle Top Ten e nei Certificati di Eccellenza ecc.. Inoltre è prevista la pubblicazione di un bollino rosso, sulla pagina di TripAdvisor della struttura che avverte gli utenti che le recensioni della struttura potrebbero essere stata manipolate. Infine la struttura può perdere significativamente posizioni all’interno del TripAdvisor Popularity index. In ogni caso, postare materiale fraudolento, oltre ad essere una inosservanza dei nostri termini di servizio, è anche una violazione della legge in diverse giurisdizioni, compresa l’Italia, ai sensi della direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali. È comunque importante sottolineare che i tentativi di postare recensioni false sono rari e che la stragrande maggioranza dei proprietari comprende l’alto rischio di rovinare la propria reputazione e il proprio business cercando di inserire informazioni fraudolente su siti di recensioni come TripAdvisor. Secondo un recente studio commissionato da

TripAdvisor a PhoCusWright**, il 98% degli intervistati ritiene che le recensioni presenti sui TripAdvisor siano accurate e riflettano in maniera veritiera la propria esperienza. Per quanto riguarda l’anonimato, riteniamo che tutti i viaggiatori, e non solo coloro che hanno fatto la prenotazione o sono in possesso dello scontrino, siano in diritto di condividere il proprio feedback onesto relativo a un posto in cui sono stati. La richiesta di uno scontrino ridurrebbe notevolmente il numero di recensioni sul sito, e sappiamo da quello che ci dicono i nostri utenti che i visitatori apprezzano sia la quantità che la qualità delle recensioni disponibili. Il viaggiatore medio legge dozzine di recensioni prima di prenotare, ottenendo in questo modo un quadro completo della struttura e prendendo una decisione ponderata basata sull’opinione di molti utenti. Dopo relazioni difficili, TripAdvisor ha intrapreso un percorso con Federturismo e le associazioni degli albergatori, per individuare le criticità del sistema di recensioni, favorendo inoltre il migliore utilizzo del sito per la promozione della propria attività. In cosa consiste questa iniziativa?

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di ospitalità. Cosa può fare il sito per la promozione di queste attività? Tutte le strutture presenti su TripAdvisor - divise in 3 categorie: strutture ricettive, strutture ristorative e attrazioni - lo sono perché registrate direttamente dai proprietari o dagli utenti che vogliono recensirle, quindi non ci sono discriminazioni in base alla grandezza o al fatto che si occupino o meno di ospitalità (questo influisce solo sulle categorie in cui le strutture sono inserite). Ciò che TripAdvisor può fare per i parchi di divertimento è esattamente quello che può fare per tutte le strutture presenti sul sito: supportarle nella promozione dando la possibilità di dialogare con i propri clienti passati, presenti e futuri e di cogliere apprezzamenti e critiche per migliorarsi. TripAdvisor, inoltre, fornisce informazioni utilissime ai proprietari sui trend turistici nazionali e internazionali (flussi, tendenze, modalità di prenotazioni/viaggi ecc.) per capire come incrementare al meglio le proprie performance e la propria offerta. Abbiamo creato un sito proprio per spiegare ai proprietari tutte le funzionalità e gli struSolo i più grandi parchi di divertimento italiani sono menti che mettiamo al loro servizio all’indirizzo http:// presenti su TripAdvisor, in quanto non si occupano www.tripadvisor.it/Owners. Siamo sempre aperti al dialogo e alla cooperazione con le associazioni di settore per stabilire una relazione professionale produttiva volta ad aiutare i proprietari a meglio comprendere come funziona TripAdvisor, quali sono le nostre linee guida e come possono beneficiare dei servizi e delle risorse gratuite per promuovere il loro business online. Tra le associazioni, TripAdvisor ha in essere una relazione di successo con Confindustria Alberghi. Stiamo collaborando da due anni nella costruzione di una maggiore comprensione e conoscenza delle iniziative e dell’offerta di TripAdvisor per i proprietari di strutture facenti parte dell’associazione. Questo approccio proattivo ha avuto risultati molto positivi, come sottolinea Giorgio Palmucci, Presidente di Confindustria Alberghi, che ha recentemente dichiarato: “Stiamo lavorando con TripAdvisor da due anni e la collaborazione ha portato importanti benefici ai nostri membri. TripAdvisor si è dimostrato ricettivo e di grande aiuto e siamo felici di portare avanti questa relazione positiva”.

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Eva e le sue sorelle La nuova giovinezza delle donne giganti di Marco Bressan*

Erano i favolosi anni ’80, quelli colorati e anche un po’ kitsch, quando apparve a Gardaland l’attrazione “Eva”. va era un’enorme ragazza bionda di vetroresina, distesa a pancia in giù, al cui interno si sviluppava un percorso didattico alla scoperta del corpo umano e dei suoi organi più importanti. Oggi definiremmo questo tipo di attrazione con due parole Inglesi: “walk through”, ovvero “camminare attraverso”, ed “Edutainement”, strana parola che fonde i termini Entertainement (intrattenimento, divertimento) ed Education (educazione), cioè “educare divertendo”. Il walk through sta a metà strada tra due tipologie di attrazioni: da una parte trae origine dalle baracche d’entrata viaggianti di antica memoria, ma è anche una sorta di “fratello minore” del dark ride dei parchi tematici, per l’uso della scenografia e a volte anche di effetti speciali più o meno elaborati, che si percorre a piedi invece che a bordo di veicoli. www.anesv.it 45


Eva anticipò di almeno due decenni la tendenza dei parchi d’oggi, costantemente alla ricerca di attrazioni ed argomenti educativi per coinvolgere scuole e gruppi organizzati con proposte didattiche e programmi dedicati. Ma cerchiamo di ripercorrerne un po’ la storia e di capire quando e dove è nata questa particolare “gigantessa”: la prima Eva venne inaugurata al famoso parco Playcenter di San Paolo in Brasile il 23 novembre 1984, dove rimase con successo fino al 1989. Mi è stato detto da un amico spettacolista che fu realizzata dalla Fionda Rides, la grande azienda brasiliana costruttrice di giostre oggi non più operativa. Il nome commerciale era “Alice”, così come riportato

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sulla brochure tecnica ufficiale (ahimè priva dei riferimenti che possano confermare il fabbricante), ed era un padiglione smontabile contenuto in due rimorchi perché pensato per lo spettacolo viaggiante, anche se data la mole della struttura ha finito per essere utilizzata prevalentemente nei parchi fissi o in aree di richiamo turistico con permanenze prolungate. La grande statua aveva una lunghezza di 32 metri, poco meno di otto metri di larghezza e il culmine della testa raggiungeva quasi i sei metri da terra, adagiata nei suoi allestimenti stabili su delle fondazioni e appoggi in muratura. Si entrava da un lato della testa, attraverso una porta che si apriva tra le bionde e lunghe chiome all’altezza


dell’orecchio, e ci si trovava all’interno della scatola cranica dove si osservavano la bocca, i denti (dei quali uno cariato), il cervello, gli occhi. Una guida accompagnava i visitatori nella passeggiata, ed una voce registrata che rappresentava la stessa Eva ci spiegava il funzionamento degli organi, in sincronia con movimenti pneumatici ed effetti di luce, quali ad esempio il battito del cuore, che pulsava realmente, ed il sistema venoso ed arterioso che simulava lo scorrimento del sangue all’interno di condotti illuminati da fibre ottiche. La scenografia era quasi tutta in schiuma poliuretanica, vetroresina, resine trasparenti e colorate, gomme siliconiche. Dalla testa si passava poi alla cassa toracica, camminando lungo una sorta di grotta culminata da una grande spina dorsale, per giungere allo stomaco e all’addome, dove c’era una sorpresa: Eva era infatti incinta di un bambino e quindi raccontava ai visitatori la magia della vita che nasce. E poi ancora si scoprivano le ossa del femore e della gamba, i muscoli, le terminazioni nervose. Si usciva attraverso le scarpe da ginnastica della nostra “ospite”. In Italia Gardaland presentò la sua Eva nel 1988, fabbricata dallo stesso costruttore della gemella brasiliana, www.anesv.it 47


anche se a livello di decorazione pittorica questa era meno bella e curata della precedente. Il percorso di visita veniva effettuato al contrario, cioè entrando dai piedi per poi uscire dalla testa. Era di proprietà esclusiva dell’allora presidente del parco, e fu collocata accanto al coaster Vekoma “Magic Mountains” dove rimase fino al 1993, per poi essere venduta allo Zoosafari di Fasano-Fasanolandia (allora Fantasylandia). L’ultimo cambio di proprietà ci fu alla fine degli anni ’90, quando fu acquistata dall’allora costruendo parco tematico Gulliverlandia di Lignano Sabbiadoro che intendeva rinnovarla ed adattarla al tema dell’area egizia trasformandola in Cleopatra. Fu la prima attrazione ad essere montata nel cantiere, ma purtroppo non arrivò mai all’inaugurazione del parco: bruciò infatti per un cortocircuito dopo appena un mese dalla sua installazione. Mi è stato raccontato che negli anni ’80 ve ne fosse un altro esemplare funzionante come attrazione indipendente, nei pressi di un’uscita dell’Autostrada del Sole, in Toscana, ma può darsi fosse la stessa poi finita a Gardaland. Certo è che un’altra gigantessa esisteva davvero, perché ne vidi l’annuncio di vendita sulla bacheca dell’usato in una nota rivista di settore italiana. Non so quanti di questi padiglioni siano stati prodotti dalla Fionda nel corso degli anni, ma anche l’esemplare del Playcenter é andato recentemente distrutto; almeno uno però esiste ancora presso il parco Messicano “Selva Magica” di Guadalajara, con il nome originale di “Alicia”. Ma veniamo ai giorni nostri, perché ho recentemente 48 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013

scoperto che Eva ha delle sorelle nel mondo, e sono piuttosto apprezzate dal pubblico. Certamente sono cambiati i costruttori (ve ne sono versioni diverse per forma e dimensione), ma l’idea di base è rimasta intatta. Alcune di queste sono enormi attrazioni stabili, costruite come veri e propri edifici permanenti; altre sono state prodotte copiando fedelmente il progetto originale smontabile, migliorandolo e attualizzandolo con l’aggiunta di effetti speciali, pavimenti pneumatici, animatronica più moderna ed accattivante. In America Latina la società Mel Productions ne ha create diverse, fisse e non, con il nome “Camila” che è diventato un marchio riconoscibile per il grande pubblico. Una di 15 metri di altezza e 70 di lunghezza verrà allestita prossimamente a Panama, dopo che altri due esemplari hanno operato con successo in Brasile e Perù. In Europa l’esempio più interessante è costituito dalla “Mujer Gigante” della ditta Attracciones Loubarri, che a


partire dal maggio del 2004 ha girato tutta la Spagna fer- percorso è molto simile a quello originale. Anche gli ormandosi in ben ventitré località prima di trovare l’attuale gani sono più grandi, più sofisticati e divertenti: quando collocazione “a tempo indefinito” presso il Parco Europa si alza la lingua ad esempio escono delle bolle di sapone a Torrejón de Ardoz, nei pressi di Madrid. che simulano la salivazione. Partendo da quell’idea ormai trentennale, la società che Durante la presentazione di alcuni organi quali cervelgestisce la Mujer Gigante ha saputo riproporla con una lo, polmoni e fegato, si spiega ai visitatori, soprattutto a tipologia più moderna, gestendola e promuovendola quelli più giovani, la pericolosità di fumo, alcool e droghe come si fa per un parco. dando quindi un messaggio educativo semplice ma effiHa un suo sito internet (www.lamujergigante.es) che for- cace, trasmesso in una forma accattivante. nisce informazioni, orari, prezzi e dal quale si possono Infine quello che in Eva era un semplice altorilievo sescaricare delle schede tecniche relative all’esposizione. movente, il bimbo nell’utero, qui diventa un animatronico L’esperienza è stata intelligentemente arricchita di un di quattro metri di lunghezza, ben fatto e credibile, che pre-show informativo, utile soprattutto ai gruppi e alle addirittura simula la prima fase del parto. scolaresche, che introduce la visita con un cartone ani- Anche all’esterno il padiglione ha un elemento di richiamato che ha per protagonista un simpatico dottore. mo nuovo: muove gli occhi e si guarda attorno, dando Gli accompagnatori sono degli attori in abiti ospedalie- con questo semplicissimo stratagemma un’illusione di ri, e anche i visitatori vengono fatti vestire con camici e vita. cuffiette verdi da sala operatoria. Poi passano attraverso Complimenti dunque all’intelligenza di chi ha rilanciato dei vaporizzatori prima di accedere all’interno del corpo, con successo un’idea che già vent’anni fa sembrava obcome se venissero disinfettati. soleta, e ha saputo reinventarla con coraggio, rinnovata, Anche all’interno si continua a dialogare con il “dottore non semplicemente aggiornando una vecchia attraziovirtuale”, che segue i visitatori interagendo continua- ne esistente, ma addirittura investendo nel costruire ex mente con l’accompagnatore. novo un padiglione basato su quel progetto. SBF−VISA ADV2012NOV.psd Gli effetti sono stati migliorati, anche se tutto sommato il (*) Ozlab

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Attenti alle cloroammine, poco amate dagli ospiti delle piscine Negli ultimi anni la qualità impiantistica delle piscine è andata peggiorando in modo drastico, soprattutto per quanto riguarda le strutture di grandi dimensioni. di Rossana Prola* mercato ha goduto di una forte espansione, che ha consentito ad operatori con scarsa esperienza e competenza quasi nulla di costruire impianti di trattamento acqua di qualità insufficiente a garantire il rispetto dei parametri minimi imposti dalla normativa, se non attraverso un uso massiccio del prodotto chimico. I manutentori delle piscine si sono quindi trovati a maneggiare ogni giorno grandi quantitativi di prodotti potenzialmente pericolosi, senza che parallelamente venissero messe in campo le necessarie tutele in termini di sicurezza. Il cloro è senza dubbio l’elemento chimico più diffuso e più maneggiato dai manutentori, e forse il più pericoloso. Le righe che seguono si prefiggono lo scopo di illustrare alcuni non troppo semplici concetti, che ci auguriamo il lettore voglia approfondire benchè necessitino di una certa dose di concentrazione. A chi persevererà e riuscirà nell’impresa confidiamo di poter dare gli strumenti per meglio comprendere il funzionamento chimico ed i pericoli del “compagno di viaggio” per eccellenza dei manutentori delle piscine. Il cloro è un elemento chimico, significa cioè che è presente in natura, nel caso specifico sotto forma di gas, con formula chimica Cl2. Si tratta di un gas molto pericoloso, poiché a contatto con acqua libera acido cloridrico e se respirato dan50 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


neggia gravemente i polmoni, che sono un ambiente umido, portando anche alla morte per soffocamento in pochi minuti. La reazione chimica, per chi è in grado di sopportarne la vista, è la seguente: Cl2 + H2O --------> HOCl + HCl In sostanza, il cloro gas a contatto con la molecola di acqua si trasforma in acido ipocloroso (HOCl) e acido cloridrico HCl. Questa reazione spiega la ragione della pericolosità del cloro per gli esseri umani, soprattutto in caso di inalazione. Normalmente, però, non si ha a che fare con cloro gas in piscina. Il cloro gas andrebbe stoccato in bombole a pressione e sarebbe molto pericoloso averlo in una sala macchine. Ci sono però alcune situazioni nella quali si potrebbe avere a che fare con questo elemento, pur non utilizzandolo direttamente per la disinfezione. Il caso della produzione di cloro per elettrolisi è un primo esempio. L’elettrolisi del sale genera cloro partendo dal cloruro di sodio, la cui formula è NaCl. Risparmiando ai lettori le formule chimiche, basti sapere che nella maggior parte dei casi tramite elettrolisi viene prodotto Cl2 e soda (NaOH), e in minima parte ipoclorito di sodio (NaClO). Le probabilità che il cloro prodotto arrivi in vasca attraverso la tubazione di mandata sulla quale è montata la cella elettrolitica sono scarse, ma è comunque possibile, così come è possibile una perdita sulla cella e una conseguente dispersione del gas nel locale tecnico. Il secondo caso in cui possiamo entrare in contatto con il cloro gas è quello del classico errore di miscelazione di cloro e acido. Cerchiamo di dare una spiegazione a questo fenomeno. I prodotti che vengono utilizzati in piscina per il trattamento dell’acqua sono composti derivati dal cloro, non Cl2 .Si tratta di ipoclorito, di sodio o di calcio, o di cloro in polvere, più propriamente detti dicloro o tricloro isocianurati. Tutte queste sostanze quando vengono immesse in acqua producono acido ipocloroso (HClO), non cloro gas. In caso di contatto accidentale di una sostanza acida con una contenente acido ipoclorso si verifica la reazione chimica che abbiamo visto sopra, ma alla rovescia, cioè: HOCl + HCl --------> Cl2 + H2O che illustra come acido ipocloroso e acido generino cloro gas e acqua. Va quindi prestata la massima attenzione a non mescolare MAI sostanze a base di cloro con sostanze acide, poiché si sviluppa cloro gas che, se inalato, può arrecare gravi danni alla salute.

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Questa reazione si sviluppa non solo I danni sulla salute causati da cloro gas nel caso in cui venga materialmente assunto in quantità basse non si avverintrodotto cloro nel serbatoio dell’acido tono immediatamente, ma nel tempo. o viceversa, ma anche nel caso in cui, Esistono molti studi, quasi tutti stranieri, ad esempio, la centralina di controllo che testimoniano l’estrema pericolosità dei parametri chimici “impazzisca” e la del contatto prolungato con il cloro, come pompa dosatrice immetta una quantità succede ai manutentori delle piscine. I esagerata di riduttore di pH in piscina, danni vanno dalla comparsa di disturbi abbassando drasticamente il pH stesso. respiratori, asma, allergie, fino alle muOppure, nel caso si utilizzino pastiglioni tazioni genetiche ipotizzate in un recente di tricloro, che hanno un pH molto basstudio statunitense. so (circa 4) e contengono, per forza di cose, Veniamo ora ad un altro composto del cloro acido ipocloroso. Aprire un lambitore contenete estremamente fastisioso: le cloroammine. tricloro è una operazione estremamente pericolosa, da Il plurale è reso necessario dal fatto che esistono tre tipi compiersi solamente utilizzando maschere antigas con di cloroammina: monocloroammina, dicloroammina, trifiltro a carbone attivo. cloroammina. Questi composti del cloro si formano con acido ipocloroso e ammoniaca, sostanza apportata dai bagnanti attraverso soprattutto urina e sudore. Soprattutto la tricloroammina è estrememnte fastidiosa e anche pericolosa per la salute, perchè è volatile, si sposta cioè molto rapidamente dall’acqua all’aria, e viene respirata. La tricloroammina è la responsabile degli occhi che bruciano, del naso e della gola irritati. Essendo appunto volatile è un problema poco sentito negli impianti scoperti, ma molto preoccupante in quelli coperti. “Quest’acqua puzza di cloro!”. Quante volte abbiamo sentito oppure pronunciato questa frase? In realtà la responsabile della “puzza di cloro” è quasi sempre la cloroammina, poiché abbiamo visto come la formazione del cloro gas sia, per fortuna, rara ed episodica. La concentrazione in acqua di mono e dicloroammina si misura attraverso la differenza tra la misura del cloro totale e la misura del cloro libero. La normativa prevede un limite massimo di 4 ppm. In realtà quelle misurabili tramite il DPD sono la mono e la dicloroammina, che si formano più facilmente quando il rapporto tra acido ipocloroso e ammoniaca è favorevole a quest’ultima, quando cioè in termini assoluti il cloro è basso e la presenza di ammoniaca è alta. Per formare tricloroammina è necessaria una concentrazione alta di acido 52 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


ipocloroso e, soprattutto, un pH basso, non superiore a 4. Tale situazione si ha nella tubazione di mandata dell’impianto di trattamento, dove a pochi centimetri di distanza si iniettano cloro e acido, in un acqua già carica di dicloroammina che trovando altro acido ipocloroso disponibile si trasforma appunto in tricloroammina. Mantenere concentrazioni di cloro combinato, cioè di cloroammine, sotto i 4 ppm in ambienti affollati, dove i bagnanti sudati entrano in acqua senza farsi la doccia, è davvero molto difficile, se non impossibile. Per riuscirci è necessario un forte ricambio di acqua, pari almeno al 30% del volume giornaliero, oppure ripetuti trattamenti d’urto con cloro, che sicuramente non apportano all’acqua sostanze benefiche, tutt’altro. Alcuni accorgimenti per cercare di ridurne la formazione sono quelli di non scendere mai sotto 1 ppm di cloro libero ad un pH massimo di 7,2 e di cercare di avere una circolazione dell’acqua in piscina che eviti punti dove il cloro fatica a raggiungere questa concentrazione. È sempre molto importante, quando si utilizzano prodotti a base di cloro per la disinfezione dell’acqua, mantenere il pH entro valori intorno al 7. Non vi è nessuna

evidenza scientifica, infatti, che la tricloroammina si formi a pH superiori a 4 e l’unico punto in cui si ha questa situazione è nella tubazione di mandata. In vasca per avere una situazione ottimale per la disinfezione il pH deve essere il più basso possibile, compatibilmente con la situazione ambientale. Mantenendo il pH oltre il valore di 7,5 si producono forse meno cloroammine ma non si disinfetta né si ossida. Sarebbe come dire che produco meno sostanze inquinanti con un auto ferma.... È sicuramente una affermazione vera, ma a noi l’auto serve per muoverci! Ricapitolando, il cloro è necessario e utile per le nostre piscine, ma va trattato con attenzione e soprattutto bisogna conoscere ciò che si sta maneggiando per evitare conseguenze anche molto gravi sulla salute degli operatori e degli utenti. È finita l’epoca nella quale i problemi dell’acqua venivano risolti a secchiate di cloro, oggi l’attenzione alla salute è tale da imporre attenzione e, soprattutto, conoscenza e consapevolezza. (*) Professioneacqua.it

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Parchi avventura crescono

Le nuove sfide imprenditoriali dei gestori Non solo parchi avventura. Ad un decennio dalla comparsa delle prime strutture italiane, i gestori di percorsi acrobatici si interrogano sull’opportunità di ampliare la tipologia di offerta, per offrire un’esperienza sempre più coinvolgente. i tenta infatti di ampliare il target di riferimento, aumentando il tempo di permanenza dei visitatori all’interno del parco e, conseguentemente, la spesa pro capite, obiettivi comuni a tutte le tipologie di parchi di divertimento. Le nuove realizzazioni offrono vari spunti in questo senso. Alcune strutture si stanno orientando verso un’offerta con attenzione alla didattica: è il caso di Sybaris Explora (v. foto sopra), la evoluzione del parco avventura, recentemente inaugurato in una struttura che coniuga divertimento, avventura e esperienze nel campo archeologico. Ai percorsi acrobatici sono stati inoltre abbinati altri elementi di attrazione. In primo luogo la nuovissima area che ospita la ricostruzione dell’antica Sybaris: il parco propone di vivere una giornata da antico romano, passeggiando lungo il decumano tra una sosta nelle botteghe artigiane per la lavorazione dei metalli e della ceramica e uno spuntino in una taberna. Oltre ad avvalersi di attrezzatura ed area per il Paintball, gli ospiti possono scoprire le nuove tecniche per la fabbricazione dei mattoni e la realizzazione di strutture ecosostenibili, partecipando ad un progetto che nasce da una collaborazione con la facoltà di Architettura dell’Università Roma TRE. Infine si può fare esperienza della produzione del miele, in un laboratorio che ne racconta il processo di lavorazione “dal favo al vasetto” e consente di svolgere alcune delle fasi. Una direzione, quella intrapresa dagli amici del parco Sibari Avventura, che la collocazione all’interno di un grande resort rende ancora più interessante, per le sinergie che la ricettività può sviluppare. La struttura si rivolge al mercato dei viaggi d’istruzione, a famiglie e gruppi organizzati, i cui componenti potranno così occupare il tempo attraverso un’offerta adatta ad ogni tipo di ospite. Abbiamo posto alcune domande a Paolo Franzese, che con Giovanni Vancieri – entrambi guide del Parco nazionale del Pollino – si occupa del progetto: – Come è nata la scelta di estendere l’offerta dai percorsi acrobatici al paintball e alla ricostruzione dell’antica Sibari? Abbiamo sempre pensato che il parco Sibari Avventura, anche se ha dimensioni importanti (oltre 2 Km di percorsi acrobatici) e piace tantissimo, non potesse rappresentare l’unica attrattiva in un contesto così variegato quale la Piana di Sibari. Per questo abbiamo lavorato dal primo giorno per arricchire la nostra offerta: atti54

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vità quali il Paintball, i gonfiabili per i più piccoli, il ciclo della produzione del miele, il vasto programma di attività outdoor (dalle escursioni nel parco del Pollino alla Ferrata di Cerchiara, dalle Gole del Raganello all’uscita in grotta) sono inerenti a quella che noi piace definire “l’avventura attiva”, ma la nostra vera ambizione è stata quella di rendere il nostro parco qualcosa di unico, di straordinario. Un luogo dove non solo poter divertirsi in sicurezza ma anche imparare emozionandosi e ‘ricostruire’ l’antica Sibari in scala ci è sembrata una idea coerente e appassionate. Nasce così Sibari Explora.

ri che dell’avventura esperienziale fanno il proprio tratto distintivo e core business. Un posto particolare lo riveste chiaramente la gente del posto, l’unica che può concretamente garantirci una vera destagionalizzazione e alla quale andranno tutti i nostri sforzi per garantire un’offerta mirata e all’altezza delle aspettative. - Ci sono in previsione nuovi ampliamenti dell’offerta, in direzione dell’edutainment e dell’attività sportiva? Siamo convinti che edutainment e attività sportiva possano essere ricondotte entrambe alla grande voglia di sperimentazione e di divertimento che ognuno di noi ha a patto che questo si traduca in un’esperienza vissuta da protagonisti e da attori attivi. Per questo abbiamo tante idee e alcune sorprese già in fase di sperimentazione, quale, ad esempio, vivere il parco avventura anche di notte, in compagnia dei nostri amati pipistrelli (vedi Un Pipistrello per Amico: http://www.sibariavventura.it/attivita/75-bat-box-un-pipistrello-per-amico).

– quale valutazione dà degli esiti della prima stagione, che ha visto il parco avventura si è trasformarsi in struttura nella quale compiere esperienze? I risultati sono stati sin da subito entusiasmanti. Crediamo con dati alla mano e osservando i volti dei nostri clienti di aver fatto la scelta giusta: diversificare, con coerenza, l’offerta puntando tutto sulla qualità di un attento percorso ‘esperienziale’, quella che gli inglesi chiamano Experiantial Learning. Tanti clienti infatti Anche Adventure Park Cimone - la struttura dell’Apsono rimasti con noi per più giorni passando da un’at- pennino modenese realizzata nell’area del lago della tività all’altra! Ninfa – ha compiuto scelte importanti e diversificate: ai quad, ai due maxiscivoli per il Tubing con i consue– in quale direzione si indirizzeranno le operazioni di ti gommoncini, ai tappeti elastici, ed ai percorsi per il marketing? downhill con la bici, si è aggiunta l’area per il Laser La nostra idea di marketing è chiaramente rivolta a una Game outdoor. Una scelta che ha un minore impatto pluralità di strumenti, di canali e di target. Non solo turi- sull’ambiente, rispetto al paintball, e raggiunge due tismo scolastico o il classico turismo estivo dei villeggianti, ma anche specifici accordi con Tour Operator stranie-

Kron Adventure Non il “solito” tiro con l’arco Colpire con frecce sagome di animali 3D: è il divertimento offerto a Valdaora (BZ) a Kron Adventure (www.kron-arc.com), aperto da maggio ad ottobre. L’esperienza inizia con un briefing nell’area prova, dove vengono consegnati arco e frecce, illustrata la tecnica di tiro e descritti gli aspetti di sicurezza. Il gruppo, accompagnato da un operatore, segue il percorso

nel bosco di larici, al cui interno sono state collocate 28 sagome di animali della fauna alpina, perfettamente rappresentati in tre dimensioni e realizzati in materiale sintetico. Gli arcieri, mai soli ed uno alla volta, si cimentano nei tre tentativi da varie distanze, a seconda dell’età e dell’abilità. Al termine del percorso viene stilata una classifica ed individuato il vincitore. Un’esperienza coinvolgente, che consente di organizzare sfide tra familiari o gruppi di amici, che ben condotta dall’operatore offre un paio d’ore di divertimento nel bosco.

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pologie di visitatori, le famiglie ed i gruppi di amici. Tuttavia la novità più significativa, anche in rapporto all’investimento effettuato, è rappresentata dal Funbob, un “alpine coaster” di produzione Brandauer, di 680 metri di lunghezza, divertente e spettacolare. La vicina seggiovia consente inoltre la risalita con i bob senza fatica. Gli “alpine coaster” sono una quindicina in Italia, e riscuotono ovunque molto successo. Collocati su piste da sci, anche in disuso, e rimuovibili, offrono un divertimento rivolto principalmente alle famiglie. Dello sviluppo del parco ne abbiamo parlato con Paola Quattrini, della società Passo del Lupo srl. – Mini Quad, Fun bob e laser game: Il parco del Cimone continua ad evolversi nella direzione del divertimento per famiglie e ragazzi, con un’offerta sempre più completa. E’ la naturale evoluzione del parco avventura? Il nostro parco avventura ha sempre avuto l’ambizione di distinguersi rispetto agli altri, questo anche grazie alla disponibilità di spazio e all’impianto di risalita (seggiovia) che già inizialmente ci ha permesso di installare la discesa con i funbon su monorotaia, tutt’ora il nostro fiore all’occhiello. Con il passare degli anni ci siamo poi accorti che i parchi avventura nascevano “come funghi” e quindi siamo arrivati alla conclusione che creare un parco multi attività ci avrebbe portato un incremento di clientela e target ad ampio raggio. Al momento possiamo dire che le nostre attrazioni accontentano clienti dai 3 ai 90 anni e questo ci da molta soddisfazione.

Skyscraper. L’Altalena Gigante Sulla vetta del Plan de Corones, noto comprensorio sciistico della Pusteria, è stata realizzata – da Michael Kammerer, titolare del parco avventura Kronaction di Isssengo ed abile artigiano – un’altalena gigante. Installata a quota 2.275, l’attrezzatura è rivolta agli appassionati di esperienze forti, ed è praticabile dai 10 anni

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- Queste iniziative comportano investimenti e maggiori costi del personale, a fronte di maggiori elementi di richiamo per i visitatori. E’ una scelta che ha dato le necessarie soddisfazioni? Siamo dell’idea che un investimento, piccolo o grande che sia, debba essere fatto con la giusta lungimiranza. Non si può pretendere di rientrare della spesa in una stagione come poteva avvenire anni fa quando la parola “crisi” ancora non era in voga, ora occorre creare attorno di età. In effetti Skyscraper funziona come un’altalena, si fa per dire… dopo essere saliti sul sedile, collegato a due cavi d’acciaio, si viene portati a 15 metri di altezza con l’ausilio di un verricello e, sganciati dalla fune di vincolo, si viene lanciati nel vuoto. L’altezza dell’altalena permette di oscillare per una quindicina di minuti. Il panorama è mozzafiato e l’emozione è garantita. Per capirne di più, basta cercare su Youtube “kronplatz skyscraper”.


all’investimento un piano di comunicazione e pubblicità che faccia conoscere la nuova attrazione e che faccia invogliare l’utente a provarla. Noi stiamo lavorando su questo, senza ovviamente abbandonare le ormai più collaudate attrazioni, stiamo dando importanza e visibilità alle nuove, soprattutto veicolando offerte e promozioni anche ad aziende per i team building e gruppi sportivi. La scelta delle nuove attrazioni, nonché l’ubicazione, è stata fatta anche in base alla possibilità di utilizzare lo stesso personale che lavora su altri giochi, questo ci permette di non aumentare troppo i costi di gestione. – Il Laser Game è un attività outdoor - anch’esso come il parco avventura, una via di mezzo tra attività sportiva e divertimento – che ha un pubblico di appassionati. E’ stato semplice inserirlo nel contesto del parco? La novità dell’estate 2013, il Laser Game, ha per ora riscosso un discreto successo, anche se, ribadisco, occorre un po’ di tempo per far conoscere le nuove attrazioni. Abbiamo scelto di investire in questa nuova “avventura” sulla base di alcune valutazioni relative alla possibilità di inserirlo in un contesto naturalistico molto accattivante e realistico – siamo in un bosco con nascondigli naturali come gli alberi ma anche artificiali, creati però utilizzando tronchi, steccati ed elementi che regala il bosco - e

perché attira un pubblico che non è prettamente quello appassionato del genere. Ci siamo resi conto che spesso a giocare sono famiglie intere o gruppi di coppie che si sfidano preparando tattiche e strategie “home made” ma che regalano coesione e tanto divertimento. – Il bilancio complessivo della scelta imprenditoriale di trasformare il parco avventura in un complesso di diverse esperienze? La scelta di non rimanere solamente parco avventura è stata, nel nostro caso, vincente. Ormai siamo circondati da parchi più o meno grandi che propongo quasi esclusivamente l’attività legata ai percorsi sugli alberi. Noi abbiamo puntato sulla diversificazione dettata anche dalla sempre più crescente esigenza degli utenti di trovare in una soluzione più attività che accontentino bambini e adulti, avventurosi e pigri, sportivi e non. Siamo contenti della nostra scelta, soprattutto perché riceviamo tanti e graditi complimenti dagli ospiti che vengono a trovarci, ed in particolare relativi al grado di sicurezza che hanno trovato sulle varie attrazioni ed all’accoglienza. Per noi il passaparola positivo è assolutamente ancora il miglior mezzo pubblicitario che esista, l’esperienza vissuta e raccontata vale spesso molto di più di un depliant o di un sito internet.

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Paintball la cessione di pallini è attività commerciale di Bianca Maria Stivanello*

In alcune strutture che rappresentiamo sono presenti campi da Paintball o Soft Air Tali impianti sono in genere gestiti da Associazioni sportive, che fruiscono del particolare regime fiscale relativamente ai proventi da “attività istituzionale”, cioè del gioco. Tuttavia in queste strutture il giocatore riceve in genere maschera, corpetto, marcatore ed un certo numero di pallini, esaurito il quale è possibile acquistare altri caricatori. Come regolarizzare fiscalmente la cessione di questi pallini? Lo abbiamo chiesto al portale Fiscosport.it proventi derivati dalla vendita di beni nuovi ai soci sono di natura commerciale. Lo stabilisce l’art. 148, co. 4, del T.U.I.R. ai fini delle imposte dirette e il parallelo art. 4, D.P.R. 633/72 per l’iva: entrambe le disposizioni prevedono un’eccezione all’eccezione dei corrispettivi specifici, individuando una serie di operazioni che anche se effettuate in attuazione o conformità delle finalità istituzionali e anche se rese nei confronti dei soli associati, devono considerarsi comunque oggettivamente commerciali. Tra queste vi rientra proprio la cessione di beni prodotti per la vendita e vi sono ricomprese, tra le altre, la sponsorizzazione, la ristorazione, l’organizzazione di 58 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


viaggi e i servizi di alloggio e trasporto. L’associazione dovrà pertanto trattare i relativi proventi come ricavi commerciali e potrà utilizzare il regime previsto dalla 1.398/91. A rigore quindi vanno considerati commerciali anche i proventi per la vendita dei pallini in dotazione, perché si tratta pur sempre di cessione di beni nuovi. Vale precisare che la norma in commento non richiede di stabilire se le prestazioni siano conformi alle finalità istituzionali, tali che debbano considerarsi intimamente connesse e non suscettibili di essere utilizzate autonomamente secondo il criterio adottato nella prassi dell’amministrazione finanziaria per individuare l’ambito di applicazione delle agevolazioni sui corrispettivi specifici di cui all’art. 148 comma 3: è evidente infatti che la vendita dei pallini, destinati a un consumo usa e getta sul campo di gioco e nel corso della partita, ben difficilmente configura una prestazione idonea ad essere resa separatamente e indipendentemente dall’esercizio dell’attività sportiva. Si tratta in effetti di una vera e propria prestazione accessoria resa a complemento degli scopi del sodalizio che sono quelli di promuovere e organizzare l’attività sportiva dilettantistica in relazione alla pratica del paintball e soft air. Tuttavia se realizzata come vendita, secondo la qualifica che ne fornisce l’utente, va comunque trattata come operazione oggettivamente commerciale ai sensi della disposizione soprarichiamata. Andrebbe quindi valutato nel concreto se l’utilizzo dei pallini, sia quelli in dotazione sia quelli ulteriori, debba sempre essere ricondotta allo schema contrattuale tipico della vendita (cessione di bene a fronte di prezzo) o non possa invece qualificarsi come messa a disposizione di attrezzatura e

materiale sportivo necessario alla pratica dell’attività, soprattutto considerando la destinazione di questi beni a un consumo indissolubilmente legato alla pratica del gioco, nel qual caso la prestazione potrebbe rientrare nell’ambito delle attività istituzionali. Tale ipotesi potrebbe ravvisarsi nei casi in cui i soci che partecipino alle attività e ai tornei organizzati dall’ASD versino corrispettivi specifici non commisurati e non correlati in alcun modo al consumo dei pallini (ad esempio perché versano un unico corrispettivo fisso per un corso e/o per un torneo a prescindere dalla durata dello stesso e dal consumo del materiale in uso). Da quanto emerge nel quesito appare evidente però che il rapporto vada ricondotto allo schema della vendita e quindi debba essere considerato di natura commerciale. Va inoltre segnalato all’utente che anche il corrispettivo incassato dai soci per la partita — comprensivo quindi del materiale in dotazione — va considerato istituzionale se sussistono i requisiti di cui all’art. 148 comma 3 (attività rese ai soci in diretta attuazione/in conformità alle finalità istituzionali) e possesso in capo al sodalizio dei requisiti qualificanti l’ASD sia formali (statuto registrato, contenuti previsti dall’art. 90 1.289/02, riconoscimento CONI e iscrizione al Registro, trasmissione del modello EAS) sia sostanziali (struttura associativa a base democratica che garantisca l’effettività e l’uniformità del rapporto associative secondo i principi stabiliti dall’art. 148 comma 8, T.U.I.R.). (*) Redazione di Fiscosport www.anesv.it 59


Giochi a premio in Olanda: l’erba del vicino è sempre più verde L’adagio che dà il titolo a questo articolo viene usato di solito per lo più ironicamente per gli eterni scontenti, per quelli che sono convinti che gli altri abbiano sempre di più o di meglio. Se parliamo di amusement però l’ironia c’entra poco e il proverbio diventa una affermazione di verità. Questo almeno è quanto è emerso da una chiacchierata fatta con l’ing. Tiziano Tredese, titolare della Elmac azienda venera da sempre dedita all’amusement, che ci ha dato modo di conoscere un po’ più a fondo la “vita” del nostro settore in Olanda.

a triste conclusione è stata l’ennesima conferma di quanto lo stato di sofferenza del divertimento automatico in Italia sia – se non causato – sicuramente alimentato dall’Italia stessa, nelle persone dei suoi legislatori e enti di controllo. Da sempre gli operatori e le associazioni di categoria denunciano l’eccessiva burocratizzazione delle procedure di omologa e di messa in esercizio che finiscono per bloccare le macchine che arrivano in sala già vecchie o comunque prive di quel senso di novità che costituisce il valore aggiunto di un apparecchio, e vedere che in altri paesi, con procedure più snelle e semplici si lavora di più fa anche rabbia. Soprattutto se si pensa che in Italia bisogna omologare qualsiasi videogioco o gru, mettendo sullo stesso piano simulatori di guida e slot machine. Ben diverso è il quadro in Olanda, dove, tanto per cominciare, apparecchi come gru, ticket redemption, e sportivi (calciometri, pugnometri, basket) non hanno bisogno di omologa, così come tutti gli apparecchi comma 7A che vengono installati nei bar. 60 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013


Altri apparecchi, come i videogames e i flipper, devono essere invece sottoposti alle procedure di omologazione, ma con enormi e sostanziali differenze rispetto al nostro paese. Basti dire che per ottenere un’omologa ci vogliono “solo” 10 giorni. Dieci, avete letto bene, non abbiamo dimenticato di stampare qualche zero… Già questo ad un operatore italiano, oggi costretto ad aspettare anche mesi basterebbe, ma in Olanda fanno di più perché lì un apparecchio può comunque essere messo in esercizio sin dal primo giorno della richiesta di omologa. Un miraggio. Ma in cosa consiste la richiesta di omologa? Abbiamo chiesto anche questo e ci è stato risposto che, per evitare monopoli commerciali, ogni operatore può richiedere un’omologa per un certo esemplare di gioco e, una volta ottenuta, questa rimarrà in capo al richiedente. Anche la procedura è semplice: basta versare 800 euro, riempire un modulo con le informazioni tecniche e comunicare il sito del costruttore. L’ente certificatore (sono solo due in Olanda) fornirà entro i famosi 10 giorni un cd contenente tutti i dati identificativi del gioco, senza che sia necessario alcun codice sorgente. Copia dello stesso CD viene consegnata anche agli ispettori per le verifiche sul campo necessarie. Una volta omologata, ogni macchina dovrà avere apposti degli adesivi riportanti i dati del distributore e dell’acquirente. Alla fine di ogni anno, entro il 31 dicembre, l’operatore passerà allo Stato tutti i dati relativi al proprio parco macchine (numero, modello, locale di installazione). Chi viene trovato senza adesivi, o con un gioco modificato o con qualche altra grave irregolarità incorre nella sospensione della licenza per 7 anni e distruzione dell’apparecchio. Tutte queste procedure sono le uniche che un apparecchio deve seguire in Olanda, veramente semplici se paragonate alle nostre. Ancora più lineare è invece il mondo delle redemption, con o senza video e dei giochi a premio. Gli unici vincoli, non burocratici però, riguardano il funzionamento. La differenza sta tra quelli che vengono installati nei bar e quelli destinati a parchi e FEC. I primi devono dare sempre un premio, ovviamente di valore commisurato al costo della giocata. Per quelli installati in parchi e Fec invece è prima di tutto necessaria la licenza di spettacolo viaggiante che, una volta ottenuta, rimane legata al locale senza possibilità di trasferimento. Le macchine possono funzionare normalmente, il costo partita non ha limiti (ma finora è sempre rimasto a pochi euro). Il premio può valere fino a 40 volte la posta. Ci sono poi altri fattori oltre a quelli legislativi e fiscali.

Per inciso, fiscalmente parlando, gli operatori pagano il 21% di Iva sul coin in, che scende a 6% sugli incassi per lo Spettacolo Viaggiante, che viene considerato su 120 giorni l’anno. Per quanto riguarda invece la gestione vera e propria ci sono tanti piccoli elementi che vanno approfonditi e che saltano all’occhio visitando le fiere di settore. In Olanda la gente viene letteralmente invitata a giocare, dando l’impressione di far vincere di più. Le Ticket Redemption funzionano a 20cent/partita contro i nostri 50 ed hanno una vincita media di 60 ticket per 1 euro contro i nostri “miseri” 20-25 tickets. Non solo, per ogni ticket contato vengono emessi 10 punti. Va da sé che i premi hanno un valore di 5-6 volte maggiore, ma è la soddisfazione del cliente a fare la differenza! Infine, rimane la vecchia spina delle giostre e dei luna park, da noi in Italia ormai confinati fuori dai centri cittadini. Mentre da noi le piazze cittadine invase dalle giostre sono solo uno sbiadito ricordo, a Tuborg il luna park si fa nel centro città, con gli operatori che arrivano a sborsare anche 40-50.000 euro per avere un proprio spazio, accollandosi anche le spese di particolari decorazioni (ad esempio sotto Natale) pur di essere in prima fila. Evidentemente il ritorno c’è, altrimenti non avrebbe alcun senso. E allora perché? Perché a chiedersi se è vero che l’erba del vicino olandese è più verde della nostra siamo costretti a risponderci di sì? Oggi siamo in Europa, siamo legittimati e facilitati nel guardarci intorno e allora perché non sperare che qualcosa cambi? Auspicare magari in una armonizzazione dei regolamenti riguardanti lo Spettacolo Viaggiante a livello europeo. Chissà, la strada è lunga ma non abbiamo mai smesso di camminare in questa direzione.

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Go kart, da sempre “spettacolo viaggiante” di M. Cristina Cesa

L’adagio che dà il titolo a questo articolo viene usato di solito per lo più ironicamente per gli eterni scontenti, per quelli che sono convinti che gli altri abbiano sempre di più o di meglio (nell’immagine il loro br evetto del 1927 per un interruttore automatico da utilizzare nelle loro attrazioni). allo sport – segnala già il numero speciale de lo Spettacolo Viaggiante edito nel 1957, in occasione del decennale dell’ANESV – sono derivate numerose attrazioni, dai tiri a segno ai pugnometri, ai Muro della morte, alle attrazioni con vetture. In una Italia nella quale alla fine degli anni ’20 circolavano poco più di 140.000 automobili, contro i 37 milioni del 2012, condurre una vettura, sia pure al luna park, era il sogno di tutti. Tanto più se si trattava di simulare competizioni sportive. Negli anni di Nuvolari e della Millemiglia, si sviluppò nel nostro Paese quella passione per l’automobilismo che conquista ancora il cuore di molti italiani. Il Go Kart è dunque presente da decenni nell’organico di numerosi luna park, e non c’è dubbio

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che sia da considerare un’attrazione dello “Spettacolo Viaggiante”, presente da decenni nell’elenco delle attrazioni. L’attrazione ha subito una naturale evoluzione, così come tutte le altre: a fianco delle piste itineranti sono state realizzate installazioni fisse, sia in padiglioni al coperto che all’aperto, e le vetture possono avvalersi di motori a scoppio o elettrici. Anche la definizione ministeriale è stata più volte modificata, con l’intento di

individuare il Go Kart ad uso ludico, differenziandolo dal noleggio di kart effettuato nei kartodromi, al cui interno si svolgono vere e proprie competizioni sportive secondo i disciplinari emanati dalla Federazione sportiva. Attualmente al definizione è “GO-KART (con esclusione di strutture di carattere agonistico e sportivo) Le vetturette sono munite di motore a scoppio o elettrico, di freno e acceleratore a pedale. L’arresto delle vetturette è dato da un segnale acustico o visivo

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ovvero da una sbarra che viene a porsi trasversalmente sulla pista di corsa incanalando le vetturette in zona di sosta”. La descrizione dell’attrazione Go-Kart è stata infatti aggiornata nel 2009, su istanza dell’ANESV, eliminando la frase “purché inseriti in parchi di divertimento”, che aveva creato problemi sul piano delle licenze e del regime fiscale, sostituita da “con esclusione di strutture di carattere agonistico e sportivo” a sottolineare l’aspetto prettamente ludico delle piste – non più necessariamente “mobili”, dunque anche in asfalto o cemento – e delle modalità di gioco offerto. Da questa differenziazione derivano conseguenze sul piano delle autorizzazioni e della fiscalità: come attrazioni dello spettacolo viaggiante, queste attività devono essere autorizzate con licenza di cui all’art. 69 TULPS e dotate di codice identificativo ai sensi del DM 18 maggio 2007. Ne deriva che l’aliquota iva per gli incassi – soggetti all’obbligo di certificazione, in quanto il Go Kart è una “grande attrazione”- è del 10% e che questa attrazione non è soggetta all’ISI (Imposta sugli intrattenimenti), a differenza degli incassi degli impianti di carattere sportivo. Il “Noleggio di Go Kart” è infatti esplicitamente inserito tra gli intrattenimenti, compreso il bowling, dal d.lgs 60/99, con aliquota iva ordinaria ed ISI dell’8%. La nostra Associazione rappresenta infatti alcuni Go Kart itineranti e kartodromi indoor, regolati tra le attività di spettacolo viaggiante. Crediamo infatti che il nostro settore possa offrire a tutti forme di divertimento che si richiamano ad attività sportive, ma sono tuttavia rivolte ad un pubblico molto più vasto rispetto ai praticanti di specifiche discipline sportive: basti pensare al tiro a segno, ai laser game o ai parchi avventura. Anche il Go Kart, che consente a gruppi di amici di sfidarsi sulla pista, fa parte di questo approccio, che l’Elenco ministeriale delle attrazioni stenta a volte a recepire. (M.C.)

Kart, dove nasce la formula Uno Abbiamo scelto questo titolo perché è risaputo che più di un pilota di Formula Uno è nato su questi veicoli che spopolano tra gli appassionati di tutto il mondo. Spesso corollario di ben più grandi aree di intrattenimento o protagonisti di circuiti più o meno amatoriali, i go kart sono un’alternativa di divertimento che vale la pena analizzare. A partire dal nome, dal momento che vengono erroneamente indicati come Go Kart, quando questo è in realtà il nome della prima azienda che li mise in commercio in America nella seconda metà degli Anni Cinquanta, la californiana Go Kart Manufacturing Company. 64 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013

Già, perché i primi veicoli nascono in realtà come modelli autoprodotti, dietro l’esempio dello statunitense Art Ingles, ingegnoso costruttore di una piccola casa manifatturiera di auto da corsa, che ebbe l’idea di assemblare con pochi e semplici pezzi un veicolo da corsa ad alte prestazioni. L’idea di partenza, che ne ha poi decretato il successo di cui gode ora questo sport, era di rendere accessibile a tutti l’esperienza adrenalinica di uno sport “da ricchi”, troppo costoso per la maggior parte delle persone. Lo sviluppo fu rapido e, forse inaspettato. Vennero quasi subito organizzate gare, in particolar modo a Pasadena, in cui i piloti si autocostruivano i propri veicoli con i quali poi gareggiavano contro gli altri. Insomma quasi uno sport fai da te, in cui non contava solo la bravura in gara, ma anche la capacità ingegneristica e costruttiva. Come sempre accade quando un fenomeno prende piede, c’è chi sente odore di affari. Ovviamente questo avvenne anche per i kart e ad avere per prima l’idea di costruire dei modelli commerciali fu, sempre negli Anni Cinquanta, la già citata Go Kart Manufacturing. In Italia la diffusione dei kart fu molto simile e quasi contemporanea: parliamo infatti sempre del 1957 quando Nicolò Donà Delle Rose, dopo aver importato dall’Inghilterra un modello di kart al solo scopo di divertirsi con gli amici, decise di fabbricarne in proprio aprendo una piccola azienda. Anche in terra europea il business andò ben oltre le sue più rosee previsioni; il successo dei kart fu tale che Donà pensò di fare di più e si mise a promuovere la disciplina sportiva, presto seguito da altri appassionati che decretarono la diffusione. Ma come viene costruito un kart? Il primo modello era composto da quattro tubi saldati tra loro, uno sterzo diretto, un freno a leva, un sedile, quattro ruote prese da un carrello industriale e un motore industriale. Nel tempo la tecnologia si è evoluta, contribuendo a migliorarne le prestazioni: non solo materiali migliori e forme esteticamente più appetibili, ma maggiore livello di precisione, di sicurezza del pilota e di tenuta di strada. Il tutto senza tradire il concetto iniziale della semplicità. I kart erano e restano composti da un telaio di tubi, un motore semplicissimo, 4 ruote (le posteriori senza differenziale) e niente sospensioni. In Italia l’attuale diffusione dei kart è notevole: il censimento ufficiale parla di quasi 200 impianti in tutta Italia. Le competizioni hanno tutti i livelli di categoria e più di un pilota è poi approdato in Formula Uno (tra gli italiani, il più noto anche ai non appassionati è indubbiamente Jarno Trulli, ma anche Riccardo Patrese e Vitantonio Liuzzi), creando una ulteriore cassa di risonanza per questo sport. Chissà che qualcuno di loro non abbia avuto un primo contatto attraverso il luna park.


Promuovere un’attività di divertimento con Vine. Se lo fa la Disney... Vine per fare marketing? A pochi mesi dalla sua diffusione, la app sembra fatta apposta per i parchi di divertimento, nei quali da anni i visitatori usano riprendersi con il cellulare. li smartphone – magari abbinati ad una rete Wi Fi gratuita a disposizione – consentono di utilizzare piattaforme di video –sharing come Youtube, ma Vine, con i mini video, che ricordano i messaggi di 140 caratteri di Twitter, potrebbe diventare un ottimo strumento di marketing virale. Con Vine È semplicissimo creare video e condividerli sui social network. Se i filmati saranno apprezzati, scatterà la condivisione, trasformandoli in contenuti virali. La app Vine è molto diffusa, ed a Giugno ha superato Instagram nel media sharing su Twitter. Inizia la Disney ad apprezzare i video tweet: dal 1 ottobre è stato lanciato il contest “Vine Your Site Disney” per celebrare l’apertura dell’account sulla più diffusa piattaforma di condivisione di mini video. Attraverso l’app gratuita per iOS, Android e Windows Phone, è possibile condividere i filmati - di 6 secondi, questa la durata massima dei video – su Twitter, che ha recentemente acquisito Vine, Facebook o sul web, con servizi come VineScope. Con Vine E’ semplicissimo creare video e condividerli sui social network . Se i filmati saranno apprezzati, scatterà la condivisione, trasformandoli in contenuti virali. La app Vine è molto diffusa, ed a Giugno ha superato Instagram nel media sharing su Twitter. Ma veniamo al contest: i Viners che taggheranno i propri video con # DisneySideContest avranno la possibilità di essere inseriti sull’account Vine dei Parchi Disney. I filmati selezionati inizieranno ad apparire sul canale dal 7 ottobre, ed ogni autore riceverà $1.000. Inoltre i Viners prescelti avranno la possibilità di vincere una vacanza a Disneyland Resort e Walt Disney World Resort e di ottenere un contratto di $ 10.000, per creare una serie di Vines Disney. In questi ultimi mesi i mini video sono stati utilizzati ampiamente per la promozione di film, come mini trailer, e i “social spot”, come sono stati definiti, sono serviti a lanciare nuovi modelli di automobili. Attraverso l’app gratuita per iOS, Android e Windows Phone, è possibile condividere i filmati - di 6 secondi, questa la durata massima dei video – su Twitter, che ha recentemente acquisito Vine, Facebook o sul web, con servizi come VineScope. Per i parchi di divertimento, ma anche per parchi avventura, laser game e centri per feste per bambini, si apre una nuova frontiera del marketing low cost. (M. C.) www.anesv.it 65


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NECROLOGI Il 26 Settembre 2013 a Torino è mancata la nostra associata SERRA Anna Luigia i figli Davide, Danilo, Daniele e la sorella Maria ne danno la triste notizia e ringraziano tutti i colleghi dello Spettacolo Viaggiante che hanno partecipato alle esequie. È mancato in agosto Sergio Amadio, esercente spettacoli viaggianti e Consigliere della Sezione ANESV Emilia Romagna Marche ed Umbria. Amadio ha collaborato per anni con la Sezione bolognese, caratterizzando il suo impegno per serietà e dedizione. Il Presidente Angelo Catellani, a nome di tutto il Consiglio interregionale esprime ai congiunti sentite condoglianze. Il 2 Agosto 2013 è mancata Andreetto Olmes, già associata ANESV, i parenti tutti ringraziano i colleghi dello Spettacolo Viaggiante che hanno partecipato alle esequie. Il 14 luglio è deceduto a Porto San Giorgio Carlo Frattesi (Carletto) per anni “il re delle giostre”. Era solito scherzare dicendo “Bambini, piangete perché la giostra si sta per fermare!” Amorevolmente assistito dalla moglie Mina, per 65 anni al suo fianco, e dalle figlie Tomassina e Stefania, se ne è andato serenamente, come ha vissuto. Ciao Carletto, ci mancherai. Angelo e Bruna Catellani. 66 Lo spettacolo viaggiante settembre ottobre 2013



n. 9-10 settembre ottobre 2013 • anno L1

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Aggiornato l’elenco delle attrazioni Sfere galleggianti e Tiro turaccioli Attrazioni e norme di sicurezza Benvenuti all’ENADA


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