IVREA
N. 7/8
NELLA CIOCCOLATA
Luglio / Agosto 2016
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MENSILE FREE PRESS
T URISMO
P ROGETTO
Lotta biologica integrata alle zanzare
L’Antico Casale: un b&b per promuovere il territorio
pag. 2
SERRAMENTI
VAIROS
S PORT TAVAGNASCO
protagonista tra minerali e giro ciclistico
SERRAMENTI AD ALTE PRESTAZIONI RINGHIERE - AVVOLGIBILI PERSIANE
“L’Elzeviro”
pag. 23
L A PERLA
Paola Gianotti conquista gli U.S.A
“In Tunisia le capre hanno la coda dietro”
AUTODEMOLIZIONI
EUROPA AUTORIZZAZIONE ECOLOGICA
Fonte Walter
Bar L’Oasi - Carema
pag. 12
L’editoriale del direttore
Rueglio: un’estate da vivere in paese
pag. 5
IN ALLUMINIO E PVC
Prodotti Made in Italy
pag. 10
T RADIZIONI
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San Savino: dieci giorni di festa “con lode”
pag. 6
SNC
SISTEMI DI CHIUSURA CIVILI ED INDUSTRIALI
E VENTI
Siamo in guerra. Il terrorismo ha colpito ancora. E questa volta vicino a casa nostra, a Nizza, meta turistica di molti di noi. I dati della carneficina li conoscete tutti: 84 morti, 200 feriti, diversi dispersi. Una vera e propria strage. Anche un canavesano è rimasto coinvolto: un 71enne di Chiaverano, Gaetano Moscato, pensionato Olivetti, che, per salvare i due nipotini con cui era in vacanza, ci ha rimesso la gamba, triturata dal camion omicida. L’attentato ci ha spiazzati e deve servire a farci riflettere su questa guerra impari che stiamo subendo: impari perché non conosciamo il nostro nemico, che non ha un volto preciso e che può essere ovunque e può attaccare in ogni momento e non soltanto più in luoghi sensibili come aeroporti e metropolitane. Un nemico che si uccide e uccide in nome di un Dio. Due le considerazioni che mi vengono a freddo: il problema esiste e ci coinvolge direttamente, dobbiamo farcene una ragione, ed imparare a conviverci come fanno ad esempio in Israele dove tutto è sempre sotto controllo in un perenne stato di allerta. E poi cercare di rimuovere le ragioni che spingono i terroristi ad immolarsi e ad uccidere in nome di una religione estremista: solo la cultura della fratellanza, della solidarietà, può sconfiggere il fanatismo musulmano e non certo il rifiuto di chi è diverso da noi nel colore della pelle o nel credo. Gli attentatori sono delle mele marce che rischiano di rovinare anche quelle buone o perlomeno l’idea che ci siamo fatti noi di chi viene a bussare alle nostre porte in cerca di lavoro ed accoglienza. O almeno lo spero. è una sfida culturale, ma soprattutto l’altra faccia della medaglia della globalizzazione che, è vero che ha creato nuovo mercato e nuove benessere premiando le aziende (soprattutto quelle americane), ma che in nome del “dio denaro” ha anche generato crisi di valori e nuove povertà che oggi vivono in situazioni precarie e soprattutto ai margini di quel benessere che si è polarizzato nelle mani di pochi. Oggi che non esiste più la classe media e chi è povero è sempre più povero, e che soprattutto si avverte la mancanza di valori chiari e di riferimento per i giovani, ideologie estremiste come quella dell’Isis, che senza dubbio celano anche non chiari e forti interessi economici, non hanno certo difficoltà a trovare proseliti. Quando si è disperati il fanatismo può essere una risposta. Sbagliata, indubbiamente. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: a che cosa serve la politica? A fare gli interessi di pochi ricchi oppure a rimuovere tutti quegli ostacoli, anche culturali, che dividono i popoli e creano intolleranza, guerre e ai giorni nostri anche terrore?
Calogero Urruso (direttore@citynotizie.it)
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Continua lo speciale
inserto pag. 13
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P ROGETTO
Nomaglio: nuova vita per il forno comunitario I NIZIATIVE
Lotta biologica integrata alle zanzare Un’iniziativa regionale per monitorare sul territorio di sei Comuni canavesani la presenza della zanzara-tigre in una vasta area contigua, dalle zone di verde pubblico a orti e giardini privati
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e la vedrà brutta, quest’estate, il pernicioso insetto solito a rovinare le serate di vacanza con la sua ronzante e pungente presenza. Parte da Montalto Dora progetto per la lotta biologica integrata alle zanzare, in particolare alla zanzara tigre, cofinanziato al 50 per cento dalla Regione e dal costo complessivo circa 40 mila euro, che vede la partecipazione,
Mensile di informazione e attualità
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Aprirà i battenti entro l’estate il forno comunitario di Nomaglio, chiuso dal febbraio 2015, ora recuperato e pronto a sfornare nuovamente il pane mattutino per gli abitanti del paese
Michele Tetro
Un ambulatorio “turistico” per l’estate di Ceresole Reale A TTUALITà
IVREA
Direttore responsabile Calogero Urruso direttore@citynotizie.it Tel. 02 21.11.82.71
oltre che di Ivrea stessa, degli altri sei Comuni dell’Eporediese Banchette, Burolo, Cascinette, Chiaverano, Fiorano e Pavone. In dieci anni d’attività, con alternanza di partecipanti, questa volta l’area coperta è pressoché totale, data la contiguità dei Comuni interessati. Il progetto prevede, nel corso dei mesi estivi, il monitoraggio di aree verdi pubbliche e giardini e orti privati del
territorio comunale per tenere sotto controllo la presenza della zanzaratigre, un’iniziativa che costerà al Comune di Montalto settemila euro, di cui metà erogati dalla Regione. Se ne occuperà, munito di tesserino d’identificazione, il dottor Sergio Graziano, direttamente incaricato dalla Regione Piemonte, giovandosi in ogni momento dell’aiuto della popolazione, chiamata ad avvisare prontamente della fastidiosa presenza ronzante (aggressiva e resistente ai veleni, portatrice, purtroppo, anche di infezioni e virus patogeni) riconoscibile perché, a differenza delle altre zanzare, è caratterizzata dal colore nero, con puntini bianchi. Ai residenti è inoltre richiesto di fare attenzione a eventuali ristagni d’acqua sotto i vasi o accumulatisi su tendoni plastificati o grondaie, tenendo d’occhi anche il regolare deflusso delle acque in fossati e canali.
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o sviluppo turistico passa attraverso diversi canali e uno dei principali è sicuramente l’offerta di servizi adeguati: posa su queste basi l’accordo raggiunto tra il Comune di Ceresole Reale e l’ASL TO4 che hanno istituito, per tutto il periodo estivo, un servizio di ambulatorio infermieristico che ha iniziato la sua attività lo scorso 20 giugno.
«L’alleanza con il territorio - ha dichiarato il direttore generale del l’ASL TO4, Lorenzo Ardissone –, quando esiste la volontà condivisa di mettere in comune risorse al servizio del bene collettivo, garantisce opportunità a vantaggio dei cittadini non altrimenti realizzabili. Ne è un esempio l’alleanza tra la nostra azienda e l’amministrazione comunale di Ceresole Reale, che ha permesso di rendere operativo un ambulatorio infermieristico per il periodo estivo, ambulatorio che si aggiunge a quello dei medici di famiglia. In questo modo, è assicurato alla comunità un riferimento sanitario quotidiano». Fino al 2 settembre, presso la Casa comunale di Ceresole Reale, in un locale recentemente ristrutturato e già utilizzato come ambulatorio dai medici di famiglia, sarà disponibile un ambulatorio infermieristico, aperto all’utenza dalle 14 alle 17 ben cinque giorni alla settimana (lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e
Anche a Ivrea “Una stanza per te” www.citynotizie.it
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oveva rientrare in funzione lo scorso gennaio, ma l’operazione di riapertura dello storico forno comunitario di Nomaglio è slittata fino ad oggi, per via di alcune lungaggini burocratiche inerenti l’inserimento di persone disagiate per la lavorazione del pane. Il progetto, di cui è capofila la cooperativa Copernico, che collabora con le sei cooperative associate che si occupano a servizi educativi e assistenziali e con l’amministrazione comunale, è però entrato ora nel vivo del suo iter, molto atteso dall’intera comunità, che vede così concretizzarsi il recupero di un pezzo di patrimonio culturale e sociale del paese. In realtà i forni erano due, secondo le fonti storiche risalenti al 1760, ma uno cadde presto in disuso mentre il secondo ha continuato a produrre pane di segale, che veniva distribuito ai poveri. L’edificio necessitava di adeguamenti per l’accesso e sulla pavimentazione, oltre a qualche altro piccolo intervento manutentivo per una spesa complessiva di circa 5 mila euro. A chiusura del cantiere è previsto l’inserimento nel mondo del lavoro di un massimo di quattro persone, provenienti dalla Casa Circondariale di Ivrea, da percorsi migratori o dalle segnalazioni dai servizi socio-assistenziali, che saranno affiancate da un panettiere professionista. Il negozio sarà aperto quotidianamente e, oltre alla produzione di prodotti di panetteria, renderà disponibile una piccola caffetteria, la preparazione di colazioni e pic-nic domenicali, laboratori didattici per le scuole e corsi di panificazione per adulti, nonchè la realizzazione di prodotti per la vendita in loco e in altri esercizi commerciali del territorio. I costi di avvio saranno sostenuti dal Consorzio Copernico, che si farà carico del personale, dell’acquisto di materie prime e delle utenze del forno, con il supporto del Comune che mette i locali a disposizione a titolo gratuito. M. T.
domenica); l’accesso è libero e gratuito, non occorre prenotazione. Nei restanti giorni di martedì e giovedì è attivo l’ambulatorio dei medici di famiglia. Inizialmente l’ambulatorio infermieristico sarà gestito dagli infermieri aziendali della Residenza Sanitaria Assistenziale di Pont Canavese, poi dagli infermieri dell’Associazione Infermieristica Ostetrica Professionale Piemontese (AIOPP) di Ivrea, che già collabora con l’ASL. Il costo del personale è suddiviso tra l’Azienda e l’Amministrazione comunale; inoltre l’ASL, attraverso il Distretto di Cuorgnè, si è impegnata a fornire il materiale sanitario necessario. Si tratta, comunque, di costi irrisori per entrambi gli enti, grazie alla collaborazione reciproca. «Durante il periodo estivo - riferisce il Sindaco di Ceresole Reale, Andrea Basolo - l’elevato flusso di villeggianti aumenta considerevolmente la popolazione di Ceresole. Con l’attivazione dell’ambulatorio abbiamo raggiunto un obiettivo importante per le nostre “Terre Alte”, molto apprezzate come meta di svago. Garantire un’offerta di servizi completa ci permetterà di attirare, speriamo, ancora più turisti». Federico Bona
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I Martedì 21 giugno 2016 sono state inaugurate ufficialmente nel capoluogo eporediese due“salette” riservate alle donne vittime di violenza, proseguendo così nel progetto “Una stanza per te”, avviato nel 2014 dall’ex Provincia di Torino e sostenuto in seguito dalla Città metropolitana. Un approccio innovativo che mette al centro la persona per accompagnarla in un percorso di superamento, in cui ciascuno ha un ruolo ben definito e complementare
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l progetto consiste nella creazione di spazi protetti dedicati alle donne, vittime di violenze su di sé o sui propri familiari, all’interno di commissariati e caserme del territorio: sono locali accoglienti e adeguatamente attrezzati, adatti per trattare i casi di denuncia per violenza con la dovuta delicatezza, per limitare il disagio delle donne ma anche dotate delle opportune strumenta-
zioni tecnologiche per formalizzare, se necessario, le testimonianze. «L’idea di costruire le salette- ha ricordato Silvia Lorenzino, rappresentante dell’Associazione “Svolta Donna”- è nata in seno al Tavolo di coordinamento provinciale contro la violenza alle donne, un organismo che riunisce enti pubblici e associazioni che lavorano sul territorio con l’obiettivo di costituire una “rete” di soggetti che, ciascuno nel proprio ambito di competenza, mettono a disposizione professionalità e servizi in campo sanitario, psicologico, legale, giudiziario e di ordine pubblico, culturale, socio-assistenziale ed educativo per accompagnare le vittime di violenze nel percorso, non semplice, di superamento». Alle 10.30, alla presenza di Salvatore Longo, Questore della provincia di Torino è stata inaugurata la stanza del Commissariato Polizia di Stato. Il Questore ha ricordato che questa è la terza saletta aperta presso una Questura del territorio metropolitano e ha fatto notare che la violenza contro le persone fragili –donne, minori ma anche anziani- è in allarmante crescita. A Ivrea, la Questura dall’inizio dell’anno ha ricevuto 25 richieste di intervento, di cui 20 avvenute in contesti familiari, e 10 sono state tramutate in denunce. Le vittime sono per lo più donne italiane coniugate fra i 20 e 37 anni e i presunti autori delle violenze sono a loro volta italiani coniugati. Alle 11.30 è stata la volta della saletta del Comando di polizia locale, dove ha fatto gli gli onori di casa il sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa. «Come eporediese e avvocato posso dire che le istituzioni di Ivrea hanno sempre manifestato una profonda attenzione al problema della violenza verso le persone fragiliha commentato Alberto Avetta, vicesindaco della Città metropolitana-; ma tutto il territorio metropolitano deve offrire la stesse possibilità di contrasto alla violenza. Per questo lo sforzo che abbiamo compiuto prima come Provincia. e ora come Città metropolitana è stato quello di dare vita a una nuova forma di governance che vede lavorare insieme tutte le istituzioni, ciascuna per le sue competenze». INFO: www.torinometropoli.it alessandra.vindrola@cittametropolitana.torino.it Giulia Maringoni
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E CONOMIA
Premio Lavezzo
Confindustria premia gli studenti
L’annuale Assemblea, che si è tenuta lunedì 4 luglio presso il Castello di Agliè, è stata l’occasione per la consegna di diversi premi indetti in memoria di due personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia industriale del nostro territorio: Roberto Lavezzo e Franco Paglia
L’iniziativa, giunta quest’anno alla ventitreesima edizione, è riservata agli studenti del Canavese che hanno terminato le scuole superiori distinguendosi per i risultati ottenuti e che sono iscritti al 2° anno di Università, ad un corso di laurea o di diploma di laurea breve. Oltre al merito scolastico, particolare attenzione nella scelta viene prestata alle situazioni che evidenzino difficoltà sociali e familiari dei candidati e alla motivazione nel proseguimento degli studi. I giovani studenti premiati dal Gruppo Giovani Imprenditori del Canavese sono Giorgio Fenoglietto, diplomatosi presso il Liceo “Isaac Newton” di Chivasso e ora iscritto alla facoltà di Matematica presso l’Università degli Studi di Torino, Alessio Pupo, proveniente dall’Istituto di Istruzione Superiore “Europa Unita” di Chivasso e attualmente studente del Corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino e, infine, Simone Scotti, che dopo il diploma conseguito presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Tommaso D’Oria” di Ciriè si è iscritto a Torino al corso di laurea in Management dell’Informazione e della Comunicazione Aziendale presso l’Università degli Studi di Torino. L’Azienda Energia e Gas, invece, ha consegnato il premio a Francesca Aimonetto, diplomatasi presso il Liceo Scientifico “A. Gramsci” di Ivrea, attualmente studente della facoltà di Tecnica di Riabilitazione Psichiatrica presso l’Università degli Studi di Torino e Elisa Levi, proveniente dal Liceo Scientifico “A. Gramsci” di Ivrea e che adesso frequenta il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria presso l’Università degli Studi di Torino. Il premio di laurea “Progetto per l’industria”, attivato dalla ILTAR-ITALBOX S.p.A di Bairo Canavese e dalla famiglia Paglia, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Canavese è invece rivolto ai laureati del Politecnico di Torino (area Ingegneria e Architettura) ed è finalizzato a premiare la miglior tesi nell’ambito della valorizzazione della ricerca progettuale applicata al mondo industriale. Tale riconoscimento è nato con l’obiettivo di ricordare Franco Paglia, architetto, progettista e industriale dall’ingegno poliedrico, scomparso nel 2013. Il vincitore del premio è risultato Gian Mattia Mastrota per la tesi “Attrezzatura adattata per la pratica di FES-rowing per soggetti mielolesi”. Il lavoro presentato dal vincitore ha evidenziato una elevata interdisciplinarità, capacità di integrazione di invenzioni per proporre una soluzione concreta, pervenendo alla preparazione di un prototipo che potrà essere agevolmente industrializzabile e commercializzabile. La commissione giudicatrice ha anche assegnato una menzione speciale a Francesco Scappatura per la tesi “Algoritmi per la traduzione di problemi di liveness checking in safety checking” e a Luca Piccicuto per la tesi “Statistical Modeling for Validation and Quality Control of High Yield Processes”. F. B.
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’annuale Assemblea di Confindustria Canavese, che si è tenuta lunedì 4 luglio 2016 presso il Castello di Agliè, è stata l’occasione per la consegna di diversi premi agli studenti meritevoli. Premi indetti in memoria di due personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia industriale del nostro territorio: Roberto Lavezzo e Franco Paglia. Il Gruppo Giovani Imprenditori e l’Azienda Energia e Gas hanno consegnato cinque premi ad altrettanti studenti meritevoli che hanno terminato le scuole superiori distinguendosi per i risultati ottenuti e si sono successivamente iscritti all’Università. I premi per la frequenza universitaria sono stati istituiti dal Gruppo Giovani Imprenditori nel 1993 e dal 2001 sono dedicati alla memoria di Roberto Lavezzo, già amministratore di Edilcalce e presidente del Gruppo Giovani Imprenditori (nel biennio 1987-1988), prematuramente scomparso. www.esedraconvivium.it
Premio Paglia
esedraconvivium
EVENTI
“Simboli ed immagini del Feng Shui” con Silvia Origlia
27 luglio:
Gelateria - Cremeria - Cioccolateria - Teeria
Orari
da Martedì a Venerdì: 10.00 - 14.00 / 16.00 - 23.00
“Ognuno al suo posto” con Alessandra Lai
28 luglio:
Strada Baldissero, 7 - Torre Canavese (TO) Tel. 338.19.75.016 Sabato e Domenica: 10.00 - 23.00
Gelateria Cremeria e Pasticceria Cioccolateria Sala da Thè Sorbetti naturali alla frutta ed oli essenziali
“Corso di cristallo terapia” con Davide Bertaina
31 luglio:
“1° livello di Reiki” con Davide Bertaina
6-7 agosto:
“Aroma touch” con Graziella
7 e 28 agosto:
per info: 338.1975016
I prodotti del Molino Enrici alla conquista dell’Inghilterra
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L’impresa di Azeglio ha unito le sue forze con quelle dell’azienda agricola Madonna Nera di Siena e della vercellese Nuova Portalupi Salumi per promuovere in terra anglosassone un progetto volto a fare conoscere e a distribuire alcuni prodotti di qualità del made in Italy
ondra lascia l’Europa, ma il Canavese punta dritto sulla capitale inglese, cercando di conquistarla con una delle sue armi più efficaci: il buon sano. Un’azienda di Azeglio, il Molino Enrici, ha infatti unito le sue forze con quelle dell’azienda agricola Madonna Nera di Siena e della vercellese Nuova Portalupi Salumi, per promuovere in terra anglosassone un progetto volto a fare conoscere e a distribuire alcuni prodotti di qualità del made in Italy tramite una Co.Ltd creata appositamente per tale scopo nella capitale londinese. Il progetto, curato dalla Gusto Co. Ltd. Italian Food & Wines, ha preso il via a marzo di quest’anno: per alcuni mesi è stato eseguito un approfondito lavoro di scouting & advertising con l’obiettivo di creare una banca dati di rivenditori, aziende di
catering, locali, company della ristorazione, holding e club privati tra i più prestigiosi e importanti dell’Inghilterra (e in particolare di Londra). Successivamente, presso il prestigioso Bank Restaurant di Londra, è stato organizzato un evento per presentare l’iniziativa e i prodotti delle tre aziende agli operatori individuati nel corso dell’attività di scouting. La serata è stata articolata in due diversi momenti: uno, più conviviale, in cui gli ospiti (una trentina di operatori del settore), hanno potuto gustare quattro tipologie di focacce prodotte con le nuove farine della linea fragranze regionali del Molino Enrici (“Pistac-chiotta”, al pistacchio siciliano e “Nocciolotta”, con la nocciola IGP delle langhe). Il tutto è stato preparato direttamente sul posto: la lavorazione delle farine e la produzione delle focacce è stata, infatti, eseguita “in diretta” da
Tavagnasco protagonista tra minerali O e ciclismo
un maestro dell’accademia della pizza di Londra. I prodotti da forno sono stati accompagnati da diversi tipi di affettati del salumificio piemontese Portalupi, e da uno spumante “Erbaluce” della Tenuta Roletto di San Giorgio Canavese. Nella seconda parte della serata gli invitati hanno avuto modo di conoscere i diversi prodotti in maniera più approfondita attraverso una presentazione delle tre aziende promotrici dell’evento cui è seguita una degustazione dei vini Madonna Nera, accompagnati ancora dalle focacce e dai salumi. L’interesse, da parte di tutti i partecipanti, è stato grande: gli ospiti si sono dimostrati entusiasti per le novità loro presentate, a conferma della qualità e dell’eccellenza dei prodotti italiani. F. B.
Un altro inedito minerale, dopo la Tavagnascoite, scoperto nelle miniere al di sopra del piccolo comune canavesano e presentato assieme alla terza tappa del Giro Ciclistico Internazionale della Valle d’Aosta
ltre 700 persone hanno partecipato agli eventi in programma per le Giornate Mineralogiche 2016, che si sono svolte a Tavagnasco, richiamando un gran numero di visitatori e appassionati. Punto di forza della manifestazione le visite guidate alle miniere Esperance e Sant’Anna, che hanno attirato 150 visitatori grazie al servizio navetta di collegamento messo a disposizione dal Comune, con 60 gli espositori dell’AMI nazionale (Associazione Mineralogica Italiana) presenti. Il momento clou della giornata è stata la presentazione di un nuovo minerale inedito (il secondo, dopo la Tavagnascoite di due anni fa), scoperto nelle miniere che sovrastano il paese. Il nome attribuito al minerale, inedito a livello mondiale, è Ciriottite, in onore al suo scopritore Mario Ciriotti, una scoperta illustrata alla platea che gremiva la Confraternità del Gesù dal professor Luca Bindi dell’Università di Firenze. L’Ateneo torinese, con i professori Daniele Castelli e Fernando Camara, ha invece consegnato la Tesi Magistrale di Igor Marcelli al Comune di Tavagnasco, che ogni anno dona all’università un contributo di 5 mila euro, riguardante il plutone di Traversella, che arriva a lambire anche il territorio tavagnaschese. Nel corso della manifestazione, moderata da Stefania Girodo, è stata inoltre presentata ufficialmente la terza tappa del Giro Ciclistico Internazionale della Valle d’Aosta, percorso di 160 km con partenza da Quicinetto ed arrivo a Tavagnasco ai Piani. Sono intervenuti i sindaci dei tre Comuni dell’Unione Montana Dora Baltea (Quincinetto, Tavagnasco e Quassolo) Angelo Canale Clapetto, Giovanni Franchino e Elena Parisio, interessati dalle partenze, passaggi ed arrivi delle tappe del giro per i prossimi 2 anni. Dopo la proiezione 3D della tappa, realizzata da Marco Perotto, sono intervenuti il presidente del giro del Giro Ciclistico Internazionale del Valle d’Aosta Riccardo Moret, che ha spiegato tecnicamente il percorso, e il ciclista Thierry Moret, che ha rivissuto le emozioni provate durante la salita ai Piani di Tavagnasco dell’edizione 2012. Presenti 25 sindaci locali, tra cui il primo cittadino d’Ivrea Carlo Della Pepa, oltre all’assessore allo sport della Regione Piemonte, Giovanni Maria Ferraris, l’assessore allo sport e al turismo della Regione Valle d’Aosta Aurelio Marguerettaz e al collega Luca Bianchi, assessore all’ambiente. M. T.
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L’Antico Casale di Borgofranco: un b&b per promuovere il territorio Domenica 3 luglio è stato inaugurato il B&B “Antico Casale”, nuova struttura ricettiva che intende offrire ai turisti in visita un assaggio delle preziosità del territorio canavesano
regina della ristorazione canavesana Graziella Presbitero che con la sua”panoramica catering”, delizia di tradizione e innovazione culinaria, Paolo Pitti della Pasticceria Artigianale Pitti ha creato un dolce percorso tra antiche ricette e nuove dolcezze, l’allestimento affidato a Sonia Agnesó di Scantamburlo ha avvolto il casale e i suoi ospiti in uno spettacolare gioco di tessuti, elementi e romanticismo». Il contorno floreale creato da Stefania Guida di Nella Fiori di Stefania ha accentuato l’eleganza del contesto aggiungendo stile e profumi. La colonna sonora dell’evento ha avuto la voce di Isacco Pastor Ris che accompagnato dalla chitarra di Michele Lauriola ha emozionato ed elegantemente accompagnato ogni momento della giornata. La nuova realtà della fotografia creata da Riccardo, Donata e Valerio (Officina Fotografica) ha immortalato ed esaltato ogni angolo del casale attirando gli sguardi dei partecipanti sulle loro opere. La presentazione è stata creata da Davide Cappelletto che, raccogliendo le emozioni che il casale suscita, ha trasmesso il messaggio che il casale racchiude, Amore e serenità”. «Il nostro slogan, concludono i titolari è “Cercare la gioia nelle piccole cose che la vita ci offre:è questo il segreto della felicità”.
G. M.
INFO Strada Provinciale 73, n° 60, Borgofranco D’Ivrea Cell. 346 515 4997
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uesta nuova realtà, come spiegano Simona e Luca titolari del casale, nasce per far conoscere al mondo intero le particolarità del nostro territorio e rafforzare l’attività turistica delle nostre valli. È stato un vero e proprio open day. L’Antico Casale ha voluto creare una giornata ideale per presentare la loro idea di evento in modo da realizzare per i loro clienti la soluzione migliore per festeggiare i loro momenti più importanti. «Abbiamo voluto scegliere solo i partner più importanti sul territorio per poter garantire al cliente un servizio impeccabile”,”il catering è stato affidato alla
Vespazeglio: un raduno d’epoca per lo scooter mito Lo scooter della Piaggio è molto più di una moto: è stato e continua a essere un simbolo di libertà e, ai suoi albori, è stato uno dei segnali della rinascita italiana dopo gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale
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espisti del Nord-ovest, segnate sul calendario la data di domenica 28 agosto: nell’ambito della festa patronale di Azeglio è stato infatti organizzato “Vespazeglio”, raduno di moto d’epoca dedicato alla Vespa, lo scooter lanciato dalla Piaggio proprio 70 anni fa. La Vespa è molto più di una moto: è stato e conti-
nua a essere un simbolo di libertà e, ai suoi albori, è stato uno dei segnali della rinascita italiana dopo gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale. Il brevetto venne infatti depositato il 23 aprile del 1946, poche settimane prima dello storico referendum monarchiarepubblica. Da allora la Vespa non ha conosciuto crisi ed è ancor oggi uno dei mezzi di locomozione più utilizzati e amati. E’ stata prodotta in milioni di esemplari ed è diventata anche una diva cinematografica: innumerevoli le pellicole nelle quali compare, prime fra tutte Vacanze Romane (scorrazzava per la capitale due mostri sacri come Audrey Hepburn e Gregory Peck) e Caro diario (dove è la fedele compagna di Nanni Moretti). L’appuntamento ad Azeglio del 28 agosto è per le 9.30 in piazza Massimo d’Azeglio: da qui i Vespisti si muoveranno per una scampagnata verso il Lago di Viverone per tornare in paese per il pranzo. Nel pomeriggio (dalle 15) gimcane e altre prove per i Vespisti presenti. Sono previsti tre premi speciali: “Luntanansa”, per la Vespa che arriva da più lontano, “Propi bel”, per il miglior abbinamento Vespa-pilota (rispettando la giusta epoca del messo) e “La pi veja”, riconoscimento che andrà alla Vespa più vecchia presente al raduno. La quota di partecipazione è di 15 euro (compreso il pranzo) e a tutti gli iscritti verrà offerto un gadget a ricordo della giornata. Per informazioni è possibile rivolgersi al numero telefonico 349.6474134.
F. B.
I Panini di Poldo per gli utenti della Polveriera
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Al Lago San Michele un servizio di ristorazione “sociale”, gestito dagli ospiti della Casa dell’Ospitalità, con particolare attenzione verso gli alimenti a Km 0 e ai prodotti del commercio equo e solidale
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hi non conosce Poldo, il pantagruelico amico di Braccio di Ferro? Sicuramente, il suo nome è una garanzia per un’attività di ristoro. E si chiama proprio “Poldo - Buono da matti” il nuovo progetto messo in campo dalla cooperativa sociale “L’Arte della Cura” di Ivrea che si pone l’obiettivo si propone di rispondere ai bisogni delle persone con problemi psichiatrici, attraverso servizi e percorsi riabilitativi e risocializzanti, nel rispetto della vita, della dignità e dell’autonomia della persona. La cooperativa gestisce, dal 2002, la Comunità Psichiatrica “Casa dell’Ospitalità” di Ivrea, presso la quale risiedono venti ospiti seguiti dal Dipartimento di Salute Mentale. All’attività della Comunità, da alcuni anni, si affianca quella di due “Gruppi Appartamento”, nei quali vivono otto pazienti che hanno raggiunto un maggiore grado di autonomia. Nell’ambito del progetto “Patto per la Polveriera” (un progetto di valorizzazione del parco pubblico a cura di volontari di associazioni locali) del quale la cooperativa fa parte, è nata l’idea di predisporre un punto ristoro ambulante, attraverso l’utilizzo di un furgoncino attrezzato alla rivendita di bevande calde, bibite e panini. «L’iniziativa – spiegano i responsabili della cooperativa - è gestita da operatori e volontari legati all’attività della Cooperativa, con la collaborazione di alcuni ospiti della Comunità e dei Gruppi Appartamento, i quali presteranno il proprio servizio come vera e propria attività lavorativa, regolarmente retribuita». Il furgoncino, che si distingue per il suo caratteristico colore giallo e il suo nome, “Poldo – Buono da matti”, è presente all’interno del Parco “La Polveriera” in via Lago San Michele 15 a Ivrea dall’inizio di luglio, ogni fine settimana e il mercoledì, dalle ore 11 alle ore 18. «Nella preparazione dei panini e nella scelta delle bevande – aggiungono i responsabili - è riservata una particolare attenzione all’impiego di alimenti a Km 0 e dei prodotti del Commercio Equo e Solidale. Scegliere Poldo significa, quindi, partecipare attivamente ad una iniziativa sociale che permetterà ai clienti di assaporare cibi gustosi, scambiando quattro chiacchiere comodamente seduti in compagnia, immersi nel verde. Allo stesso tempo, significa contribuire al percorso riabilitativo di persone con problemi psichiatrici, desiderose di ritornare all’orgoglio di sentirsi lavoratori». F. B.
N ATURA
A piedi tra le nuvole... in Paradiso!
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“Spegni il motore e ascolta la montagna”: questo lo slogan del progetto con cui il Parco Gran Paradiso promuove, per il 14° anno consecutivo, la mobilità dolce, regolamentando il traffico automobilistico privato d’estate lungo la strada che conduce al Colle del Nivolet e favorendo gli spostamenti a piedi, in bici o con navetta
l Nivolet è uno splendido pianoro di torbiere e ambienti umidi a 2.500 metri di altitudine, disegnato dai meandri della Dora. È l’habitat di stambecchi, camosci, marmotte, ermellini, volpi, uccelli migratori e stanziali, e di specie floristiche rare. Da sempre meta di ciclisti ed escursionisti, negli ultimi anni - specie nelle domeniche estive - il Nivolet si trasformava sempre più spesso in un grande parcheggio ad alta quota. In alternativa a questo utilizzo, incompatibile con le finalità di un parco, nel 2003 è stato avviato un progetto che, accanto alla regolamentazione del traffico, prevede il rilancio dell’intera area con proposte turistiche di qualità. Senza i rumori del traffico e l’odore dei gas di scarico si potranno osservare i paesaggi incontaminati delle torbiere dove vivono stambecchi, marmotte e rapaci e si potrà riscoprire il profumo di un’aria davvero pulita. Tutte le domeniche a partire al 10 luglio e a Ferragosto gli ultimi 6 Km e 850 metri della strada provinciale del colle del Nivolet, dal Km 11+550 al Km 18+400, saranno chiusi al traffico automobilistico privato, dalle 9 alle 18 nella direzione località Serrùcolle del Nivolet e dalle 9 alle 13 nella direzione opposta.
< Segnaletica Parco Gran Paradiso
“Bandiere blu” per i laghi canavesani www.citynotizie.it
Legambiente e Touring Club Italiano hanno presentato la nuova «Guida Blu» 2016, che certifica il meglio del mare e dei laghi in Italia. Il Canavese porta a casa complessivamente 13 «vele» per la qualità ambientale e turistica e continua a scommettere sul potenziale “green”
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Oltre ad un eccezionale e riconosciuto pregio naturalistico, le località marine e lacustri premiate possono vantare una buona gestione del territorio, servizi d’eccellenza, manutenzione dei centri storici, offerta enogastronomica di alto livello. Tra queste si conferma Avigliana che con i suoi laghi ottiene le 5 vele di Legambiente e Touring Club Italiano sia per la bellezza del luogo sia per le buone pratiche avviate sul territorio. La «Guida blu» viene redatta sulla base di indicatori definiti in ambito europeo: uso del suolo, biodiversità, turismo, depurazione, rifiuti, iniziative per la sostenibilità. Gli altri comuni del territorio piemontese segnalati dalla Guida Blu sono Candia Canavese, Chiaverano e Orta San Giulio con 4 vele, Viverone con 3 vele e Ivrea Lago Sirio con 2 vele. «I nostri laghi sono un eccezionale patrimonio ambientale che va protetto e al tempo stesso valorizzato – ha dichiarato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-; sempre di più le località lacustri sono apprezzate dai turisti stranieri e, negli ultimi anni, riscoperte dagli italiani e questo avviene anche grazie agli sforzi messi in campo dalle amministrazioni che giustamente riconoscono nei laghi un potenziale di green economy». I laghi della Provincia di Torino godono pertanto di ottima salute e possono raprresentare una valida alternativa, per le vacanze estive, alle più ambite e rinomate mete marine. Legambiente tornerà ad accendere i riflettori sulla qualità delle acque, degli ecosistemi e dei territori lacustri entro fine luglio quando in Piemonte farà tappa la campagna di monitoraggio «Goletta dei Laghi». www.legambiente.it/guida-blu/2016
Lago Sirio
G. M.
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Battello elettrrico sul Lago di Candia
Lago di Candia
Lago Sirio
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La rassegna di “A piedi tra le nuvole” continua a crescere, coinvolgendo con numerose iniziative i diversi comuni delle valli del Parco più antico d’Italia. Oggi rappresenta sempre di più una “filosofia”, un modo di vivere il parco all’insegna di un turismo dolce, per scoprire luoghi bellissimi e incontaminati in punta di piedi, per una vacanza “sostenibile” e a contatto con la natura. Prosegue anche quest’anno il programma di iniziative per scoprire il fascino del Vallone di Piantonetto, una valle laterale del torrente Orco, raggiungibile il sabato grazie alle navette messe a disposizione dal Comune di Locana, e l’iniziativa “Viva il Parco” promossa a Cogne.
Nivolet
Laghi Agnel e Serrù
Stambe
Per la prima volta inoltre anche il vallone di Forzo in Valle Soana è coinvolto con l’appuntamento “storie di cammini” di mobilità sostenibile. Sarà inoltre possibile provare l’utilizzo di mezzi alternativi come il cavallo a Cogne o in bicicletta grazie alla rete di bike-sharing nelle valli valdostane. www.pngp.it
G. M.
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Tutti i premiati della fiera equina
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Di altissimo livello, come sempre, gli esemplari presentati alla fiera equina, vero fiore all’occhiello della festa di San Savino. Il numero dei soggetti presentati (oltre 130) è cresciuto, seppur di poco, rispetto all’edizione 2015 della festa, a dimostrazione del suo crescente successo. Ecco tutti i proprietari dei cavalli premiati nel corso della cerimonia conclusiva della rassegna, che si è svolta, come da tradizione, ai piedi del Municipio.
San Savino: dieci giorni di festa “con lode”
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«Ancora una volta questa festa ha dimostrato di avere grandi potenzialità. Il bilancio è sicuramente positivo, ma possiamo e dobbiamo fare meglio e di più, per trasformarla in un vero volano per lo sviluppo turistico ed economico della città»
i solito Giove pluvio non mancava mai di mettere il bastone fra le ruote agli organizzatori della festa patronale eporediese, quest’anno invece il tradizionale acquazzone dio San Savino non c’è stato, e il meteo ha contribuito alla riuscita di una festa che per dieci giorni ha animato il centro città e anche la periferia, grazie alla localizzazione sulla riva destra (parco Dora Baltea) di alcuni appuntamenti. La soddisfazione degli organizzatori è raccolta nelle parole di Renzo Galletto, che per il secondo anno ha guidato l’associazione “Fiera e festa di San Savino”: «Bene, molto bene – ha detto a caldo, appena conclusa la premiazione dei cavalli -! Ancora una volta questa festa ha dimostrato di avere grandi potenzialità. Il bilancio è sicuramente positivo, ma possiamo e dobbiamo fare meglio e di più, per trasformarla in un vero volano per lo sviluppo turistico ed economico della città». Galletto pensa in grande: «Guai a fermarsi o ad accontentarsi: ogni successo deve essere sprone per migliorarsi. Penso, per esempio, alla sfilata delle carrozze: è uno show di assoluta eccellenza che deve essere promosso anche televisivamente per le sue peculiarità. Buono anche l’esperimento dell’arena al-
lestita nel Parco Dora Baltea: è stata utile per portare la festa in periferia e decongestionare un po’ il centro storico. Credo che si possa pensare, in quella zona, a un’arena permanente che permetta a Ivrea di valorizzare la sua tradizione equestre anche al di fuori dei due momenti canonici rappresentati dal Carnevale e dalla Festa di San Savino». Tutto bene anche sotto il profilo dell’ordine pubblico: «Tradizionalmente, San Savino è una festa tranquilla- hanno detto in corso il Dirigente della Polizia di Stato Gianluigi Brocca e il Capitano dei Carabinieri Domenica Guerra -: anche questa edizione ha confermato la tradizione e i nostri uomini non hanno avuto problemi». Per sicurezza, in ogni caso, l’Arma ha portato sulle rive della Dora anche quattro uomini dell’API (Aliquota Primo Intervento), che abitualmente operano con compiti di prevenzione nelle grandi città: anche per loro nessun intervento. Unico problema, legato alla stagione, il gran caldo. Anche in questa direzione Galletto ha un’idea: «Sto pensando a un San Savino by night», dice sorridendo. Una battuta o una nuova frontiera della patronale? F. B. Foto Marino
Muli (Trofeo Pro Loco San Bernardo): Silvia Mellica. Pony bassa statura (Trofeo Pierino Mino): Roberto Viretto. Pony media statura (Trofeo Coldiretti): Paolo Pusceddu. Razza Clydesdale (Trofeo Rinaldo Getto): Silvia Mellica. Razza Haflinger (Trofeo Piero Manina): Silvia Mellica. Puledri nati nel 2013 (Trofeo Confagricoltura): Cristian Busolin. Puledri nati nel 2014 (Trofeo Festa e Fiera di San Savino): Antonio Franco. Fattrici con redo (Trofeo San Savino): Edy Ferrera. Razze argentine (Premio Arti Grafiche): Paolo Pusceddu. Razza Paint Horse (Trofeo San Savino 2016): Katiuscia Marco. Razze Tiro Pesante (Trofeo Lorenzo Vittonatti): Italo Bianciotto. Razza Appaloosa (Trofeo Kinema): Muro Arnodo. Razza Andalusa Lusitana (Trofeo Confederazione Italiana Agricoltori): Martino Raghetto. Razza Murgese (Trofeo Natale Pagliughi): Chiara Moirano. Razza Hackney (Trofeo Garda): Massimo De Rosa. Razza Gelder (Trofeo Cavagnetto): Ellen Moirano. Razza Frisona-stalloni (Trofeo Amedeo Barbero): Loris Cavagnetto. Razza Frisona-castroni (Trofeo Valentino Pedrotta): Pier Carlo Filipetto (il soggetto è risultato anche il vincitore assoluto del “Best in show”). Razza Frisona-femmine (Trofeo San Savino): Marco Moirano. Coppia di razza Frisona (Trofeo Emanuele “Mele” Musso): Sara Anrò. Coppia di razza Gelder (Trofeo Paolo Bardessono): Alex Andorno.
Premi speciali
Premio eleganza donna/cavallo (Trofeo Laura Shop): Elisa Anselmo. Premio eleganza uomo/cavallo (Trofeo Caffaro): Loris Ollearo.
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Paola Gianotti conquista gli u.s.a. con le due ruote La trentacinquenne eporediese il 20 giugno ha concluso con successo, e con diversi giorni di anticipo, la sua ultima impresa di ultracycling: attraversare in bicicletta i 48 stati contigui degli Stati Uniti d’America nel minor tempo possibile. Un nuovo Guinness World record mai tentato in precedenza
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a partenza è avvenuta nello stato di Washington all’estremo nord-ovest e si è conclusa del Maine a nord-est;11.533 chilometri percorsi dal 1° maggio al 12 giugno, per un totale di 43 giorni, nei quali l’atleta ha pedalato per 560 ore, su e giù per 58.000 metri di dislivello. Incredibili i numeri di questa impresa: 500 borracce, 80 banane, 140 panini, 258.000 calorie bruciate, escursione termica da -2 a 40 gradi, 7 controlli da parte di sceriffi, 6 cicloturisti incontrati per strada. Ora si attende l’omologazione da parte della commissione del GWR
fatto che questo record lo stavo facendo per regalare un sorriso a loro. Riuscire ad acquistare tante biciclette da donare mi fa sentire orgogliosa e felice, soprattutto perché andranno ad attiviste che lottano per i diritti delle donne in una realtà dove la disparità sociale tra uomo e donna è ancora molto sbilanciata. E così, pensando soprattutto a loro, ho continuato senza sosta, senza mai fermarmi neanche un giorno». La detentrice del record del mondo in bicicletta è stata seguita durante tutto il percorso dal team di supporto formato da Alessandro Ferrio, Egildo Gasparini e Nicodemo Valerio. «Pedalare 43 giorni senza un giorno di riposo, 14 ore al giorno, ti fa vivere una grande sfida e soprattutto un grande viaggio interiore.
Tu, la bici, le strade del mondo. Ho avuto tanti momenti di paura per il traffico e momenti di spossatezza. Il paesaggio intorno a me è stato uguale e monotono e le tantissime salite hanno messo a dura prova le gambe- ha concluso la Gianotti-; è stata forse la prova più dura che abbia mai affrontato, dal punto di vista fisico e mentale, che ha lasciato sicuramente il segno!». G. M. foto di archivio Ufficio Stampa
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che avverrà nei prossimi mesi. Ma la sfida non era soltanto sportiva: Paola ha portato avanti un importante progetto di solidarietà per le donne in Africa. Attraverso il suo sito Internet ha fino ad oggi raccolto i fondi per acquistare 70 biciclette da donare alle donne in Uganda, dove la bici cambia e migliora la vita di una persona. «Ho vissuto un’altra incredibile esperienza di vita sociale e sportiva! È stata un’immensa emozione attraversare tutti i 48 Stati degli Stati Uniti. I momenti di difficoltà sono stati tantissimi ma ogni volta che ne vivevo uno pensavo alle donne in Uganda, al
Calciobalilla: Gedda-Cossano in trionfo allo Zac!
Si è svolta la seconda edizione del “Torneo Zac” di calciobalilla, al Movcicentro di Ivrea. La vittoria finale è andata alla coppia Edo Gedda-Bruno Cossano, che si è aggiudicata il primo premio superando in finale (al meglio delle tre partite) Claudio Cecone e Roberto Aimonetto. Gedda si è anche aggiudicato il contemporaneo torneo di tennis tavolo: in finale ha superato Roberto Aimonetto.
B. C.
IN RICORDO DI TULLIO E FULVIO
La redazione al completo di Ivrea City Notizie si unisce commossa al dolore dei familiari per la scomparsa degli amici Tullio e Fulvio
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Tra alchimia e vigneti
Domenica 7 agosto Bairo
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Un percorso tracciato per poter comprendere la positiva trasmutazione degli elementi
omenica 7 agosto, dalle 15,30 Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita’ a Bairo, Tra Alchimia e Vigneti. Il termine ‘Alchimia’ rappresenta un complesso ed importante sistema filosofico antico che racchiudeva in sé molte discipline e che non si può certo spiegare nell’ambito di un articolo di giornale. Importante, però, è ricordare che era un sistema filosofico esoterico, quindi espresso attraverso simboli pienamente comprensibili ai soli iniziati ed ecco spiegato perché, ancor oggi, si pensa che l’Alchimia fosse alla ricerca della trasmutazione del piombo in oro. In realtà, il processo alchemico consisteva nel poter trasmutare in positivo (oro, metallo nobile famoso per la sua incorruttibilità), ciò che nell’uomo c’è di negativo (piombo, metallo di base) per permettere all’essere umano di trasmutare le sue proprie energie interne riscoprendo la sua vera essenza più profonda cosa, questa, assolutamente indispensabile per chi, come Beniamino, si sia messo in viaggio ‘Alla ricerca della Felicita’. Davide Motto, direttore artistico dell’evento, racconta il programma così: “Alla ricerca della Felicita fa tappa nel piccolo borgo antico di Bairo di cui già il Bertolotti scrisse “… lo ricordo con piacere e mi pare di vederlo là su luogo elevato, riparato a settentrione da colline, vestite di folti arboretti … gli abitanti sono di complessione assai forte e in gran parte dati all’agricoltura.” Ed è proprio addentrandoci tra le coltivazioni e le alchimie che trasformano la terra in meraviglie che attraverseremo Bairo alla ricerca della nostra personale felicità. Tra torri antiche, chiese esistenti e chiese scomparse, tra l’antico ricetto e la magia del vecchio mulino, tra campi incontaminati e pascoli e l’arte dell’ippica. Il tutto in un mescolarsi tra storia e presente, tra magia e realtà”. L’Alchimia che ritroveremo in questo pomeriggio a Bairo, quindi, è simboleggiata da un processo che vede all’opera tutti gli elementi della natura grazie ai quali, la terra dona frutti ed i frutti si trasformano in doni per il benessere dell’uomo. Si visiteranno i vigneti e si potrà conoscere un vitigno che porta il nome del luogo in cui si trova: il neretto di Bairo. Questo vitigno ha origini incerte e molto antiche e,
nonostante sia di difficile coltivazione ed abbia basse rese, le sue uve sono di qualità con una acidità più bassa del Barbera ed un buon livello di zuccheri. A questo punto si può comprendere come, proprio qui a Bairo, sia nato il famoso Amaro Bairo che compariva per la prima volta nel 1898 nel catalogo della ‘Premiata Distilleria e fabbrica liquori d’Emarese in Bairo’ e che venne reso noto soprattutto negli anni settanta del secolo scorso quando la Buton iniziò la produzione a livello industriale e lo commercializzò con il nome di Elisir Amaro Don Bairo, l’Uvamaro pubblicizzandolo in Carosello. Protagonista era il fraticello Cimabue che ne combinava di tutti i colori; ad ogni suo errore gli altri frati gli cantavano: ‘Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due!’ e lui, imperterrito rispondeva: ‘Eh che cagnara, sbagliando s’impara!’ Lo spot terminava con l’arrivo del Frate Priore accompagnato da un sonoro che recitava: ‘...Frate Priore che è un intenditore, tirò fuori un liquore al mondo raro, così nacque Don Bairo l’Uvamaro, anno di grazia 1452’. Grazie a questa data, 1452, scopriamo che la ricetta originale dell’Amaro Bairo, composto da vino aromatizzato con diverse erbe e radici aromatiche, è nata proprio nel tempo in cui l’Alchimia occidentale era in auge e grazie alla perizia di uno dei personaggi storici più famosi di Bairo: Pietro Bairo (Bairo 1468 – Torino 1558), medico alchimista molto apprezzato, professore all’Università di Medicina di Torino e primo medico di corte del Duca Carlo Giovanni Amedeo di Savoia e di Carlo III, che morì a Torino e fu sepolto in Duomo dove è ancora visibile una lapide che lo ricorda. Nel pomeriggio, Tra Alchimia e Vigneti, si potranno ammirare anche molti storici edifici come il Palazzo d’Emarese, Casa Cima attuale sede del Comune, la Torre Rossa che è ciò che rimane dell’antico castello e l’adiacente Chiesa di Santa Marta, la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire consacrata nel 1777 con la sua splendida facciata e molto altro ancora. Alla ricerca della Felicita, domenica 7 agosto, vi condurrà a percorrere un itinerario in cui ci si potrà arricchire interiormente Tra Alchimia e Vigneti! N. Viali
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C’era una volta… il Ferragosto Lunedì 15 agosto a San Martino Canavese
Un giorno di festa da passare in ottima compagnia ritrovando antiche tradizioni
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unedì 15 agosto, dalle 15,30 Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita’ a San Martino Canavese, e lì festeggerà un Ferragosto speciale. Il giorno di ferragosto è un giorno molto particolare che la Chiesa Cattolica dedica all’Assunzione in Cielo della Madonna ma siamo sicuri che sia tutto qui? E’ notorio il fatto che il Cristianesimo nel suo propagarsi abbia sostituito i simboli ed i contenuti di alcune feste popolari tradizionali pre-esistenti; il nome Ferragosto deriva dal latino ‘Feriae Augusti’ traducibile con riposo di Augusto in quanto, proprio il primo imperatore romano, dispose che dal primo di agosto ci fosse un periodo di riposo dopo il tanto lavoro nei campi e si festeggiasse anche il raccolto. Quindi il Ferragosto è di epoca romana? Nel nome sicuramente si ma, nei fatti, la colonizzazione romana dei popoli celtici ha fatto si che anche i romani sostituissero con loro feste, le importanti feste popolari celtiche. I Salassi, popolazione di derivazione celto-ligure che scendendo da Nord, colonizzò prima la Valle d’Aosta e poi il Canavese, avevano una religione animista che nella natura vedeva la realizzazione del tutto. In armonia con il fluire delle stagioni, segnavano il loro calendario proprio in base ai ritmi naturali con otto feste annuali ed una di queste, tra le quattro più importanti, la festa di Lughnasadh cadeva proprio il primo di agosto ed era dedicata al dio Lugh che, in questa particolare occasione, veniva ricordato come grande distributore di ricchezze essendo questa festa collocata temporalmente al momento del raccolto. I festeggiamenti erano molto sentiti e tutto il popolo doveva partecipare. Come Davide Motto, direttore artistico dell’evento, ci racconta: “La felicità è spesso fatta di piccoli gesti, di sottili ricordi che ci legano ad un passato più o meno vicino. Un ritornare bambino tra incanto e spensieratezza.
è questo il naturale svolgersi del nostro percorso a San Martino. Un ritrovare i sani e genuini sapori del passato. Una scampagnata di ferragosto come solo l’ancora incontaminato Canavese può donare. Una “costinata” tra giochi e risate che sfocerà nella storia del luogo alla riscoperta dei ruderi del castello arduinico, della torre-porta, dei vecchi forni … affinché i nostri desideri più antichi non cadano nell’oblio”. San Martino Canavese, come riportato nel testo di Pietro Ramella e come testimoniano resti archeologici, nell’età del Ferro, doveva essere abitato da popolazioni miste tra cui i Celti fatto quasi del tutto acclarato visto che a Perosa si è trovato un grande tumulo in cui era stato sepolto un principe di stirpe celtica. Il nostro Beniamino, quindi, rimarrà profondamente attratto da questa festa che celebra il Ferragosto e che il suo retaggio storico di canavesano doc gli farà sentire come parte del suo essere più profondo. La visita ai ruderi del Castello Arduinico lo porterà a rendersi conto di quanta storia abbia visto la collina su cui il maniero si ergeva poiché, da vari ritrovamenti archeologici, si è potuto documentare che su quell’altura le popolazioni residenti si sono insediate almeno a partire da 5500 anni or sono. Non esistono documenti storici sulla costruzione del Castello ma è probabile che, vista la sua posizione sulla strada che da Yporegia portava a Torino, la roccaforte fosse utilizzata da Arduino di Ivrea soprattutto in tempi di guerra che, allora ma anche nei secoli successivi, non sono stati tanto rari. Il Castello Arduinico di San Martino del Monte, come si chiamava allora San Martino Canavese, resistette fino al 1552 anno in cui venne distrutto ad opera degli Spagnoli dopo averlo sottratto con la forza ai Francesi che se ne erano impadroniti. La Torre-Porta maggiore della fortificazione, collocata vicino alla Chiesa Parrocchiale è tra le più antiche del Canavese (XI secolo) e, superata la sua funzione di avvistamento e di difesa, divenne Torre Campanaria nel XVII° secolo dopo essere stata alzata di cinque metri, da 14 a 19. Dell’antico borgo medioevale fortificato molto rimane da vedere e Beniamino non mancherà di visitarlo venendo così a conoscenza di tante curiosità e degli usi e costumi di questo splendido luogo, dai secoli passati fino ai nostri giorni. Come si diceva all’inizio, però, indipendentemente dalla tradizione cui ci si vuole riferire, Ferragosto è un giorno di festa e, dunque, festa sia! La giornata inizierà con una grigliata in compagnia di tanta bella gente e, se volete unirvi alla compagine, non rimane altro che prenotare, entro l’8 agosto, il vostro posto al numero 338.7858093 Sig.ra Tiziana Centanino sapendo che, tolte le spese, il denaro raccolto verrà destinato ai lavori di ristrutturazione della Chiesa di Santa Marta.
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Domenica 21 agosto a Locana
Un passo da Paradiso Pace, bellezza e gioia di vivere
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Panoramica teleccio
omenica 21 agosto, dalle 15,30 Beniamino Locana è veramente un luogo molto particolare e vanta continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della il primato di essere il comune più vasto della Provincia Felicita’ a Locana, ad Un passo da Paradiso. di Torino ed uno dei più grandi d’Italia. Oltre al capoNell’immaginario comune, la parola Paradi- luogo, sul suo territorio, si possono contare un centiso evoca nella mente immagini di infinita pace e bel- naio di frazioni. Peculiarità assoluta della zona è l’aver lezza in grado di immergerti in uno stato di beatitudine saputo mantenere una ‘naturalità’ di vita nonostante il tale da elevarti al di sopra di tutte le problematiche del progredire della vita moderna e della tecnologia. vivere umano lasciando spazio ad una bellissima dan- Nel periodo storico che attraversiamo, con la crisi ecoza dell’anima. Viene da pensare che, se questa zona nomica che ci assilla e madre Natura che si ribella ai è stata denominata ‘Gran Paradiso’, ci debba pur es- tanti danni provocati da uno sfruttamento scriteriato sere un motivo e che, magari, questa denominazione, delle risorse naturali, con uno sguardo ecologico e nasia dovuta all’influenza altamente benefica che, grazie turalista, un esempio di possibile soluzione può essere alle tante bellezze che questo luogo racchiude, aiuti chi vi si reca ad innalzare lo sguardo e lo spirito ad un mondo molto diverso e decisamente più intenso di quello che si lascia a valle e che imprigiona sempre più ad una vita materiale che poco si addice alla piena realizzazione dell’essere umano. Davide Motto, direttore artistico della manifestazione, pare essere d’accordo e così descrive l’evento: “La felicità non può che trovarsi ad un passo dal paradiso. Locana ai piedi del Parco Naturale del Gran Paradiso ci apre le porte a luoghi inaspettati più che mai attuali ma che recano in sé le tracce Pietra del Diavolo di un passato da non dimenticare. Antichi mulini privati aperti solo per l’occasione, antichi luoghi di portato per ciò che concerne l’energia. Da anni si cerca, culto, e, soprattutto antichi mestieri. Locana è la patria infatti, di produrre energia da fonti naturali, rinnovabili degli spazzacamini (ricordati anche in un museo). Gli e che non creino inquinamento; ebbene, in Valle Orco è spazzacamini, qui chiamati Borna. Hanno origine nella stato realizzato un sistema composto da 5 centrali idroseconda metà dell’Ottocento. Nella Valle Orco prove- elettriche e, proprio nel territorio del comune di Lonivano dal territorio compreso tra Noasca e Locana. Si cana, sono state realizzate due centrali idroelettriche, spostavano tra Novembre e Maggio, in piccoli gruppi Rosone e Bardonetto ora gestite da Iren, che sfruttando composti da un capo, il Pudròc, e da uno o più ragazzi, masse d’acqua in movimento, creano energia elettrica. i Gògn, in genere di 6 - 7 anni, a cui toccava la parte Ma Locana è anche un luogo in cui una storia molto più ingrata e faticosa del lavoro: con la loro corpora- antica ha lasciato le sue tracce tra magia e realtà: nella tura minuta venivano sospinti su per la canna fumaria frazione di Foere, ad esempio, è stato ritrovato un altache dovevano accuratamente scrostare dalla fuliggine. re celtico al centro di una radura: si tratta di un masso Piccole storie che fanno la grande Storia, quella con sul quale è possibile vedere, scavate nella roccia, delle la S maiuscola, quella da non dimenticare, quella su “coppelle”, incisioni a forma di coppa, collegate a dei poggiano le basi il nostro futuro e la nostra felicità”. canaletti che conducono in basso.
Il loro scopo non è ancora ben chiaro, ma probabilmente servivano da altare sacrificale ai Druidi ( sacerdotimagi Celti ) dove sacrificavano animali e esseri umani ed in base alla direzione che il sangue seguiva nelle incisioni, traevano gli auspici. Singolare e pittoresca anche la vicenda di una pietra che si trova tra le frazioni di Montigli e Montepiano che sono ubicate su due poggi contrapposti e si narra che tra i loro abitanti ci sia sempre stata una grande rivalità. La ragione più grave della contesa, sembra proprio sia stato nei tempi passati, un grande masso dalle caratteristiche molto curiose: una roccia lunga una ventina di metri per dieci con la superficie completamente piana e levigata che serviva espressamente agli abitanti per battere l’orzo. Gli abitanti di Montigli non vedevano di buon occhio il privilegio che, i loro dirimpettai, avevano avuto da madre natura. E allora, per entrare in possesso della pietra tanto invidiata, ricorsero niente meno che a un patto con il diavolo anche se, occorre dirlo, non si rivelarono così tanto egoisti poiché si limitarono a chiedergli soltanto una fetta trasversale della grande pietra, visto che era tanto alta. Fu così che una notte gli abitanti di Montepiano sentirono strani e sinistri rumori provenire dal prato dell’orzo. Si precipitarono allora a svegliare il cappellano che accorse sul posto con stola, camice, aspersorio e libretto di preghiere. Si racconta che gli occhi terrorizzati del prete e della gente che si era radunata nei pressi della grande pietra, videro il diavolo in persona intento a tagliare una fetta del masso. Al costernato cappellano non rimaneva altro da fare che aspergere con acqua benedetta e recitare le formule di rito, mentre il demonio fu costretto a scomparire in una nuvola di fumo sulfureo seguito da fiamme cosiffatte che quelle reali sembravano dipinte… ed è per questo che, ancor oggi, la pietra di Montepiano presenta, in senso longitudinale, delle scanalature grosse e profonde. (per gentile concessione ATL Locana).
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Una storia tra miti e leggende Domenica 28 agosto a Mazzè
Un pomeriggio intenso che finisce in dolcezza
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omenica 28 agosto, dalle 15,30 Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita’ a Mazzè, per un appuntamento sospeso tra mito e realtà, in cui, però, non mancheranno momenti ‘dolci’ con la degustazione dei rinomati Canestrelli di Tonengo e dell’ottimo Erbaluce. Davide Motto, direttore artistico dell’evento, racconta il programma così: “Talvolta la linea che distingue il vero dal finto, la realtà dai sogni o dalle leggende è una linea sottilissima, invisibile quasi inesistente. La storia di Mazzè con le sue chiese e le sue piazze, con i suoi piloni magici dove il diavolo o chi per esso può accudire i tuoi desideri, con il suo castello millenario e i panorami che regalano meraviglia, è un miscuglio tra realtà e leggenda. Quasi come la sua Regina Ypa, colei che volle trasformare queste terre aridi in frutti e da cui nacque la vite a memoria di tutte le generazioni passate e di quelle che verranno. Non scordatevi di essere felici”. Scegliere di quali momenti parlare per far emergere la storia e le curiosità del luogo che ospiterà questo evento non è certo facile ma, grazie alla collaborazione di Aldo Valle Presidente dell’attivissima Pro-loco e dell’opuscolo Mazzè, Terra senza tempo, è stato possibile raccogliere molte informazioni. Questo il mito: C’era una volta, e per una volta s’intende un tempo risalente all’età del bronzo, una Regina che, forse, si chiamava Ypa che era anche la Sacerdotessa di Mattiaca, dea della furia e signora dei guadi. Il territorio del suo regno era formato dalle alture dell’anfiteatro morenico che sovrastavano un grande lago ed i suoi sudditi avevano origini in due popoli, i Liguri ed i Celti, che andarono a formare il popolo dei Salassi. Ypa, essendo anche Sacerdotessa non poteva sposarsi ma, come nell’usanza dei tempi, qualche sua scappatella amorosa era tollerata dalla Dea e dai sudditi ma, nel suo caso, il gioco amoroso le scappò di mano creando serissimi e nefasti problemi. Con l’unione dei residenti e dei venuti dal nord, la popolazione era aumentata tantissimo ed occorreva trovare una soluzione per garantire la sopravvivenza al popolo quindi, gli anziani, si recarono dalla loro Regina-Sacerdotessa affinché trovasse, su consiglio e per intercessione di Mattiaca, una soluzione. Mettendo a frutto le grandi doti di furbizia, Ypa trovò il sistema per risolvere il problema sottopostole e, al contempo, di riuscire nell’intento di avere anche Lei, come la sua acerrima nemica, la Regina di Vercelli, molta terra coltivabile e, non da ultimo, di collocare a capo dell’impresa il suo amante del momento gratificandolo e donandogli prestigio sociale.
Praticamente il progetto consisteva nel far defluire le acque del lago, che, a dir il vero, era vasto ma non molto profondo, verso sud; per fare ciò occorreva costruire a monte una diga che trattenesse l’acqua per poter costruire canali ed un varco sotto la forra di Mazzè in modo che, a lavori ultimati, l’acqua potesse defluire tranquillamente. I lavori iniziarono e grazie alle indubbie capacità del suo amante, di cui purtroppo non si conosce il nome, proseguivano bene e veloci se non ché, la nostra Ypa lasciata troppo sola, s’invaghì di un nuovo amante ritrovandosi nella necessità di dover ‘far sparire’ il capo cantiere ormai fuori dalle sue brame. Se solitamente sarebbe stato facile farlo sparire, nel vero senso della parola, giustificando il tutto con un intervento divino, in questo caso, la faccenda si complicò molto poiché la popolazione aveva imparato a stimarlo ed a rispettarlo per il buon lavoro che stava portando avanti. La Regina, allora, assoldò dei sicari che avrebbero dovuto creare una breccia nella diga per far fuoriuscire acqua sufficiente a farlo annegare e, con lui, annegare anche il rispetto con il crollo del suo lavoro. I sicari assoldati misero in atto i piani ma sbagliarono le misure e la diga crollò rovinosamente dando modo all’acqua di defluire repentinamente uccidendo non solo l’amante ormai superato ma anche il nuovo amante e gran parte del popolo. Avrebbe potuto sembrare una disgrazia ma, come si sa, i prezzolati non sono fedeli e così raccontarono tutto esponendo la regina all’ira del popolo rimasto e, soprattutto, all’ira funesta di Mattiaca che per vendicarsi della non fedeltà della sua Sacerdotessa, la condannò a… la fine della storia sarà raccontata dalla Compagnia Teatrale Lo Zodiaco di Caluso con la Ballata sulla Regina Ypa e la Ninfa Albaluce. Grazie a questa rappresentazione si potrà anche conoscere una delle leggende più accreditate sulla nascita dell’Erbaluce. La millenaria storia di vita vissuta ha lasciato molti pregevoli segni nel territorio di Mattiacos (antico nome di Mazzè) e nelle sue frazioni: in centro a Mazzè, ad esempio, si può ammirare l’obelisco ritrovato in Dora che molto probabilmente dominava il luogo dalla cima del Monte Bicocca e che risulterebbe essere un menhir, riutilizzato dai Salassi come stele funeraria e cippo di confine. Molte tradizioni tutt’ora in uso possono darci l’idea di come le genti di questo luogo siano radicate anche nelle nuove generazioni; esistono saperi che si tramandano di padre in figlio ed una di queste è sicuramente l’usanza nella frazione di Tonengo di realizzare i Canestrelli come dolce nunziale. Le donne impastano e formano le ‘balote’ (piccole palline) che gli uomini fanno cuocere in ferri a forma di pinze e queste delizie si potranno gustare mentre, in dolcezza, si va Alla ricerca della Felicita.
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Mistero
Domenica 4 settembre a Levone
Un tuffo nel misterioso passato per vivere meglio il presente
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omenica 4 settembre, dalle 15,30 Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita’ a Levone, dove si immergerà in un lontano passato che, se compreso, può dare ottime indicazioni per trovare la strada Alla ricerca della Felicita. Il ‘mistero’ è un fenomeno certo e visibile cui non si riesce a dare una spiegazione razionale e rappresenta uno dei punti cruciali della storia dell’uomo; l’essere umano, infatti, non riesce ad accettare che, per quanti progressi abbia potuto fare nel corso dei secoli, esiste ancora tutta una serie di fenomeni non comprensibili razionalmente… eppure ci sono. Davide Motto, direttore artistico dell’evento, entra nel vivo dell’evento così: “Cos’è la felicità se non un mistero dell’anima? E cos’è la donna se non, prendendo a prestito le parole del poeta Guido Gozzano, un mistero senza fine bello … E proprio di mistero e di donne parleremo nel nostro personale percorso nel piccolo borgo antico di Levone. Non solo i muri che hanno ospitato la storia ma anche e soprattutto le persone … anche e soprattutto le donne. Di Levone furono le “streghe” arse dopo il famoso processo presso il castello di Rivara. Donne. Donne capaci di leggere la natura. Donne che decisero di non sottomettersi e soprattutto di non spegnere la loro mente. Donne coraggiose e per questo uccise. Un mistero da non dimenticare per evitare che accada ancora e ancora e ancora”. Levo-
ne è un piccolo comune che affonda le sue origini in un passato che ancora è visibile non solo nei suoi edifici storici come la Torre ed alcuni angoli dell’Antico Ricetto rimasti pressoché inalterati o nella Parrocchiale di San Giacomo ma anche in un ambiente naturale lussureggiante e molto accogliente. Da una amabile conversazione con il Professor Pier Luigi Boggetto, apprendiamo che le donne sono sempre state protagoniste di questo luogo a partire dal primo documento ufficiale in cui è attore principale proprio una donna, tal Alisia. “…Certo è invece che l’atto rogato in data 24 giugno 1197, con il quale Alisia, figlia di Bertrando di Levone alla presenza dei consanguinei Adelberto, Willelmo e Berto, cedeva al Monastero di Belmonte la parte di diritti feudali che essa deteneva, dimostra come nonostante i discendenti di Viberto conte di Pombia si fossero stabiliti in Levone riuscendo ad avere la supremazia feudale, una gran parte di giurisdizione permanesse sempre agli antichi Signori (Aluiggi e Descalsi). Tale documento è il più antico giunto ai giorni nostri in cui sia citato il toponimo Levone...” (Levone. Storia di una piccola comunità dal pagus romano al terzo millennio. Elena Morea Editore, Torino, 2003). Il tema affrontato in questo pomeriggio potrebbe sembrare antico retaggio di un passato ormai superato ma, di fatto, è ancora di piena attualità se si considera che il fanatismo religioso è sempre stato ed è tutt’oggi una bella scusa per dare una valenza rispettabile ad una cieca e spietata ricerca di potere. Il ‘Processo alle masche’ svoltosi nel Castello di Rivara nel 1474 che condannò al rogo due delle quattro donne accusate di stregoneria, è uno dei tantissimi episodi di un’epoca in cui la Chiesa, per mezzo dei suoi Inquisitori, per garantirsi un potere temporale che veramente poco ha a che vedere con la fede, cercava di estirpare ‘il male’ e, cioè, il retaggio tramandato oralmente ed ancora molto vivo nella popolazione, di una religione antecedente. Il ‘Grande
Culto della Dea Madre’ era il fulcro della religiosità dei Celti che, con l’osservazione della Natura e tramite i suoi doni, cercavano di dare spiegazioni plausibili alla vita che tutto pervade. Le sacerdotesse di un tempo, abili nell’utilizzare segreti tramandati oralmente, di generazione in generazione, diventano nemiche da abbattere. Queste donne conoscono troppi ‘segreti’ e, soprattutto, sono determinate a rimanere libere e non hanno nessuna intenzione di assoggettarsi ad una fede carica di dogmi e poverissima di spiegazioni. Per sconfiggerle occorre eliminarle e per riuscire nell’intento, con subdola infamia, si tramuta ciò che è bellezza e magia buona in stregoneria al servizio del diavolo. Gli antichi e positivi saperi come, ad esempio, l’uso benefico delle erbe, da sempre affidati alla delicatezza dell’essere femminile, mettono le donne in pericolo poiché concede loro un potere difficilmente governabile eppure, da quando esiste il mondo, sono proprio le donne che si assumono l’onere di proteggere, tutelare e curare la famiglia. Oggi la ‘Santa’ Inquisizione non esiste più… ne siamo poi così sicuri? Tutti i giudizi e le condanne che ogni giorno formuliamo di fronte al nuovo o al ‘diverso’ non hanno forse il sapore di ‘processo alle streghe’? e, allargando lo sguardo, il fanatismo islamico che tanto riempie di cronache nefaste la nostra quotidianità, non ha le stesse caratteristiche espresse da quell’epoca oscura del nostro passato? In questo pomeriggio Alla ricerca della Felicita, con un tono divulgativo ed assolutamente festaiolo, Beniamino ci guiderà alla conoscenza del nostro passato per comprendere ciò che ancor oggi capita in varie parti del mondo e per far sì che ognuno di noi possa agevolare un cambiamento positivo in cui le doti intuitive delle donne possano accordarsi con le doti razionali degli uomini creando, finalmente, quella unità d’intenti che sola potrà permettere al genere umano di ritrovare la propria felicità. N. Viali
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La magia del lago Domenica 11 settembre a Piverone
Una giornata indimenticabile in un paesaggio unico
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omenica 11 settembre, dalle 15,30, Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita‘ a Piverone, luogo incantevole che grazie alla sua bellezza, sia nella parte alta, sia nella parte in riva al Lago, suscita emozioni riposanti e ristoratrici dell’anima. L’acqua del Lago, così circoscritta e calma, ci riporta ad una ricerca interiore di pace e di serenità; l’acqua, da sempre considerata simbolo dell’inconscio, ha il potere di dissetare e ripulire non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Se poi, come in questo caso, si riesce ad elevarsi al di sopra e ad avere uno sguardo d’insieme allargato, c’è la reale possibilità che in noi si verifichi un bellissimo dialogo interno che mette in comunicazione spirito e cuore, tacitando la mente razionale ed ecco la magia del ritrovare in sé stessi la propria essenza. Davide Motto, direttore artistico dell’evento, così racconta l’evento: “Il nostro simpatico Beniamino, sempre in procinto di partire per il nuovo mondo, fa tappa a Piverone. Si partirà dalle sponde del lago con la sua magia e la sua particolare ed unica vegetazione, per poi raggiungere il centro abitato per immergersi in un luogo senza tempo accolti dal gruppo storico locale, dalla banda e dagli sbandieratori. Sarà come entrare in un’altra epoca, fare un salto nel passato, per concludere il viaggio nel museo agricolo etnografico “la Steiva” accolti, come sempre, da un assaggio di bontà enogastronomiche locali. Un viaggio magico che costringerà ancora una volta il nostro Beniamino a ritardare la sua partenza”. In una gradevolissima chiacchierata con la Sig.ra Elena Baratto, Consigliere comunale ed il Prof. Pier Luigi Ollearo, mi si fa notare che, parlando di Piverone, non
ci si può certo dimenticare di essere sulla Via Francigena e, a parte la bellezza dell’antico ricetto, non è possibile non menzionare almeno due dei tanti luoghi storici di culto che si trovano nel territorio di questo antico e fiero comune. La prima è la Chiesa di San Pietro in Sugliaco detta ‘El Gesion” che è sicuramente la chiesa più antica e più famosa delle Serra; questo edificio viene datato intorno all’inizio dell’XI° secolo, ma, dall’evidenza di alcune caratteristiche di costruzione, potrebbe essere di epoca decisamente antecedente che riporta all’età bizantina. La seconda campeggia in tutta la sua bellezza nella piazza del Lido di Anzasco e sarà visibile proprio all’inizio dell’evento di domenica 11 settembre. è una Chiesa databile intorno al x° secolo ed è dedicata a “Santa Maria de Ursacio” (S. Maria delle Grazie).
campestre della Madonna di settembre’. Suggestiva la leggenda che vorrebbe questa Chiesa divisa dal paese di cui faceva parte, San Martino, che sarebbe ubicato dormiente sul fondo del lago e che sia stato sommerso da un diluvio provocato a causa della malvagità dei propri abitanti mentre, un’altra leggenda si riferisce alla Regina Ypa di cui abbiamo parlato in occasione dell’evento di Mazzè anche se, in effetti le tempistiche non tornano. Dell’epoca che risale a circa 3000 anni or sono c’è stato il ritrovamento di uno stampo multiplo di pietra ollare per fondere delle spade di bronzo. Il reperto è stato recuperato dalla Missione Archeologica Subacquea di Viverone diretta dal Prof. Luigi Fozzati ed ora si trova al Museo di Antichità di Torino. Interessante è la derivazione del nome: Piverone, infatti, molto probabilmente, deriva dal nome di un condottiero romano che vi si stabilì. Tale condottiero era dotato di un carattere forte e vivace e venne soprannominato ‘Pipero’ (Pepato) e la sua dimora , Villa Piperonis ora introvabile, anche se, in regione Badia sono stati trovati resti di una villa romana. Questo racconto riesce a spiegare il motivo della presenza di un Arbore di Peuero (albero di pepe) in uno stemma riportato nel Catasto del 1770 e simbolo della Communità di Peuerone da cui, appunto, Piverone. Allora, in onore del nome del luogo che ci ospiterà, collaboriamo tutti affinché Alla ricerca della Felicità sia anche un po’ pepata! N. Viali
Al suo interno conserva l’antica statua lignea della Madonna con Bambino che la leggenda narra sia arrivata galleggiando sulle acque. La chiesetta è stata ristrutturata nel 1700, forse grazie ad un editto a firma del Duca Vittorio Amedeo II di Savoia che dichiarava il giorno 8 settembre, ricorrenza della Natività della Madonna, giorno di festa in ringraziamento per la vittoria contro i Francesi e, da centinaia di anni, in questa ricorrenza, sul prato adiacente la Chiesa, si organizza la ‘Festa
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Il tocco dell’artigiano Domenica 18 settembre a Castellamonte
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Quando le mani esprimono le capacità e l’estro umano
omenica 18 settembre, dalle 15,30 Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita’ a Castellamonte, dove potrà cogliere appieno l’intrinseco ed inestimabile valore insito nei lavori degli artigiani che hanno la grande capacità di esprimere artisticamente i loro talenti. In un mondo in cui la velocità di produzione e la volontà di proporre oggetti che non si differenzino più gli uni dagli altri con produzioni industriali che corrispondano alla richiesta di una ‘globalizzazione’ che nega l’espressione e l’unicità di ogni singolo luogo, diviene sempre più importante salvaguardare i manufatti artigianali che soli possono dare espressione della storia, delle tradizioni, della cultura del bello e delle specificità del posto in cui nascono. Dalle parole di Davide Motto, direttore artistico dell’evento, il programma dell’evento: “Come non passare dall’antica Castellamonte e le sue ceramiche famose in tutto il mondo? Una tappa obbligata che porterà Beniamino a conoscere una delle eccellenze dell’artigianato canavesano. In una domenica che vedrà il paese colorarsi di mercatini ad ornare le vie storiche e gli antichi palazzi che ancora recano traccia di un glorioso passato e di quel Costantino Nigra che tanto li amò”. L’evento in programma a Castellamonte, quindi, è un momento di gioia e di festa, in cui poter conoscere, comprendere e ammirare manufatti che derivano da una lunga tradizione che trae origine con l’inizio della civilizzazione dell’uomo. Ma perché proprio a Castellamonte? La risposta è molto semplice: perché nel suo territorio è presente in grande quantità un’ottima argilla che è il materiale primo per la realizzazione della ceramica. Le fasi di lavorazione sono molte, laboriose e delicate; per realizzare un oggetto come, ad esempio, un vaso o una delle famose ‘pignatte’, occorre innanzi tutto dare la forma desiderata alla pasta scegliendo
tra i sistemi di foggiatura quello più indicato. Dopo aver dato la forma, occorre procedere con la rifinitura atta a togliere eventuali imperfezioni e ad applicare le parti che si sono foggiate a parte. Occorre poi procedere con l’essicamento che dev’essere fatto nel modo e nei tempi corretti perché, se così non è, l’oggetto creato corre il serio pericolo di rompersi o comunque danneggiarsi nella fase successiva che è la biscottatura che consiste in una prima cottura del manufatto. A questa fase, segue la smaltatura per rendere l’oggetto impermeabile e poi si procede con la seconda cottura. La ceramica di Castellamonte non si limita sicuramente solo a vasi, pentole ed oggetti di uso comune ma si afferma anche in molti settori come quello
dell’edilizia andando a fornire molteplici varianti di decorazioni esterne com’è ben visibile, per esempio, sulla facciata ottocentesca di Palazzo Chiantaretto su cui, a rievocare un medio evo in chiave simbolica e sognante, romantica e quasi magica, si possono ammirare molti decori nati dalle operose mani e dall’estro di ceramisti esperti. Punta di diamante dell’odierna produzione le stufe artistiche di Castellamonte che non solo danno lustro a livello internazionale a questa piccola parte di Canavese ma forniscono anche una valida alternativa all’uso di altri sistemi di riscaldamento che, data l’attuale crisi di denaro e di risorse, sono divenuti troppo
dispendiosi. Peculiarità da non sottovalutare, la capacità della stufa di Castellamonte di scaldare velocemente grandi ambienti a basso costo come dimostrato nei fatti dal largo uso che nel 1800, se ne faceva in edifici pubblici, stazioni, case signorili, ecc. ed è proprio in questo secolo che le stufe di Castellamonte iniziano ad essere impreziosite da decorazioni smaltate che, con il passare del tempo, le hanno rese, oltre che utili, anche ottimi complementi d’arredo. Ed ancora non è tutto perché grazie a tali decorazioni, nate dall’estro e dalle grandi capacità dei ceramisti, le stufe di Castellamonte oggi possono vantare l’appellativo di ‘artistiche’ divenendo oggetti che, oltre a scaldare materialmente l’uomo ed i suoi ambienti, con la loro visione scaldano, se così si può dire, anche lo spirito e vanno ad arricchire l’offerta di quel ‘Made in Italy’ tanto apprezzato in tutto il mondo. Tutta questa storia e questa tradizione non può certo andare perduta e deve averla pensata così anche il Consiglio Comunale, in una seduta del 14 marzo 1920, in cui decise che il lascito dell’industriale Felice Faccio sarebbe stato impiegato per creare una scuola professionale per formare i giovani artigianiartisti. è passato molto tempo da allora e, inevitabilmente, La Regia scuola d’Arte di Castellamonte è molto cambiata andando al passo con il cambiare dei tempi ma continua la sua meritoria opera come Liceo artistico del design, dell’architettura e ambiente e della grafica. Il nostro Beniamino rimarrà sicuramente molto impressionato dal conoscere ed apprezzare la grandi e molteplici qualità che occorre avere per poter dire di essere un artigiano e, finita la visita, chiunque dei presenti potrà effettivamente comprendere come anche ‘Il tocco dell’Artigiano’ sia una via ‘Alla ricerca della Felicita’. N. Viali
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Non solo barocco
Domenica 25 settembre a Strambino
Un pomeriggio all’insegna della sorpresa e di tante curiosità
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omenica 25 settembre, dalle 15,30 Beniamino continuerà il suo viaggio ‘Alla ricerca della Felicita’ a Strambino, dove potrà ammirare tanta bellezza e tante curiosità. è risaputo che di un luogo, in genere, si conoscono i simboli ma rimangono sconosciute tante altre bellezze fino a quando non si crea l’occasione per conoscerle. Così, quando si pensa a Torino, viene subito alla mente la Mole Antonelliana, suo simbolo per antonomasia ma molto altro ha in serbo per il visitatore il nostro splendido capoluogo. Strambino, a livello di sorprese, non è certo parsimonioso come ci confermano le parole di Davide Motto, direttore artistico dell’evento: “Chi mai avrebbe potuto immaginare tanto splendore nel paese di Strambino? Il viaggio di Beniamino verso la felicità è costellato di meravigliose scoperte. Una delle chiese barocche più belle del Piemonte a far da cornice ad angoli incantati e a castelli che recano traccia visibile di antiche vestigia. Il tutto condito con storie e personaggi canavesani, le azioni del gruppo storico “Cà Granda”, un conclusivo assaggio di prodotti tipici e la possibilità di visitare la Mostra Mercato di artigianato, hobbistica e collezionismo”. La Chiesa cui si riferisce è sicuramente la Chiesa Parrocchiale dei Santi Michele e Solutore, splendido esempio d’arte barocca, dichiarata dal F.A.I. Monumento Nazionale. La chiesa, è stata edificata per sostituire la chiesa parrocchiale di regione Tomboletto che si trovava fuori dall’abitato e circondata dall’an-
tico cimitero e che era in cattivo stato di conservazione al punto che la sua ristrutturazione venne ritenuta troppo dispendiosa. Si procedette quindi alla realizzazione della nuova chiesa su progetto dell’Ing. Carlo Andrea Rana, per meriti acquisiti riconosciuto regio architetto civile e militare e tenuto in grande considerazione da Vittorio Amedeo III. La prima pietra della nuova chiesa fu posta in opera il 31 maggio 1764, i lavori finirono nel 1781 con il collaudo dell’edificio che verrà poi consacrato solo nel 1842. Ma, come detto nel titolo, Strambino non è solo Barocco! Grazie al racconto ed alla documentazione fornita dall’attuale Vice-Sindaco Sig. Gianni Ciocchetto, apprendiamo che a comporre il Castello di Strambino concorrono ben tre corpi di fabbrica di epoca diversa! Il primo è il Castello ‘Arduinico’, databile intorno al secolo XI, di proprietà dei San Martino dei Conti Canavesani, di cui rimangono imponenti rovine che ancora rendono chiara la pianta rettangolare e la ricchezza degli interni dotati di molti camini e di soffitti a cassettone. Questo castello è menzionato in atti ufficiali del 1161 come importante rocca difensiva dagli attacchi del Comune di Vercelli e per tutto il 1300 fu teatro delle lotte intestine tra i Signori del luogo, i Conti del Canavese, i San Martino ed i Valperga. Nell’agosto del 1386, a seguito della rivolta di popolo contro l’aristocrazia, il castello viene assaltato dai Tuchini subendo danni e devastazioni gravi a tal punto da indurre i proprietari a costruire un nuovo edificio lasciando l’antico castello arduinico all’abbandono. Questo secondo Castello venne edificato a sud del vecchio castello da cui è diviso da una corte interna acciottolata ed è definito ‘Gotico’ per via del richiamo a tale stile dovuto alla decorazione delle porte e delle finestre e ad una fascia in cotto che corre a metà altezza sulla facciata meridionale. E’ un edificio molo bello e ricco ed è stato testimone di molta storia locale fino al XVII secolo epoca in cui i Conti di San Martino decisero l’edificazione di altri corpi di fabbrica a sud dei castelli medioevali. Queste ville residenziali sorgono su preesistenti opere difensive degli antichi castelli poggiandosi su possenti muraglioni di cinta fortificati ed inglobano parchi e giardini. La datazione degli edifici è confermata dalla decorazione di una finestra del corpo centrale che riporta la data 1687. L’unicità del Castello di Strambino è da ricercare pro-
prio nel valore compositivo dell’intero complesso e dal fatto che, unico nel suo genere, rimane esempio in Canavese, di proprietà tramandata di padre in figlio dall’illustre famiglia San Martino dei Conti Canavesani. Molti altri sono gli edifici di valore storico culturale che formano il patrimonio di Strambino che, forte della sua lunghissima storia e dei suoi tanti pregi, accoglierà i visitatori con la gioia di poterli stupire con le sue tante bellezze. Come ricordato da Davide Motto, però, oltre alla visita delle tante bellezze storiche ed artistiche, in questo evento Alla ricerca della Felicita ci sarà anche l’occasione per poter girovagare tra le bancarelle della 18^ Mostra Mercato di artigianato, hobbistica e collezionismo che, come ormai tradizione, si svolgerà per le vie del Paese e proporrà moltissimi oggetti dai più utili ai più curiosi per soddisfare i gusti dei tanti visitatori! N. Viali
IVREACityNOTIZIE
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MusicLife Appuntamenti ed eventi
AGENDA Rubrica a cura di HBmusic
nei locali canavesani
Comunicate i vostri eventi a: eventicanavese@citynotizie.it
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IVREA
LOCANDA DEL PANIGACCIO
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(Via Martiri d’Italia, 22) CALUSO (TO) Domenica 31: Vincent’n’ Jules dj set
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Strada Vecchia per Ivrea Frazione Tina VESTIGNé (TO) Sabato 23 luglio dalle 10 alle 22: 12 ore di sport, musica e street food. Free entry.
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(Via Perloz, 58) PONT SAINT MARTIN (AO) Sabato 30: Zizzi e Casco dj set
BROSSO
Venerdì 12: “Estate Brossese” - Re-Beat livello Lunedì 15: “Carnevale Estivo di Brosso” dalle 16 live music, dj set e stands gastronomici in maschera!
Bar - osteria VECCHIO MULINO
(via della Gora) RUEGLIO (TO) Sabato 30 luglio: “Jack Daniel’s fire party open air” dj set & drink Roulette
TOUR
in
Il Miscela Rock Festival è stato un successo!
Il primo weekend di luglio, sulle rive della Dora a Ivrea è andata in scena la quattordicesima edizione del Miscela Rock Festival
è
stato un evento di quelli che da tempo non si vedevano a Ivrea...precisamente dalla fine degli anni 90 quando Eporedia era la capitale del “Rock senza Filtro”. A dare vita al progetto sono i ragazzi dell’Associazione Culturale Miscela, che dopo tanti anni di organizzazione di eventi in tutto il canavese, hanno deciso di portare in città il loro festival più rinomato. Il Miscela Rock Festival. I giovani e gli appassionati di musica si sono dati appuntamento lì e sperano di ritrovarsi al Miscela ad Ivrea anche per l’edizione 2017. Gli organizzatori però prendono tempo: “Abbiamo portato a Ivrea migliaia di ragazzi e tanta buona musica, 21 band in
tre giorni. Progetti provenienti sia dal territorio piemontese che da altre Regioni d’Italia e dall’Estero (due formazioni francesi). E’ stato bello vedere così tanta gente, godersi la musica, la partita dell’Italia tutti insieme e gustare le nostre chicche gastronomiche immersi in una cornice naturale strepitosa. Non sappiamo ancora se l’evento potrà essere ripetuto nel 2017 a Ivrea, stiamo facendo le opportune valutazioni su questa edizione e poi dovremo capire con l’Amministrazione e le Associazioni coinvolte sul territorio, se ci sono le intenzioni di proseguire insieme e creare qualcosa di ancora più bello e coinvolgente”. Aldilà di quello che decideranno c’è da augurarsi che il progetto possa rimanere a Ivrea e puntare ancora più in alto. Avere la possibilità di assistere a concerti strepitosi, gratuiti e innovativi non è mica così scontato. Già, perchè al Miscela si è parlato e fatto tanto anche per l’innovazione musicale e per l’impatto acu-
stico. Gli organizzatori hanno scelto di proporre una novità assoluta per un festival di questo tipo nel Nord Italia dalle ore 24 in punto si spegneva l’imponente impianto audio del palcoscenico e tutti i concerti diventavano silenziosi. Ha dell’incedibile ma ci siamo stati e lo abbiamo provato con le nostre orecchie. Una esperienza unica, centinaia di cuffie wireless luminescenti per chi ha voluto ballare con la musica del festival fino a tardi in perfetto silenzio. è sicuramente una svolta in città, una di quelle da condividere con gli amici e che ci si augura di poter rivivere al più presto, sperando che i “Miscelari” lo ripropongano in futuro. Gli organizzatori ci tengono a ringraziare tutti i volontari, il pubblico e coloro i quali hanno sostenuto e creduto attivamente nel progetto, in particolare Fondazione Guelpa, Fondazione CRT, il Comune di Ivrea e tutti i partner privati che hanno reso possibile e unica questa edizione del Miscela Rock Festival.
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Rueglio: un’estate da vivere in paese
Sabato 6 agosto uno dei momenti clou del cartellone: con partenza alle 19,30 dalla piazza del Municipio, la “Notte delle builé”, rievocazione della singolare usanza di Rueglio che rispecchiava l’indole festosa dei suoi abitanti. Nelle tipiche builè sparse per il paese sarà possibile divertirsi con musica, canti e balli, assaggiando prodotti tipici della tradizione montana
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astronomia, sport, musica, cinema, libri, giochi, gite, mercatini, concorsi, leggende e tradizioni: sono gli ingredienti dell’edizione 2016 di “E… state a Rueglio”, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco del paese, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la biblioteca Pietro Corzetto Vignot. Il calendario ha preso il via a inizio luglio e proporrà i suoi appuntamenti fino al 2 settembre, con cadenza quasi quotidiana. Una delle novità di quest’anno è la location el Ristoro Cima Bossola, recentemente riaperto, presso il quale sono organizzate le “Serate sgabei”, appuntamenti gastronomici nel segno della semplicità e della tradizione, in programma i giovedì 21 e 28 luglio (con affettati, formaggi e birra); per partecipare è necessario prenotare al numero 0125.190 68 77. Tutti i lunedì, alle 21 al pluriuso, serata dedicata al cinema, con alternanza di commedie e film drammatici. Venerdì 22, dalle 19.30 presso il Cortile di Ka ‘d Mezanis, “Pesce per un giorno”, letture per i più piccoli con Arianna Leoni e Désireée Gedda. Particolarmente ricco il programma di sabato 23: dalle 15, nel salone pluriuso, si svolgerà il torneo di scacchi under 16, alle 19 cena (su prenotazione presso) al “Vecchio Mulino” e per concludere, dalle 23,30, sangria party con musica. Alle 8 di giovedì 28 (dalla piazza del Municipio), partenza della gita al bioparco Zoom di Cumiana, un parco-avventura nel quale è possibile provare l’ebbrezza di fare il giro del mondo in una sola giornata, scoprendo gli habitat di tanti diversi animali. Il costo (viaggio e ingresso) è di 28 euro, gratis per i bambini fino a 3 anni (prenotazioni al 346.09 40 150 entro mercoledì 20). Venerdì 29, alle 21 nel Cortile di Ka ‘d Mezanis, “Giovannino o la Sospira Rose”, musica e fiabe della
cultura tradizionale italiana con Ernesto De Martino, Silvio Orlandi e Gianpiero Perlasco. Serata più spensierata, quella di sabato 30: dalle 23,30 al Vecchio Mulino un divertente Party Jack Daniels Fire, con dj set open air. Nuova gita, di stampo tipicamente estivo, giovedì 4 agosto: la meta è il parco acquatico Ondaland di Vicolungo. Partenza alle 8 dalla piazza del Municipio, costo (ingresso e trasporto) 25 euro. Prenotazioni entro giovedì 28 luglio al 346.09 40 150). Ancora favole alla Ka ‘d Mezanis venerdì 5: protagoniste della serata le “Favole per una notte d’inverno” di Carla Lissolo, scrittrice valchiusellese scomparsa pochi mesi fa. In scena Alice Ferrari, Remo Minellono, Pierangelo Scala, Barbara Glaudo, Gianpiero Perlasco e un quintetto che con le sue musiche accompagnerà le letture. Sabato 6 agosto un tuffo nella tradizione ruegliese con la “Notte delle builé”, rievocazione della singolare usanza di Rueglio che rispecchiava l’indole festosa dei suoi abitanti). Si partirrà alle 19.30 dalla piazza del Municipio e nelle tipiche builè sparse per il paese sarà possibile divertirsi con musica, canti e balli, assaggiando prodotti tipici della tradizione montana: polenta e salsiccia, salame e lardo, zuppa paesana, frittelle dolci e salate, merjasse et Ruvej e merjasse importate dagli emigranti francesi, formaggio et Ruvej, pesche e vino, caffè d’la casarola, tisane alle erbe della valle, vino e acqua. Si avvicina la notte delle stelle cadenti, così martedì 9 è in programma (al Ristoro Alpino Bossola) l’appuntamento “Aperi-stellando”. Dalle 16 osservazione del sole con i telescopi e il supporto degli astrofili Paolo Chiaberto e Mario Peaquin, alle 19 apericena (prenotazione allo 0125.190.68.77) e, dalle 22, osservazione delle stelle e dei pianeti. Quando musica e poesia vanno a braccetto: venerdì 12, alle 21 nel Cortile di Ka ‘d Mezanis, “Omaggio a Fabrizio De Andre”, un appuntamento curato da Gianpiero Perlasco, che sarà protagonista della serata assieme a Gabriella Laffaille e Michele Barletta. Sabato 13, dalle 16 nel salone pluriuso, l’appuntamento mensile con produttori e artigiani della Valchiusella “N-pok ‘d-su-sì n-pok ‘d-su-là”: dalla toma alla ceramica, dagli ortaggi ai monili, dal miele alle creazioni sartoriali, tutto a kilometro zero. Nella stessa data, la “Giornata del fuoco”: laboratorio per grandi e piccini sulla tecnica della ceramica e della cottura Raku. Alle 19,30 merenda snoira, poi alle 21,30 cottura Raku. Domenica 14, dalle 19,30 al Ristoro Alpino Bossola, “Aspettando Ferragosto”: cena in attesa dell’accensione del furò al Pian del Ramei, per poi procedere al brindisi di Ferragosto. Dalle 21, la “Noc dij furo’”: i falò allestiti dai ruegliesi amanti delle antiche tradizioni illumineranno la notte. Si trona in paese, nel cortile di Ka ‘d Mezanis, ve-
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nerdì 19 alle 21 per la presentazione del libro “Premessa per un addio” dello scrittore ruegliese Gian Luca Favetto. Le letture di Pierangelo Scala saranno accompagnate dalle note dei sax dei musicisti ruegliesi. Sabato 20 al Ristoro Alpino Cima Bossola, la “Festa della birra”: musica, cibo e tanta birra per un divertimento assicurato. Solidarietà protagonista domenica 21: nel salone pluriuso è in è programma “Un aiuto per l’Africa”, pomeriggio organizzato per raccogliere fondi da destinare alla missione del Cottolengo di Tuuru, in Kenya, con torneo di bocce, mercatino di prodotti artigianali e apericena con musica. Parole e musica dal vivo venerdì 26, alle 21 a Ka ‘d Mezanis: i “Segni dell’esclusione” di Alessandro Casiccia saranno presentati da Franco Di Giorgi, Lia Fubini e Gabriella Laffaille. Sabato 27 si balla: dalle 22 nel salone pluriuso sarà protagonista da discoteca mobile Midnight Express & Eporadio Il mercatino “N-pok ‘d-su-sì n-pok ‘d-su-là” domenica 28 sarà, dalle 9, al Ristoro Cima Bossola. Sempre l’ultima domenica di agosto, le cerimonie di premiazione dei due concorsi: quello fotografico “Un Paese da Scoprire” e quello dedicato ai balconi fioriti. Le fotografie dovranno pervenire alla mail prolocorueglio@gmail.com entro il 13 Agosto. Domenica 28 Agosto verrà allestita, presso il ristoro Cima Bossola, la mostra fotografica con le opere dei partecipanti e verranno premiate le fotografie vincitrici. Le candidature per “Ruvej ‘n-fjor” dovranno pervenire entro il 31 luglio 2016 presso gli uffici comunali durante le ore di aperture al pubblico, o inviando una e-mail a affarigenerali@comune.rueglio. to.it specificando nome, cognome e indirizzo della casa candidata. Durante la “Notte delle Builè” sarà possibile votare il proprio balcone preferito. La lunga estate ruegliese si concluderà venerdì 2 settembre , alle 21,30 nel salone pluriuso, con la festa dei coscritti della Leva 1999, animata dall’rchestra Blu Marine. Il programma dettagliato è sulla pagina Facebook “Pro Loco di Rueglio” e sul sito www.comune.rueglio.to.it, dove saranno pubblicate tempestivamente anche eventuali variazioni del programma.
F. B.
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Sogni “da sposa” al Liv Bar di Cavaglià
Chic ed elegante il défilé che ha visto dieci splendide modelle sfilare al Liv Lounge Bar di Cavaglia, ospiti di Alberto Toniolo, per presentare le creazioni da sposa griffate Barbara, Il Salotto della Sposa Aosta e Anemone Abbigliamento Aosta. Sul palco, a presentare la serata, Bruno Cossano, ben supportato, alla consolle, dalla dj Valentina Milla. Rachel Sferrazza, Micaela Russo, Gabriela Rausa, Alice Veglio, Roxana Matache, Giulia Netto, Ana Maria Mary Cavota, Annie Bracco e Rosella Milano sono state le protagoniste in passerella, non solo con gli abita da sposa, ma presentandosi poi anche conb quelli da sera e da cerimonia. Grande lo sforzo organizzativo, dietro le quinte, dello staff di trucco e parrucco Air Revoluti, con Anka Timis e Elisabetta Di Giafra magistralmente guidate da Pamela Calliera.
Silvia e Alexis sono i “Signori di Zanzibar”
Scenario da favola sul Lago di Viverone, allo Zanzibar Village, per la prima edizione del concorso “Miss e Mister Zanzibar”, organizzato da Bruno Cossano con il supporto di Marco Seminara. La fascia più ambita, quella di Miss Zanzibar, è andata a Silvia Toscana, mentre Nina de Caprio è stata eletta Miss Eleganza e ad Ana Maria Apostol è andato il titolo di Miss Sorriso. In campo maschile, Alexis Imperial ha conquistato la fascia di Mister Zanzibar; premiati anche Andrey Afimov (Mister Sorriso) e Fabio Tendas (Mister eleganza). I venti modelli che hanno partecipato alla serata si sono presentati in tre versioni: casual ed elegante (con gli splendidi abiti firmati Ilenia Tarizzo di Accessoriando Store a Rivarolo Canavese), oltre al classico defilé in costume. Trecento persone hanno assistito a questo evento che ha visto madrina d’eccezione, a fianco di Bruno Cossano, l’avvenente Natasha Pellegrino modella che ha nel suo curriculum la partecipazione alle selezioni di Miss Mondo. Il dj set è stato curato da Milla dj Premi.
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Il luglio all’insegna di moda e fashion per l’Alexander Pub
Per tutto il mese di luglio, il venerdì sera dell’Alexander Pub di Piverone sarà nel segno di moda e fashion: a inaugurare la serie di serate a tema è stato il défilé al femminile di abiti proposti da Divina Ivrea: dieci modelle hanno sfilato indossando gli abiti di Adele Papaleo, con tre uscite a testa (casual, costume e “versione sera”). A presentare la serata, Bruno Cossano, coadiuvato da Natasha Pellegrino e, di sottofondo, il dj set curato da Filippo Regis. Il programma fashion dell’Alexander proseguirà con un défilé maschile e un grande concorso a fine mese, appuntamento per il quale sono attesi ospiti di altissimo livello.
Energia positiva a San Giorgio
Una spettacolare serata all’insegna dell’energia positiva e della comunicazione costruttiva a San Giorgio Canavese: l’idea è di Pierluigi Generale, abilmente supportato da Bruno Cossano. Protagonisti assolute musica e fashion: Emeline Sampoil e Domenico Fruci hanno aperto la serata con produzioni musicali elettroacustiche sotto l’egida del producer Lello B, mentre Natasha Pellegrino ha aperto la sfilata accompagnata da altri modelli di primo piano: Ana Maria Apostol, Gabriela Rausa, Fabio Tendas e Andrey Afimov. Molto apprezzata l’idea di far sfilare anche bambini sulla passerella approntata nella piazza principale del paese: Anais Cena, Ginevra Fardella, Giacomo e David De Glaudi si sono presentati sulla passerella con grande professionalità. «L’obiettivo principe della serata - commentano gli organizzatori - era di comunicare e trasmettere energia positiva. Possiamo dire che è stato raggiunto in pieno». Uno spettacolo acrobatico dell’associazione torinese Vertigimn ha concluso la serata con la partecipazione di Elisa Lamberti e Fabrizio Farizzi e la zumba dance dell’art instructor.
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OROSCOPO LUGLIO 2016
Il 21 Giugno scorso è iniziato il Solstizio d’Estate, aprendo ufficialmente le porte alla stagione estiva. Siamo di fronte ad una situazione Astronomica molto importante, grazie al Sole che si trova tra il Segno del Cancro e del Leone. Una combinazione che influirà per i nati sotto il Segno del Cancro, Scorpione e Pesci. Inoltre dal Giorno 21 Luglio, il Sole farà ingresso nel Segno del Leone, mettendo in rilievo positivamente i Segni di Fuoco: Ariete, Leone, Sagittario. Per i restanti Segni l’Estate sarà intraprendente e molto positiva.
Ariete
Un mélange di Pianeti favorevoli ti permettono di vivere un Luglio molto intenso fatto di novità e di riuscita. Il Sole, in trigono in Leone dal 23 Luglio, insieme a Mercurio e Venere positivi, sono il trampolino di lancio per differenziarti in amore, nel lavoro e nelle questioni pratiche. Non sono da escludersi, infatti, serate tutte dedicate all’amore e alla movida estiva. È il momento giusto per vivere in maniera spensierata, con allegria e divertimento. Siamo di fronte ad un momento tutto dedicato al ricreativo, più saprai mettere sul campo nuove opportunità e più l’intraprendenza prende un colore di felicità e di gioia. Non è difficile per te, mettere sul campo un’azione di relax, questo periodo deve essere un vero e proprio momento tutto dedicato al riposo fatto di vacanza e tanto riposo. Se, invece, appartieni alla categoria di persone che sono legate al lavoro, i Pianeti positivi, non ti fanno mancare una riuscita nelle contrattazioni d’affari, specialmente se i tuoi interessi sono di tipo commerciale; Mercurio positivo dal Segno amico del Leone ti permetterà, dopo il 14 Luglio, di incrementare la tua economia. La Luna, nei giorni 25-26 Luglio, si trova nei tuoi gradi, la sua benevola presenza sul tuo Sole, ti garantisce un momento positivo per mettere sul campo delle novità, non ti sarà difficile, inoltre, scoprire l’energia positiva della Luna che ti farà prendere decisioni improvvise e inaspettate.
Toro
Giove continua il suo influsso positivo dal Segno amico della Vergine; ti sarai accorto in questi mesi quanta strada sei riuscito a percorrere nonostante la ripresa sia stata ardua e difficile. Giove ė il Pianeta della positività per eccellenza, per questo motivo, non ti sarà difficile scoprire quante novità sono avvenute nella tua vita in questi ultimi mesi. Se le difficoltà principali riguardavano il denaro, l’energia negativa si è totalmente capovolta in positività, portando novità assolute per la tua economia. Se, invece, ė stata la salute ad avere la peggio, allora non ti sarà difficile notare una netta ripresa a livello fisico. Per alcuni nati, la novità più assoluta è la paternità o la maternità, per altri ancora la maturità, la laurea, la vincita di un concorso, un nuovo lavoro, l’acquisto di una casa, un prepensionamento, etc.., il Pianeta Giove, ha portato con se la realizzazione dei tuoi Sogni. Luglio appare un po’ nervoso, infatti dovrai armarti di pazienza e valutare in anticipo i tuoi progetti e l’ascesa sul campo; la presenza negativa di Marte, dal Segno dello Scorpione, può creare qualche problema nelle relazioni e nelle questioni pratiche. Tutto dipende da quante situazioni stai vivendo e se il nervosismo ne farà da maestro. Sei una
dominante Venere, per questo motivo è difficile farti perdere la pazienza ma, il Pianeta più guerrafondaio dello Zodiaco, sarà sempre pronto a creare delle condizioni difficili e di vero nervosismo. La Luna, nei giorni 1-27-28 Luglio, si trova nei tuoi gradi; potresti pensare in queste ore, di dedicare del tempo per te, attraverso un viaggio di piacere oppure passare del tempo piacevole con le persone a te care. Una cena in spiaggia potrebbe essere l’energia giusta per iniziare l’estate.
Gemelli
L’estate dovrebbe essere il periodo dove tutti possono concedersi il proprio spazio di relax e di vacanza. Sei il Segno più intraprendente dello Zodiaco, mi piace chiamarti Peter Pan, per la tua spensieratezza e voglia di fare, caratteristica che, se usata bene, riesce a tirarti fuori dalle situazioni più difficili. Un pregio che pochi Segni nello Zodiaco riescono ad avere, l’intraprendenza e la curiosità diventano per te fonte di riuscita a volte anche di sopravvivenza. Nonostante il momento difficile che stai vivendo, soprattutto se appartieni alla prima e seconda decade del Segno, a causa di Saturno opposto dal Segno del Sagittario, che continua a metterti alla prova, Luglio deve essere il mese dove la spensieratezza e l’allegria devono trovare spazio nel tuo quotidiano. Sei consapevole che le difficoltà che stai vivendo non sono delle migliori ma, se saprai reagire in maniera positiva, dedicandoti un po’ di più alla movida estiva appena iniziata, potresti ritrovarti alleggerito dai problemi. Riuscire a concedersi una vacanza significa rigenerare una parte psicofisica che difficilmente si ricarica rimanendo ancorati ai problemi e nel contesto del quotidiano. Se, invece, stai attendendo una risposta importante, sarà la presenza della Luna nei tuoi gradi, nei giorni 2-3-29-30 Luglio, a garantirne una positività.
Cancro
Stai vivendo un periodo davvero positivo, il Sole in Cancro fino al 22 Luglio, insieme a Mercurio e Venere, ti garantiscono una movida estiva davvero eccellente, tutta dedicata al divertimento e al relax. Inoltre, il sostegno positivo di Marte in trigono dal Segno amico dello Scorpione, stimola ai massimi livelli i nati nell’ultimo giorno del Segno, infatti se appartieni alla terza decade, potrai essere davvero baciato dalla fortuna. Luglio si presenta con un vero e proprio jolly in tasca l’energia di Marte ti permette di fare cose straordinarie. Tutto dipende naturalmente dalle situazioni che stia vivendo e da quanta energia sei disposto a mettere sul campo. La parola chiave è relax, Luglio deve essere rigenerativo sotto tutti i punti di vista.
Se, invece, appartieni alla categoria i prenditori alle, allora le novità salienti sono legate al denaro dove si evince un evento lavorativo può farti raggiungere obiettivi importanti per la tua economia. Siamo di fronte al punto massimo astrologico per un Segno tutto estivo che, insieme al Leone, garantisce la riuscita positiva della movida estiva appena iniziata. Non ti sarà difficile notare una carica psicofisica che, se ben canalizzata, può farti raggiungere una serenità e un equilibrio che da tempo manca nella tua vita. La Luna, nei giorni 4-5-31 Luglio, si trova nei tuoi gradi, la sua presenza potrebbe renderti un po’ nervoso, se saprai controllare la tua emotività non ti sarà difficile superare momenti di stress, la tensione maggiore può coinvolgere le donne del tuo entourage: mamma, moglie, figlia, sorella.
Leone
Luglio eccellente sotto tutti i punti di vista. Vivere così intensamente per un Segno così solare come il tuo, significa toccare il cielo con un dito. Sei in un periodo Astrale davvero strepitoso, sei Pianeti su dieci sono tutti a tuo favore, l’arrivo del Sole, Mercurio, Venere, e Luna nei tuoi gradi ti garantiscono carta bianca su tutto. Il solstizio d’estate appena iniziato, influisce positivamente caricandoti di nuove aspettative e opportunità. Hai davanti un periodo davvero unico, caratterizzato da novità nel lavoro, per il denaro e l’amore. Non è da escludersi un matrimonio per le coppie giovani, inoltre, una maternità o paternità per chi vuole mettere su famiglia. Tutto ciò che richiama il cambiamento fa parte positivamente nel tuo attuale percorso di vita. Per la tua economia, invece, gli investimenti possono essere all’ordine del giorno. Ami stare sul podio e più volte questa caratteristica ti ha fatto vivere dei momenti difficili nei rapporti umani, ora più che mai meriti il primo posto, perché le tue capacità e il tuo savoir-faire ti hanno permesso di arrivare molto in alto dimostrando a tutti la tua ottima ripresa. La Luna, nei giorni 6-7 Luglio, si trova nei tuoi gradi, in queste ore potresti tentare la fortuna, un entrata di denaro inaspettata potrebbe essere la giusta influenza dell’influsso Lunare. Inoltre, potresti organizzare una serata tutta dedica alla movida estiva; l’amore potrebbe sfociare attraverso un incontro inaspettato.
Vergine
Il Solstizio d’Estate ė appena iniziato e vivere l’inizio dell’estate con Giove nel Segno, significa poter trascorrere i prossimi due mesi in piena sintonia con te stesso e con le persone che ti stanno più a cuore. È molto importante provare a trasformare la tua vita, un miglioramento dovresti già averlo avverti-
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to, il Pianeta più fortunato dello Zodiaco, ti continua a sostenere per i prossimi tre mesi. Stai per esaurire il suo supporto, non importa dove sia canalizzato a livello personale ma, ė molto importante invece, che tu riesca a concludere un progetto o un cambiamento entro Settembre prossimo. Giove aiuta a trasformare le situazioni stagnanti, quelle che nella vita diventano pesanti da gestire e da vivere a livello emotivo. Se appartieni alla seconda decade del Segno, l’opposizione negativa di Nettuno, non ti renderà le cose facili, inoltre anche Saturno resta negativo, formando una quadratura al Sole, queste indicazioni richiamano una difficoltà di gestione nelle questioni legate al passato. Tutto ciò che deve trovare una soluzione, deve essere preso in considerazione entro fine Estate, dove Giove ti sosterrà e ti farà trovare l’energia giusta per rinnovarti e concludere gli impegni presi. A beneficiare in particolare modo del sostegno di Giove, sono i nati nella terza decade del Segno, che possono osare ed intraprendere azioni eclatanti. In tuo aiuto arriva anche la Luna, che nei giorni 8-9-10 Luglio, si trova nei tuoi gradi. In queste ore potresti pensare di iniziare la tua vacanza estiva, il sostegno positivo della Luna ti regala dei giorni piacevoli di vero relax.
Bilancia
Non sarà un Luglio facile, vivere sotto l’influsso di Urano e Plutone, significa essere caricati di un surplus di responsabilità. Il Sole, Mercurio e Venere positivo sono usciti dai tuoi gradi e iniziare l’Estate con l’opposizione e la quadratura di due Pianeti importanti, significa non essere totalmente liberi di agire e creare le condizioni positive per vivere serenamente l’Estate appena incominciata. Mantieni la calma, laddove le condizioni diventano di difficile gestione, non prendere iniziative inutili ma, soprattutto, non farti carico di situazioni che non sei sicuro di poter mantenere. Queste indicazioni vengono rafforzate se sei nato nella seconda decade del Segno, Urano può metterti davanti a delle scelte poco piacevoli. Tutto dipende, naturalmente, dalle situazioni personali che stai vivendo, se per esempio il tuo rapporto di coppia e in crisi, allora non è di aiuto. Se, invece, ė il lavoro a vacillare, allora un cambiamento forzato può essere la giusta lettura, dell’influenza sul tuo Sole. Inoltre, a subire un brusco calo è la tua economia che, a causa di Plutone, quadrato che porterà delle spese impreviste e novità assolute negli investimenti, i quali devono essere ponderati e ben chiari, onde evitare spiacevoli sorprese. La Luna, nei giorni 11-12 Luglio, transiterà nei tuoi gradi, la sua benevola presenza ti permetterà di trascorrere qualche giorno tutto dedicato alla movida estiva. Potresti intraprendere un piccolo viaggio di piacere insieme alle persone a te care.
Scorpione
Se nei mesi scorsi ti sono mancate quelle certezze su cui contavi molto, Luglio si presenta ricco di novità grazie al sostegno positivo del Sole, Mercurio e Venere, che ti fanno vivere un mese molto intraprendente e attivo sotto tutti i punti di vista. Ė il momento di agire, per ritrovare quell’equilibrio nelle questioni pratiche, anche in amore potresti mettere sul campo delle novità, rinnovando schemi vecchi e mettendo sul campo un coinvolgimento maggiore nelle attività ludiche con il tuo partner. L’estate è fatta per divertirsi, se saprai conciliare il lavoro con il divertimento vivrai un Luglio molto piacevole e ricco di incontri con persone nuove. Allontana la pigrizia che a volte ti fa perdere delle occasioni, il Sole esprime energia e insieme a Mercurio fanno di te una persona speciale molto socievole e profonda. Se hai scelto Luglio per trascorrere le tue vacanze,
allora non ti sarà difficile vedere come tutto andrà per il meglio trascorrendo una vacanza indimenticabile, soprattutto, se sei in coppia da tempo, il Pianeta Venere ti garantisce un ottimo legame con il tuo partner fatto di passione e amore. Se, invece, stai cercando l’amore, il suo sostegno ti permetterà di fare nuovi incontri e per alcuni nati non è da escludersi un riavvicinamento ad un vecchio amore. Se sei nato nella terza decade del Segno, Marte toccherà il tuo Sole, una nota di attenzione ė consigliabile nelle attività sportive, oppure nella guida di mezzi: moto, macchina, motoscafo, bicicletta. La Luna, nei giorni 13-14-15 Luglio si trova nei tuoi gradi, approfitta della sua presenza sul tuo Sole, per avventurarti in un viaggio di piacere, oppure organizza delle serata dedicate tutte alla movida estiva.
Sagittario
Luglio ė un mese davvero fortunato, il Sole positivo dal Segno amico del Leone ti danno la carica giusta per intraprendere un periodo di vero relax, fatto di tempo libero e piccoli viaggi. Non mancheranno serate tutte dedicate alla movida estiva, infatti ė attraverso il relax che saprai rigenerarti per intraprendere più avanti i tuoi progetti. Mantieni un atteggiamento positivo fatto di divertimento e novità che possono richiamare il tuo look. Lascia andare gli impegni presi, in questo mese dovrai dedicarti soltanto al divertimento senza pensare e ripensare alle responsabilità. A volte è anche giusto imparare a rilassarti ed evitare di rimanere sempre in prima linea come piace fare a te. La parola d’ordine, in questo mese tutto dedicato alla sfera estiva, sono “divertimento e relax”. Continua la tua progettualità a Settembre prossimo, soltanto allora dovrai mettere sul campo le questioni socioeconomiche. Anche se, l’inizio mese può sembrarti ancora carico di lavoro, dopo il 10 Luglio scoprirai una sorta di tranquillità che ti permetterà di incominciare serenamente le tue vacanze estive. Se sei dell’idea di uscire fuori dell’Italia, evita i luoghi dell’Oriente, la quadratura di Nettuno potrebbe crearti qualche problema. Le Americhe e i Paesi Scandinavi possono essere la meta più giusta. La Luna, nei giorni 16-17 Luglio si trova nei tuoi gradi, organizza una serata con la famiglia e le persone a te care. Inoltre, la sua presenza nei tuoi gradi, può esserti di aiuto se appartieni alla categoria commerciale, una entrata economica inaspettata potrebbe cambiare la tua economia.
Capricorno
Una nota di nervosismo ne farà da maestra tutto il mese, i Pianeti opposti dal Segno del Cancro, creano tensione e ritardi nelle aspettative. Sole, Mercurio e Venere sono tutti in aspetto negativo, facendo venire a mancare quel sostegno positivo per vivere serenamente questa estate appena incominciata. Più volte ti ho parlato di Urano che, dal Segno dell’Ariete, forma una quadratura netta al tuo Sole, questo aspetto Planetario incide soltanto per i nati nella Terza Decade, dove le novità più salienti riguardano l’amore, il lavoro e la salute. Una nota di attenzione deve essere sottoposta in questi campi, pur avendo ancora il sostegno di Giove, ė fondamentale evitare discussioni inutili o prese di posizione che non portano da nessuna parte. Se saprai dosare l’impulsività, non ti sarà difficile superare brillantemente l’influenza Astrale a cui sei sottoposto. Per la Prima e Seconda Decade del Segno, invece, pur vivendo l’influenza negativa dal Segno del Cancro, le vacanze estive possono essere una vera e propria forma rigenerativa. È importante prenderti qualche giorno di vacanza, così facendo puoi raggiungere i tuoi obiettivi in maniera più razionale, senza pesare che, essere stacanovista ti porti a raggiungere l’obiettivo desiderato in minor tempo. Approfitta dell’inizio dell’Estate per dedicare del tempo per te. Se sei alla
ricerca dell’amore, nulla ti impedisce di partecipare ad eventi mondani, potresti trovare l’anima gemella e finalmente mettere in secondo piano la posizione lavorativa. La Luna, nei giorni 18-19-20 Luglio, si trova nei tuoi gradi, in queste ore dedica del tempo con le persone di sesso femminile che sono nella tua sfera amicale o familiare. Un’attenzione in più deve essere rivolta alle donne della tua famiglia o del tuo entourage: mamma, moglie, figlia, sorella, etc.. un calo fisico potrebbe essere la giusta lettura della sua presenza sul tuo Sole Radix.
Acquario
Luglio non appare dei migliori, i Pianeti opposti dal Segno del Leone non faranno mancare una sorta di nervosismo. Purtroppo, ogni volta che il Leone ospita qualche Pianeta, ti ritrovi a dover fare i conti con le varie difficoltà del quotidiano, la nota positiva è che questo appetto planetario inizierà dal 23 Luglio in poi, proseguendo fino al 20 Agosto prossimo. Queste note vogliono essere una sorta di anticipazione di come potresti ritrovarti anche ad Agosto, sotto l’insegna del nervosismo. I rapporti umani con i colleghi o un tuo superiore saranno caratterizzati da momenti di tensione. Purtroppo, queste indicazioni sono accentuate se sei nato nella Seconda Decade del Segno, perché la quadratura netta di Marte amplifica i conflitti e i ritardi nelle questioni pratiche e personali. Iniziare l’estate sotto l’insegna del nervosismo, significa per un Segno come il tuo, mettere in discussione tutto ciò che è diventato superfluo, per questo motivo non è da escludersi una escalation nella quotidianità sia personale che lavorativa. Se sei nato nella Seconda Decade del Segno e se sei legato a delle contrattazioni d’affari, Mercurio negativo dal 15 Luglio in poi ti metterà anche lui il bastone fra le ruote. Il consiglio delle Stelle è quello di intraprendere ogni situazione legata al denaro prima di questa data, onde evitare di ritrovarti in spese inutili ma, soprattutto, di non poter mantenere gli impegni presi. La Luna, nei giorni 21-22 Luglio, farà ingresso nei tuoi gradi, accentuando la nota di nervosismo e di difficoltà con le donne a te vicine. L’entourage femminile può essere fonte di problematiche varie.
Pesci
Quanta allegria che c’è intorno a te, hai messo le ali sotto i piedi? Di solito sono le pantofole ad avere la meglio, ma come l’Astrologia mi insegna, a resistere ai Pianeti ė molto difficile. Queste note voglio essere una sorta di input positivo che devi assolutamente continuare ad avere anche nei momenti difficili dove tutto ti appare confuso e instabile. Non esiste momento migliore, a livello Astrologico, per iniziare la movida estiva. Il Solstizio d’Estate, appena incominciato, nasce con il sostegno positivo del Sole, Mercurio e Venere dal Segno amico del Cancro, tutte forze che ti contraddistinguono per avventurarti in un viaggio oppure per organizzare un periodo di vero relax tutto dedicato al sole e al mare. Se sei dell’idea di mettere su famiglia, allora i pianeti positivi possono regalarti il sostegno necessario per legalizzare un amore, se invece l’energia principale riguarda il tuo lavoro e l’economia, allora non esitare a mettere sul campo la progettualità necessaria per avvantaggiarti attraverso il sostegno positivo di Mercurio e Venere. Un Luglio decisamente ottimo, soprattutto, nei giorni 23-24 Luglio, dove la presenza della Luna nei tuoi gradi ti regalerà una sorpresa, oppure ti permetterà di vivere ore liete con le persone a te care. Una nota di sensibilità si evince a causa dell’influsso Lunare ed essendo un Segno sensibile, potresti ritrovarti in queste ore, improvvisamente con l’umore cambiato.
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C ULTURA
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Giovani artisti montaltesi sul podio
è andato alla scuola secondaria di Montalto Dora il terzo premio a livello nazionale per il concorso “Bioalimenta il domani”: a guadagnarselo è stato un originalissimo ritratto di Bob Marley, realizzato con l’utilizzo di semi, legumi e cereali vari dagli alunni della classe II A della scuola, facente parte dell’Istituto Comprensivo Ivrea 2, coordinata dalle docenti di Arte Nadia Gastaldo Brac, Ombretta Garda e Irene Piovanelli. Il ritratto, grazie alla collaborazione del Comune, sarà esposto per i prossimi mesi sia sul sito istituzionale dell’ente sia nel punto informativo ubicato in paese e visibile a tutta la cittadinanza. Terzo premio anche per Lorenzo Buffa, alunno della classe prima, che con i compagni ha preso parte al concorso “Un posto in cui sostare”. Infine, una grande soddisfazione anche per gli alunni della classe 3° A, che hanno progettato e realizzato, su una parete dell’atrio scolastico, un murales di 2 metri per 4, al fine di rinnovarlo e rallegrarlo. Ogni ragazzo ha dato il suo apporto, esprimendo la propria creatività con l’uso dei colori e dei soggetti riprodotti.
Tutti al Forte di Bard!
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Tra grandi mostre ed eventi con Ezio Bosso, Arturo Brachetti e i Musicisti del Teatro Regio. Il 12 agosto serata speciale per i 10 anni del Forte e dal 25 luglio al 4 settembre mostre aperte tutti i giorni sino alle ore 21.
Arturo Brachetti (ph. Paolo Ranzani)
Ezio Bosso by Daniele Franchi
venti per tutta la famiglia e tante novità nell’Estate al Forte di Bard 2016. Concerti, happening culturali, animazioni per i più piccoli ed iniziative rivolte agli amanti del running affiancano un’offerta espositiva ricca con ben quattro proposte, e relative anteprime mondiali, tra arte moderna e contemporanea, fotografia e cinema: Marc Chagall. La Vie, Elliott Erwitt. Retrospective, Avengers: Age of Ultron: the Exhibit, Marco Del Re, Madri italiane. E il 12 agosto la grande festa per celebrare i dieci anni di apertura del polo culturale e turistico. A questo si aggiunge una novità: il pubblico potrà vivere gli spazi del Forte sino a sera. In abbinamento al periodo di apertura del Forte sette giorni su sette, dal 25 luglio al 4 settembre, le mostre dedicate a Marc Chagall e Elliott Erwitt resteranno aperte sino alle ore 21.00. «L’apertura serale per oltre un mese e mezzo, in concomitanza con l’alta stagione turistica, è una sperimentazione che abbiamo voluto concretizzare per dare un ulteriore servizio al pubblico che si traduce in una opportunità in più anche per gli operatori commerciali del territorio spiega il Presidente del Forte di Bard, Augusto Rollandin - Si tratta di una scommessa che siamo certi incontrerà i favori dei visitatori. Per quanto concerne gli eventi abbiamo deciso di celebrare in estate, con turisti e residenti, il decennale di attività del Forte di Bard, con una serata che vuol essere di festa con musica, performances artistiche, animazioni e un omaggio ai momenti più significativi di questi dieci anni».
Un’estate all’insegna del western cinematografico
In uscita in libreria a luglio una corposa guida, redatta da due esperti del settore, sul cinema western, che oggi assurge a nuovi fasti grazie anche ai recenti film di Quentin Tarantino.
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l cinema western è immortale. Basterebbe questo assioma, che sovverte una volta per tutte la teoria secondo la quale il genere sarebbe oggi morto, per giustificare l’esistenza di una guida che abbia come scopo quello di tracciare una mappatura delle sue infinite piste, per restituirne le coordinate alle generazioni più giovani, che non hanno potuto cavalcare a suo tempo tra canyon rocciosi, deserti polverosi, montagne ricoperte di foreste, nell’imminenza di un agguato o seguiti da pellerossa, banditi, desperados, sceriffi, riposarsi un attimo in fumosi saloon, allestire un bivacco nella vasta prateria, partecipare ad una rapina in banca o ad un assalto al treno, confrontarsi con una cultura indigena diversa. Conoscere le grandi storie, i grandi temi, i grandi personaggi, i grandi attori e registi del cinema western, il genere più vicino alla riproposta di un mito moderno, seminale, condivisibile a ogni latitudine, in ogni tempo, per ogni età. Questo lo scopo che si prefigge la Guida al cinema western, curata dal giornalista e scrittore Michele Tetro (collaboratore del nostro giornale) assieme al romanziere Stefano Di Marino (firma nota della collana mondadoriana Segretissimo), in uscita a fine luglio per i tipi di Odoya. Una galoppata attraverso più di trenta capitoli tematici che restituiscono al lettore tutto il fascino della grande epopea western sul grande schermo, dove realtà e leggenda si confondono, creando un immaginifico popolare capace di fecondare altri generi, di imprimersi in profondità nell’animo dello spettatore, vecchio e nuovo, con la semplicità, l’onesta e la capacità di coinvolgere emotivamente che solo un racconto mitico potrebbe offrire. Il western classico, il western crepuscolare e revisionistico, la contaminazione western, il western italiano e di altri paesi, la parodia western, le facce da western… queste e molte altre tappe lungo il percorso di una diligenza guidata da due esperti del settore, abili scout che vi scorteranno alla (ri)scoperta di un genere cinematografico dalle connotazioni sfaccettate, basato sull’avventura, sul senso di appropriazione di un grande territorio, sul confronto con l’ignoto e l’ambiente circostante, sulla ricerca della propria affermazione e identità personale. Il cinema western in un racconto appassionante e ramificato, un libro che è una freccia vibrante che si conficcherà a fondo nei sogni dei suoi lettori, aprendo forse nuove piste da esplorare, tra storia, mito e leggenda.
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L’IMMAGINE NASCOSTA Annerite gli spazi con i puntini
È la storia di un ufficiale della cavalleria degli Stati Uniti d’America che, dopo un atto suicida di eroismo, chiede di essere inviato ad un lontano avamposto di frontiera, ai margini delle praterie abitate dai Lakota. Il momento storico è quello della Guerra di Secessione del 1861-1865, cioè della guerra civile americana che si combatté tra i nordisti e i sudisti. L’ufficiale passa il primo mese con la sola compagnia del cavallo Sisko, di un lupo (da lui chiamato affettuosamente Due Calzini) e del suo diario, nel quale annota tutto quello che vede e gli succede. L’incontro con la vicina tribù di indiani Sioux, in perenne lotta con la confinante tribù dei Pawnee, porterà un senso nuovo alla sua vita. La crescente stima e rispetto verso questo popolo nomade e, non ultimo, l’amore e il matrimonio con Alzata Con Pugno, una donna bianca adottata dalla tribù quando era una bambina, lo porterà ad integrarsi con la tribù stessa, condividendone i problemi ed i sentimenti e a rinnegare definitivamente il suo passato di soldato e di uomo bianco. Un drammatico scontro con i soldati nordisti (suoi ex commilitoni), lo convincono a cancellare definitavente il suo passato: diventa così Balla Coi Lupi, nome dato dalla sua “nuova famiglia” adottiva, in ricordo dell’unica sua compagnia da soldato solitario al forte, il lupo Due Calzini. Ricercato ed inseguito come traditore dai suoi ex commilitoni, sarà costretto alla fine ad abbandonare assieme alla moglie quello che è diventato il suo popolo, per evitare rappresaglie cruente degli Yankees nei confronti dei Sioux. Chiave (4,6) - Il personaggio interpretato da Kevin Costner: ......................................................
DAL DOTTORE… • “Dottore ci vedrò meglio con le lenti che mi ha prescritto?” - Certamente! - “E potrò anche leggere e scrivere?” - Sicuro! - “Benissimo dottò, e pensare che fino a ieri ero analfabeta” • Siamo in un ospedale; parenti e familiari ansiosi in sala d’attesa; entra un medico stanco e desolato che dice loro: “Mi dispiace, ma il vostro congiunto è grave, si può solo ten-
tare un trapianto di cervello in via sperimentale, intervento non di sicura riuscita e molto costoso.” I familiari si guardano tutti in faccia, sconvolti, uno di loro chiede: “Dottore quanto costa un cervello”. Il dottore risponde: “Dipende, un cervello di uomo sui 5000 €, uno di donna circa 200 €”. Risatine soffocate da parte degli uomini presenti in sala; un parente domanda: “Ma a cosa è dovuta questa differenza di prezzo?” “È
PROVERBI - Pillole di saggezza popolare… • Non è amico mio quel che risparmia il suo e mangia il mio. • Dove ci son donne innamorate è inutile tener
Soluzioni
RIDIAMOCI SU…
semplice” risponde il dottore “è perché quello degli uomini non è mai stato usato!!!” A.A.A.… • Cercasi buon venditore di auto usate. Indispensabile apparenza onesta. • In una porta c’è un annuncio: “Vendesi batteria”. Nella porta accanto: “Finalmente!” Gli Uomini… • Quanti uomini ci vogliono per cambiare un rotolo di carta igienica? Non è possibile saperlo, visto che non è mai accaduto... • Tra amici: “Sono preoccupato, mia moglie passa le sue serate da un bar all’altro.” “Ha il vizio di bere?” “No, ha il vizio di cercarmi” • È notte, la moglie dice al marito “Spegni le luci che entrano le zanzare.” Il marito le spegne, 10 minuti dopo entra una lucciola e la moglie dice: “Ora le zanzare ci vengono a cercare pure con la torcia”
porte serrate. • Chi ti accarezza oltre quel che suole, di sicuro ingannar ti vuole. • Col fuoco, con la donna e con il mare, c’è poco da scherzare. • Si è prima garzone e poi maestro. • Consulta il padre quando è ancora vivo, consulta il suo esempio quando non c’è più.
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Events
INSIDE SERVICE
Wake Summer Festival
r e m m u S Sabato 23 luglio
dalle 10 alle 22
12 ore di sport, musica e street food
free entry programma:
dalle 7.30 alle 10.30: Official Wake-breakfast point presso Bar La Favola di Torre Balfredo dalle 10 alle 19: prove libere e gratuite per tutti di Wakeboard con cavo su linea dedicata ore 10: inizio torneo di calcio a 5 alle 12 e alle 17: esibizione di Wakeboard con atleti Pro
dalle 10.30 alle 18.30: Beach Volley Free ore 14: torneo di calcio balilla all’aperto ore 18.30: FASHION APERITIF: defilé al tramonto con elezione di MISS WAKE ore 20: premiazioni vincitori dei tornei giornalieri ore 21: LIVE CONCERT
dalle 10 alle 22: AREA FOOD & DRINKS A TEMA Panigaccio on the road with: panigacci vari, insalatone e grigliata carne Vanilla with: granite artigianali e non solo... La Kascina in tour with: aperitif and cocktails point Kangoolandia with: angurioteca Beer point by Wake Team AREA EXPO - WELL EXPO Nutrizione e benessere
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