LUI MAGAZINE #05

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mensile - anno diciannove - numero cinque - maggio 2015

italia

TRENDS La barba MODA Caviglie al vento MUSICA Giovanni Allevi ICONS Mina ARTE Da Vinci


EDITORIALE

Total white:

C

on l’arrivo della bella stagione l’incarnato si fa meno pallido e il desiderio di mettere in risalto un colorito più vivo diventa la prerogativa di molti. Tra la gamma di colori a disposizione, il bianco è senza ombra di dubbio la tonalità che esalta l’abbronzatura. Considerata da sempre la tinta dell’estate, il bianco deve però togliersi di dosso uno stereotipo non indifferente: l’effetto “gelataio” per lui e quello da “sposa” per lei. Inutile negarlo: il total white, purtroppo, inciampa spesso in questi collegamenti che il più delle volte vengono fatti per schernire il look di chi lo indossa. Non vorrete mica rinunciare ad un’immagine rilassata, fresca e di forte impatto solo perché nell’aria si respira un luogo comune sostenuto stupidamente da alcuni? Fatevi furbi e furbe, adottate alcuni dei suggerimenti che stiamo per darvi e gli invidiosi di turno dovranno solo morsicarsi la lingua. Per galanteria cominciamo con i consigli per lei. Focalizzate le caratteristiche di un classico abito da sposa: in prima linea scommettiamo che vi vengono alla mente pizzi, merletti, trasparenze… e poi la lunghezza


N . 0 5 M A G G I O 2 0 1 5 cover Photo by Danilo Sanchez / Indie Mgt Styling by Sator Endo Model: Diego Fragoso Pants and tank tops Handred Shoes Almeida Bracelet Yves Saint Laurent Rings and necklace Skull Jóias

rasoterra dell’abito. Giusto? Ecco qualsiasi cosa vi faccia ricordare una novella sposa, tenetelo lontano dal vostro look e giocate al contrario. Puntate quindi sulla lunghezza della gonna appena sopra o sotto il ginocchio, oppure scegliete i pantaloni… magari dal taglio maschile. Ottime le tuniche corte e i tubini. Ai piedi prediligete calzature dinamiche, sandali di cuoio, sneakers borchiate o colorate. Come avete intuito la parola d’ordine è smorzare il romanticismo: anteponete, dosando, gli accessori di pelle o quelli iper colorati. Non c’è bisogno di molto… dovete solo raffreddare l’idea del candore dato dal bianco ed il gioco è fatto. Stesso concetto, riportato ovviamente alla figura di riferimento, vale per i maschietti. Evitate di tirarvi su le maniche modello salvagente, le t-shirt bianche, i berrettini, il papillon… Puntate sugli accessori etnici come collane e bracciali. Indossate cappelli in paglia stile fedora, borsalino o panama. Ai piedi sandali dall’espressione francescana. Sugli occhi occhiali da sole dall’allure misteriosa e favorite gli abiti morbidi. L’estate vi attende… e di certo non li lamenterà se la passerete in bianco. Salvatore Paglia

editrice Sedit sc via Emile Chanoux, 22/24 10026 Pont Saint Martin (AO) gestione editoriale Gemeco Media Group

pubblicazione mensile Reg.Trib. di Milano N. 169 - 03/2000 hanno collaborato a questo numero: Alessandro Rizzo Alexia Mingarelli Andrea Vittorio Romagnoli Andriy Mishchenko Claudio Marchese Cristiano Fabris Riccardo di Salvo Lui Magazine è distribuita gratuitamente (0,10 euro) nei locali e nelle attività gay friendly di tutta Italia e Costa Azzurra Abbonamenti

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stampa Arti Grafiche Celori - Terni

il prossimo numero in distribuzione a giugno 2015

direttore editoriale Calogero Urruso direttore responsabile Luciano Mantelli direttore Salvatore Paglia pubbliche relazioni Jean Paul Bianco biancoagency@gemeco.it pubblicità Tel. +39 329.8622268 info@gemeco.it impaginazione e grafica Michele Alberti


SOMMARIO

Area chic

TENDENZE 66

FASHION 06

ESSENZE Déjà vu apparente: Acqua Di Giò Profumo

18

FASHION Minimal love

22

MODA Caviglie al vento

34 FASHION 06

FASHION Animac capta

40

YOUNG DESIGNER Nicolas Martin Garcia: Lolito

52

FASHION The beauty and the mannequins

58

TENDENZE Il trend che non perde il pelo: la barba!

66 COVER 88

MODA 34 YOUNG DESIGNER 52

FASHION Smells like a dream

72

COVER Checkmate

88

MUSICA L’amore secondo Giovanni Allevi

96

FASHION Loving more

100


SOMMARIO

Francesco Brigida

DESIGN 154

ARTE 112

FASHION Behind the stage

118

HI-TECH Pedalare senza raggi

132

FASHION Pop

136 MUSICA 96

BEAUTY How a dove became a swan

146

DESIGN Salone del Mobile Milano: spazio alle novità

154

MOSTRE Leonardo Da Vinci

160

FASHION Secret woman

166 ICONS 174

HI-TECH 132 ARTE 112

ICONS Mina diva assoluta della canzone

174

FASHION These Boots Are Made for Walkin’

178

FITNESS L’alfa e l’omega

190

FASHION Roman

194


Jacket JAMES GOLSTEIN


AREA CHIC Photos by ANDREA BENEDETTI STYLING BY ALESSANDRA MACRì


Dress DAIZY SHELY


Dress DAIZY SHELY Coat CHICCA LUALDI Shoes CORI AMENTA Necklace JENI’


Dress AVARO FIGLIO Shoes ZARA



Jacket ZARA Body and Shorts LA PERLA


Jacket and scarf MASSIMO DUTTI Culotte ALICE TAMBURINI Shoes MANGANO


Sweat suit COMPAGNIA ITALIANA Belt ALDO


Jacket and scarf MASSIMO DUTTI Culotte ALICE TAMBURINI Shoes MANGANO



Dress JAMES GOLDSTEINN Potos by Andrea Benedetti Styling by Alessandra Macrì Assistant photos: Thomas Carlà Make-up artist: Ida Coppola Hair stylist: Adriano Cattide Model: Julia @2morrow Agency



ESSENZE

Déjà vu apparente: Acqua Di Giò Profumo


ESSENZE

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ESSENZE

S

quadra che vince non si cambia, recita un vecchio detto. Ed è proprio questo che, visto il risultato finale, Giorgio Armani ha pensato quando ha deciso di portare sul mercato l’ennesima fragranza firmata Acqua di Gio. L’olezzo da uomo, nato nel 1996, è a tutti gli effetti un classico della profumeria maschile e dopo Acqua di Giò e Acqua di Gio Essenza, lo stilista lancia Acqua Di Giò Profumo. Molti, e sotto diversi aspetti, i punti comuni che legano le profumazioni. Quella che salta subito all’occhio è legata al filone nominativo che ha reso le sue fragranze celebri in tutto il mondo (Acqua di Giò, Acqua di Gio Essenza, Acqua Di Giò Profumo). Continuiamo con le note di testa, di cuore e di fondo. Acqua Di Giò Profumo conserva la freschezza del bergamotto e della nota marina, ma le unisce alla profondità e allo splendore ammaliante dell’incenso millenario (materia prima sensuale molto amata dal designer). Continuiamo con il packaging: a parte la scelta cromatica che spinge a contrasto su un nero pieno dai riflessi argentati (le precedenti boccette sono caratterizzate da trasparenze opache o piene), la confezione non ha subito nessuna modifica. Anche il tema marino ritorna: la nuova creazione è un profumo profondo, sofisticato e intensamente maschile che, con la sua freschezza minerale, simboleggia l’incontro del mare con la roccia vulcanica. Diversi i nomi illustri dei fotografi che hanno contribuito alla storia di Acqua di Giò: tutto è cominciato quasi venti anni addietro con Herb Ritts, seguito da Peter Lindbergh e Bruce Weber. La storia oggi continua con Jacob Sutton per la regia e il fotografo Matthew Brookes per la campagna stampa. Umanizzazione di questa nuova fragranza fresca e intensa, che parla di energia e libertà della forza del mare e della natura, la virilità del modello americano Jason Morgan. S.P.

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minimal love Photos by melissa marcello STYLING BY marta martinez

Trench Mauro Grifoni Shirt and pants PORTS 1961


Total look Lucio Vanotti


blazer Lucio Vanotti top Zara


Total look Lucio Vanotti Shoes Jimmy Choo



Him: Lucio Vanotti Her: COMEFORBREAKFAST


blazer Essemplare pants and pullover Lucio Vanotti



Him: Blazer Essemplare Pants and pullover Lucio Vanotti Her: top Zara trench and pants Lucio Vanotti


Kimono and pants Lucio Vanotti Top Zara


Blazer Essemplare Pullover Lucio Vanotti


Him: Trench Mauro Grifoni Shirt and pants PORTS 1961Â Her: Trench Zara Longshirt COMEFORBREAKFAST

Photos by Melissa Marcello Styling by Marta Martinez Mua & Hair Erica Mandelli Models: Lucas Mascarini and Bogy @Fashion


Andrea Incontri

Caviglie al vento

Corneliani

Bottega Veneta

Emporio Armani

Alexander McQueen

Corneliani

MODA


Dsqured2

Antonio Marras

Dior Homme

Missoni

Dolce & Gabbana

Messagerie

Antonio Marras


Bottega Veneta

La Perla Andrea Incontri

Yohji Yamamoto

Gucci

Frankie Morello Tom Rebl

P

iù che una tendenza del momento è una moda ben radicata. Stiamo parlando dei pantaloni alla caviglia, sopravvissuti da ben tre anni alle più svariate e diverse voghe del momento. Imperterrito il collo del piede al vento continua ad essere oggetto di stile. Tempi duri per le pieghe morbide che si adagiano sul mocassino e i centimetri in più sul tallone. La regola del buon gusto vuole che l’orlo deve “appoggiare” sulla scarpa fino ad ammantarla per circa due o tre centimetri. Ma le cose, momentaneamente, sembrano cambiate e mentre la maggior parte dei sarti urla “all’orrore”, la stramaggioranza dei designers spinge verso un coming back ben radicato.


Dsqured2

Un diktat che trova, stranamente, terreno fertile tra gli stilisti dai contrastanti stili: Armani, Marras, McQueen, Dior Homme, Ferragamo, Versace, Westwood… Se da una parte in commercio ci sono modelli pronti che pongono l’accento sul trend, dall’altra esplode parallelamente lo stile “cuffed ”(arrotolati). Più che altro, visto i tempi non proprio rosei, è un modo per rendere glamour il proprio guardaroba sfruttando ciò che di certo in qualsiasi armadio non manca.

Bottega Veneta

Missoni

Antonio Marras

Comme des Garçons

Messagerie

MODA


Dior Homme

Yohji Yamamoto Vivienne Westwood

Salvatore Paglia

N°21

Alexander McQueen Dolce & Gabbana

Ovviamente questa moda è stata declinata su molti modelli di pantalone. Attenzione però: ricordatevi che la piega deve essere sottile e fine, ragion per cui sono tassativamente da evitare i pantaloni troppo lunghi in quanto maggiore è la stoffa da arrotolare superiore sarà l’effetto “canotto” che otterrete. Nulla di nuovo per questo dettaglio ripescato dai fantastici anni ’80 e mentre giovani e nostalgici ringraziano, anche la prossima fredda stagione se lo tiene stretto.


Versace

Roberto Cavalli

Roberto Cavalli

Burberry Prorsum

Salvatore Ferragamo

Tom Rebl

Y3


Anima Capta Photos by Jordi Bello Tabbi STYLING BY Giorgia Gabrielli


Oversized blazer Blackblessed Pantaloni Costume National



Tied hem tunic Yohji Yamamoto Stivali Costume National Polsiera borchiata Rockstud Valentino



Left: Infradito and pants John Galliano - Socks American Apparel - T-shirt Jean’s Paul Gaultier by Jean-Paul Gaultier - Felpa neoprene Blackblessed Right: Tied hem tunic Yohji Yamamoto - Stivali Costume National - Polsiera borchiata Rockstud Valentino


Left: Infradito e tracksuit pants John Galliano - Socks and scarf American Apparel - T-shirt Jean’s Paul Gaultier by Jean-Paul Gaultier - Felpa neoprene Blackblessed Right: Pants and jacket Blackblessed Black t-shirt Tom Rebl - White t-shirt Tommy Hilfiger Basic Flag Tee - Shoes Doctor Martens



Bomber jacket John Richmond - Stivali Costume National - Skirt pants Blackblessed



oversized blazer Blackblessed pantaloni Costume National shoes Doctor Martens


Shoes Doctor Martens Pants and jacket Blackblessed Black t-shirt Tom Rebl White t-shirt Tommy Hilfiger Basic Flag Tee Mask stilyst hand-made Photos by Jordi Bello Tabbi Styling by Giorgia Gabrielli Mua & Hair: Giovanni Pirri Model: Marco Catola


YOUNG DESIGNER

Nicolas Martin Garcia: LOLITO

V

i siete mai divertiti a vestirvi con gli abiti dei vostri genitori quando eravate bambini? Vi poniamo questa domanda perché il designer che incontreremo in questo nuovo numero ci propone con la sua collezione un gioco fatto di colori e di forme, in cui l’uomo gioca per l’appunto con se stesso e con ciò che decide di indossare, proprio come facevamo un po’ tutti da bambini. L’uomo provocatore ed ingenuo che ci propone mostra una nuova visione di sé, come Lolita che mascherava la sua infanzia dietro la forte sessualità, il nostro designer ci mostra LOLITO, titolo della collezione, in cui viene rappresentato un giovane uomo che non teme le diversità e si veste di nuove forme, quelle femminili.



Perché l’abbiamo scelto Il nome che ancora non vi abbiamo annunciato del nostro nuovo designer è Nicolas Martin Garcia. Come sapete il lavoro che portiamo avanti per questa rubrica è quello di sostenere una continua ricerca, ed ogni volta aspettiamo con impazienza i final works dei ragazzi che frequentano le più grandi scuole di moda in Italia. Anche questa volta è stato così: Nicolas Martin Garcia esce dall’Accademia di Costume e Moda e, detto sinceramente tra di noi, appena abbiamo visto la sua collezione siamo rimasti colpiti. L’attrazione è stata fatale. Per questo motivo abbiamo deciso di scegliere proprio lui: non c’è una spiegazione profonda, ma semplice pura attrazione.Ora veniamo al sodo per raccontarvi nel dettaglio da dove nasce e di che cosa parla LOLITO. Come accennato inizialmente il giovane uomo che viene rappresentato è un uomo che si diverte a giocare con i generi sessuali e quindi anche con i capi del guardaroba femminile e maschile. Così come ci racconta Nicolas: “LOLITO é una collezione gioco, nella quale si mischiano generi ed età. Sorpassando il concetto di androgino, si entra in un mondo in cui l’uomo coscientemente ruba colori e tagli dal guardaroba femminile. Non si ha un dubbio e non si ha poca chiarezza, l’uomo è elegante anche indossando capi che non gli appartengono. Si perdono i generi e si abbattono le barriere. Personaggi come Conchita Wurst e Stromae si affacciano al mondo, dimostrando che ormai c’è qualcosa di più: il terzo genere. C’è un momento nella vita di tutti noi nel quale si trascorrono le giornate a giocare e nel quale l’innocenza spesso non costruisce parametri o schemi: l’infanzia”. Al gioco con i capi dei diversi generi coincide il gioco per la ricerca di forme e tessuti: “Cappottini con colli in pelliccia, gilets con colli a V, pantaloni a vita alta, vestiti baby-doll e gonne plissettate, elementi tipici dell’infanzia americana degli anni ‘50, prestano le loro forme per questa collezione. Quel sartoriale ormai perso, che spesso faceva sì che i bambini giocassero ad essere adulti, in questo caso ripreso per uomini che giocano ad essere altro. E se le forme e i tagli sono un gioco, lo sono anche i tessuti e i materiali: lane follate accoppiate a neoprene, pellicce rasate spalmate con pigmento mat, tessuti da camiceria doppiati in cucitura con organze trasparenti, denim, twill di cotone, tricot, suede, pelle, tessuti tecnici, tessuti tridimensionali e gommati che rendono la sensazione tattile un gioco per le mani. La percezione è quella dello zucchero filato e del gelato e in questo caso i colori diventano un party mix cromatico che stimola la vista e il gusto. Un nuovo concetto di eleganza, un mondo soft, forte ed esuberante per affrontare quel minimalismo che è figlio della crisi”.




Capo traino Come sempre la nostra consueta domanda, qual è il capo della collezione che il nostro designer predilige? Lasciamocelo raccontare da lui: “Nella collezione c’è un pantalone gonna che è il mio pezzo preferito, un po’ nasce dalle gonne delle bambine degli anni ‘50 ed un po’ nasce anche dagli abiti delle suore, per le quali ho una passione nascosta. Ho studiato in centro nella zona vicina al Vaticano: ogni giorno quando andavo a lezione vedevo le suore dalla mattina alla sera e quelle pieghe e quelle piences dei loro abiti mi affascinavano fortemente. Poi la gonna sull’uomo è qualcosa che reputo elegante e contemporanea”. Passato, presente e futuro Nicolas Martin Garcia è colombiano, un mix di culture, questo perché ha origini statunitensi e spagnole, è però cresciuto a Roma dove ha intrapreso il corso di studi nell’Accademia di Costume e Moda. Oggi dopo aver presentato la sua collezione durante ALTAROMA ed essere stato uno dei finalisti nel concorso REMIX 2015 VOGUE TALENTS si prepara a nuovi colloqui presso varie maisons e anche alla Graduate Fashion Week a Londra. Oltre a questo Nicolas sta pensando di trasferirsi in Francia a Parigi, perché desidera crescere e mettersi alla prova senza temere di giocare, proprio come le sue creazioni, di conoscere e di fare sempre nuove esperienze. Alexia Mingarelli Photo e styling by Nicolas Martin Garcia


The beauty and the mannequins Photos by Federico Barbieri STYLING BY Carolina Bergonzoni








Photos by Federico Barbieri (www.federicobarbieri.com) Styling by Carolina Bergonzoni MUA/HS: Vanessa Altieri Model: Daria @2Day


TENDENZE

Il trend che non perde il pelo: la barba!

Assoluta protagonista da qualche stagione, resisterà anche all’autunno inverno 2015/2016 I tagli più cool, quelli che si abbinano meglio alla morfologia del viso, le più bizzarre e…



TENDENZE

M

entre la tendenza del vestire del maschio moderno spinge verso una direzione che abbraccia l’unisex, e quindi un’identità di genere al confine dei sessi (in passerella, e non solo, abbiamo visto modelli indossare la gonna, gli stivali alti, la pelliccia, le trasparenze, i pizzi e i merletti), sul piano fisico l’uomo si riappropria della propria virilità attraverso l’uso della barba. Il trend, quasi a volere riportare una sorta di equilibrio, non perde colpi e continua ad essere sulla cresta dell’onda già da qualche stagione. Espressione di machismo e sensualità, la barba s’intrufola con carattere e forza nella vita di tutti i giorni diventando protagonista di uno stile che debella, senza mezzi termini, il concetto di scarsa pulizia e trascuratezza. Per l’estate 2015 la barba di tendenza è quella portata dall’uomo hypster: lunga, piena e voluminosa, mentre per l’autunno inverno 2015-2016 è possibile lasciarsi influenzare dallo stile selvaggio presentato da Etro, Stella Jean, D.Gnak, John Richmond. Oppure potrete puntare sul pizzetto proposto da Dolce&Gabbana, Emporio Armani, Vivienne Westwood… O ancora cimentatevi con i baffi. In questo caso però abbandonate lo stile a manubrio, la tendenza li vuole corti lungo i contorni delle labbra. La barba è infrazionatissima ed è per questo che i più eccentrici si sbizzarriscono intrecciandola, impreziosendola nei modi più impensati o tingendola. È un’esplosione di forme e colori che ha subito conquistato i giovanotti di oggi e di ieri. 68




Ovviamente, all’apparenza, sembra facile avere e portare la barba, ma non è affatto così; lunga o corta che sia, ha bisogno di “manutenzione”: è opportuno mantenere i contorni ben definiti, pettinarla, usare delle lozioni profumate, un balsamo che la mantenga morbida e, soprattutto, tenerla pulita. Passiamo alla morfologia del viso: non crederete che vi doni ogni taglio? Esiste il più giusto in base alla forma del vostro ovale. Ci sono ben otto sagome base di volto, scoprite la vostra e optate per il taglio più giusto: - Oblungo: fronte e mento allungati. Si consiglia una barba che cresce in corrispondenza di basette, guance e baffi, senza peli sul mento. Tagli di riferimento: “Mutton Chops”, “Souvarov”, “Dalì”. - Rettangolare o quadrato: in questi casi è assolutamente necessario arrotondare gli angoli giusti per ammorbidire il viso. Nel primo caso i tagli di riferimento sono: “Ducktail”, o “French Fork”; nel secondo invece “Anchor” o “Hollywoodian”. - Rotondo: qui, al contrario, è necessario creare degli angoli/linee per snellire. Tagli di riferimento: “Chin Puff”, “Van Dyke”, “Balbao”, “Sparrow”, “Pizzetto”, “Zappa”, o “la Mosca”. - Ovale: è il viso perfetto per la barba, potete permettervi qualsiasi stile, non vi resta che divertirvi. - Diamante e triangolo: nel vostro caso il pizzetto è la soluzione migliore. Tagli di riferimento del primo caso: “Rap Industry Standard”, “Chin Curtain” e baffi tipo “Fu Manchu” o “Winnfield”. Nel secondo, invece, puntate sulle forme “Anchor” o “Van Dyke”. - Triangolo invertito: sbizzarritevi con i baffi e le basette, ma evitate la barba sul mento. Tagli di riferimento: “Mutton Chop” o “Fu Manchi”). Che barba! Salvatore Paglia



Smells like a dream Photos by Alice Brunello Luise STYLING BY Corrado Cilardi


Cappotto Stella McCartney



gonna Versace top MIUMIU



top Prada sottoveste Valentino RED



gonna Balenciaga cerchietto NanĂ Firenze accessori




abito Just Cavalli


abito Just Cavalli




abito RochaS Photos by Alice Brunello Luise www.alicebrunelloluise.it Styling by Corrado Cilardi Model: Zuzana Brejcakova Thanks to: Giorgia e Andrea Piras per la location


CHECKMATE Photos by Danilo Sanchez STYLING BY Sator Endo


left: Costume Ermenegildo Zegna Necklace Skull J贸ias right: Leather pants Coca-Cola Clothing Hat Zara Bracelet Yves Saint Laurent Rings Skull J贸ias


left: Suit Hugo Boss Bracelet Yves Saint Laurent Rings and skull hand Skull J贸ias right: Suit Hugo Boss Pants Burberry Shoes Salvatore Ferragamo Rings Skull J贸ias



left: Costume Ricardo Almeida Shoes Salvatore Ferragamo Bracelet Yves Saint Laurent Rings Skull J贸iaS right: Suit Gucci T-shirt Emporio Armani Bracelet Yves Saint Laurent Rings and Necklace Skull J贸ias



left: T-shirt Robert Dognani Sweatpants Gap Tennis shoes Coca-Cola Clothing Bracelet Yves Saint Laurent Chains with crucifix and rings Skull J贸ias right: Shirt Givenchy by Riccardo Tisci Pants Gucci Shoes Christian Louboutin Bracelet Yves Saint Laurent Rings Skull J贸ias


Photos by Danilo Sanchez / Indie Mgt Styling by Sator Endo Art Director: Patricia Veneziano / Wborn Hair stylist & make-足up artist: Vicente Lujan @Capa Mgt Model: Diego Fragoso @Ford Models - Brazil Retouching: Bruno Rezende


MUSICA


MUSICA

L’amore secondo Giovanni Allevi Botta e risposta con il Maestro 97


MUSICA

D

opo quattro anni di assenza e disco di platino, torna seduto al pianoforte Giovanni Allevi, con l’album “Love”, una raccolta di inediti che ha visto nella fase finale della lavorazione, il coinvolgimento dei fan del compositore: per la prima volta ha deciso di regalare ad alcuni la possibilità di entrare insieme in studio di registrazione. Abbiamo avuto modo di incontrare il Maestro durante una tappa del suo tour a Milano il 31 marzo al termine del concerto. Ne è emerso un personaggio ironico, con un animo sensibile e particolarmente attento alla parola “amore”. Lui stesso ha definito “la gestazione di Love molto lunga. Ho dovuto vivere intensamente

tutti gli aspetti dell’amore, dalla disperazione alla gioia sfrenata, dalla tenerezza romantica all’affetto per i familiari. Poi le note hanno iniziato a cadere nella mia testa, due anni fa in una stanza d’albergo a Kanazawa in Giappone, durante una febbre a 39. A Vienna ho scelto il pianoforte più adatto per registrarlo e a Londra abbiamo concluso il lavoro. C’è tutta una vita dietro quell’ora di musica”. La passione di questo genio emerge quando racconta il modo con cui vive un suo concerto e il rapporto con il pubblico, “Vivo il mio concerto di pianoforte come un’esperienza folle! è un viaggio nei meandri dell’anima che ogni volta mi sorprende e mi inonda di 98


MUSICA

“Vivo il mio concerto di pianoforte come un’esperienza folle! è un viaggio nei meandri dell’anima che ogni volta mi sorprende e mi inonda di gioia”

e la risposta è stata “l’ho chiamata Musica Classica Contemporanea, ispirato dalla definizione che Nietzche dà dell’Arte Classica ne ‘La Nascita della Tragedia’. La vera opera d’arte ha sempre una forma classica-apollinea che ingloba contenuti contemporanei-dionisiaci. Ridurre la classicità ad un periodo storico è una follia, eppure è il concetto più largamente condiviso dal mondo accademico musicale”. Ora non rimane che seguirlo nelle sua tappa estiva all’Auditorium Cavea di Roma il 24 luglio e lasciarsi trasportare dalle note dell’amore.

gioia. Durante il tour ho la sensazione che il pubblico sia scosso nel profondo dall’incontro con le mie note. Suonare o dirigere la propria musica significa condividere la propria anima col mondo, ed è un gesto folle, per cui è impossibile sentirsi a proprio agio. Per fortuna il pubblico mi vuole bene ed accompagna il mio eterno sentirmi fuori luogo con un meraviglioso applauso”. In effetti dobbiamo dire che per quell’ora e mezza noi siamo stati catturati dalle note del pianoforte e soprattutto la nostra testa si è estraniata da qualsiasi pensiero. Forse la magia di questo genio è proprio quella di trasportarti altrove dalla realtà. Gli abbiamo chiesto come definirebbe ciò che suona

Cristiano Fabris 99


Loving more Photos by Francesco Italia STYLING BY Stefania Bravi


Lei: Maglia rossa Avaro Figlio Gonna Alberto Zambelli Collana Edward Achour Paris Borsa Paula Cademartori Scarpe Castaner Lui: Giacca e pantalone e scarpe Carlo Pignatelli T-shirt Angelos Frentzos


Lei: Abito Chiara Boni Collana Edward Achour Paris Scarpe Cristian Louboutin Lui: Completo Carlo Pignatelli




Lei: Abito Avaro Figlio Borsa Paula Cademartori Lui: Completo e scarpe Carlo Pignatelli


Lui: Completo Carlo Pignatelli T-shirt Angelos Frentzos Lei: Abito e collana Edward Achour Paris



Lei: Abito Chiara Boni Lui: Completo e scarpe Carlo Pignatelli



Lei: Abito Chiara Boni Giacca oro Gil Santucci Borsa Paula Cademartori Lui: Completo Carlo Pignatelli


Abito Chiara Boni Giacca oro Gil Santucci Borsa Paula Cademartori Photos by Francesco Italia Styling by Stefania Bravi Mua: Alessia StefĂ no Hair: Consuelo for La Prima Milano Assistants: Ennio De Cola e Samantha Passuello Models: Carlos e Valeria Danilova @ Fashion



Francesco Brigida:

La fotografia di narrazione artistica di una ritrattistica classica ed elegante avvolta da delicate luci


ARTE

E

siste una certa suggestione quando si affronta con consapevolezza una produzione artistica dove il lato della ricerca sperimentale, quella tensione verso nuove creatività, si unisce alla padronanza del classico, immagini che ci riportano a visioni antiche. Francesco Brigida può dirsi autore eclettico per i generi che ha affrontato, è stato assistente di moda per diversi anni e regista, ha lavorato anche nel mondo dell’architettura come fotografo; eclettico per lo stile, evidenziando una forte conoscenza della storia della fotografia; eclettico nelle idee e nelle ispirazioni, suggerendo nuove visioni di rappresentazioni che non finiscono di stupire. Francesco Brigida nasce a Monopoli e passa diversi anni a Milano e a Parigi, dove si contamina con altre espressività artistiche, portandolo ad affermarsi nell’ambito della ritrattistica, genere che non abbandonerà e che affronterà

114


ARTE

nella sua produzione. L’affermato fotografo lavora per magazines illustri a livello internazionale, realizzando ritratti e video fashion style: da Vogue a D della Repubblica, da Io Donna a Style Magazine, da Rolling Stone a Max. L’autore realizza lavori pubblicitari per famosi brands di moda quali Etro, Valentino, Christophe Lemeire, Trussardi, Mila Schon, Giuliano Fujiwara, Nike. Le opere di Brigida si dividono in rappresentazioni della figura umana nella sua interezza, penetrando e indagando nelle pieghe intime e in quell’espressività che rende i propri soggetti unici e irripetibili, ripresi in pose che assommano tre aspetti estetici e compositivi: quelli di una fotografia tradizionale, che ci riporta a quelle ondulazioni chiaroscurali che descrivono i contorni figurativi, le linee dei volti; quelli di una fotografia sperimentale e aperta a nuovi orizzonti visivi; quelli di una fotografia pittorica, tenue

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ARTE

nelle tinte e immersa in una luce lieve che va a calibrarsi con leggerezza sui corpi, accennando unità cromatiche uniformi quasi aeree, aloni di metafisica che ci portano a trascendere dall’elemento tangibile per inoltrarci verso panorami descrittivi che si astraggono dal visibile, aprendoci un canale di studio dell’interiorità, di quel luogo impercettibile a una lettura superficiale, intenso quanto coinvolgente. Brigida ama esplicare quanto ha appreso nel settore del fashion style, senza sconfinare in accademiche ripetizioni inutili quanto didascaliche, assommando un tocco personale e autorale che lo portano a evidenziarsi come artista riconoscibile nel tratto e nella ripresa dell’obiettivo, giocando sulla coerenza compositiva. L’artista riesce sempre ad adattare l’apertura del diaframma, i tempi di esposizione e la saturazione delle immagini alla rappresentazione che vuole dare, alle sensazioni che vuole esprimere, alle idee che vuole esplicare, suggerendo nuovi percorsi dinamici figurativi. Si assapora, così, nei ritratti di Brigida, una certa raffinatezza delle forme, un’eleganza dei comportamenti e delle pose dei modelli,

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ARTE

una sobrietà complessiva che derivano dalla leggerezza della mano dell’autore: quella mano attenta, che conosce e interpreta poeticamente il momento giusto per immortalare il soggetto, quell’istante utile in cui premere il clic per dare rilevanza alla lirica del ritratto, alla sua centralità inserita in un contesto aspaziale quanto atemporale, funzionale a donarne universalità. L’autore è attento all’impatto estetico, tanto da curare ogni minimo particolare, risaltandolo in una visione complessiva, equilibrata e completa: questa cura dettagliata e precisa non esclude un altro aspetto della sua arte che afferma naturalezza, spontaneità, sincerità delle pose dei soggetti, fotografandoli nella loro immediatezza visiva. Alfabeti estetici rinnovati si avvicendano, così, nella ritrattistica di Brigida in una coerenza compositiva non scevra di lati inattesi, unici a donarci quelle vibrazioni interiori nell’osservare l’equilibrio delle forme presenti nell’opera. Alessandro Rizzo

ARTE

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BEHIND THE STAGE Photos by Facibeni Fotografia MUA and Hair BY Silvia Gerzeli

Abito lungo Max Mara Abito corto Cailan’d Orecchini Cécile Boccara


Abito Blumarine bracciale La D.


Abito Atelier AimĂŠe


Abito Max Mara gilet in pizzo Atelier Aim茅e Make-up: Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lanc么me Hypn么se Eyeshadows MAC Handwritten A62 + MAC Soba AA0 Lips Lipstick MAC Lady Danger Matte


Abito Max Mara



abito Cailan’d orecchini La D



abito Atelier AimĂŠe


abito Max Mara


Make-up: Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lanc么me Hypn么se Eyeshadows MAC Handwritten A62 + MAC Satin Taupe AB2 Lips Lipstick MAC All Fired Up


abito Mori Lee by Madeline Gardner bracciale La D



abito Atelier AimĂŠe tiara CĂŠcile Boccara Photos by Facibeni Fotografia (www.photographertuscany.com) MUA and hair: Silvia Gerzeli (www.silviagerzeli.com) Model: Iulia Bisericaru @Esprit Model Management Flower setting: Le Petit Jardin (www.le-petit-jardin.it) Location: Teatro Guglielmi - Massa (www.teatroguglielmi.it)


HI-TECH

Pedalare senza raggi

Innovativa e tutta italiana, la bici del futuro

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HI-TECH

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HI-TECH

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i chiama Sada Bike, si piega come un ombrello e rappresenta lo spirito essenziale della bicicletta. Bella, avveniristica nella linea, possiede ruote da 26, ma la particolarità vera è che è priva di raggi. Il modello per ora è un prototipo, realizzato da Gianluca Sada, ingegnere campano che racconta: «Tutto è nato come una sfida, senza alcuna finalità precisa, volevo semplicemente mettermi alla prova e vedere se ero in grado di realizzare questa idea. Il presupposto, semmai, è stato quello di fare una bicicletta senza raggi ma allo stesso tempo adatta a girare per la città, quindi senza scendere a compromessi sulla dimensione della ruota. Nel mio progetto, infatti, ho adottato un cerchio da 26 pollici, quello delle mountain bike per intenderci». In più, Sada non si è accontentato di realizzare una bicicletta con le ruote prive di raggi, ma ha voluto che il telaio si potesse anche piegare ritenendo - a ragione - questa funzione un valore aggiunto decisivo nella mobilità urbana, soprattutto per chi agli spostamenti in bicicletta deve aggiungere qualche trasferimento in treno o

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HI-TECH

metropolitana. E così ecco che il telaio della Sada Bike si piega, diventa poco più voluminoso di un ombrello e, insieme alle ruote, si può sistemare in uno zaino o in un trolley da tirare come una piccola valigia. Ma come funziona tecnicamente? Tutto ruota intorno all’ancoraggio delle ruote al telaio. Il sistema ideato da Sada prevede delle piccole rotelle fissate al telaio che permettono ai cerchi di girare e, allo stesso tempo, li mantengono in posizione. Sia sulla ruota anteriore, sia su quella posteriore agiscono tre di queste rotelle. La più importante ovviamente è quella che trasmette il movimento dei pedali: si trova nella parte bassa della ruota posteriore ed è azionata da una catena tradizionale. La bicicletta pieghevole dalle ruote vuote dispone anche di un doppio rapporto di velocità: all’altezza delle pedivelle si trova un cambio epicicloidale che si può azionare con il tallone e moltiplica per tre volte e mezzo la pedalata.

Cristiano Fabris

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POP Photos BY Maria Cristina Franco STYLING BY Emilie Berger


Sunglasses STRANGE FROOTS Shirt CERUTTI 1882 Blazer VIKTOR&ROLF


Shirt AEROBATIX Jacket MELINDAGLOSS Swim short HERO SEVEN


T-Shirt AEROBATIX Bermuda ISABEL BENENATO Blazer CERRUTI 1881 Scarf AEROBATIX Shoes UGG


Rainjacket J.O.T.T Sweater VIKTOR&ROLF Cropped trousers SANKUANZ Shoes UGG


Shirt ASSK Down-vest J.O.T.T Combatshorts HERO SEVEN Shoes UGG


Shirt black HARMONY Shorts silk GASPARD YURKIEVICH Jacket blue DSQUARED Sunglasses MARCOLIN


Poloshirt and rain jacket HERO SEVEN


Shirt LAURENCE AIRLINE Windbreaker SANKUANZ Trousers DSQUARED Shoes SAN MARINA


T-Shirt AEROBATIX Shirt MELINDAGLOSS Down-vest J.O.T.T Shorts LAURENCE AIRLINE Shoes SAN MARINA Photos by Maria Cristina Franco www.mariacristinafranco.com Assistant photo: Giorgio Marafioti Styling by Emilie Berger www.emilieberger.com Assistant styling: Aline Kaestli Mua & hair: Mayu Morimoto www.mayumorimoto.4ormat.com Model: Adam Amouri@Scouting One by Jon Viatge Art Director: Chiara Caputo Location: Le Germain Restourant, 25 rue de buci - Paris www.germainparis.com/fr



HOW A DOVE BECAME A SWAN Photos BY Sandro Hyams Make up and Concept BY Silvia Gerzeli

Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lanc么me Hypn么se Eyeshadows MAC Goldmine AB1 + MAC Soba AA0


Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lanc么me Hypn么se Eyeshadows MAC Goldmine AB1 + MAC Soba AA0 + INGLOT 454 Silver Lips Foundation Bobbi Brown BBU Palette




Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lanc么me Hypn么se Eyeshadows MAC Goldmine AB1 + MAC Soba AA0 + INGLOT 454 Silver Lips Sheer Lipgloss Intimacy 4A17 Illamasqua


Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lanc么me Hypn么se Eyepencil Black Kohl Waterproof Collistar Eyeshadows INGLOT 155 Gold Lips Lipstick Gold Trucco


Photos by Sandro Hyams www.sandrohyams.com - www.lipstick-studios.com Make-up and concept by Silvia Gerzeli www.silviagerzeli.com Model: Bo Bene @Storm


DESIGN

AIRNOVA Airnova presenta Brit patchwork: carattere country per la versione patchwork. Audace & Eco-sostenibile!

NARCISO DESIGN Narciso Design Sebastiano Tosi. Chi sarebbe disposto, al giorno d’oggi, ad arrampicarsi su qualche gradino per specchiarsi? La risposta è facile: ogni Narciso del ventunesimo secolo.


Salone del Mobile Milano 2015

ERMENEGILDO ZEGNA Ermenegildo Zegna presenta la seduta Baco disegnata da Patricia Urquiola, che andrà ad arricchire la collezione permanente del progetto Barrique, la terza vita del legno per il riciclo e il recupero di botti e di persone. Ogni pezzo, unico nella sua fattura, è disegnato da un architetto o designer e poi realizzato a mano dai ragazzi del San Patrignano Design Lab.

54a edizione del Salone del Mobile Milano: spazio alle novità

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i è appena conclusa la più importante manifestazione fieristica a livello internazionale dedicata all’arredo: il Salone del Mobile. La 54a edizione, con 2.106 espositori e 700 giovani designer su 201.700 metri quadrati espositivi, ha visto protagonisti il Salone Internazionale del Mobile, il Salone del Complemento d’Arredo e il Salone Satellite. Suddivisi nelle tre tipologie stilistiche: Classico, Moderno e Design, gli espositori italiani ed esteri sono scesi in campo con le migliori proposte del settore presentano in anteprima le novità del settore, anticipando le tendenze del mondo dell’arredo-casa. Noi di certo non potevamo mancare e, saltando da un padiglione all’altro, abbiamo selezionato i pezzi che ci hanno maggiormente colpito selezionandoli in base all’espressione, alle caratteristiche, al progetto e alle prossime correnti di stile. Silvia Trepago

Italian Luxury Style Al Salone del Mobile 2015 Gotha Italian Luxury Style ha presentato la nuova collezione “Royal”: la sua collezione più prestigiosa, che risplende d’oro e di ricchezza e dove l’Azienda ha dimostrato la notevole capacità di trasformare la qualità in eccezionalità.

MARIONI Marioni presenta la collezione Notorius by Design Studio 63. Poltroncina girevole su base in ottone spazzolato oro e realizzata in velluto bicolore di mohair, ispirata alla protagonista di Notorious di Ingrid Bergman.


DESIGN

BAKOKKO Porta scorrevole a scomparsa, ante in legno con griglia intagliata e traforata su base in vetro trasparente. Imbotte con angolari e doppia fascia intagliati. Finitura miele con particolari in foglia oro mecca.

TOM DIXON Questi ibridi raffinati sono stati aggiornati e ridefiniti per i banchetti pi첫 grandi o come sedie per i camini

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Salone del Mobile Milano 2015

BMW Design Il leitmotiv del BMW Design “Precisione e Poesia” è stato applicato in un’installazione ricca di sfaccettature che unisce poeticamente le visioni e i valori concepiti per la mobilità di domani.

STUDIO248 Creatività, rispetto della natura ed essenzialià, sono le i punti cardini sui quali ruota l’intera collezione.

AMEBA Ameba è un portabottiglie modulare con maniglia. Può essere usato come pezzo singolo oppure in composizione, lasciando ampio spazio a fantasia e creatività. 157


Roberto Giovannini Roberto Giovannini porta al Salone Internazionale del Mobile di Milano 2015, una moltitudine di emozioni che si sprigionano alla vista delle nuove ambientazioni proiettate in uno scenario quasi magico.

Sudio Pool Studio Pool presenta GRID: un divano che combina un contorno grafico puro, semplici elementi geometrici e un design modulare che si aggiunge ad un pezzo completamente regolabile.

TONINO LAMBORGHINI CASA Tonino Lamborghini Casa presenta il nuovo divano Sepang della collezione Long beach. Dal 2005 il marchio Tonino Lamborghini si lega a Formitalia Luxury Group per consentire un allargamento della gamma delle collezioni con grintosi pezzi d’arredo per la casa e l’ufficio rivestiti in pelle dai colori accesi e vibranti, ispirati naturalmente al mondo dei motori.

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Salone del Mobile Milano 2015 ANTONIO LUPI Linea classica, ma come può intenderle Antonio Lupi. Questo è un progetto dedicato ad un’area di gusto incentrata su una sofisticata rilettura di forme classiche e di design dalle linee eleganti e morbide.

VG VG.Tavolo “Fenice”: una foglia leggera, sospesa, impalpabile, che volteggia nel vuoto, ma allo stesso tempo destinata a durare nel tempo, solida come il noto Teatro Veneziano. Il rovere, il noce e l’acciaio si fondono in un abbraccio caldo ed indissolubile.

CANTIERO “New Age” è la nuovissima collezione firmata Cantiero che pone al cuore del progetto la natura, nel suo lato più elegante e delicato. 159


ARTE

“Codice Atlantico� penna e inchiostro, forato per spolvero (375 x 154 mm) Milano, Veneranda Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana.

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ARTE

Leonardo da Vinci 1452-1519

Milano, Palazzo Reale: Un Genio universale per un’esposizione di altrettanta grandezza

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Leonardo da Vinci in collaborazione con G. F. Rustici “Cavallo al passo” bronzo Codice Atlantico, CA 858 recto, grande ala meccanica

“Le proporzioni del corpo secondo Vitruvio” (L’uomo vitruviano)

ARTE


“Cinque teste grottesche”penna e inchiostro

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ittore, scultore, ingegnere, anatomista, musicista, inventore e Dio sa cos’altro… Di chi stiamo parlando? Ma di Leonardo da Vinci: talento assoluto e indiscusso del Rinascimento italiano nel mondo. Uomo poliedrico e d’ingegno ha incarnato lo spirito universalista della sua epoca attraverso i suoi codici originali, spaziando dagli studi di anatomia alla progettazione di macchine da guerra, dalla fisica alla filosofia, dalla botanica alle lettere, dalla pittura alla scultura. Leonardo è identificato con l’immagine del Genio, grazie alla sua abilità di saper spaziare in ogni campo del sapere umano del suo tempo. La monografia che andiamo a presentarvi è la più importante mai organizzata in Italia. La mostra, promossa dal Comune di Milano e ideata e prodotta da Palazzo Reale e Skira editore, è l’occasione attesa che ci permette di immergerci completamente nell’estro e nella mente razionale di Leonardo attraverso oltre cento disegni autografi (di cui circa trenta dal celeberrimo “Codice Atlantico”) e un cospicuo numero di opere d’arte, disegni, manoscritti, sculture, incunaboli

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”Belle Ferronière” Olio su tavola di noce; 63 x 45 cm Paris, Musée du Louvre, Département des Peintures, Collection de François Ier

ARTE

e cinquecentine provenienti dai più celebri Musei e Biblioteche del Mondo, tra cui: la Royal Collection Trust, il British Museum, il Metropolitan di New York, la National Gallery di Washington, la Pinacoteca Ambrosiana e i Musei Vaticani. Particolarmente importante, poi, il prestito di ben tre dipinti dal Museo del Louvre: Belle Ferronière, Annunciazione e San Giovanni Battista. Un Genio universale per un’esposizione di altrettanta grandezza che, non a caso, viene proposta durante l’Expo 2015. Sono ben dodici le sezioni che accompagneranno i visitatori nell’attività poliedrica di Leonardo da Vinci: un cammino che parte con “il disegno come fondamento” e spazia tra la “natura e scienza della pittura” il “paragone delle arti e con gli antichi”, “l’anatomia fisiognomica e moti dell’animo”, “invenzione e meccanica”….


Leonardo Da Vinci “San Giovanni Battista” - Olio su tavola di noce; 73 x 56,4 cm Paris, Musée du Louvre, Département des Peintures, Collection de Louis XIV (acquis en 1661)

ARTE

A Palazzo Reale, oltre alla mostra su Leonardo, troverete quella “Dai Visconti agli Sforza”, che può essere considerata una perfetta introduzione‬. Nel caso foste interessati c’è la possibilità di fare il biglietto congiunto: si entra prima da Visconti Sforza e si salta la coda per Leonardo. Particolarmente elastici gli orari d’ingresso, soprattutto a cominciare da metà settimana (lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30. Martedì e mercoledì dalle ore 9.30 alle 19.30. Da giovedì a domenica dalle ore 9.30 alle 24.00. Attenzione: la biglietteria cessa la vendita dei biglietti un’ora e mezza prima dell’orario di chiusura della mostra. LEONARDO 1452-1519 Dal 16 aprile al 19 luglio Palazzo Reale - Piano Nobile - MilanoInfoline e prevendite: 02.92800375 (dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30)

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Top, jacket and pants ELENAREVAÂ Costume GOLES


SECRET WOMAN Photos by Maks Pilipenko STYLING BY Anna Hryshenko


Costume FROLOV


Dress ARTEMKLIMCHUK


Dress Yana Chervinska


Dress ELENAREVA Pants Jean Gritsfeldt


Dress Jean Gritsfeldt Fur scarf SLAVA


Photos by Maks Pilipenko Styling by Anna Hryshenko Hair: Dmitry Kavelashvili Make-up: Manyashka Bukashka Models: Jeniya Janovskaya, Mark Location: G13

Dress and costume GOLES


ICONS

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ICONS

Mina diva assoluta della canzone L’ex tigre di Cremona ha compiuto 75 anni

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L

a notte del 25 marzo scorso Gigi Marzullo ha dedicato il suo programma notturno proprio a lei. “Settenote. I primi 75 anni di Mina”. Omaggio musical – sentimentale alla diva più amata e misteriosa della canzone (e non solo) del nostro Paese. Perché Mina, a partire dal bizzarro debutto per scommessa alla Bussola di Viareggio (estate 1958) fino al suo sontuoso e teatrale addio alle scene (estate 1978), è stata (ed è ancora) una cantate geniale, una creatrice di stili e pose sceniche che anticiparono i cambiamenti del costume di un’ Italia dagli anni ruggenti del boom economico fino alle soglie dei frivoli e luccicanti ma dispersivi anni Ottanta che lei attraversò, ormai invisibile ai riflettori, nelle catacombe del proprio culto divino. Idolo di un Impero costruito con le armi di una voce più unica che rara per timbro ed estensione nonché su un modo di porgere la canzone per mezzo di una gamma infinita di gesti e di sguardi in cui il suo corpo danza sull’onda delle sette note. Il binomio Mina - Italia è paragonabile, secondo noi, a quello storico tra Garibaldi e l’Unità del nostro Paese: si può dire che la cantante cremonese ha dato una forza innovativa a una stagnante canzone sentimentale e sdolcinata, strattonandola con la sua voce rock che iniettava energia tra rime anemiche e convenzionali. La rivediamo ancora oggi, in rari spezzoni da amarcord nella sua prima apparizione televisiva: 4 aprile 1959. La vediamo vestita di lamè mentre scende ancheggiando da uno sgabello e finge di limarsi le unghie, sulle note urlatissime che stravolgevano una lagnosa canzone sanremese di Wilma De Angelis. Titolo “Nessuno” che non aveva particolare espressività. Nell’urlo di Mina il titolo si ripeteva più volte con accenti swing diventando “nessunoooooooooo ti giurooo nessunoooooooooo.”. Fece scandalo questo nuovo stile musicale, nato in America con Elvis Presley. In tre minuti fece a pezzi l’icona della cantante ingessata davanti al microfono come una bella statuina. Il pubblico benpensante rimase sconvolto e qualche critico sconcertato scrisse che quella ragazza di provincia era un caso tra il patologico e il geniale. Qualcun altro le augurò di sparire il più presto possibile, perché offendeva il bel canto tradizionale e con il moto vorticoso delle sue mani faceva pensare ad allusioni erotiche. Era la fine degli anni Cinquanta e avevano appena censurato una ballerina americana come Abbe Lane, mettendo una rosa sui suoi generosi seni. Mina fu anticonformista - ai tempi però si diceva scandalosa - prima di tante colleghe che in un modo o nell’altro presero spunto dalla sua creatività. Come Patty Pravo, Anna Oxa, Loredana Bertè. Per due anni fu considerata una cantante modaiola che scimmiottava all’italiana le signore della musica jazz d’oltreoceano. Come Ella Fitzgerald e Billie Holiday. In un’intervista di Oriana Fallaci, la tigre di

Cremona, confessò di essere predisposta a cantare con lo stile delle colleghe americane, rimanendo comunque una sperimentatrice di bizzarre sonorità che facevano urlare allo scandalo i tradizionalisti. Ma il suo primo capolavoro giovanile fu l’interpretazione di un brano romanticissimo di Gino Paoli “Il cielo in una stanza” che il cantautore genovese affidò alla giovane interprete considerata a torto una cantante ye ye, per le sue strampalate canzoni come “Una zebra a pois”, “Folle banderuola”. Fu l’inizio di una carriera che in pochi anni la trasformò in una cantante versatilissima, capace di passare nello stesso brano da toni melodici a sequenze swing, dai classici napoletani come “Munasterio e Santa Chiara”, “O sole mio” a canzoni moderne ma non per questo meno romantiche come “ Ora o mai più”, “E se domani”, “ Città vuota”. Siamo alla metà degli anni Sessanta. Mina è la primadonna del varietà televisivo più elegante, firmato Antonello Falqui. Appare in continue metamorfosi, portando in Italia canzoni americane e inaugurando uno stile innovativo non solo nella musica ma anche nella performance. Il pubblico televisivo andava in estasi crescente per le sue interpretazioni memorabili come “ Vorrei che fosse amore” (1968), “Non credere” (1969), “Insieme” (1970), “Amor mio” (1971), “L’importante è finire” (1975). Quest’ultima canzone che Malgioglio scrisse proprio per lei fu un vero e proprio successo di scandalo. La cantante fu censurata e trasmessa solo alla radio finché, a furor di popolo, fu ammessa in TV. Memorabili ancora oggi le sue parole sensuali e i suoi sguardi, con i grandi occhi bistrati che la facevano somigliare a una diva stile “femme fatale”. Forse per sfuggire all’ insistente pressione dei mass - media che le avevano portato i paparazzi non solo alla Bussola di Viareggio ma anche tra le pareti domestiche, senza dire niente a nessuno Mina, intelligentemente, diede l’addio alle scene nell’estate del 1978, nello stesso locale che fu per 20 anni il suo luogo di culto e la messa in scena delle sue esibizioni più audaci. La sua invisibilità anziché nuocerle sul piano dell’immagine, l’ ha trasformata nella più grande icona della canzone italiana, in un’ interminabile creazione discografica in cui ha riproposto per anni canzoni evergreen di tutti i cantautori italiani, europei e d’oltreoceano, senza disdegnare giovani sconosciuti a cui si è donata in stato di grazia, moderna e immortale nello stesso tempo. Non la vediamo e ci dispiace, accetteremmo anche le sue rughe, il suo decadimento fisico ma a lei non interessa esibirsi. Vuole essere solo una cantante e in questo ci riesce ancora come nessun’ altra. Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese


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These Boots Are Made for Walkin’ Photos by GALLI / TREVISAN MUA and Hair BY MARIANNA NARDIN


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fur est 1969 (Atmosphere) shirt BlackMirror Design leggings Yamamay boots Pleaser Photos by Galli / Trevisan Styling by Marianna Nardin MUA and hair: Michele Di Giovanni Assistant: Andrea Basileo Model: Michele Di Giovanni



FITNESS

L’Alfa e l’omega

La sensazione come ragione del cuore


FITNESS

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a molto di moda (e tutti possiamo capirne le ragioni) proporre programmi di fitness abbreviati. Quando proposti in buona fede, ovvero come male minore rispetto al non far nulla a causa dello stile di vita frenetico a cui molti di noi sono costretti, noi siamo sostenitori di alcuni di questi programmi; quando invece si vuole sostenere che questi programmi sono i migliori in assoluto (moda molto presente fino a pochi anni fa soprattutto negli sport di forza) invece non siamo assolutamente d’accordo. Per eccellere non solo in un gesto atletico, ma anche in una funzione metabolica, questa va allenata; quanto va allenata? Va allenata il giusto, di meno si è sottoallenati, di più e si va incontro al sovrallenamento che dal punto di vista delle risorse richieste al corpo è forse più pericoloso. Riassumiamo: non troppo, e non troppo poco, sia in volume, che in intensità che in frequenza. Fare come consigliano alcuni guru dell’allenamento rarefatto ovvero allenarvi ‘alla morte’ un giorno a settimana è peggio che inutile; è dannoso (a proposito, diffidate di chi accetta di essere definito ‘guru’; il guru è una figura legata conoscenze mistiche raggiungibili solo attraverso pratiche segrete riservate a pochi adepti; la scienza di contro è aperta a chiunque in possesso di un sistema nervoso normale, accetti di fare uno sforzo volitivo e cognitivo). Praticamente senza mai allenarvi imponente al vostro corpo uno stress che ‘non riconosce’. D’altro canto passare la vostra vita in palestra oltre che imporre al vostro corpo in maniera cronica stress eccessivi vi impedirebbe di avere una vita ed usare il vostro tempo per fare ciò che alla vita stessa dà un senso; perseguire la conoscenza, stringere rapporti significativi, guadagnare denaro, ‘essere dei cittadini’ a tutti gli effetti. Per cui facciamo così, pragmaticamente. Almeno 2-3 volte a settimana e non più di 5. Pochissima aerobica, meglio niente. Pesi: panca, squat, stacco da terra, lat-machine inversa (presa in supinazione) parallele. Poche ripetizioni, movimenti esplosivi, la fine della serie è data dalla perdita di esplosività. Se deciderete di allenarvi tre volte a settimana allineate tutti gli esercizi insieme, altrimenti divideteli come più vi piace a seconda delle sessioni. Poca carne, poco olio d’oliva, pesce, verdura, frutta a volontà, qualche noce, e comunque non troppo cibo. Non avete bisogno di questi maledetti shakes proteici; la squadra di sollevamento pesi russa vince tutto,e dico tutto, mangiando pane e patate; non dovete certo fare lo stesso, ma non ingozzatevi di proteine: avete due reni, non 35. Abbiatene cura! Andrea Vittorio Romagnoli



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Thank Alessandro Rizzo, Francesco Brigida, Alexia Mingarelli, Nicolas Martin Garcia, Andrea Vittorio Romagnoli, Claudio Marchese, Cristiano Fabris, Riccardo di Salvo, Giovanni Allevi, Danilo Sanchez / Indie Mgt, Sator Endo, Patricia Veneziano / Wborn, Vicente Lujan @Capa Mgt, Diego Fragoso @Ford Models – Brazil, Bruno Rezende,

Ermenegildo

Zegna, Skull Jóias, Coca-Cola Clothing, Yves Saint Laurent, Burberry, Salvatore Ferragamo, HUGO BOSS, Ricardo Almeida,

GUCCI, Emporio Armani, Robert

Dognani, GAP, GIVENCHY by Riccardo Tisci, Christian Louboutin, AEROBATIX, MelindaGloss, Hero Seven, UGG, Isabel Benenato, CERRUTI 1881- J.O.T.T, Laurence Airline, San Marina, SANKUANZ, DSQUARED, Gaspard Yurkievich, ASSK, VIKTOR&ROLF, Strange Froots, HARMONY, Marcolin, Maria Cristina Franco, Emilie Berger, Mayu Morimoto, Aline Kaestli, Adam Amouri @Scouting One by Jon Viatge, Giorgio Marafioti, Chiara Caputo, Andrea Benedetti, Thomas carlà, Alessandra Macrì, Ida Coppola, Adriano Cattilde, Julia @2morrow Agency, JAMES GOLDSTEIN, Daizy Shely, Chicca Lualdi, Cori Amenta,

ZARA,

JENÌ,

Massimo Dutti, Alice Tamburini, MANGANO, Avaro Figlio, Compagnia Italiana,

ALDO, OUI, ODILE!,

La Perla, Maks Pilipenko, Anna Hryshenko, Dmitry Kavelashvi-

li, Manyashka Bukashka, Jeniya Janovskaya, Mark, ELENAREVA, GOLES, ARTEMKLIMCHUK, Jean Gritsfeldt, FROLOV, SLAVA, Yana Chervinska, Alice Brunello Luise, Corrado Cilardi, Zuzana Brejcakova,

Roberto Cavalli, Stella McCartney, VERSACE,

MIUMIU, Prada, Valentino RED, Balenciaga, Nanà Firenze accessori, Just Cavalli,


ks to: Rochas, Federico Barbieri, Carolina Bergonzoni, Vanessa Altieri, Daria @2Day,

Carlo Pi-

gnatelli, Angelos Frentzos, Chiara Boni, Christian Louboutin, Edward Achour Paris, Castaner, Avaro Figlio, Gil Santucci, Paula Cademartori, Alberto Zambelli, Francesco Italia, Stefania Bravi, Alessia Stefàno, Consuelo for La Prima Milano, Ennio De Cola, Samantha Passuello, Carlos and Valeria Danilova @Fashion Agency, Blackblessed, COSTUME NA-

TIONAL, Doctor Martens, John Galliano, American Apparel, Valentino, Tom Rebl, Tommy Hilfiger, Jean-Paul Gautier,

John Richmond, Yohji Yamamoto, Jordi Bello

Tabbi, Giorgia Gabrielli, Giovanni Pirri, Marco Catola, Lucio Vanotti, COMEFORBEAKFAST, Essemplare, Jimmy Choo, ZARA TOP,

Mauro Grifoni, PORTS 1961, Melissa Marcello,

Marta Martinez, Erica Mandelli, Lucas Mascarini and Bogy @Fashion, Galli / Trevisan, Michele Di Giovanni, Marianna Nardin, Andrea Basileo, Black Mirror Design, Sweet Make Milano, Mi piaci shoes, TERRANOVA, Marta

Marzotto, Philp Treacy, Zara Man, Prencipe

& CO, New Look, Est 1969, Yamamay, Pleaser, Mirko Fuhrherr, Roman Shlyakis, Lorena Florina Eracle, H&M, HAMAKI-HO, Jack & Jones, Wagner Berlin, Diesel, Scotch & Soda, Nick Nemets, Roxy Balboa, Maxim Steklyanov @Modus Vivendis, New Look Man, TOP MAN, Koton, Luigi Albino, Facibeni Fotografia, Silvia Gerzeli, Lulia Bisericaru @Esprit Model Management, Max

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PRIDE TORONTO 2015: COME OUT AND PLAY! 19-28 giugno 2015


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