LUI MAGAZINE

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mensile - anno diciassette - numero sette/otto - luglio/agosto 2013

iSSn 2039-0262

ITALIA

ESTATE Caccia al costume TRAVEL dublino DESIGN dog house SPECIALE Summer festivals


DIAMOND SPONSORS

GOLD SPONSOR

HOST HOTELS

2

MEDIA SPONSORS


editoriale

Abbiamo fame O

ggi più che mai siamo in conflitto: prima di tutto con noi stessi, di conseguenza con la società e di logica deduzione con il mondo. Poi c’è chi “crede” e alla fine se la prende anche con “qualcun altro”. Ci chiedono di respingere a braccia tese la tentazione della lamentela e della rassegnazione e di diventare uomini e donne compiuti. Ce lo impongono dopo averci rubato il presente e compromesso il domani. Dopo averci coperto gli occhi spalancati verso il futuro, annebbiato le ambizioni, pregiudicato le prospettive. Ma la cosa che ci fa arrabbiare è che chi punta il dito verso i giovani sono quelle persone che hanno potuto inseguire le loro chimere, che hanno avuto il privilegio di poter imparare dai propri errori, a cui non è stata negata l’idea, l’utopia, la presunzione (chiamatela come volete) di poter ribaltare il mondo. Fra questi poi c’è anche chi non ha voluto prendere la vita per le “palle” e ha seguito la strada, già “asfaltata”, che i genitori hanno tracciato con sacrificio per loro. A noi non è nemmeno rimasto quello... i nostri cari sono, nel migliore dei casi, in cassa integrazione, in mobilità, esodati o si barcamenano come possono per tirare avanti. Siamo certi che Leo Longannesi, circa mezzo secolo addietro, scrisse “Vissero infelici perchè costava meno” proprio pensando a quei giovani. La stessa cosa non vale per noi oggi. Le istituzioni non ci danno fiducia, come nemmeno le banche… Come finanziamo i nostri progetti? Come diamo aria alle nostre aziende? Con la pensione della nonna? Quella serve per pagare, quando va bene, la bolletta della luce. Abbiamo fame di rinnovamento, di ideali, di fughe e di sogni: in una solo parola di futuro. Ok, l’Italia non è mai stata un Paese per giovani, frutto forse di quella terribile frase tanto in voga e perennemente presente all’interno di molti annunci di lavoro (quando c’erano gli annunci di lavoro): “Cercasi giovani con esperienza”. Mai un’espressione è stata tanto illogica. Giovani ed esperienza non legano dalla notte dei tempi. La competenza è qualcosa che si acquisisce con il tempo e di certo non si impara a scuola, ma sul campo (non abbiamo mica scoperto l’acqua calda). Non a caso continuano a rimanere ai vertici sempre gli stessi in molti settori: finanza, moda, politica… Per un verso o per l’altro, la verità è che non possiamo giocarcela. Abbiamo fame di confrontarci, di fiducia, di occasioni e di lavoro; in una solo parola di crescere. Una volta il conflitto generazionale politico, o di qualsiasi altra natura, poteva anche temprare il desiderio, oggi invece è l’ennesima spina nel fianco. Il coraggio delle nostre idee è per noi un optional che non possiamo permetterci. Sbagliare, oggi significa affondare del tutto, una volta invece voleva dire provarci, crescere e nel migliore dei casi affermarsi. Chi doveva dircelo che la laurea non avrebbe più nemmeno fatto curriculum, anzi sarebbe stato un deterrente? Ci chiedono di essere ambiziosi, bene cominciamo ad esserlo quando si parla di tagli alla politica. Con le buone idee non si mangia, non oggi, non in questo Paese e forse non in questa vita. Le buone idee non finanziate rimangono solo dei pensieri e con quelli non si campa. Pericolosa è la disperazione: i fatti di cronaca lo dimostrano. Si diventa “ladri” per necessità, oggi lo abbiamo finalmente capito. Cari politici, care banche, cari…. non spaventatevi nell’ipotesi in cui entreremo nelle vostre case per svuotarvi il frigo. Abbiamo fame. Salvatore Paglia

N.7-8luglio/agosto2013 cover Photo by Fabio Bozzetti Styling by Rocco Adriano Galluccio, Giulia Brandimarti Model Luca Casarella editrice Gemeco sc - via Emile Chanoux, 22/24 10026 Pont Saint Martin (AO) direttore editoriale Calogero Urruso direttore responsabile Luciano Mantelli direttore Salvatore Paglia pubbliche relazioni Jean Paul Bianco biancoagency@gemeco.it iniziative speciali Massimo Giusio pubblicità Tel. +39 329.8622268 info@gemeco.it impaginazione e grafica Michele Alberti redazione Tel. 02 36507994 - Fax 02 91390360 redazionelui@gemeco.it stampa Starcom Events srl - Nova Milanese (MB) pubblicazione mensile Reg.Trib. di Milano N. 169 - 03/2000 hanno collaborato a questo numero: Claudio Marchese, Cristiano Fabris, Emanuele Zolfi, Emilio Quarta, Ettore Scalzi, Fabio Pamplona, Luca De Leonardis, Luca Nembrini, Marco Daverio, Matteo Bruni, Ottavio Volpe, Riccardo Di Salvo, Roberto Chiovitti, Severin Kane, Silvia Trepago Lui Magazine è distribuita gratuitamente (0,10 euro) nei locali e nelle attività gay friendly di tutta Italia e Costa Azzurra Abbonamenti Per abbonarsi a Lui Magazine (11 numeri annui) è sufficiente inviare 50 euro a mezzo bollettino postale sul C/c 26781286 intestato a Gemeco scrl specificando nella causale “abbonamento a Lui” e specificando da quale numero desiderate che l’abbonamento abbia inizio. La rivista verrà recapitata mensilmente a mezzo posta in busta chiusa, sigillata e anonima. Lui Magazine non è responsabile per la qualità, la provenienza o la veridicità delle inserzioni. La direzione di Lui sì riserva il diritto di modificare, rifiutare o sospendere un’inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’editore non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione. Non è neppure responsabile per eventuali errori di stampa. Gli inserzionisti dovranno rifondere all’editore ogni spesa eventualmente da esso sopportata in seguito a malintesi, dichiarazioni, violazioni di diritti, ecc. a causa dell’annuncio. L’apparizione di un modello sulla copertina o sulle pagine del giornale non costituisce implicazione relativa al suo orientamento sessuale. Il © delle immagini è di proprietà degli autori. L’editore rimane a disposizione per gli eventuali accordi di pubblicazione che non è stato possibile definire. I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti e quelli degli inserzionisti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio del giornale e la pubblicazione degli annunci e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.

il prossimo numero in distribuzione ad inizio settembre 2013


sommario

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MODA Hilfiger / Fiorucci

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COVER #Colorful

10

attualità Minori: vittime di violenza sessuale

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design House

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DESIGN 20

ESTATE Caccia al costume

TRAVEL 24

MODA 06

FASHION 28

COVER 10 ATTUALITà 18 4

MOTORI Voglia di evadere

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LUI MODELS Il ragazzo del mese: Vasile

23

travel Irlanda, favolosa!

24

FASHION Surf boy

28

TEATRO Speciale summer festivals

36

CITY LIFE Gli appuntamenti da non perdere

40



Calzedonia 2013 - Swimwear collection

ESTATE

Caccia al costume

Spaziando tra le grandi griffe, spulciando fra le catene low cost e strizzando l’occhio ai marchi del settore, siamo andati alla ricerca del “costume perfetto”

Q

uanto abbiamo “sudato” per avere un po’ di sole e lasciarci alle spalle la pioggia caduta nelle settimane scorse! Vogliamo spendere poi due parole sul freddo che ha fatto nei mesi estivi? Meglio di no! Visto le condizioni meteo degli ultimi mesi siamo certi che avrete rimandato la scelta del costume da bagno, ma adesso, a ridosso delle vacanze, è il caso di fare un po’ di shopping. Il trend da seguire per la stagione estiva 2013 si dirama fondamentalmente attraverso due proposte: il tessuto tecnico dai colori vivaci, quasi vitaminici e il camouflage, la fantasia mimetica proposta da molti brands. Tra i patterns tengono testa le righe, altre protagoniste indiscusse della moda uomo (vedi Lui Magazine giugno 2013), e le sempre verdi stampe floreali. In sordina i motivi tribali e i super classici delfini, pesciolini, tartarughine… Affaccio interessante per i modelli neutri/basici proposti da diversi designers nei più svariati toni bicolor, con dettagli fluo o caratterizzati dai giochi geometrici. Spaziando tra le grandi griffe, spulciando fra le catene low cost e strizzando l’occhio ai marchi del settore, siamo andati alla ricerca del “costume perfetto”. “Scontrandoci” con le diverse proposte abbiamo fatto la nostra personalissima scelta tenendo in considerazione le novità e i diversi gusti dei nostri lettori.

United Colors of Benetton

Antony Morato

Dolce & Gabbana

Perché lo abbiamo scelto. In netto contrasto con il marchio sopra citato, Benetton mantiene fede alle sue origini e punta su un’estate particolarmente vivace. Le tinte unite sono impreziosite da minuscoli giochi di tonalità a contrasto. Il modello mimetico viene rivisitato e addolcito attraverso vistose o impercettibili bande bianche. Che cosa ci piace. Il marchio ha mantenuto uno stile classico, giocando però sul particolare delle cuciture a vista che donano al mood un’aria particolare e ricercata.

Calzedonia

Perché lo abbiamo scelto. Il brand offre al compratore due diverse collezioni: An Italian Holiday e Sportive Attitude. La prima abbraccia uno stile retrò sostenendo le fantasie a pois e le tinte monocromatiche, la seconda invece punta sull’animo sportivo e offre un comfort maggiore. Che cosa ci piace. La palette di colori è decisamente molto variegata ed incontra sicuramente i diversi gusti personali. Particolarmente interessanti i dettagli fluo applicati anche sulle proposte più tradizionali e le sobrie fantasie ricercate, ma non invasive.

Perché lo abbiamo scelto. Il marchio si è distinto dagli altri per via della palette di colori. Toni non particolarmente vivaci, ma che tuttavia ci riportano al mare: ecco quindi il blu, l’azzurro ed anche il marroncino chiaro color sabbia. Che cosa ci piace. I boxers possiedono una fascia in vita molto stretta, quasi impercettibile, un dettaglio di essenzialità che fa apparire questi costumi come se fossero appena sostenuti ed in procinto di cadere. Con questo nuovo stile i boxers si vestono di una particolare audacia. Siete alla ricerca della novità? Questo modello può essere una valida scelta.

Perché lo abbiamo scelto. Il duo di moda più famoso al mondo propone, per la moda mare uomo, due stili distinti: la prima proposta gioca attorno alle figure geometriche ripetute attraverso micro disegni; il secondo invece richiama l’oriente con stampe di fiori e motivi dal sapore retrò, ma dall’animo moderno. Che cosa ci piace. I piccoli disegni ripetuti all’infinito creano un effetto ottico interessante in quanto l’occhio umano fatica ad imprimere queste immagini; aggiungendo poi l’effetto movimento il gioco è fatto. Le stampe a fiori invece sono disponibili anche nella versione bianco e nero, per smorzarne il rischio di eccesso.

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Dolce & Gabbana SS 2013

Benetton SS 2013 - Ph G. Rustichelli/FABRICA

ES collection

La Perla

Extreme intimo

Tommy Hilfiger

Perché lo abbiamo scelto. Audaci, iper colorati, ricchi di dettagli ricercati e piacevoli. La linea propone una serie di costumi molto carini, super frizzanti ed assolutamente non banali. Tra i tanti dettagli ci soffermiamo su i moschettoni e le chiusure a lacci. Che cosa ci piace. Il marchio si è fatto strada puntando su un design sagomato che avvolge e distribuisce le forme e sull’ampia offerta dei modelli assolutamente mai banali e variegati. Non a caso la gamma propone, per ogni modello, quattro stili diversi per colori e motivi.

Perché lo abbiamo scelto. Per gli amanti della sobrietà abbiamo prediletto un marchio che negli anni si è sapientemente distinto nella produzione di lingerie di classe. Curiosa la scelta di chiamare i modelli dei costumi utilizzando i nomi di famose località marittime. Fra tutte citiamo Taormina, Positano, Amalfi e Capri. Che cosa ci piace. Niente eccessi, l’insieme ruota attorno ad uno stile composto e quasi rigoroso. Degno di attenzioni il modello boxer realizzato in modo da segnare senza strozzare la figura maschile e le micro fantasie non invasive.

Perché lo abbiamo scelto. La linea gioca il suo asso nella manica puntando sul costume a pantaloncino. Questo capo è particolarmente amato dagli uomini perchè nasconde i difetti e dona alla fisicità una forma più armoniosa. Decisamente non adatto a tutti il modello elasticizzato che aderisce sul corpo come una seconda pelle sottolineandone le forme. Che cosa ci piace. Interessanti le fantasie astratte e le contaminazioni cromatiche ravvivate da fasce a contrasto.

Perché lo abbiamo scelto. Che vi piaccia o no il costume da bagno dai motivi scozzesi ha il suo fascino: mantiene una certa integrità e al tempo stesso dona un tono gioioso. È una delle poche fantasie che tutti possono permettersi liberamente. Lo stilista americano è stato uno dei pochi a proporlo per l’estate 2013. Che cosa ci piace. Come sopra citato, il modello scozzese dalle variegate sfumature di colori è il pezzo forte della collezione, ma nella linea sono presenti anche i classici modelli che rispecchiano e richiamano gli iconici colori bianco, blu e rosso del famoso logo.

Golden Point

Perché lo abbiamo scelto. La gamma di costumi proposta è vasta e variegata, sia per quanto riguarda i modelli che per le fantasie. Ideale per chi vuole acquistare qualcosa d’interessante senza girare troppo. Che cosa ci piace. La collezione accomuna due diversi marchi: Philippe Matignon e Hue. Due proposte dagli animi completamente differenti. La linea Philippe Matignon cavalca l’onda delle fantasie a fiori tropicali, delle campiture arabescate e delle righe verticali. Hue invece accomuna le fantasie marinaresche e i dettagli fluo.

Yamamay

Perché lo abbiamo scelto. Da sempre il marchio è particolarmente attento alle mode del momento e coniuga qualità e prezzo in modo concreto e tangibile. Non da meno la creatività pungente che richiama l’attenzione senza strafare. Che cosa ci piace. In primis il modello camouflage, delimitato sul cinto da una sottile riga gialla. Malandrini sono invece i boxers a micropois gialli su fondo nero. Particolari invece i modelli in finitura denim. Semplice, ma d’effetto, il minimalista slip celeste con dettagli in giallo. 7

Golden Point

Tommy Hilfiger

ESTATE


Sorry, I’m gone surfing

S

Limited edition o concorso? Tommy Hilfiger punta sui social con Art Production Fund: cinque artisti americani - Lola Schnabel, Richard Phillips, Scott Campbell, Gary Simmons e Raymond Pettibon - hanno creato tavole da surf dal design originale e personalizzato che integrano la capsule collection Surf Shack. dai ritratti tipici della cultura pop alle pitture effetto lavagna, ognuno degli artisti ha applicato la propria visione innovativa e creativa alla tavola da surf. i risultati verranno esposti in una speciale mostra ispirata al surf presso alcuni negozi Tommy Hilfiger ad Amsterdam, Anversa, Barcellona, Amburgo, Londra, Milano, Parigi e Stoccolma e in punti vendita di Miami, New York, Los Angeles, Hong Kong e Tokyo. La collezione in edizione limitata Surf Shack di Tommy Hilfiger è improntata ad uno stile di vita spensierato in acque calde e su una soffice sabbia. Abbigliamento sportivo e accessori che celebrano l’intensità della vita con un tocco preppy sul classico look da surfista. Colori freschi e linee morbide rendono leggeri e naturali i capi estivi, fatti per giornate baciate dal sole, sere dorate e falò notturni sulla spiaggia. In fondo in estate tutto può accadere.

urf Shack è la collezione ad edizione limitata che racchiude l’universo swimwear. La nuova linea che vede protagonisti i capi e gli accessori mare dedicati a lui e a lei è legata ad un concorso su Twitter e Instagram che spinge gli utenti a condividere e ad appassionarsi alla vita dei surfisti. Già, perché i “cavalcatori d’onda” hanno un approccio diverso con il mare rispetto agli altri bagnanti e per capirlo bisogna vivere in stretto contatto con i protagonisti. l’utente ha il compito di raccontare, vivere e immortalare l’attimo #gonesurfing. Una bella iniziativa che sicuramente offre la possibilità di fare nuove amicizie e, nel medesimo tempo, dona l’occasione di conoscere, nel cuore, un’attività sportiva che da sempre affascina e incuriosisce milioni di ragazzi. In palio ci sono quattro meravigliosi viaggi nelle più affascinanti spiagge surfiste del pianeta. I contribuiti principalmente interessanti verranno poi postati sul sito ufficiale del marchio; qui i fans potranno non solo dare vita ad una comunity, ma avranno la possibilità di scambiarsi pareri e consigli sulla disciplina tanto amata. al progetto si lega una partnership

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MODA

Shop and go fiorucci È

il franchising dedicato ai giovani

nel mondo del lavoro. “la vendita sulla strada bilancia un mondo sempre più concentrato sul web”, dichiara Edouard Obringer, ceo di Fiorucci e l’ironia del marchio riesce a sdoganare anche il più antico canale distributivo. L’utilizzo di un’Ape Piaggio coloratissima rende questa idea commerciale e di marketing molto originale e fresca, proprio come il brand Fiorucci. Il progetto prevede per il 2014 una messa in strada di una cinquantina di mezzi in tutta Italia per un fatturato previsto di circa 7,5 milioni di euro. Ogni persona che sceglierà di collaborare avrà un guadagno pari al 20% sul fatturato annuo della “sua” Ape Fiorucci. Gli interessati si possono rivolgere a fiorucci: 02.7645741

partito dal primo giugno a Milano “Shop and Go”! Nuovo progetto pensato per i giovani. Fiorucci, in collaborazione con Moving Shop, ha deciso di incontrare direttamente i clienti per strada. in che modo? allestendo delle api Piaggio. il negozio su tre ruote mette in vendita abbigliamento, accessori e oggettistica firmati Fiorucci e sosterà nelle zone più chic e cool della città della Madonnina per poi proseguire quest’estate il suo percorso a Forte dei Marmi. la sua particolarità sta nel fatto di offrire un’opportunità ai giovani di collaborare con Fiorucci e Moving Shop avviando una propria attività commerciale. La formula del franchising, che non prevede grossi investimenti economici per i nuovi imprenditori in erba, offre un pacchetto studiato ad hoc completo di mezzo personalizzato, licenza di vendita ambulante e collezioni, un modo per aiutare i ragazzi a entrare

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#colorful photos by Fabio Bozzetti STYLING by Rocco Adriano Galluccio, Giulia Brandimarti


Occhiali Spektre T-shirt Versace Bermuda Neil Barrett Ciabatte Adidas by Jeremy Scott


Giacca Wild Lab Generation Cardigan Yumit Benan Pantaloni Department Scarpe Givenchy


T-shirt Adidas by Jeremy Scott Jeans Philipp Plein


Canotta Rick Owens Bermuda e scarpe Givenchy


Occhiali Cèline T-shirt Givenchy Costume MSGM


Leggings Alexander McQueen


Photos by Fabio Bozzetti (Facebook: fabiobozzettiphotographer) Styling by Rocco Adriano Galluccio, Giulia Brandimarti (www.thetrendbook.com) Model Luca Casarella Hair Simone Fanari (Toni&Guy Roma) Thanks to White Gallery, Rome (www.whitegallery.it)


attUalità

Minori: vittime di violenza sessuale Le confessioni shock degli abusati durante i conflitti

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a frequenza e l’intensità delle violenze sessuali su bambini e adolescenti durante una guerra è scioccante. il nuovo rapporto di Save the Children: “Indicibili crimini contro i bambini”, ne sottolinea la crudeltà. La violenza sessuale nei conflitti” rileva che la maggioranza degli abusati ha meno di 18 anni. le violenze riguardano soprattutto ragazze adolescenti e possono avvenire per strada, nelle campagne, in casa, nei campi profughi, ma possono anche colpire i bambini e i ragazzi. Nella Repubblica Democratica del Congo, per esempio, uomini e adolescenti rappresentano il 4-10% dei sopravvissuti a violenza sessuale che hanno cercato sostegno e aiuto. Un altro studio ha rilevato che il 9% di tutti gli uomini sopravvissuti al conflitto ha sperimentato direttamente violenza sessuale. Un dato che può arrivare all’80% del totale delle vittime e che, in numeri, si traduce in una stima di quasi 30 milioni di bambini vittime di brutalità. La violenza sessuale può essere commessa da gruppi armati, gangs ed eserciti governativi. i minori sono anche vittime di abusi all’interno delle carceri e possono essere reclutati o impiegati da gruppi armati o milizie governative, a scopo sessuale. Possono diventare la “proprietà” di uno o più combattenti, dai quali sono obbligati a prestazioni sessuali, oppure a farne le “mogli”, nel caso delle bambine. “I miei compiti principali erano lavare i vestiti, pulire, portare legna da ardere e messaggi. Tra le mie responsabilità, inoltre ce n’era un’altra, che vorrei dimenticare. Venivo abusata ogni notte da un comandante diverso. Non potrò mai scordare il giorno i cui mi hanno stuprata la prima volta. È successo tre volte quella notte. Avrei voluto scappare da loro, ma non ce l’ho fatta”, afferma Amita, ricordando i 3 anni passati prigioniera dei miliziani Maoisti

in Nepal quando aveva solo 13 anni. Un’altra triste realtà, a tratti ancor più sconvolgente , è che le violenze sessuali possono essere perpetrate anche da familiari, membri della comunità, altri bambini, insegnanti, leader religiosi, peacekeepers e operatori umanitari. “l’uomo che mi ha violentata era il marito della sorellastra di mio fratello, legato ad un gruppo paramilitare o forse alla guerriglia… Dopo mi sentivo orribile, triste, continuavo a piangere. Ero incita e avrei voluto solo morire. lui abitava vicino a casa mia e non uscivo perché avevo il terrore che potesse accadere di nuovo”, racconta Angie, ricordando lo stupro che ha subito quando non aveva ancora 18 anni. In Liberia, a fine guerra, l’83% degli scampati alle violenze di genere nel 2011-12 aveva meno di 17 anni e quasi tutti avevano subito uno stupro. Nella Repubblica Democratica del Congo nel 2008 sono stati rilevati 16.000 casi di violenza sessuale contro donne e ragazze, di cui quasi il 65% nei confronti di minori (10% anche con meno di 10 anni). Durante la crisi post elettorale in Costa d’avorio - tra l’1 novembre 2010 e il 30 settembre 2011 - i bambini costituivano quasi il 52% dei casi di violenza sessuale. Nella fase post-conflitto in Sierra Leone, più del 70% dei casi di violenza sessuale sono stati perpetrati ai danni di ragazze minorenni, più di un quinto di loro aveva meno di 11 anni. L’età media in cui si subisce la violenza è quella dell’adolescenza, ma ci sono vittime anche piccolissime: “Un uomo non del nostro paese ha visto la bambina, l’ha portata via e l’ha violentata. Nessuno ha assistito. Mio suocero però ha capito cosa era successo. Quindi ha preso mia figlia e l’ha portata di fronte all’ uomo. lei ha iniziato a piangere e a strillare.” Questa la testimonianza di Maria, che ha raccontato a Save the Children dello stupro di sua figlia Diana di 5 anni in Colombia, (febbraio 2013).

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attUalità

Le violenze possono, purtroppo, proseguire anche a conflitto concluso: può accadere che ragazze che hanno subito violenze durante la guerra si ritrovino emarginate e isolate – a causa del pregiudizio che spesso le comunità hanno nei loro confronti – e si vedano quindi costrette a permanere in circuiti di sfruttamento sessuale per sopravvivere. inoltre l’impoverimento che si accompagna ai conflitti può spingere gli stessi familiari a vendere le proprie figlie a sfruttatori che le impiegano nel mercato internazionale del sesso e della prostituzione. Particolarmente a rischio di subire sfruttamento e violenze sessuali sono anche quei minori – ragazzine e ragazzini – che a seguito di una guerra si ritrovano soli, separati dalle famiglie e senza riferimenti adulti. “Ci sono stati moltissimi stupri nei campi profughi. due mesi fa hanno violentato una ragazza di 14 anni davanti ai miei occhi. Sono stati così violenti che ora è diventata incontinente”, racconta una profuga somala partecipante ai focus group di Save the Children. “la violenza sessuale è uno dei più orrendi crimini che si commettono durante un conflitto. Nessuno dovrebbe subire il dolore

e l’umiliazione di uno stupro, dello sfruttamento e della violenza, mai e poi mai un bambino - dice Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia - eppure in molti dei paesi in cui Save the Children lavora (Siria, Afganistan, Colombia, Costa D’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Giordania, Libano, Mali, Myanmar, Territori Occupati palestinesi, Somalia, Sud Sudan, i campi rifugiati di Etiopia e Kenya) migliaia di ragazze e ragazzi vivono questa intollerabile e brutale esperienza. l’impatto della violenza sessuale su un bambino o un adolescente è devastante, fisicamente, psicologicamente e socialmente. i milioni di minori segnati dalla sopruso hanno estremo bisogno di supporto materiale e psicologico anche in considerazione del fatto che le comunità di origine spesso li rifiutano e li colpevolizzano; ma ancora troppo spesso, purtroppo, le risposte ai loro bisogni sono assolutamente inadeguate. Per questo – conclude Neri - chiediamo ai paesi del G8 che il finanziamento di interventi di protezione dei bambini sia una priorità in ogni risposta umanitaria e che i bambini siano posti al centro dell’azione internazionale contro la violenza sessuale nei conflitti”.

Scopri come donare: Bonifico bancario UniCredit Private Banking IT10G0200805084000004173982 Bic-Swift UNCRITMM Bancoposta IT19Z0760101600000043019207 Bic-Swift BPPIITRRXXX i conti correnti bancari sono intestati a: Save the Children Italia ONLUS - Via Volturno, 58 - 00185 Roma Al fine di non rendere anonimo il contributo, Save the Children. invita ad indicare il vostro nominativo e recapito nelle note del bonifico. conto corrente postale n.43019207 Intestato a Save the Children Italia ONLUS Via Volturno 58 - 00185 Roma carta di credito Per donazioni con carta di credito clicca qui o chiama lo 06.4807.001. 5 per mille a Save the children Può esprimere la sua scelta in favore di Save the Children Italia ONLUS, firmando nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi (“sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale”) e indicando nello spazio sottostante il codice fiscale di Save the Children: 97227450158. Il 5 per mille non sostituirà, ma si aggiungerà al meccanismo dell’8 per mille, che rimane in vigore. Per informazioni: Per maggiori informazioni sulle modalità di donazione scrivi a: serviziosostenitori@savethechildren.it

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DESIGN

Idea3architetti

Kaldewei Barcelo Amburgo 2

Jesse & Domus Arredi

Scavolini

Tesoro, mi si è ristretto l’appartamento Addio ai corridoi, al bagno grande e alla camera da letto spaziosa

L

a rivedere le proprie esigenze di spazio sia stata il crescente costo degli immobili e la difficoltà di accedere al credito – dichiara Carlo Giordano, amministratore delegato di Gruppo Immobiliare. it –, ma va considerato anche che la riduzione delle planimetrie delle case è avvenuta per una crescente razionalizzazione degli spazi, operata tanto negli immobili di nuova costruzione quanto nelle ristrutturazioni di quelle già esistenti”. La domanda guida l’offerta immobiliare ed anche i costruttori si stanno adattando alle nuove richieste: “Diversi professionisti – conclude Giordano – hanno iniziato ad utilizzare le banche dati dei portali per verificare la congruenza della loro offerta con le domande nella zona, facendo valutazioni sui tagli abitativi e arrivando anche a rimodulare le divisioni pensate nelle prime fasi progettuali”. Il bagno è l’unica stanza che mediamente mantiene la stessa superficie; nel caso però che la zona fosse piuttosto spaziosa la tendenza è quella di ricavarne due vani più piccoli. A quanto pare la casa moderna deve essere modulabile e con tanti bagni!

a zona pranzo incorpora il salotto o è il soggiorno che ingloba la cucina? E che fine hanno fatto i corridoi? È un dato di fatto: i nuovi appartamenti subiscono delle sostanziali modifiche e di conseguenza la piantina degli appartamenti cambia. Da un’analisi condotta da Immobiliare.it su un campione di oltre un milione e mezzo di annunci, in soli cinque anni i metri quadri ricercati dai potenziali acquirenti si sono ridotti, mediamente, del 10%. A farne drasticamente le spese sono le zone di passaggio. Poi, qua e là, il resto della casa subisce tagli importanti. Perfino la camera da letto non viene risparmiata: confrontando una planimetria tipo del 2013 con una del 2007 si evince che alla stanza padronale sono riservati mediamente non più di 14 metri quadri. Con il rilevante ridimensionamento spariscono specchiere, armadi e, in alcuni casi, persino i comodini, sostituiti da parti studiate ad hoc nelle strutture dei letti. La moda o le tendenze architettoniche non hanno nulla a che fare con queste modifiche. “È innegabile che la principale spinta

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DESIGN

Ad ognuno il suo posto! I

Dog House: il divano a portata di cucciolo… e di uomo

l nuovo divano Dog House, del designer coreano Seungji Mun, combina una piccola cuccia e due comode sedute in un unico elemento. Il minimalista “the dog house sofa” non solo offre un rifugio privato per il vostro cane, ma mantiene i vostri interni ordinati. Addio improbabili ceste camuffate da cucce sparse per casa: questa soluzione è una valida proposta in grado di coniugare l’effetto minimalista, tanto in voga nel campo del design d’interni, con il profondo amore che nutrite per il vostro fedele amico a quattro zampe. L’ideatore del progetto ammette: “Dal momento che gli animali domestici sono una parte integrante della nostra vita ha senso stare insieme e utilizzare le cose simultaneamente piuttosto che possedere oggetti dedicati a noi e a loro”. È proprio da questa convinzione che prende vita la m.pup’s: un’intera collezione di mobili interamente ideata per coniugare i vostri comfort con quelli del vostro “compagno peloso”. Il divano Dog House oltre ad essere dotato di morbidi cuscini estraibili sia per voi che per fido, possiede uno sbocco laterale che vi permette d’interagire con l’animale in ogni momento. Lo spazio concesso a voi è di due pratici posti, mentre l’area dedicata al cucciolo permette ad un cagnolino di piccole/medie dimensioni una riservata e agevole zona relax. La struttura è stata realizzata con materiali resistenti e facili da pulire come il massello di frassino e la tela. L’idea di combinare l’abitazione umana con quell’animale ci è piaciuta molto, ciò nonostante siamo convinti che il vostro cucciolo di certo sconfinerà i vostri spazi. Ma, in fondo, il bello di una convivenza è proprio questo.

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MOTORI

Voglia di evadere d

3000 km in Francia con il nuovo Yes 694

ecidere di fare un vacanza in camper vuol dire accettare di mettersi in gioco e di lasciare a casa tutte le regole e costrizioni a cui siamo abituati o di cui siamo schiavi. Non si è più legati ad un tesserino da timbrare, ad un etichetta nel vestirsi a pranzo o a cena e neppure vincolati dal tempo bello o brutto che sia. Con questo spirito abbiamo non provato su strada, ma vissuto quello che gli addetti ai lavori chiamano Veicolo Ricreazionale Semintegrale. Una settimana in Francia percorrendo più di 3000 km in statali e autostrada con una media di 10 km con un litro di carburante. il marchio Yes è molto giovane ed è opera di un italiano che conosce bene il mondo dei turismo itinerante. Questa consapevolezza la si ritrova vivendo il veicolo a bordo e trovando tutte le dotazioni che sono necessarie per godersi la vacanza. Per una volta apriamo le considerazioni dal prezzo che riesce ad essere sotto i 30.000 euro offrendo lo spazio utile per 4 persone adulte con peculiarità progettuali e costruttive dedicate a chi, pur cercando un prodotto completo, affidabile e confortevole, non intende investire cifre elevate. le caratteristiche tecniche che distinguono questo prodotto è la telaistica Fiat Ducato, offerta con motorizzazioni da 2, 2.3 e 3 litri Euro 5. La linea segue la configurazione più classica con cupolino, mentre la scocca sandwich con rivestimento esterno in vetroresina è identica alla produzione della

casa madre Pla che detiene il marchio Yes. A bordo, pur regnando la semplicità, ci è piaciuta molto la colorazione degli arredi e la robustezza di alcuni particolari come i miscelatori, le guide dei cassetti e gli interruttori. La sostanza e la qualità l’abbiamo trovata su particolari come le ante dei pensili crema con pregevoli maniglie metalliche e le cerniere delle porte e mobili. Insomma, quei componenti più soggetti al logorio del tempo. Non è da meno la componentistica che annovera, tra l’altro, cucine con gruppi cottura a tre fuochi e lavello con miscelatore, riscaldamento Truma Combi 4 e illuminazione interna completamente a led. la disposizione segue la logica più vivibile di avere due ambienti separati: dietro un letto matrimoniale (estremamente comodo e di dimensioni casalinghe!) che sovrasta il garage, al centro i servizi e il blocco cucina e davanti una generosa dinette che ospita l’altro letto matrimoniale a comando elettrico e basculante. Su strada i sette metri di lunghezza si camuffano abbastanza: l’effetto cosiddetto “schiaffo” non si avverte in modo invasivo sia quando si sorpassa, sia quando si è sorpassati. La garanzia sul prodotto arriva ancora una volta dalla meccanica Fiat che anche nella potenza più piccola (come quella che equipaggiava il nostro veicolo) riesce ad mantenere un ottimo margine di potenza e di sicurezza. Cristiano Fabris

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LUI MODELS

Vasile

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Il ragazzo del mese

uglio ed agosto, mesi caldissimi e pieni di gustose avventure, abbronzature da sogno e spiagge dorate, ci regalano un altro bel ragazzo, questa volta lombardo: Vasile. Questo aitante boy milanese è alto un metro e ottantaquattro centimetri per settantasei chili di muscoli torniti. Di origine rumena, è però in Italia ormai da dodici anni, fa il modello, l’indossatore per servizi fotografici e pubblicitari e si occupa di cosmesi e acconciature. E’ un grande esperto di parrucche ed hair - styling, ama la moda, lo spettacolo e naturalmente adora il mondo della discoteca. Il suo nome, “Vasile”, è uno dei più comuni e diffusi nell’Est europeo, ed in particolare in Romania. La sua origine risale al greco “Basileios”, che significa “reale”, “regale” (di qui anche il termine “basilica”, ed il nome del basilisco, rettile stranissimo e dalle abitudini eccentriche). Ed è arrivato a rapida fama anche grazie al vastissimo culto di San Basilio, eminente figura del Cristianesimo greco-bizantino, e che ha dato il nome a molti santi e vescovi orientali. Da non dimenticare l’immensa chiesa, dedicata al santo, nel centro di Mosca con le sue cupole sfavillanti. Tornando al nostro ragazzo del mese, va precisato che Vasile vanta numerose esperienze di organizzazione ed animazione, ama realizzare feste e spettacoli, ha un notevole gusto artistico. Inutile precisare che il suo fotografo di fiducia è il bravo Giovanni Drago, onnipresente protagonista delle notti glamour milanesi. Per contattare Vasile per sfilate, servizi fotografici ed animazione, il numero è 348 4549347. (per partecipare alle selezioni de “Il Ragazzo del Mese” di Lui Magazine, o essere inserito in casting per calendari, sfilate e pubblicità, inviare una mail con foto e cv a: modelnews@email.it) m.g.

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TRAVEL

Irlanda, favolosa!

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Appunti di viaggio alla scoperta di un Paese gay-friendly

he l’Irlanda fosse terra magica, popolata da folletti e gnomi, e immersa nel verde che più verde non si può, era cosa arcinota pure a noi, ma che gli abitanti di questo limbo di terra in perenne lotta col mondo anglicano fossero anche particolarmente gay-friendly, questo, a dire il vero, un po’ ci ha sorpreso. La nostra redazione ha partecipato ad un viaggio glbt, organizzato perfettamente dell’Ente del turismo irlandese e dal tour operator specializzato in mete arcobaleno Twizz viaggi. Siamo partiti un po’ prevenuti, ma comunque con forte simpatia per un popolo, quello degli irlandesi, che ha molto in comune con noi Italiani, se non altro il fatto di essere stato nel novecento una nazione di emigranti in cerca di fortuna (ad inizio secolo scorso negli States le comunità italiane e irlandesi erano tra le più numerose tra gli immigrati e, ad onor del vero, tutte e due non erano certamente tra le più ben accolte). In Irlanda tutto è friendly: i giovani non sono stereotipati come certe fashion victims di casa nostra, fanno festa e invadono le strade anche con temperature per noi “da cappotto”, in una sorta di carpe diem perenne che intende la-

sciarsi alle spalle le atrocità di una guerra di indipendenza dall’Inghilterra che non ha ancora cancellato le cicatrici e che ha avuto un importante momento di riconciliazione con la visita nel 2011 della Regina Elisabetta al Giardino della Rimembranza nella capitale dove ha deposto una corona di fiori in omaggio ai caduti per l’indipendenza dell’Irlanda dal Regno UnIto. Dublino è da vedere, da vivere. Una città poco più grande di Bologna, a dimensione d’uomo. Tutto qui è valorizzato: anche l’albergo dove hanno dormito Stanlio e Ollio. Il nostro viaggio è iniziato con la visita alla Guinness Storehouse (www.guinness-storehouse.com): un monumento per un’azienda che ha fatto l’economia della città e il cui fondatore, il signor Guinnnes appunto, alla pari di certi imprenditori illuminati come il nostro Adriano Olivetti, ha distribuito anche conquiste sociali come le case e gli asili per i dipendenti disegnando così lo sviluppo sociale, ma anche urbanistico, dell’intera zona. Ai magazzini Guinness nulla è lasciato al caso: ti raccontano la storia della fabbrica (a partire dal contratto di sfruttamento dei terreni), le fasi della produzione della birra, le materie prime fino

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TRAVEL

a farti anche spillare il boccalone con tanto di attestato e a farti gustare la nera cremosa all’ultimo piano dell’edificio che a ‘mo di torre panoramica regala una completa e particolare vista sulla capitale d’Irlanda. L’albergo che ci accoglie, il Morgan (www.themorgan.com), è tra i più blasonati. Molto fashion, in stile essenziale-ikea di lusso, è il massimo per il target gay: è lì che è stato presentato il programma del locale gay pride. Moderno, dal giusto rapporto qualità-prezzo, offre delle suites a prezzi abbordabili. E con tanto di palestra dove in una cornice a metà tra un casinò di Las Vegas e una residenza imperiale-napoleonica con lampadari a pioggia, il rischio di aumento della pressione sistolica è all’ordine del giorno vista la muscolossima “fauna” locale. Di sera l’albergo si trasforma in una frequentatissima discotecapub. L’attico è spettacolare: è dotato di un bar ospitato in un coloratissimo pulmino stile “Priscilla nel deserto”. E’ nel centro della città, in Temple Bar, il quartiere culturale ed artistico, ricco di vita e pieno di ristoranti e pubs che suonano musica per tutti i gusti. Sempre in tema di accomodations segnaliamo nel quartiere “The merchant house” (www.themerchanthouse.eu), cinque suites di lusso una diversa dall’altra: alla reception vi accoglie un ragazzo di una bellezza “spaziale” che si divide tra la luxury guest suite accomodation e il sexy shop/ cruising sottostante l’hotel. Il bus turistico è sempre il mezzo ideale per conoscere una città senza correre il rischio di farsi venire l’acido lattico alle ginocchia. Di cose da vedere ed apprezzare a Dublino ce ne sono parecchie. La Cattedrale di San Patrizio è una meta d’obbligo. Edificata nel XIII secolo su un sito in cui i Normanni costruirono una chiesa in pietra nel 1191, è un monumento significativo per la vita irlandese e trasuda di storia. Così come il Trinity College, la più antica università irlandese con la sua ricca ed immensa biblioteca (con più di 300.000 libri), ricca di manoscritti millenari come The Book of Kells, un vero e proprio tesoro nazionale. Librerie, teatri, musei non mancano in una città che ha dato i natali a tutti i leggendari scrittori, poeti, musicisti e cantastorie e artisti del paese. Si respira aria di cultura e tradizione (in ogni angolo ci sono parchi con statue), ma anche di buona e sostanziosa cucina. Al The Guinness Storehouse si apprezza la carne (che pare essere il piatto preferito dagli Irlandesi) cotta nella birra, mentre il Rustic Stone Restaurant (il cui chef è il vincitore del Masterchef locale) è senza dubbio un tripudio di sapori per il palato. Da provare il gelato di carota e finocchi. Se poi voleste una vera zuppa di verdure accompagnata da uno degli innumerevoli tipi di pane locale non potete non fare un salto al “Cornucopia Restaurant”, in Wicklow Street. Da assaggiare anche i vari dolci letteralmente “inzuppati” nel burro. E se invece voleste provare il mojito caldo l’appuntamento è con il “the Hendricks High Tea experience” a “The Westin Dublin”, un lussuoso hotel in Westmoreland Street dove c’è addirittura un bar dedicato alla menta. Se la capitale è un vero e proprio fermento di attività, a pochi chilometri il paesaggio cambia radicalmente e ci si immerge nel verde rigoglioso. Ad una mezzora dalla capitale, collegati da una caratteristica ferrovia, ci sono i villaggi dei pescatori affacciati sul mare. Il nostro gruppo ha pranzato al King Sitric Restaurant (htttp://kingsitric.ie): ci è stato proposto un menù degustazione di pesce formidabile che andava dalle cruditée (ostriche, gamberoni), alle aringhe e salmone affumicato fino a specialità di pesce locale simili alla merluzzo proposti alla piastra ed accompagnati da salsine e ottimo vino bianco locale. Irlanda, che chic! Turismo Irlandese: Piazzale Cantore 4 - Milano Tel. 02.48296060 - informazioni@tourismireland.com www.irlanda.com - www.thegatheringireland.com

I compagni di viaggio

Valentina Salaris (Ufficio del Turismo Irlandese), Romano Simonelli (Twizz Tour operator), Ivan Pertugi (Twizz Tour operator), Giovanni Carlo Rossi Barilli (rivista Pride), Roberto Rambaldelli (Guida Viaggi), Roberto Polce (sito viaggivacanze.info), Calogero Urruso (Lui magazine), Jean Paul Bianco (Guide magazine) e Mary Lavery, la più effervescente e simpatica guida turistica irlandese (candidata ad ed essere nominata guida icona gay dell’anno).

C.U.

Twizz Viaggi: Via Plinio, 11 ang. via Morgagni - Milano Tel. 02.29531322 - Cell. 347.2659543

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TRAVEL

Gay life irlandese

a dublino i locali e le attività gay non mancano. la discoteca più famosa, anche perché è stato il primo locale omo in Irlanda, è “The George”, in South Great George’s Street. È dotata di tre bar, una pista per ballare, un angolo per gli shows delle drag e un’area esterna salotto per i fumatori, in una cornice molto easy. Frequentato anche da lesbiche e etero simpatizzanti. Non molto distante c’é il “The dragon”, disco multi sala e caratterizzata da una stanza con salotti in stile “cinese” assolutamente da vedere: l’ambiente è multietnico, ma fate attenzione a non esagerare con le effusioni in zona bagni dato che i buttafuori non ci pensano due volte ad accompagnarvi all’ uscita (ingresso euro 12, consumazioni euro 6). Al “Pantibar”, in Capel Street, a farla da padrone, anzi da regine, sono le drag queens con spettacoli divertenti, forse un po’ troppo lunghi per chi non conosce bene la lingua inglese. Due le saune presenti nella capitale irlandese: segnaliamo la ”Boilerhouse”, il cui target non pare molto giovane. Esistono anche due cruisings: il più centrale è quello ospitato dal sexy shop sottostante l’hotel “the merchant house”.

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TEATRO

Marco Daverio: autore teatrale e direttore artistico di commedie musicali in Italia e Francia è attualmente Responsabile Progettuale del Balletto di Milano. Da diversi anni associa l’attività artistica all’impegno nel sociale e alla difesa dei diritti civili. E-mail: marco.daverio@fastwebnet.it

Scelti per voi... In questa rubrica vengono segnalati alcuni spettacoli che possono interessare i lettori appassionati di prosa, musica, opera e balletto

Speciale festivals estivi

Tempo d’estate: voglia di relax al mare o in montagna, di viaggi esotici... ma anche tempo di festivals dedicati alla musica e al teatro Prosa

Opera

Pochi luoghi sono così suggestivi come lo Sferisterio di Macerata, meta turistica a pochi chilometri dalle spiagge marchigiane sull’Adriatico. Questo teatro all’aperto, costruito nel 1823 su progetto dell’architetto neoclassico Ireneo Aleandri, è ritenuto dai cantanti lirici il luogo con la migliore acustica in Italia. L’edizione 2013 del tradizionale festival lirico si avvale della direzione artistica di Francesco Micheli e si svolgerà dal 19 luglio al 10 agosto. La manifestazione avrà come tema “Muri e divisioni”, inaugurando un triennio di produzioni dedicate al compositore Giuseppe Verdi nel bicentenario della sua nascita. In cartellone una nuova produzione di “Nabucco” affidata a Gabriele Vacis, un padre del teatro civile italiano che affronta questa vicenda di muri e divisioni tra popoli elaborando la lunga esperienza dei conflitti mediorientali maturata attraverso anni di collaborazione con il “Palestinian National Theater”. Sul podio Antonello Allemandi, uno dei direttori italiani più affermati nei maggiori teatri europei, e nei ruoli dei protagonisti Alberto Mastromarino e il giovane soprano argentino Virginia Tola. Segue “Il Trovatore” con la regia del messicano Francisco Negrin, uno specialista nell’utilizzo creativo di spazi scenici insoliti. Aquiles Machado interpreta Manrico, il Conte di Luna è il baritono Simone Piazzola, mentre Leonora è il soprano Susanna Branchini. Il maestro Paolo Arrivabeni torna allo Sferisterio dopo il grande successo riscosso dalla sua Bohème nel 2012. L’omaggio a Benjamin Britten nel centenario della nascita inizia dal 28 luglio al Teatro Lauro Rossi con Il Piccolo Spazzacamino, capolavoro del teatro musicale per l’infanzia, popolarissimo nel mondo anglosassone. La regia è affidata alle mani esperte di Henning Brockhaus. La direzione è di Francesco Lanzillotta, romano, tra i direttori emergenti nel panorama musicale italiano. L’8 agosto lo Sferisterio si trasforma nella foresta di Atene per ospitare i “Sogni Di Una Notte Di Mezza Estate”, quarta ed ultima produzione del 2013 e anello di congiunzione tra opera e sperimentazione teatrale. Francesco Micheli ripercorre fedelmente il testo shakespeariano arricchito delle musiche celebri di Mendelssohn e Britten. La formula sperimentata con il “Flauto Magico tascabile” del 2012 al Teatro Lauro Rossi cresce e conquista i grandi spazi dello Sferisterio e un cast di lusso: Carmela Remigio nel ruolo di Helena, Gabriella Sborgi in quello di Hermia, Pervin Chakar nel ruolo di Titania, mentre il personaggio di Puck, il terribile elfo magico, arduo banco di prova per attori shakespeariani, è Lella Costa, mattatrice nazionale del monologo intelligente. La direzione d’orchestra è dell’americano Christopher Franklin.

Nell’incantevole cornice di Cividale del Friuli, città d’arte inserita nell’ Unesco World Heritage List, meta turistica vicina alle spiagge di Grado e Lignano, si svolge uno dei festival teatrali più importanti a livello europeo: il Mittelfest, dal 12 al 20 luglio. Questa edizione 2013 dedica particolare attenzione a due nazioni mitteleuropee: Croazia e Ungheria. In apertura la prima mondiale di “Michelangelo” dell’autore croato Miroslav Krleža, con la regia visionaria ed eclettica di Tomaž Pandur: una coproduzione che vede in sinergia il Teatro nazionale di Zagabria, il Festival di Lubiana, Mittelfest e il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove lo spettacolo verrà rappresentato la sera di venerdì 12 luglio. Il calendario prevede un ventaglio di proposte avvincenti: sabato 13 l’anteprima di “Microcosmi”, capolavoro letterario di Claudio Magris, trasformato in uno spettacolo itinerante dalla regia di Giorgio Pressburger. Microcosmi si svolgerà in nove tappe, disseminate nello straordinario palcoscenico di Cividale del Friuli. La metafora di Microcosmi dà anche il titolo a tutta l’edizione 2013 di Mittelfest. I microcosmi culturali che compongono questo straordinario mosaico della civiltà europea sono infatti l’essenza stessa del festival, che confronta diverse visioni dell’esistenza, del mondo, della storia, distillate nelle forme della prosa, della danza, della musica. Sul palcoscenico del Teatro Ristori invece si alterneranno altri mostri sacri della prosa e del cinema italiano, tra cui va ricordata almeno Adriana Asti, con i due atti unici di Jean Cocteau (“La voce umana” e “Il bell’indifferente”) e il nuovo divertentissimo lavoro di Lina Wertmüller (“Un’allegra fin de siècle”), excursus sulla storia italiana del secolo scorso, amaro e quanto mai ironico, com’è nel suo stile. Divertimento, quindi ma anche elementi di riflessione su temi attuali e scottanti, come quello dell’autocensura – cui la cultura europea è stata costretta dalle minacce degli estremisti islamici – che sarà il tema di “L’intervista”, testo sviluppato sulle vicende che portarono al brutale assassinio di Theo van Gogh vittima di un fanatico islamista per il suo film “Submission”, nel quale criticava le condizioni di inferiorità delle donne arabe. Per finire “Vivo e coscienza” di Pier Paolo Pasolini, prima assoluta dell’unico canovaccio coreografico del regista e poeta di Casarsa della Delizia, nella riduzione della Scuola Paolo Grassi di Milano.

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Spot Light TEATRO

In occasione del numero doppio luglio/agosto abbiamo deciso di dedicare lo spazio spot light per mettere sotto riflettore 5 dei principali festival estivi italiani con indicazione dei rispettivi siti internet per trovare ogni informazione.

di affiancare e proseguire in campo teatrale l’attività scientifica della Fondazione Rossini: è nato così un originale laboratorio interattivo di musicologia applicata, finalizzato al recupero musicologico, teatrale ed editoriale di tutto il sommerso rossiniano. Accanto a partiture classiche del catalogo rossiniano, ricondotte alla lezione autentica, il Festival vanta anche un lungo elenco di titoli sconosciuti, restituiti in allestimenti importanti, accolti da critica e pubblico come autentici eventi culturali. www.rossinioperafestival.it

ASTI TEATRO 35

Forte della straordinaria affluenza di pubblico registrata durante la scorsa edizione torna Asti Teatro, con un programma ricco e uno sguardo particolare sul giovane teatro e sulle grandi attrici italiane. Dal 29 giugno al 7 luglio nove giorni di spettacoli, incontri e animazione nei luoghi più suggestivi di una città-laboratorio che si offre e si modella per un progetto di teatro totale articolato in più linee programmatiche. In programma oltre 50 spettacoli, con molte prime nazionali e protagoniste come Maddalena Crippa, Caterina Vertova, Mariangela D’Abbraccio, Laura Curino, Iaia Forte, Daniela Piperno, Elena Bucci, Maria Laura Baccarini e tante altre. www.comune.asti.it/teatro

FESTIVAL DEI 2 MONDI SPOLETO

Si svolge dal 29 giugno al 15 luglio 2012 la 55a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, storica manifestazione culturale che negli ultimi anni si è riaffermata quale evento di risonanza mondiale, appuntamento da non perdere dal punto di vista dell′ eccellenza artistica e da quello della competitività sul mercato internazionale dello spettacolo. Terreno d′incontro fra culture diverse e grandi esperienze artistiche provenienti da tutto il mondo, prestigiosa ribalta per artisti di fama, vetrina per quelli emergenti, e di nuovo luogo di produzioni originali, il Festival porta in scena le massime espressioni dell′opera, della musica, della danza, del teatro, con uno sguardo attento anche sull′arte contemporanea. www.festivaldispoleto.com

FESTIVAL BORGIO VEREZZI

Torna il grande Teatro a Borgio Verezzi, con otto prime nazionali per ventuno sere di spettacolo, dall’ 11 luglio al 10 agosto, tutte nella scenografica piazza Sant’Agostino, che nel lontano 1967 diede i natali al Festival. All’attore e regista Giancarlo Cobelli, recentemente scomparso, va la dedica della quarantaseiesima edizione: con le sue regie di Shakespeare e Goldoni impresse negli anni Settanta la svolta al Festival, portandolo ad una dimensione nazionale. www.festivalverezzi.it

FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA MARTINA FRANCA

Dal 13 luglio al 1 agosto, il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca è nato nel 1975 su iniziativa di un gruppo di appassionati musicofili capeggiati da Alessandro Caroli, primo presidente del Festival, con il determinante supporto di Franco Punzi, allora Sindaco di Martina Franca, e di Paolo Grassi, all’epoca sovrintendente del Teatro alla Scala. Fin dagli esordi il Festival si è caratterizzato per la coraggiosa riproposta di un repertorio e di una prassi esecutiva sottovalutati L’anno 2013 appunta sul calendario musicale alcuni significativi anniversari, a partire da quelli dei due giganti operisti dell’Ottocento: Giuseppe Verdi e Richard Wagner, oltre a quelli di Benjamin Britten e Gesualdo da Venosa, tutti significativamente onorati dalla XXXIX edizione del Festival della Valle d’Itria. www.festivaldellavalleditria.it

ROSSINI OPERA FESTIVAL PESARO

Il Rossini Opera Festival è un ente autonomo che promuove l’omonima manifestazione lirica internazionale interamente dedicata a Gioachino Rossini che quest’anno ha luogo dal 10 al 23 agosto a Pesaro, città che dista pochi chilometri dalle celebri mete vacanziere di Rimini e Riccione. Suo scopo è il recupero, la restituzione teatrale e lo studio del patrimonio musicale legato al nome del compositore. Il Rossini Opera Festival è stato istituito nel 1980 ad opera del Comune di Pesaro con l’intento

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I LOVE SICILY

considerato peccatore incallito, mai pentito, sempre orgoglioso della propria identità, tanto che la ostentava con un vero e proprio codice vestimentario e gestuale. Passò alla storia come una vera e propria posa che possiamo vedere nel repertorio fotografico del grande Oscar. il grado minimo della sua eleganza era un doppiopetto con cui si sbizzarriva, cambiando colori e accessori come il cappello, a volte a larghe falde, a volte la classica bombetta. Non mancava mai il garofano rosso all’occhiello. Spesso infilava i pantaloni in stivali di pelle che sfoggiava con inimitabile eleganza. Tutto questo fece moda nei salotti londinesi che furono luogo di debutto e nello stesso tempo trappola per il suo destino. Questi salotti mondani erano frequentati da nobili, tra cui membri della corona inglese, gentiluomini e gentildonne che vivevano un’esistenza piacevole e spregiudicata. Non mancavano i borghesi di alta cultura, spesso dissoluti e dissipatori di ingenti patrimoni. Per il giovane oscar andavano in delirio. Era bello, seducente, elegante, geniale. Tutte doti che creano ammirazione e non mancano di trasformarsi in perfida invidia. in breve tempo oscar Wilde divenne famoso come personaggio mondano. L’incarnazione vivente del dandy di lord Brummel. Il guaio per oscar fu l’essersi innamorato di un ragazzo bellissimo e cinico Alfred Douglas, figlio del marchese di Queensberry un noto pseudo bigotto che lo perseguitò legalmente, considerandolo colpevole di aver traviato il figlio. Mentre la fama di scrittore cresceva con i successi teatrali e con il suo romanzo autobiografico “Il ritratto di Dorian Gray”, cominciavano i guai nella vita privata. romanzo senza intreccio di tipo realistico, “Il ritratto di Dorian Gray” è un capolavoro dell’estetismo decadente. In ordine cronologico, il terzo a livello europeo, dopo “Il piacere” di D’Annunzio (1889) e “Controcorrente” di Huysmans (1887).

di riccardo Di Salvo (info@riccardodisalvo.it) e Claudio Marchese (info@claudiomarchese.it)

la Sicilia e gli scrittori

l’amor greco a taormina

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i piace rileggere autori che non fanno parte del circo mediatico. Uno tra i pochi che sopravvivono all’usura del tempo è oscar Wilde. Chi lo conosce dai banchi di scuola, forse lo ricorda come autore scandalistico, precursore dell’epoca del gossip che oggi impera alla TV e sulla stampa rosa. Ma lo scandalo che circonda questo autore è un po’ diverso da quello attuale. Basta dare uno sguardo alla biografia e chiunque capisce che il concetto stesso di scandalo, alla fine dell’Ottocento, era intrecciato con l’idea puritana del peccato che i cattolici chiamiamo “lussuria”. Si tratta di un peccato carnale, uno dei più piacevoli, come quello di gola. Ma Oscar Wilde fu

I NuoVI DANDY DI SICIlIA

“La gioventù sorride senza ragione. È una delle sue grazie maggiori” (Oscar Wilde) 38


Prima di conoscere la consacrazione internazionale, questo romanzo fu messo al bando, considerato opera immorale solo perché l’autore esaltava la lussuria e, in particolar modo, la sua espressione omoerotica che allora si chiamava con una parola medioevale “sodomia”. Non fu il libro in se stesso causa della sua condanna a due anni di lavori forzati nel carcere di Reading. Bensì l’accusa infamante e delle leggi approntate sul momento, per incastrarlo come pubblico peccatore. Iniziò una vera e propria persecuzione contro Oscar Wilde che diventò famigerato più che famoso, tanto che gli stessi critici che lo avevano osannato lo definirono un fenomeno di costume, più che un grande scrittore. Nessuna critica, però, fatta a scopo diffamatorio può cancellare un’opera d’arte come quella di Wilde che oggi è letta e vista come una delle massime espressione della letteratura mondiale.

Il dandy a Taormina

Uscito dal carcere nel 1897, Oscar Wilde riuscì a pagare in parte i debiti accumulati durante gli anni della disgrazia e venne in Italia (per approfondimenti, vedi G. Dall’Orto, “Oscar Wilde in Italia” http://www.giovannidallorto.com/saggistoria/wilde/wilde. html). Soggiornò a Taormina con l’amato Alfred, dove rivide il fotografo tedesco Von Gloeden, innamorato della bellezza greca dei ragazzi siciliani da lui stesso fotografati. Proprio questo tipo di bellezza cercava Oscar Wilde, abituato al biondo Alfred che era esattamente l’opposto . Von Gloeden gli insegnò ad amare quello che lo stesso Oscar Wilde definì l’”amor greco”, espressione di sensualità e di armonia, pur nell’estrema naturalezza dei soggetti ritratti dal barone tedesco. Foto di Fabrizio Cavallaro da un’idea di Riccardo Di Salvo Art director Riccardo Di Salvo Modelli: Marco Naso, Leandro Saraceno, Giuseppe Oliva, Andrea Pulvirenti

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CityLife

Gli appuntamenti in città GaRAGE CLUB

TORINO. Programma serate di Garage Club: Lunedì, mercoledì e venerdì ore 22.00: Naked Party Martedì ore 21.30: Young Party riduzioni per Under 25 + distribuzione gadget “gioca sicuro” Sabato dalle 21.30: Ibiza Night beachwear + tropical drinks e sorteggio consumazioni omaggio per Queever. Giovedì e Domenica sera: serata ordinary. Locale Young & Bears friendly. Sauna finlandese, bagno turco, idromassaggio, lounge bar, video corner, glory wall, ambienti relax, area fumatori e nuova sala video. Aperto tutti i giorni dalle 14.00 alle 02.00. Garage Club Spazio Uomo - Corso Stati Uniti 35, Torino info: 346.3006612 - www.garageclub.it

DEPOT

Milano. Anche in estate il club rimane aperto. Chiusura solo dal 12 al 17 agosto compresi. Tutti gli eventi normalmente in calendario rimangono programmati come al solito. I calendari di luglio e agosto sono visibili sullo spazio pubblicitario su Lui o sul sito www.depotmilano.com. Non perdete i naked con passamontagna e gli appuntamenti fetish (fist, piss) che da sempre contraddistinguono il locale. L’ingresso è riservato ai soci Key We. Napoli. Il club rimane aperto tutta l’estate. I parties che rendono famoso il locale vi terranno compagnia e vi faranno eccitare nonostante il caldo di questi mesi. Blackout party, serate dedicate agli orsi, serate in mutande o completamente nudi e l’appuntamento “al primo colpo” sono in programma sia a luglio e agosto e i dettagli potete trovarli sul sito internet www.depotnapoli.com o su questo numero di Lui. Ingresso riservato ai soci Key We.

BANGALOV

MILANO. In un locale climatizzato e confortevole restano sempre roventi le serate al Bangalov, che offre dress code differenti per serate mai uguali. Con la complicità del locale potrai finalmente trasgredire in assoluta libertà. La cura dei dettagli, della musica e delle luci rendono l’atmosfera accattivante ed unica e sicuramente un cruising diverso ed internazionale. Il locale si prende una piccola pausa estiva dal 11 al 26 agosto, per poi ripartire con la nuova stagione, sempre ricca di eventi e novità. Lo staff di Bangalov augura una buona estate a tutti e come sempre buone serate. Chiedi di essere membro del Club su Gayromeo e riceverai le newsletter delle serate con relativo dress code o collegati alla pagina facebook. Ingresso consentito ai possessori tessera Uno Card e One Pass. www.bangalov.com Tel. 02 33220193 - Mob. 389 2071335

IL PICADOR

GALLIPOLI. Il Picador nasce dalla volontà dell’imprenditore salentino Oscar Peschiulli che individua nella splendida pineta sul lungomare di Gallipoli il posto ideale dove far sorgere un locale glbt. In oltre 10mila metri di verde e macchia mediterranea nasce inizialmente un piccolo bar, frequentato da un gruppo di amici diventati migliaia in pochissimo tempo tanto da richiedere l’ampliamento della location e la sua trasformazione in discoteca. COMUNICATECI LE VOSTRE INIZIATIVE ENTRO IL 15 DI OGNI MESE / E-mail: redazionelui@gemeco.it - Fax 02 91390360

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NEWS & APPUNTAMENTI

S.F.C.

IL PIACERE PUNTA A SUD!

SOUTH FACTORY

CLUB

SAuNA AMErICAN BAr

Aperta tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 15 alle 22. Il sabato aperto tutta la notte. Serate con servizio di american bar come piacevole e riservato punto di ritrovo o semplicemente per inizio serata. Visitate per il programma la pagina facebook: south factoryclub

Via fischetti, 10 95131 Catania Tel. 095.530458

Una pista su due livelli, sette postazioni bar, un privé con 150 posti a sedere e da quest’anno una zona ristorante, costituiscono la struttura del Picador, quella tangibile, fatta di legno bianco e pietre salentine, c’è poi quella che si può percepire solo frequentando le serate, l’anima vera del posto, rappresentata dalle oltre cinquemila persone che nel pieno dell’estate frequentano ogni singola serata: il mercoledì è “Mala Educacion”, la serata più divertente, trasgressiva e irriverente della costa ionica, animata da drag queen provenienti da ogni parte d’Italia come Raven Voice, Nikita Magno, She Wulva e dai loro rispettivi corpi di ballo. In consolle il dj Farag Fosset e il “trascinatore” per eccellenza del Picador, il responsabile dell’animazione: Tekemaya. Il sabato è “Egocentrik”, pop commerciale con il dj capitolino Ricky dj e house con miss Vivian Kant, tanto brava quanto bella e sensuale, l’animazione è sempre curata e diretta da Tekemaya e

vede la presenza di ragazzi e ragazze di una bellezza mozzafiato, ma anche di artisti internazionali che “passano” dal Picador, tra questi H.e.r., una violinista apprezzata a livello mondiale, che sull’house di Vivian Kant riesce a creare momenti di musica e spettacolo davvero unici. Tante ancora saranno le serate e tanti gli artisti ospiti quest’estate al Picador anche perché, selezionato da una nota società internazionale, tra tutti i locali del Sud d’Italia, per il lancio dell’applicazione “Gayllipoli” per sistemi ios e android, un’applicazione che rivoluzionerà il mondo glbt…!!! Proprio per questo la proprietà e l’organizzatore, Dino De Simone, in virtù di questo lancio, ha deciso di “moltiplicare” le serate al Picador coinvolgendo artisti e staff nuovi. Picador, liberi…di essere liberi.

APERTO TUTTO LUGLIO E AGOSTO ORARI:

GESTIONE ITALIANA

dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 06 Sabato e domenica dalle 16 alle 08 PROGRAMMA: Martedì: serata underwear/naked Mercoledì: serata bsx Giovedì: bear, musclebear, chubby, admirer Venerdì nekek piì passamontagna Sabato: normale Domenica: twoxone

www.cruisingcanyon.com

Gruppo Cruising Canyon

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NEWS & APPUNTAMENTI

Sei stanco dopo una dura giornata di lavoro? Hai fatto troppi sforzi in palestra e adesso hai male alla schiena? Qualche chiletto di troppo? O semplicemente hai voglia di un pò di relax? Penso di poterti aiutare.

Roberto

terapista del massaggio

Specializzato in massaggi antistress, decontratturanti e linfodrenanti. Depilazione corpo (anche zone intime). Ricevo su appuntamento anche a domicilio.

via valfurva, 3 - milano cell. +393452162929 r.colasuonno@libero.it

GAYLIB ITALIA

Sandro Mangano il nuovo presidente Davide Betti coordinatore nazionale, insieme lavoreremo con l’onorevole Galan. Sandro Mangano (foto a sinistra), 34 anni, imprenditore ed ex coordinatore siciliano di GayLib, è il nuovo presidente nazionale dell’associazione lgbt liberal democratica e di centro destra. lo ha deciso all’unanimita’ il Consiglio direttivo riunito a Torino per il IV Congresso Nazionale del movimento, nella sede comunale di via Saccarelli. Nel corso dell’assemblea sono stati riconfermati rispettivamente alla carica di segretario il giornalista romano Daniele Priori, e alla vicepresidenza il lombardo Luca Maggioni. Al coordinamento nazionale va il piemontese Davide Betti (foto a destra), mentre il presidente uscente Enrico Oliari è il nuovo responsabile delle relazioni con l’estero.

COMUNICATECI LE VOSTRE INIZIATIVE ENTRO IL 15 DI OGNI MESE / E-mail: redazionelui@gemeco.it - fax 02 91390360

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Nizza & Costa Azzurra

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Piatto del giorno 8,90  Menu fisso pranzo 12,50  Menu fisso cena 14,90 

APERTO A PRANZO E A CENA 9 Rue Massena, Nizza - Tel. 04 93 91 16 86

www.restaurant-le-panice.fr


Nizza & Costa Azzurra

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