Aprile 1998

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Anno 6 Numero 6

Sono tre i motivi che si intrecciano, richiamandosi, in questa stagione. La primavera, la giovinezza, la Pasqua. La primavera è arrivata. In realtà lo ha fatto sorprendendoci con freddo e neve, ma rimane evidente l’annuncio del risveglio della natura, della ripresa della vita, dell’esplodere dei colori. Le prime generose fioriture, il primo verde dei prati e delle piante ci hanno sorpreso e scosso spingendoci a nuova vita. La giovinezza, ricchezza che ci appartiene, è la primavera della nostra vita. Anch’essa appare talvolta congelata, ventosa, nuvolosa. Ma è la nostra giovinezza, è la stagione dell’esplosione dell’energia vitale che siamo chiamati a

I.T.C. LUNARDI - BS

portare nella storia. Non sono le r on di ni ch e fan no primavera, siamo noi la pr imavera. Abbia mo incontrato una riflessione di A. Monod che ci pare significativa al riguardo: “Gli uomini che hanno operato di più sono uomini che hanno sa pu to regola re tranquillamente e fortemente la loro vita, soprattutto se hanno potuto unire a questa fermezza un fervore dello spirito, un calore dell’anima, che non si formano sempre con questo spirito della Regola e del metodo, ma che, quando sono uniti ad esso, rendono un uomo capace di fare le cose più sorprendenti” Fermezza, fervore dello spirito, calore dell’anima uniti alla regola e al metodo,

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ci riportano alla Pasqua che sta per arrivare. Il nostro augurio è che non sia solo una vacanza ma vigilia e poi compimento di un’attesa, come bene esprime Divo Barsotti: “E’ del tempo, nel tuo atto, la fine e la presenza dell’eternità Di che allora rimane in te viva l’attesa? Dio non potrebbe essere l’Assenza. Debole tuttavia è la tua vista; Sei nella luce e ti fascia la notte. Attendi, mentre di lontano ti giunge il canto degli angeli, che gli occhi t’apra lo splendore del giorno.” Dall’inverno alla primavera, dall’infanzia alla maturità, dalla morte alla vita. Sono questi i passaggi che siamo chiamati a fare. La Redazione.

INDICE Capire la nuova scuola pag. 2 Ma quanto mi costi? pag. 3 Sì, viaggiare pag. 4 Messaggi pag. 5 Auguri pag. 7 Dal diario della... pag. 8 Piccoli pensieri pag. 9 La Musica... pag. 9 Smileys mania pag.10 Scemantica... pag.11 Test: Che tipa sei pag.13 Il corpo pag.14 Cinema pag.15 Parmenide pag.16


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LUNARFOLLIE

Continua il non facile sf orzo d el vostro giornalino di presentare la riforma della scuola. In questo numero parliamo dei nuovi cicli . La riforma della scuola au spicata dal mini str o Berlinguer sta per raggiungere una nuova meta, quella decisiva. La Commissione Cultura della Camera ha iniziato la discussione sulle proposte di legge relative all'elevamento dell'obbligo scolastico da 8 a 10 anni.

REDAZIONE BARONE SILVIA BONASSI ELEONORA BONDIOLI NADIA BORDOGNI LUCA BRAMI GABRIELE CERUTTI ROBERTA CLAUSER ELISA COELLI FEDERICA CRISTOFOLO FRANCA DEL MEDICO ELISABETTA FUSARI ROBERTA LIPAROTI VALERIO MARTINAZZOLI LINO MATTEI GIUSEPPE PALAMARA STEFANIA PASOLINI ELENA PODETTA ROBERTA SONCINA STEFANO ZANOTTI ELENA ZILIANI GIOVANNA

Lunarfollie viene pensato, prodotto, sta mpat o e distribuito presso il CIC dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL ciclun@master.cci.unibs.it

Intanto ha cominciato la sua navigazione in Parlamento la riforma dei cicli scolastici, presentata nel giugno '97 dal governo e che rivoluziona tutto il sistema di istruzione fin’ora seguito in Italia. L'obiettivo:quello di arrivare a un via libera alla riforma, da parte della Camera, prima dell'estate. Ma il confronto non si presenta facile, poichè le proposte presentate dal Polo si differenziano in alcuni punti cruciali dal progetto messo a punto dal ministro Berlinguer. La maggioranza invece condivide, in linea generale, l'impianto del disegno di legge Berlinguer, tanto che non sono state presentate proposte alternative. Ma la questione su cui si focalizza il dissenso riguarda la st ru ttu ra d ei cicli, soprattutto per la fascia di età oggi compresa nelle medie inferiori. Il testo governativo prevede infatti solo due cicli di istruzione: primario (6-12 anni) suddiviso in tre bienni che abbracciano l'arco coperto oggi da elementari e medie, e secondario (fino a 18 anni), suddiviso in due trienni (le attuali medie superiori). Le proposte del Polo invece prevedono tre cicli. In

particolare Forza Italia propone, dopo la scuola dell'infanzia (3-6 anni), tre fasi (primo, secondo e terzo grado) tutte della durata di 4 anni. Il progetto di An invece fa seguire alla scuola materna (3 anni) una scuola di base di 8 anni suddivisa come oggi, in un primo ciclo di 5 anni e in un secondo di 3 anni. Il ciclo successivo potrebbeessere invece di 2 anni (scuola superiore del lavoro) o di 5 anni (liceo unico o istituto tecnico). Su un punto tutti i progetti c o n c o r d a n o : l ' el e v a zi o n e dell'obbligo da 8 a 10 anni e la necessità che la scuola dia una formazione globale e critica senza inseguire specializzazioni professionali che oggi diventano presto obsolete.

Dopo che la Camera ha avviato l'esame della riforma dei cicli è stata avviata in Senato l'analisi del delicato problema della parità. Oltre alla riforma infatti, al centro del dibattito politico c'è anche la qu estione della legittimizza zione dei finanziamenti pubblici destinati alle scuole non statali. Alla commissione sono stati depositati finora undici disegni di legge, di cui uno del governo che presenta al momento il solo quadro normativo.


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MA QUANTO MI COSTI ? Si sta discutendo di parità scolastica, parità tra scuola statale e non statale. Le opinioni sono ovviamente tante e diverse e il dibattito è acceso. Spesso si ha l’impressione che vi siano schieramenti preconcetti, acritici, non documentati sia per chi sostiene la parità che per chi la nega. Da parte nostra abbiamo trovato alcuni dati che ci paiono significativi e che vengono a dirci quanto ciascuno di noi costa al contribuente. Come potete vedere nella tabella la spesa che il nostro Paese affonta per ciascun alunno delle superiori è di Lit. 8.115.562. In cinque anni veniamo dunque a costare (escluse le spese che sostiene la famiglia: libri, abbonamenti....) più di 40.000.000. La spesa totale dalla scuola materna alla scuola superiore compresa ammonta a lire 110.139.354. E’ veramente una bella cifra! Verrebbe da chiedere se l’impegno che mettiamo nella nostra personale formazione merita questi altisssimi costi.

SCUOLA STATALE N 1 2 3 4 5 6 7

TIPO DI SCUOLA

MATERNE ELEMENTARI MEDIE SUPERIORI TOTALE SPESE GENERALI MINISTERO P. I.

NUMERO ALUNNI 891.981 2.597.907 1.792.676 2.516.178 7.798.742

SPESA GLOBALE IN MLD 4835,700 17.668,700 16.180,700 20.420,200 59.105,300 1032,911

TOTALE SPESA MEDIA

7.798.742

60.138,211

SPESA PER ALUNNO IN LIRE 5.421.303 6.801.128 6.430.665 8.115.562 7.578.824 132.446 7.711.270

SCUOLA NON STATALE N 1 2 3 4 5

TIPO DI SCUOLA MATERNE ELEMENTARI MEDIE SUPERIORI TOTALE

NUMERO ALUNNI 712.738 144.781 100.393 126.951 1.084.863

SPESA GLOBALE IN MLD 134,885 108,912 0,022 0,787 244,606

SPESA PER ALUNNO IN LIRE 189.249 752.253 219 6.199 225.471

TOTALI GENERALI CON PERCENTUALI SCUOLE

ALUNNI Numero

STATALI 7.798.742 NON STATALI 1.084.863 TOTALI 8.883.605

%

SPESA Globale

87,81 60.138,211 12,19 244,606 100 60.382,817

SPESA % 99,60 0,40 100,00

SPESA per alunno 7.711.270 225.471 -----------------


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Viaggiare, incontrare, conoscere. Quando ci si sposta dalla vita di tutti i giorni, c’è più PER FRANCESCA VALENTI 2^C a vedrete l’ambiente che ci circonda, a godere della natura e disponibilità a guardarsi attorno, Sei la mia sorellina preferita. delle testimonianze dell’opera dell’uomo. by Raffy 4^H Uno sguardo appena un po’ più attento può essere sufficiente per sentirci meno soli ed annoiati tra lePER strade delleGARDONI città:le strade, ALICE 1^H gli alberi, i palazzi ci raccontano di loro, ci parlano di uomini, ci riportano oltre la nostra quotidiana individualità. T.V.U.C.D.B.E.S.M.S.P.M. Viaggiare dunque per incontrare e conoscere. La scuola in questo ha un ruolo che by o può essere MC RAGE significativo perchè ci aiuta a viaggiare con delle domande dentro, con gli occhi aperti, con la PER M. CAMPANA 3^M voglia di capire e di cogliere il patrimonio artistico tramandatoci . Siamo i tuoi cari Pietro e Sara,divolevo darti l’ultimo salutoPertmetteteci in modo originale per fare sapere a tutto Pubblichiamo di amici seguito i viaggi quest’anno scolastico. a commento una piccola il Lunardi quanto ti vogliamo bene. Manu l’ultimo Ciao te lo dedico con tutto il mio cuore. domanda: perchè per alcune classi sono tanti (troppi?) e per altre nessuno? Alla prossima, forse in Germania.

Ciao Sara e Pietro TVBF Classi

Classi

Classi

1A

Montecampione

3A

Milano 05-12-97

1B

Milano 03-12-97

3C 3D

Montecampione

1C 1D 1E 1F 1G

Innsbruck 2 giorni Montecampione Milano 03-12-97 Innsbruck 2 giorni Montecampione Saviore 3 giorni

1H 1I

Verona 13-02-98

1L

Brescia 04/04/98

1M

Salisburgo 3 giorni

1N 2A 2B

Firenze 4 giorni

2C

Montecampione

2D

Salisburgo 3 giorni

2E

Bologna 11-03-98

2F

Venezia Bolzano Parco dell’Uccellina 3 giorni Montecampione Bologna

2I

Cremona 31-10-97

2L

Verona 24-03-98 Venezia 26-03-98

2M

Zone 21-10-97

3E

Parigi 6 giorni

3F

Montecampione

3L

Montecampione

3M 4A

Milano 05-12-97

4B

Barcellona 5 giorni Montecampione

4C 4D 4E

Montecampione

4F

Parigi 5 giorni

4G

Verona 01-12-97

4H

Venezia 08-01-98

4L

Mantova 01-10-97 Montecampione Parigi 6 giorni

4M

5B

Montecampione

5C

Venezia 25-11-97

5D

Bologna 17-03-98

5E

Venezia 09-10-97

5F

Montecampione 20-02-98

5G

Venezia 02-12-97 Mantova 04-12-97 Vienna 5 giorni

5H

Venezia 09-10-97

5I

Roma 4 giorni

5L

Bardolino 29-09-97 Manerba 28-11-97 Verona 24/03/98

5M

Monaco 6 giorni

5N

Venezia 09-10-97 Milano 19-02-98 Parigi 6 giorni Montecampione


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X SARA 1^E Ciao Sara tanti auguroni dalle tue superamiche. Camy, Anny, Vale, Laura, Claudia e Luisa C. P.S. TVBF

PER MICHELE RONGONI 1^I Ci sono tanti modi per volersi bene... ... essere amici è forse il più sincero?!? By Fede 1^L

PER L’ALVEARE “GRECO” Grazie di avermi fatto passare una così bella ed intensa settimana in compagnia. Grazie inoltre di essere stati così pazienti con me... siete stupendi. Con profondo affetto Michela 3^F

PER DAVIDE TOMAGRA 1^H Love is all I have to give to you Allora adesso l’hai capito sì o no che ti voglio bene? by Francy 1^L

X LUCA 2^I Sei bello, sei bello, sei bello, sei bello. P.S. Per la serie il concetto è chiaro, forse un pò troppo ripetitivo. By Acqualeo 1^L X CORRADO 3^F Ci hai ammaliato solo con il tuo sguardo: ispiri così tanta dolcezza... e non solo quella... By By By 3 di 5^

PER MANUEL 5^D E’ da parecchio tempo che ti ho notato, e visto che starai con noi ancora per poco..... ...6 stracarino!!! by Gemellina 3^F PER MONICA STORLINI 1^L “NASCONDITI”, che è meglio!!! by “T.I.L.” PER SIMONE 2^L Ho sempre odiato le smancerie, ma due parole sono inevitabili: TI AMO!!! by Monica 1^L ps:Alby, Vero vi voglio strabene

CARISSIMO ...Distruttore vorrei sapere cosa distruggi e di che assurdità faccio parte Flora (la barista)

PER STEFANO 4^H Non ho altre parole che queste: ti voglio un mondo di bene!!! by Ely

PER CHIARA 1^E Ciao testardona, siamo le tue amiche L. e A. Volevamo farti capire che non è vero che non ce ne frega niente di te ma al contrario ti vogliamo strabene. by Laura e Anto PER MARZO CLAUDIO 5^G Mamma mia quanto sei bello!!!! by Cristina 3^F PER ALESSANDRO PIETTA 3^A Scusa se da quando ti ho visto non ho fatto altro che pensarti e piano p ia no, ho comincia t o a d affezzionarmi! Scusa se sei diventato molto importante per me. Scusa se sei tu il protagonista dei miei sogni, dei miei pensieri, delle mie poesie. Scusa se.... TI VOGLIO BENE!!! By Sara 1^ PER ANDREA 5^F Ehi!! Lo sai che in montagna eri proprio carino con quel bel sederino bagnato?!!? by Mary e Sheila ps: sei il nostro Arthur!!!

PER LUISA 1^D Non piangere se lui non ti vuole, ha gli occhi chiusi per le cose belle. by Chiara e Silvia 1^F PER MICHELE RONGONI 1^I Ogni giorno tu ci dai la voglia di venire a scuola per vederti, per parlarti. Se non ci fossi tu il mondo non ci sarebbe... Michele, tu sei il nostro mondo!! by Ale e Mary PER LARA E MIRIAM Adesso che i vostri......amici (!!!!!!) se ne sono andati spero starete più TRANQUILLE... Consolatevi con le foto.....della pubblicità dei telefonini e di Messner mentre beve purissimo, a l t is si mo , l ev i s. . . . sim o e bellissimo!!!!!!!! CIAO BELLE........LALLA 4^D


6 PER CHIARA VISANI 2^I Chi ti dedica questo TVBF è la tua vicina di banco by M.C. PER MARCO INVE TI AMO, non cambiare mai, non esiste persona più dolce e più unica di te ed io senza la tua dolcezza ed unicità sarei persa; non abbandonarmi, ti prego! Tu sei così grande ed io così piccola, come una goccia d’acqua in un oceano immenso. Il cielo è qualcosa di misterioso, le nubi lo rendono spettrale, ma il sole quando giunge lo illumina, come quando tu hai illuminato il mio cuore entrando nella mia vita...TI AMO VERAMENTE... by M Innamorata AI RAGAZZI DEL GIORNALINO Visto che scrivete sempre i nostri messaggi ho deciso di scriverne uno anche per voi: siete grandi continuate così!! by una fedele lettrice PER MIRIAM 1°E Sei una ragazza simpaticissima e sono contenta di averti conosciuto Ciao! by Sara 1°B PER LAURA 1°F Squadra di meno la mattina.... che è meglio per te! by Rossy 2°L P.S. Anche quando vado in bagno, evita... PER ALBERTI 1°I Il mo cuore batte forte alla tua presenza. Non conoscevo modo migliore per dichiararmi che questo. Tu sai bene chi sono, vero?! T.A.T. by anonima 1°L PER ANDREA 2°F Da quando ti ho visto la mia vita è diventata un puzzle... anche se

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però manchi solo completarlo! T.V.B.

tu

per

by “La”

PER ELISA 2°L siccome sono timido ho deciso di dirtelo così: TVB by Gicchio PER FEDE E DAIA 2°L Ciao belle fex. Ma lo sapete che vi voglio un sacco di bene? Un bacione dalla vostra SCK PER ALESSIA 2° A Volevo ricordarti che ti voglio tanto bene e che sei la mia migliore amica. Solo un consiglio: basta parlarmi di Miky, non ne posso più. Suvvia Ale, era solo una burla. Attenta a non cadere. by Elena PER NICOLA E ANDREA 2°F Vi è piaciuta la nostra sorpresa? Sarebbe bello potervi raccontare le acrobazie che abbiamo fatto... Chissà magari un giorno... Un bacione a tutti e due by “F” e “LA” PER ANNALISA 4°D Di frecciatine ne hai tirate troppe, adesso è ora di piantarla! Ricordati che questo è solo l’inizio. by “la tua compaesana” PER MONICA 4°A Grazie di sopportarmi tutte le mattine in corriera, sei veramente unica!!! Ricordati che ti voglio bene fxs! by Roby 2°L P.S. Bacioni a Lio

PER LUCIA 1°A Tanti auguri Lucy! Visto che non mi sono dimenticata che in questo mese compi gli anni? Il problema è ricordarsi il giorno...scherzo! Ciao,TVBF by Sara 1°D PER LAURA PREDONI 2°D Ogni mattina quando mi sveglio io ti vedo. Ogni mattina quando faccio colazione ti vedo nella tazza. Ogni mattina quando sono sul pullman ti vedo dal finestrino. Ogni mattina quando sono a scuola ti vedo sui miei libri. Anche se un giorno non ti vedrò più tu resterai sempre nel mio cuore. Sempre, sempre,sempre. by Ammiratore ammirante PER RO’ 2°L Giurin giuretta: d’ora in poi zero menate. TVB Nadia N.B. L’importante è crederci alle favole. PER CRISTINA E AURORA 1°G Non sono una bambina,non sono ignorante, vi chiedo solo una cosa:”Lasciatelo stare!”. Senò vi vengo a “trovare”, e finirà decisamente male! Non fate le finte tonte, sapete chi intendo! Occhio. XXX 1°L A TUTTA LA CURVA EST DELLA 1°G (ELENA, PAOLA, CHIARA, MIRELLA, STEFANIA, SILVIA) Siete simpa fex, una bomba carica di allegria e di risate, siete vere amiche, ogni giorno accendete la carica. Continuate così!! E’ proprio vero il detto “chi trova un amico trova un tesoro” by Lisa 1°G


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Classe 1^A Canossa Lucia Classe 1^B Micheli Luca Classe 1^C Provezza Michela Classe 1^D Lussignoli Simona Stefini Elisabetta Classe 1^E Longhi Luisa Rosa Silvia Sossi Sara Classe 1^F Chiarini Valentina Deplanu Silvia Mino Laura Classe 1^G Pinelli Renata Classe 1^H Cabrini Emanuela Cenacchi Veronica Lucca Raffaella Classe 1^I Oneda Simone Rongoni Michele Classe 1^L Lodrini Chiara Poddine Luca Zanet Marzia Classe 1^M Ceresoli Chiara Classe 1^N Castelvedere Benedetta Janicki Michael

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Classe 2^A Buoso Laura Marchetti Silvia

Classe 4^M Bertelli Daniela Rivetta Simona

Classe 2^C Conforti Paola

Classe 5^B Rota Cristina

Classe 2^D Duina Cinzia Longo Stefano Plodari Antonella Classe 2^E Maffessoni Enrica Soavi Michele Classe 2^F Pezzetta Monica Rosola Federica Classe 2^L Fantoni Sergio Classe 2^M Chiappa Mauro Quinzanini Daniela Classe 3^A Ragni Giada Classe 3^C Romano Simona Classe 3^D Ingarsia Livia Stanislao Chiara Classe 3^E Disgrazi Benedetta Kaselj Helena Classe 3^F Bonera Elena Busi Emanuela Verzeletti Stefania

Classe 3^L Barucco Elisa Barzani Erika Leanza Simona Lia Marcella Zammarchi Sara

Classe 5^C Faustini Michela Fortunati Sonia Scalmana Andrea Classe 5^D Carera Daniela Rizzini Monica

Classe 3^M Caccavale Silvia Francesconi Francesco

Classe 5^E Meleca Michela

Classe 4^A Fappani Gloria

Classe 5^F Massentini Cristina

Classe 4^B Pastorino Flavia

Classe 5^G Baresi Marco Miglioli Daniela Portesi Marco

Classe 4^C Petizzi Francesca Classe 4^D Archetti Monica Zotto Silvia Classe 4^F Vettore Micol Classe 4^G Bonusi Serenella Bordonali Claudia Classe 4^H Bonometti Sonia Fontana Luca Classe 4^L Rossoni Alessandra Santina Daniela

Classe 5^I Anelli Tania Classe 5^M Carnevali Nancy Colosio Silvia Classe 5^N Cardetti Monica Gasparetti Chiara


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Questa è stata un’altra barbosa giornata di scuola. Fuori il sole e un cielo azzurro intenso che richiamano l’estate e io, invece imprigionata in un’aula sei metri per sei, facendo finta d’ascoltare il profe che spiegava. Siccome non riuscivo neppure a fingere di prestare attenzione alla lezione, ho deciso di sfogliare, come avevo già fatto migliaia di volte, il diario della mia compagna di banco. Questa volta però, ho trovato una riflessione che mi ha colpito e che ho pensato di ricopiare proprio per farla pubblicare sul giornalino. La scritta riportava così: “L’anima è un viaggiatore: ha intrapreso il viaggio della vita con un mezzo che è il corpo, un me zzo c h e v a g u i d a t o dall’intelletto, attraverso la mente ed i suoi sensi. Gli oggetti dell’esperienza costituiscono la via che deve essere percorsa. L’anima, i sensi e la mente, tutti insieme, formano colui che prova gioia e dolore, cioè l’individuo. Se la mente non è adeguatamente controllata, allora i sensi sfuggono di mano come cavalli indocili. Ma se la mente è controllata come si deve allora i sensi obbediscono agli ordini del loro signore, cioè l’individuo, come cavalli ben domati: una tale persona, in verità, raggiunge la meta più alta della vita.” Il contrasto anima/corpo, alle soglie del duemila, non è ancora stato sanato. Molte volte mi soffermo a riflettere sulla relazione tra queste componenti fondamentali dell’essere umano, mi perdo in considerazioni, idee contraddittorie non riuscendo ad

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arrivare ad una conclusione. L’uomo e in particolare il suo animo sono tutt’oggi uno dei misteri più affascinanti da svela r e. N onosta nte le impressionanti scoperte e innova zi oni i n ca mpo s ci en t i fi co , t e c n o l o g i co , sanitario, nessun scienziato, tecnico o letterato è riuscito a trovare la chiave che apre la porta del nostro “io”, un elisir di anima , corp o, em o zio ni , sentimenti, intelletto. Molte volte questi elementi sono in contrasto tra loro, come i sensi e la mente. E’ giusto lasciar che le passioni sgorghino spontanee e si manifestino in tutta la loro intensità, o occorre razionalizzare ogni nostro gesto controllando i sensi? Nel primo caso, si rischia di compiere atti che non si avrebbe mai voluto fare, di cui ci si può pentire; nel secondo, si tende a soffocare dentro di sé emozioni e sentimenti che, prima o poi, riaffiorano in superficie in ma ni era i mpr ovvi sa e sconvolgente. Ma allora qual è la giusta equazione per arrivare all’equilibrio? Io sinceramente non l’ho ancora trovata, ma continuo a cercare, come Ulisse, la mia isola anche se quell’isola sarà irraggiungibile. GIOVY

conigli, conchiglie e ... variazioni sul tema (dove può nascondersi la matematica)

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Biblioteca dell’I.T.S. A. Lunardi” - Brescia con il concorso del Civico Museo di Scienze Naturali di Brescia breve viaggio attraverso la sezione aurea, le spirali e una esposizione malacologica un possibile itinerario didattico

L’ esposi zi one ver r à inaugurata il giorno 26 Marzo alle ore 16 e sarà visitabile per il periodo indicato in orario di apertura della biblioteca: lunedì 8.30 - 12.30 martedì 8.30 - 12.30 mercoledì 8.30 - 12.30 13,30 - 16,30 giovedì 8.30 - 12.30 13,30 - 16,30 venerdì 8.30 - 12.30 sabato 8.30 - 12.30


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Considerazioni di una 19enne. Gli anziani nella nostra realtà socio -c ult urale , ve ngono spe sso emarginati, lasciati in disparte, come individui inoperosi e incapaci di arricchire con la loro presenza, figli , nipoti, e conoscenti. Nella società produttiva l’anziano non è più un’autorevole figura di riferimento, che guida gli altri con mirabile elevatezza d’animo. Il “vecchio” molto spesso non è in grado di adeguarsi al ritmo frenetico di una realtà in costante evoluzione che non lo accoglie e soccombe amareggiato dalla solitudine e da un opprimente senso di inutilità. A mio avviso , è sop ra t t utt o il mit o d el “giovanilismo” ad esasperare tale sconsiderato rifiuto di chi è “vecchio” , che non risponde a quei canoni di bellezza ed efficienza che la diffusa mentalità contemporanea esige. I valori di cui l’anziano è talvolta portatore (la ponderatezza, la carica umana , la saggezza), sono gi udicati c ome modelli di comportamento retrivi e non come preziose qualità che arricchiscono l’esistenza di chi vive accanto a loro. Per quanto sia amaro constatarlo, non stupisce dunque, il fatto che sempre più spesso gli anziani muoiano in solitudine, in case di riposo. L’ anziano, incompreso, finisce con il chiudersi in sé stesso e rinuncia ad esprimere, in molti casi , le sue molteplici potenzialità. Soprattutto credo sia la sensazione di non poter condividere i ricordi del passato con le persone che con lui hanno vissuto ad affliggere l’anziano. Mi ricordo le parole di mio nonno che, con lucidità, ripete di non poter proprio tollerare il fatto che la maggior parte dei suoi coetanei che con lui condivisero la gioventù, non siano più vivi e non gli ricordino più i mille aneddoti che li videro protagonisti insieme. Molti giovani vivono con freddo distacco

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affettivo il rapporto con i propri anziani, troppo lontani dalla loro mentalità. Eppure sono molti i “vecchi” che tanto potrebbero offrire ancora, grazie alle loro ancora ricche potenzialità. Essi chiedono solo di potersi esprimere secondo quelle modalità che alla loro età sono consone, ma spesso si vedono preclusa questa vitale possibilità. La vecchiaia non deve essere un patetico rimpianto della perduta gioventù, ma si deve esprimere come una serena accettazione di un’epoca, durante la quale si raccolgono i frutti dell’intera esistenza e li si donano c on gi oia e alt rui smo ai discendenti. MANENTI SIMONA.

LA MUSICA: FENOMENO GIOVANILE Per noi giovani del XX secolo, la musica è un elemento vitale: ci serviamo della musica in ogni momento, troviamo in “lei” un amico fedele incapace di tradirci e deluderci. La musica è un linguaggio universale che unisce tutti i giovani del mondo, diventa s o g g et t o e o g g et t o d i conversazione, di approccio tra sconosciuti, ed è ancora più naturale delle parole stesse. Crea dei legami tra persone. Attraverso la musica è infatti possibile studiare la precedente generazione, il suo modo di pensare e di vedere le cose. Al contrario di 20-30 anni fa, oggi la mu si ca non è la manifestazione di un ideale politico o l’espressione di uno stile di vita, ma è solo un modo per sentirci parte dello stesso mondo, della stessa realtà.

I generi musicali sono così tanti che nessuno bada più al significato dei testi delle canzoni, si fa attenzione solamente all’apparenza dei cantanti, delle grandi star che sono diventate il punto di rferimento per migliaia di giovani: sembra quasi che i nuovi gruppi, siano creati appositamente per rispecchiare i diversi tipi ideali dei giovani, basti pensare alle Spice Girls o agli ormai disciolti Take That che comprendono i vari caratteri: lo sportivo, il romantico, l’intellettuale, il trasgressivo... La musica, quindi, oltre che essere un “hobby”, è un modo per integrarsi nel mondo giovanile ricco di comportamenti conformistici che permettono al giovane di non essere emarginato. Alle soglie del 2000 i giovani intendono la musica come puro divertimento, come colonna sonora della vita, un ritmo che cambia al cambiare d’umore e situazione ma che comunque non tace mai, la musica è un qualcosa che ci fa sentire vivi, ci dà forza nei momenti grigi e ci fa capire che non siamo soli e che come noi altri 10, 100, 1000...giovani prendono forza dalla musica per continuare ad andare avanti anche quando tutto sembra andare storto. La musica è quindi un punto di riferimento, un divertimento, un amico... Per noi giovani, la musica ci aiuta ad evadere e stare bene tra noi, ci lega, da nord a sud, dal mare alle montagne... Quando ascoltiamo la musica, siamo tutti parte di un unico mondo unito. Roby 4G


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Smileys ovvero Emoticons ovvero Come andare oltre la parola scritta! Residuo dei vecchi sistemi DOS, così poco grafici, così poco amichevoli, così “faticosamente” scritturali; eppure così piacevoli, convenzionali e ancora usati. Come le buone vecchie maniere (non masticare la cicca, aprire la porta alle signore, portare il fazzoletto al naso prima di starnutire), che si riscoprono sempre con lo strano piacere delle cose familiari. Di cosa stiamo parlando: ma di loro naturalmente, degli smileys! Non sapete cosa sono? Malissimo. Comunque, grazie alla nostra connaturata bontà, cercheremo di spiegarvelo. Gli smileys sono un’accozzaglia di simboli incomprensibili come questo: }: - ( che assumono improvvisamente un significato chiarissimo se pieghiamo la testa verso sinistra (sì, proprio sulla spalla) e cerchiamo di vederli come delle ... faccine!!! Il significato della faccina che abbiamo preso come esempio è: “sono triste (un colpo di vento mi ha sollevato il parrucchino)”. Un programma intelligente come Word, riesce perfino a tradurre i più semplici automaticamente. Prendiamo per esempio lo smiley classico, cioè la faccina che ride. E’ composta dai caratteri: due punti, trattino, chiusa parentesi, così : - ) Se io li digito direttamente, senza spazi tra loro, Word provvede automaticamente a tradurre in questo modo:  Provare per credere! Insomma, se volete abbellire i messaggi di EMail o le vostre letterine, ecco un elenco degli smileys più comuni e del loro significato. : - ) oppure  classico, sono felice :)

smiley piccolo, sono felice

: - ( oppure  classico, sono triste :(

smiley piccolo, sono triste

:D

ride

;D

ammicca ridendo (schiaccia

l’occhio) !-(

ha un occhio nero

#-)

ha folleggiato tutta la notte

%*)

è ubriaco

$-)

ha vinto alla lotteria

%+{

ha fatto a botte (e ha perso)

8-)

ha gli occhiali

B:-)

ha gli occhiali da sole sulla fronte

(-:

è australiano

%-)

sta fissando uno schermo da molte ore

:-O

urla

#:-O

Oh, nooooooo!

|-)

“hee hee”

|-O

“oh oh”

B-D :{

“ti sta bene, scemo!” Ragazzi, il Preside!

Mega smileys : ------ )

il bugiardo

= | ; ( ) * * * < ; = = = = | uomo che ride in smoking e fascia = | ; ( ) * * * < ; = = = = | ... con una pistola in mano F


LUNARFOLLIE DI CHE SENO SEI??? Caro dott. Luttazzi, sono una ragazza carina con u n problema: ho i seni introflessi. È grave? Esiste una cura? Avere due canyon al posto delle mammelle non è affatto grave, a parte il senso di invidia che si prova in spiaggia o in palestra nei confronti delle altre donne che sono indubbiamente più belle perché hanno invece seni tondi e sodi. È forse questo un motivo sufficiente per sentirsi infelici? Naturale. Secondo Freud infatti il seno introflesso è un sintomo di compromesso che esprime una ostilità repressa nei confronti della figura materna. Freud stesso soffriva di seno introflesso, che Jung però attribuiva ad una ostilità repressa di Freud nei confronti di Burt Reynolds. A tutt’oggi, purtroppo, non esistono cure sicure al 100%. Freud si fece fare una plastica dal miglior chirurgo d e l l ’ e p oc a , e d i ve nt ò u n maggiolone decappottabile. Fu un successo. L’ostilità repressa nei confronti di Burt Reynolds scomparve e ne comparve una nuova, stavolta nei confronti della Porsche di Burt Reynold.

SCEMANTICA della lingua italiana Pisistrato, tiranno di Siracusa, era un maniaco della pubblicità e faceva interrompere gli spettacoli nell'anfiteatro, con delle brevi scenette che reclamizzavano i prodotti che lui stesso commerciava. È da questo tipo di 'spot' che deriva la parola DISPOTISMO. (Quindi attenzione a Berlusconi e alla Fininvest.)

11 Nel Settecento, farsi tatuare un disegno, o meglio una miniatura, in faccia era usanza comune. Ma per avere la firma del maestro che aveva eseguito l'opera, si sceglieva l'angolo del mento che essendo molto sensibile, faceva letteralmente vedere le stelle. Nasce co sì la par ola FIRMAMENTO. Nel medioevo, quando si lavavano le lenzuola dei religiosi, non erano ammesse macchie indelebili. Pertanto le lavandaie quano non riuscivano a togliere lo sporco col sapone, lo tagliavano via. E così ancora oggi si dice: FARE IL BUCATO.

Il MONDO VISTO COI NUMERI 4 milioni di aumento che i consiglieri del Veneto si sono autoattribuiti, portando cosi' a 11 milioni il loro compenso netto al mese. Niente male per il nostro Nord Est. 22 anni che Sofri, Bompressi e Pietrostefano dovranno scontare per l'omicidio del poliziotto Calabrese. 800 chilometri in linea d'aria che distano tra Roma ed Hammamet. 26 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti dall'Italia ogni anno. 2 . 2 0 0 . 0 0 0 mi l i a r d i c h e costituiscono il debito pubblico italiano. Che diviso per 55 milioni quanti siamo, da' 40 milioni. Cifra che ogni italiano, vecchi e bambini compresi deve alla banca mondiale. 10.500 miliardi spesi lo scorso anno dagli italiani per le lotterie.

PAROLE IN LIBERTA' BARAONDA = tempesta di flutti nel Mar Morto. Anche sarcofago galleggiante BARBITURICI = bambola italo-americana: nome Barbie; cognome, Turici BARCAMENARSI = menarselo in barca. Anche masturbarsi remando BARCOLLANTE = adesivo per locali pubblici BATTISTRADA = come prostituta: donna di malaffare BARLUME = locale pubblico denominato 'Lume' perché molto illuminato CABALISTICA = scienza che studia le traettorie dei proiettili fortunati CAGARE fecali

=

competizioni

CALCESTRUZZO = volatile che nasconde la testa nel cemento CALVINISTA privo di capelli

=

religioso

CANFORA = imprecazione veneta per allontanare i cani da casa CERACOLLA = perversa affettuosità da inalatore di pasta adesiva CELLULITE = adipe di carcerato. Anche malattia della celluloide oppure alterazione che interessa la cellulosa CERCOPITECO = annuncio per smarrimento di animale esotico


12 CICLON E mestruale

LUNARFOLLIE =

ipertr ofia

CINEAST A = vendi ta fallimentare di materiale cinematografico; anche 'palo fotogenico' CITAZIONE scimmiesca

=

eccitazione

CONCITAZIONE = usando dichirazione virgolettata

CONTRACCEZIONI significati contrari

=

CORANO = insieme di cantanti petomani mussulmani CORPORAZIONE = porzione spettante al fisico CONTORTO = in presenza di uno sbaglio. Dalla parte del'errore

CIRCOSPETTI = seni circensi

CONT AT TO = u sand o accortezza e sensibilitĂ

CIRCOSTANZA = camera del circo

CONTURBANTE = munito di tipico copricapo arabo

CIRCONFERENZA convegno circense

CONVINT = in compagnia di perdente

=

COLLEGARE = impiccare. Vedi anche: gare tra colleghi

CREP IT IO teutonica

CONATI = nati insieme

CR I ST O F O RO = a n t i co semaforo sulla Via Crucis

CONCLAVE = munito grosso bastone rudimentale

di

CONTAMINARE = computo degli esplosivi. Vedi anche = slogan guerrafondaio COMPIACENTE = accanto a persona di bell'aspetto

=

b est emm ia

CULINARIA = natiche esposte al vento. Anche danza di cuochi senza mutande Italo Svevo scrisse La coscienza di Zeno sfruttando a modo tutto i l

CONGELATO = guarnitura per macedonia CONSERVA = in compagnia della domestica CONTAMINATORI = diffonde l'epidemia tra bovini maschi non -castrati. Anche numerazione di operai minerari CONTARE = accompagnato/a da gravi deficienze ereditarie

sapere della propria epoca, ivi compresa la nuova scienza ideata da Sigmund Freud, l'autopalpazione del seno. Il protagonista, Zeno Corsini, un grossista di aurore boreali, soffre di un profondo malessere esistenziale cau sato principalmente da una in d i g esti o n e i n fa n ti l e manifestatasi dopo l'assunzione furtiva di 4 kg. di torrone alla brace. Ma e' il vizio giovanile

della mescalina a tradire il malessere di Zeno, ed egli, pur di permettersi i suoi costosi piaceri proibiti, giunge fino al furto della intera sezione d'archi della filarmonica di Vi en na pr opri o m entr e Leonard Bernstein la sta dirigendo in un passo difficile dell'elenco telefonico di Mozart. Un giorno Zeno s'innamora delle 20 sorelle Malfenti, e vorrebbe sposarne in blocco il set completo, ma Carruba, la sua preferita per intelligenza e cilindrata, sposa invece Guido Speier, un teppi sta venezuelano ipersessuato che si guadagna da vivere organizzando scommesse clandestine in gare truccate di combattimento fra farfalle. Diventato socio dell'azienda di Zeno, Speier lo manda in rovina con l'acquisto di settanta tonnellate di cartone corrugato. A Zeno non resta che consolarsi andando a letto con Carla Gerco, una attrice di Almodovar che in apparenza sembra normale, poi guardi in basso e ti accorgi che ha due piedi destri. Guido Speier, un istrione geloso, per attirare l'attenzione di Carla finge di suicidarsi gettandosi in una vasca contenente 400 litri di lanolina, ma non viene salvato in tempo, e si ammorbidisce a morte. L'opera termina, senza alcun motivo, con alcune pagine sull'arte di individuare gente v i zi o sa i n c h i e sa : l e impressioni di Svevo sulle camminate di chi s'accosta alla comunione rivelano un gusto e un temperamento che lo collocano di diritto fra le personalita' piu' rilevanti della generazione Pepsi.


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13 LEGGIADRA E MOLLE. TI COMMUOVI SPESSO E SEI BUONA. SE HAI PIU’ B: SEI UNA TIPA DURA. E PER DURA VUOL DIRE CHE NON PIANGI FACILMENTE. SEI UN PO’ RIBELLE.

TEST: 1) SEI UNA RAGAZZA: a) ACUA E SAPONE b) SALE E PEPE c) PANNA E CIOCCOLATO

SE HAI PIU’ C: SEI UNA TIPA NORMALISSIMA. NELLA MEDIA: DOLCE E DURA QUANDO SERVE. (Inventato, tarato e proposto da ALBERTI ANDREA 3 D)

2) UN PANINO CON: a) BURRO E MARMELLATA b) PROSCIUTTO E FORMAGGIO c) NUTELLA 3) UNA PROSTITUTA E’: a) MIGNOTTA b) TROIA c) PUTTANA 4) PIZZA:

METAGIO’ 7) CAPELLI: a) BIONDI b) ROSSI c) NERI 8) MEGLIO UN: a) BASTARDINO

b) CANE LUPO

a) MARGHERITA b) SALAME PICCANTE c) CAPRICCIOSA 5) SCARPE: a) PANTOFOLE b) ANFIBI c) COI TACCHI 6) ROSSETTO: a) TRASPARENTE b) BLU c) ROSSO

c) BASSOTTO 9) MASTICHI LE BIRO: a) RARAMENTE b) SPESSO c) POCO

SOLUZIONI: SE HAI PIU’ A: SEI UNA TIPA DOLCE. VUOL DIRE CHE SEI QUASI COMMESTIBILE SEI

EHI RAGAZZI LA SAPETE L’ULTIMA???? E’ NATO “METAGIO’” : U N O S P A Z I O ALL’I NT ERNO DE LL A RETE SCOLASTICA BRESCIANA CURATO DA UN GRUPPO DI STUDENTI DI DIVERSI ISTITUTI E RIVOLTO A QUELLI DI TUTTA LA PROVINCIA!!! PER POTER ACCEDERE A QUESTA NUOVA INIZIATIVA ECCO L’INDIRIZZO INTERNET: http:// www.provincia.brescia.it/ metagio/default.htm OPPURE SPEDITE UN EMAIL A QUESTO INDIRIZZO: metagio@provincia.brescia.it

N.B: NON SOSTITUISCE I GIORNALI D’ISTITUTO!! MA FAVORISCE UNO SCAMBIO DI NOTIZIE PER TUTTI GLI STUDENTI !


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Le spalle, le braccia, le mani, e la parte superiore del dorso sono interessate soprattutto agli aspetti del “fare” e dell’ “esprimere” propri del carattere individuale. Osservandone la forma e la funzione, possiamo imparare parecchio sul modo in cui una persona si comporta nel mondo. 1. le spalle sono direttamente collegate con la cavità toracica, perché non solo si trovano trasversalmente al di sopra di essa, ma si estendono anche sopra la parte anteriore del petto, dove si congiungono alle scapole. Da questa posizione le spalle hanno la responsabilità di mediare tra le forze emotive del torso e gli elementi espressivi delle braccia e delle mani. In confronto a molte altre regioni dello psicosoma che abbiamo preso in considerazione, le spalle sono facili da leggere perché possono assumere una quantità di forme e posizioni che si notano facilmente.. Di solito la minaccia immediata causata dalla paura si risolve, con nostra soddisfazione personale, abbastanza alla svelta e, alla fine, ci permettiamo di rilassarci e di riprendere una postura calma e tranquilla. In alcuni casi, però, gli individui non risolvono mai pienamente le loro paure e, così, le loro spalle rimangono in una posizione inarcata e rigida per molto tempo, anche dopo che il pericolo immediato è passato. Quando ciò avviene, diciamo che la persona ha interiorizzato la paura e che l'esperienza è stata bloccata nella struttura totale dello psicosoma ed è divenuto una sorta di "storia congelata". A questo punto la crescita naturale dello psicosoma risulta leggermente distorta e comincia a plasmarsi intorno alla postura impaurita e alle sue tensioni corrispondenti. Alla fine, la “storia congelata” si integra pienamente nel carattere e nella struttura corporea dell'individuo. Questo tipo di ritenzione e blocco emotivo si riflette anche nella struttura del corpo e tende specialmente ad influire sul modo in cui teniamo le spalle.

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Letteralmente, la forma di questa regione dello psicosoma rivela il modo in cui tale persona "prende sulle spalle le proprie responsabilità". 2. le braccia e le mani. Le emozioni e l'energia non ostacolate fluiscono attraverso il torace, verso l'alto, nelle spalle e nelle braccia e, attraverso il corpo, giungono al volto. Le braccia e le mani costituiscono i canali attraverso i quali vengono espresse molt iss im e em oz ioni alt am ent e funzionali: possono trasmettere e generare azioni come: colpire, accarezzare, percuotere, afferrare, tenere, prendere, dare, protendersi, manipolare, toccare, autoproteggersi e autoestendersi. Psicosomaticamente, le braccia e le mani sono straordinariamente simili a gambe e piedi. Così mentre le gambe si estendono verso il basso dalla pelvi e servono a renderci saldi e mobili rispetto alla terra e alla sua forza di gravità, le braccia si irradiano dal cuore e servono a "darci una base" rispetto al mondo della gente e delle cose, comunicano agli altri, mediante i movimenti, le azioni, le funzioni, i sentimenti dello psicosoma, possono addirittura essere considerate sonde che si estendono nel mondo, non solo dal petto, ma anche dalle gambe, dalla pelvi, dal ventre, dal collo, dalla testa e, ancora, comunicano molte informazioni all'interno dello psicosoma di quanto avviene all'esterno. E, come le gambe, anche le braccia consistono di giunture e di sezioni attraverso cui può fluire una varietà di energie e di sensazioni; anch'esse sono crocevia psicosomatici e registrano il flusso dell'energia mediante il grado di vitalità o di malessere dell'arto e la sua capacità di servire l'intero organismo. La relativa flessibilità ed eleganza delle giunture rispecchia il modo in cui l'individuo si muove nel mondo. Perciò la grazia delle braccia corrisponde al modo in cui ci si muove nel mondo delle relazioni interpersonali e delle interazioni tipiche del dare-e-prendere. Le braccia sane, prive di costrizioni, sono forti, ma flessibili

poderose, ma gentili capaci di protendersi e di afferrare come di ritrarsi e rifiutare, capaci di dare e di prendere, di accarezzare e di schiaffeggiare. Ancora una volta, sembra che la vitalità energetica nelle braccia e nelle mani dipenda dalla capacità con cui l'organismo esprime liberamente un'intera gamma di sentimenti e di azioni. Oltre ad essere psicosomaticamente relate ad una quantità di esigenze e di funzioni emotive, le braccia e le mani sono anche canali estremamente espressivi per la comunicazione non verbale. Anzi, in molti casi le affermazioni delle mani sembrano addirittura più sincere e franche di quelle della bocca. Le vere emozioni si esprimono attraverso le azioni fisiche, mentre solitamente le parole si limitano a rispecchiare ciò che "si pensa" di sentire. Allora si può ricordare che: * se una parte del nostro psicosoma è d ebole , d obbiamo raf fo rzarl a fortificando le regioni fisiche deboli, che ospitano questa parte di noi, con appropriati esercizi fisici o psicofisici rafforzando o sviluppando gli aspetti psicologici o emotivi corrispondentemente deboli con l'aiuto di adeguate tecniche di terapia, di guida, di riflessione o psicoemotive; * oppure, se una parte di noi è ipersviluppata o ipercongestionata, lasciamola diventare più ricettiva, leggera, aggraziata, con adeguate attività di rimedio; * se è una parte dello psicosoma ad esser e fisicam ente m alandata, cominciamo a prestare grande attenzione agli aspetti della nostra vita che sono in c onf litt o e c he corrispondono all'area del malessere. Una volta identificati i conflitti, dobbiamo cominciare a chiarirli e a risolver li, sia fis icam ent e che psicologicamente, per far si che il nostro psicosoma possa recuperare la condizione più naturale di salute e di vitalità. GIANCARLO MORONI


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18 Gennaio’98: una data da annotare a caratteri cubitali sul vostro diario scolastico: ritorna sugli schermi il bellissimo Leo di Caprio con ”TITANIC”, un film che vi terrà dal primo all’ultimo minuto con il fiato sospeso! Diretta dal regista James C a mer o n ( “ T er mi n a t o r ” ; “Rambo2, la vendetta”; “Aliens, scontro finale”; ”The Abyss”; “Point Break”), la pellicola racconta una commovente storia d’amore piena d’azione sullo sfondo della terribile sciagura del TITANIC. Protagonisti due giovanissimi attori: Kate Winslet(nel ruolo di Rose Dewitt) e Leonardo di Caprio (Jack Dawson), passeggeri del Titanic che appartengono a due diverse classi sociali. Rose, che fa parte del gruppo dei ricchi invitati alla prima traversata oceanica della nave, è una ragazza aristocratica inquadrata nei rigidi limiti della società edoardiana, mentre Jack è un povero, un semplice ragazzo che viaggia in terza classe. Nonostante questa abissale

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diversità, i due si innamorano perdutamente dando vita ad una bellissima Love Story... E’ il film più costoso nella storia del cinema, il più rimandato ed anche il più atteso. Titanic è un film di grande spettacolo, sequenze davvero mozzafiato ed una romanticissima storia d’amore. Quando si parla di “Titanic” non si parla solo d’amore si racconta infatti anche del destino infau sto del transatlantico Titanic che, durante il suo viaggio inaugurale si scagliò contro un iceberg ( nella notte del 14 aprile 1912) per poi inabissarsi tragicamente nelle acque ghiacciate del nord Atlantico. Molte le vittime (più di 1500 persone) ma anche alcuni fortunati superstiti (705), tra i qu ali p r op ri o la diciassettenne Rose. Le musiche sono di James Horner, ma il pezzo portante della colonna sonora di “Titanic” si intitola “My heart will go on” ed è cantato da Celine Dion. Titanic ha conquistato ben 11

premi Oscar uguagliando così il record di Ben Hur. Non vi resta che andarlo a vedere (se non lo avete già fatto!) e, sicuramente, non ve ne pentirete! “MY HEART WILL GO ON” di Celine Dion Every night in my dreams I see you, I feel you that is how I know you go on. Far across the distance and spaces between us you have come to show you go on. Near, far, wherever you are I believe that the heart does go on once more you open the door an you’re here in my heart and my heart will go on and on. Love can touch us one time and last for a lifetime and never let go till we’re one. Love was when I loved you one true time I hold to in my life we’ll alwais go on. Near, far, wherever you are I believe that the heart does go on once more you open the door an you’re here in my heart and my heart will go on and on. You’re here ,there’s nothing I fear, and I know that my heart will go on we’ll stay forever this way, you are safe in my heart and my heart will go on and on. a cura di Chiara Stanislao 3^D


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- Maestro! Maestro! Parmenide si fermò. Una voce giovanile lo stava chiamando. Si voltò verso il lato opposto dell’agorà di Elea e vide uno dei suoi scolari che, sorridendo, gli correva incontro. - Zenone carissimo! Dove sei stato tutto questo tempo? Sono molti giorni che non ti vedo alle mie lezioni e cominciavo a preoccuparmi. Non dirmi che il mio scolaro prediletto ha trovato un nuovo maestro... - O maestro, come potrei? Ho voluto, invece, recarmi ad Efeso per ascoltare alcune lezioni di Eraclito. - E che di Eraclito? E’ sempre convinto che tutto cambi e che il movimento sia la causa di tutto? - Sempre, maestro, sempre. Anzi dice che il fuoco, con il suo continuo mutamento, è la sostanza dalla quale nascono tutte le cose. - E tu, che ne pensi, Zenone? - Ma, non so. Mentre ascoltavo Eraclito mi pareva che ragionasse in modo convincente. Infatti anche a me sembra che tutte le cose cambino. - Dunque, anche a te pare che tutto si muova, che ogni cosa sia, in ogni momento, differente da prima. - Mi sembra difficile sostenere il contrario. - Ebbene, se così fosse, noi non potremmo conoscere nulla. - Mi sembra impossibile. - Ma Zenone, come possiamo conoscere le cose se queste continuamene mutano? - Se io vedo un albero, lo colgo com’è nell’istante in cui lo guardo. Ma se mentre lo sto guardando, già cambia, perchè

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“tutto scorre” come dice Eraclito, come posso conoscerlo, come posso avere un’idea precisa dell’albero? - Ma se le cose non mutano, come si spiega allora la loro molteplicità e la loro varietà infinita? - La molteplicità e la varietà delle cose sono soltanto una illusione dei sensi. Il moto stesso è una illusione. Non esiste. E’ un “non essere”. E il “non essere” non solo non esiste, ma non si può nemmeno pensare. - Dunque i sensi ci ingannano. Ma come è possibile allora, la conoscenza? - Perchè la conoscenza è una conquista della ragione, non dei sensi. La verità delle cose può essere conosciuta soltanto per mezzo della ragione. - E la ragione che cosa ci dice di fronte all’essere delle cose del mondo? - La ragione ci dice che di fronte all’essere sono possibili soltanto due ipotesi: l’essere è. Il non essere non è. - Ma com è l’essere? - L’essere è sicuramente uno. - E perchè? - Perchè se fosse diviso in tante parti, tra una parte e l’altra non ci sarebbe nulla. Cioè ci sarebbe il non essere... - Ma il non essere non può esistere e quindi non può esistere nemmeno l’essere molteplice. - Perfetto, Zenone. E se questo è vero, non può esistere nemmeno la molteplicità delle cose come ci appaiono attraverso i sensi. Quindi l’essere è uno. Ma non solo. E’ anche immutabile,

perchè... - Aspetta, maestro. non spiegarmi, lo interruppe Zenone. Voglio provare ad arrivare da solo alla giusta conclusione. Dunque:l’essere è immutabile, perchè se cambiasse, potrebbe diventare soltanto non essere. Ma il non essere non può esistere. Quindi non può esi st er e nemmeno il cambiamento. E se non c’è il cambiamento non può esserci nemmeno il movimento. - Perciò anche il cambiamento e il movimento delle cose non possono esistere - concluse Parmenide. -Hai ragione, maestro. Se le cose che i nostri sensi ci mostrano cambiano continuamente, non possono mai “essere”. Ma se non “sono” non possia mo nemmeno conoscerle. Crediamo di conoscerle soltanto perchè crediamo all’inganno dei sensi. - Ecco perchè, Zenone, l’essere è l’unica vera realtà: p er ch è è u n o , cer t o , i mmuta bi l e e qui ndi conoscibile per mezzo della ragione. -E se qualcuno affermasse che esistono sia le cose mutabili che l’essere immutabile, che cosa potremmo rispondere? -Che non possono esistere due verità in contrasto tra loro. Non dobbiamo fare come gli uomini che non sanno nulla e, come se avessero due teste, affermano tranquillamente l’esistenza di due verità contrastanti. Noi non abbiamo due teste.


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