Anno 14 Numero 3
I.T.C. LUNARDI - BS
E’ necessario ritornare al Natale, è necessario per tutti, credenti e non credenti. Ci stiamo infatti smarrendo in questo difficile cammino che si chiama storia. Stiamo creando idoli che non salvano, cibi che non saziano, amori che non vivificano, cultura che non nutre il nostro cammino. Dobbiamo tornare al Natale che ci richiama al valore fondamentale della vita che è da rispettare sempre, che è da coltivare, crescere. Guai a chi sminuisce la vita, guai ai facitori di morte e ai tessitori di odio. Bisogna ritornare al Natale che ci parla di amore, di solidarietà, di condivisione, di famiglia. Abbiamo bisogno, oggi più che mai, di amore vero, di solidarietà globalizzata, di condivisione nel rispetto della diversità. Il Natale, festa cristiana perché ricorda la nascita di Cristo, è festa di tutti, non è proprietà di nessuno guai a farla diventare occasione di contrapposizione. IN QUESTO NUMERO: Perchè il 25 dicembre pag. 2 Scuola e regole pag. 3 Falluja, armi chimiche pag. 4 La devolution pag. 5 Ancora sulla riforma pag. 7 Pier Paolo Pasolini pag. 8 Il violino pag. 9 Movies pag.10 Libro che ha cambiato pag.11 Margherita pag.13 Cinema world pag.14 Pianeta musica pag.15 Messaggi pag.16 Oroscopo pag.17 Giochiamo - Test pag.18 GameMania pag.21 Leggenda vischio pag.23
Dicembre 2005
Ritorniamo a quel bambino che ci indica il senso della vita, che ci dice che la vita può essere una meravigliosa avventura densa di futuro e ricca di prospettive. Fermiamoci di fronte a quella culla per poi ripartire ricaricati, nuovi, capaci di rendere il mondo e la vita belli, attraenti… per tutti. E’ questo l’augurio di Natale del Vostro giornale. Augurio che vi chiediamo di portare ai vostri genitori, ai vostri amici, a tutti coloro che incontrerete in questi giorni. E, per favore, fatelo con un sorriso, con una stretta di mano, con una pacca sulla spalla che sappia dire: forza, ce la fai. La Redazione
2 REDAZIONE Abbiatico Elisa 5C Addis Federica 4F Bertolotti Enrico 2A Bianchini Sonia 5B Bodini Matteo 4B Bombardieri Valentino 5 B Cazzago Chiara 4B Daldoss Paola 4F David Sara 5G Falappi Alessandra 4F Fortunato Mattia 3A Franceschini Michela 5 G Gandini Marzio 4B Glisenti Lara 4F Grama Ioana 4H Guerra Giulia 5F Hamidi Meryem 3B Jarrera Federica 5B Krilova Daria 1N Laconi Cesare 5B Maiolo Paola 5G Mattei Giuseppe CIMP Martinazzoli Lino CIMP Moretti Alice 3M Moroni Chiara 4C Muhic’ Mirela 4F Osei Sharon 5B Pellini Lisa 5B Piaz Metteo 5B Plodari Marta 5G Pitossi Michela 4B Protopop Diana 4C Prunean Valerio 4D Quarenghi Silvia 4B Sheko Klotilda 5B Verzelletti Simone 3B Viviani Laura 4F Zubiria Marcela 1H Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIMP dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL lunarfollie@lunardi.bs.it
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La parola "natale" viene dal latino dies natalis solis invicti ("giorno della nascita del sole invitto/invincibile"), che i romani festeggiavano durante il solstizio invernale, periodo dell'anno in cui le giornate smettono di accorciarsi e iniziano ad allungarsi di nuovo. La metafora è quella della luce che vince la sua battaglia contro le tenebre. Durante le feste che andavano dal 17 al 21 di dicembre ("I Saturnali") e la festa vera e propria del Sol Invictus del 25, il cui culto era stato introdotto dall'imperatore Aureliano, si usavano i simboli dell'eterna giovinezza di Dioniso: mirto, lauro, edera... Il greco Dioniso veniva considerato come il divino bambino nato in maniera miracolosa da una vergine celeste. Dioniso era stato latinizzato col nome di Mitra, dio iraniano dei misteri. Altre divinità pagane festeggiate in questo periodo erano l'egizio Osiride e suo figlio Oro; l'orientale Buddha (nato da una vergine); lo scandinavo
Freir, figlio di Odino e di Frigga. La chiesa cristiana scelse la data del 25 dicembre come giorno di nascita del Cristo semplicemente per cristianizzare una festa pagana molto sentita dalle masse popolari. "Cristo è il nostro nuovo sole", scrisse Ambrogio da Milano. Si menziona per la prima volta la festa cristiana del Natale al 25 di dicembre in un calendario liturgico romano del 354. Tuttavia la celebrazione del Natale è già attestata a Roma intorno al 336, dopo che la festa antica dell'Epifania era stata trapiantata dall'Oriente in Occidente. Da Roma il Natale si diffonde in Africa, in Spagna e nel Nord Italia. Giovanni Crisostomo ne attesta la celebrazione ad Antiochia come festa separata dall'Epifania. Ma è solo sotto l'imperatore Giustiniano (527- 565 d.C.) che il Natale viene riconosciuto come festa legale per l'Occidente.
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Oggi si parla tanto di bullismo, di giovani senza regole, di soggettivismo sfrenato e si punta il dito sui giovani, sopratutto su noi adolescenti. Vogliamo anche noi aprire un forum su questi temi e per farlo abbiamo raccolto alcuni pareri di adulti che sparano su di noi. Ve li proponiamo e vi chiediamo di reagire. I giovani sono così così? Noi, ci riconoscioamo in queste descrizioni. A voi la parola A neanche quarant'anni se guardo le nuove generazioni vedo troppo spesso una gioventùche appare brutta fuori (nell'abbigliamento in stile teppista/squinzia del teppista) tanto quanto lo è dentro, malata di un ribellismo vacuo e conformista, piena di pretese velleitarie, sempre pronta a riempirsi la bocca delle parole "diritti" e "libertà" dimenticando che i diritti hanno sempre come contraltare i doveri e che la propria libertà termina dove inizia quella degli altri. Sono generazioni
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forgiate da "adulti" (solo anagraficamente tali) che hanno confuso la tolleranza con il permissivismo, il pensiero critico con lo sberleffo e la disobbedienza, la cultura intesa in senso antropologico con la fierezza di essere ignoranti."Adulti" per cui la parola "divieto" è una bestemmia e pretendere il rispetto delle regole è peccato di autoritarismo: una mentalità che ha preso piede sia nel privato delle famiglie che nel pubblico delle istituzioni come la scuola... nulla di strano che ora si faccia fatica a pretendere quel minimo di buona educazione rappresentato dal semplice rispetto per gli altri e per il posto in cui ci si trova. Simplicius *** "Non so quanti dei partecipanti al forum abbiano figli in età da scuole sopratutto superiori oppure abbiano a che fare per motivi di lavoro col mondo della scuola, perchè ritengo che aldilà del chiacchiericcio da sala d'attesa le questioni va-
dano viste in concreto Io nella scuola ci lavoro, precaria e non docente, il mio punto di vista vi assicuro mi porta ad affermare che l'ambiente scolastico, tolte poche eccezioni, è diventato una specie di polivalente centro sociale dove la cultura e per cultura intendo anche la comprensione del mondo e i necessari doveri/diritti che ne derivano, la cultura dicevo occupa l'ultimo posto. Invito le anime belle..i buonisti..gli ottimisti a farsi un giro durante le 6 ore quotidiane curriculari per la scuola dove sto io...l'occupazione preferita dei ragazzi è scendere al bar interno, abboffarsi e spargere tutt'intorno quanti più rifiuti possibile..tanto ci sono i bidelli a pulire..sempre meno peraltro grazie ai tagli della Moratti, poi fumare a più non posso nonostante i divieti, va bene tanto c'è un ampio cortile ben dotato di varie nicchie dove farsi tranquillamente anche delle belle cannette..poi tornati in classe mentre il prof spiega riscuotendo più o meno interesse, dedicarsi coscienziosamente ad imbrattare spesso con pennarelli indelebili i banchi..tanto ci sono i succitati bidelli che quando c'è tempo, li puliscono usando prodotti tossici sissignori...non vi dico nemmeno come usano i servizi igienici i signori studenti, forse a casa hanno il maggiordomo, se poi li rimproveri ti ridono in faccia. akira
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Falluja 2004, se l’Iraq non ha le armi chimiche,le armi chimiche vanno all’Iraq... E’ passato un’anno da quando gli americani nel 2004 hanno occupato Falluja la città forse più importante del triangolo sunnita. Mi è capitato di ricevere una mail, stranamente non erano le solite catene di Sant Antonio ma conteneva una serie di articoli e commenti, non sono d’accordo con tutti quindi non li trascriverò ma la cosa importante era un link, incuriosito sono andato a vedere di cosa si trattava. Era il dossier di Rainews 24 sull’attacco Americano a Falluja, questo filmato di 22 minuti circa era andato in onda qualche mese fa in tv censurato e ridotto, all’epoca avevo cercato di ritrovarlo ma stranamente subito dopo l’emissione in onda era stato reso indisponibile sul sito Rai. Ora i contenuti del video sono davvero forti, testimoniano l’uso di armi chimiche, in special luogo di Fosforo bianco, che è come un napalm gentile, sparso nell’aria brucia i tessuti umani e risparmia i vestiti, per un eventuale riuso. Tutto questo è vietato sia dalle convenzioni Onu che da una convenzione del 1997 firmata dagli Stati Uniti. Davvero se non ve la sentite di visionare questo filmato non fatelo, io stesso non sono
riuscito a vederlo tutto in forma integrale, alcune immagini sono davvero crude , mostrano cadaveri di civili a centinaia, la pelle è completamente staccata e dove si intravede l’osso si nota che è bruciato, visi senza più carne con il teschio nero dalle bruciature. Il link è: www.rainews24.rai.it/ Notizia.asp?NewsID=57784 Ci terrei a sottolineare che è stato fatto di tutto per insabbiare queste informazioni, noi tutti ci ricordiamo di Baldoni il giornalista rapito ed ucciso in Iraq, ecco negl’ultimi giorni di libertà stava raccogliendo testimonianze su tutto questo, allo stesso modo la Sgrena.
Inoltre attorno all’attacco alla città di Falluja si crea un alone di mistero poichè gli americani non hanno permesso al personale medico internazionale di avvicinarsi alla città se non dopo 3 settimane, e tutto ciò va contro le regole Onu. Vi assicuro che se vedrete questo filmato, a meno che non siate delle persone fredde e ciniche , capirete perchè gli Iracheni ce l’hanno con noi. Una posizione molto estrema la mia ma davvero certe cose non andrebbero tollerate, bambini e civili sono sempre innocenti. Forse è ora di finirla con la storia delle crociate e cominciare ad aprire gli occhi e a chiederci chi c’è al potere. Complimenti a Bush un politico machiavellistico doc, scaltro come una volpe e crudele come un Leone. Marzio Gandini 4°B
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La devolution, disegno di legge di modifica della seconda parte della Costituzione, è stata approvata in via definitiva dalla Camera dei deputati il 16 novembre 2005,alla terza lettura, con 170 voti a favore, 132 contrari e tre astenuti. Ma dato che il provvedimento non ha ottenuto la maggioranza dei due terzi, potrà essere sottoposto a referendum confermativo, gia' annunciato dall'opposizione.Ma la così chiamata Devolution è solo una piccola parte di una riforma che va a cambiare la nostra Costituzione in ben 55 articoli. L’intero disegno di legge può essere però facilmente riassunta in pochi punti significativi:
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illustrare il suo programma sul quale la Camera dei deputati esprimerà un voto. Inoltre potrà porre la questione di fiducia e chiedere che la Camera si esprima «con priorità su ogni altra proposta, con voto conforme alle proposte del governo». In caso di bocciatura deve dimettersi. In tal modo vengono concentrati maggiori poteri nelle mani del Presidente del Consiglio, o meglio, del Primo Ministro, a discapito dell’importanza del Presidente della Repubblica. autonome di Trento e Bolzano. Sarà eleggibile chi ha 25 anni (oggi 40 anni).
CAMERA DEPUTATI La Camera sarà l'organo politico e sarà costituito da 518 deputati (oggi sono 630), di cui 18 eletti nelle circoscrizioni estere, oltre ai deputati a vita, nominati dal capo dello Stato, che potranno essere al massimo tre. Di diritto gli ex presidenti della Repubblica. L'età minima per essere eletti scende a 21 anni (adesso è 25). La Camera è eletta per cinque anni. Le Commissioni d'inchiesta istituite dalla Camera avranno gli stessi poteri dell'autorità giudiziaria; la loro presidenza sarà assegnata all'opposizione.
CAPO DELLO STATO Il presidente della Repubblica non è più il rappresentante dell'unità nazionale, ma «rappresenta la Nazione ed è garante della Costituzione e dell'unità federale della Repubblica». Sarà eletto dall'Assemblea della Repubblica, presieduta dal presidente della Camera dei deputati e composta da tutti i parlamentari, i governatori e i delegati regionali. Può diventare presidente della Repubblica chi ha compiuto 40 anni (oggi 50). Il Capo dello Stato viene votato a scrutinio e deve ricevere almeno i due terzi dei voti dei componenti dell’Assemblea della Repubblica. Al quinto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.
SENATO FEDERALE I senatori saranno 252 (oggi sono 315), eletti in ciascuna Regione insieme all'elezione dei rispettivi consigli regionali. A questo numero si sommeranno i 42 delegati delle Regioni, che partecipano ai lavori del Senato federale senza diritto di voto: due rappresentanti per ogni regione più due per le Province
PREMIERATO Non c'è più il presidente del Consiglio, ma il Primo ministro. Nomina e revoca i ministri (adesso spetta al capo dello Stato, su proposta del premier), determina (e non più «dirige») la politica generale del governo e dirigerà l'attività dei ministri. Il Primo ministro non dovrà più ottenere la fiducia dalla Camera, ma dovrà soltanto
SFIDUCIA COSTRUTTIVA In qualsiasi momento la Camera potrà obbligare il Primo ministro alle dimissioni, con l'approvazione di una mozione di sfiducia firmata almeno da un quinto dei componenti (ora è un decimo). Nel caso di approvazione, il Primo ministro si dimette e il presidente della Repubblica decreta lo scioglimento della Camera. Entra in Costituzione anche la mozione di sfiducia costruttiva: i deputati appartenenti alla maggioranza uscita dalle urne, infatti, possono presentare una mozione di sfiducia con la designazione di un nuovo Primo ministro. In tal caso il premier in carica si dimette e il capo dello Stato nomina il Primo ministro designato nella mozione DEVOLUTION Le Regioni avranno potestà legislativa esclusiva su alcune materie come assistenza e organizzazione sanitaria; organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche; definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione; polizia
6 amministrativa regionale e locale. Tornano a essere di competenza dello Stato la tutela della salute, le grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione di interesse nazionale, l'ordinamento della comunicazione, l'ordinamento delle professioni intellettuali, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionali dell'energia, l'ordinamento di Roma; la promozione internazionale del made in Italy.L'interesse nazionale prevede che il governo, qualora ritenga che una legge regionale pregiudichi l'interesse nazionale della Repubblica, invita la Regione a rimuovere le disposizioni pregiudizievoli.
LUNARFOLLIE ROMA CAPITALE Roma è la capitale della Repubblica e dispone di forme e condizioni particolari di autonomia, anche normativa, nelle materie di competenza regionale, nei limiti e con le modalità stabiliti nello Statuto della regione Lazio. La riforma è stata accolta in modo molto diverso dalle coalizioni di centro-destra e centro-sinistra. Raggiante il leader della Lega Umberto Bossi, secondo il quale e' una riforma che il paese attendeva: "Oggi ha vinto tutta l'Italia, non solo la Padania". ''Un altro impegno mantenuto'', ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Per l'opposizione siamo, invece,davanti ad un testo
confuso e pasticciato, che mette in discussione l'unita' del Paese. "Noi questa riforma non la accettiamo e il popolo italiano non la accetterà", ha detto il leader dell'Unione. Il centrodestra sostiene le sue tesi, il centrosinistra pure ma rinuncia ad ogni contestazione. I Verdi osservano un minuto di silenzio in 'segno di lutto' per la morte della Costituzione: non a caso il verde Sauro Turrone veste di nero, cravatta compresa. Intanto i senatori della Lega ritmavano il coro "chi non salta comunista è". Fede e Miry 4^ F
Sabato 12 e domenica 13 novembre alcuni studenti del Lunardi, insieme a quelli di altre scuole della città, si sono ritrovati per il primo incontro dell’Opera all’Educazione Cristiana. Scommettiamo che pochi sanno di che cosa si tratta. L’Opera Cristiana è un’associazione che riunisce giovani di diverse età nella discussione di tematiche teologiche, approfondendole grazie all’intervento di vari esperti e ai lavori di gruppo che permettono il confronto fra le idee dei ragazzi, aiutandoli a mettersi in gioco ed a rapportarsi meglio con gli altri. Noi ci siamo state. Certo, qualcuno può pensare che sia da “sfigati” passare il fine settimana a parlare di religione, quando a malapena la si sopporta nell’orario scolastico, ma non è così. Questa è tutta un’altra storia. È qualcosa di più sentito, organizzato e testimoniato da qualcuno che ha fatto esperienze straordinarie. Nel primo incontro, per esempio, ci hanno coinvolto nella preghiera tipica di Taize. Eravamo seduti per terra, divisi in due gruppi da una lunga fila di candele che illuminavano debolmente la grande stanza buia in cui ci trovavamo. Di sottofondo una musica che noi seguivamo con canti in francese, italiano e latino. È stato molto suggestivo e particolare e, anche se non capivamo tutto, sembrava lo stesso di comprendere ciò che le parole volevano esprimere attraverso la musica. È stata una grande occasione per conoscere gente diversa che, come noi, ha sentito il bisogno di avvicinarsi alla religione in modo diverso dal solito. Si è discusso inoltre di questioni di cui si parla poco o di cui non si conosce nulla. Quest’anno il tema principale riguarda il “Concilio Vaticano II” che verrà trattato ancora durante altri tre incontri, fino ad arrivare alla prova finale. Con questo non vogliamo obbligarvi a prendere parte a questa attività, ma solo aiutarvi a riflettere su un’esperienza che potrebbe essere utile nella vostra vita.
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Ecco di cosa tratta, brevemente, questa riforma nell’ambito della scuola superiore: Superato l’esame di Stato si accede alla scuola superiore: lo studente potrà scegliere tra il sistema del liceo (artistico, classico,linguistico,economico, scientifico, tecnologico, musicale e delle scienze umane) e il sistema dell’istruzione e della formazione professionale. I licei, di durata quinquennale, si sviluppano in due bienni più il quinto ed ultimo anno che servirà per il completamento e l’approfondimento degli studi compiuti e per l’orientamento per gli studi universitari. Il sistema dell’istruzione e della formazione professionale è di durata quadriennale (con la possibilità di affrontare un quinto anno facoltativo). Entrambe le scelte, il sistema del liceo o il sistema dell’istruzione e della formazione professionale,si concludono con un secondo esame di Stato, il cui superamento sarà necessario per l’accesso all’università. Mentre prima si era obbligati a studiare fino a 15 anni, con questa riforma gli studenti già a 13 e 14 anni si troveranno a dover scegliere se proseguire gli studi o se indirizzarsi verso la formazione professionale. E’ prevista la possibilità di cambiare indirizzo all’interno dei licei, nonché di passare dal sistema dei licei a quello dell’istruzione e della formazione professionale e viceversa. I docenti si sono opposti a questa possibilità, ma la loro disapprovazione non è servita a molto. Eppure dovrebbero essere fra i primi ad essere ascoltati. E’ prevista, per il secondo ciclo di istruzione, la possibilità di al-
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ternare periodi di studio a periodi di lavoro. E’ previsto anche un piano di studi con una base simile per tutta l’Italia, con la riserva di arricchire i programmi secondo le culture e le realtà locali. La valutazione dello studente avverrà ogni due anni. Alla valutazione dello studente concorrerà anche il voto in condotta che con la riforma torna ad essere fondamentale ai fini della valutazione finale. Per il miglioramento della qualità dell’istruzione una commissione verificherà periodicamente le conoscenze e le abilità degli studenti e deciderà per eventuali cambiamenti dell’offerta didattica. La formazione iniziale universitaria degli insegnanti sarà considerata di pari dignità e diventerà obbligatorio il tirocinio. Della Riforma Moratti è stato criticato l’intero impianto: dall’anticipo dell’ingresso nella scuola dell’infanzia e nelle elementari, all’aumento dell’obbligo scolastico, alla separazione fra istruzione e formazione nelle superiori, allo svuotamento della funzione della scuola pubblica in seguito alla caduta di ogni distinzione fra istituzioni pubbliche e private. La Legge Moratti dedica un articolo alla specificazione dei principi e criteri direttivi su cui si deve basare il lavoro del governo. Fra di essi trova ben poco spazio l’enunciazione dei valori che l’attuale maggioranza vuole porre a fondamento del sistema educativo. Al punto b dell’art 2 troviamo: “Sono promossi il conseguimento di una formazione spirituale e morale, anche ispirata ai principi della Costituzione, e lo sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità nazionale
ed alla civiltà europea.” L’espressione “educazione spirituale e morale” mette subito in allarme uno spirito laico. Tutto fa pensare che si intenda un’educazione informata alla visione cattolica. Basti pensare che la Moratti ha proposto di riaffermare l’obbligo di apporre il crocifisso in tutte le aule scolastiche; visto che la nostra Costituzione non prevede una religione di Stato, perché mai le scuole statali dovrebbero contrassegnarsi con il simbolo di una particolare religione? Quello che invece manca del tutto nella Legge Moratti è la finalità della conoscenza dell’“altro”, che è l’unica ad evitare la superiorità e quindi il rifiuto del diverso. Sono stati infatti respinti due emendamenti che introducevano le espressioni “differenze etniche” e “identità culturali”, nonché un terzo che prevedeva l’impiego di risorse finanziarie a sostegno “degli interventi per la realizzazione della scolarizzazione dei minori stranieri e degli immigrati per la promozione dell’educazione interculturale”. Questo rifiuto è in sostanza il rifiuto dell’altro. E’ stato inoltre respinto un emendamento che parlava di cittadinanza “mondiale” oltre che europea e nazionale. Per il Ministro Moratti quindi l’educazione alla cittadinanza deve rimanere fuori dalla scuola. Queste sono solo alcune delle considerazioni che si possono trarre da questa legge che contiene molti punti non chiari e per molti non giusti. Ma la domanda che molti si pongono è: che ne sarà della scuola in futuro? F. Sabbadini e S. Elqouatli 3^B
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Nella notte tra l’uno e il due novembre del 1975, a Roma, muore un uomo, Pier Paolo Pasolini. Fu malmenato brutalmente, pestato a sangue da un ragazzo, in circostanze ancora oggi poco chiare. Si spense soffrendo lentamente, abbandonato in mezzo alla strada. Perché oggi, trenta anni dopo , è importante l’opera e il pensiero di questo scrittore, poeta, regista? Cosa possiamo ancora imparare, noi, adesso nel 2005? Perché possiamo affermare, con salda convinzione, che i suoi libri un po’ datati e i suoi film in bianco e nero sono ancora attuali? Pasolini era figlio di un militare di carriera e durante la sua infanzia cambiò spesso residenza tra il Veneto e l’Emilia. Nel ‘43, a causa della guerra, si trasferì a Casarsa (Friuli) e due anni dopo il fratello morì nel contesto di
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una faida partigiana. Dopo la guerra si iscrisse al partito comunista, ma, per uno scandalo legato alla sua omosessualità, venne cacciato, perse il posto di insegnante e si trasferì con la madre a Roma, dove rimase fino alla morte. La sua vita fu estremamente disordinata, ma anche intensa. Dalle sue opere, molto varie, emerge una personalità complessa e paradossale, caratterizzata quasi da due anime: una volta alla ricerca della meraviglia, del fascino e del sentimento, l’altra realista , portata a riflettere sulla vita e sulla realtà. Trasferitosi a Roma , dopo aver vissuto in ambienti legati alla tradizione, lontani dalle metropoli e dai tempi moderni, scopre come la società ha inquinato l’uomo, lo ha privato della morale. L’individuo scompare, prevale la massificazione, l’omologazione. Tutta la sua attività sarà dunque caratterizzata dalla ricerca di esempi, modelli alternativi per “salvare” l’occidente, arrivista e opportunista, i cui unici valori sono legati all’immediatezza; non c’è più il divino, il religioso, ciò che trascende ogni epoca. Negli anni 60 giunge così al cinema, forma espressiva più diretta, che riesce ad andare molto più lontano della scrittura. Famoso è “Il vangelo secondo Matteo” del 1964. La polemica contro il suo tempo
si fa di volta in volta più dura, cerca lo scontro diretto, lo provoca, individua i responsabili, li denuncia, li accusa aspramente, senza veli, senza metafore. Pasolini fu un eroe per alcuni, per altri un “frocio cattocomunista”, quel che è certo è che ha scandalizzato, ha fatto e fa ancora discutere, in particolare dopo la sua drammatica e cruda morte… a voi il giudizio. Ma veniamo alle domande che ci siamo posti all’inizio dell’articolo: perché Pasolini oggi? Avrete sicuramente letto o visto ai telegiornali quello che sta avvenendo in Francia , le rivolte nelle banlieu, le auto incendiate. La vita nelle grigie periferie europee degli immigrati, della delinquenza, della diversità, dell’emarginazione, del futuro negato. La violenza che dilaga, purtroppo…perché l’alternativa c’è, ma non si vede, perché i fiori in quei posti non crescono. Ecco, leggete Pasolini e capirete cosa sta avvenendo in Francia. Leggete “Ragazzi di vita”, un romanzo del 1955, che racconta le giornate dei giovani nelle borgate romane del dopoguerra, che vivono tra crimine, disoccupazione, prostituzione…ma che sono, in un certo senso, incontaminati e puri, incarnano vitalità e sconfitta, spavalderia e timidezza. Ingenua voglia di una felicità negata. Valentino Bombardieri, 5B
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IL VIOLINO Judeke viveva solo in un ospizio, ma era conosciuto in tutto il paese per il suo violino; aveva un modo tutto particolare di suonarlo, senza virtuosismi, ma traendone note di una tale dolcezza che incantava anche i semplici contadini che non avevano l'orecchio musicale. Tutti gli anni, il giorno della vigilia di Natale, Judeke faceva il giro delle chiese del paese, suonando davanti al Presepio, e a mezzanotte accompagnava la messa di Natale. Quel vecchietto magrolino, che sembrava aver raccolto tutte le sue energie a farsi crescere una barba bianca lunga fino a terra, era diventato per tutti parte integrante della festa di Natale, come personaggio del Presepio. I paesani riconoscevano da lontano il suo lungo pastrano nero che contrastava con la barba e il violino che teneva sempre sotto il braccio perché l'astuccio aveva perso la maniglia chissà quanto tempo prima. Soprattutto i bambini lo amavano e si tene-
vano pronti fin dal mattino davanti alla prima chiesa, aspettandolo con impazienza per accompagnarlo nel suo giro abituale. Judeke entrava in chiesa, si metteva davanti al Presepio, estraeva il violino e cominciava a suonare. I bambini lo accompagnavano cantando i canti tradizionali e lo ascoltavano rapiti. Passavano gli anni. I bambini diventavano grandi ed altri bambini li sostituivano per accompagnare Judeke di chiesa in chiesa la vigilia di Natale.Passavano gli anni e Judeke trascinava sempre più faticosamente le gambe, ma quando suonava era ancora Judeke di sempre, perché il tempo non aveva intaccato la sua musica. Giunse un anno in cui Judeke non si presentò all'appuntamento della vigilia di Natale. I bambini erano già schierati fin dalla mattina all'entrata della prima chiesa, dalla quale Judeke cominciava abitualmente il suo
giro. Passarono le ore, passò la giornata e, Judeke non venne. Arrivò la sera e i bambini andarono pieni di apprensione alla messa di Natale. La messa iniziò e Judeke ancora non si vedeva. I bambini durante la cerimonia mormoravano "verrà certamente, é in ritardo ma verrà." E si voltavano ogni momento a guardare verso la porta. La messa finì, la gente si avviò all'uscita, e i bambini rimasero in gruppo seduti sui banchi della chiesa. Era tardi, il sagrestano voleva spegnere le luci, chiudere e andare a dormire, ma i bambini rifiutavano di muoversi. Ed ecco un accordo di violino vibrò nella penombra; Judeke era arrivato e suonò per i bambini nella chiesa ormai vuota. Quando l'accompagnarono all'uscita si accorsero che il suo passo era malfermo; la neve cadeva in grossi fiocchi bianchi ed il vecchio riuscì con molta fatica a raggiungere la sua stanzetta, mentre una bambina piccola piccola gli portava il violino e il cilindro. "Judeke guarisci!" dissero i bambini. Quello fu l'ultimo Natale di Judeke, ma i bambini lo ricordano come il più dolce.
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Al Festival di Venezia 2005 il premio speciale della giuria è stato assegnato al film di Abel Ferrara “Mary”, incentrato sulla figura di Maria Maddalena e sui temi religiosi, umani e sociali che da essa sono derivati. E’ il terzo lavoro cinematografico che, in questi anni, tratta di argomenti di pensiero, di anima. Prima c’erano stati “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese e “ Passion” di Mel Gibson , entrambi impegnati a ripercorrere la vicenda di Gesù. Questi film hanno registrato un notevole successo di critica e pubblico e il fenomeno prova come i nostri tempi siano tali d’aver suscitato bisogni che sembravano scomparsi, d’aver mosso a pensare a quanto può esistere e valere oltre l’evidenza, la materia, e di quale aiuto può disporre chi si trova privo di riferimenti, perso in un mondo che ha deluso molte delle speranze nutrite. Una ricerca dell’idea, dello spirito non limitata ai singoli, autori o artisti, come fino ad anni fa ma estesa alla collettività. Sono in tanti oggi a non sapere più come vivere in un ambiente dove modernità è diventato sinonimo di volgarità, depravazione, abuso, insulto senza che alcuna difesa sia possibile per chi ne è vittima. Da qui l’attenzione della maggior parte del pubblico ai film che dicono dei tempi, delle persone, della vita di Cristo. Neanche lui ebbe possibilità di scampo dal mo-
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mento che era espressione di verità, giustizia, amore in un mondo che li aveva messi da parte. Per gli stessi motivi, di confronto con l’ambiente, la sua figura era stata proposta molti anni fa, nel 1964, da un altro regista, Pier Paolo Pasolini, del quale ricorre quest’anno il trentennale della morte e tanto si sta facendo per ricordarlo e recuperare il valore e la funzione della figura e dell’opera. “Il Vangelo secondo Matteo” era stato il film col quale Pasolini aveva inteso rappresentare, tramite Gesù, i problemi da lui sofferti in una società che diveniva sempre più ostile, avversa ai principi umani e sociali, ai valori del sentimento, dello spirito dei quali il registascrittore-poeta si sentiva depositario. Allora il fenomeno del degrado morale era agli inizi ed erano in pochi a patirlo. Pasolini pensava addirittura di correggerlo e per questo il suo Cristo si scaglia con decisione contro le impurità che lo circondano, le combatte con energia e vorrebbe annientarle in nome di quanto di spirituale,
d’ideale, di divino deve essere dell’uomo, della sua vita. E’ un Cristo autobiografico e perciò rivoluzionario, non si arrende con facilità di fronte al peccato ma gli oppone le proprie ragioni, la propria innocenza. Non ce la farà trattandosi di una lotta così impari, di un confronto tra un uomo e il mondo, e dovrà accettare di morire sconfitto. Allora il film fu apprezzato ma anche molto discusso, ora altri registi hanno trattato di Cristo e hanno avuto più seguito: significa che a distanza di mezzo secolo lo stato di degradazione si è aggravato, che i problemi del singolo sono giunti ai molti e che al lavoro di Pasolini può essere attribuito un valore profetico. Chi volesse vedersi il film può trovarlo in biblioteca. di Antonio S.
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Un buon libro è sempre un buon amico. E’ fedele compagno di viaggio, è stimolo a pensare, è scoperta, gioia, avventura… Abbiamo posto la domanda: “C’è un libro che ti ha cambiato la vita”. Il risultato, vale a dire le risposte, lo riportiamo in questa rubrica. L’augurio è che anche tu possa scoprire il libro capace di cambiare la tua vita
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do Reis di Saramago, Il pendolo di Foucault di Eco, La Gaia Scienza di Nietzsche, L'interpretazione dei sogni di Simone Il deserto dei tartari di Dino Buzzati. Bisogna credere ai propri ideali, bisogna saper combattere le guerre non dichiarate,bisogna saper perdere le guerre dichiarate. Il soldato Drogo ci ha creduto fino in fondo e io ho fatto come lui. di Valter Il mio libro é stato quello di Fabio Volo "E'una vita che ti aspetto". Non un grande autore, certo, ma il significato rapportato al momento della mia vita in cui l'ho letto ha contribuito fortemente ad aprirmi la mente su questioni personali dove prima non avevo una completa visione. di Federico
VIVERE - AMARE - CAPIRSI di Alberoni.Ha cambiato il mio rapporto con il prossimo, e soprattutto con il mio ragazzo..Ho provato sulla mia pelle che + rispetti la libertà altrui + sei libero e stimato tu. A me è servito. di Rosy Oceano Mare di Alessandro Baricco un libro che mi fa sognare... di Giorgio In realtà ci sono diversi libri che hanno segnato la mia vita: Memorie di un clown di Boll, Viaggio al termine della notte di Celine, Il castello di Kafka, L'anno della morte di Riccar-
Milan Kundera,l'insostenibile leggerezza dell'essere" ....un viaggio nel profondo dei rapporti sentimentali e umani che ti aiutano a conoscerti meglio e a saper vivere le situazioni!! di Gabriele "E' facile smettere di fumare se sai come fare" di Carl Allen. Sono 15 giorni che non fumo più. Grazie Carl di Hari Nel 1997 lessi per caso il libro che poi ha rivoluzionato la mia vita: La Profezia di Celestino. Vi sembrerà strano o quantomento folkloristico, ma da lì ho capito che era più utile seguire gli eventi della vita piuttosto che remare contro e cercare di farsi andare bene le cose solo perchè erano più appropriate. Da quell'estate ho seguito gli eventi e mi sono
fatto trascinare dalla corrente e la mia vita ha iniziato ad andare meglio per me! di Christian B La mente corre veloce all'immagine della mia libreria, e il primo libro che vedo è sempre lui: "Cent'anni di solitudine". Lo confesso: ho impiegato anni per riuscire a superare le prime pagine, ma quando sono entrata nel vivo della vicenda non me ne sono più staccata. Per qualche settimana ho vissuto una doppia vita: quella ufficiale a Milano, quella "ufficiosa" a Macondo. Sognavo Melquiades e Remedios la bella e intanto il cd "Cent'anni di solitudine" dei MCR mi accompagnava nella lettura. di Letizia Un libro che mi ha molto influenzato e' 'Il mondo infestato dai demoni' di Carl Sagan. Un libro contro l'oscurantismo e la superstizione, inneggiante alla ragione come mezzo per risolvere i problemi umani. Un libro filosofico, storico, scientifico. Una vera perla da un grande uomo e scienziato. In questi tempi bui neo-medievali abbiamo bisogno di una luce anche flebile che ci guidi. di Fiorenzo Oggi non ne vado più così orgogliosa... Ma all'epoca lei era ciò che volevo essere. Niente e così sia di Oriana Fallaci letto quando avevo 13 anni ha cambiato la mia vita, mi ha fatto capire che mi sarei occupata di conflitti e di comunicazione... Allora non sapevo ancora come, pensavo avrei fatto la giornalista, poi che sarei diventata una storica... oggi ho un piccolo insegnamento all'università in Mass Media e
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LUNARFOLLIE tutt'ora gli animali, mi ha profondamente colpito. E chissà come, la storia di quel lupo me la porto ancora dentro.... di Luca
processi di pace. La storia delle persone comuni per capire le tragedie più grandi. di Giulia "Opinioni di un clown" di Henrich Boll mi ha detto molto della mia vita quando l'ho letto. Avevo 34 anni, una serie di storie d'amore andate male, tutte nella stessa maniera, e soprattutto non riuscivo a focalizzare sulla mia natura. La metafora del clown ubriaco con le ginocchia a pezzi mi colpì immediatamente. Ero io. Triste in casa da solo, in attesa della compagnia di una monica silvs di turno, ma con un pubblico davanti, mettevo su trucco, naso rosso, passi goffi. Tutti ridono, tuttora. Piero Vaglioni Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta. E' un libro che parla di un uomo e delle sue difficolta' spirituali. Il tutto sullo sfondo di un viaggio in moto senza una meta specifica. E' molto bello ma per certi versi destabilizzante. Si consiglia la lettura a non depressi, con la voglia di introspezione. Mi ha lasciato senza certezze ed e' una condizione che adesso sto imparando ad apprezzare. di Rita F.
Il libro che ha cambiato la mia vita, perchè ha modificato concretamente il mio modo di pensare e agire, è stato "Siddharta" di Herman Hesse. La prima volta lo lessi nel 1995 a 25 anni e da allora l'ho riletto altre due volte(mi sono comprato anche la versione in inglese che non ho ancora iniziato) trovando sempre cose che non avevo notato prima. Secondo me è un libro che insegna a non aver paura di ciò che l'istinto ci dice di fare anche se vuol dire cambiare un percorso predefinito di ANTONIO
Pier Paolo Pisolini Le ceneri di Gramsci Garzanti, 1956 di Paolo
Saggio sulla stupidità di Robert Musil. Ho scoperto di essere stupido ed è stato un gran sollievo. di Aldo
"Il gioco delle perle di vetro" di Herman Hesse. A 20 anni mi mise di fronte alla devastante e grandiosa bellezza della mia interiorità, sino ad allora negata, repressa e inesplorata. Fu la fine del mio materialismo agnostico e sterile e un susseguirsi di scoperte. Alcune belle, altre meno belle, ma tutte scoperte. Sino ad oggi. di Fabrizio
Questa è una delle domande più difficili a cui mi sia mai trovato davanti. La risposta credo (dico credo perchè ritengo che per ogni giorno che viviamo esiste un libro che abbiamo letto che si accosta meglio di altri al nostro stato d'animo) sia "Zanna bianca", di Jack London. Perché? Forse perché è stato uno tra i primi libri che ho letto e poiché adoravo e adoro
Non c'è dubbio: il libro che mi ha cambiato la vita è stato "Il Profeta" di Gibran. Un testo intenso, poetico, delicato. Un saggio risponde alle domande del popolo sui grandi quesiti della vita: amore, matrimonio, amicizia, morte, figli ecc., regalando perle di infinita saggezza. "Il Profeta" mi ha aperto un cammino d luce: mi fu regalato da un'amica di famiglia in occasione di una visita a casa di lei a Roma(io sono pugliese) e fu allora che decisi che la mia vita sarebbe stata nella Capitale. di Giuliana "Un uomo" di Oriana Fallaci... è stato, ed è ancora, un libro, o meglio, una storia, che è stata capace di segnarmi profondamente, in un'età nella quale si cercano risposte, ma anche tante domande... di Cristina Le Operette Morali di Giacomo Leopardi. Mi ha rivelato la verità sull'esistenza. di Giuseppe
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MARGHERITA DOLCEVITA Perciò io che sono una bambina in scadenza, penso: 1. Che i grandi non hanno nulla da insegnarci; 2. Che sarebbe meglio se noi prendessimo le decisioni, e i temi scolastici contro la guerra li scrivessero loro; 3. Che dovrebbero smettere di fare i film dove la giustizia trionfa e farla trionfare subito all’uscita del cinema. Ebbene sì… sono polemica!! Margherita Dolcevita è una ragazzina che sa guardare il mondo con i suoi occhi; una “bambina in scadenza”, come ama definirsi lei stessa: quasi quindici anni, occhi blu, capelli biondi ricci “che sembrano una piantagione di fusilli”, qualche chilo di troppo e un problema al cuore, “una valvola spanata che fa ta-tunf invece di tunf-ta”.. Compatisce con affetto le stramberie della sua famiglia e si perde volentieri nel gran prato intorno alla sua casa alla periferia della città, unica isola di verde miracolosamente risparmiata dal cemento dell’urbanizzazione. La sua vita scorre tranquilla in compagnia del padre Fausto, “alto, magro e metereopatico”, pensionato ma anche “avvocato difensore di oggetti” con un capannone di roba usata, della madre Emma, casalinga e avida spettatrice di soap opera ed ex accanita fumatrice, di un fratello maggiore Giacinto, diciottenne, infestato dai brufoli, che “nella vita ha due grandi interessi: il calcio e il pallone” e un fratello minore, Erminio detto Eraclito, “genietto rompiballe”, “il dito da videogioco più
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veloce del West” una personalità piuttosto turbata e terrorizzante. Non mancano un nonno un po’ “sbiellato” ma saggio, che si chiama Socrate e per paura di morire avvelenato si mitridatizza mangiando yogurt scaduti, formaggi marci, detersivi e acqua con la varechina, e infine Pisolo un cane, o meglio un “cancatalogo”, perché “più che un incrocio è un catalogo di tutte le razze canine e animali e forse vegetali apparse sulla Terra”, compagno inseparabile di Margherita. Improvvisamente, come un fantasma di notte, di fronte alla casa di Margherita appare un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. La quiete della piccola periferia, viene sconvolta dall’arrivo dei nuovi vicini di casa, ricchissimi, supertecnologici e alla moda, vittime del consumismo e del più sfrenato arrivismo. Sono i Del Bene: padre affarista, sempre sorridente e con una fluente chioma trapiantata, madre elegantissima e nullafacente, che colleziona oggetti di ogni tipo, tutti rigorosamente inutili, una figlia teenager, superficiale e frivola, con fisico da pin up, un figlio, Angelo, giovane “vampiro biondo”, misteriosa pecora nera allontanata dalla famiglia, adolescente inquieto da cui Margherita è inevitabilmente attratta. Dalla loro impenetrabile abitazione hi-tech, i Del Bene esercitano un influsso potente e deleterio su tutta la famiglia di Margherita, che a poco a poco finiscono per cedere alle lusinghe di uno stile di vita fondato sul culto del benessere materiale, della bellezza esteriore e sul rifiuto di tutti coloro che sono ai margini della società: poveri, anziani e extraco-
munitari. Armata di intraprendenza e grande coraggio, profondamente fiduciosa nella forza dei sentimenti autentici, della natura e della fantasia, Margherita non si arrende, intuisce l’esistenza di un piano diabolico e reagisce alla grave minaccia con l’aiuto del piccolo Eraclito, di Angelo e della “Bambina di polvere”, la sua amica invisibile, fantasma di un piccola vittima innocente della brutalità della guerra. Amara metafora delle trasformazioni della società moderna, Margherita Dolcevita è una forte denuncia della mancanza di valori autentici, della volgarità del potere e dell’arroganza della ricchezza, che rischiano di soffocare la bellezza della vita; ma anche una fiaba ecologica a favore della difesa della natura, della fantasia e dell’immaginazione. Consiglio a tutti d leggerlo, ne vale veramente la pena!!! “solo i pesci morti vanno con la corrente” Laura IV F
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CINEMA WORLD I FRATELLI GRIMM E L’INCANTEVOLE STREGA E’ uno di quei film in un certo senso indimenticabili, avvolti dalla confusione martellante dell’inconscio artificialmente scatenato, che in fin dei conti facciamo fatica a descrivere non meno di un brutto sogno. E’ uscito qualche giorno fa e ci mostra quasi tutti i personaggi delle fiabe dei fratelli Grimmin una versione diversa che vagano inquieti e a piede libero in un mondo cupo di villaggi poverissimi, foreste incantate e alberi viventi, dove legioni di scarafaggi scoperchiano le tombe delle pulzelle, i cavalli possono ingoiare bambine innocenti in un boccone, e gli omini di Marzapane si trasformano in terrificanti masse informi che rubano gli occhi e la bocca agli innocenti…. LA SPOSA CADAVERE L’ultimo film di Tim Burton, ambientato in una cupa e bigotta cittadina vittoriana in pupazzi animati, propone la contrapposizione di due mondi: il mondo dei buoni e simpatici morti e quello dei cattivi e antipatici vivi. Con due sole eccezioni, tra i vivi: Victor, un ragazzo fragile e sofisticato, e Victoria, figlia di un’aristocratica squattrinata. Promessi sposi, dolci e sensibili, sono in balia della crudeltà del mondo, di quello terreno soprattutto. Fra i due mette il dito, o meglio l’ossu-
ta falange la Sposa Cadavere. La quale, poverina, ha un personale dramma da riscattare nella terra dei vivi, e dunque si porta sottoterra lo sposo promesso(alla viva) . Alla fine però il vero amore vince e Victor ritorna nel mondo dei vivi dalla sua amata. LORD OF WAR Il mercante di armi Yuri Orlov lotta per stare sempre un passo avanti ad un implacabile agente dell’Interpool, ai suoi rivali e persino ai suoi clienti(tra cui figurano i dittatori più famosi del pianeta). Quando il fratello Vitaly viene a conoscenza delle sue malefatte si lascia uccidere e il mondo di Yuri, a questo punto, inizia a sgretolarsi... IN HER SHOES Maggie ha vent’otto anni, una leggera dislessia, una bellezza notevole e una propensione naturale a incasinare le sua vita e quella di coloro con cui entra in contatto, Sua sorella Rose è invece seria e pragmatica, un procuratore distrettuale di grande vigore, con una passione segreta per le scarpe e i romanzi d’amore. Quando Maggie viene sfrattata dalla nuova moglie di papà, Rose le permette di stare nel suo appartamento, e lei la ripaga seducendo uno dei suoi ragazzi. I guai cominciano... ELIZABETHTOWN Drew Baylor è il responsabile di un fisco clamoroso della portata di un milione di dollari. Ingegnere fallito, non riesce
nemmeno a fissare il coltello nel marchingegno che progetta per il proprio suicidio. La notizia dell’improvvisa scomparsa del padre lo costringe a rimandare l’appuntamento con la morte per partire alla volta di Elizabethtown, in Kentucky, dove avranno luogo i funerali. Sull’aereo Drew incontra Claire, un adorabile assistente di volo che mette in crisi i suoi progetti di suicidio.Inoltre la calda accoglienza dei parenti ed amici di Elizabethtown e della semplice e saggia gente del sud, lo faranno riflettere ulteriormente sui suoi propositi. Per lui inizia una nuova vita... LA MARCIA DEI PINGUINI Luc jaquet è un giovane biologo di Lione che un giorno risponde ad un’ inserzione dichiarandosi”disponibile a passare i prossimi 14 mesi all’estremo capo del mondo”. Una volta in Antartide li viene assegnato il compito, telecamera in mano, di seguire i pinguini Imperatore fino alla stagione dell’accoppiamento. Lì nel freddo polare più implacabile, Jacquet immagina una sceneggiatura d’amore da affiancare alle immagini che stava girando. Marcela 1 H
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KORN ENTRO FINE ANNO Inizia una nuova fase della carriera dei Korn. Il primo disco con la nuova etichetta ( Emi/Virgin) è previsto entro la fine dell’anno. Il primo singolo s’intitola Twisted Transitor. Questo nuovo album, ancora senza titolo si tratta di una sfida personale per la band che ha voluto cambiare le carte in tavola e assoldare un nuvolo di produttori di varie estrazioni per confrontarsi musicalmente e creare nuove evoluzioni sonore. PHARRELL WILLIAMS: UN LAVORO ARTICOLATO Pharrell Williams, uno degli artisti che ha contribuito a definire il sound del nuovo millennio, ha pubblicato un nuovo lavoro solista, un album che offre un ritratto a tutto tondo della sua sfaccettata personalità, in un viaggio dall’R&B classico all’hip hop contemporaneo. La release “In my mind” è uscita il 7 novembre e contiene il bellissimo singolo in collaborazione con Gwen Stefani. Già in radio da qualche settimana, Can I have It like that.
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THE DARKNESS: IN ARRIVO IL NUOVO SET I The Darkness hanno pubblicato qualche giorno fa il loro nuovo singolo “One Way Ticket” che precede l’uscita del prossimo album della rock band inglese: One way Ticket to hell…and back, follow up di “Permission to land” (2003), che vedrà la luce all’inizio di questo mese. Questo album inoltre è anche il primo lavoro in studio della formazione senza il bassista Frankie Poullain che ha lasciato la band in maggio per “divergenze musicali”.
sis, al terzo posto. Nella top 50 stilata dalla rivista vechi e nuovi brani molto conosciuti: la controversa God Save The Queen dei Sex Pistols è quarta, Bohemien Rapsody dei Queen è quinta davanti a My Generation degli Who. Alla sette, quello che viene considerato virtualmente l’alternativa all’inno nazionale, Angels di Robbie Williams. Il ottava posizione Life on Mars di David Bowie, Sympathy for the Devil dei Rolling Stones alla nove e Unfinished Sympathy dei Massive Attack alla dieci.
L’APELLO DI JACKO Michael Jackson ha scritto un canzone per raccogliere fondi da destinare alle famiglie delle vittime dell’uragano Katrina. Un operazione benefica a cui hanno aderito diverse star. Alla registrazione del brano, intitolato “From the bottom of my heart”, daranno il loro contributo anche James Brown, Snoop Dogg e Jay-Z. Secondo la BBC on line altri nomi della scena musicale si uniranno al progetto: Lenny Kravitz, Wyclef Jean e Missy Elliott.
RHCP A INIZIO 2006 I Red Hot Chili Peppers stanno completando il loro album a Los Angeles con il produttore Rick Rubin. Ma, secondo indiscrezioni, la release è stata posticipata all’inizio del prossimo anno. “C’è il tipico sound più heavy fatto finora dalla band, ma ci sono anche melodie soavi e lente” ha affermato il chitarrista della band John Frusciante, che ha citato il suo brano preferito: Only 18, a suo parere uno dei singoli più belli di questo nuovo album.
GLI INGLESI SCELGONO I BEATLES Secondo un sondaggio del magazine UK “Q”, A Day in a life dei Beatles è stato votato il miglior brano di tutti i tempi. I britannici non hanno dubbi: i Fab Four non hanno rivali. Alle spalle dei baronetti di Liverpool Waterloo Sunset dei The Kinks e Wonderwall degli Oa-
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X BIMBA Ho pensato alla mia vita senza dI te… Ho conosciuto la paura per la prima volta…In
faccio e perché mi ami. Sappi che mai nessuno potrà dividerci (finisce male,) nono stante io sia lontana ti penso sempre. Ti amo! By”x sempre la tua Andry”
X BIMBA
Ho pensato alla mia vita senza dI te… Ho conosciuto la paura per la prima volta…In quel momento la mia mente è affogata in una marea di pensieri e la cosa a cui ho pensato sei tu! Senza di te non sarei nulla. Non lasciarmi mai! Ti amo fx! By “La tua Frankie” X SHA Ciao Sha!! Questa non te l’aspettavi vero??? Tvtttttb By “Your Brikky” X DANIELE 3^G Quando i nostri sguardi si sono incontrati, ho provato un’emozione indescrivibile… Mi piacerebbe conoscerti se ti va… By “una raga di 2^D” X CHRISTIAN 4^A Tutte le volte che ti vedo, mi sciolgo come un Lindor al sole, se tu vuoi conoscermi, vieni in 2^B e chiedi di Giada. X DANY 2^E Ti amo tanto! By “tua Bimba” X VIOLA E EMY 1^E Volevamo semplicemente dirvi che i vostri savoir-faire e i vostri occhi profondi ci hanno colpito. By “Anonimi”
X ALE 2^M Perché non ti guardi in giro sono più vicino a te di quanto pensi…e non sarò per sempre… SVEGLIATI! X ANONIMO ‘86 Prima di tutto grazie per i complimenti ed il bellissimo messaggio… Mi spiace non averti notato prima ma se tu mi fornisci qualche elemento identificativo magari potrei rimediare… By”Stella 3^L” X DEVIL Mi dispiace che ci siamo un pò perse, ma ne siamo uscite più forti di prima e so che ora nessuno può più separarci… ti voglio tanto bene Camy e ciò non cambierà mai! X FRANCESCA 2^H Frankie sei la mia best friend e per questo ti ringrazio. Ti ringrazio perché sei cosi paziente con me, perché mi ascolti mentrE parlo di lui, perché mi appoggi in tutto quello che
X ANGELO 5^H Angelo, io non ti posso dire di sapere come siano gli angeli in cielo, ma da quando ti ho visto posso dire di sapere come sono gli angeli in Terra. By”Andry” X IL PROF LAURI Dopo 3 anni sento ancora il desiderio di ringraziare il mio ex professore di Fisica per il suo appoggio in un momento molto difficile. Grazie profe per aver capito le mie potenzialità e avermi spronata ed appoggiata nel superare o, comunque, affrontare una situazione che era più grande di me. Si è interessato e ha creduto in me quando nemmeno io ci credevo e questo la rende una persone, prima che un professore e, mi creda, non è cosi comune da trovare. Non volevo tenere solo per me questo senso di gratitudine e stima che nutro nei suoi confronti e voglio che lei sappia che anche se sono stata una sua alunna solo per un anno, lei ha fatto per me molto più di quanto pensa: grazie a lei ho rincominciato a credere in me stessa e ciò che posso fare. Grazie profe, non lo dimenticherò mai. By”Federica di 5”
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ARIETE Sarà una splendida avventura l’amore in questo periodo. Magari per qualcuno potrà esserlo alla lettera, ma per la maggior parte di voi avrà un incanto tale da rendere la vostra sfera sentimentale stupefacente. La stagione è quella che è. Dovrete, quindi, convincervi che certe precauzioni vanno adottate senza troppe storie perché sono nel vostro interesse. Regolate l’alimentazione e i ritmi di vita. TORO Tendenzialmente siete degli abitudinari, specialmente nelle questioni affettive. Ma dicembre vi obbligherà a fare i conti con le sollecitazioni espresse da Venere in Acquario: potreste irrigidirvi sulle vostre posizioni, o sulle vostre pretese, tanto da entrare in rotta di collisione con il partner. Qualcuno prenderà una decisone importante, qualche altro potrà rimanere travolto da un’attrazione fatale. GEMELLI Dicembre sarà importante ed entusiasmante per la vostra sfera sentimentale, grazie a posizioni planetarie decisamente focose ed intriganti. Chi ha una vita affettiva stabile potrà contare su un periodo di accordo sessuale con il partner praticamente magico, tanto sarà perfetto. Approfittate delle festività per regalarvi qualche giorno di riposo, magari una bella vacanza con le persone a voi care.
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CANCRO Dicembre avrà più facce per quanto riguarda la vostra sfera affettiva. Alcuni procederanno tranquilli sul piano della sicurezza e delle certezze sentimentali, altri dovranno fronteggiare qualche disagio che potrà farsi più acuto se il periodo è di scarso accordo con il partner. Altri ancora, sentiranno il desiderio di guardarsi attorno e magari lasciarsi attrarre da un’avventura, da una trasgressione. In aumento il fascino: agevolatelo! LEONE Le festività arrivano proprio a puntino per darvi una scossa. Vi siete un po’ troppo adagiati, negli ultimi tempi, nella sicurezza di una routine affettiva. E ora qualche cosa di nuovo e di dirompente sta per arrivare nella vostra vita: con Venere in Acquario dovrete imparare di nuovo l’arte della conquista, come darvi da fare per rendere più rigoglioso e smagliante il rapporto di coppia. Siete single?Un incontro potrà rivoluzionare la vostra vita! VERGINE Mese strabiliante, specialmente nella prima parte: l’atmosfera festiva e astri favolosi riempiranno i vostri occhi di stelle e i vostri cuori di passione. Se siete in coppia, Marte darà alla vostra passionalità una potenza mai vista, mentre Venere vi renderà eccezionalmente romantici e disponibili ai piaceri dell’amore. Allegro e felice sarà il mese anche per i single: potranno volare di fiore in fiore. Flirt e avventure non si conteranno!
BILANCIA Dicembre vi aiuterà a ritrovare la pienezza dei sentimenti, il piacere di sentirvi amati e coccolati. Sarà quindi un bel periodo per chi ha una vita di coppia felice: un dialogo aperto, vivace e sincero con il partner, non separato da una ritrovata attrazione fisica reciproca assicurano un periodo splendido e, quel che più importa, appagante. Qualcuno non saprà resistere alla tentazione di un’avventura. Chi è single dovrà fare i conti con un incontro più importate e coinvolgente del previsto. SCORPIONE “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”… recita un noto proverbio, e in effetti in questo mese tenderete a dire molto e a fare poco! Mercurio vi renderà espansivi e comunicativi oltre ogni misura, mentre Venere nei primi gradi dell’Acquario vi innervosirà, tanto da essere pungenti più del tollerabile e tendere a scaricare sulla persona amata le vostre insoddisfazioni. Attenti se avete un buon rapporto di coppia, ancor di più, se siete nati ad ottobre! SAGITTARIO Il cielo di dicembre vi regalerà settimane molti dolci sotto il profilo affettivo. La comprensione con il partner sarà totale sotto ogni punto di vista: sarà caratterizzata da un dialogo franco e amichevole, da interessi comuni e da un’eccellente intesa intellettuale e sessuale. Chi è single sentirà ancora più forte il bisogno di avere qualcuno al fianco!
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CAPRICORNO Qualunque sia la vostra personale situazione affettiva, l’amore sarà sicuramente in cima ai vostri pensieri: così, almeno segnalano Venere e Marte nel vostro cielo. Sarà l’ardore della passione più incontenibile a dominare le vostre giornate, tanto da mettere in secondo piano tutto il resto! Anche i single più irriducibili e “datati” non la passeranno liscia: qualcosa arriverà a sconvolgere le loro giornate e la loro vita! ACQUARIO Pianeti del calibro di Saturno, Giove e Marte vi tengono sulla corda: volenti o nolenti dovrete dedicare molte energie alla vostra vita sentimentale, scandita, in molti casi, da liti e gelosie, anche se il rapporto di coppia finora ha funzionato bene. Attenti, quindi, a quello che direte e a come reagirete davanti alle situazioni che si verranno a creare!I single potranno contare su un fascino intenso e su una capacità di piacere e di sedurre veramente notevole: i loro corteggiamenti otterranno un successo immediato! PESCI E’ un momento sicuramente felice per la vostra vita affettiva, pertanto chiuderete l’anno nel migliore dei modi. Se siete stabilmente in coppia, potrete fare affidamento su Venere e Marte che vi garantiscono il giusto cocktail di romanticismo, sogni, stabilità, sicurezza e passionalità. Non mancheranno innamoramenti improvvisi, tanto meno incontri… più importanti e coinvolgenti del previsto!
Ed ora, cimentatevi anche voi con questo nuovo gioco… e mandateci le soluzioni: la sfida continua!
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19 PER AMORE, SOLO PER AMORE… Amore è la parola più cantata in ogni lingua, ma anche la più cliccata in rete e penso soddisfatto/a che c’è ancora chi vive per amare.
1. Amarsi è: a. un gioco divertente. b. un’avventura da vivere in due. c. mettersi alla prova ogni giorno. 2. Cosa pensi della fedeltà? a. Non è più un valore al passo con i tempi. b. Fedeltà = noia. c. È una scelta inevitabile in una relazione sincera. 3. Per la strada gli innamorati si baciano…: a. mentre un bambino corre, un cane abbaia e le auto suonano impazzite. b. giro la testa. Non mi piacciono le persone che mettono in mostra i sentimenti. c. penso soddisfatto/a che c’è ancora chi vive per amare. 4. Scegli il pensiero che meglio descrive la tua idea sull’amore: a. j. “Amore, amor, di nostra vita ultimo inganno.” (Giacomo Leopardi) b. k. “l’amore vero comincia quando non ci si aspetta nulla in cambio.” (Antoine Saint - Exau-
pery) l. “L’amore rende intelligenti gli stupidi e stupidi gli intelligenti.” (William Shakespeare) 5. Quante volte ti sei innamorato/a? a. m. Un’infinità di volte. Mi innamoro ogni giorno. b. n. Un buon numero di volte. Non è facile trovare l’anima gemella. c. o. Quasi mai, non mi lascio travolgere dalle passioni. 6. Credi che l’innamoramento virtuale, quello nato e vissuto in rete, sia: a. p. la corsia preferenziale dei sentimenti delle nuove generazioni. b. q. un rifugio per chi non vuole compromettersi davvero. c. r. una forma ibrida di rapporto che non ha svelato ancora tutte le sue facce. 7. Si dice che l’amore è per sempre: a. s. non ci credo. Una storia d’amore sboccia, fiorisce e finisce. b. t. se si cammina incontro e non contro l’altro. c. u. solo quello vero, che non si trova svoltando l’angolo! c.
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Ora calcola i punti che hai totalizzato, contandoli secondo questa tabella: 1
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8. Per cantare la tua storia d’amore scegli le parole di: a. Jovanotti. b. Zucchero. c. Lunapop. 9. In amore l’altro è: a. il mio riflesso. b. la parte mancante nel puzzle della mia vita. c. un amico sincero, un partner ideale, la diversità necessaria per dare equilibrio alla coppia. 10. Ti senti amato/a quando: a. vedo nell’altro la felicità di condividere con me un grande progetto di vita. b. i miei bisogno vengono capiti e soddisfatti. c. sono lasciato libero di seguire la mia strada e di fare le mie scelte, nel bene e nel male. Fino a 40 punti: è un gioco di ormoni. Più che d’amore preferisci parlare di momenti in cui le emozioni la fanno da padrone. Pensi che le storie vadano vissute per quello che sono, prendendo il meglio senza spenderci troppo. Sembri un’ape che va di fiore in fiore. Non vai oltre la superficie dei sentimenti, non ti scopri, non
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credi alla forza dell’amore. Preferisci accontentarti delle briciole invece che partecipare a un banchetto sontuoso. Hai paura, sei egoista, orgoglioso/ a? Sei ancora in tempo! Da 40 a 70 punti: l’amore è bello… fin che dura. Stai ancora sperimentando il significato dell’amore tra avventure, delusioni e nuove emozioni. Non sai se esiste il vero amore, se è eterno, se la vita a due è l’obiettivo delle tue storie; di una cosa sei certo/a: l’amore di un momento non ti basta. Non hai ancora il coraggio di amare senza riserve, mettendoti in gioco con tutta la tua persona e continui a girare in tondo senza cercare la strada che ti porti al traguardo.
Da 70 a 100 punti: stai imparando ad amare. L’amore va scoperto e coltivato ogni giorno, così da diventare un sentimento forte e una scelta per la vita. Non è semplice andare oltre le coccole, l’innamoramento iniziale e i primi appuntamenti, ma sei disposto/a a scommettere su un sentimento che per essere forte e durevole va alimentato in ogni momento, anche con qualche rinuncia. Chi ama è sempre disposto a donare piuttosto che ad avere. a cura di Michela 5^G BUON NATALE SIAMO IN GUERRA Buon Natale, siamo in guerra Buon Natale ai dominatori della Terra. Buon Natale ai bambini mutilati, alle donne violentate. Buon Natale ai feriti di tutto il mondo, ai torturati del Terzo Mondo, a chi la mia giustizia ha patìto, e la verità degli altri ha subìto. Buon Natale agli scrittori ai giornalisti e ai predicatori che con le loro sante parole ci riscaldano come Dio vuole.
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Salve Lunardi come va? Le vacanze natalizie si stanno avvicinando, e se voltete comprarvi un bel gioco, questo è il mometo giusto. Le uscite in questo periodo sono molte e perciò per questo numero faremo a meno dell’angolo della sfida per concentrarci sulle recensioni LISTA RECENIONI Xenosaga Episode 2 Jenseits von Gut und Böse Dopo un lungo periodo di astinenza, ecco finalmente tornare su PS2 un GDR., e che GDR! Se a qualcuno di voi il nome di Xenosaga non indica nulla, sappiate che è una serie di GDR, nata su Playsation con Xenogears e poi seguita dal primo episodio della trilogia di Xenosaga, serie abbastanza famosa in giappone che ha invece riscosso un incredibile successo negli USA, tanto da
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convincere la Namco a portare in Europa il secondo episodio di questa saga. Considerando che il primo capitolo non è mai uscito in Europa, nella confezione del gioco è infatti incluso un film in DVD contenente tutte le scene di dialogo e dei filmati del primo gioco ( dura più di sei ore !!!) perciò non è dificile comprendere la trama, comunque molto lunga e ricca di colpi di scena. Il gioco è ambientoto 4000 anni nel futuro: l’orribile razza degli alieni Gnosis sta decimando l’umanità e solo il progetto KOS-MOS, un androide donna capace di eliminare gli alieni, può salvere l’universo. Perciò KOS-MOS, la sua creatrice Shion ed un gruppo di persone tutte accunate dal desiderio di vivere in pace, viaggiano per l’universo alla ricerca dello Zohar, un artefatto che unito ai poteri di KOS-MOS, può cancellare per sempre gli Gnosis dall’universo. Le difficoltà non si limitano solo agli Gnosis, perchè anche la malvagia organizzazione terroristica U-PIC, vuole lo Zohar per i suoi loschi fini ed è disposta a tutto per ottenerlo. Il gioco ha un sistema di battaglia a turni abbastanza classico, ma si fonda su 2 elementi principali, accelerare i turni per ese-
guire attacchi rapidi prima che il nemico possa rendersene conto o saltare vari turni e creare attacchi devastanti. Ciò da molta profondità strategica al gioco. In generale Xenosga 2 è uno dei migliori GDR in circolazione, dalla trama molto profonda ed il sistema di battaglia molto curato, il cui unico difetto è il fatto di essere tutto in inglese. Ghost in the shell Stand alone Complex Nel panorama dei grandi ritorni di questo periodo, ecco arrivare su PSP un nuovo capitolo della serie Ghost in the Shell, nata come manga, trasformata in anime di successo in giappone ed USA e poi in videogame. Questo sparatuttto in prima persona ci mette nei panni di uno dei 4 membri della sezione 9, una squadra speciale ai servizi del governo giapponese in un futuro prossimo, affrontando diverse missioni contro nemici terroristi, robot giganti, carri armati e qaunt’altro, in una serie di missioni apparentemente diverse tra loro, ma tutte collegate al misterioso furto di un documento gov-
22 ernativo top-secret, avvanuto qualche tempo fa. Il gioco offre missioni sempre varie ma i tempi di caricamento sono davvero lunghi, anche fino a mezzo minuto per caricare un livello e tutto è in inglese. Smackdown vs Raw 2006 Arriva finalmente su PS2 quello che può essere definito come il miglior gioco di wrestling di tutti i tempi, il vero seguito di Smackdown Here Comes the Pain. Certo, alcuni difetti sono ancora presenti, ad esempio non è possibile scegliere i partecipanti allla modalità stagione, e non esiste la modalità per crere insulti, camminate, corse e vittorie, tutte caratteristiche presenti nel precedente Here comes the pain, ma sono solo difetti minori. Una nuova ed incredibilmente realistica modalità di creazione, che permette anche di creare entrate personali, una modalità season ben curata, sempre diversa e con molti eventi diversi ed una versione “gestionale” della modalità season, rendono incredibilmente varia la modalità in singolo ( anche se nessuno impedisce di fare i classici match 1 vs 1 subito pronti), anche se il vero fulcro del gioco rimane il multiplayer, come sempre perfetto nella modalità locale ed incredibilmente curato ( esclusa la Royal Rumble ) anche nella parte on-line. Qualche difetto come sempre c’è ancora, ma sono davvero pochi e l’acquisto di questo gioco è quasi obbligatorio per tutti coloro che hanno
LUNARFOLLIE provato l’Here Comes the Pain, e che sono rimasti delusi della versione dell’anno scorso; ed è un buon modo per conoscere il mondo della WWE a tutti quelli che ancora non la conoscono.
Fire Emblem The Sacred Stones Dopo più di un anno dall’uscita del primo capitolo, la Nintendo riporta sul GBA la fantastica serie di Fire Emblem. Fire Emblem è un mix innovativo tra un gioco di strategia a turni e un GDR, ambientato in un mondo fantasy, dove ogni unità ha la sua storia e le sue caratterisctiche, e che una volta morta in battaglia non potrà più essere utilizzata Lasciati Eliwood, Lyn e Hector a godersi la pace duramente meritata, il gioco si sposta nel continente di Magval, un tempo sconvolto da guerre, ora diviso in 5 regni che vivono pacificamente. La pace si interrompe improvisamente quando il regno di Graze invade il pacifico regno di Renais. I giovani eredi al trono Erika ed Ephraim fuggono dal proprio regno e si separano. Erika parte alla ricerca del fratello mentre Ephraim si
mette a capo di un esercito per vendicarsi su Graze. Insieme ai loro compagni, i due fratelli scopriranno che dietro l’invasione di Grazee, si nasconde una forza malvagia molto più grande. Fire Emblem Path of Radiance Doppia dose di strategia da casa Nintendo, che ci propone un secondo Fire Emblem, questa volta per Game Cube. Il passaggio dal GBA al GC ha modificato solo la grafica del gioco, ora totalmente in 3D, mentre la struttura del gioco non è assolutamente cambiata. Dovremo affrontare una serie di capitoli, ciascuno comprendente una battaglia con vari obbiettivi (battere tutti i nemici, un boss o conquistare un determinato luogo) muovendo le nostre unità ed affrontando molti nemici. La trama è la classica del genere, in un regno in cui la flebile pace tra gli uomini e i semiumani laguz è a rischio, una invasione di un malvagio impero rischia di cancellare entrambe le razze. Un gruppo misto di uomini e laguz, comandati dall’impavido Ike, si oppone all’impero per proteggere il futuro del mondo. Finalmente un grande, anzi un fantastico GDR, arriva su GC, console sempre povera di questo genere di giochi. Portu
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LA LEGGENDA DEL VISCHIO Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno. Gli affari, quel giorno, erano andati benissimo: comprando a dieci, vendendo a venti, moneta su moneta, aveva fatto un bel mucchietto di denari. Si levò. Li volle contare. Erano monete passate chissà in quante mani, guadagnate chissà con quanta fatica. Ma quelle mani e quella fatica a lui non dicevano niente. Il mercante non poteva dormire. Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Pareva che tutti si fossero passati la parola per partecipare a una festa. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò: Fratello, - gli gridarono - non vieni? Fratello, a lui fratello? Ma che erano questi matti? Lui non aveva fratelli. Era un mercante; e per lui non c'era-
no che clienti: chi comprava e chi vendeva. Ma dove andavano? Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma lui cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Comprava a dieci e rivendeva a venti. E rubava sul peso. E piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello a quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con lo-
ro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote; anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco. Entrò nella grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. - Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami. E proruppe in pianto. Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.
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Africano/ Eritrean/ Tigrinja: Rehus-BealLedeats! Albanese: Gezur Krislinjden! Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah! Argentino: Feliz Navidad! Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand! Bahasa Malaysia: Selamat Hari Natal! Basco: Zorionak eta Urte Berri On! Bengalese: Shuvo Naba Barsha! Boemo: Vesele Vanocce! Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat! Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo! Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou! Cileno: Feliz Navidad! Cinese: (Mandarino) Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan! (Cantonese) Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun! Colombiano: Feliz Navidad y Próspero A ñ o Nuevo! Coreano: Sung Tan Chuk Ha! Cornovaglia: Nadelik looan na looan blethen noweth! Croato: Sretan Bozic! Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok! Danese: Glædelig Jul! Ebraico: Mo'adim Lesimkha, Chena tova! Eschimese: Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo! Esperanto: Gajan Kristnaskon! Estone: Ruumsaid juulup|hi! Filippino: Maligayan Pasko! Finlandese: Hyvaa joulua! Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar! Francese: Joyeux Noel! Gaelico: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr! Gallese: Nadolig Llawen! Giapponese: Shinnen omedeto, Kurisumasu Omedeto!
LUNARFOLLIE Greco: Kala Christouyenna! Hawaiano: Mele Kalikimaka! Hindi: Shub Naya Baras! Indonesiano: Selamat Hari Natal! Inglese: Merry Christmas! Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah! Irlandese: Nollaig Shona Dhuit, or Nodlaig mhaith chugnat! Islandese: Gledileg Jol! Italiano: Buone Feste Natalizie! Latino: Natale hilare et Annum Faustum! Lettone: Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu! Linksmu Kaledu! Lituano: done: Sreken Bozhik! MaceMaltese: Il Milied it Tajjeb Maori: Meri Kirihimete! Micronesia: Neekiriisimas annim oo iyer seefe feyiyeech! Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul! Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! or Zalig Kerstfeast! Papua Nova Guinea: Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu! Peruviano: Feliz Navidad y un Venturoso Año Nuevo! Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie! Portoghese: Feliz Natal! Rapa-Nui (Isola di Pasqua): Mata-Ki-Te-Rangi, TePito-O-Te-Henua! Rumeno: Sarbatori Fericite Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom! Samoa: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou! Serbo-Croato: Sretam Bozic, Vesela Nova Godina! Serbo: Hristos se rodi! Slovacco: Vesele, a stastlivy Novy Rok! Sloveno: Vesele Bozicne, Screcno Novo Leto! Spagnolo: Feliz Navidad! Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År! Tailandese: Sawadee Pee Mai! Tedesco: Froehliche Weihnachten! Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun! Ucraino: Srozhdestvom Kristovym! Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket! Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh! Jugoslavo: Cestitamo Bozic!