10 anni Anno 11 Numero 3
Iniziano in tutto il mondo i preparativi per uno dei principali eventi dell’anno, che condiziona animo e portafogli. Il Natale, che i primi cristiani non celebravano, nasce nell’antica Roma quando si intrecciarono la tradizione cristiana con quella popolare pagana: dai Saturnali romani (feste in onore di Saturno, dio dell’agricoltura) che si celebravano nella sec o n d a metà di Dicembre derivano le usanze natalizie dello scambio di doni, dei regali ai bambini e dei fastosi pranzi. A poco a poco questa festa si arricchisce di nuovi elementi
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quali il presepe, introdotto da S. Francesco nel 1223, che, però, non rispec- chia la descrizione biblica, in
quanto in essa non viene specificato il numero dei Re Magi (che non erano re ma astrologi, indovini e sacerdoti pagani),fissato a tre in seguito. Nasce col tempo anche la figura di Babbo Natale, in origine noto come S. Nicola, oggi Santa Klaus, e con esso anche il cavallo bianco si trasforma in un gregge di renne (solo in Svezia è ancora rappresentato
Dicembre 2002
circondato da caprioli) che trasportano i doni da distribuire ai bambini; mentre in altri Paesi, come la Germania, è Gesù Bambino che compie questo lavoro. Vi sono, inoltre, altre usanze, che si diversificano a seconda dei luoghi in cui si vive. In Messico i festeggiamenti di Natale iniziano il 16 Dicembre con musica, balli e cene in famiglia durante le quali si cerca a turno di rompere la piñata, un grande recipiente appeso ad una corda, ed i partecipanti ne raccolgono il contenuto (dolci, frutta,…), e terminano il 6 Gennaio con la rosca de Reyes, una ciambella
IN QUESTO NUMERO: Quale Natale Tutti in prigione Cambiando discorso Racconto del mese II Betlemme Nuovo e nuovismo Giovani connessi Messaggi Movies Pianeta Musica Giovani connessi Cosa fare a Natale Oroscopo Poesie Le radici e il futuro Comenius Lunardi preOkkupato
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REDAZIONE ATTOLINI BARBARA BELLI MONICA BERLASSINI BARBARA BEZZI NOEMI CASTILLO KAREN CIOFFI ANGELO FRANZONI FABIO GABUSI FRANCESCA GRECO RAMONA GUERRESCHI SARA MACCARINELLI M. MALONNI MARIANNA MARTINAZZOLI LINO MARTINELLI MARIA MATTEI GIUSEPPE MODONESI SARA MORONI GIANCARLO ORLINI LAURA PASINETTI ELENA PEZZALI GIULIA PRODAN SEENA RAVANI MARITA ROMANI ANNA RONCHI DANIELA SANDRINI MARIKA SAVIOLI DENISE SERRAMONDI LAURA STROFALDI ROBERTA TARANTINO LUCA TESTA ALESSANDRA TONNI STEFANO TRICOMI VALENTINA VALZELLI STEFANIA VANTADORI VALE. VOLTOLINI GIADA ZEGGAI MIRIAM
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in cui è nascosto un pupazzetto che rappresenta Gesù: chi lo trova dovrà organizzare una festa il 2 Febbraio. Ben diversi sono i nostri costumi: la decorazione dell’abete di Natale, la messa della vigilia, il cenone con il panettone, i doni di Babbo Natale e della Befana,… Ma, quali sono i valori del Natale oggi? Cosa significa? È un momento di ritrovo spirituale o è solo un periodo di festa e allegria? Per le popolazioni del mondo che stanno vivendo la guerra o che si trovano in condizioni di difficoltà, questo Natale, ormai alle porte, non sarà certo un momento sereno e piacevole, anzi aumenterà la tristezza e il malessere causati dalla guerra in un periodo così importante di ritrovo familia-
LUNARFOLLIE re. Mentre per noi che viviamo in pace e abbiamo denaro a disposizione aspettiamo questo momento interessati solamente ai doni che regaleremo e, soprattutto, riceveremo. Da festività liturgica, il Natale si è trasformato in un periodo di grandi guadagni: l’abete di Natale con tutti i suoi decori ha sostituito il semplice presepe, la calza della Befana è scomparsa sotto le enormi confezioni dei numerosi giocattoli, i dolci elaborati e confezionati hanno preso il posto di quelli tradizionali e indubbiamente più gustosi,… Tra brindisi, auguri e abbracci, il Natale moderno si trasforma sempre più in un rito mondano, che rende “felici” i grandi ipermercati ! ! ! Francesca 3^E
A VOI ALLE VOSTRE FAMIGLIE L’AUGURIO DI UNO STUPENDO NATALE
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Mi è successa una cosa strana e ve la voglio raccontare. Tutto è accaduto all’improvviso... il periodo più o meno è questo, mi ricordo che faceva freddo. L’aria perforava i polmoni ad ogni respiro e il desiderio di restarsene accoccolati in un posto caldo riempiva i pensieri. Uscendo, tante persone imbacuccate e avviluppate in loro stesse come numerosi apatici bozzoli, che camminavano dritto dritto, silenziose, pensando al loro cantuccio lontano dal gelo. Anch’ io camminavo. Camminavo per scaldarmi, per sentirmi con le persone, fra le persone, che invece fuggivano veloci. Camminavo perché in effetti non avevo la più pallida idea di come trovare anch’io quell’angolino di calore verso cui tutti corrrevano schivandomi. Poi, come una magia!, la strada si è riempita di luci, e sempre più persone si sono affollate intorno sorridendo l’una all’altra, ed entravano e uscivano dai negozi cariche di pacchi e sacchi e borsine, e felici sopportavano quegli enormi pesi zompettando qua e la, e si parlavano, e avevano smesso di correre ignorandosi verso i loro caldi rifugi. E io stupivo, non capivo. Non capivo. Ogni istante la città splendeva di nuovi colori, mentre ogni casa emanava intima serenità, tra luci, addobbi, festoni. -Auguri- leggevo ovunque -Buone festeAH, eccoci, allora è una fe-
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sta. E che festa è? Ho ascoltato un signore parlare davanti ad una folla raccolta e silenziosa di gente: diceva che il Natale è la festa di un certo Gesù -capito!- sarebbe nato per noi. Io non lo conoscevo, questo Gesù, però mi sarebbe piaciuto fargli gli auguri, vedere un p che tipo fosse: è poco gentile non ringraziare il fe-
steggiato. E poi stavano tutti comprando regali, li avevo visti… Non mi è mai piacuto andare alle feste a mani vuote, anche se a dirla con sincerità, nessuno si era dato il pensiero di invitarmi. Così ho cambiato idea, avrei osservato da fuori, non mi sembrava il caso di intromettermi in una festa altrui. Spinto dalla curiosità, magari anche solo per fargli gli auguri, ho cercato per un po’ questo Gesù.. non lo trovavo proprio. Allora ho capito: probabilmente era una festa a sorpresa. Quel Signore, quello della folla, aveva detto che sarebbe stato un momento d’amore e condivisione, che bisognava preparare le nostre anime. In effetti tutti erano infervorati nei preparativi, addobbavano e compravano sempre più frenetici dentro e fuori da quei negozi, sorridenti. Io ero trascinato dalla loro gioia e aspetta-
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vo la festa, curioso e ansioso quanto un poco malinconico perché non avrei potuto parteciparvi. Poi era arrivato il magico momento, lo aveva detto quel signore davanti alla folla – E’ venuto per rimetterci dal peccato-. Ero pronto. Sarebbero stati grandi i festeggiamenti, tutti felici a ringraziarlo (sembra che la gente avesse molto da farsi perdonare) avrebbe scartato i suoi regali e sarebbe stato un giorno di pace, tutti insieme finalmente, per un attimo, sereni. Ma cosa è successo? L’uomo, quello della folla, aveva appena finito di parlare, che l’atmosfera festaiola si è dissolta: tutti correvano di nuovo veloci, uomo compreso, verso i cantucci isolati, portandosi i loro sorrisi, i loro regali, mangiando ciò che era stato preparato per la festa. – e’ uno scherzo!- pensavo. Guardavo per vedere questo Gesù, per fargli gli auguri almeno io, per chiedere spiegazioni se avesse saputo darmene. Ma nelle strade erano rimasti solo i festoni, le luci, le musichette nell’umidità del pomeriggio d’inverno, cartacce e plastica. Avevano detto che Natale era l’occasione per ritrovare la
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famiglia, e a me piacevano le cacce al tesoro, tantopiù che in giro non c’era nessuno. Così provai, per passare il tempo. Cercai lungo ogni strada, davvero, guardai bene per terra e scandagliai ogni angolo della città, ma non trovai nulla. Avevo perso. Provai a tornare nel luogo dove poco prima aveva parlato l’uomo: tutto chiuso. Seduto su un muretto ero alla ricerca di un perché, di un qualcuno a cui spiegare i miei dubbi. L’occhio è corso verso una vetrina: ho visto in alcuni televisori bimbi di un paese lontano piangere disperati . Dunque nemmeno loro volevano che la festa finisse così, forse nemmeno loro avevano il regalo e credevano di non essere invitati… Avrei voluto consolarli, spiegare che forse quel Gesù, quella gente, aveva avuto un contrattempo, che nemmeno io avevo un regalo ma che di sicuro avremmo potuto goderci la festa, se solo ce ne fosse stata una. Se solo.. E così ho capito che non potevano sentirmi. Il cielo diventava grigio, piano ha cominciato a nevicare. Qualcuno, più tardi, è venuto in silenzio a togliere anche lucine e festoni. E’stato proprio una cosa strana, ancora sono alla ricerca di un perché. Intanto fuori fa di nuovo freddo, e la strada, come allora, ha iniziato a inondarsi di luci. Mary 5M
Hanno arrestato 20 no global e subito gli italiani si sono divisi: una parte a favore e una parte contro. Prima considerazione: occorre rispetto per il lavoro dei magistrati, sempre e il riferimento ad altri recenti, importanti fatti giudiziari non è casuale. Seconda considerazione: non si capisce bene come nell’Italia di oggi sia tanto grave “turbare le funzioni svolte dal governo italiano, sopprimere la globalizzazione dei mercati economici, sovvertire l’ordinamento dei mercati del lavoro”. Quanti cittadini, viene da chiedersi, impegnati nei partiti e nei movimenti di destra, di sinistra, di centro, di categoria, sindacati, ecc, hanno cercato in tutti i modi, compreso quello organizzato, di fare così. Chi di volta in volta è stato all’opposizione l’ha sempre fatto, sia nei confronti del governo in carica che nei confronti di una linea riguardante l’economia o il mercato del lavoro. Siamo finiti dentro il reato d’opinione. Abbiamo riesumato il codice fascista. La destra per forza applaude! Ma intanto la norma c’è e si può applicare a 20, a 200 o a 200 mila, volendo a milioni di italiani che, ignari o dimentichi, hanno
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compiuto identico reato. Era una norma che andava cancellata. Invece, prima si è provveduto a cancellare il falso in bilancio che, come tutti possono capire, danneggia il fisco (la collettività) e magari migliaia di cittadini, imbrogliandoli e impoverendoli dalla sera alla mattina. Poi si è provveduto a spostare il processo quando i giudici non riscuotono la fiducia e il gradimento dell’accusato (ci mancherebbe che un giudice che accusa fosse anche gradito). Il tutto, dicono i magistrati di questo processo, era concepito in forma violenta e ciò vale una meditazione supplementare. La violenza non è un’opinione, è qualcosa che si tocca, che si vede, che si esprime. Non si vuole in nessun modo difendere i violenti, non appartiene alla nostra cultura. Se violenza c’è stata, va sempre condannata. Occorrono le prove. I fatti di Genova e di Napoli sono ancora al vaglio della magistratura.
LUNARFOLLIE C’è questa accusa di essere contro, di voler sovvertire l’attuale ordinamento economico del mercato e del lavoro che pesa come una montagna. Nel mondo almeno 5 miliardi di persone su un totale di 6 miliardi andrebbe messo in prigione per questo reato. Dico 5 miliardi perché sono quelli costretti a vivere con il 20% delle risorse del pianeta, mentre il miliardo residuo (noi compresi) ne consumiamo l’80%. Pensiamo forse che i 5 miliardi sopra indicati, che per la maggior parte vivono con meno di 2 dollari al giorno, siano contenti di questa macroscopica ingiustizia, voluta, applicata, imposta dal nostro sistema economico? Credo proprio di no. Tutti in prigione. Non so se ridere o piangere. Di certo so che in quel miliardo di persone che stanno bene, ce ne sono tante, più di quello che si pensa, che non sono d’accordo sull’attuale sistema economico di mercato o sull’ordinamento del lavoro, sempre più precario e vessatorio che, al di là delle chiacchiere, privilegia i ricchi e mortifica i poveri. Tutti in prigione. E la mia opinione, forse, è reato . A. M.
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Il 3 dicembre il tribunale del riesame ha scarcerato i 20 giovani Mi hanno insegnato a sognare… a me non piace, non mi è mai piaciuto, ci si illude… Eppure mi hanno insegnato che a volte sognare fa bene, fa bene illudersi; illudersi che le cose vadano meglio e che il mondo sia migliore… E’ di questo che ho deciso di parlare, HO DECISO DI CAMBIARE DISCORSO!!! Mi sono proposta di scrivere di un mondo migliore, di pace, in un momento in cui non si parla altro che di guerra e in cui il mondo è peggiore che mai!!! Forse… Forse se imparassimo a parlare con lo sguardo, non ci sarebbero i malintesi delle parole… Forse se imparassimo a credere tutti in un unico Dio, a pre-
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scindere dalle razze e dalle religioni, in un Dio che diffonde la pace… profeta di pace, che da noi vuole solo PACE! Forse se guardassimo il Sole e ci rendessimo conto che il mondo è talmente bello… Forse… se fossimo diversi… ma non lo siamo!!! E la pace dobbiamo inventarla se non la sappiamo fare!!! Dobbiamo inventare la Pace (e sperare nella pace, sempre e comunque…), per tutte quelle persone che la guerra l’hanno vissuta, per tutti coloro che la guerra la vivono tutti i giorni, per quei bambini che cercano la parola Pace nei vocabolari della loro vita e non la trovano; dobbiamo inventare la pace (e credereci!!!) per le donne che in queste stupide guerre hanno perso i loro uomini, e i bambini i loro padri,
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per coloro che dovranno nascere e se nasceranno in un mondo che non farà schifo magari è anche meglio!!! Dobbiamo inventare la Pace per noi… che forse siamo quelli che ne hanno più bisogno di tutti… Abbiamo bisogno di tregua, di andare a dormire sapendo che tutti potranno farlo come noi, e che soprattutto il giorno dopo si risveglieranno come noi… Basta poco… io chiudo gli occhi… tutto si spegne: le luci, i fuochi, le guerre… e si accende la pace! La pace interiore… quella più vicina e vera da trovare… E immagino un mondo dove tutti parliamo la stessa lingua, dove i debiti non esistono, dove posso gridare, ma gridare in silenzio, perché dei “nuovi” uomini dai cuori e dalle menti aperte mi sentirebbero ugualmente… Un mondo NUOVO: di PACE!!!!!… Ma per ora non c’è… così mi siedo in silenzio e lo immagino...e il sogno realtà diverrà… speriamo!!! Laura 4 B
Sono aperte le iscrizioni al gruppo Teatrale. Si raccolgono presso il CIMP (2^ Piano).
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Il racconto del mese
PIU’ PER VENDETTA CHE PER AMORE Riassunto della puntata precedente: Durante una festa tra amici, mi accorsi di un particolare feeling tra il mio ragazzo e la sua ex. Alla fine della serata decisi di chiedergli spiegazioni e la sua risposta fu… II - Sì, mi conosci davvero bene, meglio di quanto pensassi - ammise con gli occhi bassi. - Avanti dillo! - Lo sollecitai - Mi dispiace - mormorò. Non volli rimanere ad ascoltare la sua confessione, così m'incamminai con passo svelto verso casa. Lui mi seguì, pregando, implorando, ripetendo che era accaduto solo in un paio d’occasioni e che quella ragazza non significava nulla per lui, assolutamente nulla. Giurò che era tutto finito. - Perché? - gli urlai alla fine spiegami il perché! E' stata colpa mia? Ti ho fatto mancare qualcosa?! Si mise a piangere, era la prima volta che lo vedevo in quello stato. - Giorgia…io non ho mai avuto nessuna ragazza prima di te - fu la sua spiegazione - Insomma… non ho avuto altre esperienze… capisci?… Queste parole mi lasciarono confusa e non calmarono al mia rabbia. Nico ed io stavamo insieme da due anni circa e mi aveva sempre detto di avere avuto diverse ragazze prima di me. E in ogni modo questo non spiegava perché mi avesse tradito. Anzi, secondo me non c'entrava nulla. - Non capisco, Nico! E tutte quelle ragazze di cui mi hai raccontato? - Erano bugie! Ti ho mentito perché mi vergognavo. Tu non sai
cosa significhi essere un ragazzo. Sembra che sia un disonore non avere mai avuto esperienze. Così pensavo che, se tu avessi saputo la verità, mi avresti considerato una nullità. - Nico, se tu mi avessi assicurato che non avevi avuto altre ragazze prima di me, non avrebbe fatto alcuna differenza per me. Non capisco perché tu me lo stia dicendo adesso. Questo dovrebbe spiegare il tuo tradimento? - Si, è proprio questa la ragione ! Io volevo solo…volevo solo sapere come fosse con un'altra ragazza… - E dovrei credere che sei andato a letto con un'altra ragazza solo per curiosità? Non ci credo! - Perdonami Giorgia… E si aspettava che lo perdonassi così facilmente? " Adesso gli faccio vedere io, altro che perdono" mi dissi. - Anch'io non ho avuto altre esperienze prima di te - gli feci notare - E non mi sarebbe neanche venuto in mente! Adesso che ci penso però… - Che cosa vorresti dire? - chiese lui. - Che voglio soddisfare anch'io la mia curiosità… Entrai in casa senza neanche salutarlo. Non ero per niente orgogliosa di ciò che gli avevo detto, ma in qualche modo dovevo fargliela pagare. E non era solo una provocazione, avevo tutte le intenzioni di farlo veramente, di ferire Nico come lui aveva fatto con me. Baby & Vale
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Riceviamo da amici che vivono a Betlemme questa corrispondenza che volentieri pubblichiamo in questo Natale ancora segnato da tanta sofferenza A voi tutti e a ciascuno un saluto fraterno e un augurio cordiale d’ogni bene da Betlemme, città martire come del resto l`intera Palestina araba e in parte anche Israele. Il grande dono della PACE sta anche, e soprattutto direi, a noi, particolarmente a cuore, con in mente svariate intezioni: il mondo intero, Medio Oriente, Afganistan, IndiaPakistan la zona dei grandi laghi in Africa, i Balcani… e, in special modo, questa martoriata Terra di Palestina, terra che fu di Gesù, della Vergine Maria e degli Apostoli… e BETLEMME, con la Grotta della Natività e un popolo sofferente ed affamato. A lungo questo glorioso centro della Giudea è stato sulla bocca di tutti, a lungo la stampa mondiale, Radio e TV, ne hanno parlato, mostrando atrocità e devastazioni, a lungo tutta la zona della Autonomia Palestinese è stata nell`occhio del ciclone, subendo umiliazioni e privazioni d`ogni genere. Un mare di sofferenze ha inondato la Terra Santa. Tutti, indifferentemente da razza e religione, hanno sperimentato dolore, insicurezza e terrore; l`odio e la vendetta hanno troppo spesso avuto il sopravvento sulla ragione e la
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giustizia, il male (da condannare da qualsiasi parte venga) ha regnato sovrano… e chi ha pagato di più è stata la povera gente innocente, vittima d’attentati e atroci ritorsioni. PACE… dolce parola, dono sublime, ma quanto difficile da realmente cercare, raggiungere e realizzare, quanta pazienza e quanto lavoro silenzioso e sacrificato richiede per ottenerla e conservarla, da parte di tutti, sia dei responsabili delle sorti delle nazioni, sia dell`umile popolo in preghiera, che da tutti noi… Per fare tacere i cannoni e trasformare armi micidiali e terrificanti in vomeri e falci, con la Grazia di Dio, ci vuole la partecipazione di tutti, in uno sforzo di collaborazione, che parte da ciascuno di noi, io, in prima persona, devo essere uomo di pace, vivendola in pienezza nel mio cuore, nell`ambito della famiglia, negli ambienti di lavoro e d’aggregazione sociale… nei rapporti con i fratelli e nelle relazioni con Dio. Dobbiamo sapere PERDONARE per potere AMARE, è il messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata della Pace 2002, e così essere disponibili per stringerci con sincerità la mano. Ognuno di noi sa, per esperienza propria, quanta fatica
tutto ciò comporti, è il nostro contributo, la piccola pace, che però fa da substrato, da fondamento della grande PACE. Essa è un dono, da meritare e costruire, con l`azione paziente di tutti, ogni giorno, e con la richiesta incessante, con preghiera sincera e fiduciosa. Dalla Casa del PANE e dalla GROTTA, a voi tutti un cordiale grato saluto augurale, con un fraterno BUON NATALE e BUON ANNO! La luce radiosa che sgorga dalla GROTTA di BETLEMME ci investa tutti, per trasformarci in donne e uomini pacifici, che si impegnano nel loro piccolo, nell`Anno che sta per arrivare, a creare
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nel proprio ambiente, la PACE. Tutti siete certamente a conoscenza della attuale situazione in Terra Santa e a Betlemme. E` stato per la povera popolazione palestinese, e anche ebraica, un anno, a dire poco, terribile e da dimenticare se fosse possibile. Ricordiamo brevemente: * Dall`inizio della nuova intifada: circa un anno di botte e risposte ad attentati anche feroci e raccapriccianti di singoli o gruppi palestinesi, con morti e feriti innocenti, succedono reazioni esorbitanti, ufficiali, dell`esercito regolare israeliano, contro civili incolpevoli e pacifici… una catena ininterrotta di atti inumani, cui si accompagna la disoccupazione per i palestinesi, dovuta all`azzeramento totale dei pellegrinaggi (turismo ridotto a zero con tutto il suo indotto di ricchezza) e al blocco della libera circolazione delle persone (cessazione del lavoro tra gli ebrei per circa 150000 operai arabi)… * Periodo pasquale, trascorso nella terra palestinese, in modo specialissimo a Betlemme e sua zona, in estremo disagio, del resto non ancora del tutto finito oggi, con sofferenze inenarrabili, specie per i più poveri, a livello personale, familiare e comunitario (non si dimentichi l’ermetica chiusura di un brutale coprifuoco, durato circa quaranta giorni), con danni a cose, case e persone (quanti morti e feriti !), ed un’incertezza del fu-
LUNARFOLLIE do principio di sicurezza che non serve a nulla… gli attentati sono infatti continuati peggio di prima, mistero!… che non fa che produrre e moltiplicare in cambio ODIO, rancore e desiderio di vendetta… Intanto è bloccato il lavoro e cresce la miseria e la fame.
turo paralizzante. La stampa con gli altri mezzi di comunicazione sociale… i giornalisti… in quei giorni erano preoccupati soprattutto del fattore politico, creato dalla Basilica della Natività, elemento senza dubbio importantissimo… forse però ciò ha distratto non pochi, non permettendo una reale percezione del travaglio della gente sofferente ed affamata, delle umiliazioni subite, del terrore degli spari continui, e del tempo, in tale contesto, che non passava mai. Chi ha vissuto tutto ciò, in prima persona, ne può dare testimonianza. * Periodo estivo: dopo l`assaggio di circa quindici giorni, in due tempi distinti, ma ravvicinati, di coprifuoco, dal 18 giugno al 20 agosto arriva un`altra prolungata ermetica chiusura, con l`esercito israeliano a fare da padrone nei territori arabi, con carri armati e cingolati ovunque, comprese tutte le città della zona autonoma agli ordini di Arafat. Noi, che viviamo sul posto, non siamo ancora riusciti a capire il motivo vero che porta a bloccare milioni di persone, per la stragrande maggioranza innocenti, in base ad un assur-
* Poi… finalmente un po` di calma, almeno nella zona di Betlemme, con ancora però, altrove in Palestina fatti di sangue: attentati e relative reazioni sempre più feroci… si pensi alla Striscia di Gaza, a Genin, a Nablusa, a Ramallah e ultimamente a Hebron. In realtà continuano, nonostante le apparenze, a vivere tutti sopra una polveriera… con le ultime proposte, non certo pacifiste, dell`attuale governo, e le nere prospettive di futuro. Tremila pani al giorno A poca distanza dalla Basilica della Natività una comunità salesiana ha continuato, nella bufera, ad offrire pane e speranza alla gente. Da oltre cento anni i salesiani (la comunità, in tempi normali, offre istruzione tecnico professionale, possibilità di svago, educazione a giovani e bambini in svariate attività, e anche lavoro a non pochi), gestiscono un forno, che lungo il corso di tutto il 2002, spesso (circa quattro mesi) in regime d’occupazione e sotto il coprifuoco, ha prodotto quasi ogni giorno circa tre mila pani, distribuendoli alla
LUNARFOLLIE gente di Betlemme e dintorni. Fin dal primo mattino donne e bambini, tollerati a stento dall`esercito, si raccoglievano davanti alla casa dei salesiani per ritirare la razione di pane per la loro famiglia. Il forno è attivo dal 1891, è un esercizio commerciale (vende pane) e insieme umanitario (lo distribuisce gratis ai bisognosi). Da circa diciotto mesi, con l`inizio della seconda intifada, il forno sfama numerose famiglie (circa 750 - 800 persone) della zona di Betlemme. Nella precarietà del coprifuoco ha lavorato, a tempo pieno, un solo operaio, era rimasto intrappolato nella residenza salesiana, con la sua famiglia irraggiungibile nel paese vicino di Beit Giala. Con dedizione notevole dalle primissime ore della notte era all`opera e continuava fino a tardi nel pomeriggio. I salesiani lo aiutavano, sostituen-
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gli introiti, contribuisce alla gestione della scuola tecnica dei salesiani, attiva, come tale, dal 1967, con circa 300 studenti ed operai che mirano o ad una maturità tecnica o ad un addestramento professionale in elettronica, elettrotecnica, meccanica, motoristica e falegnameria.
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La scuola è rimasta chiusa per circa due mesi. La comunità salesiana, in questi tempi turbolenti, non si limita solo al pane e al retto funzionamento della scuola, ma si è attivata, nei limiti del possibile, con il sostegno di tanti buoni, specie dall`Italia, per venire incontro a cure mediche e medicine, fitti di case, bollette di luce ed acqua… Si vorrebbe anche aiutare chi ha avuto tutto o quasi distrutto, dare una mano per le ricostruzioni, soprattutto per far rinasce piccole attività a conduzione familiare, oggi danneggiate e ferme, ma non si riesce ad arrivare a tutto. La Provvidenza La drammatica e triste situazione, tra tante ombre, lutti e miserie d`ogni genere, lascia ancora spazio al fiorire della bontà: si è già menzionato l`esempio del nostro capo forno, il sig. Soleiman, che si è generosamente sacrificato per i fratelli affamati, vivendo tra noi, per circa tre mesi, in periodi diversi, all`apparenza, si direbbe, ma non è così, quasi dimentico della propria famiglia. Lo ha fatto invece anche con spirito di fraterna carita`cristiana. Ricordiamo ora il bambino musulmano, circa otto anni, che dopo avere comprato il pane per la propria famiglia, torna di corsa indietro, dicendo d`aver ricevuto uno Shekel in più di resto (circa 400 delle vecchie lire), restituisce e scappa via… Fa tenerezza questo atteggiamento di semplice onestà di fronte all’ingordigia impe-
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rante e all`egoismo che regna sovrano anche nella Betlemme di questi tempi… persino tra non pochi cristiani. Non possiamo, in questo contesto, passare sotto silenzio la generosità con cui tanti amici e tanti sconosciuti, e non solo italiani, ci sono venuti incontro e continuano a farlo, a beneficio dei nostri poveri, con la comprensione, la stima, l`affetto e il loro concreto sostegno materiale… …E di cuore, grati, ringraziamo. "La c`e`, la Provvidenza"…, si potrebbe realmente proclamare, a gran voce, per le strade del mondo, e noi possiamo testimoniare di numerosissimi esempi in cui la generosità sfiora il sacrificio o lo sublima. Di fronte a tale situazione (contrasto tra palestinesi ed israeliani), in cui predominano ancora le tenebre, pur con sprazzi di luce, e che sembra non debba mai finire, a noi tutti, cristiani e comunque uomini di buona volontà , oggi , non rimane che la forza e l`unione fraterna nella preghiera all`Altissimo, per implorare e meritare tempi migliori, serenità e tranquillità che permettano di impegnarsi nella ripresa e tornare presto alle attività normali. La Provvidenza Divina continui ad aver misericordia di questa TERRA. Dove stiamo andando Alla domanda ma perché tutto questo? La risposta va trovata, in primo luogo nella malvagità di noi uomini… e poi nel fatto (al fondo dell`atteggiamento terroristico di certi palestinesi, non tutti e non certamente la
maggioranza… è la legge del peggio di così…) dell`atteggiamento ostinato degli israeliani, che è, anche se non lo vogliono ufficialmente riconoscere, alla base di tutto il conflitto, che parte da lontano, dalla cosidetta guerra di indipendenza (1948), in realtà guerra di conquista, che li spinge a negare, anche razionalmente, e per motivi di fede religiosa, ai Palestinesi il diritto alla autoderminazione, riconosciuto a tutti i popoli, il loro compreso, e ciò in nome delle loro fantomatica sicurezza e di una motivazione teologica di fondo: questa Terra è stata data, da sempre, al Popolo, da DIO, la Cui volontà non muterà in eterno… Bella e comoda interpretazione del Messaggio Biblico… ma che nessuno esegeta moderno condivide minimamente, eccetto qualche ebreo. Cari amici un saluto fraterno e cordiale e un ricordo orante dalla GROTTA, con un rinnovato AUGURIO natalizio, che speriamo foriero per il 2003 di un anno con il trionfo della PACE per tutti . Il Divino Bambino ci risparmi questa nuova prova… per un popolo che già troppo ha sofferto. Grazie ! Cordialmente, nel Gesù della mangiatoia, nello splendore della GROTTA, nella Notte Santa, don Giovanni Laconi, salesiano. Una postilla prevedi-
LUNARFOLLIE bile: 23/12/2002 - Purtroppo l`esercito israeliano sta rioccupando Betlemme a cominciare della zona intorno alla Basilica della Nativita`. Sono le ore 05.45 di venerdi` 22.11.2002. Ancora una volta, l`ennesima, un popolo è costretto a tapparsi in casa… ancora nuove sofferenze e forse lutti, arresti e deportazioni… e proprio qui a BETLEMME, e , nella immediata ricorrenza del SANTO NATALE, simbolo ed emblema universale di PACE… Si vede che per gli Ebrei, che pure hanno avuto la loro parte di maltrattamenti, tutto questo conta poco, anzi nulla… ciò che per loro ha valore è la prepotenza delle armi… Povero dialogo!!! Ora si sentono strillare i loro altoparlanti che annunciano il coprifuoco. E` ricominciata, e chissà per quanto, un`altra via del nostro CALVARIO.
LUNARFOLLIE 03/12/2002 Siamo ormai al tramonto del nono giorno di coprifuoco! Betlemme è imprigionata da carri armati, blindati e camionette militari e sorvolata periodicamente da elicotteri israeliani! Purtroppo dopo la prima fase dell’occupazione che, ha avuto risonanza sui mass media, è piombato il silenzio stampa quanto mai imbarazzante e tragico perchè nasconde, copre ma non cancella una situazione umana, sociale, psicologica ed economica veramente drammatica! Il mondo non sa o se sa fa finta di ignorare che qui la gente sta subendo una violenza nella sua stessa identità personale: ci sono bambini terrorizzati, non riescono a dormire, non hanno più lacrime… i bambini ospiti nel vicino orfanatrofio, mi diceva ieri la superiora, Suor Sophie, non fanno che piangere e il latte a loro disposizione sta scarseggiando! A pochi chilometri da qui, a Gerusalemme, la vita scorre regolarmente nel traffico e nel commercio, nella massima naturalezza ed indifferenza! 28/11/02 giovedì pomeriggio, ci hanno concesso poche ore di libertà e precisamente dalle 13 alle 17: che generosità! Le strade erano stracolme di gente: tutti fuori per incontrare amici, fare provviste di viveri (i prezzi delle patate, cipolle, verdura in genere e frutta sono triplicati!) e per sgranchirsi le gambe: dei ragazzi hanno palleggiato nel
www.lunardi.bs.it/giornalino cortile della nostra scuola… che commozione! Ma che rabbia e sconforto allo scoccare dell’orario prefissato: in breve tutti tappati nelle casette dalle stanze piccole e scomode e piene di bambini, giovani ed anziani. Se hai bisogno di qualcosa? Se hai la febbre? Se vuoi comunicare con qualcuno? No, no e ancora no! Betlemme è una città morta! Solo loro, ogni tanto, senti che passano con camionette o cingolati: sono forti, sono i padroni… ho tanta voglia di reagire perchè, dopo la mia famiglia, questi amo di più!!! Natale si avvicina: è striddente il fatto che Dio abbia rivolto un messaggio di fratellanza, di misericordia, di perdono e di pace a tutta l’umanità proprio da qui! “Pace in terra agli uomini di Buona Volontà.” È qui il nocciolo della questione: la pace non è quella trovata già fatta magari da altri a tavolino lontano migliaia di chilometri. La pace è di coloro che vogliono costruirla, appartiene alla categoria delle relazioni tra i popoli e delle relazioni interpersonali. Essa scaturisce dall’amore tra le persone, dalla nostra conversione, dalla nostra accoglienza della diversità altrui. “Non c’è Pace senza Giustizia, non c’`e giustizia senza Perdono” ci ricorda ripetutamente con tanta passione il Santo Padre. Ed ancora continua il Papa con voce forte e decisa, che pare un vero e proprio grido: “Mai più violenza1 Mai più guerra! Mai più terro-
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rismo! In nome di Dio ogni religione porti sulla terra Giustizia e Pace, Perdono e Vita, Amore!” E questa pace è un mistero! Betlemme è una città dove ci si saluta continuamente con la parola “pace”: “assalam aleikom – salàm” magari, o senza magari, dimenticando anche come cristiani che la pace è un mistero che in gran parte non è nelle nostre mani. La pace non è il frutto dei nostri sforzi. Certamente questi sono necessari, ma non si comincia da lì. Questo mistero `e un “mistero del dono” da parte di Dio! Solo allora, con Lui e in Lui, cominciamo a vivere la pace e a fare la pace. Questo mistero però non può essere accolto senza la preghiera che il salmista ci invita a recitare ogni giorno: “… su di te sia pace, Gerusalemme!” (Leggi e copia il salmo 122) Noi, come persone prima e poi coerentemente come cristiani, dobbiamo cercare di penetrare questo mistero e di viverlo nella nostra vita quotidiana. Certamente non è facile nè semplice, ma è l’unica strada che porta all’obbiettivo che tutti vogliamo. La Vergine Maria qui ha generato il Re della Pace: solo attraverso Lei la potremo veramente avere! Allora sarà di nuovo Natale! Un abbraccio fraterno Gianni ciao ciao
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BIBLIOTECA Giunge in redazione la lettera di un docente che volentieri ospitiamo anche perché pone un problema di grande interesse. Chissà che altri non intervengano in questo dialogo che ci piacerebbe approfondire. Alcune considerazioni in margine ad un collegiodocenti. Sembra che la scuola sia sempre più attenta al suo funzionamento e alla sua organizzazione, piuttosto che al che-cosa si vuole organizzare e far funzionare. E sembra che qualsiasi cosa, purchè le si dia l’etichetta della contemporaneità e del nuovo, possa offrire una garanzia (un bollino) di qualità. Eppure c’è ancora chi non rinuncia a comprendere e a distinguere, senza farsi travolgere dal fascino del nuovo, chiedendosi quando una scuola sia una vera scuola. Sicuramente una vera scuola non dovrebbe diventare un supermercato di progetti e di offerte speciali. A me piacerebbe continuare ad insegnare in luogo dove si cerca e si studia l’umano, senza la stupida e sterile
PREMIO PAGINA 5° EDIZIONE
preoccupazione di stabilire che cosa è vecchio e che cosa è nuovo. D’altra parte il mestiere dell’insegnante, quello per il quale siamo retribuiti, è, per sua natura, ricerca e sperimentazione; dunque genera fastidio l’atteggiamento degli insegnanti che enfatizzano con dichiarazioni di impegno e di intenti il loro lavoro, magari pensando a possibili incentivi economici. Certo, i docenti dovrebbero essere meglio retribuiti, ma l’esito di qualsiasi mobilitazione sindacale sarà sempre sconfortante se continua a passare la logica del più efficiente, del più aggiornato, del più innovativo…, la logica, insomma, delle stratificazioni e delle corsie privilegiate. Annamaria Guerrini.
La nostra solidarietà per aiutare i bambini della scuola di S. Giuliano di Puglia si è concretizzata in € 200.00, che abbiamo consegnato alla Caritas di Brescia.
Il Premio Pagina prevede il coinvolgimento di una vasta giuria di giovani nel ruolo di “critici letterari”, dando loro la possibilità di esprimere il proprio giudizio sui racconti di scrittrici, di scrittori e di giornalisti. La Libreria Rinascita di Brescia pubblica il libro “La realtà delle parole”: 18 racconti di autori e autrici italiani, che verrà distribuito gratuitamente alle classi che—tramite i loro insegnanti—ne faranno richiesta presso la Biblioteca.
LA VASTITA’ DELLA RUSSIA” Le classi 5A e 5C hanno allestito in sala di lettura una mostra di fotografie e di oggetti relativi allo scambio con Tula
ITINERARIO BIBLIOGRAFICO Otto classi del biennio e del triennio, guidate da alcune insegnanti della Commisione Biblioteca, stanno seguendo un corso di orientamento bibliografico secondo le direttive I.F.L.A. e la classificazione decimale Dewey (CDD), comprendente una serie di lezioni teoriche e pratiche.
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X PAIA …Paia bello tutto… mi piaci troppo!!! By Lesa 4ever X LA 2^H Hei bimbetti ci dispiace fex a tutti di non poter andare in gita con noi a Napoli… ci stavamo legando… invece qualcuno ha rovinato tutto!! Sarebbe stato bellissimo con voi, siete strasimpa…hei, sarà x l’anno proximo!! P.S. Questo bigliettino l’ha scritto la Franci ma da parte di tutti…vi vogliamo bene… By la 2^O X IL GABBER DI 2^ L (DIEGO) Ti ho visto sulla filo… 6 il gabber + figo ke abbia mai visto!!! Vorrei tanto conoscerti!!! By Gabberina 2^N X POSSENTI FRANCESCA E MIGLIORATI VALENTINA 3^C Come fate a essere ogni giorno così belle?!? By i gnari del Lunardi X MONICA Ciao Monica! Sono un tipo di 3^ e volevo dirti che mi piaci 1 casino. Mi conosci poco ma ogni volta che ti vedo il cuore mi batte a mille! So che sei già occupata ma non mi interessa e, dato che siamo nella stessa scuola vorrei chiederti se un giovedì verresti giù al bar a bere qualcosa con me! Se accatti
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io sarò là ad aspettare solo TE! Ciao TVTRTBFX SMACK X DANIELE 5^H Ciao!!! Vogliamo solo dirti che ci stai davvero simpa e che siamo contente di averti conosciuto. Continua così!!! In bocca al lupo x gli esami (anche se sono ancora lontani) …metticela tutta e vedrai che ce la farai!!! Baci Vale (la bionda) & Baby (la rossa) di 3^F X MONCHIERONA E SCONTROSA DI 5^F Vi voglio un mondo di bene…! Siete 2 ragazze speciali e 2 amiche eccezionali…!!! Rimanete sempre così! By vostra vamp! X DONATINI 4^C Tiratela di meno!! E non atteggiarti come se fossi la più bella…sgasati. X LA RIVA 4^C Ciao cara Niky, non abbiamo + nessuno a cui tirare: gommine, graffette con la colla e pezzi di carta ciucciati, perciò abbiamo deciso di inventare una nuova song “La Riva non c’è +”. Per conferma sai a chi rivolgerti. Le disgraziate
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X SOGLIOLA 2^O Ciao Stela, indovina chi ti scrive? La tua vicina di banco! (speravi fosse qualcun altro?) volevo dirti che sono stufa di te e che non ti sopporto più!!! Ma scherzo!! Come farei senza di te? (… bhe un po’ meglio si starebbe!!!!) volevo farti tanti auguri x il 17 novembre! Ti voglio tantissimo bene fex! La tua trota 2^O P.S. con la stanghetta!!! X LUCHY 4^M Perché io mi sono innamorata di te? Perché non riesco più a dimenticarti? E’ possibile che tu sia tanti importante x me? Che non riesco in nessun modo a cancellare il tuo viso dal mio cuore e a dire basta? Mi dico sempre di non voltarmi a guardati quando ci sei, invece i miei occhi alla tua vista s’illuminano. Sappi che ogni battito del mio cuore sussurra il tuo nome. Sei diventato parte di me ed io non posso fare a meno di te. By V.H. 2^F X LAURA 4^B Volevo sottolineare la non obiettività della pagina sportive. Laura ha affermato che la squadra nerazzurra l’INTER, sta prima in classifica solamente x errori arbitrali o x FORTUNA. PENSO PROPRIO DI NO!!! L’inter gioca bene e vince . Cuper non è un GATTO DI MARMO!!! Con affetto l’interista di 4^M Daniele
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PER IL TIPO CHE MI HA SCRITTO IL MESSAGGIO Grazie 1000 x il tuo messaggio… vorrei poter ricambiare… o almeno dimmi ki 6… sono curiosa. Vieni nella mia classe a ricrea… o al max quando mi vedi fermami. Ti aspetto Ile 3 F PER TROTA Ciao Patrizia, volevo dirti due cose e questo mi sembra uin modo carino per farlo… ringraziarti per essermi stata vicina nei giorni ke tu sai; sei riuscita a ridarmi il sorriso.. c’è riuscito anche ki sai tu e poi volevo dirti ke 6 davvero un’amica. Con queste parole spero tu abbia capito qt tvb!!! By Sogliola PER ANDREA SARDI Ciao, siamo due ragazze che ti trovano bellissimo. Xfavore non tagliarti i capelli altrimenti perdi il tuo fascino vichingo. Ti adoriamo, 6 stracarino ci ricordi tanto il cantante del puddle of mudd (chel’è bel fes)e il tuo stile ci piace molto, soprattutto quando porti la berretta! 6 un gran figo By ’86 e ‘87
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PER ANNA I M Anna, che nome magnifico,il nome che fa battere forte il mio cuore e che mi ha fatto innamorare! Anna il nome della bellezza in persona e del profumo più delicato. Anna il nome di una stella che fa brillare la mia anima e del sorriso sulle mie labbra. Anna, se non hai ancora capito io ti voglio bene. Cucciolotto ‘86
fumi, come ti vesti, come cammini. Insomma mi piaci da morire. Sono contenta di amarti nel silenzio del mio cuore, sei l’unico pensiero del giorno e mi appari più bello. I tuoi occhi mi intimidiscono, basta un solo tuo sguardo, le tue labbra sono intense di passione. E chi sa, se ti sei accorto di me. Una tua ammiratrice.
PER SILVIA II C Ciao gamberana! dai lo sai che skerziamo, sghemba, rustu… blablabla!!! ti vogliamo un bene dell’anima. Le tue amiche Camy e Klary
RICORDI Un’estate magica ci ha uniti… chiudo gli occhi e vedo ancora io e te abbracciati la sera sotto le stelle, la radio accesa, le tue labbra dolcemente sulle mie. Quando ero conte il tempo sembrava non avere più fine, non esisteva alcuna differenza tra realtà o fantasia, ma solo la voglia di stare insieme. Certo abbiamo trascorso momenti indimenticabili, abbiamo condiviso le lacrime e i sorrisi… E ad un tratto, una sera come tante, la tua voce parlava con me come mai aveva fatto prima, dalla tua bocca usciva solo rabbia, odio e gelosia. Non ci avevo mai neanche pensato, eppure quella piccola bugia ci ha distrutti… e stupidamente ho capito troppo tardi quanto tenevi a noi… Oggi la nostra è solo un ricordo, il più bello… ma dentro di me continua a vivere come quell’estate! L verità è che non sono mai riuscita a dimenticarti, e più penso a te più mi chiedo quanto altro tempo ci vorrà x rimarginare le ferite profonde del nostro amore finito. Silvia 87
PER FRANCESCO 5 H Ti ho visto il secondo giorno di scuola e il giorno seguente mi sono informata su di te. Mi piaci molto, nel modo in cui
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Hola muchachos! Eccoci ancora qua per informarvi sulle nuove uscite cinematografiche di questo mese! Il mitico viaggio inizia con il grande ritorno del piccolo tredicenne Daniel Radcliffe che interpreta il ruolo del mago HARRY POTTER! Il film che uscirà il 6 dicembre si intitola “Harry Potter e la camera dei segreti”, con più effetti speciali, azione “adulta” e scene Horror. Per gli appassionati della serie ricomincia il fantastico viaggio nel magico mondo di Hogwarts…non perdetelo! A chi piacciono i film d’amore, ma non strappalacrime, suggeriamo “La cosa più dolce” con la bella Cameron Diaz nei panni di una ragazza disposta a tutto pur di scovare l’uomo dei suoi sogni. In un viaggio con un’amica alla ricerca dell’anima gemella s’imbatte in una serie di avventure. Un film basato sull’amicizia e sull’amore dal punto di vista delle donne, tutto condito da una serie di
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comicità. E se volete che la realtà superi l’immaginazione correte a vedere “S1mon” con il grande ed inimitabile Al Pacino: Viktor Taransky, regista in declino, abbandonato dalla moglie, crea S1mon; bellissima attrice costruita al computer. Così da non dover più sopportare i capricci delle attrici, ma tutto ciò si ritorce contro di lui…e il resto immaginatevelo voi… Se invece siete appassionati del genere militare, salite a bordo del sottomarino K-19 a fianco dell’affascinante Harrison Ford, l’eroe del momento. Vivrete le emozionanti avventure d’azione e suspance per raccontare la vera storia della catastrofica missione del primo sottomarino a testata nucleare sovietico. Il film thriller che vi segnaliamo è “Tattoo” girato a Berlino e Colonia. Fra scene inquietanti e agghiaccianti del serial killer dalle sanguinanti manie, spellando i corpi delle sue vittime, tutte artisticamente tatuate, spicca un giovane detective che rischia il tutto e per tutto per seguirne le tracce. È tempo di follia… Sulle note di “Asereje” arriva, puntualmente, come ogni anno, il nuovo film di Massimo Boldi e Cristian de Sica:
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“Natale sul Nilo”, un film all’insegna del divertimento. Mentre per gli appassionati di Spy-stories è arrivato “The Bourne identità”, dove c’è il super agente segreto interpretato dal “talentuoso” protagonista di “Salvate il soldato Ryan” Matt Damon. Bourne, ritrovato senza memoria e moribondo da un peschereccio italiano, è perseguitato dalla Cia che lo vuole eliminare. A dargli una mano sarà una ragazza tedesca che… I FILM CHE HANNO SBANCATO I BOTTEGHINI IN ITALIA 1. Pinocchio 2. Minorità report 3. Men in black ii 4. About a boy 5. Un viaggio chiamato amore 6. Signs 7. Asterix e Obelix missione Cleopatra 8. A time for dancing 9. Magdalene 10. “O” come Otello Ma ora passiamo alla guida degli eroi del momento: muscoli, tatuaggi e tacchi a spillo dalla A alla Z… Il vecchio e il genere. Clint Eastwood, che ha la bellezza di 72 anni e ha visto passare sotto i suoi occhi di ghiaccio
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6 presidenti americani e 6 papi, prima che il pubblico italiano lo scopra con in mano per l’ennesima volta un’arma in Debito di Sangue, ci tiene a precisare alcune cosa: che i film d’azione sono sempre gli stessi, che l’azione va di pari paso con la gioventù e infine, che ha cambiato registro. Lui avrebbe lasciato il suo genere a quelli che chiama i kids. Tutti quelli che vent’anni fa erano i suoi eredi, oggi studiano nuove improbabili forme di riciclaggio: Stallone, Norris, Seagal, Van Damme. L’unico che tenta il raddoppio è Arnold Schwarzenegger, ma più di lui, la speranza è il personaggio: Terminator. La nuova parola d’ordine del genere d’azione è: svecchiare. Emblematico è il caso del personaggio di Jack Ryan, tratto dai romanzi di Tom Clancy: quando Harrison Ford ha rifiutato la sceneggiatura di Al vertice della tensione, i produttori l’ hanno trasformata in un prequel e hanno passato il ruolo di agente segreto della Cia a Ben Affleck. Pierce Brosnan, cioè James Bond è diventato il nonno delle spie. Una sua versione giovanile è finita in un altro film: xXx. Il regista Rob Cohen e l’attore Vin Diesel hanno ripercorso tutti gli archetipi bondiani, adattandoli a un agente per caso che è il contrario dello snob. Vivamente consigliata l’utilizzazione di almeno un attore nero: Chris Rock, Chri Tucker e una schiera di rapper, Dmx; ma persino nel satirico Austin Powers in Goldmember c’è dell’afro.
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Grazie alla pupa Beyonce Knowels. È bene ricordare che non esiste personaggio che non sia stato già celebrato nella stagione del cinema di serie B, che solo il successo di Matrix, Gladiator o Spiderman, ha ammesso in serie A. Con questo noi vi auguriamo un divertente, felice e sfrenato buon natale… Giada & Ale 4°I
UNA FILASTROCCA PER NATALE Son piccoletto e biricchino Ma ho tanto buono il cuoricino E per Natale so ritrovare Cose bellissime da augurare. Per te, mamma dal dolce viso, la nostra casa un Paradiso. Il babbo immerso nei suoi affari Abbia salute e anche i denari. A tutti Voi conceda Iddio Un cuore buono, un cuore pio. Che devo dire non so più... Ci benedica il buon Gesù Io son Dicembre Io son Dicembre, vecchietto, vecchietto, l'ultimo figlio dell'anno che muore. Ma quando nasce Gesù benedetto reco nel mondo la pace e l'amore. Porto col ceppo girando i camini dei bei regali ai bimbi piccini A cura di Elena
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Guess who’s back? Back again, eccoci qua, fresche come due fiorellini di campo, pronte ad accompagnarvi in un’altra avventura musicale. Come avrete notato per aprire la nostra consueta rubrica abbiamo voluto citare Eminem,vero trionfatore degli MTV Europe Music Awards tenutisi il 14 novembre a Barcellona.Il rapper di Detroit si è portato a casa i premi: “Best Album” ,”Best Male” e “Best Hip Hop”.Veramente un successone, che speriamo si prolungherà con l’uscita d e l l ’ a l b u m “ 8 Miles” ,colonna sonora dell’omonimo film che in America sta sbancando i botteghini ed è atteso in Italia per Marzo. Rimanendo nell’argomento EMA vi segnaliamo alcuni degli altri vincitori. I Red Hot Chilli Peppers si sono aggiudicati i riconoscimenti come “Best Live Act” e “Best Rock” e intanto ne hanno approfittato per pubblicare il nuovo signolo “The Zephir Song”...un bel colpaccio, non c’è che dire!Non vogliamo, però, sminuire i Linkin Park che hanno conqui s t at o il premio “Best Hard Rock” battendo
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Korn e P.O.D.Alla faccia del gruppetto emergente! Jennifer Lopez è stata eletta miglior artista femminile.Ci stupisce il fatto che la bella J.Lo abbia trovato il tempo per ritirare il premio.La vita della poverina si divide infatti tra le pratiche di divorzio e l’organizzazione del matrimonio con il neofidanzatino Ben Affleck. I due piccioncini avrebbero deciso di sposarsi il giorno di S.Valentino...che banalità! Intanto possiamo ammirare la cantante mentre si spupazza Affleck nel nuovo video “Jenny from the block”, che fa parte dell’album “That’s me..then”. La Lopez è ancora convinta di essere la solita, semplice ragazza del Bronx (con quei due miliardi di dollari in più). Parlando di femmes fatales è
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resuscitata Mariah Carey,che dopo gli innumerevoli esaurimenti nervosi, ha deciso di tornare ad allietare le nostre giornate con il suo nuovo singolo “Through the rain”.E speriamo che il cielo gliela mandi buona ,almeno questa volta! Cambiando argomento:il 12 Novembre è uscito il primo album delle TLC dopo la morte di Lisa “Left Eye” Lopes. Il nuovo lavoro, il quarto del gruppo si intitola 3D e vede la collaborazione di artisti del calibro di Jay-Z, Withney Houston, Nas e Ja Rule. Il video del singolo “Girl talk” è dedicato a Lisa, scomparsa in un incidente automobilistico nell’Aprile 2002 mentre si trovava in vacanza in Honduras. Appassionati di rap, aguzzate le orecchie:secondo voci di corridoio Wycleaf Jean sarebbe favorevole alla realizzazione di un nuovo album con i Fugees. Per Wycleaf l’unico problema sarebbe convincere Lauryn Hill. Noi aspettiamo trepidanti la decisione della ragazza incrociando le dita e sperando che questo progetto vada in porto. Sempre parlando di ritorni di fiamma, Craig David è uscito con la sua nuova hit “What’s your
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flava?”,canzoncina un po’ ripetitiva che ci sta bombardando da tutte le radio ;se dobbiamo essere sincere preferivamo il dolce Craig di inizio carriera.Vi ricordate “I’m walking away”?Erano proprio altri tempi!. Se siete in vena di romanticherie puntate sui Tiromancino e sulla loro nuova canzone “Per me è importante”. Il testo è poesia pura, dall’inizio alla fine, ed è la perfetta colonna sonora per tutti gli innamorati. Con un liberatorio: “ Fi n al m e nt e! ”, C e sa re Cremonini , ex voce dei Lunapop, ha intrapreso la carriera da solista accompagnato da Ballo ,anche lui componente della ormai sciolta band. L’album “Bagus” (che significa rasserenato) rappresenterebbe una tappa importante per la crescita del cantante che a giudicare dalle interviste che sta rilasciando sembra molto maturato. Speriamo! Restando in terra emiliana non potevamo certo dimenticarci del mitico Liga che, dopo un’estate di successi con i suoi concerti in giro per l’Italia, ha deciso di prolungare la tournè. Prevediamo che anche a Brescia trionferà con un tutto esaurito, vi consigliamo quindi di correre ad acaparrarvi i biglietti per le date del 27 gennaio al Teatro Sociale dove si esibirà in uno show acustico e del 28 al Palageorge di Montichiari per il suo classico concerto elettrico..intanto per
prepararsi all’evento non ci resta altro da fare che imparare a memoria il suo nuovo singolo “Ti sento”. Anche per questo mese la nostra gitarella si è conclusa .Vi lasciamo ancora una volta con gli up&down.Arrivederci e alla prossima puntata.
LUNARFOLLIE Not sure I understand This role I've been given I sit and talk to God And he just laughs at my plans My head speaks a language I don't understand I just want to feel real love Feel the home that I live in 'Cause I got too much life Running through my veins Going to waste I don't want to die But I ain't keen on living either Before I fall in love I'm preparing to leave her I scare myself to death That's why I keep on running Before I've arrived I can see myself coming
UP & DOWN Robbie Williams- Feel Shania Twain-Gotta getcha good Eminem- Lose yourself Holly Valance-Down Boy Michell Branch feat Santana -The Game of love Craig David-What’s your flava? Sara & Anna 4°I Feel (Robbie Williams) Come and hold my hand I wanna contact the living
I just want to feel real love Feel the home that I live in 'Cause I got too much life Running through my veins Going to waste And I need to feel real love And a life ever after I cannot give it up I just want to feel real love Feel the home that I live in I got too much love Running through my veins To go to waste I just wanna feel real love In a life ever after There's a hole in my soul You can see it in my face It's a real big place Come and hold my hand I want to contact the living Not sure I understand This role I've been given Not sure I understand
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Siamo la generazione degli sms, delle chat, dei rapporti virtuali e non impegnati, il popolo che ha fame di relazione ma è incapace, al tempo stesso, di costruire qualcosa che oltrepassi un contatto fugace. Siamo disattenti, disinteressati. Almeno così si dice.
Fruitori di tecnologie tanto avanzate e tanto, troppo fredde, andiamo perdendo il senso e il calore dei rapporti autentici, quelli in cui due persone si scontrano faccia a faccia. Quelli che hanno Paura di ritrovare una parte di se stessi nell’altro da sé. Così ci definiscono. Non scrivo né per confermare né per smentire quelle che paiono accuse, più che espressioni di rammarico, verso giovani che comunicano ormai a stento. Eppure trovo indispensabile dire due parole. Nella visione di alcuni, i nuovi mezzi comunicativi nascono come intrusi, sono invasivi, per divenire poi addirittu-
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ra “compagni”. Molto spesso la risposta giunge perentoria: gli adulti non sanno adattarsi alle rapide evoluzioni del mondo moderno. Sono posizioni estreme, ma come sempre, contengono entrambe anche un frammento di verità. Non va dimenticato che, sebbene la società sia oggi fortemente legata all’elettronica, sia Internet sia il cellulare (per citare degli esempi) sono, e rimarranno, degli strumenti. E’ una considerazione banale: l’uomo li crea, se ne serve, perciò sono strumenti. Eppure a volte riusciamo a dimenticare questa loro natura, che costituisce solo una rampa di lancio per l’inizio di una nuova amicizia o di un amore; ma continua a non garantire l’interezza del rapporto, e
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quella concretezza acquisibile col contatto fisico. Lo sguardo, il tocco delle mani, quante idee trasmettono più di 160 caratteri… siamo umani, carne e sangue, la corporeità ci rende talvolta confusi ma rappresenta pure un elemento caratterizzante, imprescindibile dell’essere uomini. Di fronte allo scenario di persone che, nella loro corsa affannata, hanno poco tempo per far luce sulla loro vita, possiamo ancora scegliere. di considerare le tecnologie un punto di partenza, piuttosto che un punto d’arrivo, un simbolo di successo. Sappiamo difficile seguire questo principio, quando il consumo sembra indicare la strada contraria. Noi lo stiamo imparando già da tempo. E penso, siamo in grado di reggere la sfida. Ci tengo a citare il caso di un amico, che in rete ha incrociato niente di meno che D-o. Questa non vuole essere una blasfemia, né una presa in giro. E’ stato discutendo con diverse persone in chat che si è aperta una breccia nel suo pensiero in ambito religioso. Un cambiamento che i suoi amici, pure se presenti vicino a lui, non avevano mai ottenuto. Forse erano davvero convinti che “esistere” fosse sufficiente per dichiararsi amici di qualcuno. Un saluto. Denise 5° D
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Finalmente ecco arrivare il tanto atteso Natale: un’ ottima opportunità per riposarci come si deve. Ma siamo sicuri che Natale significhi riposo? Forse ma se si conta lo sforzo e la buona volontà con cui giriamo i negozi in un tour de force continuo per azzeccare qualche regalo non sembrerebbe. Allora ecco qualche consiglio sul dove andare a cercare le inutili cianfrusaglie che si comprano in questo periodo....almeno potrete cogliere l’occasione per girare alcuni dei mercatini o delle fiere più suggestive... TORBOLE (0464554444) dal 2 dicembre al 6 gennaio, troverete il mercato ogni fine settimana nel villaggio dei pescatori che si trova sul lago di Garda. Dal 3 dicembre al 10 gennaio mercatini di Natale anche a Riva del Garda (0464554444), nel centro del paese ARCO (0464554444) dal 3 al 24 dicembre si tiene il tradizionale mercatino asburgico che nel borgo antico dove troverai cibi e addobbi natalizi, prodotti artigianali e preziosi oggetti in vetro e ceramica. B O L Z A N O (0471307040) A Piazza Walther c'è il
grande mercato di Natale di Bolzano fino al 23 dicembre. BOLOGNA (0512396699), per tutto il periodo natalizio, bancarelle di lusso in piazza Maggiore e in via Ugo Bassi. Sistemata la questione dei regali affrontiamone un altro tema: cosa fare del nostro tempo libero. Per quelli come noi che rimangono a casa ecco dove andare: TEATRO Tempi d'amore dal 10/12/2002 al 19/01/2003 alle 20.30 al Sociale Costo biglietto dai 11 ai 14 euro Grease dal 08/01/2003 al 12/01/2003 alle 20.30 e il sabato alle 15.30 e 20.30 al Grande
LOCALI E DISCOTECHE Gli amanti della vita notturna e del divertimento potranno scegliere tra le serate da VIP al Grande Fratello di Capriolo e i concert live e il karaoke al Clacson Cafè a Chiesanuova. Ci sono poi le discoteche che organizzano veglioni di fine anno e se i vostri portafogli ve lo permettono potete parteciparvi...non serve che vi indichi i nomi perché li conoscete a menadito! Se invece siete gente casalinga consiglierei
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più feste di vecchio stampo tra amici, dolci, musica e spumante (che non possono mancare) e naturalmente i soliti giochini: carte, tombola, poker. Infine se volete rispettare lo spirito natalizio potete riempire casa vostra con decorazioni fai-da -te molto carine. Con un po’ di pazienza e tanta fantasia potete addobbare il vostro alberello, seminare in giro tanti babbo natale fatti con vecchi giornali e un po’ di cotone..e chi ne ha più ne metta. Il Natale e’ anche un periodo in cui potete scoprire nuovi hobby come la lettura, il punto croce, la riflessione(+comunemente chiamata ozio), la vita ai fornelli...insomma a questo punto spero di aver occupato tutto il vostro tempo, altrimenti non vi resta che passarlo facendo i , sicuramente numerosi, compiti. PS Fate i bravi mi raccomando ! Alla prossima! Lijin e Mona 4I
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ARIETE: Non abbatterti se non passerai il Capodanno con la persona amata, potrai divertirti anche con gli amici… e chissà magari fare nuovi incontri… Segno compatibile: Bilancia Song: Die another day (MADONNA) TORO: Regali di qua, regali di là! Stai ricevendo molti regali, ma non hai pensato di farne anche te, facendo felici anche gli altri? Segno compatibile: Vergine Song: Tu no (GEMELLI DIVERSI) GEMELLI: Stai un po’ mollando la scuola per l’impazienza dell’arrivo delle vacanze. Cerca di impegnarti! Capodanno in compagnia… Segno compatibile: Scorpione Song: Bene bene male male (PIERO PELU’) CANCRO: Ottimo rapporto con il partner, festeggiamenti in vista per l’ultimo. Se sei single non scoraggiarti! L’aria natalizia attirerà verso di te molte persone interessanti… Segno compatibile: Gemelli Song: La vita non è un film (A31) LEONE:
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Guai in vista! Se stai cercando un lavoro per le vacanze di Natale, non è il periodo giusto! Potresti pentirtene… se cerchi soldi vai dai nonni! Segno compatibile: Pesci Song: Hot in herre (NELLY) VERGINE: Dovrai affrontare molte spese tra regali e progetti per l’ultimo. Ti consiglio di trovarti un piccolo impiego. Segno compatibile: Capricorno Song: Che vita (SAMUELE BERSANI)
BILANCIA: Sarà l’avvicinarsi del Natale o l’arrivo delle vacanze, ma il tuo animo già si sta rilassando. È un bene ma attento/a che la scuola non è ancora finita. Segno compatibile: Leone Song: Hey sexy lady (SHAGGY) SCORPIONE: Il tuo comportamento nei confronti degli altri non è molto bello! Attento/a o durante le
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vacanze resterai solo/a Segno compatibile: Toro Song: Loose yourself (EMINEM) SAGITTARIO: Non abbatterti se i regali del compleanno coincideranno con quelli di Natale. Le cose materiali non sono tutto! Segno compatibile: Cancro Song: L’eccezione (CARMEN CONSOLI) CAPRICORNO: Il Natale porta bei regali ma anche raffreddori e fastidiosi malesseri. Copriti bene. Segno compatibile: Acquario Song: Sto già bene (FRANCESCO RENGA) ACQUARIO: Rifletti bene sulle tue decisioni. Le vacanze ti faranno capire se quello che provi è amore o semplice e profonda amicizia. Segno compatibile: Ariete Song: What’s your flava? (CRAIG DAVID) PESCI: Tanti bei regali in vista!!! Non illuderti troppo però, il suo regalo non è quello che pensi. Segno compatibile: Sagittario Song: Marzo (GIORGIA)
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SOLO TU Ci sei tu, solo tu, nel mio cuore, nei miei pensieri; non dimenticherò mai il tuo sguardo, quando mi guardavi, quando eravamo soli, e mi sorridevi, mi dicevi che ero importante per te. Poi ti avvicinavi, il mio cuore cominciava a battere all'impazzata e mi baciavi… mi sembrava un sogno, talvolta tremavo, ma tu mi rassicuravi: era realtà! Ora ne sono certa, i sogni esistono, sono infiniti: è la realtà che finisce… Ora tu sei veramente un sogno, sparito dalla mia realtà; io vivo sperando che un giorno sogno e realtà finalmente si rincontrino…Ti amo
PENSAVO Pensavo di averti dimenticato, pensavo di non amarti più, pensavo di essere arrivata ad odiarti, ma io ti amo e non voglio perderti; è stato sbagliato quel bacio, quella mattina, al terzo piano.
Mi ricordo tutti i particolari di quel momento: le tue parole sussurrate, dolcemente. Da quel giorno è iniziata un'odissea, ma non durerà vent'anni, durerà per sempre e il mio cuore sarà sempre occupato dal tuo ricordo…
ORA Ora io penso che sei un bastardo, ora non voglio più parlarti, ora non voglio più vederti, penso che tra noi non ci possa più essere parola. Però sò che un giorno, guardandoti negli occhi, nei tuoi bei occhi profondi, sentirò i miei riempirsi di lacrime e i ricordi dei momenti più felici, per quanto possano essere stati pochi, risveglieranno la mia mente, e in quel momento ti saprò perdonare del male che mi hai fatto. Elisa A. 2 C PS. Queste poesie sono dedicate ad Andrea
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VORREI… Vorrei incontrarti un giorno, ritrovarti in un mondo diverso, in un’altra dimensione dove non esiste il tempo, dove non esiste la bellezza che sfiorisce, dove non esistono legami e pregiudizi. Vorrei che fosse la realtà, ma nel tempo stesso il sogno, le nostre voci, dolci sussurri, le nostre mani, piume leggere. Vorrei che mi abbracciassi ad occhi chiusi, con il volto affondato nel ricordo di me. Vorrei con dita leggere, toccare i tuoi capelli, sentire il tuo profumo ed il sapore della tua pelle. E poi… Vorrei che il nostro desiderio trovasse pace con dolcezza, essere un corpo e un’anima soli. Vorrei sentire i nostri cuori battere all’unisono, le nostre menti unirsi in un unico, immenso pensiero d’amore, per scrivere con te le parole della nostra storia. Stefano 4 D
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Sulla riforma della scuola messa in cantiere dal governo ci siamo più volte pronunciati. Ora presentiamo l’interpretazione, sicuramente autorevole del ministro Moratti. La traiamo da una sua lettera.
Il punto di partenza della riforma del sistema di istruzione e di formazione ruota intorno a un pilastro fondamentale: non esiste sviluppo economico possibile senza «capitale umano» che si traduca poi in «capitale sociale». Non c’è progresso senza cultura, etica ed educazione personale che poi diventi cultura, etica ed educazione sociale. La prima fondamentale emergenza nazionale è la qualità dell’istruzione e della formazione di tutti, e in particolare delle giovani generazioni. Con più istruzione e formazione di ciascuno, infatti, i sogni dei giovani possono diventare realtà, l’occupazione migliora, i livelli di reddito aumentano, si riducono le disuguaglianze sociali, diventano più umani ed efficienti i sistemi sanitari, si rafforza la sicurezza ambientale, migliora l’assistenza agli anziani e ai malati, si riducono i disagi per le fasce più deboli della popolazione, scende la criminalità, si combatte il fenomeno della dipendenza dalla droga.(…) Ecco le risposte sul fronte della scuola.
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1) Chi non ha memoria non ha futuro. Dobbiamo essere aperti al nuovo, in tutte le sue forme, siano esse quelle di uno sviluppo senza frontiere, di una società multiculturale o delle nuove sfide scientifiche e tecnologiche. Si può essere aperti al nuovo, nella misura in cui non si perde la propria identità e la propria storia. Per questo abbiamo parlato della necessità di improntare i piani di studio della nuova scuola al recupero delle radici storicogi u r i d i c h e , l i n gu i s t i c o letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico-cristiano e dell’identità spirituale e materiale dell’Italia e dell’Europa. Quindi al recupero delle nostre tradizioni più profonde. 2) Le missioni affidate dall’Unesco al sistema di educazione e formazione sono tre: sapere, saper essere, saper fare. La scuola ha sviluppato negli ultimi tempi soprattutto il sapere nozionistico. Vanno quindi re-
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cuperate le altre due missioni della scuola. Una scuola che sappia educare i giovani a realizzarsi come persone, per essere domani cittadini liberi e responsabili. Occorre inoltre predisporre percorsi perché i ragazzi possano apprendere anche attraverso il saper fare. Il lavoro in una società ad alto capitale umano e sociale e ad alta tecnologia deve essere infatti intelligente, ricco di cultura e di sensibilità etiche ed estetiche. La scuola deve orientare di più e accordarsi maggiormente con il mondo del lavoro per creare opportunità diverse e con modalità di apprendimento diverse per dare risposte concrete a quei 500 mila ragazzi, su tre milioni dai 15 ai 18 anni, che oggi restano senza diploma. 3) La scuola e la formazione professionale devono essere ambienti di apprendimento nei quali i ritmi rigidi si alternano con quelli flessibili; le lezioni si accompagnano con le dinamiche dell’azione riflessiva; l’apprendimento avviene su problemi e bisogni che scaturiscono dall’esperienza e dal conferimento di senso personale; il rapporto docente-allievo si configura nelle forme del docen-
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te che sa ascoltare, motivare ed orientare piuttosto che su quello del rapporto gerarchico. 4) L’amministrazione scolastica è stata prevalentemente burocratica. Oggi dobbiamo partire dal servizio alle famiglie. Non i ragazzi e le famiglie che si adattano alle istituzioni amministrative e formative, ma il contrario; non i primi passivi consumatori di un servizio elargito, ma piuttosto protagonisti dello stesso servizio. La riforma intende portare a termine questo processo e tradurlo in atti, scelte, indirizzi culturali, ordinamenti. 5) Ognuno di noi avverte, nelle dinamiche del vivere insieme, un deficit, che non è solo di buona educazione, ma di rispetto di se stessi, degli altri, dell’ambiente, di attenzione per la propria salute e per il bene comune, in altre parole, di amore per la vita. In questa prospettiva, la riforma introduce il tema centrale dell’educazione alla Convivenza civile , intesa come educazione alla affettività, alla salute, all’alimentazione e alla gestione dei rischi. Nessuna sottovalutazione del ruolo delle discipline. Esse, se bene impostate in una strategia di integrazione e non ridotte a nozioni astratte, dando personale significato all’esperienza di ogni studente, diventano potenti occasioni di educazione alla Convivenza civile . Sì, anche nel senso di insegnare a come difendersi, in classe e fuori, dai pericoli tragici dei terremoti o dai rischi dell’alcol e della droga. *Letizia Moratti ministro P.I.
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Al di là di una finestra... cieca. Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla. Con gli occhi della sua mente, così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra,
morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. "Forse, voleva farle coraggio." disse. Epilogo: Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. "L'oggi è un dono: è per questo motivo che si chiama presente." L'origine di questa lettera è sconosciuta, ma porta fortuna a chiunque la legga. Non tenere questa lettera spediscila agli amici ai quali vuoi augurare buona fortuna. Potrai forse avere la sorpresa che qualcuno sa trovare la felicità anche al di là di una finestra… chiusa. Gica
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Appello ai giovani per un’inversione di rotta che batta l’effetto serra Dal 28 al 31 ott. scorso nel nostro Istituto si è svolta la prima visita del progetto europeo Comenius “I cambiamenti climatici” che ci vede scuola coordinatrice e proponente. Tema del progetto sono i cambiamenti climatici derivanti dall’aumentata immissione nella troposfera di “gas climalteranti”, i loro riflessi sulla biosfera e le misure di riduzione proposte a livello internazionale prima dalla Conferenza di Kyoto del 1997, successivamente ribadite fino all’ultima di Marrakesch. Si sono incontrati con alcuni nostri professori i presidi e gli insegnanti provenienti dall’Istituto Tecnico Commerciale “Boselli” di Savona, dalla Helsingin luonnontiedelukio / Helsinki School of Natural Sciences di Helsinki Finlandia, dal Licée “Chrestien de Troyes” Troyes, Francia, e dall’Istituto Commerciale di Targu Mures, Romania per programmare attività comuni da far svolgere agli studenti parallelamente nelle varie scuole europee con la finalità di accrescere la loro coscienza ecologica. L’Europa fa appello alla sensibilità dei giovani per un’inversione di rotta che fermi l’effetto serra determinato dall’aumentata immissione nella troposfera dell’anidride carbonica e dei cosiddetti gas serra o climalteranti
provenienti dalle attività umane. Il nostro pianeta … “ha la febbre” e questo determina lo scioglimento dei ghiacci dei poli con la crescita dei bacini idrici e la perdita di litorali (anche di Venezia), il cambiamento dei climi con il progressivo aumento di fenomeni estremi quali la desertificazione delle aree scarsamente popolate e l’eccessiva piovosità nelle aree fortemente antropizzate con le conseguenti calamità a tutti note Il progetto ha gli scopi di sviluppare la consapevolezza comune di giovani dei paesi dell’Unione Europea di salvaguardare l’integrità dell’ambiente aereo, per i riflessi che questo ha sulla qualità della vita di tutto il Globo Terrestre;
di riconoscere la necessità di adottare in materia politiche transnazionali adeguate alle proposte delle Conferenze Internazionali sulla salvaguardia del clima; ed infine di far maturare l’adozione di nuove abitudini quotidiane in casa, a scuola e nelle proprie città finalizzate alla riduzione dell’immissione in troposfera di gas “climalteranti”. Il progetto che può avere una durata massima di tre anni, prevede, dopo l’incontro degli insegnanti coordinatori per la programmazione comune, la realizzazione di ricerche di ecologia applicata parallele nelle singole scuole partner; inoltre saranno organizzati incontri di studenti affinché tutti insieme possano confrontarsi, discutere sul progetto e fare proposte agli Enti locali. Referente del progetto per la nostra scuola è la Prof.ssa Gaetana Pizzuto che, insieme ai suoi colleghi dei consigli di classe LAG, coinvolgerà le classi interessate.
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di Thiago De Mello
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e quello che mangeranno avrà lo stesso sapore d’aurora.
Articolo 1 E’decretato che ora la verità esiste, che ora la vita esiste, e che, tenendoci per mano, lavoreremo tutti per la vera vita.
Articolo 7 Per decreto irrevocabile è istaurato Il regno permanente della giustizia e della chiarezza
Articolo 2 E’ decretato che tutti i giorni della settimana, compresi i martedì più grigi, hanno diritto di diventare mattini di domenica.
Articolo 8 E’ permesso a chiunque in qualsiasi ora della vita di vestirsi di bianco.
Articolo 3 E’ decretato che a partire da questo istante, vi saranno delle margherite a tutte le finestre e che le margherite avranno il diritto di schiudersi nell’ombra, e che le finestre debbano restare, tutta la giornata, aperte sul verde dove cresce la speranza.
Articolo 9 Decretiamo che nulla sarà obbligatorio o vietato. Tutto sarà permesso. Soprattutto giocare con i rinoceronti e passeggiare un bel pomeriggio con un’immensa margherita all’occhiello.
Articolo 4 E’ decretato che l’uomo non dovrà più per sempre dubitare dell’uomo. Che l’uomo avrà fiducia nell’uomo Come la palma ha fiducia nel vento, come il vento ha fiducia nell’aria, e come l’aria ha fiducia nel campo azzurro del cielo. Articolo 5 E’ decretato che gli uomini sono liberati del giogo della menzogna. Che non avranno più bisogno della corazza del silenzio né dell’armatura delle parole. L’uomo si metterà a tavola, con lo sguardo limpido perché la verità sarà servita prima del dessert. Articolo 6 Per dieci secoli è introdotto il sogno del profeta Isaia, realizzato: il lupo e l’agnello appariranno insieme
Articolo 10 E’ decretato che il denaro non potrà più comprare il sole dei futuri mattini. A partire da questo istante la libertà sarà qualcosa di vivente e trasparente come un fuoco, come un fiume, o come il seme del grano, e la sua dimora sarà sempre il cuore dell’uomo.
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Lunedì 2/12 alle ore 10:30 gli studenti del Lunardi hanno effettivamente occupato l’istituto. Questa occupazione è stata fortemente voluta dal nostro rappresentante d’istituto (?!!) Gianluca Staffoni, che parla tanto di democrazia ma non è in grado di metterla in pratica. Entrando nell’istituto si possono sentire svariati profumi giamaicani e tropicali dovuti agli “incensi” accesi per riscaldare le fredde notti di inizio dicembre. Passeggiando per i corridoi è possibile ammirare le varie aule adibite a suite d’albergo dotate di toilette (quello che una volta fu il nostro cestino!)...
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Circoli ARCI spuntano qua e là, frequentati dagli appassionati di briscola. Continuando l’itinerario è facile imbattersi in improbabili corsi quali bodypainting, art-attack, balli latino-americani, un laboratorio di lavorazione pongo e, per finire, dimostrazioni pratiche di baciologia (che dispiacere!!!). Sconvolte dallo scenario che si è presentato ai nostri occhi siamo andate alla ricerca dello “Staffoni Perduto”. Lo incontriamo indaffarato a organizzare un’altra dura giornata di lavoro per gli occupanti, alternativamente alla prossima assemblea d’istituto. Assemblee
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durante le quali i ragazzi si trovano a scegliere tra fare il gioco del silenzio oppure corrompere la malmessa security per tornare a casa; dal momento che esserci o non esserci non è problema per nessuno… neppure per lui: dove sarà mai?! Nebbia in via Riccobelli… Con questo articolo non vogliamo né offendere nessuno, né sminuire il lavoro e le responsabilità dei nostri rappresentanti, chiediamo soltanto un pizzico di educazione ed una maggiore organizzazione. Siamo disposte a collaborare per un Lunardi migliore. Alcune ragazze di 4° F
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Lunardi aperto
Mercoledì 18 dicembre 2002 ore 18 – 20 Sabato
11 gennaio 2003 ore 15 – 18