Dicembre 1996

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Anno 5 Numero 3

Il N a t a l e è n a t o q u a l e commemorazione della nascita del Figlio di Dio, venuto sulla terra, per insegnarci l‟amore del Padre. E la nostra società opulenta e consumistica (di cui noi siamo componenti attivi e non spettatori) è riuscita a cambiarne il volto e spesso a nasconderne il vero significato, lasciandolo solo. A Natale dove andiamo?, Cosa regalo que st‟anno ai miei genitori?.....Quest‟anno non lo sento proprio il Natale...infatti non ho ancora preparato l‟albero!.....E adesso inizia il tour de force gastronomico, poi dal 1 gennaio DIETA!.....Ho voglia che venga Natale per riposarmi, per stare alzata la sera fino a tardi, per uscire con gli amici non solo il sabato, per mangiare il panettone e aprire i pacchettini...... Luoghi comuni, discorsi identici che custodiamo come addobbi nel fondo dell‟armadio e che ogni anno poi riutilizziamo. Una specie

I.T.C. LUNARDI - BS

di tradizione orale, ed accanto, qualche richiamo alla solidarietà, alla necessità di pensare a chi è meno fortunato di noi.... Doniamo un giocattolo per i piccoli bosniaci, diamo qualche soldo in più ai piccoli nomadi ai semafori, partecipiamo a qualche iniziativa meritoria a favore di paesi del terzo mondo, magari il caffè lo compriamo al negozio equo e solidale... Non intendo ancora una volta e banalmente dire che ai popoli in difficoltà bisogna pensarci tutto l‟anno, questo è solo un fatto di coscienza: chi è sensibile a queste problematiche, chi lavora in associazioni di volontariato, chi è attento sempre agli stimoli che in questo senso derivano dalla cosiddetta “Società civile” vive il Natale in una dimensione intima, indipendentemente dal fatto di credere o meno, e ognuno si regola individualmente, senza sensi di c o l pa ma a n c he se n z a

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autocelebrazioni. E allora se vogliamo fare del Natale un‟occasione di riflessione ed un bilancio rispetto al nostro rapporto con il mondo, una spinta verso una migliore comprensione del nostro essere, cominciamo dal vicino di banco e perché no, dal banco stesso, dal vicino di casa e d a n c h e d a l l ‟ a mb i e n t e , dall‟amico al quale non si ha l‟umiltà di chiamare per primi e dagli acquisti che si potrebbero evitare, dalle persone che diciamo di amare e che spesso, per pigrizia, trascuriamo. La Redazione INDICE Severn Natatale: diamo volto... La Banca Etica Boicottiamoli Ora di Ascolto Movies Messaggi Definizioni insolite Auguri

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Q u e st ‟ a n n o h o a v u t o l‟opportunità di partecipare con altri undici ragazzi al tradizionale scambio con la “Severn School”. Accompagnati dal Preside, abbiamo visitato Washington D.C., Annapolis, Baltimora, New York e Philadelphia. Atterrati all‟aeroporto di B a ltimor a , la nostr a attenzione è sta ta immediatamente catturata dalle bandiere a “stelle e strisce” appese ai muri. Ne abbiamo viste altre durante il nostro soggiorno: a scuola, fuori da alcune case, intorno a monumenti. Gli americani

REDAZIONE BARONE SILVIA BIANCHI SONIA BONDIOLI NADIA CLAUSER ELISA COVERLIZZA ALESSANDRO DEL MEDICO ELISABETTA INSELVINI DANIELE MARTINAZZOLI LINO MATTEI GIUSEPPE PALAMARA STEFANIA SONCINA STEFANO TAGLIETTI MASSIMILIANO TURCATO FRANCESCA UNGARO GIULIA ZANOTTI ELENA ZILIANI GIOVANNA

Lunarfollie viene pensato, p r od ot t o , st a mpa t o e distribuito presso il CIC dell‟ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 n. E-MAIL Lunardi@master.cci.unibs.it

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infatti sono molto legati alla patria e ne hanno un grande rispetto. Questo ha suscitato in noi curiosità e interesse come pure l‟organizzazione scolastica , molto diversa dalla nostra. Tra professori e alunni c‟è un rapporto d‟amicizia che in Italia è difficile da instaurare. La scuola inoltre non è solo un luogo di studio, ma anche di divertimento ed assolve alle funzioni degli oratori, dei centri ricreativi che oltre oceano non esistono e delle discoteche, presenti in un piccolissimo numero e dove l‟accesso è vietato ai minori di ventun anni. Ecco per ché vengono organizzati party, giochi e competizioni. Tuttavia la scuola superiore negli “States” non è paragonabile a quella italiana in quanto è molto più facile. Infatti i compiti in classe non richi edono una grande preparazione e sono l‟unico strumento di valutazione degli insegnanti. Inoltre le nozioni apprese sono di carattere generale e quindi dopo la “graduation” (paragonabile alla nostra maturità) uno cerca un impiego che non richiede una grande preparazione: co m m esso , ca m eri er e o lavapiatti. Questo implica per un ragazzo che vuole trovare un buon lavoro la necessità di proseguire negli studi. Dobbiamo quindi ritenerci fortunati e non sottovalutare o disprezzare una scuola che in realtà ci può dare molto. Giovanna

Presentiamo quattro significative poesie di Davide Maria Turoldo p o et a e s cr i t t o r e recentemente scomparso ANCORA Ancora un’alba sul mondo: altra luce, un giorno mai vissuto da nessuno, ancora qualcuno è nato: con occhi e mani, e sorride.

SCIENZA CHE NON SA Scienza che non sa cosa si celi oltre la quotidiana scoperta, cosa si celi dentro le sue conoscenze: se altro spiraglio sull’abisso del Tutto o del Nulla.

NON DITE MAI Non dite mai cosa sia la vita: un pozzo d’acqua sorgeva nel deserto, la ghirlanda di colori intorno al collo dei colombi in amore un raggio di luce nel buio di una cella o il silenzio dell’alba quando sorge la luce...

ULTIMI A MORIRE Ultimi a morire gli occhi delle fanciulle che danzano una danza di farfalle in riva al mare.


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Se c’è un valore per il quale dobbiamo spendere ancora tante energie, quello è la solidarietà. Lo dobbiamo fare perchè attorno a noi c’è soprattutto chiusura, violenza, menefreghismo, un sottile razzismo e soprattutto il venir meno di quei valori che costituiscono l’ossatura del nostro vivere insieme. Na ta le c i in v ita a lla solidarietà. Alla solidarietà concreta, rigorosa, non ostentata. Ecco perché in questo giornalino presentiamo alcune iniziative concrete e ci diamo un appuntamento importante. Le iniziative, illustrate anche nella bacheca del progetto giovani, vogliono aiutare a costru ire in u n pa ese dignitosam ente povero dell’Africa, il Ghana, sette scuole tra cui quattro primarie e tre secondarie distribuite in sei diversi villaggi e dotate ciascuna di un pozzo per l’acqua e di servizi igienici. L’iniziativa si intitola “Scuola come pane” per dire che l’istruzione è forse addirittura più importante del cibo perchè se c’è aiuta a procurare il cibo non per qualche giorno ma per sempre. Inoltre facciamo nostre alcune iniziative proposte dal liceo Arnaldo soprattutto quelle concernenti la Banca Etica e il Commercio equo e solidale. (le illustriamo qui di seguito). E veniamo all’appuntamento imp o rta n te : sa b a to 2 1 d icemb re , a lle 1 0 , a l

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Pa la te nda av re mo la possibilità di partecipare tutti al mega spettacolo musicale “Good Morning Dio, bambino d i p a ce” , a n ch ’esso finalizzato a sostenere le iniziative di solidarietà. Sarebbe un peccato mancare a questo spettacolo a cui siamo chiamati a partecipare tutti insieme come classi. Il biglietto (in cui appunto è compreso il nostro contributo di solidarietà) è di £.10.000 e lo potete acquistare in prevendita proprio presso la redazione del giornalino, al II piano. Non ci rimane quindi che darci appuntamento tutti al Tenda per una mattinata speciale in cui ci faremo anche gli auguri di Natale.

CTM 1) Premesso che:... il 20% del l‟u manità co n su ma l‟80% delle risorse e che l‟80 % del l‟u ma ni tà consuma il 20% (statistica semplificata tanto per intenderci senza poter fare un apposito “convegno”)... noi bresciani, lombardi, italiani facciamo parte di questo 20%. 2)

E’ bene sapere che:... esiste un tentativo, una goccia nell’oceano, un sogno,... di capovolgere a vantaggio di tutti la situazione.

CTM vuol dire Co o p er a zio ne Ter zo M ondo ed è u n a Cooperativa senza scopo di lucro che importa e di ffonde i pr odot ti alimentari ,artigianali e artistici del sud del mondo. PRINCIPI SU CUI SI BASA IL CTM: Garantire i produttori con un costo reale. Investire i guadagni per progetti sociali autogestiti nel sud del mondo. Favorire l‟acquisto delle mat eri e pri me con pagamenti anticipati. Promuovere una cultura economica, di interazione nord e sud del mondo, per un commercio equo e solidale fondato su lla giustizia e la solidarietà. Botteghe del Terzo Mondo aperte in Brescia e provincia: BRESCIA Via Milano 14/A La bottega dei popoli Tel. 3772355 Informondo Via Galileo Galilei 64 DARFO Via Capellini 16 Tapioca Tel. 0364/536237 PISOGNE Via Torrazzo 3 Mariposa Tel. 0364/880420 IDRO Via Medaglie d’oro Il Formicaio Tel. 0365/823175


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LA BANCA ETICA Si è recentemente costituita una Cooperativa che intende dare vita al più presto a una “Banca etica”, una banca cioè che usi il denaro ispirandosi ai principi etici e solidali dei risparmiatori. La banca sarà regolarmente riconosciuta come tutte le altre ma avrà finalità di autentico sviluppo, di promozione so cial e , di r i spett o e miglioramento dell‟ambiente, dissociandosi radicalmente da una economia produttrice di sperpero, di ingiustizia e di violenza nei confronti degli uomini e della natura. E’ in via di costituzione il Capitale Sociale. Potrai aderire versando una quota di £.100.000 (non sono soldi donati ma entrano a far parte del capitale sociale e rendono azionisti della Banca). Per informazioni si può telefonare alla sig. Bianchi Enrica. Via Villa Glori 10/B tel. 3730110 Aderiscono alla banca etica già 22 associazioni oltre che a migliaia di cittadini.

Il vertice mondiale dell‟alimentazione, svoltosi a Roma dal 13 al 17 novembre, è stato voluto e organizzato dalla FAO per discutere della fame, piaga che l‟uomo non è ancora riuscito a sanare. L‟obiettivo dei 174 paesi partecipanti consiste nel dimezzare, entro il 2015, il nume ro d i pe rsone sott o alimentate croniche, oggi circa 840 milioni, con la speranza d'avviare un piano alfine di vincere la battaglia. Di ve rse sono st a t e le problematiche trattate e le autorità presenti hanno prospettato diverse soluzioni. E‟ stato ribadito il diritto di ognuno ad avere accesso ad un' alimentazione sicura e nutriente ed è stato stigmatizzato come ingiusto ed immorale usare il cibo come strumento di pressione politica o economica. Il Papa ha espresso il proprio dissenso riguardo alla limitazione delle nascite come soluzione al problema della fame ed ha auspicato l‟ azzeramento o almeno l a r i d uz i o ne d e l d e b i t o internazionale che grava sui paesi poveri e costituisce un‟ipoteca sul loro sviluppo. Nel corso della conferenza si è t ra t t a t o a nc he d el ruol o economico delle donne, la cui a t t i v i t à , se b b e n e a n c o r a sottovalutata, è molto rilevante in

ambito produttivo e direzionale. A tale posizione nell‟economia non corrisponde però uguaglianza nell‟ ambito dei diritti: in alcuni paesi le donne non godono di parità, anzi, su piano legale e nelle consuetudini sociali, è evidente la loro inferiorità. Indispensabile è anche porre termine all‟iniquità dei rapporti commerciali internazionali che vedono i paesi del sud subordinati a quelli del nord, che, pensando esclusivamente agli interessi economici nazionali ed agli equilibri politici, fissano i prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti. Non si tratta di compiere gesti eroici o di assumere atteggiamenti filantropici, bensì di prendere coscienza che uno sviluppo diffuso ed equilibrato costituisce la miglior garanzia per la crescita armoniosa dell‟intera umanità. Diffusa è la tendenza internazionale a porsi i problemi solo quando ci si trova costretti ad affrontare e tamponare situazioni di crisi. Sta dunque proprio ai singoli governi praticare una politica di tutela preventiva della sicurezza. Il vertice ha voluto essere un monito, un mezzo per offrire un quadro chiaro della situazione mondiale in tema di alimentazione, piuttosto che una conferenza con potere deliberante in rapporto agli aiuti. umanitari. I documenti guida d el “ pia no d‟ azi one ” (la “dichiarazione di Roma sulla sicurezza alimentare” e il “piano di azione del summit sull‟alimentazione”), pubblicati al termine,non sono vincolanti. Speriamo per questo che i discorsi pronunciati e gli appelli inviati non rimangano semplici parole, ma si tramutino in fatti. Anche noi, però, possiamo offrire un piccolo contributo alla risoluzione del problema. Il Natale è vicino: viviamolo con meno sprechi pensando che se ogni otto secondi nel mondo muore un bambino è anche colpa nostra. Ziliani G.


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E‟ noto che la maggior parte delle scarpe sportive vengono prodotte in Asia da parte di lavoratori che percepiscono salari bassissimi. Prendiamo come esempio l‟Indonesia. Fino al 31 dicembre 1993, un operaio guadagnava circa 250 lire l‟ora e, pur trattandosi del salario minimo fissato dal governo, copriva appena il 70% dei bisogni minimi del lavoratore singolo. Riferito ad una famiglia di quattro persone, bastava appena per il 25-30% delle necessità. Nel corso degli ultimi due anni, il governo indonesiano ha aumentato due volte il salario minimo e il 1° aprile 1996 è stato fissato a circa 400 lire l‟ora. Secondo il governo questa cifra moltiplicata per sette ore di lavoro al giorno consente di far fronte ai bisogni vi tal i, ma seco n d o le organizzazioni non governative basta a soddisfare solo il 50% dei bisogni minimi, perchè nel frattempo i prezzi sono cr esciuti . La st essa Organizzazione Internazionale del Lavoro ha ammesso che l‟8 8 % d ell e la vo ratri ci indonesiane che guadagnano il salario minimo legale sono malnutrite. In conclusione se un‟operaia vuole guadagnare a sufficienza per far fronte alle sue spese personali e poter mandare qualche spicciolo a casa, non ha altra scelta se non quella di fare lo straordinario. In effetti nelle fabbriche indonesiane si lavora di norma 10-12 ore al giorno per un totale di circa 270 ore al mese.

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Ciò nonostante un‟operaia dovrebbe lavorare un mese circa per comprarsi un paio di scarpe che essa contribu isce a produrre. In effetti il costo del lavoro è quello che incide meno di tutti sul prezzo finale di un paio di scarpe, con un esiguo 1,7%. Per contro la pubblicità incide oltre il doppio con il 4,4%. Le somme spese dalle multinazionali in pubblicità sono da capogiro e secondo la rivista “Advertising Age”, nel solo 1994 Reebok ha speso 275 miliardi di lire, mentre Nike 700. Gran parte della spesa pubblicitaria è in promozioni. Le grandi multinazionali fanno a gara fra loro per offrire ai campioni sportivi miliardi e miliardi affinché indossino i loro abiti e calzino le loro scarpe. Nike sponsorizza personaggi anticonformisti come John McEnroe, Eric Cantona, Ian Wright, Andrè Agassi e Tonya Harding. Il presidente della Nike, Phil Knight, sottolinea che ci vuole “qualcuno che il pubblico amerà od odierà decisamente”. Nel marzo 1995 Andrè Agassi ha firmato con la Nike un contratto pubblicitario decennale per un valore di circa 180 miliardi di lire. Sempre dalla Nike, Pete Sampras riscuote circa un miliardo di lire all‟anno e Jim Courier intorno ai 750 milioni. Si ritiene che Michael Jordan guadagni 3 miliardi all‟anno per promuovere le scarpe della Nike. Nike Asia ha rivelato: “Le somme spese dalla Nike a favore degli atleti rappresentano dal 5 al 7% del fatturato totale

della multinazionale, che nel 1994 è stato di 6.000 miliardi. Perciò è lecito ritenere che la spesa annua sostenuta da Nike per pagare gli sportivi che promuovono le sue scarpe è di 3 0 0 -5 0 0 m i l i a r d i ” . I n conclusione il costo di un solo annuncio pubblicitario lanciato in televisione da Nike o Reebok ba st er ebbe a raddoppiare il salario annuo di un centinaio di donne che producono scarpe in Cina o nelle Filippine. Fino al 1990, i protagonisti della produzione in appalto erano la Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong, ma poi subentrarono altri paesi come Cina, Indonesia, e Thailandia. La ragione di questa variazione sta nei salari. Nonostante venti anni di industrializzazione vissuta nella repressione, gli operai sudcoreani sono riusciti ad organizzarsi e grazie alle loro lotte oggi percepiscono salari assai più alti. Ad esempio un operaio del settore calzaturiero, riceve un salario orario lordo di 4.800 lire l‟ora contro le 800 lire di un operaio thailandese e le 400 lire di un operaio cinese. Le conquiste ottenute dai lavoratori della Corea del Sud e di Taiwan non sono piaciute alle multinazionali che hanno cominciato subito a cercare altri paesi in cui trasferire la produzione, ma il problema era che in quelli individuati non esistevano ditte solide a cui appaltare la produzione. La soluzione del problema è venuta dalle stesse società sudcoreane, di Taiwan e di Hong


6 Kong che già lavoravano per le multinazionali. A loro non importava di rimanere nei loro paesi di origine e pur di continu are ad av ere l e commesse delle multinazionali erano disposte ad aprire nuovi punti produttivi dove la mano d‟opera costa meno. Così le società della Corea del Sud, di Taiwan e di Hong Kong si sono a loro volta trasformate in multinazionali che investono soprattutto in paesi come l‟ Indonesia, la Cina, il Vietnam, la Thailandia, il Guatemala, El Salvador, dove i salari sono bassi e non sono garantite le libertà sindacali.

Pubblichiamo giorno e ora degli insegnanti che hanno aderito alla proposta dell’ora di ascolto di noi studenti. Ricordiamo che tale ora si colloca nella prima settimana di ogni mese. Un grazie particolare va a questi insegnanti per la loro disponibilità e a voi l’impegno a utilizzare veramente questa opportunità. E’ probabile che in questo elen co m a n ch i q u a lch e insegnante. In questo caso ce ne scusiamo con l’interessato. Per l’ora di ascolto è disponibile l’area CIC che si trova al secondo piano.

LUNARFOLLIE Abate Anna Abate Maria Agostino Bergamaschi Calafiore Cavalli Cinieri Contessi De Franceschi De Riu D’Agostino F enar ol i Ferilli Ferrarese Frattini Gandolfi Guerra Lanzani Lauri Liparoti Loda Claudio Lonati Matte i Mazzotta Moroni Novaglio Parzani Diego Pagani Cesa Pagani Matilde Passanante Pedrini Pellegrini Giov. Pellegrini Lucia Perusco Pirozzi Piubeni Pizzuto Pollini Polloni Preti Reich Rinaldi Risso Rotellio Roversi Tagliabue Tomasoni Tomba Tonoli Tosi Tramontana Troiani Valbusa Vecchi Zappella

Giovedì Venerdì Venerdì Martedì Venerdì Giovedì Venerdì Venerdì Lunedì Mercoledì Giovedì Venerdì Martedì Venerdì Venerdì Sabato Sabato Lunedì Martedì Mercoledì Venerdì Giovedì Mercoledì Sabato Venerdì Giovedì Giovedì Sabato Lunedì Venerdì Giovedì Sabato Mercoledì Venerdì Mercoledì Sabato Mercoledì Lunedì Venerdì Sabato Sabato Sabato Giovedì Venerdì Giovedì Lunedì Lunedì Mercoledì Mercoledì Martedì Venerdì Venerdì Giovedì Giovedì Giovedì

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MICHAEL COLLINS di Neil Jordan con Liam Neeson, Jiulia Roberts e Aidan Quinn. Irlanda, 1996. Finalmente un film che merita di essere visto. Era già stato accolto e applaudito con entusiasmo al Festival del Cinema di Venezia 1996, però mancava la prova più importante: la reazione del grande pubblico. Fatte le debite proporzioni spettacolari/ tematiche il giudizio non può che essere positivo. Michael Collins è un ribelle che negli anni ‟20 si batte per l‟indipendenza del suo Paese, l‟Irlanda, che rifiuta il dominio Inglese . Il primo “esercito” clandestino, The Irish Volunteers è stato organizzato dallo stesso Collins, anche grazie al sostegno morale di pochi amici fidati. L ‟ i n a ff e r r ab i l i t à d i q u es t o personaggio è leggendaria e, nel film, commentata ironicamente dallo stesso protagonista dato che dirigeva l‟organizzazione attraversando Dublino in bicicletta. Grazie all‟interpretazione eccellente di Liam Neeson ritroviamo un personaggio meraviglioso, capace di suscitare emozioni contrastanti, un eroe coraggioso, temerario e ricco di buoni sentimenti. Un film che cerca di dare una spiegazione riguardo alla violenza che lega da sempre Irlanda e Inghilterra. Opera struggente, di grande tensione emotiva. C ol li ns sarà accusat o di revisionismo dai suoi stessi amici per aver scelto la via della trattativa con gli Inglesi (mentre le sue intenzioni erano di evitare la violenza) e entrerà in aperto e tragico conflitto con la fazione opposta alla sua. Regia magistrale di Neil Jordan ( La moglie del soldato e Intervista con il vampiro) che ci fa respirare le atmosfere irlandesi realizzando un film che occupava i suoi pensieri da tredici anni. La colonna sonora è inevitabilmente irlandese, essa ci aiuta a calarci nella drammaticità della vicenda. Un tema, quello dell‟indipendenza irlandese, che è stato raramente trattato dal cinema, quasi fosse scomodo alle produzioni

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troppo frequentamente inglesi o americane. PER CHI AMA IL CINEMA CHE REGALA EMOZIONI E CHE S P ALANC A LE F INE S TR E SULLA STORIA.

QUALCOSA DI PERSONALE di Jon Avnet con Michelle Pfeiffer , Robert Redford e Joe Mantegna. USA, 1996. La storia è molto semplice: un‟aspirante telereporter (Michelle Pfeiffer) diviene una sofisticata diva del network grazie all‟aiuto di Warren Justice (Robert Redford) , un illustre giornalista che però respinge i network più importanti a causa della delusione che prova per il ci n i s mo e l a s u p erfi ci al i t à dell‟industria televisiva odierna. Una storia che ci è già stata raccontata tante, troppe volte. Inevitabilmente fra i due affascinanti protagonisti sboccia l‟amore, sostenuto dalla romantica “You must loved me “ di Celine Dion. A questo punto Tally Atwater (Michelle Pfeiffer) si impossessa della situazione e incoraggia il compagno a riprendere la brillante carriera giornalistica, interrotta percocemente. Il finale? Sorpresa inaspettata!! Un giudizio d‟insieme non troppo positivo. Il personaggio di Tally Atwater è banale, addirittura odioso se si considera che inizialmente l‟aspirante telereporter è fin troppo ingenua e frivola. Il personaggio di Warren Justice è più gradevole anche se talvolta esageratamente superbo. La storia, una love story stile Hollywood Anni ‟40 , ha un risvolto moderno: le donne ambiziose. Sono però superati gli anni ‟80, ... la donna oggi non si accontenta di una carriera conquistata in qualche modo. In Qualcosa di personale troviamo anche l‟ex moglie di Justice e la rivale di Tally alla stazione di Philadelfia dove questa approda dopo il successo a Miami, entrambe non vengono demonizzate a l l a a cura di Silvia Barone

vecchia maniera però presentano alcune caratteristiche che potevano essere risparmiate. Forse da registi con precedenti come Pomodori verdi fritti alla fermata del treno ci si poteva aspettare qualcosa di meglio. Troppi sorrisi, smancerie e poca profondità. PER CHI SI ACCONTENTA DI AM M IR AR E L A R E AZ IO NE C HIM IC A E S P LOS IV A TR A MICHELLE PFEIFFER E ROBERT REDFORD

Nuova vita ci Avvolge. Tutto il mondo Ascolta La Parola d’Amore: E pace sia in terra! A tutti gli Uomini della terra Grazia, pace e salute! Un cuore solo formate! Rimanete In Dio! Nasce Gesù, Amore. Tende le braccia Ad ogni uomo: Luce ci dona E gioia. Nuvole d’oro di Angeli Tintinnio di Azzurri strumenti Lambiscono il cielo Estasiato. Nell’ Aria Tersa ed Azzurra una Luce brilla: E’ nato! Benedetta la festa che ci Unisce tutti per cantare Osanna al Dio Nato bambino per noi! Nuova vita A Tutti porti! Alleluja! Letizia regni nei vostri cuori E pace sulla terra. Cecilia


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PER ALE S. 2^A Ciao Fuga, salutami quel bel montagnino quando viene giù dalle malghe! (scherzo)

BY ALE PER LUCA DUSI 5^A Dobbiamo proprio dirtelo: sei il più figo della scuola.

BY S.P.C.A. 1^A PER MANU “If I‟m out, bring me to”. (Jimmy) “Se fossi uscita, riportami in me”.

BY TUA CIPOLLA 5^M PER DAVIDE PASOTTI Sono contenta di avere una così “stretta” amicizia con te! Non ti credevo così...magico! Resterai per me incancellabile! T.U.T.A.! PS: Pasotto, questa sera io non ho fame!!! I love Pino Silvestre!

BY LAURA PER MARCO PORTESI 5^F Sei il ragazzo più bello che io abbia mai visto. Per favore fatti bocciare, almeno così potrò vederti ogni mattina quando sali sulla CAV per un altro anno. PS: desidererei ricevere una tua risposta sul Giornalino.

BY C.A. 4^A PER ELISA 1^F Tanto per farti capire chi sono te ne dico 4: ciao amore smack! Mi fai impazzire! Io e te insieme per sempre! Non ti tradirò mai! Ciao Teo o forse preferisci chiamarmi Leo! PS: ti è venuto un colpo eh!

TVBF. BY RO’ LIZ PER GENZY 5^H Genzy sei un figo allucinante, sei anche stra simpa.

BY BETTY E KENDRA 1^F E 2^F PER LA 2^A Vogliamo bene a tutti eccetto: Bonny, Dany, Manu, Pazza, Vero, Covre, Digu, Luis, Nazza, Lupa, Corra, Fede, Meo, Pitos, Smesa, Ile, Vale, Giada, Micky, Baby,

Erika, Bora, Ste, Samy, Anny, Torri. (scherziamo!)

BY TATY E ALE PER PECO DJ Do you like basketball? Are you happy to stay with Elena? Pendolina alè alè, Pendolina alè alè, Pendolina alè alè! Tornerete, Tornerete in serie A (se mai ci siete stati)!

BY DJ BAND (e sai chi siamo!) PER COVERLIZZA 3^B C‟è chi crede in Raz Degan, noi crediamo in te e se sarai il nostro Raz, noi saremo le tue “squillo”.

BY UNA 5^ ANONIMA PER GEMMA, P AOLA E RAFFAELLA 2^I Vo l e vo s o l o ri n g r a zi a r vi d i sopportarmi. E...o, se non ci foste bisognerebbe inventarvi, non c‟è niente da fare. Non cambiate mai. VVBF

BY FEDERICA PS: Gemma dai che ce la possiamo fare!!! Un giorno o l‟altro la sfortuna si stuferà di noi due!!! PER ANDREA B. 3^H Non dimenticherò mai i giorni di luglio passati con te...da quel momento sono la persona più happy del mondo...non cancellare il nostro amore...ti voglio!!!

BY ILY PS: Ho tatuato il tuo nome sulla spalla! PER MARCO INVERARDI 3^H Se solo sapessi il bene che ti voglio abbasseresti lo sguardo per non vedere il male che mi fai... Ce ne sono troppe per te, tu però non badare...io non ne posso più!

BY C.S.’81 PER ANIA 2^D Auguri rompiscatole per il tuo compleanno: gli auguri te li faccio con il cuore ma il regalo...col cavolo e ricorda come disse Marco: “va ben, va ben”. Ciao.

BY LUISA

PER PAOLO BEZZI 2^B Bezzi Bezzi Bezzi Bezzi gool Bezzi gool!!!! Bezzi d.j. for ever!

BY DANY DJ,WANJA DJ, COZZO DJ, MA NON DIMENTICARE PECO DJ! PER LAURA P. 3^M Lauretta, non so come andrà con il “mitico boy”, ma se andrà bene a me: perdonami...io T.V.B.V., ma ne voglio anche a lui. No problem! Andrà bene anche a te! T.V.B.F.

BY ANNALISA 2^M PER ILA, LO‟, SIMO ciao belle, volevo ringraziarvi fess perché mi sopportate in questo periodo con le mie paranoie su Edo, siete uniche! Grazie di esistere. VVBFFFF

VOSTRA ILE PER LARA 3 D Dicevi che avresti fatto un messaggio per me, ma io ti ho battuto sul tempo...L‟anno scorso ti ho fatto vincere un viaggio in un bel paese (senza fare nomi). Quest‟anno cosa devo inventarmi? Per questa volta ti risparmio, ma se continui a farmi arrabbiare il prossimo messaggio che metterò non ti piacerà tanto.

BY LOLY 3 G PER ANNA P, 2 M Credi nelle piccole cose perché un giorno scoprirai che sono grandi.

BY SIMO 2 L PER TATY 2 M Ciao bella, hai visto che “sorpre” che ti ho fatto? Non te l‟aspettavi eh? Mi sono data alla scrittura: basta cavolate, volevo solo dirti che tvvtb e sei la my best friend. Baci NB. Il tipo no ha il posteriore!!!

ANNA 2 M


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V i s t o il g rad i ment o ot t en ut o continuamo a proporvi le “definizioni insolite”. Sarebbe interessante se qualcuno si cimentasse a inventarne di nuove e ce le mandasse. Da parte nostra le pubblicheremmo volentieri. “D” Danza: E‟ la redenzione spirituale della muscolatura (J. bergamin) Darwin: Uomo che calunniò la scimmia (Calandrino) Democratico: Democratico vuol dire poter essere schiavo di tutti (K.Kraus) Democrazia: E‟ il potere concesso ai pidocchi di mangiare il leone (Clemencaus) Diagnosi: Una delle malattie più diffuse (K.Kraus) Diluvio universale: Un fallimento: c‟è restato un uomo (Beque) Distrarsi: Cambiare genere di noia (Regimanset) Dittatura: Sistema di governo dove tutto ciò che non è proibito è obbligatorio (Anonimo) Divieto: Invenzione dei governi per vendere dei permessi (Pitigrilli) “E” Eco: la sola cosa al mondo capace di impedire a una donna di avere l‟ultima parola (Noir et blanc) Egoista: Colui che fa a se stesso ciò che noi vorremmo facesse a noi (A.Frattini) Eloquenza: E‟ la sincerità della menzogna (G.Thibon) Eretico: Colui cheha una opinione (Romain Rolland) Esagerare: Significa cominciare ad inventare (Graffito della Sorbona, maggio „68) Esperienza: Il nome che ogniuno da ai propri errori (O. Wilde) Esperto: E‟uno che ha smesso di pensare. Lui sa. (F. Lloyd Wright)

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“F” Fazzoletto: Piccolo quadrato di seta o di tela che serve a cmpiere diverse funzioni ignobili riguardanti la faccia, è particolarmente utile ai funerali per nascondere l‟assenza di lacrime (A. Bierce) Filatelici: Collezionisti di sputi internazionali (Pitigrilli) Filosofia: Capire che quandi si arriva a capire non meritava di essere capito (Carlo Dossi) Filosofia della storia: Arte di indovinare il passato (Unamuno) “G” Galantuomo: Non so cos‟è il cuore di un criminale. Ma conosco il cuore di un galantuomo. Qualcosa di orribile (J. de Maistre) Gatti: Sono le tigri dei poveri (T. Gauthier) Gerarchia: Regolamento destinato a proibire che l‟inferiore segua i cattivi esempi del superiore (Freire) Giornalista: Non avere un pensiero e saperlo esprimere: ecco ciò che fa di uno un giornelista (K. Kraus) Giovin ezza : Un abit udi n e da conservare (Anonimo) Guerra: La più bestiale prova di idiozzia della razza terrestre (O. Fallaci) “I” Idraulico: L‟idraulico non verrà (C. Fruttero) Ignorante: Colui che non sa ciò che noi non sapevamo fino a ieri (Labot) Imbecilli: Quelli che non la pensano come noi (Flaubert) Impazienza: Impazienza è aspettare in fretta (Anonimo) Ingiurie: Sono le ragioni di coloro che hanno torto (J. J. Rosseau)

“L” Lacrime. Sono i lubrificanti del dispiacere. (Toddi) Lacrime di donna. La più potente forza idromotrice del mondo. (A.Frattini) Legge. Tela di ragno che arresta le mosche, ma lascia passare i moscini. (Anacarsi) Logica. E‟ uno scheletro che non aspetta risurrezione. (J.Bergamin) “M” Mafioso. Uno che sa quello che non dice. (Enzo Biagi) Malattia. Salute dei microbi. (Rafael Barret) Malinconia. E‟ la felicità di essere tristi. (V.Hugo) Medico. E‟ un individuo che vive di quelle malattie di cui gli altri muoiono. (Trébla) Menopausa. Periodo di follìa della donna, che in certi casi conduce al manicomio il marito. (Pitigrilli) Moglie. E‟ una donna che condivide col marito tutti i guai che lui non avrebbe avuto se non l‟avesse sposata. (Anonimo) Morfina. Una cosa che i medici danno ai malati, per poter loro, i med i ci , d o r mi re t r an q u i l l i . (Dickens) Morte. E‟ il più forte dei colpi. Ecco perchè ci viene riservato per ultimo. (Anonimo) Musica. E‟ il più costoso di tutti i rumori. “N” Nano. E‟ un gigante che si è dimenticato di crescere. (R.Taddei) “O” Onestà. Malattia piuttosto grave. Per fortuna non contagiosa. (Anonimo) Opera. Quello spettacolo dove un tale che si busca una coltellata nella schiena, invece di perdere sangue, canta. (Gardner) Ottimista. Un tizio che s‟infischia di ciò che accade. Tanto non accade a lui. (Anonimo)


10 I NOSTRI RAPPRESENTANTI AL DISTRETTO Domenica 10 e Lunedì 11 Novembre scorsi, la “popolazione scolastica” di tutta Italia è andata alle urne per l ‟ el e zi o n e d ei co n s i g l i distrettuali. Per quanto riguarda il Distretto 41, che comprende le scuol e di Br escia e dell‟hinterland, 15057 sono stati gli alunni che hanno votato (il 78,34% del totale). I rappresentanti degli studenti che sono stati eletti tra i 10 candidati appartenenti all‟unica lista presentatada “Comunità e Scuola”. Sono: Alessandro Lorini, Chiara Archetti,Davide Pasini, Achille Piccinelli, Silvia Albertini, Fra ncesca Buongiovanni e Claudia Lepri. Quindi saranno qu esti i portavoce dei problemi e delle proposte degli studenti nel Distretto 41, saranno loro a rappresentare tutti noi e le nostre scuole. Sfogliando il loro curriculum si nota come tutti siano animatori di comunità scolastica e lo siano diventati grazie ha un corso impegnativo. Pu rtro p po n el C on sigl io Distrettuale non ci sarà la voce diretta del Lunardi, infatti le due

LUNARFOLLIE candidate del nostro istituto non sono state elette. E‟ però probabile che subentrino nei prossimi anni come prime non elette. Bondioli Nadia

ANCORA SUL VERTICE FAO Il vertice mondiale FAO svoltosi a Roma, ci ha aperto gli occhi di fronte alla realtà che caratterizza molte parti d el mon do, attraverso dati che lasciano molte persone con la bocca aperta, ma sarà per tutti così? E‟ possibile che chi vive nel benessere e spreca alimenti resti indifferente di fronte alle cifre allucinanti dei poveri che muoiono di fame? Se manteniamo sempre una visione chiusa al nostro mondo e non capiamo che viviamo in un villaggio globale all‟ interno del quale si hanno legami di interdipendenza, i dati forniti dalla FAO non ci faranno ne‟ caldo ne‟ freddo, ma nel momento in cui ci apriamo ci sembrerà indispensabile la solidarietà verso i paesi più colpiti dalla fame, ma che cos‟ è la solidarietà? E‟ aiuto, altruismo, condivisione, rispetto e amore per l‟umanità, ma soprattutto è un modo di essere uomini, è un modo di porsi nei confronti degli altri. Per ottenere la vera solidarietà dobbiamo attuare un‟ economia alternativa, che vuole il bene dell‟ uomo e non deve mirare al profitto, ma che guarda al meglio in modo che tutti abbiano uno stipendio e un

lavoro. Il sistema economico mondiale non deve essere così squilibrato e, innanzitutto, i paesi del nord non dovrebbero impoverire quelli del sud ma migliorarne l‟ economia. Si potrebbe vivere quindi in u na situazione ottimale per tutti e risolvere il grandissimo problema della fame nel mondo. Zanotti Elena

IL LUNARDI E’ APERTO Sabato 11 gennaio 1997 Dalle ore 15 alle ore 18 A tutti gli alunni delle scuole medie, ai loro genitori e insegnanti.


LUNARFOLLIE

DOCENTI Preti Donatella Sassi Laura Signoroni Annachiara Warren Margaret Grillo Emanuela Gualtieri Giovanna NON DOCENTI Giardina Sebastiano Lista Vincenzo Martinazzoli Lino

CLASSE 1^ L Bazzichet Elisa Dolzanelli Roberta Gotti Daria CLASSE 1^ M Celano Valentina Micheli Paola Scola Adelaide CLASSE 2^ A Meo Annamaria Sanzeni Ilenia Silini Valentina Spagnoli Michela

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CLASSE 3^ B Bresciani Any Minelli Concetta Perugini Luca Russo Valentina Stellari Paola CLASSE 3^C Capretti Silvia Frailis Barbara Lazzaroni Roberta

Pea Lucia ALUNNI CLASSE 1^ A Durici Virna Zanetti Paola CLASSE 1^ B Bazoli Sara Genova Claudia Ghebreigziabher Denise Guarnati Vanina Megni Lino Parravicini Barbara Simonelli Alessandro Taglietti Massimiliano

CLASSE 2^ D Serelli Francesca CLESSE 2^ E Stefani Elena CLASSE 2^ F Civettini Laura Guizzi Silvia Koraliova Eugenia Paletti Elisa Recchia Ilaria Vivenzi Pierina

CLASSE 1^ C Benvenuti Emanuele Cordella Anna Costa Rossio Laura CLASSE 1^ D Bignetti Silvia CLASSE 1^ E Daffarra Stefania Della Cave Antonietta Grossi Fabrizio Principali Teresa Rivetti Arianna Zorzi Silvia

CLASSE 2^ L Corti Daniele

CLASSE 1^ I Beschi Luca Visani Chiara

CLASSE 3^ A Vailati Paola

CLASSE 2^ M Gazzaroli Elisa Inselvini Daniele Papa Anna

CLASSE 4^D Pagnoni Silvia Zanella Manuela CLASSE 4^E Antonini Wilma CLASSE 4^G Garosio Elena Marangoni Nunzio CLASSE 4^E Conforti Chiara Rangoni Simone Valente Sara

CLASSE 2^ B Leotta Dalila Razio Stefano Rizzo Caterina CLASSE 2^ C Pasetti Giorgia

Ly Thi Tuyet Micheletti Ambra Savoldi Giuseppe

CLASSE 3^ D Agliata Alessandro Loda Stefano Milani Manuela CLASSE 3^E Narai Sergio Piceni Sara Stefana Sara CLASSE 3^F Cominelli Alessandra Morello Erica Sossi Francesca CLASSE 3^G Rossetti Sara

CLASSE 4^L Bonetta Elisabeth CLASSE 4^M Fisogni Claudia Restelli Elena CLASSE 4^N Franzoni Ornella CLASSE 5^B Chiesa Paola CLASSE 5^C Belluati Daniela Fornaro Simone Noci Caterina

CLASSE 3^L Caruso Fabio Guerrini Davide

CLASSE 5^F Fremondi Silvia Vecchiolini Francesca

CLASSE 3^M Bresciani Stefania Danna Francesca Dondi Fabiana Conati Matteo

CLASSE 5^G Borsieri Laura Ferrari Elena Frigoli Barbara Salvini Elena

CLASSE 4^B Abrami Elisa Barbera Patrizia Chiappini Alessandro Tabai Stefania CLASSE 4^C Bordignon Silvia Fasolino Valentina Losio Laura

CLASSE 5^L Bertani Elisa Ferrari Valentina CLASSE 5^M De Martino Alberto


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LUNARFOLLIE

scuola come pane

Sabato 21 dicenbre tutti al palatenda alle 10 per gridare insieme il nostro...

La prevendita dei biglietti presso la sede del giornalino a Lit. 10.000


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