Anno 2 Numero 5
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l primo quadrimestre è terminato e appartiene ormai al passato. I risultati non sono brillanti, anzi! Su di essi, dobbiamo onestamente ammetterlo, ha influito anche l'autogestine, soprattutto quella caotica seconda settimana. Il risultato è ora sotto gli occhi di tutti e per alcuni di noi è particolarmente pesante tanto da suscitare preoccupazione e paure. In alcuni (forse in troppi) serpeggia la tentazione dello scoraggiamento, d ella rassegnazione, del "mollare, perchè tanto non ce la farò" A questi ultimi vogliamo esprimer e il nostro incoraggiamento e il nostro sostegno e dire loro che anche alle situazioni più gravi c'è la possibilità di solu zioni positive e che comunque non si abbandona il campo (la scuola) perchè è andata male una battaglia. Ogni saggio stratega infatti sa che perdere una battaglia non significa perdere la guerra. E allora avanti, rimbocchiamoci le maniche, stringiamo i denti e chiediamo solidarietà ai compagni perchè la cultura, il sapere, è più importante di un voto o di un giudizio negativo. La redazione
Febbraio 1994 Ci giunge da una ragazza di terza C, questa poesia che volentieri pubblichiamo anche perchè particolarmente in sintonia con il nostro editoriale. "Ci sono giorni in cui hai voglia di sfondare, di vivere... giorni in cui hai il mondo sul palmo della mano ma poi la luce si spegne e non ti resta che un triste ricordo di quel desiderio ormai affievolito e hai voglia solo di morire... Oggi è uno di quei giorni, ma non lascero che qualcosa faccia affievolire la mia luce No! non lo permetterò! Brillerà come in un cielo stellato e non si potrà dire: è tutto finito!" Lilly
Lunardi 17.18.19 febbraio 1994: che fare? Scuola a tutti gli effetti o didattica alternativa? Al co n si g l i o d i cl a s se l a scelta ,operata anche in relazione alle indicazioni date dagli studenti. Per la prima volta ci si butta in un'esperienza di tal genere, dalla quale è possibile cogliere l'espressione dei desideri degli studenti, la loro capacità di iniziativa e, permettete, in un certo senso anche la generosità degli insegnanti nel dichiararsi disponibli alle novità e,... ahimè, al sacrificio! Mi inoltro con
certa curiosità nel mondo dei registri per conoscre quante e quali proposte emergono dai verbali. Non disperiamo, non è poi tanto male. Si può esssere soddisfatti! Rare le classi in cui, in almeno uno dei tre giorni, non sia prevista una iniziativa di tipo culturale alternativo al far scuola tradizionale. Si spazia dalla visione di un film , alla visita della nostra città, ai suoi monumenti più significativi; si pr evedono sper imenta li collaborazioni tra docenti e studenti, visite d'istruzione in città italiane tra le più ricche in
2 patrimonio artistoico (VE MN FI MI), conferenze che illustrino il ruolo della CRI, lezioni di pronto soccorso. Le classi quinte sabato 19 faranno tesoro di quanto verrà loro detto in merito all'orientamento sulle scelte da operare a livello universitario o in ambito lavorativo. Alcune classi sentono il bisogno o avvertono la curiosità di sapere qualcosa sul volontariato: che cos'è, in che cosa consiste, quale valore sociale esprime, a chi è riservato? Questo fa piacere, perché ci dice che i nostri alunni non sono solo preoccupati di acquisire in senso privatistico, ma si preparano anche ad affinare certa loro sensibilità verso i problemi sociali. Tale sensazione avevamo,del resto, già avuta l'anno scorso con lo spettacolo "OCEANO DI SILENZIO" per il quale si erano impegnati molti dei nostri alunni. A proposito, in questi tre giorni anche il gruppo teatrale del nostro istituto (L'ALVEARE, per chi non lo sapesse ancora) si mobilita e coglie l'occasione per " p r o v a r e" p r i ma d el l a i m p e g n a t i v a s e t t i ma n a europea. Buon lavoro dunque... a tutti! E chissà che da questa prima esperienza non nascano idee ancor più belle, volte a far discutere la nostra scuola, luogo autentico di espressione positiva del protagonismo dei nostri allievi. A.M.TOMASONI
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E' giunta in redazione questa pagina sul dialogo che ci pare interessante. Ve la proponiamo. Il primo strumento di unione e' il DIALOGO La tragedia di oggi di' oggi e' la m a n c a n z a d i COMUNICAZIONE autentica. Il DIALOGO autentico e' l'incontrarsi in chiarezza e' l'i mparare a parlarsi direttamente e personalmente. La NATURA del DIALOGO: non e' una conversazione
non e' una discussione non e' un dibattito Con il DIALOGO non pretendo di CONVINCERE ma FARMI CAPIRE e CAPIRE il punto di vista dell'altro. Ecco l'attegiamento base del DIALOGO. Non ho pau ra ch e mi "convincano"… ne' ascolto solo per "buona educazione"… ne' preparo gli argomenti da controbattere "cambiare o non cambiare"... questo non importa nel DIALOGO perche' vale CAPIRE MEGLIO mio fratello. Quando dialogo non pretendo
convincere il mio interlocutore ma cio' che voglio e' che mi capisca. Non impongo una logica, non faccio pressione, no n soll eci to v oti . Il DIALOGO non ha come scopo il darci una politica comune ma insegnarci a vivere senza di essa: non e' per farci tutti uguali ma per farci accettare le nostre DIFFERENZE. Il DIALOGO e' il modo concreto di riconoscere il PLURALISMO. Il DIALOGO mi insegna, mi modella, mi forma mi rende migliore nel farmi piu' aperto piu' atttento piu' delicato e piu' libero di COMUNICARMI piu' umile di domandare disposto a imparare e deciso ad aprirmi agli altri. Il DALOGO e' in se stesso EDUCAZIONE non solo per i contenuti del dialogo, ma gia' come processo, allenamento: il DIALOGO e' la migliore scuola del CARATTERE. Gli OST ACOLI del DIALOGO: "non ho tempo" "non c'e' tranquillita'!" l'inerzia, la timidezza, la comoda superficialita' il pessimismo : "niente cambiera'" l'aspettare che sia l'altro a incominciare il possibile insuccesso la paura ad aprirmi la paura di dover riconoscere gli errori, di dover imparare, di "perdere", di dover cambiare. "Se impegnassimo il tempo e le energie che spendiamo per parlare sugli altri nel parlare con loro DIRETTAMENTE, il DIALOGO fiorirebbe tra noi e la vita comune sarebbe piu' bella".
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Ennio Polcini, giovane insegnante è un "reduce" del Lunardi. Diplomato nove anni fa è oggi (usando una sua espressione) "dall'altra parte della barriera", ma si potrebbe facilmente confondere tra gli studenti della nostra scuola stante la sua giovane età. Lo abbiamo intervistato: - Ha trovato difficoltà nel passaggio da alunno a collega di certi insegnanti? Ci sono state soprattutto sorpresa e disagio da parte mia, mentre i colleghi mi hanno accettato a mi c h e v o l me n t e e a l c u n i a d d i ri t t u ra c a l o r o sa me n t e . Specialmente la mia ex insegnante di tedesco con la quale avevo mantenuto i contatti. - Ha notato cambiamenti in questa scuola? In questo tempo la scuola si è ingrandita e ci sono stati miglioramenti strutturali, infatti prima c'erano meno attrezzature, ad esempio i computer non c'erano, mentre erano già funzionanti i la borat ori di l ingue e d i dattilografia. Non si facevano scambi culturali, che trovo molto positivi e per i quali avrei fatto carte false pur di partecipare! Altra novità positiva è il LUNARFOLLIE che io acquisto e trovo molto interessante, penso che è bello sentire la voce degli studenti, che sono l'elemento fondamentale della scuola. Quando io studiavo qui, il preside era già il prof. Colosio e non sono cambiati anche alcuni insegnanti che adesso mi ritrovo come colleghi. Naturalmente ci sono anche cambiamenti in negativo; infatti adesso le classi sono troppo
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numerose, mentre quando c'ero io eravamo più pochi e si lavorava meglio. - Com'è il suo rapporto coi ragazzi? Dipende dal punto di vista: per me è positivo perché è poco che ho finito di studiare e capisco i problemi e le esigenze degli studenti. - Perché ha scelto questa scuola? L'ho scelta per motivi "affettivi" perché conoscevo già la struttura della scuola, alcuni insegnanti e poi ho già studiato le materie che adesso insegno. Cioè? Insegno tedesco e, in più, italiano al ragazzo americano che sta qui per un anno. Al prof. Polcini l'augurio di buon lavoro da parte di tutta la redazione e un grazie per la sua simpatia e la sua vicinanza.
RICORDIAMO A TUTTI CHE NEL NOSTRO ISTITUTO E' ATTIVA L'ORA DI ASCOLTO DOCENTI-ALUNNI. E' UNA GROSSA OPPORTUNITA'. CHI E' FURBO NE APPROFITTA
L'articolo 60 del decreto legislativo 566 del '93 prevede che la durata delle lezioni sia decisa autonomamente da ciascuna scuola in sede di Consiglio d'Istituto. Questa notizia ce l'ha data direttamente il preside, che nello stesso tempo ha lanciato la proposta di ridurre gli attuali 55 -50 minuti di lezione a 45-40 minuti. Sorgono però due questioni importanti. La prima è di carattere didattico e riguarda il tempo ottimale di lezione, che non va correlato solo alle necessità educative e al tipo di attività svolta (lezione normale, attività di laboratorio, compito in classe) ma anche al tempo di attenzione, di riposo, di cambio di materia. Sarà quindi la singola scuola in base alle proprie esigenze a determinare la durata della lezione. L'altra qu esti one è di ti po amministrativo e cioè di come utilizzare la somma dei dieci minuti risparmiati da parte dei docenti e divenuti quindi ore. Un'idea per es. potrebbe essere quella di spenderli in corsi di recupero o di sostegno. Su questo interessante argomento che potrebbe anche prevedere un inizio posticipato delle lezioni (8.10?) e così pure una fine anticipata (13.15?) il vostro giornalino apre il dibattito. Attendiamo tanti contributi.
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Eccoci qui, 9 ottobre 1993, raccolti alla stazione in una fresca ed u mi da serata d'autunno, pronti ed ansiosi, n el l 'a t t e sa d el l e n o st r e corrispondenti tedesche. Purtroppo siamo consapevoli che non tutte le ragazze che ci hanno ospitato verranno qui in Italia per lo scambio, ma le nostre case non rimarranno vuote: abbiamo un posto anche per delle nuove ospiti di Münster. Eccole, arrivano: sono un gruppo di dodici ragazze così diverse...e pensare che la maggiorparte vengono da noi accolte così, a scatola chiusa. Sembra proprio di tornare indietro nel tempo quando quelle ragazze ci attendevano ansiose nella gelida Münster. Dopo u n fine settimana trascorso divertendosi in famiglia e con gli amici, ci ritroviamo in classe lunedì mattina per le lezioni a cui assisteranno anche le nostre ospiti. Abbiamo notato con la nostra esperienza alla "Narvenschule Gymnasium" di Wasendorf (nei pressi di Münster) che il loro rapporto alunno-professore è molto meno rigido rispetto al nostro e, se vogliamo, anche più confidenziale. Rimane un punto in sospeso: non è che tale aspetto influisca negativamente sul reciproco rispetto? Nei giorni 12 e 14 ottobre sono state organizzate anche iniziative culturali con visite guidate a Mantova e Cremona: abbiamo "gustato" uno scorcio del palazzo Ducale a Mantova e apprezzato il Duomo di Cremona, la relativa
LUNARFOLLIE piazza e la tanto nominata "sala dei violini". Ab bia mo pr ova to an ch e un'esperienza diversa dal solito divendoci in gruppi misti e passeggiando per le vie del centro abbiamo immortalato, con delle fotografie bizzarre, vari momenti di vita quotidiani qui a Brescia: dai negozi ai mercati, alle piazze, alle persone... La settimana si è dunque conclusa con una cena di commiato preparata esclusivamente da noi italiani (e naturalmente collaudata ed approvata dalle golose ragazze tedesche!). Questi tedeschi sono davvero strani: hanno abitudini di vita da cui è difficile che si distolgano, pretendono che noi siamo sempre pronti per loro, hanno qualche grillo di troppo per la testa...ma sono persone davvero divertenti in compagnia! Concludiamo dicendo che lo scambio vero e proprio c'è stato, siamo diversi e ovviamente abbiamo vissuto l'esperienza in modo diverso. E'stato utile per conoscerci meglio, apprezzarci ed aiutarci fra noi... Un desiderio nel cassetto? Un biglietto del treno per Münster! Silvia De Medici per la 5M.
AUTORE: Flavio Emer Edizione: Paoline- £.18000 Il diario di Flavio Emer è una raccolta di riflessioni e sogni ad occ hi ape rti piutt osto c he un'autobiografia organicamente
st rutt urata . L'unic o e ve nt o determinante nella vita di Flavio è la malattia e quel suo progressivo aggravarsi che lo costringe ad a bba nd o na re l a sc uol a , confinandolo definitivamente in uno spazio limitato, isolato e diverso. E' proprio la diversità il segno distintivo di questo libro, sia nella sua stesura materiale (è stato dettato al computer lettera per lettera) sia nella sensibilità particolare con cui l'autore affronta temi peraltro consueti: la musica, i viaggi, il tempo, lo spazio, le stagioni, l'amore... Alla diversità s'ispira anche il titolo dell'opera, volto a sottolineare la singolare lettura del mondo che Flavio compie attraverso il filtro della malattia. E' una lettura derivata da un estenuante contrasto fra l'evidente ma per lui intangibile fisicità della materia e la sua intensa vita interiore: paradossalmente la sua mente, prigioniera di un "corpo vegetale", è più attiva che mai. La forza e l'originalità del libro consiste proprio, oltre che nella sua commovente e ironica schiettezza, nella sua visione profonda, essenziale e avvalorante della vita; attraverso di essa questo diario ci offre implicitamente una lezione di coraggio, invitandoci a superare le no st re q uot i d i a ne vi c e nd e d'insofferenza o apatia e ad affrontare ogni istante che ci è c once sso c on fid ucia e determinazione. FLAVIO EMER: è nato a Caino (Brescia) nel 1969 e da sempre è malato di amiotrofia mielogena, una malattia che lo costringe all'immobilità. Grazie ai recenti progressi dell'informatica per disabili e alla preziosa assistenza di alcuni amici, Flavio ha potuto dare una svolta alla sua vita e affidarci questo primo frutto della sua forza interiore e del suo ingegno.
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I vostri messaggi arrivano numerosisssimi in redazione. Hanno però un difetto: sono ripetitivi e poco creativi. E' possibile fare un "salto di qualità? -Per MASSY 1°D sei simpa fess, hai un fisico bestiale con dei muscoli possenti. Hai degli occhi stupendi. Sei figo fess (ragazze della mitica 1°D) -Per MARCO 1°G tu non sai chi sono ma io ti amo pazzamente (Michela) -A.A.A. cercasi GIULIO disperatamente! Mi hai rapito il cuore, è dall'autogestione che ti cerco. Non so se ti chiami Giulio so che ti piacciono le catalogne e che sei nella sezione C. Fatti vivo (Anonima) -Per ANNA 4°F quando fai certi giochetti stupidi con le percentuali ti ucciderei... però T.V.B.L.S. (Claudia) -E' stato smarrito un libro di matematica "Fondamenti di scienza e di calcolo II". Rivolgersi 2°H il più presto possibile. -Per Don SERGIO... sei GRANDE!!! (la tua compaesana) -Per ALESSIA 4°F sei come un fantasma a volte ci sei e a volte non ci sei ma anche quando non ci sei con noi sei dentro di noi (Silvia e Laura) -Per GIANLUCA sei il miglior compagno del Lunardi (Sonia) -Per PIROZZI le vogliamo un mondo di bene! (la sua affezionata 3°M)
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-Per GIANLUCA ZACCHI stamattina mi sono svegliata con un pensiero stupendo tu! (sempre noi) -Per ANGELA 3°L ti voglio un casino di bene! conta sempre su di me! (Alessandra B.) -Per FABIO e MANUEL 4°P siete fighi fess (Anonime) -Per GIANLUCA T. 3°L sei strabello "I am crazyof you"
(Anonimo -Per MICHELA quella che porta l'orecchino al naso, sei bellissima. Mi piacerebbe conoscerti. (Anonimo) -Un mega bacione a: SONIA, SILLY, CRY, ricordandovi che ho tendenthia "la classica". P.S. vi fa niente vedere un film già visto? (Rossella) -Per LORENZO ti voglio tanto bene (nessuno saprà mai chi è
6 Lorenzo (Brava '78) -Per il tipo che mi ha lasciato il messaggio: n' fa cossì dimmi chi sei!! (Eleonora 2°M) -Per PAOLO 4°G non ti ho tiroto per il culo. Scusa! sei dolce fess. Amici come prima (Daniela) -Come si può portare una donna alla pazzia? ebbene tu ci stai riuscendo con me, mi stai distruggendo. Io ti amo, perchè mi ripaghi così, potrei anche uccidermi per te, dammi almeno uno dei tuoi stupendi sorrisi,aiutami. Sono più vicina a te di quanto tu creda. Con amore. (S 4^) -Per LELE II M sei super. TVB fex (Simo) - For CARLO L. se ci chiedessero di esprimere l'amore in una parole il tuo nome uscirebbe dalle nostre labbra (due di II H) -Per Martina III L sei bella fes e ci siamo innamorati di te dalla prima volta che ti abbiamo vista. Vorremmo sapere se sei libera o no. Se si spereremmo che accetterai di uscire con uno di noi sei stupenda! (F e Taglietti) - Per DANY e SARETTA. Ehi gnare , volevo dirvi che siete simpa fess e vi voglio un casino di bene! Continuate pure così che andate bene e io saprò su chi contare! (rambo 1B) - Parla di uno che si chiama GIULIO. "è dall'autogestione che ti cerco. So che ti piace la catalogna" (Anonima) -Per MANUEL. Ti voglio un casino di bene (S)
LUNARFOLLIE - Per FILIPPO . Un grosso bacio dalle tre "disperate" del pulman. (Stefania, Silvia, Samanta) - Per LAURA. Il vino buono sta nelle botti piccole e questo Sandro lo sa... Smettila di disperarti. (Due care amiche) - A DRUGHA. Che occhi verdi che hai. ( DAVIDE m.) - A FABIO. Sei bello una cifra. (S1N) - SARETTA. Un nome come tanti. Una ragazza come poche. TVBF la tua amica DADA
- Per SILVIA. Due anni in parte a quella pazza di Alessia e sei riuscita a sopravvivere? Ma ora che c'è anche Laura sarà la fine. (Anonimo) - Per EMANUELA e MICHELA. Siete le ragazze migliori che io abbia mai conosciuto. (Shoopy) - Per CARLO e MATTEO. Siete due ragazzi favolosi e carissimi. (Irene e Francy) - Per PAOLO. I nostri pensieri si riempiono di te. (Anonime) - Un saluto speciale per tre tipe che mi straPiac di 2G: Valentina, Angela e Silvia (Sandro C) REDAZIONE LUNARFOLLIE
Per CLAUDIA 4 F. Alcune persone per quanto "invecchino" non perdono mai laloro bellezza, la spostano semplicemente dal loro viso al loro cuore (Alessia) - Per ANDREA II H. Non scorderemo mai il tuo bellissimo sorriso e il tuo dolcissimo sguardo. (due gattine) - Un saluto focoso alle più belle ragazze del Lunardi: Elisa, Cristina e Gabry di 4 C. (Anonimi) - Per STEFANO 5 D. Sei bellissimo. Ma perchè non ci caghi mai? (Ragazze 1 D) - Per MARCO. Coi tuoi occhi che ti illuminano sei fighissimo. 1D
Alessandra Bedini, Angela Bombieri, Mauro Turelli, Alessandra Lucchini, Flora Zipponi, Elena Chiarini, Beppe Mattei, Lino Martinazzoli, Barbara Bellan, Simona Spada, L o r en za P i t o z zi , S i mo n a Cittadini, Roberta e Monica, Neve Ly.