Anno 14 Numero 4
Ci siamo addentrati in un nuovo anno, il numero 2006. Lo abbiamo fatto senza troppo entusiasmo perché la società in cui viviamo più che trasmettere voglia di futuro si presenta con i tratti della provvisorietà e della frammentarietà. Una società del disagio e del malessere, piena di contraddizioni e povera di valori. Abbiamo visto un graduale ripiegamento dei grandi progetti sociali di partecipazione e di solidarietà globalizzata sconfitti da uno squallido ritorno al privato. L’immediato e il provvisorio sono così diventati l’orizzonte di senso di giovani delusi che consumano la noia di giorni sempre uguali nei videogame, simulazioni virtuali della realtà. Viviamo nel tempo dell’apparenza che inesorabilmente conduce all’inganno. La nostra rischia di diventare sempre più una società ferita e stanca, senza più valori e ideali di lunga durata, che brucia velocemente emozioni, affetti, oggetti ed esperienze. La salute diventa fitness e l’espressione massima di libertà sembra essere lo zapping, un inutile girovagare tra tanti programmi tutti uguali tra di loro. C’è un’immagine che ci viene dalla cultura europea che ci può aiutare anche oggi, quella del pellegrino contrapposta a quella del vagabondo. Il vagabondo non ha meta e non ha una casa da cercare, brucia ogni esperienza perché ogni esperienza non è migliore dell’altra. E’ un uomo disimpegnato che non crede a nulla e che non si affeziona ad alcun luogo o ad alcuna persona. Il pellegrino invece
I.T.C. LUNARDI - BS
sa da dove viene e sa dove sta andando. Ha una speranza, crede nel futuro e spesso lo vede come “sacro”. Apprezza i luoghi in cui si ferma, tanto da scolpirli nel cuore ma gradisce soprattutto avere compagni di viaggio con cui condividere la fatica del cammino. Non gli occorrono molte cose perché lo zaino che porta non può essere troppo pesante e si fida più della solidarietà delle persone che di quanto possiede. Allora l’augurio per il 2006 è facile, sentiamoci e comportiamoci da pellegrini della vita, portatori di speranza perché consapevoli che ognuno di noi ha un compito e questo è il tempo opportuno per concretizzarlo. La Redazione.
Gennaio Febbraio 2006
IN QUESTO NUMERO Giovani: paura, noia pag. 2 Nate nel 2005 pag. 3 Libro che ha cambiato pag. 5 Key Words pag. 7 Pianeta musica pag.8 Wolfang Amadeus pag.9 Movies pag.12 Viaggi di istruzione pag.13 Tra destra e sinistra pag.14 Amore,dolore felicità pag.15 Allarme Cina pag.16 San Valentino pag.17 Messaggi pag.18 Da Shanghai: Chen pag.19 La gioia di vivere . pag.20 Che tipo di intell. hai? pag.22 Giovani e servizio . Pag.23
2 REDAZIONE Abbiatico Elisa 5C Addis Federica 4F Bertolotti Enrico 2A Bianchini Sonia 5B Bodini Matteo 4B Bombardieri Valentino 5 B Cazzago Chiara 4B Daldoss Paola 4F David Sara 5G Falappi Alessandra 4F Fortunato Mattia 3A Franceschini Michela 5 G Gandini Marzio 4B Glisenti Lara 4F Grama Ioana 4H Guerra Giulia 5F Hamidi Meryem 3B Jarrera Federica 5B Krilova Daria 1N Laconi Cesare 5B Maiolo Paola 5G Mattei Giuseppe CIMP Martinazzoli Lino CIMP Moretti Alice 3M Moroni Chiara 4C Muhic’ Mirela 4F Osei Sharon 5B Pellini Lisa 5B Piaz Matteo 5B Plodari Marta 5G Pitossi Michela 4B Protopop Diana 4C Prunean Valerio 4D Quarenghi Silvia 4B Sheko Klotilda 5B Ussoli Stefania 1H Verzelletti Simone 3B Viviani Laura 4F Zubiria Marcela 1H Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIMP dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL
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Sembra strano che in un epoca come la nostra, dove bastano pochi secondi per poter comunicare con ogni parte del Mondo, ci siano tanti giovani che invece non riescono a stabilire un reale rapporto con gli altri. Trascorrono ore su Internet, chattando e comunicando con persone sbagliate, finte e magari anche approfittatrici della loro ingenuità. Il fenomeno della solitudine dei giovani viene poi accentuato dal diffondersi dei videogiochi. Tanti ragazzi preferiscono stare in casa davanti allo schermo, trascurando le amicizie e diventando così soli. Anche la discoteca, con la sua musica a volte troppo alta e le luci troppo soffuse, impedisce che avvenga il dialogo e così ognuno balla per conto suo, solo. Quando capiscono che non hanno amici si sentono annoiati, non sanno cosa fare e cercano qualsiasi cosa che li renda più felici. Praticano sport estremi che danno forti emozioni, ma che mettono anche in pericolo la loro vita; oppure si chiudono in sé stessi, con la loro musica e non escono più di casa fin quando la noia li uccide e li “costringe” a ricorrere a qualche sostanza stupefacente che
li uccide ancora di più. E’ meglio perciò limitare le ore davanti allo schermo, dare la priorità agli amici, al dialogo con loro e al divertimento vero. Le giovani generazioni prestano però molta attenzione a quei fenomeni che negli ultimi anni stanno prendendo il sopravvento e verso i quali provano paura. Sono ad esempio le guerre, il terrorismo, l’AIDS e la povertà del terzo Mondo. Ma anche i sempre più precari posti di lavoro portano i giovani ad aver paura di un futuro instabile. Il crollo di tante certezze li porta a una crisi di valori ideali che è oggi determinante nel generale smarrimento e senso di solitudine nelle giovani generazioni. Sofia & Francesca
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Il 2005 ci ha portato, tra l’altro, alcune situazioni nuove che sono state connotate con nuovi termini. Abbiamo raccolto quelli che ci sono sembrati più significativi e vi offriamo qui di seguito il loro significato
PRIMARIE - In più di 4 milioni si recano alle urne il 16 ottobre per eleggere il candidato premier dell'Unione. Un inedito assoluto per l' Italia, un boom che giunge inaspettato e che incorona Prodi sfidante ufficiale di Berlusconi per la poltrona di Palazzo Chigi. ROCK&LENTO - Il monologo-tormentone di Adriano Celentano, mattatore dell'autunno televisivo con il suo RockPolitik
AVIARIA - La malattia infettiva trasmessa dai volatili, nota anche come virus dei polli, che dilaga in Asia e minaccia anche l'Europa. BANLIEUE - La rivolta che infiamma Parigi e accende i riflettori sui casseurs, giovani extracomunitari delle periferie-dormitorio francesi. FURBETTI (DEL QUARTIERINO) - «Stamo a fa’ i furbetti del quartierino». L'ammissione è dell'immobiliarista Stefano Ricucci, come risulta da intercettazioni telefoniche. Ma la sua è la sintesi più fedele della piega che sta prendendo l'Opa di Antonveneta. Una battaglia finanziaria che fa tremare anche i vertici di Bankitalia. METICCIATO - Teorico del meticciato è il presidente del Senato Marcello Pera che il 21 agosto del 2005 in apertura del meeting di Rimini di Comunione e Liberazione dice: «In Europa la popolazio-
ne diminuisce, si apre la porta all'immigrazione incontrollata, e si diventa meticci». PACS - Sigla che sta per patti civili di solidarietà per il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. L'argomento diventa terreno di scontro politico. In primo piano uno striscione apparso al Gay Pride di Milano tenutosi in giugno PODCAST - Termine nato dalla fusione delle parole iPod e broadcast. Secondo la definizione del New Oxford American Dictionary è "la registrazione in formato digitale di una trasmissione radiofonica o di un programma simile, resa disponibile su internet per essere scaricata su un lettore audio personale".
SANTO SUBITO - Ovvero la beatificazione partita dal basso, con la folla in piazza San Pietro che chiede di santificare papa Giovanni Paolo II scomparso il 2 aprile. SUDOKU - La Sudokomania divampa in estate. La grande griglia del rompicapo viene disegnata anche su un prato in Gran Bretagna. TAV - Blocchi, presidi, cariche della polizia: tra novembre e dicembre gli abitanti della Val di Susa ingaggiano con lo Stato un duro braccio di ferro per opporsi alla costruzione della linea dell'alta velocità Torino-Lione. ZAPATERISMO - Si richiama alla linea politica del nuovo premier spagnolo Josè Luis Rodríguez Zapatero. Diventa argomento di divisione nella sinistra italiana e ispira attori e comici.
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7 ragioni per cui l'Onu è fatta per te: In questi ultimi mesi molti opinionisti hanno decretato il declino irreversibile dell’ONU, l’organismo internazionale nato dopo la seconda guerra mondiale per creare un mondo più unito e paci9fico. Non non siamo d’accordo con questi “profeti di sventura” e riteniamo che l’ONU abbia ancora un grande significato e che sia indispensabile per la costruzione del nostro futuro, Vi offriamo qui di seguito i motivi.
1. Mantenere la pace: quando un conflitto minaccia la sicurezza internazionale, creando un "forum" per i negoziati o inviando forze multinazionali di caschi blu per risolvere la crisi.
2. Aiutare in casi di emergenza:
organizzando aiuti umanitari e rifornimenti di cibo per milioni di rifugiati e per le vittime della fame e di catastrofi naturali in Zaire, Etiopia, Bosnia e nel resto del mondo.
3. Migliorare il sistema sanitario e l'istruzione: aiutando i paesi poveri ad incrementare il numero e la quantità di scuole e servizi sanitari e adoprandosi per prevenire la diffusione nel mondo di gravi malattie come l'Aids.
nere elezioni libere e giuste. Osservatori delle Nazioni Unite le hanno controllate ad Haiti, in Sud Africa, Nicaragua, Cambogia e in altre nazioni.
L'organizzazione delle Nazioni Unite ha bisogno del tuo supporto per portare a termine il suo lavoro e per informare sul suo ruolo nel mondo.
Cosa puoi fare tu?
4. Combattere la povertà: aiutando i poveri ad aiutare se stessi attraverso progetti di sviluppo. Il divario tra ricchi e poveri sta crescendo in tutto il mondo contribuendo all'instabilità politica.
5. Proteggere l'ambiente: facilitando la collabo-
razione tra i governi per prevenire cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico ed idrico, estinzione delle specie, esaurimento delle risorse naturali, e molti altri problemi.
6. Difendere i diritti umani: stabilendo standard in-
ternazionali per i diritti del bambino, delle donne e delle minoranze, controllando gli abusi e rendendo i governi consapevoli che il mondo intero li guarda.
7.Costruire la democrazia: aiutando i paesi a te-
IMPARARE DI PIU' sulla funzione dell'O.N.U. Partecipare alla simulazione di una seduta di un organo dell'O.N.U.: http://www.un.org EVIDENZIARE l'importanza dell'O.N.U. agli altri ed in particolare ai tuoi rappresentanti eletti che possono influenzare la politica del tuo paese in ambito O.N.U. Quest’anno molti di noi voteranno. Votiamo persone che credono nell’ONU. PARTECIPARE al gruppo di sostegno O.N.U. per esempio la S.I.O.I. (Associazione per le Nazioni Unite in Italia) Per ulteriori informazioni puoi rivolgerti al Centro di Informazioni delle Nazioni Unite (U.N.I.C.) Piazza San Marco, 50 - 00186 Roma tel. 066789907 - fax. 066793337
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IL LIBRO CHE HA CAMBIATO LA VITA ha presa è stato "Il piccolo principe",sempre attuale e pieno di spunti di riflessione.A questo aggiungerei "Esiste l'aldilà" ,mi ha davvero aperto gli orizzonti e ridato speranza in un particolare periodo. E infine "l'Alchimista" di Coelho,più che un libro un vero compagno di vita!! (Rita C.)
Concludiamo questa rubrica (iniziata nel numero scorso) offrendovi nuovi suggerimenti per la vostra lettura. Vi presentiamo i libri che hanno profondamente inciso su di noi e che in qualche modo hanno inciso sulla nostra vita. Leggere, leggere un buon libro, è sempre importante. Ci permettiamo un suggerimento: spegnete la TV e dedicate un’ora al giorno alla lettura. Vedrete la vostra vita trasformarsi e ricomincerete a pensare con la vostra testa. Non credo che un libro possa cambiarti la vita,credo invece che alcuni libri, letti al momento giusto sono importanti per capire un pò di più le cose. E poi un libro può essere utilizzato come faceva Robinson Crusoe con la bibbia, può consolare, lenire il dolore, può spiegarti il perchè ti sta accadendo o non accadendo quella tal cosa. In questo senso "Domani nella battaglia pensa a me" di Marias mi ha molto aiutato in un momento di malinconia da abbandono. ( di Giuseppe) Avevo, circa 20 anni e molto spesso dei terribili attacchi di panico. Mi regalarono "Il male oscuro" di G. Berto. L'identificazione fu totale e consolante. Quel libro l'ho prestato, ricomprato, riprestato e ricomprato più e più volte. Di tanto in tanto lo rileggo; è come se fosse una mia storia personale. (Marina)
Nell'ordine in cui li ho letti: -I ragazzi della via Paal -Dalla terra alla luna -L'isola di Arturo -100 anni di solitudine -I fratelli Karamazov (Vincenzo) Il cuore perduto dell’Asia. Il titolo tradisce un possibile romanticismo e in realtà è certo che una sorta di romanticismo pervade questo diario di viaggio scritto da Colin Thubron. L’Armenia, l’Azerbajdžian, il Kazakihstan, alcune delle regioni che C.T. percorre come predatore discreto di storie e di storia. Una certa mestizia affiora mentre conosco la narrazione di genti depredate del proprio retaggio culturale, in una parola la loro dignità a causa di una invasione “ideologica” ormai fallita. ( Sonia) Il libro che maggiormente mi
Il Libro che mi ha cambiato la vita? Il libro più diffuso in tutto il Mondo! La Sacra Bibbia! Ha trasformato la mia vita! L'ha cambiata! Ha dato un senso! Tutto grazie al Sacrificio di Cristo Gesù per l'umanità! Leggetelo anche chi dice di non credere! Vedrete che non è un libro qualunque, perchè è parola di Dio. (Ruben) Non ce ne è uno solo. In questo momento direi “Lezioni Americane” di I. Calvino, "Un Uomo" di O. Fallaci e "Nel cuore del corpo la parola" di A. De Souzenelle ( Arianna ) Il profumo di Patrick Suskind...da non perdere! (Marco ) La coscienza di Zeno (Italo Svevo) perchè mi ha insegnato che siamo tutti malati. Dieci piccoli indiani (Agatha Christie) perchè mi ha fatto capire che tutto può essere osservato da un altro punto di vista. La poesia "Alla sera" (Ugo Foscolo)
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perchè mi ha suggerito che non bisogna mai arrendersi. (Gianluca ) Tanti, ma ricordo più volentieri: Il vagabondo delle stelle - J. London, Emma - J. Austen, Il giovane Holden J.Salinger La casa degli spiriti - I. Allende Il male oscuro GBerto (Mila) Guerra e Pace, di L. Tolstoj Il Libro. Un libro che ne contiene altri cento. Che ci racconta la storia, la passione, l'amore, la morale, la tristezza, la felicità, l'illusione, la speranza. In una parola, la vita. Se nessun libro vi ha cambiato la vita, non avete mai veramente letto. di Riccardo Due libri per me sono stati importanti: Il Rosso e il Nero di Stendhal e L’educazione sentimentale di Flaubert, adoro la letteratura francese dell'800. (Francesca ) Pirandello, Uno, Nessuno e Centomila...avevo 15 anni... ed oggi, negli anni in cui le relazioni interpersonali sono alla base di tutto, lo trovo ancora un libro di estrema attualità... (Carlo) Se questo è un uomo di Primo Levi. La stanza del sonno di Jonathan Coe. Caterina a modo suo di Sveva Casati Modigliani. Nel Momento di Andrea De Carlo. Non ti muovere di Margaret Mazzantini. La scatola nera di Amos Oz. ... Insegnano pas-
sione, amore, rispetto per la vita, a godere, a non pentirsi, a non avere rimpianti, a vivere, ad amare in situazioni disperate. (Fabio) Il libro "Cuore", il libro della mia infanzia, mi ha insegnato il valore dell'amicizia,della lealtà e del coraggio."La città della gioia" di D.Lapierre, tra i libri più veri e più toccanti che ho letto, di quelli che veramente cambiano la vita, "Due di due" di A.De Carlo, il libro che mi più di tutti mi ha coinvolto emotivamente e "Belli e dannati" di Fitzgerald, che i giovani di oggi, belli e rampanti, dovrebbero leggere per capire cosa nella vita conta di più. (Maria Vittoria) "L'arte segreta dell'attore", di Eugenio Barba e Nicola Savarese, perché ha cambiato radicalmente il mio modo di vedere e di fare teatro. Imperdibile. (Roberto) Il libro che ha influenzato maggiormente la mia vita è "Memorie di un antisemita" di Gregor Von Rezzori (Stefano) Un libro che ricordo con tantissimo affetto è "IL BUIO OLTRE LA SIEPE" di Harper Lee.E' una splendida storia che mi ha insegnato la tolle-
ranza, mi ha insegnato a non dar mai per scontati luoghi comuni basati su pregiudizi, soprattutto se sono pregiudizi razziali...Dal libro è stato tratto anche uno splendido film (mai bello quanto il libro) girato nel 1962 e interpretato da uno strepitoso Gregory Peck. (Cristiana) "Al di là del fiume e tra gli alberi" di Ernest Hemingway: avevo tredici anni e fu il primo romanzo "da adulti" compratomi da mia madre, in una libreria che forse non esiste più. Non è il miglior romanzo dello scrittore statunitense ma è stata la molla che ha fatto scattare un meccanismo che, fortunatamente, non si è più fermato: trentadue anni dopo (e con migliaia di libri "sul groppone") posso dire "grazie, Ernest"... e "grazie, mamma"!!! (Bruno) Proprio cambiato la vita non direi, ma che l'abbia "segnata" questo sì: l'Inferno dantesco con la critica di Natalino Sapegno, grazie anche ad una bravissima insegnante di Lettere. A seguire tutta l'opera di Garcia Marquez, con una menzione speciale per "Cronaca di una morte annunciata". (Patrizia)
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BULLISMO
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Con bullismo si indica un fenomeno sociale tipico delle classi scolastiche, in cui uno o più studenti perseguitano sistematicamente, con diverse pratiche, uno studente più debole. Il termine italiano è un calco dell'inglese bullying. Da segnalare la sfumatura inevitabilmente fuorviante del termine "bullismo". Richiamando l'immagine classica dello studente "bullo" come non solo prepotente ma anche dotato di atteggiamenti ribelli e in parte marginalizzato dal gruppo dei pari, il "bullismo" tenderebbe ad essere visto come una variante del vandalismo o del teppismo, e quindi una forma di rifiuto delle regole della convivenza collettiva; o ancora, come una forma di violenza imposta da un singolo o un piccolo gruppo rispetto alla classe scolastica. Viceversa, il bullismo si presenta come una forma di violenza antitetica a quelle rivolte contro le istituzioni e i loro simboli (docenti o strutture scolastiche): queste ultime sarebbe estroverse, dove il bullismo è invece introverso, una sorta di cannibalismo psicologico interno al gruppo. Inoltre è da sottolineare come spesso l'intera classe si possa fare complice del bullismo rivolto verso i più deboli del gruppo, tramite meccanismi di consenso tacito e passivo, più o meno consapevole.
Geek è un termine di origine anglosassone di etimo oscuro (forse storpiatura del termine inglese gecko - in italiano geco - come antonomasia per la particolare abilità dell'animale di incollarsi agli oggetti). Indica una persona solitaria che è affascinata dalla tecnologia e dalla fantasia. Il significato di geek non coincide con quello di nerd. Una persona che è interessata di tecnologia, specialmente all'informatica e ai nuovi media. È paragonabile alla classica definizione di hacker. Fine del XX secolo, inizio del XXI. Una persona con una devozione verso qualcosa in un modo che la dispone fuori dal comune. Ciò può essere dovuto all'intensità, alla profondità o al soggetto del suo interesse. Un termine spregiativo per una persona con scarse capacità di socializzazione, spesso molto intelligente. Una persona che inghiotte animali vivi, insetti, etc., come forma di spettacolo nell'ambito di fiere e feste. Questa esibizione include spesso la recisione a morsi delle teste delle galline. Il Geek comunemente fa il suo spettacolo su un palco. Il termine probabilmente deriva dallo scozzese geck, che significa sciocco, oppure dal tedesco antico. XIX secolo. Esistono diversi tipi di geek. Il geek informatico è il più noto, ma per estensione ogni campo di studi e molte realtà culturali hanno i loro geek. Per esempio esistono geek in politica, geo-
grafia, scienze naturali, musica, storia, linguistica, sport, ma anche tra i giocatori di ogni genere, tra i radio - amatori, tra i fruitori di anime e manga (rispettivamente animazione e fumetto giapponesi), più spesso detti otaku, tra gli appassionati della serie televisiva Star Trek, chiamati trekkie o trekker, e in molti altri àmbiti ancora. Il termine geek ha sempre avuto una connotazione negativa nella società in generale, infatti essere descritti come geek tende ad essere un insulto. Il termine recentemente è diventato meno spregiativo, o persino un titolo onorifico in particolari campi o culture; ciò è particolaremente evidente nelle discipline tecniche, dove la parola è ora più che altro un complimento che indica straordinarie abilità.
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50 Cent=The Future Nella sua ultima dichiarazione il rapper ha dichiarato di volersi ritirare dopo la pubblicazione di due album. La rivelazione è stata fornita da lui stesso durante un’intervista con la BBC radio. Inoltre il rapper Newyorkese ha raccontato alcuni particolari del matrimonio di Eminem. Fifty che era presente ha dichiarato che la cerimonia è stata semplice ed intima e ha ribadito quanto gli sposini siano innamorati l’uno dell’altro nonostante tutte le loro passate discussioni in aula.Se son rose fioriranno… Vittoria per Tom Waits Il famoso cantautore ha vinto una causa legale contro la Volkswagen- Audi giudicata per aver usato il brano “Innocent when you dream” senza il suo consenso. Lo spot in questione risale a cinque anni fa e, anche se in esso la canzone non era cantata da Tom, l’impresa dovrà sborsare un bel po’ di grana… Portishead- Il ritorno Dopo otto anni di silenzio tornano al lavoro per dare un seguito al loro ultimo album che risale al 1997. Hanno annunciato di essere in sala d’incisione già da un po’ di tempo e che i lavori procedono speditamente. Inoltre è previsto un concerto il 19 febbraio nella città di Bristol, il cui ricavato sarà destinato alle vittime dello tsunami.
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Miss Cobain è sola. (lonely…she’s solonely) Sebbene abbia solo tredici anni, Frances Bein Cobain, sembra aver capito già molto dalla vita. La figlia di Courtney e di Kurt ha rivelato in un’intervista che nonostante sia sempre circondata da molte persone, che la servono per lo più, si sente molto sola. A peggiorare le cose inoltre c’è la convivenza con la mamma la cui serenità ultimamente è minata da pesanti debiti. Insomma la fama non è tutto… Avril Lavigne Parteciperà con la sua musica alla cerimonia dei giochi olimpici 2006 di Torino, in programma il 26 febbraio. La cantante farà da madrina per il suo Canada nell’evento conclusivo, che lancerà la prossima edizione delle Olimpiadi invernali previste a Toronto nel 2010. Avril apparirà in uno show d’otto minuti che pubblicizzerà i “prodotti tipici canadesi” in materia di sport, arte e musica. I giochi olimpici saranno inaugurati nel capoluogo piemontese il 10 febbraio. Nek Riparte il tour di Nek, “Una parte di me” tour, che lo ha già portato, tra novembre e dicembre 2005, nei palazzotti delle principali città italiane. Il viaggio on the road ha collezionato sold out un po’ ovunque – con un debutto spettacolare a Milano davanti ad un Forum com-
pletamente esaurito il 18 novembre 2005. Ed ora torna per una seconda tranche che promette di bissare il successo di prima: un'altra serie di concerti, che partirà il 3 marzo dal palasport Treviglio per poi proseguire per tutto il mese di marzo nelle città non ancora toccate dalla tournèe. Will Young ed il suo sogno Il Pop Idol inglese si è proposto come sostituto di Robbie Williams per il tour che l’ex boyband intraprenderà fra aprile e giugno. “Mi piacerebbe molto unirmi ai Take That on stage e prendere il posto di Rob”, ha detto un ottimista Will, “Sarebbe molto divertente. La mia canzone preferita è Relight my fire”, sarei felicissimo di cantere quella”. Secca la risposta dei membri della boyband: “Siamo molto lusingati e speriamo di poter lavorare insieme in futuro, ma siamo già abituati ad esibirci in quattro, quindi possiamo tranquillamente fare da soli”. Will non ha commentato ulteriormente.
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1756 Quale settimo figlio, nasce il 27 gennaio Wolfgang Amadeus Mozart; il suo nome completo è Johannes Chrysostomus Wolfgang Gottlieb Mozart; Amadeus sarà un nome da lui aggiunto nel corso della sua vita e che significa “colui che ama Dio” 1760 Wolfgang abbozza le prime composizioni; cresce in un’atmosfera familiare armoniosa. 1763 Il 9 giugno, viaggio di tutta la famiglia in Germania e Francia. 1764 Dalla Francia all’Inghilterra: tour nutritissimo Mozart scrive le sue prime sinfonie; contatti con Johann Christian Bach, il figlio più giovane di Johann Sebastian, che ormai è morto da 14 anni. 1765—66 Dall’Inghilterra alla Francia, all’Olanda, alla Svizzera; attraverso la Germania a Salisburgo ( 1767 Nel settembre del 1767, la famiglia Mozart si trasferisce a Vienna; Mozart qui scrive il Singspiel "Bastien und Bastienne"; la prima rappresentazione è a Vienna, nel 1767. 1769 Ritorno a Salisburgo; primo viaggio di Mozart in Italia (ci verrà tre volte) sino a Napoli. 1772 Per il nuovo insediamento del principe-vescovo salisburghese Hieronymus Conte di Collore-
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do, Mozart compone la Cantata "Il sogno di Scipione"; diviene Kozertmeister della Cappella di corte e, col padre, compie il terzo viaggio in Italia. 1777 Viaggio - con la madre - dalla cugina Maria Anna, a Mannheim; Mozart si innamora di Aloysia Weber, la sorella della sua futura fidanzata. 1778 Mozart lascia Mannheim e viaggia verso Parigi; qui, il 3 luglio, muore la madre. 1779 Ritorno a Salisburgo, dove Wolfgang viene nominato Organista di Corte e del Duomo. 1781 Mozart muove alla volta di Vienna, dove il nuovo Kaiser Joseph II richiede i suoi servigi quale Kapellmeister. 1782 Prima esecuzione del Singspiel "Die Entführung aus dem Serail", il 16 luglio 1782; il 4 agosto sposa Konstanze: sua moglie. comune. 1784 Mozart compone assiduamente, e suona in sale pubbliche e nelle case dei nobili. 1785 Mozart stringe amicizia con Joseph Haydn, al quale dedicherà alcuni Quartetti d’archi. 1786 Prima esecuzione de "Le nozze de Figaro", l’1 maggio, a Vienna.
1787 Mozart si reca a Praga, dove le "Nozze di Figaro" riscuotono grande successo; torna a Vienna; suo padre muore a Salisburgo; prende il posto di Christoph Willibald Gluck quale "Kaiserlichen Kammermusikus"; 1788 Mozart compone in poche settimane le sue ultime tre sinfonie, e cioè la KV 543 in mi bem. magg., la KV 550 in sol min., e la KV 551 in do magg., la "Jupiter". 1790 "Cosi fan tutte" sortisce male, per motivi contingenti; la situazione generale di Mozart peggiora. 1791 Schikaneder commissiona a Mozart il "Zauberflöte"(Il flauto magico), il capolavoro assoluto di Mozart.In luglio il conte Franz Walsegg zu Stuppach commissiona a Mozart un Requiem: sarà l’ultima composizione di Mozart, rimasta incompiuta; il 30 settembre viene rappresentato "Il flauto magico" nel "Theater auf der Wieden"; dopo breve periodo di malattia, il 5 dicembre muore Wolfgang Amadeus Mozart; pochi intimi accompagnano il feretro sino alla Chiesa di S. Stefano; nessuno presenzia al trasferimento della salma sino al cimitero di St. Marxer Friedhof, dove viene sepolto in una fossa
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Mozart è, con Beethoven, l'icona della musica classica. Salisburgo, città in cui è nato, è diventata meta di tante persone attratte dall'atmosfera romantica delle sue strade e dall'ineguagliabile sapore dei suoi dolci, tra i quali i celebri cioccolatini sferici chiamati, non a caso, "palle di Mozart". A ciò si aggiunga che uno degli elementi che più contribuì al successo del film La mia Africa, di Sidney Pollack , fu la colonna sonora, il cui brano di punta era l'andante del Concerto per clarinetto e orchestra K. 622. Queste, ma non solo, sono le manifestazioni di una curiosità che durante gli ultimi quindici anni ha avvolto la figura di Wolfgang Amadeus, facendone un fenomeno di massa.Leopold Mozart - questo il nome del padre di Wolfgang - era a sua volta musicista, membro del gruppo di maestri al servizio del principe arcivescovo di Salisburgo. Il suo lavoro è dedicato quasi totalmente all'insegnamento: impartisce lezioni di violino e di composizione. Sua moglie è la signora Anna Maria Pertl: a proposito della coppia, Stendhal scrive che "...erano nominati in tutta Salisburgo a causa della loro rara bellezza". Da loro nascono sette figli, due soli dei quali rimangono in vita: Maria Anna e Wolfgang Theophilus Mozart. Entrambi esprimono, sin dalla tenera età, un indiscutibile attitudine per le sette note, tanto da indurre il padre a rinunciare a qualsiasi impegno professionale per dedicarsi a insegnare musica esclusivamente ai figli.
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Maria Anna "trasse notevole profitto dalle sue lezioni e, nei viaggi compiuti in seguito con la famiglia, condivise l'ammirazione ispirata dal talento di suo fratello". Il piccolo Wolfgang, non riesce a trattenere l'impeto che lo lega alla musica. A soli quattro anni "gli bastava una mezz'ora per imparare un minuetto, e appena il doppio per un brano di maggior respiro. Subito dopo li suonava con sorprendente pulizia, e perfettamente a tempo". Un énfant prodige, insomma, ma dall'animo estremamente sensibile: quasi ossessionato dalla ricerca di affetto, trascorre buona parte della giornata a interrogare le persone che girano per casa chiedendo loro se lo amino davvero. E se una di queste, scherzando, risponde di no, il piccolino scoppia in un pianto a dirotto che termina soltanto quando l'autore dello
scherzo non gli abbia rinnovato il suo amore. L'infanzia di Mozart è un crescendo di episodi sbalorditivi, che fan pensare a lui come a un extraterrestre. Ne è un esempio questo aneddoto, riportato da Stendhal: "Mozart padre tornava un giorno dalla chiesa in compagnia di un amico; a casa trovò suo figlio impegnato a scrivere musica. "Che stai facendo, figliolo?", gli chiese. "Compongo un concerto per clavicembalo. Ho quasi finito il primo tempo." "Vediamo un po' questo scarabocchio." "No, vi prego; non ho ancora finito". Ciononostante il padre prese il foglio e mostrò al suo amico un groviglio di note che si riuscivano a stento a decifrare a causa delle macchie d'inchiostro. A tutta prima i due amici risero bonariamente di quello sgorbio; ma ben presto, dopo che Mozart padre lo ebbe osservato con un po' di attenzione, i suoi occhi rimasero a lungo fissi sulla carta, e alla fine si riempirono di lacrime d'ammirazione e di gioia. "Guardate, amico mio", disse commosso e sorridente, "come è tutto composto secondo le regole; è un vero peccato che questo brano non si possa eseguire: è troppo difficile e nessuno potrà mai suonarlo". Insomma, un bambino totalmente coinvolto e dalla musica, che ama al punto tale da non poter tollerare fisicamente suoni impuri o stonature. Ha sei anni quando il padre lo conduce al cospetto di sua maestà l'imperatore Francesco. L'anno successivo Mozart è pronto, per viaggiare oltre i con-
LUNARFOLLIE fini dell'Austria. La famiglia, quindi, parte alla volta di Monaco di Baviera, Augsburg, Mannheim, Francoforte, Bruxelles. Giungono anche a Parigi, dove si trattengono cinque mesi e dove Wolfgang vede pubblicate, per la prima volta, due sue composizioni. L’anno successivo è a Londra dove il piccolo genio ha modo di misurarsi, uscendone alla grande, con il maestro di musica della regina, quel Johann Christian Bach, figlio del ben più noto Johann Sebastian. Nel 1769, il gruppo fa ritorno a Salisburgo, ma rimane solo il tempo necessario per permettere all'arcivescovo di nominare il tredicenne Wolfgang maestro di concerto. Dopodiché, è la volta dell'Italia, dove è enorme l'eco delle imprese del piccolo genio. Milano, Bologna, Firenze; infine Roma, dove i Mozart giungono in occasione della settimana santa per ascoltare, nella cappella Sistina, l'esecuzione del Miserere di Gregorio Allegri, carica di elementi suggestivi. Quando era ispirato, nessuno sarebbe riuscito a strapparlo alla sua creazione. Se lo distoglievano dal pianoforte, componeva in mezzo agli amici, e finiva per passare notti intere con la penna in mano. In altri periodi, la sua anima era così ribelle all'applicazione che Mozart non riusciva a ultimare un pezzo se non nel momento stesso in cui era costretto a eseguirlo". La sua ouverture più riuscita, quella del Don Giovanni, sembra essere nata proprio nel secondo modo, dopo un intenso lavoro durato l'intera notte che precede la sua prima rappresentazione. Col passare degli anni cambia, in Mozart, anche l'aspetto fisico. I suoi genitori, come già accennato, sono molto belli. Lui no: non spicca né per eleganza
11 né per doti fisiche. Magro e pallido, colpisce il fatto che il suo volto sembra assumere solo due espressioni: quella della sofferenza e quella del piacere, come se fosse incapace di provare sentimenti più neutri. Ha una mania che, secondo Henry Beyle, "...di solito è un sintomo di stupidità: il suo corpo era scosso da un perenne movimento; giocava incessantemente con le mani, oppure batteva il piede per terra". Quelle mani, che egli tormenta incessantemente, sono però anche il suo cruccio. Esse "...avevano un'incli-
nazione così forte per la tastiera da renderlo assai poco abile in qualunque altra cosa. A tavola non tagliava mai le pietanze o, se tentava quest'operazione, se la cavava a fatica e goffamente. Solitamente pregava sua moglie di farlo per lui". Già, la moglie: Costanza Weber, che gli regala sei figli, quattro dei quali muoiono prematuramente. Nonostante le sue frequenti scappatelle, Mozart è estremamente legato alla sua famiglia. Alla sua morte, però, la vedova e i figli si ritrovano in eredità solo il suo grande amore. Pessimo amministratore delle sue pur considerevoli entrate, Amadeus considera il denaro come una cosa che va
spesa e non accumulata.Compositore di corte a Vienna, dove vive secondo i suoi desideri, non l'abbandonerà mai, nemmeno quando il re Federico Insomma, il classico genio sregolato. Forse proprio per questo motivo, Mozart - più di Beethoven, ma anche di Wagner, di Gershwin o di tante altre personalità analoghe- piace così tanto. La morte lo ha colto nel 1791, a soli 35 anni .Henry Beyle, al termine della Vita, scrive di uno sconosciuto che commissiona a Mozart un Requiem, da comporsi in quattro settimane al prezzo di cinquanta ducati.Amadeus si mette al lavoro, ma le forze gli diminuiscono ogni giorno di più, e gli rallentano la creazione. Al momento della consegna, egli non ha ancora terminato l'opera; lo sconosciuto, quindi, gli concede altre quattro settimane e altri cinquanta ducati. Il musicista cerca di capire chi sia quell'essere sconosciuto disposto a tollerare i ritardi e a spendere ulteriore denaro, ma non vi riesce. Un pensiero, quindi, prende a occupargli la mente: "Sto componendo questo Requiem per me stesso; servirà per il mio funerale". Il Requiem, Mozart lo terminò il 4 dicembre 1791. E l'indomani - il 5 - finì anche la vita di Mozart.Il giorno del funerale pioveva tanto che i pochi amici al seguito del feretro si fermarono alle porte della città e fecero ritorno alle loro case. La carrozza funebre proseguì da sola fino al cimitero; seguita solo dal cane di Mozart, e fu l'unico a veder calare la spoglia nella fossa. Quando pochi giorni dopo Costanza andò al cimitero per pregare sulla sua tomba del marito, nessuno seppe indicargliela, le sue spoglie erano state tumulate in una fossa comune, quella dei poveri.
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Lady Henderson presenta 1937, Londra. La ricca vedova Henderson si regala un teatro e ne affida la direzione a un organizzatore di spettacoli di origine ebrea che vuole portare il vaudeville in Inghilterra. Il locale vivacchia, poi la signora ha la luminosa idea: mettere sul palco ragazze nude. Fra schermaglie con le autorità e la grande risposta del pubblico, il teatro risorge. Nemmeno lo scoppio della guerra e i bombardamenti riescono a fermare gli spettacoli. Da una storia vera, un film che pare ricalcato su l’ultimo metrò di Truffaut e si appoggia completamente sulla strepitosa performance della coppia protagonista. Dal canto suo, Frears sceglie una chiave ironico- malinconica per rievocare gli anni più bui del secolo scorso. Match Point Il povero ma bell’irlandese Chris va a Londra per tentare la scalata sociale, e sembra riuscirci visto che sposa la rampolla di una famiglia bene; poi tutto si complica perché mette incinta l’americana Nola. A questo punto il “giocatore” deve decidere se mettere a repentaglio la sicurezza raggiunta o fare in modo a qualunque costo che nulla cambi…Anche Allen va a Londra, nella patria di
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Hitchcock, per raccontare un'altra “tragedia americana”. Fa l’up-grade ai suoi crimini e misfatti e costruisce uno smagliante teorema sulla differenza operata dal caso e sull’indifferenza con cui vivono gli umani, per i quali la cosmesi di una faccia di bronzo ha rimpiazzato la coscienza e funziona come passepartout sociale.
40 anni vergine Questa commendia scatenata dal retrogusto amaro vi farà conoscere e amare Andy, eroe irresistibile di 40 anni vergine.Non potete non adorarlo vedendolo impegnata a creare il sandwich perfetto di uova e insalatina. Andy è ancora vergine e i suoi amici hanno deciso
di a aiutarlo a gustare la sua illibatezza, ma lui vuole l’amore, quello vero, e lo troverà con Tris, madre divorziata di tre ragazzi e nonna di uno. Solo che con la prima relazione arriva la vera batasta…Ma niente paura con abbondanti iniezioni di cattiveria verso le disfunzioni prettamente maschili, senza mai smettere di rivelare un gran cuore. I segreti di Brokeback mountain Wyaning, estate del 1963. Jack ed Annis lavorano come mandriani. Un lavoro rude, a contatto con la natura selvaggia e isolato. I due ragazzi che non si conoscevano imparano a capirsi al volo e rispettare il sonno e lo spazio dell’altro. Diventano amici, parlano e sognano insieme finchè un giorno non scoprono di provare sentimenti inaspettati l’uno per l’altro. Si amano in segreto e passeggiano insieme alle capre, ma quando tornano a valle, dopo aver incassato la paga, nascondere la loro vera natura, mantenere il loro segreto e gestire i loro sentimenti davanti a tutto il paese diventa un impresa ardua, ma loro non mollano. In the name of love…
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Secondo un’indagine da noi effettuata risulta che solo il 16,7% delle classi è andato in gita per due anni consecutivi e che quest’anno ben 31 classi su 60 sono rimaste al palo. Dato che spesso dietro il rifiuto da parte del consiglio di classe si denuncia un rendimento scolastico scarso, ci chiediamo: “È vero che ci sono 31 classi svogliate e poco volenterose contro un numero esiguo di allievi dediti allo studio che casualmente si ritrovano all’interno della stessa classe?! O in realtà dietro a questo rifiuto, di quello che durante le presentazioni del Lunardi per gli studenti delle scuole medie inferiori rimane un punto focale e centro di attrattiva per i possibili lunardini, si nascondono professori intransigenti, che si rifiutano di accompagnare (talvolta animati da reali motivazioni e altre meno) o che decidono di negare la gita, e consigli di classe il più
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delle volte manovrati da chi fa la voce grossa?!” Certo, le nostre possono sembrare le supposizioni polemiche di chi è stato costretto per quattro anni a stantie gite di un giorno (vedi Torino, Venezia, Bolzano...) ma, scavando sotto la nostra frustrazione, si può intuire che le nostre rimostranze siano in realtà animate da motivazioni reali e non
fittizie. E allora, agli open-day, non bisognerebbe sponsorizzare con grande entusiasmo i numerosi viaggi d’istruzione e scambi culturali di cui si vuole far credere che solo ed unicamente il Lunardi sia dotato. Chi decide di scegliere il Lunardi lo sceglie solo per economia e per l’indirizzo turistico… a nessuno è mai passato per la mente che una buona percentuale lo sceglie per poter fare esperienza all’Estero? Biblioteca I.T.C. “A. Lunardi” Considerando la negazione della gita crediamo che nesInaugurazione sun professore dovrebbe lamentarsi se durante le lezioGiovedì 9 febbraio 2006 ore 14.00 ni siamo svogliati e, come ci (fino al 4 marzo) hanno ripetuto più volte, “facciamo cadere le bracI VOLTI DELL’IRREALTA’ cia”, ma riflettere sulla mancanza di stimoli. Mostra di vignette La scuola nuova deve aprirci di Carlo Odorici all’Europa e pertanto non può promettere e non mantenere. Pensiamoci allora. Presentazione di Marina Raggi Michela Silvia e Chiara
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Le elezioni si avvicinano, si terranno il 9 aprile di quest’anno. Il mondo della politica è tutto agitato,e si vede perdincibacco!!!! Tra un po’ il berlusca me lo trovo anche nella minestra!!! Non bastava vederlo tutti i santi giorni al telegiornale noooooooo!! Fino ad ora lo hanno ospitato trasmissioni come Porta a Porta, Otto e mezzo su La7, Tg24 su Sky!!!(pago pure per vederlo!!), addirittura al processo di Biscardi!!! Ma la scena più bella è stata vederlo a ”IL SENSO DELLA VITA” condotto da Bonolis… Ora potete dirmi tutto quello che volete ma portare un politico dove, per esprimere il senso della vita, fino alla puntata precedente si era portata in studio una famiglia con 10 figli mi sembra esagerato. E il mortadellone? Dov’è finito? Non si vede in giro Prodi; ovvio le televisioni non sono sue!! Ma non è il motivo principale, forse ha capito che stando zitto può vincerle queste benedette elezioni e scalzare il nano portatore di democrazia. Sta di fatto che non ci sono elementi su cui votare per ora, e, se qualcuno non si deciderà una buona volta a leggere il programma dei vari partiti in televisione (il che è rischioso secondo me; farebbero passare la sinistra come un partito di man-
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giabambini) o con altri mezzi di comunicazione tipo internet; un’idea chiara e certa non ce l’avremo mai; pubblicateli i vostri programmi sui siti dei vostri partiti corbezzoli!!!! Quest’ anno tocca anche a me decidere chi mandare alla presidenza del consiglio dei ministri, dovrò decidere tra ladri, barattieri, piduisti o salumieri, sono già in dubbio!! Che dubbio atroce!! Sulle coste dell’Egitto di politica non se ne interessano molto anche perché vivono prevalentemente di turismo, direte voi: cosa c’entra? Adesso arrivo… Nel centro Egitto vige un proverbio
che dice: “E’ meglio lasciare al governo quello che c’è già perché ha già rubato; chi ti dice che quello nuovo non ruberà più di lui?” In tutto il mondo c’è sfiducia nella politica non solo da noi, ma l’idea che vi esprimo facendo riferimento al proverbio è questa: il nostro premier ruba ogni giorno di più e ogni giorno che passa si inventa leggi assurde (legge pecorella… so anche io perché si chiama così… e la legge sulla difesa personale, con la quale si aumenta la circolazione di armi e la conseguente violenza dilagherà in tutta Italia) oppure leggi ad personam (legge Gasparri, non potete non averne sentito parlare); Prodi se sale al governo ci sta pochissimo come accaduto anche in passato e non pensate che non ruberà perché lo farà anche lui; da qua deriva il mio dubbio… chi ruberà di meno? Ma ora la scelta tocca a noi e a nessun altro, quelli che possono votare facciano la scelta giusta, decidano quello che è più giusto per le sorti dell’Italia, anche se a guardare le liste elettorali al momento scelte giuste non ce ne sono; quindi dobbiamo dare il nostro bel paese in mano a persone che non lo meritano e che lo rovineranno.. Buona scelta… Ricordati che sei colonna di un sistema… Peo
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Amore e dolore, felicità e tristezza. Sono tutti sentimenti strettamente collegati tra loro che ognuno di noi ha provato e con i quali abbiamo a che fare nel corso della nostra vita. E’ importante prendere coscienza di questi sentimenti per poter affrontare la vita con coerenza. Secondo il mio parere l’amore è necessario per poter raggiungere la felicità. Amare un figlio, un marito, un animale o il prossimo in generale consente di raggiungere la felicità in quanto porta all’essere amati. L’essere amati ci “appaga” generando felicità. Certo, amare non è facile: richiede tempo e pazienza; comporta sacrifici, tensioni, litigi, discussioni e problemi da affrontare quando sentiamo “il mondo” contro di noi. Per vivere bene questa fondamentale esperienza è necessario credere nell’amore, sapere che prima o poi l’altro ricambierà e quando ci si dedica completamente a qualcun altro non può che essere così. Strettamente collegato all’amore, però, è anche il dolore. Il dolore fa parte della nostra vita e, come l’amore, ci fa crescere. Più che sopprimerlo dobbiamo, a mio avviso, prima sopportarlo e poi combatterlo. Se un altro uomo ci crea dolore sarebbe opportuno mediare, capire il problema e risolverlo. La stessa cosa vale per una situazione di dolore, di frustrazione dovuta ad un nostro insuccesso: bisognerebbe capire cosa non va e trovare una soluzione. Il dolore ci crea infelicità, ma è necessario per poter crescere e migliorare. Alcune situazioni ci sembrano assurde però con l’amore verso noi stessi e verso gli altri le si possono superare per
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poter giungere nuovamente ad uno stadio felice, perché la felicità esiste! E se ci crediamo riusciremo a superare i momenti più tristi e dolorosi della nostra vita in cui pensiamo che tutti ci siano contro, pensiamo magari che non vale la pena di continuare questa vita e ci chiediamo perché siamo qui a patire. La felicità, secondo me, è uno stato d’animo inappagabile che nasce nel momento in cui si realizza ciò che abbiamo desiderato e per cui abbiamo lottato e nel momento in cui amiamo e vediamo quante persone ci amano. Sara V G Mi hanno chiesto se l’amore è importante… Mi hanno chiesto come si fa ad amare. Ho riflettuto molto riguardo alle risposte da dare a queste domande. Ho cercato dentro di me, ho analizzato la mia storia, i fatti che mi sono accaduti, alla ricerca di qualcosa, di un indizio che potesse aiutarmi. Sì, senza dubbio l’amore è importante. Questo sentimento motiva ogni nostra azione: siamo spinti ad agire dal bisogno di amare e da quello di essere amati. Ma quando è giunto il momento di rispondere alla seconda domanda… mi sono sentita troppo piccola. Questo sentimento è troppo grande e profondo perché io riesca a gestirlo con le mie sole forze, mi sento inesperta e maldestra, procedo a tentoni, d’istinto... A volte mi guardo attorno, cercando un aiuto, un ap-
piglio, qualcosa o qualcuno che mi mostri come si fa ad amare. Ma, spesso, quello che vedo in giro non mi piace. L’amore è sempre più spesso strumentalizzato ed abusato, viene proposto “in tutte le salse” e condizioni, vengono presentati modelli irraggiungibili. Vedo confusione attorno a me. Tutti ne parlano e sostengono di avere “la ricetta dell’amore”, ma un dubbio mi assale: c’è qualcuno che ne capisca davvero qualcosa?! Trovo sconcertante il fatto che chi dovrebbe avere le idee più chiare al riguardo, fosse anche solo perché ne ha una maggiore esperienza (leggi: gli adulti), in realtà non sia in grado di tenere una linea coerente e di concretizzare ciò che dovrebbe aver imparato. Questo mi sconforta… e mi fa nascere delle domande: si può imparare ad amare? Come? Qual è il modo che permetta di avere un rapporto sano e sereno con questo sentimento? Stellina
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Da tempo ormai leggiamo sui giornali dell’inarrestabile sviluppo cinese. Ormai la Cina è diventata la sesta potenza economica mondiale; ha superato l’Italia, supererà Francia e Gran Bretagna; Germania, Giappone e Stati uniti sono a un passo. La Cina ha preso il volo, e secondo gli esperti, per l’Italia, ci vorranno circa 30 anni di riforme economiche per rimettersi al passo con i tempi. I numeri parlano da soli: oggi i cinesi sono un miliardo e 300 milioni di abitanti dichiarati, quelli non dichiarati si aggirerebbero intorno ai 200 milioni. La politica sostiene che le coppie debbano avere un solo figlio, e il non rispetto di questa legge può portare ad un processo, alla prigione ed alla tortura. Senza questa legge dicono, la crescita sarebbe incontrollabile ed ingestibile. E noi ci lamentiamo dei nostri fratelli… Questo paese da circa vent’anni ha una crescita economica annua che cresce dell’8-10 %, una cosa mai vista nella storia. Crescono con in mente un solo obiettivo: eguagliare l’occidente. Hanno l’Ikea, mobili per i loro minuscoli loculi, sono giunte notizie di ragazze che si fanno operare per allungare le gambe e sembrare più occidentali, cliniche specializzate nella chirurgia estetica. Si sta arrivando alla follia; sì perché la Cina è luce ed ombra, una grande potenza economica che ha chilometri di campagne in rivolta ed il vero centro nevralgico si raggruppa in pochi chilometri, verso il cielo. Si perché cresce l’industria e la popolazione, crescono i grattacieli che ospitano lavoratori da 16 ore al giorno. In città tutto si sviluppa in modo forsennato, forse è per questo che la Cina consuma il 30% della produzione mondiale di acciaio. Nella campagna invece vivono circa
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900 milioni di cinesi, ai quali manca tutto: strade, lavoro, salute. Cresce il numero dei tossicodipendenti e dei malati di Aids, anche se le cifre sono segrete. La Cina non ama esporsi, sono poche le notizie che non riguardano la politica o l’economia cinese; niente scandali, niente eventi, o anche solo funerali. Spariscono nel nulla. La Cina è un paese dove vige ancora la pena capitale e si viaggia intorno ad una media di 10.000 esecuzioni l’anno. E per assistere a queste esecuzioni arrivano anche le comitive di scolari, per guardare ed imparare. Chi è “fortunato” finisce nei Laogai, i campi di lavoro. Le rivolte nelle campagne sono numerose, ma si scontrano con il più potente esercito del mondo: 2,5 milioni di soldati. Eppure si ribellano e combattono. E’Yin e Yang, per usare un termine orientale; è comunismo e capitalismo. Arrivano in Occidente i turisti cinesi, ad ammirare e fotografare. Ma anche i turisti occidentali sono sempre di più, arrivano a fotografare, cancellando lo stereotipo che è solo il cinese a fotografare tutto. E dietro tutta questa popolazione,
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c’è un mercato a luci rosse, portato all’estremo: fai benzina e compri prestazioni sessuali a 10-15 euro. I distributori ingaggiano giovani prostitute per attirare clienti. Nelle zone rurali il commercio redditizio è quello degli schiavi, e i trafficanti girano nei villaggi vendendo ragazze ai futuri mariti. Rapiscono e vendono bambine. Nella città arrivano sempre più disperati, i “mingong”, attratti da quel sogno cinese di cui sentono parlare, e si trovano città così; scappano dalle miniere dove lavorano in condizioni disumane per finire sulle strade, dove le ragazze si vendono. La crescita economica della Cina avrà anche raggiunto il 9,5%, gli investimenti saranno pur stati di 60,6 miliardi di dollari, ma a quale prezzo?Ricchezza e miseria. Intanto, nel 2008 Pechino ospiterà i Giochi olimpici. Saranno organizzati con un efficienza invidiabile. Studiati fino all’ultimo dettaglio. Chissà come sarà il paese allora. E chi sa cosa avremo fatto noi per riscattarci. Giulia Guerra 5 F
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SAN VALENTINO Il 14 febbraio, come ogni anno, cadrà la ricorrenza di San Valentino. La festa degli innamorati, di chi ha già trovato l’anima gemella e di chi la sta ancora cercando. Fidanzati, mogli e mariti, coppie di fatto di qualsiasi sesso e natura si scambieranno doni, organizzeranno cene romantiche e, chi se lo potrà permettere, approfittando del ponte, una piccola vacanza. Sarà, quindi, anche la festa di gioiellieri, negozianti e agenzie di viaggio, che vedranno incrementare i propri affari. Le strade delle nostre città e i negozi dei centri commerciali saranno invasi da individui armati di contanti e carte di credito, impegnati nell’acquisto di regali. Nulla in contrario, l’economia, in fondo, deve girare (almeno a San Valentino) . Vista da questa prospettiva, la festa appare come un Natale pagano, che non ha nulla da invidiare alla Natività ufficiale se non le luci, gli addobbi e il dilagante sentimento di occasionale generosità. Questo è il quadro di una società tutto sommato ricca che, come tutte le società di tale natura, tende a confondere il fondamentale con il banale, a scardinare gerarchie, a ridicolizzare ciò che conta.
Così ci si dimentica qual è il motivo della festa, l’Amore, che viene trattato con semplicità, cosificato. Viene messo in secondo piano, e si ama solo in occasione del 14 febbraio come si è buoni solo a Natale. Non sarebbe un peccato, perciò, soffermarci a riflettere sul significato di questa parola, Amore, che riguarda ognuno di noi e ci conduce verso qualcosa di misterioso e difficilmente
definibile , al senso stesso dell’esistenza. E’, probabilmente, l’unico valore che ha il diritto di classificarsi come assoluto, seppur incomprensibile. Perché l’ Amore vero non può avere limiti, è incondizionato e gratuito. L’Amore con la A maiuscola è empatia pura. Significa comprendere appieno, senza bisogno di eccessive parole o grandi discorsi, le sofferenze e le gioie dell’altro, soffrire e gioire con lui, ed essere felici, realmente. Certo, la felicità può essere raggiunta in tanti modi, che il
mondo contemporaneo ci propone di continuo. E’ facile da raggiungere e non comporta sacrifici. Ma altro non è che la felicità di Schopenauer, goduta per un attimo, che appaga il desiderio ed altrettanto rapidamente si trasforma in noia, poi dolore, che ti segna e persiste. La felicità, quella che non si consuma ma si gode, la si ottiene solo con l’Amore, evadendo dalla solitudine, trovando la salvezza in quello che appare come un incomprensibile gioco del destino: l’altro che ti completa. E si è disposti a chiudere gli occhi sul ciglio di un burrone, senza avere paura. Forse, l’Amore è qualcosa di simile a questo. Sant’Agostino, nelle sue Confessioni, afferma che un pezzo di cuore gli è stato strappato, ed è quel pezzo che si era indissolubilmente legato a Floria Emilia, la donna che amò per anni e da cui ebbe un figlio, prima di diventare vescovo d’ Ippona. Neppure lui, uno dei più illustri padri della Chiesa cattolica, è stato risparmiato da Venere. Buon San Valentino. Bombardieri V. 5B
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A.A.A… Cercasi ragazzo dolce, non x forza bello, ke nn guardi le apparenze… Risp sul giornalino….. P.S. No storia lampo please!!
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X ALESSIA 1^F Sei stra carina e simpatica. Ti piacerebbe uscire con me? Rx attraverso il giornale!!! Tvbfxxx!!! P.S. la tua amica Mara interessa ad 1 mio socio!!! Ciao a tutti! By “Luca” X IVAN DI CASTEGNATO Sei bellissimo!!! By “3 anonime” X FRIKA DI 1^ Sappi ke di Frika c’é n’é una sola, e quella sn io!!! Cambia soprannome alla svelta xkè io lo porto con onore dalla 1^ elementare!! By “The only Frika”
X MATTEO 1^D Sei bellissimo vorrei conoscerti meglio…. By “una di 1^c” X GAIA Auguri Gaia x il tuo comple!!!! (in ritardo) Tvtttbfxxx By “Alessia (la tua vicina)” X DANIELE 2^H Me ne sono fatta una ragione By “la tipa di 1^F” X GIANLUCA 1^H Gianluca 6 troppo stupendo!!!! Ti amiamo fxxx By “le 2 tipe di 1^F del RECUPERO” X DANILO 1^A 6 troppo bello!!!! Ti vorrei conoscere…. Baci By “tipa di 1^F”
X LE GNARE DI 2^H (+ MORIS & DANY) Raga siete tr fuori&forti!! Cip&Ciop, Ely, Cry, Cricca, Dany, Vale, Camy, Frankie, Moris, Wadu, vv1kdb!!! By “Frika” X ALESSIA E DEBORA DELLA 1^F DEL CORSO ERICA Mollate i vostri morosi e fatevi conoscere!… Siamo qui ad aspettarvi ma rimarremo nell’oscurità fino a quando non capirete ke meritate qualcosa di più… Speriamo di conoscervi presto e di farvi capire ke siete 2 raga fenomenali!!!! Vi aspettiamo By “ 2 amici speranzosi” W LILO & STICH (SOPRATTUTTO STICH) Da Ale, Lisa, Marta, Debby,
Ambra e Mary!!! THE BEST!!! X LA PROF. CONTESSI Certo che non ha niente da fare a casa per inventarsi certe verifiche… insoddisfatta!. By Chica Bonita X LA COMPA DI BANCO DI MAURA GNOCCHI MG: Ieri in biblico ho preso un libro che si chiama: “Il manuale della bomba sexy” dove ci sono tt i consigli delle donne + sexy del mondo (Marilyn Monroe ecc…) … stra interessante… ;-) COMPA DI BANCO: “Sei fuori!!” e cosa hai imparato? MG: E’ difficile eh?!… mica patatine COMPA DI BANCO: Me lo dirai a voce… MG: yesssssssss… COMPA DI BANCO: “Ieri sera: prosciutto crudo, un po’ di crescenza, 2 patate lesse, purè!” Seratina porca eh…?! …ovvio… By 2 spione X TONOLINI Ti amo 6 il gnaro + figo che c’è By la tua sorellina
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Chen è un dolcissimo ed educatissimo ragazzo cinese, viene infatti da Shangai ed ha 16 anni. E’ arrivato a settembre e rimarrà tra noi fino alla fine dell’anno scolastico. Gli abbiamo chiesto di raccontarci come si trova in Italia e lui ci ha subito risposto. Se volete incontrarlo lo potete trovare in 4 F^. Vi assicuriamo che vale proprio la pena conoscerlo. ***** Prima del mio arrivo, la mia responsabile prof.ssa Marina (adesso si ritira) aveva già scelto per me la scuola ITC Lunardi e nel mio secondo giorno dall’arrivo la è cominciata la mia avventura. Della prima volta sono arrivato al Lunardi, mi è piaciuto tanto perché è vicino a casa mia; anche la mia classe mi piace tanto perché è vicino all’entrata della scuola. Nei giorni successivi, ho trovato tante cose nuove. Ho visto che in ogni classe, c’è solo metà degli studenti che c’è in Cina; ho visto che tutte le classi sono numerate
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con“a,b,c,d……" ma non con“1,2,3,4" come nel mio paese; ho visto che gli studenti possono fumare nella scuola; ho visto che i miei insegnati non sono severi ma molto simpatici e ci sono tante lingue per studiare. Ho anche visto che ci sono dappertutto belle ragazze. Io sono sfortunato! Tutte le ragazze della mia classe sono più “vecchie” di me… Gli insegnati mi aiutano a scegliere le lezioni più interessanti e coinvolgenti, quindi, posso studiare di più e conoscere nuovi amici anche in altre classi come in 2^A e 2^M. Mi piace molto la matematica, perché tutti i
segni matematici sono gli stessi nel mondo e inoltre ho un buon insegnate il prof. Stochetti. Nonostante abbia studiato matematica anche in Cina, ho notato che ci sono modi più facili e più comodi in Italia per impararla. I miei compagni sono stupendi, mi aiutano a tradurre parole che non capisco. Nonostante qualcuno di loro sia frenètico, mi piace giocare e scherzare con loro (però, loro, non sono brave in matematica quanto me!) Al Lunardi, posso vedere tanti stranieri provenienti dai ogni parte del mondo e la scuola offre lezioni d’italiano a chiunque ne abbia bisogno, tali lezioni sono molto utili. La scuola ha creato un ambiente buono e confortevole per gli studenti, infatti, vorrei che la scuola avesse 8 lezioni fino alle 4 del pomeriggio ogni giorno, sarebbe bellissimo!! Lunardi è una scuola stupenda e per me è come se fosse un paradiso. Mi piace questa scuola! YIFEI CHEN
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SEI FELICE DI VIVERE? Qualcuno ha scritto: la vita è come la pioggia, si aspetta solo che finisca. Ma era certamente un tipo in lotta con se stesso e che non sapeva lasciarsi accarezzare dalla gioia. Segna le risposte che condividi e saprai quanto ami la vita e se sei felice di vivere. 1. Credi che in tua compagnia gli altri si trovino bene? a. Solo quando sono di buon umore. b. Certo! c. Sono io che mi annoio a stare con gli altri. 2. Un amico/a ti chiede un cd in prestito. a. Sono certo/a che lo passerà anche ad altri. Glielo presto lo stesso, con qualche raccomandazione. b. Io degli amici mi fido, glielo presto senza esitare. c. Glielo presto, perché mi imbarazza dirgli di no. Ma so che se lo rivoglio, dovrò chiederglielo mille volte. 3. In quale di queste frasi ti ritrovi? a. “Vivi come puoi, se non puoi vivere come vuoi.” (Cecilio Stazio) b. “Se tu scegli la vita, la vita sceglierà te.” (Confucio) c. “La vita è come un
ferro: se lo usi si consuma, se non lo usi si arrugginisce.”(Catone il Censore) 4. Quando sei in crisi e ti senti a terra, da chi vai? a. Ne parlo a un amico/a, ma non gli racconto tutto. b. Ho bisogno di parlarne e sono disposto a farlo con chiunque, ma preferisco farlo con il/la mio/a migliore amico/ a. c. Delle mie cose non parlo: gli altri non mi capiscono. 5. Sei spesso nervoso/a e arrabbiato/a? a. Solo qualche volta, anche se non vorrei. b. A volte mi capita, ma è la nuvola di un momento. c. Vorrei vedere! Prova a
metterti tu nei miei panni! 6. Come ti comporti davanti ad una grossa difficoltà? a. A volte sono piuttosto imbranato/a, ma mi faccio aiutare. b. Niente mi sconforta. In un modo o nell’altro ce la faccio. c. Vado in crisi e mi scoraggio. 7. Come vedi il tuo futuro? a. Spero di riuscire a realizzare i miei progetti, magari con l’aiuto di qualcuno. b. Mi piace sognare, anche se so che non potrò mettere in pratica molte cose. c. Non ne ho la più pallida idea.
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8. Qual è il tuo peggior difetto? a. Molte volte sono indeciso/a. b. Tendo ad essere invadente e troppo intraprendente. c. Manco di ottimismo.
Maggioranza b: OTTIMISTA E SODDISFATTO La vita ti sorride e ti piace: stai bene con tutti (o quasi), sei simpatico e hai sicuramente le qualità di un leader spontaneo. Unico neo: tendi a strafare e a non essere democratico. A volte ti seccano i lagnosi attorno a te e tendi a sottovalutarli. Sarebbe bello che le tue qualità fossero messe a servizio degli altri e non solo per goderti tutta per te una vita soddisfatta.
9. Com’è il tuo rapporto con i tuoi amici? a. Qualche amico ce l’ho, ma non mi fido pienamente di loro. b. Sto bene solo se ci sono loro. c. I miei amici (se così posso chiamarli) sono pochi e non del tutto affidabili. 10. Tra queste tre situazioni, quale ti piace di più? a. La tranquillità. b. L’allegria. c. La solitudine. Maggioranza a: TUTTO BENE, MA… Sei il classico tipo con i piedi per terra, che non si lascia prendere dagli entusiasmi e non si scoraggia facilmente. Con gli amici ti trovi bene, anche se fai volentieri il gregario. Se sei in difficoltà, sai farti aiutare. Tutto bene, dunque? Sì, ma la vita ti darebbe di più gusto se sapessi, almeno in qualche momento, metterci più grinta, giocare qualche carta in più. Non stare a guardare gli altri che prendono l’iniziativa: sei un bel tipo, perché non vuoi che gli altri se ne accorgano?
Maggioranza c: STAI PRENDENDO A PUGNI LA VITA Decisamente sembri nato/a sotto una cattiva stella… Ma perché tutto ti fa paura e ti dà fastidio? Hai poca fiducia nelle tue capacità, nei tuoi amici, nel tuo futuro. Devi dare un’energica sterzata alla tua vita, toglierti gli occhiali neri, stare con gente simpatica e allegra. Trova più slancio in quello che fai, cercati delle cose che ti piacciono e ti diano entusiasmo. Quanto più l’affronterai con gusto, tanto più la tua vita sarà bella! A cura di Michela 5 G
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Ecco un piccolo questionario che può aiutarti a sapere il tipo di intelligenza che ti ritrovi. Può essere utile saperlo 1 Ieri sera hai visto un film. Oggi cosa ti ricordi? A una lunga sequenza o frammenti di dialogo. B una scena che ti ha lasciato col fiato sospeso. C i paesaggi stupendi o una bellissima colonna sonora. D le incredibili acrobazie compiute dal protagonista. 2 Sei in casa con amici e fuori piove. Quale gioco proponi per passare il tempo? A scarabeo B investigation C pictionary D nascondino 3 il tuo posto preferito dove trascorrere il tempo è: A una libreria o biblioteca B il planetario o il museo della scienza e della tecnica C un museo o un concerto D la palestra 4 La tua classe organizza una festa di inizio anno scolastico, tu ti occupi: A di convincere il preside che finire alle 23 è troppo presto B della cassa e delle spese C degli addobbi e di trovare un deejay brillante D di invitare i "discotecomaniaci" della tua compagnia
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5 con quali di questi personaggi vorresti corrispondere via internet: A con lo scrittore francese Daniel Pennac B con il guru della Microsoft, il ricco Bill Gates C con Alanai Morisette D con Alex Del Piero
6 uno degli oggetti a cui tieni di più è: A un romanzo B il tuo computer C un quadro impressionista D l'ultimo trofeo vinto 7 Nella tua tua cerchia di amicizie, hai la fama della: A secchiona B cervellona C artista D atleta 8 Ti piace pensare che un giorno avrai..... A scritto un romanzo che sarà apprezzato da molti B scoperto una cura per l'Aids C raggiunto la notorietà come compositrice musicale D vinto un'Olimpiade
RISULTATI Maggioranza di A: Come sei: ami raccontare storie, scrivere poesie e leggere. I cruciverba? Nessun problema:ricordare i fatti per te non è un problema. Le tue doti: discuti, convinci e intrattieni gli altri con facilità. Il futuro: sarai giornalista, insegnante, presentatrice, o avvocato. In amore: sei un asso a scrivere romantiche lettere d'amore e a recitare dolcissime poesie. Maggioranza di B: Come sei: cerchi di trovare le risposte per ogni quesito. Le tue doti: sei bravissima nel pianificare le spese, valutare il costo di ogni cosa, ragionare e sviscerare ogni cosa. Il futuro: sarai scienziata, biologa marina o esperta di computer. In amore: spesso vai in confusione, i sentimenti hanno così poco a che fare con la logica.......... Maggioranza di C: Come sei: ami creare bellezza, che sia un quadro o una melodia. Le tue doti: hai una vivida immaginazione e idee brillanti. Se hai un'inclinazione per la musica, ti ricordi subito le melodie. Il futuro: sarai perfetta come architetto, fotografa, musicista. In amore: passionale come sei, quando ti innamori di qualcuno è sempre uno strong. Maggioranza di D: Come sei: sei un tipo molto pratico e ti piace darti da fare. Le tue doti: ti viene naturale ballare, fare sport, recitare, e maneggi con facilità qualsiasi oggetto. Il futuro: sarai allenatrice, atleta, coreografa, infermiera. In amore: quando non sai cosa dire parli con il corpo, attraverso sguardi e sorrisi.
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Il servizio civile piace ai giovani. Li gratifica, li fa sentire attivi nella società e gli dà una speranza di lavoro. Per questo il numero delle richieste registra un continuo aumento:dal 2001 (anno in cui il servizio civile nazionale è stato istituito) a oggi i ragazzi, tra i 18 e i 26 anni, impegnati come volontari in questa esperienza sono passati da 181 a quasi 45.000. E seppure dal primo gennaio di quest'anno, con la sospensione della leva obbligatoria, è venuta meno la parte di servizio civile "coatto" per gli obiettori di coscienza, il numero dei giovani impegnati in questa attività non sembra comunque destinato a diminuire. Anzi, ci sarà ancora più spazio per i volontari, considerato che sempre dal 2005 il limite di età per le richieste è stato alzato a 28 anni. Il rapporto. A conferma di questa favorevole tendenza arriva il settimo rapporto della Cnesc (Conferenza nazionale enti servizio civile) Si parla di 10.000 giovani che nel 2004 hanno svolto il servizio, presso gli Enti della Cnesc. Di cifre impressionanti: 10 milioni e seicentomila le ore impiegate, 80 mi-
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lioni di euro il valore dei servizi erogati, 6mila persone coinvolte nelle attività di gestione, supporto e coordinamento dei volontari, costi indiretti per gli enti a circa 15 milioni di euro, costi diretti pari a circa 5,5 milioni di euro. Ma in particolare si analizza la valutazione che i ragazzi hanno dato del servizio civile, i giudizi sull'esperienza vissuta e gli effetti che ha prodotto non solo a livello umano, ma anche professionale e occupazionale. In tal senso l'indagine realizzata nei mesi scorsi dall'Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) di Milano ha riguardato 320 giovani, in gran parte ragazze (il 95 per cento), che nel 2002 hanno effettuato il servizio civile volontario. Dai dati emerge un quadro estremamente positivo che vede i ragazzi molto soddisfatti dell'esperienza: una realtà che rassicura per certi versi ma allarma per altri. "C'è un trend di aumento di due tipi - commenta il Presidente della Cnesc Fausto Casini - da una parte le richieste dei ragazzi, dall'altra quelle degli enti che sono raddoppiate. E a questo proposito non vorremmo passasse una visione utilitaristica da parte delle pubbliche amministrazioni, interessate a entrare nel sistema e forse a sfruttare l'impegno dei giovani per coprire le mancanze del welfare. I ragazzi, infatti, al di là delle previsioni partecipano con entusiasmo e sono sempre più interessati a farlo". Ciò nonostante però i fondi stanziati non au-
mentano, anzi. E gli investimenti strutturali rimangono a carico degli enti. "Quest'anno - dichiara Casini, il fondo sarà ridotto di circa 6 milioni di euro e i problemi cominceranno quando dal 2006 si dovranno accantonare i contributi per i volontari". I giudizi dei volontari. Le impressioni più condivise, sia per i maschi che per le femmine, sono quelle secondo cui durante il servizio civile si impara "a conoscere e confrontarsi con realtà se" e si "migliora "la capacità di relazione con gli altri". L'esito principale derivante da tale esperienza, secondo i giudizi riportati da volontari e volontarie, sembra quindi concentrarsi nella sfera dei rapporti umani. Ma si evidenziano anche le osservazioni legate alla crescita professionale, secondo le quali il servizio civile è stato "utile per migliorare la capacità di lavorare in gruppo" e per "acquisire un atteggiamento generale più maturo e responsabile". Meno consenso si rileva invece, in particolare fra i maschi, circa il fatto che, durante il servizio civile, si siano acquisite "competenze specifiche che saranno utili nel mondo del lavoro", o si sia migliorata la propria capacità di organizzare il tempo. Se qualcuno è interessato a questa opportunità può trovare informazioni all’Informagiovani o in Internet.
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PICCOLA STORIA Una di quelle solite storie finita con due cuori incisi in un tronco con un bacio dietro una siepe. Una di quelle solite storie finita col ritmo dei cicalii e tanta nostalgia... Due ragazzi, due cuori un piccolo mondo, una piccola guerra, una piccola storia... Una di quelle solite storie, due perle dagli occhi, la solitudine il pentimento l'attesa del ritorno. Come in una storia, una di quelle solite storie. Due visi al cospetto, uno sguardo teso, un bacio profondo!
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ATTIMI DELLA NOSTRA VITA... "... la carta cattura attimi della nostra vita per poi farli riaffiorare una sera che sei malinconica, mentre frughi tra la polvere e i ricordi."
UN SORRISO Il mare... ... sorride in lontananza, denti di spuma, labbra di cielo. ANIMA C'è uno spettacolo più grande del cielo. E' l'interno di un'anima!! L'AMORE Ho scoperto l'amore. Mi sveglio al mattino con il vuoto nel cuore. Si diventa egoisti e chiusi quando nessuno ha voglia di parlare con te, si diventa ladri quando nessuno vuole più regalarti niente di quello che tiene nel cuore, si diventa soli quando
nessuno vuole stare con te e così ti trovi seduta in una stanza che non ha finestre, dove non c'è niente per consolare la tua voglia di essere!!! Non lasciare questa povera amica sola nel vuoto della vita. DILEMMA DEL PORCOSPINO Presto ci si rende conto che crescere non è altro che un continuo avvicinarsi e allontanarsi l'un l'altro, finchè non si trova la distanza giusta per non ferirsi a vicenda! Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito!!!! Mi diede una rosa e mi disse: "tornerò quando sarà appassita" Era di plastica! Fa che i tuoi sogni siano di pietra in modo che nessuno possa distruggerli!