Anno 16 Numero 4
Ci ha colpito leggere su prestigiose riviste che la scuola italiana appare destinata a coltivare con rassegnazione la resa incondizionata allo sfascio e al fallimento. Ci ha colpito perché chi è destinato allo sfascio e al fallimento siamo noi studenti. Max Weber parlava di tripartizione del potere generato dall’autorità. Il potere legale, fondato sulla fiducia nelle leggi, il potere tradizionale, poggiato sul carattere inamovibile della tradizione e della memoria storica e infine il potere carismatico misurato sulla fede nel carattere sacro e nel valore esemplare di una persona. Questi tre poteri sono saltati perché è venuta meno l’autorità, ogni forma di autorità. Riteniamo che l’autorità va distinta sia dalla coercizione che dalla persuasione perché anche l’ordine egualitario tra docente e studente impedisce l’esercizio dell’autorità. Ogni autorità che richiede ubbidienza ha bisogno di essere riconosciuta, come autorità appunto, come consapevolezza di un ordine (perché c’è chi trasmette il sapere e chi lo riceve). Il discorso
I.T.C. LUNARDI - BS
Gennaio - Febbraio 2008
di scorgere in essi i beni a cui orientarci. L’unica autorità accettabile è orientativa: si alimenta di valori, modula un legame intersoggettivo all’insegna della reciprocità, fa leva sulla partecipazione degli studenti mantenendo l’asimmetricità tra docente e alunno. Chiediamo alla nostra scuola di ripensare e riorganizzare l’esercizio del potere perché ognuno di noi ha il diritto di attingere alla pienezza di sé come persona per il bene di tutti. La Redazione ormai abusato che il docente deve appassionare, convincere a studiare, non obbligare, ha rivelato tutti i suoi limiti. Siamo convinti (anche contro una diffusa opinione studentesca) che qualsiasi insegnamento richiede autorità e costrizione e questo è l’unico modo per educare i giovani, per far si che diano il meglio di sé. Quindi è necessario ripristinare l’autorità. Quel metodo incoerente e in fondo vigliacco, che oscilla tra autoritarismo e permissivismo impedisce a noi studenti di interiorizzare un quadro di valori coerente e
IN QUESTO NUMERO: Oggetti che non si... pag. 3 Sognare il domani pag. 4 Parole chiave pag. 7 Un libro al cellulare pag. 8 A Stani pag. 9 La carica pag. 10 Manga pag.11 Game Mania pag.12 YouTube pag.13 Pianeta Musica pag.14 Genesis pag.15 Making off pag.17 Oroscopo pag.19 Amico Libro pag.20 Eutanasia e Dio pag.21 Movies pag.22 Test pag.23
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ALTROVE La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro. Châtelet, Émilie Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede. Châtelet, Émilie Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità (...). Da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Epicuro Lettera sulla felicità (a Meneceo). A volte, da noi dipende più la felicità altrui che la nostra Gervaso, Roberto
REDAZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.
Albano Cristina Anglisano Vincenzo Apicella Roberta Bertoletti Simona Bertoloni F. Bettoni Alice Bescotti Mara Bezzi Marco Bono Daniela Bonometti Luca Broglio Matteo Bua Federica Carlotti Luca Chafik Amine Chiariello Donato Colonna Claudio Colosio Marta Demrozi Marinela
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L'uomo più felice è quello che è in grado di collegare la fine della sua vita con l'inizio di essa. Goethe, Johann Wolfgang
La felicità è formata di sventure evitate. Karr, Alphonse Aforismi,
Chi opera lietamente e si rallegra del suo operato, è felice. Goethe, Johann Wolfgang
Non si è mai tanto felici né tanto infelici quanto si crede. La Rochefoucauld, François Massime.
Si gusta doppiamente la felicità faticata. Gracián, Baltasar Oracolo manuale e arte di prudenza. Per essere perfettamente felici bisognerebbe non sapere nulla della propria felicità: ma c'è mai stato un solo sentimento umano, per quanto puro, che non sia stato sfiorato da qualche impercettibile riflessione? Jankélévitch, Vladimir Aforismi,.
Ad alcuni per essere felici manca davvero soltanto la felicità. Lec, Stanislaw J. Pensieri spettinati.
19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39.
Di Criscito Davide 3C Fedeli Selene 4B Ferrazzi Federico 4G Fiini Chiara 3H Fostini Elisa 4F Frassine Alessandro 2L Fu Cheng Jie 5A Gandini Marzio 5B Giacomini Stefania 4F Gozzini Mattia 3B Grechi Veronica 4D Greco Giada 4A Guerreschi Lidia 4A Joaca-Bine Simona 4B Kaur Ramandeep 4D Krylova Daria 3G Inverardi Giada 3B Lanari Dayana 4B Mancini Jessica 4B Martinazzoli Lino CIMP Mattei Giuseppe CIMP
La felicità è un modo di vedere. Ojetti, Ugo Sessanta. Tutto quel che sapete far bene contribuisce alla vostra felicità. Russell, Bertrand 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51.
Massolini Silvia Musiyaka Yaroslava Pasini Beatrice Portunato Mattia Prati Nicholas Purpura Clarissa Quinzanini Luana Robba Sara Sala Cristina Ussoli Stefania Valcamonico Marika Volpini Sara
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Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIMP dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 - 25125 Brescia Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL lunarfollie@lunardi.bs.it
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Abbiamo provato a chiedere a genitori e nonni quali sono le cose della loro adolescenza e giovinezza a cui erano legati e che ora mancano, non si trovano più. L’inchiesta ha riservato notevoli sorprese. Il mio califfo color turchino!e le macchine di colore beige! Mi manca tantissimo il costoso ma buonissimo tartufo dell'algida... cioccolato in crema con nocciole (tipo il bacio perugina) con un fondo di crema di cioccolato fondente da sballo!!! Mi manca!!! Dove sono andati a finire Monciccì e Moncicciò! Mi manca Area Protetta su Radio Capital mi piaceva tanto tanto, ma non la fanno più!! Il ghiacciolo TOPLES della TOSERONI Ghiaccio di menta, ripieno di panna e ricoperto di cioccolato... BUONISSIMO La mitica R4. verissimo, ancora se ne vedono in giro, ma per andarci non dovevi soffrire il mal di mare perchè caracollava come una barca a forza 10, aveva un parabrezza tipo maschera da sub e le ruote larghe come una piadina. Una scomodità letale. I dischi in vinile dopo poco avevano un delizioso sottofondo di frittura mista. le cabine telefoniche? Se avevi il gettone dovevi fare la fila Per telefonare, con una cornetta che puzzava di sudore e di alito fetente...Mio Dio!! La V7, protagonista dei miei sogni. Ma l'avete mai guidata? Bella, bellissima, ma pesava una tonnellata e ripresa
e freni erano alquanto penosi. Sono d'accordo che oggi il consumismo è esasperato, ma attenzione a non confondere gli oggetti del consumismo d'antan con la nostalgia dei vent'anni. AMEN La Coppa Smeralda! Il Dingo della Guzzi! L'orologio Bulova Accutron! Arbore e Bracardi!! Le moto inglesi.. quelle vere. Le sorprese nelle scatole a fiammifero del Mulino Bianco La pubblicità del mulino Bianco con Camilla e il piccolo Mugnaio Le raccolte punti e le relative tazze gialle con il logo nero Il gelato Piedone e quello della
Pantera Rosa La polverina che frizzava in bocca ( non mi ricordo il nome ma era buonissima) Il ghiacciolo a 400 lire I biscotti con le barzellette dei Penauts Lo zainetto richiudibile dell'invicta a righe ( io l'avevo bianco e rosso e chissà dove sarà finito). I navigli di una volta Il barbour Bim bum bam con Bonolis di quando andavo alle elementari e Urka di Bonolis di quando andavo alle medie. Dj television tutti i vestiti della naj oleari (compresi i cerchietti di cuoio e stoffa ora introvabili) Si vede che i miei anni 80 e 90 me li sono stragoduti! DeeJay Television su Italia1 --> mitico <-- ! Il Commodore 64, l'Amiga, i soldatini di plastica piccolissimi, i modellini della Majorette e della Matchbox. Il clima e le temperature di una volta... ah quante cose.. Amiga 500 con espansione da 1 mb, telefono grigio topo della sip con rondellone rumoroso, il succhino billy (anche se mia madre diceva che faceva male e non lo comprava mai) La Renault5 con il cambio manuale alto sul cruscotto Una mio pseudo fidanzato ce l'aveva bianca...era scomoda per i viaggi lunghi, ma che bei ricordi!!!
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Il 14 marzo, a Piacenza, si terrà il 15° Convegno interregionale della stampa studentesca. Sono quindici anni che circa settanta testate si ritrovano per riflettere e confrontarsi sulla loro presenza nella scuola. Il prossimo Convegno a cui la redazione di Lunarfollie parteciperà, avrà un tema molto importante: “ Oggi per ‘sognare’ il nostro domani - 60 anni di Costituzione” Ci piace molto questo titolo perchè siamo convinti che la nostra Carta fondamentale è garanzia di una convivenza pacifica e serena di cui sentiamo fortemente il bisogno. Abbiamo quindi ripreso in mano la nostra Costituzione e da questo numero vi proponiamo alcune considerazioni. Se vorrete reagire e dire quello che pensate accoglieremo volentieri i vostri contributi e li pubblicheremo. LA NOSTRA COSTITUZIONE COMPIE 60 ANNI! “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Con queste parole si apre la nostra Costituzione, che proprio in questi giorni compie il suo 60° anno dalla sua promulgazione; per tale occasio-
ne la Filatelia dello Stato ha emesso un francobollo con i colori nazionali del valore di € 0,60. Uno dei primi atti del nuovo Stato, dopo la tragedia della guerra e vent’anni di dittatura fascista, con il quale l’Assemblea Costituente ha voluto creare una legge che accomunasse tutti gli italiani, non più sudditi ma cittadini. La Costituzione è il primo atto del nuovo Stato: essa contiene le norme essenziali della vita civile e politica, imperniate sui valori di libertà e di eguaglianza, di giustizia, di pace e di progresso sociale, che sono la linfa vitale della società democratica. La Costituzione racconta chi siamo, da dove vengono i nostri valori e dove ci porteranno i nostri ideali. Essa è composta da 139 articoli (ma 5 sono stati abrogati: 115, 124 128, 129, 130) divisi in quattro sezioni: Principi fondamentali (artt. 1-12) ; Parte prima, diritti e doveri dei cittadini (artt. 15-34) ; Parte seconda, concernente l’ordinamento della Repubblica (artt. 55-139) ;
18 disposizioni transitorie e finali, riguardanti situazioni relative al trapasso dal vecchio al nuovo regime e destinate a non ripresentarsi. La Costituzione è caratterizzata da alcuni principi fondamentali non revisionabili, primo fra questi il principio personalista sancito nell’art. 2: in esso si dice che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”. Tali diritti sono considerati diritti naturali, non creati dallo Stato. Un altro principio, tipico degli stati democratici, è quello pluralista: pur se la Repubblica è dichiarata una ed indivisibile, sono riconosciuti i diritti dell’uomo nelle formazioni sociali (art. 2), la libertà associativa art. 18), la libertà delle confessioni religiose (art. 8), dei partiti politici (art.49), e dei sindacati (art. 39). Altro principio di grande importanza è quello lavorista di cui ci sono riferimenti negli artt. 1 e 3. Il lavoro viene visto non solo come rapporto economico ma anche e soprattutto come valore sociale, come diritto assoluto per ogni cittadino. La Parte prima della Costituzione (artt. 1-42) si occupa dei diritti e dei doveri dei cittadini. Dall’art. 13 all’art. 18 vengono trattati i Rapporti civili, più esattamente: le libertà individuali dove si afferma che la libertà è un
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valore sacro, che il domicilio è inviolabile, che ogni cittadino può soggiornare e circolare liberamente, e le libertà collettive dove gli articoli al riguardo affermano che i cittadini italiani hanno il diritto di riunirsi e di associarsi liberamente; che ogni persona ha il diritto di professare liberamente il proprio credo; che ogni individuo è libero di professare il proprio pensiero, con la parola, con lo scritto e con ogni altro mezzo di comunicazione. Vincenzo Anglicano Classe 4^F LA COSTITUZIONE: STORIA E LEGGI In questa sede non ci è possibile fare una ricostruzione storica degli avvenimenti che portarono alla Costituzione. Ci limitiamo a brevi cenni dal 1938 sino alla stesura della Costituzione italiana. I fascisti hanno sempre ritenuto importante la formazione fascista dei giovani italia-
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ni istruendoli a questa mentalità a sfondo razzistico sin da quando avevano 4 anni. Nel 1938 furono pubblicate le leggi razziali e il “Manifesto della razza”. Dal “Manifesto della razza” (14 luglio 1938) …esistono grandi razze e piccole razze… …esiste una pura razza ariana… …E’ tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti… La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana, l’indirizzo araino-nordico. …sono da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l’origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea anche le popolazioni semitiche e camitiche, stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili… L’unione è ammissibile solo nell’ambito delle razze euro-
pee… …gli ebrei non appartengono alla razza italiana… Dal balcone di Piazza Venezia Mussolini pronunciò la dichiarazione di guerra alla Francia e all’Inghilterra ad una folla esultante il 10 giugno 1940. L’esercito italiano occupò la Grecia e la Jugoslavia con metodi terroristici e poi si diresse verso la Russia dove però fu sconfitto. Le battaglie perdute a Stalingrado e ad El-Alamein segnarono il crollo fascista, poiché i reduci da queste campagne erano demoralizzati e delusi per i pochi ordini ricevuti e per lo scarso e inefficace equipaggiamento di cui erano provvisti. Gli italiani reagirono alle atrocità viste, commesse da soldati tedeschi contro donne e bambini e si ribellarono al regime. Il 10 luglio 1943 gli anglo americani sbarcarono in Sicilia, il 19 ci fu un pesante bombardamento su Roma che provocò numerose vittime e il 25 luglio il Gran Consiglio fascista sfiduciò Mussolini. Il nuovo governo Badoglio decretò lo scioglimento del partito e l’arresto di Benito Mussolini.. L’ 8 settembre la radio "New York" annunciò la firma dell’armistizio. Il re e Badoglio fuggirono al sud lasciando 2 milioni di militari privi di ordini e in balia dei tedeschi. 635.000 soldati furono condotti nei lager, il 98% rifiutò di combattere preferendo la morte, 54000
6 non tornarono più. A Cefalonia furono assassinati 9.000 soldati dalle truppe tedesche. Altri soldati si nascosero ed entrarono a far parte dei gruppi partigiani nella Resistenza Armata sotto la guida del comitato di Liberazione Nazionale fondato a Roma il 9 settembre. Il 12 settembre Mussolini fu liberato dai tedeschi e costituirà la Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò). Sorsero così un nuovo esercito fascista antipartigiano, la Guardia Nazionale Repubblicana e corpi speciali di polizia. Il 30 novembre 1943 con il decreto Buffarini Guidi, la RSI diventò partner dei nazisti nello sterminio degli ebrei provocando la deportazione di 44.488 italiani (19% ebrei, il resto politici) e l’uccisione di 40.000 persone. Sul territorio italiano ci fu anche una resistenza non armata. Il “Fronte della Gioventù” agiva per diffondere tra gli studenti idee contro il razzismo e la guerra, questa resistenza fu operata anche da alcuni sacerdoti che fornivano aiuto e copertura ai “ribelli”. L’oratorio della Pace di Brescia, organizzato da padre Bevilacqua (che poi diverrà cardinale rimanendo parroco) era un centro di cultura democratica importante da citare è anche la resistenza delle donne che si distinsero in diverse operazioni. Alcune di esse morirono fucilate. Nel 1944 Roma fu liberata dagli eserciti alleati e Umberto di Savoia si assunse il ruo-
LUNARFOLLIE lo di luogotenente del Regno. Il governo Bonomi emanò un decreto che prevedeva, dopo la Liberazione, l’elezione a suffragio universale, diretto e segreto, di un’assemblea costituente. Il 25 aprile 1945 avvenne l’attesa e desiderata Liberazione dello stato italiano; nel marzo del 1946 si decise di lasciare al popolo la scelta istituzionale mediante un referendum popolare. Il 2 giugno 1946 la maggioran-
za scelse la Repubblica e, con Enrico De Nicola, capo provvisorio dello stato, si procedette alla stesura della Costituzione. Il progetto fu elaborato da 75 esperti, di cui 21 donne, e fu presentato all’assemblea parlamentare il 31 gennaio 1947. Il testo definitivo, controfirmato da Umberto Terracini e Alcide De Gasperi, venne approvato il 22 dicembre con una notevole maggioranza (453 voti favorevoli e 62 contro). La Costituzione fu promulgata il 27 dicembre ed entro in vi-
gore il 1° gennaio 1948. A questi uomini e a queste donne si deve la realizzazione della Corte Costituzionale che ha segnato la tappa fondamentale per la difesa di principi e conquiste, l’istituzione dell’ordinamento regionale ed importanti riform e: da l l ’i n nal z am ent o dell’obbligo scolastico alla media unica, dalla parità uomo-donna al nuovo diritto di famiglia. E anche lo statuto dei lavoratori. Le norme costituzionali hanno contribuito a smascherare le trame nere, la strategia della tensione. Hanno evidenziato il ruolo fondamentale dello schieramento antifascista, delle mobilitazioni unitarie contro il terrorismo, per difendere la democrazia. Fondamentale il principio che la nostra è una repubblica democratica fondata sul lavoro la cui sovranità appartiene al popolo (art. 1). Chi ha sperimentato le atrocità della guerra ha concepito un ripudio deciso della stessa (art. 11) la rifiuterà in ogni sua forma. Fondamentale inoltre la libera e indipendente informazione (art. 21). La nostra costituzione infine garantisce l’uguaglianza tra i cittadini indipendentemente dalla razza, dalla religione o dal colore della pelle (art. 3). A noi spetta conoscere e custodire questo fondamentale documento che sta alla base della nostra convivenza civile. Fostini Elisa 4 F
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PAROLE CHIAVE I valori fondamentali della vita possono essere espressi in parole chiave che rimangono impressi in ognuno di noi. Le parole chiavi di questo mese sono : RAZZISMO
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Per poter definire il razzismo, bisogna definire il termine razza: ・l'insieme delle persone che hanno caratteristiche fisiche ereditarie comuni e non ha nulla a che vedere con i caratteri che influenzano l'assetto politico, sociale e culturale dei popoli. Nel Razzismo, invece, si verifica la superiorità・di una razza rispetto ad un' altra perchè・si guardano sia i caratteri razziali che politici, sociali e culturali. Il razzista considera l'altro un nemico per quello che “è” non per quello che “fa”. Tutto ci・comporta delle differenze sociali all'interno della società・e si arriva anche ad odiare l'altro. Il razzismo, ai giorni nostri, non dovrebbe esistere visto che nei vari Stati la popolazione non è del tutto omogenea e la percentuale di stranieri è sempre in crescita. Scoprire chi è・l'altro aiuta a trovare in parte se stessi ed è・interessante apprendere lo stile di vita degli stranieri. Inoltre, se vogliamo un mondo dove ci sia la Pace, rispettare l'altro è una questione molto importante.
E' lo stato in cui vivono i popoli che non hanno guerre oppure hanno raggiunto degli accordi in base ai quali si pone fine ai vari conflitti. Buon accordo tra le persone nella vita sociale o nei loro rapporti privati: la pace sociale, l'assenza di tensioni e di odi di classe Senso o condizione di quiete, di serenità di tranquillità La calma dell'anima e anche la serenità・eterna che Dio nell'altra vita offre alle anime dei buoni nella religione Cristiana. Credo che questo termine sia da tener presente in qualsiasi momento visto che noi ragazzi siamo il futuro e quindi se pensiamo al domani la prima cosa che ci deve venire in mente sarà ・: Pace! Cristina 4b
Leggere: un piacere quotidiano Tutti noi viviamo insieme alle notizie: la televisione, la radio e i giornali ce ne propongono a tonnellate ogni giorno. L’informazione è molto importante perchè ci tiene a contatto con il mondo. Ma qual è il modo migliore per essere sempre aggiornati senza faticare troppo: semplice, comprare un quotidiano. E’ economico, facile da trovare in giro (edicola, biblioteca, bar, negozi) ed è facile da trasportare. Di quotidiani ce ne sono in giro veramente tanti, ognuno ha le proprie caratteristiche, il proprio modo di riportare le notizie e di esprimere un parere. I quotidiani dovrebbero limitarsi a dare solamente le notizie lasciando il commento e l’interpretazione al lettore, peccato che questo è difficile da trovare. Comunque leggere è un piacere che possiamo e dobbiamo concederci tutti i giorni. Meno TV, meno musica assordante e più lettura. Provare per credere
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Un nuovo genere letterario spopola in Giappone: il romanzo scritto al cellulare nel corso di settimane, o mesi o anni, e diffuso anche con i computer. Questi romanzi non sono solo letti al telefonino o su internet da milioni di giovani: se stampati, spesso diventano dei best seller. L’anno scorso il Giappone ha registrato il loro “boom”: cinque dei dieci best seller, tra cui i primi tre, sono stati romanzi del cellulare. Di più: il numero uno, “Love sky”, Il cielo dell’amore, scritto da una ragazza, Mika, ha già ispirato un film di cassetta. "IF YOU" HA VENDUTO OLTRE 400MILA COPIE - Il New York Times ha intervistato una delle scrittrici, Rin, di 21 anni (pare che al telefonino si firmi solo con il proprio nome), il cui romanzo, “If you”, Se tu, figura quinto nella classifica dei best seller giapponesi con oltre 400 mila copie vendute.
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Nel 2006, quando scrisse il libro al cellulare, Rin studiava e lavorava contemporaneamente, facendo la pendolare tra un sobborgo e il centro di Tokyo. Ha spiegato che trasmetteva i capitoli a un popolare sito internet riscuotendo un notevole successo. Rin finì il romanzo in sei mesi e un editore, Tohan, lo pubblicò subito. In prevalenza, gli autori sono giovani ragazze mosse non dal desiderio di scrivere ma di comunicare. Non sono mai pagate per il loro lavoro, lo saranno se il libro verrà poi pubblicato. I LETTORI - Allo stesso modo, il loro non è un pubblico di normali lettori, ma sono fan dei fumetti, dei videogame, del cinema. Tuttavia dal 2000, quando nacque la moda dei romanzi da cellulari, è stata una rivoluzione per il mondo dell’editoria giapponese. Se oggi si vendono più libri in Giappone, è grazie a loro. Sulle qualità letterarie del nuovo
filone è polemica. Come ammette Rin, che non si capacita ancora di avere fatto un best seller, al telefonino si possono scrivere solo frasi brevi, puntando sul dialogo e sulle emozioni con un linguaggio elementare, si creano cioè degli sceneggiati o telenovelas. Ma il passaggio alla carta stampata, sostiene Rin, comporta un minimo di ritocchi. Il professore Chiaki Ishihara della Università Waseda lo conferma: «Non di rado, sono gli scrittori tradizionali a doversi adattare allo stile dei cellulari. I loro editori ne fanno passare i libri al vaglio dei telefonini prima di pubblicarli». E’ il caso di Mika Nato, che sta scrivendo un romanzo al computer e lo modifica trascrivendolo al cellulare. Mika confessa che la sua estrazione letteraria la ostacola. Ma aggiunge che il divario con i romanzieri da telefonino si sta riducendo: «A mano a mano che i loro libri vengono stampati, il loro linguaggio si arricchisce».
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Sul banco che era il suo da quel giorno c’è una rosa e un pezzo del nostro cuore. Stanislav in una brutta sera del 6 gennaio ha lasciato la sua classe, la sua famiglia e i suoi amici e se ne è andato lassù dove certamente c’è uno spazio per i buoni e dove un Dio misericordioso accoglie le sue creature. Al suo funerale la chiesa del Violino era gremita di compagni e di amici . La sua classe, la seconda F al completo di alunni e insegnanti era accanto alla sua bara per l’ultimo addio. Ci ha voluto bene e gli abbiamo voluto bene perchè era buono e generoso, un amico. Anche Lunarfollie lo ricorda con affetto e affida al Signore della vita la sua giovane vita Volentieri pubblichiamo le “lettere” che la sua classe ha letto in Chiesa. Caro Stani, è triste non averti qui tra noi, ci sei sempre stato ed ora ci hai lasciato un vuoto con tanti ricordi, emozioni e lacrime. Quante domande senza risposte… Risposte che tu non potrai mai darci e che mai avremo. Sembra ieri, la mattina in cui hai aperto la porta della nostra classe, quando nonostante le difficoltà della lingua sei riuscito a esprimerti e a farti apprezzare per quello che eri, con i più piccoli gesti, anche solo con un semplice sorriso
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che riusciva a illuminare le giornate, anche quelle più buie. Ci mancheranno i momenti nei quali cercavi di essere il duro della situazione, il più coraggioso di tutti, quando invece eri la bontà in persona. Eri sempre pronto a difenderci in ogni situazione. Quanta rabbia nei nostri cuori; rabbia per una morte ingiusta, per una fatalità che ti ha strappato la vita, che ti ha strappato da noi… Dicono che quando una persona muore, non muore mai completamente, qualcosa di lui rimarrà per sempre nei nostri cuori. Anche se il tuo banco è vuoto, tu per noi ci sarai sempre. Ti vogliamo bene -I tuoi compagniDicono che comprendi quanto è importante una persona solo quando la perdi. Per te questo non vale perché noi abbiamo sempre saputo che il bene che ti volevamo era indescrivibile. Ed ora, quasi per assurdo, tu non ci sei più… e ci sembra impossibile. Non sappiamo quello che daremmo per vederti ancora sorridere… quella risata che si è impressa in noi e mai più se ne andrà; perché tu eri così, sempre vivace e scherzoso con tutti. Con l’aria da grande che serviva solo a nascondere l’anima da eterno bambino; ma in realtà eri solo un ragazzo, a cui
non importava nulla di quello che pensava la gente. Eri fatto così, semplice e trasparente come pochi. E quel banco che rimarrà vuoto è come il buco che hai lasciato nei nostri cuori e non basterà un’intera vita a colmarlo. Ti vogliamo bene Stani, e te ne vorremo per sempre. i tuoi compagni di classe…
Meg Lena Dennis Mae Fra Giuly Fede Matty Chiara Stefy Alice Filippo Ale Guido Je Dany Ely Sabry Lisa Vicky Greta Marty Ste Cry …per sempre nei nostri cuori…
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Gli alunni stranieri saranno più numerosi di quelli italiani. Un sorpasso che statistici e demografi prevedono nel 2050; che altri anticipano, e che interroga in ogni caso sui mutamenti e sugli effetti possibili. I dati. In Italia, secondo l'ultimo Dossier statistico Immigrazione di CaritasMigrantes di Roma, sono 665mila i minori stranieri residenti all'inizio del 2007, mentre circa 560 mila sono gli italiani minorenni emigrati all'estero A registrare con maggiore evidenza la densità della popolazione giovanile straniera nel nostro Paese è soprattutto la scuola: "Secondo gli ultimi dati del ministero dell'Istruzione - nota Migrantes - gli alunni stranieri nell'anno in corso sono più di 500 mila, circa il 6 per cento della popolazione scolastica Gli scenari possibili. Con quali effetti e quali rischi? "Effetti positivi", valutano alcuni esperti,, "perché la scuola italiana si è posta da tempo obiettivi interculturali, dove le differenze sono non ostacolo ma ricchezza, e cerca di realizzarli". Ormai difficilmente le classi sono monoetniche, e ciò spinge verso un'evoluzione del modello educativo, "perciò la prospettiva può
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essere solo quella della mediazione tra le diverse culture di cui sono portatori gli alunni". Una sfida obbligata, per la quale secondo Migrantes servono programmi di informazione e aggiornamento per i docenti, e un forte impegno concreto. Del resto, se c'è plauso per le scelte di indirizzo ministeriale, avviate da tempo e confermate ad esempio dal recente documento "La via italiana alla scuola interculturale", dove si assume la diversità "come paradigma dell'identità stessa della scuola, occasione di apertura a tutte le differenze" si chiede però che l'idea non resti solo sulla carta. "Nelle scuole italiane sono presenti 192 nazioni su 194 (mancano solo Lesotho e Vanuatu) con una molteplicità di lingue, culture e abitudini. È dunque un contesto molto ricco e variegato, e la scuola ha il compito di superare il monoculturalismo, ed essere un luo-
go in cui si rende equilibrato il rapporto con la diversità". In genere, il primo approccio dei ragazzi e delle famiglie italiane è infatti quello che si ha quando si è abituati a una monocultura: sospetto, paura, diffidenza, a volte disprezzo. "Poi però grazie all'incontro reale tra le persone, l'atteggiamento cambia profondamente e si riconosce la ricchezza del confronto e del dialogo". Ecco la direzione auspicabile. Un indirizzo che non elude anche scelte politiche e civili precise: "Il discorso della cittadinanza è fondamentale -molti giovani vivono questa limitazione con estremo disagio. Chi nasce in Italia da genitori stranieri deve essere riconosciuto come italiano. La cittadinanza deve discendere dallo "ius soli" e non più "ius sanguinis", e noi crediamo sia giunto il momento per questo passaggio". Giuma
LUNARFOLLIE Buongiorno! (leggetela alla baz!) Anche oggi siamo qui con i nostri bellissimi manga, che siamo sicuri amerete alla follia! ^_^ Un viaggio attraverso il Giappone in piena guerra. Una nuova arma biologica: una studentessa liceale, di nome Chise, trasformata contro la propria volontà, in un’arma. Nella sua scuola fa amicizia con Shuji, che in seguito diverrà il suo ragazzo. Un giorno, Sapporo, una città del nord dell’Hokkaido, viene bombardata e da quel momento inizia il loro viaggio. Sfortunatamente Chise deve adempiere il suo lavoro nell’esercito giapponese, lei, l’arma finale del Giappone, riesce a sconfiggere molte volte alcuni eserciti stranieri, ma con il risultato di radere al suolo intere città. Decidono dunque di scappare da Sapporo e di non rispondere quindi alle chiamate dell’esercito. Dopo numerose peripezie arriva l’ultimo atto in cui Chise “salverà” il mondo. Si, ma come?! La collana di “Lei, l’arma finale” è stata disegnata da Shin Takashi, un mangaka emergente con un particolare modo di disegnare i suoi fumetti utilizzando molto tratti simili ad una bozza di disegno. Il titolo giapponese è “Saishu Heiki Kanojo”, rinominato dai fan “Saikano”. In seguito è stato realizzato anche un live-action, non sbarcato in Italia. Forse non è il genere di manga che piacerà a tutti, sia come storia che come disegni, ma a parer mio è una serie da non perdersi. ***
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Il secondo manga di cui vi parliamo oggi si chiama: “Chrono Crusade”. Questa serie è ambientata nei cosiddetti “Anni Ruggenti”: sono gli anni del jazz, dell’alcool e della mafia che controlla le strade. È rappresentato come un tempo di prosperità, di lussuria e di decadenza, e la divisione tra ricchi e poveri cresce ancora di più alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Ma è in questi tempi di grandi cambiamenti e sconvolgimenti che l’oscurità dell’animo umano può venire in superficie. Nel mondo di Chrono Crusade, un’organizzazione fittizia conosciuta con il nome di Ordine di Maddalena (o più semplicemente , i personaggi di Rosette, Christopher e Chrono) ha il compito di combattere le minacce dei demoni che appaiono sempre più spesso in America. Durante il corso della storia scopriamo l’oscuro passato di Rosette e Chrono, che sono alla ricerca del fratello scomparso di Rosette: Joshua. Quest’ultimo è stato portato via dal peccatore Aion, un demone che condivide con Chrono un’oscura e sanguinosa storia, e che vuole rovesciare il Paradiso e la Terra. Aly 4A & Dave 3C
IL METAGIO’ IN PISTA
Mi ritaglio un piccolo spazio del Lunarfollie per parlare di un altro giornalino ben più grande! Dopo mesi d’inattività, finalmente riparte a tutti gli effetti il Metagiò, il giornale online degli studenti bresciani! Cos’è esattamente il Metagiò? Semplice: Il Metagiò è il giornalino scolastico di tutti gli studenti bresciani, che esiste solo on-line all’indirizzo www.metagio.it Il sito, scritto e realizzato esclusivamente da noi studenti, con il supporto del prof “Beppe” Mattei, e aggiornato costantemente, contiene articoli di ogni genere dall’attualità ai giochi, passando per una serie di rubriche fisse come musica, libri, videogame... e chi più ne ha più ne metta… ogni nuova idea è gradita! La redazione si riunisce ogni venerdì alle 14.00 nell’assessorato alle politiche giovanili, al primo piano del excamera di lavoro in Piazza Repubblica, 1.Il Metagiò è un’occasione per tutti di divertirsi e conoscere nuova gente, lavorando insieme, ed inoltre si aprono tante porte sul mondo del giornalismo professionale (oltre a garantire punti credito eh,eh!), quindi perché aspettare? Le nostre porte sono sempre aperte a tutti, quindi diffondete la notizia (anche ai vostri amici di altre scuole) ed unitevi a noi! Vi aspettiamo, con i vostri articoli e le vostre idee! Per maggiori informazioni, chiedere al prof. Mattei o in redazione del Lunarfollie il mercoledì a ricreazione Il caporedattore del Metagiò: Mattia Portunato 5^A
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Ninja Gaiden Sigma è un remake per PS3 del gioco d'azione Ninja Gaiden, nato 3 anni fa per X-box come nuova incarnazione della serie Ninja Gaiden uscita anni fa su console Nintendo. Spin off della serie Dead or Alive, quewsto gioco ci mette nei panni del ninja Ryu Hayabusa ( lo stesso personaggio del sopracitato DoA , imbarcato in una difficile missione per vendicare il suo clan e recuperare il suo tesoro: la Dark Dragon Blade, rubata dal misterioso demone Doku. L'inseguimento del demone porterà Ryu oltre i confini del Giappone, verso l'impero di Vigoor, dove dovrà scontarsi con centinaia di ninja nemici e demoni di ogni forma e misura. Accanto a lui ci sarà l'affascinate cacciatrice di demoni Rachel, che in questo remake sarà un personaggio giocabile. Ninja Gaiden, è un gioco action in 3D, dalla difficoltà piuttosto elevata, nel quele controlleremo il suddetto ninja in una serie di missioni sempre molto ampie e con grande libertà di esplorazione. Come ci ha ben insegnato Naruto, i ninja possiedono abilità fisiche a dir poco incredibili e Ryu non è da meno. Il nostro ninja nero potrà correre sulle pareti, camminarci sopra, saltarle, camminare sull'acqua e un'immensa quantità di mosse incredibili che farebbero impallidire
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Neo e il principe di Persia ( per non parlare di Newton e delle sue leggi sulla gravità ) Senza dubbio la parte esplorativa è ben fatta, ma il vero fulcro del gioco sono i combattimenti: oltre alla sua agilità, Ryu potrà usare un'enorme quantità di armi bianche (spade di varie forme e dimensioni, una coppia di katane, bastoni, nunchaku, ecc) con un'enorme quentità di combo e prese, tranquillamente accessibili con solo 3 tasti, armi da fuoco ( Shuriken, archi, frecce, ecc ) e molte magie Ninja, che consumano una determinata energia magica (i classici mp diciamo) per affrontare i sempre più numerosi ed agguerriti avversari. Ogni nemico abbattuto rilascerà delle sfere, contenenti monete, con le quali acquistare curativi, armi e accessori dal simpatico negoziante Muramasa Oltre ad alcuni livelli giocabili con Rachel, la possibilità di utilizzare gli oggetti mentre si sta giocando, senza dover necessariamente aprire il menu e le nuove armi, un'altra novità della versione PS3 è la mission mode, una modalità extra dove il giocatore si cimenterà in diverse sfide, cercando di raggiungere gli highscore, con tanto di classifica aggiornata online. Portu & Nick
Per Bertoloni Alice 1^P Ciao amicona…. Sono stra felice di averti conosciuta! Anche se sono solo 4 mesi che ci conosciamo so che sei un’amica davvero special… Un grande bacio La tua amicona vale X dave 3c: bello fes X DAVE 3C: nasconditi buffone, fai schifo… vergognati! Cara Francy Losio Questa letterina è per te. Sono il tuo Babbo Natale, volevo dirti che sei bellissima. Fin dal primo momento che ti ho visto sono perso nei tuoi occhi profondi come l’abisso impenetrabile nel tuo nefasto mondo, nel torpore della tua camera mi perdo e rimango estasiato da tutto questo per dirti che mi sono innamorato di te XXX Massaro X la mia piccola “grattugina” TATFXXXX adoro i tuoi occhi profondi e la tua faccia così allegra e sorridente… Ti lovvo troppo! X Piiiiiino Sei un gran figo, adoro i tuoi nuovi occhiali! La tua amata
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Con questo slogan s’è fatto strada nella rete uno, se non il più famoso, dei siti internet per la condivisione dei video sulla rete. Formato nel 2005 da tre ex-dipendenti di Paypal, il sistema più sicuro per effettuare pagamenti con carta di credito online, Youtube è stato acquistato da Google nell’ottobre 2006 per ben 1,65 miliardi di dollari. Ma come funziona questo sito? Utilizzando il software Adobe Flash, gli utenti possono caricare i propri video, creandosi un vero e proprio canale di trasmissione, per condividerli con gli amici di tutto il mondo, come nella maggior parte delle community online. Un accordo con le principali case discografiche quali Warner, Universal, EMI e Sony BMG ha permesso al canale di poter visualizzare video in qualità ridotta, dividendo parte dei ricavi pubblicitari. In ogni caso, nel sito è proibito “uploadare” video che violano i diritti d’autore, se non sotto licenza, che riguar-
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dano eventi sportivi di interesse nazionale, concerti, programmi in televisione o materiale estratto da DVD e altri supporti. Inoltre è vietato postare video con contenuti di pedofilia e pornografia, che incitano all’odio e alla violenza, o scene estreme che potrebbero essere imitate da un pubblico più giovane. Per la cancellazione dei video lo staff di Youtube gode anche dell’aiuto da parte degli utenti, che possono segnalare video non conformi alle norme. YouTube è utilizzato come metodo per promuovere le band musicali, alcune delle quali probabilmente non avrebbero tale successo senza l’ausilio del pluripremiato sito. Per esempio gli OK Go, gli inglesi che si scatenano sui
tapis-roulant, oppure la Campagna degli abbracci gratis, accompagnato da una musica dei Sick Puppies, ha portato notorietà sia alla band che alla campagna, oltre che l'emulazione dell'iniziativa in altre parti del mondo. Nel corso della sua esistenza il sito ha ricevuto svariate critiche, riguardanti la qualità dei video e la sincronia tra immagini e audio, ma ben più gravi sono state le censure applicate in alcuni stati, come l’ Iran, con lo scopo di impedire la diffusione di musica e film stranieri moralmente viziati, la Turchia, in seguito alle lotte “virtuali” tra greci, armeni, kurdi e turchi a suon di video offensivi una popolazione verso l’altra; e la Thailandia, quest’ultima solo durante la settimana della festa della donna. Questo ed altro in un universo come Youtube, dove come nella quotidianità tutto può succedere. Ma attenzione, a volte la realtà inganna più dell’immaginazione… Bua Federica 4H
Soluz.Test IL TUO SESTO SENSO (pag. 23) LOGICO:da 7 a 12 pt Fantasmi e premonizioni non significano niente per te, perché sei convinto che a tutto ci sia una spiegazione scientifica e razionale. Il mistero esercita una potente attrattiva, ma solo se ti permette di risolvere enigmi ed esercitare la tua mente matematica. SENSITIVO:da 13 a 18 pt La tua vita e le relazioni con gli altri si basano sulle emozioni e sentimenti. Con chiunque tu abbia a che fare, riesci a sintonizzarti all’ istante sulla stessa frequenza. Ma non sei tipo da vivere con la testa tra le nuvole: per ogni decisione, ti affidi all’istinto senza dimenticare la ragione. EMPATICO:da 19 a 24 pt L’empatia è la capacità di instaurare una connessione così stretta con le persone da capire tutto ciò che pensano e sentono, senza bisogno di parole. Con gli altri stabilisci subito un feeling, al punto da indovinare ciò che stanno per dire o per fare:potresti diventare un ottimo psicologo! TELEPATICO:da 25 a 28 pt Sei in grado di percepire i segnali,come se qualcosa di oscuro ti desse degli indizi per capire cosa accadrà. Una sorta di 6° senso! Non puoi prediligere il futuro, ma hai una sensibilità maggiore degli altri…
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L'Hip Hop è un movimento culturale o sub-cultura nato in prevalenza nelle comunità afroamericane e latine del Bronx, quartiere di New York, alla fine degli anni ‘70. Parallelamente il fenomeno del graffiti writing contribuì a creare un'identità comune in questi giovani che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione. Il riflesso di questa cultura "urbana" ha generato oggi un imponente fenomeno commerciale e sociale, rivoluzionando il mondo della musica, della danza, dell'abbigliamento e del design. DJ Kool Herc, un immigrato giamaicano, era uno dei più popolari DJ a New York durante gli anni 1970, e suonava nei block party del Bronx passando velocemente dai dischi reggae e quelli funk, rock e disco, notò che i newyorkesi non amavano particolarmente il reggae. Herc ed altri DJ notarono inoltre che chi ballava la loro musica preferiva più le parti con forti percussioni, ed iniziarono ad estendere l'uso del mixer audio e del doppio giradischi. I fattori che hanno influenzato la cultura Hip Hop sono complessi e numerosi. Sebbene la maggior parte delle influenze possono essere rintracciate nella cultura africana, la so-
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cietà multiculturale di New York è il risultato di diverse influenze musicali che hanno trovato il loro modo di esprimersi all'interno della musica hip hop.
Elementi dello stile e tecniche di rapping si possono far risalire ai Griot dell'Africa occidentale, musicisti viaggiatori e poeti con stile che contiene elementi che con il tempo evolveranno nella moderna musica hip hop. Alcune di queste tradizioni migrarono negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nei Caraibi con lo schiavismo che portò gli africani nel cosiddetto Nuovo Mondo. Un'altra importante influenza nell'hip hop è costituita nelle parti parlate contenute nei dischi di musica soul e funk di musicisti come James Brown e Isaac Hayes. Ma una delle più importanti influenze sia per la cultura che
per la musica hip hop viene dal genere musicale giamaicano chiamato dub, che nacque come sottogenere della musica Reggae negli anni 1960. La musica dub annoverava tra le sue fila produttori come King Tubby che creava versioni strumentali di dischi reggae famosi per le esigenze dei locali da ballo e degli impianti musicali, e che presto si accorsero di come chi ballava spesso rispondesse meglio a particolari beat dei dischi, isolati e ripetuti, ottenuti con percussioni intense e forti linee di basso [2] . Nel 1967, gli immigrati giamaicani portarono il dub a New York ed iniziarono a lavorare nelle feste delle comunità, nelle piste di pattinaggio o direttamente sulla strada. Un'altra significativa influenza proviene dalla musica blues, particolarmente dal tipico aspetto chiamato call and response, ovvero chiama e rispondi che sopravviveva nella tradizione del toasting, un altro aspetto della tradizione orale intrinseco della musica hip hop, che divenne particolarmente pronunciato nei primi anni 1980 con la nascita dei battles (battaglie) tra MC. Marco 5F
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Genesis, quarant'anni di Rock
Una delle prima immagini dei Genesis Oggi, a 57 anni, Peter Gabriel assomiglia più a un maturo Rod Steiger che al leader della più fantasiosa rock band dei primi anni Settanta. I Genesis esistevano già da quattro anni quando, nel 1971, fu pubblicato Nursery cryme, l'album che li catapultò nella leggenda. E Gabriel diventò un'icona grazie a quella sua idea rivoluzionaria di teatro rock che lasciò il pubblico sorpreso e sbigottito. Era giovane, colto, carismatico e le sue invenzioni musicali avrebbero lasciato un segno profondo nella storia della musica e del musical. Trespass, Foxtrot, Genesis live e Selling England by the pound sono ancora considerate opere indispensabili, ma la sfrenata immaginazione di Gabriel creò attriti insanabili all'interno della band, che avrebbe preferito raccogliere i
frutti di un pop più immediato, evitando l'enorme dispendio per l'allestimento di The lamb lies down on Broadway (1974), un doppio album e un megashow replicato 102 volte che finì col logorare definitivamente i rapporti. L'abbandono di Gabriel lasciò i Genesis decapitati, ma non senza risorse commerciali. In 40 anni di storia, i Genesis hanno inciso 30 album, venduto 212 milioni di dischi in 50 paesi, suonato per un 25 milioni di spettatori. Mito transgenerazionale, i Genesis erano pronti per tornare in tour con Gabriel già quest'estate, come confessano nel libro, uscito contemporaneamente in Inghilterra e in Italia, Genesis. Revelation (Ed. De Agostini, 360 pagg, 49 euro), in cui i protagonisti (Peter Gabriel, Phil Collins, Tony Banks, Mike Rutherford e Steve Hackett) si raccontano attraverso un collage cronologico di ricordi che svela aneddoti del tutto sconosciuti al pubblico. E Peter, 33 anni dopo, si dice pronto ad essere di nuovo un Genesis. Seppur con moderazione. (Giuseppe V.) di PETER GABRIEL Era il maggio del 1975. Dopo l'ultimo concerto a St-Etienne me ne stavo seduto in camerino, frustrato e depresso per non essere riuscito ad annunciare al pubblico che quella era la mia ultima esibizione. Sentivo la necessità di sottolineare pubblicamente questa svolta, ma non volevo farlo se volevo
dare alla band una chance di sopravvivenza. Questo mi costringeva a tenermi tutto dentro, e sapevo che avrei dovuto affrontare non poche critiche. Non penso che fossero in molti ad appoggiarmi. Dopo un po' di tempo, in realtà, la mia decisione venne accettata, ma io mi sentivo lo stesso come un Giuda che aveva tradito la causa. Sapevo comunque di non avere alternative. La mia intenzione era quella di sparire dal mondo della musica e dedicarmi alla realizzazione di film. Avevo frequentato la scuola di cinema, ma non avevo potuto continuare perché allora eravamo troppo concentrati sui Genesis. Poi il sodalizio con William Friedkin era finito in una bolla di sapone. Credo che avesse avuto qualche problema: spesso le persone partoriscono idee grandiose e rivoluzionarie, ma poco dopo inevitabilmente arriva il momento di fare i conti con la realtà. Il mio obiettivo principale era di prendermi un po' di tempo per starmene a casa con la mia famiglia. Dopo poco ci eravamo trasferiti in campagna, nella West Country inglese (un altro cambiamento che si andava a sommare a tutte le altre cose che erano successe in quel fatidico 1974). La distanza geografica dal resto della band si faceva sentire, ma la ragione che ci spinse verso ovest era di natura economica: aveva-
16 mo bisogno di un posto come Bath, circa 160 chilometri da Londra, dove i prezzi, almeno allora, erano ancora relativamente contenuti. Scovammo un cottage a Woolley, appena più a nord di Bath. Era un villaggio con meno di cento anime. Quando nevicava gli unici veicoli in grado di circolare erano il trattore del contadino e la mia Range Rover, così facevamo le consegne del pane e del latte, e quando, pace all'anima sua, qualche vecchietta moriva, tiravamo a sorte per chi dovesse trasportare su e giù dalla collina la bara e i becchini. Non ho mai provato un senso di appartenenza a una comunità altrettanto forte. Avevo
LUNARFOLLIE sempre amato la regione del West Country perché nel profondo la gente sembrava aperta, amichevole e più rilassata, e poi c'erano colline e corsi d'acqua, elementi naturali che ho sempre amato. Si trattava davvero, come si dice, di ritrovare se stessi in campagna (...) Dopo aver lasciato la band, per una decina d'anni cercai di fare qualcosa di diverso. Ma a un certo punto non ci pensai più, perché sentivo di aver trovato una mia identità musicale. Nel 2002, in "Signal to noise" dall'album Up, mi ritrovai a fare arrangiamenti per archi che non avrei mai azzardato nei miei primi anni come solista. E oggi mi sento completamente libero di ad-
Le radiazioni prodotte dai telefoni cellulari ritardano e riducono il sonno, soprattutto quello profondo. Non solo: possono causare anche mal di testa e senso di confusione. E’ quanto emerge da una ricerca, sponsorizzata proprio da alcune compagnie di telefonini, che dimostra come l’uso del ’mobil phone’ prima di andare a letto faccia sì che la persona impieghi di più a raggiungere gli stadi più profondi del sonno e vi trascorra anche meno tempo. Questo interferisce con la capacità del corpo di ’recuperare’ nel sonno la stanchezza accumulata durante la giornata. Un fenomeno che diventa allarmante specialmente se in gioco ci sono adolescenti e bambini, che spesso utilizzano i telefonini a lungo prima di andare a dormire. Lo scotto da pagare sarebbe mancanza di concentrazione, prestazioni scolastiche insufficienti e persino depressione. La sentenza degli scienziati è chiara: «ci sono evidenze più che sufficienti per mostrare che le radiazioni dei cellulari influenzano il sonno profondo». Per il professor Bengt Arnetz, che ha guidato le ricerche, i risultati aprono scenari «realistici e suggeriscono che ci possano essere anche degli effetti misurabili sul cervello», perchè le radiazioni dei cellulari possono attivare «stress nel sistema cerebrale, rendendo le persone più nervose e sveglie e diminuendo la capacità di prendere sonno».
dentrarmi anche in quello che potrebbe essere considerato il vecchio territorio dei Genesis: nel mio ultimo tour sono stato persino tentato di includere "Supper's ready". Ho discusso con gli altri sulle date della tournée di "Turn it on again", ma mi sono reso conto che la cosa stava diventando più grande di quello che in questo momento sono disposto ad affrontare. In linea teorica, non ero contrario all'idea di fare qualcosa insieme per un periodo di tempo più breve. Comunque, non esistono più pregiudiziali, e tutto ridiventa possibile. Tratto da "Genesis, Revelations" (Ed. De Agostini)
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Fra poco arrivano i diciotto e perciò facendo un breve calcolo, si...sono quasi diciotto anni che mia mamma mi cresce dicendomi che una persona è diversa da me solo se mi fa del male, che posso diventare razzista verso qualcuno solo se questo qualcuno mi fa del male, ma questo non riguarda l'etnia ma solo la vita che si è scelto di vivere. Abbiamo il brutto vizio, o forse è solo la moda del momento, di chiamare ogni persona che sia straniera con nomi dispregiativi che non riesco a pronunciare perchè mi fanno venire il voltastomaco. Per un momento pensa di essere in un qualsiasi paese del mondo, costretto da un fattore esterno, devi frequentare la scuola, devi fare la spesa e devi prendere il pulmino per tornare a casa; ti senti osservato e preso in giro da tutti perchè sei nato in un paese con una cultura diversa, non puoi farci niente ma loro si sentono forti e continuano a schernirti sentendo il tuo disagio. Quando Nouri Bouzid ha deciso di fare un film che parlasse dell'islam voleva far conoscere la sua cultura a tutti coloro che avrebbero guardato quella pellicola. Entrando nella sala del cinema e sapendo a cosa si stava andando incontro qualcuno ha cominciato a commentare negativamente l'esperienza, per quale motivo? Il mondo non è composto solo dall'Ita-
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lia e da qualche stato che ci fa piacere ricordare, ma comprende anche i paesi del terzo mondo, la Tunisia, l'Albania, la Romania, ecc. Per cercare di capire come funziona tutto questo bisogna avere la mente aperta e non si possono tenere i paraocchi per vedere solo quello che a noi piace e a noi fa comodo che si veda, perchè questo non è il mondo. Forse penserete: "Ma chi è questa che si permette a diciotto anni di dire che lei sa cosa è il mondo e che noi abbiamo i paraocchi?" Io ho sempre cercato di conoscere e di non insultare chi da me è diverso perchè appartiene ad altre culture e credo che già sia un passo avanti. Tornando al film, non mi vergogno di dire che mi è piaciuto tantissimo e che me lo sono fatta prestare dal professor Mattei per rivederlo a casa e che contro la legge me lo sono masterizzato perchè quello che ho imparato da quel film non si può imparare guardando "Uomini & Donne". E' stata la settimana del cinema africano, alla mia classe è capitato un film intitolato "Making off" di Nouri Bouzid che ho citato prima. Questo uomo, ha avuto il coraggio di svelare i segreti dell'Islam, che francamente credo non interessino a molte persone dato che è un film diverso da "Hostel", "L'Enigmista", "Natale in crociera", o altri film moderni che oggi invadono televisioni e
sale cinematografiche. Ormai a nessuno interessa sapere altro. In un film come "Making off" non c'è niente di quello che il pubblico odierno chiede. In questo film viene narrata la storia di un venticinquenne tunisino, mi pare, che vuole venire in Europa per poter fare il ballerino ma è bloccato dalla polizia perchè non ha fatto il servizio militare, nascono così i suoi problemi. Scappando da ciò che si era tirato addosso incontra un signore anziano, inizialmente sembra solo generoso ma in realtà nasconde un grande segreto. Questa persona ospita il ragazzo, che si chiama Bahta, a casa propria, lo nutre e gli offre persino un lavoro. Vuole fare di Bahta un guerriero di Dio che più comunemente oggi noi chiameremmo terrorista. Comincia così l'addestramento del ragazzo e con questo inizia anche la sua fine perchè, si sa, il terrorismo porta solo alla morte. Bahta, che alla fine è giovane, inizia a comportarsi violentemente con tutti quelli che gli si presentano di fronte, perchè pur ascoltando e seguendo quello che gli viene insegnato sa che in fondo non è giusto punire un popolo solo perchè è fuori dai parametri ideali islamici. Con-
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sapevole del fatto che ammazzando altre persone non avrebbe sicuramente cambiato il mondo, ma solo distrutto vite di innocenti, compie un gesto simbolo di quello che gli era stato ordinato di fare, facendosi esplodere in un container diretto in occidente. Durante il film ci sono dei fuoriscena, sono discussioni fra il protagonista e il regista. Il ragazzo diventa furioso con il regista perchè è convinto che quest'ultimo metta in discussione la sua fede, gli confessa inoltre che a suo parere il film non solo non sarà ben visto dal mondo islamico ma questo avverrà anche in occidente. Sicuramente non è facile accettare questo tipo di realtà, che non si avvicina in nessuna maniera a quella che viviamo noi. Forse è proprio per questo motivo che molte persone si lasciano passare davanti agli occhi, senza dargli peso, tutto quello che culturalmente è diverso perchè non vogliono neanche semplicemente provare a capire. A parer mio essere consapevoli di ciò che ci circonda è molto interessante e molto probabilmente se tutti avessero questo tipo di interesse il regista sopra nominato adesso sarebbe miliardario. Soprattutto molte volte si eviterebbero esclusioni etniche inutili, senza una buona causa, perchè chi viene escluso la maggior parte delle volte è visto male per la reputazione che il suo popolo si è fatto. Fare di un erba un fascio non risolve i problemi di nessuno. Elisa
E ci troviamo ancora qui a piangere sulle nostre lapidi, chiedendo al passato di tornare indietro gettando il presente in un a pozzanghera di lacrime sporche E diamo la colpa a Dio!!! Chi è forte si arrende e dimentica, cerca di dimenticare, finchè non rimane che una nitida immagine Chi è debole ricorda e si aggrappa ai ricordi fragili come fili di ragnatela, ma potenti, come il vento Chi è forte sa andare avanti, sa accettare il dolore chi è debole cade cade nella polvere e si lascia morire piano, piano dobbiamo essere forti [Erica & Milly] Tu Il tuo respiro il battito del tuo cuore il tuo sorriso le tue labbra il calore delle tue mani la tua presenza tra le mie braccia i tuoi occhi la tua voce il tuo viso Tu… Tutte cose che sono costretto a dimenticare. Dave 3 C
Inverno È inverno e cade la neve… Bianca e soffice si posa a terra dolcemente… Nasconde la tristezza Con il suo candido velo… Cammino per le strade I fiocchi mi sfiorano timidamente il viso… Il freddo congela i miei pensieri… E porta dentro di me un senso di candore… La mia mente è vuota Il silenzio cade sulla mia persona… Tutto tace. Francy e Anto 1F La risposta Non pensare mai Che possa essere semplice Più lo cerchi e più ti sfugge Non credere mai Che la solitudine sia la risposta. Forse queste lacrime non servono, sono inutili. La mia risposta sei tu, solo tu. Non chiederti dov’è l’amore, è più vicino di quanto tu possa pensare. Perché il mio sguardo ti seguirà, ovunque tu scapperai. E verrà il momento in cui La mia mano sfiorerà la tua, senza indugi, quando il mio sorriso sarà il tuo e un abbraccio ci unirà. Preddy 1 F
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19 farne nuove, altrimenti la vita sarebbe troppo scontata…
ACQUARIO AMORE: vorrai vivere l’attimo fuggente in amore, ma far anche si che questo si perpetui in una relazione. SCUOLA: affronterai ogni questione con grande capacità. Gennaio ti è inoltre favorevole… AMICIZIA: sei l’amica/o di tutto lo zodiaco;ma le confidenze più intime,i tuoi dubbi o le tue incertezze potrai esporle agli esponenti della Bilancia o del tuo stesso segno.
TORO AMORE: si inaugura un anno molto promettente, anche se gennaio non è il migliore dei mesi SCUOLA: non farai salti di gioia all’idea di tornare a scuola, forse, anzi, sai che ci sarà da sgobbare sodo AMICIZIA: il Cancro sa capirti al volo senza bisogno di tante parole e saprà indicarti cosa devi fare affinché i tuoi affari di cuore si risolvano in fretta…
PESCI AMORE: un Gennaio non certo scorrevole, dove occorreranno calma e prudenza, meglio non smuovere le acque. Non ti accontenterai molto facilmente e potresti anche scegliere di folleggiare un po’. SCUOLA: il ritorno in classe non ti vede entusiasta/o, ma non faticherai tanto per riprendere il ritmo. AMICIZIA: il Leone e il Cancro sapranno leggere i tuoi pensieri, così come tu fai con loro, e ciò renderà la vostra amicizia a prova di bomba.
GEMELLI AMORE: proseguirà ciò che hai assaporato l’anno scorso, ossia il piacere che si può ricavare dallo stare insieme in una relazione. I migliori partner d’avventura saranno la Bilancia e il Sagittario. SCUOLA: potrai affrontare anche le questioni più difficili senza troppi problemi…bravo continua così!!! AMICIZIA: la Bilancia sa prenderti per il verso giusto e insieme vi divertite da matti. Per consigli più piccanti può essere importante il parere della Vergine.
ARIETE AMORE: inizi l’anno con Venere che ti fa sentire disponibile e affascinante, pronta all’avventura. SCUOLA: il ritorno a scuola, pur se un po’ temuto, non avrà grandi problemi che pensavi. AMICIZIA: l’Acquario sarà lieto di lenire momentaneamente le tue pene d’amore ed esaltare le tue conquiste.
CANCRO AMORE: il 2008 sarà senza mezze misure per te: potrai vivere una storia importante e molto bella, come chiuderne una che era in crisi da tempo. SCUOLA: fai il punto della situazione e chiarisci cos’è che non va prima che insorga qualche inutile problema… AMICIZIA: sono molto importanti per te le amicizie storiche, ma questo non ti impedisce di
LEONE AMORE: il 2008 comincia decisamente bene per te. Potrai mettere un punto fermo alla tua vita dando anima e corpo a un rapporto che è in continua evoluzione SCUOLA: non commettere errori per la fretta. Attento/a ai trabocchetti nelle interrogazioni e nei compiti. AMICIZIA: troverai serenità e conforto con la Bilancia e grande complicità e divertimento con l’Ariete che saprà farti tirare fuori gli artigli! VERGINE AMORE: fino al 24 i pianeti dell’amore ti voltano le spalle ma Saturno ti conferisce una concretezza e serietà che possono portarti a coronare vecchi e romantici sogni d’amore. SCUOLA: sentirai molto la voce del dovere, ma riscoprirai un certo interesse per alcuni argomenti. AMICIZIA: scoprirai una grande affinità con il Capricorno e la Bilancia, che ti spingeranno a superare la tua naturale ritrosia a confidarti. BILANCIA AMORE: meno indecisa del solito, vorrai coronare quelle che sono le tue ambizioni amorose… SCUOLA: il ritorno tra i banchi si rivelerà più proficuo e piacevole di quanto ti possa immaginare. AMICIZIA: potrai confidarti e liberarti di qualche peso con una/o amica/o della Vergine che saprà analizzare bene qualsiasi situazione… SCORPIONE AMORE: il 2008 è un anno di raccolta, tra il tuo desiderio di
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conquiste e quello altrui di conquistare, tu sceglierai e sarai scelta passando tra un turbinio di opportunità… SCUOLA: Gennaio è un mese infido, per cui cerca di riprendere un passo costante, senza cambiare alcunché. AMICIZIA: naturalmente tutto, ma proprio tutto, non potrai confidarlo neanche a te stessa/o. una comunicazione intensa e vivace potrai mantenerla con il Cancro e con il Capricorno. SAGITTARIO AMORE: il nuovo anno sarà all’insegna delle nuove sensazioni e scoperte…Sarai attratto/ a da ragazze/i originali, fuori dal comune… SCUOLA: l’interesse per quello che stai facendo ti porrà sotto una buona luce dai parte dei docenti. AMICIZIA: l’ideale sarebbe un’amica/o del tuo stesso segno nella quale potresti riuscire a vedere più obbiettivamente alcune tue caratteristiche che non riesci proprio a notare. CAPRICORNO AMORE: tira un vento favorevole che può portare con sé qualcosa di importante per chi è alla ricerca. Per chi invece ha attraversato la tempesta il barometro del cuore si posizione sul bello stabile. SCUOLA: cerca di non mostrare di te un lato troppo rinunciatario che adesso non è in linea con i tempi. AMICIZIA: quest’anno sarai portato/a a confidarti di più con i tuoi amici e anche a cercare di condividere alcune esperienze molto interessanti… DANY & JE
Lo scrittore di origine afgana Khaled Hosseini che ha affascinato e commosso i suoi lettori con Il cacciatore di aquiloni non delude nemmeno con il suo secondo romanzo Mille splendidi soli. E’ il punto di vista femminile a emergere questa volta attraverso le vicende delle protagoniste Mariam e Laila. Due donne completamente diverse: Mariam, nata dalla relazione tra uno degli uomini più potenti di Herat e la sua serva è per questa ragione una reietta destinata a vivere ai margini della società, additata come figlia del peccato; Laila nata a Kabul vent’anni dopo Mariam, figlia di un insegnante di scuole superiori, sembra invece avere un destino diverso e migliore.Avviene però che le loro vite si intreccino trovandosi a vivere sotto lo stesso tetto, mogli dello stesso perfido uomo a condividere un destino tra-
gico. Nonostante l’avvicendarsi dei regimi politici, invasione russa, sistema talebano e forze Onu, la condizione della donna in Afghanistan non è mai cambiata. Spirito di sopportazione e sacrificio, violenza e dolore, umiliazione profonda e sottomissione: sono questi i sentimenti e le situazioni a cui una donna afgana è abituata. Ma c’è di più. Forse ciò che consente di sopravvivere e sperare è la forza, il desiderio di lottare per un futuro migliore, il coraggio, l’amicizia e la solidarietà che possono tenere unite, legate fino all’estremo due donne come le protagoniste di Mille splendidi soli. Determinazione ed energia vitale sullo sfondo di un Afghanistan colpito nel profondo e da troppo tempo. Trama coinvolgente e personaggi delineati con sapienza; linguaggio semplice e scorrevole; argomento decisamente attuale e difficile da affrontare sono tutti elementi che contribuiscono al meritato successo di questo romanzo. Hosseini ha la straordinaria capacità di farci sentire dentro la storia, di farci percepire l’angoscia di queste vite estremamente infelici. Ci fa emozionare, commuovere e allo stesso tempo comprendere alcuni aspetti di una cultura lontana da noi non solo dal punto di vista geografico. I diritti del libro
LUNARFOLLIE sono stati acquistati dalla Columbia Pictures. Immagino perciò che presto avremo una trasposizione cinematografica di questo racconto. Anche se alcuni sollevano dubbi sulla sua preziosità o forse sulla sua bontà proprio a causa del fatto che ne vedremo una riproduzione sul grande schermo, credo che valga la pena di leggere e approfondire lasciando da parte l’idea dei secondi fini, di successo personale e lucro dello scrittore, che probabilmente ci sono, ma che nulla tolgono al suo talento… Da quando ho cominciato non sono riuscita più a far niente,avevo solo voglia di mettermi a letto e tuffarmi completamente nella storia di Mariam e Laila. È un romanzo molto intenso, dove il dolore, i lutti, la sopraffazione non riescono ad uccidere la speranza. Spero che leggere di una realtà socio-culturale così diversa dalla nostra non può che farci apprezzare maggiormente la nostra condizione di occidentali.Non ci sono parole per giustificare le cose orrende che succedono alle donne in Afghanistan,poichè anche volendo non si potrebbe mai trovare una giustificazione! Questo romanzo è molto avvincente…pieno di momenti brutti ma con una fine commovente! Per chi non l’avesse ancora fatto, CORRETE in libreria a COMPRARLO. Simona IV B
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EUTANASIA E DIO L’Eutanasia è l’atto mediante cui un soggetto malato in fase terminale decide di non essere più assistito dalle macchine che lo tengono in vita (accanimento terapeutico) e quindi di morire. Su questo tema l’Italia si divide: Eutanasia sì o no? L’art. 2 della Costituzione dice: “Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge...” “La legge non può in alcun caso violare i limiti imposti dal rispetto delle persone umane”. Non a caso l’ordinamento giuridico non autorizza oggi alcuna forma di relazione intersoggettiva orientata a produrre la morte di un soggetto. Viviamo in una società, dove si cerca la libertà perché ci si sente schiavi, ma è bene che per l’essere umano ci siano delle regole, e il rispetto di esse ci renderà liberi. Coloro che ritengono non accettabile l’eutanasia come pratica con la quale l’uomo avrebbe diritto a porre fine alla sua vita, basano la loro opinione su una duplice convinzione: la vita configurerebbe un diritto, mentre la morte, di contro, sarebbe semplicemente un FATTO, escludendo, di conseguenza, l’esistenza di un diritto ad essa. Non si ha diritto ai fatti, dicono costoro, perché i “fatti” semplicemente accadono! L’Italia è uno Stato con una forte percentuale di cattolici, è vero, ma è giusto che la non introduzione dell’eutanasia nel nostro paese sia giustificata con convinzioni (come:per esempio, quella del Senatore Leoni ) “Il mio no è una scelta innanzitutto da cattolico, prima ancora che da politico, in argomenti di questo tipo non posso prescindere dal mio credo religioso.” Ma dunque questa scelta non vale per i non cattolici?!?
Ci sono persone che giustificano il loro no all’eutanasia con queste parole:” La vita è un dono di Dio. E’ come se fosse una casa della quale siamo semplici usufruttuari, noi possiamo usarla ma non venderla perché non ne siamo proprietari.. è dell’Altissimo”Le persone, però, non sono tutte uguali, infatti qualche giorno fa ho chiesto ad una signora cosa ne pensasse dell’Eutanasia e lei mi ha risposto che era d’accordo, come era d’accordo con la legge sul divorzio o sull’aborto. Le chiesi a quel punto perché indossasse una catenina con Gesù Cristo in croce al collo e lei imbarazzata non seppe cosa dirmi..! Non so se per pigrizia, ignoranza, paura o reale fede, non si riesce ancora a dividere RELIGIONE da SCIENZA o LEGGE da libertà individuale… Perché io, essere umano, non devo avere il diritto e la libertà di scegliere come disporre della mia vita, quando il mio atto, non nuoce a nessun’altro essere umano? Qui parliamo di sofferenza, non vita, sono due cose molto diverse e solo chi le ha vissute entrambe probabilmente saprebbe scegliere. Tutti a parlare di ERRORE ma nessuno pronto ad aiutare in ogni modo queste persone. CHI SIAMO NOI per impedire ad una persona di scegliere la cosa ritenuta giusta per se stessa? Mi sembra che anche Dio ci abbia dato il libero arbitrio, allora perché impedire a tutti i costi qualcosa che neanche Dio impedisce?! MARINELA DEMROZI 4°I
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HALLOWEEN THE BEGINNING Il giorno di Halloween 1963, ad Haddenfield, Michael Myers, un bambino di 10 anni mentalmente disturbato e cresciuto con in una famiglia disastrata, dove il fidanzato della madre era sempre ubriaco e violento e la madre provvedeva al mantenimento dei figli facendo la spogliarellista in un club, viene internato nell'Ospedale Sanitario 'Smith's Grove', sotto le cure del Dott. Sam Loomis, a causa dell'omicidio del fidanzato della madre, della sorella grande di lui e del suo fidanzato. Michael, oltre alle maschere, che teneva sempre sul viso, aveva la fissazione di ritrovare la sorellina più piccola, Laurie, ed è proprio per questa ragione che 16 anni dopo, durante il trasferimento in un' altra cella, scappa. Michael, una volta ritornato nella città di origine, riconosce subito la sorella, e uccidendo molto persone, cercherà di entrare in contatto con lei. Sarà proprio durante la notte di halloween, che il protagonista riuscirà a rapirla, aggredendo anche le amiche della sorella... ora sta a voi vedere il film per scoprire se si salverà... SCUSA MA TI CHIAMO AMORE Alex è un giovane di trentasette anni ed è stato da poco lasciato da Elena, la sua fidanzata storica. Nella vita fa
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il pubblicitario, anche se il suo lavoro è messo in pericolo da un ragazzo appena arrivato in azienda. Un giorno mentre è in macchina, si scontra con un motorino su cui c'è Niki. La ragazza ha diciassette anni, è bella, spiritosa ed intelligente. I due iniziano a conoscersi: il passo dall'amicizia all'amore è veloce... Presto però Elena ritorna e dichiara ad Alex di volerlo sposare. L'uomo cade nella crisi più profonda...ma l'amore è troppo forte e la passione nuova ha già soppresso una stanca routine senza passione. Alex e Niki sono destinati a stare insieme. LO SCAFANDRO E LA FARFALLA In seguito all'incidente d'auto del dicembre del 1995 Bauby si trova nella condizione di 'Locked in Syndrom' (chiuso dentro se stesso). Completamente paralizzato, non potendo più muoversi, mangiare parlare, né respirare naturalmente, l'ex caporedattore di 'Elle' ha dettato lettera dopo lettera, grazie al battito della sua palpebra sinistra, una sorta diario del suo viaggio immobile.
IO SONO LEGGENDA In un futuro apocalittico, a seguito di un'epidemia causata da un virus inventato dall'uomo per guarire il cancro, lo scienziato Robert Neville è ormai rimasto l'unico superstite della città di New York se non, addirittura, di tutto il pianeta Terra. Tre anni dopo il disastro, Neville tenta ancora di capire per quale ragione lui sia rimasto immune al virus e cerca disperatamente un contatto con altri sopravvissuti, cercando di evitare di restare vittima dei contagiati - ormai trasformati in vampiri - e insieme di trovare una cura per il morbo. Dopo aver perduto l'unica compagnia del proprio fedele cane Sam a causa di un agguato dei vampiri, Robert decide di affrontarli in uno scontro suicida. Mentre sta per avere la peggio però viene salvato da Anna, che con il suo fratellino lo riporta a casa per curarlo. Purtroppo però i vampiri, seguendola, scoprono l'ubicazione del quartier generale del loro nemico e in un assalto di massa riescono a penetrare... ARA & DAYA
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1.CAREZZA A_Mano B_Soffio C_Pelle D_Dolcezza
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4.DORMIRE A_Sogno B_Luce C_Calore D_Riposo
7.RESPIRO A_Sensazione B_Vento C_Profondo D_Aria
Vuoi sapere che tipo di istinto guida le tue scelte? Trova un’ associazione che secondo te più si addice a queste 7 parole,poi calcola il punteggio che hai ottenuto e scoprirai qual’ è… PUNTEGGIO Domanda
A B C D
1
1
4
3
2
2.VUOTO A_Calma B_Stanza C_Ascoltare D_Triste
5.RAGGIUNGERE A_Stendere B_Arrivare C_Toccare D_Trovare
2
2
1
4
3
3
2
4
1
3
4
2
4
3
1
5
1
3
2
4
3.VIAGGIO A_Esplorare B_Scoprire C_Attraversare D_Visitare
6.AMORE A_Attenzione B_Unione C_Bisogno D_Sempre
6
1
3
2
4
7
4
3
2
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TOTALE (Soluzione a pag. 13)
unlunardidiparole CONCORSO LETTERARIO A TEMA LIBERO REGOLAMENTO Il concorso è aperto a tutti gli alunni dell’Istituto Lunardi; la partecipazione è individuale, non sono ammessi lavori di gruppo. Il concorso comprende una sezione unica di racconti, prose o poesie a tema libero. I concorrenti saranno suddivisi in due categorie: studenti del biennio e studenti del triennio. Ogni partecipante può concorrere con una sola prosa o racconto breve e/o con un massimo di tre poesie. Gli elaborati in prosa, dattiloscritti in carattere altezza 12, dovranno avere una lunghezza massima di tre cartelle da 30 righe ciascuna; le poesie, sempre dattiloscritte in carattere altezza 12, dovranno avere una lunghezza massima di 60 versi. Tutti i lavori dovranno essere consegnati in biblioteca entro il 31 marzo 2008, in numero di quattro copie, in fogli formato A4 ciascuno firmato con uno pseudonimo e accompagnati da una busta chiusa contenente un foglio con indicazione delle generalità del concorrente (nome, cognome, classe di appartenenza, indirizzo, pseudonimo). Il plico, cioè le quattro copie e la busta con le generalità dovrà a sua volta essere racchiuso in un’altra busta recante all’esterno la categoria cui si partecipa e lo pseudonimo. Al primo e secondo classificato, sia del biennio che del triennio, verranno assegnati un attestato di partecipazione e un premio consistente in un buono acquisto libri, dvd, o cd. Gli elaborati verranno giudicati dai componenti della Commissione Biblioteca dell’Istituto Lunardi. Tutte le opere premiate saranno pubblicate a cura della Biblioteca e stampate in Istituto. La premiazione avverrà in data da destinarsi. LA REFERENTE COMMISSIONE BIBLIOTECA - PATRIZIA MARIOTTINI
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In assoluto, amerei: B - avere una famiglia C - guadagnare molti soldi A - avere un lavoro autonomo D - riuscire nella vita personale e familiare Sono molto affezionato: D - a ciò che sono B - agli oggetti e vestiti che ho C - all'immagine che gli altri hanno di me A - alla benevolenza degli altri a mio riguardo
re europeo.
C – lo spirito di conquista
Chi è riuscito nella sua vita è: D – colui che ha realizzato i suoi sogni di bambino B – un multimilionario A – una persona amata e apprezzata C – un manager o capo di un' impresa
La parola che preferisco: A - tenerezza C - libertà B - fortuna D – svilupparsi
Il complimento che mi ha fatto più piacere: D – sei unico nel tuo genere C – andrai lontano B – mi stupisci, fai sempre cose nuove A – sei veramente l'amico/a del cuore
Sarò fiero: C – di avere una mia impresa B – di avere una residenza secondaria e tante automobili A – di avere dei figli ben educati D – di ottenere un diploma prestigioso
La battuta più pesante: B – che sbruffone! D – non crederti il numero uno! A - smetti di fare il buon samaritano! C – smettila di comandare in ogni occasione!
Fra dieci anni, mi immagino: A – sposato/a e magari mamma/papà C – dirigere un'impresa D – convertito al buddismo B – essere proprietario di un attico in un attraente quartie-
Una buona fatina si è posata sulla vostra culla e vi ha donato: A – lo spirito di famiglia B – il senso degli affari D - l'originalità
RISULTATI DEL TEST Lettere Punti
A
B
Il mio motto: C – senza passione non si costruisce niente di grande B – i soldi non fanno la felicità, ma ne contribuiscono fortemente A – conosci te stesso, e conoscerai l'universo D – non si fa niente senza amore
C
D
Maggioranza A: precedenza alla vita privata siete molto affezionati al vostro entourage: famiglia, amici. La vostra vita privata non rischia di passare in 2° piano. Scegliete un’attività che permette di dedicare del tempo libero alla famiglia.
Maggioranza B: precedenza ai possessi materiali vi affermate tramite i segni esteriori della ricchezza. Siete e ricerca di una attività producente soprattutto. Maggioranza C: riuscita sociale avete delle disposizioni naturali per il management e dirigenza. Attenzione a non sacrificare la vostra vita privata alle vostre ambizioni. Maggioranza D: sviluppo personale volete realizzarvi pienamente sia sul piano professionale che privato. Ma fate attenzione: apritevi verso l’esterno. Il vostro sviluppo sarà tanto più completo quanto contribuirete al benessere degli altri e al buon funzionamento della comunità. Simo e Cry 4^B