Anno 9 Numero 1
Abbiamo ricevuto alcune lettere in risposta a "Sola al mondo di 1^ Ne pubblichiamo due partendo da quella che viene da una mamma e che riteniamo estremamente significativa. Ciao sola al mondo di 1^ E, sono una mamma che ha letto la tua lettera e in te leggo mia figlia. Ho pianto leggendoti e lo sto facendo mentre scrivo queste righe: potresti essere lei, gli stessi pensieri bui, la stessa poca voglia di combattere, di ascoltare, di sorridere e la mia immensa impotenza. Non dire mai "non voluta, non amata, non desiderata", non dare interpretazioni sbagliate a pensieri sbagliati. È il grande errore che fate voi giovani, è il tarlo che lentamente rode i vostri cuori e vi porta a credere di non essere utili a nessuno. Niente è più sbagliato. Per una madre un figlio è una cosa irripetibile, il suo pensiero felice, tutto può accadere nella vita, ma un figlio è un punto fermo, è un faro nella tempesta è il porto sicuro in
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cui la mente si rifugia nei momenti di sconforto. Te lo dico io, che in questo momento non ho mia figlia vicino, che ho perso il suo amore, io che quando arrivo alla soglia della disperazione penso a lei e riconquisto un poco di pace. Sai, è molto più facile pensare alla fine che avere il coraggio di camminare e non credere che nessuno si ricorderà di te,
Gennaio 2000
tanti porteranno nel cuore il dolore del ricordo e saranno pr opri o quelli che tu ora giudichi insensibili e lontani. Non diventare un ricordo, prova ad amare ciò che la vita ti offre e prova ad apprezzarlo, i tu oi amici (sicuramente ne hai) i momenti di gioia ed anche di dolore, i tuoi bellissimi anni, quello che ti circonda, fallo principalmente per te stessa ma anche per chi ti ama. Verranno gli anni in cui guarderai indietro e ti renderai conto di quanto la tua vita passa veloce, non accelerare questo tempo già troppo breve, guarda negli occhi la gente, ascolta le parole non dette e ti stupirà vedere quanti sono pronti a sorridere con te. C'è un famoso film che sicuramente conosci, in cui si dice una frase che in questo momento non potrebbe essere più appropriata: "La forza sia con te" sola al mondo. Una mamma
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REDAZIONE ADDIS RAFFAELE 2F ALBERTI ANDREA 5D ALOISI VALERIA 2N BARONCHELLI C 3F BAZOLI SARA 3B CIOFFI ANGELO 2F COELLI FEDERICA 3L FRANZONI FABIO 2B GANDINI ELENA 3B GIGLIOTTI R. 3B GRECO RAMONA 2B GUERRESCHI SARA 2B MARTINAZZOLI LINO MAESTRELLI A. 3F MATTEI GIUSEPPE MEREGHETTI C. 3F MINO LURA 3F NETTUNO ALESSIA 3B NOVENTA R. 3F PASINETTI ELENA 2L PASOLINI ELENA 3L PREDOMI LAURA 4D PRINCIPALLI T. 4E RUMI CLAUDIA 3F SALERI M. ANNA 3F SANDRINI MARIKA 2B SAVOLDELLI F. 3B STEVANATO LINDA 5F TIRABOSCHI VALE. 3F UNGARO GIULIA 5F ZANARDELLI K. 3F ZEGGAI MIRIAM 2H ZUBINI SARA 3B
Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIC dell‟ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL ciclun@master.cci.unibs.it
Cara “sola al mondo 1^E”, la tua lettera mi ha colpito molto e per questo motivo ho pensato di risponderti. Penso che la solitudine sia un problema che riguardi ogni adolescente, spesse volte di fronte a problemi più grandi di noi ci sentiamo soli, e devo dirti che anche a me è capitato di sentirmi isolata dal mondo, credevo che nessuno mi accettasse per quello che sono, vedevo tutto nero ed ero parecchio pessimista. Ora però le cose sono cambiate, ho fatto luce dentro di me ed ho capito che nella vita bisogna tirare fuori il meglio di sé, se nessuno ti da retta non è un problema tuo, quella gente non ti merita, cerca di fare nuove amicizie e vedrai che sicuramente troverai gli amici giusti che sapranno renderti felice. Non vale la pena di rinunciare al dono che c’è stato dato: la vita, per degli stupidi “amici”; cerca di vedere le cose sotto una luce positiva e vedrai che il mondo ti sorriderà. Spero che la mia lettera ti abbia dato un po’ di conforto e mi raccomando… …Think positive!! Chiara 4^F
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Si è parlato tanto di 2000, di fine millennio, di una nuova era. Al di là dei soliti buoni propositi, puntualmente non mantenuti, si è visto questo avvenimento come l'inizio di qualcosa di nuovo, di un secolo migliore diverso dal macabro, violento e tormentato Novecento che ci lasciamo alle spalle. Soprattutto nei giovani c'era la speranza di un cambiamento, la voglia di chiudere gli occhi al vecchio Mondo e riaprirli verso uno nuovo e migliore E invece i nostri sogni si sono frantumati contro l'imponente muro della realtà delle cose. La verità è che nulla è cambiato: gli stessi problemi, le stesse ipocrisie, le stesse guerre, gli stessi soprusi, gli stessi tiranni, il Mondo è solo diventato più vecchio e polveroso. E le nostre speranze andranno perdute, come lacrime nella pioggia. A&P
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Ci siamo incamminati, forse con qualche ansia, nel nuovo millennio. Certo non possono che essere delusi coloro che si attendevano qualche evento straordinario. I tuttologi dalla retorica facile che disquisivano dot tamente su l d estin o dell‟umanità e i messaggeri dell‟ira di Dio che annunciavano la fine del mondo si sono ritirati in buon ordine in attesa di momenti per loro migliori. Certo tutti sentiamo la necessità di chiederci come sarà questo nuovo futuro, con una qualche ironia possiamo dichiarare una sola certezza: siamo uomini e donne del passato millennio. E benché non possiamo indovinare il tempo che sarà, possiamo avere almeno il diritto di immaginare come desideriamo che sia. Nel 1948 e nel 1976, le Nazioni Unite hanno proclamato le grandi liste dei diritti umani: tuttavia la stragrande maggioranza dell‟umanità non ha altro che il diritto di vedere, udire, tacere. Proviamo allora a sognare (anche il sogno infatti è un diritto, seppur non proclamato). Proviamo a immaginare un altro mondo possibile: l‟aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalle paure umane e dalle umane passioni; la gente non sarà guidata dall‟automobile, non sarà programmata dai calcolatori, non sarà comprata dai supermercati. La televisione cesserà di essere il membro più importante
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della famiglia che riduce tutti al silenzio e sarà trattato come una lavatrice o un ferro da stiro; la gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare; nei codici penali verrà contemplato il delitto di stupidità che permetta di condannare coloro che vivono per avere e guadagnare invece di tentare di vivere con gioia come il passero e il giglio, o come il bambino che gioca la festa della vita. Gli economisti la smetteranno di giudicare il livello di vita in base al consumo né equipareranno la qualità della vita alla quantità delle cose; i cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere cucinate vive; gli storici e gli strateghi smetteranno di sostenere che ai paesi piaccia essere invasi per motivi umanitari e i politici non crederanno più che ai poveri piaccia vivere di promesse. La morte e il denaro perderanno i loro magici poteri; nessuno sarà considerato eroe o tonto perché fa quel che crede giusto invece di fare ciò che gli conviene. Il mondo non sarà più in guerra contro i poveri ma contro la povertà e l‟industria militare sarà costretta a dichiararsi in fallimento perché inutile; il cibo non sarà una mercanzia su cui speculare con interventi transgenici né la comunicazione un affare, perché cibo e comunicazione sono diritti umani. Nessuno morirà di fa-
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me perché nessuno morirà di indigestione. I bambini di strada non saranno trattati come spazzatura perché non ci saranno bambini di strada; i bambini ricchi non saranno trattati come se fossero denaro, perché non ci saranno bambini ricchi; l‟educazione non sarà un privilegio di chi può pagarla; la polizia non sarà la maledizione di chi non può comperarla; la giustizia e la libertà torneranno a vivere insieme. Una donna nera sarà presidente del Brasile e una dello stesso colore sarà presidente degli Stati Uniti d‟America; una donna india governerà il Guatemala e le “pazze” di Plaza de Mayo in Argentina saranno un esempio di vera salute mentale perché si sono rifiutate all‟amnesia obbligatoria. Saranno riforestati i deserti del mondo e i deserti dell‟anima; i disperati riavranno speranza e i perduti saranno incontrati; saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che creano bontà e coltivano il desiderio di bellezza, non importa dove siano nati o quando abbiano vissuto, giacché le frontiere del mondo e del tempo non conteranno più e nessuno potrà quindi dirsi immigrato o straniero trapassato. In questo mondo – meraviglioso e tremendo – ogni notte sarà vissuta come se fosse l‟ultima e ogni giorno come se fosse il primo. E così sia. Gima
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La musica è una delle espressioni artistiche dell’uomo che più è congeniale a dei giovani. Se non ci fosse la musica, la canzone, saremmo morti. Se fosse possibile ascolteremmo musica dal mattino alla sera, e anche la notte. Ci sembra quindi giusto dedicare ampio spazio alla musica in questo inizio millennio certi di incontrare il gusto di tutti voi.
Per cominciare buon 2000 a tutti, da questo momento questa pagina musicale assumerà un nuovo aspetto, di solito si dice: “Anno nuovo, vita nuova”, ed è proprio questo il mio obiettivo, dare una nuova vita al “Pianeta Musica”, ma per farlo ho bisogno di voi lettori. Vorrei anche la vostra collaborazione per rendere questo spazio, ancora più bello e più interessante, come? Bè scrivetemi di quali cantanti vorreste che parlassi in un articolo, per esempio, quale canzone vorreste che pubblicassi, ma anche critiche o complimenti (che sono sempre ben accetti!!) o in ogni caso qualsiasi cosa che vi frulli per la testa che riguardi la musica.
Da questo mese siamo entrati in un nuovo millennio, e sapete, sono curiosissima di vedere, ma soprattutto sentire quali saranno
le new entryes di questa nuova era musicale. Saranno all‟altezza, le nuove stelle dei loro “antenati” Abba, Queen, Cramberries, U2, e di tutti gli altri grandi? Questa è davvero una bella domanda, se potessi prevedere il futuro non scriverei queste cose, ma purtroppo ho ancora un sacco di lezioni da imparare prima di riuscirci… Il primo mese dell‟anno ci ha portato un sacco di nuovi singoli. Per quanto riguarda gli stranieri: Britney Spears esce con “Born to make you happy” una canzone davvero carina e romantica, stavolta si è proprio superata! Per la serie “ W i pettegolezzi” si dice che stia sbocciando un amore tra la Britney e il bel principino Williams, sarà vero? “What a girl want” è il nuovo di Christina Aguilera, caruccia sì, ma nulla in confronto a “Genie in a bottle”.
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Lene Marlin va sempre alla grande, il terzo singolo si intitola “Where I‟m headed” bello una cifra; ma lo sapevate che tutti i testi sono scritti interamente da lei? Complimenti Lene!!! Quegli sconci dei Blink 182, sono tornati con “All the small things”, canzone ok, e il video è davvero esoso come il precedente, guardatelo attentamente perché scoppierete dalle risate!!! E‟ resuscitata dopo il naufragio del Titanic, anche Celin Dion che ci porta “That‟s the way it is” che consiglio di ascoltare a tutti coloro che hanno bisogno di una marcia in più! Questo dovrebbe essere uno degli ultimi lavori della Dion, voci di corridoio dicono che si ritirerà a breve, a causa delle gravi condizioni di salute del marito. Dopo i grandi successi hip-hop, le TLC escono con un lento che porta il titolo di “Dear Lie”. Nella categoria Dance troviamo il nuovo di Alice DJ, che si intitola “Back in my life”, tutta da ballare come la precedente “Better of alone”, il nuovo dei Vengaboys “Kiss (When the sun don‟t shine) ” e Ann Lee con la sua “Voices”. Un altro ritorno è quello: degli Aqua, il loro nuovo singolo “Cartoon heros” dedicato ad un pubblico di eterni bambini, delle All Saints che i rotocalchi inglesi (e non solo) davano ormai come meteore e degli Oasis che seppur vadano avanti a fatica, a causa delle liti frequen-
LUNARFOLLIE tissime tra i due fratelli Gallagher riescono sempre a comporre buona musica come il nuovo singolo “Go let it out”. Dopo quattro mesi di “Lager than life”, finalmente i BSB si sono decisi a pubblicare un nuovo singolo, sto parlando di “Show me the meaning of be lonely” che ci sta proprio bene da sottofondo per una seratina romantica con la vostra metà! Le novità in casa nostra sono molto di meno rispetto a quelle straniere, che fra l‟altro non ci sono tutte, se no una pagina non mi bastava, ci voleva tutto il giornalino!!! Gli Articolo 31 hanno rimesso piede sul pianeta musica dopo parecchio tempo di assenza e ci hanno portato “Senza regole” singolo che anticipa l‟uscita del nuovo album “Xchè SI!”; certo che J Ax deve essere proprio birichino con le sue donne, chissà cosa combina per farsi odiare… Abbiamo sentito, cantato, ballato la bella “50 Special” per un casino di tempo, ed o-
www.lunardi.bs.it/giornalino ra i Luna Pop ci propongono un lento dolce e romantico che porta il titolo di “Un giorno migliore”, che va a pennello nel caso
vogliate abbordare un lui o una lei ad una festa. Da poco uscito anche “L‟odore del sesso” del grande Liga, anche se già avevamo avuto il piacere di ascoltarlo durante la sua esibizione agli Mtv Europe Music Awards 1999. Per gli amanti dell‟hip-hop è uscito il nuovo degli NPA che si intitola “La nave d‟oriente”. Il nuovo dei Delta V si intitola “Il primo giorno del mondo”, hanno fatto proprio bene a cambiare cantante, infatti la nuova sa dare un anima alle canzoni. E poi c‟è il nuovo di Alex Britti, che rispecchia un po‟ lo stile delle altre sue composizioni. Per il mese di gennaio è tutto, sono sicura che anche nel prossimo mese usciranno tanti altri bei singoli nell‟ attesa che accada ciò vi mando un mega saluto!!! Chiara 4^F
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“Waiting for tonight”, ultimo successo della bella Jennifer Lopez, che negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé nella cronaca, infatti, è stata fermata dalla polizia di New York con il suo fidanzato Sean Combs, in arte Puff Daddy, per detenzione illegale d‟armi. La coppia prima del fermo, aveva da poco lasciato un locale notturno, dove in una sparatoria sono rimaste ferite tre persone. Dopo un lungo interrogatorio entrambi sono stati rilasciati. Per Puffy, questi episodi fanno parte della normalità, essendo il “boss” di una gang, non è tutto oro la sua vita, dal 1991 al 1999 ha vissuto degli anni molto pericolosi: risse, sparatorie, le morti del suo rivale 2Pac e del migliore amico Notorious B.I.G., ed ora un altro episodio di violenza che lo porta ancora una volta a parlare di sé. Jennifer, non è più la protagonista di una romantica storia d’amore, ma si è trovata a “recitare” la parte in un film d’azione dove rischio è la parola d’ordine. Cosa non si fa per questi uomini… ma ora per il povero Puffy, la loro storia è solo un ricordo. Jennifer Lopez Waiting for tonight Like a movie scene in the sweetest dreams have pictured us together now to feel your lips on my fingertips I have to say is even better than I ever thought it could possibly be, it’s perfect, it’s passion, it’s setting me free from all of my sadness the tears that I have cried I have spent all of my life. Waiting for tonight, oh
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when you would be here in my arms, waiting for tonight, oh I’ve dreamed of this love for so long, waiting for tonight. Tender words you say, take my breath away, love me now, leave me never, found a sacred place, lost in your embrace I want to stay in this forever. I think of the days when the sun used to set on my empty heart, all alone in my bed tossing and turning, emotions were strong, I knew I had to hold on. Waiting for tonight, oh... Waiting for tonight, oh... Gone are the days when the sun used to set, on my empty heart, all alone in my bed, tossing and turning, emotions were strong, I knew I had to hold on. Waiting for tonight, oh...
Il termine non è certamente nuovo a chi si interessa di leggere di un disco prima di ascoltarlo. Post-rock non è una cruda denominazione per presagire un possibile futuro (o non-futuro) per la musica basata sulle chitarre, bensì un termine certo altisonante e forse ambiguo per proporre una riflessione su quanto è accaduto e sta ancora accadendo nello sfuggente e magmatico universo delle estetiche musicali popolari. In un decennio caratterizzato dal "bombardamento" dei media, dalla globalizzazione dovuta ai territori di internet dagli spazi aperti di uno sterminato mercato sonoro, non è possibile continuare a parlare di rock nei termini in cui lo si vuole legato ad un'estetica e perfino ad un'etica che è ormai scomparsa assieme a uno dei suoi ultimi profeti: Kurt Cobain. Si badi bene: l'etica, non la musica in sé. Quest'ultima ovviamente continuerà finché il mercato potrà fagocitarla e asservirla ai suoi scopi. E' innegabile però che nulla dopo il grunge abbia saputo far incontrare gli opposti allo stesso modo. Il Grunge è stato forse l'ultimo glorioso rigurgito di ribellismo adolescenziale di questo cambio di millenio che abbia raggiunto tutti quanti con la vera, sola forza di una chitarra, un basso, una batteria e una voce. E dopo? I Soundgarden si sono sciolti; i Pearl Jam, già ebbri di nostalgie per i padri del Folk-rock, si sono fatti contaminare da influenze etniche; i Foo Fighters si sono venduti alle Charts di
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MTV; i Red Hot Chili Peppers, pur non essendo del tutto riconducibili alla categoria in questione, sono dei bravi rockettari, ma troppo pazzi e buontemponi per segnare veramente un'epoca. Ci sono poi molti splendidi solisti yankee, ma nessuno ha la forza dirompente di Kurt, il cui sound ha rappresentato l'ultimo grande veicolo di comunicazione intertribale. Questo per quanto riguarda il rock USA. In Europa nei '90 si è avuta l'esplosione del Brit-pop, subito naufragato quando i Blur si sono accorti di avere troppo talento per continuare ad inscenare l'ottusa battaglia da "chi arriva più in alto in classifica" con i cugini scemo Oasis ( i quali, per non deludere i fans, e soprattutto, il proprio portafoglio, ci stanno riproponendo lo stesso identico disco dal '94). I Radiohead "sono" già oltre: hanno varcato cioè, nello smanioso spirito da revival, il periodo beat, per approdare nel museo della psychedelia e trarre qualche timida e rispettosa ispirazione dall'aroma floydiano. Ma si tratta sempre e comunque di rovistare nelle cantine dei vecchi, grandi maestri. Come dopotutto fanno anche Massive Attack, Orbital, Chemical Brothers o Bjork, Portished o Marilyn Manson: il loro sound, più o meno apprezzabile, altro non è che una grande esplosione di musica già sentita le cui schegge impazzite si scontrano e producono rimescolamenti deno-
LUNARFOLLIE minati di volta in volta Triphop o Elettronica o Newmetal. Sono combinazioni studiate a tavolino di generi gloriosi (Punk, Glam, Rap, Dark, Disco, Metal, Reggae e altri fossili sonori) che, siccome nati da presupposti il più delle volte contrari, ne risultano quindi sviliti dei propri significati autentici. Tutto ciò che sta all'esterno di questa grande "Fiera del Già Sentito" è stato chiamato Postrock e rispetta più o meno i seguenti principi: rende quasi necessarie le capacità struentali rifiutando però l'esibizione fine a se stessa della tecnica; non considera fondamentale l'immagine pubblica, la presenza scenica, il travestimento oltraggioso, la spettacolarità; non sfrutta i canali convenzionali di divulgazione di massa; non considera centrale il ruolo del cantante e della voce; non sfrutta la contaminazione elettronica nella scrittura; non considera il limite temporale dei brani una necessità e soprattutto non intende piacervi al primo ascolto!!! Scordatevi le esibizioni di stadio alla Vasco, copertine colorate che conquistano subito l'occhio in bella mostra nei negozi, scolarette agitate con gli ombelichi scoperti o scalmana-
www.lunardi.bs.it/giornalino ti spalmati di emoglobina che invocano gli inferi. Queste non sono le direttive di un nuovo popolo alternativo, ma degli atteggiamenti che non ci possono che far immaginare un nuovo orizzonte non dichiarato, ma indiscutibilmente limpido e visibile, un nuovo scenario futuribile per la musica. Alcuni critici attenti hanno subito coniato il termine Post-rock, creando un grosso equivoco: il Post-rock non è un nuovo genere, ma un termine forse sbagliato che tenta di aiutarci a definire una nuova era del Pop, quella caratterizzata dalle mutazioni, dalle contaminazioni, dalle impossibilità di definizione di generi. Si potrebbe pensare di dividere così l'epoca Pop in quattro fasi salienti: quella del Rock & Roll, quella del Rock, quella del Punk e quella attuale, delle Complessità. Ascoltate qualcuno di questi gruppi, cervellotici, difficili, noiosi, complicati e indefinibili, senza patria, bandiera o frontiera, per accorgervi che c'è movimento sotto una crosta chiamata conformismo: Laika, Pram, Scorn, Moonshake, Sterolab, Tortoise, Gastr Del Sol, Aerial M, Jim O'Rourke, June Of 44, Codeine; Rex, Rodan, Ui, Labradford, Flying Saucer Attack, Jessamine, Mogway, Godspeed You Black Emperor!, Third Eye Foundation, Mouse On Mars, Trans Am e mille altri! Andrea Alberti
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RED HOT CHILI PEPPERS "OTHERSIDE" HOW LONG HOW LONG WILL I SLIDE SEPARATE MY SIDE I DON'T I DON'T BELIEVE IT'S BAD SLIT MY THROAT IT'S ALL I EVER I HEARD YOUR VOICE THROUGHT A PHOTOGRAPH I THOUGHT IT UP IT BROUGHT UP THE PAST ONCE YOU KNOW YOU CAN NEVER GO BACK I'VE GOT TO TAKE IT ON THE OTHERSIDE CENTURIES SRE WHAT IT MEANT TO ME A CEMETERY WHERE I MARRY THE SEA STRANGER THINGS COULD NEVER CHANGE MY MIND I'VE GOT TO TAKE IT ON THE OTHERSIDE TAKE IT ON TAKE IT ON POUR MY LIFE INTO A PAPER UP THE ASHTRAY'S FULL AND I'M SPILLING MY GUTS SHE WANTS TO KNOW AM I STILL A SLUT I'VE GOT TO TAKE IT ON THE OTHER SIDE SCARLET STARLET AN SHE'S IN MY BED A CANDIDATE FOR MY SOUL MATE BLED PUSH THE TRIGGER AND PULL THE THREAS I'VE GOT TO TAKE IT ON THE OTHERSIDE TAKE IT ON THE OTHERSIDE TAKE IT ON TAKE IT ON TURN ME ON TAKE ME FOR A HARD RIDE BURN ME OUT LEAVE ME ON THE OTHERSIDE I YELL AND TELL IT THAT IT'S NOT MY FRIEND I TEAR IT DOWN I TEAR IT DOWN AND THEN IT'S BORN AGAIN HOW LONG I DON'T BELIEVE IT'S BAD SLIT MY THROAT IT'S ALL I EVER
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Nakata & Wheah al centro dell'attenzione! I giallorossi necessitavano di un rinforzo, per i rossoneri, problemi di spazio
pronta la maglia numero otto, quella che lascera' Aleinitchev, la stessa con cui Nakata si e' fatto conoscere al mondo brillando in nazionale.
Nakata e' della Roma
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Weah al Chelsea Il liberiano ceduto in prestito al club inglese fino a fine stagione È successo quello che molti milanisti temevano. George
Definito l'accordo tra Gaucci e Sensi. 30 miliardi, Alenitchev e Blasi al Perugia. Adesso e' ufficiale: Hidetoshi Nakata e' della Roma. Gia' in viaggio verso la capitale, il giapponese firmera' il contratto che lo legherà alla societa' giallorossa per cinque anni. La trattativa, conclusa in un ufficio romano del presidente Gaucci, aveva fatto temere un nuovo rinvio, visto anche l'ostracismo di Mazzone, ma la volonta' comune era di arrivare a un accordo. E accordo e' stato. L'affare Nakata costera' alla Roma trenta miliardi in contanti più' una contropartita tecnica: Aleinitchev ed il giovane Blasi, comunque è affare anche perché attorno al gioiellino richiesto da Capello circolano una gran quantita' di yen e dollari. Soltanto i diritti di immagine fruttano al giocatore la bellezza di 15 miliardi di lire, l'anno. E altri due arriveranno dal Perugia, come buonuscita. Dunque per il giapponese e'
Scheda giocatore: Nato 22/01/1977 a - Yamanashi Nazione - Giappone Altezza - cm 175 Peso - kg 73 Ruolo - Centrocampista Esordio in Serie A - 31 set. 1988 - Perugia- Juventus 3-4 (doppietta)
Curriculum Calcistico Nazione
Stagione
Squadra
Serie
Presenze Gol
Giappone
1997/1998
BELLMARE
A
11
3
Italia
1998/1999
PERUGIA
A
33
10
Italia
1999/2000
PERUGIA
A
15
2
Italia
1999/2000
ROMA
A
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Weah, ex pallone d'oro e re di Milano, comincia una nuova avventura che lo vedrà fino a fine stagione alla corte di Vialli, cioè al Chelsea C.F. Problemi di spazio? Beh forse avere Bierhoff, Shevchenko, J.Mari e Weah era davvero troppo per Alberto Zaccheroni tecnico rossonero, troppa abbondanza e oltre al quasi già dimenticato Ganz parte proprio lui il liberiano. Di questa frazionaria stagione al Milan nessuno scorderà uno in paricolare dei quattro centri realizzati in campionato, e cioè, quello nel derby contro l'Inter. Pensando al presente vediamo subito un ottimo esordio per Weah: con la sua maglia numero 31 ha portato alla vittoria i "Blues" del Chelsea parte con il piede giusto, un goal all'87' è un buon biglietto da visita, e noi gli auguriamo di tornare presto. A cura di F.Franzoni
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sbagli! Per Chiarini Silvia (1P) non ti preoccupare tu sei esente da questa "predizione".
AQUARI0 DAL 21/1 AL 19/2 (NICK CARTER 28/1/80) Sotto l 'influenza di Venere scoppieranno vere e proprie passioni ma attenzione alla scuola, soprattutto deve stare attenta Prandelli Roberta (3C) in matematica.
CANCRO DAL 22/6 AL 22/7 (RICH, FIVE 29/7/78) Marte ti rifarà trovare la grinta a scuola, metticela tutta. Per Libretti Pamela (3L): dovrai scegliere tra due persone a te care, rifletti attentamente. LEONE dal 27/3 al 23/8 (Rich,Five, 29/6/78) Venere purtroppo non vi appoggia, ma non disperate. Dal 10/2 cambierà in meglio soprattutto per Vezzoli Alberto (4 L)
SCORPIONE DAL 24/10 AL 22/11 (LEO DI CAPRIO, 11/11/74) L‟aiuto di Marte ti fa diventare irresistibile e proverete attrazioni straordinari. Capito Fadda Andrea di 5^F?
PESCI DAL 20/2 AL 20/3 (RONAN, EX BOYZONE 3/3/77) L 'inizio di questo nuovo secolo vi porterà gioia e benessere in tutti i campi, consigliamo a Uberti Nicola (4B) di giocare d 'astuzia., ne ha bisogno.
SAGITTARIO DAL23/11 AL 23/12 (BRAD PITT, 18/12/64) Nelle prossime settimane sarai super fortunato/a sia a scuola che in amore. A Bazoli Sara (3B) consigliamo di stare attenta alla salute.. del capello.
TORO DAL 21/4 AL 20/5 (KIAN, WESTLIFE 29/4/80) Il periodo di sfortuna finisce, una bella emozione nascerà in te. Per Biatta Andrea (1F): sarai finalmente soddisfatto.
CAPRICORNO DAL 24/12 AL 20/1 (RIKI MARTIN, 24/12/71) Il freddo sarà implacabile, ma il calore di un abbraccio del vostro partner vi riscalderà il cuore. Fortunata in questo Riviera Stefania di 2^ F.
ARIETE DAL 21/3 AL 20/4 (MARIAH CAREY 27/3/70) Problema con i vostri genitori, un consiglio per Marzi Hilary 10 non farti intimorire e di le tue idee. GEMELLI DAL 21/5 AL 21/6 Camomillizzati! In questi giorni sei diventato/a troppo nervoso/a e cosi' non ti accorgi dei tuoi
VERGINE DAL 24/8 AL 24/) (BILLIE PIPER, 9/9/82) Il vostro partner vi chiederà una prova d‟amore, pensateci bene ! Per il resto tutto OK tranne per Furiani Livio (1^I) che avrà un momento di sfiga acuta. BILANCIA DAL 24/9 AL 23/10 (KEVIN, BS B 3/10/71),Buttatevi! Cogliete l‟attimo! E non ve ne pentirete. Il vostro/a amico/a spasima per voi. Per Ruggeri Vanessa (3^C) developpati!
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PER RONCONI ANDREA 1^D Ciao mio lontano sogno, eccoti lì, bello e unico nel mio cuore. Anche oggi sognerò invano un pizzico della tua attenzione che come sempre resterà un'illusione. Sognerò di poterti dire quanto sei importante per me, ma non lo farò perché dopo avrei nel mio cuore una ferita da rimarginare. Sei importante dentro di me e nemmeno te ne accorgi. Non so a cosa serva gettare al vento i miei sentimenti, forse per sconfiggere quella malinconia che mi assale quando ti penso, eppure l'amore che provo per te non sarà mai ricambiato, eppure io non sarò mai importante per te quanto tu lo sei per me. Nonostante tutto il mio cuoricino continuerà a battere per te! Ti voglio bene! =E=
PER LA 3^D Innanzitutto, "sotto accusa" (se così si può dire) non era la 3^D, ma <(...) alcuni studenti (soprattutto appartenenti alla sezione D) (...)>, per essere precisi. E' proprio per evitare equivoci come quelli creatisi fra noi che ho generalizzato, anche abbastanza ampiamente. Permettetemi, però, una riflessione: come mai vi sentite impuntati così in prima persona senza essere stati , come ho già dimostrato poche righe fa, esplicitamente coinvolti? Forse vi siete riconosciuti in quegli "alcuni studenti"? Temo di sì, ma sono comunque lieta che anche voi abbiate espresso una seconda volta la vostra opinione (più civilmente della prima): d'altronde viviamo in uno stato democratico nel quale, sempre nel rispetto dei diritti altrui, la libertà di pensiero e opinione è pienamente riconosciuta. Irene
PER LE RAGAZZE DI 1^ F Siete tutte simpa! PS: Forza Milan. By il "chiodino"
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PER MARCO A. 1^M Sai cosa hai fatto? Hai rubato il cuoricino della mia cucciolotta, perciò svegliati e non dormire!! By Chiara 1^D PER LUCA BESCHI 4^M Potevi ringraziarmi "meglio" per il biglietto di compleanno che ti ho dato, e potresti anche cagarmi qualche volta... comunque TVB! PS: Passa a trovarmi. By Ila 1^G PER LA FIO DI 1^F Ciao Fio, pensavi che nessuno ti scrivesse un messaggio invece ti sbagliavi. Siamo felici di averti in classe perché sei veramente simpa e balli da Dio. TVBF By Giuly e Ale
LUNARFOLLIE PER LA MONY DI 1^F Monica sei veramente strasimpa e ti voglio bene fx! By Ales PER LA MITICA 1^O Siete grandi!! Vi vogliamo un mondo di bene!! Perché siete stra-simpa. Un grosso bacio! By Nanà e Mony X LAURA 1^D In ogni momento ricordati sempre che: le pagine della vita non si possono strappare bisogna saper voltare pagina e RICOMINCIARE! TVB By -85-
www.lunardi.bs.it/giornalino X CHIARA 1^D Sei stracarina, come ho fatto a vivere fino ad oggi senza vederti? By un tipo di 2^O X PAOLO MARTELLI 3^M Sei solo tu l'unico mio pensiero l'unica mia vita. Sei solo tu il vento che spezza via la mia malinconia. By '85
X LAURA FRUNER 1^G Questo bigliettino non riuscirà mai a contenere la tua grandezza fisica, ma ricordati che tutte le grandezze fisiche sono misurabili!!! Con affetto una che ti vuole bene anche se sei così. By FRANCY
AL BIONDINO (MARCO) DI 1^C Complimenti per il tuo giubbino nuovo stile "A.S.M.", un consiglio,...metti quello dell'Adidas che è meglio!!! By chi ti vede sempre
X RENATA, SIMONA E SILVIA 1^H Se non vi spompate (da sole) vi spompiamo noi!!! By chi non vi sopporta
X ELISA BINI 2^M Fin da quando ti ho visto mi sono innamorato di te!!! TVTBFX By VENTU 1^M
X GILA 2^H Tanti auguri al mio migliore amico. By VALE 2^N
X GICCHIO 4^L Ma S. Lucia ti ha portato la protesi per allungare il lombrico??? Skerziamo. Tvbf 6 unico! ROBY & FEDE
X PASQUALE CURCIO Sei figo fex. By DISPERATA '89
URGENTE: A.A.A cercasi Simone, 26 anni di Castenedolo moro capelli corti, occhi verdi. Se lo conoscete fatevi sentire è importante. CONNY 2^A
X SARDI ANDREA 3^E Ciao Andrea, ti volevo solo dire che mi sono innamorata di te dal 1° giorno di scuola e ti amerò per sempre. TVBF TAT. By 86
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X ALESSANDRA DALLERA 1^D Ciao Amore! Sei la mia vita, vestiti di più con la minigonna perché stai stra-bene! E' da un po' che ti osservo e più ti guardo più mi innamoro di te. TAT By '81 Amoroso X LAURA FRUNER 1^G Sei insostituibile; ti voglio sempre di più, lasciati andare; non essere così timida!! Ti amo. By FRANCESCO
X MARCO EPIS 1^M Ciao bellissimo! Da quando ti ho visto il primo giorno di scuola mi si è aperto il cuore, soprattutto per la tua aria misteriosa; sempre con le cuffie nelle orecchie. So di per certo che ascolti Beethoven, il mio preferito!! Vorrei condividere con te le molteplici passioni che ci uniscono!!! P.S: è da un po' che ti osservo Baci! Baci! La tua "LUDOVICA"
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L'Italia sotto accusa Una nuova stella ha incominciato a brillare sulla "Walk of fame". La famigliola di gialloni venerdì 14 gennaio ha compiuto dieci anni, dieci anni di successo inaspettato che porteranno il loro nome, The Simpsons, a brillare accanto a quello delle più grandi star del cinema. Homer, Marge e i loro tre marmocchi comparvero per la prima volta in Tv nel 1987 al "Tracey Ullman show" con una breve sequenza animata inserita tra i programmi di sempre. Scandalizzarono il pubblico americano e i loro presidente ma comunque piacquero. E piacquero a tutti. Tre anni dopo cominciò la serie vera e propria. In Italia sono arrivati solo nel 1998, molto tempo dopo (come quasi semp r e a v v i en e p er le "americanate"), entrando però dalla porta principale dopo una seguitissima puntata "speciale" in cui gli agenti Mulder e Scully di X-Files indagavano sul signor Burns, il fosforescente proprietario della centrale nucleare di Springfield, scambiato per un alieno su cui investigare. E oggi è più che mai difficile ricordare come dieci anni fa i genitori americani si infuriavano per il modello irriverente che Burt ispirava ai loro figli. O il presidente Bush che disegnava i Simpson come l'esempio di tutto ciò che c'è di più sbagliato nelle famiglie americane. So-
prattutto ora che attraverso quel genere di polemica sono già passati molti altri cartoni animati della "nuova generazione": da "Beavis and Butthead", in onda su Mtv, a "South Park" appena uscito in Italia. Che dire di questo seguitissimo cartone. Certamente stimola la fantasia e rappresenta alcuni tra i sentimenti nascosti che serpeggiano dentro di noi. Certo non possiamo dire che sia un cartone educativo ma ha accompagnato tanti di noi in questi anni e questo significa certamente qualcosa. Elena 2
Sconvolgente è stata la notizia sulla petroliera Erika affondata vicino alle coste bretoni il 18 Dicembre scorso, con un conseguente inquinamento della zona circostante. Sotto accusa è il Rina, (il registro navale italiano) che avrebbe autorizzato la petroliera Erika a navigare nonostante le sue precarie condizioni. Secondo il giornale francese Le Parisien, una sola è la certezza: gli italiani si sono dimostrati meno attenti e non hanno vietato la navigazione, però si è venuti a conoscenza che il certificato attestante la sicurezza della costruzione dell'Erika è stato rilasciato in Bulgaria il 6 Novembre 99 con scadenza il 5 aprile 2000. Sembrerebbe allora che il Rina in fondo non abbia nessuna colpa, sta di fatto però che il 24 Novembre scorso l'Erika ha sostato per quasi 15 giorni in un porto siciliano per manutenzione. Elena
Lunedì 28 febbraio si terrà a Piacenza il VII Convegno interregionale della stampa studentesca. Tema dell‟incontro a cui sono invitate 75 testate studentesche del nord Italia è: “Metagio, quale giornale studentesco nell‟era della telematica”. In detto incontro verranno confrontate le esperienze in atto confrontandole con le nuove sfide tecnologiche. E‟ un Convegno che nasce in collaborazione tra Brescia, Firenze, Piacenza e Torino e saranno gli studenti a gestire in prima persona tutto l‟incontro. Lunarfollie ha partecipato alla preparazione offrendo il suo contributo e non mancherà di essere presente in modo qualificato al Convegno. Con discrezione, ma senza alcun senso di inferiorità, la stampa studentesca sta facendo grossi passi. Nel 2001 sarà Brescia ad Ospitare l‟VIII Convegno.
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Il problema del debito estero che pesa sul destino di molte nazione è oggi uno dei maggiori problemi internazionali. Il debito ammonta infatti all' enorme cifra di 2300 miliardi di dollari, pari a 4 milioni di miliardi di lire. Ci è stato insegnato che le cose avute in prestito vanno restituite. Perchè allora si deve insistere sulla remissione dei debiti contratti dai paesi più poveri? La risposta va brevemente articolata. Il problema del debito estero dei paesi poveri nasce negli anni '70, all'epoca delle due crisi del petrolio. La prima rese le condizioni operate sui mercati finanziari internazionali molto convenienti, favorendo l'accensione di prestiti, ma alla seconda i paesi industrializzati, in particolare Stati Unite e Gran Bretagna, reagirono con politiche che ebbero come conseguenza un grosso rialzo dei tassi di interesse e del valore del dollaro, rendendo assai pesante il peso dei debiti contratti.
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Così molti Paesi in Via di Sviluppo si trovarono con somme enormi da pagare alle banche, molto più alte rispetto a quelle previste nei programmi di rimborso, che non erano in grado di pagare. Di fatto ai paesi poveri non sono state offerte opportunità di sviluppo. Prima sono stati spinti ad accendere prestiti a condizioni che, trasformate dalle dinamiche del dollaro e dei tassi di interesse, hanno reso il debito una pesantissima, insopportabile schiavitù. Quindi sono state imposte decisioni politiche e comportamenti che hanno leso non solo i loro diritti, ma anche la dignità della vita delle loro popolazioni, costringendo i governi a destinare al pagamento del debito e degli interessi le risorse economiche che si sarebbe dovuto destinare a migliorare le già gravose condizioni di vita. (alimentazione, sanità, trasporti…) In conclusione: i paesi poveri il loro debito lo hanno già ampliamente pagato. Riconoscerlo in quest'anno giubilare, rimettere i debiti è un dovere del nord del mondo. Le proposte sul tappeto sono così riassumibili: - provvedere alla cancellazione del debito dei paesi più poveri; - collegare la cancellazione del debito con l'investimento nello sviluppo umano, in forme adeguate ad ogni paese e concordate con i governi e le società civili locali, - Impegnarci personalmente per capire e aiutare chi ne ha bisogno Gima
PIETRE VERSO FLAUTO Si è svolto le sere di martedì 21 e mercoledì 22 dicembre 1999 presso il Teatro S.Afra in Brescia, il concerto di Natale organizzato dal Gruppo Teatrale "L'Alveare" con la collaborazione di "Les Troubadours", un gruppo di musicisti in erba. "La voce, l'arte, il corpo", questo il motto dello spettacolo, durante il quale si sono alternati brani cantati, brani solamente suonati ed altri interpretati con danze. Ma cogliamo più a fondo il senso della rappresentazione: non ci si può, secondo me, limitare a un discorso "stagionale" (passato Natale, chi s'è visto s'è visto…) in quanto sarebbe veramente infelice e gretto. Il fatto, certamente a tutti evidente è questo: circa un centinaio di ragazzi e ragazze impegnati insieme, sotto l'imponente regia della prof.ssa Pagani, che sfoderano le loro abilità nei campi più svariati dell„espressione artistica. E', anche se non "dichiarato" in termini formali, un incontro culturale, fonte d'arricchimento per ognuno dei partecipanti. Gli spettatori hanno avuto, invece, la grande gioia di godere di musica “live” nel vero senso del termine (e non in playback, come spesso accade) che non sempre è possibile ascoltare. Inutile fare elogi al copione: è stata una "grande penna" a redigerlo. Infatti è riuscito a “mixare” intelligentemente testi di illustri poeti italiani (come D'Annunzio, Pascoli, Quasimodo, Ungaretti,
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Montale, ecc.) con sublimi arie eseguite dall'orchestra. Le emozioni che violini, pianoforte, fisarmonica, chitarra e flauto hanno trasmesso sono state profonde ed intense; la musica e la poesia un inno all'amore per l'arte, un amore che ha portato questi ragazzi a mettersi in gioco e a comunicare con efficaci linguaggi non verbali emozioni troppo spesso sepolte dentro di noi. IRENE 3^H
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Aristole nacque nel 384 a.C. a Stagira (colonia ionica nella penisola Calcidica). A diciasette anni entrò nell' accademia e vi rimase fino alla morte di Platone (cioè circa un ventennio). Quando morì Platone, lasciò Atene per Atorneo e per Mitilene (isola di Lesbo), dove si dedicò a ricerche di carattere biologico. Nel 343-42 Filippo di Macedonia lo incaricò di sovraintendere all' educazione del figlio Alessandro (futuro Alessandro Magno); nel 335, Aristotele tornò ad Atene fondandovi la sua scuola detta il "LICEO". Nel 323, alla morte di Alessandro, Aristotele lasciò di nuovo la città, ritirandosi a Calcide nell' isola Eubea, dove morì nel 322. - Dov‟è il mio maestro? Chi ha visto il mio maestro? La voce squillante del giovane Alessandro si diffondeva negli immensi saloni della reggia di Pella. - Possibile che nella reggia della capitale della Macedonia non ci sia nessuno? Né un dignitario, né un se rvo, ne mme no un‟ancella? La reggia sembrava deserta e il ragazzo si avviò verso lo studio del maestro. Spinse con precauzione la porta di legno di cedro, si guardò in giro. Lo studio era vuoto. Sul grande tavolo erano appoggiati alcuni rotoli di pergamena. Il ragazzo incuriosito si avvicinò e riconobbe la scrittura di Aristotele. Srotolò una pergamena e cominciò a leggere ciò che il maestro aveva scritto. “ Il mondo delle idee, separato dalle apparenze sensibili, esiste veramente o è un‟invenzione suggestiva della fantasia di Platone? E se le idee non esistono, è lecito immaginarne l‟esistenza? E‟ vero che le idee sono i principi di tutte le cose? O, invece, il vero principio delle cose, sono gli elementi della natura visibile, come insegnano le scienze naturali? E ammesso che le idee siano il principio di tutte le cose, di quali idee parliamo? Di quelle
LUNARFOLLIE generali o di quelle semplici? Ad esempio: se io vedo un albero, quale idea può rappresentare il suo principio? Quella generalissima di “essere”, perché l‟albero è un ”essere “ o quella altrettanto generale di “ vivente “ perché l‟albero vive ? Oppure l‟idea di tronco ? di radice? di ramo? di foglia? Cioè di tutti quegli elementi che caratterizzano l‟albero? E i principi delle cose che durano soltanto pochi istanti, come una nuvoletta d‟estate, sono gli stessi delle cose eterne, immutabili come le leggi che governano il movimento degli astri. Affascinato dalla lettura, Alessandro non si era accorto che Aristotele, silenziosamente, si stava avvicinando. - Però, sussurrò Alessandro, queste domande avrei potuto farmele anch‟io quando il maestro mi spiegava la filosofia di Platone, se fossi stato intelligente come lui. - Tu non sei meno intelligente del maestro, sei soltanto più giovane e hai tutta la vita davanti a te per porti un‟infinità di domande alle quali cercherai di dare una risposta. E, come tutti gli uomini, commetterai errori e, soprattutto, metterai in dubbio ciò che ora ti sembra verità certa. Tu hai potuto leggere le perplessità che mi suscita la filosofia di Platone, mio maestro. Ed anche a te succederà la stessa cosa con i miei insegnamenti: ciò che adesso ti sembra limpido e chiaro diventerà oscuro e incerto. Ma è giusto che sia così: soltanto per mezzo della critica il pensiero può progredire. - Maestro, perché non credi più nel mondo delle idee? - Tu sai che mio padre era uno scienziato, un medico. Lui mi ha insegnato che il metodo della vera scienza è quello che studia, che analizza la realtà del mondo. E la realtà è molto più ricca di quanto non appaia.Però bisogna saperla analizzare senza trascurarne alcun aspetto. Prendiamo, ad esempio, l'idea di
www.lunardi.bs.it/giornalino uomo. Tutti, quando sentiamo questa parola, crediamo di aver capito di che cosa si sta parlando. - Certamente, maestro. Non vorrai farmi credere che se tu dici "uomo" io non so che cosa tu voglia dire. Non mi sembra un'idea molto complicata. - Tu credi? Pensa che l'idea di "uomo" racchiude questi concetti: essere, vivente, animale, ragionevole, sociale, mortale e ciascuno di questi, a sua volta, ne racchiude altri. - Ma allora parlare dell'uomo o di qualsiasi altra cosa non è affatto facile. Bisogna prima di tutto chiedersi: - Quale concetto vogliamo discutere? E poi parlare soltanto di quello per evitare ogni confusione. - Certamente. Se vuoi capire la realtà è necessario analizzarla in ogni suo particolare. -Allora maestro dobbiamo cercare di ragionare sempre come tu dici. Se ci riusciremo il nostro pensiero ci permetterà di capire tutto. - Quasi tutto, Alessandro, perché rimarrà sempre qualcosa di sconosciuto da scoprire, o un aspetto da analizzare con più attenzione. -Però a me sembra che l‟analisi della realtà ci permetta di conoscerla meglio, ma non ci faccia compiere veri progressi. In fondo noi possiamo analizzare soltanto ciò che già conosciamo. -Questo è il problema al quale sto riflettendo: esiste e, se esiste, qual‟è lo strumento logico da usare perché le nostre conoscenze aumentino veramente? Per esempio: come può un bambino, così attaccato alle cose particolari, avere idee universali? Io credo che le idee vengano tutte dall‟esperienza sensibile. - Certo, maestro. Se io vedo una rosa, i sensi mi fanno conoscere le sue caratteristiche particolari: ha una forma determinata, ha un particolare profumo, ha un gambo sul quale spuntano queste spine e non altre. - Giusto, Alessandro. L‟intelletto, invece, non si ferma ai particolari.
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Coglie in tutte le rose che ho visto i caratteri comuni, quelli che le fanno essere rose e non altri fiori e, unendoli, forma l‟idea di rosa. E per mezzo di questa idea io riesco ad individuare tutte le rose, anche se son tutte differenti, e a distinguerle da tutti gli altri fiori. Alessandro ascoltava senza un attimo di distrazione la lezione del maestro. Gli pareva che fosse la più importante tra quelle ricevute. Ma si poneva una domanda alla quale non sapeva dare una risposta: - tu hai detto, maestro, che le idee nascono dalle sensazioni e le sensazioni le percepiamo per mezzo dei sensi. Noi vediamo un seme, perché i nostri occhi lo vedono. Ma quel seme non rimane sempre uguale a sé stesso, è destinato a diventare un‟altra cosa: un fiore, una pianta. Come possiamo dire di conoscere la realtà, se questa diventa sempre diversa? - Ma il fiore e la pianta non sono qualcosa di diverso dal loro seme.Sono il seme sviluppato,che racchiude in sè la possibilità diventare pianta: è la pianta in potenza. La pianta è l attuazione del seme: è il seme in atto. Ed è proprio il passaggio della potenza all‟ atto la grande legge che regola il divenire della realtà. Così tu ancora non sei uomo , ma hai in te la capacità , la potenza per diventarlo: sei un uomo in potenza.Quando sarai adulto sarai un uomo in atto, ma non sarai un altro. Sarai sempre te stesso. Alessandro rimase senza parole. Più conosceva il maestro e più gli sembrava che il suo genio fosse grande, straordinaria la sua capacità di ragionare, unica la sua chiarezza . - Alessandro, non dici nulla? - Maestro, che cosa posso dire? E‟ tutto così limpido ciò che tu spieghi. Vorrei anch'io riuscire a ragionare come te. - Non è difficile. Basta non dimenticare mai alcune verità asso-
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lute, principi logici che vengono prima di ogni altro e che permettono la nascita di tutti gli altri. Sono talmente evidenti, che non si possono nemmeno dimostrare. - Li posso conoscere? - Certamente. Sono tre - Ecco il primo: "ciò che è, è. Ciò che non è, non è." - Il secondo dice: "Ciò che è non può, insieme, non essere." - Il terzo è questo: "tra l'essere e il non essere non c'è nessun giudizio intermedio" - Questi principi sono le leggi fondamentali dell'intelletto, che devono illuminare sempre il tuo modo di ragionare, se vorrai giungere alla verità. Filippo il grande era morto e Alessandro si preparava ad occupare il trono del padre. Aristotele si rese conto che ormai la sua opera di maestro non era più necessaria. E si avviò, per l'ultima volta, verso la reggia per salutare il suo allievo. - Ora, Alessandro non hai più bisogno di me. Sei re di Macedonia e devi occuparti del tuo regno, difenderlo dai nemici, cercare di renderlo più grande e più potente. - Dimostra di aver appreso i miei insegnamenti, agendo sempre con saggezza. Fa in modo che anche Alessandro, come Filippo, sia detto il grande per la bontà delle sue opere. - Non dimenticherò certamente i tuoi insegnamenti, come non dimenticherò te. Anche se, per conquistare il mondo, fossi in terre lontanissime e sconosciute, il mio aiuto non ti mancherà mai. - So che vuoi aprire una scuola ad Atene. Invidio i tuoi allievi. Spero capiscano la fortuna di avere un maestro come te. Lascia che ti abbracci. Che gli dei ti proteggano. Gli ultimi raggi del sole illuminavano le colonne del tempio di Apollo Licio, accanto al quale si apriva il “Liceo”, la scuola di Aristotele Alla fine della giornata il maestro si stava ritirando nella sua casa, accompagnato, come sempre, da Te-
ofrasto, uno degli allievi prediletti. - Cos‟hai Teofrasto? Mi sembri pensieroso. - Sì, maestro. Sto ancora pensando a ciò che ci hai insegnato questo pomeriggio, mentre passeggiavamo all‟ombra degli ulivi. Sto pensando a quel ragionamento...... - Il sillogismo? - Proprio quello. E mi sembra quasi un gioco divertente. - Ma Teofrasto, chi ti ha detto che ragionare significhi essere tristi, imbronciati, noiosi? Bisogna essere rigorosi, questo sì, ma il piacere della scoperta intellettuale è una delle gioie più grandi. - Ora provo ad inventare un sillogismo e poi tu, maestro, mi dirai se ho fatto bene o no. Dunque: tutto ciò che noi percepiamo con i sensi diviene. - Bene. - Io ti percepisco con i sensi. - Sì..... - Dunque tu divieni. Bravissimo Teofrasto. Hai proprio immaginato un bel sillogismo. Come vedi dall‟unione di due verità, ne hai ricavato una terza. E questo è un modo di allargare le nostre conoscenze. Il loro colloquio fu improvvisamente interrotto dal rumore della porta splancata con violenza. Una voce, resa affannosa dalla corsa, gridò: - Maestro, Alessandro, il nostro re, è morto. - Calmati Eudemo. Siediti. Riprendi fiato e dì ciò che hai saputo. La notizia è giunta soltanto ora da Babilonia. Alessandro è morto per le febbri maligne che lo hanno colpito, mentre stava progettando altre gloriose imprese. Aristotele non disse nulla. Rimase immobile, gli occhi chiusi, il volto improvvisamente pallido appoggiato sul palmo della mano. R ic orda va l‟e nt usi a smo, l‟intelligenza, l‟insaziabile curiosità, il desiderio di grandi imprese del suo allievo più illustre. Ora tutto questo non c‟era più. Alessandro era soltanto un ricordo. La voce di Eudemo lo distolse da
LUNARFOLLIE pensieri tanto tristi. - Ora che farai? - Ancora non lo so, ma credo che dovrò allontanarmi da Atene e dalla scuola se voglio sfuggire alla vendetta dei nemici di Alessandro e miei. Comincerò a preparare le mie cose. Venne il giorno della partenza. Una nave attendeva Aristotele al Pireo, il porto di Atene. Avrebbe condotto il filosofo nell‟isola di Eubea. Accanto a lui solo i due discepoli più cari: Teofrasto ed Eudemo. -Vedo il dolore dipinto sul vostro volto. Ma vi prego non dite niente. A che servono le parole? Vi affido la mia scuola. La guiderete con passione e intelligenza e sarà come se io fossi ancora con voi. Del resto la parte più preziosa di me rimane qui: sono i miei libri che contengono tutto quello che so. Sono vostri. Ad un maestro non è possibile fare un dono più grande. Ora abbracciatemi: il capitano della nave ha già issato le vele. - Maestro, ma laggiù sarai solo, abbandonato da tutti, senza aiuti. Come vivrai? Forse la tua decisione è troppo precipitosa; forse l‟avvenire non è così buio come ti appare. Non dimenticare che non hai commesso alcun male. - No, Teofrasto. Le tue parole mi commuovono, ma tu non conosci gli uomini come li conosco io. Non c‟è bisogno di essere colpevoli per essere perseguitati. - Ma in Eubea sarai come in esilio. - Lo so. Ma non voglio che gli ateniesi, dopo Socrate, pecchino una seconda volta contro la filosofia. Addio.