Anno 6 Numero 7
Gli inizi di maggio vedono un grande avvenimento storico. 11 paesi d‟Europa varano l‟EURO, la nuova moneta della comunità La costituzione della moneta unica è un lungo processo iniziato il primo luglio 1990. Il traguardo è fissato dal trattato di Maastricht al primo luglio 2002. Ci saranno voluti ben 12 anni per arrivare alla meta. Ma cosa è esattamente accaduto. Da lunedì 4 maggio abbiamo l‟EURO ma sarà moneta virtuale perché le parità con le 10 monete che hanno aderito (Belgio e Lussemburgo hanno già una moneta comune)
I.T.C. LUNARDI - BS
verrà fissata il primo gennaio 1999. Per ora abbiamo solo le parità bilaterali. Si è deciso che l‟EURO avrà lo stesso valore dell‟ECU destinato a scomparire il primo gennaio 1999. Quello che accadrà in questi mesi avrà un po‟ del surreale perché sarà una grande prova che ci condurrà a ragionare in modo totalmente diverso. Cambiare moneta è infatti come cambiare lingua madre e sappiamo quanto ciò sia difficile. Dal gennai o 1999 i co mmer cian ti d o vra n no esporre i doppi prezzi. Già il prossimo anno luce, acqua e gas saranno fatturati in EURO co n l ‟ i n d i ca zi o n e d el controvalore in lire. I titoli pubblici saranno emessi in EURO. Nel 2000 si potrà fare la dichiarazione dei redditi in EURO. Salutiamo favorevolmente la
**************************************************** Guardare ai grandi ci aiuta a non dimenticare che tutti siamo chiamati a realizzare la vita in pienezza. Tra i grandi che non possiamo dimenticare, perchè figlio della nostra terra, vi è Giovanni Battista Montini che Brescia sta ricordando a cento anni dalla nascita. Nasce infatti a Concesio il 26 settembre 1897. Compie i primi studi all’Arici come esterno a causa della salute instabile e poi decide di farsi sacerdote entrando in seminario.
Maggio 1998
moneta unica europea ma quello che vorremmo è che nascesse vera ment e il cittadino europeo. Per il raggiungimento di questo obiettivo che ci sembra ancora lontano auspichiamo un sempre più vivo impegno della scuola. A noi interessa essere “EUROGIOVANI ed EUROCITTADINI”, un po‟ meno avere euromonete. La Redazione INDICE Paolo VI Classi quinte Noi poeti Auguri maggio Messaggi Videoludica Mostra L‟Alveare vola Blanche Viaggiare ma dove? Il corpo: (collo e testa) Ma cosa mi dici! Talete Zenone
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2 (segue Paolo VI) E’ un uomo che ama la cultura e il sapere fin da giovanissimo e ben 4 anni (1918-1922) scrisse su quello che potremmo chianare il “giornalino” studentesco del suo tempo che aveva un titolo significativo: “La fionda”. Divenuto sacerdote si dedica per ben 10 anni ai giovani come assistente della FUCI (Universitari) ed è in questi anni che si approfondisce una legame e una sintonia singolari con i giovani. Con loro insiste su alcuni cardini che sono ancora oggi attuali: una formazione integrale, un sapere ampio e aperto a tutte le culture, un impegno
REDAZIONE BARONE SILVIA BONASSI ELEONORA BONDIOLI NADIA BORDOGNI LUCA BRAMI GABRIELE CERUTTI ROBERTA CLAUSER ELISA COELLI FEDERICA CRISTOFOLO FRANCA DEL MEDICO ELISABETTA FUSARI ROBERTA LIPAROTI VALERIO MARTINAZZOLI LINO MATTEI GIUSEPPE PALAMARA STEFANIA PASOLINI ELENA PODETTA ROBERTA SONCINA STEFANO ZANOTTI ELENA ZILIANI GIOVANNA
Lunarfollie viene pensato, prodotto, sta mpat o e distribuito presso il CIC dell‟ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL ciclun@master.cci.unibs.it
LUNARFOLLIE socio politico attivo. D iv en ta qu i ndi s tretto collaboratore di Pio XII essendo da lui chiamato a svolgere il ruolo assai importante di Segretario di Stato. Fine diplomatico, segue con intelligenza sia le v i c en d e i tali an e ch e
di speranza. Riscopriere questo “grande” della nostra terra ci sembra i mp orta n te . A s ettemb re Giovanni Paolo II sarà a Brescia proprio per celebrare questo grande del nostro tempo. Non perdiamo questa occasione che ci viene offerta.
Classi quinte ultimo atto
internazionali offrendo un determinante contributo alla costruzione della pace. N el 1955 è n omi na to arcivescovo di Milano, la terra di S. Ambrogio, e in quella esperienza si rivela pastore attento a tutte le età della vita e a tutte le condizioni di vita. Il 21 giugno 1963 è eletto papa e assume il nome di Paolo VI. Sono gli anni del Concilio, gli anni della contestazione del ’68, gli anni delle grandi scelte del dialogo e dell’apertura di cui Paolo VI è stato sempre convi nto e au torevole sostenitore. Muore il 6 agosto 1978. Vogliamo ricordare questo grande pontefice per la sua “passione” per i giovani che incontrava sempre volentieri richiamandoli alle grandi mete della vita vissuta con impegn o e gen erosi tà. R i c ordav a s p es s o ch e bisogna volare alto, puntare a fare della vita un vero capolavoro sapendo che ognuno ha, se lo vuole, la possibilità di farlo. Essere giovani significa essere creativi e capaci di futuro e
Sono 11 le classi quinte che quest’anno giungono all’ambito ma anche temuto traguardo della maturità. Vorremmo fare ad ognuno di questi nostri amici un augurio per il loro futuro, per la loro vita, per le scelte che li attendono. Non possiamo farlo singolarmente ma collettivamente si. Vi ricorderemo con simpatia. Tornate a trovarci e magari cercate di costituire una “Associazione di ex alunni” che possa diventare punto di riferimento per tutti. Ospitiamo due riflessioni bilancio che ci aiutano a riflettere. *** Sapete quanti giorni mancano al termine dell‟ anno scolastico? All‟incirca 45 al fatidico 13 giugno. Purtroppo per noi di quinta quella data costituisce solo “l‟inizio della fine!”. Aspetto con ansia il giorno dell‟ esame orale per chiudere questo capitolo della mia vita, anche se un po‟ mi dispiace e la svolta mi fa un paura (non so che cosa mi aspetterà domani!). Ripercorrendo questi cinque anni, tanti sono i ricordi che si sovrappongono nella mia mente: i più belli riguardano le gite, gli scherzi fra compagni, le liti e i pianti, le gaf degli insegnanti e i loro momenti di sfogo vocale alla ricerca della pazienza perduta.
LUNARFOLLIE Anche se in alcuni momenti avrei dato qualsiasi cosa pur di non venire a scuola, o mi ha sfiorato l‟idea di bucare le gomme di una macchina parcheggiata in cortile, ora che devo “tirare le somme” sono soddisfatta della mia scelta e ringrazio tutti i professori, perchè mi hanno insegnato molto, non solo a livello puramente didattico. L‟unica cosa che mi dispiace è che, in cinque anni, pochi sono stati i momenti di pura aggregazione. Solamente quest‟anno noi di 5L siamo giunti a formare non il semplice gruppo classe, ma un gruppo di amici che s‟incontra qualche volta anche il fine settimana. Questo è stato favorito dallo scambio che abbiamo effettuato. Per questo bisogna approfittare dei viaggi d‟istruzione e soprattutto degli scambi: momenti di forte apprendimento, di crescita, di riflessione, di divertimento e di apertura verso gli altri. La scuola può dare molto: basta cogliere la palla al balzo! Il Lunardi in particolare offre molte strutture (laboratori d‟informatica, una biblioteca molto fornita) e attività a cui partecipare (il giornalino d ‟ i st i t ut o, i l gr u p p o dell‟Alveare, le competizioni sportive e molte altre). Tutto questo è a disposizione di noi studenti; non dimentichiamoci che in altri istituti i nostri coetanei non hanno nemmeno un decimo di quello di cui disponiamo noi. Dato che ho a disposizione questo spazio, ringrazio tutti quelli che conosco e che in que sti a nnni mi ha nno sopportato (non faccio la lista perchè sarebbe troppo lunga) o che ho dovuto sopportare! Auguro a quelli che restano di riuscire a vivere al meglio la scuola. Giovanna
3 Giovanna è stata una generosa e intelligente redattrice di L u n a r f o l l i e . V o g l i a mo ringraziarla e farle un augurio particolare per l’esame di maturità che l’aspetta. Grazie Gio, sii sempre allegra e generosa come lo sei stata con noi. La Redazione
*** Sono ormai 5 anni che ho finito la prima (e per fortuna), i quadrimestri sono volati e ora siamo alla fine, un po‟ di apprensione forse, ma tutto bene. Ho avuto la possibilità di imparare un sacco di cose, alcune interessanti, altre curiose, altre divertenti, altre ancora niente di tutto ciò. Giunto alla fine posso dire che sono soddisfatto della mia scelta, è un‟ottima scuola e può dare molto agli studenti, le attività organizzate sono numerosissime e nei campi più disparati: teatro, telematica, sport, attualità, per non parlare degli scambi culturali... Ho avuto la fortuna di andare in Olanda, U.S.A. e Finlandia e la ricchezza che ne ho ri cevu t o è i n fi ni ta, confrontandomi con usi e costumi così lontani dai nostri ho conosciuto nuove realtà e amici ai quali sono molto legato. Più che amici sono invece i miei compagni di classe, ho condiviso con loro 5 anni della mia vita, di cose insieme ne abbiamo fatte davvero tante e ci si potrebbe scrivere un libro. Insieme 6 ore al giorno, 6 giorni a settimana, 9 mesi all‟anno... parecchio eh... penso che dopo che ci sarà attribu ito il nostro 60 meritatamente conquistato (se
non altro per la simpatia) ci scapperà una lacrimuccia... Preziosi compagni di viaggio sono stati gli insegnanti, sempre comprensivi e disponibili a rinviare ogni sorta di compito o interrogazione e a dedicarci i loro pomeriggi per lezioni extra e corsi vari... scusate se sono un po‟ ruffiano, ma l‟anno scolastico ancora non è finito... Un grazie anche al personale non docente, in particolare a una bellissima ragazza (21 anni mi pare) che più di una volta mi ha salvato da situazioni poco chiare, non posso farne il nome ma... ok, inizia per “C” e finisce per “laudia”... (un bacione!). Tornando ad essere seri, l‟I.T.C. Lunardi mette a vostra disposizione molte iniziative che veramente possono aiutare a crescere come persona, l‟unico guaio è che spesso noi stu d enti no n n e sia mo nemmeno a conoscenza, perché non ci informiamo, non ci interessa o non abbiamo voglia di aderirvi, ma un po‟ per esperienza e un po‟ per sentito dire, vi consiglio di mettervi in gioco il più possibile, quello che farete in prima persona sarà quello che ricorderete più volentieri. Mi sembra che quest‟articolo stia diventando una predica, perciò vedrò di metterci un punto il più presto possibile... se vi è piaciuto bene, altrimenti fate pervenire le vostre lamentele al Prof. Mattei che mi ha obbligato a scrivere... sperando di non doverlo fare anche l‟anno prossimo, vi saluto. Dan 5 L
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Dentro ciascuno di noi c’è un poeta e tante sono le poesie che nascondiamo nei cassetti, Qualcuno di prima G ha cominciato a tirarle fuori e pertanto ve le proponiamo. Se volete in questa pagina c’è spazio anche per voi!
IMMAGINA Immagina un gabbiano leggero nell‟aria bianco come la neve in un cielo azzurro come un fiocco di libertà sul cuore immagina il mare su cui il gabbiano si posa e pian piano dolcemente ti stringe in un abbaglio di sole immagina questo grande sole caldo come l‟amore di una madre che stringe il suo bambino al cuore immagina il bambino che sogna il gabbiano che pian piano si rifugia nella mia calda mano Alice Sberna 1°G
TU ED IO Rifletto, penso su di te gioco col tuo nome vivo con la tua immagine sogno te. Ma tu non mi vedi non mi senti per te forse non sono altro che una amica confronto te e me e nasce una idea sbagliata e allora ti grido: NON FA NIENTE, TI VOGLIO BENE. Alice Sberna 1°G
MANCANZA Fuori, dall‟amore, esco, dall‟amicizia, rido, per non soffrire. Odio le guerre, odio le civiltà, fuori, dal profumo romantico, esco, dal cielo limpido, rido, pensando alla sofferenza. Nadia Damonti 1°G
CIAO, DIEGO Chissà come passerò le giornate di domani, chissà come passerò le giornate d‟ora in poi, chissà come reagirò al non sentirti più, sarà difficile ma ce la farò. Forse tutto o forse niente o forse la mia stessa vita. La risposta tu la conosci te l‟ho già detta, tante volte. Era un sogno, un bel sogno ma la lontananza lo ha trasformato in un incubo, che solo la tua voce riuscirà a calmare. Ti riavrò come amico o forse mai l‟importante è che tu capisca che ti voglio bene ugualmente.
DALLE CAVE A BOTTICINO Lassù, le cave, che mondo sconosciuto. A valle non s‟ode che qualche mina ma nessuno sa o si preoccupa della storia di queste cave. Nessuno sa, o si ricorda più, di quante persone, giovani e adulti vi hanno lavorato, nè di quei poveri quindicenni morti schiacciati da qualche masso, nè di quanto periodo ci fosse in una giornata, una di quelle tante giornate passate senza sapere cosa le cave sarebbero divenute, in un futuro troppo lontano da riuscire ad immaginare. E quanti uomini, lì, hanno lavorato la cui anima vaga dove hanno perduto la vita. E dalle lastre di marmo chissà quante macchie di sangue sono state pulite e quanti fiori sono stati gettati, per dare vita alla storia, per dare vita a Botticino. Ben pochi sanno cosa significhi essere cavatori; si pensa solo ad un lavoro all‟aria aperta pericoloso e difficile quale è; ma la cui vera anima la racchiudono solo le cave ed è questa la magia per chi lavora lassù. Renata Pinelli 1° G
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Maggio è un mese che ci piace. Finalmente il sole, la natura è esplosa con tutta la sua forza e i suoi colori e poi... è l’ultimo mese di scuola. Eccovi gli auguri e i messaggi di questo mese. 1B NIESI ALESSANDRA SIGNORONI R. TIMELLI VERONICA TRAPLETTI GEMMA 1C FESTA MATILDE MASSETTI V. PASETTI A. 1D BENEDINI GABRIELE FAUSTO SARA REBOLDI MARCO ZENTI SABRINA 1E CO‟ DANIELA DI COSTANZO ESPOSITO LAURA FERRETTI DANIELE 1F ALBERTI LAURA RUMI CLAUDIA VENTURELLI S. 1G AIARDI ZULEIKA DAMONTI NADIA FRATUS AURORA
1I BUGATTI FABIO CROTTI BARBARA GALLERINI N. MARANZA FEDERICA RIZZINI A.
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1L DESPARI MARZIA 1M CANGIANIELLO F. 1N GASPARI M. GHERGUROVICH F. PELLIZZARO R. 2A VOLPINI MICHELA 2B BONICI FRANCESCA LUZZI LETIZIA 2C BRAGHINI BARBARA MORA RAFFAELLA 2D BACCHIOCCHI T. BOROMINI ELISA
2E MASARDI CRISTIAN 2F BONO LAURA MANESTA LIDIA MANTOVANI ELISA ROSSINI MARIAELISA 2I BONARRIGO ELENA ROSSI ELENA 2L SBORDI ELISA SCALVINI ROBERTA 2M OLIVARI SARA 3A BORDOGNI LUCA PIETTA ALESSANDRO 3C ALTOBELLO B. BIANCHETTI PAOLA FOGLIO MATTEO
3D BONFIGLIO F. MASTRANTONIO S. 3E GAVAZZI VERONICA RAFFA LUCA TRECCANI ANNA 3F FACCONI LUISA FATTORUSO LUCIA PLODARI MARIA UNGARO GIULIA 3L BUSIOL LAURA FUSI CINZIA MARTINELLI MIRIAM MORA FABIANA 3M ACERBONI ELENA 4A MARELLI MARIA MOLINARI ERICKA 4B DIONISI FABIO 4D FERETTI LAURA 4F MEDANI MATTEO 4G CERUTTI ROBERTA CODENOTTI PAOLA MARASCHIELLO M. 4H FERLENGHI LUCA GALERI SILVIA MIGLIOLI MARINA 4L GARDANI NADIA MINARI FABIO 4M PANADA MICHELA
5B ANSELMI LAURA GALLI FRANCESCA GARZARELLA LAURA 5C FERRI PAOLA NOSARI MATTEO SAOTTINI FRANCESCA 5D GHIDONI SILVIA OTTONELLI STEFANIA PREGELI DANIELE 5E ROCCA MANUELA 5F BOTTICINI IVAN MACCARINELLI D. 5G BERTELLI A. CARNEVALI DIEGO FACCHINI F. SOLDI MANUELA 5H GHIZZI SARA MONTAGANO ELIO VANZANI LUISA 5I BANDERA ILENIA GHIDINI ROMINA
5L FRANZONI SILVIA SOCCINI GIORGIO ZANOLETTI ELISA 5M OLIVINI ANNA 5N ALGHISI ANGELA FONTANA A. MAGGINI ARIANNA PER MANU, LAILA, LAUR A, VERO, KATIA, CHIARA
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Gnare mi avete reso il viaggio in Grecia un “viaggio” st ra bell o... vi voglio strabene By Ile Ps: have you got something to smoke? AIUTATEMI! Durante lo scambio in Germania mi ha folgorato una canzone dei Chemical Brothers, il titolo esatto non lo ricordo, però sono certa che nello stesso c‟era la parola “...beast...”. Chi di voi possedesse il cd gentilmente potrebbe prestarmelo? Mettereste fine alle mie pene. Grazie in anticipo. By Silvia B. 4^G PER STEFANIA CENEDELLA 4^M Cenedella è molto strana sembra quasi una campana non sta zitta mai un secondo e rompei i ........ a tutto il mondo. Se poi lei da confidenza devi aver molta pazienza narra gesti eccezionali di lei e Chico: animali! Ma fondamentalmente è buona solo che dopo un po‟ ti stona e dopo averla conosciuta la tua privacy è perduta. Lei sa tutto e tutto può ma per favore mollaci un po‟ nonostante tutto questo, è stato solo un pretesto per dirle ancora tutte insieme che in fondo (ma molto in fondo) le vogliamo un po‟ di bene! By le tue colleghe PER LA 3^A Gnari, mi trovo strabene con voi...non cambiate mai; V.V.B.F. By Ile PER “R” Siccome ti sei rivelata così saputella perchè le cose non vieni
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a dirmele di persona invece di nasconderti dietro ad una semplice R? By Tania 2^E PER MICHELA PANADA 4^M Cara Michelina tu sei la nostra stellina. Il 18esimo è arrivato e la rima ci ha stufato perciò...tanti auguri! Ti vogliamo bene! By Mary e Ale PER MARIA E ALESSANDRA 4^M “Oggi non ce n‟è sto con le mie amiche, quelle preferite, non so se mi capite...” Più il tempo passa, più vi sento vicine vi voglio sempre più bene! By Michy PER GIORGIO 4^E Sei bello tutto! Te lo ricordiamo noi in caso non te lo avesse ancora detto nessuno! By C. & A. PER ALE 2^E Anche se non siamo più nella stessa classe e non ci vediamo, ricordati che ti voglio strabene By your Valentino PS: Grazie di tutto PER GABRY ROMANO 1^A Sei forte, sei un mago (se cambi squadra)!. Comprati la merenda una volta tanto. By Leo 1^L PER GIANTS Il cavallo l‟hai lasciato a Parigi? By Grima PER I MASCHIETTI (SI FA PER DIRE) DELLA MITICA 1^I
In particolare vogliamo dire a Stefano Parigi: io con te al cinema non ci vengo più, mi hai rotto tutto il tempo. Oneda: posso darti un consiglio? Prima di metterti il deodorante lavati. Togli gli occhi dalla Monia di 2^I; tanto lei non ci sta. Rongo Trongo: ricorda che non esiste solo quella cosa lì. Impara a leggere. Mafe xxx: resterai forever il mio cucciolo preferito. Non prendertela se ti chiamiamo così; scherziamo. Alberti: hai proprio ragione: Dumbo è proprio stordito. La prossima volta quando gli devo scrivere qualcosa vengo da te, tanto tu sei specializzato in lettere “dolci” non è così? Buga: studia di meno; vedrai che ti fa bene. Anche se siete un po‟ “partiti” e ormai non tornate più, vi vogliamo bene. PS: non avete qualche amico figo da farci conoscere? By Sara Cosio, Sara Bontempi e tutte quelle che vi sopportano PER ORNETTI ANDREA 2^M Unz-unz-unz-unz; rimbalziamo! By Leo 1^L PER GIORGIO TORRI 4^E La Visani mi ha raccontato vita, morte e miracoli di te (e dei tuoi amici) ed è per questo che so il tuo cognome, nome e classe. Scusa la piccola figuraccia che ho fatto, ma sono un po‟ fuori di testa! By quella del bar PER ROBERTA 1^N Nonostatne ciò che la gente dice di noi, ricorda che ognuno ha qua l c osa de nt ro c he val e tantissimo. Abbiamo diritto al rispetto da tutti lottando per averlo e quando non ci riusciamo sorridiamo lo stesso perché comunque sia andata NOI CI SIAMO!!! Roby, goditi sempre la
LUNARFOLLIE vita, ogni attimo vissuto ci rende speciali, lo sei anche tu!!! Buon compleanno!!! By Beg
CIAO!!! Siamo due tipe sole , troppo sole!!! Cerchiamo qualcuno, che si possa consolare!! Se volete conoscerci, venite in 1^N, e chiedete di Bea e Genni. Ciao a tutti!!! Hey tu, si si, dico proprio a te, mi piaci fess, anche se, pultroppo, hai la ragazza. Spero che almeno capirai quanto T.V.B. By Bea 1^N PER CHIARA VISANI 2^I Volevo dirti che ho perso la testa per te!! Se vedi uno che cammina senza testa, quello sono io! By la tua nuova fiamma! P.S. Solo tu puoi sapere chi sono! PER LA CLASSE 2^ F Su alcune verifiche di chimica consegnate in bianco ho trovato scritto: - come dice il poeta Mallarmè: “Il foglio bianco nel suo candore rappresenta la perfezione”. Se dovessimo scrivere tutto quello che sappiamo riguardo alla chimica, potremmo ispirarci al grande Senapazio e dire “busilli, busillis, zero assoluto” P.S. Non abbiamo copiato (per forza, gli esercizi erano tutti diversi) e siamo andati incontro al nostro fetido destino a testa alta. Distinti saluti dai suoi alunni più devoti. I miei alunni più devoti non
7 saranno degli scienziati, ma almeno sono simpatici ! Ida Tagliabue AAA cercasi ragazzi/e che sappiano suonare uno strumento per formare un gruppo musicale! RIVOLGERSI A MIRY (1°M) PER SIMONE 3°F Se i st rac a ri no sei fi go fess.Insomma ci prendi fess passa più spesso per il secondo piano Cosi ti vediamo di più. Michela e Serena PER ROMEO MARCO (2°F) Ciao figaccione com'è?You are our dream, ti vediamo tutti i giorni con i tuoi lunghi capelli neri; sei il nostro Bon Jovi. Con quel tuo sguardo da leone ci fai impazzire. Nei tuoi confronti Leonardo Di Caprio non è nessuno. WE LOVE YOU LEO. By Il meglio che c'è sulla piazza. AD ANDREA 5°F (quello col naso grosso) Sei bellissimo. BY Lucy e Mary PER CAVAGNINI 4°F Dal primo momento che ti ho visto, mi sono innamorata di te! Ti penso sempre e quando ti vedo passare per il corridoio mi batte il cuore all'impazzatissima! So che sei occupato, hai una bella ragazza, sono sicura che in me troverai doti c he lei non può nea nc he i mma gi na re . Sinceramente, secondo me sei sprecato con quella! TI AMO!!! BY LAURA B. 2°F MESSAGGIO PER SPAGNOLI , IL VICE Vogliamo qualcuno che ascolti gli studenti Grazie Luca Sepe
PER PIETRO 1°A Psicologicamente parlando, dal punto di vista sociale, prendendo in considerazione tutti i caratteri a m b i e nt a l i strutturati in un c e r t o comportamento si giunge ad una conclusione fi si ologica comporta me ntale prevalentemente declinata da un sentimento reciproco di unione psico-fisiologica. Per te nutro una paligenica deliberazione del subc onscio prototico dell'antropomorfismo universale .in poche parole: mi prendi fex!!! TVBFCMCLPSTM PER ANDREA BRUNELLI 4^H Non ti ama chi te lo dice ma chi ti guarda e tace BY Chiara PER IVANA 4^H Sei e sarai sempre la mia migliore amica! Non lasciarmi mai! Sei unica! T.V.T.B. BY Samy 3^F PER SARA 1^I Ci credi nel “colpo di fulmine”? Da quando ti ho conosciuto, io ho dovuto crederci: BY Fabrizio PER ELISA 3^C Non mi stupiva il candore del giglio, né mi esaltava il rosso della rosa. Erano solo immagini per me, solo figure, a somiglisnza tua tu il modello di tutto By Fabio Al NOSTRO BINO ANDREA 5^F Ti vediamo ogni mattina all‟entrata della scuola ed è come se tu fossi una luce che rischiara
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i nostri sguardi: Cercaci siam più vicine di quanto immagini! Le 2 abbagliate PER MATTEO TURRINI 2^E Ciao bellissimo, come va? Spero bene, però sarà il caso di imparare a fare salto in alto, almeno 1,60m, vero? E non cadere come l‟ultima volta, che poi ti fai male!! T.V.B.F. By Chiara 2^I PER FLORA LA BARISTA TEPPISTA Sei la mia ossessione notturna. Distruggerò il tuo bar e la tua vita. BY Andrea Alberti P.S. Ti voglio bene PER MARGHERITA 1^N Se lo stile fosse acqua saresti nata affogata. Sei stupenda! By Un ammiratore 3^D PER MARIELLA CADEI 2^ I Ciao Mary wie geht‟s? Ma che strano, ti piaccioni tutti quelli che si chiamano Marco! Smettila di scrivere i messaggi anonimi! Riprenditi... e bevi di meno che ti fa male e gira di meno a Ospitaletto T.V.B.F. non cambiare mai Chiara e Manu
STANCHI DEI SOLITI VIDEOGIOCHI ? STANCHI DI VIDEOGIOCHI “COMMERCIALI” ? STANCHI DI VIDEOGIOCHI ? (mi assale uno strano istinto omicida) Tenetevi a tutto ciò che trovate, tranne che al manto erboso del campo da calcio: non vorrei che la spaventosa forza centrifuga della novità che sto per annunciarvi ci privi del medesimo campo coltivato a cicorie e qualche giovine “ st u d en t e” i g n a r o d el l a situazione; Per coloro che si ritrovassero nel 1° quesito ho l‟incredibile “news” che fa per voi: sugli scaffali dei negozi è comparso il più, il più..., il più....., il “più” di videogiochi, ovvero RESIDENT EVIL 2,, il che ci comunica splatter, gore, zombies, armi a volontà e tutto quel ne viene dietro. Non ho parole: vi assicuro che dopo averne visto, giocato ed osannato la demo ho la gola talmente prosciugata da non poterci tirare fuori null‟altro che un GRIDO TERRORIZZANTE DI ESALTAZIONE !!!!! Secondo gruppo: 300 au tov eicol i , 1 0 tra cciat i speculari più 1 di prova, inconfodibile bollino della SONY... cosa mai sarà? Ve lo dico io: GRAN TURISMO! E badate molto attentamente al numero delle auto: S-P-A-V-EN-T-O-S-O !!! Solo a guardare il replay si ha
l‟impression e di essere comodamente stravaccati sul proprio divano di casa ad osservare appunto le gare di G.T. alla t.v. Degna inoltre di nota la mega-possibilità di potenziare le proprie auto e la possibilità di poterle scambiare con quelle dei vostri amici (tramite memory card oppure via internet per i possessori di pc). Beh, per quelli facenti parte del terzo gruppo ho qui una bella 44 MAGNUM pronta a fare la vostra conoscenza... a voi la scelta! Concludo facendo partecipi i lettori di fumetti made in USA che il mitico, se non di più (anzi, mooolto di più) SPAWN ci ha raggiunti anche tramite PLAYST AT ION (ed i o personalmente circa 7 ore dopo la sua comparsa nel mondo degli umani ero in camera mia a giocarvici). BORDOGNI LUCA “D’OH !!!”
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Nell’anno che ricorda il centenario dalla nascita di Paolo VI Brescia lo ha ricordato con una grande mostra su “Paolo VI e l’arte: il c o r a g g i o d e l l a con temp oran eità . Alcu n e amiche di IV A Chiara, Rossella e Cristina ci hanno offerto le loro considerazioni.
CHIARA: Co s‟ è l‟art e se n o n l‟espressione della propria individualità e la manifestazione di propri sentimenti, siano essi gioia o tormento? Credo che questa affermazione possa riassumere il sinso dell‟opera pittorica di Chagall e di molti altri grandi artisti che hanno caratterizzao il „900 come ad esemio Ronault, Cotcan, Teverini, Fillia, ecc..... Tema che accomuna questi artisti, apparentemente così diversi fra loro è la continua ricerca della “Spiritualità nell‟arte” il bisogno di risalire ad un istituto primario, ma soprattutto la ricerca della “verità” che li spinge a cercare di risvegliare le proprie “intime religiosità.” Questa concezione dell‟arte porta il papa Paolo VI ad accogliere e sostinere l‟opera di questi pittori, attraverso la mediazione del filosofo neotomista Jacques Maritain
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fervente sostenitore di artisti animati dal sincero desiderio di manifestare la spiritualità insita nel proprio animo come traspare in modo suggestivo nelle opere di Chagall, che è ebreo, o di Coctean che è marxista. Per dare voce alle proprie emozioni, alla confusione e alla solitudine, come alla felicità e alla nostalgia, il pittore “non rifugge le forme naturali, al contrario le trasforma, le TRASFIGURA (Ruissettarita in) creando figure surreali, quasi infantili come avviene in Chagall che dipinge immagini “ i b r i d e” ( a n i ma l i c o n sembianze umane) spesso sospese in aria, in cui ricorrono anche simboli ebraici e personaggi tipici delle culture
russa (acrobati,violinisti ecc.): tutte presenze che rivestono un ruolo fondamentale nella memoria dell‟artista, così come la moglie da lui rappresentata con le sembianze di un angelo. CRISTINA: Un quadro di Coctaen che mi ha colpito molto è “Le clute des anjes” del 1951: si tratta di un intellettuale (scrittore, attore, pittore) che mette in
dubbio i dogmi della fede, pur vedendoli come “ via di salvezza”: il drappio rosso dipinto è il simbolo del sacro, ma anche del cambiamento; il pensiero, infatti, è valore sociale e religioso, in quanto il solito risolto a migliorare la condizione dell‟uomo. L‟opera esprime la solitudine dell‟artista che si sente estraneo al mondo, cosciente dell‟ <estraneità> del mondo che lo circonda e che lo fa sentire come <un angelo caduto>. Dalle considerazioni che il poeta è “solo” con i suoi messaggi d‟amore perché il mondo non è fatto di angeli, affiora la visione p essi mi st i ca di Co ctea n (Lacrime solcano il volto dell‟artista). ROSSELLA: Da quesdta società di personaggi come Paolo VI non guardi alla forma di religiosità espressa ma la spinta che le crea. Come Maritain anche il pontefice bresciano vuole aprire le porte a tutti i tentativi sinceramente ispirati alla volontà di cercare la verità. In questo modo abbiamo notato come gli artisti del novecento frasfigurino le forme reali, r ea bola ndole seco ndo meccanismi innescati del proprio vissuto personale che li trasforma in simboli e “allegoria dei sentimenti, emozioni, stati d‟animo, esperienza o idee.
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BLANCHE
Da tempo abbiamo lasciato il “Lunardi”, ma vi torniamo sempre ogni anno, da anni, per vivere l‟esperienza magica qual è quella del “fare teatro con l‟Alveare”. Già!... è bello stare insieme con gli amici negli angusti spazi delle quinte, quando il cuore sembra balzarti fuori e rotolare sulle tavole del palcoscenico lasciandoti privo di forza, in quegli “stanzoni” dove
ci accalchiamo a decine per vestire i costumi di scena, lungo le scale, in un cortile, ovunque ci sia possibile recuperare spazio per “provare”, “riprovare”... fino all‟ultimo. E poi... la linea d‟ombra che ti separa dal pubblico è una sorta di barriera amica su cui appoggiare lo sg u a r d o t i mi d o , a n c o r a impacciato... man mano ti escono le parole, man mano ti muovi su quello spazio che ti sembra a volte troppo grande, a
volte troppo angusto ti senti avvolgere da una sorta di benessere, sei teso ma sei felice, hai ancora, sempre paura ma percepisci chiaramente la bellezza dell‟essere ciò che sei, come sei. Competi solo con la grandezza del testo che interpreti, ti misuri soltanto con il gesto, il movimento... nulla è lasciato al caso, tutto è pensato,
riflettuto... eppure niente è artificioso. L‟Alveare è fatto di noi, continua con noi, attraverso noi insieme: decine e decine di giovani e un manipolo di adulti ai quali portiamo affetto, ammirazione, gratitudine. Son buoni maestri verso i quali il tempo può essere soltanto galantuomo. PierGiacomo Tuveri Francesca Belleri
Vissuto a cavallo dei due secoli, attratto dall’Inghilterra e dalla tradizione ritrattistica di quel paese, era curioso della modernità che fioriva tutto intorno a lui. Pittore dal gesto rapido e sicuro, straordinariamente dotato per lo schizzo, pittore tradizionale, fu ispirato da una poderosa intuizione che lo portò a cogliere l’importanza delle diverse correnti artistiche che agitavano la Parigi dell’epoca e la futura grandezza dei suoi modelli: i nomi più illustri della cultura europea del primo ‘900. La mostra dedicata a Jacques Emile Blanche è a Brescia presso il palazzo Martinengo fino al 14 giugno. Potrebbe essere inportante farsi attrarre da questo grande artista che ha caratterizzato la ritrattistica del nostro secolo.
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Riflessione “pallosa” sui viaggi istruzione Mi è capitata la buona ventura di organizzare un viaggio di istruzione a Firenze e devo ammettere che ritornare nel ca p o l u g o t o s ca n o d o p o un‟assenza di cinque o sei anni è stato entusiasmante. Ho potuto rivedere luoghi noti, ma sempre nuovi e alcuni gioielli pittorici appena restaurati, quali : la cappella Brancacci nella chiesa del Carmine e il Giudizio Universale di Vasari, dipinto nella volta della cupola di Brunelleschi in Santa Maria del Fiore. Dopo una lunga e paziente coda, abbiamo ammirato il luogo dove Masolino e il suo discepolo, Masaccio hanno lavorato spalla a spalla, finchè il maestro, vedendo il talento abissale del giovane allievo non decise di ritirarsi. Nel lavoro di Masolino vediamo una scena di vita fiorentina, gradevole alla vista, ma costruita con una prospettiva ancora incerta e balbettante che ren d e di sa rti co lata la composizione, dall‟altra parte c‟è Masaccio con un struttura prospettica poderosa, il vigore
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plastico dei corpi, la simbologia teologica, l‟espressività delle scene e dei volti. In questo piccolo spazio siamo testimoni del miracolo di una visione nuova che segna uno dei punti centrali, insieme alle architetture di Brunelleschi, dell‟arte del Rinascimento. E la nostra Firenze ci offre la grande civiltà italiana in un‟incredibile serie di capolavori che la rendono uno scr igno inesauribile. Ho in mente la Cappella della famiglia Pazzi, situata di fianco alla chiesa di S.ta Croce: questa potente famiglia aveva deciso di dar lu str o al pr opr io n o me realizzando una cappella votiva, con uno staff di questo tipo: Filippo Brunelleschi per il progetto architettonico e l‟ornato, Benedetto da Maiano per il grande portone ligneo dell‟entrata, Andrea e Luca della Robbia per le ceramiche invetriate dell‟arredo interno.... Che cosa ne poteva uscire se non un capolavoro assoluto? Firenze, che nessuno conosce mai abbastanza ci riserva una dovizie di capolavori assoluti nell‟ambito di tutte le arti figurative. Le mie regazze si sono commosse davanti alle Madonne del Beato Angelico, così spirituali e certe della loro fede assoluta, hanno sostato di fronte alla grande statuaria di Michelangelo al Bargello, dove la perfezione e la sottile tensione muscolare delle statue a tutto tondo si sposa con gli effetti pittorici di chiaro-scuro dei suoi bassorilievi marmorei, per non parlare di altri giganti dell‟arte
mondiale: Cimabue, Giotto, Ghiberti, Donatello ecc... ecc... ecc... Eppure nella nostra scuola c‟è la tendenza a pensare che un viaggio in Italia sia di serie B rispetto ad uno all‟estero, si barattano Firenze, Roma o Napoli con mete che nemmeno v a g a m en t e r e g g o n o i l confronto. Quando poi mi sono resa conto che più della metà della mia classe non era mai stata a Firenze, mi sono chiesta quanti dei nostri studenti conoscono l‟Italia e il suo immenso patrimonio. Ma se non conosciamo ciò che ci appartiene, che è parte delle n o str e ra di ci , se n o n impariamo ad amarlo, come faremo in futuro a difenderlo? Se l‟Italia è per noi un paese straniero, allora le deliranti idee leghiste di secessione della Padania potrebbero essere accolte?!!? Spero che le componenti scolastiche rimettano l‟Italia nella rosa delle mete più richieste restituendole il ruolo di paese di grande spessore culturale che le compete. Defensor artis
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La regione dello psicosoma che ora prenderemo in considerazione include il collo, la gola e la mascella. Questa regione è interessata principalmente all'espressione e alla comunicazione vocale. Ma gli aspetti interiori di questo centro di energia sono anche relati allo sviluppo autoriflesso di un'autoimmagine cosciente e si dice che la gola sia la porta che annuncia l'inizio di un'ascesa emotiva e spirituale nel proprio io interiore. E' qui alla gola che si comincia ad avere un senso più chiaro e conscio dei rapporti con gli altri e con se stessi. Giungendo ad un livello più intimo di comunicazione e d'espressione con se stessi, si incomincia a distinguere i propri limiti e autolimiti, migliorando così il proprio senso di autoidentificazione. Questa regione è perciò interessata sia alla comunicazione interpersonale che all'autoidentificazione. In modo corrispondente, la tensione in questa regione può r i fl etter e di ffic ol tà di comunicazione o conflitti con la propria autoimmagine. Le qualità e le responsabilità duplici di questa regione la rendono doppiamente i nter ess ante , m a anc he doppiam ente difficil e da diagnosticare e comprendere pienamente. 1. il collo è una parte inter essantissima dello p s i c os om a um a no , p e r parecchie ragioni. Innanzi tutto, quando le emozioni ascendono dal ventre e dal petto, entrano nel collo, dove vengono ulteriormente trasformate, da sentimenti in pensieri e parole. Il collo è un altro punto di elaborazione lungo la via del flusso emotivo attraverso lo psicosoma. In un certo senso, il collo e la
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gola possono essere paragonati a vibranti canne musicali, in cui l'energia vitale e l'emozione grezza passano e vengono trasformati in suoni e concetti. Mentre il torace serve ad espandere e ad amplificare questi flussi emotivi, è funzione del collo dividerli e raffinarli, inviandoli alle destinazioni appropriate, nella gola e nel volto. Il collo, inoltre, funge da canale principale, attraverso cui il cervello comunica con il resto dello psicosoma. Come un centralino telefonico, fornisce i collegamenti energetici tra le chiamate in arrivo e in partenza. Data la sua struttura e la sua posizi one, il collo deve c o n t i n u a m e n t e s vo l g e r e mansioni di mediazione tra sentimenti e pensieri, impulsi e reazioni. Quando il numero delle chiamate e delle comunicazioni è superiore a quello che i circuiti emotivi e neuromuscolari possono reggere, le linee tendono a sovraccaricarsi e lo psicosoma registra un segnale che viene immediatamente sentito come tensione. Quando nel nostro collo c'è molta confusione e conflitto, sentiamo il blocco come indolenzimento e dolore. La tensione nel collo può essere solitamente relata ad una situazione in cui un indi vi du o ha ass unto responsabilità superiori a quelle che è in grado di addossarsi tranquillamente. Q u es t o s o vr ac c a r i c o di informazioni e di esperienze si registra, forte e chiaro, sotto forma di "dolore al collo". Quando tale abuso è continuato, la tensione diviene un atteggiamento psicosomatico cronico e, a questo punto, il collo, un tempo flessibile, diviene rigido limitando così il suo movimento verso l'esterno e il flusso degli impulsi e dei sentimenti che vi scorrono.
Poiché la principale funzione psicosomatica del collo è quella di "mediatore", in esso la tensione è spesso accompagnata da conflitto e tensioni almeno in un'altra regione importante dello psicosoma. Di conseguenza, è quasi impossibile diagnosticare la natura specifica della tensione ritenuta nel collo. Per avere una comprensione più chiara della fonte della "irrespons abilità" o della "incapacità di far fronte agli impegni assunti", bisogna includere nell'analisi il resto dello psicosoma. Innalzandosi sopra le spalle e il torso, il collo funge anche da piedistallo su cui poggia la testa. La forma e la posizione del piedistallo, influenzate dal tipo di emozioni che animano i m us c oli r el ati , i ndi c ano frequentemente l'atteggiamento cronico con cui un individuo "affronta" il mondo. Una testa tenuta cronicamente in avanti, di solito indica un individuo che affronta il mondo innanzitutto con la testa, con l'io razionale e, successivamente, con il corpo, con l'io senziente. La testa ha funzione di squadra di ricognizione psicosomatica e precede il corpo per studiare il terreno e valutare le condizioni psicologiche prima di far procedere il resto del convoglio. 2. il segmento orale: gola, mento e mascella. Questa regione dello psicosoma è responsabile di una vasta gamma di azioni espressive, come parlare, piangere, ridere, mordere, sorridere, accigliarsi, fiutare, m angi ar e , sputare, urlare e inghiottire: si può, a l l o r a ,
LUNARFOLLIE capire che la salute e la vitalità di questa regione corrisponde ad un flusso ininterrotto di tali azioni ed emozioni. D'altra parte, quando queste azioni vengono limitate, possono seguire blocco e tensione. E' sorprendente la quantità di esperienze emotive che r es ta n o r i t e nu t e nel l a mascella, nella gola e nella bocca. La varietà dei modi in cui il segmento orale del volto si p u ò p o s i zi o n ar e s o n o innumerevoli, e lo sono anche le emozioni e le esperienze c he s tr uttur a no q ues ti atteggiamenti del corpo. In generale, però, la tensione della mascella riflette un certo blocco dell'espressione delle emozioni e delle comunicazioni verbali. Come il collo, il segmento orale è psicosomaticamente relato ad una grande varietà di sentimenti. Inoltre, è una regione dello psicosoma difficile da leggere esattamente o rapidamente dall'esterno. Per ricavare un quadro della personalità complessiva e del tipo di emozioni che uno può esprimere o non esprimere, è importante collegare questa regione alla respirazione, alla s tr uttur a tor acic a, all a posizione della pelvi e al modello del linguaggio. Poiché la mascella esprime molti sentimenti originari di altre parti dello psicosoma, di solito la tensione in quest'area si sviluppa in concomitanza con qualche altra parte relata. Ci si può rendere conto, allora, come la mascella non sia tanto originatrice di emozioni, ma traduttrice e comunicatrice delle stesse. Perciò, per scoprire la fonte iniziale della tensione della mascella bisogna esplorare l'intera dinamica dello psicosoma. G.C. Moroni
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Dalla II B, classe che si autodefinisce ”modello”, ricevia mo questo “florilegio” di frasi attribuite ai p ro fe sso ri . Li pu bb li c hi a mo declinando ogni responsabilità che viene assunta direttamente dalla classe. PROF. ADAMI (inglese): "Pizzinato,....Pizzolato... alla lavagna!!!" (alias Pellizzato Paola) "Guanina Varnati" (alias Guarnati Vanina) "Tè bestia!!!! .....Ma sei impazzita?" "Ci sono delle pronuncie dove ci si sputa addosso. E' tutto uno sputarsi, perciò quando insegno sto' lontana. Se volete imbrattare gli specchi di casa vostra, esercitatevi!" "Plof, vi abbioccate?! Sarà la letargia??" "Ti bacio le mani se mi lavi la lavagna." "Non ti disturberebbe se per caso ti chiedessi di pulirmi la lavagna, per cortesia?" "Ciao sandwich come stai? Io bene." "Come siete ignoranti!!!" "Savoldelli hai capito?" "Si profe" "Non perchè tu sia la più scema, potevo dire anche la Pellizzato o la Lombardo." "Che computer bastardo!!!!!" "Tommaso Crocera" (alias Tom Cruise) "Brad Pozzo!" (alias Brad Pitt) "Taglietti lo do' per disperso ....ma cosa fa'? Scappa? Non vuole più vedermi? Non lo perseguito mica! Si può stare qua tutti insieme lo stesso!!!" "Gigliotti, cosa bofonchi? Parli in Veneto?" "E' una famiglia imbesuita!" "Interrogasiù o corresiù!" "Boglioni leggi come un'analfabeta....scusami!!!" "Bonici ti scateni di sabato al pranzo!"
"La nascita è un trauma, il neonato poveraccio deve uscire...è il più brutto giorno e poi per fortuna nessuno si ricorda!" "Se uno gli da' del cretino troppo velocemente quello non raccoglie!" "Perchè non hai alzato la zampina?!" "Va bene contraddicete queste frasi?!" Prof. AMMIRATI (Fisica) "Ho le orecchie appiccicate al di dietro!" "Mi sono tenuto alto!" "L'esercizio sta andando sull'erotico!" "Gigliozzi!" (alias Gigliotti) Prof. LACAUD (Conv. Francese) "Come classe modello siete un pò lofe" "La parte dopo la faremo la settimana scorsa" Prof. LIPAROTI (Tecnica) “Bezzi tu non hai problemi, tu sei un problema!!" "Caridi non si sa se sei iscritta all'ITC Lunardi o al corridoio dell'ITC Lunardi!!" "Bezzi disturba per il solo fatto d'esistere" "La vostra ignoranza è abissale" "Nel vostro caso l'istruzione pubblica ha effetti distruttivi!" "So che per voi ragionare è un'impresa difficile" "Mi sfugge qualcosa.....non mi sembra il libro della mia materia....!!" "Profe ma lei lascia da mangiare a S. Lucia?" "Ma che se ne vada al ristorante!!!" "Quando vedo Bezzi vedo la mia immagine riflessa" Prof. LOMBARDI (francese) "In Francia ci sono due bagni: uno per lavarsi, l'altro... beh... per fare le altre cose!" "Dì a quelle due scimmie di entrare!" "Andiamo avanti.. se no non andiamo più avanti!"
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"Nelle frasi bisogna cercare il soggiotto" "Io gli presento le miei più sinceri condoglionzi" " Uh la la la! Dov'è il cancellino?!" "Che libro avete di conversazione?" "Lire c'est facile" "Ed è facile?" "Sì!" "Eh.... pota, c'est facile!!" Prof. PEDRINI (matematica) "Siete skizzoidi!" "Io vi lascio tutte le fantasie erotiche!" "Io non so neanche chi è Leonardo Di Cambio!" Prof. POLLONI (italiano) "Pag.374.Ah! No 324......non ci vedo!!!....ma con gli occhiali ancora meno!" "Il gorilla dietro le s.......balle" "E' tutta in tiro!" "Ma siete un pò tarde però!" "Siete pure scoordinate mentalmente!" "Se non vi ho dato i testi di Gesualdo Buffalino è perchè non vi ho considerato all'altezza!" "Bezzi vai in biblioteca...e non tornare!" "Non Luzzi ma Luzi,con una F sola!" "Io dubito delle tue capacità mentali!" Prof. WORREN (cove. inglese) "Perchè ho l'impressione di parlare da sola?" "Ansi, ansi! Tu ride ma io capiscio di più!" "Pirocrita!"
(ovvero ipocrita)
"I diti dei piedi" "Le polpacce!" "Le dite delle mani" "Le gnocche!" (ovvero le nocche) "Tu fuma.tu muore! Tu è in categuria che prende cancro!" (IN ONORE DEI PROF. DELLA MITICA 2°B 97/98)
Talete nacque a Mileto, antica citta' dell'Asia Minore (624 - 545 a.C.) e il toponimo accompagna il suo nome per contraddistunguerlo. Fondo' la scuola ionica e Aristotele lo considero' il padre della filosofia fisica. Fu il primo a ricercare scientificamente il principio di tutte le cose che identifico' con l'acqua. Introdusse in Grecia le conoscenze egizie e mesopotamiche e si conquisto' fama di grande matematico e astronomo. Predisse l' eclissi di sole che ebbe luogo il 28/5/585 a.C. Studio' le proprieta' dei triangoli e ricavo' l'altezza delle piramidi in base alla lunghezza dell'ombra che proiettavano. Elaboro' un Teorema di geometria elementare secondo cui dato un fascio di rette parallele i segmenti che coincidono su due rette ad esso trasversali costituiscono delle grandezze direttamente proporzionali.
Ormai, a Mileto, lo conoscevano tutti. Aveva sempre lo sguardo rivolto verso il cielo e più di una volta, camminando per l‟agorà, aveva urtato qualche passante distratto come lui. Ma nessuno lo prendeva in giro: sapevano che Talete studiava il moto delle stelle, della luna, del sole; aveva determinato la durata delle stagioni, dell‟anno, dei mesi. Ora stava addirittura studiando il modo di misurare la grandezza del sole. Anche coloro che non erano del tutto convinti dell‟esattezza dei suoi calcoli e dei suoi studi non si arrischiavano a discutere con lui, soprattutto dopo che, incurante dei sorrisini ironici dei suoi concittadini, aveva predetto l‟eclissi di sole del 28 maggio di q u el l ‟ a n n o , ch e si er a pu ntu al ment e ver i fi ca ta l‟ammirata meraviglia degli abitanti di Mileto. Dunque, quella mattina Talete passeggiava per l‟agorà seguito dai suoi allievi e discutendo animatamente con loro. Ma, co ntraria m en te a qu ant o credevano i suoi concittadini, non parlava nè della probabile grandezza del sole, nè delle
leggi che governano il moto delle stelle e della luna, nè dei principi immu tabili che regolano i fenomeni fisici. Rivolgendosi ad uno dei suoi allievi diceva: vedi, Anassimandro, se sono immutabili le leggi che governano il movimento del sole, della luna e delle stelle, se sono immutabili le leggi che governano i fenomeni fisici, ci deve essere anche qualcosa di immutabile, di costante in tutte le cose, un elemento da cui hanno origine tutte le cose del mondo. Una sostanza che si trovi in ogni essere. Già. Ma qual è questa sostanza? Maestro, rispondeva Anassimandro, nessuno finora è riuscito a trovare una risposta a questa domanda. Soltanto i miti, che gli antichi ci hanno tramandato hanno cercato di fornire u na spiegazione, ma, come tu ci hai insegnato, i miti sono soltanto belle favole: non sono verità, non sono scienza. Eppure, ribattè Talete, bisogna che ci sia una risposta.
LUNARFOLLIE Dobbiamo pensarci tutti. Ecco. Questo è il nostro compito: trovare una risposta alla domanda: - Qual è la sostanza immutabile che si trova in tutti gli esseri? Quando ci incontreremo di nuovo, confronteremo le nostre risposte e, forse, se discuteremo con animo sereno, riusciremo ad avvicinarci alla verità. Dopo qualche giorno gli allievi di Talete si ritrovarono nuovamente nell‟agorà e, in a t t e sa d el ma es t r o , si scambiavano le proprie opinioni. - S ec o n d o me, d i c e v a Callimaco, la sostanza che si trova in tutti gli esseri viventi è il sangue. Non esiste un essere vivente, uomo o animale, che non abbia sangue. - Ma i fiori non hanno sangue, eppure nascono, crescono, muiono come tutti gli esseri viventi, ribattè Tesicrate. - Secondo me, la sostanza da cui tutte le sostanze hanno origine è il sole, affermò con convinzione Melisso.
15 Se non ci fosse il sole non potrebbe esserci neanche la vita. - Ma come può essere il sole l‟origine di tutte le cose, se, con il suo calore, può distruggere p i a n t e , a n i ma l i , u o mi n i facendoli morire di sete? Osservò Aristeo. - Io credo, intervenne a questo punto Aristippo, che le nostre discussioni non possano servire a molto. Probabilmente nelle nostre risposte sono mescolate verità ed errori....Ma ecco il maestro. Sentiamo che cosa ci dirà. - Maestro, sei riuscito a trovare una risposta? - Trovare una risposta non è difficile. Anche voi, ne sono sicuro, ne avete trovate alcune. Il difficile sta nel trovare una risposta che possa resistere alle critiche. - E tu, maestro, ci sei riuscito? - Forse. Forse ho trovato la risposta che tutti noi aspettiamo. - Davvero, maestro? Dilla anche a noi. - Proviamo a riflettere.Il
nutrimento di ogni essere vivente, uomo, animale o pianta, è umido o contiene una certa quantità di acqua. I semi di ogni pianta sono pure umidi, non solo, ma germogliano e crescono nella terra irrigata e, dunque , umida. Un uomo, senza acqua, muore come un aimale o una pianta. inoltre una certa quantità di umidità è in utte le cose. Dunque la sostanza che si trova in tutti gli esseri viventi e in tutte le cose è l‟acqua. Perciò non può essere che l‟acqua la sostanza da cui tutti gli esseri sono generati. Infatti, aggiunse Talete, con grande convinzione, anche la terra è tutta circondata dall‟acqua dell‟oceano, e galleggia su di essa come una mmensa isola di legno. L‟acqua sostiene la terra e questo è un segno degli dei. L‟acqua, penetrata dalla potenza divina, è quindi l‟origine di tutte le cose.
489 a. C. NASCE ZENONE DI ELEA. "PADRE DELLA DIALETTICA" (lo dirà poi Aristotele) LUI E' IL PRIMO A METTERE IN CRISI LA PRETESA DEI PITAGORICI DI RIDURRE TUTTA LA NOSTRA REALTA' A NUMERI. LA FILOSOFIA DI ZENONE SARA' TUTTA VOLTA A DIMOSTRARE L'IMPOSSIBILITA' DEL MOVIMENTO E DELLA MOLTEPLICITA'. (celebri i 4 argomenti: Achille e la tartaruga, la freccia, lo stadio, la dicotomia)
Camminava tra le mercanzie dei venditori al mercato di Elea e osservava con curiosità la folla chiassosa e colorata, che guardava, toccava, soppesava pesce, olive, orci di vino, di grano, di olio, fichi, uva, discuteva il prezzo, commentava a voce alta la qualità delle merci esposte. - Zenone, non penserai di mangiare le mie olive, lo apostrofò un venditore. Se le mangi diverranno parte del tuo corpo e, dunque, si trasformeranno e ti trasformerai anche tu,
dopo averle mangiate. E che dirà allora il tuo maestro Parmenide? Se la varietà e il cambiamento delle cose sono soltanto una illusione dei sensi, caro mio, sarai costretto a morire di fame, perché tu crederai di avere mangiato, ma non sarà vero. Sarà soltanto una illusione del tuo stomaco. E scoppiò in una fragorosa risata imitato dai vicini che avevano udito le sue parole. Zenone si allontanò dal mercato convinto che i commercianti non sono fatti per la sapienza, ma
16 pensò al modo di prendersi una rivincita. Aspettò alcuni giorni e ritornò al mercato mentre i venditori stavano riponendo i loro prodotti. - E allora, non sei ancora morto di fame? gli chiesero. Se non sei morto vuol dire che hai mangiato. E che cosa hai mangiato di bu ono? Un granchio cotto sulla pietra? Olive verdi? Fichi maturi? Raccontaci i tuoi pranzi e raccontaci anche che cosa ne pensa il tuo maestro Parmenide. Ma Zenone, senza perdere la calma rispose: - Voi siete convinti che tutto sia in movimento e che tutte le cose cambino. Ma voi sbagliate, perché il movimento, come dice il mio maestro, é solo un inganno dei nostri sensi. Sembra che le cose cambino, ma in realtà non cambiano affatto. - Ma che cosa ci racconti? Guarda la moglie di Cebete. Quando l‟ha sposata, alcuni anni fa, era sottile come lo stelo di una spiga; ora é tonda e grossa come una giara d‟olio. E tu dici che niente cambia, perché il movimento non esiste? - Ascoltami bene, replicò pazientemente Zenone. Tu hai visto di certo una freccia volare nell‟aria. - Certo. Ogni volta che vado a caccia. - Ma una freccia che vola, nel luogo dove si trova é ferma o si muove? - O dei celesti! Se è in un luogo, in quel luogo é ferma. - E nel luogo dove dovrà volare non é ancora. Quindi: là non c‟è; qui é ferma. Dunque la freccia é ferma. - Eppure hai torto Zenone: Io non capisco il perché, ma hai
LUNARFOLLIE torto. - Allora, Licone, secondo te il movimento esiste. - Ma certamente. Che domande mi fai? - E quando si può dire che un corpo é in movimento? - O bella, quando in un dato tempo percorre un certo spazio. - Bravo, Licone. Però tu sai che lo spazio, come ogni corpo, é costituito da tanti punti. - Certamente, Zenone. - E ogni parte di un corpo o dello spazio può essere divisa in parti sempre più piccole. - E‟ vero. - Dunque é possibile dividere un corpo e lo spazio in una infinità di punti. - Mi pare che non lo si possa negare. - E allora: come si può percorrere un numero infinito di punti in un tempo finito? L‟infinito non può stare nel finito. Tra gli ascoltatori si diffuse un sil en zio i m barazzat o. Il ragionamento di Zenone sembrava inattaccabile. Eppure ci doveva essere il modo di dimostrare che sbagliava. Fu Antistene che improvvisamente esclamò: - Tu parli in modo convincente, Zenone, ma hai dimenticato una cosa. - E che cosa? - La velocità. Un corpo si muove o attraverso un corpo o attraverso lo spazio, perché possiede una velocità maggiore dell‟altro corpo o dello spazio. - Tu parli di velocità, Antistene. Secondo te, dunque, se due corpi hanno velocità diverse, il più veloce dovr ebbe necessariamente raggiungere il più lento che lo precede. - Ma è una cosa che sanno tutti. - Potrei facilmente risponderti
che tutti credono di saperla, perché tutti sbagliano. Ma preferisco riflettere con te su questo fatto. Prendiamo per esempio una tartaruga, animale molto lento come sa ppia mo, e immaginiamo di posarla su un lato di questa piazza. Al lato opposto mettiamo Achille, che per la velocità nella corsa, è stato soprannominato “piè veloce”. Ora, la domanda che ti rivolgo è questa:- Riuscirà Achille a raggiungere la tartaruga? - Queste domande, Zenone falle a un bambino. Anche lui ti sa rispondere. - A te pare una domanda sciocca. Ma devi ricordare che Achille dovrà arrivare al punto da cui è partita la tartaruga, la quale non sta ferma, ma si è mossa nello stesso istante in cui Achille ha iniziato la propria corsa. Perciò quando l‟eroe giunge al punto di partenza della tartaruga, essa è già più avanti. E così sarà per tutti i punti successivi. La conclusione è che Achille non potrà mai raggiungere la tartaruga. Come vedi, Antistene, il movimento è solo una illu sione che ci viene comunicata dai nostri sensi. Antistene non riusciva a n a sc o n d er e l a p r o p r i a contrarietà, ma non riusciva nemmeno a controbattere le argomentazioni di Zenone. Allora, spazientito, si alzò in piedi e si mise a camminare avanti e indietro, esclamando: - Io cammino. Io mi muovo e questo è un fatto. E un fatto è più forte di tutte le tue parole, Zenone.