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Sedici anni… pag
SEDICI ANNI, La foto nel cassetto
« Go home, get ahead, light-speed internet I don′t wanna talk about the way that it was » As it was, Harry Styles
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«Guardarsi allo specchio non è difficile, ma insolito»
Purtroppo, o per fortuna, possiamo guardarci migliaia di volte, ma avremo sempre qualcosa da imparare, una nuova sfumatura in quell’apparentemente comune riflesso.
Per mettere a fuoco quell’immagine, però, è necessario interrogarsi riguardo il nostro passato. Sembra semplice leggendolo su carta o sullo schermo, ma nel concreto… è doloroso parlare del proprio passato, sereno o travagliato che sia. L’ho visto coi miei occhi, quel venerdì sotto il sole delle 18,
che andava calando… come l’esperienza scout sia una scusa per evadere… Scomodo parlare di quel mondo; come fosse una foto che è sempre stata esposta sulla mensola, e ad un tratto diventata talmente dolorosa da osservare da essere nascosta nel cassetto dei maglioni, tra la lana calda e i vecchi ricordi.
È vero che siano proprio le “domande cattive” a raccontare molto di chi hai davanti. C’è un gioco che mi è particolarmente caro, chiamato “speed date” proprio in relazione con la diffusa dinamica di appuntamenti.
Ricordo domande come “Qual è stata la tua prima cotta?”, “Qual è il tuo più grande rimorso? E il tuo più grande rimpianto?”.
Non sono solo domande che portano ad instaurare legami più profondi con chi hai davanti, ma anche con noi stessi.
Invece di scappare dal passato, nascondere quella fotografia, prendiamola insieme con entrambe le mani, togliamola dalla cornice, ricordiamo. Ilaria Piceni 3DL