Anno 9 Numero 6
21
I.T.C. LUNARDI - BS
Marzo 2001
marzo: la tanto attesa primavera è ritornata anche quest’anno. L’arrivo del bel tempo e l’aumento della “temperatura” rallegra l’umore, tonifica lo spirito e rinnova in ognuno la metafora della rinascita dell’amore, di quel sentimento di affetto profondo ed emozionante che proprio in questo periodo ci fa sentire più energici, e più romantici. Tutto ciò è favorito dal vigoroso risveglio della natura dove vediamo sbocciare nuove gemme che si trasformeranno in fiori e frutti e che ci portano involontariamente (o naturalmente?) a provare sentimenti nuovi e puri. Questa è la primavera vissuta da noi. Ma come è vissuta questa stagione negli altri paesi? Come vivono la primavera, cioè la rinascita dell’amore, le donne afgane che vivono costantemente coperte dal chador?
Che genere di primavera ci può essere per loro? Come la vivono le donne dell’Africa centro-meridionale che vengono sottoposte ancora giovanissime (praticamente bambine) a pratiche tribali co-
me l’infibulazione, la segregazione… Com’ è la loro primavera (e come sarà l’estate, l’autunno e l’inverno) Riflettiamo sul significato della nostra primavera, godiamo pienamente del
meraviglioso e affascinante risveglio della vita, ma interroghiamoci anche sulla primavera di coloro che non avranno mai la possibilità di viverne una. Faby.
2
www.lunardi.bs.it/giornalino
LUNARFOLLIE re che è bene maltrattare chi si comporta come un verme. O peggio ancora, che alcune persone meritano di essere trattate duramente perché non hanno sentimenti che possono essere feriti. L'uno per cento di cinquemila fa cinquanta, e l'uno per cento di 550 mila, tanti sono
REDAZIONE ALOISI VALERIA 3N BATTAGLIO 1E BAZOLI SARA 4B BEDUSSI FRANC. 1E BETTINI CHIARA 4D BIANCHI IRENE 4H BUBBA LAURA 4F COELLI FEDERICA 4L CUCCHI MANUELA 4F FRANZONI FABIO 3B GALATI ALESS. 2B GANDINI ELENA 4B GRECO RAMONA 3B GUERRESCHI SARA 3B MAESTRELLI A. 4F MARIANI ANDREA 4D MARTINAZZOLI LINO MATTEI GIUSEPPE MEREGHETTI C. 4F MINO LARA 4F NOVENTA R. 4F OLIVA FABIANA 4D PASINETTI ELENA 3L PASOLINI ELENA 4L POSSENTI FRANC. 1E RUMI CLAUDIA 4F SANDRINI MARIKA 2B STABILE SILVIA 1E TARANTINO LUCA 4B TIRABOSCHI VALE. 4F VANTADORI VALE 3B ZANARDELLI K. 4F ZEGGAI MIRIAM 3H ZUBINI SARA 4B
Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIC dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL ciclun@master.cci.unibs.it
Ma come sono questi benedetti giovanissimi, cosa vogliono, cosa sognano. L'immagine del teenager che viene fuori da una recentissima indagine del Centro Europeo dell'Educazione, condotta su oltre cinquemila studenti quindicenni e commissionata dal ministero della Pubblica Istruzione, è completamente diversa dallo stereotipo che viene normalmente proposto all'opinione pubblica. Conferma la costante superiorità delle ragazze sui loro compagni maschi, e non solo nel profitto scolastico. Le teenager risultano più attente ai rapporti interpersonali, meno inclini alle reazioni umorali, più pronte a domandarsi perché hanno sbagliato e a trovare le soluzioni. Se la prendono meno dei maschi con la jella o il destino cinico e baro se un compito in classe non va bene. Certo, la scuola non è considerata un paradiso terrestre. Se non altro perché al suo interno vivono persone, grandi e meno grandi, che sono l'espressione del contesto sociale nel quale vivono e sono cresciute. Quindi non è il caso di evocare l'immagine della scuola allo sbando se l'uno per cento degli studenti intervistati si è detto d'accordo a picchiare i compagni fastidiosi solo per dare loro una lezione. Oppu-
i quindicenni che frequentano le aule scolastiche, fa 5 mila e cinquecento. "Si tratta di casi patologici, di comportamenti e pensieri che derivano da una situazione esterna molto difficile - commenta il professor Benedetto Vertecchi, direttore del Cede, e coordinatore della ricerca è una frangia marginale. Ma questo non vuol dire che dobbiamo ignorare il problema. Ma il leitmotiv della ricerca è la chiara e costante capacità delle studentesse ad affrontare meglio gli episodi negativi della vita scolastica, dei rapporti con i compagni e con i professori, rispetto alla media dei maschi. Ecco un esempio: capita a tutti di prendere un bel voto, di ricevere un complimento dal prof, oppure di scivolare maldestramente in un compito in classe o impappinarsi durante un'interrogazione. Ebbene in tutti e due i casi, sono le ragazze ad analizzare più e meglio i motivi di quello che è stato un successo o una débacle. Una capacità di analisi che è diffusa nel 52 per cento delle femmine e che scende al 47 tra i maschi. Una capacità che risulta più evidente nei licei, e che scende nei tecnici( ahi noi!)e nei professionali. E ancora una conferma che sono le condizioni culturali della famiglia e l'aspettativa che deriva dallo studio a determinare i comportamenti dei ragazzi. Molti più maschi, invece, nel caso di un brutto voto se la prende con l'insegnante definito crudele, al destino cinico e baro o alla sfortuna.
LUNARFOLLIE Anche nel non facile rapporto con chi siede in cattedra i quindicenni si dimostrano attenti, sensibili e maturi. Solo lo 0.1 per cento, infatti, è convinto che non esiste alcuna possibilità di stabilire un rapporto positivo con gli insegnanti. La maggior parte delle studentesse, ma anche molti maschi, in caso di conflitto ragiona così: analizzo con calma la situazione per trovare una soluzione al problema. Rifletto per capire i motivi del suo comportamento. Se si parla di rapporti interpersonali complessi non si può non affrontare quello, quotidiano, tra compagni e compagne di classe o di scuola. Anche in questo caso le ragazze si dimostrano più adattabili e pronte a riflettere dei maschi: il 52. 3 delle prime contro il 47.5 per cento dei secondi. Qual è il pensiero domi-
nante dopo una lite, una discussione, una giornata storta? Eccola: penso a come fargli cam-
www.lunardi.bs.it/giornalino biare idea sul mio conto. Rifletto se c'è qualcosa che non va nel mio comportamento. Cerco di spiegarmi i motivi del loro comportamento.
E' stata pubblicata l'ennesima indagine sugli adolescenti. Ecco cosa dicono di noi coloro che pensano di interpretare i nostri desideri e le nostre tendenze. Pollice verso nei confronti dei media: ci fidamo poco dei giornali, ed ancor meno delle notizie che diffondono radio e tv. abbiamo (o meglio stiamo) capendo che molta tv è veramente spazzatura. Cosa ne pensiamo dei governi visto che siamo in clima pre elettorale? Siamo divisi esattamente a metà, come nei confronti delle amministrazioni comunali. Se la cava per il rotto della cuffia il Parlamento che raccoglie il 54 per cento dei consensi. Una vera Waterloo per i partiti politici: solo un quinto di noi ha fiducia nel loro operato. Sugli scudi polizia e tribunali, al punto che paiono loro i veri baluardi della democrazia. Stiamo usando dati provenienti da un approfondito studio dell'Istituto Nazionale per la valutazione del sistema scolastico che ha analizzato i comportamenti dei quindicenni nei confronti della democrazia, la cittadinanza, il proprio paese, le istituzioni, gli
3
immigrati, i diritti delle donne. Un'inchiesta a livello internazionale, inserita all'interno della ricerca coordinata dall'Iea, in ben 28 paesi. Come spesso accade, quando la scuola italiana, nonostante le carenze viene sottoposta a valutazioni serie, si scopre che siamo tra i primi al mondo". E si scopre che noi giovanissimi amiamo, e non poco, il nostro Paese: l'88 per cento è convinto della necessità di vigilare contro le minacce all'indipendenza nazionale, l'82 che occorre vigilare sulle intromissioni di altri paesi sulle decisioni politiche interne. Che non siamo xenofobi (la xenofobia è l'odio per lo straniero) lo dimostrano le risposte sull'immigrazione: nove quindicenni su dieci si dichiarano favorevoli alla necessità che abbiano pari diritti, una percentuale leggermente superiore ritiene che i figli degli extracomunitari devono avere le stesse opportunità di studio degli italiani, e il 74 per cento è d'accordo sul diritto di voto agli immigrati. E non crediate che questo atteggiamento sia diffuso solo al Centro o al Sud dell'Italia. La disponibilità nei confronti degli immigrati raggiunge picchi molto alti anche tra i quindicenni del Nord. Come varia la valutazione dei giovani rispetto agli indirizzi scolastici? I risultati migliori sono stati rilevati nei licei, seguiti dagli istituti tecnici, in coda i professionali. Nella classifica per aree vince il Nordest, seguito dal Nordovest, poi il Centro, il Sud e le isole. "Ma bisogna fare molta attenzione - precisa il professor Benedetto Vertecchi, direttore dell'Istituto nazionale di valutazione - ricordo che le medie nascondono un'insidia, quella della generalizzazione: i picchi negativi e quelli positivi riguardano tutte le regioni ed ogni tipo di istituto".
4
www.lunardi.bs.it/giornalino
LUNARFOLLIE
DAL TELEFONINO AL COLTELLO Confesso che riflettere sulle coltellate per bene di Novi Ligure è assai difficile. Lo è perché ne parlano tutti. Tutti si dicono scandalizzati, tutti dicono di non comprendere il perché e intanto emerge progressivamente il fallimento di un intera civiltà. Quando il male estremo e irrazionale esplode dentro le villette “per bene”, color salmone e quando si passa con troppa facilità dal telefonino al coltello, un’arma primitiva ma che stranamente resiste all’evoluzione tecnologica della specie, allora vuol dire che qualcosa di fondamentale si è rotto. Quelle decine di coltellate per bene colpiscono la coscienza “per bene”, del nostro occidente “per bene”, marcano una devianza e ci rivelano un altro mondo che è in realtà figlio legittimo del nostro. Caino ritorna a uccidere il fratello Abele e un tessuto faticosamente costruito in due millenni di cristianesimo viene lacerato profondamente e profonde rotture si insinuano nella continuità dei valori fondamentali. Dove sono finiti il primato della coscienza sulle strutture, la critica alle false assolutizzazioni del denaro, del potere, del sesso, la dignità della persona, lo sguardo preferenziale per le vittime, i deboli, i poveri? Dove sono finite la solidarietà, la condivisione, la lotta all’individualismo. In una parola dove sono finiti i valori. Siamo approdati ai
mostri: sono stati generati dei mostri. Il rischio che stiamo correndo è quello del “farci insaccare il cuore dal mercato”. Siamo approdati ad un mondo deforme fatto di coltellate in famiglia ma non solo… fatto di uranio impoverito, di mucca pazza, di montagne di rifiuti, di avvelenamento dell’ambiente, di culi e di tette televisive, di informazione drogata dalla menzogna e dalla rinuncia ad ogni spiriti critico, perfino quello della satira. L’impressione che si ricava è quella di una riformattazione dell’uomo secondo un disegno antiumano: qualcuno sta ricreando un essere privato della sua coscienza, derubato di ogni trascendenza, manipolato nella sua memoria, forgiato dallo zapping televisivo, rivoltato sul proprio io. Sesso e sangue e droga. Uniche preoccupazioni – povere preoccupazioni – la cosmesi, la linea, l’igiene del
corpo, l’apparenza, l’avere sesso e soldi da spendere in una vita senza senso, senza simboli e senza coscienza. Mi rendo conto di essere scivolato in un certo pessimismo, ma cosa pensare di fronte a dei giovani che si sbarazzano a coltellate di padri, madri e fratelli e conducono un’esistenza sottratta alla morale comune? E’ stato detto che “il sonno della ragione genera mostri”, ci siamo arrivati, sono tra noi. Vogliamo sperare però che da questo sonno ci sia un risveglio, si ritorni alla ragione, si ritorni a insegnare la bellezza della vita e l’efficacia dei valori, è compito di tutti, a partire dagli adulti, dalla famiglia e visto che ci siamo, dalla scuola. Giuma
LUNARFOLLIE
Un lungo fiume di dolore attraversa questi primi mesi del nuovo millennio: nel suo letto scorrono il fuoco della follia, inesorabile, e i cadaveri che i suoi figli impassibili hanno lasciato dietro di sé. Chi di voi non ha sentito parlare del caso di Novi Ligure dove Erika una ragazzina di 16 anni ha ucciso la madre e il fratellino con l'aiuto del fidanzatino Omar? Un delitto atroce che fa riflettere e fa paura, perché Erika rispecchia un po’ tutti noi adolescenti (non che tutti pensiamo ad uccidere i nostri familiari), ma esterna la nostra rabbia, aggressività e crudeltà nel momento in cui qualcuno ci contrasta o rifiuta una nostra richiesta, infatti i giovani d'oggi non sono più abituati a sentirsi dire di no, colpa anche dei genitori che molte volte sono troppo impegnati nel lavoro per prendersi cura della famiglia e per dialogare con i figli. Un episodio, quello avvenuto a Novi Ligure, imprevedibile che fa scatenare in tutti noi un'angoscia primordiale. Quando la causa è irreperibile, quando l'albanese questa volta non c'entra, allora bisogna capire chi sono e come sono co-
www.lunardi.bs.it/giornalino
loro che compiono gesti così orrendi senza dare a vedere nessuna risonanza emotiva (come del resto ha fatto Erika per niente scossa e provata per quello che ha fatto). La psichiatria conosce questa sindrome con il nome di psicopatia, di cui tendenzialmente nessuno si accorge. Una buona educazione, soprattutto quella medio-borghese, che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi, fa si che i sentimenti siano scarsamente leggibili a chi ci sta intorno. Questa impossibilità di sfogo fa crescere dentro ognuno di noi una rabbia tale che certe volte sfocia in casi di violenza estrema e questo accade perché non si riflette su quello che si sta facendo. Ragazzi "normali" che colpiscono con efferatezza dentro la famiglia, fanno pensare che non c'è elaborazione del dolore e che la morte sia solo figura da spettacolo. Questo perché spesso i genitori non pongono di fronte alla realtà i propri figli, i quali si trovano a vivere in un mondo fantastico in cui tutti i problemi vengono risolti e la vita è un continuo divertimento. Una volta cresciuti questi ragazzi si scontrano con il mondo reale e si trovano soli in una società che non gli appartiene in quanto non corrisponde neanche lontanamente a quella che viene proposta nei film, si accorgono che non tutte le cose si concludono a lieto fine e così si scoraggiano, hanno paura e fanno affiorare i loro istinti primitivi, quali la violenza e l'aggressività, quasi volessero difendersi da tutto ciò che li circonda e li opprime, perfino dai familiari che fino a quel momento erano stati i loro punti di riferimento e che ora ostacolano la loro libertà, la loro voglia di scoprire e
5
provare nuove esperienze. Non voglio far intendere che la crescita di episodi di violenza sia da attribuire esclusivamente ai genitori: droga, violenza televisiva ( di cui la tv è sempre più impregnata perché a noi spettatori piace), modelli sbagliati (cantanti rock che si definiscono "Anti Cristo" e che ci spingono a credere nel male) sono davvero un mix pericoloso per un adolescente. Nella nostra società il problema "principale" è che nessuno riesce ad essere se stesso, si sono creati modelli ideali da seguire, perché considerati perfetti, chi pensa di essere arrivato vicino al "modello" crede di essere felice, chi invece si accorge di non essere vicino ad esso ne soffre, ma a conti fatti soffrono tutti perché nessuno può e riesce ad esprimersi veramente. Il modo migliore per crearsi una propria identità è confrontarsi, parlare, dialogare, comunicare in ogni modo e in ogni luogo con persone più esperte, insomma trasmettere se stessi con la parola o con altre forme artistiche come la pittura o la scrittura. Purtroppo, invece, questo avviene sempre più di rado, le uniche trasmissioni che i nostri senti captano sono quelle televisive e radiofoniche. Non permettete che un'ombra vi accechi, fatevi strada attraverso la luce e ….comunicate!
Miriam (rielaborazione temi 3^ H)
6
www.lunardi.bs.it/giornalino
Venerdì 13 ottobre 2000, la sezione del Rotary club di Acqui Terme organizza una mini-crociera in Corsica. Si parte appunto il venerdì sera, e si torna domenica 15 all’ora di cena. Al gruppo, si uniscono anche alcuni soci della sezione di Gavi. E un socio di Novi Ligure: l’ingegner Franco De Nardo, che parte insieme con la moglie Susy e il figlioletto Gianluca. Tutto va bene: bei posti, buoni ristoranti, la pace delle spiagge fuori stagione. Ma al ritorno, domenica sera, l’ingegnere e la moglie trovano la loro casa sottosopra: piatti sporchi, bicchieri in frantumi, soprammobili ammaccati. Sono anche scomparsi alcuni oggetti di valore. Ed è stato rovinato un prezioso tappeto cinese, comprato da poco tempo. A casa era rimasta solo Erika, la figlia di 17 anni: «Ho fatto una festa con i miei amici», dice, «venuti da Novi e anche da Pozzolo» (un borgo vicino, ndr). E non c’è bisogno che dica altro, perché i genitori capiscano: da un po’ i suoi amici sono i 10 o 20 ragazzotti, italiani e albanesi, che gironzolano sempre intorno alla stazione e che a Novi chiamano «quelli del Muretto»: un branco di bulli di provincia già noti ai carabinieri per risse, atti vandalici, giri di ecstasy e spinelli. Fra i capi del branco c’è Omar, coetaneo di Erika, suo innamorato. «Non ci piace», hanno detto tante volte i genitori alla figlia. Ma la loro è rimasta fino a ora un’opposizione blanda: perché vogliono bene a Erika e non vogliono ferirla, perché l’ingegnere - tutti lo sanno - è un papà affettuoso che non ha mai alzato la voce e non ha mai dato uno schiaffo, perché la mamma cerca di mantenere un legame di amicizia e confidenza con Erika nonostante il carattere della ragazza, deciso e a volte duro, e i conflitti dell’adolescenza. Quasi sempre, si è riusciti a evitare
lo scontro. Ma ecco, in 48 ore, la fiducia data è stata tradita. «Adesso basta», dicono padre e madre. Senza urla, senza scenate, si fissa una regola: niente più sorprese del genere; e visto che Erika sembra tenere tanto a Omar, «tu puoi anche vederlo, incontrarlo: ma lui non può venire qui a casa quando a casa non ci siamo noi». Accadeva in autunno. E alla fine dell’inverno, è successo ciò che ha sconvolto l’Italia. Una delle ipotesi è proprio questa: la madre, tornando con il figlioletto, quella sera trova Erika e Omar soli in casa, e li rimprovera dando così origine a una reazione feroce e folle. Per questo muore, per questo viene martirizzato il piccolo Gianluca. Ma sono soltanto ipotesi, appunto. Nessuno ancora conosce la verità, il quadro completo. C’è invece un altro quadro che sta emergendo dal passato. E che sembra smentire l’immagine dei De Nardo ritratti come una famiglia senza problemi, quasi da oleografia. La loro era sì una famigliola all’antica, perbene, quasi perfetta nei singoli componenti: un padre gran lavoratore, uomo mite e onesto stimato da tutti; una madre altrettanto seria, attiva, e molto religiosa; un figlio che stravede per la sorella («Diceva: quando sono grande voglio avere la testa di Erika, diventare in gamba come lei», ricorda oggi un familiare); e una figlia, con una personalità molto marcata ma che non ha mai dato troppi problemi. Questa era dunque la «foto» tradizionale. E proprio in queste ore, il padre di Erika scrive e scrive, riempiendo interi fogli con i suoi ricordi, i pensieri, i discorsi di allora, nel tentativo quasi affannoso di ricostruire tutto, di capire il perché dell’orrore. Come ripete a chi gli sta intorno: «Ditemelo, ditemelo, in che cosa ho sbagliato?». Alcuni gli
LUNARFOLLIE
rispondono con un abbraccio, un bacio, una stretta silenziosa. Altri gli dicono che, come altri padri di tutti i tempi travolti dalla tragedia, lui non ha forse sbagliato in nulla. Probabilmente è così. E del resto, tutto ciò che emerge dal passato, al di là dei quadretti oleografici, è la realtà di una famiglia sempre più travagliata dal rapporto con una figlia indecifrabile, quasi misteriosa. Problemi adolescenziali, ma forse anche qualcosa di più. «Prima, Erika era una bambina quasi ideale - è il racconto che fa oggi chi la conobbe meglio - educata, compita. Anche troppo, a volte. Problemi con la mamma? No, tant’è vero che la stessa mamma la aiutò a prepararsi per la Cresima, nella parrocchia di San Pietro dove stavano prima e dove lei faceva la catechista». Poi, l’anno scorso, qualche difficoltà a scuola - Erika cambia infatti istituto, lascia il liceo scientifico per un istituto di geometri - e l’incontro con Omar e i suoi amici: «È allora, che lei cambia. Lascia gli amici di prima, ragazzi tranquilli, per stare solo con quelli del Muretto. Non sembrano infastidirla le loro bravate, anzi. Lei e Omar giocano a fare i "Bonnie and Clyde": capita anche che Omar bastoni qualcuno come su ordinazione, solo perché sgradito alla sua ragazza: "hai mancato di rispetto a Erika". E nel gruppo, l’ecstasy gira». Con il padre, come tutte le figlie femmine, lei ha un forte legame affettivo. Con la madre, «una donna che non arretrava di fronte alle difficoltà», cominciano i contrasti. Piccole cose, ma anche segnali: se la madre le fissa un’ora per il rientro, Erika rientra mezz’ora dopo, quasi in segno di sfida. Ma non è certo prigioniera - «mai le è stato proibito di parte-
LUNARFOLLIE cipare a una festa» - anche se spesso va a dormire dalla zia Vittoria, la sorella del padre con cui ha un buon rapporto, come se lì si sentisse più libera. Non c’è nulla di particolarmente drammatico, in famiglia, ma una serie di messaggi, di segni di disagio, che solo ora sembra di poter interpretare. A scuola, Erika non va male: «In questi mesi, era la seconda della classe». Non sembra avere grandi interessi, ma questo è un dato comune a molti altri ragazzi di oggi. I genitori, i nonni, gli zii, non le rifiutano nulla: «Se voleva una nuova maglietta firmata, o 100 mila lire, le otteneva subito». Ma lei sembra lo stesso scontenta, insofferente. E la madre se ne accorge: «Un giorno ridusse le ore di catechismo - ricorda una sua collega di lezioni - dicendo che aveva bisogno di più tempo per seguire la figlia». Quella madre è anche una donna sensibile, fragile: anni prima, ha avuto una crisi esistenziale e religiosa che l’ha portata, lei fervente cattolica, sulla via dei Testimoni di Geova. Poi, dopo 5 mesi e molte consultazioni in famiglia, la crisi è passata: «anche per merito del marito, che seppe aspettarla mentre lei tentava quella nuova strada, che aveva scelto di provare». Da quest’autunno, le difficoltà aumentano. Erika sempre più distante; la madre sempre più preoccupata. Il padre condivide quelle preoccupazioni, però è anche un uomo travolto dal gran lavoro. E sullo sfondo, sempre la sagoma di Omar e dei suoi amici. Tutta la famiglia è messa alla prova. E nessuno di loro sa, o può intuire, quale ombra stia pian piano crescendo nella loro casa: l’ombra che alle 20,30 di mercoledì 21 febbraio 2001 li inghiottirà tutti, tutti. Luigi Offeddu (dal Corriere della Sera) N.B. Presso la Redazione è consultabile un’ampia rassegna stampa su Erika e Omar.
www.lunardi.bs.it/giornalino
Sull’ultimo numero del “Lunardi News” è stato pubblicato un breve avviso riguardante la pulizia delle aule, abbiamo deciso di riportarne il seguito. Tutti gli studenti sono pregati di non limitarsi a leggere le sottostanti norme, ma di applicarle! Ricordiamo inoltre (com’è già stato precedentemente riportato nell’avviso) che “i bidelli saranno autorizzati ad allontanare dalle aule gli studenti che dovessero trasgredire a queste disposizioni”. Art.1- è severamente proibito mangiarsi le unghie in classe (e\o le pellicine) all’interno delle aule. Eventuali sputacchiamenti di unghie per terra saranno severamente puniti; Art 2- è tassativo togliersi le scarpe ed indossare le apposite pattine (o calzine antisdruciolo) prima di accedere alle aule; Art 3- sono severamente vietate le dita nel naso e le gare tra compagni per mirare il cestino. Coloro che venissero sorpresi a trasgredire a questa norma saranno puniti con la diminuzione di un punto dal credito scolastico di fine anno (-2 punti in caso di mancato centro del cestino);
7
Art 4- è proibito starnutire improvvisamente all’interno delle aule, soprattutto in mancanza di fazzoletto; Art 5- è proibito scrivere sui banchi qualche appunto per il compito il classe, ricorrere quindi ai bigliettini (o se vi posso consigliare le cartellette plastificate da tenere sotto il foglio da guardare in controluce: non vi sgamerà nessuno! A parte la Mou). Come ultima cosa volevamo ricordare ai 1240 studenti dell’istituto che per consumare bibite e cibarie varie è obbligatorio recarsi nei 60 m² del bar. Per informazioni o lamentele rivolgersi all’ “Associazione bresciana bidelli in lotta”. Distinti saluti –Vale 4F
8
www.lunardi.bs.it/giornalino
Brescia, 2 marzo 2001. In pronta risposta ai rigurgiti razzisti del corteo della Lega Nord, era stata indetta una contromanifestazione, promossa da comunità di immigrati, partiti politici, sindacati, centri sociali, associazioni e collettivi studenteschi cittadini. Volevano dare un segno, una risposta, un chiaro NO! a quest'ondata di razzismo che sta attraversando il paese, e lo volevano fare in modo assolutamente pacifico, ponendo una rete, un simbolico confine di plexiglas per arginare la xenofobia. Ore 20: il corteo, sotto una pioggia battente che sta attraversando lo stretto corsetto S. Agata, viene improvvisamente caricato alle spalle dalla polizia. E' il massacro: decine di persone cadono al suolo, molte vengono ripetutamente picchiate e insultate, ragazze e ragazzi si accasciano per terra, in un mare di sangue, le ossa rotte, i corpi gonfi di lividi. Saltano tutti gli schemi, parte una carica anche contro la testa del corteo. I manifestanti si trovano chiusi tra due fuochi. I componenti del gruppo di trattativa che stavano parlando con le forze di polizia, vengono improvvisamente aggrediti e picchiati con violenza (come dimostra la foto in prima pagina del
Brescia Oggi del 3 marzo). Parte una vera e propria caccia all'uomo, persone disarmate e cadute a terra, selvaggiamente manganellate, insultate e minacciate dalle cosiddette "forze dell'ordine". Al termine degli scontri il tragico bilancio è di 8 feriti gravi ricoverati in ospedale, 20 medicati al pronto soccorso, diversi contusi, molte persone fermate di cui 3 arrestati e 2 denunciati a piede libero. Permettetemi di dire che sono veramente indignato e spaventato! Spaventato nel vedere una repressione da parte della polizia così violenta ed ingiustificata come non succedeva da parecchi anni nella nostra città ed indignato per come gran parte dei mass media hanno strumentalizzato il caso. Nessuno voleva scontrarsi con l'altro corteo, sarebbe stato un massacro per entrambe le parti, non vi era alcun interesse a farlo, si voleva solo esprimere il dissenso verso la politica
LUNARFOLLIE
sull'immigrazione che la Lega Nord sta portando avanti, senza alcun modo ledere il diritto di manifestare agli adepti padani, e così infatti è successo. Qualsiasi forma di contromanifestazione è assolutamente legittima se non si lede la libertà altrui. Nessuno voleva la violenza. Sì, è vero, c'erano caschi e scudi, ed ognuno di noi è libero di pensare che fosse giusto o meno portarli, ma sta di fatto che erano tutti oggetti difensivi per proteggersi da eventuali reazioni violente della polizia (poi avvenute); da qualsiasi immagine scattata si può costatare che non c'erano bastoni o qualsiasi altro tipo di oggetti contundenti. Questo e null'altro hanno cercato di fare in quella maledetta serata di pioggia alcune centinaia di persone, italiane ed immigrate, frequentatori di centri sociali, militanti sindacali e di partiti, volontari ed operatori
LUNARFOLLIE di diverse associazioni antirazziste, semplici cittadini. Ben altro e molto di più dei "soliti autonomi", già perché ormai i mass media usano questa parola per marchiare un avvenimento come violento. “Autonomo”, una parola che ha lo strano potere di attirare su di sé un parere negativo: se succede qualcosa che coinvolge anche un solo autonomo non c'è neanche da chiedersi cosa in realtà sia successo e perché sia accaduto: la colpa è solo sua, in quanto autonomo, anzi il solito autonomo violento! Non si capisce per quale assurdo motivo i manifestanti siano stati catalogati come violenti e sovversivi, quando sono stati selvaggiamente picchiati e insultati! Forse perché a qualcuno fa comodo dipingerli così, schiacciare le idee sotto il peso di questa parola, autonomo, per tapparsi le orecchie, senza sentirsi minimamente in colpa di
www.lunardi.bs.it/giornalino aver mentito sui fatti e di aver picchiato come un vigliacco aggressore una folla inerme di persone! Tanto c'è l'autonomo, il capro espiatorio!
La legge italiana, (lasciamo stare se sia giusta o meno), prevede che in una manifestazione non autorizzata (anche se va ancora dimostrato se quella del 2 marzo lo fosse o meno), gli organizzatori dell'iniziativa possono andare incontro a ritorsioni legali e denunce. E fin qui ci siamo, ma questo non consentiva affatto alle "forze dell'ordine" di reprimere con la violenza il corteo, auto-
Buona Pasqua! Nei miei sogni ho immaginato un grande uovo colorato. Per chi era? Per la gente dall'Oriente all'Occidente: pieno, pieno di sorprese destinate ad ogni paese. C'era dentro la saggezza e poi tanta tenerezza, l'altruismo, la bontà, gioia in grande quantità. Tanta pace, tanto amore da riempire ogni cuore.
9
rizzato o meno che fosse! E non dimentichiamo inoltre, che reprimere con la forza il diritto democratico al dissenso e al libero pensiero, è una cosa vergognosa, degna dei più duri regimi autoritari! Ah, per fortuna che le "forze dell'ordine" hanno fermato la solita manifestazione dei soliti autonomi violenti e sovversivi. Ora si che mi sento un pacifico cittadino nella mia tranquilla città! Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è puramente voluto! Mi assumo ogni responsabilità per quello che ho scritto, perché, anche se personalmente non ero presente, credo molto più a quello che gli occhi di amici fidati hanno visto e sofferto, piuttosto che a giornalisti ciarlatani che hanno subito giudicato il fatto senza nemmeno essere presenti! Paco*
10
www.lunardi.bs.it/giornalino
DA NON VEDERE:
HANNIBAL La pubblicità, la radio, la televisione ci hanno fatto desiderare questo evento per mesi ma… è stato veramente come ce lo immaginavamo? Penso proprio di no! Quasi assente il gioco psicologico che tanto ci aveva appassionato nel primo film e veramente troppa cruda violenza; scene rivoltanti che hanno offuscato il clima di mistero e suspance. Affascinante la collaborazione tra il Dottor Lecter e Clarice che, legati da misteriosi sentimenti, si conoscono così bene da prevedere reciprocamente ogni loro mossa. Prevedibile la fuga finale di Hannibal che ci lascia sospirare per un nuovo MIGLIORE episodio degno successore ed erede del grande "il silenzio degli innocenti"
DA NON PERDERE!: TI PRESENTO I MIEI Greg Fotter infermiere in un ospedale di Chicago è fidanzato con Pam da pochi mesi ed è convinto a sposarla ma ha ancora un ostacolo da superare: conoscere la famiglia di lei. Una
serie di sventure (a partire dalla valigia, con l'anello di fidanzamento, persa dalla compagnia aerea e dal regalo poco gradito fino ad arrivare al tetto incendiato e all'accumolo degli scarichi fognari nel giardino) metteranno a dura prova i nervi del povero Greg e la pazienza di Jack il paranoico padre. Una storia semplice che mette in primo piano la paura e l'imbarazzo di tutti i fidanzatini, rappresentandoli nel modo più comico possibile e mescolando tra una risata e l'altra anche un po' di romanticismo.
BILLY ELLIOT E' forse uno dei più coinvolgenti film del momento. Billy Elliot è un ragazzino che vive con la nonna il padre e il fratello in una piccola cittadina nel Nord dell'Inghilterra. Ha una sfrenata passione per la danza ma questo suo talento naturale è ostacolato da problemi famigliari. Tutti, esclusa la nonna, da cui probabilmente ha ereditato il talento, lo costringono a praticare sport forti e virili come il
LUNARFOLLIE
calcio o la box ma con l'aiuto segreto di un insegnante di danza, Mrs Wilkinson; riuscirà a dimostrare le sue capacità e ad ottenere dal padre il permesso per continuare a danzare. La perdita della madre, la mancanza d'affetto, la nonna malata, l'amico omosessuale e gli scioperi che metteranno in difficoltà economiche la famiglia, saranno prove difficili per il piccolo Elliot che solo danzando riuscirà a vincere. Un film strabiliante, carico di emozioni che lascia sfuggire lacrime e sorrisi e che evidenzia aspetti di vita diversi nella società inglese degli anni '80 segnata l'una da scioperi e povertà, l'altra dalla rapida trasformazione tecnologica che è ancora oggi protagonista della nostra vita. -CRY-4F In questo numero vi segnaliamo le videocasstte del mese facilmente reperibili in edicola o in videoteca ENTRAPMENT
Allegato a Panorama Uscita del 16 marzo - L.15.900 Genere: Thriller Produzione: Usa 1999 Regia: Jon Amiel Cast: Sean Connery, Catherine Zeta-Jones, Ving, Rhames
LUNARFOLLIE L'UOMO C H E VOLLE FARSI RE
Elle U Multimedia Uscita del 10 marzo - L.16.900 Genere: Avventura Produzione: Usa 1975 Regia: John Huston Cast: Sean Connery, Michael Caine, C. Plummer LA NOTTE BRAVA DEL SOLDATO JONATHAN
De Agostini Uscita del 17 marzo - L. 16.900 Genere: Western Produzione: Usa 1971 Regia: Don Siegel Cast: Clint Eastwood, Geraldine Page, Jo Ann Harris SALOMÈ
Fabbri Uscita di 16 marzo - L. 16.900 Genere: Drammatico Produzione: Usa 1953 Regia: William Dieterle Cast: Rita Hayworth, Stewart Granger, Charles Laughton SALOMONE
De Agostini Uscita del 17 marzo - L. 16.900 Genere: Drammatico Produzione: Italia/Usa 1997 Regia: Roger Young Cast: Ben Cross, Max Von Sydow, Maria Grazia Cucinotta TUTTO IN ORDINE
De Agostini Uscita del 13 marzo - L. 14.900 Genere: Commedia Produzione: Udsa 1932 Regia: James Parrot Cast: Stan Laurel, Oliver Hardy, Blanche Payson
www.lunardi.bs.it/giornalino
Questa riflessione, certo, è giunta in redazione nei giorni scorsi. La pubblichiamo perché racchiude un messaggio che ci aiuta a riflettere. Secondo questo mondo così strano, così privo di logica quanto privo di spensieratezza… secondo questo mondo così confuso e nel contempo così regolare ed ordinato nel bene e nel male, nelle giustizie ed ingiustizie…secondo questo mondo così uguale, dove tutti vogliono distinguersi l'uno dall'altro, finendo per essere precisamente identici…secondo questo mondo che non sa dare eppure pretende di ricevere all'infinito, che quando riceve, non sa ringraziare né ricambiare, secondo questo bizzarro mondo dove per sentirti rivolgere la parola, devi privarti della lingua, e quando sei sincero e fai sentire importante una persona, questa ti ricambia con sguardo gelido, e indifferente, come se non volesse ammettere la colpa…di essere importante, quando per te, invece, questa non è una colpa… secondo questo mondo reale con sfaccettature surreali, dove se vi-
11
vi, devi imparare ad imparare, ad insegnare e ad accettare ciò che non vorresti accettare…devi imparare a lasciarti andare sulla cresta dell'onda, farti giudicare dall'aroma dei ricordi, ma anche degli ideali incompiuti e pensare che domani è un altro giorno, ma possibilmente migliore, programmato nei minimi dettagli da te stesso. Secondo questo mondo, devi imparare l'equilibrio, ma "lui", l'equilibrio, dove lo nasconde, e che bilancia usa per misurarlo? Quassù, nei punti "alti" del mondo, la gente che ha tutto vorrebbe di più, mentre laggiù, la "gente" non ha niente, eppure, non sapendo cosa vuol dire "di più", sorride davanti a una briciola di pane, e sa ancora cosa vuol dire comunicare e quando comunica poi nessuno lo ascolta? Perché quassù, non si sorride più?!
Serena
12
LUNARFOLLIE
www.lunardi.bs.it/giornalino
Dal 21 al 24 aprile Brescia ospiterà la mostra delle armi sportive e leggere che tradizionalmente si tiene nella nostra città, si tratta di EXA 2001. Parlare di armi significa ipotizzare la guerra perché è per la guerra che si fabbricano le armi. Lunarfollie si è chiesto cosa ha significato la guerra nella seconda metà del secolo appena concluso In Macedonia si combatta un’ennesima assurda guerra. E solo l’ultiMa delle tante che hanno insanguinato il nostro mondo . Se prendiamo in considerazione il periodo che segue alla seconda guerra mondiale abbiamo questa situazione. Il confronto armato è tra due blocchi – la NATO a ovest e il patto di Varsavia a est – e avviene lontano dall’Europa, sostanzialmente nel terzo mondo. Sono gli anni della guerra fredda. Nello stesso periodo c’è un aumento vertiginoso degli arsenali atomici sia ad est che ad ovest. Il confronto tra i due blocchi è sempre più fondato sulla paura. Nel periodo 1945 – 1982 nel mondo si sono verificati più di un centinaio di conflitti di varia intensità e i9mportanza che hanno provocato 14 milioni di morti, milioni di feriti e di profughi, povertà e miseria. La maggior parte delle vittime sono state fatte da alcuni grandi conflitti: le guerre di Indovina, i conflitti tra India e Pakistan, , la guerra di Corea, la guerra per l’indipendenza dell’Algeria, l’eterno conflitto arabo israeliano, le guerre in Sudan, Indonesia, Biafra, Cambogia.Molte guerre sono legate alla lotta di liberazione dal colonialismo occidentale, le altre al tentativo delle superpotenze di estendere la propria influenza su vari paesi. GEOGRAFIA DEI CONFLITTI Se prendiamo in considerazione gli anni dal 1945 al 1989 questa è la situazione:
-
-
-
-
-
In America Latina sono prevalsi i conflitti legati all’instabilità interna dei regimi al potere in gran parte originata dal perdurare di enormi diseguaglianze e conomiche e sociali. Il diffondrsi della povertà è spesso sfociato in lotte che qui sono sempre in qualche modo lòegate al narcotraffico. Il successo della rivoluzione cubana, visto dagli USA come una minaccia ideologica, ha avuto come conseguenza sia la nascita di movimenti di guerriglia che il ripetersi di interventi militari statunitensi nelle aree di crisi. In Europa, la guerra più famosa prima della crisi nei Balcani è il conflitto tra Grecia e Turchia per il controllo del mar Egeo e di Cipro. In Turchia rimane inoltre aperta l'annosa questione della minoranza curda. In Medio Oriente allo storico conflitto arabo israeliano si è aggiunta l'instabilità di alcuni stati islamici dovuta principalmente alla lotta per le risorse che coinvolge diversi gruppi etnici o religiosi. Qui spesso i conflitti sono tra modernità e tradizione in cui emergono le minoranze a partire da quella curda, che è assai bellicosa. In Asia Meridionale i conflitti sono legati al successo della Rivoluzione cinese. Nella guerra tra India e Pakistan hanno (come sempre) giocato un ruolo fondamentale la Russia (che sosteneva l'India) e gli USA (che appoggiavano il Pakistan). In Estremo Oriente oltre alla guerra disastrosa tra Corea e Indocina abbiamo la guerra tra Cina e Viet-
-
-
-
-
nam e l'invasione vietnamita della Casmbogia. In Africa sono numerosissime le guerre che hanno alsciato una eredità di morte, distruzione e miseria. L'indipendenza di molti Stati è stata pagata a caro prezzo e si continua a combattere in Rwanda e Congo. Ora i quattro quinti del potenziale militare del mondo sono controllati dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica. Con il crollo del muro di Berlino (1989) e la fine dell'URSS viene esaurendo si il conflitto Est - Ovest e si instaurano (numerosissimi) conflitti minori regionali con queste caratteristiche: sono interni agli stati e alle società, vi svolgono un ruolo attivo organizzazioni di mercenari o di bande armate guidate da singoli partiti o personalità, vi è interessata la malavita internazionale. A pagare i costi di tali guerre sono soprattutto le popolazioni civili, i conflitti sono alimentati da motivi etnici, culturali o religiosi e tendono al fenomeno della "pulizia etnica". Si innesca una enorme migrazione che spesso mette a repentaglio l'equiliobrio sociale ed economico di intere regioni del mondo. A Brescia, in occasione di EXA 2001 vi sarà anche un importante convegno dal titolo "Armi leggere guerre pesanti" a cui siamo tutti invitati. Si terrà nella giornata di sabato 21 aprile, presso il Centro Saveriani di via Piamarta, 9 per discutere di questi problemi con Raniero la Valle, apprezzato editorialista.
LUNARFOLLIE
www.lunardi.bs.it/giornalino
13
“Occorrono troppe vite per farne una” da “Mottetti”
“Ritorneremo? - Mormorò Irene. Ritorneremo! - Rispose Francisco. E negli anni successivi, quella parola avrebbe costellato i loro destini: ritorneremo, ritorneremo...” da “D’amore e ombra” I VINCITORI DEL CONCORSO “Chi l’ha scritto?”: Beccalossi Luca classe 5L Bignetti Silvia classe 5D Bonetti Roberta classe 2B Cristini Claudia classe 2B Suffico Sonia classe 4D
VERRANNO PREMIATI IN BIBLIOTECA Martedì 3 aprile alle ore 10,40
“La vita è un viaggio sperimentale” da “Il libro dell’inquietudine” di FERNANDO PESSOA
“Un’aspettativa violenta è sempre stata per me motivo di angoscia piuttosto che di piacere” da “Confessioni di una maschera” di Yukio Mishima
14
www.lunardi.bs.it/giornalino
Eccomi qua…benvenuti nel pianeta musicale, farò del mio meglio per guidarvi e aggiornarvi sulle canzoni che più ci piacciono e per fare un po’ di gossip sui nostri beniamini. E' da poco terminato il Festival di Sanremo, che, anche quest'anno ha fatto parlare di sé, grazie ad una magia: “Sim sala bim..” e la maga Raffa con gli aiutanti RAI è riuscita a trasformare l’Eminem incazzato in un agnellino stile “Casa nella prateria”, i miei complimenti… Il pubblico dell’Ariston dopo l’abbiocco dovuto all’esibizione di Alex Britti con la sua “Sono contento”, è corso ai ripari: venduti più di 1000 termos per il caffè… La brutta figuraccia fatta da Fish e Tormento, che hanno plagiato “Bye Bye Bye” degli N*SINC... ora sì che son proprio Sottotono…meno male che sono stati premiati dei buoni artisti: Elisa con la sua “Luce” e i frizzantissimi Gazosa con “Stai con me (forever) ”. Per quanto riguarda i singoli vi segnalo quello degli Aerosmith intitolato “Jaded” estratto da “Just push play”, nuovo CD della band americana, che festeggerà la trentennale carriera con l’ammissione alla Rock&Roll Hall of Fame, e come direbbe quella sagoma di Homer Simpson: “Miticò!”. Nuovo singolo pieno di carica per gli Offspring “Want you bad”, e vai col pogo… Torna anche sulla piazza la Britney che dice essere una santarellina, ma alla fine…basta vedere il video di “Last to know “
per convincersi del contrario. Dopo la romanticissima “I lay my love on you” i Westlife escono con “Up-town girl”, Jarabe de Palo con “De vuelta y vuelta”, Zebrahead con “Playmate of the year” ed infine Placebo con “Special k”, Hooverphonix con “Mad about you” e Wheatus con “Teenage dirtbag”. In casa nostra nuovo singolo per i bresciani Timoria intitolato “Sole spento” ispirato dalla lettera di un detenuto di “Mombello”, tratto dal CD “El topo grand hotel”, i Tiromancino con “Muovo le ali di nuovo”.e per finire Siria con la bella “Fantasticamenteamore” lanciata al festival della canzone italiana. Ed ora un po’ di gossip: è quasi certo che oramai le All Saints sono arrivate al capolinea, a conclusione di una lunga serie di litigi le quattro ragazze inglesi hanno deciso di prendersi una lunga pausa che suona come uno scioglimento definitivo. Sicuramente vi sarà una scissione in
LUNARFOLLIE
due gruppi, da un lato le due sorelle Appleton (le due bionde per intenderci..) e dall’altro la nera Shaznay e Melanine. Definitiva anche la rottura tra la bella Jennifer Lopez e Puff Daddy che pur di riconciliare il rapporto ha liberato 100 colombe bianche e altrettanti palloncini rosa davanti all’albergo dell’amata (caspita che romanticone…a me stè cose non le fa nessuno…cmq…) ma J.Lo non ha ceduto, anzi sembra proprio che abbia trovato un bel ballerino..non ha proprio perso tempo! Sicuramente sarà meno pericoloso di Puffy che se la passa davvero maluccio, rischia 15 anni di carcere per la sparatoria avvenuta nel dicembre del ’99 che l’aveva visto protagonista. Il re dello sculettamento Ricky Martin ci sta prendendo gusto a fare duetti con le colleghe, dopo aver cantato in coppia con la Aguilera (che in occasione del video, si è ritoccata un po’ troppo…) affiancherà Kylie Minogue in “If you were with me now”. Bè per questo mese ho davvero esaurito il mio pozzo di informazioni, un saluto e a presto! Chiara 4^D
LUNARFOLLIE
www.lunardi.bs.it/giornalino
15
Aerosmith
Jaded Hey ja ja jaded you gotch yo mama’s style but you’re yesterday’s child to me so jaded you think that’s where it’s at but is that where it’s supposed to be you’re getting’ it all over me xrated my my baby blue yeah I been thinkin' ‘bout you my my baby blue yeah so jaded and I’m the one that jaded you. Hey ja ja jaded in all it’s misery it will always be what I love and hated and maybe take a ride to the other side we’re thinkin' of we’ll slip into the velvet glove and be jaded. My my baby blue yeah I’m thinking ‘bout you my my baby blue yeah I’m so jaded and baby I’m afraid a you. Your thinkin’s so complicate I’ve had it all up to here but it’s so overrated love and hate it wouldn’t trade it love me jaded there ain’t no baby please when I’m shootin’ the breeze with her when everything you see is a blur and extasy’s what you prefer. My my baby blue (blue blue blue blue yeah) yeah I’m talkin’ ‘bout you you my my baby blue (blue blue blue blue yeah) yeah I’m thinking ‘bout you my my baby blue yeah you’re so jaded (jaded) jaded (jaded) you’re so jaded ‘cause I’m the one that jaded you.
Abetone Grande albero tipico del centro Appennino. Agente atmosferico Poliziotto che si dà delle arie. Aia Dove si menano i cani. Alba Solo se Parietti è imponente. Negli altri casi è a levante. Arcobaleno Poiché è sempre uno spettacolo bisognerebbe pagare la S..I..A..E. Aretino Imprecazione toscana. Autunno Stagione barbarica durante la quale non cresce un filo d'erba. Bacino Dove le barche si scambiano affettuosità. BantùPreservativo africano. Baratro Posto di ristoro degli agricoltori. Bari Città con l'asso nella manica. Barometro Misuratore di truffatori.. Beirut Città che fa digerire. Benevento Luogo preferito dai deltaplanisti. Bergamaschi Il 50% degli abitanti di Bergamo. Il resto sono bergafemmine. Biella La città dei meccanici. Big Ben Suona l'ora dell'amore. Ti voglio un Big Ben - . Bonifacio E' un problema sfamare tutte quelle bocche. Campobasso Dove i papaveri sono costretti a diventare alti, alti, alti. invitati gli attori piccoli.
Canossa Dove riposano Lessie e Rin Tin Tin. Cartoon Dove si assemblano i cartoni animati. Cernobyl .... e Clintonbil. Due modi diversi per fare danni. Chiusi Città dei timidi. Costa Località balneare frequentata da persone facoltose. Crema Città dei pasticceri. CremonaCittà dei pasticceri ingordi. Crosta terrestre ..... avvolge la mollica terrestre. Evirati Arabi Eumuchi orientali. Francoforte Marco debole, sterlina super, dollaro verde, lira normale. Galattico Grande festa che si svolge nella parte signorile del palazzo. Imponente Quando il tramonto è veramente grandioso. Isola .... la u accompagnata. Istanbul Versione napoletana Qui c'è un bullo - Zona centro. Kabul Versione napoletana - Qui c'è un bullo - Zona periferia. La Paz Città dei matti. Lecco Milano Esercizio di contorsionismo. Lima Città dalle prigioni poco sicure. LodiDove si tessono complimenti. Magma Vagito di un vulcanetto appena nato. Maldive Colpisce le attrici. Mancia Provincia spagnola amata dai camerieri. Maremma Il territorio più offeso d'Italia. Metropoli Unità di misura del ghiaccio dell'Artico e dell'Antartico. Monaco Religioso bavarese. Montefiascone Una asperità che gli alpini scalano volentieri. Nembo La nube preferita da Kid. Orvieto Città dove tutto è proibito. Paraguay Officina meccanica. (Continua a pagina 16)
16
www.lunardi.bs.it/giornalino
PER OLITA ANDREA E DI COSTANZO E.WALTER A volte pensiamo a cosa c'è di importante nella nostra vita, poi ci venite in mente voi!!! Vi scorderemo solo quando un pittore sordo e cieco riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa che cade su un tavolo di cristallo. PS.I vostri genitori sono dei ladri, hanno rubato 4 stelle per metterle nei vostri occhi: avete degli occhi stupendi!!!! VVTBF 4E!!!! By E & F '86 PER CIOFFI ANGELO 3^F I tuoi occhi luccicanti riempiono di luce il nostro buio cammino! (Continua da pagina 15)
Persiana Donna che sta alla finestra come la veneziana. Pesaro Città degli obesi. Pescara La raccolta ittica non è per niente a buon prezzo. Plutone Il cane di Topolino prima della dieta. Prato Tappeto erboso toscano. San Marino A lui si rivolgono i pesci in difficoltà. Scoglio Chi nasce sullo scoglio è ..... scoglionato. Scossa di terremoto Momento paurosamente elettrizzante. Slavine Bambine dei paesi dell'Est. Stoccarda Disse la signora accaldata. Stoccolma Disse la signora dopo il party. Tifone Malattia dagli effetti devastanti. Tirolesi Popolazione del Nord con qualche problema sessuale. Venezia Dove si può cambiar canale senza telecomando. Via lattea C'è stato un grosso tamponamento tra mozzarelle.
Un bacione dalle tue colleghe di lavoro By Chiara Sara Bazo Francy Fede PER LA NOSTRA "MARINA" DI 2^O Hai visto che alla fine siamo venuti? Sabato 3 abbiamo cercato il tuo Alessandro in curva Nord ma non lo abbiamo trovato!!! Cercheremo ancora…. By forever yours Jumpy Gigi Kamo PER ALBY Solo quando hai perso qualcuno di importante ti accorgi di quanto lo "era"! By Francy X CRISTIANO Sei il ragazzo + carino della scuola… tvtttb By A85 PS anche se dicono che 6 un fighettino mi piaci lo stesso!! X SERENA 1F Ricordati: non cambiare mai perché c’è qualcuno che ti vuole bene x quello che 6!!! TV1KDB By le tue morose alice e silvia X GIULIA 1^O Da quando ti ho vista quel giorno in corridoio e mi lanciasti quello sguardo così dolce, mi hai fatto innamorare subito. Ora che ti vedo quasi tutti i giorni mi pento di non averti fermata, magari il tuo cuore l’avresti diviso insieme a me e non insieme a T. Cmq giuro ke ti amo… By Ref
LUNARFOLLIE
X ALICE 1^O Ti stupisce questo messaggio? No, vero? Cmq ti scrivo solamente x dirti ke TVBFF! By Francy X STEFANO ZANI ^B Tu per me sei come l'aria…..ma ricordati che senza aria non si vive! 6 strafigo! TVBF By XvsX PER ANDREA Q. 2^G Cammina con passo leggero… perché è sui miei sogni che cammini! TVB By ''86 PER BABY 1^O Ciao Baby, volevamo dirti che ti vogliamo un mondo di bene…sei speciale…non cambiae mai! TVTB By Vivy e Francy M. 1^O PER PACO Anche se fai il duro, noi sappiamo che 6 un tenerone! Un bacione dalle tue colleghe di lavoro. By Bazo, Sara, Chiara, Francy, Fede PER ANNITA E MONY 2^O Ne approfitto di questo spazio per ringraziarvi di avermi aiutato e soprattutto sopportato mentre eravamo in gita (…e anche qua!!). Vi voglio bene fx. By Ste
LUNARFOLLIE PER FRANCY 1^O Grazie per la tua amicizia e il tuo affetto. Spero che anch'io possa essere per te un sostegno nei momenti più difficili. TVUCDB. By Erika PER VALENTINA A. 1^O Ti abbiamo visto il primo giorno di scuola e ci 6 piaciuta subito….Ma cosa credevi? Siamo le tue amicone… By Cinzia e Francy PER FRA 1^O A volte sono un po’ rompi ma….TVB By Alice 1^O PER SARA 3^B …..Sorpresa?! X me la tua amicizia è veramente importante…ti voglio un mondo di bene! By Ely 2^A X PAPERE DEI PROFE P: "Michele, guarda qua non hai fatto neanche un esercizio, non si può !!! M: "Profe guardi che questo è il Suo libro non il mio !!!
www.lunardi.bs.it/giornalino X TORCOLINO Questa vita è mia… e voglio BECCIA…! Ti piace la sorpresa? Scusa se "ho reso pubblico il tuo grande amore" ma non ti sopportavo + con ste BECCIA… P. S. : NN ODIARMI BACIONI LA TUA COMPA
17
PS: gli episodi di BEAUTIFULL sono finiti PPS: 4EVER GLI INCONTRI DEL 3° TIPO!!!!! Non cambiare mai e x nessuno !!! Ti voglio bene by il tuo migliore amico
X ZANI STEFANO 1^ B Sarai pure carino ma tiratela di - !!! Un giorno o l'altro ti impiglierai da qualche parte con la cresta che ti ritrovi !!! xxx2001
X Anna 4^C & Miky 1^M Ciao belle!!!! Oh, ripigliatevi xchè in questi giorni mi sembrete un po' rinco!!! Non andate in sbattimento !!!! Siete 2 amiche super... !!! vvttttttb—baci ElenaPs: 4ever Claudio, Ale & xxxxxxx (voi sapete ki è)
X FEDE 2^ L Ciao bella, sono troppo contento della decisione che hai preso. Volevo dirti che ciò che fai x me è molto importante sei una ragazza veramente speciale
X Patrick & Andrea 3^M, Dario, Matteo & Andrea 2^M, Chiara & Cry 3^C, Stefano & Giacomo 2^D Siete strasimpa !!!!! siete unici !!!!!! vvtttttb—baci Elena-
LA PRIMAVERA DEL CUORE Eh, la primavera... dovrei dire LA PRIMAVERA!!! Un periodo dell'anno in cui tutto si risveglia, freme, vuole uscire, scoppietta, rinasce... Anche il cuore segue questa strada e cresce a dismisura: in tenerezza, generosità, dolcezza e voglia di coccole. Solo che in questo modo - come un palloncino, per usare una parabola - aumenta il rischio di scoppiare. In primavera il cuore rinasce! Si lancia nella vita con entusiasmo, con gioia accoglie le proposte della vita, è felice persino di correre dei rischi e le lacrime, se ci sono, in primavera asciugano più in fretta... tale è la forza di quel vento impetuoso che passa almeno una volta nella vita di ognuno di noi e che si chiama AMORE.
18
www.lunardi.bs.it/giornalino
Riti preparatori I riti pasquali iniziano subito dopo il Carnevale. Il Mercoledì delle Ceneri (i cènere) si va in chiesa, in atto di contrizione. E, sempre, in questo periodo, si usa fare la pulizia completa delle case; ovvero: togliere la fuliggine (fé a f eli nj e) , met t er e da par te (eventualmente, buttarli) gli oggetti vecchi e, soprattutto, dare la calce ai muri, dentro e fuori le abitazioni (ce mbjangheje). Quest' ultima consuetudine nelle case di montagna è di rilevante importanza, ai fini ignienicosanitari, in quanto la calce è un disinfettante, specie con l'approssimarsi della calura estiva.
grosse ("Palma" bagnata, spiga grossa).
I Sepolcri Il Giovedì Santo si preparano i cosiddetti Sepolcri (i Sebbuleche), sia nelle chiese, sia nelle abitazioni private. Nelle chiese viene esposto il S a n t i s s i mo S a c r a me n t o ( u Sacramènde), su un altare laterale, ornato di fiori e, in modo particolare, di germogli di grano, ceci, cicerchie macerate, ecc..., preparati in acqua, alcuni giorni prima e, poi, messi nei piatti.
Domenica delle Palme Nella Domenica delle Palme , per antico uso, avviene lo scambio del ramoscello di ulivo (a palme), in ricordo dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme, accolto dalla gente festante e che reca in mano ramoscelli di ulivo. La "palma" viene scambiata in segno di pace (ce fé a péce) e, così, ogni rancore, ogni offesa, vengono dimenticati. Sempre nella Domenica delle Palme in alcune regioni le nuore si recano dalle suocere, a portare la "palma", e, queste ultime, provvedono a fare loro un regalo che consiste, per lo più, in un oggetto d'oro. I bambini, a loro volta, usano recitare i versi: Questa è la palma e facciamo la pace/non è tempo di stare in guerra/ sono li Turchi e fanno la pace,/ questa è la palma e dammi un bacio. Gli agricoltori, dalle condizioni atmosferiche di questo giorno, traggono gli auspici per il raccolto del grano, a seconda che piova o meno: Palma nbosse: grènja
Fino a pochi anni fa, nelle chiese, si usava coprire, con panni neri, tutti i santi sugli altari e nelle edicole. Nelle abitazioni private, i Sepolcri si preparano esponendo figure in cartapesta che rappresentano: l' Addolorata, trafitta de sette spade, il Cristo nel Sepolcro, il Cristo legato alla colonna (Criste a lla chelonne), il Cristo legato, con in mano una canna (Criste a lla cannucce), gli strumenti del martirio, ecc… Le campane smettono di suonare (só attacchéte) e le funzioni religiose vengono annunciate, strada per strada, con un arnese di legno, dalle rondelle di stagnola fissate con lunghi chiodi (a trozzele). La sera e la notte del Giovedì Santo le funzioni raggiungono la massima partecipazione emotiva. Uomini e donne, di qualunque età e ceto sociale, si recano di chiesa in
LUNARFOLLIE
chiesa a "fare" (cioè: visitare) i "Sepolcri" e pregare.. La notte, poi, si fa la veglia a Gesù morto, nelle chiese e si cantano le "laude" della Passione di Cristo. Nel passato questi canti venivano espressi, in coro, nelle strade ed in corteo.
I falò Nella notte del Sabato Santo, si usa accendere i falò (i fanoje) davanti alle chiese, per poi prendervi tizzoni accesi e fare il fuoco santo dei riti sacri. Di questi tizzoni se ne prende qualcuno da porre nel Turibolo; poi si mette l'incenso per benedire il fuoco stesso del falò. E dal medesimo falò si prende il fuoco per accendere il Cero sacro per le funzioni della veglia pasquale. I riti della luce, dell’acqua, e tutta la veglia che inizia nella notte che precede.
La Pasqua Alla mezzanotte del Sabato Santo, con la resurrezione di Cristo e lo “scioglimento” delle campane, si usa "cacciare il demonio" dalla casa con un bastone, battendo tutti gli oggetti dell'arredamento e, nello stesso tempo, si buttano via le cose vecchie o obsolete, messe già prima da parte. E’ la grande notte santa in cui la Chiesa celebra la vittoria di Cristo sulla morte. E’ il passaggio dalla morte alla vita, la Resurrezione. I bambini, poi, con lunghe teorie di recipienti di latta (i stagnole), legati ad una corda, usano percorrere le strade della città, con gran fracasso, colpendo di tutto con le aste di legno che recano in mano.Esplode la gioia incontenibile della più grande festa cristiana..
LUNARFOLLIE
www.lunardi.bs.it/giornalino
19
20
www.lunardi.bs.it/giornalino
LUNARFOLLIE
www.bresciaonline.it (scuola e universitĂ )
E-mail:metagio@comune.brescia.it