Marzo 1997

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Anno 5 Numero 5

IL FIGLIO La paternità è la relazione con un estraneo che, pur essendo altri, è me. E’ la relazione dell’io con un me stesso che tuttavia è estraneo a me. Il figlio infatti non è soltanto opera del padre e non è nemmeno sua proprietà. Nè le categorie del potere nè quelle dell’avere sono in grado di illustrare la relazione con il figlio. Nè la nozione di causa, nè la nozione di proprietà permettono di cogliere il fatto della fecondità. Io non ho mio figlio, io sono in qualche modo mio figlio. Il Figlio non è un avvenimento qualsiasi che mi accade, si tratta di un io, di una persona, di una alterità. La paternità non è una simpatia grazie alla quale io posso mettermi al posto del figlio. La paternità non è un rinnovamento del padre nel figlio, essa è un modo di esistere pluralistico. IL PADRE Io sono relazione con te, vengo da te e da te mi allontano lasciandoti non soltanto solo, ma anche inascoltato e non ringraziato. Mi riconosco gretta, ingrata ed egoista. In questa festa del papà però non voglio sbagliare di nuovo e quindi ti dico “Grazie”. Grazie di esistere anzitutto, perché senza di te nemmeno io esisterei. Grazie di essere mio padre perché non ne ho e non ne conosco un altro. Grazie di avermi condotto fino a

I.T.C. LUNARDI - BS

questo punto della vita LA FESTA In questo 19 marzo voglio allora fare festa. Voglio fare festa con te e dirti la mia riconoscenza. Voglio fare festa con mamma, perchè un grande contributo lo ha dato anche lei. A tutti e due voglio dire, con una formula cara a noi giovani: VVBFF. La Redazione

INDICE Riforme si parte... Donna e S. Remo L’amicizia I nostri diritti Clone mio Bauhaus: arte e ... Orientando ... Memoria Messaggi E-MAIL

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MARZO Marzo, che mette nuvole a soqquadro e le ammontagna in alpi di broccati, per poi disfarle in mammole sui prati, accende all’improvviso, come un ladro, un’occhiata di sole, che abbaglia acque e viole. Con in bocca un fil d’erba primaticcio, Marzo è un fanciullo in ozio, a cavalcioni sul vento che separa due stagioni; e, zufolando, fa, per suo capriccio, con strafottenti audacie, il tempo che gli piace. Stanotte, fra i suoi riccioli, spioventi sul mio sonno a rovesci e a trilli alati, il flauto di silenzio dei suoi fiati vegetali svegliava azzurri e argenti nel mio sognarlo, e fuori ne son sbocciati i fiori. Arturo Onofri


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Il Ministro Berlinguer ha presentato nei giorni scorsi una proposta globale di riforma della scuola italiana. A questo argomento siamo tutti interessati: noi alunni, i nostri insegnanti, i nostri genitori. Il giornalino apre un dibattito che vorremmo vedesse confrontarsi le opinioni di ciascuno. Incominciamo con l’opinione del Preside seguita da quella del Prof. Spagnoli.

REDAZIONE BARONE SILVIA BIANCHI SONIA BONDIOLI NADIA CLAUSER ELISA COVERLIZZA ALESSANDRO DEL MEDICO ELISABETTA INSELVINI DANIELE MARTINAZZOLI LINO MATTEI GIUSEPPE PALAMARA STEFANIA PODETTA ROBERTA SONCINA STEFANO TAGLIETTI MASSIMILIANO TURCATO FRANCESCA ZANOTTI ELENA ZILIANI GIOVANNA

Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIC dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 n. E-MAIL Lu-

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Il tema della riforma della scuola è vecchio: se ne parla da cinquant’anni e sono stati presentati innumerevoli progetti, che non sono riusciti a diventare legge. In realtà il punto cruciale è sempre stato l’ordinamento dell’istruzione secondaria superiore, mentre per la scuola elementare e media ci sono stati vari interventi. Dagli anni Settanta in poi parlare di riforma della scuola ha significato parlare della scuola superiore. Con ciò non si deve pensare che le cose siano rimaste immutate, anche se l’impianto generale è ancora quello gentiliano degli anni Venti. Ci sono stati alcuni interventi settoriali a livello legislativo, come ad esempio l’istituzione dell’indirizzo per periti aziendali e corrispondenti in lingue estere nel ’65 o l’introduzione “sperimentale” del nuovo esame di maturità nel ’69. C’è stata una profonda trasformazione delle metodologie e dei programmi con lo strumento della sperimentazione introdotta dalla legge delega 477 del 1973: la scuola “militante” da un lato e gli organi amministrativi dall’al-

tro si sono dati da fare per rispondere alle esigenze della società in un periodo di grandi trasformazioni. Il risultato è che il modo di essere della scuola e nella scuola ha subito grandi trasformazioni. Ma c’è un evidente conflitto fra il quadro giuridico generale e la realtà scolastica. Metaforicamente, potremmo dire che ci troviamo nella necessità di far entrare un elefante in una gabbia costruita per uccellini. La proposta del governo di questi giorni presenta tre novità. La prima è che tale proposta che riguarda il riordino dell’intero sistema scolastico con il superamento della distinzione fra i tre ordini elementare, medio e superiore, collegandosi inoltre più o meno esplicitamente ai temi “caldi” dell’autonomia scolastica e della parità fra scuole dello Stato e scuole non statali. La seconda è teoricamente sostenuta da una maggioranza politica definita, come ai tempi della riforma Gentile. La terza è data dall’esplicita volontà di confrontarsi con gli altri sistemi scolastici europei. Su quest’ultimo aspetto non si può che concordare. Sul primo si tratta di ragionare non sulle formule astratte, ma di vedere in concreto che cosa si farà a scuola, quali rapporti saranno instaurati, quale sarà l’equilibrio dei poteri e delle responsabilità, quali gli standard e i controlli. Su questo la discussione può dare un grande contributo di chiarezza. La questione cruciale è quella politica: la maggioranza teorica sarà messa alla prova dei fatti. G. Colosio


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Non è facile commentare quasi a caldo il progetto di riforma della Scuola presentato dal ministro Berlinguer. Ci si aspettava una riforma della scuola media superiore; abbiamo avuto una riforma complessiva del sistema scolastico che va valutata nel suo insieme prima ancora che sotto gli aspetti specifici. Che cosa dire dunque? A me pare che gli elementi positivi ci siano. Sicuramente l’innalzamento dell’obbligo scolastico a dieci anni, rispetto agli otto attuali, era un atto dovuto e atteso da molto tempo. Io giudico favorevolmente anche la conclusione anticipata di un anno degli studi superiori (a diciotto anni invece che a diciannove). Per molti è negativo che questo significhi iniziare la scuola un anno prima,

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cioè a cinque anni, rendendo obbligatorio l’ultimo anno di scuola materna. A me pare invece che la cosa abbia un suo senso e che sia fattibile sotto il punto di vista pedagogico e didattico. Quello che suscita in me più di una perplessità è piuttosto il cosiddetto triennio di orientamento, quello che nel progetto di riforma si colloca tra i dodici ed i quindici anni, a cavallo della fine della scuola media e l’inizio della superiore (secondo il vecchio ordinamento!). Intendiamoci; mi sembra di capire che il nuovo progetto di scuola superiore si basi su di un’idea precisa. E cioè: basta con i curricoli di studio basati sulla professionalità rigidamente intesa o, meglio, basta definire figure professionali che poi nel giro di poco tempo rischiano se-

riamente di diventare superate. La scuola deve dare invece una serie di competenze minime, dei “blocchi di competenze” che si possano utilizzare sì, ma che soprattutto siano una base ampliabile, flessibile, duttile per costruire su di essa la vera professionalità futura. In questo senso va vista anche la riduzione degli indirizzi, che passano - se non leggo male da più di cento a poco più di una decina. Gli indirizzi sono appunto basati sulla differenziazione delle figure professionali. Il nuovo modello di scuola deve privilegiare l’aspetto formativo complessivo, pur mantenendo alcune diversificazioni inevitabili. Questo presupposto mi sembra comprensibile per certi aspetti, per altri rischioso. Io ho vissuto l’esperienza di una scuola, la nostra, che ha costruito sulla propria specificità una serie di realizzazioni molto significative. Azzerare patrimoni di questo tipo mi sembra francamente uno spreco e un rischio. Il rischio di demotivare ulteriormente il personale docente. A meno che insieme alla riforma dell’ordinamento non si abbini una seria riforma dell’autonomia. Quella che consenta di coltivare la propria specificità come una ricchezza vera, come un servizio al territorio in cui la scuola deve essere radicata. Ecco, questa forse è la riforma di cui sento maggiormente il bisogno, al di là di tutte le buone intenzioni e delle analisi sul futuro del sistema formativo della nazione. G. Spagnoli


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PADRE, SE ANCHE TU NON FOSSI IL MIO Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, per te stesso egualmente t’amerei. Chè mi ricordo d’un mattin d’inverno che la prima viola sull’opposto muro scopristi dalla tua finestra e ce ne desti la novella allegro. Poi la scala di legno tolta in spalle di casa uscisti e l’appoggiasti al muro. Noi piccoli stavamo alla finestra. E di quell’altra volta mi ricordo che la sorella mia piccola ancora per la casa inseguivi minacciando (la caparbia avea fatto non so che). Ma raggiuntala che strillava forte dalla paura ti mancava il cuore: chè avevi visto te inseguir la tua piccola figlia, e tutta spaventata tu vacillante l’attiravi al petto, e con carezze dentro le tue braccia l’avviluppavi come per difenderla da quel cattivo ch’era il tu di prima. Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, fra tutti quanti gli uomini già tanto pel tuo cuore fanciullo t’amerei. Camillo Sbarbaro

DONNA E SANREMO

L’8 Marzo è la festa della donna, di tutte le donne che trionfano quotidianamente in cucina, a scuola e anche al Festival di Sanremo. La donna ha sempre un ruolo importante, direi quasi fondamentale nella vita di tutti i giorni, così come è fondamentale la sua presenza a “ Sanremo”, il Festival della canzone italiana. Negli ultimi anni c’è sempre stata la presenza della valletta maggiorata, anche se un po’ oca, che fa aumentare l’audience, e per questo le si assegna l’importante ruolo di fare le televendite. Ma la presenza femminile a Sanremo non si limita solo a quelle figurative della valletta o delle vallette, ma tra i cantanti ci sono sempre state delle donne, a cominciare dal 1° Festival con Nilla Pizzi. La voce della cantante è sempre molto apprezzata, infatti nei primi tre posti quest’anno si sono piazzate tre donne (una delle quali accompagnata da un chitarrista) e sono convinta che il merito non sia solo quello della canzone interpretata, ma soprattutto quello di colei che ha saputo esprimere sentimenti attraverso quella canzone. Inoltre le coriste erano tutte donne, la voce femminile era presente perciò in tutte le canzoni, le arricchiva e donava loro un non so che di particolare che le rendeva complete. Ora, non per disprezzo nei confronti dell’uomo della televisione, ma la donna fa più colpo sia per il suo aspetto fisico che per le sue capacità. Anche se la donna riceve molte critiche soprattutto quando si mette in luce come al festival di Sanremo, dobbiamo sottolineare il fatto che la donna sarà SEMPRE apprezzata e in più, COME FARNE A MENO ? Tanti auguri a tutte le donne del mondo. Zanotti Elena

ATTENTI AGLI AMERICANI Nello scorso mese di febbraio avrete notato tra noi la presenza di 12 figure sconosciute, variamente assortite chegiravano per i corridoi e nelle aule del nostro Istituto. Stiamo parlando degli 11 studenti americani accompagnati dalsublime Mr. Sassi (veterano degli scambi Severn-school - Lunardi) provenienti da Severna Park (MD) che quest’anno hanno partecipato all’exchange con la nostra scuola dal 4 al 27 febbraio. Come non riconoscerli, questi umanoidi dagli enormi zaini che si portavano fedelmente appresso, dalla loro loquacità, dal loro particolare atteggiamento che alcuni potrebbero definire “esuberante”? Hanno “visitato” tutti i piani dell’edificio ed alcuni di voi li avranno conosciuti per le scale o durante un’ora di lezione a cui loro hanno partecipato. Una ragazza statunitense mi ha rivelato di sentirsi una piccola star all’interno della scuola, appunto perché tutti sapevano chi era e ciò la divertiva e la imbarazzava nello stesso tempo. Ma non hanno conosciuto soltanto l’ambiente scolastico e familiare qui in Italia, hanno infatti visitato anche alcune tra le più famose città delnostro paese: Verona, Roma, Firenze, Venezia e Milano. Inutile infine, domandarsi se sia piaciuta loro l’Italia. Bastava guardare il loro sguardo felice, sorridente ed aperto che è mutato solamente al momento della partenza con l’accompagnamento di un monologo: ”I dont want to go”. See you next year Mr. Sassi, with another group of American guys. A host. Bondioli


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Carta dei diritti degli studenti Pronunciamento del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione I.

DIRITTO ALLA SCUOLA, intesa sia come edificio abitabile e accogliente, sia come istituzione efficiente e funzionale, sia come ambiente sereno e formativo sul piano culturale e professionale, capace di valorizzare le dimensioni corporea, affettiva, cognitiva, etica, spirituale, comunitaria della vita giovanile, secondo le esigenze poste dalla società' contemporanea. In particolare, diritto ad una scuola superiore rinnovata nelle strutture, negli ordinamenti, nei programmi e nei metodi.

II. DIRITTO ALLA LIBERTÀ' DI APPRENDIMENTO, garantita da un insegnamento ispirato ai valori costituzionali e proposto nei termini di una responsabile ed aggiornata competenza professionale, esercitata nel rispetto delle norme positive, non meno che della personalità' degli allievi e dei loro compiti di sviluppo personale, civico e professionale. III. DIRITTO ALLA CONTINUATI' DELL'APPRENDIMENTO, garantita da un impegno istituzionale di rimozione degli ostacoli che riducono la possibilità' di fruire della formazione, anche mediante l'offerta di attività' di recupero, di sostegno, di orientamento, secondo il criterio dell’equità'. IV. DIRITTO AL RICONOSCIMENTO DELLA PROPRIA IDENTITÀ' PERSONALE, attraverso prestazioni didattiche anche individualizzate, che tengano conto delle differenze personali, sessuali, etniche, socioculturali, ecc. V. DIRITTO ALLA LIBERA ESPRESSIONE DEL PROPRIO PENSIERO, nel rispetto dei diritti altrui e delle caratteristiche dell'istituzione scolastica. VI. DIRITTO ALLA LIBERA AGGREGAZIONE, da garantirsi anche attraverso la messa a disposizione di appositi spazi e di strumenti di comunicazione e di riunione nei locali della scuola. Utile in proposito la norma che prevede l'istituzione dei CIC (Centri di Informazione e Consulenza). VII. DIRITTO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA E RESPONSABILE ALLA VITA DELLA SCUOLA, prevedendo per gli studenti delle scuole superiori di formulare proposte in ordine alla individuazione delle finalità' e delle tematiche attività' scolastica. VIII. DIRITTO ALLA VALUTAZIONE CORRETTA E TRASPARENTE, nei criteri, nei tempi e nei modi della sua espressione. IX. DIRITTO ALLA TRASPARENZA DEI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI e alla necessita' di consentire l'esercizio del diritto-dovere di studiare in un contesto ordinato e stimolante. X. DIRITTO A RICORRERE AD UNA SEDE ISTITUZIONALE NON DI PARTE, per ottenere il riconoscimento di diritti non rispettati. Accanto a questa “Carta” ve ne è un’altra. L’attuale ministro della pubblica istruzione ha infatti presentato una bozza di statuto degli studenti delle superiori. Tante le novità in essa contenute. Anzitutto la possibilità di indire referendum per questioni riguardanti la vita del loro Istituto. Basta con i compiti in classe a sorpresa che invece andranno concordati e annunciati con alcuni giorni di anticipo. Molti i cambiamenti anche sul versante della disciplina: la condotta degli studenti non potrà avere ripercussioni sulla valutazione del profitto. Le sanzioni non potranno essere applicate senza una preventiva “difesa” da parte di chi ne è colpito e su sua richiesta potranno essere trasformate in attività a favore della scuola. La novità più rilevante riguarda i referendum.. La bozza dice: ”Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sulla organizzazione dell’Istituto e sull’attività didattica degli studenti, su loro richiesta o iniziativa del preside, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione”. Ecco dunque il nuovo decalogo che verrà chiamato “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria superiore”:

1. La condotta non potrà avere ripercussioni sulla valutazione del profitto. 2. Le sanzioni disciplinari non potranno essere applicate senza una preventiva “difesa” da parte di chi ne viene colpito. 3. Le “punizioni” potranno essere convertite in attività a favore della scuola. ondy


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4. La sospensione dovrà essere disposta solo in casi veramente gravi. 5. Gli studenti possono indire referendum sulle decisioni che influiscono sull’organizzazione dell’Istituto e sull’attività didattica. 6. La scuola garantisce il diritto di riunione e di assemblea degli studenti. 7. Gli studenti possono esprimere proposte e orientamenti sulla didattica. 8. Gli studenti possono valutare i propri professori attraverso il “riesame delle decisioni già assunte dai docenti” 9. Niente più compiti in classe a sorpresa: data e modalità vanno comunicate agli studenti 10. Contro le violazioni dello statuto ci si può rivolgere entro 30 giorni ad un organismo presieduto dal provveditore o da un suo delegato . LE CIRCOLARI IMPORTANTI I diritti, come la storia dimostra, rimangono astratti e cartacei se non vengono tradotti in iniziative concrete. Il modo con cui questa traduzione viene fatta è dato dalle Circolari Ministeriali o documenti simili. Pensiamo sia utile che tutti conoscano le ultime direttive e pertanto le pubblichiamo in sintesi. SINTESI DELLA C.M. 654/1996 Art. 1 FINALITÀ’ GENERALI Gli ISTITUTI • definiscono iniziative complementari e integrative (concrete esigenze) • promuovono occasioni e spazi di incontro (occasioni di crescita) • valutano modalità di apertura della scuola (oltre l’orario curricolare) Art. 2 SPAZI E TEMPI PER LA REALIZZAZIONE DELLE INIZIATIVE Gli ISTITUTI predispongono locale attrezzato per ritrovo (CIC) Art. 3 RACCORDI TRA REALTÀ’ SOCIALE E TERRITORIO Gli ISTITUTI • favoriscono iniziative di promozione culturale • si coordinanocon altre iniziative del territorio • collaborano con Enti locali e Associazioni Art. 4 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE CONSIGLIO DI ISTITUTO:

Delibera

Iniziative (proposte)

COLL. DOCENTIEsamina e coordina Iniziative complementari iter formativo COMITATO STUDENTESCO: Formula proposte su tutte queste iniziative Esprime pareri Adotta un regolamento interno di tipo organizzativo Esprime un gruppo di gestione Elabora un piano di gestione con preventivo. Art. 5 CONVENZIONI La CONVENZIONE Strumento formale di attuazione delle iniziative non gestite direttamente Prevede: - durata uso locali - modalità d’uso - vincoli d’uso - misure da adottare - regime delle spese - regime delle responsabilità


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Art. 6 CONSULTA PROVINCIALE Il COMITATO STUDENTESCO: designa 2 studenti rappresentanti La CONSULTA PROVINCIALE: assicura il confronto tra studenti ottimizza le iniziative integra in rete formula proposte al Provveditorato esprime pareri agli Enti Locali

DIRETTIVA 133/96 Art. 2 L’ISTITUTO promuove iniziative complementari e integrative di accoglienza, accompagnamento ecc. Tali iniziative si inseriscono negli obiettivi della scuola: Favoriscono • la valorizzazione della cultura di cui sono portatori i giovani • lo sviluppo delle loro attitudini e capacità • la conoscenza del contesto • lo sviluppo della cultura della legalità • facilitazione all’accesso ai nuovi linguaggi • assistenza allo studio, insegnamento individualizzato, successo scolastico • un più ricco contesto educativo e formativo

DIRETTIVA 600/1996 EDUCAZIONE ALLA SALUTE E PREVENZIONE TOSSICODIPENDENZE. PROGETTO GIOVANI. CIC. Obiettivo: miglioramento complessivo dell’offerta formativa ed integrazione delle risorse per: • prevenire l’insuccesso scolastico e il disagio • promuovere la salute e il benessere individuale e collettivo Sono ancora attuali gli slogan/obiettivi originari del Progetto Giovani: star bene/star meglio • con sè stessi in un mondo che stia meglio • con gli altri, nella propria cultura e nel dialogo interculturale • con le istituzioni, in un’Europa che conduca verso il mondo.

CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI D.L. 20 giugno 1996, n. 323 1. Due rappresentanti degli studenti per ciascun Istituto o scuola di istruzione secondaria superiore, designati dal comitato studentesco eletto per l’anno in corso si riuniscono in Consulta Provinciale in una sede appositamente attrezzata e messa a disposizione dal Provveditorato agli Studi. La Consulta è convocata dal Provveditore agli studi entro 20 giorni dallo svolgimento delle elezioni dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. 2. La Consulta Provinciale degli studenti ha il compito di assicurare il più ampio confronto fra gli studenti di tutte le istituzioni di istruzione secondaria superiore della provincia, anche al fine di ottimizzare e integrare in rete le iniziative di cui al presente regolamento e formulare proposte di intervento che superino la dimensione del singolo istituto, anche sulla base di accordi quadro da stipularsi tra il Provveditorato agli Studi, gli Enti locali, la Regione, le associazioni degli studenti e degli ex studenti, dell’utenza e del volontariato, le organizzazioni del mondo del lavoro e della produzione. 3. La Consulta formula proposte ed esprime pareri al Provveditorato e agli enti locali competenti. Può collaborare, su richiesta del Provveditorato agli Studi, all’istituzione di uno sportello informativo per gli studenti, con particolare riferimento all’attuazione del presente regolamento. La Consulta provinciale può promuovere anche iniziative di carattere transnazionale.


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La nostra redattrice esperta in cinema si cimenta con un tema di forte attualità e di grande rilevanza sia scientifica che culturale ed etica. Ovviamente si tratta di un discorso che inizia e che andrebbe arricchito da altri contributi critici che attendiamo numerosi. Questo primo intervento - come vedrete - mostra un ampio ottimismo. Lo condividiamo? Dolly probabilmente era già nei sogni di qualcuno quando nell’ormai lontano ottobre del 1993, due ricercatori della George Washington University riuscirono a clonare per la prima volta degli embrioni umani. Nemmeno troppo difficile, in teoria, imitare la natura e ricreare, artificialmente, le condizioni che permettono la formazione dei gemelli omozigoti. La pratica: tutta un’altra storia! Oggi Dolly è realtà, lei è unica poiché è stata clonata, è nata e cresciuta, su 277 esperimenti. Chi volesse incontrarla potrebbe recarsi al Roslin Institute di Edimburgo; qui oltre a Dolly ci sono altre pecore nate l’anno scorso dalla clonazione di una cellula d’embrione. Questo laboratorio infatti con il vecchio metodo era riuscito a fare nascere otto agnelli su 834 tentativi. Di Dolly però ce n’é una sola perché è nata da una cellula adulta. A tutti noi ignorantoni che non ascoltiamo con regolarità i bollettini scientifici, questi

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dati possono portare un certo sgomento, con Dolly però il tema è stato presentato in mille modi diversi e quindi anche i più disattenti, avranno speso almeno una riflessione riguardo a tutto ciò. Invero, per noi tutti che abbiamo sognato con i libri di fantascienza, è più facile librarci nel cielo della fantasia, frementi per l’eccitazione che alimenta la nostra fervida immaginazione, anche se lo stesso dott. Jan Wilmut, lo scienziato che ha fatto da padre putativo a Dolly, ci ricorda che “siamo ancora lontani da una routine affidabile”. Il tormentone, che aspettava sornione gli sviluppi della situazione, si è già scagliato contro la nostra povera pecorella, che tanto smarrita non sembra, poichè dopo solo sette mesi di vita fa già paura come un mostro. Si potrà clonare un essere umano? Se si potrà, è da considerare eticamente accettabile? Come gestire una scoperta di questa importanza? Lo stesso Wilmut ci dà i primi tentativi di risposta. Per quanto riguarda la clonazione di un essere umano, è certo che si potrà. Forse ci vorranno decenni, ma di sicuro si potrà. Wilmut, non più come scienziato, ma come persona, specifica: “Però troverei oltraggiosa la produzione di un essere umano in questo modo”. Personalmente credo che a questo punto siano doverose le congratulazioni a uno scienziato che è anche un grande uomo, almeno per quanto riusciamo a capire dalle sue dichiarazioni alla stampa di tutto il mondo. Credo

infatti che la sorte di tanta fiducia che noi riponiamo nei confronti degli scienziati in particolare, sia buffa e contemporaneamente vitale, perché, in un certo senso, essi hanno il potere di influenzare il destino dell’umanità. Sempre il dott. Wilmut dice: “La clonazione è certo un rischio, se usata malamente, ma anche un’enorme opportunità. Non sfruttarla sarebbe una perdita per tutti”. Queste parole potrebbero costituire le vere prerogative per un effettivo passo avanti, perché non bisogna sottovalutare i lati positivi di questa scoperta: potremo non solo avere animali che producono latte con più proteine, ma anche, e soprattutto curare molti malati di emofilia, o ancora, trovare un rimedio per malattie come la fibrosi cistica, il morbo di Parkinson e di Altzhaimer e anche alla encefalopatia spongiforme umana che tutti oggi conoscono a causa del fenomeno della “mucca pazza”. Dimenticare la speranza e i risultati eccellenti di anni di duro lavoro di tante persone? Non direi, piuttosto teniamo presente che la scienza va usata intelligentemente. Con la clonazione otterremo individui tutti uguali. L’evoluzione e il miglioramento della razza si ottengono invece dallo scambio di geni, possibile soltanto con la riproduzione sessuata. PS: CLONAZIONE: riproduzione artificiale di una copia genetica identica a una preesistente mediante manipolazioni embriologiche.

a cura di Silvia Barone


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La 4° N, dopo aver visitato la mostra, ci ha fatto pervenire questa recensione. La ringraziamo e invitiamo anche altre classi a fare altrettanto Il 21 febbraio visitammo la mostra: la rivoluzione urbanistica, (1919-33), allestita dalla fondazione Mazzotta e dedicata alla BAUHAUS (casa della costruzione). Fummo particolarmente catturate dall’imponente monumento al centro della stanza: “la torre del fuoco” di Itten, modello ispirato al “monumento per la III internazionale “ di Tallin (1920). La sua forma a spirale deriva dalla tridimensionalità dei cubi posti diagonalmente uno sopra l’altro in modo da creare quella sua forma imponente ed insieme aerea per ricordarci come fantasia e geometria, razionalità ed entusiasmo possano convivere armoniosamente. La torre è costituita inoltre da sezioni coniche in vetro colorato, volte a definire il monumento come simbolo dell’intero universo. La spirale gioca infatti un ruolo essenziale sia nelle composizioni plastiche che in quelle pittoriche. Il progressivo maturarsi della necessità di una pittura astratta, mirata a capovolgere le gerarchie dell’arte tradizionale porta Kandinskij alla ricerca di soggetti geometrici valorizzati dalla vivacità dei colori, intesi anche come specchio della vita interiore. La scuola rivela, comunque due anime: una impegnata nelle ricerche di nuove forme (Itten-Klee), l’altra rivolta a migliorare esteticamente gli oggetti dell’artigianato e dell’industria.

Ecco allora i modelli di sedie e di oggetti casalinghi mostrati nella loro funzione quotidiana, perché “belli” da vedere: l’arte viene così inserita nella vita di ogni giorno. Nella pittura le opere astratte, sotto il segno della razionalità di mobili, barattoli, tazze, lampade, tappeti, ecc. Kandiskij si accompagnano ad alcuni esempi dell’arte di Paul Klee, che di astrazione e di figurazione non si dà pensiero, ma usa le linee e i colori per creare un suo mondo poetico che è rappresentazione non della realtà esterna, ma di una visione interiore. Nelle sale della mostra sono anche efficacemente ricostruiti alcuni ambienti della Bauhaus e momenti importanti della sua storia, come la grande mostra del 1923: è emozionante vedere riproposta la stanza di Kandiskij e confrontare i mobili e i quadri con la fotografia del 1927 che lo ritrae in questo stesso ambiente. Con tristezza abbiamo pensato alla fine di questa scuola, chiusa

violentemente nel 1933 dalla “Gestapo” con l’accusa generica, di aver, coltivato “ un’arte degenerata”. Carini, Venni, Ferrari S. Taddei per la IV N


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MAI SENZA L’ALTRO Dopo la positiva esperienza che il gruppo dell’Alveare ha vissuto con i ragazzi - certamente meno fortunati di noi - dell’ANFASS, ci è giunta questa lettera che volentieri pubblichiamo. E’ l’invito a continuare un rapporto avviato, a costruire nuovi scenari di amicizia. Penso che tanti accetteranno l’invito di Adriana e andranno anche oltre. Costerebbe così poco passare qualche ora con gli amici del Centro Chizzolini, condividendo con loro un tratto di cammino. Pensiamoci! Cari amici dell’Istituto “Lunardi”, vi scrivo anche a nome di tutti i miei compagni. Mi chiamo Adriana, frequento il centro Chizzolini ANFASS di via Fontane 31. Con gioia abbiamo partecipato alla mostra dei quadri e alla fiaba “Il Gigante Egoista”. A tutti la fiaba è piaciuta tantissimo. Ci ha fatto piacere collaborare con i ragazzi del Lunardi e con le altre persone tanto gentili che non conoscevamo nemmeno. Per questo motivo saremmo contenti di poter continuare a parlare con voi almeno per lettera. Quindi vi invitiamo a scriverci e noi vi risponderemo. Il nostro indirizzo è: Centro Operativo V. Chizzolini ANFASS Presso Gruppo Animazione 4 Ciao a Tutti I ragazzi ANFASS

LUNARFOLLIE ORIENTANDO ‘97 CLASSE 1^A Calzoni Isabella Cornelli Sara Corradi Alessia Marelli Paola CLASSE 1^B Savoldelli Francesca CLASSE 1^C Galuppini Paola

Sono ormai numerose ed apprezzate le azioni promosse nel corso dell’ultimo triennio grazie alla collaborazione degli Assessorati alla Pubblica Istruzione del Comune e della Provincia di Brescia. In quest’ambito, particolare significato assume l’appuntamento con Orientando ‘97, le tre giornate di orientamento scolastico e professionale per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole di II grado del comune e della provincia, appuntamento che sarà possibile rinnovare anche nel corrente anno scolastico, nei giorni 24, 25 e 26 marzo, alle ore 8,1514 presso l’ITC Abba, via Tirandi 3 Brescia. Com’è ormai noto, si tratta di una manifestazione che consente agli studenti di incontrare personalmente un ampio numero di operatori economici rappresentativi di molte aree professionali, allo scopo di acquisire dalla viva voce dei protagonisti informazioni mirate sulle professioni e sui percorsi teorico-pratici che le precedono, secondo le esigenze e gli interessi che gli studenti stessi manifesteranno.

CLASSE 1^D Falappi Elisa CLASSE 1^E Archetti Chiara Marini Barbara Salvi Graziano CLASSE 1^F Rosa Daniele Sarmento Silvia Lorena CLASSE 1^L Ristucchi Nadia CLASSE 1^M Bozza Massimiliano Brognoli Francesca

La redazione è lieta di annunciare che il nostro collaboratore Prof. Mattei è stato eletto “Presidente del Consiglio Scolastico Provinciale”. A lui le nostre congratulazioni e l’augurio di buon lavoro.


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Il “sogno” della Redazione del giornalino è pubblicare riflessioni, esperienze, attese, storie di ciascuno di voi. Ci è giunto questo “tema” di Melissa che a noi è parso molto bello. Ringraziamo l’insegnante che ce lo ha segnalato e volentieri lo pubblichiamo “La memoria fissa una specie d’identità anche nella persona più mutevole” (Proust) La legge fondamentale sulla quale si basa la fisica è un’interpretazione materiale degli stati d’animo: “NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA”. Ognuno di noi nasce con un bagaglio di sensazioni diverse che, fin dai primi giorni di vita, rendono unico un individuo. Sono sensazioni che appartengono solo a noi, e noi soltanto sappiamo interpretarle, viverle, personificarle, maturarle giorno dopo giorno, finché entrino a far parte del nostro metabolismo. Nessuna nuova sensazione può nascere, nessuna vecchia sensazione può morire. Saranno in grado solo di mutare, nascondersi nel più tenero angolo, ma quello strano profumo le riporterà in luce. Quel giorno diverrà il tuo più bel ricordo, sentirai vivo dentro di te il passato, reduce dagli infortuni subiti dal tuo oblio. Si desterà l’anima, la memoria involontaria, l’unica fotografia che non potrai mai bruciare. Il sapore muto di quel profumo entrerà nel tuo corpo, filtrerà nel tuo cuore restando per sempre nell’anima della tua memoria.

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Una vecchia sensazione è risorta, un nuovo capitolo sta per nascere. Come la biblioteca di Babele che racchiudeva il passato, il presente e il destino di tutti noi, così la tua anima racchiude pagine intense e ansiose, pagine stracciate e pagine bianche. Su quelle nitide pagine ricomincerai a scrivere il tuo passato, la tua carta d’identità eterna. Ora che quella sensazione si è incendiata, bruciando l’oblio della tua vecchia anima, non sarai più malato. La fresca aria che la tua anima respira farà di te un bocciolo. E crescerai. Melissa Carini 4^M

PER FRANCESCA S. 3^F Speriamo che le scarpe nuove ti portino fortuna, non potrai più perdere la corriera! BY ROBY E FABY

PER ELISA 4^F ED ERIKA 3^F No, ancora un’altra gita con voi due...e basta! Come farò a sop-

portarvi per 6 giorni, 24 ore su 24? Sappiate comunque che non riuscirete in nessun modo a farmi dormire in corridoio! Vi voglio strabene, a parte quando una russa e l’altra salta...vi ricordate? MANU 4^F ovvero l’ospite

P.S.Un altro modo comunque c’è...il “gu” e vedrete che dormirò anche nell’ascensore! PER ELETTA BELLANDI 1^C Forse tu ti diverti a fare soffrire la gente...giocare con i sentimenti altrui è il tuo passatempo...ricordati che quando ti piacerà veramente una persona, e giocherà come hai fatto tu, solo allora ti renderai conto dei tuoi sbagli! BY ANONIME

PER MARTA 2^I Ciao Marta, stet be’? Sperom per te de se; notre do stom benone! Va bene così!? Ti trovi a tuo agio? Ma dai, scherziamo, sei simpaticissima e ti vogliamo un mondo di bene! Ciao ottusa! RAFFY E SARA ‘81

PER IVAN 4^F Dopo 6 ore di dura lezione il nostro organismo necessita di pace e tranquillità. Ma tutto ciò rimane solo un sogno in quanto una volta riusciti a prendere la


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filo arrivi tu con le tue baggianate sui professori e sui tuoi animali che francamente non interessano nesssuno. Se non vuoi stare zitto, abbassa almeno la voce! BY EVA E LE SUE AMICHE

detto nessuno che sei fantastico e che hai un sorriso stupendo? Perché ogni tanto non me ne regali uno (di sorriso)? Non sai quanto mi renderesti felice...Ti voglio bene. BY A.I. (?)

PER MARIELLA CADEI 1^I Da quando ho visto il tuo dolce sederino e la tua camminata così provocante ho perso completamente la testa per te mia dolce PRISCILLLA. BY IL TUO CALIMERO

Per MARCO P. 5 F Se tu non esistessi nessuno potrebbe crearti, se tu fossi bello non saresti tu, ma ti voglio lo stessso BY TUA CICCINA

P.S.: Se ti può consolare il tuo maglione rosso mi fa impazzire! PER PAOLO V C Non capita spesso di trovare qualcuno che si lascia guardare tutte le mattine... Grazie di esistere!!! BY 2 DI 2 L

PER LAURA III M Speriamo che il nostro supermercato vada bene: SMAL di tutto di più!! TVTBF by “FENNI” or ANNA 2 M

PER MASSY 1 B C’è che si desidera che si vede e quando vedo te penso cose che non ci si crede... (To Be continued, vedi testo canzone) BY SM ‘80

PER ERICA 5^A Le stelle? Con te brillano anche di giorno...!

gliori!!! Vi vorremo bene per sempre... I vostri compagni DANI, ILE, MICH, MANU, BONNY

PER MATTEO DI LOGRATO Potremmo stupirti dicendoti che sei meraviglioso, splendido, insomma “un tipo”. Però sono tutte balle... Rifatti la bocca! P.S. Di a Fausto di tirarselo di meno, perché la bellezza non è tutto. By due che scendono dopo di te

PER TATIANA E ELENA II M Lo so che per sopportarvi ci vuole molta calma e sangue freddo e tra un po’, vi verrà l’aureola, ma io VVTBF. Sopportatemi ancora. BY ANNA 2 ANNA

PER FRANCESCO II D Grazie dei bellissimi giorni passati insieme, non ti potrò mai dimenticare. Ti amo. HELEN

PER ELEONORA II D Se non ci fossi dovremmo inventarti. TVTB ANDREA II D

PER SIMONE (PETER), 5 C Per vedere il tuo nome scritto su questo giornalino, dovevi proprio PER MICHELE G. 4^H La tua testa mi manda nel pal- conoscere delle persone speciali lone. I tuoi occhi sono come gli come noi. A parte gli scherzi, in bocca al lupo per gli esami! oceani della terra. VARE E FRANCY I love you BY MARCO ‘79

BY CRY ‘80

ALLA CLASSE II A PER GIORGIO 3^E Anche se per la scuola siete gli Ciao cucciolotto, ma te l’ha mai ultimi, per noi siete i primi, i mi-

PER GABRIELE 4 G La tua voce, la tua musica mi mandano in estasi. Vorrei conoscerti meglio, molto meglio. UNA FANS AMMALIATA DAL TUO SGUARDO

PER NICOLA BROCCA Da quando abbiamo fatto la gita insieme sei entrato a far parte della mia vita. TVB Forever BY CHIARA 1 I


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Hello! My name is Rick Pagels and I'm a computer teacher at a private school in Miami, Florida - USA. I have students in the eighth grade and a few seventh graders who would like to write other students from Italy. If you have any students who would be interested, please forward these letters to them. Thank you and I look forward to hearing from you.

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like is called "Wannabe". Have you heard of them? I went to Washington D.C. on a class trip last Tuesday we came back on Friday night. It was cold there, it was in the 30's. I had hoped to see snow, because I never have before, but I didn't. Have you ever seen snow? What do you do in your free time? I got to the movies, hang out with my friends, and talk on the phone constantly. Hope to hear from you soon ,so please write back soon!! Sincerely, Rachel

Dear penpal to be, My name is Anna and I live in Miami, Florida USA. In April I will be traveling to Italy. I will be going to Rome, Siciley, and other places. I love Winnie Sincerely, Rick Pagels the Pooh and Giant Pandas. I am in 8th February 10, 1997 grade, what about you? I have Dear Italian friend, never been abroad. What do you Hi, my name is Rachel, I am a like to do? thirteen years old, and I have Arrivaderci! Anna Avery blonde hair, and green, brown eyes. I Hi, my name is Sarah Russell. I was born in Miami, Florida. am 13 and in eighth grade. I live Where were you born? I go to in Miami, Florida USA. I go to a Gulliver Academy, which is a school called Gullive Academy. I school in Miami, Florida. What like to play tennis and do track is your name, and how old are and field. I take tennis lessons you? Do you and I was on the track team last play any sports? I play tennis and year. I really like to travel. I have I love to snorkel or dive, and my been to North Carolina, Califorfavorite tennis player nia, Kentucky, Israel, Ecuador, would have to be Andre Aggasi. and the Galapagos Islands. I reDo you have any siblings? I am ally want to travel to Spain or an only child, but I have two Italy one day. I really love Itlalian dogs. food. When I get older, I want What type of music do you like? to go into business. I hope to A new group came out here cal- hear from you soon. led the Spice Girls the song I Dear Italian Friend,

My name is Elaine Garcia, I live in Miami, Florida, which is in The United States of America. I am in eighth grade and go to Gulliver Academy, a school in Miami. My school is very strict. We have to wear uniforms and if we wear skirts they have to be two inches above the knee. In my spare time I like to listen to music and watch MTV. Do you guys have MTV in Italy ? My favorite song is Don't Speak, and the group who sings that song is No Doubt. They also sing the song Spider Webs. Have you heard that song or that group?. My favorite thing to do is go to parties with my friends and go shopping. I heard that you guys are getting cable there for television.Is that true? I also love watching movies. The last movie I saw was Evita. This movie is really popular here. Madonna was the actress of this movie. I am sure you have heard of her. How old are you? What school do you go to ? What city do you live in? I have been to Italy a couple of times with my aunt. The cities I have been to are Milan, Florence, and Venice. Last week I went to Washington D.C. the United States Capital, with my school. All of my friends went, and we had a lot of fun. The finnest part of the whole trip was when we all went ice skating. We were there for one hour and I only fell twice. Before that I did not know how to skate I learned that day and I did pretty well. Please answer all my questions!


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Your friend in Florida,

hot. It is usually hot in Miami. How is the weather over there? Do you know anybody in the MaHi, my name is Alison Partridge. fia? Please write back and tell me I'm 14 and in the eighth grade. I about yourself. Tell me what is enjoy playing sports. I have going on in the place you live and swam, run, played volleyball, and whatever else you do. will be doing track and field in Sincerely, Keith Nateman the spring. My favorite sport, though, is soccer. I play on my Dear Italian friend: school soccer team, and so far we Hello, my name is Alex. I am are undefeated. Besides sports, I a 13 year old guy, I live in Miami, also sing. Just this past summer Florida. I go to a school called the group that I sing with, which Gulliver Academy. How old are is called the Miami Choral So- you? Is Italy cool? What do you ciety, visited Italy and we sang in do for fun there? We do a lot the Vatican. I love Italy, and this things for fun here in the United summer I am coming back. States. We go to the movies, I will also be visiting France, skate, hang out with our friends Germany, Switzerland, and and do other stuff. My favorite Monte Carlo. Not only do I love sports are soccer and tennis. Italy, but I also love Italian food. What are your favorite sports? I have lived in Miami, Florida for Do you guys have good music six years, and before that I lived groups there? in California and New York. I am What is your favorite music 5 feet 8 inches. I have blonde hair group? I am on my school's waand blue eyes. I look forward to terpolo team. Are you on any hearing from you. team for your school? Do you Bye! have any brothers or sisters? I have a younger sister. She is 9 Dear Italian person , years old and sometimes is a pain Hello ! my name is Keith Na- in the butt. My favorite tennis teman. I am 14 years old. My player is Andre Aggasi because birthday is September 8, 1982. he has great playing style. Have I was born in Miami, Florida, and you ever gone to the United Stastill live there but most of my fa- tes? It is a pretty nice place to live mily backround is from Cuba. I in. I was born in Mexico and now like to play sports. I play three live here in the U.S. Where were sports for my school (Baseball, you born? Football, and Basketball). In Is there any pretty girls in Italy? football I am quarterback and li- Do you have any pets? I have nebacker. This year our football some fish and I might get a bird. team went undefeated for the se- Today's date is February 10, cond year in a row. In basketball 1997. I have to go but I hope to I play center and power forward. hear from you soon!!! This year we went 11-4 (11 wins Sincerely, Alex Messianu , 4 loses). Baseball tryouts are just starting right now. In base- Dear Italian person, ball I play wherever the coach What is your name? My name puts me. Do you play any sports? is Casey Dunn. I am in the eighth Right now in Miami it is pretty grade at Gulliver Academy. I am Elaine Garcia

13 years old, and I live in Miami, Florida. My birthday is July 10, 1983. My eighth grade class just got off of a plane from Washington D.C. We spent four days in our nation's capitol. It was pretty cool. I was hoping to see snow, but it did not happen. Well, it did flurry twice, but it did not stay on the ground, so I still figure that I have never seen snow. The Casey Dunn worst part is that the day after we came home...seven inches of snow fell in Washington D.C. Oh well. How is life in Italy? Does it snow where you live, or are you like most of us in Miami, and have never seen snow? I play three different sports: football, baseball and basketball. All of these I have played at Gulliver (baseball season started this week). In football, I played linebacker and offensive lineman/tight end. Our football team did very well this year...we went UNDEFEATED. My basketball season went well this year also. I played center. My team went 11-4 (11 wins, 4 loses). The baseball season begins this week. In baseball, I play first base and pitcher. See ya. Your Friend, Casey Dunn

Hello, My name is Jon Leibowitz. I am in junior high. I like hockey, and basket ball. I live in Miami. I lik to listen to rock and skate in my spare time. Hope to hear from you. Good Bye, Jon


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