Anno 15 Numero 1
I.T.C. LUNARDI - BS
Ottobre 2006
tutti dobbiamo investire nel futuro e dobbiamo fare ogni sforzo per acquisire i valori necessari. La scuola, la nostra scuola, deve aiutarci, deve equipaggiarci culturalmente perché la sfida, oggi, è veramente grande. Allora affrontiamo così il nuovo anno, come risorsa che ci offre validi strumenti per costruire il futuro. La Redazione Ricominciare. Lasciare la spiaggia, il sole, gli amici, in una parola lasciare l’estate non è stato facile. Ma l’anno scolastico è iniziato, bisogna prenderne atto e bisogna studiare. Qualcuno direbbe – e forse ha ragione – che comunque è meglio fare di necessità virtù. Il chè vuol dire studiare anche se non ne ho voglia, Quindi coraggio, mettiamoci di “puzzo” buono e via con lo studio. In fondo studiare è il nostro lavoro. L’estate che abbiamo alle spalle non è stata tra le migliori. I terribili eventi della storia si ripetono e le sempre presenti minacce alla civiltà
(vedi l’articolo all’interno) assumono nuove e terribili forme. Basti pensare al terrorismo, alla facilità con cui si uccide in famiglia e fuori. Non per questo vogliamo rassegnarci al pessimismo. Noi dobbiamo fare tutto quello che possiamo per ristabilire l’equilibrio e promuovere i valori sui quali si fonda la stessa società. Il futuro non si costruirà da sé, non emergerà se noi rimaniamo passivamente seduti a guardare. Se i popoli del mondo devono garantire le loro diversità culturali, linguistiche ed etniche, noi
IN QUESTO NUMERO: Occhio alla maturità pag. 2 Civiltà pag. 3 Un libro per amico pag. 5 Un’estate di cronaca pag. 6 Game mania pag. 7 Il pianeta delle stelle pag. 9 Letture d’autunno pag.11 Stille d’ambra pag.12 Tre città per Mantegna pag.13 Così il Lunardi pag.14 Manga pag.16 Calciomania pag.17 Pianeta musica pag.19 Un piccolo gesto pag.23 La moda del Lunardi pag.21 Intervista doppia pag.23
2 REDAZIONE 1. Addis Federica 5F 2. Amores Fatima 3L 3. Bertoloni F. 3B 4. Bettoni Alice 3A 5. Bosio Manola 2N 6. Broglio Matteo 3D 7. Carlotti Luca 3B 8. Casella Sara 3B 9. Colosio Marta 2N 10. Cerioli Brenda 3L 11. Chiariello Donato 3C 12. Daldoss Paola 5F 13. Faienza Gaetano 3A 14. Frialdi Jerrica 5M 15. Falappi Ale 5F 16. Gandini Marzio 4B 17. Garletti Jessica 1E 18. Guerreschi Lidia 3A 19. Guardoni Cristina 3H 20. Grazioli Giorgio 1E 21. Glisenti Laura 5F 22. Grama Ioana 5H 23. Gloria Veronica 1O 24. Krylova Daria 2N 25. Maggiori Gloria 3D 26. Marai Simone 3B 27. Martinazzoli Lino 28. Mattei Giuseppe 29. Muhic’ Mirela 5F 30. Pasinetti Monica 3D 31. Pellegrino Roberta 1D 32. Portunato Mattia 4A 33. Prati Nicholas 4A 34. Spaziani Sharon 3B 35. Simoni Lorinda 3A 36. Vallio Mirco 3B 37. Viviani Laura 5F 38. Quinzanini Luana 2N Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIMP dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL lunarfollie@lunardi.bs.it
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Ammissioni agli esami e commissioni. Ecco le nuove regole della maturità: Si cambia. Aspettando il voto del Consiglio dei ministri per la nuova maturità, si può dare una illustrazione dettagliata delle novità contenute nel decreto. L'ammissione agli esami. Se la proposta diventasse legge, ci sarebbe il ritorno all'ammissione agli esami di Stato abolita di fatto dalla riforma Berlinguer del 1999, in cui sarа il Consiglio di classe a stabilire se uno studente potrа sostenere l'esame di maturitа. E sarà negato l'accesso alla maturitа a tutti coloro che non avranno superato il debito formativo relativo alle discipline del penultimo anno di corso. Le commissioni. Cambia la composizione delle commissioni giudicatrici. Si ritorna alla commissione composta per metà (3 o 4 professori) da docenti esterni e per la rimanente metà da membri interni. Nuove anche le modalità di assegnazione del presidente, che fino a
quest'anno - dovendo seguire i lavori di 15 classi - era ridotto al ruolo di un semplice notaio. La proposta del nuovo inquilino di viale Trastevere è quella di prevedere un presidente (possibilmente docente universitario) ogni due classi, o al massimo 70 candidati. Le prove. I destinatari delle novità saranno gli studenti degli istituti tecnici e professionali. La seconda prova, quella di indirizzo - che in genere prevede lo svolgimento di un progetto o la risoluzione di un problema riguardante le materie specifiche dell'ultimo anno - diventa una prova da svolgere in laboratorio anche in più di un solo giorno. Un modello simile a quello attualmente in vigore per i licei artistici e gli istituti d'arte che svolgono la seconda prova in tre giorni. Esterni e 'saltanti'. Nuove regole anche per i candidati esterni (coloro che si presentano agli esami senza avere seguito neppure un giorno di lezione) e per i cosiddetti 'saltanti' per merito (coloro che, ottenuta la promozione al quarto anno con almeno 8 in tutte le discipline, dopo qualche settimana si possono presentare direttamente agli esami di Stato senza frequentare la quinta classe. Questi ultimi, oltre ad avere riportato 8 in tutte le
LUNARFOLLIE d i s c i p l i n e i n q ua r t a , dovranno avere la media del 7 negli anni precedenti e avere una carriera scolastica immacolata: neppure una bocciatura.
I decreti delegati. Sono presenti inoltre due decreti delegati. Il primo riguardante le borse di studio (per circa 5 milioni di euro) destinate ai diplomati più meritevoli, le cui modalitа saranno stabilite successivamente. Il secondo riguardante una più stretta collaborazione tra i ministeri della Pubblica istruzione e quel l o dell 'Uni versi t а. All'ultimo anno della scuola s uperiore per m egl i o orientare le scelte dei ragazzi in vista della facoltа, si invitano i docenti universitari a recarsi a scuola per spiegare direttamente ai ragazzi materie e prospettive di lavoro delle varie facoltа universitarie e i professori della scuola a contribuire alla formulazione dei test di ammissione all'universitа. Le reazioni. Positive le reazioni dei sindacati della scuola, nei prossimi mesi sentiremo quelle degli studenti. A cura di Jerrica Frialdi
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Il termine civiltà, che ritorna spesso oggi (si parla per esempio di scontro di civiltà riferendosi al confronto con la cultura isalamica), deriva dal latino civis ("cittadino"). In questo ambito indicava dunque l'insieme delle qualità e delle caratteristiche del membro di una comunità cittadina. A volte il termine veniva contrapposto a rusticitas, nel senso di buone maniere cittadine contrapposte alla rozzezza degli abitanti della campagna. Con entrambi i significati il termine passò nella lingua italiana nel Trecento. A partire dal Rinascimento, il significato iniziò ad includere un giudizio di valore, relativo alla superiorità del proprio modo di vita, considerato più progredito, rispetto a quello di altre e differenti culture, sia antiche, sia extraeuropee, la conoscenza delle quali si andava diffondendo in Europa. Avvicinandosi molto al termine di "cultura" cominciò inoltre ad indicare le caratteristiche (idee, valori, tradizioni) proprie di un popolo in un particolare momento della sua storia. In italiano il termine indica attualmente l'insieme degli aspetti culturali e di organizzazione politica e sociale di una popolazione; un significato affine indica invece lo stadio a cui una certa popolazione si trova in un determinato momento e si collega alla vecchia idea di una continua evoluzione verso forme sempre più alte di progresso sociale e tecnologico. Nel primo significato il
termine è quasi sinonimo di "cultura", nell'accezione riguardante il patrimonio delle realizzazioni artistiche e scientifiche di un popolo in una determinata epoca (l'insieme delle manifestazioni della vita spirituale e materiale di una comunità). Nel secondo significato invece se ne differenzia tenendo ad assumere un significato più universale, di generale progresso dell'umanità. Diversi significati del termine civiltà Molti antropologi del XIX secolo credevano nel concetto dell'evoluzione culturale, secondo il quale i popoli hanno la naturale tendenza a progredire da uno stato primitivo ad uno civilizzato. A questi concetti si riferisce la classificazione di John Wesley Powell delle culture in "selvagge", "barbare" e "civilizzate". Questa concezione, che rappresenta la giustificazione teorica del colonialismo europeo è stata successivamente superata dal relativismo culturale, secondo il quale i valori e i modi di una cultura non possono essere giudicati al di fuori di quella cultura (Franz Boas). Le differenti culture non vengono più contrapposte in una scala di valori, tra "civilizzate" e "non civilizzate". Anche per questo motivo si tende nel mondo anglosassone a sostituire il termine di "civilization" c o n q u e l l o d i
4 "society" ("società"). Le civiltà tendono ad espandersi e ad influenzare altre culture o ad assimilarle. Molti storici hanno trattato di queste ampie sfere culturali, che contengono al loro interno vari popoli e culture, considerando le civiltà come unità singole. Un esempio di questo approccio si trova nel filosofo degli inizi del Novecento Oswald Spengler, che sosteneva che ogni civiltà possiede un simbolo culturale principale unico, e subisce, in analogia con gli organismi viventi, un ciclo di nascita, vita, declino e morte, per venire quindi soppiantata da un'altra civiltà, con una nuova cultura in espansione, nata intorno ad un nuovo simbolo culturale. Questo concetto di civiltà come "cultura unificata" ha influenzato anche le teorie storiche di Arnold J. Toynbee, alla metà del XX secolo, che studiò il processo di civilizzazione nell'opera in dodici volumi A Study of History. Il declino di una civiltà è dovuto soprattutto al declino morale o religioso, piuttosto che a ragioni economiche o ambientali. Vengono identificate 26 "civiltà" Samuel P. Huntigton ha definito la civiltà come il più ampio raggruppamento culturale riferibile al concetto di identità culturale di un'insieme di persone, e in breve ciò che
LUNARFOLLIE distingue gli esseri umani dalle altre specie animali. Secondo questo autore i conflitti dell'attuale XXI secolo saranno dovuti allo "scontro di civiltà", in cui si riveleranno determinanti le differenze culturali, piuttosto che i contrasti di natura ideologica, politica od economica tra i diversi stati. Altri studiosi, utilizzando la teoria degli insiemi, definiscono la civiltà come un sistema complesso, o più precisamente
come la rete di città che emerge dalle culture pre-urbane, e che sono definite dalle reciproche interazioni in campo economico, politico, militare e diplomatico, e infine culturale. Diversi teorici sostengono che attualmente il mondo intero si sta integrando in un sistema
complesso mondiale, fenomeno conosciuto con il termine di globalizzazione, sebbene diverse civiltà e società siano tra loro del tutto indipendenti economicamente. o politicamente. o persino culturalmente. La civiltà, intesa come sviluppo tecnologico, è stata anche considerata in modo negativo: i movimenti religiosi tendono a contrastarla per l'importanza che viene attribuita ai valori materiali a spese di quelli spirituali. Karl Marx vedeva invece l'inizio della civilizzazione, con la divisione del lavoro e l'organizzazione sociale, collegato all'inizio della gerarchizzazione e dello sfruttamento. Alcuni movimenti femministi l'hanno identificata con l'inizio della dominazione maschile sulla donna e i movimenti ambientalisti come l'inizio dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, a cui si deve invece contrapporre uno sviluppo sostenibile. Il Primitivismo (uno dei principali esponenti è John Zerzan) vede la civiltà come qualcosa che costringe gli esseri umani a vivere in modo innaturale, ad opprimere i più deboli e a danneggiare l'ambiente. Se ci avete seguito fin qui vi chiediamo di farci avere il vostro parere. A cura della redazione
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Questa nuova rubrica vorrebbe stimolarvi alla lettura e farvi capire che un buon libro è sempre un buon amico. Per il primo mese abbiamo deciso di suggerirvi 2 libri che speriamo vi incuriosiscano. “Non sentirti mai solo, ma in due. Non farti mai possedere da un altro. Possiedi te stesso.” Molti di noi vorrebbero riuscirci, ma spesso e volentieri risulta quasi impossibile. In un’età nella quale risulta difficile essere padroni di se stessi amore, amicizia, complicità iniziano a mescolarsi tra di loro confondendoci le idee e rendendoci vulnerabili. La frase riportata è tratta da un libro, che parla con maestria e delicatezza del nostro mondo di adolescenti. Si intitola: “Quando eravamo in tre” ed è scritto da Aidan Chambers. Spesso anche noi ci troviamo nella medesima situazione: due ragazze e un ragazzo o viceversa. In questo caso si parla del rapporto di amicizia e amore che si instaura tra due ragazzi e una ragazza. Piers, 17 anni, è il protagonista del libro. Ragazzo dal carattere introverso che ha lasciato casa e scuola per capire se stesso, lontano da tutto e da tutti. Deve prendersi le sue responsabilità e quindi anche vivere in proprio
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perciò trova un lavoro; sorvegliante di un ponte. Kate, la figlia del proprietario, alla stessa età è quasi una donna: vivace, sicura di se, allegra. Tra i due nasce un bellissimo rapporto di amicizia. Sembra che Kate sia la parte mancante di Piers, gli da sicurezza, tranquillità e una serenità mai conosciuta prima. Il loro rapporto sembra iniziare ad andare oltre se non fosse per Adam che invade la loro vita senza essere stato invitato. Adam, bello e misterioso, è un ragazzo insolente, sventato, affascinante. Irraggiungibile, lontano con l’anima e il pensiero; capace di comparire e scomparire riuscendo sempre ad essere perdonato. Infatti è lui a conquistare Kate. Tra i due c’è una forte passione che Piers in seguito scopre e sembra che la loro amicizia si spezzi. Adam però sembra così fragile, senza protezione. Come si fa a resistergli? Piers è legato a lui, vuole proteggerlo e nello stesso tempo anche lui è affascinato da Adam perché quest’ultimo porta con se un mistero che nessuno riesce a scalfire. Ma chi è realmente Adam e quale è il suo mistero, che travolgerà la vita di Piers e Kate?
Una bestia , la famiglia dei Baskerville, l’ impareggiabile detective Sherlock Holmes e il suo fidato amico, il dottor Watson, questi sono gli ingredienti del libro “Il cane dei Baskerville”. Il racconto, ambientato in epoca vittoriana, è colmo di fascino e mistero, ingredienti fondamentali che troviamo nel personaggio di Sherlock Holmes (creato da A.Doyle); oltre alla sua astuzia e al grande spirito di osservazione che da sempre hanno caratterizzato il personaggio e affascinato i suoi lettori. Tutto ha inizio da una “maledizione” che incombe sulla famiglia dei Baskerville. Una bestia, con le sembianze di un cane mostruoso, si accanisce contro tutti i discendenti della famiglia uccidendoli, fino a quando l’ amico di uno di loro chiede aiuto a Sherlock Holmes dopo la morte improvvisa del suo paziente. Nella storia si incontrano personaggi che apparentemente possono sembrare insignificanti e comuni ma che aiuteranno il detective a ricostruire, grazie al suo spirito di osservazione e bravura investigativa, il puzzle che permetterà a Holmes di risolvere l’enigma.Gli ingredienti ci sono tutti: fascino, mistero, astuzia e un leggero senso di suspance. La lettura del libro risulta gradevole ed accattivante, e la minuziosa descrizione dei personaggi e dei luoghi immergono il lettore nella storia raccontata. bara e si allontano per andare a bere. I quattro buon tamponi muoiono tutti. L’unico a sapere dello scherzo è… . Thriller per palati forti.
Il secondo libro consigliato è “Il cane dei Baskerville”
Simoni Lorinda Chiariello Donato
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Quest’estate Brescia è stata ancora una volta al centro delle pagine di cronaca di tutti i giornali del nostro Paese. Purtroppo i fattori di tale attenzione mediatica sono drammatici. Si tratta, infatti, di una lunga serie di delitti, commessi per i più svariati motivi e, nella maggior parte dei casi, ancora irrisolti. Il primo di questi tragici eventi è stato l’omicidio della giovane Hina. La ragazza, di origine pakistana, viveva, perfettamente integrata, nella nostra provincia. Hina è stata sgozzata per mano del padre e di qualche complice perché considerata da questi “troppo occidentale”. Un omicidio che, oltre ad aver provocato il normale interessamento della cronaca nera, ha anche scaturito una riflessione su temi di estrema importanza quali, ad esempio la posizione della donna nella cultura islamica, il rapporto tra diverse culture, l’integrazione. Il secondo omicidio è invece avvenuto a due passi dalla nostra scuola, a Mompiano. Elena, una ragazza amata e stimata da tutti i suoi amici, è stata uccisa. Il colpevole dell’omicidio è un giovane cingalese che, per motivi ancora sconosciuti, ha posto fine alla vita della
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giovane bresciana, quando questa si stava recando come consuetudine nella chiesa del paese per accendere una candela. Il terzo, tragico fatto di cronaca riguarda il famoso pittore Aldo Bresciani, che viveva nei pressi della stazione e che ha trovato la morte per mano di due senegalesi, probabilmente suoi conoscenti, dei quali però ancora oggi non si hanno notizie. L’ultimo caso riguarda l’omicidio di un intera famiglia bresciana (padre, madre, figlio), sterminata brutalmente per motivi probabilmente legati ai precedenti del capofamiglia. Egli era infatti a capo di un’organizzazione di traffico clandestino di ragazze orientali, obbligate a prostituirsi. Nei
giorni immediatamente successivi all’avvenimento, un gruppo di ragazzi di AN, ha presidiato l’ingresso della villetta, manifestando la propria disapprovazione nei confronti dell’immigrazione nel nostro paese. Questo sparuto gruppo di persone ha infatti consolidato la propria posizione politica secondo cui, la maggior parte delle persone di diversa nazionalità presenti nel nostro paese siano collegate alla criminalità, fomentando ancor di più il già presente contrasto fra due “culture diverse”. Sicuramente queste manifestazioni di odio non aiuteranno l’integrazione che è l’unica via per ottenere la convivenza pacifica nel rispetto di tutte le diversità. Federica, Paola e Alessandra 5F
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funzioni come nuotare, ed il misterioso GTA4 per PS3.
Salve Lunardi, come va? Per il terzo anno di fila torna Game Mania, la vostra rubrica sui videogiochi. Da quest’anno, oltre alle recensioni, vi saranno anche piccole news sul mondo PlayStation Bando alle ciance, Iniziamo! News in Pillole A causa di un ritardo nella produzione, l‘uscita europea della PlayStation 3, prevista per il 17 novembre, è slittata al 27 marzo 2007. Tra i (pochi ) vantaggi di questo ritardo ci sarà la certezza di avere console più sicure e complete di quelle iniziali, una line up iniziale di giochi più completa ed un prezzo ribassato ( si parla di 400 Euro per la versione base e di 500 per la versione completa, contro i 500 e
600 previsti inizialmente ) Non ci rimane che aspettare!!! Al Tokyo Game Show è appena stata annunciata la versione Final Mix + di Kingdom Hearts 2, contenente svariati extra ed un nuovo filmato bonus su Kingdom Hearts 3. Inoltre il gioco uscirà in bundle con il remake per PS2 di Kingdom Hearts Chain of Memories, uscito solo su GBA. Uscita Jap ( per ora l’unica ) prevista per la primavera 2007, con voci e forse sottotitoli in inglese. Resident Evil 4 ha impressionato molto i ragazzi Konami che, per il prossimo Silent Hill 5, prenderanno molti spunti dal gioco Capcom Rockstar ha annunciato due nuovi GTA: uno per PSP ambientato a Vice City, con nuove
Recensioni Yakuza (PS2) Nei vicoli più oscuri delle grandi metropoli giapponesi si nasconde una delle più grandi organizzazioni criminali al mondo: la Yakuza. Il protagonista del gioco, Kazuma, è un membro della Yakuza ed è un vero duro, una specie di Ken il guerriero moderno. Uscito di prigione dopo 10 anni per essersi addossato la colpa di un omicidio compiuto dal suo migliore amico, Kazuma si ritroverà coinvolto in una storia di amore, odio, onore e tradimento degna del miglior Tarantino. Il gioco è diviso in due parti: le passeggiate tra i quartieri di Tokyo fedelmente riprodotti, con centinaia di persone che vivono la loro vita in modo realistico, nei quali si accettano le missioni primarie per la trama o secondarie e ci si può cimentare in varie attività: giocare in sala giochi, mangiare al ristorante, abbordare qualche ragazza, ecc... Ma è nella seconda fase, quella del combattimento, che Yakuza dà il suo meglio e si spiega anche il paragone tra Kazuma e Ken il guerriero: gli scontri sono le classiche scazzottate unocontro-tutti, ma Kazuma dimostra di essere una vera belva.
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Tra pugni, prese speciali e mosse di incredibile violenza ( la preferita di Kazuma è di spappolare le facce avversarie contro i muri ), si apprende che tutto può divenire un arma, dai tubi di ferro alle biciclette (!) Il gioco è privo di difetti e l’atmosfera che vi si respira è incredibile. In una parola: imperdibile Tekken Dark Resurrection (PSP) La Namco è la miglior software house per i fan dei picchiaduro. Soul Calibur 2, 3 e la saga di Tekken sono tutte sue creazione. Propio lo stupendo Tekken 5 è appena stato riproposto per PSP con il titolo di Dark Resurrection. Il gioco presenta tante novità rispetto alla versione per PS2. Prima di tutto l’aggiunta di due nuovi personaggi inediti: la dolce Lili ed il vampiro Druganov ed il ritorno del potente Armor King, direttamente da Tekken 2. Inoltre sono state aggiunte molte nuove opzioni per la modalità creazione dei personaggi, sbloccabili raccogliendo varie monete d’oro nelle nuove modalità come il Tekken Dojo o il divertente Tekken Bowling Le novità di questo gioco sono talmente tante che vale la pena comprarlo anche se si ha già la versione Ps2. Il quinto King of iron Fist Tournament si scatena anche su PSP. Da prendere al volo!
post-apocalittico chiamato JunkYard, questo gioco ci porta nel duro scontro tra le sei tribù di esseri umani che lo abitano: la tribù che sconfiggerà le altre, potrà accedere ad una specie di paradiso chiamato Nirvana e dunque lo scontro è serrato. Un giorno, Serph, Heat, Argilla, Cielo e Gale, i migliori soldati della tribù Embryon, assisteranno all’arrivo di una misteriosa luce, che donerà loro il potere di trasformarsi in orribili demoni, ma il prezzo da pagare è alto: in cambio di questo potere, infatti i 5 verranno afflitti da una fame insaziabile che li spingerà a divorare i nemici. Presto le loro strade si incontreranno con quella di Sera, una misteriosa ragazza senza memoria, rinvenuta nel luogo dove è giunta la luce, ed insieme i sei inizieranno a scoprire i veri segreti di JunkYard. Il gioco presenta un sistema di battaglia da GdR piuttosto classico, ma che presenta un concetto di punti deboli e forti ben sviluppato. Colpire il punto debole nemico consente al party di avere più mosse in un turno, ma ciò vale anche per i nemici, quindi bisogna stare molto attenti e studiare bene le tecniche e le eventuali difese contro ciascun nemico, invece che continuare ad usare il comando attacca come in altri GdR. Il gioco è uscito in versione Pal, ma è solo in inglese. Lo consiglio vivamente, anche se è un pò difficile da trovare
Shin Megami Tensei: Digital Devil Saga (PS2)
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Dopo la pausa estiva rincominciano a fioccare i GdR per PS2. Mentre, come al solito, i nostri compari Americani e Giapponesi ne sono già sommersi da una vera ondata, qui in Europa ce ne sono ancora pochi. Digital Devil Saga è uno di questi. Ambientato in un mondo
PAROLE NUOVE Ero a casa "comodoso" e sono andato a "smucinare" tra le mail: quei "furbetti" m'hanno riempito la casella di "phishing". E' tutto un "magna magna". Ora vado a fare un po' di "parkour" al "bioparco" con quel gruppo di "lampadati". Tutti questi termini li troverete nello Zingarelli edizione 2007. Ispirandosi per le 1700 nuove voci e accezioni alla cronaca c h e p a r l a d i "maxiemendamento", "eurocommissario" e "quote rosa". Senza dimenticare fatti di stringente attualità come i numerosi infanticidi ai danni della propria prole che per comodità d'uso diventano"figlicidi", nell'attesa che l'uxoricidio si trasformi in moglicidio o mariticidio. "Bingo" insomma - anche questo una new entry assieme a "Sudoku", gioco di massa - da oggi in poi sarà più facile, specialmente dopo la vittoria ai Mondiali, "ritirare la maglia" per chi sceglie di ispirarsi alla contemporaneità. Un "reality" realtà - senza paura di commettere strafalcioni, sempre che il "moviolista" non abbia obiezioni naturalmente. E per stare al passo con i tempi anche con gli strumenti interattivi, nel cd rom allegato si trova la flessione di tutti lemmi che permette di ripescare la parola di origine, ascoltare la pronuncia di termini stranieri entrati nell'uso comune. Buon“divertimento” dunque con le nuove parole.
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Ariete Scuola: con un minimo di concentrazione e il buon uso dell'esperienza si può capire che cosa non va e perché, raddrizzando con l'intelligenza e la razionalità le cose che stanno prendendo una brutta piega. Però, niente decisioni impulsive se non vuoi complicarti la vita. Rapporti: il mese andrebbe vissuto con tranquillità, se vivi un rapporto tenendo presente le esigenze e la sensibilità del partner, senza richieste eccessive, semplicemente seguendo la via del cuore, del sentimento se... non vuoi dover andare dove ti manda lui! Se sei single vivi serenamente le tue giornate... insomma vivi alla giornata. Atmosfera generale: con toro, vergine e scorpione . Toro Scuola: anche in questo settore è opportuno un bilancio e, al lume dell'esperienza o del buon senso, preparare progetti. Tranquillo, non c’è tempo perso, perché non sempre ci sarà l'apparente calma di questo periodo e l'appoggio del caso a favore. Rapporti: con Venere a favore, la settimana fila via liscia anche nel settore sentimentale. Se hai qualcosa da dire, sai farlo nei modi giusti, senza creare tensioni. Cuore libero? Con Urano positivo può sempre nascere di tutta, dall’amicizia all'amore alla passione, ma le decisioni vanno prese con calma e razionalmente.Atmosfera generale: con gemelli, leone, bilancia Le influenze sono a favore di predisposizioni di spirito dinamiche, l'energia non manca, l'importante è evitare esperimenti alimentari e cosmetici per non incappare in allergie o disturbi gastrointestinali.
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Gemelli Scuola: ti muovi molto bene nelle situazioni ordinarie e straordinarie, grazie allo spirito pratico e al buon senso raddrizzi rapidamente quello che non va e ti dai qualche preziosa certezza. Attenzione, però, a non sopravvalutare le tue possibilità nel caso di proposte nuove di zecca, magari fatte da persone che conosci superficialmente. Rapporti: Marte stimola, Venere è negativa, potresti avere qualche idea un po' troppo disinvolta che porta ombre nel rapporto. Se qualcosa non va, parlane prima di dare spazio all'insofferenza. Se sei single puoi aprire parentesi, ma attenzione a considerarle amore. Atmosfera generale: con leone, bilancia e acquario Cancro Scuola: ogni decisione andrebbe presa al lume del buon senso, senza forzare per ottenere questo o quel risultato con il rischio di sbagliare l'obiettivo. L'impulsività sia nel fare sia nel dire andrebbe evitata, lascia fare un pochino anche a Giove e a Venere che ti guardano benevolmente. Rapporti: settore illuminato da Venere, ma che può risentire di qualche tuo atteggiamento scor-
butico, invadente, prepotente. Se eserciti un minimo di autocontrollo, l'atmosfera sarà serena e non ci saranno contestazioni da familiari e partner. Sei singolo? Potrebbe nascere anche qualcosa, ma sii cauto perché hai l'approccio difficile. Atmosfera generale: con toro, vergine, scorpione Leone Scuola: premettendo sempre la lucidità e lo spirito pratico, in ogni situazione sei in grado di cogliere il meglio e di schivare la trappola di qualche momento di pessimismo che potrebbe farti rinunciare a progetti che, invece, puoi benissimo realizzare senza ricorrere a misure speciali. Anche la situazione finanziaria può essere riequilibrata, togliendoti qualche eventuale preoccupazione. Rapporti: ottimo mese che se ne va con un bell'insieme fornito dal dialogo e dall’amore, dalla tenerezza che puoi pescare nelle qualità del segno. Se sei single esiste la possibilità concreta di allacciare rapporti interessanti, amicizie che possono maturare e diventare più profondi. Atmosfera generale: con toro, vergine, acquario Vergine Scuola: come segno non c'è niente di incisivo al negativo, Urano negativo indica sempre che qualche novità potrebbe irrompere nella tua vita, ma l'esperienza e lo spirito pratico, e il caso a favore abbondantissimo, sono sufficienti per capire se si tratta di qualcosa che vale la pena di prendere in considerazione o se è il caso di lasciar perdere, senza che quest'ultima decisione sia frutto di timore verso il futuro. Rapporti: anche questo settore
10 può essere vivacizzato dalla fantasia. Se vivi un rapporto lo renderà più brillante e saporoso, se hai il cuore libero puoi avviare o rafforzare amicizie. In realtà, come segno non c'è niente che vieti la nascita di una storia importante... importante è anche qui non accettare niente a scatola chiusa. Atmosfera generale: con toro, bilancia, scorpione. Bilancia Scuola: continua a seguire il lavoro già in fase d'attuazione, ma non trascurare di pensare anche a qualche nuova iniziativa da lanciare subito. Tutto quello che parte ora, inizia con i tempi giusti poiché hai un'idea chiara delle tue possibilità. Ogni cosa, però, andrebbe organizzata tenendo presente che come segno hai ottime prospettive anche per il futuro, perciò tieniti alto con le ambizioni. Rapporti: frizzante l'aria anche nel settore dei sentimenti, dove il clima è reso più complice dal dialogo e da una bella sensualità. Se sei singolo non mancano le circostanze adatte perché nasca qualcosa anche importante, non trascurare di frequentare ambienti nuovi, persone diverse dal solito. Atmosfera generale con: (toro, leone acquario) Scorpione Scuola: seguendo una linea di comportamento impostata sull'organizzazione non ti sarà difficile portare a termine quanto stai facendo, oltre a pensare a qualcosa di nuovo da lanciare la prossima settimana quando non ci sarà più il rischio di coltivare qualche auto illusione a scapito della realtà. Rapporti: con Venere a favore è un mese favorevolissimo se vivi un rapporto, l'importante è non lasciarsi prendere da qualche idea strana... disinvolta e birichina. Se sei singolo è il mo-
LUNARFOLLIE mento di lasciare che gli altri ti ronzino attorno, senza scegliere e soprattutto senza lasciarti attrarre da situazioni complicate, misteriose. Atmosfera generale: con leone, bilancia e acquario Sagittario Scuola: il dono d'osservazione e l'esperienza ti aiutano a superare la mancanza di caso a favore abbonda, ti muovi molto bene in ogni settore, mantenendo la giusta dose di fiducia nelle tue possibilità e con atteggiamenti che suscitano impressioni favorevoli. E con Marte in buon aspetto, l'energia non manca. Se ti concentri, puoi capire se c'è qualche opportunità nuova e valida da cogliere. Rapporti: dialogo e sensualità non mancano, se vivi un rapporto evita di dare voce all'insofferenza alla routine e Venere passerà senza danni. In caso contrario anche il rapporto più solido può risentirne. Se hai il cuore libero allaccia amicizie a tutto spiano. Atmosfera generale: con toro, bilancia, scorpione Capricorno Scuola: con il malumore circolante, tieni presente che gli ostacoli esterni puoi procurarteli tu se osservi puntigliosamente le piccole cose che non vanno, se vuoi imporre la tua volontà, se ti ostini su questioni di lana caprina. Il senso dell'opportunità è deficitario, non fare affidamento sul fascino. Rapporti: lascia parlare il sentimento e anche Marte negativo sarà un alleato, ma per cortesia attenzione alle parole perché involontariamente potresti ferire il partner. Se hai il cuore libero può scoppiare una passione, ma tieni presente che sei un po' troppo veemente nel proporti. Atmosfera generale: con toro, vergine, bilancia, scorpione Acquario Scuola: facendo spesso il punto della situazione sei in grado di indirizzare costruttivamente le ri-
sorse psicofisiche, di trovare le soluzioni che ti mancano, gli appoggi che ti servono. Mantenendo la concentrazione può essere un mese che ti aiuta a risolvere molti sospesi. Rapporti: anche in questo settore non ti è difficile mantenere l'armonia, vivacizzando il rapporto con il dialogo e la sensualità inserite da Mercurio e Marte favorevoli. Cuore libero? La possibilità che nasca qualcosa non manca, ma sarebbe cosa saggia e buona partire dall'amicizia. Atmosfera generale: con leone, bilancia, scorpione Pesci Scuola: malgrado Giove a favore momento difficile, la consegna è fare l'indispensabile cercando di farlo con la massima attenzione per evitare di commettere errori a ripetizione, piccoli o grandi che siano, e che si sommano. Ascolta solo i consigli del buon senso, prima di decidere qualcosa pensa sempre alle possibili conseguenze. Rapporti: anche questo settore non gode di aspetti granché favorevoli. E sarà una settimana difficile se seguirai la tendenza a mostrare scarsa disponibilità nei confronti del partner, magari con qualche pretesa eccessiva. Sei single? Restaci e sii felice di esserlo. Almeno per ora. Atmosfera generale: con toro, leone, scorpione
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Ottobre e novembre sono mesi malinconici, solitamente: i mesi del ripensamento, sugli anni e sull’età, come diceva il cantautore bolognese Francesco Guccini. Per le sue caratteristiche più spiccatamente legate all’alternanza vita/morte, l’autunno viene usato spesso come metafora della circolarità dell’esistenza, delle sue fragilità e delle sue limitatezze temporali, andando a costituire lo sfondo di molte situazioni drammatiche: per esempio Morella, la protagonista dell’omonimo racconto di Edgar Allan Poe (ed. Mondadori 1995) ha essa stessa tratti autunnali nella fisionomia, con le “sue dita diafane, […]il timbro profondo della sua parola musicale, […]il lume dei suoi occhi malinconici” e l’io narrante, il marito-discepolo, ammette sin dalle prime frasi di non aver mai concepito per Morella sentimenti passionali, quanto piuttosto una forma indefinita di attrazione, sfuggente e misteriosa nelle sue origini e nei suoi contorni. Un’attrazione che, rovesciandosi impercettibilmente nel suo opposto, la repulsione, spinge progressivamente l’uomo a desiderare la morte della compagna. E viene così “una sera d’autunno, in cui i venti tacevano nei cieli” : Morella muore dando alla luce una bambina, e nel farlo pronuncia oscure frasi che suonano come una maledizione. Che infatti si avvererà allorché la bambina, cresciuta somigliando sempre più alla madre, come lei s’ammalerà, ed il padre la porterà nello stesso sepolcro dove era stata chiusa Morella tanto tempo prima, scoprendo al momento dell’inuma-
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zione del corpo della figlia che il sepolcro è vuoto. “Immenso e triste” è l’autunno inteso come scenario simbolico, come allegoria di quel declino che precede ed accompagna la morte, tanto nel romanzo di Philippe Delerm intitolato, per l’appunto, Autunno (ed.Frassinelli 2002), dove si muovono i preraffaelliti, pittori britannici vissuti alla fine dell’Ottocento, dalle intense passioni e dal tragico destino, quanto nel celebre romanzo di Gabriel Garcìa Màrquez, L’autunno del patriarca (ed. Mondadori 2002), dove prevale il senso del disfacimento, dell’abbandono e della fine del vecchissimo despota, centro di una città “di putrefatta grandezza” : la stagione autunnale non è che una parola per replicare all’’infinito il numero delle morti che s’intersecano con quelle del tiranno, come le foglie d’autunno cadono sospinte dalle folate di vento. È un autunno marcatamente anagrafico, invece, quello che coinvolge i protagonisti, due donne e due uomini, di Quartetto in autunno,di Barbara Pym: sulla sessantina tutti quanti, Letty, Marcia, Edwin e Norman sono colleghi d’ufficio e condividono, oltre al fatto d’essere nell’ ”autunno della loro vita”, idiosincrasie ed eccentricità, ostinazione e spirito d’indipendenza, come testimonia per esempio l’incipit del primo capitolo: “Quel giorno andarono tutti e quattro in biblioteca. L’aiuto bibliotecario, se mai li avesse notati, avrebbe rimarcato fra loro una certa somiglianza. Ciascuno di loro a sua volta aveva notato lui per via dei capelli biondi lunghi fino alle spalle. I commenti de-
precatori sulla lunghezza, l’esuberanza, la generale sconvenienza della sua chioma per quel genere di lavoro e di luogo, non erano senza dubbio che effetti riflessi della carenza delle loro stesse capigliature”. Il minimalismo apparente della narrazione è in realtà il risultato attento di un’indagine acuta e partecipe degli eventi, semplici ma non scontati o banali, che attraversano la vita di questi quattro personaggi: il futuro infatti ha ancora in serbo per loro molte sorprese e problemi inaspettati, come il nuovo padrone di casa di Letty, che non solo non è un bianco, ma è anche leader di un’esuberante congregazione religiosa; in copertina, uno scoiattolo che si prepara per l’inverno facendo saggiamente provviste: anche lui, come i protagonisti del libro, sa di aver ancora qualcosa da rosicchiare per l’avvenire. Ed alla fine del nostro viaggio approdiamo nel Paese d’ottobre di Ray Bradbury (ed. Mondatori 2001), dove la luce del sole autunnale sfuma i profili delle cose, confondendole con le ombre e lasciando così affiorare le bizzarre possibilità di mondi insoliti e figure misteriose come lo Zio Einar, o Dudley Stone: così dice l’autore nella premessa ai racconti: … “paese dell’anno che volge sempre alla fine. Paese con alture di caligine e fiumi di foschia; dove i meriggi fuggono, i vespri e gli albori indugiano e le notti rimangono. Paese fatto più che altro di cantine, cellieri, carbonaie, soffitte, credenze, sgabuzzini, tutti sul lato opposto al sole. Paese di gente autunnale, con pensieri soltanto autunnali, il cui passo di notte sui marciapiedi ha suono di pioggia …
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Accarezzare un corpo e accorgerti che stai dialogando. Ricevere una carezza che ci da vita. Essere onda che si frange e rifrange contro gli scogli. Lasciarsi catturare dall’armonia del silenzio. Sentire che ci stiamo inventando giorno per giorno. Il silenzio è la capacità di ascoltare.
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cuore L'amore che non si rinnova ogni giorno diventa un'abitudine e si trasforma in schiavitù. Il più grande sbaglio nella vita è quello di avere sempre paura di sbagliare Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.
Se vuoi liberarti, vivi il mistero della luce che si fa strada in te.
Vivi intensamente ogni piccola cosa della tua vita, perché un giorno, queste piccole cose, sembreranno grandissime
Invitare i sogni della notte a danzare con noi.
Non sfuggire l'amicizia: è l'unica speranza della tua vita.
C’è sempre un bimbo che dentro e fuori di noi curioso ci guarda.
Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti
Vivere è anche: velare, svelare e ri-velare se stessi agli altri e all’universo intero.
Il talento si forma nella quiete, il carattere nel fiume della vita umana
A volte una ruvida stoffa nasconde un volto di velluto
La vita è un'ampia tela per dipingere e bisogna metterci tutta la pittura che si può.
Come é nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici. Il desiderio è metà della vita; l'indifferenza è metà della morte. La bellezza non è nel viso. La bellezza è nella luce nel
Amore è là dove si può dire tutto o non occorre dire nulla. Nessuno è nato sotto una cattiva stella, ci sono semmai uomini che guardano male il cielo. Le nuvole sono libere perché non hanno mai rinunciato alla loro libertà di gonare.
Bisogna esere molto forti per amare la solitudine. Il falso amico e' come l'ombra che ci segue finche' dura il sole. L'intelligenza e' data all'uomo per dubitare. Quando non si hanno le parole giuste, il silenzio è l’unica salvezza. L’amore è la poesia dei sensi. E se vivessimo l’attesa come un sogno? Vorrei essere seme per germogliare speranza. La mia felicità non sono solo io, ma anche tu, e la tua felicità non sei solo tu, ma anche io. Forse la nostra felicità siamo noi due.
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Tre città d’arte unite nel nome di Andrea Mantegna. Padova, Verona e Mantova celebrano il grande artista rinascimentale, in occasione del quinto centenario della morte (avvenuta nel 1506), con uno storico evento espositivo articolato in tre sedi. L’idea è quella di ripercorrere la sua vicenda artistica, dagli esordi alla maturità, presentando le opere nei luoghi in cui ha vissuto e lavorato. A Padova, infatti, è nato nel 1431. A Verona ha creato alcuni dei suoi primi capolavori e a Mantova ha lavorato quasi cinquant’anni come pittore di corte per i Gonzaga. La mostra si snoda, dal 16 settembre al 14 gennaio 2007, tra i Musei civici agli Eremitani di Padova, il veronese Palazzo della Gran Guardia e Palazzo Te a Mantova. Sono 350 le opere presenti, tra cui 64 capolavori del Mantegna provenienti dai principali musei del mondo, affiancati da altrettanti lavori di contemporanei, mai esposti prima in Italia. Le tre mostre, coordinate dai principali studiosi del Rinascimento italiano, e con la supervisione di Vittorio Sgarbi (presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni), si presentano come un affascinante viaggio alla scoperta della personalità del Mantegna. Il percorso espositivo prende avvio dalla mostra di Padova: Mantegna e Padova 1445 – 1460, ospitata nei Musei Civici agli Eremitani, che ripercorre gli anni della sua formazione, in una città in pieno fermento artistico e culturale. Qui si ammirano, del Mantegna, la
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preziosa Madonna con il bambino addormentato, Il polittico San Luca, il San Marco, e la famosissima Madonna Butler, prestata dal Metropolitan Museum di New York. Poi, la predella della Pala Gattamelata di Jacopo Bellini ricomposta eccezionalmente per l’occasione; la Madonna con il bambino e angeli dello Zoppo, concessa dal Louvre di Parigi; il Polittico Roberti dello Schiavone, in arrivo dalla National Gallery di Londra, oltre a capolavori di Donatello, Squarcione, Dürer, Vivarini. Da non perdere, in città, una visita agli affreschi della Cappella Ovetari, la prima grande commissione del Mantegna, ricostruiti grazie al recupero di numerosi frammenti tra le macerie dei bombardamenti avvenuti nella Seconda Guerra Mondiale. La seconda tappa è la mostra di Verona: Mantegna e le Arti a Verona 1450 – 1500, presentata nelle sale della Gran Guardia. Sono due le opere realizzate dal maestro per la città, la Pala di San Zeno (presentata insieme alla predella con La Crocifissione, conservata in Francia fin dalla fine del Settecento e per questa unica occasione ricongiunta all’o-
pera), e la famosa Madonna in gloria tra i santi, nota come Pala Trivulzio ora al Castello Sforzesco di Milano. Accanto ai due capolavori sono esposte altre tele di notevole interesse dell’ambiente artistico veronese, come la Madonna con il Bambino e il San Girolamo di Francesco Benaglio; la Madonna con il Bambino di Domenico Morone, da Berlino e la bellissima Madonna Chiude l’excursus la rassegna mantovana Mantegna a Mantova 1460 – 1506, allestita nelle Fruttiere di Palazzo Te. L’attenzione si concentra sull’ampia produzione del maestro, nel lungo periodo in cui lavorò alla corte dei Gonzaga: la Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e il Battista bambino, prestata dal Kimbell Art Museum di Fort Worth, La Vestale Tuccia e Sofonisba, dalla National Gallery di Londra, il Giudizio di Salomone dal Louvre di Parigi e la famosa Madonna delle cave, dagli Uffizi. In più, i lavori di altri artisti, che lavorarono in città negli stessi anni, come l’Adorazione dei pastori di Lorenzo Leobruno e la Beata Osanna Andreasi di Francesco Bonsignori. Sempre a Mantova, a Palazzo Ducale, è possibile visitare le mostre Rinascimento nel castello di San Giorgio: Mantegna e i Gonzaga, sulla realizzazione della celebre Camera degli Sposi, e La scultura al tempo di Andrea Mantegna, centrata sui rapporti tra Mantegna e l’antichità romana. Le tre rassegne sono l’occasione per andare alla scoperta delle città d’arte che le ospitano.
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LUNARFOLLIE Lo scorso anno avete tutti compilato un questionario, a maggio. Ne avete portato pure uno a casa, per i vostri genitori. Forse mentre segnavate la crocette vi chiedevate: servirà a qualcosa? E’ servito a conoscerci meglio. Perché le vostre risposte messe in fila una ad una, grazie ad un potente foglio elettronico (a proposito, date gli esami della patente ECDL!) e confrontate con quelle degli scorsi anni hanno permesso un poco di capire come vi sentite a scuola. E’ sempre difficile trasformare i numerini in realtà, esigenze, stimoli. Il rischio è quello di fare delle somme banali e non andare oltre l’evidenza immediata. Per ottenere di più occorre azzardare qualche ipotesi, tentare una strada. Però ne vale la pena. Qual è il vostro giudizio sul Lunardi? Nel complesso soddisfacente: gli avete assegnato una media di 4,2 su 6. Vi ricordate? Nel questionario dovevate assegnare, per ogni aspetto preso in considerazione, un punteggio da 1 a 6. Fino a 3 il giudizio era di non sufficienza, da 3 a 6 diventava positivo. Per esser più concreti guardiamo la tabella qui sotto
3 3 4 3 2
3 3 4 3 3
3 3 4 4 4
3 3 4 4 4
3 4 4 4 4
4 4 4 4 4
4 4 4 4 5
4 4 4 5 5
4 4 5 5 5
4 4 5 6 6
somma media 35 3,5 36 3,6 42 4,2 42 4,2 42 4,2
In questo esempio esaminiamo dieci diversi punteggi dati alla medesima domanda, vedete la loro somma e nell’ultima colonna la media dei giudizi, per capire in che modo si forma la media finale. Nella prima riga vedete cinque voti appena negativi e cinque appena positivi. Il risultato è una media di 3.5. La seconda riga vede quattro voti appena negativi e sei appena positivi, media di 3,6. Per arrivare a 4,2 occorre che tutti i giudizi siano positivi (riga 3). Tutti contenti dunque? Non lo credo. E’ più realistica la quarta riga, con un numero limitato di giudizi appena negativi o la riga n. 5, con qualcuno fortemente scontento affiancato da un maggior numero di persone soddisfatte. Tutto bene dunque? Naturalmente no., c’è tanto da fare. Alla domanda: Come vivi il rapporto con i tuoi docenti? Nel 2003/ 2004 le risposte erano state: 1 1 2 2 3 3 3 4 4 5 5 5 6 6 6 6 6 6 6 6 86
Lo scorso anno:
4,3
1 1 2 2 3 3 3 3 4 4 5 5 5 6 6 6 6 6 6 6 83 4,15
(Il meccanismo è lo stesso della tabella precedente. La media è stata calcolata su 20 voti per consentire un esame preciso). Quindi qualche elemento di scontentezza c’è stato.
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Riescono a farti comprendere gli argomenti delle loro lezioni? Nel 2003/ 2004 le risposte erano state: 1 1 2 2 3 3 3 4 4 4 5 5 5 6 6 6 6 6 6 6 84
4,2
1 1 2 2 3 3 3 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 6 6 6 80
4
Lo scorso anno: Anche qui conviene riflettere su questo aspetto. E’ vero però che : I tuoi docenti si interessano di te? Nel 2003/ 2004 le risposte erano state: 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 72
3,6
(a dire il vero la media era stata 3,58)
Lo scorso anno:
3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 73 3,65
Insomma, ci sono stati anche dei miglioramenti. Non voglio annoiarvi con altri numeri e concludo la mia riflessone con questa osservazione. Nella seconda parte del questionario vi era stato chiesto di indicare: Cosa vorresti migliorare Ed era chiesto di segnalare,a chi lo desiderava, alcuni aspetti di tipo relazionale o alcune attività extrascolastiche su cui lavorare. Ecco quello che è emerso: Vorresti migliorare: La qualità delle relazioni con i docenti; 621 Viaggi di istruzione 578 La qualità dei servizi degli uffici; 529 La qualità dell’insegnamento; 455 Visite guidate 409 La qualità dell’attenzione ai tuoi problemi personali al di fuori delle ore di lezione 393 Scambi 389 Conferenze al mattino 370
Come potete vedere più di seicento studenti hanno dichiarato che desiderano migliorare la qualità delle relazioni con i docenti. E’questa l’esigenza più sentita dagli alunni dell’Istituto ed è stata segnata anche da chi ha si è dichiarato soddisfatto del rapporto (vedi le risposte a: Come vivi il rapporto con i tuoi docenti?). Più sentita Stage 279 di quella di migliorare i viaggi di istruzioAttività integrative pomeridiane; 160 ne, per fare un esempio. Come possiamo leggere questo raffronto? A mio parere è il Attività sportive pomeridiane. 97 segnale che i rapporti umani, cordiali, costruttivi, talvolta pure polemici ma sempre stimolanti sono visti come elemento fondante del processo di istruzione. Che non viene considerato solo come una trasmissione di saperi ma in particolar modo come confronto di esperienze tra adulti, con le loro competenze tecniche e la loro esperienza umana e giovani, con le loro aspirazioni, i progetti, le fantasie, i sogni. La qualità dell’insegnamento è una realtà molto sentita (non è vero che chi viene a scuola per imparare desidera solo scaldare i banchi) ma viene dopo l’aspetto complessivo, anche umano del rapporto. Migliorare le due cose è certamente l’accoppiata vincente. Occorre farlo assieme. Loda V.
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Salve a tutti! Finalmente siamo tornate a parlarvi di manga... Contenti?? Questo numero non si occuperà solo di manga, o meglio, lasciateci spiegare: non solo di manga giapponesi, bensì di quelli coreani ossia i manhwa. Uno di questi è Gung (Park Soo Lee). Da molto tempo erano ormai in rete le scanlation (scansione+traduzione) e finalmente la Flash Book ha deciso di portare questo bellissimo fumetto anche in Italia! La storia è quella di Chae Gyoung Shin, una ragazza di 17 anni che frequenta la stessa scuola del principe reale: Shin Lee; questo è destinato come da tradizione a sposare una donna che il padre sceglierà per lui. Che sia proprio il motivo dell’incontro fra Chae Gyoung Shin e Shin Lee? Resta a voi scoprirlo acquistando il primo appassionante numero di questo manga coreano pubblicato come già detto dalla Flash Book questo mese al prezzo di 5.90€. Il secondo fumetto di cui vi vorremmo parlare in questo numero del “Lunarfollie” è il manga: Gridare amore dal centro del mondo. Forse avrete già sentito questo titolo, infatti prima di essere un fumetto, “gridare amore dal centro del mondo” è un bellissimo libro di Kyoichi Katayama (edizioni Salani). La storia è quella di Sakutaro un ragazzo di 17 anni in viaggio per l’Australia. Il suo sfortunatamente non è un viaggio di piacere, porta con se le ceneri di Aki, la sua ragazza, anche lei solo diciassettenne morta di leucemia. Perché l’Australia? Perché è quello il paese che Aki ha sempre sognato e in cui desidera vengano disperse le
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sue ceneri. L’autore, pagina dopo pagina, svela il primo incontro, gli appuntamenti, l’amore e poi la malattia, le cure, l’ospedale. Nonostante la morte di Aki venga preannunciata nelle prime pagine il fumetto non manca di emozioni e colpi di scena. Semplicemente imperdibile. Viene pubblicato questo mese da Kappa Edizioni al prezzo di 8.50€. Ora torniamo ai manga giapponesi, ma oltre alle novità, vorremmo parlarvi di altri volumetti che sono già usciti da un po’, e che ci hanno colpito molto... Fruits Basket (Natsuki Takaya) Toru Honda, la protagonista di questa curiosissima storia, dopo aver perso il padre per una malattia, è rimasta orfana di madre da poco tempo. La ragazza per non disturbare il nonno e le proprie migliori amiche, decide di andare a vivere in una tenda; per puro caso, si in stalla nel terreno della famiglia Soma, venendo cosi scoperta da due dei membri di questa famiglia, Yuki e Shigure Soma. Si da il caso che Yuki, sia anche un suo compagno di classe, e più precisamente il cosiddetto Principe, il ragazzo più ammirato da tutta la scuola. Toru si trasferisce dai Soma, inizia a conoscere tutti i componenti, mettendo in confusione tutta la famiglia e scoprendo anche il loro più terribile segreto che è pericolosamente vicino alla storia dei 12, o meglio 13, segni dello zodiaco cinese...prezzo di vendita 4.40€. Death Note (Tsugumi Ōba con Takeshi Obata) È la storia di Light Yagami, stu-
dente tanto brillante quanto annoiato, che un giorno per caso trova una strana agenda dal titolo “Death Note”. L’agenda è in grado di uccidere qualsiasi persona il cui nome venga scritto sulle sue pagine. L’iniziale stupore si trasforma ben presto in mania di grandezza: in Yagami cresce l’intento di “mondare” il mondo da ogni suo male. Le morti di criminali e delinquenti celebri cominciano così a succedersi una dopo l’altra, costringendo la polizia a mettersi sulle tracce dello spietato assassino. Ma il vero avversario per Light è un geniale detective, noto come “L”, che inizia a dargli la caccia. I due giocano come il gatto con il topo, sfidandosi in estenuanti duelli d’intelligenza: ma chi caccia chi? Chi fra i due è nel giusto? Protagonista e antagonista alternano i propri ruoli in un manga dagli incredibili risvolti…
Aly & Lidia
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Inter, Adesso E' Dura Primo tempo equilibrato e bruttino. Meglio il Bayern, lineare, bravo nel possesso palla e capace di sfruttare le fasce, con i binari SagnolSalihamidzic e LahmSchweisteiger sempre temibili, soprattutto con gli inserimenti dei terzini. L’Inter ha guizzi improvvisi, fiammate, ma mancano le geometrie in mezzo, soprattutto perchè Figo è poco incisivo. A Dacourt e Zanetti, applauditissimo per le 500 presenze in nerazzurro, non si può chiedere di cantare e portare la croce. I lanci lunghi, però, sono facile preda della contraerea LucioVan Buyten. Il Bayern esaspera la tattica del fuorigioco (sei riusciti nei primi 45’), tenendo Crespo lontano dall’area, dove fa più male. Mica una brutta idea. Le occasioni sono pochine. La più nitida è dell’Inter. Stankovic in contropiede lancia Ibrahimovic, che elude il fuorigioco e si presenta solo davanti a Kahn, che in uscita alla disperata fa valere tutto il suo fisicaccio e respinge. Il Bayern non sta a guardare: reagisce con un destro largo dalla distanza del cagnaccio Ottl, poi si fa pericoloso con un sinistro di prima intenzione da posizione defiilata di Makaay respinto di piede da Julio Cesar. Sul finale di tempo Ibrahimovic (non in gran serata) ci riprova con un destro potente dal limite dell’area, palla fuori di poco. La prima occasione
è l’1-0 per i tedeschi. Poi l’espulsione di Grosso e il 2-0 di Podolski. E per l’Inter sono guai. Sconfitta Per La Roma A Valencia
della ripresa è per il Bayern: un sinistro a rientrare di Van Bommel a lato di un metro abbondante. Poi Ibrahimovic commette un’ingenuità clamorosa: entra a gamba tesa a metà campo e si merita il secondo giallo. Inter in dieci uomini. Poi l’occasionissima. Di marca Inter. Tiro di Zanetti, palla rimpallata, che finisce sul sinistro di Crespo a centroarea, Kahn, stasera quello degli anni ruggenti, respinge alla grande. La gara adesso è più bella. Ci sono più spazi, perchè il Bayern adesso prova a vincere e un minimo si sbilancia anche. L’Inter mostra il suo lato indomito: coraggiosa, attacca senza paura, e il Mancio inserisce forze fresche: dentro Gonzalez, per Figo, con spia della riserva accesa. Poi è il turno di Adriano e Solari. Ma è Pizarro, di testa su angolo, a sfiorare il Jackpot, palla fuori di un soffio. E' allarme rosso. Il gol arriva, il protagonista è lo stesso. Il taglio dalla destra dell’attaccante peruviano è seguito in ritardo da Grosso. Julio Cesar riesce solo a toccare,
VALENCIA, 27 settembre 2006 - Al Valencia nel primo tempo bastano due affondi per realizzare due gol, nella ripresa la Roma cala e il gioco spagnolo è fatto: al Mestalla finisce 2-1, nonostante la buona prova offerta dalla squadra di Spalletti, almeno nei primi 45'. Gli spagnoli staccano così i giallorossi nella classifica del gruppo D, e si portano a quota 6, mentre Olympiakos e Shakhtar pareggiano e chiudono il girone con un punto a testa. Spalletti gioca la mossa della prudenza rinunciando a una punta, Montella, per rinforzare il centrocampo: dentro Aquilani e Cassetti, con anche Rosi in panca. Il Valencia invece si affida a Morientes e Villa in avanti, e proprio da quest'ultimo nascono gli spunti migliori. Per il resto è una Roma che, al solito, non offre punti di riferimento all'avversaria, con Perrotta che gioca fra le linee, coprendo un'ampiezza di campo notevole. Totti è statico e poco ispirato, l'ex del Chievo lavora per tre ed è di gran lunga il giallorosso più presente e pericoloso davanti, ben supportato dalle discese di Cassetti e Tonetto in fascia. La Roma si distingue per personalità e in-
18 traprendenza, con tre occasioni di Perrotta nei primi 12': nella prima sbaglia la mira di un soffio, poi è Canizares ad opporsi, in presa e di piede. Ma è il Valencia a passare, al primo affondo. Moretti scodella in mezzo, Villa tocca il pallone in precario equilibrio, Angulo fa partire un destro di prepotenza che non lascia scampo a Doni. La Roma incassa ma non si ferma. E ristabilisce la parità in sei minuti. Moretti commette fallo su Cassetti in area, Fandel lascerebbe correre ma il guardalinee Wezel segnala che si tratta di rigore: batte Totti, il suo destro vale l'1-1 al 18'. I giallorossi spingono con fluidità e buoni fraseggi, anche se vedono poco la porta di Canizares. Ma soprattutto si macchiano di una grave disattenzione in difesa, e consentono a Villa, tutto solo al limite, di ricevere dal solito Moretti e di battere di destro realizzando il 2-1. Due minuti dopo Pizarro potrebbe firmare la rimonta, ma è ancora Canizares a dire di no. Nella ripresa la Roma riparte da Montella, subentrato ad Aquilani. Ma la squadra ha perso lo slancio iniziale, non riesce a farsi pericolosa, l'attacco non punge. Il Valencia si limita a un controllo poco più che ordinario della gara, ma tanto le basta per tenerla in pugno. E visto che la situazione non si sblocca, Spalletti gioca anche la carta Okaka (per Cassetti) dal 20'. Ma non cambia un granché, mentre il Valencia si fa insidioso con folate offensive veloci e ficcanti che scuotono una difesa piuttosto incerta.
LUNARFOLLIE Poi Sanchez Flores toglie Villa (27'), il pubblico gli dedica una standing ovation, la Roma ringrazia e sembra trarre coraggio dalla sostituzione. Ma è un
fuoco di paglia, perchè la Roma è stanca e non riesce più a giocare in velocità, e quindi diventa prevedibile ed arginabile. Il resto lo fa l'ottima organizzazione spagnola, che chiude il match in scioltezza e legittima così i due gol di vantaggio. MILANO, 27 settembre 2006 Un solo punto con il Lilla non è poi la fine del mondo. La leadership nel girone è confermata e, tutto sommato, il pareggio di Lens ci può stare, perché, come ha più volte affermato Ancelotti, la squadra francese è senza dubbio la squadra più insidiosa del gruppo H. I MUGUGNI DI KAKA' - Ma a far storcere il naso è la difficoltà dei rossoneri ad andare in rete, nonostante l'abbondante materiale in attacco e immediatamente dietro. Il riferimento a Kakà non è casuale, schie-
rato con Seedorf alle spalle di Gilardino. Kakà ha detto chiaramente di non gradire la scelta di Ancelotti, difeso invece a spada tratta da Ambrosini e Gattuso. Sintetico, ma eloquente, il campione del mondo: "Il modulo che preferisco è quello che fa il mister". Insomma, tocca all'allenatore scegliere il modo di giocare; e ai calciatori non resta che eseguire gli ordini.
RINO E' OTTIMISTA - Gattuso con la sfida di Champions ha festeggiato 300 presenze in rossonero. "Mi sento un po' vecchio (ha dichiarato il centrocampista), ma sono contento; adesso spero di giocare ancora tanto per il Milan". Sulla partita di Lens analisi obiettiva: "Ci aspettavamo una squadra molto tosta e veloce, l'avevamo studiata un po', ma credo che la nostra prestazione sia stata positiva; abbiamo creato tantissimo, però non siamo riusciti a fare gol". Ecco il dilemma: sue 0-0 consecutivi per il Milan. "Il problema è quando si perde (spiega Gattuso), abbiamo disputato otto partite subendo solo due gol, abbiamo conquistato sei vittorie e due pareggi, stiamo andando molto bene". Nick & Gaetà 4A/3A
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TIZIANO FERRO Cominciamo con uno “skake” di musica italiana: TIZIANO FERRO ovviamente. Con l’arrivo dell’ultimo album “Nessuno è solo” e della canzone “Stop, dimentica“, ha scalato la top list di Itunes e rimane dentro alle 10 più scaricate. Ricercatissimo in Sud America, dove ha vinto il premio ai “Los premios MTV latino america 2006”, e in Austria dove il single “Stop,Dimentica” è sul podio (tanto che ha vinto anche il disco di platino). Una cosa interessante è che rispetto all’album precedente “111” (le cui vendite sono state all’incirca un milione di copie in tutto il mondo), questo sta veramente sbancando ragazzi miei! Sono circa tre milioni e mezzo di copie vendute! Accennando all’album, contiene 11 tracce molto sonore tra le quali “Ti scatterò una foto” e “Tarantola d’Africa”. Nell’album è anche presente un feat con Biagio Antonacci “Baciano le donne” (davvero molto bello). Insomma, questo album (come i precedenti) non è un flop, bensì un esempio di vera musica italiana. DA SCARICARE: STOP DIMENTICA!, TARANTOLA D’AFRICA
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LACUNA COIL Sapevate che sono milanesi? Il classico esempio di italiani “metallari” che sono pure apprezzati negli States. La sexy frontgirl Cristina Scabbia lo conferma: “Durante il tour a L.A. le fans le trovavamo dappertutto: nel furgone, nei camerini e …” credo che questo basti a confermare il loro grande successo. “Karmacode” non è l’ultimo “successone” di stì metallari, anzi hanno già sfornato un bel casino di metal e gothic. L’album contiene 13 tracce molto potenti dove bassi e alti si mischiano per formare un atmosfera gotika e dark. Atmosfere alla Metallica e alla Slipknot. Come finale la “ciliegina” di “Enjoy the silence” tratta dai Depeche Mode (l‘avrete gia sentita su MTV). 13 tracce tutte da gustare, insomma. Per questo motivo i Lacuna Coil meritano come minimo un applauso, per essersi fatti strada a piccoli passi nell’affollato panorama musicale; tuttavia, il successo ha un
prezzo, che in musica si traduce spesso nello scendere a compromessi tra la musica che si vorrebbe suonare e la confezione esposta sugli scaffali dei negozi che bisogna in qualche modo vendere (LADRI!). DA SCARICARE: ENJOY THE SILENCE, WHAT I SEE, WITHOUT FEAR
IRON MAIDEN E’ già uscito il loro nuovo album ”Matter Of Life And Death”: molto sonoro e curato, riporta alle origini del metal (ve lo ricordate “Feak of the dark”?). Dopo Natale i brani erano completi e dopo aver incontrato il produttore Kevin "Caveman" Shirley al Sarm West Studios di Londra, la band si è riunita per registrare le basi. Kevin Shirley ha co-prodotto, insieme a Steve Harris, altri tre album da studio della band, così come due dei più recenti DVD e album dal vivo. Come nei progetti precedenti, tutti i brani sono stati eseguiti in presa diretta con la band riu-
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UN PICCOLO GESTO PER UN GRANDE DOnita in un'unica sala. Nessun tipo di manipolazione elettronica è stata fatta in alcun momento della registrazione. Dice il leader Steve Harris: "Penso che da molti punti di vista questo sia stato l'album più facile, in termini di registrazione, che abbiamo mai fatto. L'intero processo, dalla stesura dei brani alla registrazione, è risultato molto naturale. Penso che anche per quanto riguarda il materiale, abbiamo nuovamente allargato i nostri confini e questo credo piacerà molto ai nostri fan, ma siamo sicuri che sorprenderà anche tanta altra gente. Il sound che siamo riusciti a tirar fuori è molto potente, ognuno di noi, a proprio modo, si è spinto oltre per creare qualcosa di cui siamo immensamente orgogliosi. Non vediamo l'ora di portarlo on the road". A tal proposito, si ricorda che gli Iron Maiden terranno nel nostro Paese un unico show nell'ambito del loro prossimo tour mondiale, sabato 2 dicembre 2006 al DatchForum di Assago, Milano. Prenotatevi gente! Ne vale la pena. DA SCARICARE: OUT OF THE SHADOWS, THE LEGACY Gio.92
Dal 7 al 16 settembre alcuni ragazzi delle attuali classi 5^ F, 5^ A, 5^ C, sono stati coinvolti nello scambio fra il nostro istituto e il ginnasio della città di Tula, in Russia. Fra i tanti posti visitati, quello che sicuramente ci ha colpite maggiormente è stato l’orfanotrofio di Dolmotovo. I bambini dell’ orfanotrofio ci hanno accolto nel migliore dei modi: cantando una canzone popolare russa e facendoci assaggiare un tipico pane, da mangiare cosparso di sale. Dopodiché siamo stati accompagnati a visitare la struttura, dove ci aspettava una merenda composta dal thè dei tipici samovar e da una tavola imbandita di dolci e frutta. I ragazzi si sono poi cimentati in uno splendido spettacolo, dimostrando tutto il loro impegno e bravura. Essi, infatti, già da tempo attendevano il nostro ar-
rivo, tant’è che ci hanno regalato delle bamboline di pezza, cucite da loro stessi. Dopo aver pranzato, siamo andati tutti in giardino, dove ci siamo divertiti a imparare i giochi russi. La sensazione che abbiamo provato stando con questi bambini è quasi indescrivibile: l’accoglienza e l’ospitalità dei ragazzi e delle educatrici è stata talmente positiva, che ha generato in noi il desiderio di dare una mano a questi bambini più sfortunati di noi. Proprio per questo motivo abbiamo pensato, in collaborazione con il prof. Mattei e padre Pippo, di dare loro un reale aiuto. Ci serviamo per questo scopo benefico del giornalino, procedendo alla raccolta di un euro a testa. Il profitto verrà, per mano di padre Pippo , interamente devoluto all’orfanotrofio, per l’acquisto di materiale di cancelleria. Il sacerdote, infatti, si recherà come ogni anno in questo piccolo paesino della profonda Russia nel mese di ottobre per far visita ai bambini. E’ un piccolo gesto, che a noi non costa nulla, ma che per loro può fare la differenza. Speriamo vivamente in un vostro aiuto. Miry e Fede 5^ F
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LA MODA ...FASHION DEL LUNARDI Anke l’inverno sta arrivando.. incominciano i pensieri su che indossare…. Secondo un’indagine da noi effettuata Quest’anno andranno di moda i giubbotti corti cn il pelo, il pizzo, il leopardato e cme colori l’arancio, il verde.. All’interno della nostra scuola abbiamo alcuni strani modelli di moda… I fighetti… vestiti sempre cn perfezione e se hanno un solo capello, fuori posto vanno in escandescenza, c’è da ammirarli per la loro costante attenzione all’abbigliamento e al look, ma anche criticarli per la loro troppo maniaca perfezione… Ti guardano dall’alto al basso se non hai qlcs di firmato.. Le copie di paris hilton (troppo esagerate a parere della maggior parte della scuola) hanno un loro stile cn il quale si mettono in evidenza tra i molti ragazzi che frequentano il lunardi.. beh raga.. ognuno ha il suo stile… alcuni b.boy , rockettari ecc… Ora sentiamo il parere di persone di differente età: Jessica(16) secondo me la moda è ciò che accomuna noi ragazzi e ci divide allo stesso tempo Una mamma (40):la moda va seguita, perché è il vostro “mondo”, ma naturalmente sempre nelle proprie possibilità e limiti… da mamma, penso che un paio di jeans
non firmati equivalga ad un paio di jeans firmati.. per voi ragazzi non è la stessa cosa.. Un professore(anni??secoli??) a volte la gioventù esagera, la pancia fuori, le mutande che si vedono, è la moda mi dicono.. è una moda abbastanza volgare.. ai miei tempi ( prof?? i romani??o i dinosauri??)questi problemi non c’erano, si c’era la moda, ma in gruppi.. Laura(18) la moda è il mio essere ragazza, il mio metodo per esprimere ciò che sono, il mio umore.. in base ad esso scelgo alla mattina i colori e gli abbinamenti da usare nella giornata… Fabio(17) la moda è essenziale per essere accettati nei gruppi “in”.. vesto dolce gabbana, gucci, gaudi, perché mi piace, e in questo modo conquisto le
ragazze, e mi sento più figo….!!! Girando per il centro il sabato pomeriggio, si vedono molti ragazzi “stampino”.. Frangetta, boxer in evidenza (alcuni con u fondoschiena da mmh..-non si può dire-) A volte ci si può confondere, veci, si assomigliano tutti.. che sclero!!! Comunque concludiamo con LA MODA SIAMO NOI DEL LUNARDI OVVIAMENTE!!!!!!!!!! Sa&lu&sha
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Ottobre Un tempo, era d'estate, era a quel fuoco, a quegli ardori, che si destava la mia fantasia. Inclino adesso a l l ' a u tunno dal colore che inebria; amo la stanca stagione che ha già vendemmiato. Niente più mi somiglia, nulla più mi consola, di quest'aria che odora di mosto e di vino di questo vecchio sole ottobrino che splende nelle vigne saccheggiate. (V. Cardarelli)
Albero autunnale Già matura la foglia pel sereno suo distacco discende nel cielo sempre verde dello stagno. Nel calmo languore della fine, l'autunno s'immedesima. Dolcissima la foglia s'abbandona al puro gelo. Sott'acqua con incessanti foglie va l'albero al suo dio. (J. Guillen Orfeo)
Veder cadere le foglie Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali Soprattutto se sono ippocastani soprattutto se passano dei bimbi soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso. Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani. (N.Hikmet)
Autunno Il cielo ride un suo riso turchino benché senta l'inverno ormai vicino. Il bosco scherza con le foglie gialle benché l'inverno senta ormai alle spalle. Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo, benché senta nell'onda il primo gelo. é sorto a piè di un pioppo os-
suto e lungo un fiore strano,un fiore a ombrello,un fungo. (M. Moretti)
Mattino d'autunno Che dolcezza infantile nella mattinata tranquilla! C'è il sole tra le foglie gialle e i ragni tendono fra i rami le loro strade di seta. (F. G. Lorca)
Dopo la nebbia Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle. Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo (G. Ungaretti)
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Quest' anno abbiamo ripreso una rubrica molto accreditata, prendendo spunto dal servizio delle Iene: l' intervista doppia. I protagonisti non saranno persone dello spettacolo bensì figure con le quali dobbiamo convivere ogni giorno: I PROFESSORI!!! Per questo mese abbiamo scelto il professor Pirozzi e la professoressa Cotroneo. Giovanna Cotroneo 45 Reggio Calabria Acquario Si, molto! 2 maschi e 1 femmina Palestra libera Storia/Italiano Circa 20 anni Puntavo a voti alti Corretta e sincera Vicino alle esigenze della scuola Ragazzini in crescita Senza dubbio…. NORD Qualche marachella!! MAI!!!!! Calcio Ha rovinato la sua immagine Destro …mmm…sinistra Disponibile Buono ODDIO!! Fatto molto bene Certamente! Ciao, buon lavoro
Nome? Cognome? Età? Luogo di nascita? Segno zodiacale? Crede all 'oroscopo? Figli? Hobby? Materia? Da quanti anni insegna? Che tipo di studente era? Cosa pensa della Vice? Del preside? Degli studenti? Nord/Sud? Mai bruciato? Mai fumato? Che sport segue? Cosa pensa ultimamente dello scandalo calcio? Destro/Mancino? Destra/Sinistra? Un pregio dell' altro? Un aggettivo per descriverlo/a? La prima cosa che pensa al mattino? Cosa pensa del Lunarfollie? Le è piaciuta l' intervista? Un saluto alla scuola?
Salvatore, Salvo per gli amici Pirozzi 54 Napoli Leone Per niente 2 figlie Computer Inglese 29 Intelligenza sopraffina Mi piace! Grintosa e capace.. Gli piace il suo lavoro Troppo diversi… …è uguale ...Nei miei anni era normale… NEVER!!!!! Calcio Mi disgusta! Destro Centro sinistra Altruista Socievole DI NUOVO!! Bello, ma più articoli OVVIO! Datevi da fare, il domani dipende da voi
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Nel prossimo numero di Lunarfollie troverete nuove rubriche e tante notizie sul pianeta giovani e sulla scuola. Attendiamo i vostri messaggi ma anche contributi di testi, poesie, disegni.
Li potete mettere nelle due cassette che trovate agli ingressi della scuola o portare direttamente al CIMP Aiutateci a rendere il vostro giornale sempre piu’ bello e abitato da voi. Se qualcuno poi vuole aggiungersi alla redazione c’è ancora posto. Ogni contributo è gradito e utile. Ci troviamo ogni mattina dalle 7.30 alle 8,00 al CIMP e ogni giovedì alle 10.40