Anno 20 Numero Speciale
I.I.S. LUNARDI - BS
Maggio 2012
Avremmo voluto, come redazione, terminare l’anno con un numero dedicato alle letture estive, ai consigli per la maturità, alle attività ricreative per il corpo e per lo spirito da svolgersi nella pausa estiva…e invece la realtà ci conduce per sentieri che non avremmo mai voluto intraprendere. Lo scorso sabato 19 maggio a Brindisi qualcuno ha posizionato un ordigno di fronte ad una scuola e freddamente lo ha fatto esplodere al sopraggiungere degli studenti: muore una ragazza di sedici anni, altre gravemente ferite si riprenderanno a fatica dall’evento e auguriamoci con tutto il cuore che sia così… lo sconcerto nel corso delle ore diventa rabbia, ma dopo una settimana è quasi rassegnazione: non si sa chi è stato, chissà se lo prenderanno mai… nessuno vorrebbe che questo omicidio premeditato resti uno dei tanti casi insoluti che purtroppo da molto tempo contrassegnano la storia della nostra nazione: Simonetta, Chiara, Yara…ed ora Melissa: tutte donne, tutte giovanissime, tutte uccise da mani sconosciute in luoghi all’apparenza sicuri, l’ufficio, la casa, la scuola, la strada del paese. Quasi contemporaneamente a Brescia un padre depresso getta i propri figli dalla finestra e li segue immediatamente, lasciando una madre straziata ed una città attonita. Le statistiche ci dicono che le morti violente avvengono in maggioranza tra le pareti domestiche e che gli assassini sono parenti delle vittime. Molti si domandano dove andremo a finire e nessuno sa darsi risposta e pace. Si dice che la speranza sia l’ultima a morire, e Sant’Agostino dice che la speranza ha due figli bellissimi: lo sdegno per le cose come sono e il coraggio per cambiarle: di sdegno ne abbiamo a sufficienza, di coraggio forse no, non abbastanza da credere di poter cambiare lo stato delle cose e allora restiamo fermi, muti ed isolati ad inveire silenziosamente magari tramite facebook quando invece dovremmo guardarci in faccia, muoversi e urlare con quanto fiato abbiamo in gola che NOI NON VOGLIAMO ACCETTARE TUTTO QUESTO! La redazione
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ALTROVE Riflessione personale …non è successo niente! In seguito ai fatti di Brindisi ho inviato alcune ragazze della redazione a “tastare il polso” della scuola intervistando i loro compagni sull’accaduto: quale stupore e sconcerto! In molte (troppe!) classi nessuno sapeva niente, nessuna discussione, nessun invito da parte dei docenti a riflettere sull’accaduto, niente…non è successo niente, o meglio, lasciamo la realtà fuori dalla porta, qui bisogna occuparsi di cose serie, come le verifiche, la maturità, i test invalsi… il resto non conta, la realtà non ci appartiene. Poi però la stessa realtà ci aggredisce per strada, oppure ci disturba nei TG e allora ci si accorge che nessuno è solo, nessuno è un’isola .. voglio ricordare una poesia, scritta molto tempo fa, sulla quale dovremmo tutti fermarci e riflettere: Nessun uomo è un'isola, intero per se stesso; Ogni uomo è un pezzo del continente, parte della Terra intera; e se una sola zolla vien portata via dall'onda del mare, qualcosa all'Europa viene a mancare, come se un promontorio fosse stato al suo posto, o la casa di un uomo, di un amico o la tua stessa casa. Ogni morte di uomo mi diminuisce perché io son parte vivente del genere umano. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te. John Donne 1532-1631
E il resto è storia. Marina Raggi
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