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Giornalisti al Microfono
Giornalisti al Microfono un podcast, la nostra passione
di Virginia Landi
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Giornalismo che passione! Soddisfazioni, difficoltà, impegno, professionalità, deontologia. Ma cosa c’è davvero dietro le quinte? Come si diventa giornalisti? E freelance? Com’è cambiata la professione con l’avvento del digitale? È con grande semplicità e naturalezza che Francesco Guidotti, pontassievese classe ’94, risponde raccontando come nasce nel 2017 il suo progetto di Giornalisti al Microfono, (www.giornalistialmicrofono.it), SALUTO A LARA VINCA MASINI DECANA DELL’ARTE CONTEMPORANEA di Camilla Guidi un’altra dolorosa perdita per il mondo dell’arte. Il 9 gennaio podcast e blog sull’informazione, realizzato proprio attraverso le voci di chi la fa. Un mondo che si rinnova continuamente e a cui dedica ben due stagioni di interviste audio, per accorciare quella distanza tra chi legge e chi scrive, tra l’ascoltatore e il narrante, tra la verità e le mille parole con cui si descrive.
«Giornalisti al Microfono nasce da un interesse personale e dalla passione per il mondo dell’informazione; non mi spiegavo tutti gli ostacoli che si frapponevano tra la volontà di fare il giornalista e lo svolgere questa professione dignitosamente spiega Francesco - La crisi di e storica dell’arte fiorentina Lara-Vinca Masini, facendo in tempo fortunatamente a veder pubblicato il volume dei suoi Scritti scelti 1961-2019: Arte, architettura, design arti, applicate (Gli Ori 2020, a cura di Alessandra Acocella e Angelika Stepken) che riassume i suoi più importanti contributi critici. Studiosa dai molteplici interessi, autrice di originali saggi e curatrice di mostre importanti, ci piace ricordarla qui soprattutto come l’organizzatrice di quella manifestazione intitolata Umanesimo Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980 che nel 1980 chiamò a Firenze un gruppo di artisti internazionali col compito di realizzare dieci interventi d’arte contemporanea. Questa mostra, sfaccettata e organizzata in più percorsi, sostanzialmente intendeva indagare l’arte moderna e contemporanea questo settore è un argomento di cui non si parla abbastanza e su cui è importante porre l’attenzione. Un giornalismo di qualità è la base di una società libera: saperlo riconoscere e coltivare è fondamentale».
Per questo decide di proseguire e dare vita a uno spazio dove una comunità di appassionati possa ritrovarsi, trarre spunti, idee e dialogare sui temi dell’informazione contemporanea. Uno spazio che prende forma diventando una redazione a cui si aggiungono gli autori Federica
Coretto e Giovanni Lorenzi.
La mera curiosità è diventata in ponendo alla base del racconto un concetto di umanesimo inteso come categoria atemporale, come linea interrotta che in alcuni momenti si nasconde ma che poi riemerge, interpretato nella sua componente inquieta, della quale possiamo leggere echi diversi nella storia dell’arte. Un’operazione complessa da riassumere ma che sarà certamente possibile approfondire una volta terminato il riordino dell’importante archivio di materiali raccolti dalla studiosa e donato al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. La strategia di inserire gli interventi nei cortili dei palazzi storici fiorentini proponeva di rivitalizzare il concetto stesso di umanesimo, poco tempo un progetto ricco di contenuti di qualità, un luogo dove ragionare a freddo sui temi di interesse principali, lontani dalla stretta attualità: interventi, letture, consigli su canali e newsletter da seguire, spunti interessanti di chi si occupa di giornalismo fin dal primo approccio. Di chi vuole veramente “cambiarlo”, farlo liberamente e difendere l’integrità di una delle professioni più belle che ci siano. Giornalisti al Microfono è disponibile su www.giornalistialmicrofono.it e sulle piattaforme Spreaker, Spotify, Apple Podcast a cui si aggiunge il canale You-
Questo nuovo anno inizia con è venuta a mancare la critica
Tube. nella volontà – affermava lei stessa – “di tentare, ancora una volta, di romperla con l’immagine stereotipa e bloccata di questa città, che nelle istituzioni, e
malgrado i moltissimi e ripetuti esempi passati, recenti e attuali, di rottura e rinnovamento […] si è come incancrenita nella degenerazione antialchemica dell’oro della sua storia nel piombo di un borioso e anticreativo adagiarsi nel ricordo del passato” .