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Sacchetti fai da te per la spesa ecologica

testo e illustrazione di Marianna Piccini

Èda poco iniziato un nuovo anno e quale scusa migliore per provare a vivere con un po’ più di riguardo verso l’ambiente? Anche se all’inizio può sembrare difficile, noi come consumatori abbiamo un grande potere, forse non possiamo cambiare il mondo ma con piccoli e semplici gesti possiamo fare il primo passo verso il cambiamento. Una delle abitudini che possiamo cercare di rendere “nostre” per far fronte al problema dei rifiuti è quella di comprare gli alimenti sfusi, sia che uno faccia la spesa al mercato, in negozi specializzati o in supermercati normali. Questo ha diversi vantaggi, non solo diminuisce la quantità di rifiuti che produciamo ma diminuisce gli sprechi alimentari e ci fa risparmiare sui costi dell’imballaggio. Ecco perché oggi troverete qui un piccolo tutorial per creare dei sacchetti in stoffa, pronti all’uso, che vi potranno aiutare in questo passaggio. stoffa, anche ricavata da vecchi vestiti o lenzuoli, di circa 30 cm x 20 cm, una macchina da cucire o ago e filo e un cor-

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Per prepararli vi serviranno dei pezzi di dino di spago. Iniziate ritagliando dalla stoffa due rettangoli uguali delle misure indicate sopra, anche se, in verità, queste ultime dipendono molto da quello che ci volete mettere dentro e potete quindi variarle a vostro piacimento. Su uno dei lati corti di ciascun rettangolo fate un orlo di circa 1/1,5 cm, lasciando lo spazio necessario per farci passare in seguito lo spago. Adesso sovrapponete i due rettangoli con la parte buona della stoffa rivolta verso l’interno e cuciteli insieme lungo i tre lati ancora grezzi. Rigirate il tutto e fate passare lo spago dentro all’orlo aiutandovi con una spilla da balia. Fate un nodo allo spago e voilà i vostri sacchetti saranno pronti per una spesa più ecologica. Trovare negozi sfusi o che accettano di farvi usare i vostri sacchetti può a volte risultare difficile ma non bisogna perdere la speranza perché queste realtà stanno aumentando sempre di più e se si apre bene gli occhi se ne trovano diverse anche qui a Firenze.

IL MIGNOLO VERDE: Febbraio aromatico

illustrazione e testo di Walter Tripi

Non siamo ancora usciti dalla pandemia, e con essa forse molti di noi si portano addosso anche qualche abitudine da vita casalinga obbligata. Una di queste – in questo caso positiva – è senz’altro la passione per la cucina che non in pochi hanno sviluppato durante i mesi di lockdown, tra abuso di lieviti e scorpacciate di farine. Se anche voi avete contratto questo effetto collaterale, proviamo a darvi una buona idea: quella di costruirvi il vostro piccolo angolo di erbe aromatiche in appartamento, per sbizzarrirvi nelle vostre sperimentazioni culinarie dispensando buoni profumi e imparando a dosarli, oh piccoli “Tanjiro Kamado”, abbattitori di demoniache ricette terribili. Vero, febbraio non è una fase facile per le coltivazioni. Anche qui, però, possiamo venirvi in soccorso con qualche consiglio. Cominciamo.

Salvia, Menta e Rosmarino sono ottimi esempi di piante cocciute e che non temono il freddo: certo, occorre cercare di ripararle per non esagerare con la sfida, ma è pur vero che il loro cuore continuerà a battere e, anche in caso di problemi, vedrete che tra poche settimane basterà tagliare via le eventuali punte gelate e subito spunterà nuova, profumatissima vegetazione. Non se la cavano affatto male neanche Melissa e Prezzemolo. L’Alloro è il classico esempio di una pianta che, più che cocciuta, è proprio irremovibile: con lei potrete stare tranquilli anche sotto la neve, continuerà a donarvi tutti i suoi aromi. Per l’Erba Cipollina abbiamo un consiglio un po’ tardivo, ma utile per il futuro: prima che arrivi il freddo, tagliate a piccoli pezzi gli steli e conservateli in freezer. Potrete usarli per tutto l’inverno attendendo che, in primavera, la pianta torni forte: conserveranno perfettamente le proprietà. Origano, Erba Limoncina e Basilico sono invece amiche da lasciar riposare perché tollerano davvero male questa stagione. Con loro, il Peperoncino, da buon figuro tropicale. Speriamo di avervi fatto venir voglia di provarci: buon Mignolo...e buon appetito!

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