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Riders, l'ultima corsa è per il contratto

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Rider, l’ultima corsa è per il contratto

di Daniele Pasquini foto di Giulio Garosi vo, UberEats. “Il ministero e l’ispettorato del lavoro l’hanno bocciato perché semplicemente non rispettava la legge” spiega Parigi. Eppure ancora viene utilizzato:

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Nel 2020 sette italiani su dieci “Quel contratto non è valido, ma le sohanno ordinato piatti pronti cietà continuano ad applicarlo perché da ristoranti e pizzerie, per sanno che molti lavoratori non faranno l’asporto o con consegna a causa, o la faranno in pochi. Per questo domicilio. A dirlo è l’analisi dell’Osser- considerano ancora conveniente affronvatorio “The World after Lockdown”, tare qualche disputa e pagare, piuttosto che specifica che un italiano su tre ha che assumere tutti”. comprato cibo pronto utilizzando app di Yftalem studia Economia all’Università delivery. di Firenze. Ha iniziato a lavorare come Nel 2020 le richieste sono aumentate rider nel 2017, girando diverse piattaforquasi del 20% (rapporto Coop) e sempre me. Da un anno e mezzo consegna pasti più ristoratori hanno puntato su aspor- per JustEat. “In questo momento agiamo to e consegne. I proprietari nei tribunali, ci stiamo mobidei locali lamentano di non litando e c’è un tavolo aperto riuscire a trarre profitto da al ministero”. questo meccanismo, e che presto saranno costretti La strada La crisi politica li sta ral lentando, ma i segnali po a chiudere. Ma a protestare, da tempo, sono soprattutto i rider. Che, Covid o meno, da anni continuano a pedalare senza per i diritti passa da Firenze sitivi non mancano. “Just Eat ha deciso di uscire da Assodelivery. Ha dato ragione ai rider e ha aperto una fase di trattativa e transiziotutele. ne. Nel corso del 2021 saremo Yftalem Parigi, fiorentino, assunti”. E le altre piattaforha solo 21 anni. Parla però con la com- me? “Speriamo che seguano l’esempio. petenza di chi la battaglia la conduce, e Gli converrebbe imitarli, anche solo per con la forza di chi, in fondo, sa che la sta marketing. Questi colossi sono circonper vincere. Da pochi mesi delegato NI- dati dalle pressioni politiche, dai meDIL CGIL, è lui il primo rappresentante dia, da noi. Non possono più ignorarlo, dei rider. siamo tanti, è nel loro interesse venirci La loro lotta sta portando a numerose incontro”. sentenze nei tribunali: la giustizia viene Le richieste dei rider? Superamento fatta rispettare nelle aule, perché a oggi del cottimo, assunzione e tutele connesnon esiste ancora un contratto che se. Ma c’è anche una lotta immateriale: tuteli i lavoratori del settore. L’uni“Il Tribunale di Bologna ha accertato co accordo è stato quello tra il (discusso) che l’algoritmo con cui le piattaforme sindacato UGL e Assodelivery, che riuni- gestiscono il lavoro dei rider è disce multinazionali come Deliveroo, Glo- scriminatorio, perché tratta in modo uguale situazioni molto differenti. Penalizza il ranking di chi si è fatto male, di chi è malato, di chi sciopera. Ti considera assente e riduce poi l’assegnazione del lavoro”. Intanto c’è un’altra buona notizia da Firenze: l’8 maggio 2019 in città è stato siglato un accordo a suo modo storico nel campo delle consegne a domicilio. Il primo a riconoscere il rapporto di lavoro dipendente, prevedendo la distribuzione dell’orario settimanale, una fascia minima di impegno lavorativo giornaliero e la definizione di prestazione quotidiana. La prima azienda a compiere questo passo è stata Runner Pizza, società fiorentina specializzata nella consegna di pizze a domicilio. Il consulente del lavoro Sandro Susini, protagonista nella redazione dell’accordo quadro (firmato dall’azienda e dai rappresentanti del settore trasporti di CGIL, CISL e UIL), ha sottolineato che il passo compiuto ha aperto un precedente. Un caso virtuoso, che anche se isolato fa già scuola nei tribunali. E delinea una prospettiva anche per i rider. Commenta Parigi: “Quello è un esempio interessante, però ci sono delle differenze. Anche se facciamo un lavoro simile a quello dei fattorini di Runner Pizza noi non abbiamo un’azienda, dei referenti. Il nostro lavoro è disintermediato da una app. Però dal punto di vista dei diritti è un modello da seguire”. Yftalem è fiducioso, intravede segnali di speranza. Recentemente è stato votato tra i 4 personaggi toscani dell’anno: “Un piacere gigante, perché è segno che la cittadinanza ci vede, l’opinione pubblica è con noi e lo dimostra ogni giorno. Questa pressione pagherà”.

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