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Personaggi fiorentini - Fabian Amorazzi - How fucking romantic

di Tommaso Ciuffoletti illustrazione di Marcho

Fabian

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Fabio di giorno faceva l’elettricista, Fabian di notte faceva l’elettrosciamano. Ma questa non è una storia di doppie identità, supereroi e superpoteri. Questa è una storia di serena umanità e libertà espressiva senza ansie o eccessi. Ed è tanto più bella perché Fabian era di norma in compagnia di (ex) fanciulle e fanciulli, epicentro in piazza Santo Spirito, con una mai sopita passione adolescenziale nell’ostentare un sè immaginato a metà tra un baudelairiano spleen e un iperstimolato esibizionismo. Va bene tutto e tutto va sempre bene, ma certo che, in un contesto del genere, vedere un Fabian in mise metallizzata, elmo in ciuffo di fibra ottica, occhiali fluo e movenze sinuose, beh ... poteva farti immaginare che vi fosse anche in lui dell’eccesso e la relativa fatica. E invece no. Fabian era sobrio esattamente com’era. Era sereno esattamente com’era. Era affettuoso, curioso, pacifico esattamente com’era. Diceva - se non ricordo male - che una volta aveva preso la scossa e che da allora aveva modo di parlare con gli alieni o di sentirli. O forse davvero sono io che ricordo male, ma in ogni caso, anche questo, era del tutto, perfettamente sereno. Quel tipo di persona bella e libera che rendeva più liberi anche gli altri. Quando è morto, l’ottobre del 2019, non l’ho nemmeno saputo. L’ho saputo solo pochi giorni fa, per un caso. E mi è dispiaciuto profondamente.

a cura di Francesca Corpaci illustrazione di Costanza Ciattini

How fucking romantic

50 anni io, 46 lei. Divorziato con 2 figli io, separanda (?) con due figli lei. Io innamorato perso. Lei dice pure ma traccheggia, ha dubbi, alterna momenti di grandi slanci ad altri in cui vuole il suo percorso da sola. Questa titubanza può essere giustificata dalla situazione che sta vivendo o deve farmi pensare che non sia poi così convinta? Perché io sento che insieme potremmo affrontare tutto. Lei no. Ho una visione troppo romantica? I figli (con relativi sensi di colpa) sono ostacoli insormontabili? La relazione dura da quasi 3 anni e io inizio a essere stanco.

Amorazzo caro, tempo fa leggevo una storiella edificante. La polizia scova un tizio il cui hobby per quarant’anni è stato interrare cadaveri nel giardinetto di casa. L’uomo in realtà è un maldestro: semina indizi, fa errori di continuo, e l’avrebbero beccato ben prima se non ci fosse stata la moglie a coprirne pazientemente le tracce. Un’attività, c’è da dirlo, piuttosto esasperante. Quando gli agenti le domandano perché sia rimasta con un inetto del genere lei risponde: che volete che vi dica, avevamo un progetto in comune. No aspetta, forse la storia era un po’ diversa. Lui non era un serial killer incapace, ma un capo di stato assorbito dagli impegni, un intellettuale di grido, un terrorista incendiario. Forse in verità era la scena di un film, o magari me la sono sognata. In ogni caso, my sweet amorazzo, quello che voglio dire è che non so se la titubanza della tua metà sia dovuta alla situazione intricata, ai figli, a un’indecisione sulla vostra storia, al clash romanticismo VS concretezza o al fatto che dopo una relazione demmerda lei non abbia voglia di impegnarsi ancora. Quello che so, però, è che al momento i vostri progetti non coincidono. Baby l’impressione è che tu vorresti una nuova famiglia, mentre a lei è bastata la prima. Da qui due possibilità: aspettare, accettando la possibilità che i vostri percorsi divergano naturalmente, o mettere i rispettivi desideri sul piatto e osservarli insieme. Comunque vada, ricorda che a 50 anni, come a 18, rinunciare ai propri bisogni per quelli di qualcun altro può essere molto romantico, ma anche molto stupido

Affidate dubbi, dilemmi e inconfessabili segreti in forma 100% anonima a: tellonym.me/amorazzi. Ogni mese il vostro amichevole amorazzo di quartiere risponderà in questo spazio.

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