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Di statica e dinamica (di cinematica ne parliamo poi)

Politica

Di statica e dinamica (di cinematica ne parliamo poi)

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di Antonella GOLINELLI

Tranquilli. Non si parla di fisica. Potrei anche farlo, ma parlo di politica.Dipingerò un quadretto a pennellate larghe.

Allora, il segretario del PD Zingaretti, in accordo con la segreteria, elabora un “piano” per costringere Salvini a riferire in parlamento sugli affarucci russi. Più che legittimo. Non fa un plissé.

Non fosse che, nel frattempo, la corrente del senatore semplice invoca la mozione di sfiducia al ministro per bocca della Mary Ellen Woods. Alcune

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considerazioni:

quando una componente correntizia si fionda in prima fila strepitante un motivo ce l'avrà. Oltre a quello di porsi in polemica diretta col ministro (figurati se non twitta) beccandosi tutti gli insulti sessisti dell'universo mondo (il loro). Esprimo la mia solidarietà di genere nel caso. Niente di più;

ipotizzo che il tentativo di scavalcamento abbia come obiettivo indebolire il segretario (il loro segretario) cercando forzature che non hanno motivo di essere;

ipotizzo anche che la mozione di sfiducia avesse come obiettivo primario il ricompattamento della maggioranza. Non si spiega in altro modo. Lei dovrebbe saperlo bene. È stata oggetto dello stesso trattamento e il risultato è stato nullo.

Nel frattempo mentre si scambiavano gentilezze e delicatezze tra tutti i fronti, arriva la notizia che la Commissione nazionale di garanzia non ha riconosciuta valida l'elezione di Faraone a segretario regionale della Sicilia. Apriti cielo. Tweet disperati e accusatori da parte di Ramsete, autosospensioni (da che? Immagino significhi che non paga più le quote). Dice Ram-

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sete che si tratta di vendetta politica e chiede a Zingaretti di intervenire. Facciamo un passo indietro. L'elezione di costui a segretario regionale fu costellata durante tutto il percorso da fatterelli a dir poco opachi. Tant'è che si ritirarono i candidati, lasciandolo in beata solitudine ad essere acclamato dall'Assemblea regionale segretario, senza che fossero svolte quelle primarie che tutti invocano sempre, per gli altri. E non sarebbe nemmeno un problema questo se non fosse per il fatto che il 40% degli eletti in assemblea viene dai congressi locali, che in parte consistente non si sono svolti. Quindi, chi c'è in assemblea? Di cosa stiamo parlando esattamente? Ma non è questo il punto che vorrei commentare. Vorrei piuttosto far notare che:

Ramsete invoca l'intervento del segretario per interdire la Commissione di garanzia, organo terzo e indipendente che non è soggetto agli ordini del segretario;

Marcucci, il farmacista capogruppo al Senato, rilascia dichiarazioni pubbliche nello stesso senso, tirando per la giacca il segretario;

il tentativo di interlocuzione “superiore” è palese. Del resto loro hanno sempre fatto cosi, addomesticando le sentenze di un organo nei fatti non riconosciuto, disintermediando anche le strutture interne del partito che hanno condotto. Contro un muro – ma lo hanno condotto.

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Che uno dice: è già abbastanza. Macché. Non è mica finita.

Nel frattempo il senatore semplice va in Montana, a Yellowstone. Per vacanza? Alla ricerca di Yogi, Bubu e del ranger? Lo avranno invitato per la sua attività di conferenziere? Ma assolutamente no. Va ad una “riunione informale” del Gruppo Bilderberg. A decidere I destini del mondo. A che titolo non si sa. E twitta. Su tutto tranne su quello che sta facendo.

Basterebbe ma non è finita. Gasparri cinguetta affermando che bisognerebbe zittire Anzaldi, un direttore RAI mette il like. Orrore! Anzaldi twitta orripilato appellandosi a Zingaretti (again). Che uno dice: che è Zingaretti? La pila dell'acqua santa? Il segretario risponde ringraziando l'invocante per a- verlo riconosciuto come segretario. Geniale. Nota a margine: anche Anzaldi minaccia la restituzione della tessera. Un altro che non paga più le quote evidentemente.

I giornali sguazzano in un mare di tuit, esibizione di un attacco concentrico al fine di? Bella domanda. Perchè nel frattempo si scopre, tramite intervista stavolta, che esiste una scuola politica correntizia per i giovani, finanziata anche personalmente, udite udite, dal senatore semplice col corrispondente di uno stipendio mensile.

La corrente si finanzia da sempre per i fatti suoi, oltre ad utilizzare i fondi a bilancio del partito appellandosi alla privacy.

Del resto stanno creando la classe dirigente prossima futura e vanno a “chiedere lumi” in Montana.

Devono arginare gli smottamenti locali e hanno necessità di tempo.Mettendola in quest'ottica forse si riescono a spiegare un po' di eventi.

Parrebbe quasi avessero voglia di un partito nuovo e loro, forse nell'impossibilità di tornare a dominare quello in cui sono.

Non #Adesso (perdonate il vezzo), almeno.

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