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Two tribes

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Cronaca e Politica

Two tribes

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di Antonella GOLINELLI

Da Albione seguo nei limiti del possibile la vicenda del carabiniere ucciso a coltellate.

Partite da otto, un bel numero, leggo oggi siano undici. Sequenza velocissima per un'unica arma, portata, pare, in valigia da casa. Che poi prima o poi chiacchiero un po' delle misure di sicurezza dei voli. Utilissime come avrete potuto notare. Ma non oggi.

Oggi commento gli effetti e i movimenti di varia natura scaturiti dal fatto di sangue.

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Partiamo dai twitt di ministri e parlamentari di destra che stigmatizzano l'origine dei violenti, venuti da chissà dove, a bordo di chissà quale natante a- busivo.

Scusate la parafrasi, ma è stata talmente repentina è brutale l'uscita contemporanea per indicare colpevoli che mi ha impressionato.

La volontà precisa di scatenare gli animi, le tifoserie avverse. Non era comunque vero niente. Nel frattempo sui social veniva giù il mondo. ...

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Si scopre che gli indiziati sono due nord americani, non nord africani, arrivati in aereo con arma al seguito, alloggiati al Meridien, alberghetto non proprio a buon mercato, quindi buona famiglia, bianchi.

Se ho capito bene addirittura californiani. Giovanissimi.

La tempesta si placa.

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Sì, resta ancora qualche giustizialista di nicchia ma poca roba, che insinua insomma il sospetto che bene o male la faranno franca, con buona pace del servitore dello stato.

Che poi anche questa espressione non è proprio bellissima. Servitore dello stato. Come se lo stato fosse un padrone che assolda servi. Anche di questo parlerò altrove.

Tutto pare procedere circa nella normalità delle indagini, quando ecco! Arriva lei! La foto del ragazzo ammanettato e bendato in caserma.

Pubblicata ovunque, ribattuta da tutti, commentata da tutti.

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Entrambi i fronti, le tifoserie, scatenate pro e contro. Un delirio.

Alcuni di noi assistono attoniti al fiorire d’ipotesi retroscenistiche, alcune parecchio verosimili purtroppo.

I social si scatenano, i giornali pure.

Si assiste allo strampalato fenomeno di persone che condannando l'azione divulgano l'immagine.

Che uno dice: ma sei fuori come una grondaia (come dicono qui)?

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Si assiste all'esercizio dell'uomo ragno, l'arrampicata sugli specchi, da parte delle forze dell'ordine e cominciano gli appelli al silenzio.

Sia come sia l'autore dello scatto resta tuttora anonimo, benché si dica, forse in anticipo sui tempi, sia stato degradato e trasferito.

Non si sa chi sia ma l'hanno già punito. Mah. Comunque, anyway, per circa tre giorni non si è parlato d'altro.

Niente Bibbiano e bimbi tolti alle famiglie, niente Russiagate e rubli alla Lega, poco e niente sbarchi, un po' di crisi di governo giusto perché i NO TAV hanno compiuto un'azione di massa sul cantiere.

Ah sì, di maltempo si è chiacchierato. Argomento quasi neutro che interessa tutti e provoca disastri e morti, sempre utili alla bisogna.

Oserei dire tutto sommato una bella operazione di distrazione di massa, partita con un errore (forse) ma corretta in corsa piuttosto in fretta.

Quello che impressiona è la solerzia con cui il pubblico attivo e passivo si fionda su fatti e opinioni espresse. Con quanta violenza ci si esprime.

Impressiona anche, almeno me, la richiesta e la necessità di punizione dei colpevoli. Se sono negri è meglio, ma anche se americani sono meritevoli di punizione, nel caso un po' meno esemplari ma severe comunque.

Certo è che la brutalità espressa da tanti a parole fa paura. E mi chiedo: questi, i più cattivi, i più beceri, i più violenti, se si ritrovassero con un briciolo di potere come sarebbero, come lo eserciterebbero? Baci da Albione

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