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TRACCIAMENTO STRUMENTI
from manufatto 06/2022
by lvh.apa
AZIENDE
PER GUIDARE UNA DITTA IN MODO EFFICIENTE SERVONO UNA GESTIONE DEL PERSONALE, STRATEGIE DI MARKETING ED INVESTIMENTI ADEGUATI.
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Un nuovo modello di enorme utilità in cantiere
OGNI ANNO LE AZIENDE ALTOATESINE PERDONO IN MEDIA IL 10-15% DEGLI ATTREZZI. LA START-UP RECEPTIC HA DECISO DI COMBATTERE QUESTO FENOMENO ELABORANDO IL PRIMO SISTEMA DI TRACCIAMENTO AUTOMATICO PER RITROVARE GLI STRUMENTI.
In qualità di elettrotecnico, Mirko Haller è abituato a reperire soluzioni pratiche. Nell'azienda elektro a.haller di Appiano si occupa di coordinare dipendenti, processi e attività. Ogni anno nei cantieri vengono smarriti attrezzi, tra cui preziosi strumenti per le misurazioni, luci da lavoro o trapani. Tutto ciò provoca un danno economico alle aziende, ma non solo: la ricerca degli strumenti perduti spesso causa stress e richiede tempo. Al momento esistono diverse soluzioni sul mercato per il monitoraggio degli strumenti, spiega proprio Mirko Haller, ma molte di esse dipendono da persone e software e alcune sono davvero complicate. Proprio per questo l’artigiano ha presentato la propria idea per un sistema di tracciamento degli strumenti indipendente in occasione di un workshop promosso da lvh.apa nel 2019 e l'ha sviluppata ulteriormente alla successiva Hackathon del Techpark NOI, con un concetto chiaro: il sistema deve evitare che gli utensili vengano dimenticati, ma non deve creare lavoro aggiuntivo per gli artigiani. Per 24 ore, diversi team di sviluppatori hanno lavorato insieme ai collaboratori della elektro a.haller sulle possibili soluzioni. Mirko Haller è
Attrezzi da lavoro
Mai più smarrimenti in cantiere.
sempre stato convinto del proprio progetto, al punto da commissionare al Center for Sensing Solutions di Eurac Research uno studio di fattibilità tecnica. Nello sviluppo del processo si è fatto parzialmente ricorso al Lab Bonus, uno strumento di cofinanziamento della Provincia di Bolzano. Quest’ultimo promuove le attività di ricerca applicata nei laboratori del NOI Techpark. I suddetti sforzi hanno infine permesso la nascita di Receptic. Grazie al collegamento in rete di lvh.apa, NOI Techpark e al supporto dei team di ricerca di Eurac Research, elektro a.haller è riuscita a raggiungere dei risultati importanti. Receptic verrà a breve ulteriormente sviluppato insieme al partner A-Net. Il sistema brevettato dovrà superare lo stress-test e il lancio sul mercato è previsto per la fine del 2023.
CHECK COMPLETO
Mirko Haller ha obiettivi chiari. Vuole reperire soluzioni in grado di sgravare i suoi collaboratori, di sostenere le aziende e di evitare lo smarrimento degli attrezzi da lavoro. L’elettrotecnico di Appiano sta attualmente lavorando con circa 15 persone allo sviluppo di un tracking system per ritrovare i materiali che vengono persi quotidianamente in cantiere. Ma come funziona in concreto Receptic? "La nostra soluzione si basa sulla combinazione di piccoli transponder, i cosiddetti beacon, e di un gateway in grado di gestire automaticamente questi transponder - spiega l'artigiano -. I beacon sono collegati ai singoli dispositivi e comunicano in modo indipendente con i gateway nel magazzino, nel cantiere o nel camion delle consegne. Un gateway è un componente hardware o software che stabilisce una connessione tra due sistemi diversi. Le attrezzature da lavoro mancanti vengono segnalate sullo schermo tramite un software dedicato. La comunicazione avviene tramite Bluetooth. Il Bluetooth è uno standard radio per la trasmissione di dati su brevi distanze." In questo modo i collaboratori saranno controllati? “Tutto il contrario. Lo scopo di Receptic è sgravare gli operatori economici dal lavoro, sostenendo al contempo i dipendenti. In questo modo per loro diventa possibile tenere sotto controllo i loro strumenti senza doverli controllare continuamente. Ciò alleggerisce il peso della responsabilità, non comporta inutili recriminazioni, telefonate o ricerche. Sappiamo che gli artigiani lasciano il cantiere la sera stanchi o assorti nei propri pensieri, dimenticano qualcosa, vanno a casa, tornano il giorno dopo o giorni dopo e l'attrezzo non c'è più. Il motivo più comune per cui si perdono gli attrezzi non è il furto attivo, ma il fatto che vengano lasciati e poi presi da qualcuno. Ma se io, come artigiano, vengo avvisato dal sistema che manca qualcosa quando salgo in macchina la sera, posso semplicemente tornare a prendere il mio attrezzo. Nella ricerca e nello sviluppo di un sistema di questo tipo si devono considerare molti aspetti. Con un proof of concept, abbiamo dimostrato la fattibilità tecnica del progetto in una prima fase e ora stiamo lavorando alla sua implementazione con un team di 15 persone. Software, algoritmi, design del prodotto, interfacce e prototipi sono solo alcune delle questioni da affrontare."
Gli ultimi dettagli
L'uscita sul mercato si avvicina.