M.A.D. GALLERY MILANO
presenta
TIKI MULVIHILL Art Directors: Alessandra Magni & Carlo Greco
Per l’artista canadese Tiki Mulvihill creare un’opera d’arte significa dar vita ad un’idea; è il desiderio di creare qualcosa di eterno attraverso le proprie mani e il proprio ingegno. Creare un’opera d’arte è un modo per raccontare qualcosa di sé stessi e della realtà in cui viviamo; saranno poi la visione verso il futuro e l’ispirazione che l’opera dà alle nuove generazione che ne decideranno il destino. Tiki è soprannominata la “nomade riluttante” perché ama alternare il suo tempo tra comunità rurali e comunità urbane. Le sue installazioni sono infatti sempre generate dal sito in cui nascono e generano a loro volta un dialogo continuo tra uomo e territorio, riguardo alle presunte verità che noi umani costruiamo nelle nostre relazioni di amore ed odio con il terra in cui viviamo. I suoi lavori sono sempre installazioni multidisciplinari di grandi dimensioni e coinvolgono la comunità in modo collaborativo. Tiki utilizza solo materiali naturali e riciclati, riutilizzati per coinvolgere anche il paesaggio stesso. Tiki crea opere donandogli un’anima attraverso semplici gesti di amore e cura, coprendole con materiali riciclati e appositamente rielaborati per abbellire il legno grezzo. Le sue opere cambiano impercettibilmente con il passare del tempo, a causa della torsione e della flessione del legno fresco; esse quindi si degradano inesorabilmente a causa del materiale stesso di cui sono composte. Inoltre, le fibre degli alberi cambiano a seconda della specie e del luogo in cui crescono, quindi aria, acqua e vento definiscono caratteristiche uniche per ogni singolo campione utilizzato, che rende così ogni opera d’arte creata unica e inimitabile. Il filo conduttore di tutte le opere di Tiki è quindi la comunione dell’uomo con la natura e in particolar modo con la terra. La natura offre tutte le materie prime per poter creare oggetti magnifici che possono unire un design essenziale e funzionale con una bellezza assoluta.
For the Canadian artist Tiki Mulvihill, creating a work of art, means giving life to an idea; it is the desire to create something eternal through one's hands and one's intelligence. Creating a work of art is a way of telling something about ourselves and the reality in which we live; they will then be the vision towards the future and the inspiration that the work gives to the new generation who will decide their destiny. Tiki is nicknamed the "reluctant nomad" because she likes to alternate her time between rural communities and urban communities. Her installations are in fact always generated by the site in which they are born and generate in turn a continuous dialogue between man and territory, regarding the alleged truths that we humans build in our relationships of love and hatred with the land in which we live. Her works are always large multidisciplinary installations and involve the community in a collaborative way. Tiki uses only natural and recycled materials, reused to also involve the landscape itself. Tiki creates works by giving them a soul through simple gestures of love and care, covering them with recycled materials and specially reworked to embellish the raw wood. Her works change imperceptibly with the passage of time, due to the twisting and flexing of fresh wood; they therefore degrade inexorably because of the material of which they are composed. In addition, the tree fibers change according to the species and the place where they grow, so air, water and wind define unique characteristics for each single sample used, which makes each piece of art created unique and inimitable. The common thread of all the works of Tiki is therefore the communion of man with nature and especially with the earth. Nature offers all raw materials to create magnificent objects that can combine an essential and functional design with absolute beauty.
Newfoundland-Labrado
L’ultima sua collezione di opere è stata da lei intitolata “East Past to West Present” e rappresenta, in un modo alternativo, il cambiamento storico da est ad ovest del Canada nel corso dei secoli. Tiki racconta per immagini l’evoluzione storica canadese, partendo dal primo contatto con gli europei fino alla nostra età contemporanea. Ogni paesaggio scultoreo trasmette allo spettatore nozioni e conoscenze del luogo rappresentato e dell’umanità che nei secoli l’ha abitato. La prima raffigurazione, che si intitola “Newfoundland-Labrador”, rappresenta appunto le provincie più orientali e il loro contatto iniziale con la civiltà europea, quando nel 1497 arrivarono gli inglesi e incontrarono gli Inuit e i cosiddetti Indiani canadesi.
Her latest collection of works was entitled "East Past to West Present" and represents, in an alternative way, the historical change from east to west of Canada over the centuries. Tiki narrates through images the historical evolution of Canada, starting from the first contact with Europeans up to our contemporary age. Each sculptural landscape transmits to the viewer the knowledge of the place represented and of humanity that has inhabited it over the centuries. The first representation, which is titled "Newfoundland-Labrador", represents the most eastern provinces and their initial contact with European civilization, when in 1497 the British arrived and met the Inuit and the so-called Canadian Indians.
Il racconto poi continua attraverso date significative e spostandoci sempre più ad ovest. All’interno di ogni provincia Tiki posiziona le componenti storiche e geografiche che caratterizzano quel dato territorio nel corso della sua evoluzione. Nell’opera intitolata “Prince Edward Island”, Tiki raffigura infatti la barca tipica utilizzata dagli abitanti del luogo per la pesca del merluzzo, base della loro economia per secoli. Il pesce, uno dei simboli del Canada, è anche appeso al resto dell’installazione in modo che sia oscillante e libero di muoversi, come nei “mobiles” di Alexander Calder.
The story then continues through significant dates and moving ever further west. Within each province Tiki positions the historical and geographical components that characterize that given territory during its evolution. Prince Edward Island In the work entitled "Prince Edward Island", Tiki depicts in fact the typical boat used by the locals for cod fishing, the basis of their economy for centuries. The fish, one of the symbols of Canada, is also hanging from the rest of the installation so that it is swinging and free to move, as in the "mobiles" by Alexander Calder.
Nell’opera “Quebec” Tiki rappresenta questa regione nel 1774, quando la Gran Bretagna l’aveva riconquistata, lasciando però in parte il patrimonio politico, religioso e sociale della cultura francofona. Infatti, sono ben visibili, per esempio, gli abiti tipici dei coloni europei del tempo e alcune delle loro tradizioni.
In the work "Quebec" Tiki represents this region in 1774, when Great Britain had regained its, but leaving in part the political, religious and social heritage of the francophone culture. In fact, the clothes typical of the European settlers of the time and some of their traditions are clearly visible, for example. Quebec
Northen Canada, Yukon, NW Terrotories, Nunavut
Infine, nell’installazione intitolata “Northen Canada, Yukon, NW Terrotories, Nunavut” sono rappresentate le regioni più ad ovest del Canada e quindi quelle che per ultime furono esplorate, anche perché molto impervie data la massiccia presenza di monti. In essa sono infatti raffigurati gli animali tipici, come balene e orsi polari, che le popolano e che per secoli sono rimasti indisturbati fino all’arrivo degli europei. Questi focus sul passato, mettono luce sui cambiamenti, sia positivi che negativi, a cui è stata soggetta la popolazione canadese nel corso dei secoli. Queste opere Tiki sono definitite come “space-through-time”, ovvero opere d’arte evolutive che rappresentano transizioni.
Finally, in the installation entitled "Northen Canada, Yukon, NW Terrotories, Nunavut" are represented the most western regions of Canada and therefore those that were recently explored, also because they are very impervious due to the massive presence of mountains. In it are represented the typical animals, such as whales and polar bears, which populate them and that for centuries remained undisturbed until the arrival of Europeans. These focuses on the past, shed light on the changes, both positive and negative, to which the Canadian population has been subjected over the centuries. These Tiki works are defined as "space-through-time", evolutionary artworks that represent transitions.
Art Curator: Silvia Grassi