Angelina Voskopoulou

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M.A.D. GALLERY MILANO

presenta

ANGELINA VOSKOPOULOU Art Directors: Alessandra Magni & Carlo Greco


“Bruciamo come candele sottosopra sotto la pioggia” Angelina Voskopoulou

The heart in our mind è un’opera cinematografica dell’artista greca Angelina Voskopoulou. La sua arte riguarda soprattutto una determinata tipologia di film che lei stessa definisce “video-dance” (o screendance): si tratta di combinare il movimento con la macchina fotografica per stimolare l’immaginazione e offrire un’esperienza visiva ed unica. La relazione tra entrambi è strettamente intrecciata nel processo di editing che propone una danza cinematografica, la quale interessa una vasta rete che include il ballo, la performance, le arti visive, il cinema e i media art. Al centro si pone il movimento, accostato ad altri elementi quali il tempo, il luogo, la velocità e la composizione spaziale. Anche se il corpo è l’origine e l’ispirazione della screen-dance, spesso questo si “frammenta” per sovrapporsi in sfondi diversi, ideando un nuovo lavoro che in alcuni casi è molto diverso dal materiale su cui si basava inizialmente. Le decisioni sono basate sul ritmo e sull’unione tra il design, il contrasto e la vicinanza alla fotocamera, cercando di ricreare una metafora visiva e narrativa. Il progetto presentato alla M.A.D. Gallery è incentrato sull’uomo e sul suo mondo interiore: tutto riguarda il cosiddetto “movimento minimo”, ossia un’azione intensiva interna a un soggetto, che non necessariamente deve comportare una finalità esterna. Inoltre, la coreografia video si basa sui testi e sulle varie idee che lo riguardano.

“We burn like candles upside down in the rain” Angelina Voskopoulou The heart in our mind is a cinematographic work of the Greek artist Angelina Voskopoulou. Her art is especially aimed at a given kind of movies which herself call “video-dance” (or screen-dance): it is about to put together the movement made with the camera in order to foster the imagination and to offer a unique visual experience. The relation between both is strictly related to the editing process which suggests a cinematographic dance, including dance, performance, visual arts, cinema and media art. At the heart lies the movement, linked with other elements as the time, the place, the speed and the spatial composition. Even if the body is the origin and the inspiration of the screen-dance, this is often “fragmented” to overlap in several backgrounds, making up a new work which in some cases is completely different from the one used at the beginning. The decisions are based on both the rhythm and the merge among the design, contrast and the closeness to the camera, trying to recreate a narrative and visual metaphor. The project exhibited at the M.A.D Gallery is centered on the human being and its soul. It is all about the so-called “slightest movement”, namely a personal intensive action made in his/her heart, which it does not necessarily involve an external aim. Moreover, the video choreography is made by texts and various ideas related to it.


Punto focale di tutto il cortometraggio è la musica, attraverso la quale si delineano le numerose scene. Essa viene più volte alternata a una voce femminile fuori campo, mentre contemporaneamente nel video scorrono le frasi recitate dalla giovane. Tutto ciò molto spesso viene sostituito da una melodia contrastante ed esclusivamente strumentale, eseguita con una chitarra e una batteria a percussione. Un tema principale è dato dalla presenza dei quattro elementi della natura: l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco sono i protagonisti insieme ai loro suoni personalizzati; per esempio, in molte parti del film onnipresente rimane la pioggia e il suo scrosciare, come del resto anche il temporale e il rumore dei tuoni, e ancora lo scoppiettio del fuoco. Fin dalla prima immagine compaiono l’aria e la terra: un fitto bosco è inquadrato dal basso verso l’alto, mentre dalle chiome filtra una luce. Questa è di fondamentale importanza, in quanto annulla i contorni, come se gli oggetti perdessero il loro peso, rendendo visibile ciò che prima non lo era; come se l’ “anima” di ogni cosa stesse cercando di trovare una via d’uscita in quanto nascosta all’interno della materia. Quest’ultima si trasforma in un’idea, perdendo i suoi limiti fisici, componendo lo spazio fino al punto in cui non esiste una forma stabile. Ad un tratto, tutto inizia a girare, come se gli alberi venissero mossi dal vento, sempre lentamente, andando di pari passo con la melodia. In realtà, ogni cosa si muove come se fosse un riflesso ondeggiante sull’acqua.

The short film crucial point is the music, through which the scenes take shape. The music is several times alternated with a female voice-over, while in the video flows phrases recited by the young lady. Everything is very often substituted by a mixed melody which is exclusively instrumental, performed by playing a guitar and a drum. One of the main themes is given by the presence of the four natural elements: the water, the air, the earth and the fire are the characters, together with their unique sounds; for instance, in many film parts is everpresent the rain, emphasized by the roar of the thunders and storms, till the crackling of the fire. Since the first image, it appears the air and the earth: a thick forest is framed bottom-up, while the foliage is seeped by a light. This one has the main importance, because it calls off the outlines, as if the object took their weight, making visible all what was hidden before; the “soul” of each element is trying to find a way out from the imprisonment given by its substance. This one, in fact, turns into an idea, losing all its physical limits, giving rise to the space, up to the point where a stable form does not exist anymore. At a certain moment, all starts rounding, as if the trees were slowly taken away from the wind, going hand in hand with the melody. In reality, everything moves as a floating reflex on the water.


Nella seconda scena il ritmo diventa più energico e cadenzale. Un ragazzo si muove e balla in maniera compulsiva sul pavimento in legno (un altro richiamo alla terra), mentre delle gocce d’acqua cadono su questa scenografia danzante. La melodia muta, diventa più lenta, quindi il giovane si adatta ad essa.

Ed è qui che si ha un altro cambio di scenario: il sole cerca di farsi strade tra le nuvole grigie. Una voce, con una lieve sinfonia, parla soprattutto del fuoco. Intanto, il cielo si colora di tonalità sia fredde che accese, tra le quali il grigio e il giallo/arancio.

Mentre una ragazza continua a parlare in maniera decisa, il fuoco prende il sopravvento. La musica si modifica, finché si sente solo il suono del focolare. In seguito, quest’ultimo si affievolisce, ed interviene la pioggia. Inoltre, una lampadina si spegne e si riaccende in mezzo alla strada, e alle sue spalle il viale è completamente illuminato. Prende il sopravvento il buio totale: solo gli occhi di un gatto illuminano uno sfondo completamente nero e la voce della giovane scandisce l’atmosfera circostante.

In the second scene the rhythm becomes even stronger with an higher frequency. A boy is dancing in a compulsive way on the wood floor (another link with the earth), while some drops of water fall upon this dancing scenery. The silent melody turns to be slower, and the boy adapts himself to it. And it is here that there is another scenery change: the sun makes its way through the grey clouds. A voice with a smooth symphony, especially dealing with the fire. In the meanwhile, the sky takes cold and bright shades, among them there are the grey and the yellow/orange. While a girl keeps speaking, the fire takes the upper hand. The music changes, until it is only audible the fireplace sound. Moreover, the fire goes out, and it starts raining. Later, a bulb turns off and on in the middle of the road, whereas behind him the path is completely enlightened. From this point, the darkness takes over: only the eyes of a cat bright a background which is completely black, and the voice of the young boy describes the surrounding atmosphere.


Nel momento in cui il temporale e la pioggia prendono il sopravvento, all’improvviso si alternano due lampadine accese e l’immagine di un interno di una casa, sempre con in sottofondo il rumore dei tuoni. Cambia nuovamente la musica e vengono scandite una chitarra elettrica e una batteria, mentre il temporale si fa più tenue e una luce vacilla appena. Successivamente la scena si trasforma, scandita dall’effetto del rallentatore: un gatto salta da una sedia e dei petali contemporaneamente cadono uno dietro l’altro. Un fiore giallo (probabilmente un dente di leone) viene rappresentato come se fosse un dipinto che però prende vita e, roteando, si trasforma in un soffione. Continua a piovere e ritornano le lampadine, la soffitta e un palazzo. Poi tutto muta e appare come sfondo un muro. Nel frattempo, dal cielo cade un fazzoletto rosso che si immerge in una pozzanghera: questo momento si ripete una seconda volta, finché esso diventa sempre più grande. In tutti questi fondali cosi scuri e apparentemente drammatici, fa capolinea una barchetta giocattolo sopra l’asfalto: è rossa e richiama senz’altro l’oggetto visto poco tempo prima. Nel frastuono della pioggia e del temporale, fino adesso la barca indica una situazione di illusoria sicurezza e tranquillità, perché viene comunque sommersa dall’acqua, presagio di un’imminente tempesta in arrivo.

In the moment when the storm and the rain take the upper hand, suddenly the image of two lighted bulbs is alternated with the one inside a house, while there is always in the undertone the sounds of thunders. The music changes once again and this time is played by an electric guitar and a drum, the storm is clearing up and a fable light comes out from the clouds. Subsequently the scene modify itself, going on slowly: what follows is a cat that jumps from a chair while some petals are falling down one after another. A yellow flower (probably a dandelion) is depicted as to be a picture which comes to life and, swinging, it turns into a dandelion. This happens while it keeps raining and the bulbs come back in the scene, together with the attic and a building. Later, all changes and it appears as background a wall. In the meanwhile, a red scarf falls down from the sky, ending up in a puddle: this moment recurs a second time, as long as it becomes always bigger. In all these scenes so dark and apparently tragic, it peeks out a toy boat over the asphalt: this is red, undoubtedly recalling the object seen earlier. In the rain and storm noise, until now the toy boat indicates a situation of illusionary and quiet safety, because it is nevertheless sunken by the water, omen of an imminent storm approaching.


Fa ingresso ancora una volta un gatto che scruta ciò che lo circonda e il fazzoletto rosso che si muove leggiadro nell’aria. Intanto ben distinto è il rumore di fili elettrici che vengono tesi sempre più, fino a spezzarsi e a far cadere le lampadine per terra. In questo istante, il suono dei vetri rotti resta isolato e nitido. Torna la voce della ragazza, mentre sul fondo si ha una finestra con delle sbarre e degli alberi che, al di fuori, vengono mossi dal vento. Dopo tutti questi dettagli e suoni, che si ripetono vorticosamente, compare l’immagine di una ballerina che danza, e le sue movenze sono accentuate dal fatto che l’intero scenario è in bianco e nero, in modo da enfatizzare ogni suo movimento e ogni ombra del suo corpo. Notevole è il paragone tra vita e morte e l’artista, per far ciò, utilizza ancora una volta i soffioni: si susseguono prima un campo con i fiori integri, poi un altro con questi già soffiati. Per la prima e unica volta un’altra giovane, estremamente interpretativa, prende possesso della scena: la sua voce viene sia dalla lirica che dalla pioggia e dai cambi di luce.

Once again, the cat comes into the scene, looking itself around and the red scarf fluttering in the air. At the same time, the noise of the electrical wires is clearly audible, becoming increasingly more stretched until they break up, causing the bulbs to fall down on the floor. In this moment, the sound of broken windows remains sharp and isolated. The girl voice gets back, while on the background there is a window with bars and, outside some trees are blown by the wind. After all these details and sounds, which are constantly repeated, it appears the image of a dancer who is dancing, and her moves are emphasized by the fact that the entire scenery is in black and white, in a way to underline each gesture and every shade of her body. It is also remarkable the comparison between life and death, by which the artist uses once again the dandelions: it is shown a field with intact flowers, and later another one with these types of flowers already blown. For the first time another young lady, extremely interpretative, takes over the scene: her voice comes from the lyrics, the rain and the lighting change.


Si avvicendano per l’ultima volta il gatto, il fazzoletto rosso e un soffione che brucia: punto in comune resta il fuoco contrapposto all’esistenza. Infine, dopo tutti questi effetti molto intesi e predominanti, arriva la calma appagante del mare, inquadrato da sotto la superficie dell’acqua, con il fondale che viene irradiato da dei giochi di luce. Una ragazza combina la danza all’azione di nuotare, fino a risale in superficie.

Attraverso questo film, il fine ultimo dell’artista è spiegare come la vita di ogni essere umano “è una marcia ininterrotta in un tempo immobile, come se tutto esistesse in un momento simile a un lampo”(Angelina Voskopoulou).

For the last time appears the cat, the red scarf and a dandelion in fire: the only thing in common is the fire in contrast with the existence. Lastly, after all these very intense and predominant effects, the sea calmness comes in, framed from the bottom of the surface, with the seabed irradiated by some light shows. A girl puts together the dance with swimming, till she goes back in the sea’s surface. Through this movie, the artist’s ultimate aim is to explain how the life of every human being “is an uninterrupted path within an immutable time, as if everything existed in a moment similar to a flash” (Angelina Voskopoulou).

Art Curator: Alessia Perone


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