La maglia che ci unisce

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Gli anni Ottanta


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1980-81

La squadra Formazione tipo: q Tancredi; w Spinosi, e Romano (Maggiora, De Nadai); r Turone, t FalcĂŁo, y Bonetti; u Conti B., i Di Bartolomei, o Pruzzo, a Ancelotti, s Scarnecchia. Allenatore: Nils Liedholm | Presidente: Dino Viola Sponsor tecnico: Playground Posizione in classifica: 2a - Vince la Coppa Italia Coccarda tricolore I tre cerchi concentrici della Coppa Italia erano realizzati in gomma e applicati su uno spesso disco di stoffa bianco, cucito sul petto della maglietta.

Numeri di maglia La stessa maglia fu prodotta con due tipi di nu meri in vernicetta di colori differenti arancioni o bianchi.

Tessuto Le maglie erano realizzate in due varianti diverse di composizione di tessuto in 100% acrilico, simile ad una lanetta leggera e utilizzato per la gran parte della stagione, o in cotone. Alternanza Questa divisa fu utilizzata anche con i classici calzoncini bianchi.

Prima Con l’inizio del nuovo decennio ci furono dei cambiamenti nello stile delle divise, quella qui rappresentata fu la prima maglia della Roma ad essere abbinata ai calzoncini rossi, un accostamento che caratterizzò la squadra capitolina per tutti gli anni Ottanta e gran parte dei Novanta fino alla stagione 1998-99.

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Numeri di maglia La numerazione era realizzata in vernicetta, bianca per la prima maglia e bordeaux per la seconda, con caratteri tridimensionali. Furono inoltre utilizzati dei numeri con un carattere diverso in arancione per entrambe.

Il fornitore tecnico La Playground era una piccola azienda romana specializzata in abbigliamento sportivo, produceva, oltre a materiale tecnico per il calcio, anche forniture per tennis, sci e sport invernali. La sede della ditta era collocata in un negozio di articoli sportivi “Fabbi Sport” in via Badia di Cava, nel quartiere Montagnola. I giocatori parteciparono alla scelta del materiale tecnico, in particolare Falcao che richiese un disegno dei pantaloncini particolarmente corto, come quelli utilizzati in Brasile nell’Internacional di Porto Alegre, sua precedente squadra.

Seconda La seconda divisa della Roma, bianca con i bordi giallorossi fu preferita alla prima e utilizzata spesso anche durante le partite casalinghe. Anche questa maglia fu realizzata con due tipi di numeri di forma e colore differente. Logo societario Come la prima maglia, anche la seconda presentava il lupetto sulla manica destra, in gomma nera e rossa per l’occhio, applicato su un disco di stoffa bianco come il colore della divisa. Compare per la prima volta la scritta sotto il lupo: “as roma spa”.

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Sponsor Prese il posto dello sponsor tecnico che comunque fu mantenuto su calzoncini e calzettoni.

Logo societario La Coppa Italia non fu inserita sul petto di questa maglia e al suo posto venne cucito il lupetto.

Maniche Questa divisa fu prodotta sola mente nella versione invernale a maniche lunghe.

Trofeo Ponte Ponte, un pastificio di Ponte San Giovanni (PG), divenne famoso per aver sponsorizzato, trasgredendo le regole federali, il Perugia Calcio nella stagione 1979-80. Fu il primo sponsor a comparire su una maglia di calcio di Serie A e ad aprire una nuova era per lo sport più seguito d’Italia. Il 7 e l’8 dicembre 1980, il pastificio organizzò un torneo natalizio denominato appunto “Trofeo Ponte” con la partecipazione di Roma, Perugia e due squadre bulgare: il CSKA di Sofia e il Trakia di Plovdiv. In quell’occasione sia Perugia sia Roma indossarono maglie sponsorizzate dal pastificio che per la partecipazione al torneo pagò ai giallorossi 40 milioni di lire, di cui venti in denaro e venti in fornitura di pasta.

Sponsor personale Il logo della Uhlsport, sponsor di Tancredi, era cucito sul petto.

Portiere Si inaugura con questa divisa una tradizione che andò avanti fino alla stagione 1996-97. Le divise dei portieri a partire dal 1980 erano prodotte da fornitori differenti rispetto al resto della squadra; venivano infatti considerate parte del materiale tecnico personale del giocatore, un po’ come gli scarpini o i guanti. Non era in fondo molto diverso da come si era sempre fatto in precedenza: dagli albori fino alla fine degli anni Settanta i portieri avevano sempre provveduto personalmente al proprio abbigliamento. A partire dagli anni Ottanta cominciarono ad affidarsi a sponsor personali specializzati. Franco Tancredi era sponsorizzato dalla tedesca UhlSport il cui logo compariva sul petto di questa maglia.

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Imbottuture Con l’avvento di sponsor tecnici specializzati le divise dei portieri diventano sempre piú professionali. All’interno delle maniche vengono inserite delle imbottiture di protezione per tuffi e cadute.

Numero Compare sui pantaloncini dell’estremo difensore il nu mero 1 stilizzato.


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Portiere Le divise rappresentante in questa pagina appartengono ancora ad una vecchia concezione di maglia molto differente da quella della Uhlsport presentata nella pagina precedente. Erano probabilmente maglie personali dei portieri sulle quali venne ricamato lo sponsor tecnico della squadra. La 1 apparteneva a Franco Superchi, tipicamente anni Settanta senza sponsor tecnico. La 2 era usata da Tancredi quando il resto della squadra indossava la divisa bianca. La 3 fu usata dal portiere giallorosso durante il precampionato e le prime partite della stagione.

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E STORIE GIALLOROSS

Cambio di colore Il passaggio di mano da Anzalone a Dino Viola, nel maggio 1979, segnò anche un cambio radicale di abbigliamento sportivo della squadra, soprattutto nei colori delle nuove divise che dopo l’esperienza rivoluzionaria della Pouchain tornarono ad avere delle cromìe più tradizionali. Tutto nacque da un documentario sonoro che Sandro Ciotti stava realizzando, nell’autunno 1979, chiamato “La Roma racconta”. Nell’ambito di tale ricerca, s’imbatté nell’ex lupo di Testaccio Antonio Fusco, che gli regalò una sua maglia della Roma che fino a quel momento aveva troneggiato nel salotto della sua casa. Quella maglia era la più antica in circolazione, Dino Viola prese così la palla al balzo e decise di riprodurre il colore di quella maglia per le nuove casacche della sua Roma.

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1981-82

La squadra Formazione tipo: q Tancredi; w Nela (Spinosi), e Marangon; r Turone, t Falcão, y Bonetti; u Chierico, i Di Bartolomei, o Pruzzo, a Maggiora (Scarnecchia), s Conti B. Allenatore: Nils Liedholm | Presidente: Dino Viola Main Sponsor: Barilla | Sponsor tecnico: Playground Posizione in classifica: 3a

Prima Continua il rapporto tra la Roma e la Playground, le divise indossate in questa stagione erano pressocché identiche a quelle dell’anno precedente ma con un’importante differenza: la presenza dello sponsor Barilla sul petto, realizzato in vernicetta bianca come i numeri di maglia.

Colletto Scollo a “V” con colletto Maniche Le maniche corte avevano svolazzante completa mente arancione in cannolé dalla il bordino con una tra ma tra ma sottilissima. a due colori, arancione e rosso. La maglia a maniche lunghe aveva il polsino completa mente rosso con Sponsor una striscia arancione al Per la prima volta compare centro. Sulla manica destra uno sponsor sulle maglie erano cuciti sponsor tecnico giallorosse utilizzate in e logo societario. competizioni ufficiali. La scritta Barilla era in vernicetta bianca, il colore trapassava il sottile tessuto 100% cotone e la rendeva visibile anche all’interno della maglietta .

Numeri di maglia Anch’essi erano realizzati con la stessa densa vernice bianca dello sponsor sul fronte. Erano gli stessi utilizzati in alcune gare della stagione precedente.

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Calzoncini Gli stessi della stagione precedente, rossi o bianchi in cotone e con il laccio esterno e il logo della Playground sta mpato.


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Lo sponsor

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Barilla è una multinazionale italiana nel settore alimentare, specializzata nella produzione di pasta, fondata inizialmente come piccolo panificio a Parma da Pietro Barilla nel 1877. È il primo produttore italiano e mondiale di pasta, e tra i primi per prodotti da forno e sughi pronti. La stagione 1981-82 segnò un’importante tappa per il calcio italiano, con l’avvento delle sponsorizzazioni. La Roma siglò un accordo con la Barilla, un felice matrimonio che durò per ben tredici anni fino al campionato 1993-94.

Seconda Anche la seconda divisa rimase identica a quella dell’anno precedente, arricchita dalla presenza del nuovo sponsor. Come sempre, ne furono prodotte due versioni: una estiva e una invernale a maniche lunghe, con la particolarità dello sponsor e numeri di maglia realizzati in colori diversi.

Colletto Stessa forma di quello della prima divisa, rosso con striscia arancione sul colletto.

Vernicetta La seconda maglia a maniche lunghe aveva il nu mero e lo sponsor sta mpati con una vernice rosso scura mentre quella a maniche corte li aveva di un rosso chiaro particolarmente acceso.

Sponsor tecnico Il logo della Playground era, come lo stemma societario, realizzato in gomma applicata su un rettangolo di panno lenci, cucito sulla manica.

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Coppa delle Coppe Nella stagione 1981-82 non era ancora consentito dall’Uefa nelle competizioni europee di indossare maglie che avessero degli sponsor. La Roma risolse il problema indossando nella prima partita di andata di Coppa delle Coppe, giocata il 16 settembre 1981 in trasferta contro il Ballymena United (vinta dai giallorossi 2-0) la maglia della stagione precedente, senza la scritta Barilla. A partire dal match di ritorno, la Playground produsse per i giallorossi una nuova divisa da utilizzare solo per gli incontri di coppa. Questa divisa rosso chiaro con collo “V” e bordi giallo brillante, prodotta in due varianti con maniche lunghe e corte, fu utilizzata solo tre volte: per la prima volta il 30 settembre 1981 in casa con il Ballymena (4-0) e nelle due partite degli ottavi di finale giocati il 22 ottobre e il 4 novembre contro il Porto che eliminò i giallorossi vincendo 2-0 la partita di andata e pareggiando 0-0 il ritorno. Colletto Colletto a “V” semplice con etichetta all’interno con logo della Playground, dove si indica il materiale: 100% aclirico.

Calzoncini Nella partita di ritorno degli ottavi di finale, in casa contro il Porto, la Roma abbinó la divisa a maniche lunghe con i calzoncini rossi.

Carlo Ancelotti, centrocampista, ex capitano giallorosso detto “il bimbo”. Alla Roma dal 1979 al 1987 con 171 presenze e 12 gol.

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“Non ho tenuto una collezione delle mie maglie, però ne ho conservata una. È della Roma, una delle prime con lo sponsor Barilla”.

Loghi Su una striscia di stoffa gialla lungo la manica, intervallata da tre righe rosse in stile Adidas, compariva il logo societario su toppa rosso scuro. Sulla divisa a maniche lunghe era presente anche il logo della Playground.


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