Isa Maria Sozzi - DOL
IPERTESTUALITA' MULTIMEDIALITA' DIDATTICA A mio parere, si possono delineare vantaggi e svantaggi della comunicazione mediata dalle TIC da due punti di vista: quello dell'alunno e quello del docente. Gli esempi e le esperienze che ho vissuto, sarà chiaro nella lettura, si riferiscono prevalentemente ad attività di produzione più che di uso di software già predisposti. Per ragioni di tempo e soprattutto di economia ritengo più produttivo usare le nuove tecnologie quando Alunno VANTAGGI
SVANTAGGI
Motivazione
Organizzazione spazio-temporale (prerequisito)
Autostima
Perdita rapporti causali e nessi logici
Personalizzazione
Dispersione
Collaborazione/cooperazione
Perdita dell'”abilità manuale” della scrittura
Strutturazione/organizzazione delle conoscenze Interdisciplinarietà/multidisciplinarietà
Motivazione – I bambini sono molto interessati a svolgere attività al computer, anche quelle di tipo più tradizionale. Naturalmente sono stimolati quando possono interagire, pasticciare, cliccare da soli o in piccoli gruppi, insomma quando sono attivi. L'insegnante che spiega usando un PC, richiedendo di vedere in modo passivo, non troverà mai entusiasmo da parte degli alunni. Negli anni scorsi avevo a disposizione un vecchissimo 80086, ormai non più usato. L'ho installato nell'auletta tra le mie due classi parallele. (Nella mia scuola le aule sono accoppiate e tra esse si trova un'aula un po' più piccola, accessibile con pannelli mobili. Si possono fare gruppi, unire le classi, ecc. in modo opportuno). Ho caricato LOGO e alcuni giochini matematici in BASIC, niente grafica e fronzoli, solo operazioni a raffica. Ebbene un buon gruppo di alunni durante l'intervallo si disputava l'accesso al computer per giocare con le tabelline, registrando i record personali nei tempi di risposta a 10 calcoli. E' un esempio banale, ma i bambini amano essere davanti al computer da protagonisti. Infatti una collega, visto questo entusiasmo, per suscitare un po' di interesse e di attenzione su un argomento storico, mi ha chiesto di predisporle l'aula informatica col videoproiettore e di caricarle un'enciclopedia multimediale. Facendo la sua solita lezione, ha scorso le pagine relative all'argomento. Gli alunni dopo cinque minuti erano annoiati e non stavano più attenti. Non era la volontà o l'attenzione a mancare: erano passivi e di fronte ad un computer questo per loro è intollerabile.
Autostima – Anche gli alunni con qualche difficoltà cognitiva, e specialmente i disgrafici, trovano molto gratificante poter avere un prodotto finale pulito, bello e senza errori. La possibilità di rivedere un testo con l'aiuto della correzione ortografica permette di loro di inserire in un elaborato collettivo delle parti adeguate, incoraggiandoli a lavorare senza preoccupazioni. Un mio alunno, con grossi problemi di apprendimento, per noi maestre dovuti a dislessia, disgrafia e discalculia (che la famiglia ha accettato di riconoscere dopo ripetute bocciature alla scuola media) era solito produrre testi scritti “a mano” molto limitati, poco logici ed ovviamente pieni di errori. Durante la stesura di relazioni (uscita sul campo ed analisi delle acque di un torrente) da inserire in un ipertesto sull'ambiente fiume, ha scritto, da solo e velocemente, un testo logico e corretto. Aiutato nell'impostare una grafica accattivante, da allora ha ripetutamente chiesto di lavorare al computer.
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Personalizzazione – Navigare un ipertesto, meglio ancora produrlo con la classe, permette a ciascuno di approfondire i temi maggiormente graditi e d'interesse, stimolando al stesso tempo gli altri a trattare argomenti personali con maggiore dettaglio. Generalmente non uso materiale multimediale prodotto da altri, tendo a preferire l'autoproduzione. Non lascio mai bambini piccoli navigare in Internet da soli. Comunque, fornite le competenze di ricerca, sia per quanto riguarda un prodotto off-line che per quello on-line (con i dovuti controlli) è automatico che gli alunni cerchino di spaziare oltre il ristretto campo di indagine assegnato, sia per approfondimenti in tema, sia spinti da curiosità personale. Allora si formano crocchi di bambini che leggono, discutono, confrontano le scoperte, condividendo quanto appreso.
Collaborazione/cooperazione – All'interno della classe o del gruppo che opera coi PC si instaura un rapporto di auto-aiuto. I compagni che scoprono una nuova funzionalità (o che ricevono un suggerimento dell'insegnante), in breve, fanno circolare la scoperta, insegnando agli altri. Nella produzione di un ipertesto/ipermedia, ciò che conta non è il lavoro-prodotto del singolo o del piccolo gruppo, ma il risultato generale. Anche i più restii a collaborare, i saputelli, devono aiutare gli altri, anzi spesso sono i compagni meno pronti a cui io dò gli input per abbellire ed arricchire un file a diventare il centro dell'attenzione (v. autostima). Inoltre piccole realtà possono collaborare in rete, comunicando via e-mail ecc., per realizzare produzioni più complesse, senza “pesare” troppo sulle “materie tradizionali” L'anno scorso abbiamo lavorato in rete con altre tre scuole. Sono stati coinvolti i bambini di 3a, 4a e 5a nell'invenzione di una storia a tappe, culminata con la pubblicazione sul sito dell'istituto della struttura ipertestuale e la produzione di una presentazione multimediale. Il lavoro ha gravato per poche ore su ciascuna classe (4-5), ma ha coinvolto anche realtà dove l'uso del computer era poco o per nulla praticato.
Strutturazione/organizzazione delle conoscenze – Il vantaggio maggiore che offrono le nuove tecnologie è, a mio parere, la possibilità di organizzare in un modo logico e veloce i concetti e le conoscenze apprese/da apprendere. Non importa la modalità usata (software specifico per le mappe concettuali, ipertesto o altro software per schematizzare, ad es. PowerPoint) l'azione dell'alunno di “sistemare” in uno schema, via via più complesso, quanto sa o deve sapere gli permette di perfezionare il proprio metodo di studio e facilita l'esposizione. Gli alunni di terza media del mio istituto da qualche anno, seguiti dalla docente di tecnica, preparano degli ipertesti o delle presentazioni su argomenti di loro interesse. Ne ho visti molti: sono veramente pregevoli, tenendo conto che alcuni alunni hanno valutazioni piuttosto basse nelle materie oggetto del loro lavoro! Anche alle elementari i bambini di quinta, guidati dalle docenti, hanno elaborato una mappa per la raccolta di informazioni sul paese e la sua storia (a forma di albero). Tutti gli altri dovevano poi approfondire un “ramo” e collocare nei cestelli appesi ai rami i dischetti contenenti i file delle loro ricerche. Per es. coi miei bambini di prima elementare abbiamo cercato o vecchi giochi tradizionali. Dopo aver costruito i giocattoli e aver giocato, abbiamo scritto delle brevi relazioni, arricchite da disegni scansiti e fotografie. Ciascuno aveva però ben chiaro quale fosse il “ramo” geografia, ambiente, tradizioni, dialetto – dove mettere o recuperare un'informazione. Da lì è scaturito un Cd che raccoglie tutti i documenti, convertiti, se necessario, in formato HTML dalle docenti.
Interdiscpliinarietà/multidisciplinarietà – Un prodotto multimediale non è mai ristretto ad un solo ambito disciplinare, coinvolge più materie in sinergia.
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Organizzazione spazio-temporale (prerequisito) – Per navigare e lavorare con un ipertesto è necessario che l'alunno abbia ben chiare le coordinate spazio-temporali ed una buona coordinazione oculo-manuale. Altrimenti risulta disorientato e incapace di apprezzare un prodotto, fino al rifiuto di andare al computer Ho alunni (quarta) poco motivati allo studio, ma abituati ai videogiochi: sanno utilizzare il mouse e i comandi del computer senza alcuna indicazione, anzi! Un alunno con grossi problemi nell'organizzazione spaziale non riesce ancora a ricordare ed applicare la procedura per cambiare il colore ad una parola o frase. Non trova mai il pulsante adatto, anche se gli faccio usare una barra degli strumenti personalizzata e semplificata. Viene malvolentieri in aula informatica, nonostante abbia capacità cognitive sopra alla media. Non penso di riuscire a fargli creare un link, con il percorso del file.
Perdita rapporti causali e nessi logici – L'abitudine di cliccare in modo indiscriminato, incoraggiata da certe produzioni “fantasmagoriche” alla ricerca dell'effetto simil-grafico, porta i bambini a compiere “salti” senza pensare e riflettere sui nessi tra i concetti, siano rapporti causali o di altro tipo. Prevale la giustapposizione di informazioni, non l'approfondimento. Non esiste solo lo zapping televisivo. Spesso i bambini cliccano per “vedere” cosa c'è dopo, specialmente quando ci sono “effetti speciali, senza riflettere e senza leggere (testi o immagini non importa)
Dispersione – Troppe informazioni causano incertezza, confusione e richiedono competenza per l'analisi delle fonti. A volte prevale la quantità sulla qualità Fare una ricerca in internet è un esempio fin troppo banale!
Perdita dell'”abilità manuale” della scrittura – L'abitudine di scrivere con il computer crea un nuovo approccio alla stesura di un testo: consente ripetute revisioni, recuperi, correzioni. Si finisce per non scrivere più a mano e quando il computer non funziona ... si è persi! Io ormai scrivo raramente e con fatica a mano. Ieri, durante una riunione per l'elaborazione dei nuovi documenti, secondo riforma, mi sono trovata a disagio: appuntavo col portatile le varie proposte in modo veloce e rielaboravo via via quanto proposto. Una collega al mio fianco continuava a farmi rimarcare gli errori nella digitazione, facendomi perdere il filo della discussione. Nonostante ripetuti inviti a smettere non sono riuscita a farle capire che la revisione e la correzione li avrei fatti alla fine.
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Docente VANTAGGI
SVANTAGGI
Accesso ed uso agile di documenti e codici diversi
Competenza tecniche
Conservazione “compatta” dei materiali
Carico di lavoro – tempo
Riutilizzo, modifica e conservazione nuove versioni dei materiali
Dotazioni tecnologiche della scuola
Conservazione e ricerca veloce Lavoro in team
Accesso ed uso agile di documenti e codici diversi – quando si prepara una lezione, di solito di predispongono tutta una serie di strumenti di supporto: fotocopie, cartine, libri con immagini. Qualche volta si programma la visione di una videocassetta. Oltre all'ingombro fisico di libri ecc. al tempo destinato agli spostamenti nelle aule apposite, non sempre si possono utilizzare contemporaneamente tutti i materiali occorrenti, in special modo quelli sonori o i filmati. Un'immagine presente in un libro, di solito è piccola. Per farla vedere a tutti gli alunni bisogna far girare il libro e se qualcuno dovesse fare una domanda o osservazione interessante è necessario rifare il giro, intanto il tempo passa ... Poter predisporre una presentazione con tutto l'occorrente e magari qualche spunto di riserva, da proiettare in classe permette risparmio di tempo (si inserisce lo spezzone del filmato che serve e solo quello), interazione tra più codici (immagini accompagnate da suoni), manipolazioni senza danneggiamenti (si può tracciare una linea sulla cartina, se serve e poi cancellarla) ecc. L'uso di Internet dà accesso ad una miniera di documenti, forse è difficile trovare quello che si cerca.
Conservazione “compatta”dei materiali – Una lezione ben fatta spesso richiede degli appunti e dei materiali di supporto. Conservare il tutto, come minimo, richiede un raccoglitore per anno scolastico. In più spesso non si trova quanto messo da parte perché interessante! Salvare su un Cd consente di avere in poco spazio tutti i materiali, anche quelli descritti nel punto precedente
Riutilizzo, modifica e conservazione nuove versioni dei materiali – Una lezione salvata può
essere ripresa, arricchita, cambiata e risalvata e conservata nella nuova versione.
Conservazione e ricerca veloce – Perchè non creare un ipermedia con tutte le proprie lezioni? Una pagina riassuntiva dei temi e link tra argomenti diversi. Con una collega ci abbiamo pensato e abbiamo provato a realizzare una bozza. L'idea ci piace, ma richiede tempo.
Lavoro in team – Gestire un prodotto multimediale che è anche inter/multidisciplinare richiede la collaborazione dei docenti di aree diverse.
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Competenze tecniche – Saper lavorare con i vari software richiede un aggiornamento continuo e molte competenze specifiche. I più recenti corsi di formazione hanno privilegiato competenze generali, ottime per un ufficio, tralasciando appunto ipertestualità, trattamento delle immagini e dei suoni che sono necessari a livello di scuola elementare e dell'infanzia. I docenti devono autoformarsi (difficile) o seguire corsi ad hoc con costi a volte molto elevati.
Carico di lavoro – tempo – Preparare una lezione tradizionale richiede tempo, una multimediale ancor di più. Ogni volta si vuole perfezionare qualche particolare e allora si devono affinare le competenze tecniche ... si crea un circolo.
Dotazioni tecnologiche della scuola – Che “bella” sorpresa, per l'inesperto, portare a scuola un multimedia tanto studiato a casa e non poterlo usare sui computer obsoleti della scuola!!